Variante al Piano di Settore delle Strutture ricettive esistenti con

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIOU.O. UrbanisticaDirigente: Arch. Dante GalliResponsabile: Giuliano GuicciardiVARIANTE AL PIANO DI SETTORE DELLE STRUTTURERICETTIVE ESISTENTI CON CONTESTUALE VARIANTE ALPRGC VIGENTEAVVIO DI PROCEDIMENTO(art. 15 LR 1/2005 e succ. m.e.int.)Premesso che:- il Comune di Pietrasanta è dotato di Piano di Settore delle Strutture Ricettive esistenti(Del.G.R. n° 7573 del 27.07.1987) modificato a seguito di Variante di cui alla deliberadi CC n° 49 del 27.10.1997;- il suddetto provvedimento è stato ulteriormente variato con Variante al PRGC ed alPiano di Settore delle Strutture Ricettive esistenti approvata con delibera di ConsiglioComunale n° 23 del 19.04.2002;- nell’applicazione del Piano di Settore nelle procedure istruttorie di pratiche ediliziesono emerse alcune incongruenze normative e grafiche con particolare riferimento allaschedatura degli edifici di pregio architettonico o ambientale e all’ applicazione dellanormativa relativa alla verifica delle condizioni necessarie a dimostrare la mancanzadella convenienza economica a continuare l’attività alberghiera (mutamenti delladestinazione d’uso);- l’Associazione Albergatori, al fine di migliorare lo sviluppo della ricettività turisticafondamentale per l’economia ed il lavoro della città di Pietrasanta, formulava richiestadi alcune modifiche di carattere normativo. Tali richieste consistevano in: deroga della distanza dai confini per la costruzione negli alberghi esistenti dilocali tecnici, quali cucina, dispensa, locale caldaia, etc…… modifica del limite dell’altezza degli scantinati per permettere agli alberghi dicreare locali da adibire a palestra, sauna, bagno turco, sale riunioni, sale tv. Verifica dello standard a parcheggio: rapporto camere-posto macchina, inconsiderazione del fatto che molte famiglie occupano due stanze, mausufruiscono di un’ auto soltanto.DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA1

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008- Nel corso dei lavori della Commissione Consiliare Urbanistica del Comune diPietrasanta inerente l’esame di tali richieste, venivano presentate ulteriori istanzeriassumibili in: Richiesta presentata dall’associazione Albergatori riguardante la modifica dellanorma relativa alla casa di guardianaggio interna alla struttura alberghiera conSUN non superiore a 150 mq e possibilità di deroga sull’altezza. Tale richiestaviene motivata dalla necessità di incentivazione dell’impresa ricettiva aconduzione famigliare. Richiesta presenta dalla Soc. Borgo Versiliano s.r.l. inerente la possibilità dicambio di destinazione d’uso della struttura “ex Salesiani”, attualmenteprevalentemente destinata ad istituto scolastico, verso un uso turistico ricettivo. Richiesta presentata da Paolo Venturini (capo gruppo UDC) relativa alle strutturericettive esistenti ricadenti in zona di PRGC agricola. In particolare, dato attodell’entrata in vigore della nuova normativa regionale per le zone agricole, lestrutture ricettive presenti in tali zone, non potendo ampliare la strutturaesistente si trovano in posizione discriminante rispetto alle strutture ricettivericadenti in diverse zone omogenee.Tutto ciò premesso, l’Amministrazione Comunale intende avviare il procedimento per laVariante al Piano di Settore delle Strutture ricettive esistenti con contestuale Variante al Prgcvigente secondo gli obiettivi che sono stati oggetto di approvazione durante le sedute dellaCommissione Consiliare Urbanistica e che vengono di seguito riportati.OBIETTIVI STRATEGICI e CONTENUTI della VARIANTELa presente Variante al Piano di settore delle Strutture Ricettive esistenti contestuale aVariante al Prgc ha come finalità l’incentivazione del settore turistico-ricettivo che rappresentauna