EOLOGOGL’Editoriale<strong>del</strong> PresidenteEugenio Di LoretoPresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>UN ANNO FORMIDABILE E’ passato un anno dal rinnovo <strong>del</strong>Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. E’ stato un anno denso di attività e impegni, affrontato da tutti icomponenti con senso di responsabilità ed entusiasmo pari al numero e alla complessità<strong>dei</strong> problemi da risolvere e degli impegni assunti con gli iscritti.Innanzi<strong>tutto</strong> voglio sottolineare il ruolo svolto nei servizi per il disbrigo <strong>del</strong>le numerosepratiche amministrative dal nostro efficiente personale di segreteria (che si è arricchitocon l’impiego part-time di una unità operativa) ben coordinato dall’ottimo Segretario,Marina Fabbri.Un prezioso lavoro, ma poco evidente per chi osserva dall’esterno, è stato svolto dalTesoriere Troncarelli, che ha studiato diligentemente la contabilità pubblica e, attraversoun confronto costante con il Consiglio Nazionale, ci ha consentito di vedere approvato ilbilancio 2010 senza rilievi.Uno degli aspetti fondamentali che hanno caratterizzato le nostre attività è stato quello<strong>del</strong>la partecipazione, con il coinvolgimento diretto degli iscritti alle attività Ordinistiche,con la costituzione di 5 Commissioni Provinciali, attraverso diversi incontri presso lanostra sede, ma soprat<strong>tutto</strong> nelle realtà locali (Rieti, Frosinone e Viterbo) durante i qualisi è instaurato un dialogo costruttivo.Uno sforzo organizzativo impegnativo è stato profuso nella realizzazione di corsi relativiall’aggiornamento professionale: ben 9 Corsi organizzati, con un numero di partecipantipari a 840, una spesa sostenuta di circa 1400 Euro, per un totale di 720 crediti APCconseguiti. Tali eventi, predisposti dalla apposita Commissione coordinata dal dinamicoGigi Giannella, hanno offerto agli iscritti la possibilità di approfondire il loro standardprofessionale, ma soprat<strong>tutto</strong> hanno rappresentato occasioni per confrontarsi e conoscersi.Abbiamo inoltre patrocinato più di 150 Corsi ed eventi organizzati da altri Enti, tramitel’apposita Commissione presieduta dal Consigliere Claudio Paniccia. Devo anchericordare l’eccellente contributo di idee ai lavori <strong>del</strong> Consiglio fornito dal Prof. Capelli,dimessosi nel mese di maggio.Importanti novità sono rappresentate dalla istituzione di tre nuove Commissioni:“Giovani iscritti”, “Geotermia” e “Scuola”, alle quali hanno collaborato, rispettivamenteaccanto ai Consiglieri Ruisi, Spalvieri e Tufoni, numerosi iscritti, portando avanti unaserie di proposte concrete e innovative.Uno <strong>dei</strong> principali obbiettivi è stato quello <strong>del</strong>la Comunicazione, con la creazionedi un nuovo sito web, che viene costantemente aggiornato da un equipe di colleghi/collaboratori esterni, brillantemente coordinati dal Consigliere Guida, la quale è ancheil Direttore <strong>del</strong> Notiziario, che da quest’anno ha assunto una nuova veste grafica e dicontenuti.Accanto alle attività istituzionali, sono stati stabiliti proficui rapporti di collaborazionecon le Amministrazioni Pubbliche, che hanno portato, in special modo con il Comune diRoma, ad importanti attività di valorizzazione <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> geologo nella CommissioneAlta Vigilanza sui Parcheggi, e nella stipula di una Convenzione con Roma-Metropolitane,grazie allo straordinario impegno profuso dal VicePresidente Garbin, in collaborazionecon il Consigliere Salucci.Altrettanto fruttuoso è stato il rapporto di collaborazione con gli altri Ordini Regionali,che ha visto un momento di alta valenza nel “Forum sul dissesto idrogeologico” <strong>del</strong> mesedi giugno a Roma, i cui lavori sono stati coordinati dal nostro Segretario Fabbri. Legrandi potenzialità ed il valore aggiunto che i livelli locali rappresentano per la nostracategoria costituiscono le basi per quell’affermazione lenta e difficile <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>lageologia nelle politiche di sviluppo e per configurare un geologo moderno ed adeguatoai mutamenti scientifici e tecnologici. Ritengo che gli Ordini regionali abbiano saputoportare all’attenzione <strong>del</strong>la opinione pubblica il ruolo <strong>del</strong> geologo, nella prevenzionedai rischi e nella pianificazione <strong>del</strong> territorio, nella gestione <strong>del</strong>le risorse e persino neimomenti drammatici <strong>del</strong>l’emergenza, per mettersi a disposizione <strong>del</strong>la società civile.Per tutte queste ragioni, in occasione <strong>del</strong>le imminenti elezioni di rinnovo <strong>del</strong> CNG, èauspicabile che si avvii un profondo rinnovamento, affinché il C.N. diventi un puntodi riferimento certo e insostituibile e non un ente distante e inavvicinabile agli iscritti.Per questo motivo invito tutti i geologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ad una massiccia partecipazione alleprossime consultazioni elettorali.PROFESSIONEGEOLOGO7
