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Corso per Vice Sovrintendenti 367 unità - UGL Polizia Penitenziaria

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l<strong>Corso</strong> di formazione<strong>per</strong> allievi <strong>Vice</strong> <strong>Sovrintendenti</strong> del Corpo diPOLIZIA PENITENZIARIA1


PremessaIl <strong>Corso</strong> di formazione <strong>per</strong> <strong>Vice</strong> <strong>Sovrintendenti</strong>, è rivolto a <strong>367</strong> unità risultatevincitrici dei concorsi interni rivolti al <strong>per</strong>sonale del Corpo in possesso di unaanzianità di servizio di almeno quattro anni penitenziari e con conoscenzadel contesto lavorativo.Il <strong>per</strong>corso avrà durata di 4 mesi, come disposto dal D.M. 8 febbraio 2006, n°47, e nella predisposizione dei programmi si è tenuto conto delle materieindicate nel predetto decreto, dell’ es<strong>per</strong>ienza professionale maturata sulcampo da parte dei corsisti, ,nonchè delle risultanze emerse in occasionedell’ultimo <strong>per</strong>corso formativo attivato <strong>per</strong> la formazione al ruolo deisovrintendenti.Le Scuole di Formazione individuate quali sedi del <strong>per</strong>corso formativosaranno tenute a seguire costantemente l’andamento del corso ed averificare che i corsisti siano posti nella condizione di apprendere in un climad’aula adeguato, in ragione delle loro esigenze formative e delle risultanzedell’apprendimento raccolte dai docenti e dallo staff didattico, al fine direndere il <strong>per</strong>corso formativo il più aderente possibile alle esigenze delleunità in formazione..Si intende far acquisire alle unità coinvolte, competenze professionali,conoscenze ed abilità tecniche, nonché capacità o<strong>per</strong>ative che consentanoloro di agire il nuovo ruolo, con una adeguata preparazione, in linea con lanormativa vigente e con i fini istituzionali.Sarà valorizzata l’es<strong>per</strong>ienza dei corsisti, attivando una strategia formativafondata su una metodologia che dovrà privilegiare l’analisi di gruppo dellacasistica o<strong>per</strong>ativa penitenziaria, fino a ricostruire gli aspetti teorici che necostituiscono l’indispensabile cornice.Per le materie più tecniche ed o<strong>per</strong>ative la trattazione saranno articolatimomenti dedicati alla riflessione ed allo scambio delle es<strong>per</strong>ienzeprofessionali e delle buone prassi da adottare, ponendo il tutto in relazioneagli aspetti teorici delle materie di riferimento, in una sorta di laboratorio<strong>per</strong>manente.Le soluzioni o<strong>per</strong>ative adottate nell’ordinario e in casi critici o di emergenza,rappresentano, infatti, un bagaglio di conoscenze implicite del quale glio<strong>per</strong>atori stessi sono detentori e la cui valorizzazione rafforza l’identitàprofessionale.La gestione della realtà penitenziaria assume caratteri sempre più complessiin rapporto ai profondi cambiamenti intervenuti e nella trasformazione dellatipologia della popolazione detenuta.Il <strong>per</strong>corso formativo individuato si inserisce in tale quadro evolutivo con unaparticolare attenzione ai processi di identificazione nel ruolo, sviluppati inmodo progressivo attraverso un graduale cammino di adattamento dellecompetenze acquisite al modello organizzativo e mediante l’interpretazione2


pratica delle esigenze connesse alla gestione delle relazioni, delle risorse,delle collaborazioni interprofessionali.Le sfere di azione ed il margine di autonomia attribuiti al profiloprofessionale del <strong>Vice</strong> Sovrintendente prevedono fra l’altro, l’esercizio difunzioni di organizzazione, impulso, coordinamento del lavoro di piccole unitàorganiche, con conseguente assunzione di responsabilità, nonché lapossibilità di sostituzione di su<strong>per</strong>iori gerarchici in caso di temporaneaassenza, impedimento o <strong>per</strong> esigenze di servizio.Le attività didattiche del <strong>per</strong>corso formativo ed il <strong>per</strong>iodo dedicato allaformazione sul posto di lavoro favoriranno l’acquisizione di conoscenze, dinuove abilità e competenze, con particolare riguardo alla gestione di unautenza sempre più diversificata ed in questo momento particolarmentenumerosa e al sa<strong>per</strong> far fronte a situazioni complesse e difficoltose,garantendo sempre l’azione trattamentale-rieducativa e la sicurezza, ancheavvalendosi degli strumenti tecnologici specifici esistenti, nonché allepeculiari mansioni che competono al <strong>Vice</strong> Sovrintendente di <strong>Polizia</strong><strong>Penitenziaria</strong>, nell’ambito delle funzioni di polizia giudiziaria e di pubblicasicurezza.In ragione dei margini di discrezionalità ed iniziativa previsti <strong>per</strong> il ruolosaranno approfonditi gli aspetti etico – deontologici del rapporto gerarchico,dei rapporti interprofessionali e delle relazioni con le istituzioni, con privaticittadini e con l’utenza. Particolare attenzione verrà prestata ai temi delbenessere e della gestione dello stress, con riferimento al rapporto traorganizzazioni e benessere degli o<strong>per</strong>atoriLa figura del Sovrintendente, infatti, rappresenta un fondamentale elementodi raccordo tra il <strong>per</strong>sonale dei ruoli inferiori e i su<strong>per</strong>iori gerarchici, dei qualitalvolta viene ad assorbire i compiti, pur conservando le tipichecaratteristiche di ruolo esecutivo: tale peculiare posizione comporta unanotevole assunzione di responsabilità, un consistente carico di mansioni e diconseguenza una maggiore esposizione al rischio di stress.Verrà promossa, infine, nelle unità partecipanti al corso, la consapevolezzadi divenire un riferimento, fonte di conoscenze e risposte o<strong>per</strong>ative, <strong>per</strong> lequalifiche del ruolo gerarchicamente inferiore.3


PROFILO PROFESSIONALE DEL SOVRINTENDENTEAttribuzioni definite dalla norma:• mansioni esecutive, che richiedono una adeguata preparazioneprofessionale, in quanto implicano un maggiore livello di responsabilità• margine di iniziativa e discrezionalità inerente alle qualifiche di agentedi pubblica sicurezza e di ufficiale di polizia giudiziaria• comando e coordinamento di piccole unità o<strong>per</strong>ative, alle qualiimpartisce disposizioni, ne controlla l'esecuzione e ne risponde• collaborazione con i su<strong>per</strong>iori gerarchici• eventuale possibilità di sostituire i su<strong>per</strong>iori gerarchiciIl ruolo del sovrintendente compendia mansioni sia di carattere esecutivo,che di tipo gestionale.L'assunzione del ruolo comporta una nuova consapevolezza rispetto allaprofessione ed alle responsabilità da assumere.Nella scala gerarchica il <strong>Vice</strong> Sovrintendente occupa una posizioneintermedia che richiede una più elevata comprensione del contestoprofessionale in ragione delle funzioni da svolgere.Tali funzioni contemplano mansioni di carattere esecutivo e mansioni di tipo“gestionale”, riferibili al coordinamento di piccole unità o<strong>per</strong>ative e allapossibilità di sostituzione dei su<strong>per</strong>iori gerarchici in determinate e delimitatecircostanze, laddove le decisioni non possono essere differite.La conservazione di funzioni esecutive, accanto a quelle di natura gestionale,definisce un campo di attribuzioni, di natura trasversale, che richiede lacapacità di effettuare il passaggio tra i due tipi di funzioni quelle esecutive equelle direttive, non <strong>per</strong>dendo di vista il carattere integrato proprio del ruolo.4


