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Comunità in cammino - Coccaglio

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Periodico della C omunità Parrocchiale di <strong>Coccaglio</strong> - Anno2004, n° 6/12


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oOMELIA DI GIOVANNI PAOLO II<strong>in</strong> occasione dell' ADORAZIONE E BENEDIZIONE EUCARISTICAPER L'INIZIO DELL'ANNO DELL'EUCARISTIAAltare della Confessione della Basilica VaticanaDomenica, 17 ottobre 20041. "Io sono con voi tutti i giorni f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del mondo"(Mt 28,20).Raccolti davanti all'Eucaristia, sperimentiamo <strong>in</strong>questo momento con particolare vivezza la veritàdella promessa di Cristo: Egli è con noi!Saluto voi tutti che siete riuniti a Guadalajara perpartecipare alla conclusione del CongressoEucaristico Internazionale. [...]2. Il collegamento televisivo tra la Basilica di SanPietro, cuore della cristianità, e Guadalajara, sededel Congresso, è come un ponte gettato tra i cont<strong>in</strong>entie fa del nostro <strong>in</strong>contro di preghierauna ideale "Statio orbis", nellaquale convergono i credenti delmondo <strong>in</strong>tero. Il punto di <strong>in</strong>contro èGesù stesso, realmente presente nellaSantissima Eucaristia col suo misterodi morte e di risurrezione, <strong>in</strong> cui siuniscono il cielo e la terra e s'<strong>in</strong>contranotra loro popoli e culture diverse.Cristo è "la nostra pace, colui che hafatto dei due un popolo solo" (Ef 2,14).3. "L'Eucaristia luce e vita del nuovoMillennio".Il tema del Congresso ci <strong>in</strong>vita a considerareil Mistero eucaristico nonsolo <strong>in</strong> se stesso, ma anche <strong>in</strong> rapportoai problemi del nostro tempo.Mistero di luce! Di luce ha bisogno il cuore dell'uomo,appesantito dal peccato, spesso disorientato estanco, provato da sofferenze di ogni genere. Diluce ha bisogno il mondo, nella difficile ricerca diuna pace che appare lontana, all'<strong>in</strong>izio di unMillennio sconvolto ed umiliato dalla violenza, dalterrorismo e dalla guerra.L'Eucaristia è luce! Nella Parola di Dio costantementeproclamata, nel pane e nel v<strong>in</strong>o divenuticorpo e sangue di Cristo, è proprio Lui, il SignoreRisorto, che apre la mente e il cuore, e si fa riconoscere,come dai due discepoli ad Emmaus, nello"spezzare il pane" (cfr Lc 24,25). In questo gestoconviviale riviviamo il sacrificio della Croce, sperimentiamol'amore <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito di Dio, ci sentiamochiamati a diffondere la luce di Cristo tra gli uom<strong>in</strong>ie le donne del nostro tempo.4. Mistero di vita! Quale aspirazione più grandedella vita? Eppure su questo universaleanelito umano si allunganoombre m<strong>in</strong>acciose: l'ombra di unacultura che nega il rispetto dellavita <strong>in</strong> ogni suo stadio; l'ombra diuna <strong>in</strong>differenza che consegna <strong>in</strong>numerevolipersone a un dest<strong>in</strong>o difame e di sottosviluppo; l'ombra diuna ricerca scientifica posta a volte alservizio dell'egoismo del più forte.Carissimi Fratelli e Sorelle, dobbiamosentirci <strong>in</strong>terpellati dallenecessità di tanti nostri fratelli.Non possiamo chiudere il cuore alleloro implorazioni di aiuto. E neppurepossiamo dimenticare che "non disolo pane vive l'uomo" (cfr Mt 4,4).Abbiamo bisogno del "pane vivodisceso dal cielo" (Gv 6, 51). Gesù èquesto pane. Nutrirci di lui significa accogliere lavita stessa di Dio (cfr Gv 10,10), aprendoci allalogica dell'amore e della condivisione.5. Ho voluto che questo Anno fosse particolarmentededicato all'Eucaristia. In realtà tutti i giorni, especialmente la Domenica, giorno della risurrezionedi Cristo, la Chiesa vive di questo mistero. Ma la4


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>ocomunità cristiana è <strong>in</strong>vitata, <strong>in</strong> questo Annodell'Eucaristia, a prenderne più viva coscienza conuna celebrazione più sentita, con una adorazioneprolungata e fervente, con un maggiore impegnodi fraternità e di servizio agli ultimi. L'Eucaristiaè sorgente ed epifania di comunione. È pr<strong>in</strong>cìpio eprogetto di missione (cfr Mane nobiscum Dom<strong>in</strong>e,capp. III e IV).Sulle orme di Maria, "donna eucaristica" (Ecclesiade Eucharistia, cap. VI), la comunità cristiana vivadunque di questo mistero! Forte del "pane di vitaeterna", diventi presenza di luce e di vita, fermentodi evangelizzazione e di solidarietà!6. (v.qui sotto)Rimani con noi, div<strong>in</strong>o Viandante!Mane nobiscum, Dom<strong>in</strong>e!Come i due discepoli del Vangelo,ti imploriamo, Signore Gesù:rimani con noi!Tu, div<strong>in</strong>o Viandante,esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore,non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.Sostienici nella stanchezza,perdona i nostri peccati,orienta i nostri passi sulla via del bene.Benedici i bamb<strong>in</strong>i, i giovani, gli anziani,le famiglie, <strong>in</strong> particolare i malati.Benedici i sacerdoti e le persone consacrate.Benedici tutta l'umanità.Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità":dacci il gusto di una vita piena,che ci faccia camm<strong>in</strong>are su questa terracome pellegr<strong>in</strong>i fiduciosi e gioiosi,guardando sempre al traguardo della vita che non ha f<strong>in</strong>e.Rimani con noi, Signore!Rimani con noi!Amen.5


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o"Seguimi "È l'ultima parola di Gesù, parola chePietro conosceva bene. E’ la parola concui Gesù aveva chiamato a sé i primipescatori. Parola dunque nota ma di cuiPietro ora comprende meglio il senso.Non si tratta soltanto di lasciare le reti, labarca, di mettersi a fare un mestiere diverso.Si tratta di 'essere con Gesù', di 'esserecome lui'. Pietro sente <strong>in</strong> questa parolache la vita cristiana, quella vita che lui sta<strong>in</strong>iziando, può essere def<strong>in</strong>ita comesequela di Cristo, imitazione di Cristo:essere con Gesù, essere come lui. Lasciarequ<strong>in</strong>di vivere dentro di sé, per la graziadello Spirito, la sua mansuetud<strong>in</strong>e, la suapovertà, il suo perdono, la sua volontà dipace, la sua mitezza, la sua pazienza, ilsuo coraggio, la sua fiducia nel Padre.Seguimi è dunque l'ultima parola diGesù e noi dobbiamo stupirci che Gesù laripeta. Non sarebbe bastato sentirla unavolta, all'<strong>in</strong>izio? Com<strong>in</strong>ciando le nostremeditazioni, davanti alla parola "Gesù simanifestò di nuovo" abbiamo detto cheoccorrono nuove manifestazioni di Gesù,che occorrono per noi, per questa nostraChiesa, per la nostra vita aff<strong>in</strong>ché noipossiamo cogliere l'azione dello Spiritosanto <strong>in</strong> noi ed essere rianimati. Per questo,va pronunciata di nuovo la parola“seguimi”.Essa acquista ogni volta, come per Pietro<strong>in</strong> quel momento, un significato nuovo,pers<strong>in</strong>o un significato di perdono: ti hoperdonato, ho fiducia <strong>in</strong> te, non importaciò che è avvenuto, io ti riabilito. Il seguim<strong>in</strong>on è un'avventura più <strong>in</strong>teressante dialtre o più pericolosa di altre: piuttosto èla dedizione, lo sbilanciamento dellavolontà umana nell'obbedienza a Cristo eal Padre, ed è la condizione irr<strong>in</strong>unciabileperché le nostre mani siano piene dell'abbondanzadella pesca. È la condizioneperché la rete che noi tiriamo a riva siapesante e <strong>in</strong>sieme ricca di soddisfazioni<strong>in</strong>aspettate, di doni <strong>in</strong>esprimibili: è nell'obbedienzaalla Parola di Gesù chePietro aveva scoperto questo segreto dellasua esistenza. È qui che anche noi siamorichiamati a questo semplice segreto: noisiamo fatti per donarci e nel dono di noistessi a Cristo e, <strong>in</strong> Cristo, al Padre, noirealizziamo la pienezza sconvolgente,dirompente della nostra vita."Signore, questa parola seguimi, tu ladirai sempre anche a noi e deve essereveramente l'ultima tua parola. È parolache abbiamo già ascoltato, Gesù, allaquale altre volte abbiamo risposto di sì,ma tu la ripronunci come parola per l'oggi,per <strong>in</strong>dicarci quella sequela, quelSeguimi è l'ultima parola cheGesù ci rivolge.La vita cristiana può esseredef<strong>in</strong>ita comesequela di Cristo,imitazione di Cristo:essere con Gesù,essere come lui.modo di seguirti, quel modo di aderirealla tua volontà, di imitarti, che tu vediurgente per noi adesso, e per la nostraChiesa oggi.""Mi vuoi bene?"La parola di Gesù è una triplice <strong>in</strong>terrogazione.Anche qui dobbiamo stupirciperché Pietro, prima di ricevere la responsabilitàdi altri, non viene <strong>in</strong>terrogatosulle sue competenze, sulle sue abilità,sulla sua conoscenza, sulla sua cultura,sulla sua furbizia, su tutto ciò che potrebberendergli facile il governo: viene, <strong>in</strong>vece,<strong>in</strong>terrogato sull'amore. Questa è ladomanda fondamentale che Gesù fa aPietro, che Gesù fa ancora oggi: Chiesa dioggi mi ami tu? È la domanda che Gesùfa ad ogni uomo: sai amare, sai amare me?La risposta di Pietro non è un 'sì' sicurodi sé e non è nemmeno un 'non so'. Il 'sì'ha il rischio della prima risposta di Pietro,quando Gesù aveva detto "mi tradiranno",e lui aveva replicato "non sarà mai,io ti seguirò". Pietro non osa più azzardareuna risposta nella quale mette avanti sestesso. Tuttavia non può nemmeno, a7questo punto, dare una risposta <strong>in</strong>certaperché questo amore non è Pietro a darselo,ma è Gesù che glielo mette nel cuore.E allora la risposta è "Tu lo sai". È unnuovo affidamento a Gesù che dà un'<strong>in</strong>f<strong>in</strong>itacertezza alla nostra vita. Se ciascunodi noi si <strong>in</strong>terrogasse sull'amore: - Soio amare, amo Cristo, amo i fratelli, amola Chiesa, il mio amore è veramentegenu<strong>in</strong>o? - sarebbe cont<strong>in</strong>uamente ansiosoperché nessuno può rispondere a unasimile domanda. Ma il rimando 'tu lo sai'è un atto di affidamento umile, azzeccatoperché corrisponde al ritmo dell'amoreche viene da Cristo nei nostri cuori e nonpuò che lasciarci una certezza e una paceassolute. La misura del nostro amore nonsiamo noi, ma è Cristo che ce lo mettedentro e, affidandolo a lui, al suo amorecrocefisso, noi siamo certi che questoamore esiste e non abbiamo che da deciderequali opere questo amore ci chiededi fare adesso.Donaci, Signore, di esprimere i sentimentidi gioia del Salmo 116:Lodate il Signore, popoli tutti,voi tutte nazioni, dategli gloria;perché forte è il suo amore per noie la fedeltà del Signore dura <strong>in</strong> eterno.Sì, Signore, forte è il tuo amore che hachiamato Pietro e lo ha perdonato, che hariempito il suo cuore di Spirito santo, cheha riempito le sue mani di pienezza e lasua vita di senso. Forte è il tuo amore pernoi, e fedele perché ancora oggi ci visitiper confermarci e chiamarci a te. Tu sairiempire, Gesù, le nostre mani, sai riempireil nostro cuore, tu doni alla nostravita prospettiva e spazio. Tu Signore,fedele ancora oggi, dalla croce attiri tuttoa te e la fedeltà del tuo amore dura <strong>in</strong> eterno".NdR: uno dei canti che i Padri missionari cihanno <strong>in</strong>segnato, “Tu lo sai che ti voglio bene”,prende spunto proprio dal dialogo tra Gesùrisorto e Pietro di cui abbiamo letto questa bellameditazione.


