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Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole - SNLG-ISS

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<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>trauterino (IUGR) o arresto della crescita. Le gravidanze monocoriali monoamniotichepresentano, inoltre, un rischio elevato di incidenti del cordone 1 .Gravidanze monocoriali biamnioticheNonostante le conoscenze disponibili circa i rischi associati a <strong>una</strong> gravidanza monocorialebiamniotica, la gestione di tale condizione rimane controversa in riferimentoalla <strong>scelta</strong> della modalità e della tempistica del parto.Gli studi individuati si concentrano prevalentemente sull’individuazione dell’epocagestazionale ottimale per l’espletamento del parto, anche in considerazione di recentiricerche che sottolineano i vantaggi per le gravidanze multiple di un parto elettivoanticipato 2,3 .Uno studio retrospettivo 4 confronta esiti di morbosità e mortalità feto neonatale relativia gravidanze monocoriali e bicoriali (198 gravidanze monocoriali, 1.107 bicoriali).Le gravidanze monocoriali sono, rispetto alle bicoriali, a rischio aumentato di mortalitàperinatale (RR: 2,44; IC 95%: 1,73-3,44) e di natimortalità (RR: 5,21; IC 95%: 3,18-8,51). Il tasso di mortalità intrauterina dopo 32 settimane complete di gestazione è parial 2,1% nelle gravidanze monocoriali e allo 0,3% in quelle bicoriali (RR: 8,75; IC 95%:2,65-28,88).Ai gemelli monocoriali si correla inoltre <strong>una</strong> più alta incidenza di enterocolite necrotizzante(OR: 4,05; IC 95%: 1,97-8,35) e di ricovero in terapia intensiva neonatale(OR: 1,78; IC 95%: 1,17-2,72). In considerazione dell’eccesso di rischio di mortalitàperinatale e della difficoltà di prevedere i casi di morte intrauterina, gli autori suggerisconodi programmare un parto vaginale elettivo a 36 settimane o comunque non oltrele 37 settimane, e consigliano la prevenzione di eventi morbosi iatrogeni, come la sindromeda distress respiratorio, verificando la maturità polmonare tramite amniocentesie/o somministrando corticosteroidi in epoca prenatale.In un analogo confronto tra diversa corionicità 5 , è confermato un rischio aumentatodi natimortalità nei gemelli monocoriali biamniotici rispetto ai bicoriali (RR: 4,4; IC95%: 1,48-11,03). L’eccesso di rischio persiste, ma non è statisticamente significativo,anche nel sottogruppo delle gravidanze “apparentemente normali” cioè quelle senza fetiaffetti da anomalie della crescita, anomalie fetali, TTTS o IUGR 5 .Nelle gravidanze monocoriali, incluso il sottogruppo monocoriali “apparentementenormali”, il rischio prospettico di morte intrauterina è maggiore rispetto a quello dellegravidanze bicoriali, per tutte le epoche gestazionali indagate (24 +0 , 38 e oltre). Inoltresia per la categoria “tutte le gravidanze monocoriali” sia per il sottogruppo “apparentementenormali” il picco di rischio prospettico di morte intrauterina si rileva intorno a34-37 settimane di gestazione (rispettivamente: 1,6-1,7% e 2%) 5 .Questa associazione è confermata da un altro studio 6 che segnala, in 151 gravidanzemonocoriali apparentemente non complicate, 10 morti intrauterine verificatesi aun’epoca gestazionale media di 34 +1 settimane. Dopo 32 +0 settimane il rischio prospetticodi morte intrauterina registrato è di 1/23 (4,3%). Poiché le morti si sono verificateprevalentemente dopo le 32 +0 settimane di gestazione a dispetto di un regime di sorve-BOZZAGravidanza gemellare 45

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