delle principali fonti di produttività dell’economia pietrasantina e la promozione delterritorio versiliese afferente al comune di Pietrasanta.Nello specifico la variante si propone la messa in atto dei seguenti obiettivi specifici chesaranno contenuti negli elaborati cartografici e normativi della Variante:1. Riguardo la definizione di altezza massima, nell’elaborazione della variante dovràessere studiata la possibilità di correlare l’altezza media ponderale all’altezza massimain gronda;2. Introduzione di una norma che riferisca l’altezza media ponderale a tutto il fabbricato enon solo alla parte in ampliamento;3. Possibilità di revisione dello standard a parcheggio, a condizione che sia portato acompimento il progetto di parcheggio scambiatore sia nella parte pubblica che privata;4. Prevedere una norma per la quota destinata RTA all’interno delle strutture ricettive ditipo promiscuo;5. Revisione della normativa riguardante il cambio di destinazione d’uso, individuandodirettamente gli edifici che possono dismettere e mutare la destinazione (schedaturaspecifica in base ai punti dell’art. 10 del PSRE);6. Revisione della schedatura degli edifici di pregio architettonico e ambientale;7. Introduzione di una norma che stabilisca il divieto di utilizzazione della strutturaricettiva come RTA;DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA2

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 20088. Introduzione di una norma sulla possibilità di utilizzo dei vani interrati per attività dipiscina, sauna, massaggi, palestra, ecc.;9. Aggiornamento degli elaborati cartografici del PSRE e del PRGC eliminando lestrutture dismesse;10. Introduzione di una norma che consenta alle RSA dismesse il ritorno alla precedentedestinazione di tipo alberghiero;11. Analisi del problema delle strutture ricettive ricadenti in zona agricola e che, stante lanormativa di carattere regionale, non possono ampliare la struttura esistente12. Introduzione di una normativa specifica per la casa di guardianaggio che possaprevedere una altezza massima diversa rispetto a quella stabilita per l’ampliamentodell’albergo.Gli obiettivi sopraenunciati potranno essere conseguiti con la predisposizione degli atti diVariante che, nel rispetto degli strumenti della pianificazione approvati e di ogni altra normasovraordinata, modificherà e aggiornerà i seguenti elaborati costituenti il Piano di settore dellestrutture ricettive esistenti:a. Tav. 7/1 di P.R.G.C. - stato modificato;b. Tav. 7/3 di P.R.G.C. - stato modificato;c. 10/1 di P.R.G.C. – stato modificato;d. Tav. 10/2 di P.R.G.C. - stato modificato;e. Tav. 10/4 di P.R.G.C. - stato modificato;f. Tav. 11/2 di P.R.G.C. - stato modificato;g. Tav. 11/4 di P.R.G.C. - stato modificato;h. Tav. 1 - elaborato in scala 1:2000 con individuate le strutture ricettive;i. Tav. 2 - elaborato in scala 1:2000 con individuate le strutture ricettive;j. Tav. 3 - elaborato in scala 1:2000 con individuate le strutture ricettive;k. Tav. 4 - elaborato in scala 1:2000 con individuate le strutture ricettive;l. schede relative agli edifici di pregio architettonico – ambientale.STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI E ADOTTATI, NORME DI RIFERIMENTO• Il Comune di Pietrasanta ha approvato la Variante Generale al Piano Regolatore conDCR 304 del 13.10.98;• Il Comune di Pietrasanta ha approvato il Piano Strutturale con delibera del ConsiglioComunale n°34 del 10.07.2008.• Il Piano Strutturale approvato contiene come parte integrante e sostanziale ilDocumento di Coerenza al PIT approvato con DCR n° 72 del 24.7.2007;• il Comune di Pietrasanta ha approvato il Piano di Settore delle Strutture Ricettiveesistenti con delibera di Giunta Regionale n° 7573 del 27.07.1987, modificato a seguitodi Variante di cui alla delibera di CC n° 49 del 27.10.1997;• il Comune di Pietrasanta ha approvato la Variante al PRGC ed al Piano di Settore delleStrutture Ricettive esistenti con delibera di Consiglio Comunale n° 23 del 19.04.2002;• il Comune di Pietrasanta, non avendo adottato il Regolamento Urbanistico entro i treanni dall’adozione del Piano Strutturale, ricade in regime di salvaguardia di cui all’art.39 della LR 5/95;DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA3