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o(13)a cura di don GiovanniLa prima preghiera che ci viene proposta ci fa contemplare Maria nel mistero del Natale: ce la presenta come Madre e comemodello nell'accogliere la presenza dell'Emmanuele.A Maria, nel Natale di suo FiglioMADRE DEL NOSTRO SALVATORE, AVVINTA DALLO SPIRITOTu che sei stata scelta da Dioper accogliere il Cristo nel nostro nomee che l'hai ricevuto con tale trasportodi <strong>in</strong>tima gioia,<strong>in</strong>segnaci ad accoglierlo con fervore!Tu che, <strong>in</strong> mezzo ad una grande povertà materiale,hai circondato Gesùcon il solo calore del tuo affetto materno,<strong>in</strong>segnaci, nonostante la nostra povertà di anima,a testimoniargli molto amore!Tu che hai offerto il tuo Bimboalla prima contemplazione dei pastori,<strong>in</strong>segnaci a guardarlo senza stancarci,ad ammirarlo con una gioia sempre più viva!Tu che hai portato fra noi la presenza div<strong>in</strong>a<strong>in</strong> una carne umana,<strong>in</strong>segnaci ad aprirci a questa presenza,a lasciarci impregnare ed <strong>in</strong>vadere da essa!Tu che hai così lietamenteconsacrato la tua esistenza al servizio del Redentore,<strong>in</strong>segnaci a consacrargli la nostra vita,a servirlo senza misurare quanto gli offriamo!V<strong>in</strong>cenzo Foppa: Madonna col Bamb<strong>in</strong>oTu che hai allevato il Messiaper darlo all'umanità,<strong>in</strong>segnaci a riceverlo e a possederloper poterlo donare agli altri.(p. Jean Galot S.J.)Nell'Epifania celebriamo, rendendone grazie, il dono della fede che,anche <strong>in</strong> seguito alla Missione, abbiamo riscoperto più viva. Anche per questo diciamo grazie.GRAZIE, SIGNORE, PER IL DONO DELLA FEDEGrazie o Dio, che ci hai chiamatialla vitadi comunione e di amicizia con Te,mediante il dono della fede,8


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oTu che sei un Dio che guarda nell'<strong>in</strong>timoe conosci ogni desiderio dell'uomoscruta nel nostro cuore e ridonaci la gioiadi vivere sempre più stretti <strong>in</strong>timamente a Teper assaporare quella serenità dello spiritoche solo un totale abbandono a Tepuò assicurarci ora e sempre.Amen.(cfr. p. Antonio Rungi, passionista)Il I gennaio è la Giornata Mondiale della Pace, tema checaratterizza tutto il mese, soprattutto con l’Ottavario dipregiera per l’unità dei Cristiani.Luca Signorelli: Battesimo di Cristo<strong>in</strong>fuso <strong>in</strong> noi dallo Spirito nel momento delBattesimo.Grazie Signore per aver cancellato <strong>in</strong> noipeccato dei nostri progenitoried averci aperto la via soprannaturaledella salvezza, mediante la grazia santificante.Di questo straord<strong>in</strong>ario ed <strong>in</strong>compreso dononon sempre sappiamo fare tesoro:lo trascuriamo per r<strong>in</strong>correre falsi idealiche sono <strong>in</strong> netto contrasto con la tua grazia.Converti, o Dio, il nostro cuore a Te,che sei la felicità vera e duraturaper ogni creatura.Insegnaci ad amare ciò che veramente contanell'esistenza umana;prendici per manoquando deviamo dalla retta strada;soccorrici nel momentodel bisogno e del dubbio;ridonaci la gioia dell'<strong>in</strong>nocenza battesimale,che abbiamo smarrito nel corso degli anni.PREGHIERA PER LA PACESignore,tu sai che non mi occupo di armi.Desidero soltantoessere tuo strumentonel portare pace al mondo.Mio Signore,dove c'è la pacele armi non hanno importanza.Dove c'è la pacela gente si può amarecome tu ci ami.Dacci la pace,o Signore,e fa' che le armi siano <strong>in</strong>utili<strong>in</strong> questo mondo meraviglioso. Amen.(Madre Teresa di Calcutta)In questo Anno dell’Eucaristia, pubblicheremo ognivolta almeno una preghiera di adorazione ocontemplazione del Sacramento dell’altare.Rimandiamo a pag. 5 che reca la bella preghierapronunciata dal Papa durante l’Adorazione diapertura dell’Anno <strong>in</strong> questione.9


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oMadre TeresaLa 3a sera della 2a settimana di Missione, ci è stato "consegnato" il fratello (v. l’allegato): daaccogliere, amare, cercare. La grande icona di Cristo, composta la 4a sera, quando ci è stata"consegnata" la comunità, ci ha ricordato che noi, <strong>in</strong> quanto comunità cristiana, siamo chiamatia comporre il corpo di Cristo che è la Chiesa, a dargli volto e a riconoscerlo nel volto dell'altro.Con i pensieri che seguono,i quali così bene danno ulteriore sostanza al mandato di essere popolo<strong>in</strong> missione che i Padri Missionari ci hanno ricordato a nome di Dio, si conclude la presentazionedei pensieri di Madre Teresa di Calcutta.Accogliere Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo,con cuore umile. Riconoscerlo e andargli <strong>in</strong>contro nel fratello* La letizia è proprio il frutto dello Spirito Santo e unchiaro segno che esso regna dentro di noi. Gesù condivisela propria gioia con i Suoi discepoli: " Che la mia gioia sia<strong>in</strong> voi e che la vostra gioia sia piena (Gv. 15,11). La nostragioia è un frutto della genero-sità, assenza di egoismo estretta unione con Dio; poi-ché concede il massimo coluiche dona con gioia e Dio ama un lieto donatore.* Il tempo dell'Avvento è come il tempo di primave-ranella natura, quando ogni cosa si r<strong>in</strong>nova ed è così frescae rigogliosa. L'Avvento dovrebbe compiere questo <strong>in</strong> noi...r<strong>in</strong>novarci e renderci rigogliosi, capaci di ricevere Cristo <strong>in</strong>qualunque forma venga a noi. A Natale viene come unbamb<strong>in</strong>o, piccolo, <strong>in</strong>difeso, cosi bisognoso di sua madre edi tutto quello che l'amore di una madre può dare. Fu l'umiltàdi sua madre che la rese capace di essere la serva delCristo... il Dio da Dio, Dio vero da Dio vero. Guardiamo etocchiamo la grandezza che ricolma la profondità dellaloro umiltà. Non possiamo fare meglio di Gesù e di Maria.Se ve-ramente vogliamo che Dio ci riempia, dobbiamosvuotare noi stessi, attraverso l'umiltà, di tutto l'egoi-smoche è dentro di noi.* Noi desideriamo poter accogliere Gesù a Natale, non <strong>in</strong>quella gelida mangiatoia che è a volte il nostro cuore, ma<strong>in</strong> un cuore pieno d'amore e di umiltà, <strong>in</strong> un cuore cosìpuro, così immacolato, così caldo di amore l'uno per l'altro.* La venuta di Gesù a Betlemme portò gioia al mondo e aogni cuore d'uomo. Lo stesso Gesù conti-nua a venire ne<strong>in</strong>ostri cuori durante la Santa Comu-nione. Vuole donarela stessa gioia, la stessa pace. In questo Natale possa la suavenuta portare a ciascuno di noi quella pace e quella gioiache Egli brama di darci. Preghiamo molto per la venuta diquesta grazia di pace e di gioia nel nostro stesso cuore,nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e nella Chiesa.* "Chi dite voi che io sia?" (Mt. 16, 15).Tu sei Dio.Sei Dio vero da Dio vero.Generato non creato.Della stessa sostanza del Padre.Sei il Figlio del Dio Vivente.Sei la seconda Persona della Santissima Tr<strong>in</strong>ità.Sei una cosa sola con il Padre.Sei con il Padre s<strong>in</strong> dal pr<strong>in</strong>cipio.Tutte le cose sono state create da te e dal Padre.Sei il Figlio diletto nel quale il Padre si è compiaciuto.Sei il figlio di Maria,concepito dallo Spirito Santo nel suo grembo.Sei nato a Betlemme.Sei stato avvolto da Maria <strong>in</strong> fascee posto <strong>in</strong> una mangiatoia piena di paglia.Ti ha riscaldato il respiro di un as<strong>in</strong>oche portò <strong>in</strong> groppa tua madrecon te nel suo grembo.Sei il figlio di Giuseppe, il falegname,come lo chiamava la gente di Nazaret.Sei un uomo comune senza molta istruzione,10


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>ocome ti giudica la classe colta di Israele.* Chi è Gesù per me?Gesù è il Verbo fatto carne.Gesù è il Pane di Vita.Gesù è la Vittimaimmolata per i nostri peccati sulla croce.Gesù è il sacrificio offerto nella Santa Messaper i peccati del mondo e per i miei.Gesù è la Parola da annunciare.Gesù è la verità da rivelare.Gesù è la via da percorrere.Gesù è la luce da accendere.Gesù è la vita da vivere.Gesù è l'amore da amare.Gesù è la gioia da condividere.Gesù è il sacrificio da offrire.Gesù è la pace da donare.Gesù è il Pane di vita da dare come cibo.Gesù è l'affamato da saziare.Gesù è l'assetato da dissetare.Gesù è l'ignudo da vestire.Gesù è il senza tetto da ospitare.Gesù è l'ammalato da risanare.Gesù è l'abbandonato da amare.Gesù è il rifiutato da accogliere.Gesù è il lebbroso a cui lavare le piaghe.Gesù è il mendicante a cui donare un sorriso.Gesù è l'ubriacone da ascoltare.Gesù è il malato mentale da proteggere.Gesù è il bimbo da tenere tra le braccia.Gesù è il cieco da condurre per mano.Gesù è il muto per il quale parlare.Gesù è lo storpio con cui camm<strong>in</strong>are.Gesù è il drogato da aiutare.Gesù è la prostitutada togliere dalla strada e da soccorrere.Gesù è il prigioniero da visitare.Gesù è l'anziano da servire.* Per meGesù è il mio Dio.Gesù è il mio sposo.Gesù è la mia vita.Gesù è il mio solo amore.Gesù è la cosa più importanteper me.Gesù è il mio tutto.Gesù, ti amo con tutto il cuore, contutta me stessa.Gli ho dato tutto, anche i miei peccatied egli mi ha scelta come sua sposacon tutta la tenerezza del suo amore.Ora e per sempre sono la sposadel mio Sposo crocefisso.Così sia.NB: parte di questo testo è messa magistralmente <strong>in</strong> musica nellacanzone Jesus is my life (Gesù è la mia vita), composta con altreper la XV GMG - Giubileo dei Giovani, Roma e cantata durante laMessa conclusiva a Tor Vergata la matt<strong>in</strong>a di quell'<strong>in</strong>credibilmenteafoso 20 agosto. La medesima canzone, davvero bella, è raccoltacon altri splendidi brani sul CD, a cui dà il titolo.Vale la pena ascoltarlo e pregarlo.11


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>ote subì la morte comune a tutti gliuom<strong>in</strong>i.".Aggiunge Ruff<strong>in</strong>o di Acquileia:"Coloro che trasmisero il Credo,<strong>in</strong>dicarono anche con precisione iltempo <strong>in</strong> cui ebbero luogo questieventi "sotto Ponzio Pilato", questoaff<strong>in</strong>ché la trasmissione dei fatti nonvacillasse. Era necessario aggiungereil nome del procuratore per datarestoricamente i fatti".Gesù ha concluso la sua esistenza terrenasu di una croce, patibolo usualedei Romani per gli schiavi o per i barbari;ciò è avvenuto <strong>in</strong> un luogo e untempo ben preciso della storia, quandoPonzio Pilato era procuratoredella Giudea. Da fonti storichesappiamo che egli ha ricopertoquesta carica dal 26 al 36 dopoCristo.Sempre gli <strong>in</strong>terventi di Diosono concreti, reali, avvengononel tempo, <strong>in</strong> un luogo, contestimoni oculari.Personalmente mi piace pensareche il co<strong>in</strong>volgimento dei Roman<strong>in</strong>ella storia di redenzione di Cristo,sia chiaro richiamo al fatto che essanon è una faccenda privata di unpopolo (Ebrei) ma riguarda tutta l'umanità,rappresentata, appunto, daiRomani.Ed è conferma di quanto predetto damolti profeti e da Cristo stesso.Da ricordare come nella fase f<strong>in</strong>aledella passione e morte di Cristo,siano proprio due Romani, due pagani,a dare testimonianza su di Lui; ilprimo è Pilato stesso che dopo averloconsegnato ai sacerdoti, affigge sullaCroce il cartello (I.N.R.I) con la scritta<strong>in</strong> aramaico, greco e lat<strong>in</strong>o "Gesùdi Nazareth Re dei Giudei". Sotto laCroce al momento della morte diGesù il centurione Romano, testimonediretto dei fatti, afferma: "Questi èveramente il Figlio di Dio" (Mc. 15,39).A coloro che si divertono ad imbandireprocessi più o meno eclatanti sulruolo del procuratore romano, val lapena di ricordare che nei Vangeli enelle lettere apostoliche non c'è tracciadi disprezzo o di rimprovero neisuoi riguardi. Egli è stato strumentodella Div<strong>in</strong>a Provvidenza.Alcuni, delusi dal fatto di avere unDio tanto misero da essere maltrattatoe ucciso come un malfattore, sisono rifiutati e si rifiutano di crederea quanto testimoniato <strong>in</strong> questo articolodel Credo affermando che lapassione e soprattutto la morte diCristo sono state una f<strong>in</strong>ta, unamessa <strong>in</strong> scena ad uso e consumodegli uom<strong>in</strong>i, o si sono <strong>in</strong>ariditi <strong>in</strong>una discussione sulla divisione tracorpo e spirito <strong>in</strong> Cristo, tra parteumana e div<strong>in</strong>a nella quale la parteumana sì forse ha sofferto ma laparte div<strong>in</strong>a assolutamente non haavuto partecipazione <strong>in</strong> questa sofferenza.Non è quanto ci è stato tramandatodai testimoni oculari. La passione emorte di Gesù sono state documentate, hanno co<strong>in</strong>volto la totalità dall'esseredi Cristo, il suo sepolcro èstato chiuso con sigilli. Ma la mortenon ha v<strong>in</strong>to su Cristo.Afferma S. Gregorio di Nissa: "Lanascita implica la morte. Chi decisedi diventare uomo, doveva necessariamenteattraversare i momentipropri della nostra natura…Forse esprimiamo con maggioreesattezza il misterodicendo che la nascita nonfu la causa della morte,ma al contrario, a causadella morte Dio accettòdi nascere".Il Catechismo della ChiesaCattolica (613) recita: "Lamorte di Cristo è contemporaneamenteil sacrificio pasqualeche compie la realizzazione def<strong>in</strong>itivadegli uom<strong>in</strong>i per mezzo"dell'Agnello che toglie i peccati dalmondo" (Gv. 1, 29) e il sacrificio dellaNuova Alleanza che di nuovo mettel'uomo <strong>in</strong> comunione con Dio riconciliandolocon lui mediante il"Sangue versato per molti <strong>in</strong> remissionedei peccati" (Mt. 26, 28). SanPaolo afferma: "Come per la disobbedienzadi uno solo, tutti sono staticostituiti peccatori, così anche perl'obbedienza di uno solo tutti sarannocostituiti giusti". (Rom. 5, 19)13


