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La valutazione di impatto sociale dei progetti delle ... - Cesvot

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<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoUniversità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> SienaDipartimento Scienze Storiche, Giuri<strong>di</strong>che, Politiche e Sociali<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong><strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoProposta <strong>di</strong> un modelloRapporto finaleA cura <strong>di</strong>Lorenzo Nasi e Andrea VolterraniSupervisione scientifica: Prof. Roberto De Vita1


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIn<strong>di</strong>ce1. Il contesto <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> p. 31.1 Tipologie e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> p. 81.2 Finalità e benefici della <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> p. 131.3 Modalità <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> p. 152. I <strong>progetti</strong> del percorso <strong>di</strong> innovazione 2002 p. 183. i criteri <strong>di</strong> analisi <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> p. 303.1 Le variabili della scheda <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex ante p. 303.2 I risultati della <strong>valutazione</strong> ex ante p. 324. Alla ricerca degli in<strong>di</strong>catori per la <strong>valutazione</strong>L’approfon<strong>di</strong>mento qualitativo <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> p. 334.1 <strong>La</strong> metodologia qualitativa p. 354.1.1 <strong>La</strong> raccolta dati p. 374.1.2 Analisi ed elaborazione del materiale raccolto p. 384.2 <strong>La</strong> traccia <strong>delle</strong> interviste non strutturate p. 394.3 I percorsi per la costruzione degli in<strong>di</strong>catori e<strong>dei</strong> modelli <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> p. 415. Le tipologie, le aree e gli in<strong>di</strong>catori per il processo<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. <strong>La</strong> proposta <strong>di</strong> modello p. 435.1 <strong>La</strong> griglia principale del modello p. 435.1.1 I punteggi p. 445.2 Gli schemi <strong>di</strong> interviste non strutturate e <strong>di</strong>focus group previsti nel modello <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> p. 805.2.1 Per la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo p. 805.2.2 Per la <strong>valutazione</strong> ex post p. 825.2.3 Per la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> p. 835.3 Linee guida <strong>dei</strong> percorsi per la <strong>valutazione</strong> p. 886. Riferimenti bibliografici p. 892


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato1. Il contesto <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>Come afferma Bezzi (2003:60) la <strong>valutazione</strong> “è principalmente (ma nonesclusivamente) un’attività <strong>di</strong> ricerca <strong>sociale</strong> applicata, realizzata, nell’ambito<strong>di</strong> un processo decisionale, in maniera integrata con le fasi <strong>di</strong> progettazione eintervento, avente come scopo la riduzione della complessità decisionaleattraverso l’analisi degli effetti <strong>di</strong>retti ed in<strong>di</strong>retti, attesi e non attesi, voluti enon voluti, dell’azione, compresi quelli non riconducibili ad aspetti materiali; inquesto contesto la <strong>valutazione</strong> assume il ruolo peculiare <strong>di</strong> strumentopartecipato <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> azioni socialmente rilevanti, accettandonenecessariamente le conseguenze operative relative al rapporto fra decisori,operatori e beneficiari dell’azione”.Ognuno degli aspetti in<strong>di</strong>viduati in questa definizione apporta sia un valoreaggiunto sia conseguenze teoriche e pratiche all’attività <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>.Innanzitutto il fatto che sia un’attività <strong>di</strong> ricerca <strong>sociale</strong>, garantisce il rigore e lacorrettezza metodologica. In secondo luogo è la necessità <strong>di</strong> poter recuperaretutte le basi informativi <strong>di</strong>sponibili e la tendenza a coinvolgere nel processovalutativo i decisori, gli operatori e, dove possibile, anche i beneficiaridell’intervento, In terzo luogo è importante sottolineare l’obiettivo <strong>delle</strong>riduzione della complessità decisionale come scopo primario <strong>dei</strong> processivalutativi e, se vogliamo che la <strong>valutazione</strong> abbia senso è fondamentale: a)una autentica partecipazione alla <strong>valutazione</strong> e b) non si devono con<strong>di</strong>videre gliobiettivi <strong>di</strong> ciò che stiamo valutando, ma, piuttosto, trovare un accordo sulleprocedure della <strong>valutazione</strong> e, soprattutto, accettare le conseguenze operativedella <strong>valutazione</strong> governando i meccanismi <strong>di</strong> potenziale conflitto.I tre aspetti sottolineati consentono <strong>di</strong> inquadrare i processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> nelcontesto più ampio della progettazione, della programmazione e dellagovernance territoriale.3


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoLe classiche tipologie <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> 1 sono le seguenti:i. ex-anteii. in itinereiii. ex-postIn realtà è necessario “esplodere” ciascuna categoria per approfon<strong>di</strong>re alcuniaspetti <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>.<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> ex-ante è spesso poco considerata e praticata nell’ambito <strong>dei</strong>processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, perché confusa o ritenuta coincidente con l’analisi <strong>dei</strong>bisogni e/o del contesto. Prima <strong>di</strong> iniziare qualsiasi attività progettuale è,invece, possibile effettuare almento tre tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex-ante:iv. la <strong>valutazione</strong> ex-ante degli impatti che in genere siconcretizza attraverso ricerche <strong>di</strong> natura previsionalesull’ambito <strong>di</strong> riferimento del progetto;v. la <strong>valutazione</strong> ex-ante degli effetti che viene effettuataquando sono stati definiti gli scenari e la strategiaprogettuale;vi. la <strong>valutazione</strong> ex-ante dell’implementazione che vieneeffettuata appena prima della fase operativa del progetto.Un elemento da sottolineare nell’ambito della <strong>valutazione</strong> ex-ante e <strong>di</strong>potenziale utilità nell’ambito <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>dei</strong> percorsi <strong>di</strong> innovazione oggettodella presente ricerca, sono le <strong>di</strong>fferenze fra la costruzione <strong>di</strong> ipotesi e scenariprobabilistici e la selezione <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> (tabella 1).Quali sono i problemi che è possibile incontrare nella selezione <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>?Innanzitutto spesso non vi è coincidenza fra costruttore e utilizzatore dellostrumento <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> accompagnata da una scarsa esperienza valutativanell’utilizzatore. In secondo luogo non è sempre possibile ricostruire ex-postquali logiche <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> sono state utilizzate.Entrambe le attività sono importanti nel processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, ma lecaratteristiche della selezione in<strong>di</strong>cate possono essere ampliate (come1 Su questi ve<strong>di</strong> Palumbo (2001).4


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatovedremo più avanti, ad esempio utilizzando uno strumento <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>partecipato) e meglio mirate per selezionare <strong>progetti</strong> maggiormente coerenti eadeguati.Tabella 1 – Differenze fra la <strong>valutazione</strong> ex ante generale e la selezione <strong>dei</strong><strong>progetti</strong>Elementi caratterizzantiReferenzialitàQualità <strong>delle</strong>informazioni su cui sibasa la <strong>valutazione</strong>Evidenzedell’interpretazioneFonte: Bezzi C. (2003)Valutazione ex antegenerale (costruzione <strong>di</strong>ipotesi e scenariprobabilistici)Etero: la costruzione <strong>di</strong>scenari e ipotesi sipoggia sulla maggiorquantità <strong>di</strong> informazioni<strong>di</strong>sponibili tratte da fonti<strong>di</strong>versePuò essere stimata unaad una perché è ilvalutatore che le scegliePossono essere mostratee quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>versamentevalutate da altrovalutatoreValutazione ex anteintesa come selezione<strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>Auto: la <strong>valutazione</strong>viene basata quasiesclusivamente sulle<strong>di</strong>chiarazioni presenti nelprogetto valutatoScarsamente stimabile:in realtà ciò che puòessere giu<strong>di</strong>cato è solola qualitàdell’argomentazioneHanno un carattereimplicito legato algiu<strong>di</strong>ziosull’argomentazionepresentata. Maggioreintruzione soggettiva delvalutatoreRispetto alla <strong>valutazione</strong> ex-post (figura 1) sono da rilevanti per il nostropercorso <strong>di</strong> ricerca le <strong>di</strong>fferenze fra:- le realizzazioni del progetto che dovrebbero essere accuratamenteprogrammate;- i risultati del progetto che sono previsti ex-ante;- gli impatti che spesso esprimono solo un’intenzionalità generale e nonspecifica- i risultati inattesi che non sono previsti e spesso sono sgra<strong>di</strong>ti.5


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoFigura 1 – Fasi del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex-postProgetto ointerventoprogrammatoFattoriintervenientiConclusione o<strong>valutazione</strong>interme<strong>di</strong>aRisultati attesie desideratiRealizzazioniRisultatiauspicati edesideratiEffettiImpattiRealizzazioni, effetti,impattiRisultatiinattesiValutazioneorentata agliobiettiviValutazionesvincolatadagli obiettiviFonte Bezzi (2003)Un ultimo rilievo riguarda la <strong>valutazione</strong> partecipata che potrebberappresentare uno degli assi portanti della <strong>valutazione</strong> nell’ambito <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>presentati dalle associazioni <strong>di</strong> volontariato nei percorsi <strong>di</strong> innovazione. Seosserviamo la figura 2 possiamo notare che un alto grado <strong>di</strong> partecipazione alla<strong>valutazione</strong> e una estensione massima della partecipazione, prevede uncoinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli stakeholder <strong>di</strong> quel progetto.6


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoFigura 2 – Grado <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà della <strong>valutazione</strong> partecipataGrado <strong>di</strong>partecipazioneCoproduzionetotaleEstensionedellapartecipazioneCommittentiAssociazionivolontariatoValutazioneesternaLegendaCoinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli stakeholderValutazione pluralista con responsabilità <strong>dei</strong> valutatoriValutazione collaborativa con coinvolgimento limitatoValutazione con limitato coinvolgimentoFonte adattata da Riquier (1997)Lo sforzo organizzativo e gestionale per raggiungere obiettivi sensati nella<strong>valutazione</strong> è evidentemente più ampio rispetto alle altre possibilità evidenziate7


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoin figura (ad esempio rispetto a quella che prevede solo valutatori esterni edestensione nella partecipazione).Ma la <strong>valutazione</strong> partecipata ha alcuni vantaggi nel contesto <strong>di</strong> nostrointeresse. In primo luogo la possibilità <strong>di</strong> un confronto paritario fra tutti isoggetti coinvolti nella progettualità (associazioni <strong>di</strong> volontariato, centroservizi, beneficiari interme<strong>di</strong> e finali). In secondo luogo il processo <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> <strong>di</strong>venta un processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento con<strong>di</strong>viso che puòcontribuire a migliorare sia la progettualità sia gli impatti <strong>delle</strong> attività previste.Infine non è da sottovalutare il miglioramento dell’operatività <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>stessi attraverso un confronto continuo fra i soggetti coinvolti.1.1 Tipologie e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> 2Nei paesi <strong>di</strong> cultura anglosassone, teoria e tecnica della <strong>valutazione</strong> si sonoevolute e <strong>di</strong>fferenziate a seguito <strong>delle</strong> numerose sperimentazioni sulle <strong>di</strong>versetipologie <strong>di</strong> programmi e <strong>progetti</strong> finanziati da governi pubblici <strong>di</strong> ogni livelloistituzionale. In Italia, solo a partire dai primi anni novanta si è accumulato unsignificativo interesse per le problematiche della <strong>valutazione</strong>, tuttavia leesperienze effettive <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> sono ancora nello loro fase iniziale mentreprofessionalità e cultura della <strong>valutazione</strong> si consolidano con estrema lentezza.<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> è attività complessa che non in<strong>di</strong>vidua una precisatipologia. Ogni qualvolta si affronta, per <strong>di</strong>verse ragioni, il tema della<strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>, non è raro imbattersi nell’uso <strong>di</strong> espressioni comeanalisi costi benefici, <strong>valutazione</strong> d’<strong>impatto</strong>, <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processo,<strong>valutazione</strong> degli effetti. Generalmente, tali espressioni sono utilizzatein<strong>di</strong>fferentemente come sinonimi della <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>. In realtà, lamigliore letteratura in materia riconosce come questi possano megliorappresentare alcuni possibili “componenti” o moduli <strong>di</strong> un processo valutativo.Poiché ciascuno <strong>di</strong> questi moduli, rappresenta <strong>di</strong> per sé una tipologia valutativa2 Parti <strong>di</strong> questo paragrafo e <strong>dei</strong> paragrafi 1.2 e 1.3 sono tratte da Bezzi (2003), Palumbo(2001), Rossi, Lipsey e Freeman (2004).8


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatocon propri output e peculiari finalità conoscitive, accade spesso chel’implementazione <strong>di</strong> un percorso valutativo non li consideri tutti ma si limitiall’applicazione <strong>di</strong> uno solo <strong>dei</strong> suddetti modelli.<strong>La</strong> figura 3 fornisce una panoramica sintetica sulle principali tipologie <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> e sui rispettivi output informativi. È importante sottolineare chequalsiasi processo valutativo, concretizzandosi in un esame approfon<strong>di</strong>to delprogetto, produce ulteriori benefici informativi, quali, ad esempio, dati utili amigliorare il <strong>di</strong>segno del progetto, la sua implementazione, l’allocazione <strong>delle</strong>risorse, in<strong>di</strong>cazioni su modalità alternative <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> un servizio/attività,suggerimenti in merito all’esistenza <strong>di</strong> “pratiche” e procedure che indeterminate situazioni operative sono più efficaci <strong>di</strong> altre o, infine, elementiutili a comprendere per quali ragioni lo stesso progetto produce effetti<strong>di</strong>fferenti in ambiti <strong>di</strong>versi o su determinate categorie <strong>di</strong> “destinatari” rispettoad altre.Figura 3 - Le principali tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>TIPOLOGIA OGGETTO PRINCIPALI RISULTATIVALUTAZIONE DEIBISOGNIEVALUABILITYASSESSMENTPROCESSEVALUATIONANALISI COSTIBENEFICIÈ finalizzata all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> <strong>di</strong>versetipologie bisogni ed esigenze non sod<strong>di</strong>sfatte,verificandone l’entità e la <strong>di</strong>stribuzioneterritoriale all’interno del contesto socioeconomico servito. Il fine è quello <strong>di</strong>verificare l’esistenza <strong>di</strong> programmi idonei adaffrontare tali problematiche.Forma <strong>di</strong> pre-<strong>valutazione</strong> volta a stabilire seil progetto è tecnicamente ed utilmentevalutabile, se è stato concepito in una logica<strong>di</strong> orientamento ai risultati e se ilmonitoraggio e la <strong>valutazione</strong> del progettopuò favorire l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> interventi peril suo miglioramentoValuta la realizzazione del progetto in termini<strong>di</strong> conformità rispetto a quanto progettato, aquanto atteso dai destinatari, a quantostabilito da standard e procedure operazionaliTipologia <strong>di</strong> analisi volta alla comparazionetra gli effetti del progetto (e/o i suoi output)ed i costi sostenuti per produrli. L’analisicosti/efficacia mira alla determinazione <strong>dei</strong>costi sostenuti per raggiungere ogni singolo- Specificazione <strong>delle</strong> esigenze della clientelaservita- Analisi <strong>di</strong> contesto- Dinamica <strong>di</strong> problematiche sociali specifiche- Analisi del gap tra servizi erogati e bisogni dasod<strong>di</strong>sfare- Analisi <strong>di</strong> contesto- Modello logico del progetto- Definizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato e criteri <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> del successo- Esame della “valutabilità” del progetto- Descrizione dettagliata <strong>delle</strong> modalità <strong>di</strong>attuazione del progetto- Confronto modalità attuative pianificate vs.realizzate- Analisi <strong>delle</strong> cause del <strong>di</strong>sallineamento- Definizione <strong>di</strong> tutti i costi (<strong>di</strong>retti, in<strong>di</strong>retti,monetari, non monetari) associati al progetto- Stima del “valore” degli effetti del progetto- Confronto “value for money”9


