Edizione n° 11 del 18-03-2012 (pdf da 9.765 KB) - Webdiocesi
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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPINumero <strong>11</strong> - Anno 27ºDomenica <strong>18</strong> marzo <strong>2012</strong>Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/20<strong>03</strong> (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MOUna copia 1,50LuttoDonClaudioPontiroliSanitàConfrontosul RamazziniUna serata organizzata<strong>da</strong>l Lions HostViabilitàA sensounicoUn comitatoper via RemesinaMirandolaApertiall’EuropaVolontariato internazionalealla San VincenzoCulturaQuando lafede ispiraIntervistaa Trento LongarettiUna vitaPAGINAPAGINA8 10fatta donoNEDITORIALECattolici e politica, provare vie nuoveE’ l’ora <strong>del</strong>le sceltePier Giuseppe LevoniPag 4/5/7egli ultimi anni si sono moltiplicati, <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>Magistero, gli appelli e le sollecitazioni ai laiciaffinché, di fronte alle difficoltà <strong>del</strong> Paese, nonrestassero alla finestra paghi <strong>del</strong>l’impegno nel sociale,ma uscissero <strong>da</strong>ll’insignificanza sul piano direttamentepolitico. Si sono realizzati convegni, si sono approfonditele analisi, sono state elaborate proposte, fino all’ottobrescorso, quando a Todi si è svolto un importante Seminario,rimasto, anche per la risonanza nei media, come ilprimo serio sforzo di rilanciare il protagonismo dei cattolicidopo anni di immobilismo. E’ accaduto però chel’attenzione pubblica si concentrasse soprattutto sul “contenitore”<strong>da</strong> costruire, cioè un’eventuale riaggregazionepartitica, esclusa a Todi almeno per l’attuale fase storica,individuando nel “pre-politico” l’ambito di impegno diretto,essendo questo lo spazio in cui, come haricor<strong>da</strong>to il cardinale Bagnasco, “maturano mentalità,si affinano competenze, si fa cultura sociale7e politica”.<strong>11</strong>PAGINAPAGINA21Un convegno promosso <strong>da</strong> Alice, sabato 17 marzo a Carpi, per fareil punto sul ruolo <strong>del</strong>le figure non mediche nella cura dei malatiSempre accantoPAGINA9QuaresimaOratorio EdenMortizzuoloIn ascoltodei carceratiPag. 3Giovani, siateprofumo di CristoCulla di vocazioniPag. 12 Pag. 17dott. Franco Mestieri• sdoganamenti import export• specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi <strong>del</strong>l’Est• magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere• trasporti e spedizioni internazionali• linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-BulgariaConsulente Commercio estero •Diritto Doganale Comunitario Import Export •Iva Comunitaria e Nazionale • Accise •Centro Elaborazione <strong>da</strong>ti Intrastat •Contenzioso doganale Docenze •Formazione Azien<strong>da</strong>le in materia Doganale •Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavorowww.samasped.com - info@samasped.com Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - info@mestieri.com
2<strong>18</strong>marzo '12IV Domenica di QuaresimaIl ricordo di te, Signore,è la nostra gioiaDomenica <strong>18</strong> marzoLetture: 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10;Gv 3,14-21 - Anno B – IV Sett. SalterioL’Evangelista Marco, Evangeliario di Lorsch (sec. VIII-IX)Dal Vangelo secondo Giovanniquel tempo Gesù disse a Nicodemo: 14 ComeIn Mosè innalzò il serpente nel deserto, cosìbisogna che sia innalzato il Figlio<strong>del</strong>l’uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vitaeterna.16Dio infatti ha tanto amato il mondo <strong>da</strong> <strong>da</strong>re il Figliounigenito, perché chiunque crede in lui non va<strong>da</strong>perduto, ma abbia la vita eterna. 17 Dio, infatti, non haman<strong>da</strong>to il Figlio nel mondo per con<strong>da</strong>nnare il mondo,ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. <strong>18</strong> Chicrede in lui non è con<strong>da</strong>nnato; ma chi non crede è giàstato con<strong>da</strong>nnato, perché non ha creduto nel nome<strong>del</strong>l’unigenito Figlio di Dio.19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, magli uomini hanno amato più le tenebre che la luce,perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunqueinfatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luceperché le sue opere non vengano riprovate. 21 Invecechi fa la verità viene verso la luce, perché appaiachiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.LectioIn questa domenica di QuaresimaGesù ci chiama a entraresempre più spiritualmentenel cammino di conversioneverso la Pasqua. Inquesto brano <strong>del</strong> Vangelo diGiovanni, Gesù, rivolgendosia Nicodemo, ci fa conoscereil volto <strong>del</strong> Dio diIsraele, che nell’esodo <strong>da</strong>ll’Egitto,non abbandona ilsuo popolo. Citando l’esperienzadi Mosè nel deserto el’episodio <strong>del</strong> serpente innalzato,perché gli israeliti potesserosalvarsi, Gesù rivelala sua Pasqua e il compimento<strong>del</strong>la salvezza di Dio pergli uomini. Viene sottolineatala necessità di questa elevazioneper donare ad ognicredente la vita eterna: <strong>da</strong>lFiglio <strong>del</strong>l’uomo innalzatosulla croce giunge agli uomi-Crijn Hendricksz Volmarijn, Gesù e Nicodemo(XVII sec.), Londrani la salvezza. I versi 16-<strong>18</strong>rappresentano uno sviluppodi questo pensiero centrale:Dio ha man<strong>da</strong>to il Figlio perchétutti gli uomini, e nonsolo una parte, possano giungerealla salvezza e non perchési sentano giudicati e con<strong>da</strong>nnatiper i loro limiti. IlSalvatore, che è la luce, venutofra gli uomini, è già presentee anticipa il giudizio:“E il giudizio è questo: laluce è venuta nel mondo, magli uomini hanno amato piùle tenebre che la luce, perchéle loro opere erano malvagie”.A distogliere gli uomini<strong>da</strong>lla luce è la preferenza <strong>del</strong>letenebre, cioè il compiereazioni malvagie. Nel Vangelodi Giovanni l’autocon<strong>da</strong>nnaè quindi l’incredulità e il volgersiad azioni malvagie. Finoalla fine Gesù esorta a “crederealla luce finché la possiedono”(12,36) e l’incredulità<strong>del</strong>la massa non impedisceai singoli di trovare lafede.MeditatioGli uomini temono il giudiziodivino misurandosi sui loropersonali successi e insuccessi.Quando prego mi affido alSignore e pongo in Lui l’inizioe il compimento di ognimia azione, gratuitamente,senza pretendere una ricompensao una gratificazione<strong>da</strong>gli uomini?Rifletto sulle azioni <strong>del</strong>la miaquotidianità: i miei gesti illuminanoo creano oscurità?Desidero sinceramente fareil bene per venire alla luce opreferisco lasciare spazi diun’ambigua semi-oscurità?OratioGiovanni ci dice che è propriol’incredulità a ostacolareil cammino dietro a Cristo.Chiediamo dunque alSignore che venga a guarirela nostra incredulità e ci ren<strong>da</strong>sempre più credenti affinché,scampando il buio e letenebre, possiamo amare ecercare la vera luce.ActioMi impegno in un discernimentoattento nelle azioniquotidiane, in famiglia e allavoro, per riconoscere qualiparole e quali gesti creanoun clima di luce e dunquepositivo, quali invece diminuisconola chiarezza e fannoaumentare le tenebre.Pongo particolare attenzionenel pregare “venga il tuoregno, sia fatta la tua volontà”nel Padre Nostro, perpoter cercare la vera luce ediventare sempre più credente.A cura <strong>del</strong> SettoreApostolato BiblicoA cura <strong>del</strong>l’Ufficio diocesano per le comunicazioni socialie di Notizie – Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di CarpiIn collaborazione conNotiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpisu è-tv Antenna1 sul digitale terrestreProssima puntataGiovedì 22 marzo ore 21.30Replica domenica 25 marzo alle ore 8.30Puntata successiva giovedì 5 aprile ore 21.30Replica domenica 8 aprile alle ore 8.30I servizi tv <strong>del</strong>le puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.itsu Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitv
Il messaggiodi BenedettoXVI perla QuaresimaIl dono <strong>del</strong>la reciprocitàè sempre bisogno di uno sguardo cheC’ ama e corregge, che conosce e riconosce,che discerne e perdona (cfrLc 22,61), come ha fatto e fa Dio conciascuno di noi.Tale “custodia” verso gli altri contrastacon una mentalità che, riducendo la vitaalla sola dimensione terrena, non la considerain prospettiva escatologica e accettaqualsiasi scelta morale in nome <strong>del</strong>la libertàindividuale. Una società come quellaattuale può diventare sor<strong>da</strong> sia alle sofferenzefisiche, sia alle esigenze spirituali emorali <strong>del</strong>la vita. Non così deve esserenella comunità cristiana! L’apostolo Paoloinvita a cercare ciò che porta “alla pace ealla edificazione vicendevole” (Rm 14,19),giovando al “prossimo nel bene, per edificarlo”(ibid. 15,2), senza cercare l’utileproprio “ma quello di molti, perché giunganoalla salvezza” (1 Cor 10,33). Questareciproca correzione ed esortazione, in spiritodi umiltà e di carità, deve essere parte<strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la comunità cristiana.I discepoli <strong>del</strong> Signore, uniti a Cristo mediantel’Eucaristia, vivono in una comunioneche li lega gli uni agli altri comemembra di un solo corpo. Ciò significa chel’altro mi appartiene, la sua vita, la suasalvezza riguar<strong>da</strong>no la mia vita e la miasalvezza. Tocchiamo qui un elemento moltoprofondo <strong>del</strong>la comunione: la nostraesistenza è correlata con quella degli altri,sia nel bene che nel male; sia il peccato, siale opere di amore hanno anche una dimensionesociale. Nella Chiesa, corpo misticodi Cristo, si verifica tale reciprocità: lacomunità non cessa di fare penitenza e diinvocare perdono per i peccati dei suoifigli, ma si rallegra anche di continuo e congiubilo per le testimonianze di virtù e dicarità che in essa si dispiegano. “Le variemembra abbiano cura le une <strong>del</strong>le altre” (1Cor 12,25), afferma San Paolo, perchésiamo uno stesso corpo. La carità verso ifratelli, di cui è un’espressione l’elemosina- tipica pratica quaresimale insieme conla preghiera e il digiuno - si radica in questacomune appartenenza. Anche nella preoccupazioneconcreta verso i più poveri ognicristiano può esprimere la sua partecipazioneall’unico corpo che è la Chiesa. Attenzioneagli altri nella reciprocità è anchericonoscere il bene che il Signore compiein essi e ringraziare con loro per i prodigi digrazia che il Dio buono e onnipotente continuaa operare nei suoi figli. Quando uncristiano scorge nell’altro l’azione <strong>del</strong>loSpirito Santo, non può che gioirne e <strong>da</strong>regloria al Padre celeste (cfr Mt 5,16).4-continuaS peciale Q uaresima 3<strong>18</strong> <strong>18</strong> marzo marzo '12 '12Appello alle parrocchie: “adottare un detenuto, scrivergli e manifestare lapropria soli<strong>da</strong>rietà è un modo concreto per vivere <strong>da</strong> fratelli”Messaggio <strong>da</strong>l carcere“Fare attenzione, guar<strong>da</strong>recon consapevolezza,accorgersi di una realtà”:cogliendo l’invito <strong>del</strong> Papaper la Quaresima a<strong>da</strong>prirci ai fratelli, Notizieha approfondito la situazionedei detenuti allaCasa Circon<strong>da</strong>riale Sant’Annadi Modena. DonIvan Martini, aiuto-cappellano<strong>del</strong> carcere, ha approfittatodi questa occasioneper riflettere suquesto tema con gli stessidetenuti, che hanno accettatodi rispondere allenostre domande.Benedetta Bellocchioisogna ricor<strong>da</strong>rsi sempreche siamo persone e non“Bcasi giudiziari. Dietroognuno di noi c’è un vissutofatto di sofferenza, speranza,la dignità <strong>del</strong>la persona deveessere al primo posto”. Angelo(nomi di fantasia, ndr) è un carcerato.Così risponde a chi glichiede come bisogna porsi difronte ai detenuti per prenderesul serio la loro condizione.Condizione che, anche nella casacircon<strong>da</strong>riale modenese, non è<strong>del</strong>le migliori. “L’impressione –prosegue – è che il carcere siauna realtà avulsa <strong>da</strong>l contestosociale in cui è inserito. C’è disinteresse<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’esterno,ma anche poca volontà di farsiconoscere <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’istituzionecarceraria”. Esiste però unasensibilità <strong>da</strong> parte di un certovolontariato sia laico che cattolicoche fa quel che può, peressere vicino ai detenuti, “è vero– precisa Nicola, un altro carcerato– che una volta che <strong>da</strong>ll’esternosi viene a confrontarsicon la vita carceraria, si nota unacerta simpatia e vicinanza versole persone detenute”.“L’attenzione all’altro – osservail Papa nel suo Messaggio, portatoall’attenzione dei carceratiche seguono il percorso spiritualeproposto <strong>da</strong> don AngeloLovati e don Ivan Martini – comportadesiderare il bene, sottotutti gli aspetti: fisico, morale espirituale. La responsabilità versoLa carpigiana Marinella Pantaleoniha incontrato i detenuti <strong>del</strong> Sant’AnnaGesù, la mia luce“Guar<strong>da</strong> che non ci sono mica an<strong>da</strong>ta per me”. Con il suo linguaggioschietto Marinella Pantaleoni, carpigiana, consacrata laica,chiede di non essere messa “in prima pagina”. “Don AngeloLovati che oltre ad essere cappellano <strong>del</strong> carcere è assistente<strong>del</strong>l’Ordo Virginum di cui faccio parte, <strong>da</strong> tempo mi chiedeva dian<strong>da</strong>re. Ma tergiversavo perché temevo l’approccio a questa realtàsconosciuta di cui avevo un po’ paura”. Ma il sacerdote la conoscebene e sa che Marinella riesce a vivere le situazioni con speranzae passione, tirando fuori tutto il bello che c’è: ed è proprio questoche vuole comunicare ai suoi detenuti.“Dopo l’ennesima richiesta, ho accettato di raccontare il miocammino di scoperta di Gesù come luce”. Lei, non vedente <strong>da</strong>llanascita, questo percorso l’ha vissuto sulla sua stessa pelle. “L’impattocon i carcerati è stato favorito <strong>da</strong>ll’accoglienza di don Ivan,importantissimo perché mi ha fatta entrare in questa realtà, così <strong>da</strong>sciogliere i miei timori e i miei dubbi. Ero lì per loro e per Lui, peril Signore – spiega poi Marinella – per lanciare un messaggio:attraverso un’esperienza apparentemente negativa è possibile crescere,fare un cammino di fede”.Marinella ha dunque raccontato ciò che fa, e i detenutihanno potuto anche porgere alcune domande.Due in particolare le sono rimaste nel cuore: “duerichieste particolarmente belle e toccanti mi hannofatto capire che mi hanno ascoltato con profon<strong>da</strong>attenzione, partecipando alla mia vicen<strong>da</strong>”.La prima, riguar<strong>da</strong> la richiesta, attraverso la preghiera,<strong>del</strong> dono <strong>del</strong>la guarigione: “cosa succederebbe setornassi a vedere? Sarei felice ma, contrariamente aciò che tutti pensiamo, non sarebbe facile; credo che dovreireinventare la mia vita. È così nella gioia <strong>del</strong> matrimonio, penso,e anche nella liberazione <strong>da</strong> un’oppressione. La vera sfi<strong>da</strong> èrispondere bene, con tutta la propria vita, a un avvenimento bello”.La secon<strong>da</strong> doman<strong>da</strong> era “tu come ci vedi?”. “Mi hanno chiestoinsomma che giudizio dò su di loro. Nessuno. Ciascuno di noi haqualcosa <strong>da</strong> <strong>da</strong>re e qualcosa <strong>da</strong> ricevere. Anche io ero lì e horicevuto tanto <strong>da</strong> loro. Tanto che sono disponibile, anzi desidero,incontrare anche le donne. Spero <strong>da</strong>vvero che ciò possa avvenire”.A sinistra, Marinella Pantaleoni accompagnata<strong>da</strong> Simona Caramaschi e don Ivan MartiniIn questi giorni i detenutihanno incontrato anche donFrancesco Cavazzuti, cheritornerà al carcere in prossimità<strong>del</strong>la Settimana Santa,per le confessioni.3il prossimo – aggiunge BenedettoXVI - significa alloravolere e fare il bene <strong>del</strong>l’altro,desiderando che anch’egli siapra alla logica <strong>del</strong> bene”. Unpercorso di “correzione fraterna”senza pietismi,commiserazioni o giustificazioni,ma mantenendosi misericordiosileali e giusti è possibile,risponde Omar, se ci si ricor<strong>da</strong>“che ogni persona e quindianche un detenuto ha bisognodi percepirsi come valore, persé e per gli altri. C’è bisognodunque di affi<strong>da</strong>re loro responsabilitàche permettano di acquisirefiducia e di crescere nellaresponsabilità, arrivando a concepirevalori quali lacondivisione e la soli<strong>da</strong>rietà”.I cristiani e le comunità, pervivere “<strong>da</strong> fratelli” e condividerela situazione<strong>del</strong> carcerestanno già facendoqualcosa. Mail cammino è ancoralungo. “Sarebbeimportanteindividuare<strong>del</strong>le mo<strong>da</strong>litàper far sentire inconcreto la vicinanza <strong>del</strong>le comunitàcristiane ai detenuti”,osservano. E non si fermanoqui: “un’idea potrebbe essereche ogni parrocchia prendessein carico un detenuto, manifestandoglivicinanza e soli<strong>da</strong>rietàattraverso scritti oppuresostegni diretti a lui o alla suafamiglia che spesso è la primavittima oltre lui stesso”.
