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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Federcasa LombardiaRegione Lombardiami<strong>la</strong>nese, come è noto di entità e qualità del tutto eccezionali, investito oggi da problematiched’uso e gestione di grande rilievo, tal<strong>vol</strong>ta anche drammatiche.Il taglio tecnico delle linee guida che ora si presentano, dunque, ha intercettato situazioni mi<strong>la</strong>nesiche meritano di essere portate in primo piano, discusse e valutate. A monte del<strong>la</strong> loro messa afuoco stanno tre vasti ambiti, responsabili dei processi di cambiamento in corso negli contestiurbani, con dinamiche di eccezionale accelerazione e complessità, anche in ragione del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong>implicata, in Mi<strong>la</strong>no e nel suo hinter<strong>la</strong>nd. Essi sono: a) il progetto, non solo nuova architettura maanche re<strong>la</strong>tiva a modifiche dell’esistente e di intervento, per casi esemp<strong>la</strong>ri, di restauro delmoderno; b) il piano urbano/territoriale, che investe problemi di continuum urbano, di forte impattonell’area nord del<strong>la</strong> Lombardia, sul fronte di molte questioni quali traffico o inquinamentoambientale; c) le politiche urbane, in cui intrecciano i loro compiti e metodi istituzioni diverse,nell’attuale fase cruciale del<strong>la</strong> storia di Mi<strong>la</strong>no poiché si sono prefigurate, negli ultimi anni,fondamentali premesse di cambiamento dello scenario urbano e il fenomeno denominato RealEstate, re<strong>la</strong>tivo a complessi interventi di riqualificazione di aree dimesse.A fronte di questioni ampie sinteticamente richiamate nei tre ambiti sopraccitati, <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> hadunque affrontato un nodo di primaria importanza per <strong>la</strong> vita civile: <strong>la</strong> casa. Si è occupata, infatti,dello stato di fatto e adeguamento - in vista di dure<strong>vol</strong>ezza e sostenibilità - di un bene primario,costituitosi in Mi<strong>la</strong>no, anche come grande parco pubblico di immobili nel corso del XX secolo.Si tratta di un eccezionale patrimonio/risorsa di complessa gestione. Il tema specialistico etecnico del risparmio energetico, e delle sue conseguenze sugli equilibri ambientali e climaticidel<strong>la</strong> città, è rilevante anche in ragione del<strong>la</strong> vastità del patrimonio abitativo cui occorre fareriferimento.In questi primi anni del XXI secolo il quadro residenziale mi<strong>la</strong>nese e lombardo risulta dunqueprofondamente modificato rispetto a quello del<strong>la</strong> metà del secolo scorso, in fase di fervorecostruttivo dopo <strong>la</strong> seconda guerra mondiale e di grande immigrazione in Mi<strong>la</strong>no, conconseguente necessità di “case popo<strong>la</strong>ri” urgenti e numerose.Per cogliere sinteticamente i fattori di continuità e discontinuità tra ora e allora vale <strong>la</strong> pena diprovare a stabilire un confronto, sul<strong>la</strong> base di uno stralcio di un testo chiaro e sintetico. Scrivevanel 1957 su “Casabel<strong>la</strong>-Continuità” (n. 216, L’edilizia economica nel<strong>la</strong> comunità urbana) E.Cerutti: “Dall’esterno all’interno, per ogni via di penetrazione ai grandi centri urbani, si presentaquasi ovunque evidentissima una triplice caratterizzazione edilizia, che si manifesta con scarsa onul<strong>la</strong> disciplina e che denuncia chiaramente le proprie cause di origine: troviamo infatti nuclei dipolverizzazione edilizia di piccole entità a germinazione spontanea, suggerite da unapianificazione istintiva, incontrol<strong>la</strong>ta e di significato contingente; in più caratterizzata dal<strong>la</strong>tendenza a costituirsi come fenomeno aggressivo, di invasione, con tipi edilizi di bassa qualitàcostruttiva, che si ripetono per un elementare fenomeno di mimetismo senza riguardo a costituire,su densità omogenee, un coerente tessuto distributivo; troviamo poi i nuclei di edilizia economicarealizzati dagli enti e infine i blocchi disordinati e viziati da presunzione qualitativa dell’ediliziaspecu<strong>la</strong>tiva nello squallido e invadente disordine”.Cerutti individua tre fenomenologie distinte di edilizia residenziale in crescita: una aggressivapo<strong>la</strong>rizzazione di nuclei residenziali spontanei di bassa qualità; interventi progettati da entipubblici, con carattere di edilizia economica; edilizia specu<strong>la</strong>tiva con presunzione di qualità. Lavalutazione è negativa in generale, ma attenta anche ad evidenziare un futuro più significativoper uno solo dei tre fenomeni. Proseguiva infatti l’autore dello scritto: “Di questi tre aspettidell’edilizia, il secondo è destinato al maggiore sviluppo, anzi a costituire nell’avvenire <strong>la</strong>caratterizzazione predominante. Da circa mezzo secolo si costruiscono case a caratterepopo<strong>la</strong>re, dapprima come edifici inseriti nel<strong>la</strong> trama preesistente poi affinati in iso<strong>la</strong>ti, indi innuclei, ora accentrati in gruppi per un meccanismo di addizione che si è sviluppato di pari passocon l’aumentare delle richieste e con l’incremento naturale del fenomeno urbano; <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>quartiere venne introdotta per qualificare in qualche modo i complessi edilizi che superavano uncerto numero di abitanti, poiché il significato organizzativo del termine non venne mai considerato36

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