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Diritto e legislazione dello spettacolo Appunti ... - Lettere e Filosofia

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11lavoro. Queste ultime erano riscosse dalla S.I.A.E. e accreditate su libretti personali deilavoratori direttamente dalla parte datoriale.1933 viene costituita, con finalità identiche a quella della Cassa O.B.C.T., la Cassa Nazionale diAssistenza e Previdenza degli artisti lirici, drammatici, dell'operetta, rivista e spettacoliviaggianti, così unificando le poche mutue costituite in precedenza tra gli stessi.1934 si costituisce la Cassa Nazionale Malattie del personale addetto allo <strong>spettacolo</strong> (impiegati eoperai); le prestazioni di invalidità e vecchiaia venivano invece assicurate, per tali categorie dilavoratori, dal neonato I.N.P.S. , nello stesso anno si procede alla unificazione delle tre Casse ela costituzione della Cassa Nazionale di Assistenza dei Lavoratori <strong>dello</strong> Spettacolo(C.N.A.L.S.), cui furono attribuiti i fondi delle tre Casse disciolte. Tra gli scopi istituzionali fuconfermato quello dell'assicurazione di invalidità e di vecchiaia che però subì una sostanzialemodifica: non si provvedeva, infatti, all’erogazione di pensioni in senso stretto, ma di generichesovvenzioni al verificarsi del rischio assicurato1947 con il D.L.C.P.S. n. 708 del 16 Luglio 1947 successivamente ratificato, con alcunemodifiche, con L. 29 novembre 1952, n. 2388 fu istituito, in sostituzione della C.N.A.L.S.,l'Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori <strong>dello</strong> Spettacolo(E.N.P.A.L.S.).Con la nascita dell’E.N.P.A.L.S. si apre un nuovo capitolo nella storia dell’assicurazione obbligatoriadei particolari lavoratori <strong>dello</strong> <strong>spettacolo</strong>, particolari perché il loro lavoro è spesso caratterizzatodall’intermittenza, da modalità di retribuzione tipiche del settore, come quelle costituite dal cachet,nonché da una carriera artistica che può avere dei limiti naturali di svolgimento sensibilmente piùbrevi della vita lavorativa dei c.d. normali lavoratori, pensiamo ad es. al caso dei ballerini.Caratteristiche queste che certo non facilitano la mission dell’Ente, sia sotto il profilo gestionale, chenormativo-procedurale, per la creazione di un “sistema ENPALS” capace di affrontare la sfida diun’efficiente raccolta dei contributi e di un’equa erogazione delle prestazioni, attraverso strumenti atti afare emergere ed a dare tracciabilità a posizioni contributive di fatto spesso sommerse e sfuggenti. Aqueste oggettive difficoltà si sommano poi i caratteri evidenti di un gap culturale che il nostro Paesenon ha ancora risolto che è quello di una storica, diffusa, scarsa attenzione e considerazione neiconfronti del lavoro artistico e/o tecnico-artistico. Un gap che risulta con tutta evidenza anche dalconfronto fra l’attuale sistema del welfare dell’artista nel ns paese rispetto a quelli operanti nel restod’Europa 5 Non è quindi un caso che la storia dell’E.N.P.A.L.S. dalla sua nascita ad oggi sia una storiadi e in sofferenza, costellata da tentativi di rafforzamento ex lege e da momenti di crisi, anche estrema,una storia caratterizzata da un lunghissimo commissariamento durato dal 1975 al 2003, con la solaeccezione del periodo 1992-96. In attesa di una riforma che ripensi l’intero sistema di previdenza edassistenza dei lavoratori <strong>dello</strong> <strong>spettacolo</strong>, i periodi di rafforzamento sono stati provocati, indotti daglieffetti di provvedimenti isolati e scanditi a distanza nel tempo, quali quelli posti in essere nel 1971 -DPR n. 1420 del 31.12.1971 – quando dopo quasi trent’anni dalla nascita dell’Ente, vengonostabilite “condizioni assicurative e contributive di maggior favore per le categorie artistiche e tecnichedei lavoratori <strong>dello</strong> <strong>spettacolo</strong>. In considerazione delle particolari caratteristiche occupazionali dialcune categorie di lavoratori, l’E.N.P.A.L.S ha inoltre potuto erogare la pensione di invalidità5 Vedi resoconto dell’intervento di Indiana Raffaelli al centro dell’incontro: “Il welfare dell’artista. I diritti e le tutele degliartisti: una comparazione fra l’Italia e il resto d’Europa” . Sala delle Edicole, piazza Capitaniato, Padova Luned’ 10 Giugno2013. (vedi pubblicazione in Appendice del presente lavoro)

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