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abitalerEDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI L E C C Oluglio 2011 - anno V - numero 10Periodico semestrale di informazione di edilizia residenziale e gestione del territorio dell’<strong>Aler</strong> di<strong>Lecco</strong>Registrazione Tribunale di <strong>Lecco</strong> n. 6/06 • Poste Italiane SPA Spedizione in abbonamento postale 70% DCB <strong>Lecco</strong>ALERQuattro alloggi a Torre de’ Businella palazzina confiscata alle coscheA settembre Villa Ciceri tornerà a vivere peranziani e giovani coppiePiano contro l’amianto: entro il 2012gli ultimi interventi di rimozionePROVINCIAIl Terzo Settore in provincia di <strong>Lecco</strong>:una realtà viva, che va sostenutaLa <strong>Lecco</strong> che vogliamo: la persona e l’ambienteal centro del nuovo PGTREGIONEZambetti: “Un patto per la casa che diarisposte innovative al bisogno di abitazione”Regione Lombardia mette in campo ben 63milioni di euro in più per il welfareALERLECCOvia Caduti Lecchesia Fossoli, 34tel. 0341.358.311fax 0341.358.390info@alerlecco.itwww.aler.lecco.itIn primo pianoIndividuare nuove aree per alloggidi edilizia residenziale pubblica


ALERQuattro alloggi a Torre de’ Businella palazzina confiscata alle cosche 04A settembre Villa Ciceri tornerà a vivereper anziani e giovani coppie 06Piano contro l’amianto: entro il 2012gli ultimi interventi di rimozione 09L’attività negli altri cantieri ALERa <strong>Lecco</strong> e in provincia 10REGIONEZambetti: “Un patto per la casa che diarisposte innovative al bisogno di abitazione” 12Regione Lombardia mette in campoben 63 milioni di euro in più per il welfare 14La scommessa sui giovaniper un futuro più verde 16Dal lago una grande opportunitàper produrre energia termica 17La sanità lombarda punta sulle eccellenze.A cominciare da <strong>Lecco</strong> 18PROVINCIAIl Terzo Settore in provincia di <strong>Lecco</strong>:una realtà viva, che va sostenuta 19La <strong>Lecco</strong> che vogliamo: la persona el’ambiente al centro del nuovo PGT 20abitalerEDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI L E C C OABITALER <strong>Lecco</strong>Periodico semestrale a cura dell’Azienda Lombarda perl’Edilizia Residenziale (ALER) di <strong>Lecco</strong>Sede redazione:Via Caduti Lecchesi a Fossoli, 42 -23900 <strong>Lecco</strong>Tel. 0341.358.311 - Fax 0341.358.390email: info@aler.lecco.itEditore:Correlazioni Sas - <strong>Lecco</strong>Direttore responsabile:Giuseppe CanaliComitato di redazione:Valter Teruzzi, Massimo Ronchetti, Maria Grazia Maffoni,Giorgio CortellaGrafica e Impaginazione:Correlazioni Sas - <strong>Lecco</strong>Stampa:Cattaneo Paolo Grafiche Srl - OggionoRegistrazione Tribunale di <strong>Lecco</strong> n. 6/06Poste Italiane SPASpedizione in abbonamento postale 70% DCB <strong>Lecco</strong>ALER LECCOConsiglio di AmministrazionePresidenteVice PresidenteConsiglieriDirettore generaleCollegio SindacaleAntonio PiazzaGiuseppe CanaliLuciano CecchiPierangelo Co lo m b oLuigi MaggiFederico PennatiLuca Ro n zo n iValter TeruzziAngelo PelucchiGianfranco FioricaGiuseppe ParenteIn occasione della mostra “Scopri il Tuoterritorio: la provincia di <strong>Lecco</strong> si mettein mostra”, promossa dall’Assessoratoal Territorio della Provincia di <strong>Lecco</strong> eche ha visto anche la collaborazionedella nostra Azienda, è emerso come,su 90 comuni del territorio provinciale,solo 30 hanno già approvato ilproprio strumento di programmazioneterritoriale noto come PGT. La maggiorparte degli altri comuni, tra cui lo stessocapoluogo, è proprio in questi mesi alleprese con l’iter che porterà al varo diquesto strumento.L’occasione, allora, è particolarmentepropizia per richiedere ai sindaci e agliamministratori locali coinvolti in questoprocesso un’attenzione particolareall’housing sociale.Il tema della casa per le fascie debolidella popolazione del nostro territoriodeve infatti essere una priorità per chici amministra. Anche perché, comeha avuto modo di sottolineare in piùdi un’occasione lo stesso Assessoreregionale Domenico Zambetti, la partedi popolazione che non può accedereal libero mercato né per l’acquisto,né per l’affitto di un’abitazione èpurtroppo cresciuta in questi ultimianni sensibilmente, per effetto deicontraccolpi della crisi economicaL’ALER è pronta a realizzare nuovi interventi perdare risposte al problema casa delle fascie piùdeboli della popolazione locale.Individuare nuove aree per alloggi di edilizia residenziale pubblica.internazionale sul nostro territorioe per alcuni cambiamenti avvenutiall’interno della stessa società. Pensiamoalle famiglie mono-parentali con figlia carico, piuttosto che ai molti genitoriseparati. Ma sono solo alcuni esempi.Proprio per questo motivo, èindispensabile che le Amministrazionicomunali della nostra provinciaindividuino nei PGT che stannodefinendo spazi adeguati per nuoviinterventi da parte del’ALER, attraversola messa a disposizione di aree a bassocosto su cui poter costruire nuoveabitazioni.L’impegno della nostra Azienda, inquesti anni, non è mai venuto meno.Lo testimoniano anche gli importanticantieri aperti nel capoluogo e leiniziative che, nei prossimi mesi,vedranno il loro compimento.Mi riferisco, in particolare, allaristrutturazione di Villa Ciceri aValmadrera e del complesso di caseggiatiattorno ad essa, i cui lavori sono ormaiavviati a conclusione. Così come laristrutturazione della palazzina di CorsoMartiri a <strong>Lecco</strong>, dove a breve sarannnoconsegnati i nuovi alloggi realizzati afavore del Comando dei Carabinieri.Antonio PiazzaPresidente ALER <strong>Lecco</strong>


