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Untitled - Direzione Didattica di Trasaghis

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PrefazioneMi è stato detto che ogni anno ibambini e gli insegnanti della ScuolaPrimaria <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong> pre<strong>di</strong>spongonoun giornalino. Io a questa cosa nonci posso credere: il giornale è unacosa seria, importante, per gran<strong>di</strong>,non è alla portata <strong>di</strong> un bambino nécome lettore, né tanto meno comeautore.Ho avuto l’ar<strong>di</strong>re <strong>di</strong> esporre questomio pensiero alle maestre ed aimaestri <strong>di</strong> Alesso. E allora mi hannolanciato questa sfida:” Perché nonprova, signor Dirigente, a scrivere laprefazione <strong>di</strong> quel giornalino?”. Io soche vincerò questa scommessa: dai,non è possibile che all’interno <strong>di</strong> unascuola primaria ci siano le abilità, lecompetenze che la stesura <strong>di</strong> ungiornale richiede. Ma ci ren<strong>di</strong>amoconto? Un giornale: una cosa chepoi verrà letta da tutti, non è micacome scrivere un pensierino? O untemino? O una relazioncina?So che vincerò questa scommessa:per un giornalino , per piccolo chesia, serve impegno, tanto impegno;serve spirito <strong>di</strong> squadra e <strong>di</strong> gruppo;serve organizzazione; unorganizzazione decisamentesuperiore a quella che ti può venirofferta da un alunno <strong>di</strong> 6, 7, 8, 9 o10 anni.Ho scritto pertanto le note <strong>di</strong> cuisopra che non vogliono <strong>di</strong>re niente,perché so che nessuno le leggerà,che non ci sarà nessun giornalino,che le maestre ed i maestri hannopreso un abbaglio: troppa fiducia neiloro alunni, li credono capaci <strong>di</strong> coseal <strong>di</strong>sopra della loro portata.Se poi dovessi perdere quellascommessa, ed il giornalino dovesseuscire (ma ciò non sarà possibile, èuna pura ipotesi; senz’altro nonaccadrà), allora farò quanto segue:1. chiamerò in aula magna tutti glialunni della Scuola Primaria <strong>di</strong>Alesso;2. in quell’occasione prenderò acaso uno degli articoli delgiornalino e lo declamerò, comese si trattasse <strong>di</strong> una poesia;3. poi porterò una copia delgiornalino al Sindaco adall’Assessore <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong>;4. una copia la esporrò sui vetriesterni della Scuola, in modo chetutti la possano vedere;5. una copia la invierò a chi seguele vicende della scuola;6. una copia l’appenderò nellabacheca del mio ufficio, quellabacheca che sempre mi sta <strong>di</strong>fronte e che io non riesco a nonvedere quando faccio le cose chedevo fare in ufficio.Posso prendere tutti gli impegni chevoglio, tanto so che la miascommessa la vincerò: non ci sarànessuna copia da inviare al sindaco,non ci sarà nessuna miadeclamazione in aula magna, nonesporrò nessuna copia sui vetri dellaScuola Primaria <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong> ……O mi sbaglio?Il Dirigente Scolastico2


Il preside non ha fiducia nei bambini della scuola <strong>di</strong> Alesso?Il preside lancia una sfida. La classe quinta accetta. La scuola in subbuglio.Il preside della scuola primaria <strong>di</strong>Alesso a fine Gennaio ha lanciatouna sfida ai bambini, perché non hafiducia negli alunni e pensa che ilgiornalino non uscirà.Lui immagina che nella scuola non cisiano bambini capaci <strong>di</strong> portare atermine la stesura <strong>di</strong> un giornalinoscolastico.Il primo giorno <strong>di</strong> Febbraio nellaclasse quinta è arrivato un annunciodel preside in cui spiega che lanceràuna sfida e, se perderà, chiameràtutti gli alunni in aula magna perleggere un articolo del giornalino,porterà una copia del giornalino alsindaco, una copia la esporrà suivetri esterni della scuola e infineuna copia l’appenderà nel suoufficio.Se il preside vincerà, tutto questosarà annullato.Dopo questo annuncio la classequinta accetta la sfida e si mette ingioco per vincere la scommessa.Chi vincerà la sfida???Alice - Laura - Alessia3


