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the curator morum. - revista internacional de derecho romano-index

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www.ridrom.uclm.es Abril - 2010www.ridrom.uclm.esISSN 1989-1970ridrom@uclm.esDerecho Romano,Tradición Romanística yCienciasHistórico-JurídicasREVISTA INTERNACIONAL DE DERECHO ROMANORESPUBLICA POLONA CURATOR MORUM.LE CLAUSOLE GENERALE DI BUONA FEDE, DI BUONICOSTUMI E DI PRINCIPI DI CONVIVENZA SOCIALE NELCODICE CIVILE POLACCO E LA LOROINTERPRETAZIONE DALLA SUPREMA CORTE DIPOLONIA*REPUBLIC OF POLAND - THE CURATOR MORUM.THE GENERAL CLAUSES OF GOOD FAITH, CUSTOM ANDPRINCIPLES OF COMMUNITY LIFE IN THE POLISH CIVILLAW AND ITS INTERPRETATION BY POLISH SUPREMECOURTDot.ssa Aldona Rita JurewiczUniversità Warminsko-Mazurski di OlsztynPolonia52


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Introduzione. In momento, in cui l’uomo prima volta haposto una domanda: di dove sono e dove vado? – è nato unfilosofo 1 . Parafrasando: in momento in cui l’uomo ha tentato diregolare i suoi rapporti con gli altri – è nato un giurista. Nonimporta chi era primo, giurista o filosofo, tuttavia, nel periodo<strong>romano</strong>, pare che, non esistesse uno senza d’altro. Il diritto, nonche filosofia, era una arte – ut eleganter Celsus <strong>de</strong>finit: ... ars boni etaequi 2 . Né bonum né aequum non fanno parte <strong>de</strong>l vocabolariotecnico-giuridico, eppure, usate da un giureconsulto per<strong>de</strong>finire il fenomeno <strong>de</strong>l diritto.La coesistenza <strong>de</strong>l diritto e <strong>de</strong>ll’etica presente, nonostanteche, spesso non percettibile (o meglio, non consapevole), fino anostri tempi 3 – non trova i suoi limiti nella filosofia <strong>de</strong>l diritto.Di loro coesistenza erano già scritti montagne di libri, malgrado* Vorreì ringraziare a signore Antonio Bebba da Università di Foggia perla correzione linguistica.1 Nonostante che non riuscito trovare il libro di dove proviene questa frase– vorreì sottolineare la sua provenienza esterna.2 D. 1.1.1.3 Il legislatore, fino dai tempi ha preteso di essere un <strong>curator</strong>e di costumi<strong>de</strong>i cittadini. I confini tra <strong>curator</strong> e<strong>de</strong>licati.creator <strong>morum</strong> sono sempre molto53


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010ciò, la discussione <strong>de</strong>ll’influenza reciproca non è ancora finita 4 .Non si può negare, comunque, l’esistenza di valori etici nei varisistemi <strong>de</strong>i diritti contemporanei 5 .4 Alcuni autori hanno sottolineato, che l’etica svolge la funzione un motivosupplementare di oservare le norme giuridiche, per quanto gli etrambisistemi (<strong>de</strong>l diritto e d’etica) sono compattibile – J. Rawls, Teoriasprawiedliwości, in Biblioteka współczesnych filozofów, a cura di M.J.Siemek, J. Hołówka, E. Mokrzycki, trad. pol. J. Pasek, Warszawa 1994, p.458ss. e 642-643. Contro J. Raz, il cui ammette, che non esiste l’obbligomorale di osservare il diritto, bensenso, però, essiste la raggione utilitario,p.es. di evitare le sanzioni penali ed anche quelli sociale, Autorytet prawa.Eseje o prawie i moralności, in Klasycy filozofii prawa, a cura di J.Kochanowski, N.E. Simmonds, trad. pol. P. Maciejko, Warszawa 2000, p.233-243.Mi permetto di richiamare un’opinione di A. Lopatka, professore di teoria<strong>de</strong>llo stato e teoria <strong>de</strong>l diritto: il diritto è un sistema di norme generali <strong>de</strong>lcomportamento. Il diritta, in distinto a l’altre norme <strong>de</strong>l comportamento,proveniene dallo stato, cioè dal legislatore. Anche la moralità è uncomplesso <strong>de</strong>lle norme di comportamento, il cui è creato dalla società. Lacaratteristica di moralità permette di giudicare il comportamento <strong>de</strong>llepersone come positivo oppure negativo. In ognuna società abbiamo lecosi<strong>de</strong>tte regole elementare, cioé riconosciute per i tutti membri. Diritto<strong>de</strong>llo stato tiene conto di regole morale di sua società. Spesso etrambesistemi regolano gli stessi comportamenti, sono covergente, però, qualchevolta anche divergente. La divergenza può condurre ai conflitti sociali,comunque, piuttosto induce al cambiamento di diritto oppure di moralità.Per es. nell’anno 1950 il legislatore polacco ha posto sullo stesso livello lasituazione giuridica <strong>de</strong>l figlio legittimo e illegitimo. Il regolamento stava incontrasto alla moralità <strong>de</strong>l suo tempo. Oggi, le regole morale ammettono54


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Nel saggio presentato tenteramo di toccare un problemaspecifico riguardante i rapporti tra diritto ed etica, che consistein quella parte di filosofia, che rispon<strong>de</strong> alle doman<strong>de</strong>: che cosaè giusto e che cosa significerebbe di essere giusto 6 ? Il campo dicome indiscuttabile la stessa condizione <strong>de</strong>i figli legitimi ed illegitimi. Cosìsi vi<strong>de</strong> come segue l’influenza reciproca tra diritto e moralità. Nei rapportitra diritto e moralista troviamo nessuna mistica. – l’intervista pubblicata22-07-2007, http://www.racjonalista.pl/kk.php/s,5466, l’ultima lettura7.09.2009, 11:04.5 Il valore più diffuso è quello di fiducia <strong>de</strong>ll’agente o di un terzo: cfr. H.-P.Friedrich, Publizität und Schutz <strong>de</strong>s Guten Glaubens im schweizerischenSeerecht, in: Aequitas und Bona Fi<strong>de</strong>s. Festgabe zum 70. Geburstag vonAugust Simonius, Bassel 1955, p. 55-56.6 Secondo il vocabolario polacco di parole straniere, l’etica è ugualmenteconsi<strong>de</strong>rata come un sistema <strong>de</strong>lle norme di comportamento, il cui sarebbeaccettabile in una società ed anche come la scienza di moraltà. Il diritto el’etica, etrambe, svolgono le funzioni sociali, che consistono inelaborazione e nella conservazione gli attegiamenti sociali <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rati dalpunto di vista <strong>de</strong>gli interessi sociali (cfr. J. Raz, op. cit., p. 165ss.). Il diritto,da sua parte, è un sistema intero, completo e compatibile <strong>de</strong>lle norme, cheregolano i rapporti tra i soggetti <strong>de</strong>l diritto (T. Bukowski, Klauzulegeneralne w prawie cywilnym. Kilka uwag o konieczności stworzenia kataloguzasad współżycia społecznego, https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009,10:55). H.-P- Friedrich, però, richie<strong>de</strong> dal diritto contemporaneo la tutela<strong>de</strong>i alcuni valori morali, per es. la fiduzia <strong>de</strong>ll’terzo – op. cit., p. 55. Cosìanche il legislatore svizzero ha posto per i concorsi di diritto comerciale idue principi normativi: la fiducia e la fe<strong>de</strong> (Treu und Glaube), O.A.Germann, Die Bona Fi<strong>de</strong>s als Grundlage <strong>de</strong>s Wettbewerbsrecht, in: Aequitasund Bona Fi<strong>de</strong>s..., p. 71.55


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010esemplificativo <strong>de</strong>i rapporti é la legge 23 aprile 1964 il codicecivile (c.c.), e più precisamente, alcuni esempi di esistenza, oforse anche di sopravvivenza, che possono essere riscontrati neiconcetti morali <strong>de</strong>l nostro diritto contemporaneo 7 .7 Nel sistema giuridico polacco possiamo trovare un sacco <strong>de</strong>gli esempi,come il legislatore, o la giurispru<strong>de</strong>nza, aspirano, esplicitamente oimplicitamente, di essere un <strong>curator</strong>e <strong>de</strong>i costumi di cittadini. Bastarichiamanare qualche da loro.1. Nella legge di 2 aprile 1997 la costituzione di Republica di Polonia lalocuzione ‘moralità’ è presente 5 volte: nei art. 31 (la moralità pubblicacome uno tra i limiti posti ai diritti e alle libertà costituzionale), art. 45 (lamoralità come premessa di esclu<strong>de</strong>re l’evi<strong>de</strong>nza di causa); art. 53.3 (ildiritto <strong>de</strong>i genitori alla educare morale i propri figli conforme alla unaprofesione) e 5 (la tutela di moralità come limite di libertà di estrinsecarela sua professione religiosa); art. 85 (i principi morali <strong>de</strong>l cittadino comepremessa d’esonero dal servizio militare).2. La legge dal 26 ottobre 1982 di educazione di sobrietà e di reazionecontro di alcolismo, dove nella introduzione si legge: Riconoscendo la vitain sobrietà <strong>de</strong>i cittadini una condizione necessaria di bontà <strong>de</strong>l società, [illegislatore] stabilisce, come segue. (Uznając życie obywateli w trzeźwościza niezbędny warunek moralnego i materialnego dobra narodu, stanowisię co następuje.).3. Un esempio più famoso è l’ultima alterazione <strong>de</strong>lla costituzione polacca,che vieta di essere eletto <strong>de</strong>putato di parlamento alle persone condannatenelle cause penale perseguite dalla accusa publica (entra in vigore 21ottobre 2009). Nella giustificazione al progetto iniziato dal partitoPlatforma Obywatelska possiamo leggere: ‘I quasi tutti cittadiniconcorrono qui, che il diritto non posse essere stabilito dai criminali’56


