11.07.2015 Views

La storia del tabacco in Italia. V. Le nuove politiche sulla ... - Inea

La storia del tabacco in Italia. V. Le nuove politiche sulla ... - Inea

La storia del tabacco in Italia. V. Le nuove politiche sulla ... - Inea

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 21<strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. <strong>Le</strong> <strong>nuove</strong> <strong>politiche</strong> <strong>sulla</strong>coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> dal 1970 e le attuali tendenze neiconsumiGiampietro DianaRiassunto.Nel 1970 viene attuata <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> l’OrganizzazioneComune <strong>del</strong> Mercato europeo, con laliberalizzazione <strong>del</strong>la coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>. Ilsostegno economico <strong>del</strong>la Comunità EconomicaEuropea (CEE) nella fase produttiva e commercialeporta a un <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>le produzioni deitabacchi, soprattutto di quelli chiari, f<strong>in</strong>o agli <strong>in</strong>izidegli anni ’80, quando si manifesta una prima cris<strong>in</strong>el settore. Una nuova Politica Agricola Comunitaria(PAC) segna la progressiva riduzione <strong>del</strong>sostegno economico, accentuando le gravi difficoltàdi collocamento dei tabacchi scuri e orientali.Negli anni ’90 si assegnano le quote di produzionedei tabacchi agli Stati comunitari, e <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>le superfici <strong>in</strong>vestite a <strong>tabacco</strong> si dimezzano.Viene riorganizzato il settore <strong>del</strong>la ricerca sul <strong>tabacco</strong>,mentre i consumi di <strong>tabacco</strong> dopo averraggiunto il massimo a metà degli anni ’80, sottola sp<strong>in</strong>ta di provvedimenti legislativi restrittivi <strong>in</strong>izianoprogressivamente a ridursi; tra i prodotti ilmercato è dom<strong>in</strong>ato dalle sigarette, con prevalentetendenza verso le sigarette leggere di tipoamericano.Sul f<strong>in</strong>ire <strong>del</strong> secolo prende avvio la riforma e laprivatizzazione <strong>del</strong>l’Amm<strong>in</strong>istrazione Autonomadei Monopoli di Stato (AAMS), con la costituzione<strong>del</strong>l’Ente Tabacchi <strong>Italia</strong>ni (ETI), al quale vengonodemandate le attività produttive e distributivedei tabacchi lavorati.Abstract. Tobacco history <strong>in</strong> Italy. V. Newpolicies on the tobacco cultivation <strong>in</strong> 1970 andthe present trends <strong>in</strong> consumption of tobaccoproducts.Dur<strong>in</strong>g the seventy years was realized <strong>in</strong> Italy theOrganization of the European Common Market,with the liberalization of the tobacco cultivation.The economic support of the European EconomicCommunity (EEC) <strong>in</strong> the productive and trad<strong>in</strong>gstage of tobacco str<strong>in</strong>g, lead to an <strong>in</strong>crease oftobacco productions, flue-cured and light air-curedtobaccos ma<strong>in</strong>ly, untill at the beg<strong>in</strong>n<strong>in</strong>g of eightyyears, when ev<strong>in</strong>ced a first crisis of tobacco field.A new Community Agricultural Policy (CAP)marked the progressive reduction of the economicsupport, empahasiz<strong>in</strong>g the employment difficultiesof the oriental and dark tobaccos. Dur<strong>in</strong>g the n<strong>in</strong>etyyears was fixed for the members countries theproduction quota of tobaccos, that will br<strong>in</strong>g <strong>in</strong> Italyto halv<strong>in</strong>g the tobacco surface.Research sectors on tobacco was reorganized,the highest consumption of tobacco products wasachieved dur<strong>in</strong>g the half of eighty years andafterwards, throught the restrictive laws, beg<strong>in</strong> aprogressive reduction. Cigarette smok<strong>in</strong>g isprevail<strong>in</strong>g, specially towards to american blend andlighter products.At the end of 20 th century the Board of StateMonopoly (AAMS) is reformed, establish<strong>in</strong>g <strong>in</strong>1998 the private <strong>Italia</strong>n Tobacco Board (ETI), wichattend to the manufacture and trad<strong>in</strong>g of tobaccoproducts.Key words: tobacco history, tobacco variety, State monopoly, consumption of tobacco products<strong>La</strong> liberalizzazione <strong>del</strong>le coltivazionidi <strong>tabacco</strong>Il Dott. Diana è primo ricercatore, attualmente pressol’Istituto Sperimentale per la Nutrizione <strong>del</strong>le Piante -RomaIl 1970 si apriva con una svolta fondamentalenel settore <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>: da parte <strong>del</strong>la ComunitàEconomica Europea veniva liberalizzata la coltivazioneed il commercio <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> Euro-Il Tabacco, 9, 2001: 21-34Diana.p65 2129/11/2001, 20.00


22pa. In <strong>Italia</strong> la coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> non eraqu<strong>in</strong>di più v<strong>in</strong>colata dagli obblighi imposti dalRegolamento emanato nel 1900, ma chiunque eralibero di coltivare <strong>tabacco</strong>; <strong>in</strong> cambio il Monopolionon aveva più l’obbligo di acquistare il <strong>tabacco</strong> odi f<strong>in</strong>anziare le operazioni di manipolazione.Con <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<strong>del</strong>la CEE <strong>del</strong> 21 aprile 1970 veniva emanato ilRegolamento CEE n. 727/70, relativo all’attuazionedi una Organizzazione Comune <strong>del</strong> Mercatoeuropeo dei tabacchi greggi. Tale Regolamentocomunitario comportava per l’<strong>Italia</strong> laliberalizzazione <strong>del</strong>le coltivazioni (D.L. 30/11/70 n. 870, convertito <strong>in</strong> <strong>Le</strong>gge 27/1/71 n. 3), el’abrogazione <strong>del</strong> Regolamento per la coltivazione<strong>in</strong>digena <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>del</strong> 1924 e di diversi articoli<strong>del</strong>la <strong>Le</strong>gge 907 <strong>del</strong> 1942.Con l’apertura dei mercati comunitari si <strong>del</strong><strong>in</strong>eavaper la tabacchicoltura italiana e per ilMonopolio una nuova situazione. <strong>La</strong> produzione<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> greggio, sviluppata per soddisfarele esigenze <strong>del</strong>l’unica impresa manifatturiera, sitrovava a dover competere con i mercati esteri <strong>in</strong>condizioni non favorevoli, da un lato per gli elevaticosti di produzione, dall’altro per il mancatoraggiungimento di qualità che veniva richiesto dall’<strong>in</strong>dustriadi trasformazione. Inoltre i tabacchi <strong>in</strong>colli non sempre erano competitivi su altri mercati.<strong>La</strong> nuova politica comunitaria nel settore <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>greggio mirava essenzialmente:- a privilegiare le produzioni e il collocamento<strong>in</strong>terno rispetto alle produzioni, a costi piùbassi, provenienti da paesi terzi;- a raggiungere un determ<strong>in</strong>ato livello diautoapprovvigionamento, e ad assicurare la tutela<strong>del</strong> reddito dei produttori.Per favorire le produzioni venivano fissati ogni anno:- un prezzo di obiettivo per il <strong>tabacco</strong> greggio,ad un livello che garantiva un equo reddito aiproduttori;- un prezzo di <strong>in</strong>tervento pari al 90% <strong>del</strong> prezzodi obiettivo, che era il prezzo m<strong>in</strong>imo garantitoal quale la CEE ritirava il prodotto tramitegli organismi di <strong>in</strong>tervento;- un premio per chi acquistava <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> fogliadirettamente dai produttori comunitari e lo trasformava<strong>in</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> colli.Il Tabacco, 9Per favorire la vendita <strong>del</strong> prodotto sul mercato<strong>in</strong>ternazionale veniva <strong>in</strong>oltre istituito un premiodi restituzione all’esportazione, quando il livellodei prezzi <strong>in</strong>terni alla CEE era superiore a quelloesterno, e si applicavano tariffe preferenziali,con dazio nullo o ridotto, ai tabacchi greggi provenientida determ<strong>in</strong>ati gruppi di Paesi. Si favorivano<strong>in</strong>oltre le riconversioni varietali, si <strong>in</strong>centivavanoi contratti di coltivazione, e si emanavanodisposizioni per impedire l’accumulo di scorte difficilmentevendibili sul mercato <strong>in</strong>ternazionale.Per il Monopolio cessava il diritto di controllo<strong>sulla</strong> produzione che aveva esercitato f<strong>in</strong>o ad allora,e trasferiva al FEOGA (Fondo di Orientamentoe Garanzia) gli oneri dei sostegni di protezione,assicurati ai tabacchicoltori e agli exconcessionari, attraverso un organismo di controllo.Tale organismo fu attuato con l’A.I.M.A.(Azienda per gli Interventi sui Mercati Agricoli),istituita con D.L. 30 novembre 1970 n. 870,creando uno specifico Settore <strong>tabacco</strong> (A.I.M.A.Tabacco) con personale qualificato provenientedai ruoli <strong>del</strong> Monopolio.Nel 1972 con la Direttiva CEE 19 dicembren. 646/72 si stabilivano gli obiettivi <strong>del</strong>la primatappa <strong>del</strong>l’armonizzazione fiscale fra i Paesimembri, e si fissavano le imposizioni fiscali suitabacchi lavorati; la direttiva veniva recepita <strong>in</strong><strong>Italia</strong> col D.L. 21 settembre 1973 n. 563, convertito<strong>in</strong> <strong>Le</strong>gge n. 771 <strong>del</strong> 8/11/1973.Nel 1975 con <strong>Le</strong>gge 10 dicembre n. 724, <strong>in</strong>ottemperanza degli accordi CEE sul riord<strong>in</strong>o deimonopoli commerciali, veniva anche liberalizzatal’<strong>in</strong>troduzione e la commercializzazione all’<strong>in</strong>grossodei tabacchi lavorati di provenienzacomunitaria, con immagazz<strong>in</strong>amento <strong>in</strong> depositi<strong>del</strong>l’AAMS o <strong>in</strong> depositi privati che avevano ottenutol’autorizzazione amm<strong>in</strong>istrativa.I problemi <strong>del</strong> settore tabacchicoloQueste azioni comportarono per l’<strong>Italia</strong> importantimodifiche anche nelle strutture di produzionee nelle varietà dei tabacchi coltivati. <strong>La</strong>produzione nazionale di <strong>tabacco</strong> greggio, f<strong>in</strong>o adallora basata sui tabacchi scuri e dimensionataDiana.p65 2229/11/2001, 20.00


Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 23Tab. 1. Coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel periodo1970-1979.Table 1. Tobacco cultivation <strong>in</strong> Italy <strong>in</strong> 1970-1979period.AnniSuperfici(ettari)Produzioni(tonnellate)Rese(t/ha)197043.00078.4601, 8197142.22375.5151, 8197245.10476.0201, 7197349.90193.2281, 9197449.24292.7331, 9197556.539113.7762, 0197663.917108.6421, 7197758.780109.5821, 9197858.111109.6581, 9197959.996136.5912, 2sulle esigenze <strong>del</strong> Monopolio, veniva orientatasui tabacchi chiari (Virg<strong>in</strong>ia Bright, Burley eMaryland) per la preparazione <strong>del</strong>le sigarette ditipo american blend, sempre più richieste daiconsumatori, mentre i tabacchi subtropicali venivanopraticamente abbandonati.<strong>La</strong> liberalizzazione <strong>del</strong>la coltura ed i particolari<strong>in</strong>centivi f<strong>in</strong>anziari previsti per il <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong>ambito comunitario portarono ad un notevole<strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>le produzioni, con la costituzionedi strutture cooperative per le fasi <strong>del</strong>la produzionee <strong>del</strong>la trasformazione <strong>del</strong> prodotto, f<strong>in</strong>o al1977-1978, periodo nel quale si manifestò unaprima crisi produttiva e commerciale.In questo periodo la tabacchicoltura italianaera costituita per il 64% da tabacchi chiari dafumo (Bright, Burley, <strong>Le</strong>vant<strong>in</strong>i), per il 5% daKentucky, per il restante 31% da altri tabacchi,tra i quali <strong>nuove</strong> varietà di tabacchi scuri curatiall’aria di orig<strong>in</strong>e tedesca, come il BadischerGeudertheimer e il Forcheimer Havanna, <strong>in</strong>trodotte<strong>in</strong> sostituzione <strong>del</strong> Nostrano <strong>del</strong> Brenta e<strong>del</strong> Beneventano. <strong>La</strong> qualità di questi ultimi tabacchi,ibridi costituiti partendo da varietà tedesche,era tuttavia <strong>in</strong>feriore a quella <strong>del</strong>le varietàorig<strong>in</strong>arie e tale motivo, unito anche ad una riduzione<strong>del</strong> premio operata dalla CEE, porteràagli <strong>in</strong>izi degli anni ’90 ad una consistente contrazione<strong>del</strong>la loro produzione.L’abolizione <strong>del</strong> monopolio <strong>sulla</strong> coltivazione<strong>in</strong>fluiva anche sulle attività <strong>del</strong>le società operant<strong>in</strong>el settore <strong>tabacco</strong>: l’Azienda Tabacchi <strong>Italia</strong>ni(ATI), per la forte concorrenza sull’acquisto<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> greggio, attraversava un periododi crisi, che porterà alla chiusura di alcuni stabilimentidi lavorazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> e alla riduzione<strong>del</strong>la manodopera impiegata. Nel 1982, conla <strong>Le</strong>gge n. 467 <strong>del</strong> 22 luglio, avveniva il passaggio<strong>del</strong> capitale azionario <strong>del</strong>l’ATI al Monopolio.Come conseguenza <strong>del</strong>la liberalizzazione<strong>del</strong>la coltura <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> l’<strong>Italia</strong> <strong>in</strong>iziava ad essereuno dei più importanti paesi esportatori di<strong>tabacco</strong> greggio: la crescita <strong>del</strong>le esportazioni avvenivasostanzialmente <strong>in</strong> due periodi, una neiprimi anni ’70 e l’altra nei primi anni ’80, periodicaratterizzati a livello <strong>del</strong>l’economia <strong>in</strong>ternazionaleil primo dalla liberalizzazione dei rapportidi cambio f<strong>in</strong>o al primo shock petrolifero,il secondo dalla forte rivalutazione <strong>del</strong> dollaro.<strong>La</strong> seconda fase di crescita si realizzava prevalentementeverso i mercati extra-CEE <strong>del</strong>l’Europaorientale e di alcuni paesi <strong>in</strong> via di sviluppo.Tab. 2. Coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel periodo1980-1989.Table 2. Tobacco cultivation <strong>in</strong> Italy <strong>in</strong> 1980-1999period.AnniSuperfici(ettari)Produzioni(tonnellate)Rese(t/ha)198060.984125.5412, 1198160.661130.9712, 1198262.664143.5362, 3198371.434156.0232, 2198475.528161.3322, 1198580.977166.4912, 1198679.035145.7101, 8198777.450162.1272, 1198893.809184.3552, 0198995.164197.3182, 1Diana.p65 2329/11/2001, 20.00