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoobiettivo del progetto consideratoSi focalizza sull’efficacia del progetto everifica il grado in cui gli obiettivi <strong>di</strong> <strong>impatto</strong>assegnati al progetto sono stati raggiunti.OUTCOMEL’analisi considera sia gli effetti attesi cheEVALUATIONquelli non previsti/preve<strong>di</strong>bili e puòestendersi all’esame <strong>di</strong> alcune variabili <strong>di</strong>processo per interpretare le cause deglieffetti verificatisiÈ finalizzata alla verifica dell’<strong>impatto</strong> netto <strong>di</strong>un progetto attraverso il confronto tra gliVALUTAZIONEeffetti generati <strong>di</strong>rettamente dallo stesso eD’IMPATTOciò che si sarebbe verificato in assenza delprogetto in forza <strong>di</strong> fattori/variabili esterniFonte: adattato da Bezzi (2003)- Ricognizione dettagliata degli effetti delprogetto- Identificazione <strong>di</strong> effetti collaterali non attesi- Definizione <strong>di</strong> relazioni causali tra effettirilevati e interventi realizzati- In<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> fattori primari da cui<strong>di</strong>pende l’efficacia complessiva del progetto- Determinazione del valore e del merito delprogetto- Confronto tra effetti attesi e conseguenze(negative) non previste- Stima dell’effetto netto del progetto- Definizione <strong>di</strong> relazioni causali tra effettirilevati e interventi realizzatiDefinito “cosa” si debba valutare e scelta la tipologia <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>maggiormente rispondente alle esigenze dell’organizzazione, un passaggio <strong>di</strong>assoluto rilievo per le sue implicazioni riguarda il <strong>di</strong>segno del “come” effettuarela <strong>valutazione</strong>. All’interno della vasta letteratura teorica ed operativa, si è soliti<strong>di</strong>stinguere tra meto<strong>di</strong> quantitativi e meto<strong>di</strong> qualitativi.I meto<strong>di</strong> quantitativi si fondano sull’utilizzo <strong>di</strong> un approccio ipoteticodeduttivo in base al quale si costruiscono <strong>delle</strong> ipotesi interpretative e si valutain che misura l’osservazione <strong>di</strong>retta “confermi” tali ipotesi.Tra i principali meto<strong>di</strong> quantitativi si ricordano il metodo sperimentale e quelloquasi sperimentale.Valutazione sperimentale: questo metodo prevede la costituzione <strong>di</strong> duegruppi <strong>di</strong> riferimento (gruppo sperimentale e gruppo <strong>di</strong> controllo), unosottoposto al progetto, l’altro escluso. I componenti <strong>dei</strong> due gruppi sonoselezionati in modo casuale e la <strong>valutazione</strong> scaturisce dal confronto <strong>dei</strong>comportamenti nei due gruppi, ciò al fine <strong>di</strong> “isolare” gli effetti riconducibili allasomministrazione del progetto. Il proce<strong>di</strong>mento prevede che sia in<strong>di</strong>viduata emonitorata una variabile quantitativa (o più variabili) sulla quale si ritiene cheil progetto produrrà i suoi effetti.10


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIpotizzando che gli effetti del progetto siano tanto più positivi quanto piùelevato è il valore assunto dalla variabile osservata “Z O ”, sulla base <strong>dei</strong> valoririlevati si giunge alla conclusione che il progetto ha avuto un effetto benefico.Tale conclusione è da ritenersi valida nell’assunzione che nei due gruppi,costituiti in modo casuale, la variabile osservata assumesse prima dellasomministrazione del progetto sostanzialmente lo stesso valore. Al fine <strong>di</strong>verificare l’atten<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> tale ipotesi, spesso si ritiene preferibile svilupparedue osservazioni, una prima del progetto ed una successiva alla suasomministrazione.I valori riportati a titolo esemplificativo nella tabella <strong>di</strong>mostrano comel’esecuzione <strong>di</strong> un’osservazione pre-progetto possa condurre a valutazioniopposte a quelle dell’esempio precedente. Si potrebbe, infatti, argomentareche il miglioramento della variabile osservata è da ricondurre a fattori esogenial progetto e che la somministrazione del progetto <strong>di</strong> fatto ha rallentatol’azione <strong>di</strong> tali fattori 3 .Valutazione non sperimentale (o quasi sperimentale): metodo in cui lasituazione controfattuale non necessariamente conduce alla costituzione <strong>di</strong> ungruppo <strong>di</strong> controllo. <strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> scaturisce dall’esame e dal confronto <strong>di</strong> unset <strong>di</strong> variabili prima e dopo la somministrazione del progetto. Tale metodo siconcretizza nella costruzione ed analisi della serie temporale <strong>dei</strong> valori Z 1 , Z 2 ,Z 3 ,..,Z N assunti dalla variabile “z” sulla quale si ritiene che il progetto eserciti lasua “influenza”.<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> qualitativa si caratterizza, invece, per un prioritario focusdescrittivo e per un approccio induttivo. L’applicazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> qualitativi,quale, ad esempio, quello <strong>dei</strong> case stu<strong>di</strong>es, richiede un forte coinvolgimento<strong>di</strong>retto del personale nella raccolta <strong>di</strong> dati ed informazioni utili alla descrizioneed interpretazione del progetto e <strong>dei</strong> suoi effetti. Nelle valutazioni qualitativela verifica <strong>dei</strong> risultati del progetto risulta essere svincolata dal rigido confronto3<strong>La</strong> conduzione <strong>di</strong> una doppia <strong>valutazione</strong>, specie quando realizzata in un breve intervallo <strong>di</strong>tempo, può indurre, secondo alcuni autori, una <strong>di</strong>storsione <strong>dei</strong> comportamenti del gruppooggetto <strong>di</strong> osservazione minando la vali<strong>di</strong>tà <strong>dei</strong> risultati rilevati e <strong>delle</strong> conseguenti valutazioni.11


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatocon gli obiettivi prefissati e l’interpretazione <strong>delle</strong> relazioni causa effetto è,generalmente, svolta durante e subito dopo all’osservazione del progetto. Per ilsuo approccio descrittivo, la <strong>valutazione</strong> qualitativa si <strong>di</strong>stingue da quellaquantitativa poiché raccolta <strong>dei</strong> dati, analisi, elaborazione ed interpretazionetendono ad essere inestricabilmente congiunti e praticamente in<strong>di</strong>stinguibili.Box <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento - Gli step della <strong>valutazione</strong>Esistono vari step 4 nella <strong>valutazione</strong> e ognuno <strong>di</strong> essi risponde a domande<strong>di</strong>verse.Il primo step è quello della <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> problemi sociali e <strong>dei</strong> bisogni aiquali si intenderebbe dare una risposta. <strong>La</strong> domanda generale che ci dobbiamoporre è: quali caratteristiche e quale estensione hanno i bisogni nella comunitàdove intendo intervenire?Il secondo step è quello della in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi. <strong>La</strong> domandagenerale che ci dobbiamo porre è: che cosa dovrebbe essere fatto perrispondere a quelle caratteristiche e a quella estensione <strong>dei</strong> bisogni?Il terzo step è quello <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre una serie <strong>di</strong> <strong>progetti</strong> alternativi. <strong>La</strong>domanda generale che ci dobbiamo porre è: quali attività potrebbero esseresvolte per produrre i cambiamenti desiderati?Il quarto step è quello della scelta fra i <strong>progetti</strong> alternativi. <strong>La</strong> domanda che cidobbiamo porre è: quale fra i <strong>progetti</strong> proposti è il migliore?Il quinto step è l’implementazione del progetto. <strong>La</strong> domanda che ci dobbiamoporre è: come dovrebbe essere “reso operativo” il progetto?Il sesto step è l’attivazione del progetto. <strong>La</strong> domanda che ci dobbiamo porre è:il progetto è stato pianificato adeguatamente?Il settimo step sono i risultati del progetto. <strong>La</strong> domanda che ci dobbiamo porreè: il progetto ha avuto gli effetti desiderati?L’ottavo step è l’efficienza del progetto. <strong>La</strong> domanda che ci dobbiamo porre è: irisultati desiderati sono stati ottenuti con costi ragionevoli?4 Gli step e le domande sono tratte e riadattate da Rossi, Lipsey, Freeman (2004:40).12


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIl nono step è l’<strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>. <strong>La</strong> domanda che ci dobbiamo porre è: qualieffetti permanenti desiderati e non ci sono stati nel contesto territoriale <strong>di</strong>azione del progetto?Fonte: Rossi, Lipsey, Freeman (2004)1.2 Finalità e benefici della <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>In relazione all’uso <strong>dei</strong> suoi risultati, la <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong>associazioni <strong>di</strong> volontariato può essere finalizzata al perseguimento <strong>di</strong> dueprincipali finalità. Una prima finalità orienta la <strong>valutazione</strong> alla ren<strong>di</strong>contazioneesterna (public accountability) sui risultati conseguiti nell’implementazione <strong>di</strong>un determinato progetto.Una seconda finalità in<strong>di</strong>rizza, invece, lo sforzo valutativo all’ottimizzazione <strong>dei</strong><strong>progetti</strong> ed al miglioramento della loro efficacia: si parla così <strong>di</strong> formativeevaluation o <strong>valutazione</strong> costruttiva. In questo secondo caso, la <strong>valutazione</strong> èstrumento per apprendere dalle esperienze pregresse e per correggere errori ecriticità <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> finanziati. Il risultato <strong>di</strong> una formative evaluation èdestinato a supportare le decisioni future relative alla conservazione delprogetto ed agli interventi necessari al miglioramento della sua efficacia.<strong>La</strong> schematizzazione del ciclo gestionale <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> (figura 4) contribuisce achiarire ulteriormente le due finalità.Figura 4 – Ciclo gestionale <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>1. Valutazione bisogni8. Definizione interventicorrettivi / migliorativi2. Pianificazioneprogrammi7. Valutazione effettiIL CICLO DIPROGETTO3. In<strong>di</strong>viduazione effettiattesi e definizioneobiettivi6. Misurazione effetti5. Monitoraggio(output e attività)134. Implementazioneprogetto


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoL’approccio alla <strong>valutazione</strong> come strumento <strong>di</strong> accountability finalizza lo stu<strong>di</strong>oe l’analisi valutativa al supporto della fase 6 e 7 del ciclo gestionale delprogetto. Diversamente, quella che abbiamo definito formative evaluationesalta il carattere iterativo del ciclo gestionale <strong>dei</strong> programmi e si colloca asupporto della fase 8, qualificandosi come strumento <strong>di</strong> congiunzione tra laconclusione del progetto e una sua nuova e migliorata progettazione e<strong>di</strong>mplementazione.Muovendo la nostra analisi oltre questa <strong>di</strong>stinzione, in generale, molti sono ibenefici derivabili dall’introduzione della <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> all’interno<strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato. Tali benefici sono essenzialmente <strong>di</strong> due tipi,quelli che si esplicano in modo imme<strong>di</strong>ato sullo specifico progetto oggetto <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> e quelli che, me<strong>di</strong>atamente e con gradualità, si manifestano su<strong>di</strong>mensioni ed ambiti organizzativi più ampi, proprio in forza del progressivoconsolidamento della cultura della <strong>valutazione</strong>.In primo luogo, la <strong>valutazione</strong> migliora l’accountability poiché generainformazioni utili ad una più ampia e completa ren<strong>di</strong>contazione sui risultati delprogetto, sulla sua efficacia globale, sugli effetti attesi, su quelli non previsti,sulle modalità in cui è il progetto è stato attuato e sull’opportunità del suofinanziamento in futuro.In secondo luogo, l’analisi approfon<strong>di</strong>ta del progetto supporta il processodecisionale fornendo elementi informativi utili ai decisori per definire edeventualmente correggere priorità ed obiettivi assegnati al progetto, peraffinarne la sua impostazione operativa, per comprendere il “valore” delsingolo progetto e allocare coerentemente le risorse tra più <strong>progetti</strong>, perverificare comparativamente costi e benefici <strong>di</strong> uno specifico progetto.In termini più ampi, un’organizzazione che fa propri i principi e gli strumentidella <strong>valutazione</strong> accresce in forma strutturata conoscenze e capacità circa la14


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatopropria mission, il contesto in cui opera, i bisogni e le esigenze <strong>dei</strong> suoidestinatari e i mo<strong>di</strong> in cui operare efficacemente per la loro sod<strong>di</strong>sfazione.Considerate nelle loro applicazioni concrete, le tipologie valutative esigono unaforte partecipazione del personale dell’organizzazione che stimola lo sviluppo <strong>di</strong>modalità con<strong>di</strong>vise <strong>di</strong> lavoro, la collaborazione tra i soggetti e tra le <strong>di</strong>verseorganizzazioni coinvolte nel processo valutativo <strong>di</strong> un progetto.1.3 Modalità <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong><strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> è un’attività complessa il cui svolgimento comporta ilsostenimento <strong>di</strong> costi non trascurabili. Per tale ragione, anche nei settori piùevoluti non si applica la project evaluation a tutti i programmi: il beneficionetto <strong>di</strong> un tale approccio sarebbe sicuramente negativo.In primo luogo, la conduzione <strong>di</strong> una <strong>valutazione</strong> deve essere accompagnatadalla creazione e gestione <strong>di</strong> un adeguato sistema informativo per la raccolta<strong>dei</strong> dati oggetto <strong>di</strong> successiva elaborazione.In secondo luogo, la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> un progetto non è un’attività che puòessere affidata ad un singolo in<strong>di</strong>viduo. Uno degli attributi car<strong>di</strong>ne della<strong>valutazione</strong> è il carattere partecipativo che deve contrassegnare il suo interosvolgimento. Il contributo informativo degli operatori che erogano il progetto,quello <strong>dei</strong> destinatari e beneficiari che lo ricevono, in modo <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto,è essenziale in ogni tipologia valutativa, sia che si tratti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare unprogetto futuro, sia che si tratti <strong>di</strong> migliorare un progetto in corso <strong>di</strong>realizzazione, sia che si tratti <strong>di</strong> valutare i risultati <strong>di</strong> uno che si è già concluso.Operatori e destinatari possiedono, grazie alla loro esperienza sul campo,elementi e dettagli che rappresentano in molti casi l’unica chiave interpretativa<strong>di</strong> dati e fenomeni che, da solo, neanche il più esperto valutatore riuscirebbe acomprendere.L’atten<strong>di</strong>bilità <strong>dei</strong> risultati della <strong>valutazione</strong> richiede quin<strong>di</strong> la partecipazioneattiva <strong>di</strong> tutti i soggetti ora citati.15