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Consi<strong>de</strong>rando il fenomeno <strong>de</strong>llo stato come il <strong>curator</strong>e dibuoni costumi, torniamo sempre all’esempio ben conosciuto diun magistrato <strong>romano</strong>, il censore, il cui era investito <strong>de</strong>l ruolodi controllare i costumi <strong>de</strong>i cittadini romani: ugualmente privatie ufficiali. Nel principato, le competenze <strong>de</strong>i censori, saranno,mano a mano, assunte dal principe. Noi, però, passiamo insilenzio al problema <strong>de</strong>gli elementi etici presenti nel dirittoprivato <strong>romano</strong> (cioé <strong>de</strong>l concezioni di buona fe<strong>de</strong>, di fiducia ed’altri). Non abbiamo intenzione di elaborare, ancora una volta,la materia già studiata dai illustri maestri. Vorremmo, invece,dare un piccolo contributo alla presenza <strong>de</strong>i concetti introdottinel nostro diritto civile polacco. prima di passare all’analisi <strong>de</strong>iproblemi scelti, sarebbe opportuno sottolineare, che lo scopo èdi mostrare un fenomeno comune e <strong>de</strong>rivante dal diritto<strong>romano</strong>, piuttosto che di imputare al sistema <strong>de</strong>l diritto civilepolacco 8 di assumere i termini propri romani di bona fi<strong>de</strong>s, bonimores o altri 9 .(‘obywatele są niemal zgodni, że prawo nie powinno być stanowioneprzez przestępców.’) – carta n. 432, publicato sulhttp://orka.sejm.gov.pl/Druki6ka.nsf/wgdruku/432, 7.09.2009, 14:59.8 Nel nostro Codice Civile (c.c.) tranne clausole generali presentatepossiamo elencare le altre come per es. la clausola di giustizia (aequitas: art.4172, 761, 7643 § 1, 7644.2).9 Sarebbe interessante, però, l’indagine di carattere fiduziario <strong>de</strong>i contrattifinanziari tipo di partecipazione nel fondo fiduziario – su quello carattere,come un rapporto più morale che giuridico cfr. W. Gasparski, A. Lewicka-57


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Questi nozioni, chiamate le clausole generali, eranointrodotte dal nostro legislatore per eseguire un certo scopo,cioè, per tutelare la fiducia <strong>de</strong>lle parti <strong>de</strong>l rapporto giuridico.Come abbia sottolineato Zbigniew Radwański:contemporaneamente nei rapporti giuridici pren<strong>de</strong> importanzal’elemento di fiducia nel regolamento <strong>de</strong>i rapporti sociali 10 .Dall’altro lato, però, lo scopo era di eliminare questi tipi dicomportamento <strong>de</strong>i soggetti <strong>de</strong>l diritto, con i quali lorointendono (abbiano tentato) di sfruttuire la loro posizionegiuridica in modo non conforme con moralità. L’i<strong>de</strong>e e ilcontenuto quelle clausole, svilupate dallla giurispru<strong>de</strong>nza,trovavano la loro riflessione anche nelle sentenze <strong>de</strong>lla nostraSuprema Corte, le quale rappresentano le basi per le nostreconsi<strong>de</strong>razioni.1. Le clausole generali – consi<strong>de</strong>razioni preliminare. Le c.d.clausole generali sono consi<strong>de</strong>rate, nella dottrina, come gliesempi di esistenza <strong>de</strong>i legami tra diritto ed etica 11 . Il loroStrzałecka, B. Rok, G. Szulczewski, Etyka w świecie finansów: pojęcia izagadnienia, in Uczciwość w świecie finansów, a cura di W. Gasparski,Warszawa 2004, p. 26-27.10 Z. Radwański, Prawo cywilne – cześć ogólna, 9 ed., Warszawa 2007, p. 38.11 Le clausole generali si può <strong>de</strong>finire, in genere, come le norme giuridiche,che si richiamano ai principi, alle regole oppure ai valori morali. – W.Lang, Prawo a moralność, Warszawa 1989, p. 212-213; T. Bukowski, op. cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55; Z. Radwański e M.58


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010carattere distintivo consiste nell’adoperare termini in<strong>de</strong>finiti eimprecise, in gran parte <strong>de</strong>lle valutazioni 12 , allo scopo di<strong>de</strong>finire un limite <strong>de</strong>licato tra diritto ed abuso <strong>de</strong>l diritto 13 .Proprio per questo il legislatore polacco non ten<strong>de</strong> a <strong>de</strong>finire inmodo fisso, il contenuto <strong>de</strong>lle clausole generali concrete. Diconseguenza, l’obbligo di stabilirlo, in modo più o menoconcreto, onera la dottrina 14 ed un organo giudicante, cioé, ilZieliński, Klauzule generalne w prawie prywatnym, in System prawaprywatnego. Prawo cywilne część ogólna, vol. I, a cura di Z. Radwański,Warszawa 2007, p. 333; ed anche la sentenza di Corte Costituzionale dal17.10.2000 SK5/99.12 Quello carattere impreciso consiste in imprecisazione concettuale edanche <strong>de</strong>ll’ambito il cui resta in<strong>de</strong>finito - Z. Radwański e M. Zieliński, op.cit., p. 332.13 W. Lang, op. cit., p. 212-213. Nella dottrina le clausole generali sonoconsi<strong>de</strong>rate spesso ‘il male necessario’, perché consistono in uncompromesso tra diritto (di sua <strong>de</strong>finizione v. supra n. 4) e le sue esigenze,tra le quale anche quella di giustizia – T. Bukowski, op. cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.Sarebbe necessario ricordare la famosa paremia romana male nostro iure utinon <strong>de</strong>bemus G.I. I 53 (però cfr. D. 43.29.3.2 e D. 50.17.55). Nella dottrinatroviamo il parere che, tecnicamente, non esistesse il fenomeno <strong>de</strong>ll’abuso<strong>de</strong>l diritto, perché l’abuso non può esere consi<strong>de</strong>rato esercitare <strong>de</strong>l diritto,piuttosto la violazione v. art. 5 c.c. Di concezione l’abuso <strong>de</strong>l diritto v.anche M. Argenio, Abuso <strong>de</strong>l diritto, http://www.rivistaidra.it/abuso.htm,7.09.2009, 11:06.14 Z. Radwański e M. Zieliński abbiano sottolineato la dificoltà di elaborareuna <strong>de</strong>finizione di clausole generali come se stesse, però, da sua parte59


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010giudice. Non si tratta, però, <strong>de</strong>ll’obbligo di creare le <strong>de</strong>finizioniconcrete. Si <strong>de</strong>ve pensare a una facoltà, che permetta diprecisare che tipo di caratteristiche dovrebbero essere prese inconsi<strong>de</strong>razione e che proceda per stabilire una certa fattispeciesottoposto alla norma giuridica.In riguardo alla facoltà di giustizia di stabilire il contenuto<strong>de</strong>lle clausole generali (le regole, di fatti, morale), WiesławLang, un specialista di teoria <strong>de</strong>l diritto, ha distinto le trecategorie <strong>de</strong>lle disposizioni legislative che si richiamano aiprincipi etici. La prima consiste nelle disposizioni normativerichiamanti ai codici <strong>de</strong>ll’etica professionale 15 . In questo caso, ilhanno fatto una proposta di <strong>de</strong>finirle in seguente modo: ‘Le clausolegenerali è un locuzione imprecise essistente nei precetti giuricidi, il qualesignifica le carateristice esistente nella una società, alle quale questiprecetti hanno inviati in modo tale, che richiedono pren<strong>de</strong>rla inconsi<strong>de</strong>razione per causa di stabilire un certo fattispecie sottoposto an unaregola <strong>de</strong>l diritto’ – op. cit., p. 331 e 335.15 Nella Republica di Polonia troviamo i vari codici <strong>de</strong>ll’etica professionaleper es.: Il codice <strong>de</strong>ll’arte medica (il 23 aprile 2008 r. la CorteCostituzionale ha dichiarato inconstituzionalità questo provvedimento <strong>de</strong>lcodice, che vietava agli medici la critica <strong>de</strong>ll’attivita professionale <strong>de</strong>icolleghi, per quanto la critica consiste – secondo la Corte Costituzionale –nell’opinioni vere e giustificate dal punto di vista la tutela <strong>de</strong>gli interessidi pazienti. SK 16/07), il codice <strong>de</strong>ll’etica professionale <strong>de</strong>i notari; il codice<strong>de</strong>ll’etica professionale <strong>de</strong>i avvocati; il codice <strong>de</strong>ll’etica professionale <strong>de</strong>iinsegnanti; che riguarda ai codici <strong>de</strong>i professori acca<strong>de</strong>mici, abbiamo icodici universitari come per es. il codice <strong>de</strong>ll’etica professionale <strong>de</strong>iprofessori acca<strong>de</strong>mici di Università di Danzica; però dal tempo si sviluppa60


