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· INFORMA n. 5/004 v.4 ok - Suore Ospedaliere

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<strong>INFORMA</strong> LMENTEogni modo di un reparto di natura riabilitativa. Non èescluso tuttavia un utilizzo parziale degli spazi anchecome CDI (Centro Diurno Integrato per anziani).Altri progetti sono ancora in via di definizione ed èpossibile che alcuni di questi trovino la loro realizzazioneanche in tempi non lontani. Solo qualcheesempio: la realizzazione di uno spogliatoiomaschile e l’allargamento di quello femminile, l’ampliamentodella cappella e il trasferimento dellacamera mortuaria presso i locali attualmente vuotinel viale dei tigli.Si tratta, come vedete, di interventi mirati ad ottimizzaregli spazi per consentire una fruizione ottimaledegli stessi e soprattutto per disporre di strumentiadeguati al servizio che siamo chiamati asvolgere quotidianamente.Mario SesanaPRIMO PIANOIl nuovo contratto di lavoroA due anni dalla scadenza sia della parte normativa che economicasiamo giunti all’accordo e alla stesura di una preintesa.Dopo un lungo e travagliato percorso è giuntoall’epilogo il rinnovo del Contratto della SanitàPrivata (ARIS). Senza addentrarci su cosa le organizzazionidatoriali e sindacali si sono “scontrate”finalmente è stata approvata una bozza d’intesache, con riserva sulla copertura economica daparte delle regioni, sarà prossimamente siglata inmodo definitivo.Una prima conclusione leggendo il nuovo contrattoè che è proprio ‘nuovo’. Molti degli articoli chelasciavano adito ad interpretazione, sono statichiariti a grandi lettere e molti temi sono completamentenuovi, alcuni sconosciuti e altri già dibattuti.Mi fa piacere notare l’inserimento per esempio dell’art.8 bis sulla costituzione del comitato pariteticosulle pari opportunità, la gestione della ‘banca ore’riferita esclusivamente alla gestione delle ore distraordinario, l’inserimento della ‘somministrazionedel lavoro’ che va a legiferare le forme di lavorointerinale e infine, ma non ultimo, la gestione deicrediti ECM.Insomma tutte cose che ci si aspettava fosseroinserite in modo chiaro, insieme all’adeguamentodegli aspetti retributivi, che con maggior enfasierano attesi da tutti i dipendenti.In questo articolo mi soffermerò solo sullo specificoretributivo, in quanto è quello più imminente econ ripercussioni immediate rispetto alla parte normativadel contratto. Mi riserverò spazi diapprofondimento nei prossimi numeri anche su altriaspetti che ben volentieri condividerò e che da voipotranno essere richiesti.Primo di tutto, specifichiamo che gli arretratieconomici si riferiscono al biennio economico2002-2003 e che dall’1-01-2<strong>004</strong> entrano in vigore inuovi importi già assoggettati dell’aumento.Gli arretrati del biennio 2002-2003 saranno erogatiattraverso due modalità: in forma mensile entro ilmaggio 2005 e in forma una-tantum al momentodella sottoscrizione del contratto (e in ogni modonon oltre il mese di maggio 2005).A fianco (tab. 1) sono riportate le quote annualiche saranno a regime dal 01-01-2<strong>004</strong> per ogniinquadramento al netto dell’EADR.Attualmente la tabella riporta gli importati concordatinella preintesa ma finché il CCNL non saràsiglato un po’ tutto va preso con cautela, ecco perchémi limito ad indicare quelli che sono gli aumentitabellari concordati.I nuovi aspetti riguardano anche i passaggi diqualifica che come specifica il contratto, seguonol’evoluzione del lavoro in ambito sanitario, che haportato allo sviluppo di nuovi rapporti organizzativie nuove professionalità; cui corrispondono i sistemidi inquadramento. Il nuovo sistema coglie in particolareil riconoscimento del valore e dell’apportoprofessionale al sistema aziendale e ne stimolacontemporaneamente la crescita. Mi soffermo inparticolare sulla creazione, nell’ambito della categoriaD, del livello economico DS (super) articolatoa sua volta in quattro posizioni economichee che raggruppa le qualifiche di coordinamento;andando a compensare l’avanzamento delle figuretecnico-sanitarie già passate dalla categoria C a2