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oB- ASCOLTIAMO IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICAGli Ebrei non sono collettivamenteresponsabili della morte di Gesù597 [...] Molto bene la Chiesa hadichiarato nel Concilio Vaticano II:"Quanto è stato commesso durantela Passione non può essere imputatoné <strong>in</strong>dist<strong>in</strong>tamente a tutti gli Ebreiallora viventi, né agli Ebrei del nostrotempo... Gli Ebrei non devono esserepresentati né come rigettati da Dio,né come maledetti, come se ciò scaturissedalla Sacra Scrittura" (Conc.Ecum. Vat. II, Nostra aetate, 4).Tutti i peccatori furono gli autoridella Passione di Cristo598 "Ogni s<strong>in</strong>golo peccatore è realmentecausa e strumento delle... sofferenze"del div<strong>in</strong>o Redentore (cf Eb12, 3). [..]Più gravemente colpevoli sono coloroche più spesso ricadono nel peccato.[...] “ Coloro che si immergono nell'<strong>in</strong>iquitàcrocifiggono nuovamente,per quanto sta <strong>in</strong> loro, il Figlio di Dioe lo scherniscono (cf Eb 6, 6) [...].E neppure i demoni lo crocifissero,ma sei stato tu con essi a crocifiggerlo,e ancora lo crocifiggi, quando tidiletti nei vizi e nei peccati” (sanFrancesco d'Assisi, Admonitio 5, 3].PER LA VITAL'affermazione che ogni nostro peccato hacontribuito e contribuisce a causare la passionedi Gesù Cristo non nasce dallavolontà di <strong>in</strong>culcare <strong>in</strong> noi un senso dicolpa psicologico, bensì quella di aiutarci ariconoscere di quale amore siamo amati, aconfidare nella misericordia <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita delPadre e a deciderci seriamente a lottarecontro il peccato, la vittoria sul quale ci èpossibile grazie alla presenza <strong>in</strong> noi delloSpirito santo, dono scaturito dalla morte eresurrezione di Gesù.Tra parentesi, è bene ricordare che c'ègrande differenza tra senso di colpa e sensodel peccato: il primo porta nello studio diuno psicologo, il secondo al confessionale.L'argomento sarebbe da approfondireulteriormente, data la confusione che si fatra queste due realtà.Dio ha l'<strong>in</strong>iziativa dell'amore redentoreuniversale604 Nel consegnare suo Figlio per <strong>in</strong>ostri peccati, Dio manifesta che ilsuo disegno su di noi è un disegno diamore benevolo che precede ognimerito da parte nostra (1Gv 4,10). [...]Impariamo a contemplare spesso l'immag<strong>in</strong>edi Cristo, crocifisso per noi. E guardandola,ripetiamogli le parole di s. Paoloche, più sopra, ci sono state ricordate:"Signore, tu hai amato me e hai dato testesso per me". Potrebbe essere, almenoqualche volta, questa la nostra preghieraquotidiana.Tutta la vita di Cristo è offerta alPadre - La nostra partecipazione alsacrificio di Cristo606 Il Figlio di Dio "disceso dal cielonon per fare" la sua "volontà maquella di colui che" l'ha "mandato" (Gv 6,38 ) [...]. "Mio cibo è fare lavolontà di colui che mi ha mandato ecompiere la sua opera" (Gv 4,34). [...].618 [...]. Egli chiama i suoi discepoli aprendere la loro croce e a seguirlo (cfMt 16,24) poiché patì per noi,lasciandoci un esempio, perché ne14seguiamo le orme (1Pt 2,21) [...].Compiere giorno per giorno, la volontà delPadre, <strong>in</strong> tutto quello che facciamo, nelmodo che piace a Lui e preoccupandoci dipiacergli, anche quando ci costa, è seguireil Signore Gesù, cosa che, a volte, comportal'esperienza della croce.Alla Cena Gesù ha anticipato l'offertalibera della sua vita610 La libera offerta che Gesù fa di sestesso ha la sua più alta espressionenella Cena consumata con i DodiciApostoli nella "notte <strong>in</strong> cui venivatradito" ( 1Cor 11,23 ). [...]Ogni volta che partecipiamo alla Messa,nell'Eucaristia ci viene ripresentato ilsacrificio pasquale di Gesù, compiuto unavolta per tutte e reso presente a noi, aff<strong>in</strong>chépossiamo ricevere il suo amore e rendercipartecipi della sua donazione totale efiduciosa al Padre. Partecipareall'Eucaristia significa impegnarsi a compierecome Gesù e con Gesù la volontà delPadre, che è volontà di amore. Esso consistenel fare dono di sé e, di conseguenza,nel r<strong>in</strong>unciare a nostri egoismi (=croce).Un'Eucaristia che ci lascia vivere nelnostro <strong>in</strong>dividualismo non è, per quantoriguarda noi, vera. Dall'Eucaristia s<strong>in</strong>ceramentevissuta scaturisce tutto ciò cheesprime amore: la fedeltà e la dedizione tragli sposi, la lealtà tra gli amici, la disponibilitàverso tutti, l'attenzione agli altri,l'impegno per la giustizia e la pace, la lottacontro le varie forme di oppressione; tuttoquesto è volontà del Padre e va attuatosecondo questa stessa volontà. Vissuta così,la nostra vita è seguire Cristo e diventaessa stessa Eucaristia.


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oVita della Comunità20 SETTEMBRE - 14 NOVEMBRE 2004Sono figli di Dio, con il Battesimo:43 Mazzotti Stefanoda Luca e Capelli Michela44 Pedrali Mattiada Cristian e Giovita Marialuisa45 Galeazzi Elisa Mariada Andrea e Manenti Marica46 Lanc<strong>in</strong>i Aliceda Govan Battista e Pagani Mar<strong>in</strong>ellab. 3 ottobreb. 3 ottobreb. 3 ottobreb. 7 novembre47 Mol<strong>in</strong>ari Gianlucada Fabio e Timbo Deborah Renata48 Capretti Lucada Marco e Moroni Angela49 Caironi Lucada Rodolfo e Termen<strong>in</strong>i Claudiab. 7 novembreb. 7 novembreb. 7 novembreHanno consacrato il loro amoredavanti all’altare del Signore:Quadri Davide e Cittad<strong>in</strong>i Chiarail 25 settembreP<strong>in</strong>i Marco e Piceni Laura il 2 ottobreLoda Roberto e Siervo Isabella il 9 ottobreM<strong>in</strong>gardi Fabrizio e Zarbo Chiara il 9 ottobrePontoglio Alberto e Messali Daniela il 30 ottobreCi hanno preceduto nell’eternità:35 Bettoni Giuseppe, di anni 53 20 settembre36 Muratori Teresa, di a. 90, casa alb. 20 settembre, funerata a Provezze37 Civera Giusepp<strong>in</strong>a v.Cazzago, di anni 89 25 settembre38 Capoferri Virg<strong>in</strong>ia <strong>in</strong> Lor<strong>in</strong>i, di anni 78 7 ottobre39 Massetti Teresa, ved. Dolci, anni 81 18 ottobre40 Merile Pontoglio ved. Porta, anni 76 20 ottobre41 Rivetti Agost<strong>in</strong>a ved. Cazzago, anni 89 28 ottobre42 Valtell<strong>in</strong>i Pietro, anni 86, di Rovato 5 novembre, sepolto a Rovato43 Recenti Nestore, anni 62 8 novembre44 Marchetti Pasqu<strong>in</strong>o, anni 79 13 novembre15


NOVEMBRE16Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oCalendario liturgico - pastorale21 - Domenica XXXIV ed ultima del tempo ord<strong>in</strong>ario (sett. II)C'era anche una scritta sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei". (Lc. 23, 35-38)ore 9,00ore 9,30ore 14,30ore 15,45ore 17,30s. Messa solennepresso l'Oratorio Femm<strong>in</strong>ile, ritiro I per i fanciulli di 2a elementareall’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per i Genitori dei fanciulli di 2a elementarecelebrazione comunitaria del BattesimoVespro, atto di consacrazione a Cristo Re e benedizione eucaristica. Messa.22 - lunedì ss. Maurizio e Giac<strong>in</strong>to, patroni di <strong>Coccaglio</strong> - solennitàore 9,00ore 16,30Orario semifestivo: ss. Messe alle 7,00 - 9,00 - 10,00 - 20,00s. Messa solenneVespro e benedizione eucaristica26 - venerdì s. Cecilia, verg<strong>in</strong>e e martire - memoria, trasferita dal 22 novembre.È patrona dei cantori e dei musici. Auguri ai tre cori e alla banda del paese.27- sabato Term<strong>in</strong>a l'anno liturgico “C”Con i I Vespri e la Messa vespert<strong>in</strong>a <strong>in</strong>izia il nuovo anno liturgico, che segue il ciclo festivo delle letture"A", contrassegnato dalla presenza pr<strong>in</strong>cipale del Vangelo secondo Matteo.28 - Domenica I di Avvento (sett. III)Gesù disse ai suoi discepoli: "Vegliate, perché non sapete <strong>in</strong> quale giorno il Signore vostro verrà.” (Mt. 24, 42)..GIORNATA DEL PANE, a cura della Charitas parrocchialeore 9.30presso l'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, ritiro I per i fanciulli/e di 4a e 5a el.ore 10,00 nel corso della s. Messa, Memoria del Battesimo per i fanciulli di 2a elemen.ore 11,00 S.E. Mons. Vigilio Mario Olmi, Vescovo ausiliare emerito, conferisce il m<strong>in</strong>istero delLettorato al sig. Pedal<strong>in</strong>o Stefano, candidato al Diaconato.Il tempo d'Avvento sarà caratterizzato da una più <strong>in</strong>tensa preghiera:- la s. Messa dei giorni feriali sarà preceduta dalla Liturgia delle Ore;- la Messa delle 8,30 e delle 16,30 saranno caratterizzate da una breve riflessione.Le celebrazioni feriali e domenicali dell'Eucaristia (tranne le 10 e le 11) sono precedute dal s. Rosario.30 - martedì S. ANDREA, apostolo - festaE’ patrono della Chiesa di Costant<strong>in</strong>opoli, sede del Patriarcato ecumenico delle ChieseBizant<strong>in</strong>o-Ortodosse. Per l’<strong>in</strong>tercessione dei due fratelli, possano le due Chiese tornare<strong>in</strong> pieno sorelle. Inizia la novena dell'ImmacolataDICEMBRE1 - mercoledì ore 20,30 presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di Magistero per i catechisti2 - giovedì primo del mese. Giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni:dopo la Messa delle 8,30, esposizione del ss. Sacramento, f<strong>in</strong>o alle ore 12,00.5 - Domenica II di Avvento (Sett. I)In quei giorni, comparve Giovanni Battista a predicare nel deserto della Giudea dicendo: "Convertitevi perché il regnodei cieli è vic<strong>in</strong>o... Preparate la via del Signore". (Mt. 3, 1-3)ore 9.30:presso l'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, ritiro I per i ragazzi/e di 1a media


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oore 11,45ore 14,20:celebrazione comunitaria del Battesimoall’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per i Genitori dei fanciulli/e di 3a elementare6 - lunedì ore 20,30 presso l'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per gli animatori dei Centri di Ascolto7 - martedì S. AMBROGIO, patrono della Lombardia - festa8- mercoledì IMMACOLACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. . MARIAM- solennità (Lc. 1, 35)L'angelo rispose a Maria: "Lo Spirito santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo".ore 9,00: s. Messa solenneore 17,00 s. rosarioore 17,30 Vespro dell'Immacolata e benedizione euc.; segue la Messa delle 18.009 - giovedì s. Siro, patrono pr<strong>in</strong>cipale della val Camonica - memoria diocesana12 - Domenica III di Avvento "Gaudete" (Sett. II)In quel tempo Gesù si mise a parlare alle folle... "Giovanni Battista è colui di cui sta scritto: Ecco io mando davanti ate il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te" (Mt. 11, 11).ore 9.30presso l'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, ritiro I per i ragazzi/e di 2a mediaore 14.30 presso l’ex Scuola materna, <strong>in</strong>contro per i genitori dei ragazzi/e di 2a media13 - lunedì s. Lucia, verg<strong>in</strong>e e martire - memoriaore 20,30 Centri d’Ascolto, nelle rispettive sedi (v. <strong>in</strong>serto)14 - martedì ore 20,00 <strong>in</strong>contro mensile di spiritualità per giovani presso l'Oratorio di Bornato15 - mercoledì s. Maria Crocifissa di Rosa, verg<strong>in</strong>e bresciana - memoria diocesanaore 20,30: presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di magistero per i catechisti16 - giovedì <strong>in</strong>izia la novena di Natale17 - venerdì: <strong>in</strong>izia la seconda parte del Tempo di Avvento ("Ferie maggiori")ore 16,15 confessione natalizia per i fanciulli delle elementari18 - sabato ore 19,30 presso l'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per genitori e fanciulli del gruppo "Betlemme"(1° anno del camm<strong>in</strong>o di IC)ore 20,00 liturgia penitenziale per gli adulti, con il sacramento della Riconciliazione; si concludecon la celebrazione dell'Eucaristia.19 - Domenica IV di Avvento (Sett. III)Un angelo del Signore apparve <strong>in</strong> sogno a Giuseppe e gli disse: "Giuseppe..., non temere di prendere con te Maria, tuasposa, perché quel che è generato <strong>in</strong> lei viene dallo Spirito santo" (Mt, 1, 20).ore 9.30all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, ritiro I per i ragazzi/e di 3a mediaore 14,20 all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per i Genitori dei ragazzi/e di 3a mediaore 15,45 celebrazione comunitaria del Battesimo21 - martedì ore 15,30 confessione natalizia per i ragazzi delle medieore 20,30 liturgia penitenziale per gli adolescenti e i giovani22- mercoledì giornata di ritiro per gli adulti, <strong>in</strong> chiesa; due le possibilità:1 - alle 14.30 momento di preghiera, proposta di riflessione, possibilità di preghiera personale e guidata, davantiall'Eucaristia solennemente esposta; benedizione eucaristica conclusiva;2 - alle 20.00 per chi è impossibilitato nel pomeriggio, secondo le medesime modalità.23- giovedì a partire dalle ore 15.00, si offre la possibilità di celebrare il Sacramento della riconciliazione,con la presenza del sacerdote forestiero, che si protrarrà f<strong>in</strong>o alla matt<strong>in</strong>a diNatale.24- venerdì vigilia di Natale - i sacerdoti sono a disposizione per le Confessioni dalle ore 7,3017