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010giudice è sempre costretto ad aplicare la norma p<strong>revista</strong> dalcodice. La seconda categoria consiste in disposizioni normative,che contengono le locuzioni giuridiche di valutazione, il qualecontenuto (sufficientemente ineqvivocabile), permette algiudice di interpretare, nei limiti <strong>de</strong>terminati, il contenuto <strong>de</strong>llanorma morale. Ed in fine, abbiamo le disposizioni normativerichiamanti alle regole morali, ben individuate, che permettanouna larga interpretazione creativa <strong>de</strong>ll’organo giudicante 16 . Nelimitiamo, perciò, all’attività giudiziaria <strong>de</strong>lla Suprema Corte<strong>de</strong>lla Republica di Polonia (la S.C.), per esemplificare in qualemodo tramite l’interpretazione svolta dal giudice, sono trattatele clausole generali scelte.2. Bona fi<strong>de</strong>s 17 nel codice civile polacco. La buona fe<strong>de</strong> è oggiconsi<strong>de</strong>rata un criterio normativo di comportamento, mo<strong>de</strong>llatouna ten<strong>de</strong>nza di creare un codice unitario internazionale ed un ufficiale<strong>de</strong>dicato proprio alla tutela <strong>de</strong>i buoni costumi nella società universitaria v.The European Network for Ombudsmen in Higher Education (ENOHE),http://www.english.uva.nl/enohe/enohe_network.cfm .16 W. Lang, op. cit., p. 217.17 Di bona fi<strong>de</strong>s nel diritto <strong>romano</strong> v. per es. G. Grosso, Buona fe<strong>de</strong> (in diritto<strong>romano</strong>), in Enciclopedia <strong>de</strong>l Diritto, vol. V, Napoli 1959, p. 661-664; ed inspecie nella materia contrattuale: ibi<strong>de</strong>m, p. 662-663; W. Dajczak, Pojęciebona fi<strong>de</strong>s w konstytucjach Dioklecjana dotyczących prawa kontraktów, inHoneste vivere ... Księga pamiątkowa ku czci Profesora WladysławaBojarskiego, a cura di E. Gajda, A. Sokala, Toruń 2001, p. 29-37; A. Beck, Ze61


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010tutto un complesso <strong>de</strong>i rapporti obbligatori, il quale trova la suaantitesi nel locuzione mala fe<strong>de</strong> (dolus malus 18 ). Nel nostrocodice civile esiste la presunzione 19 (iuris tantum) di buona fe<strong>de</strong>,di cui all’art. 7:Art. 7. Art. 7.<strong>de</strong>n Grundprinzipien <strong>de</strong>r Bona Fi<strong>de</strong>s in römischen Vertragsrecht, in Aequitasund Bona Fi<strong>de</strong>s..., p. 17- 20 – il cui al inizio scrisse: ‘Die Bona Fi<strong>de</strong>s imVertragsrecht, eine <strong>de</strong>r unvergänglichen Grosstaten Roms…’, p. 9. Lalocuzione buona fe<strong>de</strong> è presente anche in Codice Civile italiano dal 16marzo 1942, n. 262 (cfr. per es. art. 785, 936-937, 1147 e il saggio di G. Alpa,Fonti <strong>de</strong>l diritto, clausola generale di buona fe<strong>de</strong>, diritto giurispru<strong>de</strong>nziale,pubblicatosull’internethttp://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180, 7.09.2009,11:12), in te<strong>de</strong>sco Bürgerliches Gesetzbuch (per es. par. 932-935; 1007.1 e 3;1207 in coness. con i par. 932, 934-935, 1208).18 Cfr. G. Grosso, op. cit., p. 663. Cfr. anche Fest. <strong>de</strong> verb. sign., s.v. doli, ed.W.M. Lindsay, Hil<strong>de</strong>sheim 1965, p. 60.19 Nella giurispru<strong>de</strong>nza è stato spesso sottolineato, che l’onere <strong>de</strong>lla provaspetta a chi, il cui accusa la parte oposta di agire in mala fe<strong>de</strong> (cfr. lesentenze di S.C. dal 20 aprile 1994, I CRN 44/94; dal 13 ottobre 2005, IVCK 165/05; dal 10 ottobre 2008, CSK 235/08), sebbene nei alcuni casi laCorte ammette che, seguendo le presunzioni di fatto, la parte processualeabbia agito in mala fe<strong>de</strong> (la sent. dal 13 ottobre 2000, II CKN 288/00).62


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Jeżeli ustawauzależnia skutkiprawne oddobrej lub złejwiary,domniemywa sięistnienie dobrejwiary.Nel caso, in cuiuna legge 20condiziona glieffetti giuridicidalla buona omale fe<strong>de</strong>, labuona fe<strong>de</strong> èpresunta.Tranne l’articolo sopra menzionato, la stessa nozione(oppure la sua antitesi) trovano tra l’altro nelle seguente ipotesi:1) la tutela di un terzo, il cui ha’acquistato il diritto, oppure, èstato liberato dall’obbligo in conseguenza di un negoziogiuridico concluso con una dichiarazione simulata di volontà, ameno che il terzo sarebbe in mala fe<strong>de</strong> (art. 83 § 2 e 92 § 2); 2) latutela <strong>de</strong>ll’acquirente, la quale abbia comprato e ricevuto unacosa dalla persona non autorizzata, oppure, se sull’oggetto <strong>de</strong>lcontratto essistevano i diritti <strong>de</strong>i terzi, a meno che l’acquirentenon abbia agito in mala fe<strong>de</strong> (art. 169 § 1 21 e 170); 3) la tutela <strong>de</strong>l20 Il locuzione una legge significa, che il legislatore non abbia pensato solodi codice civile piuttosto che alle tutte leggi, che regolano i rapporti <strong>de</strong>ldiritto civile – la sentenza di S.C. dal 10 ottobre 2008, CSK 235/08.21 Nel § 2 <strong>de</strong>llo stesso articolo, però, è stato previsto un periodo di 3 annidi ususcapione per le cose illecitamente sottratte, smarrite o perdute esuccesivamente vendute prima di 3 anni dalla perdità. La limitazione nonriguarda ai <strong>de</strong>nari, ai documenti al portatore e le cose acquiste per una63


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010possessore in buona fe<strong>de</strong>, ed anche quello in mala fe<strong>de</strong> (art.172 22 , 174 23 , 224 24 ); 4) la tutela <strong>de</strong>ll’operante, che in buona fe<strong>de</strong>ha fatto le opere con materiali altrui (art. 192 25 ); 5) il privilegio<strong>de</strong>l diritto di pegno nel caso di concorrenza con gli altri dirittireali, a meno che, il creditore abbia agito in mala fe<strong>de</strong> (art. 310);6) la tutela di contratto <strong>de</strong>ll’accordo, a meno che, è statostipulato in mala fe<strong>de</strong> (art. 918 26 ); 7) la liberazione <strong>de</strong>l <strong>de</strong>bitorein caso di prestazione ad un terzo, il cui è consi<strong>de</strong>ratoautorizzato di riceverla, a meno che, il <strong>de</strong>bitore ha prestato inmala fe<strong>de</strong> (aa. 464 e 9217).asta pubblica ufficiale o tramite una esecuzione. Nella sua sent. dal 10ottobre 1997, II CKN 378/97, la Corte ha posto una richiesta, che ilpossessore <strong>de</strong>i beni mobili menzionati nel paragrafo citato (2) <strong>de</strong>vedimostrare anzi che la sua buona fe<strong>de</strong>, ache i tutti possessori prece<strong>de</strong>ntinon autorizzati.22 L’acquisto <strong>de</strong>lla proprietà <strong>de</strong>i beni immobili per usucapione tramite ilpossessione di buona fe<strong>de</strong> – dopo 20 anni, di mala fe<strong>de</strong> dopo 30 anni (cfr.art. 176).23 L’acquisto <strong>de</strong>lla proprietà <strong>de</strong>i beni mobili per usucapione tramite ilpossessione di buona fe<strong>de</strong> – dopo 3 anni.24 Il possessore di buona fe<strong>de</strong> sia tutelato nei suoi diritti fino al momento,in cui abbia saputo di essere covenuto al giudizio per causa di restituzione<strong>de</strong>lla cosa in possesso. V. anche gli art. 225-228 ed 231, 342-343.25 L’esclusione <strong>de</strong>ll’acquisto <strong>de</strong>lla proprietà in caso di opere fatte in malafe<strong>de</strong>.26 Oppure è stato commesso un errore di fatto.64


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Secondo la dottrina possiamo trovare le due <strong>de</strong>finizioni dibuona fe<strong>de</strong>, una, soggettiva, che la <strong>de</strong>scrive come un statopsichico <strong>de</strong>ll’agente, in cui, qualche volte, troviamo leconnessioni con una valutazione negativa 27 . Al contrario, lamala fe<strong>de</strong> è consi<strong>de</strong>rata come una scienza <strong>de</strong>ll’agente di unafattispecie 28 , ed anche come ignoranza, bensì <strong>de</strong>rivante dallanegligenza (una ignoranza colposa). La seconda, c.d. obiettiva,ammette che, la buona fe<strong>de</strong> richiama alle valutazioni accettateda tutti i membri di certa società, senza che possa richie<strong>de</strong>reuna coscienza <strong>de</strong>ll’agente 29 . Il giudice, però, <strong>de</strong>ve nellavalutazione <strong>de</strong>lla buona fe<strong>de</strong>, elaborare un mo<strong>de</strong>llo dicomportamento in una fattispecie concreta per paragonarlo,poi, con un comportamento <strong>de</strong>ll’agente, il cui è stato sottopostoin giudizio 30 .27 P. Machnikowski, ad art. 7, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz, a cura di E.Gniewek, Warszawa 2006, ed. 2, p. 26 (Nb. 1).28 Cfr. l’art. 20 § 2 la legge dal 25 febbraio 1964, il codice di familia e ditutela, dove è stato ammesso, che il coniuge abbia violato la buona fe<strong>de</strong>nel caso, in cui ha concluso il matrimonio esendo consapevole <strong>de</strong>llecircostanze che lo dichiarano nullo; oppure l’art. 6.2 la legge dal 16 luglio1982 di registri immobiliari e di l’ipoteca: agisce di male fe<strong>de</strong> ognuno, ilcui abbia conoscienza, o con la facilità ha potuto di conoscere, che ilcontenuto <strong>de</strong>i registri immobiliari non corispon<strong>de</strong> alla realtà.29 Z. Radwański e M. Zieliński, op. cit., p. 341-342.30 P. Machnikowski, ad art. 7, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz..., p. 29 (Nb. 24-25). Cfr. Anche la sent. S.C. dal 28 gennaio 2005 III CK 459/03, dove laCorte ammette, che la valutazione <strong>de</strong>bba essere fondata sui principi65


