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OLGINATEe il suo Lago


Olginate e il suo Lago - IntroduzioneOlginate, storia e territorioNONOSTANTE L’INTENSO SV<strong>IL</strong>UPPO URBANI-STICO DELLA LOMBAR<strong>DI</strong>A, OLGINATE CON-SERVA INTATTO <strong>IL</strong> FASCINO PAESAGGISTICOCARO A FRANCESCO RIVA, POETA <strong>DI</strong>ALETTALECHE IN UNA LIRICA DEGLI ANNI ’30 RICORDÒLA DOLCE IMMAGINE DELLE MONTAGNE CHEFANNO DA CORONA AL “PLACIDO LAGHETT”,FORMATO DAL FIUME ADDA PRIMA <strong>DI</strong> RI-PRENDERE DEFINITIVAMENTE <strong>IL</strong> SUO CORSO<strong>DI</strong> FIUME.Il territorio di Olginate confina con Calolziocorte,Airuno, Valgreghentino, Galbiate e Gar<strong>la</strong>tee comprende gli antichi abitati di Capiate e diConsonno, che sino al 1928 erano costituiti inComuni autonomi.S’ipotizza che il nome “Olginate” derivi dal terminegallico-antico “augia”, cioè terre d’acqua;una leggenda lo fa invece risalire al condottierogoto Olgina-Adda. La presenza di un insediamentoabitativo più antico <strong>sul</strong><strong>la</strong> riva dell’Adda èattestata dai resti di un ponte, costruito dai Romaninel III secolo d.C. e distrutto probabilmentenel V-VI secolo, durante le lotte tra Goti e Bizantini.Capiate conserva testimonianze di presenzaromana e di epoca altomedioevale.Dell’abitato di Consonno, posto <strong>sul</strong><strong>la</strong> collina sovrastanteOlginate e completamente demolitonel tentativo di creare un centro turistico, rimanea testimonianza di una realtà millenaria <strong>la</strong> chiesadi S. Maurizio con l’annessa canonica, già esistentenel XII secolo.Per lunghi secoli il fiume Adda e il traghetto segnarono,nel bene e nel male, <strong>la</strong> vita sociale e losviluppo economico di Olginate: in primo luogo<strong>la</strong> pesca e il traffico di merci, ma anche il contrabbando,il brigantaggio e gli scontri militari, quandoil fiume divenne nel XV secolo linea di confinetra Ducato di Mi<strong>la</strong>no e <strong>la</strong> Repubblica Veneta. Iltraghetto dopo lunghi secoli di attività cessò diOLGINATE6 Olginate, storia e territorio


10Olginate e il suo Lago - Introduzioneesistere, con l’inaugurazione nel 1911 del pontededicato a Vittorio Emanuele III.Olginate, da sempre di parte ghibellina, garantendoprima ai Visconti e poi agli Sforza, signori diMi<strong>la</strong>no, un confine sicuro contro le mire espansionistichedel<strong>la</strong> Serenissima, ottenne in cambioprivilegi giuridici e l’esenzione dal pagamentodi gravose imposte. Tale situazione durò fino al1797, sopravvivendo anche al<strong>la</strong> dominazionespagno<strong>la</strong>, e in seguito al<strong>la</strong> Pace di Campoformioche cancellò gli stati di Mi<strong>la</strong>no e Venezia.Nel XIV secolo ebbe inizio un <strong>per</strong>iodo di pros<strong>per</strong>ità<strong>per</strong> <strong>la</strong> Comunità di Olginate, con l’acquisizionedei diritti di pesca e trasporto <strong>sul</strong>l’Adda nel tratto“dal<strong>la</strong> Canonica di Gar<strong>la</strong>te al sasso del<strong>la</strong> Rocca”e lo sviluppo di una rete di traffici verso i mercatieuropei gestita da famiglie quali i D’Adda, i CrottiTestori e i Lavelli. Durante questo <strong>per</strong>iodo furonocostruite case signorili attorno al<strong>la</strong> scomparsachiesa altomedievale di S. Margherita in piazzadel Porto, ora G. Garibaldi, e <strong>la</strong> torre civica diguardia, demolite entrambe nel 1784; di questoantico nucleo è rimasta <strong>la</strong> torre dei D’Adda.A metà del XV secolo il mercante <strong>la</strong>niero GaleazzoCrotti eresse una casa-fortezza, comprendenteuna torre <strong>sul</strong><strong>la</strong> riva del <strong>la</strong>go; ora, ridotta in altezza,è parte di Vil<strong>la</strong> Sirtori, sede del<strong>la</strong> Bibliotecacivica e del<strong>la</strong> Pro Loco di Olginate.Anche alcune frazioni del paese conservano testimonianzedi case fortificate di epoca medioevale.Nel<strong>la</strong> parte alta del paese, <strong>per</strong>correndo <strong>la</strong> stradaRegia, s’incontra <strong>la</strong> vetusta chiesa di S. Maria deVico (detta ora <strong>la</strong> Vite), già nota nel 1200, ampliataa partire dal 1448 e dotata di un conventodove nel 1472 s’insediarono i frati di S. Ambrogioad Nemus. Nel 1647 vi succedettero i Carmelitani“calzati di Mantova” fino al 1782, anno in cui<strong>la</strong> presenza dei frati ebbe termine; il complessoconventuale subì profonde modifiche architettoniche:fu prima adattato a opificio serico, poi adabitazioni rurali, e dopo il restauro a o<strong>per</strong>a del<strong>la</strong>professoressa Giuditta Podestà è oggi visitabile.Nel centro storico, a<strong>per</strong>ta al pubblico, sorge <strong>la</strong>chiesa prepositurale di S. Agnese, costruita tra il1589 e il 1604, <strong>la</strong> più grande fino ad allora edificatanel lecchese. La chiesa fu eretta dopo che<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> Pieve religiosa fu posta da S. Carloa Olginate. Il campanile è del 1818, su progettodell’architetto G. Bovara.Tra il 1751 e il 1754 fu costruita <strong>la</strong> chiesa baroccadi S. Rocco, in sostituzione dell’antico Oratoriocampestre posto a monte del paese <strong>sul</strong><strong>la</strong> spondadel torrente Aspide; <strong>la</strong> facciata neoc<strong>la</strong>ssica è del1818, o<strong>per</strong>a anch’essa del Bovara.In tempi moderni ebbe grande sviluppo l’industriadel<strong>la</strong> seta, già presente come attività artigianalenelle famiglie del paese sin dal XVI secolo;<strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione del<strong>la</strong> seta in forma industriale ètestimoniata dall’inizio del XVIII secolo. Quest’attivitàfu fondamentale <strong>per</strong> l’economia olginatesefino al 1935, anno di chiusura dell’ultima fi<strong>la</strong>nda;i resti di alcuni opifici serici sono tutt’ora visibili<strong>sul</strong> territorio: il più grande, in via C. Cantù, è statoristrutturato a uso abitativo ma il complesso architettonicoè intatto.La prima scuo<strong>la</strong> olginatese è del 1790 e nel 1873fu a<strong>per</strong>to uno dei primi asili d’infanzia del lecchese,ancora o<strong>per</strong>ante.Olginate è oggi un centro industriale e contacirca 7.000 abitanti; lo sviluppo urbanistico hasalvaguardato le sponde del <strong>la</strong>go e <strong>la</strong> parte collinare,<strong>per</strong> garantire agli abitanti una qualità del<strong>la</strong>vita più sostenibile.Abitanti: 7.162Su<strong>per</strong>ficie: 7.89 kmqPatrono: S. Agnese - 21 gennaioTelefono: 0341 655611www.comune.olginate.lc.itcomune.olginate@comune.olginate.lc.itOlginate, storia e territorio7


Olginate e il suo Lago - IntroduzioneI pueséj de Cechen DrughèeLE POESIE RIPORTATE NEL LIBRO RICORDANO LE USANZE, LE ABI-TU<strong>DI</strong>NI E I PERSONAGGI CHE ANIMAVANO LA VITA <strong>DI</strong> OLGINATEMOLTI ANNI FA.ESTÂ ... ULGINATÊS ...LA POESIA, CON NOTEVOLE SENSO DELLA REALTÀ, COGLIE L’A-SPETTO COMICO POETICO DEI V<strong>IL</strong>LEGGIANTI ESTIVI, PRESENTI AOLGINATE, QUANDO ANCORA LA GRANDE V<strong>IL</strong>LEGGIATURA <strong>DI</strong>MASSA NON ERA INIZIATA.8 I pueséj de Cechen Drughèe


Olginate e il suo Lago - ItinerariDa Olginate a ConsonnoTRA ANTICHE CASCINE E SCORCI MOZZAFIATO, TRA PRATI E BOSCHI <strong>DI</strong> CASTAGNO, <strong>IL</strong> PRIMO ITI-NERARIO CI CONDUCE A CONSONNO, <strong>IL</strong> PAESE DEI RICOR<strong>DI</strong>, LUNGO LA VECCHIA MULATTIERAOPPURE LUNGO LA NUOVA STRADA CARROZZAB<strong>IL</strong>E COSTRUITA NEGLI ANNI ’60.Lungo l’antico tracciatoTIPO <strong>DI</strong> ITINERARIO: Camminata <strong>per</strong> tuttiTEMPO <strong>DI</strong> PERCORRENZA: 1 ora e 30 minutiDal parcheggio accanto al<strong>la</strong> caserma dei Carabinierisi attraversa <strong>la</strong> strada provinciale e dal<strong>la</strong>rotonda <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra si imbocca via Ronco Praderigo;dopo circa 300 metri si trova, a sinistra,un’edico<strong>la</strong> dedicata a S. Giobbe, all’angolo diun tratto dell’antica via Regia. Più avanti si costeggiail cascinale detto del Ronco – un tempoRonco Testori –, risalente al<strong>la</strong> seconda metà del1600, ora circondato da moderne costruzioni.Proseguendo in salita, <strong>la</strong> strada si restringe e siarriva all’antica cascina del Praderigo, già nominatain documenti del 1270 come “PratumAnrici”, e fino a qualche decennio fa meta dellescampagnate degli olginatesi. Poco oltre, l’asfaltodiventa acciotto<strong>la</strong>to e <strong>la</strong> strada confluiscenell’antica mu<strong>la</strong>ttiera <strong>per</strong> Consonno, in pessimecondizioni ma transitabile.La mu<strong>la</strong>ttiera s’inoltra nel bosco, con il torrenteAspide <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra, e dopo aver su<strong>per</strong>ato unabiforcazione che conduce al<strong>la</strong> località Piana,prosegue <strong>per</strong> un buon tratto. Dopo circa 300metri dal<strong>la</strong> biforcazione, <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra, oltre iltorrente, si intravede un re<strong>per</strong>to di archeologiaindustriale: il rudere dell’ottocentesco fi<strong>la</strong>toio deiCrippa con l’adiacente cascina del<strong>la</strong> Cabenaglia,che risale all’inizio del 1700. Più oltre si apre <strong>la</strong>valle dell’Aspide, nelle cosiddette prime selve diConsonno, dove <strong>la</strong> via conserva ancora l’anticoselciato: qui si incontra <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra una diramazioneche conduce a Mozzana e a Galbiate, ealcuni ruderi costruiti a secco, un tempo adibiti aldeposito di attrezzi e al<strong>la</strong> conservazione delle castagne;<strong>la</strong> mu<strong>la</strong>ttiera disegna poi un ampio arco,costeggiando una ripida zona rocciosa detta “ulcepòn”, <strong>per</strong> sbucare in un pianoro dove è situatoil piccolo cimitero di Consonno, quindi prosegueverso quello che resta dell’antico abitato rurale.Lungo <strong>la</strong> nuova stradaTIPO <strong>DI</strong> ITINERARIO: Camminata <strong>per</strong> tuttiTEMPO <strong>DI</strong> PERCORRENZA: 1 ora e 30 minutiIl parcheggio ideale <strong>per</strong> <strong>la</strong>sciare l’auto è quelloampio di piazza dei Volontari del Sangue; vi siarriva facilmente dal<strong>la</strong> strada provinciale e al<strong>la</strong>rotonda si scende verso il paese. Si risale poi apiedi verso <strong>la</strong> Provinciale: attraversata <strong>la</strong> rotonda,si prosegue lungo <strong>la</strong> ripida via Belvedere, costeggiatada moderne costruzioni, sino a rasentare<strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra l’antica cascina del<strong>la</strong> Citerna (cheprende il nome dal<strong>la</strong> località, <strong>la</strong> Citerna appunto),il cui nucleo originario risale al<strong>la</strong> metà del1600. Sempre <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra, poco discosto dal<strong>la</strong>strada si può osservare il restaurato Crotto di S.10 Da Olginate a Consonno


