12.07.2015 Views

Logistica - Il problema del trasporto

Logistica - Il problema del trasporto

Logistica - Il problema del trasporto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Logistica</strong> - <strong>Il</strong> <strong>problema</strong> <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong>Federico Di PalmaDecember 17, 2009<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> sorge ogniqualvolta si debba movimentare <strong>del</strong>lamerce da una o più sorgenti verso una o più destinazioni finali. Questo <strong>problema</strong>è fra i primi ad essere stato studiato e formalizzato in ambito logistico.L’importanza di questo tipo di <strong>problema</strong>tiche è tale che spesso con il terminelogistica i più intendono proprio la definizione e la soluzione di tale tematica.1 <strong>Il</strong> <strong>problema</strong> <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> ad uno stadioNella classica definizione <strong>del</strong> <strong>problema</strong> si <strong>trasporto</strong> si suppone di avere unnumero M depositi in cui viene immagazzinato un prodotto e N negozi cherichiedono tale prodotto. <strong>Il</strong> <strong>problema</strong> <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> consiste nel determinarequale quantità di prodotto inviare da ciascun deposito verso ciascun negozio inmodo tale da minimizzare il costo complessivo di <strong>trasporto</strong>, rispettando i vincolisulle quantità di prodotto presenti in ciascun deposito e quelli di richieste diciascun negozio. Da questa semplice definizione si intuisce come il <strong>problema</strong> di<strong>trasporto</strong> presenti un alto numero di variabili decisionali. Infatti vi è una variabileper ogni possibile collegamento deposito-negozio. Nel seguito indicheremoquindi le variabili decisionali mediante la seguente notazionex i,j : quantità di merce trasportata dal magazzino i al deposito j.Nella più comune formulazione, il <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> viene mo<strong>del</strong>latocome un <strong>problema</strong> di programmazione lineare (PL).1.1 Formulazione lineareQuesta formulazione, si fonda su due ipotesi semplificative:1. si suppone che sia possibile rifornire ogni negozio da ogni deposito, comemostrato in Figura 1.2. il costo <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> dal magazzino i al venditore j si suppone proporzionalealla quantità di merce trasportata x i,j secondo una costantenon negativa c i,j .Inoltre si suppongono note:1


Figure 1: Situazione tipica <strong>del</strong> <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong>. Ogni deposito (WHpuò rifornire ogni singolo negozio (V).• la quantità di prodotto b j richiesta da ognuno degli N negozi.• la giacenza a i presente in ognuno degli M magazzini.• il costo di <strong>trasporto</strong> unitario c i,j per ognuno degli NM possibili collegamenti.Alla luce <strong>del</strong>le due ipotesi fatte il costo complessivo <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> divieneesprimibile dalla seguente relazionef =M∑i=1 j=1N∑c i,j x i,jSebbene sia i coefficienti che le variabili decisionali siano organizzate come <strong>del</strong>lematrici il funzionale di costo f è di tipo lineare. Per mostrare quanto detto èsufficiente riorganizzare le due grandezza in formato vettoriale. Infatti, introducendoil vettori colonna <strong>del</strong>le variabili decisionali˜X = [ x 1,1 . . . x 1,N x 2,1 . . . x 2,N . . . x M,1 . . . x M,N] Te dei termini di costo˜C = [ c 1,1 . . . c 1,N x 2,1 . . . c 2,N . . . c N,1 . . . c N,M] Tla precedente divienef( ˜X) = ˜C T ˜Xdove si nota chiaramente la natura lineare.La formulazione lineare prevede inoltre che siano soddisfatti alcuni vincolidi buon senso.Vincolo di non negaitività Le quantità trasportate debbono essere o nulle opositive.x i,j ≥ 0 ∀i, j2


