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Luglio 2010

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Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di Per Poirino informazioni:sito web: http://archivio.lastampa.itemail: archivio@lastampa.itIn brevePubblicazione: [08-07-<strong>2010</strong>, STAMPA, TORINO, pag.67] -Sezione:Autore:Santena Presidio Ages E' durata meno di un'ora la protesta deilavoratori Ages in piazza Castello, che chiedevano alla Regione laconvocazione di un tavolo istituzionale per salvare la fabbrica dalfallimento. L'assessore Massimo Giordano, e' sceso dagli operai e haconfermato che l'incontro si svolgera' mercoledi' 14 luglio. Sarannoinvitati la Provincia, i sindaci di Santena e Villastellone, e irappresentanti del Lingotto. Cambiano Consiglio sul web La minoranzavuole trasmettere su internet le riprese dei Consigli comunali. sostiene Bruno Ratti di Uniti per Cambiano. Chieri Ladroa scuola I carabinieri del radiomobile l'hanno sorpreso mentre,scardinata una finestra, frugava nel frigorifero della scuolamaterna di Borgo Venezia. Angelo Baggio, pregiudicato chierese di 64anni, e' stato arrestato per furto. Poirino Pannelli solari FrazioneTernavasso si conferma regno del solare. Due nuovi impianti da 300kilowatt andranno presto ad affiancare l'immensa piantagione delconsigliere di maggioranza, Paolo Vandini Thaon di Revel, che misuraquanto 30 campi da calcio. I lavori potrebbero iniziare a settembre.- Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati -


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIMARTEDÌ 13 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 53CHIERI E DINTORNI3POIRINO - Le ore si fanno“piccole” nella nottebianca poirinese.Sabato dalle 20 finoa notte fonda si potràcamminare tra le viedel centro scegliendodove mangiare, chemusica ballare e qualiacquisti fare.Il centro storico,sarà totalmente pedonabile:chiuse al trafficooltre a Piazza Italiae Piazza Europa,anche via Amarettipartendo da via CarloBalli e shopping a PoirinoSabato notte bianca nel centro liberato dalle autoMaina fino a piazza I-talia, via Indipendenzatra via Carlo Mainae piazza Morioni, e viaXX Settembre fino aall’incrocio con viaRoma.Nella piazza del campanilemusica e balloliscio con l’orchestradi Beppe Giotto, suavia Indipendenza atmosferecaraibichecon musica latino a-mericana ed esibizionedi danza country,spazio invece alla musicaitaliana in via A-maretti e alla tradizionepopolare con tarantellee tammurriatein via XX Settembre.Via Cesare Rossisarà invece allesttitaa mercatino, una viapiena di bancarelleche condurrà fino apiazza Morioni dovetroveranno posto i gokart.Sparsi per il centroanche artisti di strada,castelli gonfiabili,trampolini elastici eun trenino per fare ungiro tra le vie della festa.Ma la notte bianca èanche un’opportunitàper i negozianti poirinesi.Bar, pizzerie e ristorantigarantirannocibo e bevande con postazioniesterne ai locali,tutte allietate damusica dal vivo.Mentre i commerciantiterranno alzatele serrande dei negozie saranno presenti aldi fuori delle mura deinegozi con i banchettiper presentare i loroprodotti in saldo.Moreno StrazzaLamp: sospesa la sentenza capitaleIl Tribunale aspetta il piano di rientroVenti giorni per salvare la fabbrica di Villanova▼ TURNIDove si comprail giornaledurante l’estateCHIERI - Arriva il periododi ferie estive per leedicole. Qui di seguito,le date in cui le attivitàrimarranno chiuse.Aster, corso Matteotti7, dal 25/7 al 17/8- Barbiero, piazza UmbertoI°, dal 2/8 al 16/8- Cafe’ Ylios, stradaCambiano, dal 20/8 al9/9 - Centro Giochi,corso Torino 30, dal2/8 al 16/8 - De Grandis,via C.Battisti 42,dal 17/8 al 30/8 - Gaiotto,via Roma, dal 2/8 al15/8 - Giordano, vialeCappuccini 23, dal 17/8al 4/9 - Girola, stradaPadana Inf. 40, dal 16/8al 30/8 - Matarrese,centro commerciale IlGialdo, dall’1/8 al 20/8- Peron, strada Andezeno31, dal 9/8 al 30/8- Raviola, via Palazzodi Città 1, dal 17/8 al3/9 - Sb, via C.R. Montelera6, dal 16/8 al30/8 - Tabaccheria Borello,piazza Duomo 3,dal 15/8 al 5/9 - TabaccheriaDelmastro, viaVittorio Emanuele8/b, dal 2/8 al 15/8 - TabaccheriaSantinelli,via Tana 32, dal 9/8 al6/9.Rimarranno inveceaperti per tutto il periodoestivo: Bar Richy,via Buschetti 4 -Calvarese, via Garibaldi31 - Edicola deldistributore Erg - Kalos,centro commercialeLa Filanda - LaSquola, via Roaschia11 - Edicola della stazione,piazza Don Bosco- Ristor Matik (edicolaospedale) - Valenza,supermercatoA&O.VILLANOVA - La ghigliottinaè stata fermata un i-stante prima dell’esecuzione:il Tribunale di A-sti ha sospeso l’asta cheieri mattina, lunedì, a-vrebbe messo in venditai macchinari dellaLamp.Ha infatti accolto ilprovvedimento d’urgenza,firmato da dirigentie sindacati venerdì, e haconcesso fino al 2 agostoper programmare unpiano di rientro e verificarese ci sono i presuppostiper salvare lo stabilimentodi strada Valminier.A deciderlo saràun giudice. Intanto, l’aziendaincontrerà EquitaliaSestri e le banche,in modo da capire qualimisure adottare.In parallelo, è stata sospesala protesta dei 19lavoratori che avevanoscoperto le manovre dell’aziendae lanciato l’allarmeil 25 giugno quando,per caso, scopronoche la ditta è sull’orlodella chiusura. Quelgiorno i dirigenti avevanoinfatti bloccato la produzione,incolpando i lavoratoridi essere in ritardocon le consegne.Loro insorgono davantiai cancelli dellostabilimento, dove siproducono stampi in lamierae acciaio inox, ebloccano il camion, cheavrebbe dovuto portarevia i pezzi su cui stavanolavorando.All’inizio l’aziendacerca di nascondere laverità, ma nel pomeriggioviene fuori che la dittaha un debito di 3 milionie 470 mila euro conl’Agenzia dell’Entrate.Era stato concordatodi restituire la somma arate, ma da ottobre l’aziendanon avrebbe piùeffettuato i pagamenti.Pertanto Equitalia Sestridi Asti, la società incaricatadi riscuotre itributi, ha ordinato il sequestroe la messa all’astadei macchinari per218.000 euro.Non solo: pure i conticorrenti vengono bloccati,rtendendo arduopagare gli stipendi e iXVERSO ISOLABELLAXcrediti verso terzi.Nel frattempo, vienerivisto l’accordo sullaLa Punto distrutta dopo lo scontroFrontale a PoirinoFerita giovane donnaPOIRINO - Rivese perde il controllo dell’auto e finiscecontro un’altra vettura. Ferita la conducente, MalgorzataFedorovic, polacca residente a Riva, mentresolo qualche ferita lieve per l’autista dell’altravettura e il figlio di due anni, residenti a La Loggia.Sono quasi le 12,30 di domenica quando avvienelo scontro in frazione Palazzo Valgorrera, lungo laprovinciale 131 che collega Poirino a Isolabella.La donna, 28 anni, sta tornando verso Poirino dopoessere stata in pasticceria a Isolabella ad acquistaredolci per il figlio.Da una prima ricostruzione, sembra che in unacurva la sua Fiat Punto perda aderenza, forse a causadell’asfalto bagnato dopo la pioggia della mattina.L’auto invade la corsia di marcia opposta e sischianta contro una Seat Altea, che arriva dalla direzioneopposta.Al volante c’è Efrem Miglietta, italiano di 38 anni,residente a La Loggia. Accanto a lui il figlio di 2anni. Anche loro, come la donna, stanno andando inpasticceria a Isolabella.Entrambe le auto finiscono nel fosso al bordo dellastrada: la Punto è distrutta ma Fedorovic riescea uscirne con le sue gambe. Subito dopo però sisdraia a terra dolorante.E’ la Croce rossa di Poirino a trasportare la giovaneall’ospedale di Chieri con escoriazioni a spallae torace.cassa integrazionestraordinaria: dal 28 giugnoi dipendenti passanoa zero ore per 24 mesi,ovvero nessuno lavorerà.Si accende la rabbia:in teoria, secondo i sindacati,il provvedimentopareva mirato alla chiusura,per riaprire sottoun altro nome. Ad alimentarela paura sonoanche due importantipreventivi sfumati per lanuova Fiat Panda e l’Idea.A questo punto, Provincia,sindacati e Comunetentano il possibileper evitare il peggio. Ilavoratori si rivolgono a-gli avvocati FabrizioBrignolo e Roberto Gattadell’Unione Consumatori.Mentre l’aziendasembra prendere tempo.La svolta arriva solovenerdì, dopo un’estenuantebraccio di ferrotra i dirigenti e lavoratori:i legali di entrambele parti discutono unprovvedimento d’urgenzae lo presentano al Tribunaledi Asti, per bloccarel’asta. La richiesta èaccolta.«Siamo soddisfatti cheLamp abbia sottoscrittoquest’impegno - commentaMarco Vantaggiato,rappresentantesindacale – In settimana,l’azienda incontrerà E-quitalia e gli altri enticoinvolti».L’obiettivo è redigereun piano di rientro: «Iltribunale esaminerà se ilprogramma è interessantee credibile – spiega - Sel’esito sarà positivo, ilprovvedimento verrà annullatodefinitivamente».L’azienda, rimasta finorain silenzio stampa,si limita a confermare:«Abbiamo preso accordicon le istituzioni, non hoaltre notizie da dare - èsecco il proprietarioVannino Calligari - Abbiamoaspettato per averele idee chiare e capirecosa fare».Federica CostamagnaBAR & RISTORANTIXPizza e caffè: guida agli esercizi aperti in estateCHIERI - Dove fare colazione o pranzonel periodo estivo?L’ufficio Attività economiche delComune ha redatto un elenco dei servizipubblici (bar e ristoranti) che sarannoaperti nei mesi di luglio e a-gosto. Il municipio ha stabilito dueturni, tenendo conto della posizionedegli esercizi, della tipologia e delleferie godute nel 2009.Sono obbligati a tenere aperto dal5 luglio al primo agosto i seguenti e-sercizi pubblici:BAR: il bar Cavour di piazza Cavour2/A, Avidano di via Vittorio E-manuele 46, il bar Chieri di piazzaDuomo 4, Safa di corso Matteotti 26,il Caffè Millenium di corso Torino26, il bar Richy di via Buschetti 4, lacaffetteria Oasi di via Palazzo di Città12, la panetteria in via Garibaldi 18,il bar sotto i portici di via Vittorio14, la Free time service di via Andezeno6, la società Accari di corso Torino52, Plaza di piazza Pellico 11/A,Riccobono di via XX settembre 6, Dagain via Marconi 8, Di Zeo di corsoMatteotti 7, Rotundo in strada Riva17, il Tandem di via Vittorio 54, Trionein strada Roaschia 11, Tre Bic-Chieri in via Vittorio 32, A. e G. invia San Francesco 1, Gierre di viadelle Orfane 1, la Cantina del Conventodi via Sant’Antonio 6, lo Cherybar in via Vittorio 95, il Green cafè distrada Padana Inferiore (chiuso dal14 al 29 agosto), la cremeria del PonteNuovo in viale Fasano 36 (chiusodal 16 al 30 agosto), la Crota di stradaAndezeno 2, il caffè Movie di stradaAndezeno 37-39 (chiuso dal 7 al 22agosto), Arrobio di via Cesare Battisti(chiuso dal 7 al 22 agosto), Il Sognonel cassetto di piazza Mazzini 9.RISTORANTI: Hu Sheng Qin dicorso Matteotti 23, JeGao Ming in viale Fasano36, la Rosa Biancadi strada Andezeno, LeTerrazze di corso Matteotti7, Sale e Pepe divia Trofarello 2, il ristoranteSan Domenico,situato nella via o-monima al civico 2/B,All’Emanuel Vittoriodi via Vittorio 105, Noviadi corso Torino 38,Moro in via Roma 5,Caudana in via SanGiorgio 28, il Capriccio di via Palazzodi Città 6, la Cantina in strada dellaRezza 91 (frazione Airali), l’OldBuilding pub di piazza Trieste 4, ilbuffet della stazione in piazza DonBosco 2, il bar Victor 37 in via Vittorio37, l’osteria Da Piera in piazzaRossi 4 a Pessione, il birrificio GradoPlato in viale Fasano 36, il Si.Co.di strada Baldissero 66, il bar dellastazione in piazza Don Bosco, Perbaccoin via Principe Amedeo, il caffèletterario Pickwick in via Vittorio 1,il bar delle Erbe di piazza Umberto 4,la Galerie cafè di piazza Europa 27,l’Establo di strada Passatempo 3 aMadonna della Scala (chiusura dal18 agosto al 15 settembre), PiazzaTrento, al civico 4 della piazza omonima,Co.Ra. di via Vittorio113, il bar del centrocommerciale Gialdo,al civico 51 di viaConte Rossi di Montelera,Madec di vialeCappuccini 23, al Localein via Fea 10, l’Enoscalodi via Roma 29,Marchisio in via Lombroso.Per il secondo turnodi apertura obbligatoria,dal 2 al 29 agosto,rimarranno con le serrandealzate:BAR: Bosco in via Marconi 14, ilPool cafè di via dei Giardini 13, il Witcherydi via Buschetti 13, il caffè SanSilvestro di corso Matteotti 23, il Madrugada(eccetto i giorni dal 13 al 16agosto), Momo di via Vittorio 71/A,il Centro giochi di corso Torino 30, ilchiosco di via Giovanni XXIII (noneffettua chiusura né a luglio né ad a-gosto), l’Incrocio dei Sapori in via Tana8, la pasticceria Buttiglieri in viaXX settembre 10, B.S.D. in via Martinie Rossi (provinciale 128 al chilometro7 + 700), Felice di strada Andezeno27, Savio in via Principe A-medeo 30, il Tre stelle di piazza Umberto5.RISTORANTI: Ghironi in corsoCibrario 18, il Cavallino Bianco divia Palazzo di Città 12, Casa Casellaein piazza Caselli 4 , la Locanda Fiordi Loto in strada Santa Margherita14, Al 9 di via Martiri della Libertà 9,l’Hostaria del Don Camillo in via Taricco1, Saperlo di piazza Umberto 5,il Royal di via Cesare Battisti 1/A, ilNazionale di via Vittorio 30, Sordiniin via Martini e Rossi 105 a Pessione,il caffè Ylios in strada Cambiano,Gillio in strada Andezeno 14, la Autoservizichieresi sulla strada statale10 (chilometro 18), la caffetteria Incontridi via Vittorio 15, la Vigna distrada Airali 50, il Fiorino di vialeFasano 74, il bar del centro commerciale“la Filanda” in vial Fasano 8, ilbar In di via Martibi e Rossi 26 a Pessione,il bar del centro sportivo SanSilvestro, al civico 29 della via omonima,il ristorante la Chiocciola divia San Giorgio 12.