10Olginate e il suo Lago - ItinerariVia GambateVia R. PraderigoVia BelvedereOlginateConsonnoAlessio, sorto sui resti di una torre di guardiaaltomedioevale che sorvegliava un tratto ora abbandonatodel<strong>la</strong> via Regia. Proseguendo, <strong>la</strong> stradacarrozzabile (costruita negli anni ’60, distruttain parte da una frana e ora in corso di totale recu<strong>per</strong>oda parte del Comune) compie una decisacurva a sinistra, <strong>la</strong>sciando <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra <strong>la</strong> localitàPraderigo e l’imbocco dell’antica mu<strong>la</strong>ttiera <strong>per</strong>Consonno. Continua poi a salire, <strong>la</strong>sciandosi allespalle gli ultimi moderni insediamenti.Da qui, <strong>la</strong> strada si addentra sinuosa nei boschidi castagni, offrendo a tratti panoramiche vedutedel bacino dell’Adda e del<strong>la</strong> fronteggiante valleS. Martino. Aggirata <strong>la</strong> settecentesca cascinadetta Belvedere, circondata da coltivi e prati,poco oltre si può compiere una deviazione: imboccando<strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra un sentiero pianeggiante,si raggiunge il cascinale ottocentesco un tempodetto “Segnana”, ora Cà di Cesarino, posto <strong>sul</strong>versante del<strong>la</strong> collina che guarda Valgreghentino.Proseguendo invece <strong>sul</strong><strong>la</strong> strada asfaltata sigiunge a Consonno, di cui restano i ruderi deifabbricati sorti dove prima esisteva il millenarioabitato rurale infelicemente distrutto negli anni’60; i ruderi testimoniano <strong>la</strong> velleità del progettodi un centro turistico.Dell’antico paese di Consonno rimane solo <strong>la</strong>chiesetta di S. Maurizio con l’adiacente canonica,posta su un poggio da dove si gode un’ampiavisione del<strong>la</strong> valle dell’Adda. Dall’abitato, unsentiero porta ai nuclei rurali di Dozio e Biglio,mentre una strada carrozzabile su<strong>per</strong>a <strong>la</strong> crestadel<strong>la</strong> collina e discende verso Vil<strong>la</strong> Vergano e <strong>la</strong>Brianza.Da Olginate a Consonno11


Olginate e il suo Lago - ItinerariDa Olginate al<strong>la</strong> Piana<strong>IL</strong> SECONDO ITINERARIO CI GUIDA ALLA LOCALITÀ PIANA, PULPITO <strong>DI</strong> OLGINATE, CHE REGALAUN’INCANTEVOLE VEDUTA SUL PAESE E <strong>IL</strong> SUO <strong>LAGO</strong>.TIPO <strong>DI</strong> ITINERARIO: Camminata <strong>per</strong> tuttiTEMPO <strong>DI</strong> PERCORRENZA: 1 ora e 15 minutiDal parcheggio accanto al<strong>la</strong> caserma dei Carabinierisi attraversa <strong>la</strong> strada provinciale e dal<strong>la</strong>rotonda <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra si imbocca via Gambate;su<strong>per</strong>ato il ponte <strong>sul</strong> torrente Aspide (o S.Rocco), si costeggia una casa ora ristrutturata,ricavata da quel<strong>la</strong> che sino al<strong>la</strong> fine del XVIIIsecolo era <strong>la</strong> chiesa dedicata a San Rocco, dacui il torrente prese il nome.Su<strong>per</strong>ata <strong>la</strong> casa, <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra si trova un trattodell’antica via Regia, ora detta del<strong>la</strong> “Madonnadelle Rose”, che scende a Gar<strong>la</strong>te.Proseguendo <strong>per</strong> <strong>la</strong> ripida via, discosta un centinaiodi metri dal<strong>la</strong> strada, <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra, tra icampi coltivati, si nota <strong>la</strong> località di Gambate,chiamata in epoca medioevale il “Serraglio seuin gambalis”. Più oltre si attraversa di nuovol’Aspide, davanti a un gruppo di case che untempo ospitava un mulino da grano, gemello diun altro che si trovava a monte di fronte all’abitatodi Praderigo.Da qui si <strong>per</strong>corre <strong>la</strong> strada acciotto<strong>la</strong>ta <strong>sul</strong><strong>la</strong>destra sino a una deviazione su una carrabilesterrata, che conduce attraverso ronchi e pratial<strong>la</strong> località Piana, da cui si gode un magnificopanorama su Olginate e il suo <strong>la</strong>go.Dal<strong>la</strong> Piana si diramano due sentieri: il primo,<strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra, conduce al<strong>la</strong> località ottocentescadel “Marocco” e discende poi <strong>per</strong> congiungersial<strong>la</strong> vecchia mu<strong>la</strong>ttiera <strong>per</strong> Consonno; il secondo,<strong>sul</strong><strong>la</strong> destra, snodandosi lungo <strong>la</strong> balconatapanoramica sale verso <strong>la</strong> località del “Vergili”,un tempo roccolo di uccel<strong>la</strong>gione, dove si trovauna cappellina dedicata al<strong>la</strong> Madonna diLourdes, caratterizzata dal<strong>la</strong> presenza di unapicco<strong>la</strong> sorgente.ACà Benaia12 Da Olginate al<strong>la</strong> Piana


10Olginate e il suo Lago - ItinerariVia GambateLocalitàPianaBABLocalità PianaDa Olginate al<strong>la</strong> Piana13


Olginate e il suo Lago - ItinerariDa S. Maria <strong>la</strong> Vite a Consonno<strong>IL</strong> TERZO ITINERARIO HA INIZIO DALLA CHIESA E CONVENTO <strong>DI</strong> S. MARIA LA VITE E PROSEGUEPOI LUNGO L’ANTICA VIA CHE PORTAVA A M<strong>IL</strong>ANO: ATTRAVERSO LA VALLE <strong>DI</strong> VALGREGHENTI-NO E GLI ANTICHI INSE<strong>DI</strong>AMENTI <strong>DI</strong> SERIGOLA E <strong>DI</strong> VIGNA CI CONDUCE A CONSONNO.TIPO <strong>DI</strong> ITINERARIO: Camminata <strong>per</strong> tuttiTEMPO <strong>DI</strong> PERCORRENZA: 1 ora e 30 minutiDopo aver <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> propria automobile pressoi parcheggi accanto ai campi da tennis (via S.Maria) si imbocca a piedi <strong>la</strong> strada in acciotto<strong>la</strong>toche fiancheggia l’antica chiesa e convento di S.Maria <strong>la</strong> Vite (sec. XV), recentemente restaurati evisitabili; l’interno del<strong>la</strong> chiesa conserva interessantiaffreschi tardo gotici e <strong>sul</strong>le pareti esterneframmenti di affreschi del XVII secolo.Degno di nota è il complesso dell’antico convento,con il chiostro e un antico torchio. La via chesi <strong>per</strong>corre segue l’antico tracciato, forse preromano,che attraverso <strong>la</strong> valle di Valgreghentinoportava a Mi<strong>la</strong>no.Salendo si fiancheggia <strong>la</strong> quattrocentesca cascinadi Albegno; da qui, un tratto sterrato pianeggianteporta al<strong>la</strong> località Parzanel<strong>la</strong> inferiore dadove, tenendo <strong>la</strong> destra, s’imbocca una stradaasfaltata in salita che porta al<strong>la</strong> Parzanel<strong>la</strong> Su<strong>per</strong>iore:lì, fra costruzioni più recenti, si può osservareuna tipica casa fortificata medioevale.Si ridiscende poi <strong>per</strong> un tratto, imboccando adestra una via asfaltata che corre in territorio diValgreghentino costeggiando il torrente Vaj, sioltrepassano le località del Borneda e MolinazzoAConsonno - Minareto14 Da S. Maria <strong>la</strong> Vite a Consonno


10Olginate e il suo Lago - ItinerariS. Maria <strong>la</strong> ViteBVia AlbegnoConsonnoAe si rientra poi nel territorio di Olginate, dove <strong>la</strong>strada diventa ripida inerpicandosi in una vallettaal cui sbocco, <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra, sono posti suterrazzamenti coltivati gli antichi insediamentidi Serigo<strong>la</strong> e di Vigna.Abbandonato l’asilo, poco prima di arrivare al<strong>la</strong>cascina del “Butarello” s’imbocca, <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra,un sentiero che sale attraverso i boschi, passandoaccanto a ruderi di un insediamento detto il“Castelletto” o anche “Vaj”: era l’antichissimacascina “Selvadonca”, che faceva parte con Serigo<strong>la</strong>del Comune di Consonno. Infine si giungeal<strong>la</strong> Cà Rossa e da qui all’abitato di Consonno.BConvento di S. Maria <strong>la</strong> ViteDa S. Maria <strong>la</strong> Vite a Consonno15


Olginate e il suo Lago - ItinerariDal<strong>la</strong> Gueglia a Capiate<strong>IL</strong> QUARTO ITINERARIO SI SV<strong>IL</strong>UPPA LUNGO <strong>IL</strong> FIUME ADDA SEGUENDO <strong>IL</strong> TRACCIATO DELLA VIAALZAIA, PERCORSA PER SECOLI DA BUOI E CAVALLI NECESSARI AL TRAINO CONTROCORRENTEDEI COMBALLI CARICHI <strong>DI</strong> MERCANZIE CHE RISALIVANO <strong>IL</strong> FIUME. È PERCORRIB<strong>IL</strong>E A PIE<strong>DI</strong> OIN BICICLETTA.TIPO <strong>DI</strong> ITINERARIO: A piedi o in bicicletta;<strong>per</strong> tuttiTEMPO <strong>DI</strong> PERCORRENZA: 1 ora e 45 minutiSi parcheggia l’auto presso il Municipio e siscende <strong>per</strong> <strong>la</strong> via Gueglia, tracciata <strong>sul</strong>l’anticoalveo del torrente Aspide: si arriva quindi al<strong>la</strong>riva del <strong>la</strong>go di Gar<strong>la</strong>te, <strong>la</strong> “spiaggia degli olginatesi”,con l’ampio parco di vil<strong>la</strong> Fenarolialle spalle. Da qui si gode una magnifica vistadegli abitati che si affacciano al <strong>la</strong>go – Gar<strong>la</strong>te,Pescate, Lecco e Vercurago –, nonché dellemontagne che vi si specchiano.Imboccando <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra <strong>la</strong> strada Alzaia, si sorpassa<strong>la</strong> diga di rego<strong>la</strong>zione del <strong>la</strong>go di Como epoco oltre, immersa nel parco, si scorge <strong>la</strong> vil<strong>la</strong>Carmen, recentemente ristrutturata. Al terminedel parco sorge un’antica arcata, forse altomedioevale,proprio nel punto in cui aveva inizio ilponte romano che attraversava l’Adda, distruttoin tempi remoti. Quando il livello del fiume èbasso, si possono distinguere dei pali in legno,con ogni probabilità appartenenti appunto alponte romano.Si prosegue sotto il ponte stradale, intito<strong>la</strong>to aVittorio Emanuele III, e si giunge così nel cuoredel<strong>la</strong> vecchia Olginate: piazza Garibaldi con <strong>la</strong>torre medioevale e più avanti Vil<strong>la</strong> Sirtori. In rivaal fiume è possibile ammirare i resti del<strong>la</strong> torredel quattrocentesco castello che fu dei Crottie poi dei d’Adda; <strong>la</strong> torre segna il limite suddell’abitato medioevale.Proseguendo si raggiunge il moderno imbarcadero<strong>sul</strong> <strong>la</strong>ghetto di Olginate, ricavato nel puntoin cui vi era l’antico approdo dei pescatoridetto “al praa”; <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra si può osservareil casello dei Pescatori, utilizzato <strong>per</strong> il ricoverodegli attrezzi di pesca, recentemente restaurato.La passeggiata continua e <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra si troval’ottocentesca fi<strong>la</strong>nda Crippa Fenaroli, ora trasformatain residenza e negozi.Attraversati i giardini pubblici del lungo <strong>la</strong>go diOlginate si arriva a uno sterrato: <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra siapre uno spiazzo adibito a mercato locale e alparcheggio dei cam<strong>per</strong>. Il sentiero si addentrapoi in un canneto, <strong>la</strong> vegetazione che un tempocaratterizzava l’intera zona; al di là del <strong>la</strong>go siscorge Calolziocorte.Al termine dello sterrato ha inizio una stradaasfaltata, via dell’Industria: <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra, al di là16 Dal<strong>la</strong> Gueglia a Capiate


10Olginate e il suo Lago - Itineraridell’Adda, sorge l’antico convento e chiesa deifrati Serviti. Proseguendo sotto i ponti ferroviarisi raggiunge <strong>la</strong> foce del torrente Greghentino;nelle sue vicinanze vi è un cippo settecentescoche segnava il limite del<strong>la</strong> giurisdizione <strong>sul</strong> fiumedei Comuni di Olginate e Brivio.Si procede <strong>per</strong> un buon tratto immersi in unpaesaggio tipicamente fluviale, fino a incrociare<strong>sul</strong><strong>la</strong> destra uno sterrato che sale in direzionedell’antico abitato di Capiate; attraversando <strong>la</strong>nuova strada, si scorge <strong>sul</strong><strong>la</strong> sinistra il nuovoponte che attraversa il fiume, intito<strong>la</strong>to a CesareCantù.Giunti qui è possibile ammirare, fra le altrecostruzioni, il complesso altomedioevale fortificatocomprendente una possente torre e<strong>la</strong> basilica di S. Nazaro, di cui rimane l’abside,trasformata nel XVII secolo in abitazione e checonserva murata nel<strong>la</strong> parete meridionale una<strong>la</strong>pide muti<strong>la</strong>ta dedicata a un alto <strong>per</strong>sonaggiodel I secolo d.C.Interessante è il settecentesco portale d’ingresso,con tracce di affreschi, che usa comeparacarro-paraspigoli il co<strong>per</strong>chio di serizzospezzato di un antico <strong>la</strong>vello.Capiate - Antico borgoDal<strong>la</strong> Guelia a Capiate17


Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheIl centro storicoOSSERVANDO DALL’ALTO <strong>IL</strong> RETICOLO DELLE STRETTE VIE DEL CENTRO STORICO CHE SCENDE VER-SO LA RIVA DELL’ADDA SI INTUISCE CHE <strong>IL</strong> PAESE È NATO SUL FIUME E AD ESSO HA LEGATO LASUA STORIA.Anche se abitato fin dall’antichità – come confermanoi recenti ritrovamenti di tombe lungovia S. Agnese databili all’epoca im<strong>per</strong>iale romana–, il toponimo Olginate appare nei documenti apartire dal 1203, anno in cui è testimoniata <strong>la</strong>presenza di una comunità organizzata. L’anticonucleo formava un quadri<strong>la</strong>tero delimitato dalleattuali vie Barozzi, San Rocco, S. Agnese edall’Adda. Probabilmente era protetto da fossatie terrapieni, dei quali si trovano tracce in alcunitoponimi contenuti in antichi atti notarili: “abfossatum” “bastia”.La strada principale correva a monte dell’abitato<strong>sul</strong> tracciato delle attuali vie Albegno, Diligenzae Promessi Sposi. Tre diramazioni scendevano alpaese e al ponte del III secolo, che attraversaval’Adda in prossimità del<strong>la</strong> diga di rego<strong>la</strong>zione delbacino del Lario. Qui ancora esiste un’arcata, orabelvedere di vil<strong>la</strong> Elena, che si pensa costruitainglobando due pile del ponte romano.Da qui, dirigendosi verso sud <strong>sul</strong><strong>la</strong> strada Alzaia,con al<strong>la</strong> destra ciò che rimane, dopo una sciagurataristrutturazione, del secentesco pa<strong>la</strong>zzo deiTestori de Capitani, si giunge a un piccolo spiazzo,detto “Magazzino”, dove un tempo vi erauna torretta adibita nel 1700 a reggere <strong>la</strong> funedi ancoraggio del traghetto che collegava le duesponde. Qui confluisce <strong>la</strong> via Barozzi, conosciutacome <strong>la</strong> “cuntrada del frècc” <strong>per</strong> via del<strong>la</strong> suastrettezza e tortuosità e del<strong>la</strong> cortina ininterrottadi case che impediscono al<strong>la</strong> luce del sole di penetrarvi.La via conserva ancora il suo impiantomedioevale e presenta portali e cortili di antichedimore. Infatti <strong>per</strong> secoli e sino al<strong>la</strong> fine del 1700era prevalentemente abitata da famiglie facoltose,tra cui i Calchi e i Brachi. Percorrendo <strong>la</strong> via sigiunge a un incrocio, dove <strong>sul</strong><strong>la</strong> destra un tempoesisteva una casa-torre, oggi abbassata e adattataad abitazione: solo una pietra ango<strong>la</strong>re chereca incisa <strong>la</strong> scritta “A.D. 1406” ci ricorda <strong>la</strong> suaorigine. Sul<strong>la</strong> sinistra inizia via S. Margherita, cheporta in piazza Garibaldi passando sotto un porticoricavato nelle case abitate <strong>per</strong> secoli dell’anticacasata dei Crotti. Sotto questo “androne” sitenevano le assemblee del<strong>la</strong> Comunità in caso dicattivo tempo. Salendo <strong>per</strong> via Barozzi si arrivaal<strong>la</strong> strada più importante, che attraversa il paeseda sud a nord. Con <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> stradadello Stelvio, avvenuta negli anni ’30 del 1800, sisdoppiò in due <strong>per</strong> brevi tratti, rimanendo <strong>la</strong> vecchiapiù a valle del nuovo tracciato. Le due strade,correndo parallele, presero entrambe il nomedi via S. Agnese, che rimane ancora oggi, seppureriguardante solo un tratto del<strong>la</strong> sua estensioneoriginaria: l’altro è intito<strong>la</strong>to al prof. Mario Redaelli.Nel vecchio tratto di questa via, nel<strong>la</strong> zona18 Il centro storico


10Olginate e il suo Lago - Pagine monografichedetta “ai pescatori”, esistono ancora, seppureristrutturati, gli edifici che ospitarono <strong>la</strong> fi<strong>la</strong>ndaTavo<strong>la</strong>, impiantata nei primi anni del 1700. Accantovi sono le case che furono dei Lavelli deCapitani, le cui proprietà si estendevano dal<strong>la</strong>riva del <strong>la</strong>go fino all’attuale chiesa di S. Rocco.A monte di via S. Agnese fino al tardo 1500 vierano solo sparsi nuclei abitativi: verso nord, altermine del paese, vi era <strong>la</strong> so<strong>la</strong> casa signoriledi un ramo dei Testori, passata poi nel 1700 aiVitali. Due portici con colonne e un pozzo (oramurato) sono ancora riconoscibili nel fabbricatoche fa angolo con via Marconi.Da questa casa, andando a sud, si incontra <strong>la</strong>scalinata (1769) che porta al<strong>la</strong> prepositurale di S.Agnese, edificata al<strong>la</strong> fine del 1500. A fianco del<strong>la</strong>chiesa saliva una via che portava alle case delCapitani del<strong>la</strong> Beretta e che costituivano il frontenord di un quadri<strong>la</strong>tero abitativo denominatodel<strong>la</strong> “Carale”, toponimo indicante un luogo diparcheggio di carri e altri veicoli. Queste abitazionierano delimitate dall’attuale via don Colomboe da via S. Agnese; notevole è il loggiatodel<strong>la</strong> casa signorile che fu dei Redaelli e poi deiGi<strong>la</strong>rdi. Da via S. Agnese dipartono tre contradee due vicoli che portano al fiume. La contrada S.Rocco delimitava il limite meridionale del paese.Su di essa si affacciavano poche case interval<strong>la</strong>tedai “broli”, ossia gli orti. Nel 1700 vi costruironoabitazioni signorili i Lavelli e i Crippa. Venivachiamata “Contrada del<strong>la</strong> Torre” <strong>per</strong>ché collegava<strong>la</strong> casa fortificata abitata dai d’Adda con <strong>la</strong>strada maestra. Solo verso il 1820 si cominciòa designar<strong>la</strong> come via S. Rocco, <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenzadell’Oratorio dei santi Rocco e Sebastiano edificatodal<strong>la</strong> Confraternita del S. Rosario tra il 1752e il 1757. Via Manzoni fino al<strong>la</strong> metà del 1800era chiamata Contrada di Mezzo, <strong>per</strong>ché postain posizione centrale rispetto al nucleo abitativo:porta all’attuale piazza Garibaldi, ossia al centrodell’antica Olginate. Su di essa si affacciavanocase signorili come quel<strong>la</strong> dei De Rocchi, postaall’imbocco del<strong>la</strong> contrada, oltre a numerosebotteghe, <strong>la</strong>boratori e osterie. Sul <strong>la</strong>to destro visboccano due caratteristici vicoli: del Morone edel Torchio. La piazza, ora denominata GiuseppeGaribaldi, un tempo detta del “Porto” e intito<strong>la</strong>taa Santa Margherita, è stata in realtà <strong>per</strong> secolipiù che una piazza uno s<strong>la</strong>rgo, <strong>per</strong>ché al centrodi essa sorgeva <strong>la</strong> chiesa di S. Margherita e <strong>la</strong>torre del<strong>la</strong> Comunità, quest’ultima costruita inriva al fiume, proprio dietro l’abside dell’anticachiesa; era dotata di una campana d’al<strong>la</strong>rme e, apartire dal secolo XVI, di un orologio. Entrambefurono abbattute nel 1784 <strong>per</strong> far posto ai trafficiche convergevano verso il traghetto situato nel<strong>la</strong>stessa piazza. Era delimitata da una cortina dicase (notevole quel<strong>la</strong> in riva al fiume raffiguratain una stampa del 1750), che furono quasi tuttedemolite e ricostruite al<strong>la</strong> fine del 1800. Solo <strong>la</strong>torre che faceva parte del complesso altomedioevaleappartenuto ai d’Adda, e in seguito ai Lavellide Capitani, è rimasta a testimoniare questopassato. Imboccando lo stretto vicolo che partedal<strong>la</strong> piazza verso vil<strong>la</strong> Sirtori, si rasenta <strong>sul</strong><strong>la</strong>sinistra <strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Lavelli, costruita nel<strong>la</strong> secondametà dell’Ottocento interrando l’antico riparo<strong>per</strong> le barche dei pescatori. Dopo vil<strong>la</strong> Lavelli sitrova l’attuale vil<strong>la</strong> Sirtori. Dal lungo<strong>la</strong>go si vede<strong>la</strong> torre medioevale, abbassata e trasformata inbelvedere: insieme a un distrutto torrione circo<strong>la</strong>re,era <strong>la</strong> parte preminente di una casa-forte fattacostruire dal mercante <strong>la</strong>niero Galeazzo Crottiverso <strong>la</strong> metà del XV secolo su una lingua di terrache si spingeva nell’Adda. Sul finire del 1400 fuacquistata dal<strong>la</strong> famiglia mercantile dei D’Adda,che ne fece <strong>la</strong> prestigiosa dimora del<strong>la</strong> casata.Sul finire del secolo XVII fu trasformata in vil<strong>la</strong>residenziale e, al<strong>la</strong> metà del 1800, fu acquistatadai fi<strong>la</strong>ndieri Crippa-Sirtori. Ora il complesso, acquisitoe restaurato dall’Amministrazione comunale,ospita <strong>la</strong> Biblioteca civica e sale espositive.Il centro storico19


Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheLa corte altomedioevale di CapiateLA CORTE <strong>DI</strong> CAPIATE, NOMINATA IN UN DOCUMENTO DATATO 745 D.C., HA ORIGINI ANCORA PIÙANTICHE: RECENTI SCAVI ARCHEOLOGICI HANNO INFATTI PORTATO ALLA LUCE TESTIMONIANZE<strong>DI</strong> EPOCA ROMANA.Situata poco distante dall’Adda, <strong>la</strong> corte di Capiateha origini antichissime. Su una parete esternaè murata una <strong>la</strong>pide romana, qui rinvenutaall’inizio del XVIII secolo. La <strong>la</strong>pide testimonial’esistenza di un importante magistrato di Mi<strong>la</strong>noe Como del II secolo d.C., addetto tra l’altro alculto del<strong>la</strong> memoria dell’im<strong>per</strong>atore, che probabilmentepossedeva qui una proprietà.Nel corso di recenti scavi archeologici sono staterinvenute diverse fondazioni di epoca certamenteromana, ma che al momento non è possibilericondurre a una chiara tipologia di edificio, enon mancano alcune tracce che fanno pensarea una frequentazione del sito anche in epocaprotostorica.Il primo documento scritto dove si cita il nome diCapiate è il testamento di Rot<strong>per</strong>t, del 745 d.C.Costui fu un grande funzionario del re longobardoRachis, e in queste sue ultime disposizioni <strong>la</strong>sciòal<strong>la</strong> figlia Grata, a condizione di non sposarsie di restare nel<strong>la</strong> sua famiglia, oltre a trecentomonete d’oro anche “quel<strong>la</strong> casa che possiedo inC<strong>la</strong>piate” (l’antico nome di Capiate).Non sappiamo che cosa accadde in seguito aquesta donna, ma pochi anni dopo, nell’835,l’Im<strong>per</strong>atore Lotario confermò con un diplomache il proprietario di Capiate era il monasterodi S. Ambrogio di Mi<strong>la</strong>no. Il monastero conservògelosamente questo possedimento, dove tenevacampi e una vigna, fino almeno al<strong>la</strong> metà del1200, e se ne fece confermare il possesso daogni nuovo im<strong>per</strong>atore e anche da qualche papae arcivescovo (tanto <strong>per</strong> essere più sicuri, non sipoteva mai sa<strong>per</strong>e!). Tra questi, anche Aribertod’Intimiano – quello del Carroccio. Ai tempi delmonastero esisteva qui una basilica intito<strong>la</strong>ta a S.Nazaro e l’abside che ancora si vede <strong>sul</strong> <strong>la</strong>to estdel<strong>la</strong> corte – in parte sfondato nel secolo XVIII<strong>per</strong> realizzare l’attuale chiesetta di S. Giuseppe –appartiene quasi certamente a quell’antica chiesa.Esiste anche, al centro del<strong>la</strong> corte, una grossatorre, il cui interno è stato modificato nei secoliXVI-XVII ma che conserva abbastanza bene lecaratteristiche originarie.Non si può dire con sicurezza, allo stato attualedelle conoscenze, a quale epoca risalga: forse èdel secolo XIII, quando <strong>la</strong> corte fu tolta ai monacie trasformata in fortezza a guardia del confinedel Ducato di Mi<strong>la</strong>no, ma forse è molto più antica,addirittura del secolo V, quando poteva farparte di una struttura militare che proteggevaun confine ben più importante. Infatti <strong>sul</strong> monteBarro si erano stabiliti i Goti, che minacciavanoda nord l’Im<strong>per</strong>o romano, e in queste zone, come20 La corte altomedioevale di Capiate


