Premi Nobel per la fisiologia e la medicina 1984 - Università degli ...
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Università Degli Studi di TorinoCorso di Immunologia Moleco<strong>la</strong>reProf. Guido ForniGLI ANTICORPI MONOCLONALI E LA LOROINGEGNERIZZAZIONEValentina Foglizzo
NOBEL PER LA MEDICINA <strong>1984</strong>Niels K. JerneCesar MilsteinGeorges J. F. Kohler[8]
UN PO’ DI STORIA…1890 Behring e Kitasato scoprono molecole anticorpalinel siero di animali immunizzati e dimostrano <strong>la</strong>loro specificitàDUNQUE TUTTE LE CELLULE PRODUCONO ANTICORPI?Verso <strong>la</strong> fine <strong>degli</strong> anni ‘50 è stato dimostrato che solo i LINFOCITIsono in grado di produrre anticorpi1955 Niels Jerne pubblica <strong>la</strong> sua prima importante teoriasul<strong>la</strong> preesistenza di molecole anticorpali in grado diriconoscere migliaia di antigeni non-self[8]
UN PO’ DI STORIA…Durante gli anni 60 avvengono moltissime sco<strong>per</strong>te nel campodell’immunologia:3. Viene chiarita <strong>la</strong> struttura primaria <strong>degli</strong> anticorpi4. E’ dimostrato che un linfocita produce molecole anticorpaliidentiche fra loro5. I linfociti vengono suddivisi in due c<strong>la</strong>ssi: linfociti T (TH – TK) elinfociti B1971 Niels Jerne teorizza l’esistenza di un’immunitàtessuto-specificaNel 1974 Jerne enuncia <strong>la</strong> sua terza teoria: esistonomolecole anti-anticorpo che bi<strong>la</strong>nciano l’azione <strong>degli</strong>anticorpi stessiCIO’ IMPLICA CHE…[8]
GLI ANTICORPI POSSONO ESSERE ESSI STESSI DEGLI ANTIGENI !Kunkel e successivamenteJacques Oudindimostrarono che:Le regioni variabili non possiedono soloil sito combinatorio <strong>per</strong> l’antigenemamostrano anche un profilo antigenico dettoIDIOTIPO[8]
Tra il 1975 ed il 1976 Kohler eMilstein sviluppano una tecnicacon cui poter produrre anticorpimonoclonali in grande quantitàFUSIONEVANTAGGI1. Singo<strong>la</strong> specificità2. Immortalità <strong>degli</strong> ibridi3. Antigeni impuri generanoanticorpi puri4. Elevata secrezione di anticorpi5. Possibilità di mutare gli ibridomi<strong>per</strong> generare anticorpi nonpresenti in naturaDal<strong>la</strong> Lettura del <strong>Nobel</strong> di G. Kohler[8]
ANTICORPO POLICLONALE vs ANTICORPO MONOCLONALEMisce<strong>la</strong> di anticorpi in grado diRiconoscere epitopi diversi diuna stessa moleco<strong>la</strong>Misce<strong>la</strong> di anticorpi prodottada una selezione clonale dilinfociti diretta contro lostesso epitopo di un antigene1. Basso titolo3. Popo<strong>la</strong>zioni anticorpali eterogenee5. <strong>la</strong> stessa combinazione di anticorpiè impossibile da ottenere in unnuovo animale immunizzato1. Singo<strong>la</strong> specificità2. Immortalità <strong>degli</strong> ibridi3. Antigeni impuri generano anticorpipuri4. Elevata secrezione di anticorpi5. Possibilità di mutare gli ibridomi <strong>per</strong>generare anticorpi non presenti innatura
