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InDialogo 211.pdf - parrocchiaditagliuno.it

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DIARIO COMUNITÀa cura della RedazioneLunedì 16 aprileSolenn<strong>it</strong>à della Madonna delle VigneIn occasione della Solenn<strong>it</strong>à della Madonna delle Vigne, abbiamo vissuto alcuni momenti particolarmente significativi,durante i quali sono stati approfond<strong>it</strong>i sia la figura di Maria, esempio di Fede senza riserve, sia il valoreattuale della Festa. Oggi le nostre vigne non sono più rovinate dai bruchi ma, come disse il Vescovo Francescol’anno scorso, altri “bruchi” disturbano la nostra v<strong>it</strong>a e la nostra spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à. Solo alla scuola di Maria possiamoimparare a tenerli lontani. Il triduo di preparazione alla Festa è stato predicato da Padre Luca Zanchi, Superioredei Sacramentini di Ponteranica. Monsignor Maurizio Gervasoni ha invece presieduto le due solenni Concelebrazionidi lunedì 16 aprile, alle 10.30 e alle 16.00. Di segu<strong>it</strong>o riportiamo le riflessioni che Padre Luca e MonsignorGervasoni hanno proposto, con l’inv<strong>it</strong>o a rileggerle, per una med<strong>it</strong>azione personale che ci aiuti a rinnovare ladevozione alla Madonna Santissima e il desiderio di im<strong>it</strong>are le Sue virtù.Triduo di preparazione predicato da Padre Luca ZanchiPrimo giorno, mercoledì 11 aprile: IL SILENZIO DI MARIATra i tanti appellativi attraverso i quali la fede, la poesia e la pietà popolare hanno raccolto l’ered<strong>it</strong>à dellaMadonna, c’è anche quello di Maria, donna del silenzio.E infatti è così. Maria non è stata una che ha fatto rumore, che si è fatta notare, o che ha preteso chissà qualiattenzioni; possiamo però dire che è stata, ed è, una donna presente, silenziosamente e discretamentepresente.Maria è una donna di poche parole. Nel Vangelo parla solo quattro volte:• all’Annunciazione, nel breve ma intenso dialogo con l’Angelo;• quando intona il Magnificat, incontrando la cugina Elisabetta;• quando r<strong>it</strong>rova e rimprovera Gesù adolescente nel Tempio, mentre parla con i dottori;• a Cana di Galilea, quando fa presente a Gesù che il vino è fin<strong>it</strong>o, e dice ai servi:“qualsiasi cosa vi dica fatela!”Il silenzio di Maria non va però inteso solo come assenza di parole, pensieri, desideri; è il silenzio davanti almistero che si apre e ci apre a Dio, ma anche a noi stessi; è un silenzio che ci rende capaci di accogliere, diriconoscere, di stupirci, di non dare nulla per scontato; è il silenzio della meraviglia, dell’essere colti di sorpresa.È il silenzio “buono”, che ci convocae raccoglie davanti a Dio, nella pacedel cuore. Il silenzio ci sospinge, così,all’unione e alla comunione con Dio,e al desiderio e bisogno dell’altro.È un silenzio che non ti chiude all’incontrocon l’altro, anzi ti schiude, tipermette di cogliere l’original<strong>it</strong>à, labellezza, la profond<strong>it</strong>à dell’altro.Quando si sta in silenzio davanti alSignore, certo si crea un certo turbamento,un senso di vuoto, chepuò essere però riemp<strong>it</strong>o e rasserenatodal fuoco dell’amore che siaccende nel cuore, perché senti cheDio c’è, ti sfiora e ti avvolge con ilsuo abbraccio di Padre. Non è quin-Foto Vezzoli4Indialogo n. 211

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