10Olginate e il suo Lago - Pagine monografichein diverse altre parti dell’arco prealpino, i Romanidisposero fortezze difensive. Quello che è certoè che l’11 agosto dell’anno 491 nel<strong>la</strong> zona diOlginate si combatté una grande battaglia fragli eserciti di Teodorico e di Odoacre, nel<strong>la</strong> qualemorì il generale Pierius, <strong>la</strong> cui <strong>la</strong>pide funerariaè stata ritrovata a Gar<strong>la</strong>te. La torre di Capiatepresenta negli angoli diversi grandi blocchi dipietra recu<strong>per</strong>ati da edifici certamente di epocaromana, e questo potrebbe far propendere <strong>per</strong> <strong>la</strong>datazione più antica, ma al momento non si puòdire di più. In tutta l’area del<strong>la</strong> corte sono stateritrovate numerose sepolture, le più antiche precedentil’anno 1000: sono povere tombe senzacorredo, ma indicano che il luogo ai tempi delmonastero poteva essere densamente abitato.Nei secoli XII-XIII <strong>la</strong> corte venne fortificata con<strong>la</strong> costruzione di un grosso muraglione di recinzioneche ancora si può vedere in buona parte<strong>sul</strong> <strong>la</strong>to est, probabilmente a seguito dell’interessamentodi qualche signore locale il cui nomeancora non è emerso dagli archivi. Nel 1412 <strong>la</strong>comunità di Capiate giurò fedeltà a Filippo MariaVisconti, signore di Mi<strong>la</strong>no. Nel 1577 il visitatoreregionale Giovan Francesco Porro ordinò <strong>la</strong> chiusuradel<strong>la</strong> basilica di S. Nazaro, tanto degradatada non essere ormai più utilizzabile e inoltreCapiate - Portale d’ingresso<strong>per</strong>icolosa a causa delle numerose sepolture deimorti di peste. Ordinò altresì che le pietre dell’altarefossero utilizzate <strong>per</strong> <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong>chiesa di S. Agnese, che proprio allora si iniziavaa erigere in Olginate. Nel 1614 il complesso fuacquistato dal nobile Erasmo d’Adda di Olginatee <strong>la</strong> sua famiglia lo tenne <strong>per</strong> una ventina d’anni.Nel 1632 <strong>la</strong> comunità di Capiate deliberò di staccarsida quel<strong>la</strong> di Olginate <strong>per</strong> iniziare <strong>la</strong> propriavita come comune autonomo, pagando inoltre ilprezzo di redenzione del feudo.A fine Seicento divenne proprietaria del<strong>la</strong> corte<strong>la</strong> famiglia Mornico, che l’avrebbe conservata <strong>per</strong>più di due secoli, fino al 1901.Gli edifici attuali, a parte <strong>la</strong> torre, sono staticostruiti tra il XVI e il XIX secolo e si possonodividere in due gruppi: quelli del corpo nord, piùcurati e con il singo<strong>la</strong>re loggiato, che facevanoparte dell’abitazione del massaro, e quelli delcorpo sud, con caratteristiche più rustiche, dovesi trovava <strong>la</strong> cascina vera e propria.L’attuale picco<strong>la</strong> chiesetta di S. Giuseppe, attualmentein corso di restauro, risale circa al<strong>la</strong> metàdel XVIII secolo.Il Comune di Capiate rimase indipendente finoal 1928, quando venne di nuovo riunito a quellodi Olginate.La corte altomedioevale di Capiate21


Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheIl convento di S. Maria <strong>la</strong> ViteL’EX CONVENTO <strong>DI</strong> S. MARIA LA VITE (XIII SECOLO) È STATO RICONOSCIUTO MONUMENTO STORI-CO DAL MINISTERO DEI BENI CULTURALI NEL 1981; UN TEMPO PUNTO <strong>DI</strong> RIFERIMENTO <strong>DI</strong> OR<strong>DI</strong>NIRELIGIOSI, È OGGI SEDE <strong>DI</strong> NUMEROSE ATTIVITÀ CULTURALI.Il convento sorge ai piedi del<strong>la</strong> collina sopra Olginate,in una zona strategica lungo <strong>la</strong> stradache nel Medioevo collegava Aquileia con Comoe in prossimità di un ponte romano che attraversaval’Adda.Inizialmente S. Maria in Vico, poi S. Maria <strong>la</strong>Vite con riferimento al<strong>la</strong> coltivazione delle vitiallora praticata <strong>sul</strong>le colline circostanti, dipenderàdal<strong>la</strong> Pieve di Gar<strong>la</strong>te e, in seguito, dal<strong>la</strong>parrocchiale di Olginate, diventando punto diriferimento <strong>per</strong> gli abitanti del<strong>la</strong> zona che <strong>la</strong>preferiranno alle chiese parrocchiali. Qui si alterneranno:gli Umiliati di Lombardia che nelXIV secolo porteranno a Olginate il culto del <strong>la</strong>voro(<strong>la</strong>vorazione del<strong>la</strong> <strong>la</strong>na e attività agricole);gli Agostiniani di Sant’Ambrogio ad Nemus che,a partire dal 1477, amplieranno <strong>la</strong> chiesa impreziosendo<strong>la</strong>con numerosi affreschi alle pareti; iCarmelitani Calzati di Mantova, che dal 1647 al1782 introdurranno il culto del<strong>la</strong> Madonna delCarmine, oggi testimoniato da una statua conaddobbo spagnolo, e l’abbelliranno con unapregevole conchiglia barocca.Gestito in regime livel<strong>la</strong>rio (tipo di contrattoagrario medioevale) dal 1782, anno del<strong>la</strong> chiusuradi numerosi conventi con dispaccio im<strong>per</strong>ialedi Giuseppe II d’Austria, e venduto, a partiredal 1805, ai privati, il convento di Olginate,nel<strong>la</strong> parte sud destinata ad abitazione civile,passerà dal<strong>la</strong> famiglia Nava al<strong>la</strong> famiglia Longonie al<strong>la</strong> famiglia Podestà; nel<strong>la</strong> parte nord,comprendente <strong>la</strong> chiesa, subirà diversi cambiamentidi destinazione d’uso (fi<strong>la</strong>nda <strong>per</strong> <strong>la</strong> seta,<strong>la</strong>zzaretto, centro rurale), passando attraverso<strong>la</strong> linea di successione Testori de Capitani, Gadda,Podestà.Al<strong>la</strong> famiglia Podestà, ancora oggi proprietaria,e in partico<strong>la</strong>re al<strong>la</strong> professoressa22 Il convento di S. Maria <strong>la</strong> Vite


10Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheGiuditta Podestà (1921-2005), si devono irestauri di questo convento che, tra gli anni‘70 e i primi anni ‘80, hanno portato al<strong>la</strong> luceimportanti strutture architettoniche e affreschidi scuo<strong>la</strong> lombarda di inestimabile valore. Inquesta suggestiva cornice di cultura romanica elombarda, tra gli anni ‘80 e i primi anni del TerzoMillennio, Giuditta ha creato il Ceislo (Centrointernazionale di studi lombardi) dove si sonoconfrontati, in un’ottica di letteratura comparata,docenti e studenti provenienti da ogni partedel mondo, su temi riguardanti l’Europa Unita.Oggi l’ex convento è divenuto sede dell’AssociazioneSanta Maria <strong>la</strong> Vite “Giuditta Podestà”e dell’Associazione Culturale “Il Me<strong>la</strong>bò”, cheraccogliendo l’eredità del Ceislo si propongonodi valorizzarlo con visite <strong>guida</strong>te e attivitàculturali.Il convento offre numerosi spazi che possonoessere affittati: <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Conchiglia, fornitadi pianoforte, <strong>per</strong> spettacoli e convegni; il chiostro,con tracce di architetture quattrocenteschee settecentesche, <strong>per</strong> manifestazioni e spettacoliall’a<strong>per</strong>to; <strong>la</strong> chiesa, ancora oggi consacrata,Convento di S. Mariacon l’abside rettango<strong>la</strong>re, l’aggetto di tufo delsoffitto del<strong>la</strong> sacrestia e un altare in pietronimassicci, che denotano una struttura medioevaledi tipo preromanico e protoromanico, <strong>per</strong>messe, meditazioni o spettacoli d’argomentoreligioso; <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> Esposizioni, con l’antico altarein sasso e affreschi del Seicento, <strong>per</strong> mostre dipittura, di scultura o di fotografia; <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> Me<strong>la</strong>bò,accogliente spazio <strong>per</strong> convegni, corsi, seminari;<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> di lettura del<strong>la</strong> biblioteca privatadel<strong>la</strong> famiglia Podestà (intito<strong>la</strong>ta ai gemelli Giudittae Giuseppe), che può contare su migliaiadi volumi di letteratura comparata.Convento di S. Maria <strong>la</strong> ViteVia Santa Maria, 10 - OlginatePer informazioni:www.ilme<strong>la</strong>bo.itwww.smaria<strong>la</strong>vite.orginfo@ilme<strong>la</strong>bo.itIl convento di S. Maria <strong>la</strong> Vite23


Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheLa chiesa prepositurale di S. AgneseSORTA ALLA FINE DEL XVI SECOLO E DE<strong>DI</strong>CATA ALLA MEMORIA <strong>DI</strong> SANT’AGNESE, GIOVANE VERGI-NE E MARTIRE SIMBOLO <strong>DI</strong> PUREZZA E SACRIFICIO, LA CHIESA È LA VIVIDA TESTIMONIANZA DELLACONSACRAZIONE <strong>DI</strong> OLGINATE A SEDE DELLA PIEVE RELIGIOSA.Nel 1574 il cardinale Carlo Borromeo, arcivescovodi Mi<strong>la</strong>no, ordinò lo spostamento dell’antichissimasede religiosa del<strong>la</strong> Pieve da Gar<strong>la</strong>tea Olginate. Come condizione <strong>per</strong> ottenere <strong>la</strong>prestigiosa istituzione, il cardinale impose agliolginatesi <strong>la</strong> costruzione di una nuova chiesada dedicarsi a Sant’Agnese, come l’omonimachiesa prepositurale di Gar<strong>la</strong>te ormai caduta inrovina e inutilizzabile.L’inizio del<strong>la</strong> sua costruzione dovette <strong>per</strong>ò essererimandata, a causa del<strong>la</strong> grave epidemia dipeste che infierì <strong>sul</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione del territorionegli anni 1576-’77.Solo nel maggio del 1579 si arrivò al<strong>la</strong> stesuradi un progetto definitivo, che contemp<strong>la</strong>va unachiesa di notevoli dimensioni <strong>per</strong> quei tempi, aun’unica navata con presbiterio rettango<strong>la</strong>re equattro cappelle <strong>la</strong>terali. La sua costruzione futerminata “allo stato rustico” nel 1585, mentre<strong>la</strong> sistemazione interna si protrasse ancora <strong>per</strong>24 La chiesa prepositurale di S. Agnesediversi decenni e solo nel luglio 1604 fu a<strong>per</strong>taal culto.Diverse vicissitudini modificarono l’assetto del<strong>la</strong>chiesa nel 1745: si poté porre di nuovo mano al<strong>la</strong>prepositurale uniformando il soffitto del<strong>la</strong> navata– che era in travi a vista – a quello dell’abside,costruendo una volta a crociera divisa in quattrocampi da fasce e rispettivi medaglioni.Altare principale


Olginate e il suo Lago - Cartina


Olginate e il suo Lago - Pagine monograficheVille signorili <strong>sul</strong> lungo <strong>la</strong>goV<strong>IL</strong>LA SIRTORI, V<strong>IL</strong>LA CARMEN E V<strong>IL</strong>LA FENAROLI: UN TUFFO NEL PASSATO TRA TORRI ME<strong>DI</strong>OEVALIE ARCHITETTURE LIBERTY. LE ANTICHE <strong>DI</strong>MORE SIGNOR<strong>IL</strong>I VALORIZZANO <strong>IL</strong> TERRITORIO <strong>DI</strong> OLGI-NATE CON I LORO ELEGANTI PROF<strong>IL</strong>I.V<strong>IL</strong>LA SIRTORIDal lungo <strong>la</strong>go sono visibili i resti di una torremedioevale che un tempo emergeva direttamentedall’Adda. Ora, in parte interrata dall’alzaiae muti<strong>la</strong>ta del<strong>la</strong> sezione su<strong>per</strong>iore da quandovenne adattata a terrazzo, ha <strong>per</strong>so moltadell’importanza originaria. Questa torre era,con altre due torri inferiori, parte preminentedi una casa-forte fatta costruire nel<strong>la</strong> metà delXV secolo al limite del “castro” olginatese, suuna lingua di terra che si spingeva nell’Adda,dal mercante <strong>la</strong>niero Galeazzo Crotti. Sul finiredel 1400 fu acquistata dal<strong>la</strong> potente famigliamercantile dei d’Adda, che ne fece <strong>la</strong> prestigiosadimora del<strong>la</strong> casata. Nel 1562 è citata come“<strong>la</strong> Torre di Olginate antica e forte, posta a cavalieradell’Adda”: ciò può chiarire l’antichitàe <strong>la</strong> grandezza del<strong>la</strong> famiglia Crotti. A partiredal 1659 fu sede del feudatario di Olginate,Gasparre d’Adda; a quel <strong>per</strong>iodo è ascrivibilel’appel<strong>la</strong>tivo “<strong>la</strong> prigione” attribuito al<strong>la</strong> torredal<strong>la</strong> fantasia popo<strong>la</strong>re (anche se i locali del<strong>la</strong>Pro Loco si trovano proprio dove c’è una botta<strong>la</strong>che scende nei sotterranei. Sul finire delsecolo XVIII, <strong>per</strong>duta <strong>la</strong> funzione di casa-forte,fu adattata a vil<strong>la</strong> residenziale <strong>sul</strong> <strong>la</strong>go, con28 Ville signorili <strong>sul</strong> lungo <strong>la</strong>gopeschiera e giardino: di questa vil<strong>la</strong> rimane unelegante atrio a doppia serliana. Verso il 1850<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> passò in proprietà al<strong>la</strong> famiglia Crippa,industriali del<strong>la</strong> seta, che nuovamente <strong>la</strong> ristrutturaronoadattando<strong>la</strong> a deposito <strong>per</strong> il preziosofi<strong>la</strong>to. In seguito, in occasione del matrimoniodell’ultima discendente Crippa con l’imprenditoreserico Sirtori, fu adeguata ad abitazionesignorile. Oggi il complesso, di proprietà delComune, è stato completamente restaurato eospita una delle migliori biblioteche del<strong>la</strong> Provincia,sale <strong>per</strong> esposizioni, mostre d’arte e <strong>la</strong>sede del<strong>la</strong> Pro Loco.Sul lungo <strong>la</strong>go vi sono altre ville, più recenti econ storie diverse.V<strong>IL</strong>LA CARMENÈ il più interessante esempio di stile liberty delpaese: circondata da un parco ben tenuto, èsituata in una posizione romantica. Privata abitazionenon visitabile.V<strong>IL</strong>LA FENAROLIAbitazione privata, di pregio il parco, costruzionedi inizio secolo.