LA STRUTTURAStruttura a forma di Y costituita da2 catene pesanti e 2 catene leggereunite da ponti disolfuroCDR (complementary determining regions)Regioni variabili (VH e VL):mediano <strong>la</strong> specificità e rendono<strong>la</strong> moleco<strong>la</strong> divalenteTaglio verticale: è una moleco<strong>la</strong>simmetricaTaglio orizzontale: porzione costante Fcporzione variabile[1]
ANTICORPI INGEGNERIZZATI E TERAPIAInibizione viedi segnaleInduzione citotossicitàCellulo-mediataAnticorpo-dipendenteCitotossicitàComplemento-mediataVeicolo di agenticitotossiciProlungamento dell’emivita nel sieroRapida eliminazione<strong>degli</strong> anticorpinon coniugati[2] [3] [7]
ANTICORPI INGEGNERIZZATI PER:1. Alterarne le dimensioni2. Migliorarne <strong>la</strong> farmacocinetica3. Eliminare <strong>la</strong> loro immunogenicità[2] [3]
1. ALTERAZIONE DELLE DIMENSIONIIgG interePermanenza nel circolosanguignoMielotossicitàI° APPROCCIO: digestione con Papainaa formare Fab’ o F(ab’)2Aumento del<strong>la</strong> ClereancePenetrazione omogenea nei tumoriStessa affinità <strong>per</strong> l’antigene[1]
1. ALTERAZIONE DELLE DIMENSIONICURIOSITA’!I camelidi producono Ig chiamate ANTICORPI A CATENA PESANTEVHH o NANOBODIESLoop delle CDR moltopronunciatiAumentata penetrazionenegli epitopi cripticiAlta stabilità termicaAlta solubilitàAlta affinitàAlta stabilità intracellu<strong>la</strong>re(utile <strong>per</strong> targetcitop<strong>la</strong>smatici)[1]
1. ALTERAZIONE DELLE DIMENSIONITUTTAVIA IN GENERALE ScFvs E NANOBODIES HANNO UN’EMIVITATROPPO BREVESfruttando linker peptidici divaria lunghezzaè possibile generare anticorpimultimerici![2] [5]
2. MIGLIORAMENTO DELLA FARMACOCINETICAAnticorpi inibitoriAnticorpi veico<strong>la</strong>toridi agenti citotossiciAumento dell’emivita nel circoloAumento velocità di escrezione<strong>degli</strong> anticorpi non legatiall’antigeneMODIFICAZIONE DELLE DIMENSIONI[7]
3. DIMINUZIONE DELL’IMMUNOGENICITA’HAMA (human anti-mouse antibodies)Mouse moAbsAlterazione del<strong>la</strong> BiodistribuzioneClearance accelerata1. ANTICORPI CHIMERICI UOMO-TOPO3. SOSTITUZIONE RESIDUI DI SUPERFICIE NELLE REGIONI VARIABILI5. DEIMMUNIZZAZIONE7. SVILUPPO DI ANTICORPI UMANI ATTRAVESO TOPI TRANSGENICI[7]
BIBLIOGRAFIA[1] Kortt A.A. et al., Dimeric and trimeric antibodies: high avidity scFvs for cancer targeting,Biomolecu<strong>la</strong>r Engineering, 18:95 2001[2] Beckman R. A. et al.,Antibpdy constructs in cancer therapy, Cancer 109:170 2007[3] Rossi E. A. et al,Development of new miltivalent-agents for pretargeting tumor localisation andtherapy, Clinicl Cancer Research, 9:3886 2003[4] Strome S. E. et al.,A mechanistic <strong>per</strong>spective of monoclonal antibodies in cancer therapy beyondtarget-re<strong>la</strong>ted effects, The oncologist 12:1084 2007[5] Ryu D. D. Y and Nam DH., Recent progress in biomolecu<strong>la</strong>r engineering,Biotechnol. Prog., 16:22000[6] Graumann K and Premstaller A., Manufactorin of recombinant therapeutic proteins in microbialsystem, Biotechnol J., 1:164, 2006[7] Peterson N.C., Advances in monoclonal antibody technology:genetic engineering of mice, cells andimmunoglobulin[8] www.nobelprize.org