4 5aleralerQuattro alloggi a Torre de’ Businella palazzina confiscata alle coscheGrazie all’ALERdi <strong>Lecco</strong>,nell’edificioconfiscato allecosche della‘Ndrangheta,saranno realizzatiappartamentiper le famiglie indifficoltà.Pianta coperturaPiano secondoL’interventorichiederàcirca 350 milaeuro: di questi,165 mila eurosaranno finanziatida RegioneLombardia,175 mila eurodall’ALER di<strong>Lecco</strong> e10 mila eurodalla Provincia.Piano terraPiano primoalerDDalla malavita alla comunità locale: la palazzinadi Torre de’ Busi in via Sonna, di proprietàdel clan di Franco Coco Trovato, confiscataormai vent’anni or sono e rimasta fino ad oggidisabitata, sarà trasformata in alloggi per lefamiglie in difficoltà grazie all’impegno dell’ALERdi <strong>Lecco</strong>.A sancire questo storico passaggio didestinazione è stata l’intesa siglata a finegennaio presso la Prefettura di <strong>Lecco</strong> tra RegioneLombardia, ALER, Provincia di <strong>Lecco</strong> e Comunedi Torre de’ Busi, sotto la regìa del Prefettodi <strong>Lecco</strong>, Marco Valentini, e alla presenza delComandante provinciale dei Carabinieri, Ten. Col.Marco Riscaldati, e del Comandante provincialedella Guardia di Finanza, Col. Luigi Bettini.L’edificio, attualmente al rustico, si sviluppasu due piani per circa 300 metri quadrati. Quiverranno realizzati quattro appartamenti chesaranno destinati a fini sociali, oltre a box ecantine: “Si tratta di un intervento importante,che ALER finanzia per gran parte e che porteràalla creazione di spazi destinati ad anziani,madri sole con bambini in difficoltà, famigliebisognose”, hanno affermato nell’occasione ilPresidente dell’ALER di <strong>Lecco</strong> Antonio Piazza e ilVicepresidente Giuseppe Canali.Particolarmente soddisfatto il Sindaco di Torrede’ Busi, Eleonora Ninkovic: “Un comune dipiccole dimensioni come il nostro non aveva lerisorse necessarie e, da solo, non sarebbe mairiuscito a sostenere i costi per un interventoa cui teniamo molto in quanto risolve alcuneemergenze sociali presenti nella nostracomunità”.L’intervento richiederà circa 350 mila euro: diquesti, 165 mila euro saranno finanziati daRegione Lombardia, 175 mila euro dall’ALER di<strong>Lecco</strong> e 10 mila euro dalla Provincia.Un vero e proprio “gioco di squadra” che è statosottolineato anche dal prefetto di <strong>Lecco</strong>, MarcoValentini, che è stato il motore dell’iniziativa:“Ho voluto con forza che la situazione sisbloccasse. E insieme abbiamo lavoratoper arrivare a questo importante obiettivo,che costituisce un importante tassello nelcontrasto, anche nel Lecchese, alla criminalitàorganizzata”.L’ufficio tecnico dell’ALER di <strong>Lecco</strong> ha giàelaborato il progetto. Perché i lavori possanopartire, tuttavia, manca ancora l’atto di divisione,di spettanza dell’Agenzia del Demanio chene è divenuto proprietario dopo la confisca:“Avremmo dovuto iniziare i lavori già a fineaprile. - spiegano all’ALER - Purtroppo senzaquesta documentazione, da noi già richiesta,non possiamo fare nulla. Siamo in attesa,dunque, che l’Agenzia del Demanio facciaquanto di sua competenza nel più breve tempopossibile”.


6 7aleralerA settembre Villa Ciceri tornerà avivere per anziani e giovani coppieL’investimentocomplessivodi ALER eRegione per laristrutturazionedell’edificio èstato di1 milione e 193mila euro.“Un interventodi grandissimaqualità, checonsentiràdi dare unarisposta concretaalle esigenzedi anziani egiovani coppiedi Valmadrera,e di recuperarealla fruizionepubblica unadimora digrande pregioarchitettonico el’ampio parco chela circonda”.alerIl conto alla rovescia è già iniziato: asettembre, infatti, si concluderanno i lavoridi completa ristrutturazione dell’ampiocomplesso immobiliare di Villa Ciceri, postonel cuore di Valmadrera.L’impresa che, nell’autuno 2009, si èaggiudicata l’appalto - la SELIManutenzioni Generali Srl di Monza,capogruppo mandatario del raggruppamentotemporaneo di imprese MIT s.r.l. con sedein Nichelino - ha infatti quasi conclusoi propri lavori. E il nuovo impiantostrutturale dell’insieme di edifici che l’ALERha acquisito dall’Opera diocesana e dallaParrocchia di Valmadrera è ormai vicino alsuo compimento.“Siamo particolarmente soddisfatti per ilrisultato ottenuto. Se pensiamo alle condizioniin cui abbiamo ricevuto il complesso, è statofatto un intervento davvero di grandissimaqualità, che consentirà non solo di dare unarisposta concreta alle esigenze di anziani egiovani coppie di Valmadrera, ma anche direcuperare alla fruizione pubblica una dimoradi grande pregio architettonico e l’ampioparco che la circonda” afferma il Presidentedell’ALER di <strong>Lecco</strong>, Antonio Piazza.Il complesso, ricordiamo, è costituitadalla villa padronale disposta su tre livelli,ampliata successivamente con un’ala alpiano terra sovrastata da un vasto terrazzo.A questa dimora, si sono andati adaggiungere, nel tempo, altri stabili: a montedella villa padronale, lungo via Stoppani,si accedeva ad una dependance a tre pianicon ampio sottotetto. Altri due stabili adue piani, ubicati a nord della propietà,completavano l’insediamento.“Il nostro progetto - spiega il VicepresidenteGiuseppe Canali - ha previsto unariorganizzazione e razionalizzazionedell’intero complesso. L’intervento diristrutturazione si è sviluppato in tredirezioni, fra loro complementari. Sull’edificioprincipale si è intervenuti in modo noninvasivo, recuperando i vari materialidell’involucro esterno e rimuovendoparzialmente i recenti interventi, perconsentire una migliore lettura delle superficidi maggiore rilevanza architettonica”.Il complesso, pur essendo caratterizzatoda una sobria linearità, presenta infattinumerosi elementi e particolari decoratividi pregio riferibili allo stile Liberty, che, aprogetto ultimato, saranno stati totalmenterecuperati: i balconi, l’ingresso pedonale eil sovrastante terrazzo, il cancello carraio ele inferriate, le fasce in rilievo di contornoalle finestre, le modanature marcapiano,l’utilizzo del mattone a vista nel portaled’ingresso.In particolare, il piano terreno, in accordocon l’Amministrazione Comunale, saràadibito a centro diurno per anziani, cheverrà ceduto al Comune di Valmadrera. Aipiani superiori verranno realizzati 7 alloggidi piccolo taglio, da affittare a canonesociale prevalentemente ad anziani.