4<strong>18</strong> <strong>18</strong>marzo '12 '12Confido solonella misericordiaDon Claudio PontiroliMartedì 13 marzo ore14,30. La nuova aulaliturgica di Quartirologremita, così come ilpiazzale antistante e lachiesa madre. Il Vangeloaperto, la stola e latunica, quattrofazzolettoni ai lati e,accanto a don Claudio, iragazzi <strong>del</strong> catechismo, iLupetti e le Coccinelle,sempre più vicini come aicampi estivi. Tra la folla,la commozione ma anchela gratitudine per il donoche il sacerdote è statoper coloro che lo hannoconosciuto.Al termine <strong>del</strong>l’omelia ilVescovo si è rivolto aigiovani: “il modo piùbello per esprimeregratitudine a don Claudioè quello di prendereil posto <strong>da</strong> lui lasciatolibero. Siate generosi conil Signore e il Signore losarà con voi”uando muore unaQ persona cara, ilbuio sembrascendere sulla nostraanima e siamo straziaticome <strong>da</strong> una lacerazioneinteriore, specialmentequando il distacco arrivain maniera drammatica,come una catastrofeinattesa.Così ci sentiamo oggi, difronte a don Claudio cheritorna per l’ultima voltain questa sua chiesa, <strong>da</strong>lui così tenacementevoluta, in mezzo a questopopolo che per tanti anniha servito e questopopolo ha dimostratotutta la sua riconoscenzaprendendosi cura di luicon una premura ed unaffetto quasi materno nelcorso <strong>del</strong>la malattia chelo ha condotto allamorte.Don Claudio era unuomo che spesso usavaparole poco carezzevoli econ un carattere nonfacile e a volte conflittuale.Ne era ben consapevole!Il giorno primadi morire mi diceva consincero e profondorammarico: “Eccellenza,io non ho mai obbedito echiedo perdono perchého sbagliato e perché hofatto soffrire”.Tuttavia, “egli ha cercatoil Signore”, “ha confessatoche Gesù è il Figliodi Dio”, ha creduto nellamisericordia di Dio. HaL’omelia di monsignor Francesco CavinaIl Signoreci interpellalasciato scritto nel suotestamento: “Confido solonella misericordia di Dioche mi ama e chiedo tantosuffragio per me poveropeccatore”. Ha amato laChiesa con un amoreoperoso; le sue mani,come quelle di Gesù,hanno donato l’Eucarestia,hanno benedetto, hannoassolto <strong>da</strong>i peccati, hannoamministrato i sacramenti,hanno soccorso i poveri…e come quelle di Gesùsono state crocifisse <strong>da</strong>una mortale malattia che,seppure breve, lo hapurificato e impreziositoagli occhi di Dio.Cari fratelli e sorelle,<strong>da</strong>vanti alla morte di unsacerdote, rapito allanostra famiglia diocesana,ancora nel vigore <strong>del</strong>leforze e nel pieno <strong>del</strong>la suaattività pastorale, nonpossiamo fermarci allasola commozione o aldolore. Il Signore ciinterpella, ci provoca, ciparla e ci chiama a chiedereperdono per i nostripeccati, a percorrere finoin fondo la stra<strong>da</strong> <strong>del</strong>lafede e <strong>del</strong>l’obbedienza –che l’amore sorprendentedi Dio ci propone – avivere sempre più dicarità, di purezza, dipreghiera, a lavorare per ilSignore, a fare la suavolontà anche se ci costa,a cercare le cose che sono<strong>del</strong> cielo.Sembra che il Signore ciprivi <strong>del</strong>le risorse necessarie,ma in realtà Egli ci stafacendo crescere perchénoi sappiamo che il cristianomuore non soltantoperché partecipa <strong>del</strong>lafragilità di A<strong>da</strong>mo, maanche perché è chiamato apartecipare al sacrificioredentivo di Cristo: la suamorte ha dunque unsignificato e un valore piùalto. È la consolantecertezza che sgorga <strong>da</strong>llaPasqua: “Non abbiatepaura! Voi cercate Gesùdi Dio chemi amae chiedo tantosuffragioper me poveropeccatoreNazareno, il crocifisso. Èrisorto, non è qui”. IlCristo risorto è capace difar sorgere cipressi dove cisono spini, mirti dove cisono ortiche, la vita dovec’è la morte.Don Claudio è an<strong>da</strong>toincontro al Padre, che hasempre fiduciosamenteinvocato e amato, mosso eispirato <strong>da</strong> quello Spiritoche egli aveva ricevuto nelbattesimo, nella cresima,nell’ordinazione sacerdotale.Ora che abita persempre nella casa di Dio, equindi è più vicino al Suocuore, continua a rischiarareil nostro cammino e ciaiuterà in modo nuovo: unmodo più efficace e vero.Concludo rivolgendomi aigiovani qui presenti. Ilmodo più bello per esprimeregratitudine a donClaudio è quello di prendereil posto <strong>da</strong> lui lasciatolibero. Siate generosi conil Signore e il Signore losarà con voi!Un dono per tuttiNella notte di domenica <strong>11</strong> marzo il Signore ha chiamato asé don Claudio Pontiroli, parroco <strong>del</strong>la parrocchia <strong>del</strong>laMadonna <strong>del</strong>la Neve di Quartirolo. La morte è avvenuta acausa <strong>del</strong> rapido decorso di un’inesorabile malattia. DonClaudio è deceduto nella sua abitazione circon<strong>da</strong>to <strong>da</strong>llavicinanza dei familiari, dei suoi parrocchiani, dei mediciche gli sono stati particolarmente vicini. Nel corso <strong>del</strong>lagiornata di domenica aveva chiesto, pienamente cosciente,che si pregasse con lui e per lui e gli fosse amministrato <strong>da</strong>parte di monsignor Vescovo il sacramento <strong>del</strong>l’Unzione e ilSanto Viatico.La camera ardente è stata allestita nella nuova aula liturgicae numerosi fe<strong>del</strong>i si sono fermati in preghiera addoloratiper la scomparsa di un padre <strong>da</strong>l quale si sono sentiti tantoamati. Tra le mani di don Claudio il rosario e un’immagine<strong>del</strong> Servo di Dio Odoardo Focherini.Figlio di Ario Pontiroli e Antonietta Gatti, don Claudio è natoil 2 febbraio 1944 a San Felice sul Panaro ed è stato battezzatonella chiesa di Mortizzuolo. Entrato nel seminario di Carpi, èstato ordinato presbitero il 21 giugno 1969 <strong>da</strong>l vescovo ArtemioPrati.Ha vissuto la sua prima esperienza pastorale come vice parrocoin San Francesco (1970-1979) insieme a don Enea Tamassia.“Qui ha cominciato a mettere il suo carattere esuberante aservizio <strong>del</strong> Vangelo – ha osservato il vicario generale donMassimo Dotti nella sua presentazione al termine <strong>del</strong>la celebrazione<strong>del</strong>le esequie – dedicandosi non solo alle attività ordinarie<strong>del</strong>la parrocchia ma allargando il campo <strong>del</strong>la sua missioneall’ambito <strong>del</strong>lo sport, la sua amata pallavolo”. Sempre inquesti anni carpigiani è avvenuta per don Claudio la scoperta<strong>del</strong> Cammino Neocatecumenale nel quale ha creduto diventandoneun entusiasta animatore.Traferito a Rolo nel 1979, ha vissuto un’esperienza importanteimpegnandosi per l’oratorio, le attività ricreative <strong>del</strong> CentroSportivo ed iniziare attraverso l’Acr un impegno che lo avrebbevisto anche successivamente come assistente diocesano. Haperfezionato gli studi licenziandosi in Teologia<strong>del</strong>l’evangelizzazione presso lo Studio teologico accademicobolognese.“Poi il trasferimento a Quarantoli nel 1983 – prosegue donDotti – dove sarà parroco per 15 anni assumendo successivamenteanche la cura pastorale di Gavello. In questo periodo hainsegnato religione presso il Liceo di Mirandola dove haconosciuto tanti ragazzi e animato il cammino cristiano difi<strong>da</strong>nzamento in tante coppie.Monsignor Bassano Staffieri gli propose di tornare a Carpicome responsabile <strong>del</strong>la parrocchia urbana di Quartirolo. Era il1998; come sempre l’entusiasmo accompagnò la nuova responsabilitàche gli veniva affi<strong>da</strong>ta”.Qui, tra le tante iniziative di cui si è fatto promotore, vasegnalata la costruzione <strong>del</strong>la nuova aula liturgica, dei localiper le attività pastorali e <strong>del</strong> centro giovanile. Un’opera imponenteche ha realizzato riuscendo a coinvolgere con entusiasmol’intera comunità.“Instancabile animatore dei bimbi e dei giovani (in particolare<strong>del</strong>l’Agesci), dinamico organizzatore <strong>del</strong>la Sagra parrocchiale,tenace sostenitore <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> Patrono di Carpi, sapevaconiugare la gioia con la solennità nella celebrazione liturgica;per questo volle che in parrocchia nascesse la Corale.Non è stato sempre facile collaborare con lui – prosegue ilVicario – e seguirlo nelle intuizioni pastorali: una generositàdirompente lo rendeva a tratti impulsivo ed esigente individuandosempre traiettorie nuove per accogliere nuove sfide eopportunità di annuncio <strong>del</strong> Vangelo. L’amore per la nostradiocesi e le sue radici lo ha portato ad impegnarsi per tenerevive figure di testimoni esemplari come don Zeno di Noma<strong>del</strong>fia,Mamma Nina e soprattutto Odoardo Focherini come vicepostulatore<strong>del</strong>la causa di beatificazione”.Ritorna, per sua volontà, a Mortizzuolo, sepolto nel piccolocimitero vicino alla chiesa dove è stato generato alla vita nuovain Cristo Gesù che ora contempla nella pace eterna.“Il vuoto che lascia nel nostro presbiterio ci fa certo sentireancora più poveri – conclude don Massimo Dotti – ma abbiamofiducia che il Signore ‘pastore grande <strong>del</strong>le pecore’ non ci faràmancare le guide di cui abbiamo bisogno”.www.apvd.itINDUSTRIE IMBALLAGGIPACKAGING SOLUTIONSMODENA BOLOGNA MODENAMILANO VICENZACHIMAR SpA Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)tel. (+39) 059 85796<strong>11</strong> - fax (+39) 059 858095info@chimarimballaggi.it www.chimarimballaggi.it
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La vera aula liturgica era la sua vita7<strong>18</strong> <strong>18</strong> marzo marzo '12 '12Comune di CarpiL’amministrazione comunale di Carpi ricor<strong>da</strong> lo spirito dicollaborazione sempre manifestato <strong>da</strong> don Claudio Pontirolinei confronti di tante iniziative promosse <strong>da</strong>ll’ente locale invari campi e l’attivismo <strong>del</strong>la parrocchia <strong>da</strong> lui retta per tantianni, senza dimenticare il suo operato a favore <strong>del</strong>la causa dibeatificazione di Odoardo Focherini.Comune di Mirandola“A titolo personale e di tutta la città porgo le più sentitecondoglianze alla famiglia di don Claudio. Come arciprete diQuarantoli e Gavello- afferma il sin<strong>da</strong>co Maino Benatti - hasvolto un ruolo importantissimo nella vita <strong>del</strong>le due frazioni.Era infatti un infaticabile organizzatore di iniziative, <strong>da</strong>llecorali alle sagre, con una straordinaria capacità di sapercoinvolgere le persone. Non ha esitato ad affrontare concaparbietà i problemi sociali come, agli inizi degli anni ’90,l’aumento <strong>del</strong>l’immigrazione”.Consiglio Provinciale di ModenaLa scomparsa di don Claudio lascia un vuoto immenso. Perme, come per tanti, era prima di tutto un amico. Una personasensibile, di grande umanità.Era uomo di grande cultura e vasti interessi, <strong>da</strong> ogni discussionee incontro con lui uscivi più ricco.Voglio ricor<strong>da</strong>re l’impegno che mise per realizzare la nuovachiesa di Quartirolo e l’oratorio come centro di vita per tutti icittadini <strong>del</strong> quartiere. Quanti incontri abbiamo fatto perrisolvere i problemi urbanistici e legati alle proprietà <strong>del</strong>Comune e <strong>del</strong>la Diocesi.Ma alla fine ci siamo riusciti, grazie al suo impegno. E se oggiQuartirolo e tutta la città di Carpi possiedono una realtà comequella lo dobbiamo in primo luogo a lui.Cercheremo di colmare il vuoto che ci ha lasciato portandoavanti i suoi progetti facendo squadra, tutti insieme, come eracapace di fare lui.Demos Malavasi“I Mirandolesi”I componenti <strong>del</strong>la lista civica “I Mirandolesi” esprimonoprofondo cordoglio per la scomparsa di don Claudio Pontiroli,parroco di Quartirolo, ed in passato anche di Quarantoli eGavello. Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia,Alberto Bergamini, capogruppo de “I Mirandolesi” ricor<strong>da</strong>don Claudio per “il suo carattere gioviale e amichevole nonchéil grande impegno ed entusiasmo profuso a favore deigiovani e <strong>del</strong>lo sport e nell’organizzazione di varie iniziativenelle quali riusciva a coinvolgere le persone. Con la scomparsadi don Claudio se ne va un amico ed una persona di granderilievo sociale. Ci auguriamo che il suo impegno sia presocome esempio <strong>da</strong>i giovani ma non solo”.Universal PallavoloUn grave lutto ha colpito domenica la comunità carpigiana, ilsuo mondo sportivo e l’Universal Pallavolo. Quarant’anni fa,don Claudio era stato uno dei fon<strong>da</strong>tori, all’ombra <strong>del</strong> campaniledi San Francesco, <strong>del</strong>la Libertas Universal. “Quella di donClaudio è una perdita improvvisa e pesantissima per tutti noi- dice Stefano Allorini attuale presidente <strong>del</strong>l’Universal - Loconoscevo personalmente <strong>da</strong> quando avevo 17 anni, allenavola squadra femminile e lui era il responsabile <strong>del</strong>la Acr di SanFrancesco. Ha sempre promosso uno sport ispirato <strong>da</strong>i valoricristiani, è stato promotore di tante iniziative portando lapallavolo anche a Rolo e Quarantoli. Aveva la grande capacitàdi ascoltare tutti, il suo ufficio era sempre aperto per chiunqueed era un vero vulcano di idee, basta vedere cos’ha realizzatonella sua parrocchia. Ultimamente, nonostante non avesseincarichi nell’Universal ma ne fosse rimasto solo un grandetifoso, stavamo lavorando insieme al progetto <strong>del</strong> quarantennale<strong>del</strong>la società. Sento dire <strong>da</strong> tante persone ‘povero don Claudio’io invece dico ‘poveri noi senza di lui’. Ci lascia un grandevuoto. Ciao don Claudio, continueremo a far volare quelpallone che tanto hai amato”.Don Claudio amico dei missionariLa notizia <strong>del</strong> ritorno al Padre di Don Claudio Pontiroli mi hacolto di sorpresa e non posso pensare di non rivederlo al mioprossimo ritorno. Sempre accogliente, sempre attento a noimissionari, sempre cercava un’occasione di incontro, semprecol sorriso su quel grande volto rubicondo e <strong>da</strong>llo sguardolimpido e furbacchione ma comunque innamorato <strong>del</strong> SignoreGesù. Non si può dire che non abbia speso tutte le forze pereducare ragazzi, giovani, adulti e rendere la vita cristianagustosa e piena agli occhi di tutti. Lo ricordo già <strong>da</strong>i primicampi ACR sempre pieno di iniziativa e punto di riferimentoper tanti fino agli ultimi incontri a Quartirolo, un “uomo diDio” <strong>da</strong>vvero, ma anche un uomo che come Gesù si è <strong>da</strong>to <strong>del</strong>tutto a tutti ... la vera Aula Liturgica è stata la sua vita, luogoe occasione di incontro con un Dio <strong>da</strong>l volto amabile, scherzoso,simpatico ma anche determinato ad an<strong>da</strong>re fino infondo. Come eri orgoglioso di quella bella pensata <strong>del</strong>l’Aulaliturgica, frutto <strong>del</strong> pensiero e azione <strong>del</strong>la comunità cheavevi educato! Me la spiegavi nei particolari immaginando ilbel tutto ancora quando non c’era che polvere e cemento equanto ci tenevi che fosse terminata per la festa <strong>del</strong>la Madonna,l’Immacolata. Così siamo orgogliosi noi di avere avuto unsacerdote come te, Don Claudio, pronto troppo presto (<strong>da</strong>lnostro punto di vista) per il Regno di Dio ma prezioso eperfetto <strong>da</strong>vanti al Signore che così ti potrà affi<strong>da</strong>re incarichiancora più impegnativi <strong>da</strong>l cielo. Sì, perché chi ti tiene fermovedendo quanta gente ancora ha bisogno di ritrovare la stra<strong>da</strong><strong>del</strong>l’incontro con quel Signore che tu hai servito così fe<strong>del</strong>mentein tutte le espressioni possibili e che come un atleta tisei allenato per essere sempre pronto a <strong>da</strong>re la disponibilitàsenza risparmiarti nulla. Non resta che dire GRAZIE a te DonClaudio e GRAZIE a Dio che ti ha donato a noi come fratello,amico, educatore, Padre. Continuiamo a contare sulla tuabenedizione <strong>da</strong>l Cielo!Sr. M. Angela BertelliIl saluto <strong>del</strong>la famiglia di QuartitoloCiao Don (Claudio), te ne sei an<strong>da</strong>to troppo presto. Noi tuoiamici, ti volevamo bene, e si stava bene in tua compagnia.Per noi non eri solo il Parroco, ma un fratello saggio, uncompagno di viaggio, un consolatore, un prete ricco diumanità ed un esempio di generosità, di disponibilità versogli altri. Il Signore ti ha chiamato, ha voluto porre fine aldolore che l’improvvisa e severa malattia ti aveva colpito,e che i medici nonostante il loro generoso impegno, nonsono riusciti ad eliminare.Ci consola il fatto <strong>del</strong>la tua serena morte, e di come fino allafine hai pensato a noi. Poi dopo aver accolto la Grazia degliOli Santi, serenamente sul tuo viso è apparso un sorriso e cihai lasciati. Ti pensiamo in Paradiso, con i tuoi genitori, conOdoardo Focherini, Mamma Nina, don Enea, don Nellusco,e tanti altri tuoi amici, santi e beati. Tu che ci hai sempreinvitati a pregare, <strong>da</strong> lassù fra gli angeli e la madre di Dio,Maria Santissima, nostra protettrice, ti preghiamo: gui<strong>da</strong>ci,aiutaci a diventare più buoni, più generosi e disponibiliverso gli altri, come tu ci hai insegnato e <strong>da</strong>to l’esempio.Ciao Don, ho <strong>da</strong>to voce a tanti che portano queste cose nelcuore. Che il Signore Gesù Cristo e Dio Padre ti abbiano ingloria. Così sia.Dino P.Lapam di CarpiIl consiglio direttivo <strong>del</strong>la Lapam di Carpi esprime profondocordoglio per la prematura scomparsa di don ClaudioPontiroli. A lui ci legava una profon<strong>da</strong> stima e amicizia chesi erano concretizzate nuovamente alla vigilia <strong>del</strong> Natalescorso attraverso il suo prezioso intervento nella serata/dialogo con lo psicoterapeuta Paolo Crepet sul tema<strong>del</strong>l’eduzione dei figli, organizzato <strong>da</strong>lla nostra associazioneal cinema teatro Eden.Anche in quell’occasione, <strong>da</strong>vanti ad una platea gremita,non aveva lesinato le sue doti di convinto uomo di fede e diprofondo educatore in un confronto a tutto campo. Uomo esacerdote schietto e generoso, don Claudio lascia un vuotosignificativo nella Chiesa di Carpi e in tutta la comunitàcittadina.Andrea Baraldi, Vicedirettore ConfcommercioPurtroppo l’ho conosciuto tardi, sono solo due anni che imiei bimbi sono lì nell’Agesci di Quartirolo, ma le sueparole mi toccavano l’anima come solo quelle di don EneaTamassia sapevano fare; sarà un vuoto enorme per moltissimi!Sono certo che Notizie ne <strong>da</strong>rà grande risalto, anche il suointervento pubblico con Crepet ha già fatto storia.Continua <strong>da</strong>lla primaE’ l’ora <strong>del</strong>le scelteNei mesi successivi, sotto l’incalzare<strong>del</strong>la crisi e l’avvento<strong>del</strong> governo dei tecnici, il temaè rimasto piuttosto ai margini<strong>del</strong> confronto pubblico, finchénegli ultimi giorni tre autorevoliprese di posizione lohanno riportato all’attenzione.Abbiamo letto infatti sul“Corriere <strong>del</strong>la Sera” un’acutaanalisi di Giuseppe De Rita,uno dei protagonisti di Todi,sulla politica attuata <strong>da</strong>l governoMonti, che, pur giustificata<strong>da</strong>lle imperiose esigenzedi risanamento finanziario, difatto “sacrifica gli spazi deisoggetti di base (individuali efamiliari) e il ruolo dei soggettiintermedi”, vale a direrischia di dimenticare la giustiziasociale e il principio disussidiarietà, quando adottaun “neodirigismo statale” chepuò rompere il sano “equilibrio”fra vertice politico etessuto sociale, su cui si reggela stessa democrazia.Su questa esigenza diriaffermare, nella dialetticaculturale e politica, il valoredi taluni essenziali cardini <strong>del</strong>ladottrina sociale cristiana si èsoffermato pure il Segretario<strong>del</strong>la Cei, mons. Crociata, alconvegno <strong>del</strong>le 96 “scuole”messe in campo <strong>da</strong>lle diocesiitaliane per educare il laicatoad una cittadinanza attiva chesappia reagire “sia alla tentazionedi chiudersi nel privato,sia a quella di farsi prendere<strong>da</strong>lla sfiducia e <strong>da</strong>lla diffidenza”.A sua volta il cardinaleBagnasco, incontrando i parlamentaricattolici dei diversipartiti , ha ribadito l’urgenzadi un rinnovato impegno <strong>del</strong>laicato sulle tematiche sociopolitiche,tenendo conto soprattuttodi un <strong>da</strong>to: oggi la“questione sociale” si caratterizzaanche ed in primo luogoper l’emergere <strong>del</strong>la “questioneantropologica”, congravi e <strong>del</strong>icate implicazionidi ordine bioetico che interpellano,oltre alla coscienzaindividuale, le scelte <strong>del</strong> legislatore.Dunque nessun dubbio sull’importanza<strong>del</strong>la dimensionesociale nel cursus formativoe nella riflessione rinnovatadei laici cattolici, che rischierebberoil peccato di omissione,trascurando l’impegnoin questa direzione. Resta peròil problema <strong>del</strong>lo strumentooperativo, una volta compiutal’opzione “pre-partitica”:mancano i mo<strong>del</strong>li cui ispirarsi,ma se si vuole uscire<strong>da</strong>ll’astrazione, anche suggestivama sterile, occorre progettare,occorre “provare”, apartire <strong>da</strong>ll’ambito locale. Unasperimentazione diocesana,basata su premesse chiare efon<strong>da</strong>ta sui passi già compiuti,può essere una opportunità<strong>da</strong> non trascurare. Avanti perciòcon le proposte.
C rona C arpiSabato 17 marzo a Palazzo Pio convegno regionale organizzato <strong>da</strong> AliceAssistenza all’ictus<strong>18</strong> marzo '129Annalisa Bonarettion questo convegno sievidenzia <strong>da</strong> parte di“CAlice una sensibilitàparticolare, soprattuttose si tiene presente il tema<strong>del</strong>la lezione magistrale, “Associazionidi volontariato edetica” di Sandro Spinsanti.Inoltre Alice, come poche altreassociazioni, ha colto finoin fondo l’importanza <strong>del</strong>volontariato e di questa Casa.E’ grazie ad associazioni cosìche possiamo <strong>da</strong>vvero diventareun punto importante perla città”. Con queste paroleMauro Benincasa, presidente<strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong> Volontariato,ha introdotto Gabriele Greco,direttore <strong>del</strong>l’Unità operativadi Neurologia <strong>del</strong>Ramazzini e presidente diAlice Carpi. L’associazioneorganizza il convegno regionale“Le figure non medichenell’assistenza all’ictus cerebralein fase acuta e post acuta”il 17 marzo <strong>da</strong>lle 9 alle 13alla Sala <strong>del</strong>le Vedute di PalazzoPio. “Siamo partiti <strong>da</strong>un asserto – spiega -, uno deipunti vincenti per combatterel’ictus è lamultidisciplinarità. L’aspettovincente per curare l’ictusAl Ramazzini nel 2010 sonostate effettuate 12 trombolisi,nel 20<strong>11</strong> <strong>11</strong>. Nel 2010 ottopazienti <strong>del</strong>l’Area Nordl’hanno fatta a Baggiovaraperché al Ramazzini la sipuò effettuare <strong>da</strong>lle 8 alle20. La si può praticare soloa ictus ischemici, il limite èdegli 80 anni; l’età media dichi è stato sottoposto atrombolisi intravenosa è 72anni. Anche questa terapiasalvavita non è priva di rischi:può trasformare un ictusischemico in ictusemorragico, ma i beneficisono decisamente superioriai possibili rischi.Nel 2010 gli ictus ricoveratiin reparto sono stati 270,scesi a 226 lo scorso anno.C’è sinergia tra la Neurologiadi Carpi e quella diBaggiovara, e la collaborazionetra i professionisti vaa tutto vantaggio dei pazienti.Gabriele Greco,Mauro Benincasa,Ilva Tosi e Vanni Poè una buona squadra composta<strong>da</strong> medici neurologi, infermieri,fisioterapisti, dietisti,logopedisti. Abbiamo volutoquesto convegno come unmomento di riflessione tecnico-scientifica,ma l’obiettivofinale è <strong>da</strong>re un aiutopratico ai pazienti e ai parentiche, <strong>da</strong> un momento all’altro,si trovano investiti <strong>da</strong>l torrenteictus. E’ indispensabileun grandissimo lavoro di prevenzionee, come Alice, unafetta grossa <strong>del</strong>la nostra attivitàva in questa direzione.Per noi è importante <strong>da</strong>rsi unamano, sia tra associazionicome la nostra a livello regionaleche tra associazionidiverse, ma nate tutte per sostenerei malati neurologici,<strong>del</strong>la nostra città e <strong>del</strong>l’AreaNord. Collaboriamofattivamente con il GruppoParkinson e abbiamo ancoratanti progetti <strong>da</strong> realizzare.La Casa <strong>del</strong> Volontariato –così Greco ha ricambiato glielogi fatti <strong>da</strong> Benincasa – nonè un contenitore fisico, maanche un insieme di pensieroe iniziative. E’ un legame trapersone che vanno nella stessadirezione”.Mario Baratti, responsabile<strong>del</strong>la Stroke Unit, l’Unità Ictus<strong>del</strong> Ramazzini, ha sottolineatol’intuizione di Greco nellascelta <strong>del</strong> tema <strong>del</strong> convegno:<strong>da</strong>re visibilità a chi si occupa24 ore su 24 <strong>del</strong> paziente nell’UnitàIctus. “Prima <strong>del</strong>l’apertura– ha spiegato - c’è stataun’importante opera di preparazionetra noi medici, infermieri,fisioteraposti perarrivare a un automatismo.Lo paragono al pit stop <strong>del</strong>laVanni Po e Ilva Tosi, consiglieridi Alice, si sonosoffermati sull’importanza<strong>del</strong>l’aiuto che Alice può <strong>da</strong>resia ai malati che ai famigliari,con una trasversalità di interventiin grado di risponderea vari bisogni. Bisogniche Ilva Tosi conoscebenissimo avendo lavoratoper anni nel reparto di Neurologia.“Sono un’infermierain pensione”, ha dettopresentandosi con un gransorriso. “Sono”, non faccio,una differenza enormeche fa capire come si viveun mestiere. E, quando si èscelto di essere infermiere,non si va mai in pensione.Perché si può smettere difare, non di essere.Frrari, il cambio gomme deveessere perfetto se si vuole vincerela gara. Così è per noi:bisogna fare tutto al meglioper non perdere tempo. Gliautomatismi sono tarati sullanostra dimensione, se fossimoun grande ospe<strong>da</strong>le sarebberodiversi. Sono il fruttodi un confronto quotidianoe devo dire che tutti hannocollaborato in modo <strong>da</strong>vveromirabile”.Se gli automatismi sono benoliati all’inizio <strong>del</strong>la faseospe<strong>da</strong>liera, c’è ancora marginedi miglioramento per ilprima e il dopo. Baratti osservache per il pre esiste unproblema informativo che varisolto perché, come spiega“Accanto a ogni personache soffre ci sia sempre unapersona che ama”, questala frase di Giovanni PaoloII scelta <strong>da</strong> Alice per identificarela propria mission.Greco, “la terapia trombolitica,un farmaco che lisa il trombo,va fatta entro le tre ore <strong>da</strong>ll’episodio.Non perdere tempo,non sottovalutare il problema,non telefonare al medicodi famiglia ma rivolgersisubito al <strong>11</strong>8. Di trombolisi– aggiunge il primario – nestiamo facendo abbastanza,ma non ancora a sufficienza.Se più persone arrivassero intempo, sarebbero molte di più.Va eliminato – precisa – ilcosiddetto ritardo evitabile.Studi recenti dicono che sipotrà estendere il tempo aquattro ore e mezzo, ma irisultati sono diversi se si intervienesubito o dopo qualcheora”. Non perdere tempo,ecco cosa fa la differenza.Un <strong>da</strong>to positivo è che l’ictus,a Carpi come in provincia ein regione, è in calo. Nel 20<strong>11</strong>rispetto al 2010 si registra un-13,5% su tutta la provincia,una percentuale troppo elevataper essere casuale. Un<strong>da</strong>to non semplice <strong>da</strong> spiegarevisto che gli anziani aumentanoe l’ictus è una patologiacorrelata all’età, forsegli stili di vita stanno migliorandoe iniziano a <strong>da</strong>re risultati.E se questo accade è anchegrazie al lavoro di associazionicome Alice, animate<strong>da</strong> professionisti capaci diindirizzare i motivati volontarinella direzione giusta perdiffondere il messaggio <strong>del</strong>laprevenzione, senza tralasciarel’attenzione per il post. Unafase <strong>del</strong>icata in cui pazienti efamigliari meritano una grandeattenzione, e non solo sottol’aspetto medico.Un’amicizia produttivaA Budrione una serata pro-AmoUna bella serata lo scorso 3 marzo a Budrione, una cena comesempre buonissima all’insegna <strong>del</strong>la cucina tradizionale e<strong>del</strong>la buona musica per un appuntamento che ormai è unclassico non solo per l’ambiente conviviale ma per la soli<strong>da</strong>rietàche lo caratterizza.Gli onori di casa sono stati fatti <strong>da</strong>l presidente <strong>del</strong> circoloRinascita, Quirino Beltrami, che ha sottolineato l’impegnocostante <strong>del</strong> circolo nei confronti <strong>del</strong> sociale e <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>volontariato e, in questo caso, il legame pluriennale con Amo.Stefania Zanni, sin<strong>da</strong>co di Campogalliano, ha ringraziato ilmondo <strong>del</strong> volontariato per l’impegno e l’operato che permettea tutti di vivere meglio e si è complimentata con Amo perl’attività di salvaguardia <strong>del</strong>la sanità nel nostro distretto.Fabrizio Artioli ha ringraziato i presenti, ricor<strong>da</strong>to a tuttil’entrata in funzione <strong>del</strong> reparto di Radioterapia e la recenteconsegna <strong>del</strong>le apparecchiature per la risonanza magneticaassistita.Insieme alla caposala Angela Righi, Artioli ha presentatol’attività sia <strong>del</strong> Dho che <strong>del</strong>la Radioterapia (<strong>del</strong>la qualeAngela è responsabile <strong>del</strong> personale infermieristico); hannopoi parlato <strong>del</strong> nuovo impegno di Amo per la costruzione diun laboratorio per la preparazione dei farmaci antitumoralinell’ospe<strong>da</strong>le di Carpi.Rita AmadeiAngela Righi, Quirino Beltrami, Fabrizio Artioli, Stefania ZanniConcerto in San RoccoL’orchestra <strong>del</strong> Vecchi-Tonellicon sei ospiti <strong>da</strong>ll’IraqLa rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco,proposta <strong>da</strong> Auditorium San Rocco e Fon<strong>da</strong>zione Cassa diRisparmio di Carpi, si apre ai giovani talenti <strong>del</strong>l’Istituto distudi musicali Vecchi-Tonelli con l’Orchestra di fiati diretta<strong>da</strong>l maestro Massimo Bergamini, che si esibirà mercoledì21 marzo alle ore 21, all’Auditorium San Rocco.Info: Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento deiposti disponibili. Non si effettuano prenotazioni. Tel347.3263971 (lunedì, mercoledì e venerdì <strong>da</strong>lle ore 10.00alle 12.00); sanrocco@fon<strong>da</strong>zionecrcarpi.itwww.farmaciasoliani.itomeopatiadieteticaerboristeriadermocosmesiprima infanzia41012 carpi (mo) - via roosvelt, 64-66/atel.059.687121La Tisanoreica® e’ una dieta proteicache permette di nutrire l’organismocon completezza, anche in una fase disquilibrio come quella <strong>del</strong> dimagrimento.LA TISANOREICA® FA PER TELa Tisanoreica® e’ uno strumento cheviene perfettamente modulato epersonalizzato con l’assistenza <strong>del</strong> medicoe di professionisti qualificati: per ottenereil dimagrimento nel rispetto <strong>del</strong>benessere e <strong>del</strong>le caratteristiche individuali<strong>del</strong>la persona.