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreLa regata delle Lucie<strong>IL</strong> 2 GIUGNO <strong>DI</strong> OGNI ANNO, IN OCCASIONE DEL MERCATINO <strong>DI</strong> COSE VECCHIE, HOBBISTICA EARTE VARIA CHE SI TIENE SUL LUNGO <strong>LAGO</strong> <strong>DI</strong> OLGINATE, SI SVOLGE LA REGATA DELLE LUCIE -TROFEO A. MONDONICO.Il nome proprio di quelle che oggi sono notecome le Lucie è in realtà Batèll. Il Batèll è unadelle più antiche imbarcazioni <strong>la</strong>riane, che connotainequivocabilmente il nostro territorio.Le sue origini risalgono tra il 1500 e il 1600: erauna barca a fondo piatto, robusta e maneggevole,ideata e costruita <strong>per</strong> <strong>la</strong> pesca ma anche<strong>per</strong> il trasporto di <strong>per</strong>sone e di piccole merci.Per <strong>la</strong> costruzione del Batèll i maestri d’ascia <strong>la</strong>rianiutilizzavano legname di castagno; nell’ultimosecolo furono preferiti i legni più pregiati(mogano, <strong>la</strong>rice), più che altro <strong>per</strong> accontentareil gusto del<strong>la</strong> famiglie patrizie.I Comuni <strong>la</strong>riani che posseggono le Lucie sononove. Ogni anno in estate si sfidano <strong>sul</strong> <strong>la</strong>godi Lecco <strong>per</strong> vincere il trofeo intito<strong>la</strong>to al<strong>la</strong> memoriadi Mondonico, il sindaco di Oliveto Larioscomparso nel 2007, che più di tutti si impegnò<strong>per</strong> il ritorno delle Lucie <strong>sul</strong> <strong>la</strong>go.Il 2 giugno <strong>la</strong> sfida si svolge <strong>sul</strong> <strong>la</strong>go di Olginate:le barche si posizionano <strong>sul</strong><strong>la</strong> riva calolziese e aforza di remi, spinti dai due componenti l’equipaggio,devono attraversare il <strong>la</strong>go e raggiungere<strong>la</strong> riva olginatese.La coppia sta in piedi e spinge con tutto il corpoil remo che muove <strong>la</strong> barca. Sono necessarietecnica e preparazione <strong>per</strong> vincere le correntidel <strong>la</strong>go e i venti: solo con molto allenamentosi può gareggiare e forse aggiudicarsi l’ambitotrofeo, una picco<strong>la</strong> Lucia.Lungo<strong>la</strong>goLa regata che si svolge ogni anno <strong>sul</strong> <strong>la</strong>go diOliginate è unica nel suo genere e merita di assistervi:è facile <strong>la</strong>sciarsi coinvolgere dal sanotifo delle due diverse rive, che ricorda l’anticamai sopita divisione fra Guelfi e Ghibellini, fra<strong>la</strong> Repubblica marinara di Venezia e <strong>la</strong> Signoriadi Mi<strong>la</strong>no, tra <strong>la</strong> Provincia di Bergamo e quel<strong>la</strong>di Como.30 La regata delle Lucie


10Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreMercatini a OlginateI DUE MERCATINI CHE SI SVOLGONO A OLGINATE RAPPRESENTANO UN’OTTIMA OCCASIONE PERVISITARE <strong>IL</strong> PAESE.2 giugno - Festa del LagoSul tratto di lungo <strong>la</strong>go che va da Vil<strong>la</strong> Sirtorisino al parcheggio di via Cesare Cantù, si snodaun colorato serpentone di oltre cento bancarelle.La merce esposta è varia: antiquariato minore,arte povera, oggetti d’epoca, vintage, giochi,vestiario, alimenti naturali, collezionismo, libri,dolci, hobbistica ecc. La Pro Loco garantisce unservizio ristorante e bar; il pomeriggio è animatoda musica e varie esibizioni.Il mercato si svolge nell’ampia area dei giardinidel lungo <strong>la</strong>go, dove è possibile passeggiarein tranquillità ed evitare così <strong>la</strong> ressa tipica deimercatini.La sera verso le ore 22,00, <strong>la</strong> giornata si concludecon lo sparo dei fuochi d’artificio.8 dicembreNel<strong>la</strong> centrale via S. Agnese, chiusa al traffico<strong>per</strong> l’occasione, oltre quaranta bancarelle vendonoaddobbi natalizi e idee regalo, mentre ilbuon vin brulè e le caldarroste proposti dal<strong>la</strong>Pro Loco e dagli Alpini scaldano i cuori!PER UN BUONVIN BRULÈ:1 litro di vino rosso scuroe corposo2 stecche di cannel<strong>la</strong>200 grammi di zucchero8 chiodi di garofano1 arancia1 limoneSbucciate in su<strong>per</strong>ficie il limone e l’arancia: <strong>la</strong>buccia deve essere priva del<strong>la</strong> parte bianca.Mettete in una pento<strong>la</strong> - non antiaderente ese possibile con le sponde basse - i chiodi digarofano e <strong>la</strong> cannel<strong>la</strong>. Aggiungete pian pianoun po’ di vino e lo zucchero, poi le bucce dell’aranciae del limone. Prima di accendere il fuoco,mesco<strong>la</strong>te <strong>per</strong> sciogliere lo zucchero, poi portatea ebollizione <strong>per</strong> un paio di minuti ricordandovidi mesco<strong>la</strong>re ogni tanto con un cucchiaio di legno.Infine, fiammeggiate <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie con moltaattenzione, <strong>per</strong> far evaporare l’alcol.Mercatini a Olginate31


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreSan Rocco e <strong>la</strong> sua festa<strong>IL</strong> 16 AGOSTO, GIORNO DE<strong>DI</strong>CATO A SAN ROCCO, A OLGINATE È GRANDE FESTA SOPRATTUTTOPER I BAMBINI.La chiesa di San Rocco è una costruzione sortanel 1751 <strong>per</strong> volere del<strong>la</strong> confraternita del SantoRosario di Santa Croce.Nel 1800 <strong>la</strong> proprietà del<strong>la</strong> chiesa passò al<strong>la</strong>famiglia Crippa, con forte contestazione degliolginatesi.Nel 1820 fu rivenduta al<strong>la</strong> parrocchia di Olginate,che <strong>la</strong> adibì a oratorio <strong>per</strong> ragazzi e ragazze.Il 2 giugno 1993 <strong>la</strong> Sovrintendenza dei beni architettonicidichiarò <strong>la</strong> chiesa di S. Rocco edificiodi interesse storico.Ogni anno il 16 agosto, il giorno dedicato a SanRocco, si tiene una festa che testimonia <strong>la</strong> devozionedegli olginatesi <strong>per</strong> questo santo.Fin dal 1960-’70, questa giornata è <strong>per</strong> tradizionededicata ai bambini, che si scambiavanocon gioia giocattoli, libri vecchi ecc.Gruppi folcloristici e banchi di dolciumi rallegravano<strong>la</strong> festa, al<strong>la</strong> quale tutti gli olginatesipartecipavano con entusiasmo.In questi ultimi anni questa tradizione vienerecu<strong>per</strong>ata dagli “Gli Amici di San Rocco” cheil 15 e 16 agosto, con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione degliabitanti di via San Rocco, danno vita ai festeg-giamenti in onore del Santo in Vil<strong>la</strong> Sirtori, condiverse attività e giochi <strong>per</strong> bambini.La processione in onore di San Rocco concludei festeggiamenti.Chiesetta di San Rocco32 San Rocco e <strong>la</strong> sua festa


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagre10AgriCultura a CapiateLA PENULTIMA DOMENICA <strong>DI</strong> MAGGIO, CAPIATE RICORDA GLI USI E I COSTUMI DELLA TRA<strong>DI</strong>ZIO-NE CONTA<strong>DI</strong>NA.La festa dell’AgriCultura è nata nel 2009 dall’ideadi alcuni residenti del<strong>la</strong> frazione di Capiate,noti come gli “Amici di Stall de Sot”, ed è statasubito accolta e promossa dall’Amministrazionecomunale. In calendario <strong>la</strong> penultima domenicadi maggio, ricorda gli usi, le tradizioni, i costumie <strong>la</strong> cultura contadina dei secoli scorsi. Si svolgenel<strong>la</strong> suggestiva cornice del<strong>la</strong> corte medioevaledi Sant’Ambrogio, dove si respira al contempol’aria del passato e del futuro.Il programma del<strong>la</strong> festa viene rinnovato e arricchitoogni anno con nuove iniziative e provedi abilità contadina: dal<strong>la</strong> tradizionale mostradei mezzi e attrezzi agricoli di ieri e di oggi aimercatini dei prodotti tipici locali. Durante <strong>la</strong>mattinata, dopo <strong>la</strong> tradizionale visita <strong>guida</strong>taall’antico borgo di Capiate, si celebra <strong>la</strong> SantaMessa all’a<strong>per</strong>to, nell’aia antistante l’anticachiesetta. Nel pomeriggio, dopo un pranzo abase di prodotti e cibi locali, si svolgono le tradizionaliprove di abilità, quali <strong>per</strong> esempio iltaglio con <strong>la</strong> ranza. La festa si conclude con unconcerto di musica folk.AgriCultura a Capiate33


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreRiVivi Santa MariaLA FESTA POPOLARE “RIVIVI SANTA MARIA” NASCE <strong>IL</strong> 17 GENNAIO 2010 IN LOCALITÀ SANTAMARIA LA VITE A OLGINATE, IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA <strong>DI</strong> SANT’ANTONIO ABATE, DASEMPRE ONORATO DAGLI ABITANTI DELLA FRAZIONE.La manifestazione prende avvio dal<strong>la</strong> volontà diun gruppo di residenti del<strong>la</strong> frazione di riportarein auge un luogo profondamente intriso ditradizioni, valori umani e cultura, <strong>la</strong> cui storiasi intreccia con quel<strong>la</strong> del Convento di SantaMaria <strong>la</strong> Vite, che affonda le proprie radici nelXIII secolo.Negli anni che hanno preceduto l’esordio del<strong>la</strong>manifestazione, <strong>la</strong> famiglia Podestà si è fattacarico del mantenimento del<strong>la</strong> tradizionale celebrazionedel<strong>la</strong> Messa, del<strong>la</strong> benedizione deglianimali, del sale e delle candele, legate al cultodi Sant’Antonio Abate.La manifestazione si svolge <strong>la</strong> domenica cheprecede il 17 gennaio (Sant’Antonio Abate),oppure il 17 stesso se cade di domenica, e siartico<strong>la</strong> nell’arco dell’intera giornata.Al mattino viene allestito un mercatino, chevanta <strong>la</strong> nutrita partecipazione di commercianti,artigiani e hobbisti. La giornata prosegue animatada molteplici attività, mirate a coinvolgereun pubblico di ogni età: visite <strong>guida</strong>te al Convento,rievocazioni storiche con allestimento dibanchi espositivi e giostra medievale, giochi e<strong>la</strong>boratori <strong>per</strong> bambini, esposizione e concorsodei disegni realizzati dagli studenti delle scuoleprimarie ecc.Il momento centrale delle attività mattutine è<strong>la</strong> proiezione del video intito<strong>la</strong>to “Santa Mariaieri e oggi: conosciamoci!”, realizzato grazie almateriale fotografico proveniente dagli archivi<strong>per</strong>sonali di alcuni abitanti.Cuore dell’attività pomeridiana è il momento dipreghiera, animato dal Gruppo Canto di Olginate,e <strong>la</strong> consueta benedizione degli animali.Giochi di luce e uno spettacolo poetico-musicaleincentrato <strong>sul</strong><strong>la</strong> figura di Sant’Antonio Abatechiudono <strong>la</strong> manifestazione.Durante <strong>la</strong> giornata non mancano punti di ristoro;inoltre, a<strong>per</strong>itivo e merenda vengono offertia tutti i partecipanti.Complice l’auspicato bel tempo, nelle due edizionisinora svolte si è registrata un’affluenzatanto sorprendente quanto inaspettata: <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anzaè replicare anche nelle prossime edizioniquesto entusiasmante successo!34 RiVivi Santa Maria