DestinatariIl <strong>Corso</strong> di formazione è rivolto alle <strong>367</strong> unità , delle quali dodici donne,risultate vincitrici del concorso interno <strong>per</strong> esame scritto , <strong>per</strong> la nominaalla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile dei sovrintendenti delCorpo di <strong>Polizia</strong> penitenziaria.Durata e Sedi FormativeL’iniziativa di formazione, della durata di mesi quattro, in ossequioall’articolo 13 del decreto del Ministero della Giustizia 08 febbraio 2006 n.47, viene effettuata, presso le seguenti Scuole di Formazione eAggiornamento del Corpo di <strong>Polizia</strong> e del Personale dell’Amministrazione<strong>Penitenziaria</strong> di: Aversa, Cairo Montenotte, Catania, Parma, Roma eSulmona.La formazione on the job sarà svolta presso gli Istituti Penitenziari, sedi diservizio delle unità chiamate a frequentare l’iniziativa.Obiettivi generaliL’iniziativa, in tutte le sue fasi, si propone i seguenti obiettivi:Con riferimento al ruolo• Fornire gli elementi di carattere giuridico amministrativo sullo status delsovrintendente di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>.• Favorire l’acquisizione delle tecniche e degli strumenti necessari asviluppare le capacità e le abilità gestionali ed organizzative,indispensabili <strong>per</strong> l’espletamento dei compiti demandati al <strong>Vice</strong>Sovrintendente di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>, con la conseguente assunzionedelle connesse responsabilità.• Favorire il processo di identificazione nel nuovo ruolo di appartenenza inrelazione alle funzioni istituzionali demandate.• Sviluppare in termini di sicurezza o<strong>per</strong>ativa la capacità di svolgere tuttele mansioni richieste al ruolo.Con riferimento al contesto• Rinnovare ed approfondire le conoscenze teorico-normative riferite alcontesto lavorativo di appartenenza, nonché valorizzare le es<strong>per</strong>ienzeo<strong>per</strong>ative acquisite.Con riferimento all’utenza• Sviluppare una cultura della gestione della detenzione basata sulprincipio della legalità, sul rispetto della dignità della <strong>per</strong>sona, nonchériferibile ai fondamentali principi e valori dell’etica contemporanea edella deontologia professionale;5


• Sviluppare capacità relazionali e modalità o<strong>per</strong>ative, in un’ottica dicoordinamento e d’integrazione con le altre figure professionali, siaall’interno delle strutture penitenziarie che all’esterno delle stesse;• Fornire le conoscenze necessarie <strong>per</strong> un approccio alla popolazionedetenuta basato sul riconoscimento delle diversità etniche, culturali elinguistiche e sulla conseguente differenziazione degli interventi;• Far acquisire i primi elementi della lingua inglese ritenuti utili <strong>per</strong>facilitare la comunicazione con i detenuti stranieri.Con riferimento all’appartenenza al Corpo di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>• Rinnovare e rafforzare il senso di responsabilità del singolo rispettoall’immagine del Corpo.• Rafforzare l’identità del ruolo nella prospettiva dell’appartenenza ad unafamiglia professionale, intesa come comunità di pratica, e, come tale,capace di produrre e diffondere buone prassi.Struttura ed articolazioneTenuto conto del numero dei partecipanti all’iniziativa di formazione inargomento gli aspiranti <strong>Vice</strong> <strong>Sovrintendenti</strong> saranno distribuiti presso lediverse sedi formative in modo da rispettarne , laddove possibile, laprovenienza geografica.Il <strong>per</strong>corso formativo è articolato in due moduli didattici alternati dalla fasedi formazione sul posto di lavoro (on the job).Persegue la finalità di sviluppare una formazione integrata tra sa<strong>per</strong>e esa<strong>per</strong> fare, in modo da realizzare un continuum che <strong>per</strong>metta di acquisireconoscenze e capacità o<strong>per</strong>ative adeguate al nostro ruolo.Il <strong>Corso</strong> sarà avviato con una prima fase di orientamento, durante la qualele unità in formazione saranno accompagnate nel processo diidentificazione nel ruolo.L’orientamento proseguirà con ulteriori momenti che precederanno eseguiranno la fase di formazione sul posto di lavoro, prevista in alternanzaai moduli di attività didattica.L’iniziativa formativa è stata sviluppata su una settimana di attivitàdidattica effettiva di trentatre ore.Le restanti tre ore (che occorrono <strong>per</strong> il completamento dell’orariosettimanale), saranno dedicate allo studio individuale e di gruppo; alleattività complementari alla didattica (o<strong>per</strong>azioni relative all’alza-bandiera,ammaina-bandiera, comunicazioni, necessità particolari, etc.), nonché alconfronto con i corsisti,in ragione con i loro particolari bisogni inriferimento all’andamento del <strong>per</strong>corso.Due giornate saranno infine utilizzate dai corsisti <strong>per</strong> lo studio preparatorioin occasione degli esami finali previsti al termine del ciclo formativo.Contenuti6


Le materie e gli argomenti oggetto di insegnamento sono stati raggruppatiin sistemi tematici ed il programma didattico, come accennato in premessa,ha tenuto conto di quanto indicato nel citato Decreto Ministeriale n° 47 del2006.All’interno di tali sistemi sono state individuate materie a carattereformativo ed altre a carattere addestrativo.E’ necessario che ogni fase del <strong>Corso</strong> e soprattutto la trattazione degliinsegnamenti siano ben collegati e graduati nella propedeuticità eprogressività dei contenuti offerti.Inizialmente verrà concentrata l’attenzione sullo sviluppo delle tematichedel sistema giuridico che connotano il contesto lavorativo e saranno forniti,altresì, gli elementi di carattere normativo ed amministrativo sullo statusdel sovrintendente, <strong>per</strong> passare all’approfondimento degli aspettiorganizzativi dell’Amministrazione penitenziaria, con particolare riguardoall’Istituto penitenziario, tenendo presente anche l’es<strong>per</strong>ienza posseduta daicorsisti.Sarà effettuata a cura dei docenti delle materie, in particolare di quellecomprese nel sistema giuridico, una adeguata introduzione allaterminologia tecnica dell’insegnamento, al fine di facilitare la comprensioneed in tal modo agevolare l’apprendimento.Tutto ciò <strong>per</strong> ovviare alle difficoltà segnalate dai corsisti, in occasione diprecedenti, analoghe iniziative formative.Particolare attenzione sarà data alla conoscenza ed all’approfondimentodegli aspetti tecnico-o<strong>per</strong>ativi e metodologici connessi ad una correttaesplicitazione e svolgimento delle funzioni demandate al ruolo nei varisettori, in un’ ottica di sviluppo di una cultura della detenzioneimprontata al rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e della dignità della<strong>per</strong>sona. I partecipanti saranno sollecitati a confrontarsi su modelli emetodi di miglioramento della gestione della sicurezza (es: sorveglianzadinamica)da assicurare anche attraverso la conoscenza ed un ottimale,efficace impiego della strumentazione tecnologica esistente. Lacomponente deontologica formale delle azioni caratterizzerà la trattazionedegli argomenti e delle tematiche dell’area professionale specifica.Si favorirà, inoltre, nei corsisti l’acquisizione di modelli comportamentaliorientati all’interazione ed all’integrazione professionale, <strong>per</strong> un efficacecoinvolgimento o<strong>per</strong>ativo, finalizzato al conseguimento dell’obiettivoistituzionale. Con riferimento all’utenza detenuta saranno affrontati temi edargomenti di specifica valenza pratica, così da promuovere la comprensionedegli schemi di gestione legati alla diversità culturale ed alle tipologie diappartenenza, approfondendo i processi di servizio utili a fronteggiare ledifferenti situazioni o<strong>per</strong>ative,così da sviluppare adeguate capacità digestione della complessità culturale, anche attraverso l’utilizzo di modelli dimediazione appropriati, <strong>per</strong> risolvere equilibratamente le difficoltàlavorative.La fase dedicata all’on the job avrà l’obiettivo di consentire ai partecipantidi trasferire i contenuti acquisiti in aula e di approfondire tutti gli aspettilegati alla nuova qualifica; i corsisti potranno, inoltre, verificare “sul7


