Temi dell'Antigone recepiti nella cultura - Dipartimento di Storia ...
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uciare sul rogo funebre il cadavere <strong>di</strong> Polinice (atto che Creonte punirà con la morte): è allora chele due donne ‘competono’ su chi debba morire per amore del fratello. C’è dunque un’innovazionefondamentale rispetto al mito così com’è in Sofocle: Antigone non è più l’unica depositaria degliaffetti familiari, e non è più eroica <strong>nella</strong> sua solitu<strong>di</strong>ne. La famiglia <strong>di</strong> Polinice è Argìa e il figlio, lasua casa è ad Argo, ed è lì che deve esserci la sua tomba. Il tratto più alfieriano è la ribellione controil tiranno Creonte, ed il suici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Antigone – che avviene, tra l’altro, <strong>di</strong>etro le quinte – è <strong>di</strong>rettocontro <strong>di</strong> lui.Anche il dramma <strong>di</strong> Walter Hasenclever, Antigone, scritto in trincea nel 1917, è con<strong>di</strong>zionatodagli eventi terribili della prima guerra mon<strong>di</strong>ale.Il poeta e drammaturgo Walter Hasenclever, nato nel 1890, appartiene a quella generazione chesoffrì le conseguenze <strong>di</strong> tutte e due le guerre mon<strong>di</strong>ali. Si arruolò giovanissimo <strong>nella</strong> prima guerramon<strong>di</strong>ale: intanto, era <strong>di</strong>venuto famoso per un dramma, Der Sohn, pubblicato nel 1914, il cuiprotagonista uccide il padre per liberarsi della sua oppressiva autorità. Mentre combatteva al fronte,il poeta si fece ricoverare e riuscì a convincere i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> essere pazzo come il protagonista dellasua trage<strong>di</strong>a. Fu perciò esonerato dalla guerra. L’esperienza terribile del fronte lo aveva trasformatoin un convinto pacifista. In sanatorio, Hasenclever terminò <strong>di</strong> scrivere l’ Antigone. Grazie al temamitologico, il dramma sfuggì alla censura: fu infatti pubblicato prima ancora della fine della guerra,nonostante <strong>di</strong>ffondesse un messaggio esplicitamente pacifista, e nel 1917 ottenne il prestigiosopremio Kleist.L’ Antigone <strong>di</strong> Hasenclever è una trage<strong>di</strong>a in cinque atti. Il primo atto si apre con l’annuncio dellafine della guerra. La città dove si svolge la vicenda è Tebe, che era stata la città <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po. Duefratelli avevano combattuto per avere il trono della città, Eteocle e Polinice, i figli <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po. Tutti edue sono morti in guerra. E’ ora Creonte a regnare sulla città. Il nuovo Re vuole che la pace siastabilita, ma vieta che venga data sepoltura a Polinice: è stato infatti Polinice a spingere l’esercitocontro la propria citta e perciò Creonte lo considera un tra<strong>di</strong>tore della patria. La gente già cominciaa festeggiare e a darsi alle orgie, quando compaiono sulla scena Antigone ed Ismene, le dueprincipesse, sorelle dei caduti in guerra. Hasenclever riscrive ra<strong>di</strong>calmente la trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Sofocle,che nel prologo (vv. 1-99) fa entrare subito in scena Antigone, la quale rivela alla sorella Ismenecosa ha intenzione <strong>di</strong> compiere. In Hasenclever, invece, l’entrata in scena <strong>di</strong> Antigone è ritardataalla seconda scena, perché il drammaturgo vuole dare risalto alla massa e ai suoi comportamentiirrazionali e alle conseguenze della guerra. Nella seconda scena <strong>di</strong> Hasenclever, <strong>di</strong>alogando con lasorella Ismene, Antigone si <strong>di</strong>chiara risoluta a seppellire il cadavere del fratello, nonostante il<strong>di</strong>vieto, perché l’o<strong>di</strong>o non deve superare la morte. Tutti, nemici o amici, sono ugualmente uomini eduguali <strong>nella</strong> morte. Ismene cerca <strong>di</strong> farla ragionare, prima le chiede <strong>di</strong> fuggire, poi <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticare.Ma Antigone rifiuta i suoi consigli, e non spera nemmeno che ci sia un <strong>di</strong>o che possa ven<strong>di</strong>carel’offesa: <strong>di</strong>o infatti, se ci fosse stato, non avrebbe permesso la guerra. Ismene è trascinata via dallafolla, che in preda ad ebbrezza festeggia la pace; ragazzi violenti vantano le loro imprese <strong>di</strong> guerra,e inutilmente un vecchio tenta <strong>di</strong> farli ragionare. Singole figure <strong>di</strong> ‘vecchi’ sostituiscono il coro che<strong>nella</strong> trage<strong>di</strong>a sofoclea è costituito da un collettivo <strong>di</strong> vecchi, senza alcuna connotazionein<strong>di</strong>viduale. Il compatto coro della trage<strong>di</strong>a greca è cioè qui <strong>di</strong>ssolto in <strong>di</strong>versi cori, delle«Jungfrauen» (‘vergini’), der «Armen» (‘poveri’), del popolo intero. Ma mentre il coro <strong>di</strong> Sofoclemantiene un atteggiamento neutrale, il coro/popolo <strong>di</strong> Hasenclever interviene nei fatti, e cambia incontinuazione atteggiamento. Sono del tutto eliminati i significativi intermezzi corali della trage<strong>di</strong>a<strong>di</strong> Sofocle.Entra infine il nuovo tiranno, Creonte. Il tiranno riba<strong>di</strong>sce il <strong>di</strong>vieto assoluto <strong>di</strong> seppellirePolinice; ma fa anche capire che la guerra non è affatto finita, la città è circondata da nemici e sidovrà continuare a combattere. Il tiranno vuole mostrarsi generoso, ma quando dalla folla gli chiedecibo, l’abolizione delle tasse e la fine delle guerra, reagisce con violenza: fa picchiare un ragazzoche protesta, e minaccia chiunque oserà opporsi al suo volere. Una senti<strong>nella</strong> annuncia che ilcadavere, nonostante il <strong>di</strong>vieto, è stato coperto con uno strato <strong>di</strong> polvere. Il tiranno è a<strong>di</strong>rato, e