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato<strong>La</strong> sod<strong>di</strong>sfazione <strong>dei</strong> beneficiari del progetto è solo una quota della ampia mole<strong>di</strong> informazioni sulla base della quale debbono essere valutati i successi (o gliinsuccessi).Il beneficiario <strong>di</strong> un progetto tende generalmente formulare un giu<strong>di</strong>ziofortemente con<strong>di</strong>zionato dalle personali attese e spesso completamente avulsodalla considerazione <strong>dei</strong> vincoli operativi, normativi e finanziari checon<strong>di</strong>zionano l’attività dell’amministrazione erogante il progetto. Se ci sisofferma poi sulla <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>progetti</strong> afferenti al settore <strong>dei</strong> servizi allapersona è da considerarsi che tali soggetti frequentemente non si trovano nellecon<strong>di</strong>zioni psico-fisiche idonee a garantire la formulazione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zioequilibrato ed oggettivo.In sintesi, lo svolgimento della <strong>valutazione</strong> richiede un rilevante sforzoorganizzativo per coor<strong>di</strong>nare la partecipazione <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> soggetti. Sonochiamati a contribuire allo sforzo valutativo tutte le categorie <strong>di</strong> stakeholdersche hanno un ruolo nel processo che va dalla decisione <strong>di</strong> finanziare unprogetto alla sua erogazione concreta.Assumendo come esempio il caso <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> a favore dell’inserimentolavorativo <strong>dei</strong> soggetti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, la <strong>valutazione</strong> del progettorichiederà il coinvolgimento:- <strong>dei</strong> vertici del centro <strong>di</strong> servizio che finanziano il progetto;- degli organi <strong>di</strong>rettivi <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato che hanno laresponsabilità gestionale <strong>di</strong> garantire l’attuazione del progetto;- degli operatori che danno attuazione operativa al progetto (es: assistentisociali, educatori professionali);- <strong>dei</strong> collaboratori esterni (enti locali, altre organizzazioni <strong>di</strong> volontariato,associazioni e organismi non profit) che supportano l’associazione <strong>di</strong>volontariato nell’implementazione del progetto;- <strong>dei</strong> destinatari <strong>di</strong>retti degli interventi previsti dal progetto (<strong>di</strong>sabili eimprese);- degli altri beneficiari <strong>dei</strong> successi del progetto <strong>di</strong> reinserimento quali lefamiglie, i gruppi sociali e la collettività in genere.16


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoA tali soggetti bisogna aggiungere il valutatore o i valutatori che, in virtù <strong>delle</strong>conoscenze specifiche in materia <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, sono incaricati <strong>di</strong> guidare everificare la corretta attuazione della tipologia <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> prescelta.In relazione a questo ultimo punto ed in funzione <strong>delle</strong> finalità ultime della<strong>valutazione</strong>, il valutatore potrà essere interno, esterno o in<strong>di</strong>pendente.Il valutatore interno è organicamente inserito nella struttura del centro <strong>di</strong>servizio. In genere, l’affidamento della <strong>valutazione</strong> a valutatori interni ricorrequando si verificano due con<strong>di</strong>zioni: la cultura della <strong>valutazione</strong> è “<strong>di</strong>ffusa”nell’organizzazione ed è prevista al suo interno un’apposita unità organizzativaincaricata <strong>di</strong> verificare l’efficacia <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>. In situazioni simili, la <strong>valutazione</strong>è tipicamente finalizzata al miglioramento del <strong>di</strong>segno <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>,dell’allocazione <strong>delle</strong> risorse, al miglioramento <strong>dei</strong> processi decisionali <strong>di</strong> naturastrategica, in sintesi, prevale un orientamento alla formative evaluation(<strong>valutazione</strong> costruttiva).Il ricorso al valutatore esterno si verifica quando il centro servizi nonpossiede le competenze e le professionalità necessarie per condurre unaparticolare tecnica <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> e decide <strong>di</strong> affidarsi a soggetti esterni (gruppi<strong>di</strong> ricerca, società <strong>di</strong> consulenza).Il valutatore in<strong>di</strong>pendente è un soggetto istituzionale cui compete laresponsabilità <strong>di</strong> verificare l’accountability <strong>di</strong> altri organismi ovvero <strong>di</strong> garantireda una posizione <strong>di</strong> assoluta neutralità un’informativa veritiera, corretta,atten<strong>di</strong>bile e completa sui risultati ottenuti da altri organismi pubblici o daorganizzazioni <strong>di</strong> volontariato. Nel caso specifico <strong>dei</strong> percorsi <strong>di</strong> innovazione ilruolo del valutatore in<strong>di</strong>pendente può essere importante (seppur in un’ottica <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> partecipata) come elemento negoziale fra i co-promotoridell’iniziativa (<strong>Cesvot</strong> e COGE Toscana) e le organizzazioni <strong>di</strong> volontariatoattuatrici <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>.17


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato2. I <strong>progetti</strong> del percorso <strong>di</strong> innovazione 2002Per poter costruire un modello e un processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>,abbiamo innanzitutto scelto <strong>di</strong> analizzare un gruppo <strong>di</strong> <strong>progetti</strong> proposti dalleassociazioni <strong>di</strong> volontariato e finanziati dal <strong>Cesvot</strong> nel bando “Percorsi <strong>di</strong>innovazione 2002” che avessero concluso le attività previste almeno da seimesi. Il numero <strong>di</strong> <strong>progetti</strong> aventi queste caratteristiche è risultato essere 32.<strong>La</strong> principale motivazione sottostante questa scelta è l’opportunità <strong>di</strong> indagarecontesti e situazioni “libere” da rapporti <strong>di</strong> natura finanziaria con il <strong>Cesvot</strong>riguardanti i <strong>progetti</strong> sotto esame. In questo modo coloro che hanno rispostoalle sollecitazioni degli intervistatori hanno avuto un grado <strong>di</strong> libertà maggioreper poter rispondere senza che ci fossero ombre rispetto a ipotetiche ritorsionida parte del soggetto committente. Il gruppo <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> 5 è stato analizzato eclassificato secondo la seguente griglia multi<strong>di</strong>mensionale (figura 1). Le<strong>di</strong>mensioni che fanno parte della griglia sono state in<strong>di</strong>viduate perchéconsentissero una prima <strong>valutazione</strong> degli caratteristiche generali <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>in vista <strong>di</strong> una successiva selezione per l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tipo qualitativo. 6<strong>La</strong> prima <strong>di</strong>mensione che abbiamo ritenuto rilevante per l’analisi <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> èquella dell’ampiezza territoriale dell’intervento. Con questa <strong>di</strong>mensione èpossibile sia in<strong>di</strong>viduare il raggio <strong>di</strong> azione del singolo progetto sia valutare –insieme ad altre <strong>di</strong>mensioni come, ad esempio, il costo totale – la congruità<strong>delle</strong> risorse umane, tecnologiche e finanziarie ipotizzate per la realizzazionedel progetto. Il secondo aspetto considerato è la <strong>di</strong>mensione dell’associazioneproponente il progetto valutata rispetto alle <strong>di</strong>chiarazioni dell’associazionestessa. 7<strong>La</strong> terza <strong>di</strong>mensione è quella <strong>dei</strong> costi, un aspetto importante percapire se le attività previste dal progetto sono economicamente sostenibilioppure no. <strong>La</strong> quarta <strong>di</strong>mensione riprende la sud<strong>di</strong>visione degli ambiti <strong>di</strong>intervento adottata e con<strong>di</strong>visa nell’ambito <strong>delle</strong> organizzazioni <strong>di</strong> volontariatoe degli enti pubblici. <strong>La</strong> quinta <strong>di</strong>mensione ha avuto l’obiettivo <strong>di</strong> identificare aquali tipologie <strong>di</strong> bisogni i <strong>progetti</strong> esaminati si rivolgevano. <strong>La</strong> doppia scelta si5 Il lavoro è stato effettuato sui <strong>progetti</strong> cartacei presenti nell’archivio del <strong>Cesvot</strong>.6 Ve<strong>di</strong> paragrafo….7 Nel processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> eventualmente a regime questa <strong>di</strong>mensione è recuperabileconfrontando i dati presenti nell’archivio <strong>Cesvot</strong> sulle associazioni <strong>di</strong> volontariato della Toscana.18


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoè resa necessaria non solo per le <strong>di</strong>chiarazioni emerse dai testi progettuali, maper l’evidente multi<strong>di</strong>mensionalità <strong>dei</strong> bisogni espressi dalle personebeneficiarie <strong>delle</strong> attività progettuali. 8 Lo stesso ragionamento è statoeffettuato anche per valutare le tipologie <strong>di</strong> azioni previste che, in una partecospicua <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>, hanno obiettivi e modalità <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong>versi, macomplementari. <strong>La</strong> settima <strong>di</strong>mensione mirava a segnalare la presenza e latipologia <strong>delle</strong> attività <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> eventuale <strong>valutazione</strong> poste inessere nei <strong>progetti</strong>. Infine l’’ultima <strong>di</strong>mensione, la partnership, ha cercato <strong>di</strong>includere la maggior parte <strong>dei</strong> partenariati fra volontariato, associazioni <strong>di</strong>promozione <strong>sociale</strong>, cooperative sociali, enti pubblici e, in qualche caso,imprese.Figura 1 – Griglia multi<strong>di</strong>mensionale per la costruzione della tipologia <strong>dei</strong><strong>progetti</strong> presentati sul bando “Percorsi <strong>di</strong> innovazione 2002”_______________________________________________________________Dimensioni per la classificazione <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>o ampiezza territoriale intervento• regionale;• interprovinciale;• provinciale;• zonale;• intercomunale;• comunale;• quartiereo <strong>di</strong>mensione associazione proponente• piccola;8 Sul tema ve<strong>di</strong> ad esempio Castel (2004).19


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato• me<strong>di</strong>a;• grande;ocosto del progetto;• 0-5.000 euro;• 5.001- 10.000 euro;• 10.000 – 15.000 euro• 15.000 – 20.000 euro;• 20.000 – 25.000 euro;• 25.000 – 30.000 euro;• oltre 30.000 euro;o ambito <strong>di</strong> intervento• <strong>sociale</strong>• socio-sanitario• ambientale• culturale• protezione civile• socio-ambientaleo tipologia del bisogno (massimo due scelte a progetto)• immigrazione• famiglie• infanzia e adolescenza• <strong>di</strong>sabili• <strong>di</strong>sagio mentale• periferie urbane• povertà degli adulti• <strong>di</strong>scriminazioni sessuali20


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato• anziani autosufficienti• anziani non autosufficienti• prostituzione• carenza sangue e organi• abuso e violenza sulle donne• detenuti ed ex detenuti• aids• degrado ambientale• malatio tipologia <strong>di</strong> azioni previste (massimo due scelte perprogetto)• protezione ambientale• protezione <strong>sociale</strong>• ricreative• assistenziali• rimozione cause• prevenzione informazione/comunicazione educazione• riproduzione <strong>di</strong> relazioni inserimenti lavorativo riabilitazione socializzazione• sensibilizzazione• animazioneo modalità <strong>di</strong> monitoraggio (più <strong>di</strong> una scelta per progetto)• ex-ante21


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato• in itinere• ex-post• non previste• altroo partnership• volontariato• mista enti pubblici• mista cooperazione <strong>sociale</strong>• mista enti pubblici e cooperazione <strong>sociale</strong>• mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato• mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato, enti pubblici ecooperazione <strong>sociale</strong>• mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato e cooperazione <strong>sociale</strong>• mista associazioni culturali• mista associazioni culturali e <strong>di</strong> promozione <strong>sociale</strong>• mista promozione <strong>sociale</strong>• mista enti pubblici, promozione <strong>sociale</strong> e imprese• mista promozione <strong>sociale</strong> e cooperazione <strong>sociale</strong>• mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato ed enti pubblici• mista associazioni culturali ed enti pubblici• mista promozione <strong>sociale</strong>, cooperazione <strong>sociale</strong> ed entipubblici<strong>La</strong> prima <strong>di</strong>mensione che abbiamo rilevato è stata l’ampiezza territorialedell’intervento (grafico 1).22


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoGrafico 1 - Ampiezza territoriale dell’interventoAmpiezza territoriale dell'interventoQuartiere0%Comunale19%Regionale9%Interprovinciale3%Intercomunale25%Zonale9%Provinciale35%Regionale Interprovinciale Provinciale ZonaleIntercomunale Comunale Quartiere<strong>La</strong> prevalenza <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> ha un raggio <strong>di</strong> azione limitato ai territori comunalied intercomunali (il 44% del totale). Se a questi sommiamo gli interventi acarattere provinciale raggiungiamo quasi l’80% del totale <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>.Se passiamo alla <strong>di</strong>mensione dell’associazione proponente (grafico 2), sonopreponderanti le associazioni piccole e me<strong>di</strong>e (87% del totale), risultato inlinea con il limitato raggio <strong>di</strong> azione descritto dalla <strong>di</strong>mensione precedente.Grafico 2 Dimensione associazione proponenteDimensione associazione proponenteGr a nde1 3%P i c col a4 6%M e<strong>di</strong> a4 1%Piccola Me<strong>di</strong>a GrandeInfatti se analizziamo l’incrocio <strong>delle</strong> due variabili notiamo che le associazionipiccole e me<strong>di</strong>e sono <strong>di</strong>stribuite nei <strong>progetti</strong> con un raggio <strong>di</strong> azione territorialeminore, mentre le gran<strong>di</strong> sono equamente <strong>di</strong>stribuite fra il livello regionale equello provinciale (grafico 3).23


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoGrafico 3 - Percentuale <strong>di</strong>mensione associazioni per ampiezza territorialeintervento <strong>progetti</strong>60504030Percentuale20100ComunaleIntercomunaleZonaleProvincialeInterprovincialeRegionaleDimensione associaziPiccolaMe<strong>di</strong>aGrandeAmpiezza territoriale interventoSe osserviamo la <strong>di</strong>mensione costo notiamo che oltre i due terzi <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> haun costo inferiore ai 20.000 euro.Grafico 4 – Costo del progettoCosto del progettooltre 3000025001-3000020001-2500015001-2000010001-150005001-100000-50000 1 2 3 4 5 6 7 8 9Numero <strong>progetti</strong>24


FamigliaDisabiliAidsMalati<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoGrafico 5 - Composizione della tipologia <strong>dei</strong> bisogni rispetto al costo del progetto. Valori percentuali100,0075,000-50005001-1000010001-1500015001-2000020001-2500025001-30000oltre 30000Valori50,0025,000,00ImmigrazioneInfanzia e adolescenzaPeriferie urbaneAnziani autosufficientiDegrado ambientaleCarenza sangue e organiAbuso e violenza donneDisagio mentalePovertà degli adultiDiscriminazioni sessualiDetenuti ed ex detenuti25


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoSe osserviamo la <strong>di</strong>stribuzione della tipologia del bisogno rispetto al costo delprogetto (grafico 5) non notiamo particolari picchi riferiti a specifici bisogni.Rispetto, invece, all’ambito <strong>di</strong> intervento <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> (grafico 6) prevalefortemente (il 75% <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>) quello <strong>sociale</strong>.Grafico 6 – Ambito <strong>di</strong> intervento <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>Ambientale3%Protezione civile0%Ambito <strong>di</strong> interventoSocio-Ambientale3%Socio sanitario16%Culturale3%Sociale75%Sociale Socio sanitario Socio-Ambientale Ambientale Culturale Protezione civileNelle tipologie <strong>di</strong> bisogno (grafico 7) prevalgono, invece, l’immigrazione e la<strong>di</strong>versabilità (8 <strong>progetti</strong> ciascuna) seguite dal <strong>di</strong>sagio mentale (4 <strong>progetti</strong>) edalle famiglie, dall’infanzia e dai detenuti (3 <strong>progetti</strong> ciascuna). Se nel casodella <strong>di</strong>versabilità il primato è collegabile anche a una forte presenza <strong>di</strong> attivitàda parte <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato, nel caso dell’immigrazione ècollegabile sia alla forte crescita quantitativa degli immigrati extracomunitarinel contesto toscano negli ultimi <strong>di</strong>eci anni sia all’emersione <strong>di</strong> bisogni edesigenze specifiche. 9Nel grafico 8 possiamo analizzare la <strong>di</strong>stribuzione <strong>delle</strong> azioni previste nei<strong>progetti</strong>, catalogate in modo da evidenziarne il senso generale. Il tipo9 Per un approfon<strong>di</strong>mento ve<strong>di</strong> ad esempio Ambrosini (2005:157-184)26