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Passiamo alla presentazione di alcuni precisazione dinozioni buona (mala) fe<strong>de</strong>, <strong>de</strong>rivante dalle sentenze <strong>de</strong>lla nostraS.C. Nel riguardo all’articolo 7, già richiamato, la Corte hanotato, che la richiesta di essere in buona fe<strong>de</strong> riguarda ilmomento iniziale <strong>de</strong>ll’azione, senza che, si <strong>de</strong>bba essere inbuona fe<strong>de</strong> in continuo. Dalle fattispecie posto in giudiziol’istanza inferiore ammetteva che, per valutare il possessosecondo la richiesta di buona fe<strong>de</strong>, ed in conseguenza secondo isuoi effetti giuridici riguardanti al termine <strong>de</strong>l usucapione, sianecessario provare, che il possessore era in buona fe<strong>de</strong> durantetutto il periodo richiesto. Nella cassazione, la Corte non hacondiviso l’opinione in questo punto, dando rilievo, chel’esistenza di buona fe<strong>de</strong> nel monento iniziale <strong>de</strong>l possessocostituisce una presunzione alla sua preesistenza in continuo 31 .Una fattispecie contraria è, perciò, incaricata dall’onere <strong>de</strong>llaprova 32 . Secondo la giurispru<strong>de</strong>nza, la presunzione di buonafe<strong>de</strong> <strong>de</strong>ve fondarsi (o meglio, essere giustificato) sulle<strong>de</strong>ll’esperienza di vita e sulle circostanze riguardante al momento, in cui ilnegozio giuridico è tato comesso.31 Nella sentenze dal 13 gennaio 2000, III CKN 657/98 e dal 24 ottobre2002, I CK 254/02, la Corte ha tornato a quell’assunto allargandolo di unaltro, che permettere di aplicare il termine corto di usucapione di buonafe<strong>de</strong> invece di 30 anni anche nel caso, quando il possessore durante ilperiodo richiesto ha perso la buona fe<strong>de</strong> (allora ha diventato unpossessore di mala fe<strong>de</strong>).32 Sent. dal 18 novembre 2004, I CK 230/04. Cfr. anche supra n. 19.66


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010circostanze di fatto, le quali, a volta, richiedono anche un certocomportamento <strong>de</strong>ll’agente. Si richie<strong>de</strong> un tipo di diligenzastraordinaria 33 , come per esempio nel caso di compravendita<strong>de</strong>ll’apartamento, che consiste in una lettura <strong>de</strong>i registriimmobiliari, la conoscienza <strong>de</strong>lla fattispecie ed un obbligo dipren<strong>de</strong>re informazioni da un organo municipale o dallo stato 34 .É giustificato ammettere l’esistenza di mala fe<strong>de</strong> nel caso, in cui,possessore non abbia osservato la forma richiesta <strong>de</strong>l negoziogiuridico per trasmettere il diritto di proprietà 35 . Nell dirittocivile polacco non esiste il principio <strong>romano</strong> nemo sibi ipsecausam possesionis mutare potest 36 , allora, un <strong>de</strong>tentore in ognimomento può consi<strong>de</strong>rarsi un possessore, anche il possessore in33 Così la sent. dal 28 gennaio 2005, III CK 459/03, dove la Corte hasottolineato che, la locuzione ‘la diligenza congruente’ (należytastaranność) contenga qualcosa di più che la diligenza ordinaria.34 Così la sent. dal 28 gennaio 2005, III CK 459/03.35 Cfr. la risoluzione <strong>de</strong>i 7 giudici di SC dal 6.12.1991, III CZP 108/91 e lesent. dal 27 aprile 2001, V CKN 219/00; dal 19 novembre 2002, IV CKN1492/00. Nella dottrina possiamo individuare i seguenti pareri: 1.tradizionale (condiviso dal SC), che <strong>de</strong>scrive la b.f. come la convinzioneerronea, però giustificata dalle circostanze concrete, <strong>de</strong>l possessore, che glispetta un certo diritto. 2. il parere liberale, la b.f. <strong>de</strong>l possessore èequivalente con sua convinzione, che consiste in coscenza, che il diritto, ilquale realizza, non transgredice <strong>de</strong>l diritto di un altro soggetto – cfr. S.Dmowski, Zasiedzenie nieruchomosci, in Prawo obrotu nieruchomosciami, acura di S. Rudnicki, ed. 4, Warszawa 2001, p. 285.36 Esplicitamente nella sent. dal 24 ottobre 2002, I CK 254/02.67


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010buona fe<strong>de</strong>. Quello è valutato secondo le fattispecie esistene almomento, in cui, il <strong>de</strong>tentore abbia cambiato la sua volontà 37 .Da questi breve consi<strong>de</strong>razioni si ve<strong>de</strong> che, secondo lagiurispru<strong>de</strong>nza, la presunzione di buona fe<strong>de</strong> non sia nessundogma, le quale dovrebbe essere ammessa dal giudice senzapossibilità di porla in dubbi. Qualche volte il giudice è statoautorizzato a riconoscere d’ufficio le circostanze, chepermettono di negare la buona fe<strong>de</strong> <strong>de</strong>ll’agente. Comunque,per ciò, si richie<strong>de</strong> qualcosa di più che semplice senso di esserein buona fe<strong>de</strong>, ci sono circostanze, che accompagnano l’atto,oppure, il comportamento <strong>de</strong>ll’agente: per es. la diligenzastraordinaria, che permette di presumere la esistenza di buonafe<strong>de</strong>. É da notare, che, almeno dal punto di vista <strong>de</strong>llacostruzione logica, la giurispru<strong>de</strong>nza ten<strong>de</strong> ad interpretarel’articolo 7 come la presunzione, che richie<strong>de</strong> la sua base, laquale dovrebbe essere provata nel processo.3. Boni mores 38 . Questo locuzione in nostro codice civile èpresente negli articoli riguardanti all’obbligazioniprecontrattuali e contrattuali, cioé nell’ipotesi di una asta o un37 Così la S.C. nella sentenza 24 ottobre 2002, I CK 254/02, dove ilfondamento, che abbia giustificato la buona fe<strong>de</strong> <strong>de</strong>l possessore era unasentenza, la quale gli attribuiva la proprietà <strong>de</strong>l terreno.38 Cfr. buoni costumi nel Codice Civile italiano (per es. art. 5, 1343) e GuteSitten nel te<strong>de</strong>sco Bürgerliches Gesetzbuch (per es. par. 138.1, 817 e 819).68


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010concorso pubblico, quando la parte <strong>de</strong>l contratto o un terzo, ilcui agisce in accordo con lei, abbia influito sul risultato <strong>de</strong>ll’astao <strong>de</strong>l concorso in modo che sta in contrasto al diritto oppure aibuoni costumi (art. 705 § 1) 39 . È p<strong>revista</strong>la tutela anche nel casodi negoziato, quando la parte, che lo ha iniziato o lo conduce,agisce con abuso di buoni costumi (art. 72 § 2) 40 . Sono vietate ledisposizioni <strong>de</strong>l contratto stipulato tra un professionista e unconsumatore, le quali non erano concordatte nel modoindividuale, se regolano i diritti e l’obbligi <strong>de</strong>lle parti in modo39 Nel caso, in cui il contratto è stato stipulato a favore di un terzo, anche alui spetta il diritto di richie<strong>de</strong>re dichiarar nullità. - K. Pietrzykowski farnotato, che, in conseguenza il giudice <strong>de</strong>ve pren<strong>de</strong>re in consi<strong>de</strong>razione ilconcreto fattispecie per stabilire, se il comportamento <strong>de</strong>lle parti di unaasta o di un concorso (art. 705) era contrastante ai buoni costumi - Ko<strong>de</strong>kscywilny. Komentarz, a cura di K. Pietrzykowski, vol. I, Warszawa 2008, v.elettronica, https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55; cfr. anche PMachnikowski, ad art. 705, in: Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz..., p. 188-189 (Nb.3).40 Per questo sia obbligata a in<strong>de</strong>nizzare un danno, il cui ha subito il suocontraente per questo, che facesse calcolo di una stipulazione <strong>de</strong>lcontratto. – P. Machnikowski ha <strong>de</strong>finito quella violazione ‘un casoparticolare di atto illecito’ – ad art. 72, in: Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz..., p.192 (Nb. 10); così anche la giurispru<strong>de</strong>nza (S.C. sent. dal 25.5.2005, I CK744/04).69