10 C<strong>18</strong> marzo '12Via Remesina: la protesta di Confcommercio, la nascita di un nuovo comitatoStoria infinitaDetto & FattoQUALCUNO HA SBAGLIATO CINEMA“CAnnalisa Bonarettihissà come mai, proprioalcuni giorni dopoche siamo an<strong>da</strong>ti a consegnarein municipiole chiavi con le etichette deinegozi di via Remesina, dopoche abbiamo chiesto al sin<strong>da</strong>codi ascoltarci, è uscito questonuovo comitato <strong>del</strong> sì,ovvero i residenti favorevolialle modifiche sulla circolazioneapportate <strong>da</strong>ll’amministrazionecomunale in viaRemesina. Già, chissà comemai… - si chiede, con unabuona dose di ironia, GiorgioVecchi, presidente diConfcommercio Area Carpie vicepresidente provinciale-. Questa operazione – considera– è ingegneria politica,hanno messo in moto la macchinacome fanno per le feste<strong>del</strong>l’Unità. Non ci faremointimorire perché siamo sicuri<strong>del</strong>le nostre ragioni”.Riassumendo: giovedì 8 marzo,giorno di mercato sceltonon a caso, una <strong>del</strong>egazionedi commercianti di viaRemesina gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l direttoredi Confcommercio AreaCarpi Massimo Fontanarosa,<strong>da</strong>lla vicepresidente BrunaLami che, tra l’altro, ha un’attivitàcommerciale in viaRemesina e <strong>da</strong>l presidenteGiorgio Vecchi, ha attesoall’ingresso <strong>del</strong> municipio l’arrivo<strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co EnricoCampe<strong>del</strong>li. Uno scambio dibattute, poi, come ricor<strong>da</strong>Vecchi, “il sin<strong>da</strong>co ha cercatodi liqui<strong>da</strong>rci velocemente.Ci siamo consultati e io horibadito la nostra posizione:l’obiettivo era portare le chiavial sin<strong>da</strong>co, quindi la <strong>del</strong>egazioneè salita, ma Campe<strong>del</strong>li,adducendo un appuntamentocon un anziano che, peraltro,non abbiamo visto, ha ribaditoche non avrebbe ricevuto irappresentanti dei commercianti<strong>del</strong>la via. A quel puntoil gesto simbolico l’abbiamoportato a compimento, sonostate consegnate le chiavi conle etichette dei negozi sul tavoloin corridoio, a due passi<strong>da</strong>ll’ufficio <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co. Francamenteil suo comportamentoci ha <strong>del</strong>uso. In campagnaelettorale ha sempre parlato<strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>l’ascolto,ha impostato una campagnaproprio su questo e, quandosi presenta l’occasione di unincontro, forse anche di unconfronto, si ritira. Ma se l’amministrazionebatte in ritirata,noi non lo faremo”.Vecchi nota che la facilità diraggiungere Carpi, soprattuttoper gli abitanti di Novi,passa proprio <strong>da</strong> via Remesina,dunque la riapertura <strong>del</strong>la stra<strong>da</strong>è un vantaggio per tutto ilcommercio carpigiano. Sarebbebello, a questo punto, chetutti i commercianti si facesserocarico dei problemi deiloro colleghi con attività commercialilungo la Remesina eli appoggiassero nella lorobattaglia. “Non vogliamo ricorrerealle maniere forti –conclude Giorgio Vecchi -,Giorgio Vecchima di certo faremo tutto quantopotremo per tenere viva l’attenzionesulla stra<strong>da</strong>. Anchequesto comitato <strong>del</strong> sì che sisarebbe costituito ci lasciamolto perplessi. Vedremo seè, come pensiamo, una mossapolitica o se i residentivogliono <strong>da</strong>vvero che la stra<strong>da</strong>sia a senso unico”. Menoinquinamento, dicono, menorumore. Ma a che prezzo.rona C arpi Un settore primario <strong>da</strong> sviluppareIl Tempo riporta una frase <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co Enrico Campe<strong>del</strong>li, aproposito <strong>del</strong>la levata di scudi a difesa dei lavoratori <strong>del</strong>laBiblioteca Loria. Dice il sin<strong>da</strong>co: “Non ci si può più approcciareai problemi <strong>del</strong>le comunità come si faceva negli anni ’80 e’90. Adesso c’è un altro film, ma mi sembra che alcunisoggetti siano dentro un cinema diverso”.Il sin<strong>da</strong>co ha ragione: qui qualcuno ha sbagliato cinema.Qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che una cittàdi 70.000 abitanti una Biblioteca aperta fino alle 20 se lapoteva permettere;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che la difesadi un posto di lavoro valesse uno sforzo di fantasia amministrativa,a maggior ragione in tempi di vacche magre;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che lo stipendiodi un lavoratore costasse di più <strong>del</strong>l’incentivo di undirigente;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che per sostituire16 dipendenti privati fossero necessari almeno 16dipendenti comunali;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che le personenon fossero solo una voce in bilancio;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che a Ballarònon potesse an<strong>da</strong>rci Carpi;qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che la secon<strong>da</strong>legislatura di Campe<strong>del</strong>li sarebbe stata migliore <strong>del</strong>laprima.Saverio Catellani“Entriamo in azien<strong>da</strong>”Lapam Carpi e Meucci ancora insiemeLapam e l’Istituto Statale Meucci di Carpi proseguono, anchenel corso <strong>del</strong>l’anno <strong>2012</strong>, il progetto “Entriamo in azien<strong>da</strong>” perfavorire una rete di relazioni tra la scuola e gli operatori economici<strong>del</strong> territorio, con percorsi e iniziative di carattere di<strong>da</strong>tticoe informativo che, con la collaborazione <strong>del</strong> corpo docente,possano coinvolgere attivamente gli studenti.“Per Lapam Carpi – commenta il segretario<strong>del</strong>la Zona, Stefano Cestari – il rapportotra scuola e mondo <strong>del</strong> lavoro è semprestato di primaria importanza. Aiutare i ragazzia inserirsi all’interno <strong>del</strong>le imprese ea formarsi in maniera completa è <strong>da</strong> sempreStefano Cestariuna priorità per l’associazione. Il progettoinfatti prevede una serie di incontri in aulae nella sede Lapam nel mese di marzo, allo scopo di trasferireagli alunni in modo concreto il valore <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong> fareimpresa”. Saranno diverse le tematiche in base alla classefrequentata <strong>da</strong>gli alunni ma comunque tutte finalizzate all’apprendimento<strong>del</strong> saper fare all’interno <strong>del</strong>l’economia di un’azien<strong>da</strong>.“E’ il terzo anno che facciamo quest’esperienza - sottolineaAlessandra Baroni, coordinatrice <strong>del</strong> progetto - e abbiamodeciso di proseguire perché l’apporto dei professionisti <strong>del</strong>laLapam permette di <strong>da</strong>re agli studenti conoscenze e competenzetecniche estremamente importanti nel loro curricolo di studi.Questo ciclo d’incontri integra la nostra programmazione epermette di <strong>da</strong>re agli studenti una formazione più completa siaper quanto riguar<strong>da</strong> la teoria che per la conoscenza pratica <strong>del</strong>funzionamento <strong>del</strong>l’impresa. Gli allunni <strong>del</strong> triennio coinvoltiquest’anno <strong>da</strong>l progetto sono più di 200. E’ un completamento<strong>del</strong> percorso formativo. Anche noi docenti impariamo molto <strong>da</strong>queste esperienze”.“Un far<strong>del</strong>lo insopportabile”Lapam Zona di Carpi interviene suglieventuali aumenti <strong>del</strong>l’ImuDai primi incontri con le amministrazioni comunale sui bilanci diprevisione <strong>2012</strong> sono purtroppo confermate le preoccupazionicirca un aumento considerevole <strong>del</strong>l’Imu a carico <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>leimprese. “Siamo infatti convinti – precisa Bruno Barletta, presidentedi Lapam Zona Carpi – chenonostante la situazione complessiva<strong>del</strong>le finanze comunali sia tutt’altroche flori<strong>da</strong>, ci possano esser ancoramargini significativi perché alivello <strong>del</strong>l’Unione Terre d’Arginenon siano eccessivamente appesantitele aliquote a carico <strong>del</strong> mondoproduttivo ed economico. Decisioniche provocassero invece aumenti significativi(in alcuni casi pare, ancheMaurizio Lusvardioltre l’80% di quanto versato neglianni precedenti) non potrebbero nonavere pesanti ripercussioni sulle attivitàdi molte aziende, già fortemente penalizzate <strong>da</strong>ll’an<strong>da</strong>mentogenerale”. “In particolare poi – aggiunge Maurizio Lusvardi,presidente <strong>del</strong>la sede Lapam di Carpi - crediamo siano particolarmenteragionevoli le richieste <strong>da</strong> noi avanzate circa l’applicazionedi aliquote ridotte per gli immobili di proprietà <strong>del</strong>le impreseartigiani e commerciali utilizzati direttamente per lo svolgimento<strong>del</strong>la attività imprenditoriali (cioè utilizzati come beni strumentali<strong>del</strong>l’impresa). Come anche per i fabbricati realizzati <strong>da</strong>lle impreseedili ai fini <strong>del</strong>la vendita e non ancora venduti. Decisioni contrariepotrebbero <strong>da</strong>vvero costituire un ulteriore far<strong>del</strong>lo insopportabileper un comparto, come quello edile, già fortemente compromessoanche sul nostro territorio”.ApC e l’Imu in agricolturaEra ora che qualche politico si occupasse di agricoltura: lo hafatto con un’interpellanza Alleanza per Carpi, forse non è uncaso sia stata una lista civica, decisamente più attenta ai problemiveri dei cittadini. Giliola Pivetti e Giorgio Verrini partono<strong>da</strong> quelle che definiscono “fonti giornalistiche dove si rileva chesono 250 le aziende agricole che hanno chiuso per difficoltàeconomiche nella provincia di Modena”.I consiglieri di ApC osservano: “Gli ostacoli per gli agricoltorisono notevoli. Si pensi alla crisi economica che produce aumento<strong>del</strong> costo dei carburanti agricoli; alla burocrazia per il loroacquisto; a pesantezza, costi e tempi <strong>del</strong>la burocrazia sulleimprese agricole; all’aumento dei costi dei prodotti necessarialle coltivazioni. Misure efficaci per lo sviluppo <strong>del</strong> settore nonarrivano tempestivamente (forse per ora una qualche misura disnellimento), si registra una rivalutazione patrimoniale dei fabbricatirurali e dei terreni agricoli”.Pivetti e Verrini puntualizzano che “l’agricoltura non è <strong>da</strong>considerare un bene di lusso <strong>da</strong> tassare, ma un settore primarioper lo sviluppoe che gli agricoltori restano così in parte nellemani <strong>del</strong>le decisioni fiscali dei Comuni, dove l’aumento <strong>del</strong>l’imposizionefiscale per le aziende agricole risulta per oraconteggiato sul 300 per cento”. Una pazzia.Secondo i due consiglieri di ApC, è bene che l’agricoltore“coltivi prodotti alimentari e non sia tentato di coltivare...impianti fotovoltaici, mentre sembra che l’Italia si dimentichiche quello agricolo è un patrimonio aperto sul futuro. Il fotovoltaico– proseguono saggiamente - deve rimanere invece solo unabuona opportunità per il rifacimento e bonifica dei tetti dicapannoni agricoli e stalle”.Pivetti e Verrini interpellano la giunta sul tema. Sono stati iprimi a farlo, e hanno fatto bene. Perché la prima categoriaproduttiva è proprio quella degli agricoltori, anche se in troppilo dimenticano spesso.VINO SFUSO PER LA FERMENTAZIONENATURALE IN BOTTIGLIAVINI ROSSI E ROSATILAMBRUSCO DI MODENA DOP ROSATOLAMBRUSCO PROVINCIA DI MANTOVA IGP ROSATO (solo stab. Poggio Rusco)LAMBRUSCO SALAMINO DI S. CROCE DOP ROSSOREGGIANO LAMBRUSCO DOP ROSSO (solo stab. Rio Saliceto)LAMBRUSCO MANTOVANO DOP ROSSO (RUBINO)LAMBRUSCO DI SORBARA DOP ROSSOVINI BIANCHIBIANCO TREBBIANO IGPBIANCO TREBBIANO PROVINCIA DI MANTOVA IGP (solo stab. Poggio Rusco)PIGNOLETTO EMILIA IGPBIANCO DEL VENETO IGPLUNE FAVOREVOLI ALL’IMBOTTIGLIAMENTODal 7 al 20 FebbraioDal 8 al 21 MarzoDal 6 al 21 AprilePUNTI VENDITACARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57Tel. 0535 57<strong>03</strong>7RIO SALICETO - Via XX Settembre, <strong>11</strong>/13Tel. 0522 699<strong>11</strong>0Aperto tutti i giorni <strong>da</strong>lle ore 8 alle 12e <strong>da</strong>lle 14 alle <strong>18</strong> - Sabato mattina aperto fino alle 12
M irandola C oncordiaLa San Vincenzo di Mirandola è tra le prime in Italia a promuovere il volontariato europeoUna finestra sul continente<strong>18</strong> marzo '12Ancora polemiche sul multisalaLa questionedei parcheggi<strong>11</strong>Laura MicheliniLe volontarie <strong>del</strong>la San Vincenzoa sei anni ormaiMirandola è diventataDuna <strong>del</strong>le tante mete <strong>del</strong>Servizio VolontarioEuropeo, (Sve), grazie all’associazioneSan Vincenzo dePaoli che nel 2006 ha partecipatoal programma <strong>del</strong>la CommissioneEuropea. Sono quattroi ragazzi che finora hannoscelto la città dei Pico comerealtà a cui dedicare il loroanno di servizio volontario. Ilprimo è stato Bugraham, 22anni di Istanbul, studente universitariodi Giurisprudenza cheha vissuto a Mirandola tra il2006 e il 2007. Nel 2008 èarrivato Kristian, 23 anni, proveniente<strong>da</strong> una realtà povera<strong>del</strong>la città di Pec in Ungheria.La terza volontaria è stataCecile, francese <strong>del</strong>la Normandia,24 anni. Ora a Mirandolac’è Constanze, austriaca, lapiù giovane di soli 19 anni.I ragazzi rimangono <strong>da</strong> settembrea giugno e in quei mesisono a disposizione per svolgereattività di volontariato perun numero di ore settimanaliche varia <strong>da</strong>lle 35 alle 40; aMirandola si occupano soprattuttodi doposcuola,alfabetizzazione <strong>del</strong>le donne,alfabetizzazione degli stranierinelle scuole, attività educativeall’oratorio parrocchiale: èl’ambito <strong>del</strong>le nuove povertà,solo uno dei settori in cui operala San Vincenzo. “E’ unprogetto molto interessante perle associazioni, che spesso soffrono<strong>del</strong>la carenza di forzevolontarie – spiega Irene Natali,presidentessa <strong>del</strong> Consigliocentrale <strong>del</strong>la San Vincenzoe forte promotrice <strong>del</strong>progetto -. Inoltre avere un giovanenel gruppo cambia inmeglio la percezione e l’im-L’esperienza di ConstanzeDall’Austria alla città dei PicoConstanze Guczogi, la ragazzaaustriaca che <strong>da</strong> settembre20<strong>11</strong> vive a Mirandola nelmonolocale messo a disposizionedei giovani <strong>del</strong>volontariato europeo, e che rimarràin Italia fino a giugno<strong>2012</strong>, racconta con entusiasmoperché ha deciso di passare quasiun anno a fianco dei volontari<strong>del</strong>la San Vincenzo, a contattocon le varie realtà di nuovepovertà di cui l’associazione sioccupa. “Vengo <strong>da</strong>Oberpullendorf, un piccolopaese nella parte est <strong>da</strong>ll’Austria,dove sono nata e dovefinora ho vissuto. Ho fatto unascuola superiore tipo ragioneria,dove ho studiato l’italiano”– racconta sfoggiando unabuonissima competenza nell’uso<strong>del</strong>la nostra lingua -. Hosempre fatto un po’ divolontariato nella parrocchia<strong>del</strong> mio paese. Poi, <strong>da</strong> tantotempo avevo il desiderio dian<strong>da</strong>re all’estero una volta finitele superiori e prima di cominciarel’università. Ho sentitoparlare <strong>del</strong> servizio volontarioeuropeo, e mi è piaciuto”.Constanze aveva in mente propriol’Italia per la sua esperienzaall’estero: “Mi è piaciutoil progetto <strong>del</strong>la San Vincenzo,con l’insegnamento econ le attività per i bambini egli adolescenti. Ho studiato l’italianoa scuola, poi abbiamoospitato una ragazza italianaper tre mesi a casa mia. Così ènata una piccola passione perl’Italia: il paese, la lingua e lagente che ci vive. Per questimotivi ho scelto di venire qui aMirandola, dove mi occupo <strong>del</strong>doposcuola per i bambini <strong>del</strong>lascuola elementare, <strong>del</strong> corso diitaliano per donne straniere,<strong>del</strong>le attività di alfabetizzazionealle scuole superiori e poi faccioanche l’educatrice al centrogiovanile parrocchiale.Nella storia <strong>del</strong>la pediatriaIl volume su Riccardo Simoninimagine <strong>del</strong>l’associazione”. InItalia la San Vincenzo diMirandola è stata una <strong>del</strong>leprime associazioni ad aderireal bando europeo: “Molti infattisi rivolgono al serviziocivile volontario, inserendo inassociazione giovani <strong>del</strong> territorio– continua Irene Natali -. Devo dire che avere con noidei ragazzi di altri paesi èun’esperienza incredibilmentebella e arricchente, sia pernoi che per loro”. I ragazzihanno la possibilità di approfondirela conoscenza <strong>del</strong>la linguaitaliana, oltre che con lapratica, anche grazie a lezionidi alfabetizzazione di alto livellotenute loro <strong>da</strong>lla volontariaGrazia Borellini. “La CommissioneEuropea finanzia conun importo modesto la permanenzain Italia dei giovani volontari– conclude Irene Natali-; a Mirandola per fortuna integrail contributo la locale Fon<strong>da</strong>zioneCassa di Risparmio”.Constanze GuczogiConsiglio ai ragazzi di farel’esperienza <strong>del</strong> volontariatoeuropeo, perché magari unapersona pensa di perdere unanno importante e anche tempoprezioso. Però in questo annosi fanno moltissime esperienze,sia lavorative sia personali,che saranno utili nel futuro”.Constanze è una ragazza solare,che in poco tempo si è fattaapprezzare <strong>da</strong>lle persone chel’hanno conosciuta: “Dopo seimesi, mi trovo molto bene. Hoconosciuto tante persone, misono fatta degli amici e ho ricevutotanta ospitalità. Sicuramentel’inizio non era facile,però non ho mai perso l’atteggiamentopositivo. Una voltasuperato il limite <strong>del</strong>la timidezza,sono diventata più sicuradi me”. Certo che Mirandolaè una piccola realtà, e forsepuò sembrare poco interessantesoprattutto agli occhi di unragazzo o di una ragazza cheha voglia di conoscere il mondo:“Devo dire – commentaConstanze – che Mirandola nonoffre tante cose per i giovani,però è comunque vicino a grandicittà che hanno tutto quello cheserve. Alla fine uno deve soloorganizzarsi e Mirandola offretante attività sportive e musicali,di cui approfitto”.Constanze ha le idee chiare sulsuo futuro: “Finito l’anno divolontariato, vorrei an<strong>da</strong>re all’universitàdi Vienna e studiarel’italiano per diventareun’insegnante. E così continuarea diffondere questa linguabellissima”. L.M.RobertoGanzerliNei giorni scorsi sono state sollevatepolemiche a livello politico sulla questionedei parcheggi <strong>del</strong> futuro cinemamultisala di Mirandola. Come ènoto, dei due progetti il Comune hascelto quello che prevede il multisalanei pressi <strong>del</strong>l’Ipercoop, basandosisul criterio <strong>del</strong> minore impatto sulterritorio. Scrive Enrico Aimi, consigliereregionale Pdl: “Tra dubbi e sospetti passa il nuovoregolamento regionale per la costruzione <strong>del</strong>le multisala. Ancorauna volta sono privilegiati i grandi centri commercialiche, in Emilia-Romagna, sono molto spesso targati Coop. Lanuova normativa consente infatti ai Comuni di eliminare iparcheggi pubblici e quelli di pertinenza, i primi attraverso lamonetizzazione ed i secondi senza alcuna compensazione.L’importante - secondo questo regolamento - è che le nuovemultisala sorgano in aree multifunzionali (centri commercialiin primis) e che l’Amministrazione locale verifichi che iparcheggi esistenti, durante le ore <strong>del</strong> giorno, risultino liberi.Passando <strong>da</strong>lla teoria alla pratica, si rischia di incorrere indiversi problemi. Non ultimo il decreto liberalizzazioni che, difatto, permette l’apertura dei supermercati 7 giorni su 7 e finoa tar<strong>da</strong> sera. E’ evidente come siano sovrapponibili in buonaparte <strong>del</strong> weekend gli orari <strong>del</strong>le multisala con quelle degliipermercati. La questione è molto complessa, sul ‘piatto’ cisono diversi milioni di euro, e l’intervento, quasi ad orologeria,<strong>del</strong>la Regione, potrebbe sembrare quasi una ciambella disalvataggio lanciata in extremis per riportare a galla un progetto,sicuramente, nato male”.“La realizzazione <strong>del</strong> cinema multisala a Mirandola è una <strong>del</strong>lepriorità <strong>del</strong> programma <strong>del</strong>la Giunta – risponde l’assessore aEconomia e Sviluppo Sostenibile <strong>del</strong> Comune Roberto Ganzerli-. Il multisala è una struttura che <strong>da</strong>rà un valore aggiunto allacittà e al territorio, soprattutto in un momento di crisi, intermini di attrattività economica e culturale, oltre ad essere unpotenziale volano di posti di lavoro. Il chiarimento <strong>del</strong>la normainterpretativa <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la Regione Emilia Romagna sullacomplementarietà dei parcheggi, oltre a definire un sacrosantoprincipio di massimo contenimento <strong>del</strong> consumo <strong>del</strong> territorio,garantendo al tempo stesso principi di sviluppo sostenibile, ciconsente di procedere a pieno regime nella costruzione <strong>del</strong>lamultisala cinematografica. Il percorso per la sua realizzazioneè sempre stato, fin <strong>da</strong>ll’inizio, molto chiaro e attuato nel pienorispetto <strong>del</strong>le regole e <strong>del</strong>le istituzioni politiche e amministrative.Al termine <strong>del</strong> percorso, che ha visto coinvolta anchebuona parte <strong>del</strong>la città, il Consiglio comunale di Mirandola havotato all’unanimità la scelta di realizzare il multisala utilizzandoun’area già dedicata a questa funzione con annesso unparcheggio multipiano realizzato in precedenza, evitando quindiun ulteriore consumo <strong>del</strong> territorio”.L. M.Un pubblico attento quelloche ha seguito, sabato 10marzo in Municipio aMirandola, la presentazione<strong>del</strong> libro: “Riccardo Simonini,Pediatra e storico. La nascita<strong>del</strong>la pediatria nella societàmodenese <strong>18</strong>65-1942” di GiovanniBattista Cavazzuti. L’autore,nipote di RiccardoSimonini, ha ripercorso, ancheattraverso curiosi aneddoti,la vita e soprattutto l’attività<strong>del</strong>l’illustre nonno.Come hanno ricor<strong>da</strong>to i numerosiinterventi, Simonini èstato un personaggio a 360gradi: medico e uomo di scienza,organizzatore di iniziativee istituzioni come l’ONMI(Opera Nazionale MaternitàIl tavolo dei relatori <strong>da</strong> sinistra: Gabriella Aggazzotti, preside Facoltà di Medicina e Chirurgia Universitàdi Modena e Reggio Emilia, Alberto Bergamini, presidente Associazione “I Mirandolesi”, Giovanni BattistaCavazzuti, autore <strong>del</strong> libro e Nunzio Borelli, presidente Circolo Medico “Mario Merighi”. (Foto Marchi)e Infanzia), acuto filantropo.La sua genialità, laboriosità emodernità lo portarono adessere riconosciuto come ilprimo storico <strong>del</strong>l’infanzianonché innovatore <strong>del</strong> concettodi bambino nella suadignità di persona. Simonininacque nel <strong>18</strong>65 a Castelvetrodi Modena e cresciuto sottol’impulso di un cattolicesimoaperto alla scienza e versatoal sociale visse gli anni difficili<strong>del</strong> fascismo, ricoprendoruoli di responsabilità.