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoprevalente è quello della riproduzione <strong>di</strong> relazioni (in tutte le sue articolazioni)seguito dalla prevenzione in termini <strong>di</strong> informazione e comunicazione. Questedue tipologie <strong>di</strong> attività rappresentano un’importante segno <strong>di</strong> crescita nellacultura del volontariato nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una attenzione maggiore nei confrontidella vulnerabilità. 10 Accanto a queste, sono tuttavia presenti anche attività <strong>di</strong>natura assistenziale, <strong>di</strong> generica sensibilizzazione e <strong>di</strong> tipo ricreativo che fannoparte <strong>di</strong> un tra<strong>di</strong>zionale bagaglio soprattutto dell’ambito <strong>di</strong> intervento <strong>sociale</strong> daparte <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato.Grafico 7 – Tipologie <strong>dei</strong> bisogni nei <strong>progetti</strong>Tipologia del bisognoMalatiDetenuti ed ex detenutiAbuso e violenza donneCarenza sangue e organiAidsDegrado am bientaleProstituzioneAnziani autosufficientiAnziani non autosufficientiDiscrim inazioni sessualiPovertà degli adultiPeriferie urbaneDisagio mentaleDisabiliInfanzia e adolescenzaImm igrazioneFamiglie0 1 2 3 4 5 6 7 8Numero <strong>progetti</strong>10 Vulnerabilità intesa come “il percorso <strong>di</strong> impoverimento <strong>di</strong> un potenziale soggetto puòavvenire transitando nel corso della vita tra l’area dell’integrazione (inserimento stabile incircuiti occupazionali e <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> supporti relazionali, specialmente familiari) all’areadella <strong>di</strong>saffiliazione, in cui versano i soggetti in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> povertà estrema (caratterizzatada processi <strong>di</strong> decomposizione e abbandono del sé, incapacità <strong>di</strong> controllo dello spazio fisico,profonda rottura <strong>dei</strong> legami sociali, per<strong>di</strong>ta della capacità <strong>di</strong> trasformare i beni in opportunità <strong>di</strong>vita). Questa transizione avviene attraverso microfratture nell’esperienza <strong>dei</strong> soggetti, tanto alivello lavorativo che a livello relazionale, che generano situazioni <strong>di</strong> precarietà e fragilità: èl’area della vulnerabilità <strong>sociale</strong>” (Castel, 1995). Una parte <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong>volontariato sembra voler intervenire proprio su questa area in termini <strong>di</strong> prevenzione27


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoGrafico 8 – Tipologia <strong>delle</strong> azioni previsteTipologia <strong>delle</strong> azioni previsteAnimazioneSensibilizzazioneRiproduzione <strong>di</strong> relazioni socializzazioneRiproduzione <strong>di</strong> relazioni riabilitazioneRiproduzione <strong>di</strong> relazioni inserimentiRiproduzione <strong>di</strong> relazioniPrevenzione educazionePrevenzione informazione e comunicazionePrevenzioneRimozione <strong>delle</strong> causeAssistenzialiRicreativeProtezione <strong>sociale</strong>Protezione ambientale0 1 2 3 4 5 6 7 8Numero <strong>progetti</strong>Le modalità <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>valutazione</strong> (grafico 9) espresse nei testiprogettuali sono quasi tutte da catalogare in quelle ex-post <strong>di</strong> tipo generico.Inoltre è da sottolineare come una parte <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> non preveda nessunaattività <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>valutazione</strong>.Grafico 9 – Modalità <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>valutazione</strong>Modalità <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>valutazione</strong>2520151050Ex ante In itinere Ex post Altro Non previsteInfine le tipologie <strong>di</strong> partnership. Nel grafico 10 si possono notare le molteplicimodalità <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> partnership da parte <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong>volontariato all’interno <strong>dei</strong> singoli <strong>progetti</strong>, segno questo, almeno a livelloprogettuale, <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> costruire reti relazionali ampie e <strong>di</strong>versificate.28


Grafico 10 – Tipologia <strong>di</strong> partnership<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoPartnershipMista enti pubblici, cooperazione <strong>sociale</strong> e promozio..Mista associazioni culturali ed enti pubbliciMista promozione <strong>sociale</strong> e cooperazione <strong>sociale</strong>Mista enti pubblici, promozione <strong>sociale</strong> e impreseMista promozione <strong>sociale</strong>Mista associazioni culturali e <strong>di</strong> promozione <strong>sociale</strong>Mista associazioni culturaliMista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato e cooperazio..Mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato ed enti pubblici..Mista altre associazioni <strong>di</strong> volontariato ed enti pubbliciMista altre associazioni <strong>di</strong> volontariatoMista enti pubblici e cooperazione <strong>sociale</strong>Mista cooperazione <strong>sociale</strong>Mista enti pubbliciVolontariato0 1 2 3 4 5 629


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato3. I criteri <strong>di</strong> analisi <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>Dopo aver costruito ed analizzato l’oggetto del processo valutativo (la tipologiae le caratteristiche <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> presentati nei paragrafi precedenti) e seguendogli step del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, abbiamo deciso <strong>di</strong> effettuare una prima<strong>valutazione</strong> ex-ante sulla progettazione esecutiva.In questo modo è possibile ottenere i seguenti risultati:1. in<strong>di</strong>viduare le variabili importanti per costruire un modello <strong>di</strong> processo <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni;2. in<strong>di</strong>viduare tra i <strong>progetti</strong> classificati quelli che meritassero unapprofon<strong>di</strong>mento utile all’arricchimento del modello;3. in<strong>di</strong>viduare quali approfon<strong>di</strong>menti sarebbero stati necessari sia nei confronti<strong>delle</strong> associazioni sia <strong>di</strong> eventuali beneficiari <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>.Per ottenere questi risultati abbiamo costruito una prima scheda <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>ex ante della progettazione esecutiva.3.1 Le variabili della scheda <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex anteLe variabili inserite nello schema <strong>di</strong> analisi consentono <strong>di</strong> ripercorrere tutti glistep del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. 11 Nella figura 2 abbiamo riportato la scheda <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> ex ante <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> che contenesse tutti gli elementi necessari perprocedere successivamente all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tipo qualitativo. 12 . <strong>La</strong>scheda contiene alcuni campi da valutare e una parte riservata al valutatoreper in<strong>di</strong>viduare quegli elementi da approfon<strong>di</strong>re nelle interviste non strutturatee una prima <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> eventuali metodologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> proposteall’interno <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> stessi. Il primo campo è quello dell’analisi <strong>dei</strong> bisogni. <strong>La</strong>11 Ve<strong>di</strong> paragrafo…..12 L’analisi qualitativa è descritta nel paragrafo….. Nel paragrafo ….. i risultati confluiscono nelmodello <strong>di</strong> processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>.30


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoscala valutativa è <strong>di</strong> tipo qualitativo. Il secondo campo è quello degli obiettivi <strong>di</strong>cui è stata valutata la chiarezza e l’eventuale misurabilità. Il terzo camporiguarda l’articolazione del progetto e la coerenza <strong>delle</strong> azioni proposte. Infinel’ultimo campo riguarda la coerenza e la significatività <strong>dei</strong> risultati attesi conparticolare attenzione alla chiarezza e all’eventuale misurabilità.Figura 2 - Scheda <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex ante <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong>volontariatoNome associazioneNome progettoAnalisi <strong>dei</strong> bisogniScarsa Sufficiente Buona…….OttimaCommentoObiettivi…..Non chiari Chiari Chiari ed espliciti Chiari espliciti e misurabiliCommentoArticolazione del progettoScarsa Sufficiente Buona…….OttimaCommentoRisultati attesi…..Non esplicitati …..Non chiari Chiari Chiari ed espliciti Chiari espliciti e misurabiliCommentoAREA RISERVATA AL VALUTATOREAree <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex anteAree <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> in itinereAree <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex post31


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoAree <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>Intervista al referentePossibile interviste agli utentiChiQuantiQuale strumentoUlteriori commenti ed in<strong>di</strong>cazioni3.2 I risultati della <strong>valutazione</strong> ex ante 13Il risultato dell’analisi <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> è un effetto secondario dell’obbiettivoprincipale <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> ricerca, ovverosia la costruzione <strong>di</strong> un modelloper la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>. 14Abbiamo voluto inserire anche questo aspetto per due motivi. Il primo è laconsapevolezza che la <strong>valutazione</strong> d’<strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> non puòprescindere da una <strong>valutazione</strong> ex ante degli stessi. Il secondo riguarda,invece, il supporto alla progettualità che può essere dato alle associazioni <strong>di</strong>volontariato in fase preliminare <strong>di</strong> attivazione del progetto.Piuttosto che dare un risultato quantitativo della <strong>valutazione</strong> ex ante <strong>dei</strong> testiprogettuali <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato, cre<strong>di</strong>amo, invece, sia importantesottolineare quali aspetti sono stati generalmente più carenti e quali invecerappresentano un buon livello <strong>di</strong> progettualità <strong>di</strong> base.In particolare sono da evidenziare le carenze nella descrizione dell’analisi delcontesto e, <strong>di</strong> conseguenza, una <strong>di</strong>fficoltà ad effettuare il primo step della<strong>valutazione</strong>, il need assessment. Un secondo aspetto poco elaborato e13 Le schede per ogni singolo progetto valutato sono allegate al presente rapporto. Riteniamoopportuno non <strong>di</strong>vulgare in questo testo i risultati <strong>delle</strong> singole valutazioni, ma,eventualmente, avviare un percorso <strong>di</strong> confronto con le singole associazioni sui punti <strong>di</strong> forza e<strong>di</strong> debolezza <strong>delle</strong> loro progettualità.14 Ve<strong>di</strong> paragrafo….32


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatostrutturato nei testi progettuali sono gli obiettivi che sono spesso troppogenerali o troppo generici per essere sottoposti a una prima <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong>merito.Il terzo aspetto che merita attenzione è quello della scarsa articolazione <strong>delle</strong>attività nei testi progettuali dove molte azioni sono date per scontate o sonopoco sviluppate nei contenuti. Altro elemento che non è quasi mai espresso edelaborato è quello <strong>dei</strong> risultati attesi. <strong>La</strong> loro assenza nei testi progettuali nonconsente <strong>di</strong> poter effettuare il primo passo della <strong>valutazione</strong> ex-post, quellaappunto <strong>dei</strong> risultati progettati e <strong>di</strong>chiarati. Un quarto aspetto importante èl’assenza <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>visione terminologica all’interno <strong>dei</strong> testi progettuali chepossa essere con<strong>di</strong>visa sia dalle associazioni <strong>di</strong> volontariato sia nell’ambito <strong>di</strong>un processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> dai committenti e ovviamente dai volontari. Infine èda segnalare che le metodologie proposte per la <strong>valutazione</strong>, tranne qualcheinteressante eccezione, non sono quasi mai espresse e, quando lo sono,riguardano prevalentemente le attività <strong>di</strong> monitoraggio (e non <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>)del progetto.4. Alla ricerca degli in<strong>di</strong>catori per la <strong>valutazione</strong>. L’approfon<strong>di</strong>mentoqualitativo <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>Dopo la <strong>valutazione</strong> ex ante abbiamo deciso <strong>di</strong> scegliere fra i <strong>progetti</strong> <strong>dei</strong>percorsi <strong>di</strong> innovazione quelli che ci sembravano più adatti per effettuare unpercorso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento qualitativo sia nei confronti <strong>dei</strong> referenti <strong>dei</strong><strong>progetti</strong> sia degli eventuali utenti sul tema dell’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> criteri <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> e <strong>delle</strong> attività <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong>volontariato. <strong>La</strong> scelta fra i <strong>progetti</strong> è stata effettuata sulla base <strong>delle</strong>caratteristiche emerse dalla <strong>valutazione</strong> ex ante <strong>dei</strong> testi progettuali soprariportata. Il primo criterio utilizzato ha fatto scegliere i <strong>progetti</strong> che avevanoespresso obiettivi più chiari, articolazioni particolarmente innovative <strong>delle</strong>azioni, risultati maggiormente comprensibili. Il secondo criterio ha cercato <strong>di</strong>33


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoscegliere <strong>progetti</strong> che, nel loro insieme, toccassero la più ampia varietà <strong>di</strong>settori e temi <strong>di</strong> intervento. Il risultato della combinazione <strong>dei</strong> due criteri èevidenziato nella tabella 2.Tabella 2 - Elenco <strong>progetti</strong> sottoposti ad approfon<strong>di</strong>mento qualitativoNumero AssociazioneTitolo progetto1 Aurora Montemurlo Sabato Insieme2 Trisomia 21 Teatrallegria: insieme sul palcoscenico per<strong>di</strong>vertirci <strong>di</strong>vertendo3 CUI Ragazzi del sole Divergendo4 Ireos Per un consultorio per la salute dellacomunità queer5 Il <strong>La</strong>boratorio <strong>La</strong> realtà del quartiere per l’integrazione6 Fasm Lucca Danzare la vita7 Pantagruel Il gioco <strong>delle</strong> bambole8 CIAO Mappatura aziende9 Donne Insieme Arcobaleno10 Donna chiama donna Identità e <strong>di</strong>fferenza nella relazione11 Giubbe Ver<strong>di</strong> Progetto BriciolaCompagnia AltaMaremma12 Arci Comitato Campanello a coloriterritoriale <strong>di</strong> Prato13 ArciragazziCerotti coloratiVal<strong>di</strong>nievole14 Il muretto Comunicare intercultura e fare rete15 Cave Empoli Ulisse: oltre le colonne d’Ercole16 Mangrovia <strong>La</strong> bottega della pace17 CNV Finalmente a casa34


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato4.1 <strong>La</strong> metodologia qualitativaL’approfon<strong>di</strong>mento è stato condotto attraverso l'impiego <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> "qualitativi"quali l'intervista in<strong>di</strong>viduale non strutturata in profon<strong>di</strong>tà; si tratta <strong>di</strong> strumentiche, a nostro avviso, si possono rivelare molto efficaci allo scopo <strong>di</strong> mettere afuoco le aree chiave <strong>di</strong> una tematica complessa e controversa come quelladella <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> e <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> in genere.Lo strumento dell'intervista in profon<strong>di</strong>tà, non strutturata ma gestitadall'intervistatore in base ad una griglia <strong>di</strong> intervista definita nelle lineegenerali, permette <strong>di</strong> affrontare i temi d'interesse seguendo il filo del <strong>di</strong>scorsodell'intervistato e consentendogli <strong>di</strong>vagazioni. Questo al fine <strong>di</strong> raccogliereinformazioni quantitativamente e qualitativamente consistenti.Si tratta in pratica <strong>di</strong> fornire all’intervistatore un elenco <strong>di</strong> domande “aperte”,ossia <strong>di</strong> domande in cui le modalità <strong>di</strong> risposta non sono specificate. Ledomande aperte “sono utilizzate per stimolare l’intervistato ad esprimere lesue specifiche opinioni, la sua filosofia o i suoi scopi… inoltre sonoparticolarmente utili nelle ricerche preliminari, quando il ricercatore non haancora stabilito quali siano le caratteristiche rilevanti del fenomeno”. (Bailey,1982, 147).Il carattere non strutturato e non standar<strong>di</strong>zzato <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> intervistapregiu<strong>di</strong>ca la comparabilità formale (Razzi, 1992), ma è molto in<strong>di</strong>cato insituazioni in cui obiettivo della ricerca è l'esplorazione approfon<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> unatematica sulla quale è fisiologicamente necessaria una prima indagine.<strong>La</strong> nostra scelta deriva dalla convinzione che non necessariamente formulazioniquantitative e precise <strong>dei</strong> risultati comportino spiegazioni superiori.Pur concordando con <strong>La</strong>zarsfeld quando sostiene che “… l’unico modototalmente appropriato per provare l’esistenza <strong>di</strong> una relazione tra due variabiliè quello dell’analisi statistica; provare la relazione causa-effetto richiede o unesperimento controllato o un numero piuttosto vasto <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> ‘mutamentonaturale’ osservati nel corso <strong>di</strong> un certo periodo…”, lo seguiamo nelle sueargomentazioni anche quando osserva che “… la ricerca che non ha né valore35