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>of<strong>in</strong>o alle 12.00; dalle 15.00 alle 18,30.ore 19.00 si chiude la chiesaore 22.30 si riapre la chiesa. Sacramento della Confessione f<strong>in</strong>o alle 23,45NB: nel pomeriggio non viene celebrata la Messa, né alle 16.30, né alle 18.0025 - sabato Natale del Signore - solennitàMezzanotte: SANTA MESSA DELLA NATIVITA'Un Bamb<strong>in</strong>o è nato per noi, ci è stato donato un figlio...ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente...Pr<strong>in</strong>cipedella pace" (Is. 9).Le sante Messe del giorno vengono celebrate secondo l'orario festivoIn pr<strong>in</strong>cipio era il Verbo e il Verbo era Dio...<strong>in</strong> lui era la vita e la luce degli uom<strong>in</strong>i. E noi vedemmo la sua gloria comedi unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità (Gv. 1, 1.4.14).ore 11.00 santa Messa solenneore 17.00 santo rosarioore 17.30 Vespro solenne del Natale, con la Benedizione eucaristica. Segue la s. Messa delle ore18.0026- Domenica I dopo Natale: Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - festa (sett. I)Giuseppe prese con sé il Bamb<strong>in</strong>o e sua madre nella notte e fuggì <strong>in</strong> Egitto (Mt. 2, 14).ore 11,00 santa Messa per le famiglie. In questo giornata della Famiglia celebriamo l'anniversariodi matrimonio di tutti gli sposi cristiani, <strong>in</strong> particolare delle coppie che celebrano il15°, il 25°, il 50° e oltre di matrimonio.27 - lunedì S. GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA - festa31 - venerdì ore 18.00 santa Messa di r<strong>in</strong>graziamento alla f<strong>in</strong>e dell’anno, con il canto del Te Deum2005 - GENNAIO1 - sabato MARIA SS., MADREMDI DIO- solennità nell'Ottava di NataleXXXVIII Giornata Mondiale della Pace. Ss. Messe secondo l’ orario festivo.Maria serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore(Lc. 2, 19)ore 17.00 santo rosarioore 17.30 Vespro <strong>in</strong> onore della santa Madre di Dio e Benedizione eucaristicaore 18.00 santa Messa solenne2 - Domenica II dopo Natale (Sett. II)Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato (Gv. 1, 18)(ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, grandi Padri della Chiesa d'Oriente)5 - mercoledì anticipo della giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni. Dopo laMessa delle 8,30, esposizione del ss. Sacramento, f<strong>in</strong>o alle ore 12,00.6 - giovedì Epifania del Signore - solennitàÀlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria de Signore brilla sopra di te...Camm<strong>in</strong>eranno i popoli alla tualuce...tutti verranno portando oro e <strong>in</strong>censo e proclamando le glorie del Signore (Is. 60, 1.3.6)ore 9.00:ore 14.15:Le sante Messe vengono celebrate secondo l'orario festivosanta Messa solenne - annuncio della Pasquamomento di preghiera per fanciulli e ragazzi18


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oore 15.00: <strong>in</strong>contro con Gesù Bamb<strong>in</strong>o da parte dei più piccoliore 17.00 santo rosarioore 17.30 Vespro solenne dell'Epifania, con la Bened. eucaristica. Segue la s. Messa delle 18.009 - Domenica Battesimo del Signore - festa (Sett. III)Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua:ed ecco si aprirono i cieli ed egli vide lo spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed una voce dal cielodisse: "Questi è il mio figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto (Mt. 3, 13 ... 16-17).ore 9,00 Santa Messa nel XXX della morte di mons. Remo Tonoli, compianto Arciprete di<strong>Coccaglio</strong>, avvenuta l'8 gennaio 1975ore 11.00 Santa messa con la celebrazione del Battesimoore 15.00 rosario, Vespro - Benedizione eucaristicaSi chiude il tempo di Natale.Inizia la prima parte del Tempo Ord<strong>in</strong>ario (o "per annum")10 - lunedì ore 20,30 a Cologne, 2° <strong>in</strong>contro di Zona per i sacerdoti e i catechisti, per programmare il II anno di ICFRore 20,30 all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per gli aniamtroi dei Centri d’Ascolto11 - Martedì ore 20,30 <strong>in</strong> serata, <strong>in</strong>contro di spiritualità per giovani presso l'Oratorio di Bornato12 - mercoledì anniversario dell'ord<strong>in</strong>azione episcopale del vescovo emerito mons. Bruno Foresti(Bergamo 1975)13 - giovedì ore 20,30 presso il Centro Oreb di Cal<strong>in</strong>o, prende avvio il Corso Biblico, sulla Lettera ai Romani, a curadi don Mauro Orsatti. Prosegue il 20 e 27 gennaio, 3 febbraio.16 - Domenica II del tempo ord<strong>in</strong>ario (Sett. I)(beato Giuseppe Tov<strong>in</strong>i, laico, sposo e professionista bresciano) (Gv. 1-29)Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!" .ore 14.20 all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>contro per i genitori dei fanciulli/e di 2a elementare17 - lunedì s. Antonio abate - memoriaGiornata dedicata all'approfondimento e allo sviluppo del dialogo ebraico - cristiano, per sensibilizzare le comunitàcristiane a non dimenticare la "propria radice santa il popolo di Israele a cui appartengono Gesù e Maria, gli Apostolie la prima comunità cristiana di Gerusalemme". Tale giornata vuole essere uno stimolo a rimuovere errati e secolaripregiudizi antiebraici e a rispettare e conoscere la tradizione ebraica vivente.ore 20,30 nelle rispettive sedi, Centri di Ascolto18 - martedì si apre l'ottavario di preghiera per l'unità dei Cristiani23 - Domenica III del tempo ord<strong>in</strong>ario (Sett. II)Giornata mondiale dell'Unità della Chiesa. (Mt. 4, 13 ... 17)Gesù ... venne a Cafarnao. Da allora com<strong>in</strong>ciò a predicare e a dire: "Convertitevi perché il regno dei cieli è vic<strong>in</strong>o".25 - Martedì CONVERSIONE DI S. PAOLO, APOSTOLO - festaTerm<strong>in</strong>a l'Ottavario di preghiera per l'unità della Chiesa.27 - giovedì s. Angela Merici, verg<strong>in</strong>e bresciana - memoria28 - venerdì s. Tommaso d'Aqu<strong>in</strong>o, sacerdote domenicano e dottore della Chiesa- memoriadopo s. Agost<strong>in</strong>o, Tommaso è il teologo che maggiormente ha <strong>in</strong>fluenzato il pensierodella Chiesa d'Occidente (o Lat<strong>in</strong>a)30 - Domenica IV del tempo ord<strong>in</strong>ario (Sett. III)Festa esterna di s. Giovanni Bosco e s. Agnese, protettore dei nostri Oratori.19


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - Chiesa universaleè stato aperto dal santo Padre il 17 ottobreL'Anno dell'EucaristiaE’ <strong>in</strong>iziato lo scorso mese di ottobre <strong>in</strong> concomitanzacon il Congresso Eucaristico <strong>in</strong> Messico e si concluderànell'ottobre del 2005.Domenica 13 giugno, solennità del Corpo e delSangue di Cristo, nel consueto breve discorsodell'Angelus, Giovanni Paolo II ha affermato:"L'Eucaristia sta al centro della vita della Chiesa. Inessa Cristo si offre al Padre per noi, rendendoci partecipidel suo stesso sacrificio, e a noi si dona comepane di vita per il nostro camm<strong>in</strong>o sulle strade delmondo". Ha poi elogiato il fatto che, nel culto eucaristico"i fedeli si str<strong>in</strong>gano <strong>in</strong>torno al SantissimoSacramento per adorarlo" e, nel giorno del CorpusDom<strong>in</strong>i, "lo accompagn<strong>in</strong>o <strong>in</strong> processione per le strade,esprimano con tanti segni di devozione la fede <strong>in</strong>Cristo vivo e la gioia per la sua presenza".In quella circostanza, il Papa ha annunciato che <strong>in</strong>ottobre, <strong>in</strong> co<strong>in</strong>cidenza con il Congresso eucaristico<strong>in</strong>ternazionale di Guadalajara (Messico), avrebbeavuto <strong>in</strong>izio uno speciale "Anno dell'Eucaristia", cheterm<strong>in</strong>erà nell'ottobre 2005 con l'Assemblea ord<strong>in</strong>ariadel S<strong>in</strong>odo dei Vescovi, il cui tema sarà:"L'Eucaristia fonte e culm<strong>in</strong>e della vita e della missionedella Chiesa".Questo nuovo Anno, come già quello <strong>in</strong>detto per ilRosario, si pone - sono parole del papa - nel quadro"del progetto pastorale che ho additato nella Letteraapostolica Novo millennio <strong>in</strong>eunte, dove ho <strong>in</strong>vitato ifedeli a 'ripartire da Cristo'. Contemplando più assiduamenteil volto del Verbo Incarnato, realmente presentenel Sacramento, essi potranno esercitarsi nell'artedella preghiera ed impegnarsi <strong>in</strong> quella misuraalta della vita cristiana che è condizione <strong>in</strong>dispensabileper sviluppare <strong>in</strong> modo efficace la nuova evangelizzazione".Si tratta di temi ed espressioni che dovrebbero risultarcifamiliari: <strong>in</strong> questi mesi, siamo andati accennandol<strong>in</strong>el corso della rubrica che prende titolo propriodal documento appena citato.Per <strong>in</strong>ciso, durante lo stesso discorso dell'Angelus del13 giugno, poiché quel giorno si celebrava anche laGiornata Mondiale dei Donatori di Sangue, il Papaha ricordato che "donare il proprio sangue <strong>in</strong> modovolontario e gratuito è un gesto di alto valore moralee civico". Si è trattato dell'aggancio ad un tema a suomodo esso pure eucaristico.La devozione eucaristica contrassegna già <strong>in</strong> modoalquanto consistente la vita della nostra Comunità;non ci mancheranno occasioni per alimentarla ulteriormente,anche aderendo alle eventuali <strong>in</strong>dicazioniche ci verranno offerte dalla Diocesi. F<strong>in</strong>alitàdell'Anno dell'Eucaristia, ha affermato il papa nell'omeliatenuta durante la celebrazione di apertura (v.pag. 4) è quella di aiutarci a prendere più viva coscienzadel valore del santissimo Sacramento- "con una celebrazione più sentita,- con una adorazione prolungata e fervente,- con un maggiore impegno di fraternità e di servizioagli ultimi".Di nuovo, siamo riportati di fronte al fatto chel'Eucaristia è pane che deve diventare vita: dall'<strong>in</strong>controcon Cristo ricevuto o adorato nel Sacramento, alservizio di Cristo presente nel fratello.***20


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - Diocesifico "it<strong>in</strong>erario familiare" (cfr. n. 54). Nello stessotempo, la comunità cristiana non lascia la famiglia dasola ma le offre la possibilità di un camm<strong>in</strong>o di fedecomunitario - particolarmente <strong>in</strong>tenso al primo anno -che le permetta di diventare sempre meglio il luogo privilegiatodella trasmissione della fede. L'<strong>in</strong>tento non èsoltanto quello di <strong>in</strong>vitare i genitori a un qualche<strong>in</strong>contro formativo, ma di creare dei gruppi di famiglieche, ricuperando il senso ecclesiale, si sostengano avicenda nel loro camm<strong>in</strong>o di fede e nel compito di educarealla fede i propri figli. Tale sostegno diventa particolarmenteurgente e necessario nel caso di famigliecon bamb<strong>in</strong>i disabili.Term<strong>in</strong>ato il camm<strong>in</strong>o dell'<strong>in</strong>iziazione cristianadei ragazzi con il tempo della "mistagogia", certo nonterm<strong>in</strong>a la responsabilità educativa della famiglia esoprattutto dei genitori. Rimane sempre fondamentalel'accompagnamento familiare per vivere cristianamenteil giorno del Signore e la vita quotidiana.Tuttavia, durante l'adolescenza e la giov<strong>in</strong>ezza lo spaziodi <strong>in</strong>tervento dei genitori tende progressivamente aridursi o per lo meno a diventare più problematico. È<strong>in</strong> questo contesto che l'apporto dell'oratorio, di associazioni,movimenti e gruppi ecclesiali diventa particolarmenteimportante, <strong>in</strong> un camm<strong>in</strong>o di fede e di più<strong>in</strong>tensa ricerca vocazionale che fa spazio anche aduna necessaria educazione affettiva e sessuale. In questamaniera famiglia e comunità cristiana si completanoreciprocamente per il bene delle nuove generazioni.* * *Su un tema urgente, problematico e, <strong>in</strong>sieme, carico disperanze, mi sono limitato ad alcune osservazioni edaccentuazioni, senza la pretesa di essere esaustivo macon il desiderio di sollecitare l'attenzione [...].Chiedo ai giovani, agli animatori e, soprattutto, aifidanzati, che si preparano a vivere la prossimaGiornata Mondiale della Gioventù (Colonia, 16-21agosto 2005) - il cui tema significativo è "Siamo venutiad adorarlo" - a seguire non solo l'esempio dei Magiche sono andati ad adorare il Signore, ma anche quellodella famiglia di Nazareth che ha mostrato loro Gesù,perché lo potessero <strong>in</strong>contrare. Cari giovani, sentitevianche voi pienamente partecipi della missione dellevostre famiglie, perché possiate mostrare e trasmetterecon gioia la vostra fede giovanile ai vostri coetanei edanche ai piccoli che ancora stanno completando il lorocamm<strong>in</strong>o di <strong>in</strong>iziazione cristiana.Interceda per noi la Madre di Gesù, perché l'impegnodella comunità diocesana nel r<strong>in</strong>novare il camm<strong>in</strong>o di<strong>in</strong>iziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi aiutianche le nostre famiglie a diventare sempre più Chiesadomestica, luogo privilegiato di esperienza e trasmissionedella fede.Brescia 4 luglio 2004, anniversario della Dedicazionedella Cattedrale+ Giulio Sangu<strong>in</strong>eti, vescovoè stata celebrata il 26 settembre, tra Bornato e Cal<strong>in</strong>o, con la presenza del card. A. Lopez Truijllo,presidente del Pontifico Consiglio per la FamigliaLA FESTA ZONALE DELLA FAMIGLIAPreparata a lungo e con impegno da un gruppo di sacerdoti e laici della nostra Zona pastorale della Franciacorta, <strong>in</strong>fedeltà all’esplicita richiesta espressa dal nostro Vescovo a conclusione della Visita Pastorale, con una buona partecipazionedi famiglie da ciascuna delle diciannove parrocchie, la Festa della Famiglia ha riscosso l’ammirata e piùvolte ripetuta approvazione da parte del card. Truijllo. Lo possiamo proprio dire senza paura di peccare di presunzione,visto che non eravamo tra gli organizzatori: è stata proprio una bella giornata, animata anche da tante “trovate”simpatiche.Anche i nostri bamb<strong>in</strong>i e ragazzi hanno dato il loro contributo: la mostra di disegni, allestita per l’occasione, recava23


