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progetto quadro di monitoraggio delle acque ... - Regione Lazio

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PROGETTO QUADRO DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEERILEVAZIONE DEI FATTORI METEO-CLIMATICI E IDROLOGICI PER ILCALCOLO DEL BILANCIO IDRICO DEGLI ACQUIFERIPREMESSACon riferimento a quanto in<strong>di</strong>cato nel Decreto 28-07-2004 del Ministero dell’Ambiente (Lineeguida per la pre<strong>di</strong>sposizione del bilancio idrico <strong>di</strong> bacino, comprensive dei criteri per il censimento<strong>delle</strong> utilizzazioni in atto e per la definizione del minimo deflusso vitale, <strong>di</strong> cui all’art. 22, comma 4,del D lgs. 11-05-1999 n. 152) per bilancio idrico si intende la “comparazione, nel periodo <strong>di</strong>tempo considerato, fra le risorse idriche (<strong>di</strong>sponibili o reperibili) in un determinato bacino osottobacino, superficiale e sotterraneo, al netto <strong>delle</strong> risorse necessarie alla conservazione degliecosistemi acquatici ed i fabbisogni per i <strong>di</strong>versi usi”.Per la definizione del bilancio idrico degli acquiferi occorre pertanto poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> conoscenze emisure significative ed aggiornate dei seguenti fattori:1. geologici – il bilancio deve poter essere riferito ad un acquifero o ad un sistema <strong>di</strong> acquifericon limiti definiti da un modello geologico e idrostrutturale adeguatamente supportato daverifiche sperimentali sulle serie <strong>di</strong> misure dei regimi <strong>di</strong> deflusso <strong>delle</strong> aste fluviali e <strong>delle</strong>sorgenti puntuali e lineari, sulle misure dei livelli piezometrici e sulle caratteristichegeochimiche <strong>delle</strong> <strong>acque</strong>;2. meteo-climatici – è necessaria la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> serie <strong>di</strong> misure sperimentali <strong>delle</strong>precipitazioni (pioggia e neve), <strong>delle</strong> temperature e <strong>di</strong> altri parametri climatici qualil’umi<strong>di</strong>tà relativa, la ra<strong>di</strong>azione solare e la velocità del vento;3. idrologici – è necessaria la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> misure dei regimi <strong>di</strong> deflusso <strong>delle</strong> aste fluviali,<strong>delle</strong> sorgenti puntuali e lineari e dei livelli piezometrici.4. morfologici, lito-pedologici e territoriali – i processi idrologici naturali sono fortementecon<strong>di</strong>zionati da alcune caratteristiche del territorio quali: la morfologia, la natura e lospessore dei suoli, la litologia del substrato, la tipologia, densità e <strong>di</strong>stribuzione dellavegetazione (naturale e/o coltivata), la <strong>di</strong>stribuzione e la tipologia <strong>delle</strong> opere umane nonchédagli interventi antropici sul deflusso <strong>delle</strong> <strong>acque</strong>;5. <strong>di</strong> uso <strong>delle</strong> <strong>acque</strong> – negli usi <strong>delle</strong> <strong>acque</strong> devono essere considerati sia i fabbisogniambientali (minimi deflussi vitali) sia i fabbisogni e i prelievi connessi con le attivitàantropiche.Il presente documento riguarda i punti 1, 2 e 3, ed in particolare:− identifica, nella tavola 1 (allegata) e nell’elenco riportato nel capitolo 1, le strutture e isistemi acquiferi <strong>di</strong> riferimento per il bilancio idrogeologico e quin<strong>di</strong> per l’ottimizzazionedella rete regionale <strong>di</strong> <strong>monitoraggio</strong> <strong>delle</strong> <strong>acque</strong> sotterranee;− definisce i criteri e i requisiti minimi della rete <strong>di</strong> <strong>monitoraggio</strong> meteo-climatico e idrologico<strong>di</strong> ogni corpo idrico sotterraneo in<strong>di</strong>viduato nella tavola 1 e nell’elenco che segue.1. ELENCO DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEIPer la definizione dei requisiti minimi della rete <strong>di</strong> <strong>monitoraggio</strong> regionale <strong>delle</strong> <strong>acque</strong> sotterranee,con riferimento alla tavola 1 (allegata) si identificano i seguenti acquiferi o sistemi acquiferi:1 Sistema idrogeologico dei Monti Simbruini - Ernici - Cairo e Mainarde2 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 53 Aquiferi della valle Latina4 Acquferi della Maremma Laziale 5 (complessi poco permeabili)1