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreArte e musica a OlginateI cori olginatesiCoro di San ValentinoIl sodalizio che lega <strong>la</strong> pro Loco di Olginate conl’associazione di musica e cultura Mikrokosmosdi Lecco e l’associazione Amici dei Musei delTerritorio lecchese esiste ormai da molti anni.In occasione delle edizioni di Vivimusica, unarassegna itinerante di proposte musicali del<strong>la</strong>Provincia di Lecco, gli enti hanno offerto numerosiincontri a base di musica e arte a unpubblico sempre numeroso e partecipe.Gli appuntamenti ospitati <strong>sul</strong> territorio di Olginatesono stati tra i più riusciti, sia <strong>per</strong> l’impegnodi tutti gli organizzatori, sia <strong>per</strong> le bellezzeartistiche e naturali di cui il Comune è ricco.Si ricordano Vil<strong>la</strong> Sirtori, <strong>la</strong> Chiesa di S. Agnese,quel<strong>la</strong> di S. Maria <strong>la</strong> Vite e <strong>la</strong> storica Cortedi Capiate; inoltre, gli appuntamenti musicalideliziati ora dalle note dell’organo, ora dalleaccattivanti armonie delle fisarmoniche, oradall’eleganza e leggerezza del quartetto d’archi,<strong>per</strong> giungere fino alle sonorità jazz, passandoattraverso le dolci antiche melodie distrumenti quali l’arciliuto e il f<strong>la</strong>uto traversieree gli accenti appassionati delle canzoni napoletane,solo <strong>per</strong> citarne alcuni (l’elenco sarebbedavvero lungo!).Le visite al borgo di Olginate condotte con passionee <strong>per</strong>izia da Tiziana Rota, Laura Valsecchie C<strong>la</strong>udio Corbetta hanno saputo <strong>guida</strong>re ilpubblico al<strong>la</strong> sco<strong>per</strong>ta di angoli poco conosciuti,luoghi di grande bellezza e fascino, mete<strong>per</strong>fette <strong>per</strong> una gita domenicale.Il coro fu presentato al pubblico il 14 febbraio 1995,giorno di San Valentino, da cui ha preso il nome. Ilre<strong>per</strong>torio comprende canti popo<strong>la</strong>ri, canti di montagna,canzoni in dialetto e canti liturgici.Oggi i coristi sono venticinque: formano un gruppoaffiatato e impegnato, di cui il centro sociale AuserInsieme Olginate è orgoglioso. Il direttore IgnazioDell’Oro con capacità e determinazione ha portatoil coro a un buon livello di preparazione. Nel 2001,il diciannovesimo Premio del<strong>la</strong> bontà “MassimilianoValsecchi” fu assegnato al direttore del coro IgnazioDell’Oro, <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua capacità di coinvolgere anziani epensionati attraverso il canto, promuovendo incontricon gli ospiti delle case di riposo del circondario,tanto bisognosi di amicizia e allegria.Oggi si effettuano numerose visite alle case di riposoe ai centri sociali e si partecipa a ricorrenzereligiose.Coro A.N.A dell’AddaIIl coro A.N.A. dell’Adda si è costituito con <strong>la</strong> fusionedel Coro A.N.A. Resegone di Calolziocorte– fondato nel 1998 – e il Coro A.N.A di Olginate,<strong>la</strong> cui costituzione risale al 1975; il coro prende ilnome dal fiume che divide le due comunità. Il coroè costituito da 35 cantori e, a sei anni dal<strong>la</strong> fusione,ha ottenuto consensi grazie al costante impegno eal<strong>la</strong> grande dedizione del maestro Ignazio dell’Oro.Il re<strong>per</strong>torio è composto da canti del<strong>la</strong> tradizionepopo<strong>la</strong>re alpina e popo<strong>la</strong>re. Nel 2008 si è esibitonel<strong>la</strong> Basilica di San Marco a Venezia, mentre inoccasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini aBergamo è stato protagonista durante l’esibizionedi otto cori presso l’Auditorium di piazza Libertà.Arte e Musica a Olginate / I cori olginatesi35


Olginate e il suo Lago - Manifestazioni e sagreSagra di San Maurizio e PasquettaUNA TRA<strong>DI</strong>ZIONE, TRE GIORNI <strong>DI</strong> FESTA IN CUI SI RISVEGLIA LA VERA ANIMA <strong>DI</strong> CONSONNO, CHEORMAI SI PENSAVA SEPOLTA SOTTO LA CITTÀ DEI BALOCCHI, DOPO LA DEMOLIZIONE SUBITA CONL’ARRIVO DEL CONTE BAGNO: QUELLA LEGATA ALLA TERRA E ALLE TRA<strong>DI</strong>ZIONI POPOLARI.L’anima del borgo antico è viva più che mai esi fa sentire attraverso L’Associazione Amici diConsonno, sodalizio nato dall’esigenza degli ultimiabitanti del<strong>la</strong> collina, degli ex residenti delborgo antico e dei loro discendenti di riunirsi <strong>per</strong>preservare <strong>la</strong> memoria storica del<strong>la</strong> comunità acui appartenevano e al<strong>la</strong> quale si sentono ancoralegati.L’Associazione, che oggi conta ben 76 iscritti,tutti fortemente interessati alle sorti del<strong>la</strong> frazione<strong>per</strong> gli stretti legami di origine o comunque<strong>per</strong> l’interesse a tenerne viva <strong>la</strong> memoria, <strong>la</strong>storia e le tradizioni, si impegna a sensibilizzarel’opinione pubblica e le competenti autorità <strong>sul</strong>problema del recu<strong>per</strong>o del<strong>la</strong> collina. La Sagradi San Maurizio è un esempio di attaccamentoalle tradizioni del luogo. È infatti una festa sacraistituita dai monaci benedettini provenienti dalconvento di Civate, che risiedevano nell’oratoriodi San Maurizio fin dal 1600; <strong>la</strong> sagra si è mantenutafino ad oggi, nel rispetto dei punti saldiche da sempre <strong>la</strong> caratterizzano: <strong>la</strong> Santa Messa,il Pranzo comunitario e <strong>la</strong> Processione col santo.Ad oggi <strong>la</strong> festa si apre con due serate in musica,al<strong>la</strong> risco<strong>per</strong>ta dei sapori del<strong>la</strong> cucina locale, <strong>per</strong>entrare nel vivo nel<strong>la</strong> giornata di domenica. Al<strong>la</strong>Santa Messa nel<strong>la</strong> chiesetta di San Maurizio accompagnatada cori locali segue il tradizionalepranzo, e nel pomeriggio <strong>la</strong> processione col Santoaccompagnata dal<strong>la</strong> banda. La manifestazioneospita un mercatino di prodotti locali e un’esposizionedi macchine e attrezzi d’epoca, oltrea mostre itineranti e attività che coinvolgono ipartecipanti. Un tuffo nel passato al<strong>la</strong> sco<strong>per</strong>tadi un mondo dimenticato.Pasquetta a ConsonnoProfumo di primavera, voglia di trascorrereuna giornata all’aria a<strong>per</strong>ta dopo il freddo inverno:<strong>per</strong>ché non pensare a una passeggiatafino a Consonno?Gli Amici di Consonno sono pronti ad accogliervidopo <strong>la</strong> fatica, ristorandovi con unagrigliata, con le deliziose uova in carpione –specialità del posto – e molto altro.Durante <strong>la</strong> giornata gli abitanti del paese raccontano<strong>la</strong> Consonno del passato e i mestieridi una volta; nel pomeriggio, i bambini di tuttele età sono intrattenuti da numerosi giochiche riprendono <strong>la</strong> tradizione.Per chi vuole godersi un po’ di re<strong>la</strong>x sdraiatonei prati, il nuovo parco comunale non deluderà.36 Sagra di San Maurizio e Pasquetta


Personaggi notiMonsignor Carlo Colombo(1909-1991)Vescovo di Vittoriana, teologo, fu il consiglieredel cardinale Montini prima e del papa Paolo VIpoi; partecipò al Concilio Vaticano II.Insigne professore di Teologia dogmatica, moltoattento ai problemi sociali anteguerra e deldopoguerra, vescovo ausiliare di Mi<strong>la</strong>no, con icardinali Colombo e Martini.Olginate e il suo Lago - Personaggi notiC<strong>la</strong>udio Corti(1928-2010)Sca<strong>la</strong>tore, membro del gruppo “Ragni “ del<strong>la</strong>Grignetta, è stato uno dei migliori sca<strong>la</strong>tori lecchesidel<strong>la</strong> sua generazione.Accademico del Cai dal 1974, ha a<strong>per</strong>to moltevie, alcune delle quali ancora oggi con rare ripetizioni(Giorgio Spreafico, Il Prigioniero dell’Eiger,casa editrice Stefanoni).Antonio Albanese(1964)Attore, muove i suoi primi passi nelle radio privateall’inizio degli anni Ottanta, a Onda RadioOlginate e a Radio Cristal di Lecco, dove conduceun programma intito<strong>la</strong>to Magic Momentdedicato al<strong>la</strong> musica rock. Si iscrive al<strong>la</strong> CivicaScuo<strong>la</strong> d’Arte Drammatica di Mi<strong>la</strong>no, ma pocodopo capisce che <strong>la</strong> sua vera passione è <strong>la</strong> comicità:si esibisce al piccolo teatro dello Zelig aMi<strong>la</strong>no e <strong>sul</strong> palcoscenico del<strong>la</strong> Zanzara d’oroa Bologna, ottenendo molti consensi con simpaticimonologhi di <strong>per</strong>sonaggi da lui inventati.Francesco Riva(1901-1962)Poeta dialettale (I puesèj de Cechen Drughée –Comune di Olginate)Personaggi noti35 37


Olginate e il suo Lago - Il territorioGar<strong>la</strong>teSITI ARCHEOLOGICINel 1970, durante i <strong>la</strong>vori di scavo a Figina, in viaParini, sono stati ritrovati i resti di un insediamentoromano. Le undici sepolture, generalmente dispostein direzione E.O., sono molto vicine fra loro,mentre le salme sono <strong>per</strong> <strong>la</strong> maggior parte postesupine e con il capo rivolto al<strong>la</strong> testata orientale.Nel 1982 venne al<strong>la</strong> luce una fornace con <strong>la</strong>terizia cupo<strong>la</strong>. I successivi <strong>la</strong>vori di sbancamento delterreno portarono ad altri ritrovamenti di fornaci,tanto da far supporre che nei secoli III e IV d.C. illuogo fosse abitato da una comunità di una certaentità: l’epoca coincide con Gar<strong>la</strong>te romana e conil non lontano ponte romano di Olginate.LE CORTISi ricorda <strong>la</strong> Corte Garlinda dell’anno 1000 d.C.,appartenente al<strong>la</strong> Canonica di Monza e protettada Ottone III. Le corti che esistevano <strong>sul</strong> territorioerano quasi tutte regie o ecclesiastiche. Le “curt”erano abitazioni con un portico d’ingresso, un cortile<strong>per</strong> depositare carri e attrezzi, un locale oscurochiamato “secau” <strong>per</strong> <strong>la</strong> fermentazione del vino,un forno e solitamente un masso sferico <strong>per</strong> macinarecereali; ogni anno, nel primo fine settimanadi settembre, al sabato e al<strong>la</strong> domenica ha luogo<strong>la</strong> “festa delle corti”, con <strong>la</strong> partecipazione di tuttigli abitanti, che allestiscono le varie “corti” con untema a soggetto.MUSEO DELLA SETA ABEGGGli Abegg furono una delle più importanti famiglied’imprenditori svizzeri: nel<strong>la</strong> seconda metà delXIX secolo impiantarono nel territorio lecchese,bergamasco e bresciano numerosi opifici <strong>per</strong> <strong>la</strong><strong>la</strong>vorazione del<strong>la</strong> seta greggia. Il complesso sericodi Gar<strong>la</strong>te fu attivo fino agli anni Cinquanta delNovecento. Nel 1953, <strong>per</strong> volontà del<strong>la</strong> stessafamiglia Abegg, fu realizzato il Museo del<strong>la</strong> seta,che costituì il primo museo di archeologia industrialein Italia e una preziosa testimonianza <strong>sul</strong><strong>la</strong><strong>la</strong>vorazione del<strong>la</strong> seta nel nostro territorio. Insiemecon <strong>la</strong> metallurgia del ferro, <strong>la</strong> seta fu <strong>la</strong> principalerisorsa economica del<strong>la</strong> provincia di Lecco fino aglianni Trenta del Novecento.Il museo è a<strong>per</strong>to a coloro che desiderano approfondirequeste tematiche e le trasformazionitecniche, economiche e sociali messe in atto dal<strong>la</strong>rivoluzione industriale in Lombardia durante il XIXsecolo.http://www.museosetagar<strong>la</strong>te.it38 Gar<strong>la</strong>te