E’ di tutta evidenza che tale metodologia risulta essere la più valida, tenutoconto anche dell’es<strong>per</strong>ienza di servizio dei corsisti; <strong>per</strong> favorireulteriormente la partecipazione individuale e l’attenzione del gruppo;saranno tra l’altro riservati idonei momenti <strong>per</strong> far emergere le praticheprofessionali ricorrenti, riconducendole al modello o<strong>per</strong>ativo piùcondivisibile, inquadrato entro i corretti riferimenti normativi.A tale scopo i docenti, con il supporto dello staff delle sedi formative,saranno invitati a predisporre una casistica o<strong>per</strong>ativa, in via preventiva(dalla quale dedurre la parte teorica), riguardante la materia da trattare e diraccogliere i casi o<strong>per</strong>ativi eventualmente rappresentati dai corsisti stessi,valorizzando così l’es<strong>per</strong>ienza già acquisita e le risorse individuali.Le direzioni delle strutture formative saranno sensibilizzate ad effettuareriunioni di coordinamento con tutti i docenti incaricati, al fine di fornire leindicazioni più idonee sulle metodologie didattiche da seguire, sui ritmi,sulla reale rispondenza ai bisogni formativi del target, sull’adeguatezza deiprocessi di apprendimento e sulle verifiche da svolgere.Per l’intera durata del corso saranno articolati momenti di verifica sia dellivello di apprendimento raggiunto nelle singole discipline, che almeno dueverifiche interdisciplinari concertate fra docenti.In tal senso sono state previste 20 ore di coordinamento docenti <strong>per</strong> leScuole con una o due sezioni didattiche e 30 ore <strong>per</strong> quelle con tre sezionididattiche.Un attento monitoraggio delle attività, nel loro complesso, consentirà divalutare quanto i risultati si avvicinino ad una reale corrispondenzarispetto alle finalità prefissate.I corsisti potranno, inoltre, attraverso lo studio guidato dai docenti e dallostaff didattico, approfondire, in piccoli gruppi e/o singolarmente, le lezioni;di confrontarsi su eventuali difficoltà incontrate nell’apprendimento,nonchè di manifestare in itinere eventuali bisogni formativi.Formazione on the jobParticolare valenza assume il momento che gli allievi <strong>Vice</strong> <strong>Sovrintendenti</strong>trascorreranno negli Istituti Penitenziari, tenuto conto che gli stessiavranno un mandato formativo che sarà sviluppato nelle sedi o<strong>per</strong>ative epoi, al rientro presso la Scuola, sistematizzato a cura dei docenti.Durante il <strong>per</strong>iodo dedicato alla formazione on the job i corsisti, sarannoseguiti dai trainer individuati tra sovrintendenti in possesso di unaes<strong>per</strong>ienza professionale maturata da tempo nel contesto penitenziario e/oda ispettori del Corpo di polizia penitenziaria.Verranno altresì organizzate delle visite guidate presso delle strutturesignificative dell’Amministrazione o di altri Enti e/o Forze dell’Ordine.Un obiettivo essenziale del <strong>per</strong>iodo di formazione on the job sarà quello diavviare e promuovere, sul piano concreto, il processo di acquisizione delnuovo ruolo e il riconoscimento del singolo nella comunità di praticacostituita dalla propria famiglia professionale.9


Sarà, altresì, promosso l’incontro con gli o<strong>per</strong>atori appartenenti ad altrearee o<strong>per</strong>ative al fine di sostenere una visione integrata dell’o<strong>per</strong>atività nelsuo complesso.Ogni unità partecipante all’iniziativa effettuerà presso l’Istitutopenitenziario di provenienza la fase dedicata all’on the job. Coloro cheprestano servizio presso le articolazioni centrali e/o <strong>per</strong>iferichedell’Amministrazione, svolgeranno l’on the job presso gli Istitutipenitenziari ubicati nella città, sede di servizio o, comunque, in un'altrasede facilmente raggiungibile.Linee guida <strong>per</strong> la fase on the job:I corsisti durante il <strong>per</strong>iodo dedicato all’on the job presso gli Istitutipenitenziari, saranno stimolati ad acquisire una visione organica e <strong>per</strong>processo di lavoro del complesso delle attività che si svolgono nell’istituto eprocederanno all’individuazione degli ambiti di intervento e dellecompetenze assegnate al ruolo dei <strong>Sovrintendenti</strong> declinate nei vari settorio<strong>per</strong>ativi.Gli obiettivi di questa fase sono:• far s<strong>per</strong>imentare l’assunzione del ruolo in un ottica di funzione e nondi mero compito• acquisire una visione organizzativa <strong>per</strong> processi di lavoro• acquisire strumenti <strong>per</strong> la gestione dei processi di lavoro <strong>per</strong>tinenti ilruolo• far acquisire consapevolezza dell’interazione e delle relazioni cheintercorrono con altre figure professionali sia appartenenti all’areadella sicurezza che ad altre aree, nell’espletamento delle attivitàistituzionali.Verranno predisposti degli strumenti idonei <strong>per</strong> facilitare e stimolare ilcorsista nella osservazione e nella descrizione delle o<strong>per</strong>azioni e delleprocedure che vengono effettuate nei diversi settori, con riferimento agliaspetti normativi ed organizzativi, agli elementi concreti che qualificano leazioni; ai rapporti tra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, congli altri o<strong>per</strong>atori, interni ed esterni all’Amministrazione; con idetenuti/internati.DocentiCiascuna Scuola individuerà i docenti, interni ed esterniall’Amministrazione <strong>Penitenziaria</strong>, tenendo conto della loro preparazione edun’es<strong>per</strong>ienza specifica nel settore di competenza. Un altro requisitoindispensabile sarà costituito dalla comprovata capacità di contestualizzarela trattazione degli argomenti all’ambito penitenziario e di utilizzare unametodologia attiva.10


