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LongobaRdI: "ECCo I PRoSSImI obIEttIvI dELL'azIonE ... - Ancl

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PAG. 4 - Edizione del 8 marzo - n. 30 - IV del 2011EDITORIALEnello sviluppo e nell’ampliamento delle impresestesse, con consolidamento dell’occupazionee la creazione di nuovi posti di lavoro. E’vero che si è intervenuti massicciamente inmateria di ammortizzatori sociali e che eragiusto intervenire: ma un paese che vuolecrescere, non può solo pensare al governodell’emergenza , senza imprimere la necessariafiducia, con l’introduzione di tangibili misuredi sostegno all’occupazione ed alle imprese. Ilfatto che la decisa riduzione dei costi del lavorosia oggi richiesta dai sindacati dei lavoratori edalle associazioni datoriali, vuol dire che nonsi è alla solita richiesta di assistenzialismo,ma dimostra che è un’esigenza inderogabilematurata appieno nel sistema produttivo e neltessuto sociale. Esigenza che dovrà esserecolmata anche con una organica riforma delsistema fiscale, che non potrà non considerarela necessità di un tangibile alleggerimento delcarico fiscale per i lavoratori e le famiglie, nonchésistemi di fiscalità premiale alle imprese virtuosenell’ambito del mantenimento ed incrementodell’occupazione ed in materia di sicurezza sullavoro. Quanto ancora alla programmazionedella prossima attività sindacale, non può lasciareil primo piano la riforma della professione.La commissione mista voluta dal ConsiglioNazionale dell’Ordine e dall’<strong>Ancl</strong> ha licenziatoun ottimo lavoro, perfettibile sicuramente, ma digrande contributo al legislatore. Continueremocon forza e maggiore pressing a richiedereriforme professionali che consentano stabilità,certezza regole nuove ed attuali, che introducanouna più moderna concezione ed espressionedella professione di consulente del lavoro. Mala nostra attenzione non dovrà solo limitarsialla riforma delle professioni: dovremo ancheattentamente vigilare sulla evoluzione delladisciplina delle professioni non regolamentateche lo stesso Ministro della Giustizia hadichiarato di voler affrontare entro la fine dellalegislatura, in un contesto distinto da quello delleprofessioni. Un impegno politico e sindacale,quindi , di non poco conto, se si tiene presenteche si sta per scrivere il futuro di tutti noi, ed inparticolare, delle giovani generazioni di Colleghi.Una responsabilità anche nostra, nellamisura in cui sapremo far valere le nostre ragioni, le nostre aspettative e le nostre esigenze.Naturalmente, dobbiamo distinguere lariforma delle professioni, dalla riforma dellanostra professione, che evidentemente è ilpassaggio immediatamente successivo oin contemporanea alla riforma generale delleprofessioni ordinistiche e che dovrà riguardaredirettamente la riforma della legge 12/79.Al fianco della auspicata riforma dellaprofessione, tengo a sottolineare l’impegnodel Sindacato al sostegno e rafforzamento delnostro sistema di formazione ed aggiornamentoprofessionale: profilo, questo, che assumesempre maggiore importanza anche in rapportoalla qualità della prestazione professionale chel’Europa ci chiede nella recente Direttiva Servizi.L’<strong>Ancl</strong> in questo ha inteso valorizzare il rapportocon Confprofessioni ed in particolare con FondoProfessioni: la preziosa opportunità che offrequesto sistema di finanziamento della formazioneè una opportunità di estrema rilevanza. Ipiani formativi aziendali, territoriali, settorialied individuali, finalizzati al consolidamento eallo sviluppo delle competenze dei lavoratoridegli studi rispondono senza dubbio in manieraadeguata alle esigenze di occupabilità e peraccrescere la capacità competitiva degli studiprofessionali stessi e delle aziende collegate.E’ anche quindi con Fondoprofessioni che sicontribuisce validamente a rispondere ai bisognidi formazione per la crescita professionaledegli studi. In ultimo, ma non meno importanteargomento messo in agenda prossima dell’<strong>Ancl</strong>,l’attuale fase di riflessione sulla partecipazionedei lavoratori agli utili d’impresa: l’<strong>Ancl</strong> vede confavore le iniziative attualmente in campo voltea pervenire ad una legge italiana che disciplinil’azionariato dei lavoratori nella propria impresa.L’iniziativa del Ministro con la quale sono statesollecitate le parti sociali a formulare propostemirate a tale obiettivo, appare estremamentecondivisibile. Anche in questo caso, è necessariocolmare le differenze che ancora ci distanzianoda altri paesi europei, che su quest’aspettosono ben più avanti di noi. Il coinvolgimento deilavoratori al benessere dell’impresa potrebbesignificherà , riduzione del contenzioso, stabilitàoccupazionale, maggiore produttività diffusae progresso delle imprese: la fidelizzazione dellavoratore alla impresa è una scommessa chedobbiamo percorrere e che noi Consulenti delLavoro saremo presto chiamati a governare.Le sfide prossime quindi non mancano: némanca la forza e la volontà dell’<strong>Ancl</strong> ad essereprimo attore in questa fase evolutiva, al fianco diuna categoria compatta, moderna e pronta allecompetizioni che la categoria stessa ha sempresaputo valicare grazie alla passione professionaleche contraddistingue ognuno di noi.

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