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010contrastante ai buoni costumi (c.d. clausole abusive <strong>de</strong>icontratti, art. 3851 §1 41 e 3852 42 ).Anche in questo caso dobbiamo chie<strong>de</strong>re il contenuto<strong>de</strong>lle locuzione ‘buoni costumi’. É evi<strong>de</strong>nte, che il legislatorenon abbia pensato la minacie, di dolo oppure <strong>de</strong>ll’errore 43 .Inoltre non abbia tentato di precisare, nel quale tipo diambiente professionale sarebbe possibile di trovare una prassivigente 44 . L’unico esempio di comportamento contrastante aibuoni costumi lo iscontriamo nell’art. 72 § 2, cioé di acce<strong>de</strong>re alnegoziato senza volontà di conclu<strong>de</strong>re un contratto. Anchedalla dottrina e dalla giurispru<strong>de</strong>nza possiamo trarre qualchecaratteristicha, per esempio: l’indugio 45 voluto <strong>de</strong>l negoziato; la41 La norma non riguarda alle diposizioni, che <strong>de</strong>finiscono le prestazioniprincipali <strong>de</strong>lle parti <strong>de</strong>l contratto, tra l’altri, il prezzo o il pagamento<strong>de</strong>finiti in modo univoco.42 La valutazione di conformità <strong>de</strong>lle disposizioni <strong>de</strong>l contratto si realizzasecondo lo stato esistente in momento di conclussione, tenendo conto disuo contenuto, le circostanze (connesse con contratto) <strong>de</strong>l momento distipulazione.43 Cfr. P. Machnikowski, ad art. 705, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz..., p. 189(Nb. 3); però nel riguardo al art. 72 § 2 l’A. come esempio inclu<strong>de</strong> anchedolo.44 Il problema far notato K. Pietrzykowski, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz...,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.45 P. Machnikowski, ad art. 72https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009,10:55p. 193 (Nb. 13).70


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010presentazione voluta <strong>de</strong>lle proposte, le quale sono inaccettabileper contraente; il rifiuto infondato <strong>de</strong>lla richiesta diinformazioni sostanziali per negoziato; inattività <strong>de</strong>lcontraente 46 ; l’abbandono infondato <strong>de</strong>l negoziato 47 ; ed in finele clausole abusive (artt. 3851-3 C.C.) 48 . La Corte di46 La sentenza di S.C. dal 25 maggio 2005 (I CK 744/04): il tribunale hagiudicato che, l’inattività <strong>de</strong>lla compagna di assicurazione avesse esauritole premesse <strong>de</strong>ll’articolo 72.2 di atto illecito dannoso. ‘L’obbligo <strong>de</strong>lcomportamento onesto nel riguardo al contraente ha un carattere generale,il cui va oltre le disposizioni <strong>de</strong>l contratto’.47 Cfr. la sentenza di S.C. dal 16 dicembre 2003 (II CK 335/02).48 Cfr. le sentenze di S.C. dal 5 giugno 2007 (I CSK 117/07), dal 29 giugno2007 (III CZP 62/07).Le clausole abusive si può <strong>de</strong>finire come clausole che, per sua redazioneambigua permettono le varie interpretazioni, non verificabile, e, nelconseguenza, che creano a favore di una parte <strong>de</strong>l contratto, la possibilitàdi plasmare nel modo discrezionale il suo centenuto. La redazioneambigua non permette, a priori, di consi<strong>de</strong>rare una clausola abusiva, l’art.3852 obbliga, però, il giudice ad interpretarla, nel caso di ambiguità, afovore <strong>de</strong>l consumatore (la sentenza di S.C. dal 19 aprile 2007, I CSK27/07). Nella sentenza dal 19 marzo 2007, la S.C. ha sottolineato unarichiesta di interpretazione ampliata <strong>de</strong>ll’art. 3851 nel riguardo alleclausole abusive, in tal senso, che all’interpretazione secondo i criteri diabusività dovranno essere sottoposte non soltanto le clauoleconvenzionale, anzitutto quelle tratte dal mo<strong>de</strong>llo convenzionale. I criteridi interpretazione sono 1. la collisione ai boni costumi, 2. l’abuso vitioso<strong>de</strong>gli interessi <strong>de</strong>l consumatore (di contenuto quelli criteri cfr. la sent. diS.C. dal 13 luglio 2005, I CK 832/4).71


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Antimonopolo 49 , però, non ha giudicato la clausola contrastaneai buoni costumi, quella di abbandono dal contratto sottocondizione di non osservare, da parte <strong>de</strong>l consumatore, lasca<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>l pagamento. ‘Il consumatore – possiamo leggere –<strong>de</strong>ve essere consapevole <strong>de</strong>lle conseguenze di sca<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>ltermine di pagamento 50 ’. Un altro problema interpretativoL’elenco <strong>de</strong>lle clausole abusive è tenuto e pubblicato dal Ufficio di Tutela<strong>de</strong>lla Concorrenza e <strong>de</strong>i Consumatorihttp://www.uokik.gov.pl/pl/ochrona_konsumentow/niedozwolone_klauzule/rejestr_klauzul_niedozwolonych/ . Di clausole abusive nel dirittoitaliano cfr. l’analisi critica di R. Pardolesi, Clausole abusive, pardonvessatorie: verso l' attuazione di una direttiva abusata, publicato sull’internethttp://www.jus.unitn.it/CARDOZO/Review/Contract/Pargolesi-1995.html, 7.09.2009, 15:28.Secondo la Suprema Corte la clausola <strong>de</strong>l contratto può essere giudicataabusiva non soltanto in caso, in cui il suo contenuto è tale come quelloelencato nel registro, basta che l’applicazione <strong>de</strong>lla clausola <strong>de</strong>l contrattomette lo stesso effeto, che clausola registrata (sent. dal 5 giugno 2007, ICSK 117/07).49 La traduzione sarebbe quella letterare, si pare che i tribunali italiani conle competenze relative, secondo il <strong>de</strong>creto <strong>de</strong>l consiglio <strong>de</strong>i ministri dal 12giugno 2003 (secondo la <strong>de</strong>lega dal art. 16 la legge dal 12 dicembre 2002, n.273 ‘Misure per favorire l’iniziativa privata e lo sviluppo <strong>de</strong>llaconcorrenza’), saranno quelli di: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova,Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino – cfr.http://www.dirittodautore.it/page.asp?mo<strong>de</strong>=News&IDNews=1533&idcan=3, http://www.camera.it/parlam/leggi/02273l.htm.50 Sent. di Corte di Antimonopolo dal 9 novembre 2005 (XVII AmC 62/04).72


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010presentava le disposizioni <strong>de</strong>l mo<strong>de</strong>llo di contratto di servizibancari, in cui era p<strong>revista</strong> la tariffa <strong>de</strong>l pagamento e diversamento eseguito dal consumatore nel sportello <strong>de</strong>llabanca 51 . La S.C. ha rinviato due volte alla cassazione alTribunale d’Appello, richiamando attenzione II istanza su tuttigli aspetti di abusività <strong>de</strong>lla clausola in esame, comunque, laCorte ha riconosciuto l’accusa di violazione <strong>de</strong>ll’articolo 3851 §1nel senso di violazione di buoni costumi 52 .4. I principi <strong>de</strong>lla solidarietà sociale 53 . Quella clausola generale- che è consi<strong>de</strong>rata come la regola sovrastante e di condotta di51 Un consumatore, cliente di una tra più gran<strong>de</strong> banca di Polonia, haaccusato la banca di comportamento contrastante ai boni costumi, perchè,tranne pagamento per gestione di conto corrente, era onerato con unatariffa supplementare riguardante ai tutti operazioni esegiiti nel spostello.Nel primo appello, il Tribunale ha giudicato le clausole <strong>de</strong>l contratto comeabusive, comunque la Suprema Corte, nella cassazione, ha rinviato lacausa all’appello. La seconda sentenza <strong>de</strong>l Tribunale era favorevole albanca, però, la Suprema Corte la abbia cancellato, richie<strong>de</strong>ndo una analisipiù acuta <strong>de</strong>l valore abusivo di clausola accussata.52 La sent. dal 13 agosto 2005 (I CK 832/04). Cfr. anche la sent. di S.C. dal17 febbraio 2005, (I CK 509/04).53 La traduzione italiana dal ‘zasady współżycia społecznego’ come iprincipi <strong>de</strong>lla solidarietà sociale (p.d.s.s.) ha presentato qualche difficoltà,alla fine, dopo le ricerche e la letture <strong>de</strong>l saggio di G. Alpa, op. cit.,(pubblicatosull’internethttp://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180, 7.09.2009,73


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010altre 54 - è stata introdotta, in genere, sul vigore <strong>de</strong>ll’articolo 5<strong>de</strong>l c.c. 55 , di cui sotto:11:12) e <strong>de</strong>ll’articolo di A. Somma, Giustizia sociale nel diritto europeo <strong>de</strong>icontratti! (COM 398/2001) ho <strong>de</strong>ciso di usare il nozione soprascrittopiuttosto che ‘i principi di convivenza sociale’. Sopratutto, perché, ilcontenuto <strong>de</strong>l principio <strong>de</strong>lla solidarietà esaminati dal Sommacorispon<strong>de</strong>sse gran parte con quello polacco, in specie come nozioneconnesso con la solidarietà economica e sociale – op. cit., p. 6ss. di cuianche l’art. 2 <strong>de</strong>lla costituzione italiana (27 dicembre 1947, n. 298) e M.Argenio, op. cit., http://www.rivistaidra.it/abuso.htm, 7.09.2009, 11:06.La dificoltà consiste anche sull’inesistenza il concetto di ‘zasadywspolzycia spolecznego’ nei sistemi <strong>de</strong>l diritto civile europeo, perchè è unresiduo <strong>de</strong>rivante dal sistema di diritto civile sovietico (v. K.Pietrzykowski, ad art. 5, in: op. cit., vol. I, p. 67 [Nb. 76]; cfr. Z. Radwański,M. Zieliński, op. cit., p. 337; Z. Radwański, op. cit., p. 40; S. Dmowski, S.Rudnicki, Komentarz do ko<strong>de</strong>ksu cywilnego. Księga pierwsza. Cześć ogólna, ed.7, Warszawa 2007, p. 36). Nella dottrina si svolge una discussione disostituzione quella c.g. dall’altra, di buoni costumi, la quale è consi<strong>de</strong>ratasinonimica (però il K. Pietrzykowski menziona anche le sue diversità -ibi<strong>de</strong>m).54 K. Pietrzykowski, ad art. 5, in op. cit., vol. I, p. 55 (Nb. 29). ed anche piùfrequente nella giurispru<strong>de</strong>nza – cfr. A. Wolter, J. Ignatowicz, K.Stefaniuk, Prawo cywilne. Zarys czesci ogolnej, ed. 2, Warszawa 2000, p. 73.55 P. Machnikowski lo consi<strong>de</strong>ra come il più importante tra i tutti precetti,che contengono le clausole generali, perché contiene il contenuto (o ilimiti) <strong>de</strong>i tutti titoli <strong>de</strong>rivanti dal diritto civile – cfr. ad art. 5, in Ko<strong>de</strong>kscywilny. Komentarz…, https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 17:35.74


