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Testo del volume - Istat.it

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Cap<strong>it</strong>olo 4 - Impatto <strong>del</strong>l’adozione <strong>del</strong>l’Icd-10 sui dati dimortal<strong>it</strong>à per causa in Italia4.1 Una visione di insiemeCome già osservato nel cap<strong>it</strong>olo precedente dai principali risultati <strong>del</strong>le più rilevantiesperienze internazionali l’impatto <strong>del</strong>l’adozione <strong>del</strong>la decima revisione non è omogeneo e hainteressato in forma diversa anche il livello più macro <strong>del</strong>la classificazione, ovvero i settori.Come si può osservare nel grafico 4.1 vi sono alcuni settori che nel complesso non vedonomodificare la loro consistenza con incrementi o decrementi sempre inferiori o uguali al tre percento: sono i tumori, le malattie <strong>del</strong> sistema circolatorio, le malattie <strong>del</strong>l’apparato digerente e <strong>del</strong>sistema respiratorio, ma anche alcune condizioni che hanno origine nel periodo perinatale e lecause di morte violenta. A questa sostanziale stabil<strong>it</strong>à in termini di variazioni percentualicorrispondono tuttavia sia una variabil<strong>it</strong>à intra-settoriale nonché degli spostamenti in terminiassoluti abbastanza consistenti tra i settori. La riclassificazione dall’Icd-9 all’Icd-10 in altrisettori (diversi da quelli sopra menzionati) determina, come vedremo più nel dettaglio in segu<strong>it</strong>o,incrementi percentuali anche di notevole intens<strong>it</strong>à per quei gruppi di cause che sononumericamente più contenuti.Come si può osservare dal grafico 4.1 si hanno incrementi di notevole ent<strong>it</strong>à, ovverocoefficienti di raccordo pari a 1,38, 1,33 e 1,28, rispettivamente per i cap<strong>it</strong>oli dei sintomi segnirisultati anomali e cause mal defin<strong>it</strong>e, <strong>del</strong>le malattie <strong>del</strong> sistema osteomuscolare e <strong>del</strong> tessutoconnettivo e per le malattie <strong>del</strong>la pelle e <strong>del</strong> tessuto sottocutaneo. Una quota rilevante<strong>del</strong>l’incremento dei decessi per queste cause è infatti da attribuire a un travaso di decessiprecedentemente attributi con la codifica in Icd-9 al gruppo <strong>del</strong>le malattie <strong>del</strong> sistemacircolatorio.Incrementi minori ma comunque rilevanti (compresi tra il 15 per cento e il 17 per cento) siosservano anche per le malattie <strong>del</strong> sistema nervoso e degli organi di senso, per le malattieinfettive e parass<strong>it</strong>arie nonché per le malformazioni congen<strong>it</strong>e e anormal<strong>it</strong>à cromosomiche. Unaparte <strong>del</strong>l’incremento osservato per le malattie <strong>del</strong> sistema nervoso è da attribuire a eventi inprecedenza attribu<strong>it</strong>i in Icd-9 al gruppo dei disturbi psichici e comportamentali e, in misuraminore, alle malattie <strong>del</strong> sistema circolatorio e respiratorio. L’incremento osservato per lemalattie infettive è riconducile per una quota rilevante ai decessi classificati in Icd-9 comemalattie <strong>del</strong>l’apparato digerente e sistema circolatorio. Nel caso <strong>del</strong>le malformazioni congen<strong>it</strong>e eanormal<strong>it</strong>à cromosomiche si osserva invece uno spostamento, per effetto <strong>del</strong> mutato metodo diclassificazione, dai tumori e dalle malattie <strong>del</strong> sangue e degli organi ematopoietici verso questogruppo.Viceversa si osserva una riduzione importante nel gruppo dei disturbi psichici ecomportamentali (-22 per cento) determinata da una quota di decessi classificati in Icd-10 comemalattie <strong>del</strong> sistema nervoso e <strong>del</strong> sistema circolatorio; si osserva infine un ridimensionamentoper le malattie <strong>del</strong> sangue e degli organi ematopoietici e alcuni disturbi immun<strong>it</strong>ari (-8 per cento)dovuto ad alcuni decessi classificati in base all’ultima revisione nel settore dei tumori.<strong>Testo</strong> di Luisa Frova (paragrafo 4.1), Monica Pace (paragrafi 4.2-4.16), Francesco Grippo (paragrafo 4.17).39

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