V ita <strong>del</strong>la C hiesa12 <strong>18</strong> marzo '12 Il Vescovo ha incontrato le realtà <strong>del</strong>l’Oratorio cittadino EdenVBenedetta Bellocchioenerdì 9 marzomonsignor FrancescoCavina ha incontrato irappresentanti <strong>del</strong>lerealtà ecclesiali, educative,sportive che operano all’interno<strong>del</strong>l’Oratorio cittadinoEden di Carpi. La celebrazioneeucaristica che per tradizione,all’inizio <strong>del</strong> mese, riuniscetutti in un momentounitario di preghiera è statadunque posticipata per potercondividere con il nuovoVescovo fatiche e speranze eper ascoltare le sue indicazionipastorali.Nell’omelia monsignorCavina ha voluto rivolgersiin particolare ai molti giovanipresenti. A partire <strong>da</strong>l ritornello<strong>del</strong> salmo 104, “Ricordiamo,Signore, le tuemeraviglie”, e <strong>da</strong>lla storia diGiuseppe riportata nella primalettura, tra le più drammatiche<strong>del</strong>l’antico testamento,il Vescovo ha interpellato direttamentel’assemblea, chiamandolaa interrogarsi su qualifossero le meraviglie nellavicen<strong>da</strong> di Giuseppe. Non solo,come hanno osservato alcunigiovani, l’uomo in se stesso èuna meraviglia perché pezzoraro, unico, ma dentro a quellastoria Dio ha tratto il bene<strong>da</strong>l male, un bene che è talenon solo per Giuseppe stessoma per tutto il popolo d’Israele.“Lui solo – ha commentatomonsignor Cavina – traeil bene <strong>da</strong>l male che noi compiamo”.L’invidia, la gelosia,l’odio – che accomunano laprima lettura e la parabola deivignaioli omicidi contenutanel Vangelo – arrivano fino afar progettare di uccidere: “ibrani ci dicono fin dove arrivala cattiveria umana – haproseguito – ma anche findove arriva l’amore di Dio,disposto a <strong>da</strong>re per noi suoFiglio. Ma chi ha ucciso Gesù?– ha poi doman<strong>da</strong>to ancora aigiovani presenti – Se gli esecutorimateriali sono quelli di2000 anni fa, ad uccidere Gesùsiamo noi quando pecchiamo.La Quaresima è dunqueun tempo in cui il Signore cichiede di lottare contro il peccatoper vivere in comunionedi amicizia con lui, per potercogliere il dono che è GesùCristo per la nostra vita. Que-Siate il profumo di Cristosta – ha osservato – è la ricchezzapiù grande, Gesù riempieil nostro cuore e ci fa fareun’esperienza inedita. Se riuscissia comunicare questonel mio episcopato sarei immensamentefelice. Gesù,dunque è non solo un uomostraordinario: in lui abita lapienezza di Dio”.Monsignor Cavina ha ringraziatotutti i presenti per il serviziosvolto, invitando a unprofondo esame di se stessi,per non cadere nella contraddizionedi chi, sentendosi unSul prossimonumero la presentazione<strong>del</strong>lediverse realtà cheaninmano l’OratorioCittadino.“addetto ai lavori”, vive nellaconvinzione di non commetterepeccati gravi: “attenti aciò che inquina profon<strong>da</strong>mentela nostra coscienza, come l’invidia,la gelosia, la mancanzadi amore, il pettegolezzo”. Maanche il mancato rispetto deitempi di maturazione umana,<strong>del</strong>la sessualità, tutto ciò insommache implica un volersisostituire al Signore, “tuttoquesto – ha osservato – avvelenala nostra vita e ci fa perdereil senso <strong>del</strong> peccato. Noisiamo chiamati alla santità”.Al termine <strong>del</strong>l’omelia il Vescovoha citatosant’Agostino: “Se unoha sano l’olfatto <strong>del</strong>l’anima,sentirà in qual modopuzzano i peccati. A questopuzzo dei peccati sioppone quell’odore citato<strong>da</strong> San Paolo, ‘Noisiamo infatti dinanzi aDio il profumo di Cristo’(2 Cor 2,15)”. Con uninvito ha dunque concluso:“Torniamo a essere il buonodore di Cristo”.Dopo la cena il Vescovo haascoltato la presentazione <strong>del</strong>lediverse realtà che animanol’Oratorio cittadino. “E’ statoun momento molto semplice– spiega il direttore <strong>del</strong>l’Ufficiodi pastorale giovanile,nonché <strong>del</strong>l’oratorio stesso,Simone Ghelfi – ma checi ha permesso di spiegare amonsignor Cavina il servizioche ciascuno svolge. Volevamoinfatti offrire uno sguardod’insieme su una realtàche ha una lunga storia allespalle, perché potesse iniziarea comprenderla. A questoproposito è stata occasionepreziosa anche per chi vivel’oratorio tutti i giorni – precisaGhelfi –, poiché il fattodi incontrarsi periodicamenterende possibile condividereancora le mete e gli obiettivipastorali, al di là <strong>del</strong>lespecificità di ciascuno”. Anchela messa mensile ha questoscopo, ha ricor<strong>da</strong>to, sottolineandocome “la cosa piùimportante, ma allo stessotempo difficile, sia propriointrecciare, far interagire tutti,affinché l’Oratorio cittadinonon sia semplicemente uncontenitore, un condominioin cui diversi soggetti gestisconodegli spazi, ma un luogoin cui muoversi insiemeper il bene <strong>del</strong>la Chiesa”.1 - ContinuaCarpi, Via Meloni di Quartirolo 16tel. 059 644944, fax. 059 645212Modena, Via Degli Schiocchi 12, tel. 059 230681info@haltea.net - www.haltea.netPer non dimenticareVi aiutiamo a non lasciare soli i vostri cariHaltea Servizi cura e mantiene costantemente in ordine lapidi ecappelle di famiglia con posa dei fiori, nel rispetto <strong>del</strong>la sensibilitàreligiosa dei nostri clienti.Il servizio viene effettuato con la frequenza richiesta <strong>da</strong>l cliente.I servizi vengono svolti presso tutti i cimiteri <strong>del</strong>le province<strong>del</strong>l’Emilia Romagna.A garanzia <strong>del</strong> lavoro svolto Haltea mette a disposizione<strong>del</strong> cliente strumenti che permettono di avere un riscontro<strong>del</strong>la regolare esecuzione <strong>del</strong> servizio.Sconti speciali per i lettori di NotizieSconti speciali per pensionati e disabili
Speciale parrocchia diSan Giuseppe<strong>18</strong> marzo '1213el pomeriggio di domenica<strong>11</strong> marzo si èNsvolto un incontro diformazione aperto atutti sui rapporti educativi.Erano presenti i sacerdoti donLino Galavotti e don XavierKannattu, i membri <strong>del</strong> Consigliopastorale parrocchiale,genitori, educatori, giovani eadulti che hanno gremito ilsalone parrocchiale. Ospite egui<strong>da</strong> <strong>del</strong>l’incontro SandraRompianesi, pe<strong>da</strong>gogista, cheha strutturato questo appuntamentolasciando ampio spazioal confronto: ad una suaintroduzione ha fatto seguitoun’ora di lavori di gruppo,creati in modo trasversale peretà, e infine la condivisionein plenaria <strong>del</strong> lavoro dei gruppi.“Educare non è un attoindividuale - ha detto larelatrice durante il suo intervento- ed è un processo chenon termina mai, per questo ègiusto che la comunità cristianasi interroghi e compren<strong>da</strong>la propria responsabilitànell’ambito educativo.Il confronto che nasce <strong>da</strong> taleresponsabilità - continua - nonporta però ad un sapere teoricoe tecnico sull’educazione,ma ad un sapere concreto,vivo e trasferibile. Continuarea formarsi in ambitoeducativo significa acquisireun insieme di azioni concreteinserite in un orizzonte di senso.Solo in questo modo l’espe-Dalla Nostra terra,alla Tua tavola.Le Lune <strong>2012</strong>imbottigliamento vini frizzantiDal 01/02/<strong>2012</strong>Dal 02/<strong>03</strong>/<strong>2012</strong>Dal 31/<strong>03</strong>/<strong>2012</strong>Dal 30/04/<strong>2012</strong>al 21/02/<strong>2012</strong>al 22/<strong>03</strong>/<strong>2012</strong>al 21/04/<strong>2012</strong>al 21/05/<strong>2012</strong>CANTINA DI S. CROCE Soc. Agr. Coop.( a soli 300 mt. <strong>da</strong>l casello autostra<strong>da</strong>le di Carpi )Tel. 059.664.007 - Fax 059.664.608www.cantinasantacroce.itEducare compito di tuttirienza educativa <strong>del</strong>l’uno potràessere utile all’altro(trasferibile)”. La relatrice hapoi disegnato un percorso didefinizione <strong>del</strong> termine educazioneattraverso i diversiambiti <strong>del</strong>la dimensione umanache attraversa o influenza.In primo luogo la reciprocità<strong>del</strong>la relazione educativa, checontribuisce a colmare la personalericerca di senso, apertasulla realtà spirituale <strong>del</strong>l’uomo.L’educazione richiedepoi, secondo SandraSandra RompianesiRompianesi, uno spazio diricerca, dove prova ed erroreinsegnano la via <strong>da</strong> percorrere,ma solo a condizione diuna riconosciuta libertà cheesclude atteggiamenti di controlloe sentimenti di possesso.Il ruolo di gui<strong>da</strong> che l’educatore,custode <strong>del</strong>la direzione,assume si può realizzareattraverso l’esempio e soprattuttograzie alla narrazione<strong>del</strong>l’esperienza: “È l’esperienzacondivisa che costituisceil serbatoio di senso utile a<strong>da</strong>ffrontare il proprio cammino”.Infine, educare significaaccettare la diversità, superarel’istintivo rifiuto di chi haun’idea diversa <strong>da</strong>lla mia, macollaborare con l’altro, confrontarsi.“Questo è possibilesolo se in primo luogo accettiamonoi stessi, con i nostrilimiti e comprendiamo cheDio ci ha benedetti per pri-Dopo un lungo periodo di confrontoe discernimento ad operain particolare <strong>del</strong> Consigliopastorale parrocchiale, si è giuntiad evidenziare la necessità diuna riqualificazione <strong>del</strong>l’oratorioparrocchiale. Quest’areaparrocchiale è attualmente frequentata<strong>da</strong> circa 900 bambini,ragazzi e giovani che vivonoin parrocchia il catechismo, leattività dei gruppi associativi,il doposcuola e l’oratorio, maè, ed è sempre stato, disponibileper tutti i giovani <strong>del</strong> quartiere.Un quartiere popolosodei cui abitanti solo una piccolapercentuale partecipa attivamentealla vita parrocchiale.Una Chiesa proporzionalmentepoco numerosa che vorrebbeaprirsi quanto più possibilealle esigenze <strong>del</strong> quartieree in particolare degli adolescentie dei giovani. A questoCerimonia<strong>del</strong>la Partenza<strong>del</strong> gruppo scoutDio vide quanto avevafatto, ed ecco, era cosamolto buona. (Gen 1, 31)mo, dice di noi che siamo unacosa buona. Così anche glialtri, per quanto diversi, sonoin primo luogo amati <strong>da</strong> Dioche ritiene anch’essi cosebuone. A questo punto saremoin grado di accettare l’altroe collaborare per il benecomune”. L’incontro ha avutoesito decisamente positivoe si prospetta essere l’iniziodi un percorso di crescita econdivisione, verso un contattosempre più stretto tra idiversi “nodi” che costituisconola rete educativa parrocchiale.Pagina a curadi Pietro GuerzoniOratorio parrocchialeUn progetto di riqualificazionedesiderio di accoglienza e disponibilitàsi aggiunge la necessitàdi offrire a chi già frequentagli spazi <strong>del</strong>l’oratorioun luogo dove svolgere in sicurezzaattività sportive e digioco. L’usura e gli agenti atmosfericihanno infatti consumatola pista in cemento e lealtalene, mentre l’interno <strong>del</strong>l’oratorionecessita di un ampliamentoper poter accoglierepiù persone. A fronte di questenecessità è stato elaborato unprogetto, con un preventivo dicirca 130 mila euro, che preve<strong>del</strong>a sostituzione <strong>del</strong>la tettoiain legno a lato <strong>del</strong>la canonica,con una struttura in muraturache amplierà gli spazi interni<strong>del</strong>l’oratorio e la sostituzione<strong>del</strong>la pista in cemento con unapiù moderna struttura multisportper pallacanestro, calcetto epallavolo.AppuntamentiTutti gli appuntamenti di preghiera e formazionesono segnalati sul sito <strong>del</strong>la parrocchia:www.sangiuseppecarpi.itQuaresimadi caritàLe offerte raccolte durantela Quaresima sarannodestinate al progettomissionario inMa<strong>da</strong>gascar per il qualeopera MichelaMarchetto, originaria<strong>del</strong>la parrocchia di SanGiuseppe Artigiano. Nelfrattempo si avvia alcompimento la raccolta dimateriali <strong>da</strong> inviare allamissione di Gramsh,Albania, realizzatasoprattutto grazie allasensibilità <strong>del</strong>le famigliedei bambini <strong>del</strong> catechismoe dei gruppi associativi.Michela MarchettoEsercizispirituali inAlbaniaIn occasione <strong>del</strong>l’incontrodi formazione “Educarecompito di tutti” è statapresentata la proposta,aperta a tutti i parrocchiani,di una settimana diesercizi spirituali inAlbania presso la missionedi Gramsh. Oltre adessere un’occasione diformazione spiritualevissuta insieme alle suore<strong>del</strong>la Carità di San Vincenzode Paoli, saràun’occasione di servizioin cui accompagnare,anche se per poco, chiopera a favore degli ultimidi quella terra. Questoimportante progetto sirealizzerà <strong>da</strong> domenica 2 asabato 8 settembre.Comunitàche pregaLe numerose attività deigruppi associativi sonoaccompagnate, in modoparticolare in questoperiodo quaresimale, <strong>da</strong>alcune costanti occasionidi incontro con la Paroladi Dio. Ogni mattina alleore 7.30 in cappellainvernale si recitano leLodi: un appuntamentodedicato in modo particolareai giovani, ma apertoa tutti, gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong>l diaconoDaniele Pavarotti.Ogni lunedì alle ore 21presso il centro SantaClelia, si tiene la LectioDivina, per approfondire econfrontarsi sulla Parola.
14<strong>18</strong> marzo '12Dal 1945 aModena eprovincial’associazione dilaici cristianipromuove illavoro e ilavoratori, educaed incoraggiaalla cittadinanzaattiva, difende,aiuta e sostiene icittadini, inparticolarequanti si trovanoin condizione diemarginazione oa rischio diesclusionesociale.Servizia pagamento:• Assunzioni• Licenziamenti• Modifiche di contratti giàin essere• Fogli paga• Mo<strong>del</strong>li sostitutivi <strong>del</strong>Cud• Stampa bollettino Mav• Conteggi varigratuiti, in convenzione conil Ministero <strong>del</strong>l’Interno:• Rinnovi permessi di soggiornoe aggiornamenti• Rilascio carte di soggiornoe aggiornamenti• Ricongiungimenti familiari• Richieste di cittadinanzaper residenza e matrimonio• Richieste test d’italianoGli Uffici Contabilità Colfe gli Sportelli Immigrati diModena e provincia sonoaperti al pubblico nei seguentigiorni ed orari:Lunedì 08.30-14.30Martedì 08.30-14.30Mercoledì 08.30-12.30Giovedì 08.30-16.30Venerdì 08.30-14.30Si riceve anche su appuntamentotelefonando al numero059 364681.Per informazioni:www.aclimodena.it/ServiziPer la giustizia e la soli<strong>da</strong>rietà,per la tutela e la diffusione dei valori cristianiTessere i legami di una società che si basasul primato <strong>del</strong>la persona, <strong>del</strong>la famiglia e<strong>del</strong>la comunità. E’ questa la mission <strong>del</strong>leACLI, una stra<strong>da</strong> che l’associazione percorreogni giorno favorendo forme di governo edi cittadinanza responsabile.Le ACLI a Modena sono fortemente radicatenel campo <strong>del</strong> volontariato, <strong>del</strong> no profit e<strong>del</strong>l’impresa sociale. Operano in piena eautonoma responsabilità per favorire la crescitae l’aggregazione dei diversi soggettisociali e <strong>del</strong>le famiglie. Promuovono soli<strong>da</strong>rietàe responsabilità per costruire una nuova qualità<strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong> vivere civile, nella convivenza ecooperazione fra culture ed etnie diverse, nella costruzione<strong>del</strong>la pace, nella salvaguardia <strong>del</strong> creato.L’azione educativa e sociale <strong>del</strong>le ACLI a Modena è fon<strong>da</strong>tasul messaggio evangelico e sull’insegnamento <strong>del</strong>la Chiesa,sulla fe<strong>del</strong>tà al movimento dei lavoratori e alla democrazia;l’associazione porta avanti la testimonianza <strong>del</strong> Vangelo perla giustizia e la soli<strong>da</strong>rietà, per la tutela e la diffusione deivalori cristiani.L’attenzione <strong>del</strong>le ACLI a Modena è rivolta al sostegno <strong>del</strong>laVALORICHE CONTANOS peciale A cli M odenaServizi• Assistenza fiscale e contabile per associazionie per titolari di partita iva• Assistenza fiscale a quei condomini che hanno già unamministratore interno e cercano un aiuto solo in materiafiscale• Assistenza per l’elaborazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo 730 e <strong>del</strong>mo<strong>del</strong>lo Unico persone fisiche e trasmissione all’Agenzia<strong>del</strong>le Entrate• Elaborazione pre-compilato mo<strong>del</strong>lo 730• Assistenza per il pagamento <strong>del</strong>l’IMU, tramite bollettinoo mo<strong>del</strong>lo F24 e, se necessario, predisposizione<strong>del</strong>la dichiarazione ICI• Assistenza nella predisposizione <strong>del</strong>l’indicatore ISEEe trasmissione diretta ad ACER e Asili nido•Compilazione e trasmissione mo<strong>del</strong>lo RED• Autocertificazione ticket*• Esenzione ticket*• Trasmissione telematica di tutte le tipologie di dichiarazionifiscali, tra cui la scelta <strong>del</strong>l’8 per mille*• Aiuto alla compilazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo EAS per gli enti ele associazioni• Assistenza e stesura pratiche di successione •Gestione contratti di locazione• Compilazione modulo per Bonus Energia e BonusGas*• Dichiarazione per prestazioni assistenziali Inps ICCRIICLAV*• Consulenza 36%• Cartelle esattoriali• Gestione rapporto lavoro domestico• Mo<strong>del</strong>li detrazioni• Assistenza fiscale e previdenziale, accesso alle prestazionisociali agevolate: scegli la serietà e la competenzadegli operatori Caf Acli.• Il Caf Acli opera <strong>da</strong> vent’anni in Italia e all’estero conuna efficiente rete di società convenzionate: le AcliService.• Sono oltre 2 milioni i clienti che nel 20<strong>11</strong> si sono rivoltial Caf Acli. Fai come loro!CAF ACLI CARPIC.so Fanti 89 - 41012 Carpi, tel/fax 059 6852<strong>11</strong>,aclicarpi@tiscali.itOrari (su appuntamento): Lun 8.30 –12.30; <strong>da</strong>l Mar al Ven 8.30 -12.30 e <strong>da</strong>lle 14.30 -<strong>18</strong>.30persona e in particolare a coloro che sonoemarginati o esclusi, per garantirne losviluppo integrale secondo principi di democraziae giustizia, attraverso una retediffusa e organizzata di servizi, circoli,imprese sociali, progetti e realtà associative.Per informazioni: www.aclimodena.itACLI Modena: le aree di intervento• Tutela e promozione dei diritti sociali• Educazione alla cittadinanza attiva• Assistenza previdenziale attraverso gliUffici Patronato ACLI• Assistenza fiscale attraverso gli Uffici Caf ACLI• Animazione culturale attraverso l’associazione UNASPACLI• Animazione sportiva attraverso l’associazione US ACLI• Turismo sociale attraverso il Centro Turistico ACLI• Formazione professionale• Promozione <strong>del</strong>la condizione giovanile attraverso le attivitàdei Giovani <strong>del</strong>le ACLI• Impegno e servizi nei confronti degli immigrati, attraversogli uffici ACLI Colf e gli Sportelli ImmigratiPresso la sede Patronato ACLI Modena a te più vicinapuoi ricevere una consulenza completa, competente e <strong>del</strong>tutto gratuita in materia contributiva e previdenziale,informazioni e orientamento sulle questioni riguar<strong>da</strong>ntiil lavoro, l’invalidità, la salute. I nostri operatori tiaiuteranno inoltre nella preparazione e nell’inoltro ditutte le pratiche di pensione e di previdenza, realizzandotutti gli adempimenti richiesti e garantendo la massimatutela nei confronti di Inps, Inp<strong>da</strong>p, Inail, pubblicheamministrazioni ed enti locali, e di tutte le casse diprevidenza dei professionisti. Con i nostri servizi, <strong>da</strong>l1945, siamo al fianco <strong>del</strong>le persone e dei lavoratori pergarantire informazione, assistenza e tutela: ci rivolgiamoai dipendenti, <strong>del</strong> settore privato e pubblico, autonomi, a-tipici, e ai professionisti con proprie casse di previdenza.I nostri servizi di appuntamento e di consulenza sonoanche on line: con il Servizio Appuntamenti puoi prenotareun appuntamento con i nostri esperti in materiaprevidenziale, scegliendo direttamente sede, giorno eorario. Attraverso il Servizio di Consulenza Filodirettoavrai invece accesso alla compilazione di un format cheti consente di sottoporre un quesitoagli esperti nelle diverse materie,ed avere risposta entro breve, ancheentro 24 ore.Per informazioni:Servizi• Pensione di anzianità, vecchiaia,invalidità, indiretta, reversibilità• Indennità di accompagnamento• Assegno / pensione invalidità• invalidità civile, legge 104/92 e collocamento mirato• Verifica costante <strong>del</strong>la posizione contributiva• Valutazione periodi non coperti <strong>da</strong> contribuzione• Contribuzione per maternità e servizio militare• Rettifica <strong>del</strong>la posizione contributiva• Totalizzazione• Infortuni sul lavoro• Malattie professionaliPATRONATO ACLI CARPIC.so Fanti 89 - 41012 Carpi tel/fax 059 652665 Orari:Lun 8.30 – 12.30 Mar 16 – <strong>18</strong>.30 Mer e Gio 8.30 -12.30CENTRO TURISTICO ACLIinfo: cta@aclimodena.itwww.aclimodena.it/TurismoAl via sabato 17 marzoil 24° Congresso provinciale<strong>del</strong>le ACLI di Modena.Oltre 70 <strong>del</strong>egati, inrappresentanza dei 31 circoliche raggruppano oltre 3000tesserati, eleggerannoil nuovo ConsiglioOgni quattro anni le AssociazioniCristiani dei Lavoratori Italianicelebrano il proprio congressoa tutti i livelli (circoli, zone,provincia, regione, sede nazionale).E’ il momento durante il qualevengono definite le linee gui<strong>da</strong>politiche <strong>del</strong> quadriennio successivo,e durante il quale vengonorinnovati gli organismi <strong>del</strong>l’associazione.In attesa <strong>del</strong> Congresso nazionale,in programma a Roma <strong>da</strong>l 3 al6 maggio sul tema “Rigenerarecomunità per ricostruire il Paese”,<strong>da</strong> qui fino al mese di maggiosi svolgono in tutta Italia oltre3.000 assemblee di circolo, più di100 congressi provinciali e 21congressi regionali. L’appuntamentomodenese per il Congressoprovinciale <strong>2012</strong> è <strong>da</strong> segnarein agen<strong>da</strong> per sabato 17 marzo alCentro Famiglia di Nazarethalle ore 9.30: durante questo importantemomento di incontro edi confronto, al quale prenderannoparte con diritto di voto i numerosi<strong>del</strong>egati di tutti i circoliassociati <strong>del</strong>la provincia di Modena,verranno eletti il Consiglioprovinciale <strong>del</strong>le ACLI di Modenae i <strong>del</strong>egati al Congresso regionale.Il nuovo consiglio provincialeACLI resterà in carica fino al2016 e successivamente al Congressoavrà il compito di eleggereil nuovo presidente provinciale.Antonio Galli Pesenti, presidente<strong>del</strong>le ACLI di Modena <strong>da</strong>l2008 al <strong>2012</strong>, sottolinea: “Le ACLIsono profon<strong>da</strong>mente radicate nelterritorio modenese e negli ultimianni è cresciuto sia il numerodi associati che quello dei circoliche si estendono in modo capillare<strong>da</strong>l Nord al Sud <strong>del</strong>la provincia.Possiamo dire che ad oggi le ACLIassicurano consulenza e assistenzarispetto ai bisogni <strong>del</strong>la popolazione,svolgendo un’azione utilesoprattutto in un periodo di difficoltàeconomica come quello attuale,dove le esigenze cresconoe aumentano anche coloro chenelle strutture pubbliche non trovanoun adeguato sostegno”. Inlinea con il tema di questo Congresso<strong>2012</strong>, la nostra associazione,che ha molteplici spazi dicondivisione e di incontro con lepersone, è chiamata a svolgere inquesti luoghi un compito fon<strong>da</strong>mentale,come ha sottolineato ilpresidente nazionale Olivero: “oltrea gestire attività o servizi, offrireanche senso, interpretazioni<strong>del</strong>la realtà, ragioni di convivenza,prospettive di futuro”.