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Art. 5.Nie możnaczynić ze swegoprawa użytku,który by byłsprzeczny zespołecznogospodarczymprzeznaczeniemtego prawa lubz zasadamiwspółżyciaspołecznego.Takie działanielub zaniechanieuprawnionegonie jest uważanezawykonywanieprawa i niekorzysta zArt. 5.Nessuno nonpuò esercitare ilproprio dirittoin contrasto congli scopi socialied economici 56per cui il dirittostesso è statoriconosciuto 57 ,oppure, alprincipio <strong>de</strong>llasolidarietàsociale.Tale azione oabbandono<strong>de</strong>ll’aventediritto non èconsi<strong>de</strong>ratalegittima e nonè protetta.56 Di quella clausola generale v. P. Machnikowski, ad art. 5, in Ko<strong>de</strong>kscywilny. Komentarz…, p. 17-18 (Nb. 22-24); K.. Pietrzykowski, ad art. 5, in:op. cit., vol. I., p. 50 (Nb. 12-13).57 Cfr. art. 7 <strong>de</strong>l codice civile italiano, a<strong>de</strong>sso abrogato.75


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010ochrony.Secondo Tomasz Bukowski, lo scopo <strong>de</strong>ll’articolo 5 è quello diprevenzione contro l’uso <strong>de</strong>l diritto in modo tale, in quantoproduce gli effetti immorali, oppure, gli effetti, che noncorrispondono allo scopo <strong>de</strong>l diritto, nonostante ché - dal puntodi vista formale – l’azione sarebbe consi<strong>de</strong>rata legittima 58 . Diconseguenza, le nozione <strong>de</strong>i p.d.s.s. contiene elementi etici equelli sociologici, formati dalle valutazioni morali e sociali, chesupplementano il sistema <strong>de</strong>l diritto 59 . Piotr Machnikowski,comunque, ha sottolineato anche il suo valore proprionormativo 60 . Secondo la dottrina l’ambito di applicazione dip.d.s.s si può <strong>de</strong>scrivere come le norme, le quale riguardanoesclusivamente il comportamento di una persona in riguardo58 T. Bukowski, op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.V. anche Z. Radwański e M. Zieliński, op. cit., p. 336-337.59 Ibi<strong>de</strong>m. Di sua <strong>de</strong>rivazione semantica cfr. P. Machnikowski, Swobodaumów według art. 353[1] KC - konstrukcja prawna,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55. Z. Radwański, in suomanuale, ha fatto distinzione tra le norme morale e quelle di costume - cfr.op. cit., p. 41.60 Per motivo, che costringe di formulare la regola <strong>de</strong>l comportamento<strong>de</strong>ll’agente - P. Machnikowski, op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html,7.09.2009, 10:55; i<strong>de</strong>m: il p.d.s.s. consistono solo le regole morale (sic!) dicarattere imperativo - ad art. 5, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz…, p. 15 (Nb.8).76


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010all’ altra; la dottrina non ten<strong>de</strong> ad occuparsi di p.d.s.s. come taleconsi<strong>de</strong>rando le semplicemente come norme <strong>de</strong>l diritto; ed infine i p.d.s.s riguardano le norme morali innete nella società 61 . Iprecetti, che contengono i p.d.s.s., secondo la dottrina, sonodivisi in tre vari tipi, come seguento 62 . I casi, in cui l’abuso <strong>de</strong>ip.d.s.s. produce effetti giuridici negativi 63 . Il secondo tipo, checonsistono i casi, in cui la costituzione, regolazione ol’estinzione <strong>de</strong>l rapporto giuridico dipen<strong>de</strong> dalle suavalutazione secondo i principi in esame 64 . Ed in fine, i casi, incui, i p.d.s.s. sono utilizzati come una regola di precisare ilcontenuto <strong>de</strong>l rapporto giuridico 65 . La divisione richie<strong>de</strong>,qualche volta, anche un altro modo di affrontarsi alla nozionedi p.d.s.s.Sarebbe interessante paragonare il modo, in cui, i principiin esame, sono consi<strong>de</strong>rati da parte <strong>de</strong>lla nostra S.C. 66 . Le61 Z. Radwański e M. Zieliński, op. cit., p. 337-338.62 S. Dmowski, S. Rudnicki, op. cit., p. 43; A. Wolter, J. Ignatowicz, K.Stefaniuk, op. cit., p. 73-76. Una altra sistemazione è stata proposta dal P.Machnikowski, cfr. op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009,10:55.63 Gli art. 58 §2, 94, 354 §1, 754.64 Gli art. 3571, 3581 §3, 411 p. 2, 428, 431 §2, 440, 446 §2, 902.65 Gli art. 56, 65 §1, 140, 233, 287, 298.66 Di p.d.s.s. nelle sentenze di Corte Costitutzionale di Polonia v. T.Bukowski, op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.77


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010ricerche si limitano esclusivamente al campo di diritto civilemateriale 67 . Annalizando le sentenze ed anche le risoluzioni<strong>de</strong>lla nostra Corte siamo autorizzati presentare qualcheconclusione generale, riguardante all’applicazione, nel giudizio,di p.d.s.s. Prima, molte volte, è stato sottolineato che la loroapplicazione <strong>de</strong>ve essere sempre connessa con una profondavalutazione <strong>de</strong>lla fattispecie concreta 68 . La Corte ha ammesso,che i p.d.s.s. - per il motivo che, la sostanza <strong>de</strong>l diritto civile siala protezione di diritti soggetivi - possono essere applicatianche nel caso <strong>de</strong>ll’usufruttuario in perpetuo, che agisce controi soggeti svolgenti l’attività di utilità sociale 69 . Le altre ipotesi,dove sono state permesse le applicazioni <strong>de</strong>i principi analizzati,sono: la prescrizione 70 ; le varie cause riguardante ai rapporti di67 Così la Suprema Corte Amministrativa nella sent. dal 17 giugno 2008 (IOSK 486/07) dove è stata sottolineata in modo <strong>de</strong>cisivo l’impossibilità diapplicazione <strong>de</strong>ll’art. 5 c.c. ai rapporti <strong>de</strong>l diritto pubblico. Di divieto dicorregere le norme di procedura civile secondo il p.d.s.s. per porre il limitialla cassazione v. le sent. dal 25 novembre 1997 (III CZ 86/97) e dal 7maggio 1998 (III CZ 61/98).68 Le sent. dal 22 novembre 1994 (II CRN 127/94), 29 gennaio 2008 (IV CSK417/07), 28 maggio 2008 (II CSK 658/07).69 Nella sentenza, la C.S. ha sottolineato che, il comportamento di etrambeparti <strong>de</strong>ve essere giudicato secondo il principio in esame - II CSK 658/07.70 Sempre sulla base di un analisi di tutte le circostanze <strong>de</strong>lla fattispecieconcreta (!), v. le sent. dal 10 marzo 1993 (III CZP 8/93), 11 ottobre 1996 (IIICZP 76/96), 13 novembre 1996 (I CKN 329/97), 27 giugno 2001 (II CKN604/00), 4 ottobre 2001 (I CKN 458/00), 7 febbraio 2007 (III CSK 208/06).78


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010diritto civile, come per es. sfratto dall’appartamento diabitazione 71 , in<strong>de</strong>nnizzo <strong>de</strong>l danno 72 , pagamento <strong>de</strong>lle usure 73 ,la legittima 74 oppure la diminuizione <strong>de</strong>lla responsabilità <strong>de</strong>glieredi per i <strong>de</strong>biti ereditari 75 ed in fine l’azione <strong>de</strong>lloscioglimento <strong>de</strong>lla comunione 76 . É stata invece, in genere,esclusa la possibilità di valutare il rapporto giuridico secondo i71 Le sent. dal 21 dicembre1973 (II CR 837/73), dal 22 marzo1974 (III CRN25/74), dal 13 novembre 1978 (III CRN 210/78), dal 27 novembre1980 (IIICZP 59/80), dal 13 maggio 1997 (III CKN 27/96).72 Tra le due persone giuridiche – v. le sent. dal 7 gennaio1972 (I CR12/71), dal 6 aprile 1988 (I CR 54/88). Anche per diminuire il danno percausa di contributo al danno dal parte <strong>de</strong>l danneggiato – la sent. dal 11marzo 1974 (III CRN 9/74), contro la sent. dal 31 ottobre1960 (IV CR1041/59).73 Solo per la valutazione <strong>de</strong>lle usure richieste – la sent. dal 13 gennaio2000(II CKN 665/98), comunque la pretesa di pagamento <strong>de</strong>ll’usure come talenon può essere valutato secondo il p.d.s.s. (la sent. dal 7 maggio 1997, ICKN 106/97).74 La ris. <strong>de</strong>l C.S. dal 19 maggio 1981 (III CZP 18/81).75 Le sent. dal 19 aprile 1971 (III PRN 7/71), dal 30 gennaio 1975 (II CR820/74) e la ris. dal 22 settembre 1972 (III PZP 12/72).76 La ris. <strong>de</strong>l S.C. dal 24 gennaio 2007 (III CZP 117/06, il tesi: l’applicazione<strong>de</strong>ll’art. 5 alla richiesta lo scioglimento di comunione non sia excluso),però cfr. anche la sent. prece<strong>de</strong>nte dal 6 giugno 2002 (I CKN 249/00) e K.Pietrzykowski, ad art. 5, in: op. cit., vol. I, p. 60-61 (Nb. 54) – dovel’opinione oposta.79