8 9aleralerPiano contro l’amianto: entro il 2012gli ultimi interventi di rimozioneEntro il 2012 saranno interamente rimossidalle abitazioni ALER i componenti edilizicontenenti l’amianto e presenti nelle coperture,nei controsoffiti al piano “piloti” e nellecentrali termiche. “In questi anni abbiamocostantemente investito per sostituire questicomponenti e smaltirli, con un piano diinterventi definito insieme all’ASL di <strong>Lecco</strong>”spiega il Presidente Antonio Piazza.“Siamo vicini al completamento del progetto,con la messa a norma entro il 2012 degliultimi edifici. - continua il VicepresidenteGiuseppe Canali - Abbiamo destinato sulbilancio 2011 circa 400 mila euro e altri 150mila euro nel bilancio 2012”.Dal 2002 ad oggi l’ALER di <strong>Lecco</strong> ha giàportato a termine interventi di dismissione deicomponenti edilizi con amianto su un totaledi 124 alloggi a <strong>Lecco</strong>, Olginate e Casatenovo.Nel 2011 toccherà agli edifici in via Aldo Moroa Lomagna, via Segantini a Mandello, viaMilazzo a <strong>Lecco</strong> e via Kennedy ad Oggiono.Infine, nel 2012, sarà la volta delle strutturedi via Kennedy a Oggiono, via Maggiana aMandello e via dei Donatori a Nibionno. “Intotale, a progetto ultimato, saremo intervenutisu circa 40 edifici, - conclude Piazza - atestimonianza dell’impegno con cui abbiamocondotto questa importante battaglia per lasalute di chi vive nei nostri palazzi”.LECCO, Centro Comm.le “Le Piazze”Corso Carlo Alberto 120 - 0341/283593da 20 anni manteniamo le nostre promesse.alerNell’ala della villa sormontata dall’ampioterrazzo troverà spazio un negozio.“Altri 7 alloggi da adibire ad affittosociale - continua Canali - sono statiricavati nell’edificio a tre piani che dàsu via Stoppani, con un intervento diristrutturazione complessivo mediante ilrifacimento dei solai, il rinforzo dellestrutture verticali ed il rifacimento completodelle partizioni interne. Al piano terrenosaranno resi disponibili locali al servizio dellaresidenza”.Infine 5 alloggi sono stati ricavati in unnuovo edificio che ha preso il posto diquello a due piani, precedentementeesistente. “A completamento dell’intervento- afferma il Presidente Piazza - sono statirealizzati 19 autobox interrati con giardinopensile”.Il bando per l’assegnazione degli alloggiè già stato pubblicato: “Vogliamo dareprecedenza ad anziani e a coppie di recenteformazione, che intendano dare vita a nuovefamiglie, sempre nel rispetto dei criteri direddito. - spiega il Sindaco, Marco Rusconi- Del resto sono sempre più numerosi i casidi persone che, dopo gli studi, in mancanzadi un’occupazione stabile e sufficientementeremunerativa, portano in avanti negli anni lascelta di sposarsi”.“Quanto agli anziani - continua il Sindaco -sarà significativa la connessione che la vicinacasa di riposo comunlae riuscirà a stabilirecon il centro diruno di Villa Ciceri, che saràfrequentato da anziani che vivono in famigliao conservano la propria autosufficienza, mache qui troveranno l’opportunità di trascorrerein compagnia una parte della giornata”.L’investimento complessivo di ALER eRegione per la ristrutturazione dell’edificio èCUCINA FEDERICA300 cm. anta opaca,con elettrodomestici classe A,con rubinetteria e doppia vasca compresa.CAMERETTA ECO285 cm. con doppio letto, unoestraibile.cucineCAMERA ECOCon armadio 6 ante a battente.€1290 COMPOSIZIONE COME FOTO. €490€390camerettereteelettrosaldataDIVANOLETTOdivani letto a partire daa€200cameredivaniRilievo misure gratuito - Preventivo senza obbligo di acquisto - Progettazione computerizzata ambienti - Trasporto e montaggio - Pagamenti rateali - Ampio parcheggio


10 alerL’attività negli altri cantieri ALERa <strong>Lecco</strong> e in provinciaaler11che a suo tempo ne era stata aggiudicataria,infatti, è fallita, e ciò ha comportato lanecessità di riaggiornare il progetto eripetere la procedura d’appalto.Nello stabile di via Toti, a Germanedo,soggetto a ristrutturazione, sono statecompletate le demolizioni e si è procedutoalle partizioni interne degli appartamenti ealla sostituzione del tetto.Particolarmente avanzato si presental’intervento per la ristrutturazione deglialloggi della Caserma dei Carabinieri, incorso Martiri della Liberazione. La previsioneè che per il prossimo mese di settembre sipossa procedere alla conclusione dei lavori ealla consegna delle chiavi degli alloggi.Entro fine luglio, a seguito della rescissionedel contratto con l’impresa precedente,verranno iniziati anche i lavori per lacostruzione dell’edificio di via Gorizia, inrione di Rancio, dove saranno realizzati12 alloggi a canone sociale e 12 box diservizio.A breve, infine, partiranno i lavori suuna decina di edifici in provincia per lasostituzione delle caldaie a condensazioneobsolete e la messa in regola degli impianti:ogni calorifero sarà dotato di valvola ditermoregolazione ed ogni alloggio avràuna contabilizzazione autonoma del caloreconsumato.Sotto: alcuneimmagini del cantiereper la ristrutturazionedegli alloggidella Caserma deiCarabinieri, in corsoMartiri a <strong>Lecco</strong>.Sopra: il cantiere delprimo intervento di36 alloggi a canonesociale, in costruzionea <strong>Lecco</strong>, in via Mons.Polvara.Sotto: il cantiere perla ristrutturazionedell’edificio di viaToti, sempre nelcapoluogo.alerProseguono intanto gli interventi negli altricantieri dell’ALER aperti nel capoluogo.In via Polvara, nel quartiere di Belledo,nel primo dei due cantieri aperti per lacostruzione di 72 alloggi complessivi,l’edificio, che sarà destinato ad accogliere36 abitazioni a canone sociale, si presentaultimato a livello strutturale e con giài tavolati di ripartizione interna deglialloggi. Sono attualmente in corso i lavoriper la realizzazione degli impianti, la cuiultimazione è prevista per fine anno.I lavori di realizzazione del secondo edificio,che ospiterà altri 18 alloggi a canonesociale e 18 a canone moderato, sarannoinvece riappaltati entro fine luglio: l’impresa