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatostatistico né strutturazione sperimentale, la ricerca basata soltanto sulledescrizioni qualitative <strong>di</strong> un piccolo numero <strong>di</strong> casi può ciò nonostante averel’importante funzione <strong>di</strong> suggerire una possibile relazioni causa-effetto epersino processi <strong>di</strong>namici. (…)Spesso non fanno alcun progresso coloro checercano <strong>di</strong> trarre suggerimenti <strong>di</strong> possibili fattori esplicativi per risultatistatistici dalla semplice osservazione <strong>delle</strong> classificazioni <strong>delle</strong> poche variabiliche furono fin dapprincipio deliberatamente incluse nello stu<strong>di</strong>o; talvolta,invece, anche un unico commento scritto da un intervistato può far luce sunuovi fattori” (<strong>La</strong>zarsfeld 1967:337).Le interviste, rispetto a questionari postali o telefonici, hanno un costo moltopiù consistente sia in termini <strong>di</strong> pagamento agli intervistatori che in termini <strong>di</strong>loro addestramento, ma offrono indubitabili vantaggi, ricordati da Bailey, quali:- flessibilità: gli intervistatori possono in<strong>di</strong>viduare e porre rime<strong>di</strong>o a casi <strong>di</strong>frainten<strong>di</strong>mento <strong>delle</strong> domande, approfon<strong>di</strong>re eventuali particolariinteressanti emersi spontaneamente e scegliere l’or<strong>di</strong>ne <strong>delle</strong> domandeseguendo il percorso concettuale dell’intervistato;- tasso <strong>di</strong> risposta: tutto ciò comporta in genere anche tassi <strong>di</strong> risposta moltopiù elevati <strong>dei</strong> questionari postali o telefonici;- comportamento non verbale: l’intervistatore può trarre in<strong>di</strong>cazioni sullavali<strong>di</strong>tà <strong>delle</strong> risposte anche dal comportamento non verbaledell’intervistato;- controllo sull’ambiente: l’intervistatore può richiedere che l’intervistaavvenga senza <strong>di</strong>sturbi e controllare la concentrazione e attenzionedell’intervistato;- spontaneità: anche se la posizione su una domanda cambia in seguito ariflessione o durante la <strong>di</strong>scussione con l’intervistatore, si e’ in grado <strong>di</strong>registrare la risposta spontanea;- completezza: l’intervistatore fa sì che venga data risposta a tutte ledomande;- maggiore complessità del questionario: la presenza dell’intervistatorepermette <strong>di</strong> sottoporre anche questioni complesse.36


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoGli svantaggi, oltre agli alti costi in termini <strong>di</strong> denaro e <strong>di</strong> tempo, stanno nellapossibile influenza dell’intervistatore sia nel guidare la <strong>di</strong>scussione che nelmodo <strong>di</strong> vestire, <strong>di</strong> parlare, che può <strong>di</strong>sturbare o risvegliare pregiu<strong>di</strong>zidell’intervistato verso la classe <strong>sociale</strong>, età o accento dell’intervistatore.Altri problemi possono venire, secondo Bailey (1982, 209) dall’impossibilità <strong>di</strong>consultare documenti, la scomo<strong>di</strong>tà, la minore garanzia <strong>di</strong> anonimato, la<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperire l’intervistato e la formulazione meno standar<strong>di</strong>zzata <strong>delle</strong>domande.Tali svantaggi hanno riguardato la nostra ricerca solo in modo marginale.Solo quello della formulazione <strong>delle</strong> domande è stato molto <strong>di</strong>scusso durante leriunioni <strong>di</strong> preparazione dello schema <strong>di</strong> intervista; in conclusione, consideratele presumibili, e subito confermate, forti <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> età e livello <strong>di</strong> istruzionedegli intervistati, è risultato preferibile lasciare una certa libertà agliintervistatori nella enunciazione <strong>delle</strong> domande, nella convinzione che non siatanto importante che tutti ascoltino la stessa domanda quanto che la capiscanoallo stesso modo e rispondano in funzione dell’obiettivo della ricerca (Palumbo1992).4.1.1 Raccolta <strong>dei</strong> datiRuolo fondamentale per la definizione dell'intera base contenutistica <strong>di</strong>rilevazione ha avuto la prima fase <strong>di</strong> pretest. Sulla base della letteraturain<strong>di</strong>viduata, <strong>delle</strong> ricerche esistenti e, soprattutto, del brainstorming interno algruppo <strong>di</strong> ricerca, è stata costruita una griglia per l'intervista in profon<strong>di</strong>tà aireferenti <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> del percorso <strong>di</strong> innovazione selezionati.Vista l’ampiezza dell’argomento e la mancanza <strong>di</strong> priorità <strong>dei</strong> <strong>di</strong>versi temi datrattare abbiamo cercato <strong>di</strong> restringere al massimo il numero <strong>di</strong> domande ma,contemporaneamente, <strong>di</strong> lasciare all’intervistato ampia libertà <strong>di</strong> <strong>di</strong>vagazione e<strong>di</strong> interpretazione. Tale sforzo è stato accompagnato, durante le primeinterviste, dall’insistenza <strong>dei</strong> ricercatori sulla rilevanza dell’apporto37


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatodell’intervistato alla ricerca in quanto testimone privilegiato <strong>di</strong> una realtàcomposita e complessa.Nella seconda fase <strong>di</strong> rilevazione parte fondamentale hanno avuto gliintervistatori: in una ricerca che utilizza meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione qualitativi il ruolodell'intervistatore è cruciale. Per la sua preparazione non possono esseresufficienti brevi briefing <strong>di</strong> qualche ora. E' consigliabile che ogni intervistatoresia quin<strong>di</strong> coinvolto nella fase <strong>di</strong> analisi <strong>dei</strong> risultati del pretest in modo dacomprendere appieno l'obiettivo della ricerca, le motivazioni e i <strong>di</strong>versi risvolti<strong>di</strong> ogni tema inserito nella griglia <strong>di</strong> intervista definitiva.Molti <strong>dei</strong> punti da noi in<strong>di</strong>cati come cruciali nella definizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori per la<strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> sono stati confermati e precisati durante questeinterviste.4.1.2 Analisi ed elaborazione del materiale raccoltoIl materiale raccolto sotto forma <strong>di</strong> appunti, cassette au<strong>di</strong>o, commenti e<strong>di</strong>mpressioni degli intervistatori, è stato analizzato secondo i classici strumentidella ricerca qualitativa e organizzato in modo da ricostruire classificazioni etipologie che ci permettano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong><strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> che sono obiettivo specifico <strong>di</strong> questa indagine.<strong>La</strong> parte più impegnativa è stata l’analisi <strong>delle</strong> sbobinature <strong>delle</strong> interviste. 15Agli intervistatori era stato richiesto <strong>di</strong> trascrivere letteralmente tutto ciò cheera stato registrato durante l’intervista. <strong>La</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>delle</strong> cassette haconsentito <strong>di</strong> avere un saggio dell’efficacia dell’addestramento sugliintervistatori e della loro capacità e prontezza nell’affrontare le <strong>di</strong>versesituazioni che si presentavano nel modo più utile agli scopi della ricerca.Il riascolto <strong>dei</strong> nastri, soprattutto <strong>delle</strong> prime interviste fatte da ogniintervistatore, ha permesso <strong>di</strong> intervenire subito sugli errori più comuni conottimi risultati.Una volta ottenute tutte le sbobinature abbiamo proceduto all’analisi del testocentrata su:15 Le sbobinature integrali <strong>delle</strong> interviste sono allegate al presente rapporto.38


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato- in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> risposte ad ogni argomento previsto dallo schema <strong>di</strong>intervista sia in seguito alla precisa domanda sia spontaneamente nel corsodella <strong>di</strong>scussione;- raggruppamento <strong>delle</strong> risposte analoghe organizzandole in categorie <strong>di</strong>risposte il cui senso fosse accomunabile. Nei casi in cui è stato possibile lerisposte sono state collocate lungo un immaginario continuum. Ad unestremo è stata posta la categoria <strong>di</strong> risposte totalmente in accordo con ladomanda e all'altro estremo quella totalmente contraria. Le altre categorie<strong>di</strong> risposta sono state <strong>di</strong>sposte lungo il continuum in posizioni interme<strong>di</strong>e.Una volta raggruppate le risposte <strong>delle</strong> associazioni su posizioni analoghe si ècercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare caratteristiche strutturali o organizzative comuni chepotessero giustificare la comunanza d'opinione sull'argomento trattato.Il lavoro si è concluso con il confronto fra i criteri <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong><strong>sociale</strong> emersi dalle interviste ai referenti <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> e ai beneficiari, quellicitati nella letteratura sull'argomento e quelli emersi dal brainstorming delgruppo <strong>di</strong> ricerca.Il primo risultato <strong>di</strong> tale confronto è l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> aree sulle quali èstato costruito il modello <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> che proponiamo.4.2 <strong>La</strong> traccia <strong>delle</strong> interviste non strutturate<strong>La</strong> scelta <strong>di</strong> effettuare interviste non strutturate significa seguire un percorso <strong>di</strong>lavoro che prevede innanzitutto la costruzione <strong>di</strong> uno schema specifico cheevidenzi quali temi sono da esplorare maggiormente nel corso del colloquio conl’intervistato. Di seguito inseriamo la traccia che abbiamo utilizzato nel lavoro<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento qualitativo (figura 3). In alcune occasioni abbiamo avutol’opportunità <strong>di</strong> poter rivolgere alcune domande ai beneficiari <strong>di</strong>retti (adesempio immigrati stranieri) ed in<strong>di</strong>retti (ad esempio genitori <strong>di</strong> persone<strong>di</strong>versabili). In questi casi abbiamo utilizzato le in<strong>di</strong>cazioni contenute nelle39


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoschede <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex ante costruite ad hoc per ogni singolo progetto nellaparte riservata al valutatore. 16Figura 3 – Schema <strong>di</strong> intervista non strutturataSCHEMA DI INTERVISTA NON STRUTTURATA AI REFERENTI DEI PROGETTIPREMESSAL’obiettivo dell’intervista ai referenti <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato è quello <strong>di</strong> esplorare possibili ambiti<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>.Quin<strong>di</strong> non è importante la <strong>valutazione</strong> del loro progetto, ma è a partire da quello che si possono in<strong>di</strong>viduare aree,in<strong>di</strong>catori formali e non, quantitativi e qualitativi.DATI ANAGRAFICI DELL’INTERVISTATOCognome e nomeEtàRuolo ricoperto nell’associazioneRuolo ricoperto nel progettoDATI SUL PROGETTOData <strong>di</strong> conclusione del progettoAREE DA ESPLORARE NELL’INTERVISTAContinuitàL’attività/le attività previste dal progetto si è conclusa oppure continua (o continuerà) con altri finanziamenti (o senzafinanziamenti)?In<strong>di</strong>catori formali e non formali <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> del progettoQuali sono le aree che voi giu<strong>di</strong>cate importanti per la <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> attività <strong>di</strong> un progetto?Quali sono gli in<strong>di</strong>catori che avete utilizzato e utilizzerete per la <strong>valutazione</strong> dell’attività?Potete metterli in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza?<strong>La</strong> sod<strong>di</strong>sfazione degli utentiCome fate a valutare il gra<strong>di</strong>mento <strong>dei</strong> servizi attivati presso i vostri utenti?Coinvolgimento <strong>di</strong> altri soggetti (persone e/o organizzazioni)Come sono stati coinvolti altre persone o organizzazione nelle attività del progetto?16 Ve<strong>di</strong> schede allegate <strong>di</strong> ogni progetto e la scheda generale <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ex ante (figura 2).40


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoRapporti con i servizi pubbliciQuali sono stati i rapporti con i servizi pubblici nello svolgimento <strong>delle</strong> attività previste dal progetto?Quali sono i risultati che avreste voluto?Sostituzione/integrazione con i servizi pubbliciLe attività del vostro progetto sono autonome dal servizio pubblico?Rapporti con le imprese (solo per alcuni <strong>progetti</strong>)Gli inserimenti lavorativi che avete proposto hanno avuto una continuità? Se sì per quali ragioni sono andati bene?Se no per quali motivi si sono interrotti?Risultati del progettoQuali sono i risultati del progetto?Come valutate i risultati del progetto?Il futuro <strong>delle</strong> attivitàQuale futuro prevedete per le attività messe in atto dal progetto?Su quali aree pensate possa aver avuto e/o avrà influenza il vostro progetto?4.3. I percorsi per la costruzione degli in<strong>di</strong>catori e <strong>dei</strong> modelli <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>L’ultima fase della ricerca si è concentrata sulla costruzione degli in<strong>di</strong>catori esulla definizione <strong>dei</strong> percorsi e <strong>dei</strong> modelli <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> e,più in generale, sul processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>.Il processo <strong>di</strong> costruzione degli in<strong>di</strong>catori ha seguito il percorso in<strong>di</strong>cato nellatabella 4.41


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoTabella 4 - Processo <strong>di</strong> costruzione degli in<strong>di</strong>catoriProcesso <strong>di</strong> costruzione degliin<strong>di</strong>catori1) Definizione <strong>delle</strong> aree da valutare2) scomposizione <strong>delle</strong> aree in<strong>di</strong>mensioni; scelta <strong>delle</strong> <strong>di</strong>mensionirilevanti3) costruzione della <strong>di</strong>mensioneoperativa4) misurazione degli in<strong>di</strong>catori5) eventuale costruzione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce,in base al peso <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>mensionein<strong>di</strong>cata sulle aree in<strong>di</strong>viduateFonte: adattato da Palumbo (2003)<strong>La</strong> definizione <strong>dei</strong> percorsi e <strong>dei</strong> modelli <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> d’<strong>impatto</strong> e del processo<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> parte dall’idea che sia necessario prevedere una varietà <strong>di</strong>meto<strong>di</strong> per poter meglio affrontare il contesto <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato.Come svilupperemo nel paragrafo successivo pensiamo siano necessari:a) valutatori in<strong>di</strong>pendenti che instaurano un rapporto <strong>di</strong> fiducia con leassociazioni proponenti sin dall’inizio della progettualità e chepropongono tutte le tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>;b) test <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> ed auto<strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> su alcuni aspetti<strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> condotti sia dal valutatore sia dalle associazioni stesse;c) analisi <strong>dei</strong> beneficiari <strong>di</strong>retti ed in<strong>di</strong>retti attraverso interviste strutturate enon strutturate condotte dai valutatori.42