10Olginate e il suo Lago - Il territorioCalolziocorteSul<strong>la</strong> sponda opposta, collegata dal ponte di Olginate,è situata <strong>la</strong> località di Calolziocorte, insignitadel titolo di città nel 2002 e inserita nel contestodell’alta Valle San Martino. Dal 1992 fa parte del<strong>la</strong>Provincia di Lecco, anche se il legame culturale conBergamo rimane vivo nell’accento delle genti che<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>no, nelle tradizioni enogastronomiche enelle feste religiose e popo<strong>la</strong>ri. In tempi recenti illungofiume è stato riqualificato, con realizzazionedi un <strong>per</strong>corso ciclopedonale con panchine <strong>per</strong> <strong>la</strong>sosta in punti panoramici, il posizionamento dipannelli turistici <strong>per</strong> conoscere l’habitat del lungofiume,<strong>la</strong> posa di nidi artificiali <strong>per</strong> favorire <strong>la</strong> nidificazionedei vo<strong>la</strong>tili e il ripristino di un <strong>per</strong>corso vita.Calolziocorte è ricca di attrattive storico-artistiche epaesaggistiche di notevole valore e bellezza.Tra le tante, si segna<strong>la</strong> il Giardino botanico di Vil<strong>la</strong>de’ Ponti, sede dell’Ecomuseo del<strong>la</strong> Valle San Martino.Il parco ospita in un ettaro di terreno più dicinquecento specie di piante, locali ed esotiche. Ilgiardino deve il suo nome al<strong>la</strong> famiglia de’ Ponti, diorigine mi<strong>la</strong>nese: trascorreva le estati nel<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> diCalolziocorte e aveva acquistato un’area vicino al<strong>la</strong>stazione con <strong>la</strong> fabbrica Sali di Bario (il “fabricù”),fondata nel 1902 da Pietro Cugnasca e DomenicoBaggioli. Questo complesso, caratterizzato dall’imponenteciminiera, è uno dei più significativi esempidi archeologia industriale del territorio.Sul<strong>la</strong> riva sinistra del fiume Adda sorge un luogodi ancestrale richiamo, ricco di storia, cultura edevozione popo<strong>la</strong>re: l’antica chiesa di Santa Mariadel Lavello e il convento dei Servi di Maria. Entrambisono stati restaurati e a<strong>per</strong>ti al pubblico. Oggiil convento ospita l’hotel Monastero del Lavello(www.hotelmonasterodel<strong>la</strong>vello.com).Nel centro del paese sorge <strong>la</strong> chiesa asrcipresbiterialedi San Martino, costruita accanto al<strong>la</strong> vecchiaparrocchiale secondo il progetto dell’illustre architettoneoc<strong>la</strong>ssico Giuseppe Bovara.In collina, situata in un luogo panoramico che domina<strong>la</strong> valle dell’Adda, accanto a un complessofortificato di origine medioevale di cui sopravviveun’originale torre del secolo XIII, possiamo ammirarenel<strong>la</strong> frazione di Rossino <strong>la</strong> Chiesa di SanLorenzo vecchio, citata <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta nel secoloXIV, ma costruita sopra i resti di un’antica cappel<strong>la</strong>che risale probabilmente al VI secolo. All’internosono stati riportati al<strong>la</strong> luce affreschi di epoche diverse,in partico<strong>la</strong>re del ’400, come <strong>la</strong> Crocifissione.Per informazioni su sagre, manifestazioni, fiere edeventi, con<strong>sul</strong>tare il sito del<strong>la</strong> Rete turistica del<strong>la</strong>Valle San Martino: www.valsanmartino.it e il sitodel<strong>la</strong> Pro loco di Calolziocorte www.prolococalolziocorte.infoPer visite <strong>guida</strong>te al complesso del Lavello e ad altribeni culturali e siti museali del<strong>la</strong> Valle San Martinoe del<strong>la</strong> Provincia di Lecco contattare l’Associazioneculturale Tracce tel./fax 0341 202069, cell. 3386225427, e-mail: tracce.lecco@alice.itCalolziocorte39


Olginate e il suo Lago - Il territorioVercurago«UN PAESE CHE CHIAMEREI UNO DEI PIÙ BELLI DEL MONDO, SE AVENDOVI PASSATA UNA GRAN PARTEDELL’INFANZIA E DELLA PUERIZIA E LE VACANZE AUTUNNALI, NON RIFLETTESSI CHE È IMPOSSIB<strong>IL</strong>EDARE UN GIU<strong>DI</strong>ZIO SPASSIONATO DEI PAESI CUI SONO ASSOCIATE LE MEMORIE <strong>DI</strong> QUEGLI ANNI».(A. MANZONI)Così il più celebre fra gli scrittori dell’Ottocentodescrive Vercurago, dove certamente ebbe occasionedi tornare più volte e dove <strong>la</strong> tradizionevuole abbia collocato il “castel<strong>la</strong>ccio” dell’Innominato.Vercurago è posto <strong>sul</strong><strong>la</strong> sponda sud-orientaledel <strong>la</strong>go di Gar<strong>la</strong>te, che precede il bacino olginatese,alle pendici del monte Resegone (m1.875).Nonostante il paese abbia dimensioni ridotte, èsuggestivo e vario: innanzi tutto <strong>per</strong>ché è incorniciatodal <strong>la</strong>go e dai poggi di Somasca, inoltreesprime ancora oggi <strong>la</strong> duplice natura di localitàcontadina tradizionale e di centro suburbano,essendo collocato nelle immediate vicinanze diLecco di cui di fatto è un continuo urbano.L’interesse turistico è significativo nei mesi estivi:le mete sono il <strong>la</strong>go e il crescente culto didevozione nei confronti di san Gero<strong>la</strong>mo Mi<strong>la</strong>ni.Dal<strong>la</strong> primavera all’autunno inoltrato si registranoinfatti massicci pellegrinaggi verso <strong>la</strong> localitàdi Somasca e gli altri centri spirituali.La caratteristica Rocca che sovrasta Vercurago,abitata fin dall’età del ferro, ha sempre mantenuto<strong>la</strong> funzione di presidio militare; insiemeal <strong>la</strong>go, rappresenta uno dei luoghi più noti esuggestivi del paese. Ha una storia avventurosae singo<strong>la</strong>re. Nei secoli XIII e XIV appartenevaai conti Benaglio, signori di Vercurago e diCalolzio, di privatissima fede guelfa. Condivisecon Venezia le controversie con lo Stato diMi<strong>la</strong>no, in quanto proprio <strong>sul</strong> suo <strong>per</strong>imetrocorreva il confine tra i due stati (sono ancoravisibili i cippi del ’700). Fu santificata nel ’500dal<strong>la</strong> presenza di san Gero<strong>la</strong>mo Emiliani, chefra le sue rovine pose l’alloggio dei suoi orfanelli.Per questo motivo, nel 1628 <strong>la</strong> Rocca e<strong>la</strong> sottostante valletta Somasca furono cedutedai signori Limonta, allora proprietari, ai padridi Somasca «a beneficio del<strong>la</strong> chiesetta del beatoGero<strong>la</strong>mo Emiliani». La Rocca subì molte<strong>per</strong>ipezie: distrutta dai Francesi nel XVI secolo,fu squartata definitivamente dalle cannonaterusse nel 1739.40 Vercurago


10Olginate e il suo Lago - Il territorioValgreghentinoVALGREGHENTINO HA FATTO MOLTA STRADA DAL 1279, ANNO IN CUI APPARVE PER LA PRIMAVOLTA NEI DOCUMENTI CON <strong>IL</strong> NOME <strong>DI</strong> GREGANTINO. DA ALLORA È CRESCIUTO E OGGI CONTAORMAI 3.400 ABITANTI.Ha mantenuto tuttavia una delle sue caratteristiche:<strong>la</strong> divisione in numerose frazioni sparse<strong>sul</strong><strong>la</strong> collina e nel<strong>la</strong> valle del Greghentino.Si arrivò a contarne fino a 37. Due di esse, Dozioe Biglio, erano due Comuni autonomi finoa tutto il 1927, poi furono unificati con Valgreghentino.La principale delle frazioni è ora Vil<strong>la</strong>San Carlo, che negli ultimi decenni si è distinta<strong>per</strong> un tale sviluppo urbanistico e demograficoda sorpassare lo stesso capoluogo.Nel<strong>la</strong> sua storia Valgreghentino ha conosciutouna stagione di fiorente agricoltura, con le primiziedel<strong>la</strong> zona collinare e dei campi in pianurache arrivavano fino ai mercati generali di Mi<strong>la</strong>no.Ne era testimonianza il frequentatissimomercato bisettimanale di verdura e frutta cheaveva luogo in paese ancora negli anni ’60.In seguito si sviluppò l’industria, in partico<strong>la</strong>recon le due fi<strong>la</strong>nde più note: <strong>la</strong> Sironi Longhi delButtello e <strong>la</strong> Abegg di Vil<strong>la</strong> San Carlo, che chiuseronegli anni ’50.Dagli anni ’60 Valgreghentino conobbe <strong>la</strong> nasci-ta e lo sviluppo di una serie di attività artigianali,di piccole officine, alcune delle quali sonodiventate industrie di medie dimensioni.Nonostante lo sviluppo industriale, Valgreghentinoha saputo salvaguardare le sue numerosearee verdi, attraverso il ri<strong>la</strong>ncio delle frazionicollinari con attività legate al turismo, al<strong>la</strong> zootecniae al tempo libero.Negli ultimi anni Valgreghentino è diventatopunto di riferimento di una vasta area nell’ambitodelle iniziative culturali e di intrattenimento.Dopo le rassegne “Corti in valle” – cortometraggidedicati al<strong>la</strong> sco<strong>per</strong>ta delle tradizioni – e“ Le corti del gusto” – <strong>per</strong> <strong>la</strong> valorizzazione deiprodotti tipici – l’Amministrazione comunale hari<strong>la</strong>nciato <strong>la</strong> tradizionale festa di San Giuseppeconsacrata al mondo agricolo e artigianale.Nel mese di agosto, <strong>la</strong> Festa alpina organizzatadal gruppo alpini e da “I Picett del Grenta” èun appuntamento fisso da oltre vent’anni e nelmese di settembre si sta imponendo il festivalcanoro “Musica <strong>per</strong> il maestro”.Valgreghentino41


Olginate e il suo Lago - RistorantiDal 1897Trattoria CantùDove siamo: Via Mi<strong>la</strong>no, 97 - OlginateContatti: Tel. 0341604235 Cell. 3282849296info@trattoriacantu.comwww.trattoriacantu.comGiorno di chiusura: martedìPrezzo medio: 25 euroRistorante PizzeriaLa LocandaDove siamo: Via S. Maria <strong>la</strong> Vite,16 OlginateContatti: Tel. 0341591907 Fax 0341650506schegius@hotmail.itwww.ristorante<strong>la</strong>locanda.comGiorno di chiusura: lunedìPrezzo medio: 30 euro Pranzo <strong>la</strong>voro: 12 eurosi accettano carte di creditoTipica trattoria di <strong>la</strong>go, dispone di un’accoglientesa<strong>la</strong> invernale e una panoramica terrazza estiva,offre un’ampia scelta di piatti del<strong>la</strong> cucina nazionaleche spazia dal<strong>la</strong> terra al pesce. Pescatorida quattro generazioni, <strong>la</strong> famiglia Cantù orasi dedica al<strong>la</strong> ristorazione, gestendo <strong>la</strong> trattoriasin dal 1897. La specialità è il pesce di <strong>la</strong>go e inpartico<strong>la</strong>re le alborelle, oltre agli antipasti di terrae di pesce, primi di ogni genere e secondi piattidel<strong>la</strong> tipica cucina lombarda; completa il menu ilpesce di mare. I dessert sono tutti di produzionecasalinga. La Trattoria Cantù dispone anchedi una taverna <strong>per</strong> trascorrere piacevoli serate incompagnia di amici e vanta un’ampia scelta divini nazionali.Il signor Giacomo, gestore del<strong>la</strong> Locanda, grazieal<strong>la</strong> sua straordinaria passione <strong>per</strong> <strong>la</strong> cucinagenuina mette a disposizione del cliente <strong>la</strong> suaes<strong>per</strong>ienza di oltre quarant’anni di attività di cuoco,creando specialità uniche con prodotti naturalie rigorosamente biologici, tanto da meritarsinel 1999 il premio al Campidoglio come migliorcuoco d’Italia. Potrete intraprendere un <strong>per</strong>corsonel<strong>la</strong> tradizione gastronomica italiana con accennia piatti regionali e alcune note internazionalicon un tocco di fantasia, pasteggiando con i vinidel<strong>la</strong> cantina fra regionali e internazionali sceltiaccuratamente dal direttore Giuseppe Schena e isuoi col<strong>la</strong>boratori di sa<strong>la</strong>. Per intolleranza al <strong>la</strong>ttosioe al lievito e <strong>per</strong> chi segue diete è possibilescegliere vari tipi di farine.42 Trattoria Cantù / La Locanda