24<strong>La</strong> trasformazione nella ricercaCambiamenti avvenivano anche nel settore <strong>del</strong>laricerca, dove operava l’Istituto Scientifico Sperimentaleper i Tabacchi (I.S.S.T.), con sede centralea Roma. L’Istituto era afflitto da problemidi dirigismo e burocratizzazione <strong>del</strong>l’attività,dovuti a una gestione quasi diretta da parte <strong>del</strong>Monopolio, problemi che si accentuarono conl’applicazione <strong>del</strong> primo regolamento comune <strong>del</strong><strong>tabacco</strong>, con protezione e sostegno al settore postia carico <strong>del</strong>la Comunità.Dopo una fase di <strong>in</strong>certezze con la <strong>Le</strong>gge 6giugno 1973 n. 306 si formava l’Istituto Sperimentaleper il Tabacco (I.S.T.), riportando la sedecentrale a Scafati, e collocandolo tra gli Istitutidi ricerca e sperimentazione agraria vigilati dalM<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>l’Agricoltura e Foreste.Per la gestione <strong>del</strong>l’Istituto, non più soggettoal Monopolio, entravano rappresentanti di tuttele regioni tabacchicole, oltre che <strong>del</strong>le pr<strong>in</strong>cipaliassociazioni dei produttori e dei trasformatori,nutrendo forse una fiducia eccessiva nella possibilitàdi trovare mercati diversi dal Monopolioper il <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> foglia.I settori di ricerca <strong>del</strong>l’Istituto furono determ<strong>in</strong>aticon Decreto M<strong>in</strong>isteriale <strong>del</strong>28.2.1976: a Scafati furono collocate le Sezionidi Genetica, Biochimica, Tecniche agronomichee controllo <strong>del</strong>la produzione ecertificazione <strong>del</strong> seme, Biologia e difesafitosanitaria, Cura e fermentazione dei tabacchi,Tecniche di lavorazione e trasformazionedei tabacchi; a Bovolone la Sezione applicativaper i tabacchi scuri, Kentucky e Virg<strong>in</strong>ia; a<strong>Le</strong>cce la Sezione per i tabacchi levant<strong>in</strong>i; aRoma la Sezione di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i economiche <strong>sulla</strong>produzione, lavorazione e commercializzazionedei tabacchi.Venne ampliata la biblioteca specializzatanelle discipl<strong>in</strong>e afferenti al <strong>tabacco</strong>, con numerosiperiodici scientifici discipl<strong>in</strong>ari e disettore, e la collezione di germoplasma comprendenteoltre un migliaio di l<strong>in</strong>ee diNicotiana tabacum, 130 l<strong>in</strong>ee di N. rustica, eun cent<strong>in</strong>aio tra specie e accessioni diNicotiana.Il Tabacco, 9<strong>La</strong> commercializzazione e vendita deitabacchiAgli <strong>in</strong>izi degli anni ’70 vengono emanati unaserie di provvedimenti tendenti da un lato adestendere le restrizioni sui consumi e sulle venditedei prodotti di <strong>tabacco</strong>, <strong>in</strong>trodotte negli anni’60, e dall’altro ad applicare i pr<strong>in</strong>cipi <strong>del</strong> Trattatodi Roma <strong>in</strong> merito alla commercializzazionee vendita dei tabacchi lavorati.Viene vietata la pubblicità sugli accenditori(D.L. 20.4.1971 n. 163) e con l’istituzione <strong>del</strong>laImposta sul Valore Aggiunto (DPR 26 ottobre1972 n. 633) vengono aboliti alcuni “monopolim<strong>in</strong>ori”, superati dai tempi, sulle pietre focaie(dal 22 aprile 1972) e sulle cart<strong>in</strong>e e tubetti persigarette dal 1° gennaio 1973.Si <strong>in</strong>troduce il divieto di fumare <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>atilocali e su mezzi di trasporto pubblico (<strong>Le</strong>gge11.11.1975 n. 584), e viene <strong>in</strong>asprito il divietodi pubblicità dei prodotti di <strong>tabacco</strong> con <strong>Le</strong>ggen. 52 <strong>del</strong> 22.2.1983.Vengono modificate alcune norme sull’organizzazionedei servizi di distribuzione e venditadei generi di monopolio (<strong>Le</strong>ggi n. 384 <strong>del</strong> 23 luglio1980 e n. 25 <strong>del</strong> 29 gennaio 1986). Nel confermarela compatibilità <strong>del</strong> regimemonopolistico italiano con le norme <strong>del</strong> Trattatodi Roma, viene estesa ai cittad<strong>in</strong>i degli altri Paesicomunitari la facoltà di esercizio <strong>del</strong>le attivitàdi vendita dei tabacchi lavorati e dei fiammiferi,e soppressa def<strong>in</strong>itivamente la possibilità di istituirele Rivendite di Stato di proprietà <strong>del</strong>l’AAMS(<strong>Le</strong>gge n. 198 <strong>del</strong> 13 maggio 1983). Anche aifiammiferi viene applicato il regime previsto perl’importazione e la commercializzazione dei tabacchidi provenienza comunitaria.Negli anni ’80 trovano anche piena applicazionele norme previste dalla <strong>Le</strong>gge 724/75 <strong>in</strong>materia di importazione e commercializzazioneall’<strong>in</strong>grosso dei tabacchi lavorati di provenienzacomunitaria, con l’istituzione dei depositi per ladistribuzione all’<strong>in</strong>grosso dei tabacchi lavorati,appositamente condizionati e muniti di contrassegnodi Stato (D.M. 26 luglio 1983).Viene istituito un nuovo sistema di imposizionefiscale sui tabacchi lavorati (<strong>Le</strong>gge n. 76Diana.p65 2429/11/2001, 20.00


Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 25<strong>del</strong> 7 marzo 1985), assoggettandoli all’impostasul valore aggiunto (IVA), da applicarsi sullecessioni e sulle importazioni dei tabacchi lavorati,e all’imposta di consumo (accisa). Per laapplicazione di quest’ultima l’importo di baseviene calcolato per i differenti gruppi di tabacchilavorati con aliquote di base <strong>in</strong> percentuale<strong>del</strong> prezzo di vendita al pubblico; per le sigarettel’imposta di consumo è costituita dalla sommadi un importo specifico fisso e da un importovariabile proporzionale all’<strong>in</strong>cidenza di vendita.<strong>Le</strong> aliquote <strong>del</strong>l’imposta sul valore aggiuntoe quelle <strong>del</strong>l’imposta di consumo per i tabacchilavorati e per le sigarette sono state poi modificatecon <strong>in</strong>terventi legislativi successivi (<strong>Le</strong>gge29 ottobre 1993 n. 427; D.M. 28 febbraio 1997;<strong>Le</strong>gge 29 novembre 1997 n. 410). E’ stata anchedisposta (<strong>Le</strong>gge 427/93) la soppressione <strong>del</strong>leimposte di fabbricazione sugli apparecchi di accensione,istituite con <strong>Le</strong>gge 18.6.1971 n. 376.Nuovo regolamento comunitarioNel corso degli anni ’80 si manifestavano leprime difficoltà f<strong>in</strong>anziarie sul bilancio <strong>del</strong>l’UnioneEuropea, che porteranno ad <strong>in</strong>trodurremeccanismi di stabilizzazione f<strong>in</strong>anziaria. Il precedenteregolamento comunitario aveva consentitoai produttori di <strong>tabacco</strong> di ricevere un adeguatosostegno economico, e alle <strong>in</strong>dustrie diacquistare <strong>tabacco</strong> ai prezzi <strong>del</strong> mercato mondiale,<strong>in</strong> genere più bassi di quelli comunitari. Neltempo però il sistema aveva allontanato la produzionee la trasformazione dalle esigenze <strong>del</strong>lacommercializzazione, che negli anni si era notevolmentediversificata; lo stesso Monopolio avevagradatamente ridotto gli acquisti di <strong>tabacco</strong>greggio dal mercato <strong>in</strong>terno.Con la nuova Politica Agricola Comunitaria(PAC) <strong>del</strong> 1987 si decideva di abbandonare perle produzioni agricole il pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong>le garanzieautomatiche, adottando gli stabilizzatori f<strong>in</strong>anziari,con i quali si poneva un tetto di produzioneper le s<strong>in</strong>gole colture; col Regolamento CEEn. 1114/88 venivano qu<strong>in</strong>di fissati quantitativimassimi garantiti di produzione per i gruppi divarietà <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>, e nel caso di superamento <strong>del</strong>laquota fissata si aveva una riduzione progressiva deiprezzi di obiettivo e dei premi comunitari.Con il nuovo Regolamento CEE n. 2075/92<strong>del</strong> 30 giugno 1992 (quote per la produzione <strong>del</strong><strong>tabacco</strong>) le 34 varietà di <strong>tabacco</strong> prodotte nellaCEE vengono classificate <strong>in</strong> 5 gruppi, <strong>in</strong> base altipo di cura (flue-cured; light air-cured; dark aircured;fire-cured; sun-cured), con l’aggiunta ditre varietà greche con caratteristiche specifiche;per le varietà di <strong>tabacco</strong> che rientrano <strong>in</strong> uno stessogruppo vengono <strong>in</strong>trodotte quote di produzionee Quantitativi massimi garantiti (Qmg) per iPaesi membri, e istituito un regime di premi cheprevede un importo unico.Il premio viene escluso per tutti i quantitativiprodotti <strong>in</strong> eccesso rispetto alle quote di trasformazionestabilite per ogni Paese produttore e pergruppi varietali. Il premio mira a sostenere il reddito<strong>del</strong> produttore la cui produzione rispondaalle esigenze <strong>del</strong> mercato, e a consentire losmaltimento <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> prodotto nella Comunità.<strong>Le</strong> l<strong>in</strong>ee fondamentali <strong>del</strong>la nuova organizzazione<strong>del</strong> settore consistono qu<strong>in</strong>di nell’abolizionedei prezzi garantiti e nel possibile ricorsoall’<strong>in</strong>tervento (sopprimendo nel contempo ancheil premio di restituzione all’esportazione e i tassiTab. 3. Coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel periodo1990-1999.Table 3. Tobacco cultivation <strong>in</strong> Italy <strong>in</strong> 1900-1999period.AnniSuperfici(ettari)Produzioni(tonnellate)Rese(t/ha)199087.707214.8462, 4199190.854193.2962, 1199265.102150.8462, 3199361.878135.6982, 2199454.112120.5792, 2199549.717124.4922, 5199647.877130.5902, 7199748.196130.5132, 7199846.870132.0302, 8199940.212130.7633, 3Diana.p65 2529/11/2001, 20.00