HalloweenAnche quest'anno, in un baleno, siamo arrivati a fine ottobre e abbiamofesteggiato, come consuetu<strong>di</strong>ne ormai, Halloween.Il 29 ottobre, per tutto il pomeriggio, la nostra scuola si è riempita <strong>di</strong> "tipi"davvero strani: c'erano fantasmi gran<strong>di</strong> e piccoli, streghe dai cappelli strani eunghie lunghe e nere, scheletri spaventosi, mostri, maghi e zombi malvagi.Le classi, per l'occasione, hanno presentato danze, canti e brevi scenette inlingua inglese, sotto l'occhio vigile della maestra Vianella. Ma non solo: si sonofatti giochi <strong>di</strong>vertenti, simpatici indovinelli con soluzioni in tema con la festa, ipiù bravi e fortunati sono stati premiati con piccoli fantasmini, dolcetti e tantiapplausi.Alla fine, una buona bibita per tutti e una scorpacciata <strong>di</strong> caldarroste,preparate per tutti da alcuni papà nel cortile della scuola.Ecco come hanno relazionato i nostri “inviati speciali”Felicissimo halloween nella scuola <strong>di</strong> AlessoGiochi, danze, balli e castagnate hanno fatto <strong>di</strong>vertire tutti gli alunni.Il 29 Ottobre 2009, tutti noi alunni,nella scuola primaria <strong>di</strong> Alesso,abbiamo festeggiato Halloweenfacendo danze, balli e tante altrecose.La festa è iniziata con noi <strong>di</strong> classe5 che abbiamo presentato unameravigliosa scenetta in ingleseintitolata :”A HALLOWEENPARTY!!!!!!”La scenetta ci ha insegnato a nonmangiare tanti dolci nelle tipiche7


feste rappresentate qui a scolaperché ci può venire l’in<strong>di</strong>gestione.Del resto la scenetta è piaciutamolto anche alle altre classe.La classe quarta ha voluto metteretutti alla prova facendo indovinelli ininglese: chi indovinava vinceva unagraziosa candelina a forma <strong>di</strong>fantasma.Il resto del pomeriggio ci siamosbizzarriti ballando tante danze<strong>di</strong>vertenti in <strong>di</strong>verse lingue ;abbiamo poi anche ballato tuttiassieme mascherati la canzone“CU,CU,CU CI CI”.La giornata è proseguita con unagustosa castagnata e il solito :DOLCETTO O SCHERZETTO ? manaturalmente era in inglese . Chirispondeva TRICK riceveva un tiro <strong>di</strong>orecchio mentre chi esclamavaTREET riceveva una caramella .Poi la giornata è finita con tantisimpatici giochi sempre nel cortile .Questo è stato veramente unHALLOWEENdasballoooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Isabel-Entea-Sara_____________________________Alesso : il 21 Dicembre è stata organizzata la festa <strong>di</strong> NataleNATALE A SCUOLANatale con una recita.Il Natale è stato festeggiatodai bambini con uno spettacolo cuihanno assistito i genitori ed imaestri, che hanno aiutato apreparare canti, scenette, danze,…,I bambini della scuola primariaA. Volta <strong>di</strong> Alesso, il 21Dicembre hanno festeggiato il8


Sono stati eseguiti dai bambiniballi e canti. Alcuni sono statiquesti: Whe are the world, poesiedel cuore, Filastrocca <strong>di</strong> Natale,Happy Christmas……I bambini hanno fatto unospuntino con panettone epandoro (i cibi tra<strong>di</strong>zionali delNatale ) insieme ai genitori e aimaestri.La recita è finita alle quattromeno un quarto, poi qualcuno sene é andato mentre qualcuno èrestato a scuola.Christian - Samuel - Cristian9