<strong>INFORMA</strong> LMENTEquella D. Nello specifico la posizione DS include ilavoratori che ricoprono posizioni di lavoro con funzionidi direzione e coordinamento, gestione e controllodelle risorse umane. Per le figure OSS(operatore socio-sanitario) tale bozza prevede l’inquadramentonella categoria B2.Spero di aver fatto cosa gradita specificare alcunidei passaggi importanti che il nuovo contratto prevedeanche se sottolineo nuovamente che tutto ciòche ho dettagliato non costituisce ancora la versionedefinitiva.SoniaPosizionieconomicheStipendio baseannuo inizialeal 31.12.01Incrementimensili aregimedal 31.12.03Contingenza€Tabellare aregime concontingenzadal 1.01.04A 6.437,12 63,50 6.209,88 13.409,00A1 7.097,15 66,76 6.209,88 14.108,15A2 7.430,78 68,65 6.209,88 14.464,46A3 7.790,75 70,51 6.209,88 14.846,75A4 8.246,78 72,37 6.209,88 15.325,10B 8.104,24 72,44 6.296,64 15.270,16B1 8.601,59 75,61 6.296,64 15.805,55B2 8.839,16 76,25 6.296,64 16.050,80B3 9.065,37 76,85 6.296,64 16.284,21B4 9.537,93 79,36 6.296,64 16.786,89C 10.106,03 82,69 6.395,80 17.494,11C1 10.729,39 85,79 6.395,80 18.154,67C2 11.175,61 88,37 6.395,80 18.631,85C3 11.770,05 91,48 6.395,80 19.263,61C4 12.409,43 94,66 6.395,80 19.941,15D 11.446,75 90,24 6.482,57 19.012,20D1 12.101,10 93,47 6.482,57 19.705,31D2 12.756,49 96,58 6.482,57 20.398,02D3 13.706,25 101,70 6.482,57 21.409,22D4 14.662,73 106,08 6.482,57 22.418,26DS - - - 19.507,24DS1 - - - 20.306,02DS2 - - - 21.126,49DS3 - - - 21.970,18DS4 - - - 22.670,16E 14.063,12 105,45 6.928,79 22.257,31E1 18.700,90 128,95 6.928,79 27.177,09E2 24.160,89 156,27 6.928,79 32.964,92Tab. 1. Importi contrattuali annuali (12 mesi) indettaglio per ogni livello di inquadramento.Qualità, qualità e ancora…qualità!!!“Tra breve, saremo tutti nuovamente impegnatiin un nuovo ed interessante progettoil sistema JCAHO”.Si, è proprio così… nelle strutture sanitarie e socioassistenzialida qualche anno l’argomento qualità èuno tra i più considerati. Requisiti, indicatori, accreditamento,certificazione sono termini che ormai, pertutti noi, stanno diventando di uso e significatocomune e ci accompagnano nella nostra giornatalavorativa quotidiana.E quando si parla di qualità si parla in effetti di qualcosache è continuamente migliorabile e per il qualenon esistono traguardi definiti e soprattutto stabilinel tempo. Nell’ottica della qualità è importante laqualità dei processi di lavoro e dei risultati ottenutima, e in misura ancor più elevata, lo è soprattutto lapresenza di una costante spinta verso il miglioramentocontinuo della qualità (MCQ).Ed ecco perché, tra breve, saremo tutti nuovamenteimpegnati in un nuovo ed interessante progetto, fortementevoluto dalla Regione Lombardia, dal pomposotitolo: “Programma triennale per l‘implementazionedel sistema di valutazione delle aziende sanitarieaccreditate e del management delle aziende sanitariepubbliche”Ma, di cosa si tratta esattamente?La Regione Lombardia ha affidato alla Joint CommissionInternational (la società che ha sviluppato ilsistema di accreditamento professionale a livellointernazionale