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010p.d.s.s. in seguenti casi: rei vindicatio 77 ; le cause di ren<strong>de</strong>reconforme lo stato esistente nei registri immobiliari con lo statogiuridico reale; la dimunuzione <strong>de</strong>lla clausola penale 78 oppurela dichiarazione di nullità di un negozio giuridico 79 . Alla finedobbiamo anche far notare, che la Corte ha <strong>de</strong>scritto, in modogenerico, i limiti di applicazione <strong>de</strong>i p.d.s.s. in modo tale, che iloro effetti non possono essere quelli di un cambiamento <strong>de</strong>ldiritto vigente 80 .A prima vista, si può conoscere, che riguardo ai p.d.s.s., laCorte di Polonia, in genere, non ha tentato di <strong>de</strong>finire, oppure,di <strong>de</strong>scrivere il loro contenuto. Anzi, in una sentenza dal 29gennaio 2008 81 ha dichiarato falsa l’opinione esistente ingiurispru<strong>de</strong>nza, che nel caso di applicazione <strong>de</strong>l’art. 5 c.c. sirichie<strong>de</strong> di <strong>de</strong>scrivere un principio concreto <strong>de</strong>lla solidarietà77 Salvo i casi speciali – cfr. le sent. dal 27 maggio 1999 (II CKN 337/98), 14dicembre 2004 (II CK 255/04), IV CSK 417/07.78 La sent. dal 22 maggio 2002 (I CKN 1567/99).79 Le sent. dal 8 ottobre 1965 (I CR 265/65), 22 settembre 1987 (III CRN265/87), 10 ottobre 2002 (V CK 370/05), 3 agosto 2006 (IV CSK 113/06).L’impossibilità di aplicare i p.d.s.s. in caso di nullità di un atto giuridico èuna conseguenza <strong>de</strong>l suo carattere <strong>de</strong>latorio invece di peremptorio, chesignifica, che il in caso di mutamento <strong>de</strong>l stato di fatto la parte può portaredi nouvo la causa in tribunale – cfr. la sent. dal 20 giugno 2008 (IV CPN12/08) e K. Pietrzykowski, ad art. 5, in: op. cit., vol. I, p. 56 (Nb. 31).80 La sent dal 20 giugno 2008 (IV CPN 12/08).81 IV CSK 417/07.80


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010sociale. In un suo commento <strong>de</strong>lla sentenza, la Corte havalutato come erronea posse essere la comprensione <strong>de</strong>i p.d.s.s.come un catalogo chiuso <strong>de</strong>lle regole, che limitano il sistema <strong>de</strong>ldiritto positivo 82 . É evi<strong>de</strong>nte che, così, la Corte abbia rifiutatouna proposta fatta dal parte <strong>de</strong>lla dottrina di creare un catalogoenumerativo <strong>de</strong>i principi di s.s 83 . Una più significante, dalnostro interesse, è la frase <strong>de</strong>rivante da una risoluzione <strong>de</strong>lla82 Contro E. Gniewek (op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html.), il cui,seguendo l’opinione di Z. Ziembinski, ha consi<strong>de</strong>rato giusto il postulato di<strong>de</strong>scrivere il p.d.s.s. concreto, sul base il quale è stata emanata la sentenza.Il P. Machnikowski (richiamando le sentenze <strong>de</strong>l C.S. dal 7 maggio 2003,IV CKN 120/01; 23 maggio 2002, IV CKN 1095/00; 14 ottobre 1998, II CKN928/97) ammette come la posizione prece<strong>de</strong>nte l’assunto, secondo il qualenon è possibili di <strong>de</strong>scrivere i p.d.s.s. Nell’anno 2008, invece, la Corte haripetuto e confermato il quello punto di vista ‘prece<strong>de</strong>nte’ – v. supra n. 79,così anche K. Pietrzykowski, ad art. 5, in op. cit., vol. I, p. 48 (Nb. 7).83 A<strong>de</strong>sso prevale, ugualmente nella dottrina e nella giuripru<strong>de</strong>nza, unaopinione mista, che significarebbe una combinazione <strong>de</strong>lle due posizioniopposti: la normativa e situazionistica. L’opinione dominante ten<strong>de</strong> aprecisare il nozione <strong>de</strong>i p.d.s.s. e di <strong>de</strong>scrivere i quale tipi dicomportamento sonno accettabile dal punto di vista le regole etiche, cheessistono nella società polacca – cfr. T. Bukowski, op. cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55. A mio avviso, però,torniamo sempre alla domanda posta dal G. Alpa, di confini traindividuazione e di creazione (op. cit.,http://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180, 7.09.2009,11:12). Un altro problema sarebbe l’aggiornamento quelli comportamentiaccettabili.81


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Corte dal 24 gennaio 2007, nella traduzione che segue:‘L’osservazione <strong>de</strong>i p.d.s.s. <strong>de</strong>ve essere un fattore imminente diogni comportamento 84 nella data situazione’ 85 . Non troviamo,però, in p.d.s.s., la stessa dicotomia, la quale abbiamo visto inriguardo alla regola buona fe<strong>de</strong>. L’azione che produce l’abuso<strong>de</strong>i p.d.s.s. non significa, apriori, la colpa <strong>de</strong>ll’agente, anzi, èconsi<strong>de</strong>ratao più come uno stato di fatto, spesso indipen<strong>de</strong>ntedalle intenzioni <strong>de</strong>ll’agente 86 .5. I conclusioni. Non è stato un caso, che il legislatore polacco,pren<strong>de</strong>ndo la <strong>de</strong>cisione di introdurre le clausole generali nelsistema di diritto civile, in<strong>de</strong>pen<strong>de</strong>ntemente dal momentointroduttivo, non abbia consi<strong>de</strong>rato necessario <strong>de</strong>finirle.84 Si pensa evi<strong>de</strong>ntemente di comportamento <strong>de</strong>lle parti <strong>de</strong>l rapporto, nondi sentenza emanata dal parte <strong>de</strong>l giudice in causa civile – cfr. la sent dal 3aprile 1998 (III CKN 437/97) e K. Pietrzykowski, ad art. 5, in op. cit., vol. I,p. 51-52 (Nb. 17).85 ‘Przestrzeganie zasad współżycia społecznego powinno być zatemimmanentnym czynnikiem każ<strong>de</strong>go zachowania się w danej sytuacji’ – IIICZP 117/06. I criteri, che permettono di giudicare un comportamento,entrano nei limiti <strong>de</strong>l diritto soggetivo e sono: la conformità col p.d.s.s. e loscopo sociale-economico <strong>de</strong>l diritto – cfr. la sent. z 17 settembre 1971 (IIIPRN 77/71) e P. Machnikowski, ad art. 5, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz…,p. 14 (Nb. 5).86 Cfr. III PRN 77/71 e K. Pietrzykowski, ad art. 5, in: op. cit., vol. I, p. 52(Nb. 20).82


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010Giustamente ha osservato Franz Wieacker, che – per la loronatura – il contenuto di quelle <strong>de</strong>ve essere in<strong>de</strong>terminato 87 .Tranne il postulato, posto da parte di alcuni rappresentanti<strong>de</strong>lle dottrine, i quali hanno sottolineato la richiesta di sicurezzapubblica 88 anche la Corte, nelle sue sentenze, non ten<strong>de</strong> a<strong>de</strong>laborare un catalogo di clausole generali. La natura <strong>de</strong>lleclausole generali è quella di norme etiche, di assomia che vivein una certa società, la quale le accetta e la quale le <strong>de</strong>finisce87 L’opinione è stata esposta a causa di clausola di buona fe<strong>de</strong>, nonostante,mi pare giustificato di generalizzarla – cito dal G. Alpa, op. cit.,http://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180, 7.09.2009,11:12; Z. Radwański, M. Zieliński, op. cit., p. 332.88 Così P. Machnikowski, ad art. 5, in: Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz…, p. 16(Nb. 19). Il 17 dicembre 2000 la Corte Costituzionale di Polonia abbiapreso inn consi<strong>de</strong>razione la querella privata, nella quale un cittadinopolacco ha portato in giudizio il art. 5 <strong>de</strong>l c.c. come contrastante con lacostituzione polacca. Nella giustificazione l’accusatore abbia sottolinaetotra altri che, la generalità <strong>de</strong>ll’articolo in esame produca la minacia <strong>de</strong>lcertezza e <strong>de</strong>lla sicurezza publica. La Corte Costituzionale, nella suasentenza, non abbia condiviso questo parere, ammtetendo, che la minacia<strong>de</strong>lla sicurezza legale esiste solo nelle seguenti fattispecie: 1. nel caso, incui le premesse <strong>de</strong>lla c.g. assumono il carattere obiettivo e soggettivo. 2. ilcontenuto <strong>de</strong>lla c.g. non permette di dare la garanzia di unainterpretazione omogenea e precisa dal parte di giurispru<strong>de</strong>nza. 3. nelcaso, in cui dalla c.g. si può trarre le competenze legislative <strong>de</strong>i tribunali ,in specie la competenza <strong>de</strong>l tribunale di elaborare di nuovo il contenuto<strong>de</strong>l art. 5. – cfr. la sent. dal 17. dicembre 2000, SK 5/99, e S. Dmowski, S.Rudnicki, op. cit., p. 38.83