Un tuffo …. in classeFine settembre, primi brivi<strong>di</strong>, prime foglie che ingialliscono e per i bambinidella Primaria <strong>di</strong> Alesso primi … tuffi in piscina.Sì, anche quest’anno, come ormai abitu<strong>di</strong>ne consolidata, i bambini, dallaprima alla quinta, hanno frequentato la piscina comunale <strong>di</strong> Gemona per uncorso <strong>di</strong> otto lezioni.Le lezioni sono state tenute dagli istruttori del Centro e organizzate in piccoligruppi in base alla capacità ed all’età dei ragazzini.Fondamentale è stata la collaborazione dei genitori negli spogliatoi e la<strong>di</strong>sponibilità del Comune <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong> che ha messo a <strong>di</strong>sposizione loscuolabus per il trasporto.Alla fine del percorso i ragazzi hanno avuto una valutazione del lavoro svoltoed un attestato in<strong>di</strong>viduale.10


Bosco e <strong>di</strong>ntorniIl 20 ottobre noi bambini <strong>di</strong> prima abbiamo effettuato un’ uscita sulle rive deltorrente Palar, accompagnati da una rappresentantedelle Guar<strong>di</strong>e Forestali.Abbiamo osservato l’ ambiente bosco; è statointeressante vedere i colori dell’ autunno, le foglierosse, gialle e ver<strong>di</strong>, i vari tipi <strong>di</strong> alberi e scoprire lepiccole tracce <strong>di</strong> alcuni animaletti che vivono proprionel bosco.Abbiamo giocato a “ Che animale è ?”: seguendoalcuni in<strong>di</strong>zi e improvvisandoci investigatoridovevamo scoprire <strong>di</strong> che animale si stava parlando.Tornati a scuola la nostra guida ci ha mostrato il contenuto del suo zaino e ciha parlato dell’ importante lavoro che svolge come guar<strong>di</strong>a forestale.Abbiamo <strong>di</strong>scusso e conversato sui comportamenti corretti e soprattutto <strong>di</strong>quelli sbagliati, da evitare quando an<strong>di</strong>amo per i boschi , in montagna.Ognuno <strong>di</strong> noi alla fine ha ricevuto un libretto sul bosco ed un bellissimo posterraffigurante un cerbiatto.E’ stata un’ esperienza interessante e coinvolgente che speriamo <strong>di</strong> ripetere,magari per scoprire le meraviglie <strong>di</strong> un altro ambiente naturale. Un granderingraziamento va alle Guar<strong>di</strong>e Forestali e in modo particolare a Roberta che ciha accompagnati con tanta pazienza e competenza.11


Nell’orto <strong>di</strong> ValerioIl 21 ottobre noi <strong>di</strong> quarta siamoandati nell’orto <strong>di</strong> Valerio,perchéavevamo un appuntamento perconoscere la bellezza delle api etutto ciò che ci offrono.Appena arrivati Valerio e Letizia,(padre e sorella <strong>di</strong> Grazia) cihanno accolti con un calorososaluto.Valerio ci ha fatti accomodare sudelle panchine; aveva appeso deicartelloni su cui c’era un foto conl’ape e vari <strong>di</strong>segni, che cimostrava man mano che parlava,così potevamo capire meglio le spiegazioni; sopra un tavolo aveva vari tipi <strong>di</strong>miele.Valerio ha parlato molto; noi abbiamo presso molti appunti …Diceva:”.. l’ ape è un insetto sociale, vive in comunità … a maggio e a giugno siriproducono.Sciame = 8000 - 10000 api …. l’ape regina adopera il pungiglione per ucciderele sue sorelle regine ….”Ci ha fatto vedere gli alveari e ha promesso che, se tornavamo in primavera,quando faceva più caldo, ci avrebbe mostrato l’ape regina.La lezione è stata piuttosto interessante; abbiamo imparato molte cose.Letizia, intanto, scattava le foto.Finita la lezione Valerio ci ha fatto assaggiare il miele e poi abbiamo mangiatodei dolci che ci avevano preparato.Grazia e Melina_______________________________________________________________Sul CumieliGiovedì 12 novembre ci siamo recati ad Ospedaletto, per salire a Sella Sant’Agnese, per fare un “Viaggio” nel tempo, alla scoperta dei “misteri” nascostinelle rocce.Subito ci siamo incamminati per un sentiero in mezzo al bosco.La maestra Maria ci aveva preparato gli attrezzi che ci sarebbero serviti perscoprire i segreti delle rocce: sono gli attrezzi del geologo, custo<strong>di</strong>ti nello zaino.Insieme agli oggetti, abbiamo avuto l'incarico <strong>di</strong> osservare conattenzione l'ambiente e <strong>di</strong> farci delledomande ogni volta che trovavamo qualcosa <strong>di</strong> particolare.12


