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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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ACCELEROGRAMMI DIRIFERIMENTO PER GLI STUDI DIMICROZONAZIONE SISMICAAntonio ColombiGeologo, Regione <strong>Lazio</strong>acolombi@regione.lazio.itGuido MartiniGeologo, ENEAguido.martini@enea.itLa DGR <strong>Lazio</strong> 387/09 ha riclassificatosimicamente il territorio <strong>del</strong>laRegione sulla base <strong>dei</strong> criteri nazionalistabiliti dall’OPCM 3519/06. La stessa<strong>del</strong>iberazione prevede che la Regioneemani Linee Guida per gli studi diMicrozonazione Sismica (MS) ai fini <strong>del</strong>lapianificazione urbanistica e territoriale.Tramite una convenzione con la Regione<strong>Lazio</strong>, ENEA ha eseguito l’analisi <strong>del</strong>lapericolosità sismica regionale con l’obiettivodi raggruppare le Unità AmministrativaSismica (UAS) 1 in Gruppi (di seguitoCluster) con caratteristiche sismologicheomogenee. A partire dagli spettri dirisposta ad hazard uniforme calcolatidall’INGV 2 (probabilità di eccedenza inferioreal 10% in 50 anni) sono stati individuatiin base alle forme spettrali sei Cluster diUAS (fig. 1) e le relative sei forme spettralirappresentative. Per ogni UAS è statocalcolato il valore di Ag 0rifcorrispondentealla massima accelerazione attesa <strong>del</strong>suolo, vale a dire per T=0, calcolato come90 esimo percentile <strong>dei</strong> valori elaborati daINGV (probabilità di eccedenza inferiore al 10%in 50 anni) compresi all’interno <strong>dei</strong> relativiconfini amministrativi. Le NTC08 erelativa circolare 3 consentono, nell’analisidinamiche, l’utilizzo di registrazioni dieventi naturali a condizione che la loroscelta sia rappresentativa <strong>del</strong>la sismicità<strong>del</strong> sito e sia adeguatamente giustificatain base alle caratteristiche sismogenetiche <strong>del</strong>lasorgente, alle condizioni <strong>del</strong> sito di registrazione,alla magnitudo, alla distanza dalla sorgente edalla massima accelerazione orizzontale attesaal sito. Gli Accelerogrammi naturalidevono essere selezionati e scalati in mododa approssimare gli spettri di rispostanel campo di periodi di interesse per ilproblema in esame. Per le analisi dinamiche<strong>dei</strong> “sistemi geotecnici” (terreno-fondazione),per le analisi di Risposta Sismica Locale(RSL) e per l’instabilità <strong>del</strong> versante,dovranno essere utilizzati non meno dicinque Accelerogrammi. Conformementealle disposizioni contenute nelle NTC08,la selezione <strong>del</strong>le registrazioni naturali diriferimento è stata eseguita interrogando labanca dati accelerometrica European StrongMotion database 4 sulla base <strong>dei</strong> parametri4 Ambraseys N., Smit P., Berardi R., RinaldisD., Cotton F. & Berge-Thierry C., 2000.Dissemination of European Strong-MotionData. CD-ROM collection. European Council,Environment and Climate Research Programme.sismologici <strong>del</strong>la magnitudo e <strong>del</strong>la distanzaepicentrale, come risultanti dall’analisi<strong>del</strong>la pericolosità sismica regionale.Per ciascun Gruppo di UAS sono statecosì individuate le cinque registrazioniaccelerometriche naturali aventi le formespettrali più simili allo spettro ad hazarduniforme rappresentativo <strong>del</strong> Gruppo.Tali registrazioni sono state ulteriormenteadattate allo spettro di riferimentoseguendo una metodologia che consentedi mantenere le caratteristiche naturalidegli Accelerogrammi. Il risultato consistein registrazioni accelerometriche spettrocompatibilicon i livelli di pericolositàsismica <strong>dei</strong> singoli Gruppi di UAS. Tutti gliAccelerogrammi (quelli naturali e quelli spettrocompatibili)sono stati infine normalizzatial relativo picco di accelerazione, inmodo da poter essere successivamentescalati al valore di Ag 0rifcalcolato perla UAS di interesse. Per ciascuna <strong>del</strong>le402 UAS <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sul sito web <strong>del</strong>la1 Come definite e indicate nell’all. 1 <strong>del</strong>la DGR<strong>Lazio</strong> 387 <strong>del</strong> 22 maggio 2009.2 Convenzione INGV-DPC 2004 – 2006, ProgettoS1 “Proseguimento <strong>del</strong>la assistenza al DPCper il completamento e la gestione <strong>del</strong>la mappa dipericolosità sismica prevista dall’Ordinanza PCM3274 e progettazione di ulteriori sviluppi”.3 Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 – Istruzioniper l’applicazione <strong>del</strong>le “Nuove normetecniche per le costruzioni” di cui al DM 14gennaio 2008.8Fig. 1 – Distribuzione <strong>del</strong>le UAS classificate in gruppi omogenei di pericolosità sismica

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