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- Zona Pastoraleil vistoso e, ci sembra, preponderante loro contributo. Poiché il programma della manifestazione è già noto, <strong>in</strong> quantopubblicato a suo tempo, lasciamo la parola alla cronaca efficace delle immag<strong>in</strong>i.24


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oZona PastoraleTI PIACECANTAREARE?Ti senti <strong>in</strong>tonata?Allora, abbiamoproprio bisogno dite!Hai dai 17 anni<strong>in</strong> su?Ebbene si, il Coro Femm<strong>in</strong>ile Luca Marenzio di <strong>Coccaglio</strong> sta cercando voci nuove da <strong>in</strong>serire nel suo organico J…e…ci piacerebbe che quella persona fossi proprio tu!!!Il nostro repertorio spazia dal sacro al profano, dalla musica antica a quella degli ultimi anni,passa dallo stile melodico, allo spirituals f<strong>in</strong>o al Gospel.Se la proposta ti <strong>in</strong>teressa, e anche solo per curiosità passa a trovarci nella nostra sede di viaCarrera n. 34 a <strong>Coccaglio</strong> (all'<strong>in</strong>terno della Fondazione Mazzocchi) ilMartedì e il giovedì di ogni settimana noi saremo lì a provare dalle20:30 alle 22:30.Ti aspettiamo!La maestra (Angela Fertonani) e tutte le coriste25


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>odopo il 70° del nostro concittad<strong>in</strong>o, Mons. Borra, un altro simile traguardoDeo gratias!Il titolo stesso di questo articolo, ci <strong>in</strong>vita a r<strong>in</strong>graziareDio per un grande dono, quello dellaVocazione. Quest'anno abbiamo ricordato con gioiail giubileo sacerdotale di don Titta, il 50° di professionedi madre Betty Lotta missionaria <strong>in</strong> Giapponeed ora non possiamo dimenticarci anche delGiubileo di consacrazione religiosa di madre PalmaPedrali che è arrivata a quota 70 di consacrazionenelle Figlie della Carità Canossiana.La solennità dell'Immacolata, darà <strong>in</strong>izio per madrePalma, al Giubileo di professione solenne, grazie allaquale 70 anni fa si donava tutta a Dio ed alla Chiesa.Ma madre Palma vive anche un'altra tappa importanteper la sua vita: i 90 anni di età. Era l'alba del 28ottobre del 1914 quando, da mamma Cucchi Pier<strong>in</strong>ae da papà Angelo , nasceva Palma (quartogenita di 7fratelli : Maria, P<strong>in</strong>a, Angelica, Agnese, Piero eMaurizio).Era l'anno <strong>in</strong> cui la Chiesa viveva il dolore per lamorte di Pio X e, nell'<strong>in</strong>certezza dei tumulti dellaGrande Guerra, accoglieva con trepidazione l'<strong>in</strong>segnamentodel nuovo pontefice Benedetto XV.<strong>Coccaglio</strong>, <strong>in</strong> questo periodo storico, era guidata dall'arcipretepievano don Alessandro Zucchi.La famiglia alla quale madre Palma appartiene hadonato alla Chiesa ben tre delle proprie figlie : suorAngelica f.m.a., madre Agnese f.d.c.c. (recentementescomparse) e madre Palma.Certo i 90 anni si fanno sentire, ma se si <strong>in</strong>contramadre Palma, sivede bene che lavecchiaia nonl'ha scossa nelsuo entusiasmoe…nella suavoglia di scherzaree di stare aMadre Palma, con i genitorie la sorella sr. Angel<strong>in</strong>apassotempi.( di G.P.)con i26Molti acciacchil'hanno turbata,parecchi <strong>in</strong>farti,molti <strong>in</strong>terventi,ma…il Signore nonl'ha voluta ancoracon sé perché devecont<strong>in</strong>uare la suamissione qui.Quando la <strong>in</strong>contro e, <strong>in</strong> modo scherzoso gli dicoche il Signore non la vuole perché è troppo vecchiaed è stufo delle tante "mogli" vecchie che ha, lei colsorriso un po' beffardo ed il viso radioso di serenitàmi risponde:" Sel mà ol mìo gho de sta chè. Forse non sono statabrava abbastanza, o forse non sono ancora prontao…occorro ancora qua con voi e le mie sorelle".È vero, occorre ancora qua perché, pur risiedendonella casa canossiana di Crema, il suo cuore ed i suoipensieri non hanno lasciato la sua <strong>Coccaglio</strong>. Anchese da più di 70 anni è lontana dalla sua terra, si ricordadei volti delle persone del suo tempo. Degli arcipretie sacerdoti che nel tempo sono passati fra noi e,grazie anche al bollett<strong>in</strong>o parrocchiale, si sente parteviva della nostra Comunità.Quando lesse delle prossime Missioni Parrocchiali, ilsuo cuore gli ricordò quelle svolte sotto l'arcipretemons. Dossena e diceva: "Speriamo che vadanobene, che la gente risponda con fede e che lo Spiritofaccia il suo lavoro, io pregherò per voi e mi uniròalle vostre celebrazioni!"Ora possiamo dire che tutto è andato bene e pieni digratitud<strong>in</strong>e nel Signore, uniti all'arciprete, ai sacerdoti,al diacono ed all'<strong>in</strong>tera Comunità <strong>in</strong>nalziamocon madre Palma proprio al Signore il nostro cantodel Magnificat .Auguri madre Palma e…quando vuoi…noi ti aspettiamoqui fra noi.


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oa ge®associazionegenitori<strong>Coccaglio</strong>Educare i sentimentiFAMIGLIA(tratto da AgeStampa)"La famiglia, è il veicolo privilegiato per la trasmissione di quei valori religiosie culturali che aiutano la persona ad acquisire la propria identità.""Fondata sull'amore e aperta al dono della vita,la famiglia porta <strong>in</strong> sé il futuro stesso della società."Giovanni Paolo IILa famiglia, oggi, non può accettare l'anonimato dei sentimenti, né restare <strong>in</strong>differente alla solitud<strong>in</strong>e, all'isolamento chevivono i giovani. La neutralità diventa colpevole atteggiamento poiché non offre beni e proposte che meritano di essereamate. L'<strong>in</strong>dividualismo, il narcisismo e l'egoismo, sono le manifestazioni di chi non ha potuto conoscere di vivere buoneimmag<strong>in</strong>i <strong>in</strong>teriori, condivisi sentimenti di gratitud<strong>in</strong>e, di piacere a recar gioia agli altri."L'educazione dei sentimenti" è la scoperta di un mondo importante che dà sostegno al bamb<strong>in</strong>o, al giovane, e lo aiuta ametter radici nel suo ambiente di vita. Ci sono dei beni che meritano di essere amati e devono esserlo secondo una gerarchianella quale la vita è percepita come dotata di senso se essa contiene beni come l'amore verso gli altri, l'amicizia, lamoralità, il rispetto delle cose e delle persone, tutti valori alti del cittad<strong>in</strong>o pieno di fede e d'umanità. Entrano <strong>in</strong> questoambito tutti i rapporti coltivati con gli amici, i genitori, i parenti, le persone che ci sono di esempio, Dio e la comunità deifedeli, la natura e le opere d'arte.'L'educazione dei sentimenti" nella società postmoderna, è poco ritenuta <strong>in</strong> considerazione, viene ritenuta un'esperienzad'altri tempi, contraria all'educazione scientifica, cognitiva. Eppure quello che i bamb<strong>in</strong>i, i giovani imparano ad amare orifiutare dipende <strong>in</strong> larga misura da quel che gli adulti a loro piùvic<strong>in</strong>i amano o rifiutano. Gli atteggiamenti contrari ad una correttaeducazione emozionale si manifestano <strong>in</strong> smarrimenti psicologici,<strong>in</strong> angoscia davanti al mondo e alla vita, <strong>in</strong> noia, avidità,sgarbatezze, dis<strong>in</strong>teresse verso i propri simili.La famiglia, pertanto, deve recuperare questa dimensione educativaanche proteggendo i figli dalle immag<strong>in</strong>i d'<strong>in</strong>ondazione deglistimoli, dalle immag<strong>in</strong>i del male, dell'odio, anche dalle distrazionivacue. I sentimenti non devono essere derisi e si deve evitare laprecoce <strong>in</strong>tellettualizzazione. Si dovrà, <strong>in</strong>vece, alimentare il sentimentocon contenuti validi, concentrandosi sui pochi beni ed ideeessenziali.Le nostre famiglie dovranno aiutare i figli <strong>in</strong> modo particolare afare esperienza della natura, delle amicizie, del cantare, del raccontare,del far musica, sport, del giocare <strong>in</strong>sieme, dell'organizzazionedel f<strong>in</strong>e settimana, delle vacanze <strong>in</strong> funzione dell'educazioneaffettiva.Age associazione famiglie di <strong>Coccaglio</strong>,Augura un sereno Natalea tutta la comunità.Le immag<strong>in</strong>i sono tratte dal concorso"Disegni di Natale 2003”27


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oLA CHIESA DI FRONTE ALLE RELIGIONI E ALLE SETTEa cura di don Francescoil NEW AGE- 2Si potrebbe chiedere perché il Pontificio Consiglio per ilDialogo Interreligioso si <strong>in</strong>teressa al fenomeno del "NewAge". Possiamo rispondere che c'è una ragione storica eun'altra di competenza. Lo studio delle forme alternativedi religiosità è stato condiviso da diversi dicasteriQuestacollaborazione, da cui è nato il documento sulle Sette oNuovi Movimenti Religiosi del 1986, è cont<strong>in</strong>uata.Il documento riconosce nelle persone che sono <strong>in</strong>fluenzatedal "New Age" un vero "senso religioso". È bene peròfare una dist<strong>in</strong>zione quando si parla di dialogo. Unaforma di dialogo è quello che si fa con gliaderenti a religioni costituite e comprendel'<strong>in</strong>contro e la comprensione reciproca, lacollaborazione per la pace e lo sviluppo, loscambio sui valori spirituali comuni.Un'altra forma consiste nell'accompagnarel'<strong>in</strong>dividuo nella sua ricerca.È un dialogo tra Vangelo e Cultura, che<strong>in</strong>clude un appello al discernimento. Il cristianoriconosce i punti validi della ricercama allo stesso tempo ne svela, alla luce delmistero di Cristo, i punti deboli. Si potrebbeparlare, come fa il presente studio, di"dialogo critico" (p.16). Il documento si<strong>in</strong>dirizza, <strong>in</strong> primo luogo, ai pastori, aidirettori spirituali, ai laici impegnati e atutti quelli che accompagnano le persone<strong>in</strong> ricerca. Tra queste ci sono anche dei cristianiaffasc<strong>in</strong>ati, a volte senza pienacoscienza, da idee che rischiano di allontanarlidalla fede e dalla spiritualità evangelica.Sono proposti due percorsi per un confronto tra le ideefondamentali del "New Age" e la fede cristiana. Il primo,considerato nel cap. 3E, è quello della spiritualità. Purriconoscendo gli aspetti di autentica sete spirituale che sitrovano nelle espressioni migliori del "New Age" - comericerca di armonia, di unità, di esperienza del div<strong>in</strong>o -viene messo <strong>in</strong> luce il carattere dialogico della vita cristiana,che ha fondamento nell'eterno dialogo <strong>in</strong> seno allaTr<strong>in</strong>ità ed <strong>in</strong>forma il colloquio tra Dio e la creaturaumana, dando un timbro nuovo a tutti i rapporti <strong>in</strong>terpersonali.Ilsecondo percorso, sviluppato nel cap. 4°, è unconfronto di tipo dottr<strong>in</strong>ale. È espresso non <strong>in</strong> forma diesposizione dottr<strong>in</strong>ale organica - bisognerebbe riprenderetutto il Catechismo - ma come enunciazione di domandefondamentali, a cui i seguaci del "New Age" e i cristianirispondono diversamente.In effetti, davanti alle molte pratiche collegate alle teorie"New Age", siamo <strong>in</strong>vitati ad usare, per il discernimento,la lampada della fede, per riscoprire, nel confronto conaltre proposte, qual è la vera alternativa che Cristo ha portatoall'umanità.Forse qualcuno si chiederàse il dialogo <strong>in</strong>terreligioso non vuoldire riconoscere il valore positivo, i "semidel Verbo", l'azione dello Spirito <strong>in</strong> personedi altre tradizioni religiose, e qu<strong>in</strong>dianche nelle espressioni più autentiche del"New Age". Possiamo dire che c'è nellaChiesa una fede profonda nel dialogo cheDio <strong>in</strong>trattiene con ogni essere umano, enel disegno f<strong>in</strong>ale della salvezza.Questa conv<strong>in</strong>zione deve guidare ogn<strong>in</strong>ostro <strong>in</strong>contro. Ma si può dialogare confrutto se la nostra identità è chiara. Nonpossiamo allo stesso tempo credere e noncredere <strong>in</strong> un Dio che trascende la Storia,credere e non credere <strong>in</strong> Cristo, Salvatoredell'umanità, credere e non credere nellasua mediazione unica, ecc. È dalla nostrachiara identità cattolica, e da una spiritualitàvissuta, che ci possiamo muovere perun <strong>in</strong>contro vero. Anche aderenti a religionitanto diverse come l'<strong>in</strong>duismo o il buddismo ci chiedonoqual è la nostra fede e la nostra esperienza spirituale.Non possiamo negare loro la luce che Dio ci ha accesonel cuore.Nel rapporto con le altre religioni, la Chiesa evita tutto ciòche può dare credito ad alcuni concetti che sono presentianche nel contesto del "New Age": la tesi dell'unità dellereligioni, la conv<strong>in</strong>zione che tutte le vie siano uguali, lastima delle religioni pre-cristiane come più autentiche. Oanche l'idea che l'uomo può creare qualsiasi religione,come un artigiano o un chimico. Dialogo non è nebulosa,28