Olginate e il suo Lago - RistorantiTrattoriaDa OscarDove siamo: : Via C. Cantù, 57 – OlginateContatti: Tel. 0341 680035Giorno di chiusura: sabatoPrezzo medio: 20 euroRistorante FornasettaDa BrunoDove siamo: Via Mi<strong>la</strong>no, 77 - OlginateContatti: Tel. 0341 605035Giorno di chiusura: mercoledìPrezzo medio: 26 euroTipica trattoria paesana, dispone di una grandesa<strong>la</strong> ristorante.Il menu offre un’ampia scelta di piatti del<strong>la</strong> cucinalombarda e veneta, con preferenza delle carni.La specialità <strong>per</strong> cui è conosciuta <strong>la</strong> trattoria èil brasato con <strong>la</strong> polenta, una vera prelibatezza.Un’atmosfera cordiale e gentile vi accoglierà e viseguirà <strong>per</strong> tutto il tempo che vi fermerete in questolocale, <strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong> serietà è testimoniatadalle cinquantacinque candeline che quest’annofesteggia. In cucina <strong>la</strong> tradizione è garantita dal<strong>la</strong>signora Romana, mentre il nipote Omar, che hastudiato presso <strong>la</strong> suo<strong>la</strong> alberghiera Aldo Moro diValmadrera, oltre a seguire le orme del<strong>la</strong> nonnapropone nuovi piatti.Ampi spazi caratterizzano questo ristorante; <strong>la</strong>famiglia Oggioni è impegnata nel<strong>la</strong> ristorazioneda ben tre generazioni, gli attuali locali risalgonoagli anni ’70, quando il signor Bruno, padredell’attuale gestrice, realizzò il suo nuovo ristorante.La cucina lombarda <strong>la</strong> fa da padrona, le carni ei pesci di <strong>la</strong>go vengono cucinati e serviti in tuttii modi, inoltre si accontentano anche gli amantidel pesce di mare, con ampia scelta. I piatti fortisono cucinati con delicatezza e sapienza, grazieal<strong>la</strong> lunga es<strong>per</strong>ienza, dal<strong>la</strong> signora Eda; ininverno potrete trovare <strong>la</strong> cazzuo<strong>la</strong>, mentre inestate non <strong>per</strong>detevi il pesce di <strong>la</strong>go. Il ristorantedispone di ampio locale <strong>per</strong> banchetti e un ampiogiardino verso il fiume Adda è l’ideale <strong>per</strong> deimomenti di riposo durante o dopo il pranzo.44Trattoria Da Oscar / Ristorante Fornasetta Da Bruno


Olginate e il suo Lago - RistorantiRistoranteLa FioritaDove siamo: Via Mi<strong>la</strong>no, 24 - OlginateContatti: Tel. 0341 604364Giorno di chiusura: lunedìPrezzo medio: 20 euroTrattoriaLa FornasettaDove siamo: : Via Mi<strong>la</strong>no 6 - OlginateContatti: Tel. 0341 605074Giorno di chiusura: giovedìPrezzo medio: 24 euroNegli accoglienti locali del ristorante La Fioritatroverete tutti i piatti del<strong>la</strong> cucina italiana, masaranno i piatti tipici del<strong>la</strong> cucina valtellineseche vi prenderanno al<strong>la</strong> go<strong>la</strong>!Questo locale ha a<strong>per</strong>to i battenti nel 1953come bar, poi nel 1963 il signor Giacomo hacominciato <strong>la</strong> sua avventura in cucina.L’attività non si è mai interrotta, oggi ai fornellic’è Eugenio Martinoli, il figlio di Giacomo, cheoltre a garantire <strong>la</strong> tradizione, proponendo deipizzoccheri favolosi oltre a un brasato da non<strong>per</strong>dere, ha aggiunto su alcuni piatti dei funghiim<strong>per</strong>dibili; inoltre, propone il pesce di <strong>la</strong>go e dimare cucinato in ogni modo.Il ristorante dispone di ampio parcheggio e salone<strong>per</strong> banchetti.Trovate questa antichissima trattoria verso<strong>la</strong> fine del paese, in località Fornasetta, in unvecchio caso<strong>la</strong>re lombardo che da solo è unaugurio <strong>per</strong> <strong>la</strong> buona tavo<strong>la</strong>. In questo localetroverete i piatti del<strong>la</strong> cucina lombarda, carnee pesce di <strong>la</strong>go, oltre che di mare. Ai fornelli <strong>la</strong>signora Maria vigi<strong>la</strong> e consiglia sui nuovi cuochi,i figli Manue<strong>la</strong> e Pietro, che preparano dei piattiaccurati. In inverno il piatto forte è il baccalàcon <strong>la</strong> polenta, mentre in estate <strong>la</strong> polenta saràil degno contorno dei missoltini, tipico pesce del<strong>la</strong>go di Como, che proprio a Olginate viene sa<strong>la</strong>toe stagionato. Per anni l’anima del<strong>la</strong> trattoriaè stato il signor Dino, che ha arredato i localicon le pareti in legno e una stufa a legna, ched’inverno accoglie in modo famigliare gli avventori.Durante l’estate si pranza all’a<strong>per</strong>to sottoun fresco <strong>per</strong>go<strong>la</strong>to.46 Ristorante La Fiorita / Trattoria La Fornasetta


Olginate e il suo Lago - Esercizi commercialiESERCIZI COMMERCIALICAR CITY<strong>DI</strong> VINO IN VINO srlP.D.L. srlPASTICCERIA LECCHESE srlREPOINT sncPICCOLI VIPAUTOTORINO spaFOTO OTTICA CORTICARS GOMME srlM<strong>IL</strong>LI GARDENNISCAR srlOFFICINA DEL BENESSEREPANIFICIO DELL’ORO PATRIZIAPIZZAMANIAVOGLIA <strong>DI</strong> PIZZAAUTOSTAR sncCOLOMBO MAURO & C snc1-2-3A E B UFFICIO S.A.S.BASSANI S.A.S.SENSAZIONI INTIMOCROTTA GIOVANNIED<strong>IL</strong>FIREF.LLI FIGINI S.N.C.F.LLI NOB<strong>IL</strong>E S.A.S.FARMACIA DR.SSA FEDELIFERRAMENTA POZZI S.N.C.GLIFEG<strong>IL</strong>AR<strong>DI</strong> ROBERTAHOME DECOR GROUP SRL<strong>IL</strong> GIORNALAIOL’ANGOLO DELLA BELLEZZAMONGA ETTORENICOLE SHOWROOMNONSOLOTTICAONORANZE FUNEBRI FARINAPANZERI GIUSEPPEPANZERI SERGIOPASSONI MARCOPIERETTO MARIA CRISTINAPIRELLI GUGLIELMORIVA MARINO E FIGLIS.I.E. <strong>DI</strong> ALACQUA NATALESALA LUIGI ALBERTOT<strong>IL</strong>LI FRANCATRANS VIDEO SOUND S.R.L.via XXV Aprile, 8via XXV Aprile, 12via Redaelli, 22/23via Spluga, 51via Gambate, 2via Marconi, 3via IV Novembre sncvia S. Agnese, 7/9via Spluga / ang. Via Cantùvia Mi<strong>la</strong>novia Spluga, 70via Spluga, 56/Avia Redaelli, 36via Cantù, 14via Redaelli, 37/Cvia Spluga, 68via S. Agnese, 17via Redaelli, 35via Industria, 1via Redaelli,19via Redaelli, 37avia Marconi, 4via Spluga, 95via Marconi, 11/13via Sant’Agnese, 5via Redaelli, 19/avia Cesare Cantù, 44via Del pino, 33via Cesare Cantù, 3via Mi<strong>la</strong>no s.s. 36via Don Gnocchi, 01via Cesare Cantù, 41via Sant’Agnese, 40via Redaelli, 25/bvia Marconi, 7via Cesare Cantù, 43/45via Santa Maria, 14via Cesare Cantù, 84via Sant’Agnese, 18via Redaelli, 21/Avia Cesare Cantu’, 7Via San Rocco, 3Via Redaelli, 29Via del Pino, 13Via S. Agnese, 26Via Spluga, 37vendita auto nuove/usatecommercio vinicommercio generi alimentari - panepasticceriaricarica cartucce <strong>per</strong> stampanti, macchine e consumabiliabbigliamento bimbivendita auto nuove e usatefoto otticavendita pneumaticivendita piante sementi ed articoli inerentivendita auto usatebenessere e fitnessalimentari e panificiopizzeria da asportopizzeria da asportovendita autoveicoli e motocicli nuovi e usati e pezzi di ricambiogioielleria - orologeriaabbigliamento e oggettisticaprogrammi e prodotti <strong>per</strong> ufficiogioielleriaabbigliamento intimocalzature e articoli in pelle e in cuoio.caminettialimentari - macelleriafrutta e verdurafarmacia - prima infanzia - parafarmaciaferramentamobili <strong>per</strong> giardino e oggettisticafiori e piantearticoli <strong>per</strong> il fai da te, mobili, casalinghi, legname, attrezzaturegiornali, riviste, fotocopisteriacosmetici ed articoli di profumeriatabacchi, oggettistica, cartoleriaabbigliamento donnaottica, fotografiaservizi funerarialimentariarredamentoedico<strong>la</strong> cartoleriaricevitoria, tabacchi, caffetteriamobilificiopanificio, alimentarielettricista e materiale elettricomobilificioabbigliamento donna e bambinoapparecchi radio e telefonia48 Esercizi commerciali


10Olginate e il suo Lago - Esercizi commercialiTARSITANO NATALECENTRO ESTETICA CORNARACORTI LUIGINOCORSARO CATENAI PARRUCCHIERI sncFUMAGALLI ALVAROMORELLI REMIGIOMARCHIO E PANE sncBEAUTY RAFALT<strong>IL</strong>IA ROSSELLAMONY STYLECARPE <strong>DI</strong>EMCAPRICCI PER LA TESTAABBRONZATEVI sasBARBAR AURORABAR IMPEROART CAFÈPIERETTO CRISTINAFACESLA VIDA CAFÈBAR GIRASOLECAFFÈ DEI CIGNIBAR PONTEV<strong>IL</strong>LACIRCOLO ARCIPUB GLEESONSTIME BARvia Cantù, 20via Barozzi, 1via S. Agnese, 48via S. Agnese, 33via Spluga, 95via Don Gnocchi, 11via S. Rocco, 5/11via Redaelli, 25/cvia Spluga, 56/fvia Mi<strong>la</strong>novia Manzoni, 38via Cantù, 94via Cantù, 54via Cantù, 87Via Don Gnocchi 15Via S. Agnese 23Via Redaelli 26Via Redaelli 21/aVia Spluga 39Via Redaelli 10Via Marconi 32Lungo<strong>la</strong>go Martiri del<strong>la</strong> Libertà 8Via Spluga 108Piazza Roma 4Via Mi<strong>la</strong>no 5Via Spluga 69parrucchiere <strong>per</strong> signoraestetista manicure e pedicure, viso e corpobarbiere, parrucchiere <strong>per</strong> uomo e mestieri affiniparrucchiera <strong>per</strong> signora - estetistaparrucchiere <strong>per</strong> signora e <strong>per</strong> uomoparrucchiere <strong>per</strong> signora e <strong>per</strong> uomoparrucchiere <strong>per</strong> uomoparrucchiere <strong>per</strong> uomo e donnaestetistaparrucchieraparrucchieraacconciatoreacconciatore - estetistacentro estetico• Fotocopiatrici digitali a colori e monocromatiche• Reti e Personal Computer• Assistenza Tecnica• Acquisti on-line su www.aebufficio.it• Laboratorio Abilitato Verificazioni Periodiche dei Registratori di cassa• Software gestionale <strong>per</strong> aziende “Zucchetti AD HOC Windows”Via Industria, 1 - OLGINATE / Tel. 0341681213 - Fax 0341 682895www.aebufficio.it - info@aebufficio.itEsercizi commerciali49


Olginate e il suo Lago - RingraziamentiCon il patrocinio di:Comune di OlginateComunità Montana del LarioOrientale e Valle San MartinoMedia partner:Hanno col<strong>la</strong>borato con entusiasmo e a titolo gratuito:<strong>per</strong> le fotografie: Giovanni Conti e Sara Fumagalli<strong>per</strong> i testi: Giovanni Aldeghi, Antonio Sartor, Mauro Bonfanti, Giovanni Zardoni, Franca Tarsitano,l’assessore Antonio Gi<strong>la</strong>rdi, l’associazione Me<strong>la</strong>bò, gli Amici di San Rocco, il gruppo di RiVivi SantaMaria, Cristina di Mikrokosmos e i coristi del Coro di San Valentino, Associazione Amici di Consonno,l’Ass. culturale Le Tracce, l’assessore Anghileri di Valgreghentino e i nostri sponsor d’eccellenza.redazione: ScriVivendo di Tiziana Nava | 23900 Lecco | Tel. 339 7942507 | www.scrivivendo.itcoordinatore del progetto: ANTONIO SARTORA tutti loro un grazie <strong>per</strong> l’aiuto e il sostegno, un grazie partico<strong>la</strong>re a Valentina Gi<strong>la</strong>rdi di Siriograf,<strong>per</strong> <strong>la</strong> passione con cui ha svolto il suo <strong>la</strong>voro.Realizzata con il contributo finanziario del<strong>la</strong> Regione Lombardia, assegnato all’interno del BandoDistretti del commercio:“Gar<strong>la</strong>te, Olginate, Pescate e Valgreghentino da territorio di transito aluogo di sosta.”50Ringraziamenti

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