Potranno essere individuati fra appartenenti alle seguenti categorie:- docenti universitari es<strong>per</strong>ti delle materie oggetto di insegnamento;- magistrati;- liberi professionisti, iscritti agli albi professionali o provvisti di ogni altraforma di accreditamento;- funzionari e dirigenti della Pubblica Amministrazione; degli Enti locali edella Amministrazione <strong>Penitenziaria</strong>, Commissari ed Ispettori di <strong>Polizia</strong><strong>Penitenziaria</strong>, Ufficiali del disciolto Corpo degli AA.CC., delle ForzeArmate e/o delle Forze di <strong>Polizia</strong>, nonché <strong>per</strong>sonale qualificato diAgenzie Formative specifiche (es: <strong>per</strong> la lingua inglese).Per quanto riguarda i criteri e i requisiti di scelta dei docenti si rimanda aquanto contenuto nella nota dell’Ufficio V° della Direzione Generale delPersonale e della Formazione prot. n. 0360910 del 18 dicembre 2005 chedefinisce gli indirizzi generali sulla materia.I docenti dovranno assicurare la continuità didattica <strong>per</strong> la duratadell’iniziativa formativa in argomento.Esami finaliCome indicato nel D.M. n. 47/2006 gli esami consistono in una provascritta ed una prova orale:la prova scritta, tramite la somministrazione di un questionario, arisposta multipla, che avrà l’obiettivo di accertare l’acquisizione diconoscenze, verterà sulle seguenti materie, oggetto di insegnamento:Diritto penale; Procedura Penale; Attività di <strong>Polizia</strong> Giudiziaria e diPubblica Sicurezza; Ordinamento Penitenziario e Regolamentod’esecuzione; Elementi di Diritto pubblico generale; O<strong>per</strong>atività del ruolo.la prova orale, prenderà avvio dalla discussione dell’elaborato presentatoda ciascun corsista, <strong>per</strong> poi svilupparsi con i riferimenti disciplinariattinenti.Il colloquio sarà integrato dalle verifiche del livello di conoscenzeacquisite nelle tematiche riguardanti l’organizzazione del lavoro e lagestione delle risorse umane.Si terrà, altresì, conto dei risultati conseguiti nell’addestramento teorico epratico all’uso delle armi, nonché della valutazione globale su tutto il<strong>per</strong>corso formativo.Per assicurare omogeneità nella valutazione, tenuto conto che il corso sisvolge in più sedi formative, verrà costituita una Commissione centrale <strong>per</strong>definire modalità e criteri <strong>per</strong> lo svolgimento delle prove e le Commissionilocali che procederanno all’espletamento dell’esame.Al termine di ciascuna delle prove la Commissione locale dovrà esprimerecollegialmente un voto in decimi.Gli esami si intendono su<strong>per</strong>ati qualora l’allievo <strong>Vice</strong> Sovrintendente abbiariportato un voto complessivo di almeno 6/10.11


La Commissione Centrale predisporrà la graduatoria unica di merito.PROGRAMMI12


L’orientamentoLe finalità dell’intervento di orientamento sono strettamente connesseall’esigenza di delineare un <strong>per</strong>corso che accompagni l’allievo durante il<strong>per</strong>iodo della formazione e lo stimoli e sostenga nel processo di assunzionedel nuovo ruolo. Nel definire il <strong>per</strong>corso di orientamento <strong>per</strong> gli allievisovrintendenti , occorre tener presenti primariamente le caratteristiche deltarget, <strong>per</strong> poter procedere alla lettura dei fabbisogni formativi ed al fine diindividuare, già nella fase di accoglienza e predisposizione all’impegno informazione, un aggancio con la dimensione professionale e esistenziale checostituisce la cornice di significato entro cui si situa l’es<strong>per</strong>ienza formativa.I corsisti sono vincitori di un concorso interno con es<strong>per</strong>ienza almenoquadriennale nel ruolo di agenti ed assistenti. Nella storia professionaleindividuale il passaggio di ruolo rappresenta un momento di notevolesignificato <strong>per</strong>ché attiva un processo di cambiamento e di adattamentodella <strong>per</strong>sona al nuovo status. Nel fare ciò vengono coinvolte sia ladimensione professionale che quella <strong>per</strong>sonale ed occorre tenere conto dellivello e della qualità delle aspettative individuali e delle <strong>per</strong>sonalirappresentazioni del ruolo <strong>per</strong> poter giungere a definire la nuovacollocazione professionale in modo condiviso e correttamente inquadratonella realtà o<strong>per</strong>ativa effettiva.La facilitazione ed il supporto all’apprendimento, attraverso la creazione diun gruppo in grado di socializzare le proprie es<strong>per</strong>ienze e di fungere dastimolo a tutti i componenti rappresenta un obiettivo trasversale e comunea tutti gli interventi didattici, ma trova nell’orientamento lo spazio piùappropriato anche al fine di far emergere fabbisogni formativi specifici inrelazione al progressivo avvicinamento all’assunzione del ruolo.Pertanto le finalità <strong>per</strong>seguite con l’orientamento sono quelle di:• Agevolare la creazione di un clima che faciliti l’apprendimento• Facilitare la individuazione dei tratti distintivi e specifici del nuovoruolo, attraverso la consapevolezza delle competenze da acquisire <strong>per</strong>esercitarlo correttamente;• Accompagnare il processo individuale di assunzione del ruoloIl monte ore assegnato all’orientamento sarà pianificato in modo tale daessere posizionato nei momenti più strategici del corso e particolarmente,in coerenza con le finalità, all’inizio, prima e dopo il tirocinio e nella faseche precede la conclusione. Ogni Scuola dovrà <strong>per</strong>tanto far <strong>per</strong>venire unosviluppo dei contenuti, ma soprattutto della metodologia che i docentiproporranno, rispettando la necessaria flessibilità <strong>per</strong> bisogni oproblematiche che durante il corso dovessero insorgere nelle singole sezionididattiche.E’ chiaro che l’impostazione del <strong>per</strong>corso di orientamento adottata richiedeun coordinamento sapiente tra i docenti dell’orientamento (da individuaretra psicologi es<strong>per</strong>ti di formazione) lo staff didattico e gli altri docenti, in13


modo tale che l’iniziativa formativa preservi un carattere di unitarietà erisulti ben integrata nel suo insieme.PROGRAMMI DELLE MATERIE DEL SISTEMA GIURIDICO14


IL SISTEMA GIURIDICO ore 137ObiettiviApprofondire la conoscenza delle disposizioni normative, <strong>per</strong> consentireai corsisti la traduzione o<strong>per</strong>ativa coerente con le finalità chel’Amministrazione penitenziaria <strong>per</strong>segue attraverso la sua azione;Consentire ai partecipanti all’iniziativa di formazione di sistematizzare icontenuti teorici, con il supporto continuo della consultazione deicodici, che rappresentano lo strumento o<strong>per</strong>ativo di fondamentaleimportanza <strong>per</strong> la costruzione della professionalità;Ampliare la conoscenza del sistema penale, con particolare riferimentoall’impianto sanzionatorio, all’esecuzione della pena, alle misurealternative;Sviluppare la conoscenza dell’attività di polizia giudiziaria e di pubblicasicurezza, utile <strong>per</strong> l’espletamento delle funzioni e dei compiti deimandati al ruolo;Promuovere una cultura della detenzione fondata sul rispetto dei dirittifondamentali dell’uomo e sulla dignità della <strong>per</strong>sona.Materie• Ordinamento penitenziario e Regolamento di esecuzione(DPR n. 230/2000) ore 20• Diritto penale (elementi) ore 22• Diritto processuale penale (elementi) ore 18• Attività di <strong>Polizia</strong> Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza ore 24• Elementi di Criminologia ore 17• Elementi di Diritto Pubblico generale ore 18• Cenni di Diritto del Lavoro e Sindacale ore 9Argomenti monografici ore 9• Sicurezza nei luoghi di lavoro. il D.lgs 9/04/2008,n. 81 e sue integrazioni,il VISAG, organizzazione e funzioni. (3 ore)• Organi sovranazionali di giustizia penale (3 ore)• Trattati e convenzioni internazionali che disciplinanol’attività e la coo<strong>per</strong>azione delle Forze di <strong>Polizia</strong>(3 ore)15