Joint Commission Accreditation ofHealthcare Organizations -JCAHO-), la stesura diuna serie di standard di qualità che ogni strutturadeve dimostrare di avere raggiunto nell’arco deiprossimi tre anni.Si tratta di un progetto ambizioso che dando continuitàalla certificazione già avviata ha lo scopo distandardizzare processi di lavoro attinenti allo specificosanitario, tanto che costituisce una tra le piùrinomate società di accreditamento di tipo professionale.In pratica aderendo al progetto Villa SanBenedetto dovrà implementarsi nello sviluppare i 58standard qualitativi previsti dal progetto regionale;per esempio nell’area dei diritti dei pazienti e deiprocessi di presa in carico sia clinici che infermieristicisi considererà la presenza di una valutazione cli-3


<strong>INFORMA</strong> LMENTEnica ed infermieristica sui bisogni dei pazienti, lagestione del consenso informato le comunicazioniai famigliari ecc.Fra breve, dopo una fase di ricognizione su ciò cheè già stato fatto, si organizzeranno degli incontri diapprofondimento diretti a tutti gli operatori interessatie verrà promossa la costituzione di gruppi dilavoro interdisciplinari con il mandato di lavorareper raggiungere gli standard nei modi e tempi previstidal progetto regionale.Prepariamoci quindi per affrontare con professionalità,come abbiamo già avuto modo di dimostrare,questo prossimo traguardo…EmanueleQuando adattarsi diventa un problema.Capire che il disagio vissuto da un individuo non dipende solo da ciòche lo circonda è il primo passo verso la via del recupero.Nello scorso numero si è parlato di rigidità dellapersonalità, concludendo che il primo passo dafare per affrontare il problema è cominciare danoi stessi. Ora approfondiamo il discorso dandodelle indicazioni a chi si trova in situazioni delgenere in qualità di “coloro che soffrono” e inqualità di “altri” che gli stanno vicini.Questa seconda puntata nasce proprio da unadomanda che una lettrice particolarmente interessataha posto, dopo avere letto del disturbo dipersonalità sulle pagine dello scorso numero diInformalmente. “Non si comprende però – nonviene detto - come si debbano comportare alloragli altri nei riguardi di chi ha questo disturbo.Cosa devono fare?”La domanda è decisamente interessante, e larisposta è duplice in base a chi la pone.Se la pone il paziente, è giocoforza ricordargli cheil primo passo, decisamente impegnativo, spetta alui. È possibile che l’ambiente tenga conto almenoin minima parte delle sue esigenze, ma se nonmutano le modalità di richiesta (e talvolta lerichieste stesse e la loro entità) da parte di chisoffre, non servirà a nulla. Ciò, poiché il tipo diapproccio alla vita quotidiana, lavorativa, affettiva,relazionale, di un determinato soggetto affettoda un disturbo di personalità è sempre lo stesso.Se un individuo si aspetta che gli altri debbanofare per lui, debbano prendere decisioni, provvedereai suoi bisogni, assecondarlo, continuerà afarlo finchè l’ambiente è disponibile. E siccomel’ambiente è fatto di persone, non è detto cheprima o poi queste si sentano frustrate nel tentativodi rincorrere la soddisfazione dell’altro, trascurandole proprie.Se un soggetto è tendenzialmente diffidente,finirà con l’isolarsi sul piano relazionale e vivràcon fastidio, come un’intrusione, il tentativo deglialtri di avvicinarsi a lui. Dovrà misurarsi con regoleche non accetta e con le inevitabili critiche, cheriuscirà con sempre maggiore difficoltà ad accettareper quello che sono, cioè, elementi di un rapportoquotidiano. Se solo riuscisse a capire cheuna critica o un’osservazione a lui diretta