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIMARTEDÌ 13 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 53CHIERI E DINTORNI5Morte con mistero lungo la ciclabileLa vittima è Rosa De Tommasi, sorella del fondatore della “BigMat”. Incidente o malore?IN BREVEPOIRINOCentro giovanichiuso per ferie◗◗ Il Centro Giovani di viaEugenia Burzio resta chiusoper ferie. Riapre venerdì 10settembre col consueto orario21-24. In ottobre verrannocomunicati programmi e novitàper i mesi successivi. Perinformazioni:cavalotto.dario@comune.Poirino.to.it.VALLE CEPPIDonazionidi sangue◗◗ E’ di turno Valle Ceppi perle donazioni di sangue Fidas: iprelievi avverranno domenicadalle 8,30 alle 12 nel centroincontri di via Tepice 120.MONCUCCOCoro polifonicoa San Giorgio◗◗ Il Coro Polifonico Astenseospite nella chiesa romanicadi frazione San Giorgio diVergnano per la rassegna“Musica nelle pievi”.L’appuntamento è perdomenica alle 17,45. Ingressolibero. Diretto da Elena Enrico,con le soliste Elsa Fregnan,Marzia Grasso ed EmanuelaTartaglino, soprano; LuigiNosenzo, tenore; e DanieleFerretti, pianoforte; il gruppoeseguirà un concerto intitolato“Il canto dell’anima”, conmusiche di Mozart e Vivaldi.CHIERI - Anziana chierese muorelungo la pista ciclabile divia Montù, che collega Chieria Riva. Ma è giallo sulla dinamicadella tragedia: collisioneo malore?La donna, Rosa De Tommasi,79 anni, sorella del fondatoredella “BigMat De Tommasi”,è stata trovata, ieri, lunedì,con il cranio sfondato euna profonda ferita sulla fronte.Stava andando a Riva acomprare il mangime per i conigliche allevava nella sua casadi via Macario 7, a borgoVenezia.L’incidente avviene intornoalle 10,30 di ieri, lunedì,mentre la donna percorre laciclabile che collega Chieri aRiva.A chiamare ambulanza ecarabinieri è un uomo chepercorreva la pista con untrattore più rimorchio, anchelui in direzione di Riva. Alleforze dell’ordine racconta dinon aver urtato la donna madi esserle passato accanto. Cisono comunque segni di ruotenel prato accanto alla ciclabile.Per questo motivo imilitari dispongono il sequestrosia della bicicletta sia deltrattore.La donna muore prima dell’arrivodei soccorsi. Ha il craniosfondato e dai primi rilievila ferita al capo pare compatibilecon un urto contro unmezzo. Ma i carabinieri ritengonopossibile anche chela tragedia si debba a un semplicemalore e che la donnaabbia battuto il capo control’asfalto: circostanza tuttaviaesclusa dalla prima valutazionedel medico legale.Intanto viene disposta l’autopsiasul corpo della donnaproprio per accertare la dinamicaprecisa dell’incidente.Anche perché non ci sono testimoni.La donna, classe 1930, abitavain via Macario con il maritoIvo Meneghini. I due coniugierano molto legati allafamiglia, infatti la sera primadell’incidente avevano cenatoinsieme alle famiglie deidue figli, i quali abitano nellostesso edificio: Nazzareno, dipendentedella Cartotecnicachierese, e Tiziano, infermiereal Maggiore di Chieri. Anchela signora aveva lavoratoin ospedale, nella sartoria. O-ra era in pensione e si dedicavaall’orto e agli animaliContro un palo ha finito la sua traiettoria Fernando Ugarti SolisLa vittima,Rosa DeTommasi, ela suabiciclettalungo lapistaciclabile divia Montù,dov’èavvenuta ladisgraziache allevava: conigli e galline.L’anziana era molto conosciutain città e in particolarea Borgo Venezia. Era famosaa Chieri anche perché suo fratelloBruno è il fondatore della“BigMat De Tommasi”, a-zienda con sede in viale Fasanoche da trent’anni si occupadi distribuzione di ediliziaall’ingrosso e non.E’ proprio il fratello a tracciareun ricordo della donna:«Era una donna piena di vita,una forza della natura: lo dimostrail fatto che andasse ancorain bici da sola. Aveva u-na parola buona per tutti e lasciaun grande vuoto».Federico GottardoPOIRINOXCentra la rotonda in via Torinoe distrugge il palo della lucePOIRINO - Si schianta controla rotonda e distruggeun palo della luce.E’ successo domenica,intorno alle 22, alla rotondache regola l’intersezionetra via Torino evia Pessione, davanti all’hotelBrindor.Una Fiat Brava grigiaarriva da via Torino,proveniente dal centrodi Santena. Alla guidac’è Fernando Ugarti Solis,trentaduenne residentea Mango nel Cuneese.L’auto, anziché imboccarela rotatoria, sischianta contro un’aiuolaspartitraffico andandoanche a sbattere controun palo dell’illuminazionepubblica, divergendolo.L’uomo, cosciente maconfuso, racconta ai soccorritoridella CroceRossa di Poirino che sistava dirigendo verso casa.Spiega che un’auto davantia lui ha frenato all’improvvisoe lui, per e-vitare l’urto, ha mancatol’ingresso nella rotonda.Sul posto sono intervenutianche i carabinieri,i quali dovrannochiarire la dinamica precisadell’incidente.Il cuneese alla guidalamenta dolori in molteparti del corpo: vienetrasportato all’ospedaledi Chieri con un sospettopolitrauma.PRESENTATO IL CONTOXSalata la neve di TrofarelloOltre il doppio del preventivoTROFARELLO - Sono costate care al Comune le nevicate.La cooperativa Moncalieri Servizi ha presentatoil conto del servizio effettuato quest’anno: 149.140euro per lo spargimento di sabbia e sale e lo sgomberodella neve sul territorio di Trofarello, cioè70.000 euro in più rispetto all’importo annuo previstonel contratto stipulato due anni fa.«Tra dicembre e marzo è gelato e nevicato molto, facendolievitare il numero di interventi – spiega l’architettoGiorgio Berruto dall’ufficio lavori pubblicidel Comune – La cifra pattuita viene rispettata solonegli inverni dove non sono necessari molti interventistraordinari. Nel 2008 era andata ancora peggio:a causa delle frequenti ed eccezionali nevicate,avevamo sborsato 180.000 euro».SCOPERTE I patroni Vincenzo e Anastasio sono opera di Angelo Capisano, pittore del re. Chi aveva la forza di ingaggiare un maestro simile?Quella Madonna ritrovata per un miracoloArianna Sanin ha studiato le opere d’arte custodite nella chiesa di CambianoCAMBIANO - Chi ha scolpito e dipintostatue e quadri dellachiesa parrocchiale? A qualistili e correnti artistiche sipossono abbinare? A questedomande ha cercato di rispondereArianna Sanin nellasua tesi di laurea dedicataalla chiesa parrocchiale diCambiano.Cambianese, 24 anni, le sue130 pagine di ricerca l’hannolaureata in storia dell’artemoderna all’Accademia Albertinadi Belle Arti, sotto laguida del prof. Giuseppe Dardanello.La sua esplorazionetra statue, tele e altari custoditinella chiesa dedicata aisanti Vincenzo e Anastasio,però, parte da lontano, più omeno dal luglio 2008.«La mia ricerca è cominciatadall’archivio della parrocchia– racconta la neo-dottoressa- L’obiettivo era trovaretutti i documenti che portasserotraccia di opere realizzatefra il 1600 e i primi annidel 1800: mi servivanoquelle di questo periodo perchévolevo studiare il Barocco».E’ stato un lavoro meticoloso,affiancata dai VincenzaGianotti ed Elsa Maffei, ledue archiviste volontarie inparrocchia. «Oltre ovviamenteal parroco don Mietek O-lowski, che mi ha lasciato libertàdi azione: l’unico modoper poter realizzare un lavorodel genere».In soccorso di Arianna èvenuto anche un librone, lecui prime righe sonostate vergate nel1584. «A partire daquell’anno, sono riportatetutte le visitepastorali effettuatidal vescovo odai suoi vicari nellachiesa». Ognivolta, tra le altrecose venivano segnatetutte le opered’arte contenutenella chiesa: «In questo modo,le si può datare con una certaprecisione».Non basta però a superarele difficoltà: «Mi serviva saperei nomi degli autori, perpoterli abbinare alle varie correntidell’epoca, e nel libro nonerano riportati. Anche riuscirea trovare la loro firma suquadri e statue è molto difficile,perché nell’Ottocento glioriginali sono stati pesantementemodificati a seguito diuna serie di restauri».In suo soccorso è perògiunto un altro testo scrittoda don Giovanni Minchiante,parroco per mezzo secolofino all’inizio del 2000, campionemondiale di meticolosità:«Ci sono segnate tutte leopere presenti nella chiesa conil nome dell’autore».Il risultato finale è stato u-na sorta di “catalogazione”delle opere presenti nel tempioe realizzate nel periododel barocco. «Del ’600 le dueopere più notevoli sono la Madonnadelle Grazie e quelladel Rosario. Pur essendo staterealizzate più o meno nellostesso periodo, hanno stili estorie differenti. La prima èarrivata a Cambiano a inizio’800, sfuggita al saccheggionapoleonico nel convento cappuccinodi Chieri, e si vede chela cappella che le sta intornonon è stata costruita per accoglierla.La seconda invece èstata costruita proprio per esseremessa sull’altare dov’èancora oggi».Risalenti al 1700 sono invecedue quadri probabilmenterealizzati da Rocco Comaneddie, soprattutto, la facciatadella chiesa progettatada Bernardo Vittone, massimoarchitetto del Baroccopiemontese.«La concepì dopo il suoviaggio a Roma, che all’epocaera la capitale dell’arte mondiale.Infatti, rispetto ad altresue opere realizzate prima, comela facciata della chiesa diDa sinistrala Madonnadi Loreto,i patroniVincenzoe Anastasioe laMadonnadel Rosario(qui sotto),operecustoditenella chiesaparrocchiale(a destra).In basso,AriannaSaninPecetto, le curve sono più slanciatee morbide: due caratteristichesalienti dello stile barocco».Ricercando fra i libri e direttamentesulle opere, sonovenute anche fuori delle storieinteressanti. Due di queste,in particolare, hanno attiratol’attenzione della commissioneche ha valutato illavoro di Arianna Sanin. Sitratta della Madonna dellaMisericordia, la tela al centrodella prima cappella di sinistra,e dell’affresco raffigurantei santi Vincenzo e A-nastasio che campeggia dietrol’altare maggiore.La Madonna della Misericordiaè quella di Loreto. «Latela venne ritrovato nella legnaiadella chiesa parrocchialenel 1869. Il priore dell’epoca,don Alessio, scrisse l’episodiocome un evento miracoloso».Pare infatti che a partiredalla notte di Natale del 1868una donna che abitava neipressi della casa parrocchialeogni sera, a partire dalle 22,affacciandosi alla finestra vedesseun bagliore proveniredalla legnaia. Dopo molte insistenze,il priore decise diandare a vedere se lì dietroc’era effettivamente qualcosae trovò il dipinto.«Molti quadri sulla Madonnadi Loreto sono trovatein condizioni “miracolose” -segnala la giovane studiosa -All’epoca aveva colpito ancheil fatto che il quadro, a giudicaredalla struttura, risalisseal 1500 o al ’600 e fosse solo leggermenterovinato ai lati: eppure,da chissà da quanto tempoera lì fuori».La sorpresa del dipinto raffigurantei patroni Vincenzoe Anastasio, invece, non stanel suo ritrovamento. Il suointeresse artistico sta nellafusione fra tre stili: «I cherubini,presumibilmente realizzatida Baratta, sono del 1600,la cornice marmorea del ’700e la tela dell’800».Ma il bello arriva quandosi parla dell’autore: «Sull’operanon c’è alcuna firma. Secondoquanto scritto dal vecchioparroco don Minchiante,dovrebbe trovarsisul retroed esserequella di AngeloCapisano,datata trail 1830 e il1850. In quelperiodo l’artistalavoravaper CasaSavoia equindi, se trovavaanche il tempo per venirea lavorare qua, può volerdire due cose: o c’era qualcunoche lo pagava bene oppureche l’opera gli era stata commissionatada qualche personaall’epoca molto importante».Matteo Dalla Francesca


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCRONACA 14 LUGLIO <strong>2010</strong> Territorio


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Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 16 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 54CRONACA CITTADINA3Marchisio, presidente del Ccs: «Non decidiamo noi i costi per smaltire il non recuperabile e l’organico»RIFIUTI& prezziRifiuti, i Comuni approvanole nuove tariffe. E sonotutte più alte rispetto al 2009,nonostante la riduzione deipassaggi per la raccolta previstadal nuovo appalto: «Maè grazie a quelli che siamoriusciti a contenere i costi»,si giustifica il presidente delConsorzio, Ilario Marchisio.I Comuni di Chieri, Carmagnola,Pecetto, Poirino,Cambiano, Santena e PinoTorinese sono quelli che applicanola Tariffa di igieneambientale (Tia) che prevedeuna quota fissa e una variabile,in base agli svuotamentidei bidoni della raccoltadifferenziata.Ogni anno, entro luglio, leGiunte devono approvare letariffe per l’anno in corso edè a loro discrezione, dopo incontricon i tecnici consortili,stabilire le cifre. Qualcunopuò anche stabilire altremodifiche, come Pecettoche ha cambiato le fasce I-see. Lo stesso Comune, inoltre,grazie a un accordo colConsorzio, riceve dal Ccs uneuro a tonnellata conferitaalla discarica di Cambiano,come “compensazione” perla sua vicinanza. Il Comuneche ospita l’impianto, invece,ha diritto a 3 euro pertonnellata, versati dallo stessoConsorzio.Starà poi alla Giunta deciderecome impiegare i soldiincassati.Magari per ridurre le tariffe.Infatti chi si aspettavacosti contenuti grazie alnuovo appalto per la raccoltaresterà deluso. Perché lebollette saranno anche piùalte dello scorso anno: «Ciòè dovuto ad altri parametri,indipendenti dalla nostra vo-UTENZEDOMESTICHECONTENITOREUTENZE NONDOMESTICHECONTENITORECHIERI<strong>2010</strong> 2009TARIFFAFISSA*TARIFFAVARIABILE **TARIFFAUNITARIA***TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE***TARIFFAFISSA*Nucleo familiare1 componente 0,605 0,5752 componenti 0,711 0,6763 componenti 0,794 0,7554 componenti 0,863 0,8205 componenti 0,931 0,8846 o più componenti 0,984 0,935TARIFFAVARIABILE **Rifiuto non rec. 0,072 0,056N. minimo svuot. 6 6TARIFFAUNITARIA***Conferimentosfalci e potature 0,166 0,152TARIFFAVARIABILE **Rifiuto non rec 0,065 0,057N. min. svuotamenti 6 6TARIFFAVARIABILE***Carta 0,308 0,273Vetro 0,450 0,409Organico 1,386 1,260*EURO/MQ - **EURO/LIT/SVUOTAMENTO - ***EURO/LITSANTENA<strong>2010</strong> 2009TARIFFAFISSA*TARIFFAVARIABILE **TARIFFAUNITARIA***TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE***TARIFFAFISSA*0,648 0,6100,761 0,7170,851 0,8000,923 0,8690,996 0,9381,053 0,991TARIFFAVARIABILE **0,089 0,0806 6TARIFFAUNITARIA***0,111 0,111TARIFFAVARIABILE **0,071 0,9624 4TARIFFAVARIABILE***0,248 0,2550,370 0,5402,005 1,606POIRINO<strong>2010</strong> 2009TARIFFAFISSA*TARIFFAVARIABILE **TARIFFAUNITARIA***TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE***TARIFFAFISSA*0,598 0,4220,702 0,4960,784 0,5540,852 0,6020,919 0,6490,971 0,686TARIFFAVARIABILE **0,096 0,0606 6TARIFFAUNITARIA***0,067 0,152TARIFFAVARIABILE **0,081 0,0556 6TARIFFAVARIABILE***0,193 0,1230,398 0,2181,644 2,190PINO T.SE<strong>2010</strong> 2009TARIFFAFISSA*TARIFFAVARIABILE **TARIFFAUNITARIA***TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE***TARIFFAFISSA*0,496 0,4910,578 0,5730,646 0,6400,661 0,6550,714 0,7070,751 0,774TARIFFAVARIABILE **0,120 0,0996 6TARIFFAUNITARIA***0,277 0,228TARIFFAVARIABILE **0,117 0,0744 4TARIFFAVARIABILE***0,391 0,2170,261 0,2622,094 1,438PECETTO<strong>2010</strong> 2009TARIFFAFISSA*TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE***TARIFFAFISSA*0,338 0,2840,394 0,3310,435 0,3650,467 0,3920,499 0,4190,523 0,439TARIFFAVARIABILE **TARIFFAVARIABILE **0,127 0,097n.p. 8TARIFFAUNITARIA***TARIFFAUNITARIA***0,153 0,122TARIFFAVARIABILE **0,060 0,048n.p. 8TARIFFAVARIABILE***0,395 0,3060,630 0,5582,150 1,971Toh, i rifiuti sono più cariTariffe in crescita nel Chierese, nonostante i tagli al serviziolontà – spiega Marchisio –Costi come lo smaltimento delnon recuperabile e dell’organiconon vengono stabiliti néda noi né dai Comuni: è competenzadegli enti superiori».La colpa dei rincari, quindi,non sarebbe del Consorzio.Anche perché, secondoil presidente, si è cercato difare il possibile per tagliare:«Abbiamo ridotto abbondantementei costi di personalee amministratori delCcs. Stiamo cercando di collaborareanche noi: dobbiamolavorare insieme agli u-tenti per mantenere bassi i costi».Anche se la parte maggiorela devono fare proprio icittadini: «Per pagare menosulle bollette bisogna aumentarela propria capacitàdi differenziare. In questomodo si riducono anche i passaggie di conseguenza ancheil prezzo».Ma gli utenti del Chieresehanno già dovuto impegnarsimolto per far frontealle riduzioni previste dalnuovo appalto, entrato in vigorealla fine dello scorso anno.A Chieri, per esempio, ipassaggi per la raccolta delnon recuperabile sono rimastisettimanali solo incentro e nelle utenze non domesticheparticolari; per learee periferiche, invece, losvuotamento è ogni 15 giorni,in modo da evitare i“viaggi parassiti”.Per l’organico il passaggioè bisettimanale soltanto incentro e per utenze non domesticheparticolari, come iristoranti; per le altre zone,lo è soltanto nei mesi più caldi,da maggio a settembrementre il resto dell’anno èsettimanale.Possibile che tutto questonon sia bastato a ridurre lebollette? «No, ma è stato fondamentaleper contenerle – rispondeMarchisio – Senzaqueste contromisure saremmoin una situazione gravissima.Ho visto le tariffe di altriConsorzi e non in grandedifficoltà. Noi, grazie a questitagli saggi, manteniamocosti accettabili».Non è detto che gli utentili accettino, però: dopo i disagidi fine 2009, si aspettavanodei risparmi e invecericeveranno bollette più alte.Considera il presidentedel Ccs: «Credo che i cittadini,informati sulla situazione,capiranno il problema.Ovvio che se uno non conoscela vicenda si arrabbia, e tanto.Però al momento non sipuò fare altro e i chieresi dovrannoaccettare questi aumenti.Bisogna capire che abbiamolavorato tanto per contenerei costi e questo è il massimoche si poteva ottenere».Medaglia d’orodell’immondiziaRICONOSCIMENTOIl Consorzio chierese è ilmigliore del Piemonte: lodice la classifica <strong>2010</strong> di“Comuni Ricicloni”, l’analisiannuale dei dati suirifiuti promossa da Regionee Legambiente (riferitaall’anno precedente,quindi al 2009).Sono ancora troppolontani i Consorzi del Veneto,che lasciano il Chiereseal 19° posto.Non fanno molto meglioi Comuni del territorio:se a livello regionalesono tutti ai primi posti,non si può dire lo stessosu scala nazionale doveprevalgono veneti e lombardi.Tra i Comuni soprai 10 milaabitanti(area Nord)il primo èPoirino (57°posto) conuna raccoltadifferenziatadel65,5% e unindice di gestionedi73,20.SegueChieri (73° posto) con66,1% di differenziata macon solo 71,35 di indice. Invia Palazzo di Città possonocomunque consolarsifacendo il paragonecon altri Comuni di grandezzasimile (tra i 30 e i 40mila abitanti): solo altriquattro sono davanti.In classifica anche Trofarello,paese membro delCovar 14 anziché del ConsorzioChierese: è arrivatoal 148° posto con 62,48di indice e 63,6% di differenziata.Nella classifica per iComuni sotto i 10 mila a-bitanti (area Nord), sipiazzano: Pino (124°) con75,1% di raccolta e 77,58di indice; Pecetto (140°)con 69,5% e 76,90; Villastellone(membro del Covar,154°) con 74,8% e76,54; Baldissero (198°)con 74,7% e 74,80; Cambiano(319°) con 66,7% e71,86; Pavarolo (369°) con65,2% e 70,58; Montaldo(651°) con 60,9% e 63,21;Marentino (670°) con60,3% e 62,59%; Andezeno(895°) con 59,7% e55,10; appena dietro Pralormo(896°), con 59,6% e55,10.Ma cose’è questo “indicedi gestione”? E’ uninsieme di parametri chei tecnici di Legambienteutilizzano per determinarei migliori tra i Consorzie i Comuni: contanola riduzionedellaquantitàtotale dirifiutiprodotti,la residualitàdellosmaltimentoin discarica,la sicurezza dellosmaltimento finale e ilrecupero di energia.Tra i fattori consideratinel punteggio finalec’è anche il recupero e-nergetico dei rifiuti: inquesto parametro Chierie dintorni hanno presoil minimo dei voti perché,finchè non sarà infunzione il termovalorizzatoredel Gerbido,tutti gli scarti non recuperabiliverranno portatiin discarica.Ma il Ccs può vantareun 65,5% di differenziata(l’anno scorso era65,8%) e la palma di migliorConsorzio del Piemonte,risultato che ilChierese ottiene da anni.Il Consorzio chiereseper i rifiutiè il miglioredel Piemontenella classificadella differenziatafra i Comuni Ricicloni


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI24 VENERDÌ 16 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 54Poirino (TO)Passeggiata Marconi 6 Tel. 011 9450993Via Torino, 36 - POIRINO (TO)Tel. 011 9452728 - Fax 011 9452571www.brindohotel.info - www.ristoranteadrea.info