Vincolo di rislubilità Un <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> è risolubile solo se la quantitàdi merce presente in tutti i magazzini è non inferiore a quella richiesta daltutti i venditori. In formule si ha che:M∑ N∑a i ≥i=1Vincolo di capacità Da ogni magazzino non può essere prelevato più di quantosia presente nel magazzino. Questo vincolo viene espresso mediante Mequazioni lineari (una per ogni magazzino):j=1b iN∑x i,j ≤ a i ∀ij=1Vincolo di domanda Ad ogni venditore deve giungere la quantità di prodottorichiesta. Questo vincolo viene espresso mediante N equazioni lineari (unaper ogni venditore):M∑x i,j = b j ∀ji=1Come si nota il vincolo di risulubitilità non comprende alcuna incognita epertanto può essere verificato a priori.<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> diviene quindi facilmente formalizzabile come un <strong>problema</strong> diprogrammazione lineare.∑ Nj=1 x 1,j ≤ a 1min˜CT ˜X· · ·∑ Nj=1 x M,1 ≤ a M∑ Mi=1 x i,1 = b 1· · ·∑ Mi=1 x i,N = b Nx i,j ≥ 0Si noti come un <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> con N depositi ed M venditori finalipresenta sempre NM variabili decisionali, ed N + M vincoli (esclusi i vincoli dipositività).Esempio 1 Un rivenditore di zucchero possiede due magazzini di stoccaggioposti a Verona e Padova e tre punti vendita a Verona (coincidente con il magazzino)Venezia e Mantova. Nel mese in corso le giacenza di magazzino per ipunti di stoccaggio di Verona e Padova sono rispettivamente di 2 e 3 Tonnellatee sono previste seguenti vendite: Verona 1,4 quintali, Mantova 1,3 quintali eVenezia 2 quintali. Sapendo che il costo di <strong>trasporto</strong> è di 1 centesimo al kilogrammoper kilometro percorso, impostare il <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> e verificarnela fattibilità note le distanze fra le città coinvolte.3


Verona Mantova VeneziaVerona 0 55 220Padova 120 175 100<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> vede coinvolti due magazzini (M = 2) e tre negozi (N =3), pertanto il <strong>problema</strong> possiede NM = 6 variabili decisionali x i,j indicanti laquantità di merce in kilogrammi trasferita fra il deposito i ed il punto di venditaj secondo la seguente tabellaV erona Mantova V eneziaV erona x 1,1 x 1,2 x 1,3P adova x 2,1 x 2,2 x 2,3I corrispondenti coefficienti di costo c i,j sono dati dalla distanza in kilometrifra i ed il punto di vendita j per 0,01. Nel testo si ricavano i seguenti termininoti dei vincoli:a 1 = 2000 a 1 = 3000 b 1 = 130 b 2 = 140 b 3 = 200<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> lineale diviene quindi:min 0x 1,1 + 0, 55x 1,2 + 2, 2x 1,3 + 1, 2x 2,1 + 1, 75x 2,2 + x 2,3x 1,1 + x 1,2 + x 1,3 ≤ 2000x 2,1 + x 2,2 + x 2,3 ≤ 3000x 1,1 + x 2,1 = 130x 1,2 + x 2,2 = 140x 1,3 + x 2,3 = 200x i,j ≥ 0Per verificare l’esistenza di una soluzione basta controllare il vincolo di risulubilitàche in questo <strong>problema</strong> diviene.130 + 140 + 200 ≤ 2000 + 3000<strong>Il</strong> vincolo risulta soddisfatto pertanto il <strong>problema</strong> ammette soluzione.♦1.2 formulazione non lineareSpesso nella realtà il funzionale di costo difficilmente risulta lineare. Ad esempio,il corriere incaricato <strong>del</strong>l’offerta per una generica tratta i−j a fronte di quantitàdi merce trasportata x i,j sostanziosa potrebbe diminuire il prezzo <strong>del</strong>l’unità diprodotto trasportata c i,j . Pertanto, il costo <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> sulla tratta i, j nonsarebbe più lineare.Un modo per mo<strong>del</strong>lare questa situazione potrebbe essere (ma non è unico)di adottare un costo per la tratta i − j <strong>del</strong> tipoc ′ i,jx β , 0 < β < 14


