andrea pazienza protagonista del fumetto negli anni ... - San Severo
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TESI<br />
“ANDREA PAZIENZA – Protagonista <strong>del</strong> <strong>fumetto</strong> <strong>negli</strong> <strong>anni</strong> settanta-ottanta”<br />
Dott. Antonello Vigliaroli<br />
a cura <strong>del</strong>l’Associazione Culturale “RHYMERS’ CLUB”<br />
Intanto nel 1985 Andrea conosce Marina Comandini, una giovane disegnatrice<br />
romana, che sposerà un anno dopo. Le partecipazioni <strong>del</strong> matrimonio saranno dipinte<br />
a mano da lui stesso; la sua vita cambia, la crisi comincia ad essere superata.<br />
Continua a collaborare con le principali riviste di fumetti italiane, cui si aggiunge il<br />
mensile Linus, e partecipa all’ideazione di Frizzer, mensile che si affianca a<br />
Frigidaire, occupandosi per i primi numeri anche <strong>del</strong>la veste grafica. L’avventura si<br />
ripete con il nuovo periodico Tempi Supplementari, pure esso dalla vita molto breve.<br />
Dal 1986 collabora ad Avaj, supplemento di Linus, a Tango, inserto de “L’Unità”<br />
diretto da Sergio Staino, al quindicinale indipendente satirico Zut diretto da Vincino,<br />
a Satyricon de “La Repubblica”, mentre continua a scrivere e disegnare storie per<br />
riviste quali Corto Maltese e Comic Art, “mensile <strong>del</strong>lo spettacolo disegnato”.<br />
La fantasia folgorante di Pazienza, il suo stile spontaneo e immediato offrono<br />
prospettive sballate rispetto alla satira tradizionale eppure in questo colgono dei<br />
momenti essenziali <strong>del</strong>la società; la freschezza di questa rappresentazione metaforica<br />
la rende direttamente assimilabile, sotto la metafora la realtà è cruda, lampante. La<br />
sua è satira soprattutto di costume, quella politica gli sembra limitante e improbabile.<br />
“La satira politica è una cosa squallida, triste, [i politici] sono personaggi tristi,<br />
sono personaggi senza personalità e fare il giullare per divertire la gente<br />
attribuendo a queste persone […] dei comportamenti, <strong>del</strong>le battute che loro non si<br />
sognerebbero mai di fare […] mi sembra un discorso per certi versi indigeribile […].<br />
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