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI30 NEI DINTORNI VENERDÌ 16 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 54Pregare disturba la quietePoirino vorrebbe far costruire i templi vicino alle fabbriche. E’giusto?L’islamico contesta. I cristiani: «L’importante è non discriminare»Da sinistra Alberto Bertone,don Mietek Olowskie Franco Gambino.Qui accanto, la processioneper la patrona Sant’Orsolanel cuore di PoirinoPOIRINO - Coltivare lo spirito disturbala quiete pubblica? E’meglio pregare vicino alle caseoppure tra le fabbriche?Fa discutere l’orientamentodel Consiglio comunale, chela scorsa settimana ha affrontatola richiesta dei Testimonidi Geova per avere unterreno pubblico su cui edificareuna propria “sala del regno”.I politici poirinesi, infatti,hanno deciso due cose.Primo: redigere un regolamentoda applicare in questae nelle future richieste analoghe.Secondo: valutare unavariante al piano regolatore,che consenta di costruirechiese, sale, moschee nelle a-ree industriali.Templi di fianco alle ciminiere...Il passato dell’umanitàracconta un’altra storia: templinel cuore di paesi e cittàper servire le loro comunità(e mostrare il proprio potere);oppure templi sulle montagne,nei boschi per pregare emeditare senza essere disturbati.Qui, invece, la preoccupazioneè rovesciata: sono lefunzioni religiose a poter creareproblemi alla gente; problemidi parcheggio.Applicando lo stesso concetto,dovrebbero essere relegatetra le fabbriche tutte leattività che inducono traffico:sportelli pubblici, posta, ambulatori...Perfino i bar e i negozi.Invece, pare che le vetrinedisturbino meno dellevetrate: la vendita di merci sì,la vendita di spirito no. E’ giustocosì?I Testimoni di Geova sonoabituati ad essere messi aimargini e l’addetto stampa AlbertoBertone non si scandalizza:«Non ci formalizziamosu queste cose. Purché sia unposto facilmente raggiungibileci va bene. Anzi, potrebbe esseremeno di disturbo per lagente».Con senso pratico, Bertonefa un discorso economico:«Una sala in centro sicuramentecosterebbe di più. Datoche faremo tutto con le nostreforze, dobbiamo badare ancheal costo del terreno. In ogni casonon ci sentiamo emarginati».Molto diversa l’opinione diYassin Lafram, componentedel direttivo nazionale dei giovanimusulmani d’Italia, chevive a Torino: «Mi pare un’ipotesiassolutamente riduttiva.Come è possibile che in pienocentro ci siano discoteche,bar e pub che creano disagi esu questo si chiude un occhio.Se invece devo pregare devo andarein periferia. O magari nascondermi?».In effetti, dietro l’indicazionedel Consiglio comunalesi potrebbe leggere qualcosadi più: il timore che prendanopiede religioni culturalmentedistanti dall’Occidente.Magari l’Islam: una moscheain centro a Poirino farebbevenire i brividi a più diun politico. In periferia, invece...Ma il sindaco Sergio Tamagnonerespinge l’idea di unintento discriminatorio:«Anche se fosse una chiesa cattolica,costruendola in centronascerebbero sicuramente problemi».Tamagnone conferma lasua filosofia: «Crea problemiqualsiasi altro tipo di edificioche richiami molto pubblico,anche un supermercato. Comunque,non ho detto che gliedifici di culto debbano andareper forza in zona produttive:va bene anche una zonacentrale, se ha spazi per i parcheggi.Però, se è prevedibileche richiamino parecchia gente,incentiviamo una scelta inperiferia».Tra i politici dichiaratamentecattolici c’è FrancoGambino, ex sindaco che haseguito lo sviluppo urbanisticodi Poirino dagli anni Novanta.Lui non si sorprende:«Le ultime chiese nei centri deipaesi sono state costruite quattrosecoli fa, quando la pressionedella mobilità urbanaIl centro storico di Poirino sta per passare una notte in bianconon era paragonabile a oggi.Ora gli spazi sono un po’ ristrettied è logico che un sindacosi preoccupi d traffico eparcheggi».Secondo Gambino, se gli e-difici di culto debbano andarein zone industriali od altrove«sono valutazioni urbanistichepiuttosto che culturali.L’importante è che sia garantitala libertà di culto, aSABATO A VILLASTELLONEXIn piazza con Spagna e Quartetto ItalianoPOIRINO - Musica, cibo, ballie divertimenti per tuttala notte. Anche i negozi rimarrannoaperti domani,sabato, durante la quartaedizione della “Nottebianca” poirinese: «Unaserata per incotrarsi, percreare un momento lieto diaggregazione – presental’evento Delfina Novara,assessore al commercio –Deve essere un momentoper stare insieme, comeprincipio di socialità e divertimento.Speriamo di ripetereil successo dello scorsoanno, quano fino alle4,30 del mattino c’era gentein giro per il centro delpaese».Proprio il centro storico,reso totalmente pedonale,a partire dalle 20VILLASTELLONE - Musica inpiazza con la bionda IvanaSpagna e il Quartetto Italiano,che giocherà in casa:il tradizionale appuntamentocon Artestate, giuntoall’undicesima edizione,si terrà sabato dalle 21,30 inpiazza Libertà (ingresso libero).L’evento, organizzato dalComune in collaborazionecon Alex Carrera Managemente patrocinato da sponsorprivati, ha variato unpo’ la sua formula rispettoal passato, dando più spazioalla musica e a talenti e-mergenti. Non ci sarà invecela sfilata di moda che disolito apriva la serata.«Quest’anno non siamoriusciti ad organizzarla perquestioni di tempo – spiegaLuciano Sabadin, villastellonese,voce del QuartettoItaliano e direttore artisticodell’evento – Stiamo pensandoperò ad un Festivalche raccolga diversi tipi diarte tra cui la moda. Faremouna riunione in seguitoa questa manifestazione».Il concerto spettacolosarà presentato da Elia Tarantinoe Andrea De Marchi,affiancati dalla piccolavillastellonese Gaia Sartoredi quattro anni. A Spagna,la cantante con occhidi ghiaccio che ha conquistatoil pubblico cantando“Lupi solitari”, “Gente comenoi” e la colonna sonoradel cartone animato Disney“Il re leone”, farà daspalla lo stesso Quartetto I-taliano (insieme a Sabadin,cantano Marisa Gatti, AndreaCiva e Stefania Giustetto).«Sappiamo che si sonoattivati diversi fan clubper venire ad ascoltare lacantante – annuncia Sabadin– Desideriamo però cheArtestate non ospiti solo cantantifamosi, ma sia una vetrinaper i giovani artisti e cipiacerebbe strutturare leprossime edizioni aggiungendouna specie di giuriache li valuti, un po’ come sifa a Castrocaro».In questa chiave si possonogià leggere la partecipazionedella ballerina FedericaNicolò, formatasi allaGypsy Musical Academydi Torino, e della villastellonesePatrizia Campagna.«Mi ha portato un demo e hosentito una voce bellissima -aggiunge Sabadin – Il talentobisogna farlo conoscere».Salirà sul palco anche laquattordicenne torinese FedericaLasagno, che provienedalla Gypsy MusicalAcademy ed ha partecipatoai provini per la trasmissione“Io canto”: la ragazzasi esibirà con un brano diSABATO - Centro storico sveglio fino alle 4,30 e negozi apertiNotte bianca poirinesefra musica e mercatinisarà il cuore pulsante dellafesta che ospiterà mercatinidi artigianato, concertie postazioni dovemangiare e bere. Stop alleauto in piazza Italia chedarà invece spazio al balloal palchetto con l’orchestradi Beppe Giotto. Ibar della piazza garantirannoil servizio ristorazionecon polletto allospiedo, patatine fritte, a-gnolotti, orecchiette zucchinee gamberi, patate egamberi.In piazzetta Cavalieri diVittorio Veneto ci sarà ilpiano bar con musica anni’60 e ’70, da ascoltaremangiando salsiccia allagriglia e braciole di maiale.Via Amaretti resterà interamentechiusa al trafficoe sarà animata siadalle musiche countrydell’associazione Old WildWest, che dal concerto tributoai CreedenceClearwater Revival, grupporock americano deglianni ’60 e ‘70. Per il mangiaresi potrà scegliere invecetra la pizza, le tinche,le anguille e altre specialitàpiemontesi, servitedai locali della via.Il menù di via Indipendenzaprevede invece pizzae farinata, panzerottipugliesi, tagliere di salumie formaggi, gelati e dolci,il tutto da mangiareballando al ritmo dellamusica latinoamericana.Tamburelli e organettidel sud Italia in via XXIvana Spagna è tra gli artistiche si esibirannoin piazza LibertàBeyoncé.Durante la serata saràproiettato un video di treminuti per tratteggiare Villastellone,realizzato per festeggiareil decennale di Artestatelo scorso anno. Manon mancherà l’aspetto piùsociale: «Lanceremo inoltremessaggi per sensibilizzarela gente sulla donazionedi organi: siamoambasciatori ufficialidell’Aido – conclude Sabadin- E ricorderemo l’importanzadella tutela del patrimonioarchitettonico e ambientaleche porta avanti ilFondo pèer l’Ambiente Italiano».Sara BauduccoSettembre, dove tra unapizzica, una tarantella e u-na tammurriata si potràscegliere cosa mangiaretra bruschette, orecchiette,polpette al sugo e patatinefritte.Niente musica né ciboin via Cesare Rossi che o-spiterà però le bancarelle,spazio invece alle esibizionidi go-kart in piazzaMorioni. In aggiunta atutto questo negozi aperticon i saldi esposti nellebancarelle esterne, e poigli artisti di strada contrampoli e palloncini, ilcastello gonfiabile e itrampolini elastici per ibambini, e un trenino perfare il giro tra le vie dellafesta.Moreno Strazzaprescindere dalla logistica».Non si sbilancia don MietekOlowski, parroco a Cambianoe coordinatore dell’UnitàPastorale della zona:«Non credo che centro o periferiasiano un problema vero:l’importante è consentire la libertàdi fede. Ci vuole buon senso».Nel buon senso deve trovarespazio anche la conciliazionetra esigenze e sili di vitadifferenti: «Bisogna stareattenti, perché ci sono orari emodi di esprimersi diversi nellediverse religioni – consideradon Olowski – Certo, se mai costruisserouna moschea davantiall’oratorio qualcuno lapotrebbe leggere quasi come u-na concorrenza. E’ giusto checi sia libertà e autonomia pertutte le confessioni, ma è anchecorretto pianificare in modoche non ci siano motivi di frizionefra la gente. Comuque,voglio anche ricordare che inalcuni paesi musulmani non èconsentita la costruzione dichiese cristiane, nemmeno inperiferia».Chiede di superare gli steccatiLafram: «Bisogna avere ilcoraggio di affrontare il problemadi tutte le libertà di culto.Non si risolvono i problemimettendo lontani i luoghi diculto. Si evita solo di affrontareil problema. Se c’è la volontàreale di integrare culture diversele comunità straniere nondevono essere ghettizzate. E allorac’è da chiedersi: sono i musulmanio i testimoni di Geovache non si integrano oppure èla società che li emargina?».Gambino, realisticamente,ammette che il timore di vederefronteggiarsi campanile eminareto ci può essere in molti:«Ci vuole molta prudenzaper non innescare inutili frizioni.Poi occorre considerareche ci sono esigenze, modi etempi diversi nelle varie confessioni.D’altra parte, anchenei paesi musulmani per quelche ne so io, le moschee vengonoedificate in zone perifericheo comunque con grandi spaziattorno».Ribadisce l’invito alla cautelaTamagnone: «Bisogna tenerein considerazione tutti ifattori per non suscitare malumori.Magari ingiustificati,ma non per questo meno dannosi».Ma cos’è più dannoso: la vicinanzafra diversi o la spintadei diversi verso i margini? «Imusulmani sono quelli piùpresi di mira perché ci sonopartiti che creano preconcettie alimentano le paure dellagente - sostiene Lafram - Mami chiedo: come possono avervoglia di integrarsi o sentirsiparte di una nazione dei ragazziarabi che siano semprecostretti a pregare dentro magazzinio scantinati?».Mario GriecoVILLASTELLONE - Sei tirocini diquattro mesi con una borsalavoro di 300 euro al mese sarannoattivati in autunno pergiovani tra i 16 e 25 anni: l’iniziativa,intitolata “Idee allavoro” e finanziata dalla Provincia,coinvolge otto comunidel Piano Locale Giovani:oltre a Villastellone, Carmagnola,Carignano, CastagnolePiemonte, Lombriasco, O-Sei tirocini a VillastelloneBorsa lavoro di 300 euro al mesesasio, Pancalieri, Piobesi Torinesee Pancalieri.Per rientrare tra i fortunatibisogna presentare una domandae superare un test motivazionale.La modulisticasi può scaricare dal sito delComune (www.comune.villastellone.to.it,sezione “Bandie avvisi”) o si può ritirarenegli uffici di via Cossolo 32e deve essere consegnata all’UfficioProtocollo del Comunedi Carmagnola (piazzaManzoni 10; per informazioni,011 – 972.42.13) entro le 12del 30 luglio.Sono una trentina (di cuisei o sette villastellonesi) leaziende che hanno dato disponibilitàal progetto e leproposte spaziano da mansionidi carpentiere edile, pasticceree idraulico a impiegatocontabile, pizzaiolo ecommesso.«In fase di compilazione delladomanda, i candidati potrannogià esprimere due preferenze,valutando settore eComune. Poi la Commissioneesaminatrice deciderà verificandotitoli di studio, esperienzelavorative passate escelte – tratteggia PiercarloBuggin, consigliere comunaleincaricato al progetto insiemeal collega Dario Bosco– Il progetto non è finalizzatoall’assunzione, ma alla conoscenzae sperimentazione diun particolare lavoro».VILLASTELLONE - Proroga fino al31 dicembre per la bonificadell’amianto presente nell’exditta Filtes di via Borgonuovo.Il Comune concede ai proprietaridel capannone ancorasei mesi per rimuoverele coperture in eternit, chemostrano evidenti segni difriabilità e risultano quindiassai pericolose per la salute.Villastellone prorogala bonifica FiltesL’azienda ora è chiusa, maper circa vent’anni, dal 1974ai primi anni ’90, era attivanella lavorazione dell’amianto.Agiugno dell’annoscorso, dopo alcune segnalazionidegli abitanti della zona,Legambiente aveva chiestoall’ente locale alcuni controllisul tetto in eternit e sullastruttura dei capannoni.La segnalazione era stata giratadal Comune al Servizioprevenzione e sicurezza ambientidi lavoro dell’Asl.«È stato effettuato un sopralluogoe l’Asl non ha accertatorischi concreti per lasalute – assicura Diego Lucco,assessore all’ambiente –Nel frattempo, i proprietaridel capannone ci hanno chiestouna proroga di alcuni mesiprima di effettuare la bonificae glieli abbiamo concessi.Avrebbero intenzione diabbattere parte della strutturae di ricostruirla, oltre a ristrutturarela porzione che rimarràin piedi. Per chiariretutta la situazione bisogneràattendere ancora».POIRINO - Al via con Cecco ZaloneCinema sotto le stelleper quattro giovedìnel Centro incontriPOIRINO - Riapre il cinema e-stivo di via Eugenia Burzio,ma a pagamento. Dal 22 luglioper quattro giovedì alle 21 ilgiardino del centro incontridiventerà un sala di proiezionisotto le stelle.Il progetto del cinema estivoè rimasto in bilico fino all’ultimoper mancanza di fondi.Negli anni passati c’è statoun ottimo successo di pubblico,dettato anche dalla gratuitàdelle proiezioni. Quest’annoinvece è previsto uningresso a pagamento: 3 europer ogni film, 10 euro per l’abbonamentoche include tuttee 4 le serate.«Il Comune non ha i fondinecessari per finanziare il cinemaestivo – è chiaro GiorgioMiletto, assessore alla cultura– Il fornitore dei film si èquindi assunto il rischio: incasseràle quote d’ingresso espera di riuscire a guadagnarci.Il Comune non ci rimettenulla». Anzi in aiuto delmunicipio c’è la pro Poirino,co-organizzatrice dell’evento,che si è fatta carico delle spesedi Siae.Il giardino del centro anzianisi affaccia sulla stradae la cancellata non è così altada impedire a chi è fuori diguardare il film senza pagarail biglietto. Che fare contro e-ventuali “portoghesi”? «Nulla,se la gente non pagherà unbiglietto così basso, significache non riproporremo più il cinema.Ma che poi non ci si lamentiche non viene fatto nullain paese. Se dopo le primedue serate ci accorgeremo chec’è più gente fuori che dentrodecideremo se interrompere omeno il programma. Comunquenon penso che ci sarannodi questi problemi». Ancheperché sarebbe uno sprecomandare in pensione dopo solo2 stagioni un megaschermoda 30 metri quadrati, costato13 mila euro alle casse municipali.Il primo film in calendario,giovedì 22 luglio, è “Cado dallenubi” un successo del comicodi Zelig Checco Zalone.Seguiranno il cartone animato“Piovono polpette” il 29 luglio,“Matrimoni a altri disastri”con Fabio Volo, MargheritaBuy e Luciana Littizzettoil 5 agosto, e ultimaproiezione il 12 agosto “Happyfamily” del premio oscar GabrieleSalvatores con Diego A-batantuono e Fabio De Luigi.Per informazioni: 335-573.17.96 o 348-823.91.76.VILLASTELLONE - Parrocchiale, Addolorata, Santa Croce e Borgo Cornalese candidate ai restauriUna firma per i luoghi del cuoreVillastellone spinge le sue chiese nel censimento del FaiVILLASTELLONE - Quattro chiesedi Villastellone possono diventareun “luogo del cuore”:un gruppo di volontari guidatidal professor Gian CarloQuaglia ha infatti avviato u-na raccolta di firme per aderireal censimento nazionaledel Fondo Ambiente Italiano.La parrocchiale, la chiesettadell’Addolorata, i templi diS.Croce (da anni sconsacratae in gestione al Comune) e diBorgo Cornalese potranno cosìconcorrere per essere traquei luoghi che, come cita ilbando sul sito www.iluoghidelcuore.it,«occupano un postospeciale nella vita di chi liha nel cuore».L’obiettivo dell’iniziativaFai, promossa con Intesa Sanpaolo,è dare visibilità ai luoghivotati per sensibilizzaresulla loro tutela: «Se le chieserientreranno tra i luoghi delCONFERENZAChiese villastellonesifra tutelae conservazionecuore, si potranno proporre conpiù forza raccolte fondi pressovari enti per sostenere interventidi restauro - tratteggia fiduciosoQuaglia, nominatodal Comune referente per i benistorico-artistici – Ho stilatouna scheda storica per ogni◗◗ VILLASTELLONE - Si parlerà di tutela econservazione di quattro chiese villastellonesiquesta sera, venerdì, alle 21nella chiesa di S.Croce (angolo tra viaAssom e via Cossolo, ingresso libero).Alla serata, organizzata dall’istitutoS.Croce in collaborazione con il Comune,è intitolata “Come salvare le chiesedi Villastellone?”; relazionerà il professorGian Carlo Quaglia, ex docente u-niversitario di restauro, nominato dalComune “reggente per la tutela e la conservazionedei beni storici, artistici, architettonicie culturali”.Sotto la lente d’ingrandimento sarannola parrocchia San Giovanni Battista,la chiesetta dell’Addolorata, lachiesa di Borgo Cornalese dedicata alla“Vergine dei Dolori” e la stessa chiesadi Santa Croce costruita dall’omonimaconfraternita, poi sconsacrata nel2003 e passata dalla Curia al Comune.Con l’ausilio di filmati, Quaglia illustreràstoria e caratteristiche di ogni e-dificio spiegando gli interventi di recuperoe come provare ad ottenere i fondiper i lavori. «Questo incontro è la primarisposta al monitoraggio – sintetizzaQuaglia – Esporrò anche una linea dilavoro condivisa da Elena Corradini, Soprintendentedell’Emilia Romagna».chiesa; in un secondo tempofarò un’analisi degli interventinecessari».In genere per arrivare tra iprimi sei “luoghi del cuore”occorrono circa 2.000 firme: «Ilbando spiega che per i luoghipiù votati ci saranno eventualicontributi economici, ma quest’annosaranno di sicuro aiprimi posti la cattedrale e altriedifici dell’Aquila».Per aderire al bando <strong>2010</strong>,occorre che i luoghi propostisiano “inconfondibilmente i-taliani, noti o sconosciuti, potenzialmentea rischio o da restaurare”.Queste caratteristiche lechiese villastellonesi le hanno:«La chiesa di Santa Croceè un gioiello del 1700 e custodisceun organo del Concone. Lachiesa dell’Addolorata, che hauna statua quattrocentesca dellaMadonna, necessita di interventi.La chiesa di Borgo èstata costruita su progetto dell’architettoBenedetto Brunatied è danneggiata dalle infiltrazioni.Infine, in parrocchiatrovano casa molti quadri importantie anche qui ci sono lavoridi manutenzione da fare».