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008• Ai sensi del sopracitato articolo la Regione Toscana, con Circ. illustrativa di cui allaDGR 118/2003, chiariva che in regime di salvaguardia possono essere approvate soloalcune tipologie di Varianti, nel caso specifico è necessario che:- Siano Varianti funzionali alla miglior definizione degli interventi ammessi inambiti già urbanizzati, senza ipotesi di ristrutturazione urbanistica e purchè taliVarianti non comportino consumo di suolo o aumento del carico urbanistico.• Ai sensi dell’art 36 del PIT, prima dell’approvazione di una Variante ad un Pianoattuativo ricadente in area soggetta a disciplina paesaggistica, il Piano attuativo vienetrasmesso alla Regione ed alla Soprintendenza, la Regione entro 60 gg. indice unaconferenza di servizi finalizzata alla verifica dell’adeguatezza alle finalità della tutelapaesaggistica.QUADRO CONOSCITIVO ED ANALITICO DI RIFERIMENTOAMBITO TERRITORIALE INTERESSATOLe strutture ricettive esistenti oggetto del Piano di Settore ricadono su tutto il territorioafferente al Comune di Pietrasanta. Il numero più cospicuo di tali insediamenti ricadeovviamente nella zona di Marina di Pietrasanta, in particolare nella fascia litoranea enell’ambito posto immediatamente a monte rispetto a tale fascia.PRGC VIGENTENel PRGC la norma di riferimento per le strutture ricettive esistenti viene completamentesostituita dalla normativa di riferimento contenuta nel Piano di Settore approvato con D.C.C. n°23 del 19.04.02 e nella cartografia di cui alle tavole 7-10-11 di PRGC e 1-2-3-4 del PSRE.In particolare l’art. 6-zonizzazione del PSRE prevede che le singole strutture ricettiveindividuate nelle tavole di P.R.G.C. con apposito simbolo assumono la destinazione previstadalle tavole di PRGC vigente per le aree in cui ricadono.RAPPORTI CON IL PIANO STRUTTURALEL’intervento è coerente con 2 tra gli obiettivi strategici del Piano Strutturale riferiti alla Pianuracostiera:- La valorizzazione del patrimonio edilizio esistente- L’incentivazione dell’attività turistico-ricettivaIl Piano Strutturale contiene l’individuazione cartografica e normativa del Sistema FunzionaleTuristico.All’interno di tale sistema funzionale è stato definito il Sub-sistema turistico delle attrezzaturericettive, comprendente le strutture alberghiere (art. 90).Per tale sub-sistema vengono definiti i seguenti obiettivi strategici:- fornire un’alta qualità dell’offerta turistica incentivando la dotazione di servizi eattrezzature specializzate;DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA4

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008- diversificare l’offerta turistica anche attraverso nuove forme di ricettività (agriturismo eturismo rurale) in sinergia con azioni di valorizzazione delle aree collinariepedecollinari;- incentivare la creazione delle nuove strutture ricettive su tutto il territorio conparticolare riferimento all’UTOE di Marina;- incentivare un’adeguata utilizzazione delle strutture turistico ricettive in tutto l’arcodell’anno;Per tale ambito il R.U. deve rendere operativa la disciplina edilizia e urbanistica attraverso iseguenti criteri:- determinare, in ottemperanza alla deliberazione del Consiglio Regionale n°47/90,l’ipotesi ottimale di posti letto offribili dalle strutture ricettive sulla base del caricomassimo sostenibile di utilizzatori del litorale marittimo;- indicare le zone urbanistiche con destinazione