nonsono necessariamente un attacco alla sua essenzadi individuo!E che dire di un soggetto particolarmente estroversoe/o bizzarro che si misura invece con l’omogeneizzazioneche spesso è richiesta per procedereserenamente nella vita di tutti i giorni, conla tensione all’integrazione che la società mettein atto per la sua stessa sopravvivenza? Quantopotrà sentirsi rifiutato nella sua stessa essenzase non riesce a incanalare la propria particolaritàin maniera mirata e costruttiva?Con questo si può immaginare quale fatica èrichiesta a colui che deve cambiare quandoaffronta ogni incontro come una sfida, quandonon accetta l’aiuto degli altri o non riconoscenegli altri maggiori competenze. È una sfida dentrola sfida, ma l’importante è iniziare.Invece, nel caso in cui la domanda sia posta daun familiare, un amico, un conoscente, cioè da uncostituente di quell’ambiente che il paziente chiamain causa come motivo del suo malessere, larisposta è differente.In primo luogo, accondiscendenza e negazionedella disponibilità sono parimenti inutili e negativi:in un caso e nell’altro si porta chi soffre a estremizzarele proprie posizioni e a stare peggio.È necessario quindi aiutare chi ha questo tipo didifficoltà fino dove si considera essenziale, giustoe dovuto, senza remore, ripensamenti, fastidio.Privarlo di qualsiasi ruolo o responsabilità, pursoddisfacendo qualsiasi sua richiesta diretta oindiretta, piegarsi a richieste che ragionevolmente4


<strong>INFORMA</strong> LMENTEnon potranno essere soddisfatte nel tempo,porta alla completa dipendenza e alla perdita diquella seppur minima spinta ad adattare il propriocomportamento per stare “un po’ meglio”.In secondo luogo, va ricordato che si tratta diuna situazione patologica. Se il soggetto chesoffre non fosse malato, non si troverebbe bloccatoin situazioni che lo fanno stare sempre peggio.Ricordarlo, talvolta, è utile, perché consentedi dare qualche consiglio e di indirizzare un soggetto,laddove possibile, verso situazioni menodifficili e dolorose.DiegoLE INIZIATIVE11 luglio la casa è in festaper celebrare l’estate.La festa di mezza estate è giunta al suo nonoanno di vita e continua a raccogliere un gransuccesso da parte di ospiti, familiari, operatori.Partita inizialmente solo con gli anziani della RSA eil servizio di animazione, con il tempo ha assuntouna veste più ampia ed elaborata.È stata estesa infatti, non solo agli ospiti di tutta lacasa (RSA, RRF, CRH), ma anche ai loro familiari eai volontari, raggiungendo in media un numero dicirca 300 partecipanti. Negli ultimi anni non soloabbiamo avuto l’onore di ospitare importanti esponentida Mons. Italo Monticelli, Mons. GiorgioPusterla al sindaco e altri che non menziono mache ricordo con affetto; ma l’ingente numero diinvitati ha reso necessarie collaborazioni con servizidi ristorazione e sempre più attraenti iniziativepomeridiane.Quest’anno la festa si è svolta l’11 luglio in unacalda e soleggiata domenica.La giornata si è aperta con la Santa Messa sotto ilportico del giardino all’italiana celebrata da PadreAntonio e accompagnata dal coro degli ospiti dellacasa che per l’occasione ha visto coinvolti anchealcuni volontari e familiari.Ci si è trasferiti per il pranzo nel viale dei tigliaddobbato e abbellito dalle decorazioni preparatedagli ospiti e dopo un ricco pranzo il pomeriggio èproseguito con l’esibizione del gruppo folcloristico“I Paisan” di Albavilla che hanno donato alla casauna litografia numerata raffigurante un paesaggiobrianzolo.Valentina5