0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 554.543.53xx 1/2x 1/3x 2/32.521.510.50Figure 2: Confronto di possibili funzionali per il costo di <strong>trasporto</strong> in una singolatrattaCome mostrato dalla Figura 2, rispetto ad un funzionale lineare il funzionaleproposto applica un costo maggiore alle basse quantità e minore per quelleelevate.L’esempio considerato mostra solo una <strong>del</strong>le possibili fonti di non linearitàpresenti nella mo<strong>del</strong>lazione di un <strong>problema</strong> reale.In ogni caso è bene notare che, comunque si mo<strong>del</strong>li il <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong>,la non linearità introdotta concerne solamente il funzionale di costo. Infatti,la tipologia di vincoli descritti nel caso lineare continuano ad essere validi emantengono la loro natura lineare.2 <strong>Il</strong> <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> a due stadiUna variante <strong>del</strong> <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> particolarmente interessante è il cosiddetto<strong>problema</strong> <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> a due stadi; spesso chiamato <strong>problema</strong> di Transhipment.Questo <strong>problema</strong> prevede che la merce da trasferire dai magazzini ai venditoridebba necessariamente transitare per dei depositi intermedi P . Un esempio ditale situazione é il <strong>trasporto</strong> di una merce tra due continenti. In fatti in questasituazione le merci debbono giungere prima ad un porto (qualora il <strong>trasporto</strong>avvenisse via mare) od un aereoporto (qualora il <strong>trasporto</strong> avvenisse via aerea)e poi trasportate mediante corriere via terra alla destinazione finale.La Figura 3 schematizza un <strong>problema</strong> di Transhipment con M = 2 stazionidi partenza N = 2 destinazioni e P = 2 depositi intermedi.Anche il <strong>problema</strong> di Transhipment viene solitamente formulato come un<strong>problema</strong> di programmazione lineare (PL).5


• il costo di <strong>trasporto</strong> unitario d i,j per ognuno degli P N possibili collegamentideposito intermedio - venditore.Alla luce <strong>del</strong>le due ipotesi fatte il costo complessivo <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> divieneesprimibile dalla seguente relazioneM∑ P∑P∑ N∑f = c i,j x i,j + d i,j y i,ji=1 j=1i=1 j=1Anche in questo caso la natura lineare <strong>del</strong> funzionale di costo diviene ovvia afronte di una riorganizzazione <strong>del</strong>le variabili decisionali e dei coefficienti di costo.Infatti, introducendo i vettori colonna <strong>del</strong>le variabili decisionali˜X = [ x 1,1 . . . x 1,P . . . x M,P y 1,1 . . . y 1,N . . . y P,N] Te dei termini di costo˜C = [ c 1,1 . . . c 1,P . . . c M,P d 1,1 . . . d 1,N . . . d P,N] Tla precedente divienef( ˜X) = ˜C T ˜Xdove si nota chiaramente la natura lineare.I vincoli presenti nel <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> a due stadi non solo mo<strong>del</strong>lanole stesse caratteristiche presenti nei <strong>problema</strong> ad uno stadio ma vengono usatiper i due problemi di <strong>trasporto</strong> ad uno stadio imponendo che nessuna mercesi fermi nei depositi intermedi. Nella formulazione qui introdotta si hanno iseguenti vincoli:Vincolo di non negaitività Le quantità trasportate debbono essere o nulle opositive, pertanto si ha che:x i,j ≥ 0 i = 1, . . . , M j = 1, . . . , Py i,j ≥ 0 i = 1, . . . , P j = 1, . . . , NVincolo di rislubilità Un <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> è risolubile solo se la quantitàdi merce presente in tutti i magazzini è non inferiore a quella richiesta daltutti i venditori. In formule si ha che:M∑ N∑a i ≥i=1Vincolo di capacitá Da ogni possibile deposito non può essere prelevato piùdi quanto sia presente in esso. Questo vincolo viene espresso medianteM +D equazioni lineari (una per ogni magazzino ed una per ogni depositointermedio):j=1b iP∑x i,j ≤ a jj=1N∑i = 1, . . . , M y i,j ≤ e jj=1j = 1, . . . , P7


