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gennaio-febbraio - Carte Bollate

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Attualitàelezioni – Come si può votare anche in carcereCastellano in campoLucia Castellano la conosciamo tutti.Quando due anni fa decise dilasciare la guida di <strong>Bollate</strong> per andarea fare l’assessore nella giuntaPisapia, per questo carcere fu una giornatadi lutto: sapevamo chi perdevamoe il futuro sembrava incerto. Fortunatamenteil suo successore, Massimo Parisiha mantenuto le promesse fatte nel momentodel suo insediamento: ha consolidatoe rilanciato il progetto <strong>Bollate</strong> enon ci ha fatto rimpiangere “zia Lucia”, idetenuti l’hanno sempre chiamata così.Ora l’ex direttrice si prepara ad un altroimportante passaggio nella sua vita dilavoro perché, ci dice “insieme al sindacoGiuliano Pisapia, abbiamo deciso cheè giusto e opportuno che io mi candidi,al fianco di Ambrosoli, per portare inRegione Lombardia i valori e i principiche sostengono la giunta Pisapia”.I motivi di questa scelta li spiega lei stessa:“ci siamo resi conto che abbiamo bisognodi una Regione non solo ‘’amica’’ma anche impostata sugli stessi principiper i quali stiamo lavorando per il rinnovamentodi Milano”. È pertanto capolistadella lista civica con Ambrosoli.In Comune e come assessore non hadimenticato il carcere e si è impegnataIniziative: attività di accoglienza eascolto; attività di rete; attività editoriali;la prima ricerca europea sucarcere e bambini con progetti di formazione;la settimana europea dell’informazione.Riconoscimenti: Patrocinio e sostegnodel Ministero della Giustizia per ilprogetto di ricerca europeo 2009-2011sull’impatto della detenzione dei genitorinella vita dei bambini, in collaborazionecon l’Isituto Danese per i DirittiUmani e la rete europea Eurochips.Premio Amico della Famiglia indettodalla Presidenza del Consiglio, DipartimentoPolitiche per la Famiglia (26novembre 2009 a Roma). Menzionedi merito speciale per il video SpazioGiallo realizzato nell’ambito del programmaeuropeo Grundtvig (8 settembre2010 a Firenze). Patrocinio del Comitatoper le Celebrazioni dei 150 annidell’Unità d’Italia, per la pubblicazionedello studio Il carcere alla prova deibambini (2001).Da molti anni organizza incontri sulleconseguenze della separazione forzata10 carte<strong>Bollate</strong>dai propri figli, problemi, soluzioni dacondividere, esperienze e strategie perla “sopravvivenza degli affetti”.Prima a San Vittore col primo grupponel 2003, fino a oggi, 2012. A <strong>Bollate</strong> dal2010, a Opera dal 2011. Primi nell’introdurrel’innovazione dello Spaziogiallo per i bambini in tutte le carceri.Il gruppo è formato da padri, con uno opiù figli, alcuni neo padri emozionati epreoccupati per non poter essere quotidianamentevicini alla propria compagnae al proprio bambino.Bambinisenzasbarre lavora da annisu questo tema coi genitori detenuti, intutte le fasi della detenzione: dal traumadell’arresto, lungo tutto il periododella carcerazione definitiva. Il focus èsempre l’incolpevole bambino e i suoibisogni nelle varie fasi della crescita edi un’evoluzione intellettuale che lo obbligaa diventare consapevole del suostato esistenziale. Capita che uno siaun fenomeno a far rapine, a delinquere,uno sbruffone, uno spaccamontagne, epoi diventa timido davanti a un bambino.Si blocca, non sa cosa dire e cosìper tutelate i diritti dei detenuti, in primoluogo il diritto alla casa, con l’assegnazionedei cosiddetti alloggi difficilianche a molti detenuti che possono usufruirnequando sono in permesso o nelperiodo che precede la scarcerazione.Con l’assessore Daniela Benelli ha apertol’anagrafe nel carcere di <strong>Bollate</strong> e conl’assessorato allo sviluppo si è impegnataper il rilancio dell’impresa in carcere.Anche in Regione manterrà il suo impegnoa tutela delle fasce sociali più debolie questo ci sembra un ottimo motivo perappoggiare la sua candidatura e per incoraggiarecomunque l’esercizio del votoanche in carcere.Negli istituti penitenziari normalmente,anche coloro che possono votare e nonhanno in sentenza nessuna interdizioneall’esercizio dei diritti civili, non esercitanoquesto diritto, per inerzia, perchédietro alle sbarre si fa fatica a sentirsiancora cittadini, perché non dispongonodi informazioni trasparenti relative allamodalità di voto.A <strong>Bollate</strong> esistono dallo scorso annol’anagrafe e uno sportello del segretariatosociale. È a questo servizio che dovràrivolgersi entro <strong>gennaio</strong> chi intende votare.Come spiega la responsabile, la dottoressaAnnamaria Arletti, “saremo poi noia interpellare i comuni di origine dellepersone che chiedono di votare per verificarese ne hanno diritto o se questo dirittoè stato revocato e per chiedere l’inviodel certificato elettorale”. Le elezioni siterranno il 24 e il 25 <strong>febbraio</strong> e all’internodel carcere verrà organizzato un seggio.La Re d a z i o n espreca il tempo.Il bambino diventa ragazzo e cosi via. Eniente cambia. Bambinisenzasbarreti dà una mano se tu collabori. Il bambinodeve capire chiaramente, senzaequivoci, che può contare su di te anchese sei in gabbia, che vuoi fare il padredavvero. Non puoi imbrogliare conloro perché lo capiscono e te li giochiper sempre. Pensaci. Pare che nessunoconsideri le implicazioni di vivere inun mondo dove tutti imbrogliano. Peresempio: compri cinquecento confezionidi profumo e dopo ti accorgi checontengono acqua nebulosa. Metà dellapartita riesci a scaricarla a un tizio checonosci. Tiri un sospiro di sollievo, masubito dopo ti accorgi che il tizio ti harifilato soldi falsi. Piazzi le banconotein cambio di quarantotto bottiglie divodka, che scopri in seguito contenereuna sostanza che assomiglia all’acquanebulosa dei profumi. Come la metti? Èquesta l’unica cosa che non si può farecon i bambini. Non si può imbrogliare.Non c’è verso.Alva r o Virgili

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