12 13regioneregioneZambetti: “Un patto per la casa che diarisposte innovative al bisogno di abitazione”Domenico ZambettiAssessore regionalealla CasaL’Assessoreregionale allaCasa in visita a<strong>Lecco</strong> incontraALER, istituzionie operatoriprivati perfare il puntosui progettidi RegioneLombardiain tema dipoliticheabitative.regioneIn provincia di <strong>Lecco</strong> si contano 2.800 alloggidi edilizia residenziale pubblica, il 65 per centodei quali è di proprietà dell’ALER e il restante35 per cento dei Comuni. La quasi totalità èaffittata a canone sociale e complessivamentevi abitano 6.000 inquilini. Questa la fotografiadel patrimonio immobiliare pubblico, scattataa <strong>Lecco</strong>, il 14 aprile scorso, dall’Assessorealla Casa della Regione Lombardia DomenicoZambetti, durante la quarta tappa del giro chelo ha visto recarsi nelle province lombarde.L’incontro è stata l’occasione non solo perfare il punto sui programmi e le iniziative diRegione Lombardia sul tema della casa, maanche per un confronto con i rappresentantidi ALER, dei costruttori, delle organizzazionisindacali, delle cooperative edilizie e deivertici della Camera di commercio. “RegioneLombardia - ha affermato nell’occasioneZambetti - è convinta che occorre avviareun dialogo che possa ispirare le direttricioperative della futura politica per l’abitare.L’attenzione e l’ascolto sono e sarannole parole chiave dell’impegno di RegioneLombardia per rispondere ai nuovi fabbisogniabitativi”.Intercettare i nuovi bisogni“Parlare di housing sociale - ha sostenutol’Assessore Zambetti - vuol dire approfondireil concetto di edilizia popolare, perché solocosì è possibile rispondere sia ai bisogni dellepersone, sia a quella necessità di progressivomutamento e rinnovamento delle nostre città.Sono queste le ragioni che spingono RegioneLombardia ad occuparsi di housing sociale. Einnovazione è la parola chiave che conduce lanostra azione di governo”.Da recenti indagini emerge infatti che il costodell’abitare attualmente assorbe, in media,quasi un terzo dei redditi familiari. E tale datoè aumentato nel tempo, specie se rapportatoalla capacità reddituale delle famiglie. Diconseguenza, diventa necessario riformulare gliinterventi, partendo dalle nuove caratteristicheche descrivono l’attuale disagio abitativo. “Lastabilità familiare, abitativa ed economica- ha continuato Zambetti - ha lasciato ilposto alla mobilità territoriale e lavorativa.Assistiamo al passaggio da una richiestaabitativa definitiva ad una temporanea. Non èche manchino le case, ma manca un certo tipodi casa, l’offerta non trova corrispondenzacon le caratteristiche della domanda. Occorrequindi chiedersi non quante case servano, maquali e per chi”.La società, infatti, è in continua evoluzioneed è necessario saper intercettare semprenuovi bisogni: “La nostra Giunta pone lafamiglia al centro, e una famiglia senza casanon può dirsi tale”, ha affermato l’Assessoreregionale. “Guardare al problema casa dellefamiglie significa occuparsi sia di quelle chevivono in situazione di disagio economico,ma anche di quelle che, pur non essendodisagiate, non riescono ad accedere al liberomercato per permettersi un alloggio in affittoo in acquisto. - ha continuato - E, ancora,significa riuscire a dare risposte alle nuovefrange di povertà economica e sociale, tra lequali emergono le famiglie mono-parentale,costituite da un solo componente con figlia carico. Infine, non dobbiamo dimenticarele famiglie composte da una sola persona:spesso si tratta di separati o divorziati, inparticolare uomini, che, dovendo contribuireal mantenimento della propria famiglia, nonriescono a permettersi affitti di mercato, nétanto meno una casa di proprietà”.Un patto per la casaPurtroppo occorre misurarsi con unacrescente scarsità di risorse che la pubblicaamministrazione può mettere in campo rispettoal passato: “Il tema delle risorse - ha dettoancora Zambetti - impone scelte innovative eun pizzico di fantasia. Dobbiamo ripensare ilnostro ruolo rispetto alle nuove politiche daattuare e ai nuovi servizi da erogare”.Il punto di partenza è il lavoro che si staportando avanti per rinnovare il quadrolegislativo nell’ambito del testo unicosull’edilizia residenziale pubblica, introducendonuove proposte di aggiornamento dellalegislazione di settore e nuove regole perla partecipazione dei privati nell’ambitodell’housing sociale.In questa direzione Regione Lombardia staoperando per la definizione di un ‘Pattoregionale per la Casa’, uno strumentostrategico che vuole essere anche leva perresponsabilizzare i soggetti istituzionali,economici e sociali della nostra Regioneattraverso il coinvolgimento di tutti glioperatori del settore abitativo e del sistemaeconomico-finanziario nell’attuazione di nuovepolitiche residenziali. “Regione Lombardia- ha proseguito Zambetti - ha programmatointerventi di riqualificazione che incidonosu un patrimonio complessivo di ediliziaresidenziale pubblica di circa 170 mila alloggie consentono un miglioramento complessivodei quartieri dal punto di vista qualitativo(efficienza energetica, contesto ambientale,sicurezza), fornendo, nello stesso tempo,una grande opportunità per il mercato deglioperatori, in una fase congiunturale ancoradifficoltosa”.L’individuazione di nuove aree, l’innalzamentodel livello qualitativo degli alloggi popolari,la costituzione e lo sviluppo di strumentifinanziari quali i Fondi immobiliari sonosolo alcune delle linee di azione che RegioneLombardia sta sviluppando in modo sinergicoe che andranno a costituire gli assi del nuovo‘Patto per la Casa’ in Lombardia. “Stiamolavorando - ha spiegato Zambetti - per farpartire, nel