5 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 146 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 87 Sistema idrogeologico "<strong>delle</strong> Capore"8 Struttura idrogeologica dei Monti Lepini9 Struttura idrogeologica dei Colli Albani - Bacino n. 410 Sistema idrogeologico del monte Terminillo11 Struttura idrogeologica dei Colli Albani - Bacino n. 212 Struttura idrogeologica dei Monti Ausoni13 Struttura idrogeologica dei Colli Albani - Bacino n. 114 Aquifero minore della Sabina15 Sistema idrogeologico dei monti Nuria e Velino16 Struttura idrogeologica dei Colli Albani - Bacino n. 317 Sistema idrogeologico dei Monti Aurunci - Monte Grande18 Acquiferi della Pianura Pontina pedemontana19 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 1020 Acquiferi costieri della Pianura Pontina21 Sistema idrogeologico dei Monti Sabini occidentali e Cornicolani22 Sitema dei monti della Marsica Occidentale23 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 1524 Acquifero alluvionale del Fiume Tevere25 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 626 Sistema idrogeologico dei Monti Prenestini - Tiburtini e Ruffi27 Sistema acquifero <strong>di</strong> Stifone-Montoro28 Aquifero minore della Piana reatina29 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 930 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 1131 Aquifero minore del Fiume Liri32 Acquiferi della Maremma Laziale 133 Struttura idrogeologica del Monte Soratte34 Acquiferi della Maremma Laziale 235 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 1236 Struttura idrogeologica <strong>di</strong> Monte Maio37 Aquifero minore della valle del Farfa38 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 739 Acquiferi Aniene Nord 140 Aquifero minore della Piana <strong>di</strong> Fon<strong>di</strong>41 Acquiferi della Maremma Laziale 342 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 1343 Sistema idrog. dei Monti Cimini, Vicani e Sabatini - Bacino n. 1744 Acquiferi Tevere-Aniene Nord45 Aquifero minore dell'Amaseno46 Aquifero minore <strong>di</strong> Pofi47 Sistema acquifero dei Monti della Tolfa48 Struttura idrogeologica dei Monti Vulsini - Bacino n. 1649 Aquifero minore del Fiume Melfa50 Aniene Nord 251 Acquifero alluvionale del Fiume Fiora52 Aquifero minore del Garigliano53 Falde acquifere dei complessi a bassa permeabilitÓ54 Acquifero alluvionale del Fiume Tevere55 Acquifero alluvionale del Fiume Mignone2