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010proprio per la sua accettazione. Il giudice, come membro <strong>de</strong>llasocietà, applicando le regole generali segue le norme etichegiudicando un comportamento <strong>de</strong>ll’altro membro comeconforme, o no, con la buona fe<strong>de</strong>, i principi di solidarietàsociale o buoni costumi. Guido Alpa 89 , annalizando il ruolo <strong>de</strong>lgiudice, ha posto la domanda: il giudice, nell’applicare la buonafe<strong>de</strong>, <strong>de</strong>ve riferirsi a mo<strong>de</strong>lli corrispon<strong>de</strong>nti alle vedute correnti,cioè <strong>de</strong>ve conservare le aspettative private su mo<strong>de</strong>lli dicondotta già consolidati dalle esperienze o può rinnovarli? Amio avviso si, con certi limiti, il giudice è legittimato adintrodurre nell’ambiente <strong>de</strong>i sud<strong>de</strong>tti mo<strong>de</strong>lli una innovazione.Limiti sono <strong>de</strong>scritti dalla regola suprema di fiducia al diritto ealla giustizia. Non posso, però, accettare l’opinione di unaminaccia di sicurezza pubblica. Secondo me, proprio lacertezza <strong>de</strong>ll’agente, che è un tipo di comportamento negativooppure gli stessi effetti giuridici non saranno accettati e protettida parte <strong>de</strong>l diritto, ciò lo costringerà ad entrare con maggiorfiducia nei rapporti giuridici 90 . Dall’altro lato, il giudice <strong>de</strong>vesempre essere attento ai mutamenti <strong>de</strong>lle norme morali 91 . Nella89 G. Alpa, op.cit.,http://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180, 7.09.2009,11:12.90 Così anche ibi<strong>de</strong>m A. Machnikowski, op.cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.91 Questo postulato in riguardo alla S.C. ha posto P. Machnikowski, ad art.5, in Ko<strong>de</strong>ks cywilny. Komentarz…, p. 15 (Nb. 12).84


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010stessa misura dobbiamo aspettarli dal legislatore, cheassumendo il ruolo di <strong>curator</strong>e <strong>de</strong>i costumi, inttroduca alsistema <strong>de</strong>l diritto le clausole opportune.Abbiamo visto, che nella dottrina speso è statosottolineato il carattere sinonimico tra le varie regole generali.Così si associa i p.d.s.s. con i buoni costumi ed anche col labuona fe<strong>de</strong> 92 . Mi pare, perciò, necessario stabilire qualchedifferenze tra le clausole presentate. Il più semplice èindividuare la buona fe<strong>de</strong>, che dovrebbe essere consi<strong>de</strong>ratacomposta dal due elementi: soggettivo (l’intenzione) eoggettivo (la sproporzione), il primo, invece, non è importantenei casi di buoni costumi e i.p.d.s.s. La valutazione in caso dib.f., come abbiamo <strong>de</strong>tto, sempre fondata sulla dicotomia,produce l’effetto di inclinare l’agente ad agire con un intenzionepositiva o negativa 93 – tertium non datur. La circostanzachiamata dall’Alpa 94 come sproporzione, pren<strong>de</strong> la maggiorimportanza nel caso di buoni costumi ed i p.d.s.s. Alla fine mi92 Per. es. P. Machnikowski afferma, che i buoni costumi significano lostesso che i.p.d.s.s. – ibi<strong>de</strong>m, p. 17 (Nb. 21); così anche Z. Radwański e M.Zieliński, op. cit., p. 340.93 In senso stretto l’intenzione possiamo capire come la coscienza<strong>de</strong>ll’agente, che con suo comportamento non abbia violato i diritti dialtrui. In senso largo, invece, come la consapevolezza, che la realizzazione<strong>de</strong>l diritto è senza danno di nessuno altro soggetto <strong>de</strong>l diritto.94 Op. cit., http://www.altalex.com/in<strong>de</strong>x.php?idstr=11&idnot=6180,7.09.2009, 11:12.85


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010permetto una osservazione, cioé l’elemento di fi<strong>de</strong>s, che senzadubbi è presente nella dottrina e nella giurispru<strong>de</strong>nzariguardante la buona fe<strong>de</strong>. La fiducia, che costringe la parteconclusiva un rapporto giuridico con altro è, perciò, protetta dallegislatore, e poi dall’organo giudicante. Questo aspetto era,comunque, già ben conosciuto e elaborato nella giuripru<strong>de</strong>nzaromana e pare essere collegato tra le buona fe<strong>de</strong> in codice civilepolacco e quella bona fi<strong>de</strong>s romana.I buoni costumi, dall’altro lato, fanno parte <strong>de</strong>lle c.d.norme di abitudine. Come annotava Piotr Machnikowski, ilcostume significa una prassi, la quale è diffusa in una società,per un certo periodo ed è applicata ad un genere di relazionisociali. Per la sua accettazione sociale la prassi diventa uncostume 95 . Da parte, un altro civilista polacco, ZbigniewRadwański, ha sottolineato che, il costume è consi<strong>de</strong>rato come95 P. Machnikowski, op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009,10:55. Secondo F. Zoll si parla di indicazioni riguardante alcomportamento, le quale esistono in modo obiettivo nel una certa società –cito dal Z. Radwański e M. Zieliński, op. cit., p. 340. Così anche A. Wolter,J. Ignatowicz, K. Stefaniuk, op. cit., p. 73; ‘oltre ciò (l’esistenza di normelegale – A.R.J.), essistono anche le norme sociale, c.d. p.d.s.s., l’osservanza<strong>de</strong>lle quale è un compito di ognuno cittadino, e le quale hanno ilsignificato generale per tutti tipi <strong>de</strong>i rapporti sociali’ (‘... oprócz normprawnych istnieją jakieś inne normy społeczne, zwane zasadamiwspołżycia społecznego, których przestrzeganie jest obowiązkiemobywatelskim i które mają znaczenie ogióne dla wszystkich rodzajówstosunków społecznych’.86


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010l’uso sociale ed è una base troppo <strong>de</strong>bole per la giustificazionedi buoni costumi e <strong>de</strong>ve essere completato dalle norme morali(che abbiano giustificazioni assiomatiche) 96 . La sua nozione dibuoni costumi la avvicina in modo equivoco ai p.d.s.s., che, diconseguenza, producono la domanda di esistenza <strong>de</strong>lle clausolegenerali, così simili nel suo contenuto.I p.d.s.s. appartengono alle norme morali, e hanno unscopo preventivo per evitare la situazione, nella quale la normagiuridica o un patto stipulato tra le parte richieda uncomportamento 97 che sta in contrasto con la moraltà sociale 98 .Da sua natura, i principi consi<strong>de</strong>rati sono un nozioneobbiettivo, che viene creata e <strong>de</strong>finita autonomamente in unacerta società. Sono, secondo K. Pietrzykowski, un continuo<strong>de</strong>ll’i<strong>de</strong>a di giustizia 99 . Proprio per quello richiedono, qualchevolte dal soggetto <strong>de</strong>l diritto, l’astensione dall’azione, anche nelcaso in cui la azione è legittima. Per eseguire il suo scopo, ip.d.s.s. permettono all’organo giudicante di intervenire nelrapporto giuridico esistente tra le parti, come per es. nel caso di96 Op. cit, p. 41, così anche S. Dmowski, R. Rudnicki, op. cit., p. 38.97 Cfr. ibi<strong>de</strong>m e Z. Radwański, op. cit., p. 41; A. Wolter, J. Ignatowicz, K.Stefaniuk, op. cit., p. 77-78; S. Dmowski, S. Rudnicki, op. cit., p. 37.98 Ibi<strong>de</strong>m, così anche T. Bukowski, op. cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.99 K. Pietrzykowski, ad art. 5, in: op. cit., p. 49 (Nb. 10); cfr. anche T.Bukowski, op. cit., https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.87


www.ridrom.uclm.es Abril - 2010applicazione <strong>de</strong>ll’art. 3581 § 3 di valorizzazione di prestazionipecuniarie 100 .Le funzioni, che svolgono le regole generali nel sistema didiritto civile di Polonia è quella di avvicinare quello sistema aun i<strong>de</strong>ale <strong>de</strong>l diritto giusto alle quale dovrebbe ten<strong>de</strong>requalsiasi legislatore. Altro scopo è quello di conservare estabilire nella società certi tipi di comportamenti, che sono<strong>de</strong>si<strong>de</strong>rati dal punto di vista <strong>de</strong>ll’interesse. Il legislatore, come<strong>curator</strong> <strong>morum</strong> utilizza i vari strumenti legislativi per creare larealtà ambita, e dall’altra parte per eliminare i costumi o leprassi consi<strong>de</strong>rate erronee.100 La sproporzione consiste in differenza tra valore reale e quellonominale <strong>de</strong>l <strong>de</strong>naro – cfr. le sent S.C. dal 5 dicembre 2000 (IV CK 181/00),dal 28 gennaio 2004 (IV CK 425/02); T. Bukowski, op. cit.,https://legalis.net.pl/in<strong>de</strong>x.html, 7.09.2009, 10:55.88

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