<strong>INFORMA</strong> LMENTEInaugurazionedella nuova palazzina.Venerdì 18 giugno è stata inaugurata la palazzinache ospita l’accettazione, gli ambulatori e l’amministrazioneal cui ingresso c’è la nuova statuascolpita da Don Marco Melzi, della scuola delBeato Angelico di Milano e raffigurante padreBenedetto Menni con la prima malata e le duefondatrici della congregazione: Suor GiuseppinaRecio e Suor Angustia Chimenez.Il programma ha previsto la celebrazione dellaSanta Messa alle ore 10.30 presieduta da Mons.Italo Monticelli, Mons. Giorgio Pusterla, PadreIreneo e Padre Antonio e la processione verso lanuova struttura. Il sindaco di Albese CigardiRoberto ha inaugurato con il taglio del nastro lanuova palazzina mentre Suor Mariella Giannini eMons. Monticelli hanno benedetto la nuova statua.La mattinata si è conclusa con un pranzo specialeper gli ospiti e con un rinfresco per il personale.Valentina7


<strong>INFORMA</strong> LMENTEIl cane, un amico nelle case per anziani.Esperienza di pet therapy in Villa San Benedetto“Vieni Ambra!”; “Ti voglio bene”, “Lo sai che anche io ho avuto un cane bello come te!”,“Beniamina, meno male che sei venuta a trovarmi anche questa settimana!”,“Come sei morbida!”, “Dammi un bacino!”, “Vieni che ti do un biscottino, sei proprio golosa!”.Il giovedì pomeriggio in tempi diversi, nei saloni e inalcune camere riecheggiano queste frasi pronunciatesottovoce da persone che attendono con ansia lavisita delle loro amiche a quattro zampe e un po’pelose.Sono circa 30 gli anziani che una volta alla settimanavengono coinvolti nell’attività di pet therapy.C’è il sig. Aldo che attende pazientemente davantiall’ascensore l’arrivo di Ambra, l’accarezza e la coccolaun po’ e poi, prendendola al guinzaglio, l’accompagnadagli altri signori.C’è la sig.ra Adele che ha deciso di fare un regaloalla sua amica Beniamina, le ha ricamato il nomesulla bandana che porta al collo: “Sai, hai un nomeun po’ lungo che non tutti riescono a ricordare!”.C’è Ines che accarezzando Ambra ricorda i beimomenti passati con il suo cane Arsel per i boschidella Brianza a caccia di fagiani.C’è la sig.ra Giulia, alla quale è affidato il compito diriempire la ciotola dell’acqua e di dissetare i nostricari amici; impegno che compie con gioia e anchecon un po’ di orgoglio.C’è la sig.ra Dina che, da buona insegnante, sidiverte a impartire comandi a Beniamina (Dammi lazampa! Seduta! Abbaia!…), che li esegue obbedienteanche se a volte con un po’ di esitazione.C’è Franca che non smette mai di fare i complimentialle nostre amiche e passerebbe l’intero pomeriggioa coccolarle e a spazzolarle.E ce ne sono altri ancora…Ciascun anziano nella sua unicità è accomunato aglialtri da una caratteristica: nel contatto con il cane,tutti sorridono, esprimono gioia e serenità.La pet-therapy si svolge in Villa San Bendetto, inspecifico in RSA da ormai più di tre anni dando risultatipositivi non solo per la socialità dell’ospite maanche per aspetti più clinici. Infatti in molti casi sinota una riduzione dell’agitazione e dell’aggressività;viene stimolata la memoria a lungo termine attraversol’evocazione di ricordi legati ad un precedentepossesso di animali; viene stimolata la comunicazioneverbale, non verbale e la stimolazione sensoriale;e, cosa molto importante, vengono soddisfatti queibisogno primari senza i quali ogni uomo sarebbevuoto e infelice: dare e ricevere amore, affetto eattenzione.Valentina8