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 16 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 54NEI DINTORNI31FRAZIONEdormitorio?Marocchi, chiuso per desertoBatte in ritirata l’ennesima gestione al Centro incontri. Non ce ne sarà un’altraPOIRINO - Di nuovo chiuso ilcentro d’incontro di via dellaMargherita ai Marocchi: perla quarta volta un gestore nonce l’ha fatta a mandarlo a-vanti. E stavolta si potrebbearrendere pure il Comune,proprietario dell’immobile:potrebbe venderlo. Se i marocchesinon usano l’unicoluogo d’incontro della borgata,allora tanto vale metterciqualcos’altro, magari unhard-discount o un falegname.E’ l’ennesimo fallimento diuna struttura che esiste da seianni ma è rimasta apertaneanche tre. Eppure, tolto ilpiccolo oratorio nato dallabuona volontà di don Perlo, èl’unico punto di aggregazionedella frazione che ormai superai 1.100 abitanti. Ci sonobar, due saloncini (al pianoterra e al primo) e un campettoda calcio.In Municipio di questa nuovachiusura non sapevanonulla. L’hanno scoperto percaso: «L’abbiamo saputo soloquando abbiamo chiesto la salaper la riunione con la popolazionedi mercoledì scorso», siPOIRINO - «Se non ci sono polentae salsicce gratis, qui aiMarocchi non interessa nulla».E’ drastico Aldo Rubbonello.Lui è un altro che si èarreso, insieme a tutto il comitatoMarocchiaperti: perquattro anni hanno provatoad accendere la frazione dimille abitanti, gente venutasulle due sponde della regionale29 dagli anni Sessantain poi con il miraggio di unalloggio o di una villetta aschiera a costo contenuto. Cihanno provato per quattroanni, poi il sodalizio ha alzatobandiera bianca, come faora il centro incontri.Secondo lei, perché ilcentro polifunzionale nonè mai decollato?Non sapevo che fosse chiuso.Temo che questo sia laconferma di ciò che diconomolti: questa frazione è soloun dormitorio.Quando esisteva la suaassociazione avrà avutomodo di incontrare anchemolti giovani della frazione:cosa fanno nel lorotempo libero?Per quel che posso dire io,molti giocavano nel campettodi calcio della Polisportiva.Quando era aperto ed anchequando era chiuso, scavalcandola recinzione.Eppure il centro è statoè sorpresa l’assessore DelfinaNovara.Resta abbottonata RosannaSodano, presidente dei PoirinoTigers la società di rugby,ultimo gestore dello sfortunatocentro. E’ appena tornatada Roma e la sorpresa è statauna doccia fredda ancheper lei «E’ un problema che siè ribaltato su di noi. Preferisconon dire nulla finché non avròparlato e concordato qualcosacon il sindaco».La società rugbistica, infatti,gestiva il centro tramiteuno dei suoi soci. Che al momentopare sia irreperibile.Quel che è certo è che le portesono chiuse e sono statistaccati luce e gas. «Probabilmentenon sono state pagatele bollette; ma non si riesce asapere nulla di certo - prosegueNovara – Qualche avvisagliac’era stata a metà giugno:durante una riunione col comitatospontaneo della borgatala luce andava e veniva. A-vevano già ridotto la potenza».Lo stesso sindaco SergioTamagnone non ha notizie«Marocchesi campioni di lamentoma qui tira solo la polenta gratis»Parla il presidente del comitato che si è arresospesso quasi deserto: comemai?L’unica cosa che so è che iragazzi hanno sempre malsopportato di dover pagareper associarsi al centro e perl’assicurazione. Hanno sempredetto che quel terreno e-ra loro, ci andavano a giocareprima che sorgesse la Polisportiva.Insomma, lo sentivanocome un posto loro evolevano conservare il dirittodi giocarci liberamente,senza vincoli.Insomma, quella strutturaera mal sopportata.Ripeto: penso che non lasentissero come una cosa perloro e volessero mantenerequello che ritenevano un dirittoacquisito, senza doverA sinistrai delusiDelfinaNovarae SergioTamagnoneMarzo 2008: i ragazzilavorano per rimettere inpiedi i locali affidati all’Uds.A sinistra il centro incontrivisto dall’esternoe a destra Aldo Rubbonellosottostare a norme in qualchemodo restrittive.Eppure doveva esserciuna qualche agevolazioneper i ragazzi della borgata.Certo. Il Comune ha sempremesso nero su bianco nelleconvenzioni coi gestori chesi sono succeduti che ci fosserodelle precedenze, dellefacilitazioni per i residenti,soprattutto i più giovani. Maera anche logico e giusto che,trattandosi di una strutturacomunale , ci fossero dellenorme da rispettare. Ed è correttoche, per tutelarsi in casodi infortuni di chi lo frequentava,ci fosse la richiestadi un pagamento, sia pureminimo, per l’assicurazione.Ma anche quel minimoveniva percepito comeun’imposizione. Rifiutata dachi considerava quello spaziouna cosa propria, semprestata fino ad allora a loro disposizione.Senza dover pagarenulla.Calcio, calcetto, artimarziali, rugby: il centro,nelle sue successive gestioni,ha cercato di offrireopportunità diverse,che soddisfacessero interessidifferenziati. Non èandato bene niente?Quel che so è che tuttequelle proposte non hannosuscitato interesse. Ma mipare anche di aver capito chenon piacesse come veniva gestitoil bar. Quali ne fosserocerte: «Aspetto la comunicazioneufficiale: ora l’ho avutasolo verbalmente dalla dottoressaSodano. Poi decideremoche farne. Penso però che la soluzionemigliore sia venderlo».In effetti, sarebbe l’unicomodo per recuperare un po’di soldi: il Comune, infatti, staancora pagando il mutuo di150.000 euro contratto setteanni fa dalla Polisportiva Marocchese,di cui s’era fatto garantecon una fidejussione.Quanto resta ancora da pagare?«Ricordo che vennero accesidue mutui, l’uno di 10 e l’altrodi 15 anni». Le rate sono di12.000 euro l’anno e per il prestitopiù lungo ce n’è ancoraper otto.La vendita non potrà neancheessere fatta in tempi brevi:«Considerato com’è la struttura,l’unica possibilità sarebbedi trasformarlo in localead uso commerciale. Ma dovremoprima fare una varianteurbanistica. Comeabbiamo fatto per l’ex magazzinodei cantonieri. Lo imponeuna legge recente, mentre soloi motivi non è mai emersocon chiarezza.Erano tutte sbagliate leproposte per il tempo libero?Non so se si possa dire così.Anzi non credo. Piuttostopenso che lì il problema principalefosse che purtroppomolti vivono situazioni economichedifficili. Che, ancorpiù che mal tollerare regole,non possano davvero disporredi denaro, neppure persomme minime. E, meno chemai, per una cosa così normalecome passare il tempolibero. Penso che alla base cisiano motivi prettamente e-conomici. Quindi qualsiasiprezzo venisse stabilito, nonsarebbe andato bene.pochi mesi fa sarebbe bastatauna deliberadi Giunta. Però,visto che è piazzato in un postopiuttosto nascosto, non sose possa interessare a qualcuno».Novara ipotizza anche unasoluzione diversa: «Potrebbeforse andare bene per un artigiano:magari al primo pianofa le lavorazioni mentre al terrenol’esposizione dei prodotti.Naturalmente qualche lavoronon rumoroso, dal momentoche è vicino alle case».Perché questo centro non èmai riuscito a prendere il volo?«Chissa... Forse proprioperché è in una zona nascosta– ipotizzano sindaco ed assessore– Forse perché gli stessi a-bitanti della frazione nonl’hanno mai frequentato granché.O forse perché lì attorno sisono spesso radunati personaggipoco raccomandabili».Il sindaco è sconfortato: «Sesi suona, la gente protesta. Sesi balla alla sera la gente protesta.Capisco che sia vicino aicondomìni, ma quel centro potevaportare un po’ di vita inuna zona difficile».L’unica via d’uscita è dunquela vendita? «Penso non ciresti molto altro da fare – concludeTamagnone – Abbiamoprovato più e più volte a farlofunzionare e non ci siamo mairiusciti. In ogni caso, prima difine anno non si potrà metteresul mercato. Nel frattempo magaricontatterò in modo ufficiosoqualche hard-discount».Si arrende a sua volta DelfinaNovara, di casa ai Marocchida vent’anni: «Forse èproprio vero che qui per moltiè solo un dormitorio».Mario GriecoDunque possiamo direche il centro d’incontro venivavisto come un corpoestraneo?Forse dire così è eccessivo.Certo, so che molto spesso c’èstata una convivenza difficile.In particolare con le personeche abitano nei palazzipiù vicini.La vostra associazioneMarocchiaperti, che cercavadi organizzare eventiculturali piuttosto chetempo libero e sport, hacollaborato per cercare difar funzionare la Polisportiva?Nel settembre 2009, propriodue mesi prima di scioglierciavendo visto che nessunoera interessato alle nostreproposte, avevamo fattoun accordo. Prevedeva il pagamentodel 10 per cento dell’affittoda corrispondere alComune. In cambio chiedevamodi poter utilizzare lastruttura per le nostre iniziative.Mettendoci d’accordoin modo che i nostri programminon interferisserocon le loro attività. Insomma,nel nostro piccolo abbiamocercato di dare una mano.Però, dopo due mesi, senza a-ver mai usato quello spazio,abbiamo chiuso baracca eburattini.Purtroppo non è questoil solo fallimento nellaborgata. Anche altre iniziativesono naufragatenegli ultimi anni: gli ambulatorimedici, il pullman.IL mercato settimanaleha chiuso una primavolta e ora ci sta riprovando,sperimentale dalloscorso aprile...Purtroppo le persone chiedono,firmano petizioni e poi,quando ottengono le cose chehanno domandato, le lascianomorire. Anche noi abbiamocercato per quattro annidi creare momenti di aggregazione.E’ stato inutile. Lagente si lamenta che non c’ènulla ma poi, quando c’è damettersi in gioco, sparisconotutti.Storia di un centrotra vandali e ideePOIRINO - E’ una storia di disillusioni quella delcentro di via della Margherita. Concepito a fineanni Novanta dall’associazione Polisportiva Marocchese,doveva costare 100.000 euro, ma il contopresto raddoppiò, costringendo il Comune ascendere in campo.L’apertura, prevista per il settembre 2003, sforadi un anno esatto e ad una delle prime festedopo l’inaugurazione subito scattano le polemiche:i vicini di casa protestano per la musica.Non solo si deve abbassare la musica: si scopreche all’edificio manca ancora l’agibilità.Il centro vivacchia ma non decolla. E’ apertoa intermittenza, la gente non lo frequenta quasiper nulla. La Polisportiva Marocchese si scioglienel febbraio 2006 e la struttura passa in manoal Comune. Ma è carico di debiti. Si dovrà attingerealle casse comunali per la restituzionedei due mutui: uno decennale da 60.000 euro el’altro quindicennale da 90.000.Il Comune lancia un bando per trivare un gestore.Vince la Cooperativa La Cometa nel giugno2006 e trova l’edificio disastrato: le incursioninotturne dei vandali hanno rotto tutti i vetri.Il presidente Fiorenzo Bosticco accetta lasfida: ripara e fa progetti. Pensa di aprire un“internet-cafè”, di ospitare le manifestazioni dialtre associazioni, organizzare conferenze e corsidi italiano per stranieri, costruire un campoda bocce, trasformare il campo da calcio a settein due da calcetto, aprire una mensa a prezzi popolari.Buone intenzioni che si perdono nel deserto:la gente della frazione non si fa vedere. Nel gennaio2007 la famiglia che gestiva il bar per contodella Cometa se ne va: gli incassi non coprononemmeno le spese vive. Poche settimane eanche la cooperativa si arrende. Bosticco restituiscele chiavi dopo appena otto mesi.Passa un anno con le porte sbarrate. Nel marzo2008 ci prova l’associazione Uds guidata daNatale Zanotel. La sera della nuova inaugurazioneBrunello Ruà, che collabora con l’Uds, èpieno di entusiasmo. Patrola d’ordine: differenziarele attività sportive. Non solo calcio maanche qualcosa di nuovo per la borgata, come judoe aikido. E poi corsi di danza, serate musicali,piccoli spettacoli teatrali. E inoltre un’attenzioneparticolare per i meno abbienti e i disabili.Il parroco don Perlo è d’accordo e benedicetutti.Il risultato non cambia: spesso il centro è quasideserto. «Certi giorni eravamo aperti con duepersone sedute al bar», ricordano dall’Uds. Zanotele Ruà provano e riprovano. Ma dopo unanno anche loro devono arrendersi e vanno dalsindaco a riconsegnare le chiavi.Sbatte contro il muro dell’indifferenza dellafrazione anche l’ultimo gestore, Nell’aprile 2009le chiavi passano nelle mani di Rosanna Sodano,presidente della società di rugby Poirino Tigers.Unica concorrente all’ennesimo bando e-messo dal Comune, si aggiudica la gestione percinque anni. Sodano utilizza già da tempo il campoesterno per gli allenamenti.E’ contenta di avere in gestione tutto l’impiantoe prevede di non limitarsi al solo rugby:«Vogliamo rendere vivo questo centro non solocon il nostro sport, ma anche con altre attività.Per esempio potremo organizzare un’estate ragazziad indirizzo prevalentemente ludico-sportivo»,annunciava entusiasta un anno e mezzofa. E ora si ritrova con la porta del centro chiusae luce e gas tagliati.


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di Per Poirino informazioni:sito web: http://archivio.lastampa.itemail: archivio@lastampa.itIn brevePubblicazione: [16-07-<strong>2010</strong>, STAMPA, TORINO, pag.66] -Sezione:Autore:Arignano Nuovo asfalto La citta' rimette a nuovo le strade delcentro: per riasfaltare via Robiola, via Roma e via Garibaldi sono adisposizione quasi 90 mila euro. Poirino Acquedotto guasto Gliabitanti di frazione Marocchi si lamentano da giorni per la scarsapressione dell'acqua, che soprattutto di sera fa fatica araggiungere le abitazioni di via Margherita. Il gruppo di minoranzaLa svolta ha chiesto che il Comune solleciti un rapido interventodella Smat. Riva presso Chieri Acqua gratis Il Comune fara'installare un distributore gratuito di acqua potabile in piazzaCarlo Emanuele. Ad eseguire i lavori, che dovrebbero iniziare allafine dell'estate, ci pensera' la Smat. Si paghera' soltanto l'acquafrizzante: non piu' di 5 centesimi al litro. Moriondo TorineseInternet in piazza Attivata la rete wireless che permettera' diconnettersi gratuitamente dalle panchine che si affacciano sulMunicipio. Per accedere al servizio bastera' richiedere in Comune lapassword giornaliera, che consentira' la navigazione per 60 minuti.Santena Un aiuto alla Cri Il Comune ha deciso di donare alla Crocerossa locale un contributo di 7 mila euro: serviranno a coprire lespese di affitto della sede, di proprieta' della stessaamministrazione pubblica. Chivasso Incontri nei quartieriNell'ambito dell'iniziativa , oggi dalle 17,30alle 19, nei giardini di via De Gasperi, il sindaco Bruno Matolaincontra gli abitanti del quartiere per conoscere eventualiproblematiche della zona. Brandizzo Il via alla patronale Inizianooggi (fino a martedi') i festeggiamenti patronali brandizzesi. Inprogramma serate gastronomiche e danzanti. Stasera alle 18, nellasala del Consiglio comunale, inaugurazione della mostra fotografica. Rondissone Turni irrigazione Alfine di adeguare l'utilizzo delle acque per l'irrigazione alleproassime disposizioni di Regione e Provincia, i consorzi irriguihanno dispono nuovi turni nei territori di Rondissone, Verolengo,Torrazza Piemonte e Saluggia. Informazioni presso consorzi RoggiaNatta, in via Torino 2 a Verolengo.- Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati -


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoDOMENICA, 18 LUGLIO <strong>2010</strong> DISTRETTI23SÌ A FOTOVOLTAICO IN TERRENI DI POCO PREGIOCarmagnola «apre»all’energia alternativaIl Consiglio comunale di Carmagnolaha approvato neigorni scorsi una delibera cheprepara la strada a un bandoper la concessione di un terrenocomunale con un’unica destinazionepossibile: un campodi pannelli solari per produrreenergia elettrica.Questione di un paio di settimane,e poi il bando sarà preparatoe pubblicato, ma già find’ora alcuni aspetti sono chiarie definitivi: la superficie dell’areache verrà concessa è paria 25 mila metriquadrati; lalocalizzazione:è in una partedella zona invia Umberto II,l’ex area Teksidsottopostaa bonifica; ilprezzo inizialedell’asta pubblicaè di 150 milaeuro; la duratadella concessioneè ventennale;il ripristino dello stato originaleal termine della concessione,con lo smantellamento degliimpianti Cae, è a carico delladitta concessionaria.Nulla si dice invece su quantaenergia sarà prodotta dai pannellie su come verrà utilizzata.«Starà al privato ricavarel’energia e usarla come riterràopportuno: il bando riguardasolo la concessione dell’area»- ha spiegato il sindaco GianLuigi Surra.Il progetto è stato approvatoanche dalla minoranza, allaquale restano tuttavia alcunidubbi, principalmente di carattereamministrativo e ambientale:«Ottenere subito 150 milaeuro per vent’anni di utilizzodell’area vincolerà le prossimeamministrazioni senza concederealcun beneficio» - ha dichiaratoil coordinatore dellaminoranza Emilio Gamna, alquale si è aggiunto il verde ElioCanavesio: «Si tratta di un’areabonificata con il sistema del‘cupping’ - prosegue Canavesio- i residui delle vecchie lavorazionidepositate in quellazona sono stati coperti conuno strato impermeabile di 50centimetri; nulla da obiettare,se l’eventuale impianto per ricavareenergia elettrica da quellasolare sarà completamentein superficie; ma ci potrebberoessere seri problemi in caso discavi: bucandolo strato impermeabile,sivanificherebbeil lavoro fattoper mettere insicurezza il terreno».Inoltre, tuttaquesta operazionecome siconcilia conil documentodi indirizzo diAgenda 21 ela delibera di Giunta che vietasimili impianti nei terreniagricoli? Senza contare che almenoin un paio di casi recentiil Comune ha detto «no» allerichieste per impiantare nuoveinstallazioni fotovoltaiche suterreni privati. «Le due questionisono in linea – afferma ilprimo cittadino – il fotovoltaiconon è vietato in assoluto sulterritorio carmagnolese, masolo sul suolo agricolo di primae di seconda classe, cioè suicosiddetti ‘terreni di pregio’questo perché non vogliamoche venga indebolita l’agricoltura,che è una fondamentalerisorsa per l’economia locale, enon solo. Mentre lo spazio cheabbiamo destinato per il bandoè già compromesso e nonpotrebbe servire ad alcun usoagricolo».Domenico AGASSO jrSAN MAURO: RESTAURATO IL «CROCIFISSO DELLA PULCHERADADue dipinti secenteschi restauratie riconsegnati ai Comunidi Reano e San Mauro Torinese.Si tratta rispettivamente dellaVergine del Rosario del Molinerie della tela di scuola lombardopiemontesedel XVII secolo notacome Cristo inchiodato alla crocee attribuita ad un seguace delMoncalvo. A settembre è previstala restituzione di altre due opereai Comuni di Torre Pellice e Alpignano(Crocifisso ligneo del‘700, attribuibile alla Scuola delPlura). L’iniziativa fa parte delprogetto per contribuire al recuperoe alla valorizzazione delpatrimonio artistico dei Comuniavviato nel 2007 dalla Provinciadi Torino. Un stanziamentodi 300 mila euro per diagnosi,conservazione e restauro del patrimonioculturale dei Comunidella Provincia di Torino (111 interventiin tutto) grazie all’insostituibilelavoro degli specialistidel Centro per la conservazionee il restauro dei beni culturali«La Venaria Reale». Il Cristo diSan Mauro il cui restauro è statodiretto da Pinin Brambilla, direttoredel laboratorio venariese, edeffettuato da Alessandro Gatti,di 31 anni e Michela Cardinali di34 è stato benedetto dal parrocodon Claudio Furnari (nella foto)e riconsegnato alla chiesa abbazialedi Pulcherada nella seratadi venerdì 9 luglio.Emanuele FRANZOSOL’orologiodi BarbaniaÈ tornato a scandirele ore il vecchio orologiosettecentesco delcampanile di Barbania.L’opera, datata 1793, èstata restaurata e riconsegnataalla comunità inuna solenne cerimoniaa Palazzo municipalesabato 26 giugno. Pezzoraro- sembra – l’orologiodel campanile del Ciuchébarbaniese, che denotauna certa agiatezza di cuidoveva godere il piccolocomune alla fine del XVIIIsecolo. (t.m.)In brevePOIRINO CENTRO GIOVANI«Cinemasotto le stelle»Dal 22 luglio al 12 agosto l’areaverde antistante il Centro giovanie anziani di via EugeniaBurzio a Poirino ospiterà ognigiovedì sera una proiezionecinematografica all’aperto. Siripete così, per il terzo annoconsecutivo, l’appuntamentocon la rassegna “Cinema sottole stelle”, organizzata dall’Assessoratoalla Cultura stavolta incollaborazione con la Pro Loco.011.945.01.14. Si comincia giovedì22 luglio con «Cado dallenubi», per proseguire giovedì 29luglio con «Piovono polpette»,giovedì 5 agosto con «Matrimonie altri disastri» e giovedì12 agosto con «Happy family».Le proiezioni avranno inizio alleore 21 con ingresso a 3 euro (10euro l’abbonamento per tutte equattro le serate).POIRINO CENTRO GIOVANIRivarossa,festa patronaleNell’ambito della festa patronaledi Rivarossa domenica 18in mattinata Messa solenne eprocessione della statua di SantaMaria Maddalena. Nel pomeriggioesercitazione dimostrativadella protezione civile, giochi eattività. Alle 19 finale del torneodi calcetto; dalle 21 intrattenimentomusicale e alle 23 spettacolopirotecnico. (t.m.)GUIDA DELLA CALABESTAAbbaziadi VezzolanoGli aspetti storici, artistici e religiosidella Canonica di SantaMaria di Vezzolano, vicino adAlbugnano, sono oggetto diuna guida pubbilcata in questigiorni da EditTo di Riva (Chieri).Le 112 pagine del volumesono corredate di illustrazioni acolori e dalle prefazioni di AldoSettia e Paola Salerno. Il libroè curato da Maurizio Pistone,presidente dell’Associazione«La Cabalesta».PRESENTATO IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE PER LA RICERCA SUL CANCROCandiolo, la sfida continuaAll’inizio del <strong>2010</strong> già in 176 mila hanno devoluto il 5 per mille all’IstitutoL’ Istituto di ricerca e curadel Cancro di Candiolo continuaa crescere negli spazi enelle attrezzature grazie alsostegno della gente che continuaa credere in una realtàscientifica la cui peculiarità èdi umanizzare sempre più ilrapporto medico-ricercatoremalato.L’ occasione per fareil punto della situazione è statala presentazione nei giorniscorsi del Bilancio sociale dellaFprc Onlus (FondazionePiemontese per la Ricerca sulCancro). Un appuntamentoormai tradizionale che ha riunitoall’ Istituto di Candiolo,costruito con i fondi raccoltidalla Fprc, un centinaio dipersonalità del mondo medico,scientifico ed economico.L’ incontro è stato apertodall’ intervento della presidentedella Fondazione,Allegra Agnelli: «Il Bilanciosociale racconta un anno dilavoro, una pagina della nostrastoria che è partita nel1986 e che nel 2011 compirà25 anni». Allegra Agnelli hasottolineato la fiducia che laFondazione continua a riscuoterefra i piemontesi. Lodimostrano gli ultimi dati del5 per mille, quelli che si riferisconoalle denunce dei redditidel 2008 e di cui si è avuta conoscenzain questi primi mesidel <strong>2010</strong>: sono stati più di 176mila i cittadini che hannoscelto la Fprc, il 18% in piùrispetto all’ anno precedente.Un aiuto importante che hain parte controbilanciato lastagnazione di altri contributia causa della profonda crisieconomica.Un ruolo significativo permantenere vivo questo legamecol territorio lo giocano lePresto il cantieredell’Interdisciplinarycancer center,un secondo polodi ricerca sulle causedei tumori23 delegazioni torinesi e piemontesi,che nel 2009 hannosvolto molte iniziative e raccoltodirettamente più di 270mila euro.Allegra Agnelli ha ricordatoche dall’ inizio di quest’ annoè diventata operativa la Fondazionedel Piemonte per l’Oncologia (50% Fprc, 50%Regione Piemonte), che ha ilcompito di gestire le attivitàsanitarie e di ricerca clinica.Il Consigliere delegato, GiampieroGabotto, e il direttorescientifico, Federico Bussolino,hanno parlato dell’ attivitàsvolta e dei progetti futuri.«Siamo pronti a partire con ilavori di un secondo edificioper la ricerca, l’Interdisciplinarycancer center, destinatoa comprendere meglio, attraversoun approccio multidisciplinare,la ragione per laquale si sviluppano le metastasi»- ha sottolineato Gabotto.Vi lavoreranno, fiancoa fianco, medici, biologi, fisici,matematici e informaticiche cercheranno di utilizzareal meglio le conoscenze e letecnologie sviluppate dopola descrizione del genomaumano. L’ Istituto avrà poiulteriori possibilità di espansionegrazie alla convenzionestipulata nell’ aprile scorsotra il Comune di Candiolo ela Fprc che consente un incrementodi superficie edificabiledi oltre 14 mila metri quadrati.Saranno destinati a uncampus dove potranno essereospitati medici e ricercatoriprovenienti da ogni parte delmondo.Sui successi scientifici si èsoffermato il professor Bussolinoche ha ricordato: «Nel2009 le pubblicazioni scientificheinternazionali prodottedalle nostre 18 unità diricerca di base e clinica sonostate 82».