“Sono l’Alfa e l’Omegail principio e la fine.”V ita <strong>del</strong>la C hiesaUn corso sulla comunicazione per gli insegnanti <strong>del</strong>le scuole paritarie.“Siate testimoni <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong> bene” l’esortazione <strong>del</strong> VescovoComunichiamo sempre: ma come?UFFICIO DIOCESANOPER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLAIn collaborazione conL'Ufficio per la pastorale familiare<strong>18</strong> marzo '1215Si educa comunicandoNumerosi insegnanti <strong>del</strong>lescuole paritarie hannopartecipato, martedì6 marzo, al convegnopromosso <strong>da</strong>ll’Ufficioscuola in collaborazione conla Fism (Federazione italianascuole materne).I lavori, introdotti <strong>da</strong> AndreaFarioli, counselor e formatore,hanno coinvolto i partecipantisul tema <strong>del</strong>la relazione positiva.Il relatore ha poi sintetizzatoin pochi punti i principiirrinunciabili per una buonaconversazione:· l’allenabilità cioè l’arte diaccettare le opinioni altrui edi non giudicare;· l’ascolto attivo o arte diascoltare: avviene quando lasciamo<strong>da</strong> parte il nostro puntodi vista e accogliamo quello<strong>del</strong>l’altro, altrimenti solola nostra visione <strong>del</strong>le cose èla realtà· la circolarità: l’arte di costruireinsieme e collaborarenel comunicare le proprieemozioni.Questo richiama la responsabilitàche ci dobbiamo assumeresu ciò che diciamo ofacciamo, l’importanza diJOM, Join mindfulness, è un percorso di gruppo che nasce<strong>da</strong>ll’idea di condividere le difficoltà che caratterizzano lescelte che ogni giovane si trova <strong>da</strong>vanti nel momento<strong>del</strong>l’individuazione, cioè nel passaggio <strong>da</strong>ll’età <strong>del</strong>l’adolescenzaall’età adulta.Scegliere nuove compagnie, il lavoro <strong>del</strong> futuro, l’indipendenza<strong>da</strong>i genitori, i nuovi interessi. Scelte queste che, inuna società complessa come quella attuale, implicanoindividuazione, vitalità e determinazione.Jom si focalizza sul gruppo come risorsa: attraverso ilgruppo aumento le mie capacità relazionali e, mentrericevo aiuto, sono d’aiuto agli altri; parte <strong>da</strong>lla consapevolezza:conoscersi consapevolmente nell’essere unici; aiutanel riconoscere i valori di riferimento e nel raggiungere ipropri obiettivi in direzione di essi; orienta verso una vitadi valore, consapevole di non essere soli e fortificandocicome “manager relazionali di noi stessi!”Questo “viaggio” si svolge in 8 - 10 incontri di gruppo,dove ognuno si sintonizzerà sulla frequenza <strong>del</strong>l’altro, conmo<strong>da</strong>lità, strumenti e linguaggi appropriati all’età deipartecipanti, gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong> conduttori esperti.L’equipe <strong>del</strong> Centro di Consulenza Familiarechiedere scusa quando la relazionecon gli altri è statacontaminata <strong>da</strong> “inquinanti”(frustrazioni, <strong>del</strong>usioni, rabbia).Le fon<strong>da</strong>menta che sorreggonoil tutto sono la fiducia in sée nell’altro, il rispetto di sé e<strong>del</strong>l’altro e l’apprezzamentodi sé e <strong>del</strong>l’altro. Nella nostraumanità più profon<strong>da</strong> noi nonsiamo separati ma siamo unitiinterconnessi gli uni aglialtri, solo a livello superficialesiamo individui separati eindipendenti. Non possiamoavere fiducia, stima, apprezzamentoin noi se non lo abbiamoper gli altri e viceversa.Pertanto, afferma Farioli,qualora ci ritroviamo in unacomunicazione problematicanon possiamo dire “questonon mi interessa, non mi riguar<strong>da</strong>!”.La relazione coinvolgetutti e scendere in campopermette di riflettere suipropri punti di miglioramentoe progredire. Al contrario,stare in tribuna significa avereun atteggiamento critico egiudicativo che punta il ditosugli altri e mai su se stessi.Nel corso <strong>del</strong> convegno ci hafatto dono <strong>del</strong>la sua visita ilAl via il progetto Join Mindfulness <strong>del</strong> Centrodi consulenza familiare <strong>del</strong>la Diocesi di CarpiGiovani a confrontoPresentazione <strong>del</strong> progettoJOin MindfulnessGiovani a confrontoMartedì20 marzo <strong>2012</strong> ore 20,30Sala MultimedialeVia Santa Chiara, <strong>18</strong> - Carpiinformazioni: info@consultoriodiocesano.it cell.346.5205409Gruppo Facebook: JoM - Join MindfulnessAndrea Fariolivescovo monsignor FrancescoCavina portandoci nonsolo un saluto ma esortandociad essere insegnanti ededucatori capaci di prenderciresponsabilità sociali ed ecclesiali.L’educatore, ha sottolineatoil Vescovo, è un testimone<strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong> bene;è uno che sa rispondere consincerità a se stesso <strong>del</strong>la suavita, altrimenti non è un testimone.Ci ha lasciato alcuni interrogativiche fanno riflettere sullascelta <strong>del</strong>la professione docente:· qual è il motivo per il qualeho scelto di insegnare?· quali aspetti <strong>del</strong>la formazioneprivilegio?L’incontro si è concluso conl’impegno di tutti a ritrovarciper lavorare insieme e aiutarcia crescere non solo in competenzema anche in abilitàcomunicative e più responsabili.Antonia Fantini,Ufficio Scuola diocesanoElena Roncadi, Coordinamentope<strong>da</strong>gogico Fism ModenaNOZZE D’ORORaffaella Carlettie Ezio TerenzianiDomenica <strong>18</strong> marzoRaffaella e Eziofesteggiano il50° anniversario dimatrimonio circon<strong>da</strong>ti<strong>da</strong>ll’affetto <strong>del</strong> figlio Paolo,<strong>del</strong>la nuora Vera e <strong>del</strong>lanipote Chiara.Con l’augurio di una lungavita ancora insieme <strong>da</strong>ifratelli Raffaele e Gabriellae <strong>da</strong>i nipoti Mariangela eCarmine Carletti.Sguardi, desideri, condiViSIoninel rapporto educativodue incontri rivolti a genitori,docenti, educatorirelatore:Dott. Francesco ZappettiniPsicologo-Psicoterapeuta docentein corsi di formazione per educatori e genitori13 Marzo - 27 Marzo ore 20,45SALA DUOMO, Piazza Duomo - Carpi (Mo)con il contributo <strong>del</strong>laIn preparazione al VII incontro mondiale <strong>del</strong>le famiglieLa famiglia:il lavoro e la festaRitiro spirituale di quaresima per le famiglieDomenica <strong>18</strong> Marzo <strong>2012</strong>Carpi - Seminario VescovileProgrammaOre 9.30 - Recita LodiOre 10.00 - Meditazione di S.E. Mons. FRANCESCO CAVINAOre <strong>11</strong>.30 - S. MessaSarà attivato un servizio di baby sitter per i genitori che ne faranno richiesta a: info@pastoralefamiliarecarpi.orgLa ditta CARPIFLEX vanta una tradizioneventennale nel campo <strong>del</strong>la produzioneartigianale dei materassi a molle.Produce i propri materassi presso il propriolaboratorio adiacente al punto di venditadiretta utilizzando i migliori materialisia nella scelta di tessuti che nelle imbottiture.Carpiflex <strong>da</strong> oltre ventanni investe energienella ricerca di nuovi materiali, nella ricercae sviluppo di sistemi letto in grado dimigliorare la qualità <strong>del</strong> riposo, attraversoConfezione materassia mano e a molleuna posizione anatomicamente corretta. Via Giovanni XXIII, <strong>11</strong>3 - 41012 CARPI (Modena) - Tel. 059 686985
16<strong>18</strong> marzo '12Tra i vincitori Virginia PanzaniPremio “8xmillesenza frontiere”C’Virginia Panzaniè anche VirginiaPanzani di Notizie trai giornalisti premiati peri servizi che il settimanale hadedicato nel 20<strong>11</strong> agli interventirealizzati in diocesi coni contributi <strong>del</strong>l’8 per mille.Due gli articoli pubblicati <strong>da</strong>Notizie. Il primo ha riguar<strong>da</strong>togli interventi di conservazionee valorizzazione dei beniculturali diocesani, con un’intervistaad Alfonso Garuti,direttore <strong>del</strong> Museo di artesacra, mentre il secondo ha<strong>da</strong>to spazio al ministero sacerdotaledi don ClaudioPontiroli con particolare riferimentoall’edificazione<strong>del</strong>la nuova aula liturgica diQuartirolo.La premiazione avverrà nell’ambito<strong>del</strong> Convegno nazionale<strong>del</strong> Servizio per lapromozione <strong>del</strong> sostegno economicoalla Chiesa cattolicache si terrà <strong>da</strong>l 14 al 16 marzo,a Caserta. Il tema <strong>del</strong>l’incontro,“Sovvenire: soli<strong>da</strong>rietàfrutto di comunione ecclesiale”,sarà poi sviluppato <strong>da</strong>don Erio Castellucci, parroco,vicario episcopale per lapastorale giovanile, scolasticae universitaria <strong>del</strong>la diocesidi Forlì-Bertinoro e docenteall’Issr <strong>del</strong>la Romagna.Durante il meeting, è previstala premiazione dei 6 vincitori<strong>del</strong>la secon<strong>da</strong> edizione<strong>del</strong> premio giornalistico“8xmille senza frontiere. Versola Terra Santa alle radici<strong>del</strong>la cristianità”, ideato incollaborazione con la Federazioneitaliana settimanalicattolici (Fisc): per il Nord,Virginia Panzani (Notizie,Carpi) e Susanna Peraldo (IlBiellese, Biella); per il Centro,Pietro Pompei (L’Ancora,San Benedetto <strong>del</strong> Tronto)e Luca Capannolo (VolaL’Aquila, L’Aquila); per ilSud e le Isole, Sabina Leonetti(Comunione, Trani) e VivianaCasu (L’Arborense, Oristano).Oltre al premio in denaro, cheverrà consegnato il 15 marzo<strong>da</strong> Matteo Calabresi, responsabile<strong>del</strong> citato Servizio Cei,e <strong>da</strong> Francesco Zanotti, presidenteFisc, i sei finalisti vinconoun viaggio in Terra Santaalla fine di marzo.Complimenti a Virginia perquesto meritato riconoscimento.In rappresentanza di Notizieparteciperà al viaggio inTerra Santa Corrado Corradi.V ita <strong>del</strong>la C hiesa14 26 giugno '<strong>11</strong> Grazie all’Otto per mille tante le opereVirginia Panzanidi salvaguardia e valorizzazioneon avrà certo un’utilitàN sociale immediatamen-dei beni culturali diocesanite riscontrabile, comehanno le diverse realtà a sostegnodi chi è nel bisogno o gliinterventi di ristrutturazioneed edificazione di luoghi diculto e centri parrocchiali.Tuttavia ciò che è stato possibilerealizzare nel settore deibeni culturali <strong>del</strong>la diocesi diCarpi grazie all’Otto per milleassume un duplice valore perla collettività. “Innanzitutto –spiega Alfonso Garuti, direttore<strong>del</strong>l’Ufficio diocesanobeni culturali – viene la salvaguardiadegli ‘oggetti’ di interessestorico-artistico che, realizzati<strong>da</strong>lle generazioni checi hanno preceduti, costituisconola storia e l’identità <strong>del</strong>lanostra comunità ecclesiale.Nello stesso tempo però varicor<strong>da</strong>ta anche la finalità pastoraleche questi oggetti, seadeguatamente valorizzati, rivestonoancora oggi”. Comeebbe a dire Benedetto XVI nelsuo discorso al clero <strong>del</strong>la diocesidi Bolzano-Bressanonenel 2008, l’arte, insieme aisanti, costituisce la più grandeapologia <strong>del</strong> cristianesimo. “Secontempliamo – ha detto ilPapa - le bellezze create <strong>da</strong>llafede, ecco, sono semplicemente,direi, la prova vivente <strong>del</strong>lafede. (…) Tutte le grandi opered’arte (…) sono un segnoluminoso di Dio e quindi veramenteuna manifestazione,un’epifania di Dio”.Archivio eBibliotecaFacendo riferimento alla diocesidi Carpi negli ultimi cinqueanni, i fondi <strong>del</strong>l’Otto permille per musei, biblioteche earchivi ammontano a 39 milaeuro ogni anno. Tre le destinazionidiocesane interessate,ovvero l’Archivio, la Biblioteca<strong>del</strong> Seminario vescovile eil Museo di arte sacra PerVirginia Panzanion Claudio è stato lafigura trainante per larealizzazione di quest’opera.Non so se si sarebbepotuta fare senza di lui e senzail suo impegno”. Le paroledi Giuli Bellesia, segretaria<strong>del</strong>la parrocchia di Quartirolodi Carpi, riassumono bene ilruolo svolto <strong>da</strong> don ClaudioPontiroli nell’edificazione<strong>del</strong>la nuova aula liturgica dedicataalla Madonna <strong>del</strong>laNeve. Un progetto, che grazieall’impulso <strong>del</strong> parroco,ha visto l’impegno corale <strong>del</strong>lacomunità, <strong>del</strong>la Diocesi diCarpi e di alcuni enti ed impreselocali, con il contributodeterminante <strong>del</strong>la Cei tramitel’Otto per mille. A quasidue anni <strong>da</strong>lla consacrazione,avvenuta l’8 dicembre2009, l’edificio è frequentatoregolarmente per le celebrazioniliturgiche ed è divenutoa tutti gli effetti “casa <strong>del</strong>popolo di Dio”. Fu durante lavisita pastorale <strong>del</strong> vescovoElio Tinti nel 2002, raccontadon Pontiroli, “che si evidenziòl’esigenza di spazi adeguatiper la partecipazione alle celebrazioni,e dunque per accoglierecirca 600 persone afronte <strong>del</strong>le 200 <strong>del</strong>la chiesamadre. Incoraggiati <strong>da</strong>l nostrovescovo, abbiamo intrapresoquesto progetto che ciha portati ad avere oggi unastruttura moderna, accogliente,scaturita <strong>da</strong>lle indicazioni<strong>del</strong> Concilio Vaticano II”. Inquesto cammino, molto impegnativo,sottolinea GiuliBellesia, don Pontiroli “è statofon<strong>da</strong>mentale non solo <strong>da</strong>lpunto di vista spirituale maanche <strong>da</strong> quello tecnico perchéha affiancato con competenzail lavoro degli ingegnerie <strong>del</strong>le maestranze, trascorrendoore e ore nel cantiere”.“DCatechesiper immaginiLa stessa attenzione è stataposta <strong>da</strong> don Pontiroli nelseguire la realizzazione <strong>del</strong>percorso iconografico <strong>del</strong>l’aulaliturgica, affi<strong>da</strong>to all’artiCustodi<strong>del</strong>la bellezzaquanto riguar<strong>da</strong> il primo ambito,si sono segnalati l’acquistoe il recupero di scaffalaturee armadi, e soprattutto il restaurodi materiale archivisticoantico (manoscritti, pergamene,codici, registri, etc.), fracui quello proveniente <strong>da</strong> alcuneparrocchie <strong>del</strong>la diocesi,e di alcuni preziosi disegni eincisioni oggi conservati neifondi archivistici <strong>del</strong> Museodiocesano. Presso la Biblioteca,oltre all’acquisto annualedi materiale librario, si è procedutoin particolare al restaurodi una serie dicinquecentine, ovvero di volumia stampa <strong>del</strong> XVI secolo.MuseoA due anni <strong>da</strong>ll’inaugurazione, la nuova aula liturgica e le opereparrocchiali di Quartirolo hanno <strong>da</strong>to nuovo slancio alla vita <strong>del</strong>lacomunità. Grazie all’impegno di don Claudio PontiroliIntorno all’altarecroce, ‘si nasconde’ nel paneeucaristico”. L’iconografia,insieme alle soluzioni adottateper i poli liturgici e all’atmosferadi fede che perva<strong>del</strong>’edificio, fanno sì che moltepersone, <strong>da</strong>ll’Italia e anche<strong>da</strong>ll’estero, vengano a visitarela nuova aula di Quartirolo.Per loro è stato pubblicato unsussidio che illustra il percorsoiconografico. Che èh liV ita <strong>del</strong>la C hiesaUn capitolo a parte merita ilMuseo diocesano, di cui i fondi<strong>del</strong>l’Otto per mille hannocontribuito ad arricchire l’allestimento.“Si pensi ad esempio– sottolinea Garuti – allamanutenzione di vari dipintie degli altari in scagliola. E’proseguita poi l’attività direcupero <strong>del</strong>le opere d’arteconservate nel deposito <strong>del</strong>Museo, come quella che hariguar<strong>da</strong>to due quadri di particolarepregio provenienti<strong>da</strong>lla chiesa di San Bernardino<strong>da</strong> Siena a Carpi. Il primoraffigura San Filippo Neri edè attribuito ad un pittoreveneto <strong>del</strong> ‘700. Il secondo,seicentesco e di scuola modenese,ha come soggetto la Vergineche consegna l’abito deiServi di Maria a San FilippoBenizi. Riportati alla loro bellezzaoriginaria, entrambi sa-San Filippo NeriV ita <strong>del</strong>la C hiesaSettimana di animazione comunitaria e missionariaClaudio, unita ad una grandeforza di volontà, nel renderepartecipi le diverse realtà checompongono la parrocchia, eanche chi vi si affaccia per laprima volta”.Le associazionie i ragazziDon Claudio Pontiroli al centro e i suoi collaboratoriAccanto alla nuova aula lidioe l’Agesci - afferma MaurizioMarani, capogruppo <strong>del</strong>Carpi 4, che conta il maggiornumero di censiti nel territoriodiocesano - c’è semprestato un reciproco rapporto distima e di amicizia. Lo definireivulcanico, non solo pertutto quello che riesce a fare,ma anche per il rapporto moltobello che sa instaurare coni bambini fra c i i t i iLa Vergine e San Filippo BeniziAlfonso Garutiranno esposti a breve all’interno<strong>del</strong> percorso museale”.Vero e proprio fiore all’occhiello- realizzato con il contributodi 10.450 euro - sonole teche espositive dispostedietro l’altare maggiore checontengono, spiega Garuti,“materiali molto preziosi qualitessuti antichi, reliquiari esuppellettili vescovili dei secoliXVIII e XIX”. E il riscontro<strong>da</strong> parte dei visitatori,di fronte alla bellezza deglioggetti esposti e <strong>del</strong>l’ambientemuseale stesso, è <strong>da</strong> sempremolto positivo. Lo dimostranoi commenti lasciati sull’appositoregistro dove ilMuseo è definito “bellissimo”,“tenuto in modo splendido”,“una cosa meravigliosa”.Bellesia, “ha voluto un’accoglienzaa 360 gradi. Tutti igiorni e praticamente a tuttele ore, <strong>da</strong>lle 8 alle 24, la parrocchiaè aperta ai ragazzi eai giovani. Alcuni di questidopo aver frequentato il doposcuola,continuano neglianni a venire riconoscendonella parrocchia un punto diriferimento importante”.I conti tornanoIl costo complessivo per lacostruzione <strong>del</strong>la nuova aulae <strong>del</strong>le opere parrocchialiammonta a circa 3.400.000euro. Due i contributi <strong>del</strong>laCei: 1.720.850 euro a cui sisono aggiunti 93.750 euro perle opere d’arte. “Fin <strong>da</strong>ll’inizio- spiega Stefano Battaglia,economo <strong>del</strong>la Diocesi -la parrocchia ha risposto congenerosità mettendo a disposizionefondi propri e fondiricavati <strong>da</strong> tante attività, fracui innanzitutto la sagra annuale,molto conosciuta eapprezzata, mentre per copriretutta la spesa è stato accesoDa non dimenticare è ladotazione di impiantiantifurto che, sempregrazie all’Otto per mille,ha riguar<strong>da</strong>to diversechiese <strong>del</strong>la diocesi: nel2006 Migliarina e SanMarino (14 mila euro); nel2007 la Cattedrale (circa15 mila euro); nel 2008Mortizzuolo (14.200euro); nel 2009 il Santuario<strong>del</strong>la Madonna deiPonticelli, e le integrazioniper Civi<strong>da</strong>le e Vallalta (<strong>18</strong>mila euro).InventariodiocesanoLa diocesi di Carpi è stata una<strong>del</strong>le prime in Emilia-Romagna ad aver completatola sche<strong>da</strong>tura dei beni storicoartisticiconservati nelle parrocchie<strong>del</strong> proprio territorio.La spesa per l’operazione,durata <strong>da</strong>l 1997 al 2009 nell’ambito<strong>del</strong> progetto generaledi inventariazione promosso<strong>da</strong>lla Cei, è stata coperta inbuona parte <strong>da</strong>i fondi <strong>del</strong>l’Ottoper mille, per un ammontaredi circa 30 mila euro. “Sonostati sche<strong>da</strong>ti - sottolineaGaruti – ben 9.949 pezzi, ovverotutte le opere che fannoparte <strong>del</strong>l’arredo di una