prossimo mese di settembre, unfondo immobiliare che coinvolga la Cassadepositi e prestiti, gli istituti di creditoma anche i privati. Il nostro obiettivo èraggiungere i 400 milioni di euro. Un altroaiuto per i cittadini lombardi”.L’intervento in ProvinciaProprio in tema di “Piano Casa”, due sono gliinterventi previsti in ambito provinciale lecchese:quello promosso dal Comune di Malgrate (4appartamenti) e quello promosso dall’ALERdi <strong>Lecco</strong> (a <strong>Lecco</strong>, 14 nuovi appartamenti invia Monte Sabotino), con un finanziamentocomplessivo di 2,2 milioni di euro. L’Assessoreregionale ha anche ricordato l’importantecontributo offerto da Regione Lombardia perla realizzazione di nuovi alloggi, spazi per ladidattica, la ricerca e lo studio: per la sede delPolitecnico di <strong>Lecco</strong> è previsto a riguardo un cofinanziamentodi circa 1,7 milioni di euro per di200 posti letto.Accanto alle politiche di incremento delpatrimonio immobiliareper le fasce deboli,Regione Lombardia ha indirizzato le proprieenergie a favore delle famiglie con particolarisituazioni di disagio anche economico.”Inparticolare - ha precisato Zambetti - nel2010, con il Fondo sostegno affitti, inprovincia di <strong>Lecco</strong> sono state finanziate,con la partecipazione delle amministrazionicomunali, circa 1.950 domande percomplessivi 1,7 milioni di euro. Il contributodi 2.000 euro erogato una tantum per icittadini sottoposti a sfratto e quello di 1.500euro per i licenziati, è stato assegnato, dal2009 ad oggi, a 166 cittadini”.Per quanto riguarda il contributo per l’acquistodella prima casa, rivolto principalmente allefamiglie di nuova formazione, in provincia di<strong>Lecco</strong> sono stati concessi 802.000 euro.“Non è chemanchino le case,ma manca uncerto tipo di casa,l’offerta non trovacorrispondenzacon lecaratteristichedella domanda.Occorre quindichiedersi nonquante caseservano, ma qualie per chi”.


16 17regioneregioneLa scommessa sui giovani perun futuro più verdeDal lago una grande opportunitàper produrre energia termicaGiulio De Capitani,Assessore regionaleall’AgricolturaRegioneLombardiapunta sullegiovanigenerazioniper creare unacultura piùattenta ai valoridell’agricoltura.regioneNei giorni scorsi, proprio a <strong>Lecco</strong>, ha conclusoil giro che l’ha portato ad incontrare glistudenti degli istituti agrari e di quelli tecnicidelle diverse province per parlare di agricoltura.In città è stato accolto dalle ultime classidell’Istituto “Bovara” per geometri, ed è stataun’accoglienza davvero inaspettata: “Horegistrato una notevole apertura da partedei giovani verso il tema dell’agricoltura:la voglia di saperne di più, di entrare incontatto con questo mondo e, in molticasi, anche di pensare ad una collocazioneprofessionale in questo contesto”.È particolarmente soddisfatto l’Assessoreregionale all’Agricoltura Giulio De Capitaniper il risveglio di attenzione che l’agricolturasta conoscendo, soprattutto da parte deigiovani, testimoniata anche dalla grandepartecipazione in occasione della recentemanifestazione “Oscar Green”, promossa daColdiretti Lombardia: “Regione Lombardia- osserva l’assessore De Capitani - vede neigiovani una risorsa preziosa per tutti i settoriproduttivi. In particolare in agricoltura, dovemaggiori sono le difficoltà legate al ricambiogenerazionale. Per questo abbiamo finanziatotutte le domande della Misura 112 delProgramma di sviluppo rurale, dedicata allenuove leve del settore primario: 991 progettiammissibili per un totale di oltre 23 milionidi euro”.Del resto questo ritorno al verde è testimoniatoanche dalla crescita, un po’ ovunque, dellapratica dei cosidetti “orti domestici”: “Tornarea coltivare anche piccole superfici di terraè un dato culturale molto importante. È unmodo per riavvicinarsi alla nostra terra.In questo, un compito importante possonosvolgerlo i pensionati, che hanno il compitodi trasmettere la memoria storica agricolaalle nuove generazioni”.Proprio ai giovani, a cominciare dai piùpiccoli, e alle loro famiglie si indirizza il riccoprogramma di interventi promossi da RegioneLombardia in tema di educazione alimentare:“In collaborazione con il Ministero, abbiamovoluto coinvolgere direttamente le scuoleprimarie, con l’obiettivo di sostituire ilconsumo delle merendine con prodottiortofrutticoli, aumentando le porzioni difrutta e verdura consumate. Nell’annoscolastico appena concluso sono statiinteressati 480 istituti, per un totale di 185mila alunni, ai quali è stata distribuita fruttadi stagione di qualità, ortaggi e succhi. Oltrealla distribuzione di frutta a scuola, si sonomesse in campo alcuni supporti didattici”.Accanto a questa, un’altra azione è statacondotta sui comuni, nell’ambito del progetto“Metti il bio nella tua mensa”, con la rispostadi 598 comuni, che rappresentano il 70%della popolazione.Expo 2015 rappresenta indubbiamenteun’occasione importante in questo contesto:“Nel nuovo anno scolastico - concludel’assessore - proporremo due progetti: “Cibo,cultura e identità” e “Cosa mangia il mondo”,entrambi strettamente legati alle tematicheche saranno affrontate nel contesto di Expo2015, e lanceremo il progetto sperimentale“Dalla terra alla tavola. Metodi sostenibili perla produzione di cibo”. Lavorare sui giovani èla scommessa che ci siamo dati per creare lecondizioni di un futuro ancora più verde perla nostra regione”.S“Sostenere azioni di ricerca industrialiper sfruttare tutte le possibilità diutilizzo delle fonti rinnovabili di energiaè un obiettivo compatibile con la nostraeccellenza regionale, grazie alla diffusapresenza di centri di ricerca, universitàe industria specializzata. Bisognasfruttare tutti gli spazi che il pianoenergetico regionale offre e ottenere anchedall’Unione Europea gli appoggi necessarisulle linee di finanziamento ai programmidi ricerca nel settore”.Ad affermarlo è Carlo Spreafico, lecchese,Consigliere regionale Segretario dell’Ufficiodi Presidenza del Consiglio Regionale,che lancia una proposta: “Utilizzare ilbacino del Lario per produrre energiacon pompe di calore, attraverso unorganismo consortile tra <strong>Lecco</strong> e Como,che promuova un progetto di valoreinternazionale che trasformi il Lario inuna riserva di energia. In questo modo sientra nella filiera dei produttori di energiache vede già protagonisti l’arco alpinovaltellinese e l’asta dell’Adda”.