L’ORDINAMENTO PENITENZIARIO E IL REGOLAMENTOD’ESECUZIONE (DPR n. 230/2000)• I principi ispiratori e le fonti nazionali e soprannazionalidell'ordinamento penitenziario.• Tipologia degli istituti penitenziari; la differenziazione dei circuiti e laclassificazione dei detenuti .• Il Regolamento di Istituto• Il regime penitenziario ed il trattamento rieducativo• Elementi del trattamento. Il progetto pedagogico ed il programmaindividualizzato• Le figure professionali ed il ruolo degli o<strong>per</strong>atori penitenziari, conspecifico riferimento alla <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> e l’integrazione degliinterventi.• La partecipazione al reinserimento sociale delle comunità esterna e ruolodel volontariato• Il rapporto di interdipendenza tra sicurezza e trattamento.• I controlli preventivi e le attività dirette al mantenimento dell’ordine edella sicurezza ed alla prevenzione• Il regime penitenziario con particolare riferimento a: isolamento,<strong>per</strong>quisizioni, regime disciplinare, trasferimenti, traduzioni, ecc.• Regime di sorveglianza particolare impiego della forza fisica e dei mezzidi coercizione fisica; articolo 41 bis e applicazione; l’agevolazione aidetenuti sottoposti a particolari restrizioni delle regole di trattamento eddegli Istituti previsti dall’ordinamento Penitenziario, di cui all’art. 391bis C.P. introdotto dalla Legge 15/07/2009, n. 94; il regime di cui all’art.4 bis O.P., in riferimento alle novità derivanti dalla Legge 23/04/2009,n. 38.• Colloqui e corrispondenza• Situazioni d’emergenza• I <strong>per</strong>messi• L’esecuzione penale esterna e le misure alternative alla detenzione• La Magistratura di sorveglianza e il procedimento di sorveglianza.• L’applicazione dei Diritti Umani negli Istituti Penitenziari, in riferimentoai Diritti fondamentali espressi dalla Costituzione in materia diesecuzione penale, alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, allaConvenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli,inumani o degradanti, la Convenzione europea <strong>per</strong> la salvaguardia deidiritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, regole minime dell’ONU edel Consiglio d’Europa <strong>per</strong> il trattamento dei detenuti.• Il Garante dei diritti dei detenutiGli argomenti saranno trattati e sviluppati dal docente tenendo presente: gliaspetti legati al ruolo del sovrintendente; al fatto che i partecipanti sono datempo nel contesto penitenziario; agli aggiornamenti normativi intervenuti.16


Saranno altresì illustrate e commentate le principali Circolari in materia,emanate dall’Amministrazione.DIRITTO PENALEParte generaleCenni riguardanti gli elementi essenziali riferiti a :• Principi costituzionali ed ambito del sistema penale• Il concetto di norma giuridica penale• La legge penale• Concetto di reato e di pena• Il reato:gli elementi costitutivi e le cause di giustificazione del reato• L’imputabilità, la semimputabilità, la capacità a delinquere, la<strong>per</strong>icolosità sociale.• Le cause di esclusione del reato, in particolare, adempimento del dovereed esercizio del diritto, l’uso legittimo delle armi (vedasi altresì lacircolare a firma del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione<strong>Penitenziaria</strong> – prot. n. 00192858 del 21/03/2007, avente ad oggetto : “Uso legittimo delle armi da parte del <strong>per</strong>sonale appartenente al Corpo di<strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>”) e degli altri mezzi di coercizione fisica, stato dinecessità e legittima difesa.• Reato consumato e tentato• Circostanze aggravanti ed attenuanti• Concorso di reati e concorso di <strong>per</strong>sone nel reato• Il reato continuato• La pena e le prospettive di riforma;le pene principali; le pene accessorie;le sanzioni sostitutive.• Le misure di sicurezza• Le misure di prevenzione• Cenni alle sanzioni applicabili dal giudice di pace.• Amnistia ed indultoParte specialeAnalisi di fattispecie significative <strong>per</strong> l’attività della <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> conriferimento a:17


• I delitti contro la <strong>per</strong>sonalità dello Stato: in particolare i delitti diassociazione politica, ovvero associazione sovversiva; associazione confinalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordinedemocratico.• I delitti contro la Pubblica Amministrazione – delitti dei Pubblici Ufficialicontro la P.A.; delitti dei privati contro la P.A.; abrogazione,depenalizzazione e successione di leggi penali; il pubblico Ufficiale,l’incaricato di pubblico servizio e l’esercente un servizio di pubblicanecessità; le innovazioni contenute nella Legge 15/07/2009 n. 94.• I delitti contro l’Amministrazione della Giustizia; con riferimenti anche aldelitto di cui all’art. 391 bis C.P. della Legge 15/07/2009 n. 94.Cenni riguardanti:• I delitti contro l’ordine pubblico• I delitti contro la <strong>per</strong>sona• I delitti contro il patrimonio• I delitti in materia di criminalità informatica• Le principali contravvenzioniDIRITTO PROCESSUALE PENALEElementi essenziali riferiti a:• Principi generali• Soggetti e parti del processo penale• Gli atti: cenni generali (l’argomento è oggetto di trattazione specifica)• Competenza e giurisdizione• Le indagini preliminari e loro tipologia - Il giudice <strong>per</strong> le indaginipreliminari• La notizia del reato e le condizioni di procedibilità• L’attività d’indagine del P.M.• I mezzi di ricerca della prova• L’arresto e il fermo: generalità• Arresto in flagranza• Il fermo d’indiziato di delitto• Il mandato di arresto europeo• Provvedimenti conseguenti all’arresto e al fermo• L’udienza di convalida• La chiusura delle indagini preliminari• L’udienza preliminare e la sentenza di non luogo a procedere• Le misure cautelari: classificazione e loro estinzione; in particolare: lacustodia cautelare in carcere; l’art. 94 disp. att. C.P.P.; gli arrestidomiciliari: modalità ed esecuzione.• Il dibattimento e i procedimenti speciali (brevi cenni).• L’impugnazione: l’appello, il ricorso <strong>per</strong> Cassazione, la revisione18