esclusivamente di tipo turistico-ricettivogestite per la produzione e l’offerta al pubblico di servizi e l’ospitalità;- predisporre e disciplinare la normativa urbanistica ed edilizia comunale su quandoarticolato dalla L.R. 42/2000 e dallo specifico regolamento d’attuazione;- disciplinare le caratteristiche tipologiche e costruttive, le superfici minime e massime, ilimiti di altezza, delle strutture ricettive attrezzate su aree recintate, la disposizioneeventuale di spazi per la ristorazione e degli altri servizi accessori e, se necessario anchecon specifici regolamenti o convenzioni privato/pubblico, il tipo di gestione e il periododi apertura della struttura;- disciplinare, per le strutture ricettive attrezzate su aree recintate, il numero, lecaratteristiche dimensionali, tipologiche e costruttive di eventuali piazzole utilizzabiliper il pernottamento dei clienti.- Schedare le strutture ricettive in edifici di pregio con le modalità stabilite all’art. 10delle presenti NTA al fine della definizione degli interventi ammissibili.Il R.U. conterrà inoltre parametri di riferimento per la valutazione dei carichi indotti dalturismo e dalla concentrazione di attività ad esso connesse nelle aree urbane. - disciplinarel’eventuale deroga ai limiti di altezza, superficie per facilitare l’adeguamento funzionale e ladotazione di servizi al fine di incentivare l’offerta turistica e il rinnovo delle strutture;PROCEDURA GENERALE DI VALUTAZIONE DELLE AZIONI DITRASFORMAZIONE – PROCESSO DI VALUTAZIONE INTEGRATANel corso dell’elaborazione della Variante sarà verificata la funzionalità strategica dellemodifiche da apportare sotto il profilo paesistico, ambientale, culturale e economico-sociale,con particolare riferimento alla congruità funzionale dell’intervento alle finalità contenute nelparagrafo 6.3.1 del Documento di Piano del PIT della Regione Toscana;Saranno inoltre oggetto di considerazione:- Per le valutazioni necessarie in merito alla fattibilità tecnica della Variante sarannoconsiderate in particolare le direttive e prescrizioni ai fini della conservazione attiva delpatrimonio costiero insulare e marino di cui agli art.li 26-27-28 della Disciplina del PIT;DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA5

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008- le regole di utilizzo degli insediamenti oggetto della presente Variante;- le disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti contenute nell’art. 37della LR 1/2005 e relativo Regolamento d’Attuazione (n.2/R)- la verifica dell’idoneità e della conseguente accessibilità infrastrutturale e dei rapporticon la viabilità esistente e di progetto, in modo da non aggravare eventuali situazioni dicongestione.- l’impatto che la Variante determinerà sul patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente;Quali indicatori specifici per le valutazioni dei principali scenari di riferimento saranno assunti:ambiente:sistema acqua: fabbisogno idricosistema aria: emissioni da trafficosistema rifiuti: produzione pro-capite – raccolta differenziata – smaltimentosistema rumore: inquinamento acustico – impatto e previsione di clima acusticosistema suolo-fragilità del territorio: grado di fragilità / classi di pericolosità / classi difattibilitàterritorio:sistema viabilità, della mobilità e dell’accessibilitàsistema attrezzature di quartiere/territoriali e servizisistema insediativo e della qualità urbana e architettonicasistema beni patrimonio culturale e paesaggisticosocio-economicosistema del turismosalute umanasistema emissioni urbanesistema della depurazione delle acquesistema della gestione dei rifiuti e delle bonifichevincoli esistentivincoli di natura tecnicavincoli di natura ambientalevincoli riferiti a beni culturalivincoli di natura ambientale su siti di interesse comunitario – nazionale – regionaleAi fini dell’individuazione di idonee forme di partecipazione, si provvederà a:- pubblicazione a cura del garante della Comunicazione sul sito web del Comune diPietrasanta della documentazione di Variante in tutte le sue fasi procedurali e deldocumento di Valutazione Integrata corredato da ogni forma di esplicazione divulgativache renda facilmente comprensibile la natura e la portata dell’intervento (durata min. 10gg);DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA6