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI2 CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 20 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 55Schianto mortale in motoLa vittima, MaurizioFraccon, falegname diBerzanoBerzano, vittima un falegname di 38 anni. Viaggiava soloCASTELNUOVORipristinatedue stradedanneggiatedalle pioggeCASTELNUOVO - Ripristinatecon interventi urgenti:strada Collina Margherita,Ranello e Nevissano,fortemente danneggiatedalle pioggedello scorso 14 maggio.I lavori, che hanno richiestouna variazionedi bilancio urgente da 27mila euro, sono stati e-seguiti dall’impresa Acquiland,che in alcunipunti ha realizzato opered’ingegneria naturalecon palificazioni sotterranee.«La situazione piùbrutta era a Nevissano –commenta il sindacoGiorgio Musso – Un trattodi carreggiata di circa12 metri è franato completamente.Naturalmenteabbiamo anche interessatola Provincia».BERZANO - Una cena conun rappresentante dellasua ditta di famiglia,poi un giretto in motoper godersi il fresco dellasera in sella alla suaHarley Davidson. Pochichilometri nelle campagnedell’astigianoprima di tornare a casadalla sua Veronica. E u-na caduta quasi inspiegabile,che ora non dàpace alla sua famiglia ea chi gli voleva bene.Maurizio Fraccon, falegnametrentottennedi Berzano, è morto così,sul colpo, dopo esserfinito fuori strada aRoatto, sulla provincialeche collega Montafiaa a Villafranca.L’incidente è avvenutovenerdì sera, verso le22,45. Nessun testimone,nessun segno di frenatache faccia presupporeai carabinieri dellacompagnia di Villanovail coinvolgimentodi un altro veicolo. Dopol’allarme dato da unpassante, i militari dellastazione Villafrancahanno trovato soloFraccon e la sua motocicletta.I segni delleruote lungo il prato, poiquel terrapieno dove lasua corsa incontrollataè finita, purtroppo ferendoloal collo e uccidendolosul colpo. Inutilii soccorsi prestatidai volontari della Crocerossa. La sua salma,visitata dal medico legale,è stata compostain serata nella cameramortuaria del cimiterodi Roatto. Oggi pomeriggio,martedì, alle 15,saranno celebrati i funeralinella parrocchiadi Berzano.Maurizio Fraccon faparte di una delle famigliepiù radicate e stimatein paese. Abitavain centro, in via Rinaldi6, con la compagnaVeronica. Ma le suegiornate trascorrevanodi fatto con la sua famiglia,nella falegnameriafondata da papà Renatoe ora gestita insieme alui e al fratello Giovanni,in strada Balegno,località Valle Ochera.«Venerdì sera era andatoa cena a Moncucco,alla Trattoria del Freisa,con un nostro rappresentante- raccontaproprio il fratello, chesi fa forza per trattenerele lacrime - Verso le22,15 ha detto che sarebbetornato a casa, ma cometante altre volte pensoabbia deciso di andarea fare un giro tranquilloper godersi il frescodopo una giornataafosa: mi raccontavaspesso di queste usciteche amava fare per rilassarsiprima di tornarea casa...».Fraccon era in sella auna Harley Davidsoncomprata circa tre annifa. Un mezzo tranquillo,dopo anni trascorsia cavallo motodecisamente più sportivee più veloci: le guidavada quando aveva14 anni. Anche per questola sua caduta sembrainspiegabile.«Qualcosa però dev’esseresuccesso, perchénon ci sono altri mezzicoinvolti e lui, al fondodi un rettilineo non hafatto la curva ed è andatodritto. Dando unprimo sguardo alla motomi sembra che la ruotaposteriore si sia bloccata,forse c’è stato unguasto al motore, alcambio - ipotizza senzasoluzione il fratello -Chiederemo che vengafatta una perizia per capire».Maurizio Fraccon a-veva la passione per iPoirino, Avis verso la chiusuraLa vecchia sede non reggee quella nuova non si sbloccaPOIRINO - Dopo cinquant’annidi attività, a settembre l’Avispotrebbe ruidurre di molto lesue attività, se non chiudere.Motivo: il Comune non ha10.000 euro per sistemare lanuova sede. E in marzo è scadutala nuova proroga all’attivitàconcessa dall’Asl. A i-nizio mese, poi, l’azienda sanitariaha inviato una nuovalettera in cui ricorda che lasede attuale, in via Indipendenza48, è fuori norma.I motivi sono molti. L’ambienteè insufficiente, menodei 100 metri quadri richiesti;è al secondo piano senza a-scensore, gli impianti di tuttol’edificio sono fuori norma.Per adeguarli, ha più volte ricordatoil sindaco Sergio Tamagnone,ci vorrebbero piùsoldi che a farne uno nuovo epiù funzionale. Tant’è veroche l’intenzione è di venderetutto il palazzo.«Non possiamo più andaremotori. Quelli su dueruote, ma anche quelliin miniatura, montatisui modellini a scoppioradiocomandati. «Eranoil suo passatempo preferito,faceva gare in tuttaItalia - racconta ancoraGiovanni Fraccon- Condivideva questohobby con un gruppo diamici liguri, di Genova,dove trascorreva spessoil fine settimana, ma anchecon altri appassionatidella nostra zona edi Cavagnolo».Tanti amici che ricordanoMaurizio Fracconcome una «personaavanti così: l’Asl non ce lo consentee le proroghe sono ormaiscadute – lancia l’allarme ElsaRosa, consigliera della localesezione dei donatori disangue ed anche consiglieraprovinciale – Finiamo questomese ma a settembre non potremoriprendere in queste condizioni.Da dieci anni il Comuneci promette una nuovasede, ma ora non dispone i soldiper fare i pochi lavori necessari».L’Avis dovrebbe andare alpiano terreno della casetta, o-ra assai malandata, di via Alfazio5. Nel passato era sededel Centro Anziani ed ora vieneutilizzata per attività pomeridianecon i bambini.I lavori da fare sono pochi,ammette il sindaco: «Ci sonoda costruire alcuni tramezziper separare i locali, metterealcuni sanitari, sistemare gliimpianti e poco altro. Ma nellasituazione attuale non possiamospendere un euro. Ce loimpedisce l’ulteriore inasprimentodel Patto di stabilità delgoverno». E’ indignata Rosa:«Ma insomma, quanti soldi civogliono? Penso che 5.000 eurosarebbero sufficienti. Eppurenon si trovano e così unservizio utilissimo rischia lachiusura. Però il sangue servee già si fatica a trovare nuovidonatori». L’unica alterativaallegrissima e di compagnia».Proprio comeil suo amore, Veronica,come papà Renato emamma Lina, il fratelloGiovanni, la cognataRosa e il nipotino Davide.E l’intera comunitàdi Berzano, che lo vedeva«passare tutti igiorni», come il sindacoSergio Teja.Si stringeranno tuttiintorno a lui oggi pomeriggio.Per l’ultimosaluto. Per un abbracciocorale in parrocchiasostenuto dalle paroledi Don Silvano Canta.Paola ChiaraLo stabile di viaAlfazio 5 possibilefutura sede Avis.Sotto il titolo,l’edificiodi via Indipendenzache dev’essereabbandonatoresterebbe un’autoemoteca.Il sindaco qualche speranzala dà: «Non dico che il lavorosia annullato. Anzi, propriovenerdì ho inviato una letteraall’Asl ripetendo che i locali a-datti ci sono e dovremmo poterliattrezzare al più presto.E’ un intervento solo in attesa.Non costa neanche molto: pensoattorno ai 10.000 euro».Ma in attesa di che? «Noi isoldi li abbiamo, ma sono incapitoli di bilancio ora bloccati.Se in autunno, come paremolto probabile, il governoallenterà i vincoli sulla spesa,almeno per i Comuni con i contia posto come il nostro, potremoprocedere. E la sistemazionedella nuova sede non richiedemolto tempo».Ma anche questa dovrebbeessere una soluzione transitoria.Se infatti la stretta sulle finanzelocali si allentasse econsentisse maggiori spese,il Comune ha in progetto datempo di costruire un nuovoedificio in piazza ReggimentiAlpini. Potrebbe ospitare gliuffici locali dell’Asl, la CroceRossa (anch’essa allo strettonello stesso palazzotto di viaIndipendenza 48), l’Avis e l’Aidas.Mario GriecoCon i Fratelli di SoledadGiovedì la band torinese apre il Cherium Rock FestCHIERI - I Fratelli di Soledadinaugurano il CheriumRock Fest. Giovedì il celebregruppo ska reggae torinesedarà il via all’ottavaedizione della rassegna,organizzata quest’anno dal22 al 25 luglio all’area Tabasso(ingresso da via fratelliGiordano o da via VittorioEmanuele).I Fratelli di Soledad suonerannoa partire dalle21,30 (ingresso libero). Ilconcerto di giovedì è anchel’occasione per i musicistitorinesi di presentare il loroultimo album “Fratellisenza paura”, il settimo invent’anni di carriera.Il gruppo nasce infattinel 1989, dopo una breveparentesi come “SoledadBrothers”. Il nome è presodal titolo del libro di GeorgeJackson, attivista delleBlack Panthers ucciso nel1971.Della band fanno parteRoberto “Bobo” Boggio(voce), Giorgio “Zorro” Silvestrie Alberto Vacchiotti(chitarra), Luca “Scasso”Pisu (basso), Gianluca Vacha(tastiere), Sergio Pollone(batteria), Luigi “Giotto”Napolitano (tromba),Gabriele Biei (trombone).Silvestri è l’autore diquasi tutte le canzoni: il genereè un misto tra ska ereggae, contaminato dalcombat rock, dal pop e datesti che trattano argomentianche a sfondo sociale.Ma sempre visti conironia.Il primo disco in studioarriva nel 1992, intitolato“Barzellette e massacri”.Seguiranno “Gridalo forte”nel ’94, la raccolta di cover“Salviamo il salvabile”lo stesso anno e “Balli e pistole”nel ’96.Dopo più di 500 concertiin tutta la penisola, nel ‘98il gruppo si scioglie.Fratelli di Soledad, gruppo torinese ska reggaeMunicipioE gli oneri finiscono nell’asfaltoMa dopo quattro anni disilenzio il gruppo si ricomponee comincia untour di 60 date. Alcune sonostate registrate e nelgiugno 2003 è uscito “Sullastrada in concerto”.Ci vorranno altri due anniprima di “Mai DireMai”, il primo disco in studiodopo la riunione.Infine, l’8 maggio <strong>2010</strong> e-CHIERI - Aumentano gli oneri e il Comune liutilizza per finanziare le opere. La Giuntaha approvato una variazione di bilancio da656 mila euro, che dovrà essere ratificatadal Consiglio entro luglio.Spiegano Antonio Vigliani, assessore albilancio, e Vincenzo Accardo, responsabiledelle finanze del Comune: «Abbiamo presoatto dell’incremento degli oneri di urbanizzazione,così abbiamo scelto di non accendereun mutuo per reperire i 500 mila euro necessarialla manutenzione straordinaria dellestrade cittadine».Per ufficializzare questo cambio di strategia,il municipio deve approvare una modificaal bilancio e al Piano delle opere pubbliche.La modifica comporta di destinare656 mila euro alla manutenzione delle stradee del verde utilizzando gli oneri e partedell’avanzo di amministrazione (1 milionee 630 mila euro). Così la Giunta può continuarecon la politica della riduzione del debito,inaugurata dal predecessore di Vigliani,Federico Feyles. Conferma Accardo:«L’intenzione è di non accendere nuovi mutuima di spegnere quelli decisi in passato».Ma spesso tagli governativi e crisi impongonoai Comuni nuovi debiti per finanziarele opere pubbliche irrinunciabili. Lamanutenzione delle vie di Chieri è una diqueste: nel progetto da 500 mila euro si prevedeil rifacimento dell’asfalto in alcune dellevie principali della città come strada Baldissero,strada Cambiano e via Roaschia.Il Comune ha messo a bilancio 500 milaeuro ma nel <strong>2010</strong> potrà utilizzarne solo 150mila a causa dei vincoli imposti dal Patto distabilità. Il resto dei soldi verranno impiegatiil prossimo anno quando, sperano inComune, nuove costruzioni finanzierannoaltre opere fondamentali attraverso gli o-neri di urbanizzazione.sce “Fratelli senza paura”:contiene brani inediti ed èl’album che celebra ivent’anni di concerti.Il gruppo torinese è laprima (e forse la più celebre)attrazione del Cherium<strong>2010</strong>. Il quale continuerà,dopo l’esibizione deiFratelli, per altri tre giorni.Venerdì sarà il turno dellecover band. Suonerannogli “EiCiDi” (Ac/Dc tribute)e i “Black Diamonds”(Kiss tribute).Sabato pomeriggio, invece,ci sarà spazio per alcunigruppi locali emergenti,tutti provenienti dalChierese: a partire dalle 16saliranno sul palco dellaTabasso gli “Unknown”,gli “Slow rider” e gli“Hub”.La sera (ore 21) toccheràa “Gli Splendidi”, (cover diJovanotti), agli “Oronero”(cover band di Ligabue), aiballi dell’associazione“Make a better world foundation”e agli esercizi diginnastica ritmica del“J.Dance G.roup”.Domenica si cominceràalle 15 nella chiesa diSant’Antonio: Manuel Signorettopresenterà “Tamburiin preghiera”. Poi, alle16,15 all’ex Tabasso, WalterCalloni presenterà il seminario“Energia attraversoi tamburi”. Quindi,alle 18,30, un’altra conferenza,curata proprio dallaSteam Project, dal titolo“Diversamente ritmo”. Seguiràun concerto deiDrum Theatre, gruppo dipercussionisti disabili enon.Concluderanno il festival,dalle 21, i Reunion, iquali proporranno unospettacolo latin jazz con lapartecipazione del batteristaCarmelo Contino.F.G.