56 Acquifero alluvionale del Fiume Marta57 Struttura idrogeologica del Monte Circeo2. STAZIONI DI MONITORAGGIO2.1. Monitoraggio meteo-climaticoLe stazioni per il <strong>monitoraggio</strong> meteo-climatico ospitano i sensori per la rilevazione <strong>di</strong> uno o più deiseguenti parameri:− P Precipitazioni e neve sciolta (se necessario)− N Manto nevoso− T Temperature− Ur Umi<strong>di</strong>tà relativa− Vv Velocità del vento− Rs Ra<strong>di</strong>azione solare− Altro ………….La misura dei parametri Ur, Vv e Rs, deve essere prevista perlomeno nei settori interessati opotenzialmente interessati da attività agricola intensiva2.2. Monitoraggio idrologicoIl <strong>monitoraggio</strong> idrologico comprende:1. stazioni <strong>di</strong> misura idrometrica e <strong>di</strong> portata− I Altezza idrometrica− Q portata2. stazioni <strong>di</strong> misura piezometrica− Pz Livello piezometricoLe stazioni idrometriche e <strong>di</strong> portata devono consentire <strong>di</strong> monitorare con continuità le portate <strong>di</strong>tutte le sorgenti puntuali e lineari con portata superiore a 100 l/s e comunque almeno il 70% deldeflusso emergente dai corpi idrici in<strong>di</strong>cati nella Tavola 1 e nell’elenco <strong>di</strong> cui al capitolo 1.Le stazioni <strong>di</strong> misura piezometrica sono preferibilmente ubicate:− in settori degli acquiferi non <strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong>sturbati dai “coni <strong>di</strong> emungimento” <strong>di</strong> pozzi ecampi pozzi− in maniera tale da essere rappresentativi dei settori “alti, me<strong>di</strong> e bassi” della superficiepiezometrica, rispetto ai bacini idrogeologici principali− lungo assi <strong>di</strong> drenaggio preferenziale (settori a più elevata trasmissività).La realizzazione <strong>delle</strong> stazioni <strong>di</strong> rilevazione dei livelli piezometrici deve essere effettuatapreferenzialmente in perforazioni già esistenti (pozzi in concessione, piezometri, pozzi <strong>di</strong> ricerca).Qualora nel settore da monitorare non siano presenti perforazioni con caratteristiche costruttive e <strong>di</strong>uso idonee allo scopo, si deve prevedere la realizzazione ex novo del piezometro.La scelta e/o la progettazione dei fori adatti per l’esecuzione <strong>delle</strong> misure piezometriche tiene contodella presenza <strong>di</strong> più livelli <strong>di</strong> circolazione idrica, della soggiacenza, della tipologia e dello spessorecomplessivo dell’orizzonte acquifero posto sotto <strong>monitoraggio</strong>.Il <strong>monitoraggio</strong> degli acquiferi sotterranei viene condotto preferibilmente ricorrendo a sensori <strong>di</strong>livello piezometrici da ubicare in idonee perforazioni, ai quali viene abbinata anche lacontemporanea misura della temperatura ed, eventualmente, della conducibilità. Le misure sonoeffettuate in continuo, con cadenza temporale programmabile da 0.5 h a 24 h e acquisizionetemporanea locale su memoria non volatile; i dati sono scaricati con perio<strong>di</strong>cità almeno3


quadrimestrale a cura dell’Ufficio Idrografico e Mareografico Regionale che provvede allavalidazione, archiviazione in banca dati e pubblicazione degli stessi negli annali idrologici.Tutti i dati acquisiti e validati confluiscono all’interno del SIRA e sono inviati perio<strong>di</strong>camentealle rispettive autorità <strong>di</strong> bacino.3. SCHEDA TIPO PER LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DELLA RETE DIMONITORAGGIO METEO-CLIMATICO E IDROLOGICO DEI CORPI IDRICISOTTERRANEIDENOMINAZIONE** con riferimento alla tavola 1Tipo <strong>di</strong> acquifero o sistema acquiferoDescrizione dei limiti idrogeologici delcorpo idrico** ubicazione e caratteristiche dei limiti <strong>di</strong> flusso che caratterizzano il corpo idrico sotterraneoCaratteristiche della circolazione idricasotterranea** in<strong>di</strong>care se sono presenti più circolazioni idriche, settori <strong>di</strong> deflusso sotterraneo preferenzialeecc..Nome Tipo* località Corso d’acqua recettore Portata <strong>di</strong> riferimento** P = puntuale, L = lineare; ** citare fonte bibliograficaDirezione ed entità dei travasisotterranei presenti o presuntiGRADO DI SFRUTTAMENTO DELLE ACQUE SOTTERRANEE PER TIPOLOGIA D’USOIdropotabile da sorgenti *Idropotabile da pozzi *Industriale *Agricolo *Altro…….. ** Alto, me<strong>di</strong>o, basso, trascurabile4