È il tema dello sviluppo delle fontirinnovabili, che stanno vivendo unmomento favorevole e la cui crescitanell’U.E. è stimata al 7,6% annuo finoal 2030. Un settore in cui la Germania èleader con il 58% degli occupati (400 milain Europa) e il 55% del fatturato U.E.“In Italia si stima che entro il 2020si possano creare fino a 250 milaposti di lavoro. In Lombardia, nelsolo fotovoltaico, entro il 2020 si puòaumentare di otto volte gli attualioccupati (da 3 mila a 25 mila) a cuivanno aggiunte le altre fonti rinnovabili.In Lombardia entro il 2020 dovremoarrivare a produrre 3 volte in più energiacon fonti rinnovabili. Se si escludedi poterlo fare con ulteriore energiaidroelettrica, è chiaro che bisogna puntaresu pompe di calore, solare, biomasse ebiogas; con un grande piano di incentivipubblici indirizzato a questo obiettivo”.È in questo contesto che Spreafico sostienel’importanza di valorizzare l’energia termicaattraversp lo sfruttamento di acque e suolo:“Si tratta di energia conveniente da unpunto di vista sia economico che logisticoper le nuove costruzioni, soprattutto sesituate vicino a laghi o corsi di acquasuperficiali o sopra falde di notevolicapacità e non troppo profonde. Pertanto èragionevole attendersi da questa fonte uncontributo notevole per una significativariduzione della dipendenza dalle fontienergetiche fossili”.Un secondo tema, correlato a questo,è quello del governo del livello dellago, che oggi emargina le popolazionirivierasche per concentrare altrove ilpotere di gestire la diga di Olginate.Soprattutto il nostro territorio appareescluso dai ritorni economici che l’acquagarantisce con la produzione idroelettrica aRegione Lombardia, Sondrio e in primis aiproduttori e agricoltori.“Attualmente il Lario funziona solo dasifone inerte schiacciato tra gli invasi diacqua a Nord e i consumatori agricolidella bassa che detengono sia il poteredi decidere che i vantaggi economici,mentre chi ci vive è un soggetto passivoche subisce le scelte sia a nord che a suddi chi usa l’acqua. Difficile continuarea sopportare i costi di questa situazioneche incide sia sulle opere infrastrutturalifronte lago, sia sullo sfruttamentoturistico di spiagge, attracchi, darsene,senza poter svolgere un ruolo di indirizzosull’uso locale dell’acqua, ma ricevendoin cambio semplici e modesti rimborsieconomici”.Carlo Spreafico,Consigliereregionale Segretariodell’Ufficio diPresidenza delConsiglio Regionale“Occorre ancheriportare sulterritorio lagestione dellivello del Lago,dai cui ritornieconomicioggi siamototalmenteesclusi”.


18 regioneprovincia19Stefano Galli,Consigliere regionaleVicepresidente dellaCommissione Sanità“Il Piano SocioSanitarioRegionalemira a unariorganizzazioneall’insegnadell’efficienza edell’eccellenzadel sistemadella sanità inLombardia”.regioneLa sanità lombarda punta sulleeccellenze. A cominciare da <strong>Lecco</strong>S“Sotto il profilo sanitario, la Lombardiasi presenta come un’eccellenza di assolutolivello. Lo dicono i dati, a cominciare dallacostante crescita delle prestazioni per pazientiche provengono da altre regioni. Questo è unfatto che, se da un lato ci riempie d’orgoglio,dall’altro ci preoccupa, in quanto significache il resto d’Italia non viaggia ai nostri stessiritmi”.Così il lecchese Stefano Galli, capogruppodella Lega Nord in Consiglio regionale eVicepresidente della Commissione Sanità, siesprime su un tema su cui ha maturato oltrevent’anni di esperienza a livello lombardo.A preoccuparlo sono soprattutto i tagli che,nonostante un bilancio virtuoso in materia,rischiano di penalizzare l’impegno della nostraRegione: “I tagli imposti da Tremonti sonodettati dall’esigenza di guidare l’economiadel nostro Paese verso un obiettivo positivo.Tuttavia noi auspicheremmo interventi piùmirati: Regione Lombardia ha dimostratodi saper chiudere i propri conti in pareggio,mentre la maggior parte delle altre regioni nonè stata in grado di farlo. Così, oltre a vedercii fondi ridotti, siamo costretti a partecipareper il 54 per cento al Fondo di solidarietàinterregionale”.Come dire, oltre il danno la beffa. Ma qual’èla ricetta che in questi anni ha consentitoa Regione Lombardia di crescere in qualitàe prestazioni sotto l’aspetto sanitario?“Sicuramente in primo luogo una gestionecollegiale e condivisa tra i diversi Assessorati.Inoltre Regione Lombardia, diversamente daaltre regioni, sa utilizzare al meglio i FondiEuropei. Infine vi è il rapporto pubblico/privato: un rapporto all’insegna dellacompetizione reciproca, che ha permesso atutto il sistema di migliorare”.Specchio di questo processo è il Piano SocioSanitario Regionale approvato lo scorso annoed in vigore fino al 2014. “Questo Piano miraa una riorganizzazione del sistema regionaleall’insegna dell’efficienza e dell’eccellenza.Emblematica è l’introduzione in esso dellasperimentazione relativa agli ospedali dibassa complessità, destinati a pazienti nonpiù acuti, che assicurano al paziente lagiusta attenzione, riducendo tuttavia i costi digestione”.Parlando di eccellenze nella sanità, non si puònon parlare di <strong>Lecco</strong>: “Sono stato tra gli arteficidell’istituzione della cardiochirurgia a <strong>Lecco</strong>,oggi diretta dal prof. Gamba. In pochissimotempo ha scalato i