<strong>INFORMA</strong> LMENTEAPPROFONDIMENTINasce in Villa San Benedettola prima e nuovaassociazione di volontariCome abbiamo letto nei precedenti numeri diInformalmente nella nostra Casa il volontariatoè presente dal 2000 e da subito si ècapito quale grande risorsa fosse lapossibilità di avere fra noi personedisposte a mettere al centro delloro operato gli Altri, al di làdelle logiche utilitaristiche.È da questo spunto, ma anchee soprattutto da altri, che laCongregazione delle <strong>Suore</strong><strong>Ospedaliere</strong> del Sacro Cuore diGesù istituiscono nel recenteanno 2003 un associazione dalnome: Solidarietà e Servizio.Il principio ispiratore è la gratuità nello svolgimentodelle attività e delle prestazioni dei servizi,senza strumentalizzazione alcuna e nelrispetto della dimensione umana, spirituale, politicae religiosa della persona e, come si può leggeredallo Statuto, essa prevede concretamenteun diretto impegno nella società civile e nelladisponibilità a forme di collaborazione con l'iniziativapubblica e le forze sociali, purchè non siaviolato l'autonomo patrimonio culturale dell'associazione,e le finalità istituzionali e carismatichedelle <strong>Suore</strong> <strong>Ospedaliere</strong>.Lo scopo fondamentale dell'Associazione divolontariato "Solidarietà e Servizio" è quello diportare aiuto ed assistenza agli ammalati, aisoggetti portatori di handicap fisici e mentali,alle persone socialmente svantaggiate, aglianziani ed è costituita esclusivamente da volonatari,persone che prestano la loro opera gratuitamente.La figura del volontario è definita e strutturatanella "Carta dei Valori". In essa sono specificatele caratteristiche essenziali di tale figura identificatein: disponibilità di se e delle proprie capacitàper gli altri; capacità di strutturare le proprieazioni; gratuità del servizio; centralità dell'uomoriconosciuto in tutta la sua dignità; esperienza disolidarietà e pratica di sussidiarietà; partecipazioneresponsabile e pratica di cittadinanza solidale;coscienza critica e punto di diffusione deivalori di pace, il tutto permeato da iniziative diformazione/informazione in modo da rendereancora più mirato ed efficace l'intervento delvolontario.Attualmete siamo ancora in una fase di formazionee definizione di ruoli e responsabilità, magià possiamo dire che l'associazione raccoglienella nostra realtà circa 15 personeche quotidianamente offrono illoro specifico contributo.Il nostro intervento in qualità dioperatori di questa struttura èstato quello di creare delleopportunità di incontro tra tuttii volontari presenti nei varireparti che si sono concretizzatea maggio con la festa della Madonnadel Sacro Cuore di Gesù,con l'Inaugurazione della Palazzinadell'Amministrazione e infine la Festa diMezza Estate.In queste occasioni ci siamo conosciuti reciprocamenteabbiamo collaborato tutti per la buonariuscita delle iniziative ma soprattutto abbiamodato il via a confronti e progetti per il futuro, conl'obiettivo di ampliare il settore del volontariato edi strutturarlo il meglio che possiamo in unaassociazione che si chiama proprio Solidarietà eServizio.Mariangela9


<strong>INFORMA</strong> LMENTE“La bela de Lipom”L’avventura di Ines CortiLa storia che questo mese vogliamo presentarvi,inizia nel lontano (ma non troppo…) 1926, quando,in un piccolo paese della provincia di Como,Lipomo, viene alla luce la nostra Ines.presente nei ricordi, pensieri e chiacchierate.Dal 1992 anima le nostre feste con balli e canzonie la troverete spesso invitarvi a bere uncaffé… insomma, incontrerete la nostra “Bela”di Villa S. Benedetto.FrancescaEra il 7 di Luglio, nata da genitori contadini, divisitra il duro lavoro della campagna ed una famiglianumerosa. L’infanzia è trascorsa tra la scuolae i giochi, con fratelli e sorelle con cui bisticciarema anche con i quali condividere le fatichedi quei