Vincolo di domanda Ad ogni venditore deve giungere la quantità di prodottorichiesta. Questo vincolo viene espresso mediante N equazioni lineari (unaper ogni venditore):N∑y i,j = b jj=1j = 1, . . . , PVincolo di conservazione <strong>del</strong> flusso Nei depositi intermedi nulla deve fermarsi.Pertanto la somma <strong>del</strong>le quantità che entrano nel deposito debbonouscirne. Questo vincolo viene espresso mediante P equazioni lineari (unaper ogni Deposito intermedio):M∑ M∑x i,p =i=1 j=1y p,ip = 1, . . . , PAlla luce di quanto detto il <strong>problema</strong> di trasposto a due stadi si mo<strong>del</strong>la conil seguente PL: <strong>Il</strong> <strong>problema</strong> diviene quindi facilmente formalizzabile come un<strong>problema</strong> di programmazione lineare.∑ Pj=1 x 1,j ≤ a 1min˜CT ˜X· · ·∑ Pj=1 x M,1 ≤ a M∑ Nj=1 x 1,j ≤ e 1· · ·∑ Nj=1 x P,1 ≤ e P∑ Pi=1 y i,1 = b 1· · ·∑ Pi=1 y i,N = b∑ NMi=1 x i,1 = ∑ Mj=1 y 1,i· · ·∑ Mi=1 x i,P = ∑ Mj=1 y P,ix i,j ≥ 0y i,j ≥ 0Si noti come un <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> con M magazzini, P depositi intermedied M venditori finali presenti sempre P (N + M) variabili decisionali, edN + M + 2P vincoli (esclusi i vincoli gli P (N + M) positività).2.2 Problemi non completamenti connessiNella realtà, spesso capita che non tutti i collegamenti siano praticabili, specialmentenei problemi di transhipment. Questo può essere imputabile a diverse8


cause: la non disponibilità <strong>del</strong>la tratta ferroviaria, oppure la presenza di particolariembarghi economici, limitazioni dovute ad accordi internazionali etc..Un importante conseguenza <strong>del</strong>la non completa connessione <strong>del</strong> <strong>problema</strong> èche potrebbe accadere che le giacenza presenti in alcuni magazzini di partenzanon possano raggiungere alcune destinazione finale. Questa semplice constatazionemotiva il fatto che il vincolo di fattibilità non è più legittimato. Non è infatti possibiledeterminare la risolubitià <strong>del</strong> <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> non completamenteconnesso dalla sola analisi <strong>del</strong>le costanti a i e b j .<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> non completamente connesso víola una <strong>del</strong>la ipotesi fatte in fasedi mo<strong>del</strong>lazione. Ciononostante spesso si ricorre ugualmente alla formulazionelineare descritta in precedenza, supponendo i collegamenti ”proibiti” come presentima aventi costo di <strong>trasporto</strong> arbitrariamente alto W . Infatti, se W fossescelto sufficiente alto (idealmente infinito) la minimizzazione <strong>del</strong> funzionale imponeche la quantità ad esso associata sia nulla. In questo caso, la soluzione <strong>del</strong><strong>problema</strong> completamente connesso, non imponendo movimentazioni lungo tratteproibite, risulta ammissibile (ed ottima) anche per il <strong>problema</strong> di <strong>trasporto</strong> iniziale.Pertanto, un modo di risolvere problemi non completamente connessi potrebbeessere quello di incrementare W fino a quando non si trova una soluzione ammissibileper il <strong>problema</strong> non connesso.<strong>Il</strong> <strong>problema</strong> principale di questa tecnica è che l’algoritmo potrebbe non terminare.Infatti è possibile dimostrare che W esiste finito se e solo se il <strong>problema</strong>non completamente connesso ammette soluzione. Quindi generalmente si poneun massimo al numero di iterazioni previste Max iterSi perviene così al seguente algoritmo:1. Si fissa W ad un valore alto2. i = 13. Si imposta il funzionale di costo <strong>del</strong> PL completamente connesso4. Se la soluzione trovata è applicabile al <strong>problema</strong> non connesso fine.5. Se i < Max iter(a) Si pone W = 10W(b) Si pone i = i + 16. Si torna al punto 3.9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!