gradini dell’eccellenza alivello regionale, per posizionarsi al quintoposto in assoluto. Fondamentale, in talsenso, è stata anche la decisione di trasferirea <strong>Lecco</strong>, a fianco della cardiochirurgia, lariabilitazione cardologica, la terapia intensivae la cardiologia: il malato viene preso in caricoin tutto il suo percorso ospedaliero”.Altra eccellenza è Bellano: “Insieme al nuovodirettore generale dell’Ospedale di <strong>Lecco</strong>,Mauro Lovisari, stiamo lavorando perchéBellano possa diventare un polo di riferimentonazionale per la riabilitazione dei grandiinfortunati. A testimonianza che, in provincia,non vogliamo chiudere alcun presidio”.Il Terzo Settore in provincia di <strong>Lecco</strong>:una realtà viva, che va sostenutaM“Manifesta è una vetrina unica nel suogenere, che colpisce per la sua vitalità erispecchia la ricchezza di una realtà, quelladel volontariato e del Terzo Settore, che moltici invidiano”.Il successo di “Manifesta”, l’evento di Osnagodedicato alla valorizzazione del Terzo Settoregiunta alla sua quindicesima edizione, èancora fresco. Nonostante la crisi economica,sembra che il volontariato in provincia di<strong>Lecco</strong> continui a rappresentare una importanterealtà. Ma Antonio Conrater, Assessore aiServizi alla Persona della Provincia di <strong>Lecco</strong>,non nasconde la sua preoccupazione: “Nonmancano segnali negativi sulla tenuta diquesto tessuto in un momento in cui la crisieconomica non si è ancora arrestata. Inquesti anni sono venute meno le risorse perproseguire in alcuni progetti. Tuttavia, inoccasione di questa manifestazione, abbiamovoluto lanciare un messaggio: l’invito ad unareazione positiva, perché la molla di volerfare qualcosa di buono per gli altri possarinascere”.Del resto la stessa analisi della societàlecchese fa emergere questa situazionedi difficoltà: “Nel primo rapporto sullaprovertà in provincia di Leco, recentementepresentato, si evidenzia una crescita, siapure non allarmante, della povertà nelnostro territorio. Adesserne interessate sonomolte persone che, finoa ieri, non si trovavanoin situazioni difficili, masulle quali la crisi hainciso inesorabilmente. Èun campanello d’allarmea cui, come Provincia,prestiamo particolareattenzione”.Ma cosa fa nel concretola Provincia di <strong>Lecco</strong> difronte a questa situazione? “La Provincia nonha funzioni operative ma di coordinamento.In tal senso abbiamo realizzato alcuneiniziative, primo tra tutti l’Accordo diProgramma provinciale, un tavolo aperto atutte le istituzioni e ai portatori di interesse,con l’obiettivo di porre le basi di unwelfare realmente distribuito, che coinvolgamaggiormente le famiglie. La famiglia èinfatti il perno di un nuovo sistema socialeche si rende urgente creare”.Eppure la crisi rischia di ricadere propriosulle spalle delle famiglie: “Dobbiamo fare inmodo che la società civile e lo stesso mondoeconomico si rendano conto della necessità disostenere le famiglie. Tanto più, per esempio,un anziano o un malato è aiutato a restarenella propria dimora, tanto meglio può esserecurato e tanto meno incide sul costo dellasocietà”.È con questo spirito, per altro, che laProvincia si è attivata per favorire la diffusionedella nuova figura degli “amministratori disostegno”: “Si tratta di veri e propri tutoriper persone particolarmente fragili, nominatidall’autorità giudiziaria, che forniscono unappoggio in alcuni momenti critici”.Altro tema al centro dell’azione politica dellaProvincia è quello dei minori: “Anche inquesto caso, come per gli amministratori disostegno, è necessario chele istituzioni coinvolte sicoordinino e uniscano leproprie risorse. Solo inquesto modo è possibilefavorire la diffusionedella pratica dell’affido,che permette ad ungiovane di risolvere ipropri problemi,senza dover ricorrerenecessariamente allecomunità di recupero”.Antonio Conrater,Assessore Servizialla Persona dellaProvincia di <strong>Lecco</strong>“Non mancanosegnali negativisulla tenuta diquesto tessuto,nella attualesituazione dicrisi. Tuttavia,crediamo nellapossibilità diuna reazionepositiva”.provincia


20 provinciaLa <strong>Lecco</strong> che vogliamo: la persona el’ambiente al centro del nuovo PGTprovincia21Virginio Brivio,Sindaco di <strong>Lecco</strong>“Di fronte allenuove esigenzedi casa, ilprivato devefarsi carico didare risposteconcrete,nella messa adisposizionedi alloggi invendita e inaffitto”.provinciaL“La <strong>Lecco</strong> che vogliamo contribuire adisegnare è una città più equilibrata nelrapporto tra volumi e qualità; una cittàpolicentrica, in cui i quartieri possanoessere rivitalizzati; una città fedele alla suatradizione industriale ma anche aperta alletrasformazioni che l’innovazione tecnologicaha determinato nel mondo dell’impresa; unacittà più vivibile sia per chi ci vive che perchi la frequenta”.Da più di un anno alla guida della città di<strong>Lecco</strong>, il Sindaco Virginio Brivio e la sua giuntasono oggi alle prese con la fase più delicatae importante del nuovo Piano di Governo delTerritorio, che disegnerà la <strong>Lecco</strong> del domani.Un passaggio centrale, sia per la città cheper l’amministrazione, che si concluderà conl’adozione del Piano adottobre: “Il nuovo PGT è stato impostatocon un’ottica completamente diversa rispettoal vecchio Piano Regolatore, che teneva inconsiderazione una sola funzione, legataquasi esclusivamente all’attività edilizia. Ilnuovo PGT tiene infatti conto che il governodel territorio deve fondarsi su una pluralitàdi aspetti, che spaziano nei vari campi:economico-finanziario, strategico, sociologicoe sportivo. Al centro del nostro lavoro èstata messa la persona e le sue interrelazionicon gli altri e con l’ambiente circostante.Per questo, i primi elaborati messi a puntosono stati quelli del Piano dei