28Il Tabacco, 9Tab. 8. Vendite di tabacchi lavorati, <strong>in</strong> quantità, e quote di mercato.Table 8. Sales of manufactured tobacco products, <strong>in</strong> tons, and market shares (<strong>in</strong> percentage for area and ontotal sales).Prodotti1998(tons)Quotedi mercato % 1999persettore sultotale(tons)Quote di mercato %persettoresul totaleSigarette92.004100,0 99,6 95.983100,0 98, 6Nazionali32.08234,9 34,7 31.39132,7 32, 2Sulicenza16.60018,0 18,0 14.42415,0 14, 8Estere43.32247,1 46,9 50.16852,3 51, 5Sigari557100,0 0,6 580100,0 0, 6Nazionali47084,4 0,5 47181,2 0, 5Esteri8715,6 0,1 10918,8 0, 1Tr<strong>in</strong>ciati,fiuto e sigaretti 775100,0 0,8 782100,0 0, 8Nazionali15019,4 0,2 12015,3 0, 1Esteri62580,6 0,6 66284,7 0, 7Totaletabacchi lavorati 92.327- - 97.345- -Sigaretteitaliane con filtro30.70597, 8Sigaretteitaliane senza filtro6862, 2ciazioni, nei quali accanto al <strong>tabacco</strong> come argomentopr<strong>in</strong>cipale compaiono anche aspetti culturalie sociali. Alcuni di questi periodici sonoapparsi solo per brevi periodi, come Extra-Extra,rivista <strong>sulla</strong> pipa stampata a Milano nel 1970,e Pipe L<strong>in</strong>e di Albenga, 1984, che hanno cessatole pubblicazioni poco dopo, oppure hanno avutodiffusione limitata, come Il Tabaccaio e la Cooperazione,periodico mensile <strong>del</strong>la CooperativaTabaccai <strong>del</strong>la Regione <strong>La</strong>zio, stampato solo nel1978, e Il Patent<strong>in</strong>o, mensile <strong>del</strong>l’AssociazioneNazionale Venditori Autorizzati Tabacchi(ANVAT), distribuito nelle rivendite autorizzatealla vendita dei tabacchi lavorati e stampato comenumero 0 nel 1994.Una rivista particolare è stata <strong>La</strong> Pipa, stampataa Gavirate dal 1982 a cura <strong>del</strong>la “AlbertoParonelli”, con articoli sulle pipe pubblicati spesso<strong>in</strong> più l<strong>in</strong>gue (<strong>in</strong>glese, francese, tedesco, spagnolo,olandese), riportando anche racconti, poesie,<strong>storia</strong> e folclore, tutti aventi per soggetto lapipa. Nel 1984 è stata edita come “InternationalRewiew for Pipersmokers of Yesterday, Today andTomorrow”, accentuando il carattere <strong>in</strong>ternazionaledegli articoli, e ha cessato le pubblicazion<strong>in</strong>el 1986.Altri periodici, già diffusi da molto tempo,hanno <strong>in</strong>vece cont<strong>in</strong>uano ad essere pubblicati: laFederazione <strong>Italia</strong>na Tabaccai ha proseguito nelladiffusione de <strong>La</strong> Voce <strong>del</strong> Tabaccaio, stampatocome settimanale dal 1982, e di Il Tabaccaio <strong>Italia</strong>no,notiziario <strong>del</strong>la categoria a diffusione locale;l’Associazione Gestori Magazz<strong>in</strong>i Monopolidi Stato (A.Ge.Mo.S.) riprende nel 1983 lapubblicazione <strong>del</strong> “Bollett<strong>in</strong>o” nella nuova vestede Il Giornale <strong>del</strong>l’AGEMOS, e nel 1999 comeTutto Tabacco, <strong>in</strong> distribuzione esclusiva aglioperatori <strong>del</strong> settore.Il Monopolio, sul f<strong>in</strong>ire degli anni ’70, cessale pubblicazioni <strong>del</strong>le Statistiche dei consumi ditabacchi e <strong>del</strong>la Rassegna Monopoli di Stato, edal 1980 <strong>in</strong>izia a pubblicare, <strong>in</strong> diverse testate,le relazioni annuali sulle sue attività, con dati<strong>sulla</strong> produzione e vendita dei tabacchi lavorati(MS Attualità, Rassegna MS, Rassegna Annuale,Rapporto Annuale). Dal 1999 il nuovo EnteTabacchi <strong>Italia</strong>ni stampa il notiziario <strong>in</strong>terno ETIInformazione.Diana.p65 2829/11/2001, 20.00


Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 29Altri periodici di costume vengono stampatida associazioni o da privati, come la Lub<strong>in</strong>ski diFermo (AP), che dal 1994 cura l’uscita <strong>del</strong> periodicodal curioso titolo Nuoce gravemente allasalute, presentato come “rivista di <strong>in</strong>formazionee cultura sull’altro fumo”, e avente per oggetto ilmondo <strong>del</strong>la pipa.Il Centro di Documentazione e Informazionesul Tabacco stampa dal 1986 la rivista Calumet,con articoli sul fumo e su aspetti <strong>del</strong>la vita sociale,<strong>in</strong>formazioni legislative e statistiche sui consumidi <strong>tabacco</strong>, e Calumet <strong>Le</strong>ttera mensile, unanewsletter di <strong>in</strong>formazione e attualità. Nel 1999la rivista Calumet viene stampata <strong>in</strong> una nuovaserie, presentata come “Magaz<strong>in</strong>e <strong>del</strong>la vita piacevole”.Il Centro di Documentazione e Informazionesul Tabacco pubblica anche materiale<strong>in</strong>formativo come Dossier Fumo, nel quale sonoriportate cifre, ricerche, legislazioni a confrontosul problema <strong>del</strong> fumo, e Fumo ambientale, unarassegna <strong>del</strong>la letteratura scientifica mondiale.L’Associazione Fumatori stampa nel 1992Segnali di Fumo, con l’<strong>in</strong>tento di proporre unaimmag<strong>in</strong>e diversa <strong>del</strong> fumatore, basata su “tolleranzae cortesia” tra fumatori e non fumatori, eche costituiranno il sottotitolo di Segnali di FumoNuova Serie, stampata dal 1997. L’Associazionedei produttori europei di sigarette operanti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>(Asso<strong>tabacco</strong>) pubblica dal 2001 una newsletter di<strong>in</strong>formazioni, <strong>Le</strong>ttera di Asso<strong>tabacco</strong>.Anche altre riviste si rivolgono a settori piùvasti: Smok<strong>in</strong>g, edita dal 1978 come “Rivista perfumatori. Voce dei Pipa Club italiani”, si occupadei tr<strong>in</strong>ciati per pipa e dei sigari, pubblicandocomunque argomenti di <strong>in</strong>teresse generale su <strong>storia</strong>,coltivazione, diffusione, consumi dei tabacchi;nel 1998 Smok<strong>in</strong>g viene ripresentata <strong>in</strong> unanuova veste tipografica come periodico su “sigari,pipe, persone ed altre cose dal mondo”;Amici <strong>del</strong>la Pipa, edita a Roma dal 1982, e diffusacome “Rivista bimestrale per la conoscenzae la diffusione <strong>del</strong> pipare”, con il sottotitolo “Pipe& Cigar Friends”, si occupa <strong>in</strong> particolare <strong>del</strong>lapipa, con rassegne storiche, descrizioni dei tabacchitr<strong>in</strong>ciati, consumi e statistiche <strong>del</strong>le vendite,relazioni <strong>del</strong> Monopolio, illustrazioni dimusei <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> e presentazione di mostre.All’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong> panorama editoriale sul <strong>tabacco</strong>va citata anche l’edizione italiana diInternational Journal of Smok<strong>in</strong>g Cessation, rivista“contro il fumo” edita dal 1993 <strong>in</strong> Inghilterra,con pubblicazione di ricerche <strong>sulla</strong>disassuefazione dal fumo, problemi associati allostudio <strong>del</strong> tabagismo, estratti di articoli pubblicatisu riviste <strong>in</strong>ternazionali.Altri periodici sono <strong>in</strong>vece a carattere più tecnicoe specialistico: gli Annali <strong>del</strong>l’Istituto Sperimentaleper il Tabacco, stampati dal 1973 al1992, con articoli tecnici e scientifici; Il Tabaccodal 1993 a cura <strong>del</strong>l’Istituto Sperimentale peril Tabacco, con articoli di ricerca e note per operatori<strong>del</strong> settore; Il Tabacco <strong>Italia</strong>no edito a Cittàdi Castello dal 1994, con articoli su tecnicheagronomiche per il <strong>tabacco</strong>, difesa fitosanitariae recensioni.Iniziative e contrastiDalla metà degli anni ’80, con il raggiungimento<strong>del</strong> massimo consumo di <strong>tabacco</strong>, si sono accentuatii motivi di contrasto tra fumatori e non fumatori.Da un lato le motivazioni salutiste de<strong>in</strong>on fumatori per una migliore qualità <strong>del</strong>la vita,sostenute dagli studi medici ed epidemiologicisui danni legati all’uso <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>, dall’altro letesi dei fumatori, basate sul piacere di una scelta<strong>in</strong>dividuale e consapevole, all’<strong>in</strong>terno di una societàsempre più varia.L’immag<strong>in</strong>e <strong>del</strong> fumatore nell’attuale società,caratterizzata dal raggiungimento di un livellodi benessere più alto e generale, conmo<strong>del</strong>li di vita efficientista, è cambiata; il <strong>tabacco</strong>è diventato oggetto di riprovazione socialee tende a connotare negativamente l’immag<strong>in</strong>edei consumatori.Nel corso degli anni i governi, anche nell’ambitodi <strong>politiche</strong> miranti alla riduzione <strong>del</strong> fumoe nel pr<strong>in</strong>cipio generale di protezione <strong>del</strong>la salute,hanno cercato di recepire le richieste dei nonfumatori, soprattutto nell’ambito <strong>del</strong> fumo passivo,adottando limitazioni crescenti e separazionitra fumatori e non fumatori, campagne e appellia non fumare <strong>in</strong> ambienti chiusi e <strong>in</strong> presenza diDiana.p65 2929/11/2001, 20.00


30altre persone, soprattutto di bamb<strong>in</strong>i, e aumentidi prezzo dei prodotti di <strong>tabacco</strong>. Tra le <strong>in</strong>iziative,curate spesso da organizzazioni mediche, vannocitati i convegni, la stesura di libri e articoli suipericoli e i danni causati dal fumo, ed anche lamanifestazione <strong>del</strong>la Giornata senza <strong>tabacco</strong>.Tra le misure di ord<strong>in</strong>e generale, adottate perdissuadere dall’uso <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>, sono compresele avvertenze sanitarie riportate sulle confezionidei prodotti. Con <strong>Le</strong>gge 29.12.1990 n. 428 e consuccessivi decreti di attuazione, <strong>in</strong> accoglimento<strong>del</strong>le direttive Comunitarie n. 622 <strong>del</strong> 13.11.1989e 239/90 <strong>sulla</strong> presentazione <strong>in</strong> commercio deiprodotti di <strong>tabacco</strong>, sono state emanate le disposizionitecniche per il condizionamento el’etichettatura dei prodotti, con l’applicazionesulle unità di condizionamento di avvertimentisui possibili danni provocati dal fumo <strong>sulla</strong> salute,con <strong>in</strong>formazioni sul contenuto di nicot<strong>in</strong>a econdensato, e fissati i limiti massimi per sigaretta<strong>del</strong> contenuto di nicot<strong>in</strong>a (1,2 mg) e di condensato(15 mg dal 31.12.1992 e 12 mg dal31.12.1997); il divieto di commercializzazione<strong>in</strong> <strong>Italia</strong> di sigarette con i limiti suddetti è statosuccessivamente stabilito dalla <strong>Le</strong>gge 19.2.1992n. 14.Sono soprattutto i luoghi di lavoro adevidenziare i maggiori contrasti tra i due gruppi:per i non fumatori il fumo passivo dovrebbe essereelim<strong>in</strong>ato <strong>del</strong> tutto, per tutelare la loro salute.Su questo tema sono stati adottati provvedimentiche hanno cercato di rendere compatibilile diverse esigenze; con il Decreto legislativo 626<strong>del</strong> 1994 è stato stabilito che nei locali di lavoroe <strong>in</strong> quelli di riposo si adott<strong>in</strong>o adeguate misureper la protezione dei non fumatori, soprattuttocon idonei impianti di areazione (DPR 19 marzo1996 n. 242); le norme sul divieto di fumo previstedalla <strong>Le</strong>gge 584/75 sono state estese, con laDirettiva <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio dei M<strong>in</strong>istri14 dicembre 1995, ai locali utilizzati dallaPubblica Amm<strong>in</strong>istrazione e dalle aziende pubbliche.Sul fumo sui luoghi di lavoro tuttavia sonostate emesse sentenze contrastanti su diverse causepromosse <strong>in</strong> aziende private, con pronunce cheandavano dal divieto assoluto di fumo ad altreIl Tabacco, 9che ritenevano valide le misure adottate.Malgrado la recessione degli anni ’80, nelcorso <strong>del</strong>la quale i consumi di <strong>tabacco</strong> hanno <strong>in</strong>iziatoa decrescere, il settore <strong>del</strong>la filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>,con circa 325.000 addetti, e l’<strong>in</strong>sieme dei13 milioni di fumatori con un volume di consumiper il 1999 di circa 97 milioni di chilogrammidi tabacchi lavorati, rappresentano una realtà di<strong>in</strong>teressi non trascurabile.I consumatori di <strong>tabacco</strong> trovano spesso <strong>in</strong>iziativenell’appartenenza ad associazioni, comei Club <strong>del</strong> Sigaro e i Club <strong>del</strong>la Pipa; i fumatoridi pipa iscritti ai club possono partecipare aiCampionati italiani e mondiali di lento fumo,maschili, femm<strong>in</strong>ili, e a squadre. Diverse <strong>in</strong>iziativesono state promosse da AF - Associazionedei fumatori cortesi e dei non fumatori tolleranti,costituita con l’<strong>in</strong>tento di proporre una convivenzapossibile tra fumatori e non fumatori, basatasu comportamenti di cortesia dei primi e ditolleranza dei secondi; tra le <strong>in</strong>iziative per presentareuna nuova immag<strong>in</strong>e ed una rilettura culturale<strong>del</strong> fumatore le mostre Art & Tabac e Art& Tabac Design (1994), Fumo & Fumetti (1994),Ciak Tabac (1995), Vietato fumare? (1996),Smoke & Music (1996), Jazz’n Smoke (1999).Altre associazioni hanno curato gli aspettisociali e culturali <strong>del</strong>la <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>, conl’allestimento di mostre (“Fuma? Bibliografia,<strong>storia</strong>, iconografia <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> occidente”,1994; “<strong>La</strong> Filiera <strong>del</strong> Tabacco: economia,<strong>storia</strong>, società e cultura”, 1998; “Tabacco eVenere”, 1998): è stata anche costituita, nel 1998,una Fondazione per un “Museo Storico Scientifico<strong>del</strong> Tabacco”. Alle attività promozionali (fiere,manifestazioni, <strong>in</strong>contri, presentazioni) partecipanoanche organizzazioni professionali comel’APTI (Associazione Professionale TrasformatoriTabacchi), che riunisce aziende che si occupano<strong>del</strong>la trasformazione <strong>del</strong> prodotto dallo statosecco sciolto a quello <strong>in</strong> colli e successive lavorazioni,l’Asso<strong>tabacco</strong> (Associazione Nazionale<strong>del</strong>le Imprese Europee Produttrici di Sigarette),costituita nel 1998 tra le imprese che esercitanoattività di produzione di sigarette o prodotti fabbricat<strong>in</strong>ei Paesi EU e distribuiti sul mercato italianonon <strong>in</strong> esenzione di imposta.Diana.p65 3029/11/2001, 20.00


Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 31<strong>La</strong> manifestazione annuale “T2000”, curata dal1990 dalla Federazione <strong>Italia</strong>na Tabaccai, vieneriservata agli operatori <strong>del</strong>le rivendite ed al suo<strong>in</strong>terno vengono spesso presentate mostre e <strong>in</strong>iziativeculturali. Altri convegni e manifestazionisi occupano di aspetti più tecnici <strong>del</strong>la filiera<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> (ricerca, coltivazione, economia edistribuzione); vengono anche utilizzate le <strong>nuove</strong>tecnologie di trasmissione, come la reteInternet, per diffondere e far conoscere le proprieop<strong>in</strong>ioni.Nuove norme per il settore <strong>tabacco</strong><strong>Le</strong> rapide trasformazioni avvenute negli ultimianni nell’economia europea e nei mercati mondiali(caduta dei regimi ad economia pianificata,unificazione <strong>del</strong>la Germania, adozione <strong>del</strong>la monetaunica europea, nuovi rapporti commercialimondiali), hanno imposto sempre più spessoadeguamenti normativi nei Paesi <strong>del</strong>l’UnioneEuropea.Anche nel settore <strong>tabacco</strong> sono stati apportati<strong>in</strong>terventi per rispondere <strong>in</strong> modo efficiente aicambiamenti <strong>in</strong> atto. Un cambiamento, non solodi immag<strong>in</strong>e, si è avuto con la decisione nel 1992(<strong>Le</strong>gge n. 81) di togliere le sigarette dal panieredei beni <strong>in</strong> base al quale l’Istituto Nazionaledi Statistica calcola l’<strong>in</strong>cremento dei prezzi alconsumo per le famiglie di impiegati ed operai.Dal gennaio 1999 è stato formulato un nuovo<strong>in</strong>dice dei prezzi al consumo, <strong>in</strong> ottemperanza<strong>del</strong>la <strong>Le</strong>gge n. 81/92, che esclude dalcalcolo i prezzi dei beni che rientrano nel capitolo<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>.Per contrastare il grave fenomeno <strong>del</strong> contrabbandodi tabacchi lavorati esteri, nel corsodegli anni ’90 sono state adottate norme più severecontro i contrabbandieri e contro i consumatori,a carico dei quali è stato posto l’onere dipubblicazione <strong>sulla</strong> stampa <strong>del</strong>la sentenza di condanna.Questi provvedimenti si riveleranno però<strong>in</strong>efficaci quando, <strong>in</strong> seguito agli avvenimenti<strong>del</strong>le guerre nei Paesi balcanici, il contrabbandoassumerà soprattutto <strong>in</strong> Puglia aspetti preoccupantidi crim<strong>in</strong>alità.Nel 1998 vengono istituiti i primi due depositifiscali diversi da quelli <strong>del</strong>l’AAMS, attuandola possibilità già prevista nel settore <strong>del</strong>lacommercializzazione all’<strong>in</strong>grosso dalla <strong>Le</strong>gge n.724 <strong>del</strong> 10/12/1975. I depositi fiscali e la circolazionedei tabacchi lavorati, secondo quanto previstodal D.M. 22 febbraio 1999 n. 67 - Regolamentosull’istituzione e il regime dei depositi fiscali-, sono soggetti a determ<strong>in</strong>ati requisiti, averifica tecnica da parte <strong>del</strong>l’Amm<strong>in</strong>istrazionedei Monopoli, e all’obbligo di vendita al pubblicotramite le rivendite autorizzate. <strong>La</strong> circolazionedei tabacchi lavorati è soggetta all’apposizione<strong>del</strong> contrassegno di legittimazione.Altri <strong>in</strong>terventi rilevanti sono stati la soppressionedei duty free shop, <strong>in</strong> seguito alla abolizionedal 1° luglio 1999 <strong>del</strong>le esenzioni fiscali nell’ambitodei prodotti diretti verso dest<strong>in</strong>azioni<strong>del</strong>l’Unione Europea, e la riorganizzazione nel2000 <strong>del</strong>l’Azienda per gli Interventi sui MercatiAgricoli (AIMA) con la costituzione di una piùsnella e operativa Agenzia per le Erogazioni <strong>in</strong>Agricoltura (AGEA).Il pr<strong>in</strong>cipale avvenimento nel settore <strong>tabacco</strong>è comunque costituito dalla riforma istituzionale<strong>del</strong>l’Amm<strong>in</strong>istrazione Autonoma dei Monopolidi Stato, una riforma già prevista da diversianni ed arrivata alla fase f<strong>in</strong>ale nel 1997 con lapresentazione <strong>del</strong> disegno di legge n. 1882 <strong>sulla</strong>costituzione <strong>del</strong>l’Ente Tabacchi <strong>Italia</strong>ni (ETI).Al Monopolio, che conserva la gestione amm<strong>in</strong>istrativadei prezzi sui tabacchi lavorati, competonopr<strong>in</strong>cipalmente la gestione <strong>del</strong> Lotto e<strong>del</strong>le Lotterie, il controllo fiscale sulle Manifatture,i Depositi, i Magazz<strong>in</strong>i e le Rivendite; all’EnteTabacchi <strong>Italia</strong>ni, istituito con il Decreto<strong>Le</strong>gislativo 9 luglio 1998 n. 283, competono:- la produzione e distribuzione dei tabacchi lavoratidi marchio nazionale;- la produzione e distribuzione di sigarette dimarchio estero prodotte su licenza;- la distribuzione di sigarette e altri prodotti <strong>del</strong><strong>tabacco</strong> importati di produzione estera;- l’estrazione e distribuzione di sali sul territorionazionale;- la trasformazione e commercializzazione di <strong>tabacco</strong>.Diana.p65 3129/11/2001, 20.00


