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Giovanni e le tabelline: tabelline: che passione! - USP di Piacenza

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<strong>Giovanni</strong> e <strong>le</strong><strong>tabelline</strong>:<strong>che</strong> <strong>passione</strong>!Insegnante: Barbara AgostiTesista: Carla Amorosi


<strong>Giovanni</strong>: un bambino con<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento• Lettura: molti errori <strong>di</strong>vario genere, è <strong>le</strong>nta esenza espressione.• Scrittura: confonde la “a”con la “o”, sbaglia <strong>le</strong>doppie, non stacca <strong>le</strong>paro<strong>le</strong>.• Matematica: non haappreso <strong>le</strong> <strong>tabelline</strong>, ha<strong>di</strong>fficoltà nel calcolo. Neiprob<strong>le</strong>mi in<strong>di</strong>vidua lagiusta operazione se lamaestra <strong>le</strong>gge il testo, poisbaglia l’operazione.• Ha una bassa autostima, èdemotivato.


Obiettivi ed interventoAbbiamo deciso <strong>di</strong> iniziare dal<strong>le</strong> <strong>tabelline</strong>L’intervento prevedeva:• una fase <strong>di</strong> training con s<strong>che</strong>de <strong>che</strong>facilitavano l’appren<strong>di</strong>mento• l’uso del computer e del Precision Teaching• una token economy per motivarlo


La token economy:la storia della strega PasticciaS<strong>che</strong>da raccolta token


L’automonitoraggio


Il lavoro sui tempi <strong>di</strong> risposta25Baseline e interventotempo <strong>di</strong> rispostaMe<strong>di</strong>e tempo <strong>di</strong>risposta(sec.)201510501 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14Osservazioni


Riportare <strong>Giovanni</strong> in classe ecoinvolgere i compagni


I RISULTATINumero errori1614121086420Baseline, trattamento e generalizzazione<strong>tabelline</strong>1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18Osservazioni


La consegna degli attestati


Il commento dei bambini...“... Mi è piaciuto molto il lavoro con Carla perché io nonsapevo <strong>le</strong> <strong>tabelline</strong> e facendo il torneo <strong>le</strong> ho imparate moltobene. Però mi sarebbe piaciuto partecipare <strong>di</strong> più con illavoro degli ingre<strong>di</strong>enti”<strong>Giovanni</strong>:“... Il gioco della strega Pasticcia è stato <strong>di</strong>vertente. È statoabbastanza <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong> imparare <strong>le</strong> <strong>tabelline</strong>, ma con ilcomputer è più faci<strong>le</strong>. Davanti al computer <strong>le</strong> sapevo <strong>di</strong> piùperché il computer ti aiuta, ti fa scegliere la risposta e poila puoi an<strong>che</strong> scrivere tu. Poi ti fa uscire il grafico e ve<strong>di</strong><strong>che</strong> stai imparando e sei contento.I grafici mi sono stati utili, perché potevo vedere comestavo andando, se <strong>le</strong> stavo imparando, se dovevoimpegnarmi <strong>di</strong> più”


...e della maestra“Forse, il fatto <strong>di</strong> aver partecipato da sola al corso non mi hadato la possibilità <strong>di</strong> avere un ruolo molto attivo nellarealizzazione pratica dell’intervento, poiché la tesista dovevasvolgere il lavoro fuori dalla classe. Probabilmente per il tipo<strong>di</strong> intervento sarebbe stata meglio una compresenza.Tuttavia, l’entrata <strong>di</strong> una persona esterna in classe è stata uti<strong>le</strong>perché mi ha permesso <strong>di</strong> vedere da un’altra ottica i prob<strong>le</strong>mi.Il lavoro con <strong>Giovanni</strong> gli ha consentito <strong>di</strong> ottenere deisuccessi e <strong>di</strong> essere gratificato da me e dai compagni. Ora inmatematica è più motivato, sa <strong>che</strong> se si concentra ottienedei risultati”


La magia della strega

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