. Abbiamo costeggiato il laghetto, <strong>di</strong> origine glaciale, che ora è un canneto.Dall’alto si poteva vedere il lavoro dei ghiacciai, che, tantissimo tempo fa,coprivano tutto il territorio: quando si sono sciolti hanno lasciato il segno suimonti che hanno le cime arrotondateAbbiamo subito notato le pareti del Cumieli, con molti segni simili a graffi,molto inclinati.Dopo poco abbiamo osservato gli strati <strong>di</strong> roccia, <strong>di</strong>sposti come onde….Altri che salivano più verticalmente…Alcuni avevano poco spessore…Altri erano molto spessi.Abbiamo anche osservato che le rocce non sono tutte uguali: ce ne sono <strong>di</strong>compatte, altre <strong>di</strong> fogliettate, …Alcune sono marroncine, altre grigie, altre verdastre…Alcune non hannoodore, altrepuzzano…Ogni volta chetrovavamo rocce<strong>di</strong>verse, la maestracon il martello,prendeva uncampione e noifacevamo, agruppetti, la scheda<strong>di</strong> rilevamento contutteleinformazioni, comefossimo dei geologi.Ma, le rocce, da dove hanno origine?La maestra Maria ci ha fatto indossaredegli occhiali magici. Con essi le rocce misteriosamente sono sparite e sonocomparsi gli ambienti marini che si trovavano qui nell'Era Mesozoica…13


Eh, sorpresa!Togliendo gli occhiali abbiamo potuto verificare che la maestra <strong>di</strong>ceva proprioil vero!Davanti a noi, stava una roccia tutta “rugosa”: erano le tracce fossili lasciatedagli spostamenti <strong>di</strong> animali marini sulla sabbia, quando quella roccia era unfondalemarino.Procedendo lungo il sentiero abbiamo incontratodelle rocce in cui si faceva fatica a vedere lastratificazione, ma anche queste contenevano unsegreto: presentavano delle piccole macchiolinebianche e tonde.Qualche giorno dopo a scuola abbiamo osservatoquesta roccia al microscopio, in sezione sottile: sivedevano tantissimi pallini, uno accanto all'altro, e lamaestra ci ha detto che si chiamano ooliti.Ad un certo punto abbiamo visto una grossaspaccatura che aveva spostato gli strati: era unafaglia.Cammina e cammina, è finalmente giunto ilmomento del meritato pranzo!Riprese le forze siamo ri<strong>di</strong>scesi con meno fatica.Siamo ritornati al punto <strong>di</strong> partenza dove il pulminoci aspettava per riportarci a scuola. Eravamo stanchi ma felici!_____________________________A TarcentoNoi <strong>di</strong> terza siamo andati a visitare ilMuseo <strong>di</strong> storia naturale a Tarcento.La nostra guida era il signorGiordano Marsiglio, un signore conuna grande barba bianca, che cin hasubito portati in una stanza doveerano esposti tantissimi fossili.Ci ha spiegato dove si trovano sullenostre montagne,come osservare isassi, quali “in<strong>di</strong>zi” scoprire pertrovare pietre che contengonofossili. Mentre parlava apriva uncassetto, tirava fuori un sasso, ce lomostrava, lo apriva : i nostri occhirimanevano incantati dallo stuporenel vedere, all’interno, il fossile <strong>di</strong>un animaletto,una trilobite perfettain tutte le sue parti, trasformata inpietra!E non solo: c’era un’infinità <strong>di</strong> pianteed animali fossili, alcuni minuscolialtri più gran<strong>di</strong>; c’erano ad<strong>di</strong>ritturacrani fossili <strong>di</strong> rettili preistorici,enormi conchiglie <strong>di</strong> ammoniti, dentifossili <strong>di</strong> squalo, …Tutti noi eravamo molto incuriositi emeravigliati, così, dopo averci14