tempi. Fin da bambina, infatti, Ines aiutavai genitori nella loro attività, crescendo velocementecome quei tempi imponevano. Da adolescenteintraprende la vita dell’operaia in tessitura,ricordando ancora oggi con grande nostalgia,il suo lavoro. Ed è proprio in questi anni, volteggiandonelle piste da ballo del paese, che lanostra Ines viene eletta dai suoi compaesani “labela de Lipom”.Il suo cuore però era destinato ad una sola persona,il suo Felice, sposato all’età di 23 anni.Dopo il matrimonio, con grande dispiacere dellacomunità di Lipomo, la nostra Ines si trasferiscea Como dove continua a lavorare come tessitricepresso la ditta Bedetti e dove, con l’amato marito,pone le radici della sua vita. Nasce infatti ilfiglio Aurelio, cresciuto con tutto l’amore di unamamma e le difficoltà di una lavoratrice. Aureliocresce, studia e diventa un uomo, incontrando lamoglie Agnese, amata da Ines come una figlia ecolei che le regalerà una delle gioie più grandi, ilnipotino Davide.Finalmente in pensione, lei ed il marito decidonodi dedicarsi alla campagna, lavorando la terra edi suoi frutti con quella passione che solo le personedi una volta, semplici e concrete, possiedono.Oggi Ines può vantare una splendida famiglia, unfiglio ed una nuora sempre presenti ed un nipote,Davide, ottimo studente e promessa del calciocomasco. Manca solo il suo Felice, comunqueLE INIZIATIVECalendario Ottobre 2<strong>004</strong>Sabato 23 Ottobre 2<strong>004</strong>ore 15.00 - Castagnata presso il giardino internoSabato 30 Ottobre 2<strong>004</strong>Anniversario di Sr. Maria Giuseppinafondatrice delle <strong>Suore</strong> <strong>Ospedaliere</strong>.ore 10.30 - messa in Cappellae pranzo speciale per gli ospiti10


<strong>INFORMA</strong> LMENTECorsi di formazioneper Educatori Professionali.Empowerment: dalla dipendenzaalla partecipazione.Data: 26.11.04, 3 e 4.12.04.Iscrizioni entro 08.11.04Sede: Bosisio PariniInfo: Tel. 031.877363e-mail:formazione@bp.inf.itCosto: Euro 160,00Dinamiche istituzionaliin psichiatria.Data: 4/5.11.04Sede: A.O. S. Gerardo dei tintori(Milano)Seg. Org: Francescani Ivanatel. 039.2332401e-mail:i.francescani@hsgerardo.orgGratuitoGiornata di studi sul tema folliae cura l’impossibilità del non senso.Data: 14.10.04Sede: Orzinuovi (Brescia)Info: Donzelli Rosangelatel. 030.9941844E-mail: la nuvola@tiscalinet.itGratuitoDisturbi borderline di personalitàdiagnosi e trattamentofarmacologico.Data: 26.11.04Sede: Villa Ratti,Monticello Brianza (Lecco)Info: www.mg@effetti.itGratuitoIntrecci di trame: mondi emotivied esperienze a confrontoin psichiatria.Data: 18.10.04Sede: CRT Cernusco LombardoneInfo:l.ferraioli@ospedale.lecco.itDi Giovanni SerenaTel. 0341.489759GratuitoIn AgendaL’assistenza psichiatrica e lesue residenzialità tra professionalità,trattamenti e nuovimodelli.Info:ufp@garbagnate.lombardia.itSede: Garbagnate MilaneseCosto: Euro 35,00Corsi di formazioneper tutte le ProfessioniCorsi di formazione BLS EsecutoreIRC-ERC per Categoria B.Info: Ufficio Formazione AziendaOspedaliera S. Anna (Como).tel: 031.5854166.Data: da stabilirsi in base allerichieste.Acc. 10 ECM.Le relazioni. Come mettersi ingioco per comunicare efficacementecon l’altro.(Relazione d’aiuto).Data: 02.10.04.(Entro il 22.09.02 l’iscrizione).Info: Saulle Ivanatel: 349.3045393.Sede: Presidio Ospedaliero CantùCosto Euro 60,00Euro 20,00 per iscritti UIL-FPL.Acc. 6 ECMBurn out equalità assistenziale.Data: 16.10.04Sede: BergamoInfo: Silene Provettonitel: 02.28970249e-mail:antiforma@antiforma.itCosto: Euro 50,00I gruppi di aiuto/mutuoaiutoData: 10-11-12 Novembre 04Sede: Cooperativa Villa S.Ignazio-TrentoInfo: Michela Moscadel Centro Studi Ericksontel. 