chiesa,<strong>da</strong>gli affreschi ai dipinti,<strong>da</strong>lle sculture ai legni d’altare,<strong>da</strong>lle suppellettili alle argenteriee ai paramenti. A differenzadi quanto previsto per ibeni <strong>del</strong>lo Stato, la Cei ha stabilitoche siano comprese anchele opere contemporanee,cioè quelle che contano menodi cinquant’anni <strong>da</strong>lla loro realizzazione,qualora siano ritenutedi pregio. Con la consegna<strong>del</strong>l’inventario ai parroci,possiamo dire di aver offertoun valido strumento a coloroche sono i primi custodi <strong>del</strong>patrimonio artistico <strong>del</strong>le chiese.E a ogni singola comunitàaffinché possa prendere maggiorecoscienza <strong>del</strong>la ricchezza<strong>del</strong>la propria storia di fede”.27 novembre '<strong>11</strong>I sacerdoti diocesani,come don ClaudioPontiroli, dipendono, peril loro sostentamento,anche <strong>da</strong>lle offerte che ife<strong>del</strong>i devolvono all’IstitutoCentrale SostentamentoClero (Icsc).Queste offerte copronoperò circa il 3 per cento<strong>del</strong> fabbisogno e dunque ènecessario ricorrereall’Otto per mille pergarantire ai sacerdoti unaremunerazione mensiledignitosa. Se ci fosseropiù offerte liberali intestateall’Icsc - fiscalmentededucibili - con i fondi<strong>del</strong>l’Otto per mille sipotrebbero finanziare piùopere di culto e di carità.Si ribadisce perciòl’invito non solo a<strong>da</strong>pporre la firma perdestinare l’Otto per millealla Chiesa cattolica maanche a devolvere almenoun’offerta annualeall’Icsc. Un gesto concretoa sostegno dei nostrisacerdoti e <strong>del</strong>le innumerevoliopere <strong>da</strong> loro svoltea favore <strong>del</strong>la collettività17Da uno sguardo, la fedeA Budrione la testimonianza <strong>del</strong>l’attorePedro Sarubbi diventato cristiano sul set<strong>del</strong> film di Mel Gibson The Passion“Caro Pedro, il tuo Barabba muto sarà per te e per il film piùimportante di un personaggiocon tante battute in un filmqualsiasi, fi<strong>da</strong>ti e vedrai”. Cosìdiceva nel 2004 Mel Gibson,regista di The passion of theChrist, all’attore PedroSarubbi, che lo scelse per laparte di Barabba, dopo averlovisto recitare ne Il mandolino<strong>del</strong> capitano Corelli. Insomma,più che un’onesta propostadi lavoro quella di Gibsonpoteva sembrare, ad un attoredi un certo livello, quasi unafregatura. Eppure il regista eracosì convinto e seppe spiegarsicosì bene, sia sul film, sia suquei pochi secondi in cuiBarabba sarebbe apparso nelDomenica 25 marzo alleore 16.30 presso la Parrocchiadi Budrione diCarpi testimonianza<strong>del</strong>l’attore Pedro Sarubbi.film che Pedro Sarubbi accettò. E le parole di Gibson sirivelarono profetiche. Dopo quel film infatti la vita di Pedroè cambiata totalmente, anzi ha subito una vera rivoluzione:Pedro è diventato cristiano.Ce lo racconterà lui stesso, domenica 25 marzo, presso i locali<strong>del</strong>la Parrocchia di Budrione alle ore 16.30. L’incontro saràuna magnifica occasione per inoltrarci nella vicen<strong>da</strong> <strong>del</strong>laconversione di Pedro e per tornare con lui sul set <strong>del</strong> film ThePassion, con il racconto <strong>del</strong> backstage fatto <strong>da</strong> uno deiprotagonisti, alla scoperta <strong>del</strong>le ragioni che hanno generato ilfilm e <strong>del</strong> perché nessuno di quelli che vi hanno preso partene è uscito uguale a prima. Sarà il racconto di un evento digrazia che coinvolse tutti. La testimonianza di Pedro cimostrerà un percorso, fatto di tante tappe: quello sguardoricevuto sul set <strong>da</strong> cui ha preso il via tutto, le domande chesono scaturite <strong>da</strong> quell’episodio, i fatti e le risposte ricevute,che <strong>da</strong>lle scene di The Passion in poi lo hanno portato a<strong>da</strong>bbracciare Gesù con sempre maggior certezza.A cura di Davide CattiniVogliadiShopping?FRAGOLABLUQUALCOSADI PERSONALEIl prestito personaleper realizzare i tuoi progettie i tuoi desideriMessaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per tutte le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi a disposizione <strong>del</strong>la clientela presso ogni filiale <strong>del</strong>la Banca o sul sito web www.bper.it - aprile 20<strong>11</strong>Orari: 10,00-13,00 15,30-19,30STRADA STATALE MODENA-CARPI 290APPALTO DI SOLIERA (MO)TELEFONO: 059 569<strong>03</strong>0bper.it
Speciale parrocchia diMortizzuolo<strong>18</strong> marzo '1217el 75° anniversarioN <strong>del</strong>la morte <strong>del</strong>canonico ArmandoBenatti alcunisacerdoti diocesani si sonoriuniti l’8 marzo presso laparrocchia di Mortizzuoloper un momento diincontro e di preghiera.Particolarmente significativaper questa “seratasacerdotale” è stata lascelta <strong>del</strong> luogo, non soloperché proprio aMortizzuolo don Benattimoriva l’8 marzo 1937,ma anche perché laparrocchia ha donatonumerosi presbiteri alladiocesi negli ultimidecenni. Alle 19 è stataconcelebrata la messa,presieduta <strong>da</strong>l parroco donCarlo Bellini, a cui eranopresenti i nipoti di donBenatti e la comunitàparrocchiale. Durante lacelebrazione si è pregatoper le vocazioni sacerdotali,per i preti ammalati eanziani e per quellidefunti, fra cui don RinoMalagoli. E’ stato ricor<strong>da</strong>toinoltre con un’intenzioneparticolare di preghieradon Claudio Pontiroli, lecui condizioni di salute sierano aggravate proprio inquei giorni. A seguire donCallisto Cazzuoli haproposto un ricordo di donBenatti, tracciandone ilprofilo umano e spirituale.La serata è poi proseguitacon la cena, a cui hapartecipato il vescovoFrancesco Cavina, che hapotuto visitare per laprima volta la chiesa e lacanonica di Mortizzuolo eche si è intrattenuto con ipresenti in un clima difraternità. Un vivo ringraziamentoè an<strong>da</strong>to infine adon Benito Poltronieri ea Matilde Benatti, che sisono fatti promotori diquesta iniziativa nelricordo di un sacerdoteesemplare. Come hainfatti affermato donCazzuoli, “nell’umiltà,nella mortificazione e neldono di sé agli altri donArmando Benatti hapercorso le tappe <strong>del</strong>la suasantificazione personale.Tanto <strong>da</strong> essere considerato,e non solo <strong>da</strong>imortizzuolesi, come unsanto. Questa fama disantità che ancora oggi locircon<strong>da</strong> ci fa pensare cheforse si poteva essere piùcoraggiosi nel prendere inconsiderazione l’avvio diuna causa dicanonizzazione. Perchédon Benatti, che ha spesoil suo sacerdozio perl’educazione <strong>del</strong>la gioventùe la formazione deifuturi sacerdoti – haconcluso - non ha nulla <strong>da</strong>invidiare a figure comedon Bosco, don Cafasso edon Calabria”.Pagina a curadi Virginia PanzaniSacerdoti insieme nel ricordo di un confratello esemplare, don Armando BenattiUna vita donataL’annuncio <strong>del</strong> Vangelo a tutta lacomunità: bambini, giovani e adultiParrocchia increscita“Da sempre la comunitàsi è caratterizzata peruna forte tradizione religiosae per una viva partecipazionesia alla vita liturgicasia alle attività di animazione.Non stupisce allora che inquesta realtà siano fiorite tantevocazioni sacerdotali”. Cosìdon Carlo Bellini descrive laparrocchia di Mortizzuolo cheè stato chiamato a gui<strong>da</strong>re <strong>da</strong>l2004. Anni in cui si è realizzatoil progetto di recupero<strong>del</strong> complesso parrocchialeche oggi può svolgere al megliola sua funzione di cuorepulsante <strong>del</strong>la comunità. Conun rinnovato slancio nell’annuncio<strong>del</strong> Vangelo a tutte lerealtà presenti. Innanzitutto ibambini attraverso il catechismoe l’Acr, il centro estivo ei campi. “L’espansione edilizia- spiega don Bellini - haportato ad un aumento deiresidenti nel territorio parrocchiale,soprattutto di coppiegiovani con bambini. Pur nonessendo grandi numeri, sicuramenteavranno una loro incidenza,in particolare nellapartecipazione al cammino<strong>del</strong>l’iniziazione cristiana”.Si conferma buona la presenzadei giovanissimi e dei giovanidi Azione cattolica, nonostanteil problema generalizzato<strong>del</strong>la “tenuta” dei ragazzinel post-cresima. Conil gruppo dei giovani, sottolineadon Bellini, “si è sceltoquest’anno di trattaredon Carlo Belliniinnanzitutto <strong>del</strong> ruolo dei cattolicinella crisi economica edi accompagnare gli incontricon una veglia di preghieraaperta a tutta la parrocchia.Attualmente la riflessione èdedicata al tema <strong>del</strong>la comunitàe <strong>del</strong>l’accoglienza ed è inprogramma a fine aprile unavisita al Sermig di Torino”.Anche agli adulti, in particolarefra i trenta e i quarant’anni,con o senza figli, è statoproposto un percorso dicatechesi. “L’anno scorso -spiega don Bellini - si sonosvolti in via sperimentale dueincontri sull’argomento <strong>del</strong>labellezza, <strong>da</strong>lle 19.30 alle 22,con la possibilità di cenareinsieme e il servizio dibabysitter. Visto il buon riscontro,abbiamo ripreso inautunno con un ciclo sull’essenzialità<strong>del</strong>la vita. Nonostantelo sforzo di progettazionenotevole per i catechisti,riteniamo sia una propostavali<strong>da</strong> - sottolinea donBellini - perché cerca di tenerconto di quell’esperienza divita e di fede e di quelle competenzecon cui gli adulti, alcontrario dei bambini, si presentanoalla catechesi”.La parrocchia di Mortizzuolosvolge <strong>da</strong> una ventina d’anniun servizio di distribuzionedi vestiario a chi si trova incondizioni di difficoltà. Se lerichieste di generi alimentarisono soddisfatte <strong>da</strong>lle parrocchievicine, dove questo tipodi distribuzione si è ormaiconsoli<strong>da</strong>to, Mortizzuolo si èinvece, per così dire, specializzatanell’abbigliamento.Alcune volontarie si occupanoinfatti di smistare e suddividereper genere - uomo,donna, bambino - e per età icapi di abbigliamento che tanti<strong>del</strong> paese, <strong>da</strong> Mirandola e <strong>da</strong>idintorni portano in parrocchia.Gli indumenti sono poiesposti nel punto di distribuzionee chi arriva sceglie ciòdi cui ha bisogno pagandouna quota simbolica. “I nostri‘utenti’ - spiega don Bellini- sono prevalentementeFra i sacerdotimortizzuolesi ricordiamodon Rino e don GinoBarbieri, don RobertoBianchini, don CallistoCazzuoli, don RinoMalagoli, don MarinoMazzoli, don BenitoPoltronieri, don ClaudioPontiroli, don AntonioSiena.A Porta Aperta la distribuzione di vestiarioEro nudo…immigrati, anche se negli ultimitempi si sono aggiuntealcune famiglie italiane chehanno risentito degli effetti<strong>del</strong>la crisi economica. Le richiestesono numerose e spessoanche specifiche, come peri bambini <strong>da</strong> 0 a 5 anni, i cuicapi di vestiario sono usatiper poco tempo ma costanomolto. Per questa fascia d’etàcerchiamo dunque di averesempre un’attenzione particolare.La comunità - conclude- considera molto importantequesto servizio e nonmanca di sostenerlo. Bastiricor<strong>da</strong>re che durante laristrutturazione <strong>del</strong>la canonicasono stati destinati allo scopoalcuni locali appositi”.Novità alla scuola maternaCon una cinquantina di iscritti - al completo dei posti disponibili - la scuola <strong>del</strong>l’infanziaparrocchiale Filomena Budri costituisce una realtà educativa di primaria importanza. Direcente, spiega don Bellini, “si è compiuto un intervento di ristrutturazione che hainteressato in particolare il cortile. E’ stata creata una pavimentazione ‘in gomma’ e drenantein caso di pioggia, che permette di utilizzare di più e con maggiore sicurezza questo spazio”.La scuola ha inoltre promosso una serie di incontri rivolti a tutti i genitori con bambini <strong>da</strong>3 a 6 anni. Si inizierà giovedì 15 marzo <strong>da</strong>lle <strong>18</strong>.15 alle 19.45 con l’intervento <strong>del</strong>lopsicoterapeuta Marco Carione sul tema “Bolle di rabbia: significati e gestione”.
<strong>18</strong> <strong>18</strong> marzo '12Domenica <strong>18</strong> l’inaugurazione <strong>del</strong> nuovo ascensore Don Ivo Silingardi rievoca i fatti di Villa Emmaalla Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza di Mamma NinaTutto più accessibileSisono conclusi neigiorni scorsi i lavoridiadeguamento <strong>del</strong>la Casa<strong>del</strong>la Divina Provvidenzadi Mamma Nina. PalazzoBenassi, edificio di proprietà<strong>del</strong> Comune di Carpidove <strong>da</strong>l 1936 ha sede laPia Fon<strong>da</strong>zione che portail nome di MariannaSaltini, ha subito un intervento,nello spirito <strong>del</strong>lalegge regionale 14/2008sulle “Norme in materiadi politiche per le nuovegenerazioni”, che ha permessodi consoli<strong>da</strong>re evalorizzare un luogo cheper Carpi <strong>da</strong> sempre coincidecon un progetto educativo esociale: rivolto a bambine,adolescenti e giovani donnein difficoltà.Il grosso <strong>del</strong>l’opera riguar<strong>da</strong>l’installazione di un elevatore(ascensore) interno per rendereaccessibili i quattro piani<strong>del</strong>l’edificio e che sarà inauguratodomenica <strong>18</strong> marzo alle16.30 alla presenza dimonsignor FrancescoCavina, <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co EnricoSi terrà sabato 17 e domenica<strong>18</strong> marzo la Giornata nazionale<strong>del</strong>l’Unitalsi. A Carpi barellierie sorelle saranno presenti nelledue giornate sul sagrato <strong>del</strong>laCattedrale e in corso AlbertoPio per la distribuzione di materialeinformativo e per la raccoltafondi tramite la tradizionalevendita <strong>del</strong>le piantine diulivo e <strong>del</strong>l’olio. I volontari sarannopresenti anche sul sagrato<strong>del</strong> Duomo di Mirandola.Prosegue intanto l’iniziativa <strong>del</strong>laquestua nelle parrocchie <strong>del</strong>ladiocesi dove, spiega PaoloCarnevali, “stiamo ricevendouna calorosa accoglienza <strong>da</strong> partedei parroci e <strong>del</strong>le comunità. Ilnostro intento però – sottolinea– non è solo di raccogliere fondiper finanziare la partecipazionedei malati ai pellegrinaggima anche e soprattutto dioffrire uno stimolo, un incoraggiamentoad unirsi alle nostreattività”. Un programma di iniziativeche vivrà a breve unodei suoi appuntamenti principalicon il primo pellegrinaggio<strong>del</strong> <strong>2012</strong> a Lourdes. “La novità– spiega Carnevali – consistenel fatto che <strong>da</strong> quest’anno ipartecipanti ai pellegrinaggi regionalisaranno ospiti presso lastrutture alberghiere acquistatee ristrutturate <strong>da</strong>ll’Unitalsi. Inquesto modo l’associazione si èimpegnata a migliorare il serviziodi accoglienza, rendendolosempre più a dimensione di pellegrino”.V.P.Campe<strong>del</strong>li e di ToninoZanoli, consigliere <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneCassa di Risparmio diCarpi. L’importo dei lavori,comprensivi <strong>del</strong>la manutenzionestraordinaria, ammontaa 160mila euro, coperti con ilcontributo <strong>del</strong>la RegioneEmilia Romagna per 84milaeuro, <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione Cassadi Risparmio di Carpi per40mila euro e di Comune e PiaFon<strong>da</strong>zione “Casa <strong>del</strong>la DivinaProvvidenza” per la restan-Giornata nazionale UnitalsiSabato 17 e domenica <strong>18</strong> marzoIl “banchetto” <strong>del</strong>l’ulivo 20<strong>11</strong>Lourdes21-27 aprile in treno22-26 aprile in aereote quota di 36.000 euro.Il progetto (ideato nel 2009e re<strong>da</strong>tto <strong>da</strong>ll’architetto CesareSereni e <strong>da</strong>l geometraMirco Massari, tecnici<strong>del</strong> settore Restauro eConservazione <strong>del</strong> Patrimonioartistico e storico<strong>del</strong> Comune), a fine 2010è stato approvato <strong>da</strong>lla Soprintendenzaregionale aibeni architettonici epaesaggistici e nel 20<strong>11</strong><strong>da</strong>lla Regione EmiliaRomagna; 140 i giorni dilavoro impiegati per portarea termine le opere.L’evento cade vicinissimoalla <strong>da</strong>ta <strong>del</strong> 19 marzo,in cui si ricor<strong>da</strong> la consacrazionedi Mamma Nina e, comeogni anno, tutta la sua grandefamiglia si ritrova per un momentoinsieme. Intorno amezzogiorno sono previsti gliarrivi degli sposi e dei tantivolontari per salutare le sorelleche si trovano a letto, aseguire il pranzo a Sant’Agatadi Cibeno per poi ritornarealla Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenzaper l’inaugurazione.B.B.PellegrinaggiPadovaPellegrinaggio nazionale giovani19-21 maggio in pullmanPer informazioni: Unitalsi via San Bernardino <strong>da</strong> Siena14 a Carpi, tel. e fax 059 640590 (martedì e giovedì<strong>da</strong>lle 17.30 alle 19); per la zona di Mirandola, parrocchia<strong>del</strong> Duomo, tel. 0535 210<strong>18</strong> (sabato mattina).V ita <strong>del</strong>la C hiesaNel solco dei Giustion è facile sentire <strong>da</strong>Ndon Ivo Silingardi ilracconto <strong>del</strong>le vicendeche lo hanno visto, ormaisettant’anni orsono, protagonista<strong>del</strong>la Resistenzamodenese. L’occasione è venuta<strong>da</strong> un invito rivoltogli <strong>da</strong>alcuni genitori di Nonantola,che sabato 10 marzo lo hannochiamato nei locali <strong>del</strong>l’Abbaziaper rievocare quei giornied in particolare le vicen<strong>del</strong>egate ad un luogo particolaredi Nonantola, Villa Emma.Cosa accadde a Villa Emma?Tra il 1942 e il 1943, settantatréragazzi ebrei, in fuga permezza Europa, vengono ospitati<strong>da</strong>gli abitanti di Nonantola,che li salvano <strong>da</strong>i nazisti e poili aiutano a riparare in Svizzera,verso la salvezza. Per lamaggior parte ebrei di originetedesca, in fuga verso laPalestina quando l’occupazionetedesca e italiana <strong>del</strong>laJugoslavia bloccò loro la stra<strong>da</strong>,i bambini arrivarono aNonantola in due gruppi: 40il 17 giugno 1941, 33 <strong>da</strong> Spalatonell’aprile <strong>del</strong> ’43. In totale73 ragazzi, tra i 6 e i 21anni, tutti orfani dei genitorimorti nei campi di concentramento.A Villa Emma i ragazzivissero con gliaccompagnatori e educatori,Josef Indig, Marco Schoky eil pianista Boris Jochverdson.Con l’occupazione tedesca<strong>del</strong>l’Italia dopo l’8 settembre1943 e l’arrivo <strong>del</strong>le truppetedesche a Nonantola, la situazionecambiò: in meno di48 ore Villa Emma fu abbandonatae i ragazzi trovaronorifugio nel seminario <strong>del</strong>l’Abbaziae nelle case di contadinie artigiani. Grazie all’impegno,in particolare, <strong>del</strong> parrocodon Arrigo Beccari, i bambinifurono aiutati a fuggire apiccoli gruppi in Svizzera, trail 28 settembre al 16 ottobre1943. La maggior parte diloro riuscì ad arrivare in Palestinanel maggio 1945.Don Arrigo Beccari e il medicoGiuseppe Moreali sonostati in seguito onorati nelloYad Vashem, il sacrario <strong>del</strong>laShoah di Gerusalemme, ed èstato loro dedicato un alberonel Viale dei Giusti.La rievocazione di quei fattidon Ivo SilingardiVia <strong>del</strong>le Magliaie 4/1 - CARPITel. e Fax +39 059.693136email: info@lincontroristorante.itci trovi su FacebookAPERTO LA DOMENICA A PRANZO“Ti aspetto in cucina”Lo chef Carlo Gozziha creato un percorso per tutti coloro,donne e uomini,amanti <strong>del</strong> gusto e <strong>del</strong>l’olfatto che vogliono allargarela gamma <strong>del</strong> loro sapereLe Paste ripiene: 1° lezione sabato 10 marzo <strong>2012</strong>Le Verdure: 2° lezione sabato 23 marzo <strong>2012</strong>La Carne: 3° lezione sabato 31 marzo <strong>2012</strong>I Risotti: 4° lezione sabato 14 aprile <strong>2012</strong>I Dolci lievitati: 5° lezione sabato 28 aprile <strong>2012</strong>Il Pesce: 6° lezione sabato 5 maggio <strong>2012</strong>Gli Antipasti freddi: 7° lezione sabato 19 maggio <strong>2012</strong>Inizio ore 15.00-<strong>18</strong>.00, costo 40 euro a lezioneposti limitati • per prenotazionitel.059 693136 cell. Chef Carlo 3479770267I corsisti sono “obbligati” a sporcarsi le manicollaborando con lo chef e degustando insieme il risultato.così lontani, condotta <strong>da</strong> donIvo Silingardi e <strong>da</strong>ll’appassionatocustode di tante testimonianzesu quel periodo, donEmanuele Mucci, parroco diBagazzano, è stata condottanel tentativo di cogliere neiprotagonisti di allora, il dottorMoreali, don Tardini, donBeccari, don Pelati ed un centinaioancora di nonantolani,la forza che li aveva mossi.Nel racconto di don Ivo questaforza ha preso un nome:Gesù. Come quando vengonoricor<strong>da</strong>te le parole con cuidon Pelati accolse i ragazziebrei in Seminario: “Nel nomedi Cristo, entrate!”