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i nostri recapiti utili - Campo de'fiori

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30 <strong>Campo</strong> de’ fioriLe scuole italiane all’esterodurante il FascismoOgni volta chenasce unnuovo governosi parladi dare risorse,di fare riforme insommadi rendere ladi Francesca nostra scuola più moderna,più efficiente, maPelingapoi di fatto si fanno soltanto promesse oleggi che il più delle volte portano soltantodanno. Nel campo dell’educazione il fascismoesordì con la riforma della scuola promossada Giovanni Gentile nel 1923, cheMussolini definì come la più fascista delle riforme.Essa mirava a ridare dignità al ruolodi maestro e agli studi, assegnando allascuola pubblica un’alta funzione di controllosu tutto l’insegnamento medio, che aveval’importante e delicato compito di forgiarele menti delle nuove generazioni; ma il dichiaratoproposito era anche quello di contenereil numero della popolazionescolastica notevolmente cresciuta durante ilperiodo di Giolitti. Le scuole fornirono agliitaliani emigrati l’immagine di un paese nataleorganizzato e forte e di cui si poteva essereorgogliosi, almeno fino alla fine deglianni Trenta, numerosi furono gli intellettualie i docenti che si impegnarono attivamentein questo ambito, esse raggiunsero il migliaioe comprendevano asili, elementari,istituti tecnici, licei. Vi erano circa cinquecentoistituti stranieri con insegnamentodella lingua italiana, Novecento con corsi dilingua e letteratura italiana, trecentocinquantauniversità e collegi degli Stati Unitidel Nord America che ammettevano l‘italianotra i titoli per l’iscrizione al primo corsodi studi. Le scuole regie all’estero avevanouna popolazione di 19.000 alunni, 16.000nelle elementari e il rimanente nelle medie,gli insegnanti nelle scuole medie erano 110,dei quali 65 professori erano di ruolo e glialtri incaricati e supplenti, nelle scuole elementariprestavano servizio una trentina didirettori didattici, circa 300 maestri e maestretitolari, 100 supplenti. Il Governo italianodava contributi, in denaro per quasisei milioni all’anno ed abbondante materialescolasti e una delle piuvano in Italia corsi primari,solenni manifestazioniGiovanni Gentilemedie, università. Semprecon le quali il Governofaceva sentire la sua importanzanelle scuoleall’estero era costituitadalla gara d’onore diin tema di corsi per stranierici fu l’accordo di reciprocitàconcluso da Piero Parini (Segretariogenerale dei Fasciall’Estero, nel 1930 Direttorecomposizione italianagenerale degli Italiani all’esterodel 21 Aprile (Il Natale die delle scuole) col pre-Roma diventò per il Governosidente dell’istitutouna sorta di “ve-internazionale di educazionetrina” nazionale eddegli Stati Uniti affinchè tuttiinternazionale della propriaattività “modernizzatrice”,la data nellaquale inaugurare scuole,edifici pubblici, nuovestrade, interventi archeologici e di recuperodel patrimonio artistico) di ogni anno fra glialunni sia italiani che stranieri. Nelle garedel 1925,1 926, 1927 furono giudicati 905,118, 1149 componimenti, nel 1928 i temiraggiunsero la cifra di 1318 il titolo assegnatofu “La nuova Italia”, vennero assegnategli anni cinque laureati italianisi sarebbero recati inAmerica e cinque laureatiamericani sarebbero venutiin italia, gli stessi accordierano già stati presi con l’Ungheria, la Poloniae la Cecoslovacchia. Bisogna anche direche la scuola fascista proponeva testi scolastici,quaderni, diari e pagelle in cui siesaltava il fascismo attraverso le immagini,strumento rapido ed efficace di propagandaper sostenere e celebrare il fascismo, chemedaglie d’oro a studenti stranieri di l’educazione paramilitare costituiva unaMontreal (Canada), Costantinopoli, AlessandriaD’Egitto, medaglie d’argento Gerusalemme.Nelle pagine di tutti i componimentifu rilevato dalla Commissione esaminatricel’orgoglio di essere italiani, la figura di Mussoliniispirava sentimenti di devozioni aibambini per cui il Duce appariva in un aureoladi leggenda. Altra istituzione dellescuole italiane all’estero era quella del Lettorati,cioè missioni di professori italiani discuole medie e di università, per corsi di linguae cultura italiana presso istituti medi esuperiori stranieri. Nei limiti delle possibilitàfinanziarie su indicazione della Direzionedelle scuole all’estero erano conferite borsedi studio a studenti stranieri che venivano astudiare in Italia, gli istituti di Padova, Pavia,Pisa Roma, Bari furono le città che ospitaronoil maggior numero di studenti. Nel1929 le borse di studio furono circa un centinaioripartite fra bulgari, romeni, greci, ungheresi,corsi, jugoslavi, polacchi, armeni,palestinesi, cecoslovacchi, lituani, tedeschi.Agli albanesi furono date circa un’ottantinadi borse di studio a coloro che frequenta-parte fondamentale della pedagogia fascista:i bambini venivano iscritti a 4 anni ai“Figli della Lupa”, da 8 a 14 anni ai “Balilla”,da 14 a 18 agli “Avanguardisti”, oltre i 18anni alla “Gioventù Fascista”, parallelamentele formazioni femminili erano le “Piccole italiane”e le “Giovani italiane”. La scuola diventòil più efficace strumento perl’organizzazione del consenso di massa, eproprio la scuola elementare fu il primo epiù importante gradino di un lungo processodi irreggimentazione e indottrinamento il cuiobiettivo primario era quello di costruire futurisoldati, uomini ciecamente pronti a“credere, obbedire e combattere. Con l’approvazionedella legge per “la difesa dellarazza nella scuola fascista”, Regio Decretolegge5 settembre 1938, insegnanti e studentiebrei sono espulsi dalle scuole di ogniordine e grado. Certamente gli intenti pedagogicidi questa scuola di massa eranofunzionali agli obiettivi di fondo del regimeche voleva soprattutto dalla scuola l’allontanamentodel pericolo di qualsiasi ribellismopopolare.

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