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato5. Le tipologie, le aree e gli in<strong>di</strong>catori per il processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. <strong>La</strong>proposta <strong>di</strong> modello.Il modello del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> che comprende anche la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong><strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> è composto da: 1) una griglia con tutte le tipologie <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> (tabella 5); 2) gli schemi <strong>delle</strong> interviste non strutturate e <strong>dei</strong>focus group in<strong>di</strong>cate nella griglia (figure da 4 a 8); 3) le linee guida per ilpercorso del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> (figura 9).5.1 <strong>La</strong> griglia principale del modello<strong>La</strong> griglia è composta da nove colonne. <strong>La</strong> prima colonna in<strong>di</strong>vidua la tipologia<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> (ex ante, in itinere, ex post, <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>) alla quale si fariferimento. <strong>La</strong> seconda colonna in<strong>di</strong>vidua le aree e/o i concetti da valutare adun livello <strong>di</strong> astrazione più alto. <strong>La</strong> terza, quarta e quinta colonna in<strong>di</strong>viduano ilprocesso <strong>di</strong> costruzione degli in<strong>di</strong>catori 17 con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> <strong>di</strong>mensionirilevanti (colonna tre), la costruzione della <strong>di</strong>mensione operativa (colonna 4) ela misurazione degli in<strong>di</strong>catori (colonna 5).A tale proposito sottolineiamo che per le caratteristiche <strong>delle</strong> attività e <strong>dei</strong><strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato che si rivolgono alla persona –intangibilità e negoziabilità (Bezzi, 2004) – la costruzione degli in<strong>di</strong>catori (edella successiva <strong>valutazione</strong>) dovrà tenere conto <strong>di</strong> una maggioreindeterminatezza. Nella sesta colonna sono proposti i punteggi <strong>dei</strong> singoliin<strong>di</strong>catori, mentre nella settima colonna proponiamo una prima ponderazionedegli in<strong>di</strong>catori per ogni tipologia <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> e per l’intero processovalutativo. Nelle ultime due colonne in<strong>di</strong>viduiamo se l’in<strong>di</strong>catore fa parte <strong>di</strong> unpercorso <strong>di</strong> auto<strong>valutazione</strong> o <strong>di</strong> etero<strong>valutazione</strong>. L’auto<strong>valutazione</strong> è statainserita perché pensiamo sia importante innescare un meccanismo <strong>di</strong> crescita17 Ve<strong>di</strong> paragrafo precedente.43


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatodella cultura della <strong>valutazione</strong> fra le associazioni <strong>di</strong> volontariato prima <strong>di</strong>avviare percorsi <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> che prevedano esclusioni o sanzioni <strong>di</strong> qualchetipo.5.1.1 I punteggiAd ogni singolo in<strong>di</strong>catore in<strong>di</strong>viduato è stato attribuito un punteggio. Ilmassimo punteggio attribuito è stato 5 e il minimo 0.Per ogni fase del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> abbiamo in<strong>di</strong>viduato un massimo edun minimo che i <strong>progetti</strong> possono raggiungere (ve<strong>di</strong> tabella 6).E’ da sottolineare con forza, però, che i punteggi <strong>delle</strong> singoli fasi del processo<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> e del processo complessivo sono semplicemente una in<strong>di</strong>cazionee non un giu<strong>di</strong>zio sintetico, per due motivi principali: 1) il modello <strong>di</strong> processo<strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> proposto è prevalentemente <strong>di</strong> tipo qualitativo e non si presta aduna quantificazione; 2) nell’ottica <strong>di</strong> una <strong>valutazione</strong> partecipata è importanteriflettere su ogni singolo in<strong>di</strong>catore <strong>delle</strong> fasi del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>piuttosto che <strong>di</strong>scutere su un numero sintetico finale per raggiungere unmiglioramento nella qualità <strong>delle</strong> attività previste e della progettualità piùgenerale della associazioni <strong>di</strong> volontariato.44


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoTabella 5 – Modello del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>: tipologie <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>, <strong>delle</strong> aree e degli in<strong>di</strong>catori da usare per i<strong>progetti</strong> <strong>dei</strong> percorsi <strong>di</strong> innovazioneVALUTAZIONE EX ANTE DEL PROGETTOTipologiaAree daIn<strong>di</strong>catoriSviluppoArticolazionePAutoValutazione<strong>valutazione</strong>valutarein<strong>di</strong>catoriin<strong>di</strong>catoriuValutazioneIn<strong>di</strong>pendententeggiValutazioneAnalisi <strong>dei</strong>Analisi coerente e1) <strong>progetti</strong> che1.1) riferibili ai4XXXXXXXXXXex antebisogniapprofon<strong>di</strong>ta <strong>dei</strong>siano ideati e24 mesibisognibasati sulla base <strong>di</strong>precedentistu<strong>di</strong> e analisieffettuati nell’area1.2) riferibili ai2territoriale48 mesiinvestitaprecedentidall’azione econdotti da1.3) riferibili1organizzazione <strong>di</strong>oltre 48 mesiprovata cre<strong>di</strong>bilitàprecedentiscientifica(università1.4) Nessuna045


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatopubbliche eprivate, istituti <strong>di</strong>ricerca)2) Citazione <strong>delle</strong>2.1) Presenza2fontiAssenza03) Numero incontri3.1)per costruire00l’analisi1-213-526-103oltre 1154) tipologia eAlta34) VALINqualitàMe<strong>di</strong>a1professionalitàBassa0coinvolteValutazione Analisi <strong>dei</strong> Ricchezza e varietà 1) presenza <strong>di</strong> 1.1) Presenza 3 XXXXXXXXXXex ante bisognidella variabili assunteper la descrizione <strong>dei</strong>fenomeni oggetto delprogettovariabili specifichesul tema oggettodel progettoAssenza 0Valutazione “Storia lunga” ed 1) Numero <strong>di</strong> anni 1.1) da 0 a 2 1 XXXXXXXXXX46


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoex anteesperienza<strong>di</strong> attività sul tema1.2) da 3 a 52dell’associazioneoggetto del1.3) oltre 63progettoValutazioneGrado <strong>di</strong>Chiarezza del1) sinteticità1.1)XXXXXXXXXXex-anteanticipazioneproblema/esigenza cuitesto descrittivoPresenza2rispetto alil progetto cerca <strong>di</strong>max 20 righeAssenza0problemadare una rispostaadeguata2.1) VALIN2) grado <strong>di</strong>2.1)comprensibilitàAlto3Me<strong>di</strong>o1Basso03) riferimenti aproblemi simili3.1) assenza0presenza2ValutazioneIn<strong>di</strong>viduazioneChiarezza e1) Numerosità del1.1)XXXXXXXXXXex-antegruppopertinenzagruppo bersaglio0-10%1bersaglionell’in<strong>di</strong>viduazione del(% beneficiari con11-50%2(beneficiarigruppo bersaglioil problema sul51-80%3principali)totale <strong>dei</strong>81-100%4potenzialibeneficiari nellapopolazione <strong>di</strong>riferimento)47


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato2) coerenza con il2.1)2.1) VALINproblemaalto3in<strong>di</strong>viduatome<strong>di</strong>o1(grado <strong>di</strong>basso0corrispondenza fraproblemi ebeneficiariin<strong>di</strong>viduati)ValutazioneCoinvolgimento attivo1) % numero <strong>dei</strong>1.1)XXXXXXXXXXex-antenella fase progettualecontatti fra i0-10%1<strong>dei</strong> rappresentanti <strong>dei</strong>beneficiari e gli11-50%2beneficiari delaltri attori del51-80%3progetto stessoprogetto sul totale81-100%4degli incontriprevisti nelprogettoValutazionePresenza e risultatiPresenza3XXXXXXXXXXex-antemisurabili <strong>di</strong> pre-testAssenza0<strong>delle</strong> azioni previstedal progettoValutazioneRa<strong>di</strong>camento1) durata della1.1) 0-2 anni1XXXXXXXXXXex-anteterritoriale delpresenza sul3-5 anni2soggettoterritoriooltre 6 anni3proponente2) presenza <strong>di</strong> altri2.1) presenza1<strong>progetti</strong> attivi sulassenza048


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoterritorio sullestesse tematichee/o su temicontigui3) presenza3.1) presenza1<strong>progetti</strong> precedentiassenza0sul territorioValutazionePartenariato1) numero e1.1)XXXXXXXXXXex-antePresenza <strong>di</strong>frequenza degli0-201relazioni conincontri pubblici21-502enti locali, altre(% numero51-803organizzazioniincontri previsti fra81-1004<strong>di</strong> volontariato,i partner sul totalealtredegli incontriorganizzazioniprevisti)nonprofitProgetti chepongano in2) grado <strong>di</strong>2.1)VALINessere pratichecomplementarietàalta3<strong>di</strong><strong>delle</strong> attivitàme<strong>di</strong>a1coinvolgimentoprevistebassa0degli attorisociali locali eche adottino3) partenariato3.1)XXXXXXXXXXforme <strong>di</strong>formalizzatopresenza349


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoconcertazione e(protocolloassenza0strumenti <strong>di</strong>d’intesa,contrattazioneconvenzioni,negoziataaccor<strong>di</strong> <strong>di</strong>programma)4) progetto4.1) presenza2XXXXXXXXXXcoerente con laassenza0programmazionezonale(presenzariferimenti)5) adozione <strong>di</strong> un5.1) presenza2XXXXXXXXXXdocumento,assenza0con<strong>di</strong>viso evalutabile, <strong>di</strong>missione delprogetto6) in che misura la6.1)VALINpartnership0-10%1rappresenta11-30%2l’insieme degli31-50%350


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoattoripotenzialmenteinteressati dallaproblematicaoggettodell’intervento?51-80%81-100%457) Il partenariatoappare in grado <strong>di</strong>sviluppareun’azione <strong>di</strong><strong>di</strong>sseminazioneutilizzando leproprie reti <strong>di</strong>influenza?7.1) capacitàaltacapacità me<strong>di</strong>acapacità bassa310VALIN8) numeroassociazionicoinvolte sul totale<strong>delle</strong> associazioniche si occupanodello stesso temasul territorio <strong>di</strong>riferimento8.1)0-2021-5051-8081-1001234XXXXXXXXXX51


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato9) numero <strong>progetti</strong>9.1)XXXXXXXXXXrealizzati con altre0-201organizzazioni sul21-502totale <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>51-803realizzati81-100410) Il10.1)VALINcoinvolgimento <strong>di</strong>completo3partner èparziale1completo, parzialemarginale0o marginale?11) Inserimento11.1) Presenza3XXXXXXXXXXdell’associazione inAssenza0altri <strong>progetti</strong> comepartnerValutazioneArticolazioneCoerenza, chiarezzaAlta3VALINex anteinterna/obiettived efficaciaMe<strong>di</strong>a1idell’articolazioneBassa0complessiva inrapporto agli obiettiviValutazioneCoerenza <strong>dei</strong>Gli obiettivi specifici eGrado <strong>di</strong>Alta3VALINex-anterisultati attesii risultati attesimisurabilitàMe<strong>di</strong>a2con gli obiettivivengono presentati inBassa152


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoprevistimaniera tale daAssente 0permettere la loromisurabilità?ValutazioneEsperienza delNumero e durata <strong>delle</strong>1) numero1.1)XXXXXXXXXXex-antesoggettoprogettualità sul tema00proponentespecifico1-101rispetto aloltre 113tema affrontatonel progetto2) durata2.1)0 anni01-3 anni1oltre 4 anni3ValutazioneQualità <strong>delle</strong> risorsePresenza <strong>di</strong>Alta3VALINex-anteumane utilizzatecurriculumMe<strong>di</strong>a1(qualificazioneBassa0operatori coinvoltinel progetto)ValutazionePubblicazioni,Presenza2XXXXXXXXXXex-antericerche, materialeAssenza0<strong>di</strong>vulgativo realizzatosul tema oggetto delprogettoValutazioneInnovazioneRispetto:Alta3VALINex-anterispetto alle1. agli obiettiviMe<strong>di</strong>a1attività2. al processoBassa0precedenti3. al contesto53


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatosullo stesso4. al networkingambito, tema,contesto2) numero nuove2.1)XXXXXXXXXXassociazioni (nate0-201negli ultimi due21-502anni) sul totale51-803<strong>delle</strong> associazioni81-1004coinvolte nelprogettoValutazioneSostenibilità<strong>La</strong> sostenibilità <strong>delle</strong>1) livello <strong>di</strong>1.1) Alta3VALINex-anteazioni proposte e <strong>dei</strong>replicabilitàMe<strong>di</strong>a1risultati attesi è taleBassa0da garantire unaccettabile livello <strong>di</strong>2) grado <strong>di</strong>2.1)trasferimento?coinvolgimentoalto3attivo partner eme<strong>di</strong>o1beneficiaribasso0ValutazioneRilevanzaQuanto e come ilGrado <strong>di</strong> rilevanzaAlto3VALINex anteprogetto proposto puòMe<strong>di</strong>o1essere consideratoBasso0rilevante rispetto allestrategie propostenell’ambito specifico?54


VALUTAZIONE DI PROCESSO DEL PROGETTO<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoTipologiaAree daIn<strong>di</strong>catoriSviluppoArticolazionePAutoValutazione<strong>valutazione</strong>valutarein<strong>di</strong>catoriin<strong>di</strong>catoriuValutazioneIn<strong>di</strong>pendententeggiValutazioneGrado <strong>di</strong>1) modalità <strong>di</strong>Analisi <strong>dei</strong> verbaliAlto3VALIN<strong>di</strong> processoriformulazioneriflessione con<strong>di</strong>visa<strong>delle</strong> riunioni svolteMe<strong>di</strong>o1parzialeall’internodurante laBasso0progetto adell’associazionerealizzazione delfronte <strong>di</strong> unprogetto da:cambiamento2) modalità <strong>di</strong><strong>dei</strong> bisogniriflessione con<strong>di</strong>visa- equipe progettocon i partner- volontari- volontari e3) modalità <strong>di</strong>beneficiari <strong>di</strong>retti eriflessione con<strong>di</strong>visain<strong>di</strong>retticon il territorio- partnerValutazioneProfessionalitàGrado <strong>di</strong>1) Quale e’ la1.1)XXXXXXXXXX<strong>di</strong> processonelle attivitàprofessionalità delprofessionalità- nessuna:proposte dalpersonale coinvoltorichiestaainonhaprogettovolontaridellasenso55


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatovostra associazione(una sola scelta)parlare <strong>di</strong>professionalità per chifa servizioinun’associazione <strong>di</strong>volontariato, basta lamotivazioneel’entusiasmo- nessunabasta ilbuon senso- competenzateorica- competenzaoperativa- competenzateorica eoperativa- competenzateorica eaggiorname0001256


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato-ntocontinuocompetenzateorica eoperativa eaggiornamentocontinuo232) <strong>La</strong> competenzaè sufficiente agarantire unservizio <strong>di</strong> qualità?2.1)- sì- no- non so1303) Se no: qual è ilfattore piùimportante chedeveaccompagnarla?(una sola risposta)3.1)- capacità <strong>di</strong>ascolto- buon senso- motivazione- entusiasmo30004) Questi fattorisarebbero4.1)- sì157


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatosufficienti anche in- no3mancanza <strong>di</strong>- non so0competenzaspecifica da partedel volontario?5) % numero5.1)ore/attività/azioni0-20%1coperte dal21-50%2volontariato sul51-80%3totale81-100%4ValutazionePresenza <strong>di</strong>1) grado <strong>di</strong>1.1) interviste nonAlto3VALIN<strong>di</strong> processouna relazionecoinvolgimento <strong>dei</strong>strutturate con iMe<strong>di</strong>o1continua con ibeneficiaribeneficiariBasso0beneficiari delprogetto2) incontri perio<strong>di</strong>cicon i beneficiari2.1) presenza3XXXXXXXXXXassenza0ValutazioneFlessibilità1) Mo<strong>di</strong>ficare gliPerognunaXXXXXXXXXX<strong>di</strong> processo<strong>delle</strong> attivitàobiettivi e i meto<strong>di</strong><strong>delle</strong>frasidel progetto<strong>di</strong>interventoin<strong>di</strong>viduarea(adattabilità aidell’associazione inquali<strong>delle</strong>mutamenti)rispostaalleseguentiesigenzeposizionisiemergentisulsente più vicinoterritorioè58