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008- pubblicazione dei nomi dei referenti da contattare per la visione di tutta ladocumentazione in forma completa;- pubblicazione della Relazione di sintesi prima dell’adozione dell’atto da parte delConsiglio Comunale;- pubblicazione delle modalità di deposito delle osservazioni sul sito web;ASPETTI GENERALI DELLE CONOSCENZEFanno parte del Quadro Conoscitivo di riferimento le conoscenze immediatamente disponibilicontenenti i criteri di valutazione utilizzati relative a:- Approvazione definitiva della Variante Generale al P.R.G.C. con delibera C.R. n°304del 13/10/1998;- Approvazione della Variante al Piano di Settore delle Strutture Ricettive esistenti;- Piano di Assetto Idrogeologico (L.183/89 – L.267/98 e L.365/00);- Approvazione del Piano Strutturale del Comune di Pietrasanta con delibera C.C. n°32del 10/07/2008 – Relazione sullo stato dell’ambiente, in particolare quanto riferitoagli indicatori di stato e di pressione riguardanti: superficie urbanizzata, rifiuti,energia, aria e acqua;- Approvazione del Piano Strutturale del Comune di Pietrasanta con delibera C.C. n°46del 24/09/2004 – Valutazione di sostenibilità delle previsioni di Piano: la sostenibilitàdelle previsioni urbanistiche;Inoltre fanno parte delle conoscenze immediatamente disponibili: il P.I.T. approvato condeliberazione del Consiglio Regionale D.C.R. n° 72 del 24.07.07 e il P.T.C. approvato condelibera di Giunta Provinciale n°189 del 13 dicembre 2000.ENTI ED ORGANISMI PUBBLICI INDIVIDUATI A FORNIRE IDONEIAPPORTI TECNICI E CONOSCITIVI- Regione Toscana;- Provincia di Lucca;ENTI ED ORGANISMI PUBBLICI COMPETENTI ALL’EMANAZIONE DIPARERI E/O NULLA OSTA PER L’APPROVAZIONE DELLA VARIANTESi individuano i seguenti Enti competenti che sono tenuti ad emanare eventuali pareri, nullaostao assensi comunque denominati ai fini dell’approvazione della Variante:- Regione Toscana;- Provincia di Lucca;- U.R.T.A.T. di Lucca;- Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio StoricoArtistico e ed Etnoantropologico per le Provincie di Lucca e Massa Carrara- Autorità di BacinoDIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA7

Avvio di procedimento - L.R. 1/05 - Relazione tecnica - dicembre 2008TERMINI PER ACQUISIZIONE DEI PARERIIl termine necessario per il ricevimento di idonei apporti tecnici e conoscitivi è di 30 giornidalla data di ricevimento del presente Avvio di Procedimento, mentre il termine per ilricevimento di pareri per l’approvazione della presente Variante è quello di 60 giorni dalla datadi ricevimento degli atti della Variante adottata.GARANTE DELLA COMUNICAZIONELe funzioni del Garante della Comunicazione, ai sensi dell’art. 19 della L.R. 1/05, sonoattribuite al Dott. Lelio Lunardini con decreto del sindaco n°60 del 07/09/2005. Le modalità diesercizio delle funzioni di garante sono individuate con apposito Regolamento individuato condelibera di C.C. n°54 del 01/08/2005.RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOLe funzioni del Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art.16 della L.R. 1/2005, sonoattribuite all’arch. Dante Galli in qualità di Dirigente dei Servizi del Territorio – U.O.Urbanistica.Pietrasanta, 05.12.2008Il Responsabile del servizio UrbanisticaGeom. Giuliano GuicciardiDIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO - U.O. URBANISTICA8