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>onon è cancellare le differenze. Il dialogo viene fatto <strong>in</strong> coerenzacon la fede cristiana e i nostri <strong>in</strong>terlocutori devonosapere che cosa crediamo.Tutto il capitolo 6 è consacratoalle <strong>in</strong>dicazioni pastorali.Questo studio <strong>in</strong>tende essere uno strumento di scambiocon le Chiese locali e con i centri di formazione e di cultura,per conoscere meglio il panorama religioso, e cercarenuove vie di dialogo e di testimonianza. È a livello localeche si può studiare ed offrire risposte utili a chi è allaricerca. È un dovere non solo dei pastori ma anche di tutticoloro che sono impegnati attivamente nella missionedella Chiesa.In appendice si trovano anche elementi utiliper chi studia il fenomeno "New Age": lista di documentipastorali su questo tema, altri studi di confronto con ilcristianesimo, opere di carattere generale. Richiamo l'attenzionepure sul glossario: sono stati scelti alcuni concetti,non solo usati <strong>in</strong> opere recenti del "New Age", maanche come titolo di movimenti di pensiero più antichiche sono alla radice delle idee fondamentali di questa corrente.Pur molto s<strong>in</strong>tetici offrono piste di ricerca e cifanno capire lo spessore culturale del fenomeno.Il PapaGiovanni Paolo II, nella lettera Novo Millennio <strong>in</strong>eunte, ciha <strong>in</strong>vitato fortemente a basare la nostra vita e la nostraazione sulla contemplazione del volto di Cristo. Come ecoa questo <strong>in</strong>vito, il presente studio afferma: "I fedeli devonoessere esortati ad unirsi <strong>in</strong>timamente a Gesù Cristo peressere pronti a seguirlo, perché Egli è la via autentica versola felicità, la verità su Dio e la pienezza di vita per tutti gliuom<strong>in</strong>i e per tutte le donne <strong>in</strong> grado di rispondere al Suoamore." (p.13).* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *OBIETTIVO VITAFecondazione Assistita:idee chiare, per favore!di Stefano Pedal<strong>in</strong>oIl clima 'caldo' nel quale si è svolta la campagna per la raccoltadi firme per il referendum abrogativo della legge n°40 sulla fecondazione assistita, sollecita a capire e conoscereun po' meglio questa legge, verificando al tempostesso alcune affermazioni e la veridicità di certi sloganche spesso hanno lo scopo di suscitare reazioni emotive edi spostare l'attenzione dal problema di fondo.Dunque, nella scorsa primavera, l'Italia ha discipl<strong>in</strong>atocon una legge la "procreazione medicalmente assistita",ammettendola solo quando non ci sono altri metodi terapeuticiefficaci per v<strong>in</strong>cere la sterilità o l'<strong>in</strong>fertilità. Il legislatoreha voluto rispondere all’esigenza di quelle coppieche, desiderando un figlio biologico, non <strong>in</strong>tendono percorrerela via dell'adozione; ma nello stesso tempo ha fissatouna serie di regole, per evitare che- i bamb<strong>in</strong>i nascano e vengano allevati <strong>in</strong> situazioni nonconfacenti al loro sviluppo psico-fisico,- l'embrione venga trattato come materiale da laboratorio,- quanti hanno fatto ricorso a queste tecniche possanopentirsene, e abbandonare il figlio voluto con ogni mezzo.Pertanto, <strong>in</strong> base alla contestata legge ora <strong>in</strong> vigore- da un lato possono fare ricorso alla procreazione medicalmenteassistita soltanto le coppiedi maggiorennidi sesso diverso,coniugate o conviventi,<strong>in</strong> età potenzialmente fertile,entrambi viventi;- dall'altro sono state proibitela fecondazione eterologa,la commercializzazione dei gameti e degliembrioni,la surrogazione di maternità (il cosiddetto"utero <strong>in</strong> affitto"),la donazione,la creazione di ibridi,la sperimentazione sugli embrioni,29


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oil loro congelamentola loro soppressione.- Inf<strong>in</strong>e, i figli nati <strong>in</strong> seguito a procreazione medicalmenteassistita non potranno essere disconosciuti né abbandonatidai propri genitori.Ovviamente, poiché s<strong>in</strong>o ad ora la procreazione assistitaera stata praticata senza regole - se non quelle che gli stessimedici avevano ritenuto di darsi -, la legge è stata vistada parte dell'op<strong>in</strong>ione pubblica come un rallentamentodel camm<strong>in</strong>o della scienza ed una limitazione alla libertàdi ricerca, oltre che ai "diritti civili" delle persone <strong>in</strong>teressate.È qu<strong>in</strong>di logico che alcuni partiti e movimenti d'op<strong>in</strong>ionesi siano mobilitati per una raccolta di firme atte apromuovere un referendum per abrogare questa legge daloro def<strong>in</strong>ita oscuranrista "oscurantista".Poiché la legge sulla fecondazione assistitanon tratta di questioni marg<strong>in</strong>ali odi poco conto, ma riguarda l'identità ela dignità di ogni essere umano ed <strong>in</strong>qualunque istante della sua vita, sononecessari una riflessione e un approfondimentosul senso della vita e una generalemobilitazione delle coscienze perchési comprenda dove sta il bene e comeaiutare le coppie <strong>in</strong> difficoltà.Iniziamo con il domandarci qual è lafunzione di una legge. Secondo i pr<strong>in</strong>cipalisostenitori della campagna referendaria,la legge deve consentire a ciascunodi fare la propria scelta etica, senza che leop<strong>in</strong>ioni degli uni prevarich<strong>in</strong>o quellealtrui. Ma, come può una legge garantirea tutti il massimo della libertà, permettendodi operare all'<strong>in</strong>terno delloStato scelte di segno contrario? La legge ha il compito di<strong>in</strong>dicare un valore morale e di cercare di tutelarlo con glistrumenti a sua disposizione. Lo scopo di ogni leggeumana è di prendere posizione per un valore e di non permetteregli atteggiamenti ad essa contrari e condannarlise è il caso. Non si può sostituire al valore morale la rivendicazionedell'autonomia assoluta dell'<strong>in</strong>dividuo. LoStato perderebbe ogni funzione educativa nei confrontidel cittad<strong>in</strong>o, che ha diritto di essere guidato nella conoscenzadel bene, e assumerebbe il ruolo del garante accondiscendentedi ogni scelta del cittad<strong>in</strong>o.L'atteggiamento aggressivo e denigratorio con il quale èstata condotta la campagna per il referendum <strong>in</strong>duce poia chiederci: chi può trarre vantaggio dall'abrogazione diuna legge che rappresenta un tentativo di mettere alcun<strong>in</strong>ecessari limiti nel campo delicatissimo della fecondazioneassistita? Quali <strong>in</strong>teressi personali, economici, ideologicie scientifici questa legge va a toccare?Certamente, il campo della procreazione assistita èstato <strong>in</strong> questi anni fonte di guadagni per molti, chehanno fatto quanto volevano, creando e distruggendovite umane e favorendo il crearsi di gravi problemi, comequello della sorte di tanti embrioni congelati, residuo difecondazioni precedenti. Vale la pena ricordarlo: si trattadi embrioni umani; vite umane.Un altro aspetto su cui soffermarsi riguarda l'elementodella commozione, utilizzato dai sostenitori del referendumper far leva sull'op<strong>in</strong>ione pubblica. La l<strong>in</strong>ea seguita èstata quella della sofferenza dimolte coppie che non possonoavere <strong>in</strong> alcun modo figli o che,affette da malattie ereditarie,senza una selezione embrionalerischiano di mettere al mondocreature malate. Il punto diforza è stato di documentaretelevisivamente i viaggi all'esterodelle coppie alla ricerca di undonatore di seme, denunciandoil diffondersi del cosiddetto"turismo procreativo", come"effetto paradossale d'una cattivalegge".La conseguenza dei limiti postidalla legge italiana, sostengonoalcuni, sarà che quanti nehanno la possibilità economicasi recheranno nei paesi esteridove quei limiti non vi sono, e qu<strong>in</strong>di la procreazione assistitasarà "una cosa da ricchi", con evidente discrim<strong>in</strong>azionea danno dei non abbienti.No ai “nuovi stregoni”30A ben vedere, è lo stesso pr<strong>in</strong>cipio che sp<strong>in</strong>ge alcuni movimentid'op<strong>in</strong>ione a sostenere che con la liberalizzazionedella droga cesserebbero, o si ridurrebbero di molto, gliscippi, le rap<strong>in</strong>e e tutti gli altri reati commessi da tossicodipendentiper procurarsi il denaro necessario all'acquistareero<strong>in</strong>a o coca<strong>in</strong>a. A questo punto, tali considerazionipotrebbero valere <strong>in</strong> molti altri campi, dall'eutanasia(che alcuni paesi europei consentono) al cosiddetto "turismosessuale" (<strong>in</strong> alcuni paesi asiatici la prostituzionem<strong>in</strong>orile è lecita, o comunque tollerata).


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>oMa, per restare nel campo del "diritto al figlio", non vi èalcuna differenza tra l'eventuale "turismo procreativo"che potrebbe svilupparsi e il "turismo adottivo", fenomenoche già esiste da molti anni. In Italia la procedura perottenere <strong>in</strong> adozione un bamb<strong>in</strong>o è lunga e difficoltosa,impone una serie di regole e limitazioni che sp<strong>in</strong>gonomolte coppie a recarsi all'estero, <strong>in</strong> paesi <strong>in</strong> cui la legge èmeno severa, per potere soddisfare il proprio desiderio dipaternità e di maternità. E le conseguenze sono, a volte,tragiche, come nei casi <strong>in</strong> cui, accertato che l'adozione erairregolare, o addirittura che i figli erano stati "comprati",sono <strong>in</strong>tervenuti i giudici per allontanare i bamb<strong>in</strong>i dallafamiglia <strong>in</strong> cui - anche <strong>in</strong> modo illegale - si erano ormai<strong>in</strong>seriti.Mettersi dalla parte di chi soffre è sempre un gesto nobileed è doveroso impegnarsi per il bene comune. Ma nonsempre quello che l'altro chiede è veramente il bene. Èbene, per esempio, creare un figlio i cui genitori biologicisono diversi da quelli reali? È bene creare un figliocon caratteristiche specifiche, assicurate dalla scelta delseme maschile o da qualche selezione embrionale? È benecurare un malato, sopprimendo altri esseri umani,seppure allo stato embrionale?Certamente non è bene ed è fuorviante impostare unaquestione così importante nei term<strong>in</strong>i: "Non è giusto chesia proibito <strong>in</strong> Italia, visto che è possibile andarlo a fareall'estero". Correttamente, dovremmo chiederci: questalegge è conforme, o no, al bene comune e ai pr<strong>in</strong>cipi eticosocialia cui lo Stato si vuole ispirare?"La verità scientifica e morale non è un fatto di op<strong>in</strong>ione.Chi afferma che la legge rappresenta solo l'op<strong>in</strong>ione dialcuni, cerca di spostare l'attenzione dal problema pr<strong>in</strong>cipale:quello della identità e della dignità dell'essereumano nella sua fase <strong>in</strong>iziale e il diritto del concepito diessere tutelato. Lo ha ricordato il card. Camillo Ru<strong>in</strong>iaprendo i lavori del Consiglio permanente dei vescovi italiani:"Colpisce soprattutto, anche <strong>in</strong> questo caso, l'<strong>in</strong>capacitào la non volontà di prendere <strong>in</strong> considerazione lospessore della posta <strong>in</strong> gioco, che ruota <strong>in</strong> ultima analisi<strong>in</strong>torno alla domanda sulla natura e sulla dignità dell'essereumano".dall’OratorioScampoli d’estateSul numero di settembre non erano stati riportati alcuni degli scritti che parlavno dei Campi estivi, vuoi per mancanza di spazio, vuoi perchéconsegnati quando il bollett<strong>in</strong>o era ormai def<strong>in</strong>itivamente impag<strong>in</strong>ato. Come si era detto, li riportiamo ora.Campo Scout R/S"Seconda stella a destra... questo è il camm<strong>in</strong>o!""Mille e mille anni fa, il cielo della notte era vuoto escuro. Allora gli dei, guardando il firmamento dissero:"Cuciremo magnifici gioielli su questo mantotroppo buio". E così si accesero le stelle".Questa l'ambientazione che ha accompagnato laroute che ha portato il clan Markab <strong>in</strong> Toscana, nellazona della Maremma grossetana.Dopo un viaggio notturno abbastanza tormentatoabbiamo raggiunto Fonteblanda, da dove è ufficialmente<strong>in</strong>iziata la nostra route.Da qui, abbiamo raggiuntoOsa, dove una coppia di scouts ci ha gentilmentereso disponibile un terreno a pochi metri dalmare!Lasciato Osa, siamo stati a Porto S. Stefano e, da qui,siamo partiti alla volta dell'Isola del Giglio che faparte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.Abbiamo riflettuto e discusso, attraverso il"Processo alla Carta di Clan", degli impegni che ilClan si è assunto <strong>in</strong> merito alla comunità, essenzialità,scelta politica e scelta di fede.31