. Gesù operaattraverso quelle persone cherischiarono la vita per salvarequella <strong>del</strong> prossimo. Per lastessa ragione don Ivo e donArrigo Beccari, seppur pretipartigiani, a guerra finita ricevetterorichieste di aiutoproprio <strong>da</strong> chi li aveva perseguitati.Così <strong>da</strong> un storia lontana, certamenteesaltante, i presentihanno ricavato un’indicazioneper il presente, tempo nonfacile e che chiede di esserevissuto con una generosità <strong>da</strong>itratti non comuni.Marco MartinelliIl ristorante L’incontro presenta“Serate di gusto”Lunedì 19 Marzo <strong>2012</strong> ore 21La cantina Livio Felluga, considerata<strong>da</strong> tutti la capostipite <strong>del</strong>lavitienologia friulana, presenterà ivini <strong>del</strong>la loro migliore produzionecon amore e passione che dura<strong>da</strong> ben 5 generazioni.Il menù <strong>del</strong>lo Chef Carlo Gozziesalterà al massimo le qualitàorganolettiche dei vini proposti• Gamberi lar<strong>del</strong>lati con salsa dicannellini - Sharis 2010(chardonnay e ribolla gialla)• Seppia cotta a bassa temperaturain salsa all’arrabbiata - SauvignonColli Orientali <strong>del</strong> Friuli 2010• Risotto con zucca, trevigiano ecappesante - Illivio Colli Orientali<strong>del</strong> Friuli Bianco 2010• Bianco di branzino in guazzettodi pomodoro e melanzane - TerreAlte Colli Orientali <strong>del</strong> Friuli Rosazzobianco 2009• Ricoperto di Spa<strong>da</strong> - Sossò ColliOrientali <strong>del</strong> Friuli Rosazzo rossoriserva 1996• Tortelli fritti con crema al Picolite profumo d’arancia - Picolit ColliOrientali <strong>del</strong> Friuli 2007Euro 55.00 - Per prenotazioniTel . 059/ 693136
<strong>18</strong> marzo '1219GMag<strong>da</strong> Gilioliuar<strong>da</strong>re un cielo stellato<strong>da</strong>lla città, con le lucied il frastuono che distraggono,non è maicome guar<strong>da</strong>rlo in aperta campagnadove il buio ed il silenziofanno cogliere particolarie sensazioni che toccano nelprofondo <strong>del</strong>l’animo. Stessasensazione lo ha <strong>da</strong>to l’ascolto<strong>del</strong>la testimonianza di suorFranca e suor Joshita nell’incontrosvoltosi in Centro Missionariocon il gruppo <strong>del</strong>leAnimatrici Missionarie duesettimane fa. Il Signore man<strong>da</strong>sempre, al suo popolo, deisegni che indicano la stra<strong>da</strong>che Lui vuole si percorra ma,la frenesia <strong>del</strong>la vita quotidiana,i rumori, le insegneluminose che abbagliano, fannoperdere la percezione diquesto, <strong>del</strong> senso <strong>del</strong> silenzio,<strong>del</strong> restare in ascolto percapire il messaggio che Luitenta di man<strong>da</strong>re. L’arrivo diqueste due suore <strong>del</strong>la CongregazioneFiglie di San Francescodi Sales che hanno accompagnatol’arrivo <strong>del</strong> nuovoVescovo monsignor FrancescoCavina nella nostra diocesi,insieme a don Antonello,sono uno di questi segni coni quali il Signore sta tendendola mano ai suoi figli. Nonè un’oratrice, suor Franca, mal’amore che ha nel cuore peri bambini, i poveri, gli ammalatiche ha lasciato in SudAfrica dopo quarantuno annidi missione, e, l’amore per ilSignore, coinvolgono più diqualsiasi abile prestigiatore.Era il 1970 quando arrivò inAfrica, insieme a dueconsorelle, per aprire la primamissione <strong>del</strong>la sua congregazionenel villaggio diKamiskrun distante cinquecentochilometri <strong>da</strong>lla capitaleJohannesburg ed erano 170i bambini <strong>del</strong>l’orfanatrofio acui tutti i giorni doveva <strong>da</strong>re<strong>da</strong> mangiare con pochissimimezzi. “Sono stata aiutata asuperare le varie difficoltà e acorrispondere al dono <strong>del</strong>laSuor Franca e suor Joshita <strong>del</strong>le Figlie di San Francesco di Sales:<strong>da</strong>lla missione al servizio alla Chiesa di CarpiNella logica <strong>del</strong> donovocazione missionaria, graziealle tante persone che mihanno voluto bene. Ho sperimentato– racconta commossasuor Franca - anche tantegioie e tra queste, la più grande,è stata sempre quella dipoter visitare gli ammalati ele persone anziane per portareloro un po’ di confortospirituale e di aiuto materiale,soprattutto mi sono sforzatadi portare, Gesù”. Ricor<strong>da</strong>anche quei bambini <strong>del</strong>lascuola, dove ha lavorato pernove anni, che ogni mattinafacevano a gara per essere iprimi ad an<strong>da</strong>re in chiesa perun momento di preghiera prima<strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>le lezioni.Oppure quando chiedeva aibimbi, nel periodo quaresimale,di <strong>da</strong>re qualcosa <strong>del</strong>loro piatto per gli ammalati e,loro con molto orgoglio, portavanouna patata, una bietolao una carota.Suor Joshita ha ventinove anni,viene <strong>da</strong>ll’India, ha l’angosciadi non saper parlare benel’italiano ma è molto brava,Sede: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 - Carpi.Recapiti: Tel e fax 059 689525.e-mail: cmd.carpi@tiscali.it.Dal 4 al <strong>18</strong> gennaio l’ufficio sarà aperto<strong>da</strong>l lunedì al venerdì <strong>da</strong>lle 10 alle 12Suor Franca e suorJoshita porteranno laloro testimonianzapresso la parrocchia diSanta Croce mercoledì21 marzo alle ore 21.più di altri al suo posto. Impiegòtre giorni di viaggio,<strong>da</strong>l suo villaggio nella regionedi Orissa, nell’est <strong>del</strong>l’India,per raggiungere il Conventodove sarebbe diventatasuora. Qui ha dovuto impararel’inglese e quando ha emessoi voti le hanno chiesto diCorso per volontariEstatein missioneProsegue il corso di formazioneorganizzato <strong>da</strong>i Volontari per leMissioni in collaborazione conil Centro missionario diocesanoe l’Associazione Amici <strong>del</strong> Perù.L’intento è di offrire agli aspirantivolontari una formazione/informazione di carattere generalesulla realtà missionaria.Martedì 20 marzo <strong>2012</strong>Sede Volontari per le Missioni,Stra<strong>da</strong> statale nord <strong>11</strong>2,S. Giustina a MirandolaQuale spiritualità per il volontario?Mons. Douglas Regattierivescovo di Cesena SarsinaInfo: Volontari per le Missioni, Stra<strong>da</strong> Statale <strong>11</strong>2, SantaGiustina di Mirandola; tel. 340 2482552; e-mailvol.mission@tiscali.it; Centro missionario diocesano, CorsoFanti 13, Carpi - tel. 059 689525, e-mail cmd.carpi@tiscali.it;Amici <strong>del</strong> Perù, via Bologna 17/A, Carpi - tel 340 1<strong>03</strong>8852,e-mail amici<strong>del</strong>peru@virgilio.itan<strong>da</strong>re in un altro paese, l’Italia.Le preoccupazioni hannolasciato spazio all’obbedienzae alla volontà <strong>del</strong> Signoreper cui è arrivata a Roma, poia Lugo, ad Arezzo in una strutturaper anziani: lei non sapevadire nemmeno buongiornoe si chiedeva a cosa sarebbestata utile. Poi, lo scorso annole viene chiesto di venire aCarpi, cosa fare? Ha obbeditoa quello che gli ha chiestoil Signore come ha obbeditosuor Franca, nonostante ilcuore africano che le batte inpetto. “Anche la nostra congregazioneha il calo <strong>del</strong>levocazioni e, quando alla madregenerale, è stato chiestodi <strong>da</strong>re due suore per Carpi èstato un grosso sforzo, comepure per il Vescovo di Imola<strong>da</strong>re un sacerdote, donAntonello”.Dopo questa affermazione miè balzata agli occhi l’immagine<strong>del</strong>la Messa assistita inuno dei miei viaggi inMa<strong>da</strong>gascar, celebrata <strong>da</strong>lmissionario padre PedroOpeka (premio per la pace2009) alla sua comunità dimendicanti raccolti ai bordi<strong>del</strong>le strade <strong>del</strong>la capitale, riunitisu di una collina e messia lavorare nelle cave a spaccarepietre tutto il giorno sottoil sole cocente e nella discaricadi Tanà: l’inferno sullaterra. Eppure questi poveri,al momento <strong>del</strong>l’offertorio,tutti, ma proprio tutti (circa 5Don Carlo Cavina, il donBosco <strong>del</strong>la Romagna,nasce a Castel Bolognesenel <strong>18</strong>20, a sedici anniriceve l’abito <strong>da</strong>l Vescovodi Imola (che divienepoi Papa Pio IX). Dopocinque anni in Seminariodiventa parroco aMontecatone. Da quelmomento fa suo il mottodi San Francesco di Sales“Da mihi animas, coeteratolle” (Dammi le animeprenditi il resto). Nel<strong>18</strong>50 diventa prevosto aLugo. Nel <strong>18</strong>91 fon<strong>da</strong>ufficialmente, con l’aiutodi madre Teresa Fantoni,la Congregazione didiritto diocesano <strong>del</strong>leFiglie di San Francescodi Sales, in risposta ad unsuo progetto religioso esociale. Alle suore chiedeil duplice apostolato <strong>del</strong>lapreghiera e <strong>del</strong>l’educazionecristiana <strong>del</strong>lagioventù. Queste suore“devono essere insiemeapostole <strong>del</strong>la preghiera especialiste nell’educarealla fede, capaci difondere nella propria vitacontemplazione e azionein modo tale che questedue dimensioni sianoinseparabili e semprepresenti”. Oggi la congregazioneconta circa400 religiose sparse inItalia, Sud Africa, India,Filippine, Brasile, Inghilterra.mila persone), si sono alzatied hanno <strong>da</strong>to il loro obolo.Indimenticabile! Perciò a me,semplice spettatrice di tantemeraviglie, sorgono spontaneequeste domande: “Qualeil senso <strong>del</strong> cammino che haportato due suore <strong>da</strong>ll’Africae <strong>da</strong>ll’Asia nella piccola Carpi,quale il senso di un sacerdoteche ha lasciato una comunitàche comunque aveva bisognodi lui, quale messaggio Diosta <strong>da</strong>ndo al suo gregge? Qualeil senso <strong>del</strong> bimbo orfano chedà la sua patata all’ammalato,quale il senso <strong>del</strong> miseroche dà la sua offerta durantela Messa? Saprà questa vivacee varia comunità diocesanaessere accogliente e attenta aquesti segni? Saprà abbandonareabitudini consoli<strong>da</strong>te per<strong>da</strong>re il suo obolo?”.AGENZIA ONORANZE FUNEBRISALVIOLISRLSerietà e professionalitàin ogni nostro servizioAttenzione e rispettoper la sensibilitàreligiosa dei nostri clientiSede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799Filiale di Limidi di Solieravia Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799Filiale di Bastigliavia Marconi, 44/46 - Tel. 059.652799
V ita <strong>del</strong>la C hiesaMercoledì 7 marzo, alleore 2.40, è partita perla vita eterna NorinaGalavotti, “mamma di vocazione”a Noma<strong>del</strong>fia. ConIrene Bertoni fu una <strong>del</strong>leprime giovani ad aderire all’operafon<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> don ZenoSaltini, dedicando la propriavita ad un carisma particolare:verginità e maternità.Rinunciando cioè aduna famiglia “<strong>del</strong> sangue”per aprirsi ad una famigliapiù grande, facendo <strong>da</strong> mammaai “figli <strong>del</strong>l’abbandono”.Una famiglia che si èriunita numerosa venerdì 9marzo a Noma<strong>del</strong>fia per leesequie, celebrate <strong>da</strong> donFerdinando, successore didon Zeno. Erano presenti ifigli di Norina, fra cui alcunidei primi <strong>da</strong> lei accolti, ifamigliari, con una <strong>del</strong>egazione<strong>da</strong> Mirandola e SanGiacomo Roncole, e tantiamici. “Le mamme di vocazione– ha detto donFerdinando nell’omelia -sono portatrici di una grandezzache può sembrare piccolapoiché l’amore non farumore. In questo nostro tempoche sembra aver paura<strong>del</strong>la maternità, ecco un raroesempio di quell’amore cheè l’alimento <strong>del</strong>la vita. Lastoria di Norina dimostra cheil Vangelo è vero e che lelacrime versate sono ricompensate.Con donne comeNorina il mondo potrà essere<strong>da</strong>vvero diverso”. E unclima di festa – come capitararamente nei funerali – haaccompagnato la celebrazionein cui, con gesti toccanti,i bambini si sono stretti intornoal feretro di Norina e igiovani di Noma<strong>del</strong>fia hannoeseguito una <strong>da</strong>nza.Note biograficheSecon<strong>da</strong> di tredici figli,Norina Galavotti nasce aSanta Giustina Vigona, frazionedi Mirandola, il 5 febbraio1923. Nel 1931 la suafamiglia si trasferisce a SanGiacomo Roncole.A 21 anni, nell’estate 1944,seguendo l’esempio di altregiovani, lascia la famigliaper entrare nell’Opera PiccoliApostoli, fon<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> donZeno Saltini, e diventare20 <strong>18</strong> marzo '12 Il messaggio<strong>del</strong> VescovoMonsignor FrancescoCavina, insieme aisacerdoti e ai fe<strong>del</strong>i<strong>del</strong>la diocesi di Carpi, siè unito al dolore deifamigliari e <strong>del</strong>la comunitàdi Noma<strong>del</strong>fia perla dipartita al cielo diNorina Galavotti ed hainvitato tutti “a ringraziareil Signore perl’amore che, attraversoil sì di Norina, è statoNorina Galavotti e Irene Bertonidonato a tanti bambini eragazzi senza unafamiglia”.Il film“Norina. Una mamma 74 figli” è il titolo <strong>del</strong>film che qualche anno fa don MassimoManservigi, sacerdote e regista ferrarese, hadedicato alla mamma di Noma<strong>del</strong>fia. Un’operacapace di trasmettere con efficacia, grazie allapartecipazione <strong>del</strong>l’intera comunità noma<strong>del</strong>fa,l’esperienza umana e cristiana di una donna chesi è lasciata condurre <strong>da</strong> Dio in una straordinariaavventura spirituale. Il dvd <strong>del</strong> film è disponibilepresso Notizie, via don Eugenio Loschi 8, Carpie presso il negozio Koinè, Corso Fanti 42 afianco <strong>del</strong> Seminario.Norina Galavotti ha concluso ilsuo cammino terreno perincontrare il Signore a cui haconsacrato tutta la vita.L’abbraccio <strong>del</strong>la grande famigliadi Noma<strong>del</strong>fiaChiamataad esseremammaricevono il Premio Pico<strong>da</strong> Edmondo Trionfini,presidente <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneCassa di Risparmio di Mirandola“mamma di vocazione”.Norina seguirà don Zeno poinell’ex campo di concentramentodi Fossoli, occupatoe trasformato in Noma<strong>del</strong>fia,che significa “legge <strong>del</strong>lafraternità”. Si formano intantole prime famiglie disposi disposti ad accoglierecome figli i fanciulli abbandonati.Il 1952 è l’anno <strong>del</strong>lagrande prova: don Zenoviene allontanato <strong>da</strong>Noma<strong>del</strong>fia e, su sua richiesta,ridotto allo stato laicale,mentre la comunità divisaviene dispersa in vari luoghi.Nove anni più tardi donZeno viene riammesso <strong>da</strong>papa Giovanni XXIII all’esercizio<strong>del</strong> sacerdozio eNoma<strong>del</strong>fia, che ora ha sedein provincia di Grosseto, erettaa parrocchia. Nel frattempoNorina è inviata in diverselocalità ad avviare e animarenuovi gruppi <strong>del</strong>la comunità.Dal 1963 al 1978risiede a Vezzano, pressoLa Verna (Arezzo). Quindiritorna a Noma<strong>del</strong>fia, doveil 15 gennaio 1981 muoredon Zeno. Nella sua vita hadonato la maternità a 74 figli.Con Irene Bertoni è statainsignita <strong>del</strong> Premio Pico<strong>del</strong>la Mirandola nel novembre2006.V.P.La testimonianza“Io sono qui”In una testimonianzarecente Norina Galavottiaveva ripercorso la suavita, definendola “meravigliosa”:“Signore tiringrazio, perché hoprovato <strong>del</strong>le gioie che lenostre mamme che cihanno messo al mondonon hanno mai provato.Anche se ci sono statedentro tante lacrimeperché dico sempre che,se la mia stanza avesse lesponde, ci vorrebbe labarca per entrare. Gesùquello che ho chiesto mel’ha sempre concesso maquanto ho pianto e quantoho pregato! Io sono qua epenso che veramente ilSignore l’abbia volutaquesta cosa… <strong>da</strong>re ilsorriso a tanti bambini”.In un’intervista rilasciataqualche settimana faNorina aggiungeva: “Setornassi indietro, non fareinulla di diverso <strong>da</strong> ciò cheho fatto fin qui. Dicosempre che sarà quel cheDio vuole… ‘Signore, ioho scelto questo, camminainsieme con me; con Tefaremo <strong>del</strong>le cose grandi,<strong>da</strong> soli no’. Vorrei morirein pace, sapendo i mieifigli un po’ sistemati. Nonso, forse il mio è un attodi egoismo, forse perchésono i miei figli. So che diguai ce ne sono tanti,tanti, anche per gli altri,però dico sempre: ‘Signore,se vuoi, se puoi, iosono qui’. Non ha importanzase sono ferma aletto, tra l’altro sonoservita e riverita....”. Eancora: “Io ho avuto tantegrazie, ma non posso dire:‘Basta Signore, cominciaad accontentare qualcunaltro’. Non lo dico perchésento proprio il bisognoche il Signore mi aiutisempre. Finché viviamo,abbiamo bisogno, tuttihanno bisogno, e Lui èinfinito. Lui può faretutto. L’unica cosa chenon dobbiamo fare èdisperare. Io sono qui,ecco ho quella bellafinestra, e vedo gli uccellini,gli alberi, i fiori, eccoil pettirosso. Viene e misaluta. Io sono qui”.Parrocchia di ConcordiaCircolo Anspi SplendorPellegrinaggioin Polonianei luoghi <strong>del</strong> Beato Giovanni Paolo IICracovia, Santuario <strong>del</strong>la DivinaMisericordia, Wadowice, Czestochowa2-5 giugnoIn aereoIscrizioni entro il 31 marzo. Info: don Franco Tonini,parrocchia di Concordia (via <strong>del</strong>la Pace, 20); tel 053540531; e-mail: parrocchiadiconcordia@gmail.com ooppure info@pianetarosso.netParrocchia di Cortilee San Martino SecchiaCircolo Anspi “Perla” di CortilePellegrinaggi <strong>2012</strong>29 aprile-1 maggio:San Giovanni Rotondoe Isole Tremiti2 giugno: Padova – Basilicadi Sant’Antonio20-21 ottobre: AssisiPrenotazioni:tel. 059 662639 (<strong>da</strong>lle 20 alle 23)Circolo Anspi MarioGasparini CasariSant’Antonio in Merca<strong>del</strong>loPellegrinaggi/gite <strong>2012</strong>Mercoledì 25 aprilePisaPartenza ore 6 <strong>da</strong>vanti alla chiesa e rientro in serata.Numero minimo partecipanti: 30 persone.E’ richiesta la tessera Anspi (costo 8 euro)Prezzo: 65 euro. Iscrizioni entro lunedì 16 aprile pressoGiovanna Mantovani tel. 059 674178, cell. 348 1939737;Sandra Gasparini tel. 059 674233; Anna Maria Cavazza tel.059 674195.