• Cumulo materiale e cumulo giuridico agli effetti all’accesso dei beneficidi legge: le posizioni giuridiche dei detenuti.• Il giudice unico• La depenalizzazione• Attività d’indagine del difensore• Il processo penale davanti al Giudice di Pace• Recenti normative sulle procedure di intervento nei confronti degliimmigrati clandestini.ATTIVITA DI POLIZIA GIUDIZIARIA E DI PUBBLICA SICUREZZAAttività di <strong>Polizia</strong> Giudiziaria• La polizia giudiziaria: nozioni, funzioni, organi e organizzazione• L’attività ad iniziativa della P.G. e l’attività delegata• Gli atti e la loro tipologia• La documentazione degli atti di polizia giudiziaria, la notifica e i termini• Le annotazioni della P.G.• Il verbale: nozione, forma, efficacia e nullità• I principali atti di <strong>Polizia</strong> Giudiziaria: schemi e verbali• L’attività di P.G. nel Processo Penale davanti al Giudice di Pace• Schema esemplificativo di verbale d’atto d’accertamento urgente sulla<strong>per</strong>sona• Schema di verbale di <strong>per</strong>quisizione <strong>per</strong>sonale• Schema di verbale di sequestro• A<strong>per</strong>tura immediata di plichi sigillati o altrimenti chiusi; schema diverbale• Approfondimenti relativi agli atti ricorrenti nel contesto penitenziario inrelazione ai singoli servizi di Istituto e nell’ambito ai servizi esterni.Saranno altresì svolte, a cura del docente, delle esercitazioni pratiche.Attività di Pubblica Sicurezza• Elementi riguardanti le attività di <strong>Polizia</strong> afferenti alla SicurezzaPubblica con riferimento ai compiti relativi al ruolo.• Le autorità nazionale, provinciale e locale di P.S.• Il Comitato Nazionale e il Comitato Provinciale dell’Ordine e dellaSicurezza Pubblica.• Ufficiali di P.S. e agenti di P.S., il ruolo delle forze di polizia e inparticolare della <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> nei servizi di ordine pubblico,negli interventi sul territorio.• I sistemi informativi e le banche dati interforzeProvvedimenti amministrativi di poliziaBrevi cenni riguardanti:19


• Forma degli atti e loro esecuzione• Ordini e Ordinanze• Poteri d’accertamento di pubblica sicurezza• L’illecito amministrativoDocumenti d’identificazioneBrevi cenni riguardanti:• Normativa dei documenti d’identificazione• Il fermo d’identificazione• Controllo dei documenti• Documenti relativi all’ingresso ed alla <strong>per</strong>manenza degli stranieri.ELEMENTI DI CRIMINOLOGIA Concetti di devianza e controllo sociale Modelli di giustizia ( retributiva, trattamentale , riparativa) Cenni storici sull’esecuzione della pena e sulla nascita ed evoluzionedegli istituti penitenziari Principali approcci interpretativi ai comportamenti criminali Disagio psichico e devianza La criminalità femminile e minorile Aspetti criminologici connessi alle dipendenze psicofisiche L’autore di reati commessi in ambito familiare Il ruolo della vittima La criminalità organizzata e l’affiliazione Il terrorismo internazionale e il proselitismoELEMENTI DI DIRITTO PUBBLICO GENERALE• I principi fondamentali della Costituzione Italiana• Diritti e Doveri dei Cittadini• Cenni sui poteri dello Stato• L’ordinamento giurisdizionale• L’influenza del Diritto Comunitario negli ordinamenti dei singoli stati• L’organizzazione dello Stato dopo le recenti riforme.• La Pubblica Amministrazione• Atto, Provvedimento e Procedimento amministrativo• Il procedimento amministrativo e la responsabilità della P.A.• Il Diritto di accesso ai documenti e la disciplina in materia di tutela dellaPrivacy con particolare riferimento agli atti tipici dell’Amministrazione<strong>Penitenziaria</strong>• Trattamento dei dati <strong>per</strong>sonali e di quelli sensibili alla luce delle recentidisposizioni.• Brevi cenni di Giustizia Amministrativa20


CENNI DI DIRITTO DEL LAVORO E SINDACALE• Nozioni di Diritto del Lavoro (Fonti Normative)• Il Pubblico Impiego• Il rapporto di Lavoro• Diritti e Doveri del Lavoratore• L’organizzazione sindacale nell’ordinamento giuridico vigente• La rappresentatività del Sindacato e rappresentanze sindacali• I contratti di lavoro. Materie e livelli di contrattazione• L’accordo Quadro sull’organizzazione del lavoro del <strong>per</strong>sonale di P.P.• Le altre forme di rappresentanza dei lavoratori• Pari opportunità con riferimento alla normativa vigente ed alledisposizioni esistenti in materia nel contesto penitenziario; la tutela dellelavoratrici madri, disposizioni <strong>per</strong> il sostegno della maternità e dellapaternità.21


PROGRAMMI DELLE MATERIE DEL SISTEMA TECNICO - OPERATIVO22


SISTEMA TECNICO – OPERATIVO ore 165Obiettivi• Favorire lo sviluppo di capacità <strong>per</strong> tradurre la norma in azioni.• Sviluppare la conoscenza di contenuti e tecniche o<strong>per</strong>ative da utilizzare<strong>per</strong> lo svolgimento dei compiti istituzionali demandati al ruolo delsovrintendente del Corpo di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>.• Approfondire le modalità <strong>per</strong> la gestione e l’uso dell’armamentoindividuale e di reparto.• Far acquisire gli elementi essenziali di una lingua straniera (inglese) <strong>per</strong>facilitare la comunicazione con i detenuti stranieri.• Favorire un approccio al ruolo improntato al riconoscimento delledifferenze culturali nella popolazione ristretta.• Approfondire gli elementi di conoscenza delle componenti morali formalie professionali che caratterizzano la correttezza nel servizio e la vita direlazione all’interno ed all’esterno dell’amministrazione.• Sviluppare le tecniche del disarmo e della difesa <strong>per</strong>sonale.• Far acquisire le competenze <strong>per</strong> esercitare l’azione di coordinamentoprevisto dal ruoloMaterie• Ordinamento e Regolamento del Corpo di polizia penitenziaria ore 14• O<strong>per</strong>atività del ruolo ore 16• Etica e deontologia professionale ore 9• Addestramento teorico e pratico all’uso delle armi ore 26• Tecniche del disarmo e difesa <strong>per</strong>sonale (Metodo MGA) ore 24• Addestramento formale ed elementi di Scuola Comando ore 12• Educazione sanitaria ore 10• Lingua inglese ore 20• La diversità delle culture e la mediazione culturale ore 16Argomenti monografici ore 2123


• Droghe emergenti – Tipologie e conseguenze psico-fisichedella loro assunzione(3 ore).• Il terrorismo con riferimento a: terrorismo nazionale,terrorismo internazionale, matrici ideologiche e diffusione,Il terrorismo internazionale di matrice islamista(6 ore)• La detenzione femminile (3ore)• Il sistema della formazione e dell’aggiornamento professionale ( 2ore)• Le procedure informatizzate dell’Amministrazione conapprofondimento di quelle relative ai servizi d’istituto(3 ore)• La sorveglianza dinamica (4 ore)ORDINAMENTO EPENITENZIARIAREGOLAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA• I principi della riforma del 1990. Analogie con la legge 1 aprile 1981 n.121 e correlazione con il T.U. 3 maggio 1957, n. 3;• Mission istituzionale del Corpo di polizia penitenziaria• Organizzazione generale e servizi o<strong>per</strong>ativi specifici (con riferimentoanche a GOM, USPEV, servizio di polizia stradale, nucleo investigativocentrale, servizio navale, servizio cinofili)• ordinamento e funzioni del Corpo di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> con particolareriferimento al ruolo dei sovrintendenti.• Le sanzioni disciplinari <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale del Corpo di polizia penitenziariae regolamentazione dei relativi procedimenti”• Il Regolamento di servizio del Corpo (DPR 15/02/1999, n. 82) – Normegenerali; gerarchia e subordinazione; doveri generali e particolari;servizi; le unità o<strong>per</strong>ative e la disciplina dei servizi; le ricompense; l’attività sportiva; la banda musicale; la mensa obbligatoria di servizio.OPERATIVITÀ DEL RUOLOIn questa disciplina verrà ri<strong>per</strong>corso ed approfondito l’espletamento delservizio nei vari settori o<strong>per</strong>ativi con costante riferimento a compiti emansioni del ruolo. Saranno effettuati i necessari riferimenti e collegamenticon gli aspetti organizzativi e regolamentari dell’Istituto penitenziario esottolineata la declinazione o<strong>per</strong>ativa ed i livelli di responsabilità derivantidal nuovo status, con particolare riferimento anche agli aspetti ed allemodalità di gestione della comunicazione interna. La trattazione saràcaratterizzata dal costante richiamo alla necessaria integrazione con levarie professionalità sia dell’area della sicurezza, che con quelle delle altrearee. In tal senso è ritenuto opportuno procedere all’esame dicasi/situazioni concrete, rielaborandoli in questa specifica ottica. Verrà24


