Magnetometria ad alta risoluzione per 'individuazione di strutture - Ogs

Ministero per i Beni e le Attività CulturaliDirezione Generale per i Beni ArcheologiciSoprintendenza per i Beni Archeologicidella Basilicatawww.unibas.it/ssa/lascuola.htm www.archeobasi.it www.imaa.cnr.itwww.tomogea.it26° Convegno Nazionale GNGTSRoma13-15 15 Novembre 2007Magnetometria ad alta risoluzione per ’individuazionedi strutture murarie sepolte del VI secolo a.c. nel sitoarcheologico di Satriano (Basilicata).D. Chianese (1) , E. Rizzo (1) , M. Bavusi (1) , M. Di Lieto (2) , M. Osanna (2,3) , G. De Martino (4) e G. ,Tamburello (4) , M. Balasco (1) , V. Lapenna (1)(1)Laboratorio di Geofisica, IMAA-CNR(2)Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera(3)Sovrintendente dei Beni Archeologici di Basilicata(4)Tomogea S.r.l. – C.da Fontanelle Marsico Nuovo (PZ)

Pianificazione di una campagna archeo-geofisicaIndividuazione di un sito(toponomastica, notizie storiche)Studio delle FontiProspezioni preliminari a grandescala: metodo magnetico, metodo ainduzione, ecc.Pianificazione e realizzazionedelle ricognizioniMetodi geofisici rapidiPianificazione e realizzazionedegli scavi archeologiciMetodi geofisici di dettaglioProspezioni di dettaglio: ERT,GPR

Il sito archeologico “Torre di Satriano”NTorre di SatrianoCittàbassa

Le indagini nella “Città bassa”NHolloway 1966-1967Ipotesi “Fortificazionedella città bassa”2000-2006Ricognizioni UNIBAS2003 - Prospezionimagnetiche Chianese(IMAA-CNR)Luglio 2007 -ProspezioneIMAA-CNR/Tomogea1966-1967 – Ross Holloway realizza 15 saggi di scavo che identificano una grande struttura definita come“Fortificazione della città bassa”. Esso è un sistema difensivo dell’insediamento arcaicodatato tra il VI ed il V secolo a.C. costituito da strutture fondali per un’altezza massima di 30cm costituite da una massicciata di macerie con una faccia interna ed una esterna di pietrame piùgrosso con spessore fino a 5 m.

Il Metodo magneticoModificazioni indotte da oggetti che posseggono unamagnetizzazione propria e/o una suscettivitàmagnetica non trascurabileLine spacingF2F1Y in-lineRisoluzione lungo X = line spacingRisoluzione lungo Y = Vo/FcFc = frequenza di campionamentoVo = velocità dell’operatoreAd esempio, campionando a 2 Hzcon una velocità di 1 m/s si hanno2 campioni al metro e cioè unarisoluzione di 0.5 mX cross-line

Indagini magnetometriche del 2003 - Chianese (IMAA-CNR)•Magnetometro ai vapori di cesio GEOMETRICS G-858 in configurazionegradiometrica;•41 profili equispaziati di 0.5 m; frequenza di campionamento 10 Hz; 15000 dati;•Applicazione dell’algoritmo Despike (Chianese et al., 2004);NNCapanna di epocaarcaica (VI-V secolo a. C.)Scavi Scuola di Specializzazione in Archeologia di Materae Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata

Indagini magnetometriche del 2007 - IMAA-CNR-TomogeaS.r.l.•Magnetometro ai vapori di cesio GEOMETRICS G-858 in configurazione gradiometrica;•Moduli 50 x 50 mq con profili equispaziati di 1 m; frequenza di campionamento di 2 Hz•Applicazione dell’algoritmo Despike (Chianese et al., 2004);•27.500 mq acquisitiNSono risultate significativele mappe “A”, “B” e “D”.Mappa CMappa BMappa DMappa A

Mappa ANNae

Mappa BNL’anomalia b è stata attribuita ad un taglioartificiale nel versante e pertanto pocosignificativa da un punto di vista archeologicoin questa fase.bbfN

Tubazione metallica Tubazione metallicaMappa DNdSorgentec

Contributo della prospezione magnetica alle indagini

Confronto con l’ipotesi di Holloway

Ipotesi dei due momenti costruttivi

Conclusioni• La corretta pianificazione di una prospezione magnetica a fini archeologici richiede ilbilanciamento tra opposte esigenze quali un’ adeguata risoluzione spaziale e tempi diesecuzione ragionevoli; gli strumenti attuali permettono un’ elevata flessibilità daquesto punto di vista;• Benché non sostitutivo delle indagini archeologiche classiche, che richiedono tempidell’ordine del mese/anno, il metodo magnetico costituisce il più veloce metodo diricognizione archeologica poiché lavora su tempi dell’ordine di qualche giorno. Essocontribuisce quindi in modo determinante all’abbattimento dei costi di una campagnaarcheologica;• Se correttamente inserito all’interno del processo conoscitivo relativo ad un’areaarcheologica, il metodo magnetico fornisce un impulso notevole alle ipotesiinterpretative e semplifica la pianificazione delle azioni future da intraprendere (nuovericognizioni, scavi, ecc.);• Il metodo magnetico può essere considerato a tutt’oggi una tecnica collaudata in unprogetto di ricognizione archeologica.

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