0461.950747Costo: Euro 160-190,00Richiesti ECMCorsi di formazioneper InfermieriQualità ed assistenzainfermieristica.Data: 03.12.04.Iscrizioni entro il 26.11.04.Sede: Casa di CuraVilla S. BenedettoInfo: Iid E. Fumagalli.Inserimentonell’equipé infermieristica.Data: 16.10.04Sede: centroconvegni Malpensafiere Busto Arsizio (VA)Info:ciri.salva@libero.itCosto: Euro 50,00Acc. 6 ECMLa risposta infermieristicaai bisogni della personacon Alzheimer edella rispettiva famiglia.Data: 08-09/10/04Info: ciri.salva@libero.itRichiesti ECM.L’importanza di unacomunicazione efficace.Data: 02.10.04Info:ciri.salva@libero.it.Acc. 7 ECMIl protocollo nella pianificazionedell’assistenza infermieristica.Data: 01.10.04Info:ciri.salva@libero.itCosto: Euro 50,00Acc. 7 ECM11


L’operatore sanitarioed il fenomeno delmaltrattamento dei minori.Data: 23.10.04Info:ciri.salva@libero.itCosto: Euro 24,00Richiesto ECM.FORMAZIONEVignettaLe scale di valutazionein ambito geriatrico.Data: 02.11.04Info: Studio associato ostetricheTel: 0341.423145e-mail: centrojesta@tiscali.itCosto: Euro 50,00.La forza del legamemamma e bambino.Data: 30.11.04 e 14.12.04Info: centrojesta@tiscali.itCosto: Euro 100,00Acc. 10 ECM.Nascite, matrimoni e nuovi iniziCome in tutte le “aziende” c’è chi si sposa, chi lascia, chi comincia e chi nasce, insomma unpo’ tutti in qualche maniera “rigenerano”. Un resoconto sui dipendenti di Villa San Benedetto.È proprio vero siamo diventatitanti, anche se già quando hocominciato la cifra dei dipendentitotali si aggirava sul centinaio; al31.08.2<strong>004</strong> siamo in 147 dipendentia cui si aggiungono circa 15liberi professionisti e l’anno cheha visto il maggior incremento èstato il 2001 con ben 17 nuoviposti di lavoro creati e mantenuti.Siamo cresciuti noi ma sono cresciuteanche le nostre “famiglie”ed è su queste che mi voglio soffermare.Prima di tutto dò il benvenuto efaccio i miei migliori auguri a:NASCITE- ARIANNA nata il 12-12-2003figlia di Butti Annalisa fisioterapista- ALICE nata il 08-02-2<strong>004</strong>figlia di Verga Saracoordinatrice COMUNITÀ- SIMONE nato il 01-03-2<strong>004</strong>figlio di Gaffuri Alessandrainfermiera RRF- ERIKA nata il 20-03-2<strong>004</strong>figlia di Cammisuli Consueloausiliaria CRH- SIMONE nato il 03-04-2<strong>004</strong>figlio di Guerra Claudiaeducatrice RRF- FRANCESCO nato il 29-04-04figlio di Robustelli Claudiaeducatrice CRH- STELLA nata l’ 8-05-2<strong>004</strong>figlio di Rojas Karin ausiliaria RSA- ALICE nata il 02-09-2<strong>004</strong>figlia di Pizzo Anna e ValsecchiAlessandro educatori CRH-RRF- MATTEO nato il 10-09-2<strong>004</strong>figlio di Allia Luana ausiliaria RSA…E NE STIAMO ASPETTANDO ALTRI!Da sottolineare come la categoriadegli educatori abbia contribuitoin maniera significativa al superamentodi tutte le medie di natalitàdi VSB.MATRIMONIMERONI ERIKA e ZANETTI STEFA-NO il 26-02-2<strong>004</strong>DE COL SARA e CONTI DAVIDE il22-05-2<strong>004</strong>BELLATI LAURA e MOLTENI RAF-FAELE il 19-07-2<strong>004</strong>E prossimamentePINTI MADDALENA e FONTANASTEFANO l’08-10-04Tanti auguri a tutti nuovamente!Redazione • Belbusti Sonia, Inghilleri Diego, Fumagalli Emanuele, Ceruti Valentina, Bellati Laura, Magistrelli Francesca, Gatti Roberta.,Impaginazione grafica e stampa • Arti Grafiche Maggioni - Dolzago.Per informazioni e suggerimenti: Redazione Informalmente - Via Roma 16 - 22032 Albese con CassanoDott.ssa Sonia Belbusti - Tel. 031.4291511 E-mail:belbusti.s@hscalbese.it

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