Servizi, cheprevedono la realizzazione della cosidetta“città pubblica”. Solo dopo aver definito lefunzioni ed i servizi di cui la città ha bisognosi può parlare delle sue trasformazioni”.Ma quali sono gli obiettivi che la giuntaBrivio si propone di ottenere? “Il primoobiettivo definito è il “consumo zero” diterritorio. Per questo lo sviluppo della Cittàè stato mantenuto all’interno del perimetrourbano senza ulteriori incrementi di areeedificabili. Inoltre vogliamo che <strong>Lecco</strong>mantenga la propria vocazione industriale:per questo sono state individuate aree perlo sviluppo industriale e per altri tipi diattività, individuando zone non strettamenteinterconnesse con quelle residenziali eintroducendo la nuova area industriale suvia Valsugana. Infine ci poniamo l’obiettivodella riduzione della possibilità di fare nuoveedificazioni, attraverso l’eliminazione diquelle zone Produttive Centrali, dove orainvece c’è questa possibilità. In queste areeera prima possibile costruire moltissimo. Conil nuovo PGT abbiamo diminuito la possibilitàdi edificare di oltre il 60%, abbassandol’indice da 1,6 mq/mq a 0,6 mq/mq”.Cuore del PGT sono gli ambiti ditrasformazione. “Si tratta di grandi areeall’interno della città, 19 in tutto, oggiabbandonate o poco sfruttate, che devonoessere restituite alla città stessa. È in questiambiti che è prevista la “città pubblica”:tutti gli operatori e i privati che intendonointervenire all’interno di queste aree, devonoobbligatoriamente cedere l’area prevista dalPiano dei Servizi per realizzare infrastrutturedi carattere pubblico e quantificare le aree perservizi indotte direttamente dall’intevrento.È un modo per porre fine alla pratica dellamonetizzazione degli standard: cioè pagaresoldi al Comune, senza contribuire a creareservizi per la comunità e i cittadini”.Il PGT prevede tuttavia dei meccanismipremianti: “L’amministrazione comunale si èposta alcuni obiettivi: edilizia convenzionata,potenziamento delle urbanizzazioni,costruzioni rispettose dell’ambiente e abasso impatto ambientale. Chi contribuisceal raggiungimento di questi obiettivi, puòottenere fino ad un massimo del 15% in piùdegli indici volumetrici”.Il nuovo strumento dedica particolareattenzione al tema del social housing: “Neigrossi ambiti di trasformazione è previstoun vero e propriosocial housing: chi vuolecostruire, deve infatti destinare in queste areeobbligatoriamente il 10% di quanto edificaall’edilizia residenziale in affitto agevolatoper i giovani e le fasce più deboli della città,a prezzi pattuiti con l’amministrazione. Ciòpermetterà. per altro, di non creare ghetti,ma di favorire l’integrazione sociale, conbenefici anche sulla sicurezza e l’ordinepubblico. Crediamo in particolare che, difronte ai nuovi bisogni dell’abitare che lasocietà manifesta, il privato debba farsicarico di dare risposte concrete, nella messaa disposizione di alloggi sia in vendita che inaffitto per una fascia di mercato intermedio”Accanto a questi interventi, il Comunepensa anche ad altre iniziative nell’ambitodell’housing sociale: “Da un lato, sul pianodell’edilizia residenziale pubblica congraduatoria, intendiamo concludere gliinterventi in corso con ALER e individuarenuove aree da destinare ad ulterioriinterventi, oltre a sistemare gli edifici diproprietà comunale esistenti, a cominciaredai 70 alloggi di via Belfiore. Poi abbiamoattivato nuovi contatti con associazioni efondazioni che lo scopo preciso di promuoverel’edilizia sociale, con l’obiettivo di farrealizzare loro alloggi a prezzi convenzionatie realizzare nuove strutture aggregative afavore, per esempio, degli anziani”.La parola d’ordine, dunque, è una migliorequalità della vita: “Vogliamo favorirela mobilità dolce, proseguire l’asseciclopedonale sul lungolago, creare deipercorsi pedonali sui torrenti, favorire unafruizione e un rapporto più diretto con illago. Abbiamo delle risorse paesaggisticheche meritano di essere recuperate evalorizzate, sia per chi vi abita, sia per chiviene a <strong>Lecco</strong> per lavoro o turismo”.“Ci siamo postiquesti obiettivi:ediliziaconvenzionata,potenziamentodelleurbanizzazioni,costruzionirispettosedell’ambiente ea basso impattoambientale. Chicontribuisceal lororaggiungimentopuò ottenerefino ad unmassimo del15% in piùdegli indicivolumetrici”.


ubrica23CENTRALINO 0341.358.311FAX 0341.358.390LECCOVia Amendola, 4Tel. 0341. 228611Fax 0341. 353293CALOLZIOCORTEP.zza Mercato, 1/AMERATEVia Cerri, 51ACEL Serviceriscalda eillumina la tuaprovinciaUFFICIO PROTOCOLLO 0341.358.312SETTORE TECNICOUfficio manutenzione ordinaria e pronto intervento:• Città di <strong>Lecco</strong> e Valmadrera 0341.358.356• Calolziocorte 0341.358.330• Provincia 0341.358.320• Alloggi di proprietà Comunale 0341.358.356UFFICIO TECNICO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA 0341.358.326SETTORE AMMINISTRATIVO• Anagrafe 0341.358.313• Bandi e assegnazioni 0341.358.322• Contratti 0341.358.323SERVIZIO AMMINISTRATIVO-CONTABILE• Servizio a rimborso 0341.358.315• Canoni e bollettazione 0341.358.317• Ragioneria 0341.358.314UFFICIO PRESIDENZA E DIREZIONE GENERALE 0341.358.345Sito internet: www.aler.lecco.itE-mail: info@aler.lecco.itE-mail Direzione Generale: direzione.generale@aler.lecco.itORARI DI APERTURA UFFICI• Sede di <strong>Lecco</strong>Lunedì - Mercoledì - Venerdì: ore 9,00 12,00Martedì - Giovedì: 9,00 - 12,00 e 14,30 - 12.30• Sportello presso Comune di MerateMartedì: 15,30 - 16,30OGGIONOP.zza Manzoni, 5VENDITA GASED ENERGIAELETTRICAinfo@acelservice.itwww.acelservice.itSINDACATI DEGLI INQUILINI• SICET - Via Besonda 11, <strong>Lecco</strong> 0341 27.55.55• SUNIA - Via Besonda 11, <strong>Lecco</strong> 0341 28.41.39• UNIAT - Corso Martini 54, <strong>Lecco</strong> 0341 36.62.14rubrica

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