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIMARTEDÌ 20 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 55CHIERI E DINTORNI9Visita ai druidi nel bosco poirineseAi Marocchi un’area con piante sacre ai Celti, su cui gli antichi leggevano l’oroscopoPOIRINO - Sono soltanto deglialberelli. Però custodisconola conoscenza e le suggestionidei druidi, maghie sapienti che legavano leforze della natura alla vitadegli antichi Celti.Questo vuole essere il“Bosco di Passatempo” aiMarocchi: un’area di 5.000metri quadrati con piantesacre, su cui l’antico popololeggeva l’oroscopo degliuomini. La loro era una culturaorale, completamenteradicata nei tempi e nei ritmidella natura. Le piantead alto fusto erano abbinateai periodi dell’anno solaree dunque ai nati nei variperiodi.Ed era una cultura guidatada una concezione circolaredel tempo, la più ancestrale:tutto nasce, crescee muore in un movimentoinfinito che ripete se stesso,fino alla reincarnazione.Per loro non avevanosenso concetti come “progresso”o “sviluppo”, su cuisi fonda l’uomo occidentalemoderno. Infatti il mondoromano, con il suo progressotecnologico e sociale,li distrusse.«Per questo il nome è Passatempo.Anche il suo simbolosarà studiato partendodal triplo cerchio celtico chesimboleggia l’unione di passato,presente e futuro», introducenel bosco MariangelaMarocco, titolare dell’agriturismoFricandò invia Nino Costa, su cui si affacciaispirata ai Celti.L’idea è nata due anni fa:«Due attori ci hanno regalatoun pero e un melo e l’ annoseguente due ciliegi, cheora fanno da sentinelle a unanfiteatro di alberi. Sono regaliinsoliti. Abbiamo pensatodi unire il messaggiodi attenzione per l’ambientea qualcosa di più coinvolgenteper i visitatori».Gli antichi celti associavanoai giorni dell’anno un albero,le cui virtù avrebbero influitosui nati.Quercia (21 MARZO): - esprimeun carattere ragionevolee coraggioso.Betulla (24 GIUGNO): - incarnal’equilibrio e ha unanaturale eleganza.Ulivo (23 SETTEMBRE): - amale buone maniere, disprezzaviolenza e gelosia.Faggio (22 DICEMBRE): - è un“ragioniere” che sa ben organizzarevita e carriera.Abete (2-11 GENNAIO E 5-14 LU-GLIO): - personalità misteriosae di umore mutevole, a-mante del bello ed ambizioso.Olmo (2-24 GENNAIO E 15-25LUGLIO): - tende a dirigere, nona obbedire, e in amore è uncompagno fedele e generoso.Cipresso (25 GENNAIO-3 FEB-BRAIO E 26 LUGLIO-4 AGOSTO): - fedele,forte e molto passionale.Pioppo (4-8 FEBBRAIO, 1°-14MAGGIO, 5-13 AGOSTO E 3-11 NO-VEMBRE): - è affidabile e ha inclinazioneper la filosofia ele arti.Bagolaro (9-18 FEBBRAIO E 14-23 AGOSTO): - gli piace la vitaaffascinante e farsi notare.Pino (19-9 FEBBRAIO E 24 AGO-STO-2 SETTEMBRE): - s’innamorafacilmente.Salice (1-10 MARZO E 3-12 SET-Oltre alle ventun piantedell’oroscopo celtico, ne sonostate messe altre percreare spazi; una sorta dipiazzetta si apre in mezzo asalici, pioppi e cipressi.«Con questi tre tipi di quintedifferenti si creeranno atmosfereuniche per ambientareletture e rappresentazioni»,accenna Marocco.Si è pensato anche aibambini, perché trenta alberidi nocciolo definisconola sagoma di una piazzettache sarà dedicata alleattività con i più piccoli eper questo già chiamata“Cip e Ciop”, in onore aidue noti scoiattoli della Disney.«Speriamo che il boscodiventi davvero una casa pergli scoiattoli. Contatteremoanche la Lipu per sapere sevi sono progetti per il ripopolamentodi alcune speciedi uccelli».Il bosco, che confina conuna strada sterrata, sarà delimitatoper metà da una siepeche costituirà anche unabarriera naturale contro ilfreddo dell’inverno. «Ci sonoancora tanti particolarida sistemare, ma la partepiù grossa è fatta», mostraMarocco.Lo zio Bartolomeo Quattrocolo,di casa a CascinaSan Carlo, è stato nominato“guardiano del bosco”: èlui a controllare che lepiante non patiscano il freddo,abbiano abbastanza acquae quali necessitano dipotatura: «Il bosco sorge suun terreno che drena bene.Fino ad una decina di annifa qui c’era una peschiera,poi è stata riportata tantaterra per coprirla – spiega il65enne, esperto potatore damante delle piante con fiori- Questi alberi vogliono unterreno per lo più asciutto:prima di piantarli, in alcunipunti, abbiamo calcolatouna lieve pendenza per quellipiù delicati perché ogni alberoha le sue esigenze».PIANTE & UMORI - Dal sogno malinconico del salice alla commozione e al sacrificio del profumatissimo tiglioDa sinistra, insensoorario:MariangelaMarocco, titolaredell’agriturismoFricandò,BartolomeoQuattrocolo,“guardiano delbosco”; specialeprotezione perl’ulivo,suggestivainquadraturainvernale di unalbero, spettacolifolcloristici suiCeltiOgni giorno un albero, ogni albero una virtùSecondo i celti, la quercia esprime il coraggio, l’abete il mistero, il cipresso la fedeltàIl primo disegno del boscoè stato fatto da un architetto,ma il progetto hasubito modifiche per avvicinarsia un aspetto più rusticoe naturale, senza dimenticarele esigenze dellevarie essenze. «Per fare unesempio, il carpino si trovabene vicino all’ulivo, ma nonTEMBRE): - è di solito malinconico,viaggiatore e sognatore.Tiglio (11-20 MARZO E 13-22SETTEMBRE): - si commuovecon facilità e si sacrifica pergli altri.Nocciòlo (22-31 MARZO E 24SETTEMBRE-3 OTTOBRE): - tollerante,sensibile ma talvoltacapriccioso.Corniolo (1-10 APRILE E 4-13OTTOBRE): - esuberante, intuitivoe idealista.Acero (11 AL 20 APRILE E 14-23OTTOBRE): - sicuro di sé e fantasioso.Noce (21-30 APRILE E 24 OTTO-BRE-2 NOVEMBRE): - ama sorprenderee non accetta compromessi.Castagno (5-24 MAGGIO E 12-21 NOVEMBRE): - è la personificazionedell’onestà ma tendea irritarsi.Frassino (25 MAGGIO-3 GIU-GNO E 22 NOVEMBRE-1° DICEMBRE):- ambizioso e impulsivo senzatemere le critiche.Carpino (4-13 GIUGNO E 2-11DICEMBRE): - ha spirito imprenditorialee grazia.Fico (14-23 GIUGNO E 12-21 DI-CEMBRE): - pratico, testardo epigro con un forte senso dell’umorismo.Melo (25 GIUGNO-4 LUGLIO E 23DICEMBRE-1° GENNAIO) - cercal’amore in ogni aspetto dellavita, è fragile ma sa risollevarsi.al salice. E l’ulivo non deveessere molto esposto, perchéva protetto dal gelo d’inverno».Tutti potranno accedereal Bosco di Passatempo gratuitamente.Ci saranno o-rari di apertura e si potràvisitare anche su prenotazione:«L’organizzazione èancora da definire, ma vogliamotrovare un modo percontrollo l’afflusso di persone.A chi entra sarà dato ildecalogo con le regole per rispettarel’area – accennaMarocco – Su ogni albero,sarà poi messo un cartelloper illustrare le caratteristichecaratteriali di chi è natosotto quella pianta secondol’oroscopo celtico».Tra gli alberi sarà creatoun percorso guidato. «Diventeràun’oasi per passeggiaree leggere in tranquillità.Per questo, accanto a o-gni pianta, posizioneremo u-na panchina in legno».In scaletta c’è anche ilcoinvolgimento delle scuolein attività didattiche; levisite guidate si dovrannoprenotare. In autunno potrebberopartire le prime i-niziative nel bosco. Per e-sempio un incontro con unagrafologa che, al terminedel percorso, proporrà il testdell’albero per interpretarela propria personalitàcome avrebbe magari fattoun druido dalla barba bianca.Intanto, tra chi ha saputoche il bosco sta prendendoforma, c’è anche chi hagià chiesto di poter portareli il proprio albero di Natale:«Stiamo pensando se realizzareuno spazio-riposoper abeti e pini – immaginaMarocco – Calmi, facciamoun passo alla volta. Però,certo che sarebbe bello ricostruireun villaggio di Natale...».Sara Bauducco


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIMARTEDÌ 20 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 55CHIERI E DINTORNI11Strutture frequentate da gente di ogni età, anche stranieriALBERGHIalternativiCHIERI - Una famosa canzoneper bambini cominciacosì: «Aggiungi un posto atavola, che c’è un amico inpiù». Sono le parole d’ordinedei bed and breakfast(dall’inglese: lettoe prima colazione)che operanonel territorioSi chiama bed and breakfastun po’ casa e un po’ hotelNuova ospitalità in crescita nel ChiereseDall’alto: ilBed andBreakfast “ViaTorino 54”, diTrofarello;“Cascina nelBosco” diVernone;GiuseppeRosa, titolaredi “Via Torino54”; SilvanaBelboscosedutadavanti al suo“Bric SanLorenzo” aPoirino;l’ingressodell’“Arzigà”di Chieridi Chieri e dintorni.A metà stradafra l’albergo e lacasa dove si vivetutti i giorni, ilbed and breakfastpunta sull’accoglienza,ma anchesull’intimitàe sullo star benedel cliente fra le cose semplici.Niente parcheggiaffollati, quindi, niente acsnensorisuper modernicon specchi e musica insottofondo, niente corridoiinterminabili con centinaiadi stanze tutte uguali.Perché nel bed andbreakfast il turista non èun numero, ma una persona,con la quale si può perfinostringere un’amiciziache lo condurrà di nuovodove ha trovato semplicitàe simpatia. Unico problema:tanta gente non sa ancorache il fenomeno B&Besiste anche nel Chierese.E pensare che in Gran Bretagna(e non solo) accadeda sempre che le famigliecon una o due stanze in piùa disposizione, le cedanoin affitto ai viaggiatori peruna o più notti.«L’esperienza insegnache durante un viaggio èbello sentirsi ben accolti inun luogo», spiega Anna Danielato,53 anni, proprietariadi Sogno nel Verde, aPino Torinese. «Desideriamoche le persone, quandoarrivano, respirino ariadi casa. Spesso ci sediamocon i nostri ospiti per chiacchieraree bere un caffè. Offriamoconsigli sulle visitenei dintorni, ascoltiamo iloro racconti, diventiamonoi stessi una parte di quellestorie che, chissà, magaririferiranno ad altri conpiacere».Elisabetta ed Enrico Rubiola,40 anni, proprietaridell’Arzigà di Chieri, raccontano:«L’idea derivadall’esperienza all’esteroche abbiamo fatto. Arzigàin piemontese significa “rischiato”.La nostra è un’avventurain cui ci siamo impegnatiaccogliendo tutti irischi e le gioie che comporta.Ci piace condividerespazi della nostra casa conaltre persone. Ascoltare ilbagaglio di avventure ed e-sperienze che si portanodietro. Confrontarci. Possiamodefinirlo un hobby,una passione. Abbiamo cominciatocon le Olimpiadidel 2006. La prima esperienzaè forse stata la piùbella. Abbiamo accolto per15 giorni i genitori del portieresvedese di hockey cheha poi vinto la medagliad’oro. In Italia non capitaspesso di vedere i parenti diun famoso giocatore di calciodormire in una semplicecasa familiare. All’esteroinvece il Bed and Breakfastè molto più diffuso».L’origine dell’attività risaleal mondo anglosassone.Pian piano si è diffusanei vari paesi d’Europa, inparticolare la Francia, finoad arrivare anche in I-talia. «Quello che mi piacedi più è stare a contatto conrealtà di passaggio - rivelaSilvana Delbosco,62 anni,titolare del Bric San Lorenzoa Poirino - Dare o-spitalità fa parte della miaeducazione. Io e mio fratelloabbiamo cominciato questaattività dopo la mortedei nostri genitori, sette annifa. Lavoravamo entrambia Torino, ma sapevamoche non potevamo lasciarela casa vuota, così ciè venuta quest’idea. Abbiamoentrambi una relazionemolto aperta con glialtri, non siamo vincolatidalla paura di mettere a disposizionela casa a personeestranee».Il piacere dell’accoglienzaspesso si mescola“B&B” DEL CHIERESEXDove sono e quanto costanoEd ecco una veloce panoramica su prezzie caratteristiche principali di al cuni“B&B” del Chierese.Il Bed and Breakfast “Sogno Nel Verde”si trova a Pino Torinese, in Via Casaverde31: il prezzo, 60 euro per la cameramatrimoniale e 40 euro per la singola. Lacolazione, compresa nel servizio, comprendefrutta fresca di stagione e torte fattein casa.Il Bed and Breakfast “Bric San Lorenzo”di Poirino, in Via Cavour 47, consistein una casa di campagna indipendentecon parcheggio, accesso disabili egiardino.Consiglio per i buongustai: le uova fresche.Prezzi: 45 euro a notte per 2 persone,35 euro per il singolo.Il Bed and Breakfast “Via Torino 54”,a Trofarello, dispone di due stanze da letto,“voglia d’oriente” e “il classico”, unsalotto dotato di spazi per la lettura, un bagno,un locale cucina. La camera singolacosta 35 euro a notte, la doppia 60 euro perdue persone. Per i bambini da 0 a 6 annil’alloggio è gratis, tra i 7 e i 12 anni vienefatto il 50 % di sconto.Il Bed and Breakfast “Cascina nel bosco”si trova a Vernone, una piccola frazionedi Marentino, in località CascinaPianta. E’ una cascina dell’800 con unacamera con due letti e un bagno, fornitadi parcheggio e grande giardino. Non c’èradio né TV, solo natura e silenzio. Le tariffesono variabili in base alla stagionee vanno da un minimo di 25 a un massimodi 35 euro a persona per camera doppia,un minimo di 40 a un massimo di 45euro per camera doppia a uso singolo. Ilperiodo minimo di soggiorno è di due notti.Il Bed and Breakfast “Arzigà”, a Chieri,in Strada Della Rezza 109, dispone diquattro posti letto in camere doppie e singole.Le stanze sono dotate di bagno internocon doccia e asciugacapelli, balconeriservato con vista sulla campagna, a-ria condizionata e tv.La struttura è anche dotata di un soggiornocon tv satellitare e di libreria e offreai suoi ospiti spazi esterni e bicicletteper escursioni.Per colazione vengono serviti cibi dolcie salati, a seconda delle preferenze degliospiti.Per la camera singola il prezzoè di 35 euro, per la doppia di 60 euro.I LIMITIPurtroppo mancauna buona informazioneda parte dei Comunie della ProvinciaI gestori dei B&Bsi aspetterebberopiù collaborazionecon il desiderio di mostrarele bellezze del territorio:«La nostra casa si trova inun posto molto tranquilloimmerso nel verde - spiegaMaria nella Cappelline, 71anni, descrivendola propria Cascinanel Bosco, aVernone - Non abbiamovicini di casa.Non si vede untetto fino a Moncucco.Far vederea qualcun altroquesto paradiso èuna grande emozione.Fa piaceresentirsi dire che èun bel posto. Io emio marito abbiamocominciato dieci annifa. Volevamo ricavare unminimo di reddito che cipermettesse di mantenerela cascina, che risale al1700. In realtà non vienemolta gente».Silvana Delbosco conferma:«Ci sono pochi clienti.Solo in seguito all’ostensionedella sindone aTorino è arrivato qualcheturista».La smentisce GiuseppeRosa, 60 anni, proprietariodel Bed and Breakfast ViaTorino 54 a Trofarello: «Lanostra attività funziona bene,ci sono parecchi clienti.Ad esempio con il salone dellibro, abbiamo avuto tuttii fine settimana prenotati».La tipologia dei clienti èmolto varia: «Accogliamofamiglie, studentesse universitarie,operai e turististranieri - spiega SilvanaDelbosco - Siamo contattatisoprattutto da chi non a-ma l’esperienza degli alberghi,dove le persone sonoconsiderate poco più cheun numero».La fama del Bed andBreakfast Sogno nel Verdesi è particolarmente diffusanel Veneto, da cui arrivanola maggior partedegli ospiti: «Mentre dall’esteroabbiamo poco riscontro,sembra che nel Venetoci siano molte personeinteressate a visitare questopiccolo angolo di mondo- spiega Elisa Danielato -Spesso i clienti alla fine socializzanotra loro. C’è statoun periodo in cui l’ospedaleVilla Pia ci ha mandatoalcuni familiari di pazientiche non sapevano dovealloggiare. In quel momentodi sofferenza cosìdifficile per loro siamo serviticome punto di riferimentoe di appoggio».Elisabetta ed Enrico Rubiolarivelano con piacerecome a volte si instaurinoamicizie che durano a dispettodel tempo e della distanza:«Molti ritornanoqui più volte, e così inevitabilmenteci ritroviamotutti insieme a bere un caffèe a fare due chiacchere».Interviene Giuseppe Rosa:«Nel 2006 una coppia diolandesi si è fermata quidue settimane. Da alloratornano a trovarci spesso,portando anche parenti e a-mici».Il problema principaleche affligge un po’ tutti iBed and Breakfast della zonaè la poca informazionedivulgata dagli enti del turismo,dalla Provincia edai Comuni, da cui ci si a-spetterebbe una maggiorcollaborazione, visti gli alticosti degli investimentipubblicitari su siti internete riviste specializzate.Per il futuro, le opinionisono concordi: continuaresulla strada dell’accoglienzasenza trascurare lepiccole cose. «E perché no?- conclude Elisa Danielato- Magari anche uno scambiocon albergatori comenoi che hanno la stessa attivitàda altre parti delmondo».Margherita Ghibaudi• LINEA 30 • ORARIO LUGLIO E AGOSTO • LINEA 30 •