ACCELEROGRAMMI DIRIFERIMENTO PER GLI STUDI DIMICROZONAZIONE SISMICAAntonio ColombiGeologo, Regione <strong>Lazio</strong>acolombi@regione.lazio.itGuido MartiniGeologo, ENEAguido.martini@enea.itLa DGR <strong>Lazio</strong> 387/09 ha riclassificatosimicamente il territorio <strong>del</strong>laRegione sulla base <strong>dei</strong> criteri nazionalistabiliti dall’OPCM 3519/06. La stessa<strong>del</strong>iberazione prevede che la Regioneemani Linee Guida per gli studi diMicrozonazione Sismica (MS) ai fini <strong>del</strong>lapianificazione urbanistica e territoriale.Tramite una convenzione con la Regione<strong>Lazio</strong>, ENEA ha eseguito l’analisi <strong>del</strong>lapericolosità sismica regionale con l’obiettivodi raggruppare le Unità AmministrativaSismica (UAS) 1 in Gruppi (di seguitoCluster) con caratteristiche sismologicheomogenee. A partire dagli spettri dirisposta ad hazard uniforme calcolatidall’INGV 2 (probabilità di eccedenza inferioreal 10% in 50 anni) sono stati individuatiin base alle forme spettrali sei Cluster diUAS (fig. 1) e le relative sei forme spettralirappresentative. Per ogni UAS è statocalcolato il valore di Ag 0rifcorrispondentealla massima accelerazione attesa <strong>del</strong>suolo, vale a dire per T=0, calcolato come90 esimo percentile <strong>dei</strong> valori elaborati daINGV (probabilità di eccedenza inferiore al 10%in 50 anni) compresi all’interno <strong>dei</strong> relativiconfini amministrativi. Le NTC08 erelativa circolare 3 consentono, nell’analisidinamiche, l’utilizzo di registrazioni dieventi naturali a condizione che la loroscelta sia rappresentativa <strong>del</strong>la sismicità<strong>del</strong> sito e sia adeguatamente giustificatain base alle caratteristiche sismogenetiche <strong>del</strong>lasorgente, alle condizioni <strong>del</strong> sito di registrazione,alla magnitudo, alla distanza dalla sorgente edalla massima accelerazione orizzontale attesaal sito. Gli Accelerogrammi naturalidevono essere selezionati e scalati in mododa approssimare gli spettri di rispostanel campo di periodi di interesse per ilproblema in esame. Per le analisi dinamiche<strong>dei</strong> “sistemi geotecnici” (terreno-fondazione),per le analisi di Risposta Sismica Locale(RSL) e per l’instabilità <strong>del</strong> versante,dovranno essere utilizzati non meno dicinque Accelerogrammi. Conformementealle disposizioni contenute nelle NTC08,la selezione <strong>del</strong>le registrazioni naturali diriferimento è stata eseguita interrogando labanca dati accelerometrica European StrongMotion database 4 sulla base <strong>dei</strong> parametri4 Ambraseys N., Smit P., Berardi R., RinaldisD., Cotton F. & Berge-Thierry C., 2000.Dissemination of European Strong-MotionData. CD-ROM collection. European Council,Environment and Climate Research Programme.sismologici <strong>del</strong>la magnitudo e <strong>del</strong>la distanzaepicentrale, come risultanti dall’analisi<strong>del</strong>la pericolosità sismica regionale.Per ciascun Gruppo di UAS sono statecosì individuate le cinque registrazioniaccelerometriche naturali aventi le formespettrali più simili allo spettro ad hazarduniforme rappresentativo <strong>del</strong> Gruppo.Tali registrazioni sono state ulteriormenteadattate allo spettro di riferimentoseguendo una metodologia che consentedi mantenere le caratteristiche naturalidegli Accelerogrammi. Il risultato consistein registrazioni accelerometriche spettrocompatibilicon i livelli di pericolositàsismica <strong>dei</strong> singoli Gruppi di UAS. Tutti gliAccelerogrammi (quelli naturali e quelli spettrocompatibili)sono stati infine normalizzatial relativo picco di accelerazione, inmodo da poter essere successivamentescalati al valore di Ag 0rifcalcolato perla UAS di interesse. Per ciascuna <strong>del</strong>le402 UAS <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sul sito web <strong>del</strong>la1 Come definite e indicate nell’all. 1 <strong>del</strong>la DGR<strong>Lazio</strong> 387 <strong>del</strong> 22 maggio 2009.2 Convenzione INGV-DPC 2004 – 2006, ProgettoS1 “Proseguimento <strong>del</strong>la assistenza al DPCper il completamento e la gestione <strong>del</strong>la mappa dipericolosità sismica prevista dall’Ordinanza PCM3274 e progettazione di ulteriori sviluppi”.3 Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 – Istruzioniper l’applicazione <strong>del</strong>le “Nuove normetecniche per le costruzioni” di cui al DM 14gennaio 2008.8Fig. 1 – Distribuzione <strong>del</strong>le UAS classificate in gruppi omogenei di pericolosità sismica