mostrato alcuni cartelloni chespiegavano l’origine e la storia dellaTerra, il signor Marsiglio ci halasciati liberi <strong>di</strong> girare per il museoper osservare i fossili esposti nellebacheche.Ci ha poi portati in un’altra stanzadove erano in mostra anche moltianimali imbalsamati , la fauna deinostri ambienti. Era uno spettacolo!Infine ha tolto da un cassetto unascatola dove erano contenuti tantipiccoli fossili e ne ha regalato uno aciascuno <strong>di</strong> noi.Eravamo super - felici! Così siamorientrati a scuola mostrandoci avicenda il nostro “trofeo”, chetenevamo ben stretto tra le mani.I bambini <strong>di</strong> terza____________________________________________________________Visita al Museo DiocesanoGiovedì 26 novembre siamo andai in gitaa U<strong>di</strong>ne a vedere il Palazzo Patriarcale.La città mi ricordava molto Vienna.L’entrata si trovava dopo aversorpassato una piccolissima galleria e,ametà,girando a sinistra si entra nelmuseo.Dopo un po’ ci ha portati in un corridoiodove si trovava una grande scalinata.Mi sono accorta che il museo Diocesanoera davvero grande!Mentre guardavamo un affresco meravigliati,è arrivata la guida, che sichiamava Glorietta.Era molto simpatica.Glorietta ci ha condotto su per la scalinata e abbiamo oltrepassato moltestanze piene, anzi no,colme <strong>di</strong> affreschi e statuine.Poco dopo siamo entrati in una stanza dove, da prima la signora ci haspiegato un po’ <strong>di</strong> cose e poi abbiamo fato un lavoro.Ci ha <strong>di</strong>stribuito un cartoncino che sembrava molto la carta da spolvero e ci hadetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare la nostra iniziale in grossetto, ma <strong>di</strong> non colorarla.Poi ha <strong>di</strong>stribuito una tavoletta <strong>di</strong> legno ciascuno e dei punteruoli.Poi abbiamo cominciato a bucherellarlo.Successivamente lei ha chiamato due bambini alla volta e ha consegnato uncartoncino che sembrava ad un pezzo <strong>di</strong> muro con l’ intonachino e loro,con unpanno,hanno spolverato sul “cartone”ed è rimasta l’ impronta leggerissima dell’iniziale.15


_____________________________GitaSammardenchiaaIl 16 ottobre siamo andati aSammardenchia.Qui ci aspettaava Emanuela e unsignore, Nonno Litico, cosìsoprannominato perché sapeva tuttosui primitivi.Quando trovavamo qualcosaeravamo molto felici e <strong>di</strong> cose neabbiamo trovate tante!Concluso il lavoro abbiamo ricevutoil <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Piccolo Archeologo.Saliti al primo piano abbiamoosservato i reperti preistorici espostinelle bacheche; in una era perfinouna foto <strong>di</strong> nonno Alfio, che si eratrasformato in Nonno Litico, il nonnoche sa lavorare la pietra comefacevano gl uomini nella Preistoria. .Vivjana ,Alessia, Elisabetta, classe quartaEmanuela ci ha spiegato il lavorodell’archeologo e ci ha mostrato i“segreti”nascosti ne terreno, che sidevono “ scovare” per essere braviarcheologi,come riconoscere leselci, i reperti,…Ci ha spiegato anche come usare glistrumenti: la cazzuola per“accarezzare” la terra che si devetogliere, lo spazzolino da denti pertogliere la polvere, un sacchetto permetterci i reperti, la bacinella permettere la terra scavata.Io mi sono messa in coppia conMelina invece Alessia era conElisabetta. Abbiamo trovatoconchiglie, pezzi <strong>di</strong> ceramica, semi egusci <strong>di</strong> noccioline, metalliTutti erano così impegnati a cercarereperti che alla fine tutti scavavano<strong>di</strong> corsa, senza pensare alleraccomandazioni <strong>di</strong> Emanuela!17