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 23 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 56CRONACA CITTADINA13Massacrati dalla manovraTagli, fino al 13% a Pino. Insorgono i Comuni del ChiereseTre sindaci preoccupati per itagli ai bilanci dei loroComuni.A sinistra: Andrea Bigliaprimo cittadino di PinoTorinese.Sotto il titolo da sinistra: icolleghi Maurizio Tomeo diTrofarello e FrancescoLancione di ChieriConsiglio comunaleurbanistica al centroIl Consiglio comunale votala variante 20. Nella sedutaprevista dalle 19,30 digiovedì, uno dei punti principalisarà proprio l’approvazionedella varianteparziale al Piano regolatore.Ma si discuterà anchedi due piani convenzionati,una modifica di 656 milaal bilancio <strong>2010</strong> e l’alienazionedi strada del Ritano.Quest’ultimo punto è intrecciatoa uno dei Pec: ilmunicipio vuole vendereparte di strada del Ritanoalla “Big Mat De Tommasi”,azienda che sta realizzandola sua nuova sede all’incrociotra strada PadanaInferiore e la circonvallazionecittadina. Il Pianoesecutivo convenzionatoverrà modificato.Altro argomento forte,la variazione di bilancio: ilConsigliodovrà ratificarequantodeciso dallaGiunta, cioèl’utilizzo deglioneri diurbanizzazioneper finanziarelamanutenzionedi verdee strade.In precedenzasiprevedeval’accensione di un mutuoma un incremento imprevistodegli oneri lo rendesuperfluo.L’ultimo punto saràquello, probabilmente, piùdibattuto: la variante parziale20 al Piano regolatore.Si discuterà di alienazioni,cubature e il riutilizzodi ex hotel che chiedonodi diventare case diriposo.Oltre ai punti presentatidalla Giunta, il Consigliodi giovedì e venerdì contieneanche alcune mozionie interrogazioni.Colpisce, in primis, l’assenzadi interrogazioni dello“specialista” RaffaeleFurgiuele, il quale spiega:«Avrei tanti temi da affrontare,ma adesso ci sonole ferie: se le mie propostevenissero accolte, il Comunenon potrebbe comunqueprovvedere. Meglio attenderesettembre, in modo dadare risposte immediate aicittadini che hanno bisogno.Al ritorno delle vacanze,quindi, ci sarannomolte mie interrogazioni».L’esponente di ChieriFutura lascia così la scenaa Moderati e Pd: i primichiedono notizie sui lavoriprevisti in strada Andezeno(asfaltatura e passerellapedonale sul rio Ravetta);il secondo presentaotto interrogazioni e trattatemi come le piste ciclabili,la mensa e il personalecomunale: si chiedonoinformazioni alla Giunta,per esempio, sulle dichiarazionirese al Corriere daVincenzo Caivano. Il consiglieredell’Udc considerava:«Non sappiamo se idipendenti lavorano con ocontro di noi».Il Pd presenta anche unordine del giorno e unamozione: con il primo, propostoinsieme ai Moderati,si richiededi spostare ilmonumentoalle vittimedel lavoro dapiazza Cavourai giardinidavantiall’ex Tabasso,più visibilerispettoalla posizioneattuale. I-noltre i dueIl vice sindaco Sodano gruppi di opposizionechiedono di intitolare unavia ai caduti sul posto di lavoro.La mozione del Pd, invece,riguarda il giardinopubblico di via San Giorgio:si chiede alla Giuntadi mantenerlo anche in casodi alienazione di PalazzoDiverio e dell’immobileal civico 19.Presenta una mozione eun ordine del giorno anchePino Iannò, capogruppodella Lista per Chieri e criticatonell’ultima sedutaper il litigio con il vicesindacoLuigi Sodano. Il primodocumento, firmato anchedal consigliere AngeloRubatto, chiede di realizzareparcheggi riservati aimotocicli; l’ordine del giorno,invece, punta a impegnareil sindaco e la Giuntaa definire un programmadi manifestazioni e i-niziative in occasione deifesteggiamenti per i 150 annidell’Unità d’Italia, previstiper il 2011.Per una volta sono tutti d’accordo,sindaci di centrodestrae di centrosinistra: uncoro di “no” da tutto il Chieresesi alza contro la nuovamanovra finanziaria del Governoe i tagli previsti neitrasferimenti agli enti localie le ulteriori restrizioni sulrispetto del Patto di stabilità.Dalle prime stime, nelprossimo biennio le percentualidei tagli sui bilanci deiComuni Chieresi potrebberooscillare da un minimo del5% ad un massimo del 10,con punte anche del 12-13%come nel caso di Pino Torinese.Soltanto Santena sembrerebbeuscire indenne daquella che si potrebbe rivelareuna vera e propria Waterlooper gli enti locali.I Comuni, infatti, sonostretti in una morsa: da unaparte, la riduzione dei trasferimentistatali e, dall’altra,i vincoli sempre piùstretti del Patto di stabilitàinterno, che ogni ente è chiamatoa rispettare.Quest’ultimo è uno strumentovoluto dalla Comunitàeuropea per controllare l’indebitamentodei Comuni,che ogni anno non possonospendere più di quanto incassato.Sono quindi costrettia utilizzare per operee investimenti solo la liquiditàin entrata nei 12 mesi;per cifre superiori si rischialo sforamento del Patto, mentrequello che non viene utilizzatodeve essere accantonatoe non può più essere u-sato l’anno seguente.«La situazione è davveropesante – esordisce MicheleMammolito, primo cittadinodi Cambiano, che fa parte diuna coalizione di centrodestra– Oltre a questa manovra,stiamo già subendo unbel danno dalla decisione ditogliere l’Ici per la prima casa».Benedetto Nicotra, sindacoPdL di Santena, condividela posizione del collegae aggiunge: «Ci stiamo trasformandoin prestatori d’operae in questo modo nonpossiamo più amministrare egarantire servizi. Chi sta aRoma prima di fare il ministrodovrebbe avere un’esperienzacome amministratoreper capire le nostre problematiche.Invece dimostranoincapacità e incompetenza.Dovrebbero istituire un tavolodi discussione con le piccole-mediecomunità». Una posizioneparticolarmente dura,nonostante a Santenal’impatto della manovra dovrebbesentirsi meno che altrove,con un taglio sui bilanci2011-2012 dello 0,6%, u-na contrazione dei trasferimentipari a 44.000 euro all’annoe l’obbligo di risparmiare“solo” 440.000 euroall’anno per rispettare il Pattodi stabilità.La realtà dei fatti è che seil Governo proseguisse lungola strada intrapresa, moltienti locali fino al 2012 non potrannopiù garantire una seriedi servizi, come la manutenzionedi strade, scuole ededifici. «Se non si fanno investimentinon aumenta laricchezza dei Comuni – sottolineaMaurizio Tomeo, primocittadino di Trofarello,appartenente al centrodestra– Sulla spesa corrente abbiamogià tagliato tutto il possibile.Anche gli stipendi dei dipendenticomunali, una quarantina,sono stati ridotti all’osso.Le difficoltà si ripercuoterannosu infrastrutture,strade, edilizia scolastica, servizisociali».È particolarmente preoccupatoAndrea Biglia, sindacodi centrosinistra a PinoTorinese: «Fino a qualche annofa eravamo un Comune supervirtuoso, con solo il 7%delle entrate provenienti daTONINO SIDARIX«Lega Nord? Ben più delle ronde»«La Lega non è soltanto “ronde”». Il capogruppoin Consiglio Tonino Sidari (due settimane fa,per errore, il “Corriere” aveva attribuito la caricaa Gian Pietro Toaldo) rivendica le attivitàsvolte nel primo anno di mandato: «Si parlasempre del nostro impegno per le ronde, che effettivamentesono un cavallo di battaglia da anni.Ma ce ne sono altri, e tutti utili alla città».Orti urbani, dissipatori di rifiuti e trasmissionedelle pratiche attraverso la posta elettronicacertificata: sono le iniziativa rivendicatedal consigliere, delegato alla Semplificazionee all’efficienza amministrativa.L’iniziativa a cui Sidari tiene di più sono gliorti urbani, destinati ad anziani e ad attivitàdidattiche: «In accordo con la Giunta, sono riuscitoa ottenere di partire con i lavori a settembre.Investiremo i primi 20 mila euro per il livellamentodel terreno e la preparazione deiviottoli di collegamento all’interno dell’areaprevista a Fontaneto. Ho battuto i pugni proprioperché ritengo importante questo progetto, utilea scuole e anziani».Già attiva un’altra iniziativa promossa dalcapogruppo leghista: «E’ possibile trasmetterein formato elettronico via posta certificata: richieste,documentazioni e istanze che non necessitanodel bollo».La trasmissione deve avvenire via Pec (Postaelettronica certificata) all’indirizzo del Comuneprotocollo.chieri.@pcert.it che provvedein automatico a trasmettere al mittente laricevuta (che per legge sostituisce la raccomandataA/R).Aggiunge Sidari: «Per denunce d’inizio attivitàe integrazioni, per esempio, il sistema è giàattivo e permette di risparmiare in diritti e risorseumane. A breve vedremo se sarà possibilefar valere questo sistema anche per i documentiche necessitano del bollo».Altra idea del consigliere, in fase embrionale,riguarda i dissipatori di rifiuti umidi:«Sto lavorando con Smat e altri interlocutoriper fare un esperimento che prevede l’installazione,per un anno, dei dissipatori sotto il lavello.L’umido verrebbe polverizzato e inviatoal depuratore di Fontaneto. Sono convinto cheporterebbe grossi vantaggi ambientali ed economici:gli utenti riceverebbero sgravi sulla bolletta».Sidari guarda anche a obiettivi politici, localie non: «Per esempio, siamo a favore dell’acquapubblica. E puntiamo a modificare laZtl: il Movimento Giovani Padani ha presentatouna proposta che la Lega chierese appoggiain pieno».Roma, oggi ci hanno trasformatoin un ente che dipendequasi esclusivamente dai trasferimentistatali. L’Ici pernoi rappresentava un’entratamolto pesante, pari al 60%del bilancio. Oltretutto, nonpossiamo neanche contaresull’addizionale Irpef».Nel Comune collinare l’effettodella manovra potrebbeessere davvero pesante: itagli sui bilanci si stimanodel 9% nel 2011 e quasi del12% l’anno successivo, conuna riduzione dei trasferimentidi oltre 500.000 euro all’anno,la stessa cifra che sidovrà accantonare per nonsforare il Patto di stabilità.«Se la finanziaria venisse approvatacosì com’è oggi, potremmochiudere i battenti –scuote la testa Biglia – Abbiamogià cercato di diminuirele spese. Ora dovremo capirecome recuperare risorse. Nonpossiamo vivere soltanto dimulte, e non è giusto tagliaresu certi servizi. Inoltre, le entrateper le urbanizzazioni sonoridotte all’osso per via dellacrisi».Per protestare contro ilGoverno il sindaco ha decisodi aderire all’iniziativa“Comuni al buio, paghiamosempre noi” e stasera, venerdì,dalle 22 a mezzanottespegnerà le luci di via Molinae via Folis.Particolarmente difficilela situazione di Poirino: la ricostruzionedella scuola dell’infanziache nel 2009 erastata distrutta da un incendiocauserà lo sforamento delPatto di stabilità per una cifrapari a 1.500.000 euroCon il nuovo provvedimentodel Governo, il Comuneandrebbe incontro alrischio di subire un taglionei trasferimenti pari allastessa cifra. «Fino all’annoscorso chi non rispettava ilPatto riceveva “solo” un’ammendadi qualche migliaia dieuro – spiega Sergio Tamagnone,sindaco di Poirino,che fa parte di una coalizionedi centrodestra – Con lanuova manovra, invece, i taglinei trasferimenti sono direttamenteproporzionali all’entitàdello sforamento: senon ho rispettato il Patto per1.500.000 euro, lo Stato midarà 1.500.000 in meno».Tamagnone è però speranzosoche qualcosa possaancora cambiare: «L’Associazionenazionale Comuni i-taliani ha fatto una serie dirichieste, il mio auspicio è cheil Governo possa accentarnealmeno qualcuna. Una di questechiede che le spese di ediliziascolastica non venganoconsiderate nel Patto di stabilità:se venisse accolta granparte dei nostri problemi sarebberorisolti. L’altra è chevengano riconosciuti comevirtualmente incassati i creditiche le Regioni hanno neiconfronti degli enti locali».Il sindaco di centrodestraFrancesco Lancione, in caricaa Chieri da poco più di unanno, ha le idee chiare sul dafarsi: «Bisogna rimboccarsile maniche e cercare di risparmiareil più possibile.Per recuperare risorse potremmovendere e valorizzaregli immobili comunali. Ma ilvero problema è quello delPatto di stabilità: non è possibileavere un capitale in casae non poterlo utilizzare».Proprio a causa del Patto distabilità, Chieri nel biennio2011-2012 dovrà risparmiareoltre 3 milioni all’anno. I-noltre andrà incontro a untaglio sui bilanci del 4% peril 2011 e del 6,2% per il 2012,con i trasferimenti stataliche si ridurranno di oltre 1milione di euro all’anno.Daniele Marucco


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 23 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 56CRONACA CITTADINA15L’accesso semplice si aggira sui dieci euro. Impianti all’aperto a Chieri (due), Riva, Pino, Villastellone, PoirinoESTATEin acquaIl mare sotto casaPrezzi e offerte nelle piscine del ChiereseIl caldo asfissiante di questigiorni porta al tutto esauritonelle piscine del Chierese.Soprattutto il sabato e domenica,ma anche in settimananel tardo pomeriggio,quando all’uscita dagli ufficiin molti si concedono unanuotata rigenerante. E dall’annoscorso è aumentatal’offerta delle strutture nelChierese, con l’apertura deinuovissimi impianti di Poirinoe Villastellone.Per chi ancora dovrà resisterealla canicola fino adagosto e per coloro che nonavranno la possibilità di andarein villeggiatura, l’estate<strong>2010</strong> si presenta come lapiù ricca nell’opportunità discelta delle piscine più congenialio con i prezzi più accessibili.In pochi minutid’automobile ci si può tranquillamentetrovare a bordovasca di una delle due strutturedi Chieri, oppure allaMoby Dick di Pino Torineseo alla piscina di Riva; in alternativaci sono quelle diVillastellone, Poirino o Pecetto.«La stagione quest’anno ècominciata più tardi a causadel freddo e del maltempo - tiraun primo bilancio dellastagione Michelangelo Lazzaro,titolare dello ZeroClub in strada Baldissero66 - Fino al 20 giugno abbiamoavuto poca gente, poiè scoppiato il caldo: da quelmomento, l’afflusso di personeè stato superiore al 2009».Una tendenza che si riscontrain tutte le piscine delChierese. «Se continua a farecosì caldo, a settembre potremobrindare», esclamasoddisfatto Luca Longo, responsabiledella piscina diPoirino, che da inizio giugnoha già registrato oltre 5.000ingressi.Allo Zero Club di Chierila novità di quest’anno è lapiscina per bambini, che siaggiunge alla semiolimpionicagià presente da anni.L’orario d’apertura è dalle12 alle 19 il lunedì e dalle 10alle 19 tutti gli altri giorni.Il costo per i non soci è di 11euro il lunedì, 13 da martedìa venerdì e 15 il fine settimana;per i soci rispettivamente8, 10 e 12 euro. Dopo le15 viene applicata una riduzionedi 2 euro, così comeper gli under 12; i bambinisotto i 6 anni pagano 3 euro.Lettini e ombrelloni sonogratuiti fino ad esaurimento.Viene offerta anche lapossibilità di organizzare festeserali a bordo vasca. Perinformazioni: 347-463.11.60.La giornata principale perandare in piscina rimane ladomenica, con giovani e famiglieche prendono d’assaltolettini e vasche per concedersiqualche ora di svago,relax e un po’ di tintarella.«Addirittura a inizioluglio abbiamo dovuto bloccaregli ingressi perché eratutto pieno», riferiscono DavideDabene e Romina Pitzus,gestori della Splash invia San Silvestro 29. In settimana,invece, le piscine diventanoil posto predilettodi bambini e giovanissimi,soprattutto la mattina.Sono molteplici le proposteper l’estate dai diversiimpianti sparsi sul territorio,occasioni da cogliere perGiochi enuotatenellepiscine ditutto ilChierese. Adestra:massaggid’acquaalla MobyDickchi non potrà andare in vacanza.Alla Splash di Chieri sipossono trovare una vascada 22 metri e un’altra perbambini, poi il prato, i lettini,gli ombrelloni e unaspiaggia artifi-CHI CI VAciale. La strutturaè apertatutti i giorni inorario 9,30-19;da lunedì a venerdìil costoper i non soci èdi 10 euro algiorno e il finesettimana 11;per i soci rispettivamente7 e 8 euro. Ilprezzo del lettino è di 1,50 euro.Sono previsti sconti pergli over 65 e under 12, oltrea riduzioni in caso d’ingressosolo in certi momenti dellagiornata, come mattina,pomeriggio o nella pausapranzo.Vengono organizzati anchecorsi di acquagym e nuotoper bambini. «Domenica25 luglio ci sarà una festa inpiscina dalle19 a mezza-Giovanissimi e bimbidurante la settimana,famiglie e ragazzivengono in massasabato e domenicaa caccia di svagoe di un po’di tintarellanotte, conmusica,cocktail egrigliata:l’ingresso ègratuito –anticipa DavideDabenedell’Associazione“Sportda urlo” cheinsieme a “Chieri sport 97”gestisce l’impianto – A Ferragostopoi faremo una grigliatacon giochi in piscina,mentre a fine mese ci sarà lafesta di chiusura della stagione».Per informazioni:011-947.06.28, 349-300.44.31,info@sportdaurlo.itTra le proposte di Chieririmane la piscina comunalecoperta Rari Nantes, in viaFea 1, adatta più che altroper chi vuole solo farsi unanuotata: rimarrà aperta finoa fine luglio, poi chiuderài battenti per manutenzionifino al 22 agosto. Per informazioni:011-941.28.05.Tra gli impianti più importantinei Comuni dei dintornic’è sicuramente laMoby Dick di Pino Torinese,in via Valle Miglioretti28. È la struttura piùgrande, con una piscina relaxcon idromassaggio e salidel Mar Morto, due vascheper i bambini, una dotata puredi scivoli, una piscina semiolimpionicaper il nuotolibero, il bagno turco, bagnoscozzese, percorso Kneipp,parco e solarium. Il lunedì èaperta in orario 12-19, mentreil resto della settimana10,30-19. «Quest’anno abbiamouna serie di novità - illustrail titolare Marcello Calemme- Una passerella immersanella vasca principalecon massaggio riflessogenoai piedi, una sessantina di lettinicon nebulizzatori d’acquae un abbonamento specialeper il mese di agosto». Ilcosto d’ingresso è di 15 euroda lunedì a venerdì e 20 euroil fine settimana; per gliunder 12 rispettivamente 12e 16 euro. Dopo le 15,30 ilprezzo del biglietto intero èdi 10 euro in settimana e 12il sabato e domenica. Perinformazioni: 011-811.10.12.Alla piscina Victoria I-vest di Riva di Chieri, invia Faustina Mazzeti, sipuò nuotare, prendere il solee giocare a beach volley.Il vantaggio rispetto agli altriimpianti è l’apertura serale.«Siamo aperti fino alle23, a volte vengono organizzatefeste a bordo vasca - spiegaWilliams Verdiani, amministratoredella struttura- Per la prima volta, l’attivitàdi questa piscina non chiuderàa settembre ma proseguiràin autunno e inverno,grazie alla nuova coperturatelescopica che abbiamo realizzato».L’impianto è aperto da lunedìa venerdì in orario 10-23, mentre sabato e domenica9,30-23. Il costo è di 9 euroal giorno nel corso della settimanae di 7 per il ridotto;11 euro al giorno nel weekende 9 il ridotto. Dalle 15 inpoi, da lunedì a venerdì, vieneapplicata una riduzionedi 1 euro e 50, mentre il finesettimana è di 2 euro. In seratail prezzo è di 5 euro.Info011-946.40.56, 339-105.03.39.Alla Villasport di Villastellone,in corso Savona60, si può trovare una piscinasemiolimpionica e u-na per bambini, un prato di2.500 metri quadrati e un po’d’animazione per i più piccoli.È aperta dalle 10 alle 19, ilcosto è di 8 euro al giorno insettimana, 11 euro il sabatoe la domenica. «Abbiamo anchesconti per le famiglie: duegenitori più un figlio pagano20 euro in settimana e 26 ilweek-end; con due figli costa25 euro in settimana e 31 sabatoe domenica - snocciolaCristian Donetti, titolaredella struttura, che da iniziogiugno ha staccato 3.500 tagliandid’ingresso - Qui offriamoanche la possibilitàdi organizzare feste privatela sera». Per informazioni:011-969.65.05.Alla nuova piscina di Poirino,in via Carlo AlbertoDalla Chiesa 11, c’è una vascasemiolimpionica, una piscinaper bambini e una i-dromassaggio.L’impianto è aperto tuttii giorni dalle 10,30 alle 19,30.Il costo d’ingresso è il piùbasso di tutto il Chierese: insettimana 6 euro al giorno e8 euro sabato e domenica; ilridotto è rispettivamente di5 e 6 euro; i bambini fino a 3anni non pagano. Per tuttal’estate vengono organizzaticorsi di nuoto, acquagyme idrobike. Per informazioni:011-943.08.78.Allo Sporting Club 77 diPecetto, in strada Chieri34, è possibile nuotare finoall’ora di cena. Lunedì è a-perta in orario 12-21, da martedìa venerdì 9-21 e il finesettimana 9-19. «Programmiamocorsi di nuoto e attivitàdiacquagym – illustraCarlo Valfré, uno dei titolaridel club – Finché il tempoce lo permetterà, cercheremodi tenere scoperta la piscina».Info 011-860.99.05.Daniele Marucco