implementato un “laboratorio” nel quale i discenti messi di fronte ad unevento tipo possano esercitarsi nella produzione di tutti gli atti dicompetenza.• Declinazione o<strong>per</strong>ativa dei compiti riferiti al ruolo nei vari servizi diistituto, con riferimento alle fonti normative, regolamentari ed agliaspetti organizzativi.• Modelli o<strong>per</strong>ativi di gestione della sicurezza nei vari servizi e utilizzoottimale dei sistemi tecnologici• La specificità della gestione dei detenuti nei diversi circuiti.• Tecniche o<strong>per</strong>ative e rispetto dei diritti della dignità delle <strong>per</strong>sonedetenute• La gestione delle emergenze e degli eventi critici : modelli di intervento etecniche o<strong>per</strong>ative.• Procedure e comportamenti da adottare nei rapporti con soggettiistituzionali e non.ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALEFinalizzata all’acquisizione dei fondamentali elementi di conoscenza dellecomponenti morali, formali e professionali che caratterizzano la correttezzanel servizio e la vita di relazione all’interno e all’esternodell’Amministrazione.La materia sarà introdotta da una lezione sui principi generali dell’Eticacontemporanea, tenuta da un docente es<strong>per</strong>to (3 ore).La trattazione degli aspetti deontologici ed applicativi sarà effettuata da undocente interno appartenente al Corpo.• Deontologia Professionale: definizione• Le componenti morali e professionali che qualificano l’agire della <strong>Polizia</strong>penitenziaria• Correttezza e professionalità nell’esercizio dei compiti istituzionali propridel ruolo• Rapporti con il detenuto e con i familiari• Deontologia nei rapporti inter<strong>per</strong>sonali: con l’autorità dirigente, con icolleghi, con i collaboratori, con gli altri o<strong>per</strong>atori.• Rapporti con gli altri Enti e con le Forze di <strong>Polizia</strong>• L’immagine del CorpoADDESTRAMENTO TEORICO E PRATICO ALL’USO DELLE ARMI25


Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle ore di addestramento all’uso delle armi,sarà cura dell’istruttore di tiro semplificare con specifici richiami latrattazione degli aspetti teorici relativi alle armi, pur riservando adeguatispazi alla disamina della normativa di settore e, in particolare, a quellarelativa alla custodia delle armi.Parte teorica Normativa sull’armamento in dotazione al Corpo di polizia penitenziaria; Trattazione approfondita sulla normativa relativa alla custodia dellearmi e sul divieto di sorvolo degli istituti penitenziari (notam); Richiami sulla normativa afferente l’addestramento all’uso delle armi.Obiettivi e contenuti dell’addestramento; Richiami sulle parti della pistola Beretta mod 92 e ciclo funzionale; Richiami sulle parti della PM12/S e ciclo funzionale; Le sicure della pistola Beretta mod 92 e della PM12/S; Richiami sull’armamento in dotazione speciale di reparto; Le norme di sicurezza generali e particolari.Parte praticaL’addestramento pratico sarà diviso in esercitazioni cd “in bianco” ed afuoco. Al termine dell’esercitazione a fuoco i corsisti procederanno allapulizia dell’arma in dotazione, rafforzando le conoscenze e le abilitàacquisite nello smontaggio e rimontaggio dell’arma e nella manutenzioneordinaria della stessa.Esercitazioni con la pistola mod 92/FS e SBL’addestramento con la pistola mod 92 prevede minimo 5 esercitazioni afuoco. Al termine delle prime 2 esercitazioni nella tecnica di tiro lentomirato a due mani in piedi a 10 mt (10 cartucce ciascuna) l’istruttorepromuoverà un addestramento differenziato in ragione delle abilità e dellapadronanza dell’arma dimostrate dal corsista. Pertanto le successiveesercitazioni potranno consistere in un consolidamento nel tiro lentomirato con 1° colpo in doppia azione oppure in un progressivoaddestramento nella tecnica di tiro rapido mirato a due mani in piedi a 10mt (5+5 cartucce <strong>per</strong> ciascuna esercitazione, 1° colpo in doppia azione ecambio o<strong>per</strong>ativo del caricatore).Esercitazioni con la PM12/S1 a esercitazione: un caricatore da 10 cartucce, tiro mirato a colpo singolo inpiedi a 20 mt.2 a esercitazione: un caricatore da 10 cartucce, tiro a colpo singolo dalfianco con sospensione (5+5) a 10 mt.26


TECNICHE DI DIFESA PERSONALE (Metodo M.G.A.)L’attività addestrativa è finalizzata ad introdurre gli allievi alla pratica delladifesa <strong>per</strong>sonale con il Metodo Globale di Autodifesa.Tenuto conto del monte ore assegnato alla materia, e della estremaeterogeneità degli allievi dal punto di vista dell’età, delle condizioni fisiche,della predisposizione individuale all’apprendimento delle tecniche ed al loroutilizzo, gli istruttori cureranno particolarmente la fase propedeutica evaluteranno la possibilità di privilegiare le tecniche ritenute essenzialiADDESTRAMENTO FORMALE E ELEMENTI DI SCUOLA COMANDO• Il comando in termini di decisione, autorevolezza, coordinamento,controllo• Modalità di impartire un ordine (avvertimento, allineamento, etc)• Modalità di impartire un ordine ai reparti: senza armi e con le armi• Cenni relativi alle norme sul servizio territoriale di presidio• Posizione e movimento con le armi: posizione di attenti e di riposo –movimento di a fronte e di fianco, saluto con l’arma, posizione dipresent-arm o fianc-arm• Istruzione formale di reparto in ordine chiuso: adunata, formazione diun blocco, allineamento e co<strong>per</strong>tura, saluto dei reparti senza armi e conle armi, aprire e serrare le righe, posizione e movimento con le armi esenza le armi, marcia del reparto in ordine chiuso, fermare il repartorovesciamento di fronte, cambiamento di fronte e direzione• Il cerimoniale – L’impiego nei reparti dei servizi d’onoreELEMENTI DI EDUCAZIONE SANITARIA• Principi di igiene e profilassi nella comunità• Il presidio sanitario negli istituti penitenziariPrincipali interventi d’emergenza sanitaria in caso di:• Autolesionismo• Tentativo di suicidio• IncidentiTossicodipendenza• Principali sostanze psicotrope• Effetti e rischi derivanti dall’assunzione di sostanze stupefacenti• Specifiche problematiche sanitarie legate all’assunzione di sostanzestupefacentiIl problema delle malattie infettive27