Sabato 10 marzo, in SalaDuomo a Carpi, allapresenza <strong>del</strong> Vescovomonsignor Francesco Cavinae di varie personalità, si èinaugurata la mostra di TrentoLongaretti, maestro diinculturazione <strong>del</strong>la fede.L’esposizione, proposta <strong>da</strong>ll’AzioneCattolica con ilcoinvolgimento <strong>del</strong>la Diocesie il patrocinio <strong>del</strong> Comunedi Carpi, rientra nell’ambito<strong>del</strong> tema “Comunicazione ecultura” che l’associazionelaicale sta portando avantinei gruppi di catechesi organicaadulti.In linea con il percorso annuale,la Coa intende accoglieree portare all’attenzionedi tutti varie esperienze,tra cui l’incontro con figurecome Longaretti, testimonedi una fede che ha saputoincarnarsi nella quotidianitàe le cui opere sono lievitoevangelico nella nostra cultura.Longaretti ha orientato la suaopera su alcune tematichefon<strong>da</strong>mentali, che fanno riflettere.Le sue figure protese,in movimento, le famiglie,i vian<strong>da</strong>nti, i poveri, sono gentein fuga ma non disperata,perché alla ricerca di qualcosadi meglio sotto l’occhiodi Dio. E’ un mondo di fedeche si offre a tutti, credenti enon, perché al suo centro cisono l’uomo e la grandesfaccettatura <strong>del</strong>l’umanità,<strong>del</strong>l’“Homo Viator” e<strong>del</strong>l’“Homo Dolens”, benespressa <strong>da</strong>lla ricchezza deicolori.Monsignor Cavina ha sottolineatocome nell’arte diLongaretti si colga immediatamenteun messaggio di amoree di speranza, perché lavita <strong>del</strong>l’uomo è un viaggioverso un mondo migliore.Maria Silvia Cabri“Per un certo periodo ho dedicatola mia attenzione alla pitturasull’uomo: ne è nato un ciclodi venti tele intitolato ‘HumanaPictura’. Ma <strong>da</strong> sempre la miapittura è dedicata all’uomo ealla donna. Non faccio paesaggi,al massimo qualche naturamorta intimista e non dipingonemmeno persone reali, seescludiamo i ritratti che eseguosu commissione. Dipingo figureimmaginarie, come in unmondo fantastico. Qualcuno miha fatto notare che, a volte, richiamoChagall. Penso sia vero,anche se che lui è ebreo e iosono bergamasco e cattolico.La sua, come la mia è una pitturadi estrema fantasia. In alcuniquadri ci sono anche dieci ododici lune, di tanti colori diversi.Sono cose un po’ straneche fanno immediatamente capireche non si tratta di pitturarealistica. E’ una favola, unafantasia, una poesia”. Così descrivese stesso e la sua arteTrento Longaretti, all’indomani<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong>lamostra a lui intitolata.Se in una prima fase prevale lastaticità dei personaggi, soprattuttodopo la guerra compaionofuggiaschi, vian<strong>da</strong>nti,musicanti: “gente non infelice– chiarisce –, ma che cerca qualcosadi meglio. L’altro grandemotivo <strong>del</strong>la mia pittura è l’amorematerno, la madre con il bambinoche per me è la forma piùalta <strong>del</strong>l’amore. Io assommo lìC ultura e S pettacolitutto quello che si può chiamareL’ANGOLO DI ALBERTOInaugurata la mostra di Trento Longaretti che racconta il suo percorso artisticoDipingere l’uomoIl gallerista Evarista Bonelli,Trento Longaretti emonsignor Cavinaamore. Poi ci sono personaggipittoreschi, arlecchini, artisti <strong>del</strong>circo dei poveri: tante altre figurededicate alle vicende <strong>del</strong>l’uomo,al sentimento <strong>del</strong>l’uomo”.Comunicazione, cultura, comunionee pace sono i temi suiquali rifletteranno quest’annogli adulti di Azione Cattolicaa Carpi: quali tonalitàassumono queste parole all’interno<strong>del</strong>la sua opera?Io sono un pittore figurativo ecredo di comunicare chiaramenteil mio pensiero e le mie ricerche.Credo che tutti capiscano,cosa è il mio quadro: se è unamadre, un uomo in cammino, ilvolto, l’espressione… La parolacomunione mi fa pensare allasensibilità <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’artistanei confronti di ciò che succedenel mondo. Io cerco di essere insintonia con le vittime <strong>del</strong>leguerre, <strong>del</strong>le tragedie. Alloradipingo gente costretta a fuggire,che abbandona tutto in cercadi salvezza: mi sento in comunionecon loro.Con le mie opere esorto allapace perché faccio vedere glisfortunati, i colpiti <strong>da</strong>lle guerre.La mia pittura è una denuncia eun invito a non commettere piùqueste ingiuste atrocità. Se nelmondo ci fossero pace e giustizia,non ci sarebbero più i mieiprofughi e fuggiaschi. Invece,io voglio che chi guar<strong>da</strong> i mieiquadri pensi che ci sono ancheloro.Il tema <strong>del</strong>la povertà è ricorrenteall’interno <strong>del</strong>la suaopera: come mai questa attenzione?Sin <strong>da</strong>ll’inizio le mie tele eranosui poveri e non sui ricchi. Significativoa questo riguardo èNell’ambito <strong>del</strong>la mostragiovedì 29 marzo alle ore21 presso la Sala Duomo diCarpi si terrà l’incontro <strong>da</strong>ltitolo “Ero straniero e miavete accolto”. Interverrà conuna meditazione fratel Lino,segretario <strong>del</strong>la comunità diBose.il titolo di una mostra che feci aRimini “Com-passione”, cioèla mia passione per questo mondoche rappresento. Il mio è unfantasticare su questo mondodei meno fortunati. Io non sonopovero ma credo di capire cosavuol dire povertà. Uno degliscopi <strong>del</strong> mio lavoro, quandoentro nelle case con i miei lavorie quando espongo nelle mostre,è di far pensare che al mondoc’è anche la povertà.Una veemente contestazione<strong>del</strong>la tragicità <strong>del</strong>la vita o lasperanza di chi, anche nelledifficoltà, sa di essere nellemani di Qualcuno: quale diqueste due interpretazioni èpiù affine al suo pensiero?Non sono in sintonia conl’espressionismo tedesco cheera veramente tragico e drammatico.Quest’anno ho presentatoalla biennale di Venezia unquadro di tre metri, “vian<strong>da</strong>ntisotto l’occhio di Dio”: nel cieloè raffigurato un grande occhio,quello di Dio, che veglia sullesorti di quei migranti. I soggettiche dipingo non sono dei disperati,cercano solo un mondomigliore, ma in loro non c’èrabbia. Non ci sono personeuccise o torturate, niente di tragico.E’ solo la realtà dei due<strong>18</strong> marzo '1221terzi <strong>del</strong>l’umanità che vive inpovertà per i quali ho un sentimentodi comprensione.Ha realizzato molte opere diarte sacra: esiste nella sua pitturauna differenza tra l’artesacra e quella per così dire“laica”?Io sono un pittore molto anzianoe conosco molto bene il mestiere.Per le chiese ho fattovetrate, mosaici, graffiti, paled’altare, insomma tutto quelloche fa parte <strong>del</strong>l’arte sacradevozionale. Il parroco che micommissiona una pala d’altarevuole che si capisca bene qual èil soggetto perché desidera chei fe<strong>del</strong>i siano invitati a pregaredi fronte ad essa. La Chiesa hasempre invitato gli artisti affinchéle loro opere affiancasserola liturgia e aiutassero il fe<strong>del</strong>enella propria crescita spirituale.Diverse sono le mie classichefigure, come quelle di questamostra, di fronte alle quali noncredo che la gente sia invitata apregare. Un terzo tipo di opere,invece, le dipingo per me; sonoper esempio i quadri <strong>del</strong> VenerdìSanto, sui quali a volte nonc’è nemmeno la figura, ma solola croce nera con qualche tintascura. Vedendoli, un sacerdotedi Bergamo ha definito l’arteche io faccio per me, più religiosadi quella che faccio per lechiese. Nei lavori che eseguoper le chiese c’è molto “mestiere”.Invece in queste opere chefaccio per me c’è un intimismoreligioso. Paolo VI, che ho conosciutomolto bene, era moltovicino agli artisti e ha fatto unaraccolta di opere religiose contemporaneein Vaticano. Ecco,io credo di entrare in questoconcetto di arte religiosa contemporaneache anche chi non ècattolico può comprendere nellasua componente di religiosità.A cura di Silvia Pignatti eBenedetta BellocchioLa mostra resterà apertafino a domenica 1º aprilecon i seguenti orari:venerdì e domenica 16/19,sabato 9.30/12.30 e 16/19.APPUNTAMENTIDONNE E ACQUERELLOFino a domenica 25 marzoCarpi - Sala espositiva Fon<strong>da</strong>zione Crc (corso Cabassi)“Donne che fanno l’acquerello” è il titolo <strong>del</strong>l’esposizione <strong>del</strong>leopere di Sandra Campostrini, Lorena Ghizzoni, Libera Guidetti,Giuliana Lugli e Rosella Tagliavini, con un omaggio particolare aEd<strong>da</strong> Martini. A cura <strong>del</strong>l’Università <strong>del</strong>la Libera Età Natalia Ginzburg,in collaborazione con la Fon<strong>da</strong>zione Cassa di Risparmio di Carpi.Apertura <strong>del</strong>la mostra fino a domenica 25 marzo: tutti i giorni ore 10-12 e 17-19. Ingresso libero. Info: tel. 059 652320.LA LUNA DI DANTE, ARIOSTO E LEOPARDIVenerdì 16 marzoSan Possidonio – Teatro VariniAlle 20.45 l’Assessorato alla cultura propone una serata sul tema“Viaggio sulla luna con Dante, Ariosto e Leopardi”. Interviene LucaGherardi, giovane socio <strong>del</strong>la Società Dante Alighieri. Ingressolibero. Info: www.comune.sanpossidonio.mo.itMOZART O LA VITA IN MUSICAVenerdì 23 marzoCarpi – Auditorium Biblioteca LoriaProsegue il percorso gui<strong>da</strong>to di visione ed ascolto critico di tremelodrammi <strong>del</strong> compositore Wolfgang Amadeus Mozart. ConduceMario Bizzoccoli, responsabile Centro Studi Musicali Teatrali Cinematografici.Gli incontri sono collegati al corso “Storia <strong>del</strong>la musica:Mozart o la vita in musica” promosso <strong>da</strong>ll’Università Mario GaspariniCasari. Alle 15.30 il secondo appuntamento sarà dedicato al DonGiovanni. Ingresso libero. Info: mario.bizzoccoli@comune.carpi.mo.itMirandolaMedioevo romanticoNell’ambito <strong>del</strong> ciclo “Percorsidi lettura. Incontri con l’autore”promosso <strong>da</strong>lla Bibliotecacomunale di Mirandola giovedì22 marzo alle ore 21 pressola saletta <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneCassa di Risparmio diMirandola al Castello dei Picosarà presentato il volume “Medioevoromantico. Poesie emiti all’origine <strong>del</strong>la nostraidentità” di Paolo Golinelli,docente di storia medioevaleall’Università di Verona. Interverrannol’autore e MarioAllegri (Università di Verona).Il percorso proposto nel saggioè un’inedita carrellata suimomenti decisivi e, soprattutto,sui personaggi più affascinanti<strong>del</strong>la nostra storia medioevaleche hanno fortementecondizionato tutta la cultura<strong>del</strong> XIX secolo e che hanno<strong>da</strong>to vita a un medioevo romanticofonte di ispirazioneper la costruzione di un nuovoStato libero e indipendente.
22 A<strong>18</strong> marzo '12Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi:gen<strong>da</strong>Famiglia, Giovani,Educazione, CulturaCURIA VESCOVILECENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”Curia Vescovile,Corso Fanti, 13 CarpiTel 059 686048Tre sezioni – Biblioteca, Archivistorici ed Emeroteca eMultimediale – rivolte in modoparticolare a catechisti, animatoridei gruppi associativi, studenti,insegnanti.UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIAREProgetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche familiaripiù urgenti, creando occasionie luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodi<strong>del</strong>la vita familiareSede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:info@pastoralefamiliarecarpi.org ,www.pastoralefamiliarecarpi.orgCENTRO DI CONSULENZA FAMILIARERisponde alle esigenze relazionali<strong>del</strong>la vita di coppia, <strong>del</strong>la famigliae <strong>del</strong>la persona.Senza scopo di lucro e gratuito,nel rispetto assoluto <strong>del</strong> segretoprofessionale.Via Catellani 9 - Carpi Tel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: info@consultoriodiocesano.itSi riceve su appuntamento oppure attraverso ilsito nel servizio mail-help.AGAPE DI MAMMA NINACasa di accoglienza femminilesecondo il carisma <strong>del</strong>la venerabileMamma Nina Saltini. Gestitaanche con l’aiuto di volontari.Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059 641015– Fax 059 6223<strong>18</strong>1.SERVIZIO DIOCESANO PER LA PASTORALE GIOVANILECoordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la formazionedegli educatori. Promuovela realizzazione di progetti educativispecifici in vari ambiti pastorali.Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e nazionale.Propone e diffonde i sussidiformativi per i giovani.Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:s.ghelfi@tiscali.itOrario: tutti i giorni previo accordo telefonicoEFFATÀ ONLUSSi impegna nella promozione deidiritti <strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>l’adolescenzae nell’innovazione esperimentazione di servizi socioeducativi(doposcuola, sostegnoai disturbi specifici <strong>del</strong>l’apprendimento,campi gioco estivi, formazionedegli educatori di stra<strong>da</strong>e dei centri di aggregazione).Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, <strong>18</strong>; Recapito:c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.VENERDÌ 16AZIONE CATTOLICA• Bardolino (Vr) e Albarè (Vr) – Esercizispirituali Acr. Fino a domenica<strong>18</strong>• Ferrara di Monte Baldo (Vr) – Esercizispirituali Giovanissimi biennio.Fino a domenica <strong>18</strong>DOMENICA <strong>18</strong>INCONTRI• Ore 9.30 – Carpi, Seminario vescovile– “La famiglia: il lavoro e la festa”,ritiro spirituale di Quaresima per lefamiglie. Aperto a tuttiLUNEDÌ 19PREGHIERA• Ore 19 – Carpi, San Giuseppe Artigiano– Santa Messa nella festapatronale presieduta <strong>da</strong>l VescovoParrocchia <strong>del</strong>la CattedralePellegrinaggio al santuariodi BoccadirioParco di Monte Solea Marzabottoe abbazia di MonteveglioDomenica 22 Aprile <strong>2012</strong>PROGRAMMA- Ore 8.00 partenza in pullman <strong>da</strong>lSagrato <strong>del</strong>la Cattedrale di Carpi.- Ore 10.00 arrivo previsto al Santuariodi Boccadirio.- Ore <strong>11</strong>.00 S.Messa.- Ore 13.00 pranzo al sacco.- Ore 14.30 partenza per il Parcodi Monte Sole a Marzabotto e aseguire Monteveglio per visita <strong>del</strong>l’Abbaziae recita dei Vespri.- Ore <strong>18</strong>.30 rientro verso Carpi conarrivo previsto per le ore 20.00.Quota individuale di partecipazione:Euro 25,00.Info: 348/2566001 rif. PasqualeCorteseVENERDÌ 23AZIONE CATTOLICA• Affi (Vr) – Esercizi spirituali Giovanie Adulti. “Educati alla vita buona<strong>del</strong> Vangelo. L’insegnamento nuovodi Gesù nel vangelo di Marco”, donAndrea Andreozzi. Fino a domenica25SABATO 24GIORNATA DI DIGIUNOE PREGHIERA IN MEMORIADEI MISSIONARI MARTIRIDOMENICA 25GIORNATA DIOCESANA DELLACARITA’Gruppo di Preghieradi Padre Pio“Santa Maria Assunta” di CarpiDomenica <strong>18</strong> marzoChiesa di San Nicolò - CarpiIncontro di preghiera• Ore 15.20: Accoglienza• Ore 15.30: nel salone, catechesi ecomunicazioni al Gruppo• Ore 16.30: in chiesa, esposizione<strong>del</strong> Santissimo Sacramento e adorazioneeucaristica• Ore 16.55: Recita <strong>del</strong> SantoRosario• Ore 17.30: Santa MessaTutti sono invitati a partecipare.“Umiliati sempre ed amorosamenteavanti a Dio ed agliuomini, perché Iddio parla a chiveramente tiene il suo cuoreumile dinanzi a Lui e l’arricchiscedei suoi doni”.(Padre Pio)Tel 059 653835 – E-mail:info@multimediacarpi.itwww.multimediacarpi.it - Martedì e venerdì <strong>da</strong>lle16 alle 19 - mercoledì e sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUSAssociazione costituitasi in occasione<strong>del</strong> 25° anniversario diordinazione sacerdotale dimonsignor Gildo Manicardi, persostenere giovani <strong>del</strong>la Diocesidi Carpi che scelgano di studiareteologia dopo le superiori.Sede: via Curta Santa Chiara, 17, Carpi.Tel/fax. 059/685210.COOPERATIVA SOCIALE NAZARENONasce nel Novembre 1990 inCarpi con lo scopo di accogliere,valorizzare ed aiutare personecon disabilità e disturbomentale.Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012 Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mailsegreteria: ivonne.brianti@nazarenocoopsociale.it,sito internet: www.nazarenocoopsociale.itSCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA“S. BERNARDINO REALINO”È rivolta a tutti coloro che voglionoapprofondire la propriafede studiando la Sacra Scritturae il Magistero <strong>del</strong>la Chiesa. Deltutto separata <strong>da</strong>ll’Istituto Superioredi Scienze Religiose “B. C.Ferrini” di Modena per quantoriguar<strong>da</strong> i titoli, ma con un serviziodi videoconferenza per chidesidera comunque usufruire dientrambe le proposte formative.Sede: C.so Fanti, 44 – Carpi, Tel 059 685542,Fax 059 654202MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA“CARDINALE RODOLFO PIO DI SAVOIA”Il Museo è costituito innanzitutto<strong>da</strong>lla chiesa stessa di Sant’Ignazioche è stata lasciata nella sua integrità,con il proprio arredo di manufattie di tele . Il materiale presentatoproviene <strong>da</strong> chiese <strong>del</strong>lacittà e <strong>del</strong>la diocesi e costituisceuna selezione di opere significativeper il loro messaggio pastoralee di<strong>da</strong>scalico. Fanno parte <strong>del</strong>l’esposizionearredi e suppellettilisacre, argenterie <strong>da</strong>l XVI al XXsecolo, dipinti di pregio, incisioni,sculture, tessuti, scagliole.Chiesa di Sant’Ignazio di LojolaCorso Fanti 44 – CarpiOrari di apertura: giovedì <strong>da</strong>lle 10 alle 12.30; sabato <strong>da</strong>lle10 alle 12.30; domenica <strong>da</strong>lle 10 alle 12.30 e <strong>da</strong>lle 16 alle<strong>18</strong>. Ingresso liberoDirettore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Re<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Re<strong>da</strong>zione:Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Fotostudioimmagini.Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.<strong>11</strong>.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale<strong>del</strong>la Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di CarpiVia don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.itAmministrazione: amministrazione@notiziecarpi.itPubblicità: info@notiziecarpi.it Grafica: grafica@notiziecarpi.itCHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 43,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 60,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICIAi sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti dei destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong> enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
I parroci sono invitati a far pervenire alla re<strong>da</strong>zione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.it.ORARIO SS. MESSEA gen<strong>da</strong>AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<strong>18</strong> marzo '1223Segreteria vescovileCorso Fanti 7 Carpi - Telefono 059 686707Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • <strong>18</strong>,00: Cattedrale • <strong>18</strong>,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,00: Ospe<strong>da</strong>leFestive: 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • <strong>11</strong>,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • <strong>18</strong>,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospe<strong>da</strong>lePrima messa festiva: • <strong>18</strong>,30: Quartirolo, Corpus Domini •19,00: S. CroceFestive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •10,00: Corpus Domini, Gargallo • <strong>11</strong>,15: Quartirolo, S. Croce• <strong>11</strong>,30: Panzano, Corpus DominiPrima messa festiva: <strong>18</strong>,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,LimidiFestive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • <strong>11</strong>,00: S. Bernardino R, Cortile • <strong>11</strong>,15:LimidiPrima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 20,30:BudrioneFestive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • <strong>11</strong>,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • <strong>11</strong>,15: S. Agata-Cibeno, Budrione• <strong>11</strong>,30: Fossoli • <strong>18</strong>,30: S. Giuseppe A.Prima messa festiva: <strong>18</strong>,00: Rolo, Novi di Modena • 19,00: S.Antonio in M. • 20,30: RoveretoFestive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • <strong>11</strong>,15: Rolo, Rovereto •17,00: Novi di ModenaPrima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,00:Mirandola S. Francesco • <strong>18</strong>,00: Civi<strong>da</strong>le • <strong>18</strong>,30: MirandolaDuomo • 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo RoncoleFestive: 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano •<strong>11</strong>,15: Mirandola S. Francesco • <strong>11</strong>,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • <strong>18</strong>,30: Mirandola DuomoPrima messa festiva: <strong>18</strong>,30: Concordia, S. Possidonio• 19,00:Fossa • 20,00: VallaltaFestive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • <strong>11</strong>,00:Vallalta • <strong>11</strong>,15: Fossa, Concordia • <strong>11</strong>,30: S. PossidonioPrima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: • 9,30: S. Martino Spino, Gavello • <strong>11</strong>,00: Quarantoli,S. Martino Spino • <strong>11</strong>,15: TramuschioGIOVEDÌ 15 MARZO• Ore 21: nella parrocchia di Quarantoli interviene all’incontro<strong>del</strong> corso in preparazione al matrimonioSABATO 17 MARZO• Ore <strong>18</strong>.30: a Concordia, celebra la Santa Messa con isacerdoti <strong>del</strong>la Settima zona pastorale. A seguire, cena eincontro.DOMENICA <strong>18</strong> MARZO• Ore 9.30: in Seminario, Lectio divina al ritiro di Quaresimaper le famiglie organizzato <strong>da</strong>ll’Ufficio di pastorale familiare.• Ore 12: Santa Messa in Cattedrale• Ore 16.30: alla Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza, inaugurazio-Benedetto XVI ha confermato il card. Bagnasco presidente <strong>del</strong>la CeiCon gratitudine e in spirito di fedeBenedetto XVI ha confermatopresidente <strong>del</strong>la Conferenzaepiscopale italiana, per ilprossimo quinquennio, il card.Angelo Bagnasco, arcivescovodi Genova. Il porporatoera stato nominato presidente<strong>del</strong>la Cei il 7 marzo 2007 ecreato cardinale nel Concistoro<strong>del</strong> 24 ottobre 2007.Il comunicato<strong>del</strong> card. Bagnasco“La decisione di BenedettoXVI di confermarmi nel serviziodi presidente <strong>del</strong>la Conferenzaepiscopale italianarinnova in me una profon<strong>da</strong>emozione”. È quanto ha affermatoil card. AngeloBagnasco in un comunicatodopo la conferma a presidente<strong>del</strong>la Cei. “Nell’accoglierecon gratitudine e in spirito difede la designazione <strong>del</strong> SantoPadre – commenta il cardi-nale – desidero confermare aLui la mia personale dedizioneperché la Chiesa nel suoinsieme e, in essa, i Pastori,‘si mettano in cammino percondurre gli uomini fuori <strong>da</strong>ldeserto, verso il luogo <strong>del</strong>lavita, verso l’amicizia con ilFiglio di Dio’ (cfr. Porta fidei,An<strong>da</strong>lusiaLa festa <strong>del</strong>le sante crociMalaga, Siviglia, Cordoba,Grana<strong>da</strong> e Gibilterra29 aprile – 6 maggioIn aereoAccompagna don Marino MazzoliQuota base: 1.400 euro.2)”. Il card. Bagnasco saluta“cordialmente – all’inizio diquesto nuovo man<strong>da</strong>to – tuttii vescovi, ringraziando ciascunoper la collaborazionefin qui sperimentata eauspicando di poter insiemecontinuare a servire la Chiesache è in Italia, cosìcapillarmente diffusa in ognicittà e contra<strong>da</strong>. La comunionedei vescovi tra di loro eattorno al Papa rafforzi lamissione e la testimonianzacristiana in una società che,per quanto segnata <strong>da</strong> unaprofon<strong>da</strong> crisi culturale edeconomica, non cessa di sperarein un futuro migliore”.La segreteria <strong>del</strong>la Cei“Sentite e vive felicitazioni”al card. Bagnasco. A porgerle“a nome mio personale e<strong>del</strong>la segreteria generale” èmons. Mariano Crociata,UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGICorso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.itne <strong>del</strong> nuovo elevatore• Ore 19: nella chiesa di Santa Chiara, Lectio divina con igiovani <strong>del</strong>l’Azione cattolicaLUNEDÌ 19 MARZO• Ore 19: nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano, SantaMessa nella festa <strong>del</strong> patronoMARTEDÌ 20 MARZO• Ore 21: sarà a Lugo nella parrocchia San Gabriele per unaLectio divina su “Il segreto di Nazareth” in preparazione allaGiornata mondiale <strong>del</strong>le FamiglieMERCOLEDÌ 21 MARZOBenedizioni pasquali nelle aziende <strong>del</strong> territorioUzbekistanCon Samarcan<strong>da</strong>sulla Via <strong>del</strong>la seta27 aprile-4 maggioAccompagna don Roberto BianchiniQuota di partecipazione(8 giorni-6 notti): 1.615 euro.segretario generale <strong>del</strong>la Cei.“Nel ringraziare il Santo Padre– afferma mons. Crociata– viene spontaneo sottolinearelo stile rigoroso e l’autorevolezzacrescente <strong>del</strong>la presidenza<strong>del</strong> card. Bagnasco,in anni nei quali le nostreChiese hanno affrontato sfideimpegnative e condivisola fatica <strong>del</strong> Paese, segnato <strong>da</strong>una profon<strong>da</strong> crisi economicae valoriale. In questa nuovatappa <strong>del</strong> cammino, ci sentiamoimpegnati a crescereancor più nella comunione,per adempiere alla missionedi educare alla vita buona <strong>del</strong>Vangelo. Mentre rinnoviamoal cardinale presidente gratitudinee stima per l’operasvolta, gli confermiamo pienadisponibilità a collaborareal suo servizio per il bene<strong>del</strong>la Chiesa in Italia”.Frequenza per la diocesiFM 90,2Il quotidianodei cattoliciLa Tv<strong>del</strong>l’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna
Ascom Confcommercio Fam e Deutsche BankINVITANOimprenditori, lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e liberi professionisti apartecipare all’incontro pubblico di approfondimento sul tema:LA NUOVA NORMATIVA “ANTIRICICLAGGIO”EFFETTI SULLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLE IMPRESEINDAGINI FISCALIche si terràMERCOLEDì 21 MARZO <strong>2012</strong>ALLE ORE 20,45presso la Sala Riunioni di ASCOM CONFCOMMERCIO FAMa Carpi in Via Mazzini n.5Introduzione ai lavori : GIORGIO VECCHI Presidente ASCOM CONFCOMMERCIO ZONA DI CARPIRelatori: Dott. GIACOMO GIUSEPPE SCARINGIResponsabile antiriciclaggio Gruppo DEUTSCHE BANK ITALIA Dott. GIORDANO BORGHI e Dott. MASSIMO GANDOLFIResponsabili <strong>del</strong>l’Ufficio Fiscale ASCOM CONFCOMMERCIO MODENASABATO 24 MARZO P.V. ALLE ORE <strong>11</strong>,00 VERRA’ INAUGURATAUFFICIALMENTE LA FILIALE DI CARPI DELLA DEUTSCHE BANKIN VIALE FELICE CAVALLOTTI N.20/EAscom Confcommercio – Imprese per l'ItaliaVia G.Mazzini 5 – 41012 Carpi Tel.059.73645<strong>11</strong> - Fax 059.641064E-mail: carpi@confcommerciomodena.itVia Matteotti 20 - 41019 Soliera Tel.059.7364151 – Fax 059.7364150 E-mail: soliera@confcommerciomodena.itASCOMCONFCOMMERCIOFAM ZONA DI CARPI, NOVI DI MODENA E SOLIERA