Rassegna stampa <strong>Luglio</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI38 NEI DINTORNI VENERDÌ 23 LUGLIO <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 56Ubriachi alla guidaprovocano incidentiVILLANOVA - Alla guida sotto l’effettodi alcol e droghe, oppure“accompagnati” da coltelliproibiti. Sono cinque le personedenunciate nella nottetra venerdì e sabato, durantei controlli stradali eseguiti daicarabinieri di Villanova.R. D., villanovese di 41 anni,deve rispondere di guidain stato d’ebbrezza. Fermatoal volante di una Opel Astra,sulla strada regionale 10 cheattraversa Dusino San Michele,aveva un tasso alcolemicodi 0,71, poco superiore allimite consentito. Quanto bastaper il ritiro della patente.Stessi provvedimenti perG. Z., ventenne di Monale, anchelui controllato a Dusinoalla guida di una Toyota Yaris:l’etilometro è salito a 1,38.Il record è però di A. C., villanovesedi 27 anni fermato alvolante di un autocarro FiatDucato: il suo tasso alcolemicoera di 1,93. I militari nonhanno però potuto sequestrargliil mezzo solo perchéintestato ad altri.Guida sotto gli effetti deglistupefacenti G. R., 35enne diMontechiaro denunciato a seguitodi un incidente avvenutoa Dusino, all’angolo travia Umberto I e via alle Poste.L’uomo, in sella a una motociclettaKawasaki, si è scontratocon un Ford Transit edè stato portato all’ospedale diAsti con ferite guaribili in 30giorni. Sottoposto ad analisi,è però risultato positivo aicannabinoidi.Deve invece rispondere diporto abusivo di oggetti atti aoffendere Z. P., camionista polaccodi 52 anni, fermato a Villafranca:sul suo mezzo nascondevaun coltello a serramanico.POIRINO - Un’estate lirica perPoirino grazie all’associazioneVissi d’Arte.Domani, sabato, alle 21 nelgiardino di Cà Delbosco in viadell’Ospedale, andrà in scena“Il barbiere di Siviglia” diGioacchino Rossini. L’opera,di inizio 1800, racconta l’amoretra il conte d’Almavivae la bella Rosina, promessasposa del suo tutore don Bartolo.Ma grazie a Figaro, barbieree factotum della città, ilFigaro canta a Cà DelboscoUn agosto lirico per i poirinesiconte riuscirà a coronare ilsuo sogno d’amore. Figaro èintepretato da Lorenzo Battagion,Rosina è Barbara Fasol,il conte d’Almaviva è AndreaBragiotto, don Bartolo è ValterCarignano e don Basilio èRiccardo Ristori. Regia di EttoreLalli, direzione artisticaa cura di Susy Dardo e ValentinaOddenino. Ingresso 13euro, 10 per i tesserati all’associazione.La lirica torna poi sabato31 luglio con la “Cavalleria rusticana”di Pietro Mascagni.Lo spettacolo avrà lo stesso costoe sarà messo in scena semprenel giardino di Cà Delbosco.Interpreti dell’opera sarannoSusy Dardo, RobertoCosti, Jae Hong Park, MartaLeung Kwing Chung e LiciaStara, regia di Ettore Lalli, direzioneartistica di Susy Dardo,direzione tecnica di ValentinaOddenino.Il 26 agosto la grande operasarà in scena invece in unodei suoi templi mondiali, l’Arenadi Verona. L’associazioneorganizza un pullman conpartenza alle 7 e rientro in nottata.Costo di circa 55 euro, i-scrizioni entro il 31 luglio al333-235.43.82.Ultimo appuntamento estivocon l’opera è il master ditecnica vocale che si terrà aPoirino dal 29 al 31 agosto, perprincipianti ed esperti. Saràtenuto da Susy Dardo con lapresenza di Aurelio De Vicaris,specialista in foniatria. Lasede e l’orario è ancora da definire.Quota di partecipazione150 euro, più 25 di iscrizione.Informazioni al 333-235.43.82 o info@associazionevissidarte.it.PRALORMOScivolaall’autunnola rinascitadel lagoPassi carrai: ancora troppi i furbiUltime settimane per pagare il tributo a Poirino. Poi arriveranno le multePRALORMOL’estate passeràsenza poter inaugurare il ritornoalla vita del lago dellaSpina: slittano a fine ottobre lachiusura del cantiere di messain sicurezza dell’area delbacino e l’inaugurazione dell’invaso.L’impresa cataneseTecnis non ce l’ha fatta a rispettarei tempi previsti a gennaio2009, quand’erano cominciatiai lavori. Secondo ilcronoprogramma, avrebbedovuto terminare gli interventientro l’estate.Sono diverse le ragioni percui si è accumulato questo ritardo.«Le ripetute nevicate degliultimi inverni hanno rallentatoi lavori – è la motivazionedel sindaco Lorenzo Fogliato– Nel 2009 abbiamo raggiuntoa Pralormo 80 centimetridi manto nevoso, mentrequest’anno ci sono stati 40 giorniininterrotti di neve».Ma non c’è solo questo: l’ingegnerePier Giorgio Perelli,che non troppo velatamentepunta il dito sull’impresa chesta realizzando gli interventi:«Mi hanno fatto un po’ disperare...Comunque siamo quasialla fine».L’opera di messa in sicurezzadel lago ha un costo dicirca 3 milioni e mezzo di euro,di cui 600.000 stanziati dallaRegione e il resto dal Ministeroper le Infrastrutture, attraversola Protezione Civile.Numerosi i lavori di unacerta entità eseguiti in questimesi: il più importante è statola realizzazione di un particolare“sfioratore a calice”,una costruzione in cementoarmato che è stata posta in u-no degli angoli dell’invaso e a-vrà il compito di canalizzarele acque del lago quando supererannola soglia di attenzione.Le acque verranno cosìindirizzate attraverso unavasca di pompaggio verso ilrio Riserasco e il rio Torto,con vantaggi per l’agricolturavisto il recupero delle acquein pressione.«È in corso il ripristino dellagalleria della gronda diMontà e del rio Riserasco – illustraPerelli – Questi interventiserviranno al ConsorzioChierese-Astigiano per distribuirele acque del lago agli a-gricoltori della zona ed eventualmentesfruttarle per crearearee per coltivazioni di pregio».Sono state realizzate anchealtre due gallerie di scarico dellago con immissione nel TorrenteBanna e nel Rio Verde,passando sotto la strada statale29. A breve verranno abbattutigli arbusti e le pianticelleall’interno dell’invaso, inmodo da consentire al lago diriempirsi senza problemi conl’arrivo delle piogge autunnali.Grazie a questi interventi,dopo più di quindici anniil lago della Spina potrà tornareal suo stato originario,quello precedente all’alluvionedel 1994, quando rischiò ditracimare e la diga fu sbrecciataper oltre 80 metri rendendoinsicura tutta l’area.Nei dieci anni successivivennero presentati alcuni progettidi recupero, senza maiessere approvati. Gli unici interventieseguiti furono il parzialesvuotamento dell’invasoe un ripristino dello sbarramentoper mettere provvisoriamentein sicurezza il bacino.Poi il Comune di Pralormoprese in carico la concessioneper lo sfruttamento dellago e venne realizzato l’attualeprogetto. Finalmente,nell’ottobre del 2008 arrivòl’affidamento dell’appalto allaTecnis e a gennaio dell’annoscorso cominciarono i lavori.Daniele MaruccoPOIRINO - Solo un centinaio ipoirinesi che hanno regolarizzatoi passi carrai. Sonopassati quattro mesi da quandoil municipio ha avviato lacampagna informativa per lamessa norma degli accessi privatisulle strade pubbliche. C’ètempo fino al 30 settembre permettersi in regola, ma moltimancano all’appello. Dal 1° ottobrepartiranno controlli emulte salate.«In queste cose tutti si muovonosolo all’ultimo momento– analizza Piero Becchio, responsabiledell’ufficio tecnico– Non abbiamo numeri precisi,ma possiamo dire che, primadi questa campagna informativa,erano circa 350 i passicarrai già autorizzati, mentreun centinaio sono quelli registratinell’ultimo periodo. Stimiamoche ne manchi qualchecentinaio».Oggetto della regolarizzazionesono tutti gli accessi privati,utilizzati dai veicoli, sustrade pubbliche nel concentricodi Poirino e nelle frazionimaggiori come Marocchi,Avatanei, Favari, Masio, TorreValgorrera, Tetto Cellaro,Becchio, Cascina Rubina. Sonoesclusi dal provvedimentoi passaggi pedonali e le immissionidelle strade dei campi.Entro il 30 settembre tutti ipassi carrai dovranno esibireun cartello con il divieto di sostarilasciato dall’ufficio tecnicocomunale. «Tutti i segnalisono numerati e devono essererilasciati dal Comune, quelli“fai da te” sono illegali e punticon il massimo dell’ammenda– ricordava in primaveraCavagliato, comandante dellapolizia territoriale – Tutte leuscite su strada predisposte peril passaggio dei veicoli sonosoggette alla norma, anche senon vengono mai utilizzate.L’alternativa in questo caso èla chiusura del passaggio».Chiusura che va dichiarata ufficialmenteall’ufficio tecnicoe poi attuata bloccando l’acccessoin modo definitivo.Per mettersi in regola conla norma del codice della stradabisogna presentare domandacon marca da bollo da14,62 presso l’ufficio tecnico divia Cesare Rossi 12. Insiemealla domanda è necessarioSorpresi a VillanovaIn manette i predoni dei rottami venuti da PoirinoPOIRINO - Predatori di ferro e rottami all’assaltodell’isola ecologica nascostatra le campagne di strada San Paolo aVillanova. Li hanno sorpresi e arrestatii carabinieri del nucleo radiomobiledi Villanova, grazie alla segnalazionedi un passante che lunedìha visto due uomini armeggiare attornoall’area di conferimento.Erano circa le 19, il sole era ancoraalto, ma i ladri agivano convinti di passareinosservati. A selezionare ed a-sportare rottami erano due giovani giànoti alle forze dell’ordine: Nicolae Dulea,ventisettenne romeno residente aPoirino in via Panizza 8, e il connazionaleMarian Rosca, 23 anni, anchelui di casa a Poirino in via Arpino 36.presentare l’attestato di versamentodi 20 euro, tramitebollettino postale disponibilepresso l’ufficio stesso, per i dirittidi segreteria. Altri 30 eurodovranno invece essere versatial ritiro dell’autorizzazione,o sempre tramite bollettino,come rimborso spesa peril cartello che dovrà poi essereaffisso sul passo carrabile.«Tale somma non è una tassa,ma una “regolarizzazione”prevista dal Codice della strada– sottolinea Cavagliato – Èanche un modo per aiutare ilAvevano già portato fuori dalla recinzionediverso materiale ed erano inprocinto di caricarlo sul Renault Trafficdi proprietà di Dulea. Sono però statibloccati dalla pattuglia del radiomobileche li ha arrestati e trasferitinel carcere di Quarto d’Asti. L’accusanei loro confronti è di concorso in furtoaggravato.Marocchi: il mercato è in agoniaUna sola bancarella cento giorni dopo l’avvio. «Non molliamo»POIRINO - Il mercato del mercoledìpomeriggio agonizza.In queste settimane, causa ilgran caldo, è sospeso. Al primoappuntamento, a fine a-prile, erano presenti quattordiciambulanti. L’ultimavolta che avrebbe dovutosvolgersi, due mercoledì fa,di banchetti ce n’era uno solo.Sono bastati quattro mesiper il crollo verticale.La richiesta della gente parevaci fosse. In quasi trecentoavevano firmato unapetizione avviata da MariangelaMarocco dell’agriturismoFricandò, l’autunnoscorso. Il posto, la piazzettadavanti alla scuola maternadi via Maria Grosso, sembravaadatto: c’è qualche possibilitàdi parcheggiare e puòrichiamare gente di passaggioperché si vede dalla stradaregionale.Parevano adatti anchegiorno e orario: il mercoledìpomeriggio, quando moltinegozi sono chiusi.Allora, perché sta fallendo?Per ora non se lo spiegal’assessore: «Volevo capirloincontrando gli ambulantima la riunione è slittata allaprossima settimana. La funzionariache se ne occupa edalcuni dei commercianti interessatisono in ferie. Cercheremodi capire se sia il caso diproseguire l’esperimento».Perché di esperimento sitratta. Che dovrebbe terminareil 30 settembre. «Ma o-gni novità ha bisogno di untempo ragionevole per entrarenelle abitudini della gente– protesta Marocco – Forse seimesi non sono abbastanza».Ma l’assessore è dispostaa proseguire il tentativo: «Sesi pensa che serva più tempo,per il Comune non c’è nessunproblema: possiamo ancheandare avanti fino a fine anno.Sempre che vengano gliambulanti. Lo scopriremo solonei prossimi giorni».Marocco poi punta il ditoanche contro la mancanza diattrezzature: «Il posto è giusto,ma non ci sono un gabinettodecente né una colonninaper l’elettricità. Senza questealcuni banchetti di generialimentari non possono lavorare»Novara sostiene che il Comunenon può fare di piùtrattandosi di un esperimento:«Abbiamo messo un gabinettochimico, ma non possiamospendere soldi per unallacciamento elettrico cheserve per pochi mesi. Ha uncosto fisso notevole, che lo siusi o no. D’altra parte se unambulante ha interesse, lavoraanche con un generatore,come fanno quando ci sono festee sagre. Gli attacchi non cisono neanche tutti in piazza«Ma non diteche la frazioneè un dormitorio»Mariangela Marocco e Carlo Bosio. In alto, il primo giornodel mercato, lo scorso 21 aprilePOIRINO - Il fallimento del mercatodei Marocchi arriva insiemealla chiusura del centrod’incontro di via dellaMargherita. E sette mesi dopolo scioglimento dell’associazioneMarocchiaperti, che perquattro anni ha tentato, pressochéinvano, di organizzarequalche evento culturale.Nel recente passato è fallitoun altro tentativo di avviareun mercato settimanale, edhanno chiuso per mancanzadi pazienti due ambulatorimedici.La settimana scorsa, l’assessoreDelfina Novara (maroccheseda vent’anni) e AldoRubbonello (per quattro annipresidente di Marocchiaperti)hanno sostenuto che i fallimentidipendano dal fatto chequesta è una frazione-dormitorio.Proprio non ci sta MariangelaMarocco, proprietariadell’agriturismo Fricandò:«Non è vero. Non si può addossarealla gente la colpa deifallimenti del centro d’incontroo del mercato. Non ci sentiamoun dormitorio: ci sonouna farmacia, la materna e lascuola elementare, un alberghettoe due ristoranti frequentatianche da gente che arrivada lontano». Non solo.Anche l’agriturismo Fricandòfa la sua parte: «Nonvorrei parlarne perché sembrache voglia farmi pubblicità,ma ormai da qualche tempoorganizzo un “salotto letterario”di incontri con scrittori edattori. Abbiamo fondato il MariaPaiato Fans Club, in onoredi un’ottima attrice pluripremiatain Italia. E anche alcunegite culturali. La rispostadella gente c’è. Alle seratevengono 40-60 persone. Quattroanni fa per uno spettacoloteatrale nel nostro cortile abbiamoavuto 480 spettatori».E’ arrabbiato anche CarloItalia».Dunque il vero motivo sarebbeche gli ambulanti si sonopresto stancati perché laBosio, ex consigliere comunale,che ha la sua aziendanella borgata: «Dire che i Marocchisono un dormitorio è offensivo.Fin dall’inizio era e-vidente che il centro d’incontroera troppo grosso e nel postosbagliato, in mezzo alle case.La gente non ha voglia di sentiretutte le sere la confusionedi chi gioca a calcetto. Ed i ragazzini,anche se si tratta solodi pochi soldi per l’assicurazione,non vogliono pagare pergiocare in un posto che era loro.Quella era un’area comunalesu cui doveva sorgere ungiardino o qualcosa di simile.Ma da usare gratis».Bosio conclude polemicamente:«L’errore è stato fattodalla Polisportiva (nella qualec’era anche Novara), poi icosti sono raddoppiati e il pesos’è scaricato sul Comune. Eora i cittadini pagano». Il rimborsodel mutuo contratto dallaPolisportiva che ha costruitoil centro e poi s’è sciolta,infatti, è ora a carico delComune che c’è fatto garantedell’associazione. «Quel postoè troppo grosso e le spese noncoprono i costi. La gente dellaborgata non ha nessuna colpa».gente non ci andava, comehanno sostenuto alcuni allariunione quadrimestrale dellaborgata?I pareri sono opposti. «Perquel che ne so, passata la novità,la gente non ci andava».sostiene l’assessore. «Quandosono andata io, di gente neho vista», ribatte Marocco.Nella frazione più d’uno hadetto che i prezzi erano alti… «E’ la voce che girava nellaborgata. Ma penso che chiha chiesto un mercato qui nonabbia considerato che moltagente lavora a Torino e Moncalierie tornando a casa passadavanti a molti centri commercialicon supermercati. E,d’altra parte, c’è il Basko dellaClessidra di Santena a 5minuti di auto», argomentaNovara.Non ha certezze Marocco:«Non so se fosse caro. Non possoné confermare né smentire.Penso piuttosto che non si siatenuto conto che siamo in unafrazione rurale: forse un banchettodi sementi e attrezzi a-gricoli, o per l’abbigliamentoqualcosa di adatto per chi vivein campagna, non cose peri giovani che spesso vanno neicentri commerciali fuori dalpaese»Fra i colpevoli del tracolloci sarebbe anche il tempo, secondoMarocco: «La primaveraè stata molto piovosa e a-desso il gran caldo: tutte condizioniche non invogliano adandare al mercato. O a tenereun banchetto aperto sapendodi guadagnare ben poco».Ma il tempo potrebbe nonaiutare neanche nei prossimimesi, secondo l’assessore:«Possiamo anche proseguirecon l’esperimento, ma mi chiedochi possa andare lì quandoin autunno il buio cala prestoe magari c’è la nebbia...Primavera ed estate erano ilperiodo migliore».Scarso interesse della gente,prezzi alti, tempo avverso.Probabilmente tutto vero.Ma già dieci anni fa un e-sperimento analogo è fallitoin cinque mesi. Allora si disseche non andava bene il posto,via del Lobetto. Ora si èprovato nel luogo più in vista.Ma il risultato non è cambiato.Mario Griecolavoro dei vigili: se per esempioun’auto blocca un passaggionon segnalato con il cartelloautorizzato, noi non possiamorimuoverla».Chi non si metterà in regolaandrà incontro a una sanzionetra 38 e 389 euro, comeprevisto dalla norma del 1996.Norma mai fatta rispettaredall’ex sindaco Avataneo: «Ladefinizione di “passo carraio”è piuttosto ampia e comprendeanche quelli agricoli – ricordaval’ex primo cittadino inun consiglio comunale di diecianni fa – Considerato il numerodegli accessi agricoli, suun territorio come il nostro èimpensabile applicare una similenormativa».Anche l’attuale sindaco SergioTamagnone è al correntedell’impossibilità di applicaretale balzello a tutte uscitedei campi. Per questo motivoha circoscritto la norma soloai centri maggiori presenti nelterritorio comunale, escludendoproprio i passaggi utilizzatidai trattori. Una situazionenon del tutto chiara eche non può però definirisipriva di interpretazioni personali.E non è neanche chiaro sein futuro questa regolarizzazionesi trasformerà in tassadi possesso. Una quota quindida pagare annualmente perogni passaggio carraio denunciatoregistrato. «Per oranon abbiamo ipotizzato questaeventualità, cosa che invece accadea Torino – è chiaro Tamagnone– Certo è che continuerannoa esserci tagli per iComuni, prima di inventarcidelle tasse nuove utilizzeremoquelle che già esistono da altreparti».Moreno StrazzaParla don Perlo«Tanti immigratie nessun centro»POIRINO - I Marocchi un dormitorio?In qualche modosì. Ma soprattutto una borgatacresciuta troppo infretta. Così giudica la suafrazione don Michele Perlo,da 55 anni parroco dellachiesa Martiri di Maria.«Effettivamente sono moltissimiquelli che lavoranofuori, a Torino, Moncalieri,Chieri; so di una signora chelavora a Ivrea. Quindi tornanoa casa solo alla sera.Ma non bisogna esagerare.Gente che resta qui ce n’è:molte mogli, nonni, pensionati,ragazzini».Se la vita sociale è scarsa,secondo don Perlo, imotivi sono due: una crescitatroppo rapida e l’abitatomolto sparso.Fino agli anni Ottanta iresidenti erano circa 350.Un numero non variatogranché nei decenni precedenti.Poi, intre mesi sonoarrivate 700persone quandol’impresaVezzaro diChieri ha costruitoquellesette palazzinedi tre pianicon tre scaleciascuna, proprioquelle attornoalla zonadel centrod’incontro divia della Margherita.Con quale impatto?E’ chiaro che con un’immigrazionecosì massiccia,di gente che arriva da tuttele parti d’Italia, l’integrazionenon è né facile né rapida.Forse, perché ci sia unvero amalgama ci vorrannoancora trent’anni.Un altro incrementonotevole c’è stato più direcente.Cinque anni fa eravamogià arrivatia quota 1.100,ma ora siamo saliti a 1300,con una certa prevalenza didonne.Altro motivo dellafrantumazione sociale èla vastità della borgata.Oltre all’abitato lungo lastrada regionale, ci sono u-na cinquantina di cascineormai quasi tutte riadattatee diventate case civili. Lecase sono molto sparse. Orapiù che mai. Se prendiamocome centro la chiesa, cheeffettivamente una volta e-ra nel cuore della frazione,ci sono case nel raggio di unchilometro.Dunque non c’è la classicavita del paese?Stento proprio a dirlo.Manca un centro vero e proprio.Anzi, ce ne sono due otre: quello originario attornoalla chiesa (ma anchequesto spezzato in due dallastrada regionale), l’altroa ridosso dell’incrocio convia del Lobetto, dove ci sonoi negozi, e volendo unterzo attorno alla scuola e-lementare. Però il resto delleabitazioni sono lontane,nella campagna».Dunque la comunità...Una volta c’era. Caspitase c’era! E gravitava tuttoattorno alla chiesa. Si facevanofeste, gite,spettacoliteatrali. E questosi riflettevaanche sulla vitacivile.Tant’è veroche ci sono statiparecchi sindacidei Marocchi.Non solo:la scuola e-lementare dal1846 fino al1932 è stata nelsaloncino dellaDon Michele Perlo parrocchia.Anche questoera un motivo di aggregazione.Poi è stata spostatanella villetta dove ora c’è lamaterna e solo nel 1984 èstata costruito l’edificio attuale.L’ha dovuto fare lostesso costruttore Vezzarocome oneri di urbanizzazioneper tutte le palazzineche aveva fatto.Ma già una volta il centrooriginario era tagliatoa metà dalla strada.Il nucleo più vecchio eraattorno a via Nino Costa.Ma anche la zona di TettoNuovo e Case Nuove, dall’altraparte della strada u-na volta statale raccoglievai marocchesi di nascita. Etutto quanto ruotava attornoalla chiesa. Dopo l’immigrazionemassiccia ditrent’anni fa, molto è cambiato.

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