32ProspettiveSiamo arrivati al term<strong>in</strong>e <strong>del</strong> lungo percorso attraversoc<strong>in</strong>que secoli di <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>,passando dalle prime piante di <strong>tabacco</strong> apparsesul f<strong>in</strong>ire <strong>del</strong> 16° secolo, <strong>in</strong>izialmente utilizzatea scopo ornamentale e terapeutico e comepolvere da fiuto, alla molteplicità dei tabacchilavorati attualmente disponibili.<strong>La</strong> situazione odierna, caratterizzata da rapidie molteplici cambiamenti nella società (i problemi<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento e <strong>del</strong>la salute, l’immigrazione,l’economia e la comunicazione globale),avrà <strong>in</strong>fluenza anche per tutto il settore <strong>del</strong><strong>tabacco</strong>, dalla coltivazione ai consumi.Per la coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>, con i limiti diproduzione imposti a livello comunitario e conla riduzione dei sostegni economici, diventa semprepiù pressante ottenere prodotti di qualità <strong>in</strong> gradodi soddisfare le richieste manifatturiere e competeresul mercato <strong>in</strong>ternazionale, con l’adozionedi idonee varietà e valide tecniche agronomiche.Nel settore <strong>del</strong>la produzione dei tabacchi lavoratisi registreranno i cambiamenti più sostanziali:il nuovo Ente Tabacchi <strong>Italia</strong>ni, divenutooperativo dal 1 gennaio 1999 e trasformato <strong>in</strong>Società per Azioni <strong>in</strong> data 19 luglio 2000, prevedeun ridimensionamento <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le manifatture,da attuarsi <strong>in</strong> pochi anni, lasciando laproduzione di sigarette alle manifatture diChiaravalle, Bologna, Rovereto, Scafati e <strong>Le</strong>cce,e la produzione di sigari a Lucca e Cava de Terreni;è <strong>in</strong>oltre previsto un dimezzamento <strong>del</strong>lagamma dei prodotti, con elim<strong>in</strong>azione di quelliche non assicurano adeguati marg<strong>in</strong>i di guadagno,e l’<strong>in</strong>troduzione di nuovi prodotti da immetteresui mercati <strong>in</strong>ternazionali, soprattutto quelloasiatico, <strong>del</strong> medio oriente e <strong>del</strong>l’est europeo.Per adeguarsi alle mutate condizioni <strong>in</strong>terne e farfronte <strong>in</strong> modo più rapido alle richieste dei consumatori,si procederà anche ad unariorganizzazione <strong>del</strong>l’attuale rete distributiva,basata su 20 Depositi, gestiti direttamentedall’ETI, e 576 Magazz<strong>in</strong>i, affidati <strong>in</strong> gestione aprivati, e ad un collegamento più efficiente conla distribuzione al dettaglio, costituita da circa57.000 Rivendite e 18.000 Patent<strong>in</strong>i.Il Tabacco, 9<strong>Le</strong> tabaccherie assumeranno sempre più unruolo di servizio, <strong>in</strong> cui le attività non sarannocostituite solo dalle vendite di tabacchi. Nelletabaccherie oltre alla normale vendita di tutti igeneri di Monopolio, dei prodotti complementarial <strong>tabacco</strong> (come fiammiferi, accend<strong>in</strong>i, pipe eaccessori) e di altri prodotti commerciali, si affiancanola gestione <strong>del</strong> Lotto, <strong>del</strong> Totocalcio e<strong>del</strong> Totip, <strong>del</strong>le Lotterie. Inoltre svolgono edestenderanno, tramite rete telematica, i servizi diriscossione di pagamenti, come imposte automobilistiche,canoni televisivi, multe.Per il <strong>tabacco</strong> sarà soprattutto l’aspetto saluteil punto pr<strong>in</strong>cipale che verrà affrontato, nellaprevisione di ridurre da un lato i consumi e dall’altroi rischi derivati dal fumo di <strong>tabacco</strong>, e diconseguenza limitare i costi <strong>del</strong> sistema sanitario.Saranno attuate <strong>nuove</strong> normative per la tuteladei consumatori: tra le proposte previste dall’UnioneEuropea la riduzione <strong>del</strong> contenuto d<strong>in</strong>icot<strong>in</strong>a e <strong>del</strong> condensato a 10 mg/sigaretta dal31.12.2003, l’abolizione dei term<strong>in</strong>i light, extralight, mild ecc. <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong>gannevoli al consumatore,le <strong>nuove</strong> etichettature dei prodotti conavvertenze di carattere sanitario, il bando totale<strong>del</strong>la pubblicità.Si tenderà a una più <strong>in</strong>cisiva prevenzione <strong>del</strong>fumo giovanile, riportando sulle confezioni disigarette la scritta “I m<strong>in</strong>ori non devono fumare”;si attueranno progetti di disassuefazione alfumo, come ad esempio quello previsto dallaAzienda sanitaria di Milano che pagherà i medi-Tab. 9. <strong>La</strong> rete di distribuzione dei tabacchi lavorati.Table 9. Distribution system of tobacco productsAnniDeposit<strong>in</strong>°Magazz<strong>in</strong><strong>in</strong>°Rivenditen°19902259560.50019922159258.42119942160058.57819962058556.85219972058456.98619992057657.439**dato 1998Diana.p65 3229/11/2001, 20.00


Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 33ci di base che riusciranno a far smettere di fumarei loro assistiti, con l’<strong>in</strong>tento per il servizio sanitariodi risparmiare sulle spese per le cure <strong>in</strong>campo oncologico e cardiologico.Sui consumi di <strong>tabacco</strong>, <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> e nei paesioccidentali, <strong>in</strong>fluiranno anche i programmi dilotta al fumo attuati a livello <strong>in</strong>ternazionale. Secondoil Fondo Monetario Internazionale la riduzionedei costi sociali <strong>del</strong> fumo, che costituisconotra il 6 e il 15 % <strong>del</strong>la spesa sanitaria deiPaesi ricchi, si otterrebbe con un <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>letasse sulle sigarette, che agirebbe come deterrenteper i giovani che <strong>in</strong>iziano a fumare e <strong>in</strong>durrebbele fasce sociali più povere a smettere.Altre misure saranno rivolte ai consumatoridi <strong>tabacco</strong> che, nonostante tutto, manterranno illoro “vizio”: dagli USA è stato sperimentato conesiti positivi su cavie <strong>in</strong> laboratorio un vacc<strong>in</strong>oper aiutare i fumatori a staccarsi dalla dipendenza<strong>del</strong>la nicot<strong>in</strong>a (comunicato dal NationalInstitute on Drug Abuse); si prevede l’adozionesempre maggiore di accorgimenti tecnici mirantiad ottenere prodotti che riducano le quantità diagenti nocivi presenti nel fumo, come l’uso difiltri particolari capaci di trattenere quantità maggioridi condensato.Nell’<strong>in</strong>tento di arrivare a sigarette con bassissimotasso di tossicità, negli USA è annunciatal’uscita sul mercato di una nuova sigaretta: iltrattamento con micro-onde <strong>del</strong> seme e un particolareprocesso chimico di trattamento <strong>del</strong>le fogliedovrebbe ridurre la quantità di nitrosamm<strong>in</strong>ee di conseguenza la nocività <strong>del</strong> fumo. Anche <strong>in</strong>Gran Bretagna è prevista la commercializzazionedi una sigaretta con bassissimo contenuto d<strong>in</strong>itrosamm<strong>in</strong>e, ottenuta con una essiccazione <strong>del</strong>lefoglie di <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> ambiente privo di ossigeno.Il nuovo secolo vedrà qu<strong>in</strong>di “ridisegnata” lafigura dei consumatori di <strong>tabacco</strong>, più consapevoli<strong>del</strong>le loro scelte dettate dal soddisfacimentodi un piacere, e con più riguardo alle esigenze ditutela <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong> benessere imposte dallasocietà, per la quale alcuni esperti sanitari ritengonoche sia più realistico puntare su sigarettepiù sicure piuttosto che puntare al bando totale<strong>del</strong> fumo.Bibliografia e riferimenti utiliArciti Rosso C., Palombi L. (1987). Grazie non fumo. ERI,Edizioni Rai, Tor<strong>in</strong>oBarletta R. (1994). Tabacco, tabaccari e tabacch<strong>in</strong>e nelSalento. Vicende storiche, economiche e sociali.Schena Editore, Fasano di Br<strong>in</strong>disi.Belletti G., Marescotti A. (1991). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong><strong>Italia</strong>: impatto economico e problematiche. Il Mul<strong>in</strong>o,Bologna.Camerani V., Fernandez A. (1952). Saggio di bibliografia<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> (Europa e bac<strong>in</strong>o <strong>del</strong> Mediterraneo). IstitutoScientifico Sperimentale per i Tabacchi, Roma,Tip. Fausto Failli.Cova P. (1950). Note sul consumo quantitativo e qualitativodei tabacchi. Rivista di Diritto F<strong>in</strong>anziario e Scienza<strong>del</strong>le F<strong>in</strong>anze 3, 249-264.Del Vecchio G. (1993). <strong>Le</strong> donne ed il <strong>tabacco</strong>. Igiene eSanità Pubblica XLIX, 3-9.Demoskopea (1991). Indag<strong>in</strong>e Omnibus novembre 1991. Ilfumo. Milano.Diana G. (1994). Il consumo dei prodotti di <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.Il Tabacco 2 (2), 59-70.Diana G. (1996). Il consumo <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> da fiuto <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.<strong>La</strong> Voce <strong>del</strong> Tabaccaio LXIX (19), 9-17.Diana G. (1999). <strong>La</strong> sigaretta tra <strong>storia</strong> e curiosità. <strong>La</strong> Voce<strong>del</strong> Tabaccaio LXXII (10), 42-60.Diana G., Grasselli O. (1991). Evoluzione regionale <strong>del</strong>latabacchicoltura dalla liberalizzazione agli stabilizzatori.L’Informatore Agrario XLVII (38), 73-79.Diana G., Piro F. (1993). L’andamento degli scambi CEEdei prodotti di <strong>tabacco</strong> negli anni ’80 e riflessi sulleprospettive <strong>del</strong> settore <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Rivista di PoliticaAgraria XI (1), 35-47.Diana G., Piro F. (1995). L’Istituto Sperimentale per il Tabacco.Federazione <strong>Italia</strong>na Tabaccai, FIT Immag<strong>in</strong>e,Roma.DOXA. Istituto per le ricerche statistiche e l’analisi <strong>del</strong>l’op<strong>in</strong>ionepubblica (1958). Nuovi studi sulle abitud<strong>in</strong>ie preferenze dei fumatori italiani. Milano, EdizioniDoxa.FIT (1993). Libro Bianco sul contrabbando di <strong>tabacco</strong> lavoratoestero. Federazione <strong>Italia</strong>na Tabaccai, Roma.ICE. Il <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Istituto Nazionale per il Commerciocon l’Estero, Roma, s.d.ISTAT (1995). L’abitud<strong>in</strong>e al fumo. Note Rapide,28.11.1995. Suppl. al Boll. Mens. di Statistica n. 11anno 70.Istituto per gli Studi <strong>sulla</strong> Pubblica Op<strong>in</strong>ione (1995). <strong>La</strong>penetrazione <strong>del</strong> fumo <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Milano, maggio 1995.<strong>La</strong> Vecchia C. (1986). Smok<strong>in</strong>g <strong>in</strong> Italy, 1949-1983. Rev.Med. 15, 274-281.<strong>Le</strong>gge 6 giugno 1973, n. 306. Istituzione <strong>del</strong>l’Istituto Sperimentaleper il Tabacco. Gazzetta Ufficiale <strong>del</strong>la Repubblica<strong>Italia</strong>na n. 156, 19.6.1973.Manera G. (1963). <strong>La</strong> domanda di <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Ed. A.Diana.p65 3329/11/2001, 20.00


34Giuffrè, Milano.M<strong>in</strong>istero per i Beni Culturali e Ambientali (1994). Fuma?Bibliografia, <strong>storia</strong>, iconografia <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong><strong>in</strong> occidente. Edizioni De Luca, Roma.Monopoli di Stato. Bilancio Industriale. 1960/61 al 1978.Istituto Poligrafico <strong>del</strong>lo Stato, Roma.Monopoli di Stato. Rassegna Annuale. 1986 al 1990, 1995.Monopoli di Stato. Rassegna MS. 1980 al 1985.Monopoli di Stato. Rassegna. 1957/58 al 1979.Monopoli di Stato. Statistiche sui consumi dei tabacchi.1951/52 al 1978.Monopoli di Stato. Statistiche sulle vendite ed i consumi deitabacchi e dei sali. 1971 al 1978. Roma.Monopoli di Stato. Statistiche. 1979, 1980. Supplementoalla Rassegna MS.Monopoli di Stato. Tavole statistiche. 1945/46 al 1961/62.Nomisma (1995). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattosocio-economico e aspetti di politica fiscale. Primorapporto. Roma, novembre 1995.Nomisma (1996). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattosocio-economico e aspetti di politica fiscale. Secondorapporto. Roma, novembre 1996.Nomisma (1997). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattosocio-economico e aspetti di politica fiscale. Terzo rapporto.Roma, novembre 1997.Nomisma (1998). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattosocio-economico e aspetti di politica fiscale. Quartorapporto. Roma, novembre 1998.Nomisma (1999). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattoIl Tabacco, 9socio-economico e aspetti di politica fiscale. Qu<strong>in</strong>torapporto. Roma, dicembre 1999.Nomisma (1999). <strong>La</strong> filiera <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: impattosocio-economico e aspetti di politica fiscale. Sesto rapporto.Roma, novembre 2000.Petrocelli A. (1997). Il Monopolio di Stato ed evoluzionedei suoi rapporti con la Tabacchicoltura <strong>Italia</strong>na. Amm<strong>in</strong>istrazioneAutonoma dei Monopoli di Stato, Cavade’ Terreni.Piro F., Diana G., Scaramucci S. (1988). Il commercio di<strong>tabacco</strong> <strong>del</strong>l’<strong>Italia</strong> con le pr<strong>in</strong>cipali aree economichenegli anni 1981-87. Annali Istituto Sperimentale TabaccoXIV, 41-85.Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei M<strong>in</strong>istri (1953). Il Monopoliodei tabacchi nel dopoguerra. IGAP, Roma.Rossi A.C., Sediari A. (a cura) (1997). <strong>Le</strong> filiere <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong><strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Struttura e competitività. CNR Raisa,Franco Angeli Editore, Milano.Saccomandi V. (1986). <strong>La</strong> filiera <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>: struttura,condotta, performance. CESAR, Centro per lo SviluppoAgricolo e Rurale, Assisi.Scaramucci S., Piro F., Diana G. (1995). Decl<strong>in</strong>o d’immag<strong>in</strong>e<strong>del</strong> fumatore ed evoluzione dei mercati <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>.Il Tabacco 3, 45-62.Sediari T., Santucci F.M. (1992). Tobacco production <strong>in</strong>Italy. Agricoltura Mediterranea, vol. 122.Smok<strong>in</strong>g Policy. Centro Documentazione Asso<strong>tabacco</strong>,Roma 1999.Diana.p65 3429/11/2001, 20.00

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!