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’OratorioRitornati sul Promontorio dell'Argentarioabbiamo raggiunto, con parecchia fatica matanta soddisfazione, una caletta chiamata Caladel Gesso: una f<strong>in</strong>estra sull'isola del Giglio conun mare cristall<strong>in</strong>o. Durante la notte, a turno,abbiamo fatto la veglia alle stelle, riflettendosulla nostra comunità e sul nostro servizio. Laveglia alle stelle è un momento di riflessionepersonale, di pausa, di verifica di noi stessi; ilsilenzio che ci circonda, il buio, l'<strong>in</strong>cantevolevisione del cielo stellato fanno si che i nostri pensieri vadano molto più lontano di quanto noi stessi possiamoimmag<strong>in</strong>are.Lasciato questo <strong>in</strong>cantevole luogo di buon matt<strong>in</strong>o, abbiamo raggiunto, passando per il Tombolo di Feniglia,il paese di Ansedonia, dove ognuno di noi si è preso l'impegno di essere parte viva e attiva della comunità clanattraverso la firma della Carta di Clan. Da Ansedonia ci siamo diretti alla Riserva Naturale WWF Lago diBurano, dove abbiamo vissuto un momento molto importante della vita di un clan: la Partenza di Filippo che,a 21 anni, lascia lo scoutismo vissuto per affrontare quel grande gioco che è la vita, con un impegno importante,donare parte del proprio tempo agli altri mediante il servizio.Durante la settimana, la pattuglia animazione ci ha raccontato la storia di alcune delle stelle più famose:Orione, l'Ariete, le Pleiadi, il Sagittario, l'Acquario,...e ci ha allietato le giornate con dei simpatici giochi "stellari";parallelamente la pattuglia catechesi ci ha fattoriflettere su importanti temi quali la speranza, l'umiltà,l'amicizia, il coraggio e la paura del male,attraverso brani tratti da "Il Guerriero della Luce" diPaulo Coelho e dalla Bibbia.Ogni guerriero della luce ha avuto paura diaffrontare un combattimento.Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito<strong>in</strong> passato.Ogni guerriero della luce ha imboccato uncamm<strong>in</strong>o che non era il suo.Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.Ogni guerriero della luce ha detto "sì" quando avrebbe voluto dire "no".Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.Perciò è un guerriero della luce:perché ha passato queste esperienzee non ha perduto la speranza di essere migliore.Buona StradaClan Markab32


I Campi dell’Oratorio a Obra di Vallarsa1- Fanciulli e RagazziComunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorio2 agosto 2004, ore 8 , Oratorio Focolare tutto è pronto perla partenza: valige; cartelloni; materiale; vettovaglie varie cisono!!! Pier<strong>in</strong>o presente, Don Oscar presente, Ste, Gio ePippo presenti, dopo aver caricato le ultime cose sul pulm<strong>in</strong>opartenza con dest<strong>in</strong>azione Obra di Vallarsa , no non cisiamo dimenticati i bamb<strong>in</strong>i !!!. Questi ci raggiungerannonel pomeriggio con gli altri educatori e con le cuoche, no<strong>in</strong>el frattempo prepareremo la casa per l'accoglienza . Ore13 dopo un lungo viaggio pieno di imprevisti siamo f<strong>in</strong>almentearrivati a dest<strong>in</strong>azione grazie all'impeccabile guida diPier<strong>in</strong>o!!!In fretta e furia dopo esserci rifocillati abbiamo riord<strong>in</strong>atoe abbellito la casa, tutto era ormai pronto, dopo giorni dilavoro era giunto il momento tanto atteso; quello dell'<strong>in</strong>iziodi un nuovo campo scuola !!!Alle ore 16 circa noi eravamo pronti nei nostri costumi discena; ed ecco apparire <strong>in</strong> lontananza il pullman carico dibamb<strong>in</strong>i impazienti di <strong>in</strong>iziare questo campo; più il pullmansi avvic<strong>in</strong>ava più si <strong>in</strong>iziava a percepire nell'aria una stranaenergia, una magica atmosfera; quella che i bamb<strong>in</strong>i sannocreare <strong>in</strong> ogni campo estivo!!!Incontenibile è l'allegria e la vivacità dei bamb<strong>in</strong>i scesi dall'autobus, questi tutti <strong>in</strong> coro hanno urlato: "Guardate, PeterPan !!!". In questo campo estivo tutte le attività formative,i giochi e l'ambientazione erano <strong>in</strong>centrati sulla favola diPeter Pan e sui suoi personaggi.Al campo scuola, le giornate <strong>in</strong>iziavano presto e f<strong>in</strong>ivanotardi soprattutto per noi animatori, che di notte dopo lanostra "riunione" ci divertivamo ad osservare i bamb<strong>in</strong>icosi tranquilli che non sembravano più le stesse persone!!!Infatti vederli dormire rannicchiati e fermi immersi nelsilenzio delle loro stanze, nessun vociferare a parte qualcunoche russava qua e là, sembra un sogno!!!!!!Al campo estivo i bamb<strong>in</strong>i, e non solo; hanno avuto lapossibilità di <strong>in</strong>traprendere un tipo di vita diverso da quelloche solitamente svolgono alle loro case, ogni bamb<strong>in</strong>o haavuto l' opportunità di svolgere diverse attività e <strong>in</strong> alcunicasi con ottimi risultati!!! A rotazione ogni gruppo capitanatoda 2 animatori doveva svolgere i servizi: lavare i piatti;apparecchiare e sparecchiare il tavolo; servire; lavare i bagnie preparare la celebrazione. Quest'anno oltre ai classiciservizi abbiamo <strong>in</strong>trodotto delle attività manuali: pasta sale;braccialetti; giornal<strong>in</strong>o e carta riciclata, che hanno riscossonotevole successo forse perché ai bamb<strong>in</strong>i piace impararecose nuove divertendosi.Anche quest'anno le gite non sono mancate perché checampo sarebbe senza gite!!!Le giornate al campo estivo scorrono velocemente sia per ibamb<strong>in</strong>i che non smettono mai di giocaree di divertirsi dalla matt<strong>in</strong>a alla sera , sia per noi animatoriche siamo sempre impegnati a far giocare e divertire i ragazzicercando di trasmettere loro la gioia dello stare <strong>in</strong>siemerispettando le persone, le cose e la natura.Nove giorni sono trascorsi velocemente è giunta l'ora delritorno,11 agosto ore 14 circa dopo aver salutato gli adolescentie Don Oscar partiamo con dest<strong>in</strong>azione <strong>Coccaglio</strong>.Nella strada del ritorno abbiamo ripercorso la stessa stradafatta all'andata ma qualcosa era cambiato!!! Eravamo stanchima felici di poterci guardare attorno e <strong>in</strong>crociare il viso dipersone amiche, persone con cui avevamo vissuto un'esperienza unica ed irripetibile!!! Ma non solo tornavamoa casa tutti con qualche chilo <strong>in</strong> più colpa di Maria ,Tizianae Sabr<strong>in</strong>a che ogni giorno ci preparavano deliziosi pranzetti!!!Un grazie particolare a tutti i bamb<strong>in</strong>i che hanno reso questocampo <strong>in</strong>dimenticabile ma non solo grazie a Don Oscarche <strong>in</strong> questo campo è sempre stato presente e ci ha fattodivertire tantissimo e anche a Pier<strong>in</strong>o che ha reso la nostracasa più ord<strong>in</strong>ata e lucente che mai!!!!Vi aspettiamo tutti al prossimo campo scuola e all'A.C.R. !!!!!Gli Educatori.33


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorio2- Adolescenti Obra, 11-19 agosto 2004Wake up, Neo.... (svegliati Neo...)The matrix has you (matrix ha te)Follow the white rabbit(segui il coniglio bianco)Knock, knock, Neo...Non avete capito, quest'anno il campo adolescenti si è trasformatonel capolavoro c<strong>in</strong>ematografico Matrix... Ogniadolescente, nei panni di Neo, ha seguito il coniglio biancoe si è trovato all'<strong>in</strong>terno del film per raggiungere unoscopo: per tutti, <strong>in</strong>fatti, questo campo è stato un camm<strong>in</strong>overso la consapevolezza e la conoscenza di se, e questopoteva avvenire solo con l'aiuto dei celebri protagonistidel film.Morpheus, ci ha aiutato <strong>in</strong> questo mondo fatto ogni giornodi milioni di scelte a capire il peso che esse hanno, epossono avere nella nostra vita e <strong>in</strong> quella di chi ci circonda,sp<strong>in</strong>gendoci magari anche a riflettere un po' di piùdavanti ad ogni decisione anche alla più banale.Oracolo ci ha posto davanti agli occhi che tutti i giorni<strong>in</strong>contriamo degli oracoli ma non siamo <strong>in</strong> grado dicogliere i loro messaggi, ... poiché "la verità è <strong>in</strong>torno ate....."..un buon camm<strong>in</strong>o mette le persone di fronte alle propriedebolezze e <strong>in</strong>sicurezze, cosa cha ha fatto Cypher per noimostrandoci come spesso rifiutiamo di affrontare laverità perchè ci sembra troppo grande ed <strong>in</strong>superabile.In cattivo di turno era l'agente Smith, con il quale abbiamocercato di comprendere meglio la differenza tra veritàe giustizia.laboratori (la grande novità di quest'anno, <strong>in</strong>fatti, alcunipomeriggi sono stati dedicati alla creatività con candele,"lavoretti "con la creta e fantastiche magliette personalizzatecon le foto di quei bei momenti), e gite i giorni sonotrascorsi molto velocemente.Quasi non c'è stato neanche il tempo di conoscere i nuoviarrivati, imparare tutti i nomi, (che non è facile perchèuno cerca di studiarsi i vari nomi a casa (35+animatori,non sono pochi) ma poi non serve a niente perchè tutti <strong>in</strong>omi sono velocemente sostituiti da soprannomi <strong>in</strong>ventatiper l'occasione e qu<strong>in</strong>di la memoria deve rimettersi <strong>in</strong>moto e imparare). Salutare il gruppetto del terzo anno peri quali era l'ultima esperienza... da adolescenti...perchè <strong>in</strong>teoria sono passati di grado <strong>in</strong> un attimo era già l'ora dirifare la borsa per ritornare a casa....e come da consuetud<strong>in</strong>eanche se non c'è una vera spiegazione scientifica unofa la valigia prima di partire e tutto ci sta, poi pensa che lostesso avvenga per il ritorno e <strong>in</strong>vece no, qui avviene lamagia anche con tutta la buona volontà assolutamentenon ci staranno più, e così la matt<strong>in</strong>a prima di partirebisogna litigare con le varie cerniere per prepararsi...e permolti non solo quella della valigia ha costituito un problema,ma anche quella dei pantaloni non si chiudeva più,questa a differenza ce l'ha la spiegazione scientifica, ètutta colpa delle nostre bravissime cuoche se siamo tornaticon qualche chilo <strong>in</strong> più, che <strong>in</strong> ogni caso r<strong>in</strong>graziamoanche se ci costeranno un ora <strong>in</strong> più di palestra.Sperando che tutti anche se con modalità diverse abbianotrascorso una bella esperienza l'<strong>in</strong>vito è per tutti r<strong>in</strong>novatoalle varie serate di gruppo che fra un po' <strong>in</strong>izieranno.Siccome non può esistere un mondo senzaamore è arrivata Tr<strong>in</strong>ity a rappresentarlo <strong>in</strong>tutte le sue forme... madre, amica, amante.Qu<strong>in</strong>di, quest'anno abbiamo aggiunto un pezzetto<strong>in</strong> più agli obiettivi che accomunano tuttii campi adolescenti, conoscere sì gli altri, manon prima d'avere chiare le idee su se stessianche perchè è un po' difficile mostrarsi aglialtri se anche noi stessi non riusciamo a darciun volto.Come tutte le belle esperienze anche quella diquest'anno è volata, tra attività, servizi, giochi,34