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoessenziale perriuscire a darerisposte adeguate.Totalmented’accordo3Perd’accordoniente02) Adattare ilservizio alleesigenzeemergenti sulterritorio èsconsigliabileperché si rischia <strong>di</strong>entrare nellecompetenze <strong>di</strong> altrisoggetti.Totalmented’accordo0Perd’accordoniente33) Il sensodell’attivitàvolontaria sta nel59


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatodare rispostemodellate sullenecessitàspecifiche <strong>di</strong> ogniutente.Totalmented’accordo3Perd’accordoniente04) L’adattamentoalle esigenzespecifiche <strong>di</strong> ogniutente va evitatoperché riducel’ampiezzadell’interventoTotalmented’accordo05) Dare risposteveloci anche grazieall’uso <strong>di</strong> percorsiinformali è unvalore essenzialePerd’accordoniente360


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato<strong>delle</strong>volontarieattivitàTotalmented’accordo36) Le risposteveloci implicanomancataponderazionedell’intervento edeccessivaassunzione <strong>di</strong>responsabilità.Per niented’accordoTotalmented’accordo007) Le associazioni<strong>di</strong> volontariato nondevono darerisposte veloci persopperire allemancanze deglienti pubbliciPer niented’accordoTotalmente361


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatod’accordo3Perniented’accordo0ValutazioneGrado <strong>di</strong>Analisi <strong>dei</strong> verbaliAlto3VALIN<strong>di</strong> processocoinvolgimento<strong>delle</strong> riunioni svolteMe<strong>di</strong>o1<strong>di</strong> altredurante laBasso0organizzazionirealizzazione delnel ri-progettoorientamentodel progettoValutazioneGrado <strong>di</strong>Sono state impostateFocus Group conAlto3VALIN<strong>di</strong> processoefficienza edadeguatamentelevolontarieMe<strong>di</strong>o1efficacia nellafunzioniprincipalibeneficiari<strong>di</strong>rettiBasso0gestione delpreviste dal progetto?ed in<strong>di</strong>rettiprogetto(organizzazioneLe persone coinvolte, personale,(volontari e non) sonorisorse umanesufficienti per ile strumentali,progetto previsto?professionalitàdel progetto)Le persone coinvolte(volontari e non)hanno le competenzeadeguate per ilprogetto previsto?62


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIl progetto è benorganizzato?Le persone coinvolte(volontari e non)lavorano beneinsieme?Il progetto èsufficientementecoor<strong>di</strong>nato con altri<strong>progetti</strong> e altreorganizzazioni chelavorano sullo stessotema?Le risorse umane estrumentali sonoadeguatealfunzionamento delprogetto?Le risorse umane estrumentali sonousate efficacemente?63


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIl progetto èsufficientementecoor<strong>di</strong>nato con leattività previste dallapubblicaamministrazione nelsettore?Il progetto èsufficientementecoor<strong>di</strong>nato con leattività previste dallapubblicaamministrazione nelterritorio specifico?Il progetto è condottocon professionalità?64


VALUTAZIONE EX POST DEL PROGETTO<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoTipologiaAree daIn<strong>di</strong>catoriSviluppoArticolazionePAutoValutazione<strong>valutazione</strong>valutarein<strong>di</strong>catoriin<strong>di</strong>catoriuValutazioneIn<strong>di</strong>pendententeggiValutazioneCoerenza <strong>dei</strong>% scostamento‹ 10%4XXXXXXXXXXex-postmaterialirispetto agli‹ 30%3prodottiobiettivi <strong>dei</strong>‹ 50%1rispetto aglimateriali prodotti‹ 80%0obiettivi delprevisti dalprogettoprogettoValutazioneCoerenza e% scostamento‹ 10%4XXXXXXXXXXex-postconformità<strong>delle</strong> realizzazioni‹ 30%3<strong>delle</strong>rispetto ai risultati‹ 50%1realizzazioniprevisti dal‹ 80%0con gli obiettiviprogettoe i risultatiprevistiValutazioneGrado <strong>di</strong>quante persone hanno% scostamento‹ 10%4XXXXXXXXXXex postefficienza nellaricevutoibeneficiarisul‹ 30%3risposta aiservizi/attività/benefictotalepotenziali‹ 50%165


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatobisogni i del progetto sulbeneficiari ‹ 80% 0totale <strong>dei</strong> potenzialibeneficiari?ValutazioneGrado <strong>di</strong>Le persone che hanno% scostamento dai‹ 10%4XXXXXXXXXXex postefficacia nellaricevutoibeneficiari previstii‹ 30%3risposta aiservizi/attività/benefic‹ 50%1bisognii del progetto erano‹ 80%0quelle previste dalprogetto stesso?ValutazioneQualità <strong>delle</strong>Le persone hanno1) % scostamento1.1)4XXXXXXXXXXex postrispostericevuto la quantità, larispettoalle‹ 10%3previste daltipologia e la qualitàquantità e alle‹ 30%1progetto<strong>dei</strong>tiplogie previste‹ 50%0servizi/attività/benefic‹ 80%i previste dalprogetto?2) grado <strong>di</strong> qualità2.1)2.1)<strong>delle</strong> rispostealto3VALIN(intervistenonme<strong>di</strong>o1strutturate per labasso0qualità prevista)ValutazioneSod<strong>di</strong>sfazioneI beneficiari del1) grado <strong>di</strong>1.1)VALINex post<strong>dei</strong> beneficiariprogettosonosod<strong>di</strong>sfazioneAlto3rispetto allesod<strong>di</strong>sfatti<strong>dei</strong>(intervistenonMe<strong>di</strong>o1attivitàservizi/attività/beneficstrutturate)basso0i?66


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato2.1)2) % <strong>di</strong> abbandoni‹ 10%4XXXXXXXXXX<strong>dei</strong>beneficiari‹ 30%3(scarto tra l’inizio e‹ 50%1la fine <strong>delle</strong> attività‹ 80%0del progetto)ValutazioneSod<strong>di</strong>sfazioneI beneficiari delGrado<strong>di</strong>Alto3VALINex post<strong>dei</strong> beneficiariprogettosonosod<strong>di</strong>sfazioneMe<strong>di</strong>o1rispettosod<strong>di</strong>sfattidel(intervistenonBasso0all’organizzaziopersonale (volontari estrutturate)ne del progettonon) coinvolti nelprogetto67


VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE DEL PROGETTO<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoTipologiaAree daIn<strong>di</strong>catoriSviluppoArticolazionePAutoValutazione<strong>valutazione</strong>valutarein<strong>di</strong>catoriin<strong>di</strong>catoriuValutazioneIn<strong>di</strong>pendententeggiValutazioneTrasformazioneAnalisi <strong>delle</strong>1) % <strong>di</strong>minuzione1.1)XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong><strong>dei</strong> bisognitrasformazioni nel<strong>dei</strong> bisogni iniziali0-10%1<strong>sociale</strong>in<strong>di</strong>viduatigruppo bersaglio <strong>dei</strong><strong>dei</strong> beneficiari sul11-30%2beneficiari (prima etotale <strong>dei</strong>31-50%3dopo l’avvio delbeneficiari51-80%4progetto) e nel gruppo81-100%5<strong>di</strong> controllo2) % cambiamento2.1)nei bisogni iniziali0-10%1<strong>dei</strong> beneficiari sul11-30%2totale <strong>dei</strong>31-50%3beneficiari51-80%481-100%53) grado <strong>di</strong>3.1)VALINtrasformazionealto368


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato(interviste nonme<strong>di</strong>o1strutturate prima ebasso0dopo)ValutazioneContinuità <strong>di</strong>Numero attività00XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>alcune <strong>delle</strong>progetto ancora11<strong>sociale</strong>attività previsteattive dopo 6 mesi2-33dal progettodalla conclusioneoltre 44dopo la suaconclusioneformaleValutazioneSviluppo dellaAmpliamento <strong>delle</strong> reti1) Numero <strong>di</strong>1.1)XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>relazionalità sul<strong>di</strong> partnership previstepartner aggiuntivi01<strong>sociale</strong>territoriodal progettorispetto a quellida 1 a 32formalmenteoltre 43previsti nelprogettoAmpliamento relazioni2) avvio nuovi2.1)con gli enti locali sulleincontri con glipresenza2azioni previste dalenti pubblici suiassenza0progettotemi progettuali3) avvio nuove3.1)progettualità/attivitpresenza2à sui temiassenza0progettuali69


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoValutazioneIntegrazioneGrado <strong>di</strong> conoscenza1) <strong>La</strong> vostra1.1)<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>con le politiche<strong>delle</strong> progettualitàassociazione- consulta<strong>sociale</strong>pubbliche e conreciproche nell’ambitopartecipaterritorialeil territorio <strong>di</strong><strong>di</strong> azione del progettostabilmente ad una(comunaleriferimentoqualcheeIncremento dellaorganizzazioneoprovinciale)complementarietàstrutturainsieme;1<strong>delle</strong> attività previstead altri soggetti?- coor<strong>di</strong>namedal progetto con lentoattività previste dalletematico;1politiche pubbliche- coor<strong>di</strong>namentoGrado <strong>di</strong> integrazionegenerale;1del progetto nel- tavolocontesto territorialepermanente<strong>di</strong> confrontoconaltrisoggetti(pubblicieprivati);1- delegazionecentroservizi;1- nessunaorganizzazione070


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato2) L’associazione2.1)proponenteSì3provvederegolarmenteadNo0inviarematerialeinformativosulleattività e i risultatidel progetto adenti pubblici/ altrisoggetti non profit/privati operanti nelvostrosettore/territorio?ValutazioneRilevanza sul1) Esiste una1.1)<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>territorioprogettualitàSì2<strong>sociale</strong>aggiuntivaall’interno delNo0contestoterritoriale2.1)2) Esiste unaSì2progettualitàaggiuntivaNo0all’interno del tema71


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoValutazioneEffetti suiGrado <strong>di</strong>Interviste nonAlto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>beneficiaricoinvolgimento <strong>di</strong>rettostrutturate dopo 6Me<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong><strong>di</strong>rettied in<strong>di</strong>retto <strong>dei</strong>mesiBasso0beneficiari <strong>di</strong>retti delprogettoValutazioneEffetti suiGrado <strong>di</strong>Interviste nonAlto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>beneficiaricoinvolgimento <strong>di</strong>rettostrutturate dopo 6Me<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>in<strong>di</strong>rettied in<strong>di</strong>retto <strong>dei</strong>mesiBasso0beneficiari in<strong>di</strong>retti delprogettoValutazioneEffetti <strong>di</strong>Miglioramento dellaInterviste nonAlto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>trasformazionesituazione in<strong>di</strong>vidualestrutturate dopo 6Me<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>sui beneficiaried ambientale <strong>dei</strong>mesi (contenentiBasso0del progettobeneficiarianche gli in<strong>di</strong>catori(cambiamenti emotivi,<strong>di</strong> empatia - clima,nelle azioni, nelloemozioni,stato <strong>di</strong> vulnerabilità)sensazioni,corporeità)ValutazioneCambiamentianalisi <strong>delle</strong> percezioniGrado <strong>di</strong>Alto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>nel mondo del<strong>dei</strong>:cambiamentoMe<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>pensiero ebeneficiari(Interviste nonBasso0nell’immaginaricitta<strong>di</strong>ni nonstrutturate dopo 6o collettivo <strong>di</strong>coinvolti nelmesi)un ambito dellaprogettovulnerabilità edell’esclusione72


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato<strong>sociale</strong>Trasformazioninellapercezionedella realtà(beneficiari ecitta<strong>di</strong>ni)ValutazioneRiproduzione <strong>di</strong>Presenza <strong>di</strong> una1) Accade che gli1.1) Sì2XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>relazionirelazione continua conutentiNo0<strong>sociale</strong>i beneficiari dopo lamantenganounconclusione delcontattoconprogettol’associazioneanche dopo ilperiodo in cuihanno fruito delservizio?2) Se sì, che tipo2.1)<strong>di</strong> contatto?- <strong>di</strong>ventano(una sola risposta)volontari;3- mantengonorapporti<strong>di</strong>amiciziaconivolontari;273


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato- ritornanocon lostessoproblema ocon altri;- in<strong>di</strong>rizzanoall’associazione altrepersone conproblemisimili;023) Quali sono leattivitàdell’associazioneper promuovereautonomia eresponsabilitànegli utenti?3.1)a) creareoccasioni <strong>di</strong>inserimentolavorativo;b) affiancarel’utente nelpercorsoesterno(lavorativo,familiare)una voltarisolto il suo<strong>di</strong>sagio274


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatospecifico;c) costruireuna rete <strong>di</strong>relazioniterritorialicon altrisoggetti(pubblici,privati e delterzosettore) chefacciaconoscerel’utenteprimadell’uscitadalservizio;d) mettere ingradol’utente <strong>di</strong>muoversida solo tra isoggettipubblici,privati e del2375


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoterzosettore;2nessuna0ValutazioneRilevanzaVisibilità associazione 1) %1.1)XXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>comunicazioneIncremento0-20%1<strong>sociale</strong><strong>sociale</strong> <strong>dei</strong>volontari21-50%2risultati del51-80%3progetto nei81-100%4beneficiari enella comunità2) grado <strong>di</strong>2.1)VALINvisibilità (focusAlto3group con iMe<strong>di</strong>o1citta<strong>di</strong>ni)Basso0ValutazioneGrado <strong>di</strong> conoscenza eFocus group con iAlto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>penetrazione deldestinatariMe<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>progettointerme<strong>di</strong> delBasso0progettoValutazioneCapacità <strong>di</strong> generareFocus group con iAlto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>cambiamenti nellacitta<strong>di</strong>niMe<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>comunità territorialeBasso0ValutazioneStrategie <strong>di</strong>Esplicitazione:Grado <strong>di</strong>Alto3VALIN<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>consolidamento- azioniconsolidamentoMe<strong>di</strong>o1<strong>sociale</strong>del progetto- risorse umane(Interviste nonBasso076


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato- risorse finanziarie strutturate airesponsabili dopo 6mesi)ValutazioneConsapevolezzE’ stata mo<strong>di</strong>ficata la1) quale1.1)XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>a del problemaconoscenzadelpercentuale<strong>di</strong>0-10%1<strong>sociale</strong>dopo laproblema oggetto delpersonenon21-50%2conclusione delprogetto?interessate51-80%3progetto<strong>di</strong>rettamenteal81-100%4progettosonostate contattate sultotaledellapopolazione<strong>di</strong>riferimentodellacomunitàoggettodel progetto?2) sono state2.1)effettuate indagineSì3specifichesullaconoscenzesultema oggetto delNo0progetto dopo laconclusione<strong>delle</strong>attività?ValutazioneComparazioneI risultati del progetto1) conoscete iSì 2 XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>sono migliori orisultati <strong>di</strong> altri77