Per voi genitoriDue parole da partedegli insegnantiQuest’anno scolastico lavorano nellascuola <strong>di</strong> Alesso 9 insegnanti <strong>di</strong>classe, 1 insegnante <strong>di</strong> Inglese e 1<strong>di</strong> religione.A settembre noi insegnanti abbiamoaffrontato l’impegno <strong>di</strong> dovergarantire la copertura oraria delleclassi, tenendo conto del fatto chenon era stato assegnato un posto, insostituzionedell’insegnantepensionato; ciò a seguito dei tagli alpersonale, deciso dal Ministero.Non è stato facile fare delle scelte,né strutturare l’ orario delle classi,anche perché ci eravamo propostialcuni obiettivi.Far vivere il più serenamentepossibile questa situazione aglialunniGarantire in tutte le classi dellefigure <strong>di</strong> riferimento,Non frazionare gli interventi mainserire nelle classi un minornumero possibile <strong>di</strong> docentiGarantire, in tutte le classi, alcuneore <strong>di</strong> compresenza per attivareattività per piccoli gruppi, sia per ilrecupero o l’approfon<strong>di</strong>mento, siaper laboratoriGli stessi docenti hanno vissutoquesta nuova esperienza con una,seppur iniziale, preoccupazione.A quattro mesi dall’ inizio dell’annoscolastico possiamo fare un bilanciocomplessivamente positivo inquanto gli alunni vivonoserenamente la partecipazione <strong>di</strong> piùfigure nelle classi; i docentiapprofon<strong>di</strong>scono le materie chepropongono in modo continuativonelle ore ad esse de<strong>di</strong>cate.Gli insegnanti coinvolti riconoscono,però, che i loro impegni, sianell’organizzazione <strong>di</strong>dattica che <strong>di</strong>orario <strong>di</strong> servizio, sono aumentati.Evidenziano il fatto che la minimeore salvaguardate <strong>di</strong> compresenzahanno portato ad una riduzione deimomenti <strong>di</strong> lavoro per piccoli gruppi,a scapito soprattutto del recuperoper gli alunni in <strong>di</strong>fficoltà, e <strong>di</strong>attività laboratoriali.Gli insegnantiLe scelte effettuate hannosicuramente creato, inizialmente,delle <strong>di</strong>fficoltà e del <strong>di</strong>sagio,soprattutto nelle classi seconda eterza, dove altri insegnantiintervengono per alcune ore,proponendosi come “esperti” in una<strong>di</strong>sciplina.18


LEGGERE?VUOIconsentono ai bambini <strong>di</strong>riconoscere ed affrontare in modocostruttivo lo stress e lafrustrazione, per gestire in modoefficace la collera e l’aggressività.Piccola rubrica <strong>di</strong> consigli perpiccoli e per gran<strong>di</strong>PER I BAMBINI-IO FUORI IO DENTRO <strong>di</strong> CosettaZanotti, ed. LAPIS 09Offre utili spunti <strong>di</strong> riflessione perconoscere e dare un nome alleproprie emozioni-MUTANDE CORAGGIOSE <strong>di</strong>Lorenzo Stanzione, ed. ERICKSONStorie per bambini che non siperdono d’animo-SCARPE VERDI D’INVIDIA <strong>di</strong>Alberto Pellai, ed ERICKSONUna storia per dare un calcio albullismoPER I GENITORISFAMIGLIA <strong>di</strong> Paolo Crepet, ed.EINAUDIVademecum per un genitore chenon si vuole rassegnare.E’ un me<strong>di</strong>tato e utile abbecedariodove ogni parola chiave ( dabullismo a zainetto…) è un’occasione per raccontare una storiavera e riflettere su un argomentoche ci riguarda.La S.Volta – N. 1 2010F.i.p. Scuola Primaria <strong>di</strong> Alesso(<strong>Direzione</strong> <strong>Didattica</strong> <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong>)ESPRIMERE LA RABBIA <strong>di</strong> DeborahPlummer, ed ERICKSONRivolto a genitori ed educatori,propone giochi ed esercizi che19

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