• Principali malattie infettive e modalità di diffusione• Prevenzione e protezione del <strong>per</strong>sonale• Cenni di medicina transculturaleLINGUA INGLESETenuto conto che la lingua inglese è la lingua veicolare, si ritiene di fornireai corsisti quegli elementi di base utili <strong>per</strong> instaurare una comunicazioneessenziale.LA DIVERSITÀ DELLE CULTURE E LA MEDIAZIONE CULTURALEL’intervento didattico è strutturato in una parte generale, finalizzata adinquadrare il fenomeno migratorio, a far acquisire le conoscenze dicarattere interculturale che consentano al <strong>per</strong>sonale di rapportarsiadeguatamente alle diversità etniche e culturali che caratterizzano lapopolazione detenuta, a definire il concetto di mediazione culturale, afocalizzare la sua applicazione pratica nel contesto penitenziario.Verranno poi approfonditi, con interventi di mediatori o es<strong>per</strong>ti, gli aspettilegati al riconoscimento dei tratti distintivi delle etnie maggiormentepresenti negli istituti penitenziari, <strong>per</strong> consentire la corretta decodifica deicomportamenti e delle esigenze espresse dai singoli.I° parte• Flussi e catene migratorie• Il concetto di mediazione culturale• La gestione dei conflitti di natura culturale• Progetti di mediazione culturale nelle carceriII° parte• Islam: aspetti culturali, valoriali e religiosi. Le diverse interpretazionidell’Islam, la pratica religiosa ed i ministri di culto• I tratti distintivi delle culture dell’Europa dell’est• I tratti distintivi delle culture sudamericane.28


PROGRAMMI DELLE MATERIE DEL SISTEMA DELL’ORGANIZZAZIONEE DELLE RELAZIONI29


SISTEMA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE RELAZIONI ore 66Con le discipline ed i contenuti afferenti a questo sistema si intendesupportare quel sistema di conoscenze e competenze necessarie <strong>per</strong>l’espletamento delle mansioni che maggiormente qualificano il transito daun ruolo prettamente esecutivo, quale quello di provenienza, ad un ruoloche ha responsabilità di comando e gestione di piccole unità o<strong>per</strong>ative e lapossibilità di sostituire i su<strong>per</strong>iori gerarchici. E’ <strong>per</strong>tanto necessario fornireuna visione del contesto di lavoro più complessiva ed articolata,approfondendone le caratteristiche, le dinamiche, le relazioni checaratterizzano la vita ed il funzionamento di organizzazioni complesse.Altresì è necessario fornire gli strumenti <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are una visione orientataal compito, <strong>per</strong> acquisirne una di tipo funzionale e <strong>per</strong> processi di lavoro.E’ contemplata quindi, in questo sistema, la trattazione di quelle areedisciplinari che, da diverse angolature, si occupano del sistemaorganizzativo, a partire dal contesto di appartenenza.Obiettivi• Favorire l’approfondimento delle disposizioni normative, generali especifiche riguardanti l’ organizzazione dell’ Amministrazione<strong>Penitenziaria</strong>, <strong>per</strong> comprendere il contesto nel quale si colloca ed agisceil sovrintendente del Corpo di <strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong>.• Acquisire le conoscenze necessarie <strong>per</strong> comprendere le organizzazioniquali sistemi complessi e la rete di relazioni tra gli individui che lacostituiscono• Acquisire le conoscenze e gli strumenti o<strong>per</strong>ativi atti a gestire le risorseumane in modo efficace e responsabile30


• Acquisire le abilità comunicative e relazionali necessarie <strong>per</strong> instaurarepositivi rapporti professionali ed umani• Utilizzare l’es<strong>per</strong>ienza posseduta <strong>per</strong> favorire la costruzione di unpositivo clima di lavoro ed approfondire la conoscenza degli strumenti atal fine utilizzabiliMaterie• Organizzazione dell’Amministrazione centrale e <strong>per</strong>iferica ore 8• Organizzazione del lavoro e gestione delle risorse umane ore 22• Psicologia del lavoro ore 30• Brevi cenni di Contabilità di Stato e di Contabilità <strong>Penitenziaria</strong> ore 6ORGANIZZAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIACENTRALE E PERIFERICA• D.P.R. 6 marzo 2001 - Regolamento d’Organizzazione del Ministero dellaGiustizia.• L’organizzazione dell’Amministrazione <strong>Penitenziaria</strong> Centrale e Perifericaalla luce della vigente normativa. In particolare: l’articolazione inDirezioni Generali, le competenze e l’organizzazione delle singoleDirezioni Generali, gli Uffici Dirigenziali Generali e gli Uffici Dirigenziali.• Cenni all’Organizzazione e alla funzione del Dipartimento <strong>per</strong> laGiustizia Minorile e <strong>per</strong> gli Istituti Penitenziari <strong>per</strong> Minori.• I Provveditorati Regionali dell’Amministrazione <strong>Penitenziaria</strong>:competenze ed organizzazione; gli Istituti Penitenziari: organizzazione etipologie.• Gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna – UEPE: organizzazione efunzioni.ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE• L’organizzazione e la mission istituzionale.• L’organizzazione del lavoro in un contesto interprofessionale.• I processi di lavoro• Metodo e strumenti di analisi e gestione dei processi.• Logiche di progettazione e pianificazione.• Razionalizzazione dei processi lavorativi.31


• Analisi e approfondimento dei processi di lavoro peculiari dell’area dellasicurezza degli Istituti Penitenziari.• Metodo e strumenti <strong>per</strong> la gestione delle risorse umane: costruzione delgruppo, orientamento dello stesso al miglioramento della qualità deiprocessi di lavoro in riferimento agli obiettivi istituzionali, l’attribuzionedelle responsabilità, la motivazione, empowerment ed autoefficaciaindividuale e del gruppo, strumenti di incentivazione.• La valutazione degli interventiPSICOLOGIA DEL LAVORO• Le organizzazioni come sistemi complessi.• Le componenti essenziali delle organizzazioni• Modelli organizzativi e cultura organizzativa• L’individuo ed il rapporto con l’ organizzazione.• La leadership: funzione e stili• La comunicazione umana con particolare riferimento alle dinamiche edalle distorsioni comunicative nelle organizzazioni• Principi e tecniche della comunicazione assertiva, empatica e negoziale.• Gruppi e gruppi di lavoro: caratteristiche e dinamiche• La coo<strong>per</strong>azione e la gestione dei conflitti• Il benessere organizzativo.• Lo stress e tecniche di contenimento e gestione• La dimensione emotiva nelle situazioni di criticitàLa trattazione degli argomenti sarà effettuata attraverso metodologieappropriate, volte a favorire la attiva partecipazione degli allievi ed a fornireloro degli strumenti utilizzabili nella pratica professionale.CONTABILITÀ DI STATO E DI CONTABILITÀ PENITENZIARIABrevi cenni di Contabilità Generale, d’Organizzazione e gestione finanziariae del Bilancio dello Stato.- interessanti la contabilità penitenziaria.• Organizzazione del servizio Amministrativo – Contabile negli IstitutiPenitenziari; Tipologia degli Istituti Penitenziari sotto l’aspetto dellagestione contabile, rami dell’Amministrazione economica.• Le figure professionali dell’area amministrativo-contabile• La gestione finanziaria degli Istituti penitenziari: la gestione dei capitolidi bilancio, le gestioni extrabilancio. (brevi cenni)32

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