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato<strong>sociale</strong> peggiori <strong>di</strong> altri<strong>progetti</strong>sulloNo 0interventi sullo stessostesso tema?tema nello stessoterritorio?ValutazioneEsemplarità eAmpiezza potenziali1) percentuale <strong>dei</strong>1.1) 0%-10%1XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong>trasferibilità delbeneficiari chebeneficiari coinvolti11%-20%2<strong>sociale</strong>progettopotrebbero usufruireoltre a quelli21%-40%3del modello e/o dellaprevisti dal41%-60%4metodologiaprogetto61%-100%52) Numero <strong>dei</strong>1.2) 0%-10%1beneficiari11%-20%2potenzialmente da21%-40%3coinvolgere41%-60%461%-100%5ValutazioneMeto<strong>di</strong> <strong>di</strong>Esplicitazione ed1) I risultati delSì3XXXXXXXXXX<strong>di</strong> <strong>impatto</strong><strong>di</strong>sseminazioneefficaciaprogetto sono stati<strong>sociale</strong>presentati inNo0occasioni <strong>di</strong>verseda quelle previste?2) I risultati delSì3progetto sono statioggetto <strong>di</strong>No0<strong>di</strong>scussione e/oprogettazione da78


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoparte <strong>di</strong> altreorganizzazionipubbliche oprivate?Tabella 6 – Punteggi massimi e minimi raggiungibili per fasi del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>Fasi del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> Punteggio massimo raggiungibile Punteggio minimo raggiungibileValutazione ex ante 113 9Valutazione in itinere 52 1Valutazione ex post 33 0Valutazione <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> 93 7Processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> completo 291 1779


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato5.2 Gli schemi <strong>di</strong> interviste non strutturate e <strong>di</strong> focus group previsti nelmodello <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>Qui <strong>di</strong> seguito sono presentati gli schemi <strong>delle</strong> interviste non strutturatesud<strong>di</strong>vise per fasi del processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>.5.2.1 Per la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> processoFigura 4 – Schema <strong>di</strong> intervista non strutturata sulla presenza <strong>di</strong> una relazionecontinua con i beneficiariIn<strong>di</strong>catori da esplorare: presenza <strong>di</strong> una relazione continua con i beneficiari(grado <strong>di</strong> coinvolgimento)Materiali e documentazione: 1) verbali riunioni ed incontri fra i partner delprogetto; 2) relazioni interme<strong>di</strong>e <strong>di</strong> monitoraggio.Intervistati: almeno 3 beneficiari <strong>di</strong>retti. Se non è possibile, in alternativafamiliari e/o accompagnatori e/o tutori.Schema generale <strong>di</strong> intervista condotta dal valutatore1) Dati anagrafici2) quante volte ha usufruito <strong>delle</strong> attività previste dal progetto?3) Prevede <strong>di</strong> usufruirne ancora?4) In che modo è entrato in contatto con i volontari? Racconti l’esperienza5) A quali attività ha partecipato?80


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato6) E’ stata/o sufficientemente coinvolta nelle attività scelte? Faccia un esempio7) Per quanto tempo ha seguito l’attività?8) Le è capitato <strong>di</strong> decidere insieme agli operatori le attività da svolgere? Puòraccontare come?Figura 5 – Schema <strong>di</strong> focus group sulla organizzazione, personale, risorseumane e strumentali, professionalità (adeguatezza, coerenza e sostenibilità)In<strong>di</strong>catori da esplorare: organizzazione, personale, risorse umane estrumentali, professionalità (adeguatezza, coerenza e sostenibilità)Materiali e documentazione: 1) verbali riunioni ed incontri fra i partner delprogetto; 2) relazioni interme<strong>di</strong>e <strong>di</strong> monitoraggio.Partecipanti: almeno 3 volontari dell’associazione, 3 <strong>dei</strong> partner e 3 beneficiari<strong>di</strong>retti. Se non è possibile per i beneficiari <strong>di</strong>retti, in alternativa familiari e/oaccompagnatori e/o tutori.Realizzazione <strong>di</strong> un focus group con le seguenti aree da esplorare:1) professionalità volontari e operatori2) organizzazione attività3) relazioni fra le persone coinvolte4) spazi e strumenti <strong>di</strong>sponibili5) coor<strong>di</strong>namento con altri <strong>progetti</strong>81


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato5.2.2 Per la <strong>valutazione</strong> ex postFigura 6 – Schema <strong>di</strong> intervista non strutturata sulla sod<strong>di</strong>sfazione <strong>dei</strong>beneficiari (attività e organizzazione del progetto) e sulla qualità <strong>delle</strong> attivitàprevisteIn<strong>di</strong>catori da esplorare: 1) sod<strong>di</strong>sfazione <strong>dei</strong> beneficiari (attività eorganizzazione del progetto); 2) qualità <strong>delle</strong> attività previsteMateriali e documentazione: 1) prodotti e realizzazioni; 2) relazioni finali <strong>di</strong>monitoraggio.Intervistati: almeno 3 beneficiari <strong>di</strong>retti. Se non è possibile, in alternativafamiliari e/o accompagnatori e/o tutori.Schema generale <strong>di</strong> intervista condotta dal valutatore1) Dati anagrafici2) Le attività alle quali ha partecipato corrispondevano alle su aspettative? Ealle sue esigenze? Faccia un esempio3) Le attività alle quali ha partecipato rispettavano tempi, modalità <strong>di</strong>erogazione, contenuti proposti inizialmente? Racconti un episo<strong>di</strong>o positivo euno negativo4) Che cosa è cambiato dopo la sua partecipazione alle attività? Quali sono ibenefici che ne ha tratto?5) Quali sono i problemi che ha incontrato? Faccia un esempio82


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato5.2.3 Per la <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong>Figura 7 – Schemi <strong>di</strong> storie <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> interviste non strutturate e <strong>di</strong> focus groupsull’analisi <strong>delle</strong> trasformazioni del gruppo bersaglio (<strong>valutazione</strong> partecipata),sul coinvolgimento beneficiari <strong>di</strong>retti, sul coinvolgimento beneficiari in<strong>di</strong>retti,sul miglioramento della situazione in<strong>di</strong>viduale <strong>dei</strong> beneficiari, sui cambiamentinelle percezioni e nelle conoscenza sul tema fra beneficiari e citta<strong>di</strong>ni pre epost (<strong>valutazione</strong> partecipata) e sulla conoscenza del progetto edell’associazione fra i citta<strong>di</strong>niIn<strong>di</strong>catori da esplorare: 1) analisi <strong>delle</strong> trasformazioni del gruppo bersaglio(<strong>valutazione</strong> partecipata); 2) coinvolgimento beneficiari <strong>di</strong>retti; 3)coinvolgimento beneficiari in<strong>di</strong>retti; 4) miglioramento della situazionein<strong>di</strong>viduale <strong>dei</strong> beneficiari; 5) cambiamenti nelle percezioni e nelle conoscenzasul tema fra beneficiari e citta<strong>di</strong>ni pre e post (<strong>valutazione</strong> partecipata); 6)conoscenza del progetto e dell’associazione fra i citta<strong>di</strong>ni.Materiali e documentazione: tutti i materiali risultati dalle azioni del progettoIntervistati: 1) costituzione del gruppo <strong>di</strong> bersaglio (3 beneficiari e/o 3 familiarie/o 3 accompagnatori e/o 3 tutori); 2) almeno 3 beneficiari <strong>di</strong>retti. Se non èpossibile, in alternativa familiari e/o accompagnatori e/o tutori; 3) almeno 3beneficiari in<strong>di</strong>retti (familiari e/o insegnanti e/o operatori sociali – assistentisociali, educatori professionali, etc); 4) focus group composto da 10 citta<strong>di</strong>nidel territorio <strong>di</strong> riferimento del progettoIn<strong>di</strong>catore (1)- dati anagraficiPrima83


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoRaccolta <strong>delle</strong> tre storie <strong>di</strong> vitaDopoDopo aver verificato insieme agli intervistati la storia precedente, porredomande sugli aspetti che l’intervistato in<strong>di</strong>vidua come elementi <strong>di</strong>cambiamento collegati alla sua storia “dentro al progetto”In<strong>di</strong>catore (2)Schema generale <strong>di</strong> intervista condotta dal valutatore1) Dati anagrafici2) quante volte ha usufruito <strong>delle</strong> attività previste dal progetto?3) Prevede <strong>di</strong> usufruirne ancora?4) In che modo è entrato in contatto con i volontari? Racconti l’esperienza5) A quali attività ha partecipato?6) E’ stata/o sufficientemente coinvolta nelle attività scelte? Faccia un esempio7) Per quanto tempo ha seguito l’attività?8) Le è capitato <strong>di</strong> decidere insieme agli operatori le attività da svolgere? Puòraccontare come?9) il coinvolgimento nella attività sta continuando? Può raccontare in chemodo?84


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato10) Ha richiesto e/o è interessato <strong>di</strong>/a partecipare alle attività futuredell’associazione?In<strong>di</strong>catore (3)1) Dati anagrafici2) In che modo ha incontrato le attività previste dal progetto?3) Quali sono state le modalità <strong>di</strong> fruizione <strong>delle</strong> attività?4) Ha avuto la possibilità <strong>di</strong> decidere insieme ai promotori del progetto leattività da svolgere?5) Dopo aver partecipato alle attività che cosa è cambiato rispetto a prima?6) Quali sono gli elementi <strong>di</strong> forza del progetto secondo lei?7) Ha richiesto e/o è interessato <strong>di</strong>/a partecipare alle attività futuredell’associazione?In<strong>di</strong>catore (4)1) dati anagrafici2) verificare l’ampliamento del capitale <strong>sociale</strong> in<strong>di</strong>viduale (complesso <strong>di</strong>relazioni – spen<strong>di</strong>bili – fiduciarie, formali e informali, durevoli nel tempo efondate sulla reciprocità) e familiare attraverso: a) le nuove relazioni attivate –chi hai conosciuto <strong>di</strong> nuovo grazie al progetto? b) le nuove competenzeacquisite - Cosa hai imparato <strong>di</strong> nuovo grazie al progetto?85


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato3) verificare il miglioramento dell’accesso autonomo alle attività <strong>di</strong> vitaquoti<strong>di</strong>ana rispetto a prima4) verificare il miglioramento nella percezione <strong>di</strong> sé e degli altriIn<strong>di</strong>catore (5)- realizzazione <strong>di</strong> focus group con le seguenti aree da esplorare:a) Beneficiari <strong>di</strong>retti e/o in<strong>di</strong>rettiPrimaCaratteristiche: 1) tema oggetto del progetto; 2) percezioni del proprioproblema; 3) percezione del problema nella comunitàDopoCambiamenti nelle caratteristiche esplorate prima dell’avvio del progettob) Citta<strong>di</strong>niPrimaPercezione del tema oggetto del progetto (frasi, mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, stereotipi, etc)DopoCambiamenti nella percezione oggetto del progetto86


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoIn<strong>di</strong>catore (6)- realizzazione <strong>di</strong> focus group con le seguenti aree da esplorare:Citta<strong>di</strong>niConoscenza <strong>delle</strong> 1) attività; 2) temi; 3) risultati; 4) problemi; riferibili alprogetto e alla associazioneFigura 8 – Schema <strong>di</strong> intervista non strutturata sulla strategia <strong>di</strong>consolidamento del progettoIn<strong>di</strong>catori da esplorare: strategia <strong>di</strong> consolidamento del progettoMateriali e documentazione: 1) prodotti e realizzazioni; 2) relazioni finali <strong>di</strong>monitoraggio.Intervistati: almeno un referente del progetto.Schema generale <strong>di</strong> intervista condotta dal valutatore1) Dati anagrafici2) Avete deciso <strong>di</strong> continuare le azioni del progetto? Con quali risorse umane efinanziarie? (Specificare quali)3) Quali altri <strong>progetti</strong> contigui a questo ha promosso la vostra associazione?(specificare nome <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>)4) Le professionalità acquisite durante il progetto sono confermate?(specificare chi e in che modo)87


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato5) Il partenariato ha continuato a proporre nuovi <strong>progetti</strong>? (specificare quali,con chi e rivolti a chi)6) Avete previsto un allargamento <strong>delle</strong> relazioni <strong>di</strong> partenariato? (quante econ chi)5.3 Linee guida <strong>dei</strong> percorsi per la <strong>valutazione</strong>Come esemplificato nella figura 9, abbiamo cercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare per la duratadel ciclo <strong>di</strong> progetto (dalla ideazione agli effetti del progetto) le tipologie <strong>di</strong><strong>valutazione</strong> e il ruolo <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato, del <strong>Cesvot</strong> e del CogeToscana nonché del valutatore in<strong>di</strong>pendente. Ciascun soggetto svolge ruoli<strong>di</strong>versi, ma nella maggior parte della vita del progetto tutti i soggetti sonocoinvolti nel progetto valutativo per affermare ancora una volta la preferenzaper un processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong> partecipata.Figura 9 - Linee guida <strong>dei</strong> percorsi per la <strong>valutazione</strong>ProgettoTipologia <strong>di</strong>Ruolo attivoRuoloRuoloRuolo<strong>valutazione</strong>associazione<strong>Cesvot</strong>comitatovalutatore<strong>di</strong>in<strong>di</strong>pendentegestionefon<strong>di</strong>T0IdeazioneT +Progettazione Ex ante1T +SelezioneEx ante2attraversobando88


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoT +3T +4T +5Realizzazionedel progettoPresentazionerisultati delprogettoEffetti delprogettoImpatto<strong>sociale</strong>(<strong>valutazione</strong>partecipata)ProcessoEx postImpatto<strong>sociale</strong>(<strong>valutazione</strong>partecipata)6. Riferimenti bibliograficiAmbrosini M. (2005), Scelte solidali. L’impegno per gli altri in tempi <strong>di</strong>soggettivismo, Il Mulino, BolognaBailey K.D. (1982), Methods of Social Research, The Free Press, New YorkBezzi C. (2003), Il <strong>di</strong>segno della ricerca valutativa, Franco Angeli, MilanoBezzi C. (2004), <strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> servizi alla persona, E<strong>di</strong>zione FuoriCommercio, www.<strong>valutazione</strong>.itCalvi, G. (1980), <strong>La</strong> classe Fortezza, Franco Angeli, MilanoCastel R. (1995), Les metamorphoses de la question <strong>sociale</strong>, Fayard, ParisCastel R. (2004), L’insicurezza <strong>sociale</strong>, Einau<strong>di</strong>, TorinoFreeman H. E., Lipsey M. W., Rossi P. H. (2004), Evaluation. A systematicapproach, Sage Publications, Inc.<strong>La</strong>zarsfeld P. F. (1967), Metodologia e ricerca sociologica, Il Mulino, BolognaPalumbo M. (1992), Concetti dell’uomo della strada e concetti del ricercatore,in Marra<strong>di</strong> A., Gasperoni G. (a cura <strong>di</strong>), Costruire il dato 2, Franco Angeli,Milano89


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>sociale</strong> <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>delle</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariatoPalumbo M. (2001), Il processo <strong>di</strong> <strong>valutazione</strong>. Decidere, programmare,valutare, Franco Angeli, MilanoPalumbo M. (2003), Gli in<strong>di</strong>catori valutativi, in Rassegna Italiana <strong>di</strong>Valutazione, a. VII, n. 27, pp. 107-129Razzi Marco (1992), Fedeltà <strong>dei</strong> dati raccolti me<strong>di</strong>ante questionario: uncontrollo empirico, in Marra<strong>di</strong> A., Gasperoni G. (a cura <strong>di</strong>), Costruire il dato 2,Franco Angeli, MilanoRiquier G. (1997), Stakeholders’ participation in public policy evaluations:impact on organizational learning, in Foresti M., <strong>La</strong> partecipazione in ambitovalutativo: mito o realtà? Teoria e pratica degli approcci partecipati in<strong>valutazione</strong>, Rassegna Italiana <strong>di</strong> Valutazione, a. VII, n. 25, 2003, pp. 54Wilson E.K. (1971), Sociology, Rules, Roles and Relationships., Homewood Il.:Dorsey Press90

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