SPECIFICARE OBIETTIVI DEL MONITORAGGIOmisura dei parametri meteo-climatici me<strong>di</strong>ante rilevatori <strong>di</strong> Temperatura, Precipitazionemisura dei parametri meteo-climatici me<strong>di</strong>ante rilevatori <strong>di</strong> Temperatura, Precipitazione e,nelle aree agricole, <strong>di</strong> sensori per la misura dell’Umi<strong>di</strong>tà Relativa, della Velocità del Vento edella Ra<strong>di</strong>azione Solaremisura del ruscellamento e del deflusso <strong>di</strong> base me<strong>di</strong>ante stazioni idrometriche e <strong>di</strong> portatamisura del ruscellamentomisura <strong>delle</strong> portate sorgivecontrollo dei livelli piezometrici me<strong>di</strong>ante fori <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà opportuna e adeguatamenteattrezzatialtro obiettivo ……………STAZIONI DI MONITORAGGIO ESISTENTI*QuotaTipo (1) Nome oco<strong>di</strong>ce (2) Località (3) m s.l.m.(4)Costo gestioneannua (5) Note (6)* per stazioni esistenti si intendono le stazioni gestite dalla <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> o da soggetto chefornisce regolarmente i dati all’area Servizio Idrografico e Mareografico regionale,in<strong>di</strong>pendentemente dallo stato <strong>di</strong> funzionalità attuale della stazione.(1) in<strong>di</strong>care i parametri misurati dalla stazione (ve<strong>di</strong> capitolo 2)(2) in<strong>di</strong>care co<strong>di</strong>ce univoco della stazione(3) specificare comune e località(4) quota in m s.l.m.(5) costo me<strong>di</strong>o annuo <strong>di</strong> gestione della stazione(6) in<strong>di</strong>care ente <strong>di</strong> appartenenza (se <strong>di</strong>verso da “area Idrografico e Mareografico regionale)Tipo (1)STAZIONI DI MONITORAGGIO DA REALIZZARE* , DA ADEGUARE** O DAINTEGRARE*** NELLA RETEQuotaNome oco<strong>di</strong>ce (2) Località (3) m s.l.m.(4)Costorealizzazione (5)Costo gestioneannua (6) Note (7)* stazioni da realizzare ex novo** stazioni esistenti su cui è necessario integrare la misura <strong>di</strong> ulteriori parametri o la riattivazione*** stazioni gestite da altri soggetti da integrare me<strong>di</strong>ante specifici protocolli nella rete regionale.(1) in<strong>di</strong>care i parametri da aggiungere per le stazioni esistenti da adeguare; quelli presenti per lestazioni da integrare nella rete; quelli da misurare per le stazioni da realizzare ex novo.(2) in<strong>di</strong>care co<strong>di</strong>ce univoco della stazione5


(3) specificare comune e località(4) quota in m s.l.m.(5) costo per la progettazione, l’acquisto, l’installazione e la messa in funzione dei sensori e/o dellastazione <strong>di</strong> <strong>monitoraggio</strong>(6) costo me<strong>di</strong>o annuo <strong>di</strong> gestione della stazione.(7) in<strong>di</strong>care: ente <strong>di</strong> appartenenza (se <strong>di</strong>verso da “area Idrografico e Mareografico regionale); sestazione da adeguare, da integrare o da realizzare; nel caso <strong>di</strong> stazione piezometrica, se trattasi<strong>di</strong> foro esistente o da realizzare.4. MODALITÀ DI ACQUISIZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI.− Sorgenti captate: a cura del concessionario, su prescrizione dell’Ufficio Idrografico eMareografico Regionale, sono installati e mantenuti in regolare stato <strong>di</strong> funzionamentoidonei <strong>di</strong>spositivi per la misurazione <strong>delle</strong> portate e dei volumi della derivazione incorrispondenza del punto <strong>di</strong> prelievo e, ove presente, <strong>di</strong> restituzione. Le misure sonoeffettuate in continuo, con cadenza <strong>di</strong> acquisizione temporale giornaliera da definire infunzione <strong>delle</strong> caratteristiche della sorgente in modo da ottenere un valore me<strong>di</strong>o giornalierosignificativo. I dati sono trasmessi con perio<strong>di</strong>cità quadrimestrale all’Ufficio Idrografico eMareografico Regionale che provvede alla validazione, inserimento in banca dati epubblicazione degli stessi negli annali idrologici.− Pozzi: a cura del concessionario, su prescrizione dell’Ufficio Idrografico e MareograficoRegionale, sono installati e mantenuti in regolare stato <strong>di</strong> funzionamento idonei <strong>di</strong>spositiviper la misurazione <strong>delle</strong> portate, dei volumi emunti e, qualora ritenuto necessario, per laverifica dei livelli statici e <strong>di</strong>namici della falda acquifera. Le misure sono effettuate incontinuo in modo da ottenere un valore me<strong>di</strong>o giornaliero significativo in relazione allemodalità <strong>di</strong> emungimento. I dati sono trasmessi con perio<strong>di</strong>cità trimestrale all’Autoritàconcedente e all’Ufficio Idrografico e Mareografico Regionale che provvede allavalidazione, inserimento in banca dati e pubblicazione degli stessi negli annali idrologici.6

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