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorio3- Giovani Obra 19-22 agosto 2004Forse non tutti lo sanno ma tra le proposte estive dell'oratoriodi quest'anno c'era anche un campo per i giovani.......un campo per tutti quelli che non hanno più l'età perpartecipare al campo adolescenti ma, ancora vogliono fareun'esperienza <strong>in</strong>sieme, o per tutti quelli che non l'hannomai vissuta da adolescenti ma ne han sempre sentito parlarbene e vogliono provare a divertirsi come una volta...Un campo a grandi l<strong>in</strong>ee costituito come gli altri, con iservizi, le attività, i giochi, la differenza è che c'era un soloanimatore... Don Oscar alle prese con 30 ragazzi d'etàdiverse dai 19 ai 28, ragazzi che da poco hanno f<strong>in</strong>ito il"ciclo" dei gruppi adolescenti hanno lavorato fianco afianco con chi magari gli aveva fatto da animatore...È stata davvero una bella esperienza perchè ha consolidatoun gruppo che già si conosceva, magari alcuni solo divista, ma <strong>in</strong> questi tre giorni proprio come succede per gliadolescenti si è conosciutomeglio ha imparatoa collaborare.Durante una delle tregiornate, c'è stata propostaun'attività diriflessione sull'oratorioe sulle varie facce cheesso può assumere, suidifetti e sui pregi cheogni tipologia offre percreare il nostro oratorio.Vorremmo, <strong>in</strong>fatti, chenon sia r<strong>in</strong>novato solonella struttura ma anche<strong>in</strong> tutto ciò che esso contiene.Per prima cosa abbiamo notato che un oratorio non puòrispecchiare una sola tipologia ma, deve essere un ibridodi queste perchè da sole sono dannose ma <strong>in</strong>sieme con lagiusta moderazione riescono a coesistere. Analizzandoanche oratori della zona abbiamo notato com'è facile"sbagliare", sp<strong>in</strong>gersi verso un'unica tipologia perchèpotrebbe essere più facile, noi vorremmo che l'oratorioabbia un coord<strong>in</strong>atore affiancato da persone responsabilidelle varie mansioni perchè è giusto che qualcuno tenga lefila di tutto ciò che avviene ma allo stesso tempo non puòfarsi carico da solo di importanti decisioni, sai per un caricoeccessivo di lavoro, ma soprattutto perchè la forza stanel gruppo e così anche le idee; l'oratorio deve essere fattoda persone per creare un progetto di cont<strong>in</strong>uità poiché icurati vengono e vanno ma noi che viviamo l'oratoriorimaniamo sempre.Un'altro aspetto, che non si può tralasciare nella "ricostruzione",è il senso di collaborazione che deve diffondersisia all'<strong>in</strong>terno che all'esterno perchè è giusto conoscerele associazioni presenti sul nostro territorio chehanno qualche obiettivo o f<strong>in</strong>alità <strong>in</strong> comune e, allo stessotempo è giusto e <strong>in</strong>dispensabile che tutti i gruppi chelavorano nell'oratorio siano a conoscenza del programmadegli altri, ma che soprattutto si crei un progetto generalecon obiettivi comuni a tutti quelli che lavorano nell'oratorio,un progetto che stabilisca anche un ricambiogenerazionale nei vari ruoli.Ci piacerebbe, responsabilizzare i giovani, senza arrivareal punto che qualcunosia elim<strong>in</strong>ato perchètroppo vecchio ma, cheper quando deciderà dismettere qualcuno avràgià l'esperienza e lacapacità per mandareavanti le cose, comunquecon un cambiamentodi ruolo.Vorremmo, che l'oratoriofosse sempre aperto,naturalmente questoporterebbe a un "sacrificio"da parte di tutti,almeno per quantoriguarda la disponibilità ma sarebbe molto utile al f<strong>in</strong>edella partecipazione, poiché per esempio i ragazzi chescendono dal campo adolescenti dopo una settimana divita <strong>in</strong>sieme, hanno ancora voglia di trovarsi e sarebbebello poter far questo <strong>in</strong> oratorio.Sicuramente se apriamo e basta non risolviamo i problemidi affluenza e partecipazione ma se armati di volontàsi <strong>in</strong>izia a fare qualche gioco il sabato o la domenicapomeriggio, oppure quando la struttura lo permetterà,"riprist<strong>in</strong>are" per esempio il torneo di calcetto, la gente<strong>in</strong>izia a girare.Siamo tutti d'accordo che l'oratorio non deve svendersiper attirare più gente ma, non può neanche pretendere35


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorioche la gente venga così tanto per passare il tempo, perchè<strong>in</strong> questo modo non passerebbe nessun tipo di messaggioal ragazzo e l'oratorio diventa uguale alla strada; noi proporremmoil riprist<strong>in</strong>o del gruppo di animazione, ed unaggiornamento generale perchè non può esistere un oratoriocon programmi e <strong>in</strong>iziative uguali da 20 anni perchèi ragazzi sono cambiati, si cresce e si matura <strong>in</strong> mododiverso e perciò anche la proposta educativa deve adeguarsidi conseguenza, ed aprirsi anche all'idea di un oratorioche accolga tutte le persone anche quelle che la pensano<strong>in</strong> modo diverso, ma hanno voglia di fare.Parlandone, ci siamo resi conto di quante idee e di quantecose si possono sempre fare per migliorare una struttura,sicuramente dentro ognuno di noi qualcosa è cambiato,speriamo solo che queste nostre considerazioni nonsiano servite solo a noi ma, possano dare spunti "delmondo giovanile" all'utilizzo futuro dell'oratorio.I Catechisti per l’ anno 2004/2005Gruppi dei fanciulli e dei ragazziGruppo Betlemme - 1 annoICFR -Cors<strong>in</strong>i AntonioMassetti AnnaPedal<strong>in</strong>o StefanoRossi GiulianaSeconda Elementare1-Alberti Matteo2- Filisetti Silviae Belotti Michele3- Bescotti Carla4- Bulgari Michela5- Mar<strong>in</strong>i SilviaTerza Elementare1- Bariselli Elena2- Smorgoni Leonardoe Cadeo Paola3- Filisetti Tiziana4- Gozz<strong>in</strong>i Ambra5- Gozz<strong>in</strong>i DiegoQuarta Elementare1- Donghi Eleonora2- Lor<strong>in</strong>i Rosanna3- Mart<strong>in</strong>elli Marco4- Massetti Sabr<strong>in</strong>aZanni Manuela5- Smorgoni MariaQu<strong>in</strong>ta Elementare1- Bonassi Laura2- Lor<strong>in</strong>i Daniela3- Mart<strong>in</strong>elli Manuela4- Michel<strong>in</strong>i LaraMombelli ValeriaPedrali GianlucaPrima Media1-Bosio Tiziana2- Bulgari Daniela3- Bulgari Roberta4- Festa SoniaSeconda Media1- Berardelli Annae Meroni Aldo2- Cadeo Giusie Cavrioli Crist<strong>in</strong>a3- Madre Mariella4- Murgo Patriziae Lenza FedericoTerza Media1- Bono Andrea2- Faccoli Marco3- Marchetti Giorgio4- S<strong>in</strong>t<strong>in</strong>i Stefano36


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’OratorioSCOUT30 ANNI DI AGESCISabato 23 ottobreeravano più di40.000 scout che"dip<strong>in</strong>gevano" piazzaSan Pietro a Romadi azzurro.C'eravamo anchenoi, comunità capidel gruppoMontorfano a festeggiare<strong>in</strong>sieme al Papai trent'anni di AGE-SCI (associazioneguide e scout cattoliciitaliani). La giornatache abbiamo vissutoè difficile dadescrivere, le emozioniche si sono provate sono difficili da spiegare, r<strong>in</strong>novarela promessa fatta anni <strong>in</strong>dietro tutti <strong>in</strong>sieme è statosplendido, ma ancora più importanti per noi educatorisono state le parole che il Papa ci ha detto:"Penso <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a voi che ricoprite nell'Associazione ilruolo difficile ed esaltante di Capi. A voi è affidata laresponsabilità di accompagnare nel camm<strong>in</strong>o della vitatanti fanciulli, ragazzi e giovani, che attendono da voi diessere aiutati a crescere armoniosamente, per contribuireall'edificazione di un mondo d'amicizia e di solidarietà.Siate uom<strong>in</strong>i e donne che, facendo riferimento alVangelo di Gesù, sanno educare altri a vivere nella libertàe nella responsabilità, a "nuotare contro corrente" perv<strong>in</strong>cere la tentazione dell'<strong>in</strong>dividualismo, della pigrizia,del disimpegno.Come sapete, cari amici, tutta la Chiesa è entrata daqualche giorno nell'Anno dell'Eucaristia. Vi <strong>in</strong>vito a faredel mistero del "Corpo donato" e del "Sangue versato"un punto costante di riferimento nelle vostre scelte quotidiane.La celebrazione domenicale dell'Eucaristia nellevostre parrocchie e nelle uscite di Unità vi vedaattenti e partecipi nell'ascolto e nell'animazione,e sia sorgente ed alimento costante delvostro impegno."Duc <strong>in</strong> altum", AGESCI! "Duc <strong>in</strong> altum",MASCI! Non abbiate paura di avanzare con fantasia,sapienza e coraggio sulle strade dell'educazionedelle giovani generazioni. Il futuro delmondo e della Chiesa dipende anche dallavostra passione educativa."Vi assicuro che lanostra "passione educativa" e la voglia di volare<strong>in</strong> alto, dopo questo <strong>in</strong>contro è ancora più fortedi prima.37


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’OratorioIn camm<strong>in</strong>o verso la XX GMGKöln (Colonia) - Agosto 2005MESSAGGIO DEL SANTO PADREPGIOVANNI PAOLO PIIPER LA XX GIORNATA A MONDIALE DELLA GIOVENTÙ"Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2, 2)Carissimi giovani!1. Quest'anno (il 2004 NdR) abbiamocelebrato la XIX Giornata Mondialedella Gioventù meditando sul desiderioespresso da alcuni greci, giunti aGerusalemme <strong>in</strong> occasione dellaPasqua: "Vogliamo vedere Gesù" (Gv12,21). Ed eccoci ora <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>overso Colonia, dove nell'agosto 2005si terrà la XX Giornata Mondialedella Gioventù."Siamo venuti per adorarlo" (Mt2,2): questo è il tema del prossimo<strong>in</strong>contro mondiale giovanile. E' untema che permette ai giovani di ognicont<strong>in</strong>ente di ripercorrere idealmentel'it<strong>in</strong>erario dei Magi, le cui reliquiesecondo una pia tradizione sonovenerate proprio <strong>in</strong> quella città, e di<strong>in</strong>contrare, come loro, il Messia ditutte le nazioni.In verità, la luce di Cristo rischiaravagià l'<strong>in</strong>telligenza e il cuore dei Magi."Essi partirono" (Mt 2,9), raccontal'evangelista, lanciandosi con coraggioper strade ignote e <strong>in</strong>traprendendoun lungo e non facile viaggio. Nonesitarono a lasciare tutto per seguirela stella che avevano visto sorgere <strong>in</strong>Oriente (cfr Mt 2,1). Imitando i Magi,anche voi, cari giovani, vi acc<strong>in</strong>gete acompiere un "viaggio" da ogni regionedel globo verso Colonia. E' importantenon solo che vi preoccupiatedell'organizzazione pratica dellaGiornata Mondiale della Gioventù,ma occorre che ne curiate <strong>in</strong> primoluogo la preparazione spirituale, <strong>in</strong>un'atmosfera di fede e di ascoltodella Parola di Dio.2. "Ed ecco la stella … li precedeva,f<strong>in</strong>ché giunse e si fermò sopra illuogo <strong>in</strong> cui si trovava il bamb<strong>in</strong>o"(Mt 2,9). I Magi arrivarono aBetlemme perché si lasciarono docilmenteguidare dalla stella. Anzi, "alvedere la stella, essi provarono unagrandissima gioia" (Mt 2,10). E'importante, carissimi, imparare ascrutare i segni con i quali Dio cichiama e ci guida. Quando si è consapevolidi essere da Lui condotti, ilcuore sperimenta una gioia autenticae profonda, che si accompagna ad unvivo desiderio di <strong>in</strong>contrarlo e ad unosforzo perseverante per seguirlodocilmente."Entrati nella casa, videro il bamb<strong>in</strong>ocon Maria sua madre" (Mt 2,11).Niente di straord<strong>in</strong>ario a prima vista.Eppure quel Bamb<strong>in</strong>o è diverso daglialtri: è l'unigenito Figlio di Dio che siè spogliato della sua gloria (cfr Fil2,7) ed è venuto sulla terra per morire<strong>in</strong> Croce. E' sceso tra noi e si è fattopovero per rivelarci la gloria div<strong>in</strong>a,che contempleremo pienamente <strong>in</strong>Cielo, nostra patria beata.Chi avrebbe potuto <strong>in</strong>ventare un38segno d'amore più grande? Restiamoestasiati d<strong>in</strong>anzi al mistero di un Dioche si abbassa per assumere la nostracondizione umana s<strong>in</strong>o ad immolarsiper noi sulla croce (cfr Fil 2,6-8).Nella sua povertà, è venuto ad offrirela salvezza ai peccatori Colui che -come ci ricorda san Paolo - "da riccoche era, si è fatto povero per voi, perchévoi diventaste ricchi per mezzodella sua povertà" (2 Cor 8,9). Comerendere grazie a Dio per tanta accondiscendentebontà?3. I Magi <strong>in</strong>contrano Gesù a "Bêtlehem",che significa "casa del pane".Nell'umile grotta di Betlemme giace,su un po' di paglia, il "chicco digrano" che morendo porterà "moltofrutto" (cfr Gv 12,24). Per parlare dise stesso e della sua missione salvificaGesù, nel corso della sua vita pubblica,farà ricorso all'immag<strong>in</strong>e delpane. Dirà: "Io sono il pane dellavita", "Io sono il pane disceso dalcielo", "Il pane che io darò è la miacarne per la vita del mondo" (Gv 6,35.41.51).Ripercorrendo con fede l'it<strong>in</strong>erariodel Redentore dalla povertà delPresepio all'abbandono della Croce,comprendiamo meglio il mistero delsuo amore che redime l'umanità. IlBamb<strong>in</strong>o, adagiato da Maria nellamangiatoia, è l'Uomo-Dio che vedremo<strong>in</strong>chiodato sulla Croce. Lo stesso


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’OratorioRedentore è presente nel sacramentodell'Eucaristia. Nella stalla diBetlemme si lasciò adorare, sotto lepovere apparenze di un neonato, daMaria, da Giuseppe e dai pastori;nell'Ostia consacrata lo adoriamosacramentalmente presente <strong>in</strong> corpo,sangue, anima e div<strong>in</strong>ità, e a noi sioffre come cibo di vita eterna. Lasanta Messa diviene allora il veroappuntamento d'amore con Coluiche ha dato tutto se stesso per noi.Non esitate, cari giovani, a rispondergliquando vi <strong>in</strong>vita "al banchetto d<strong>in</strong>ozze dell'Agnello" (cfr Ap 19,9).Ascoltatelo, preparatevi <strong>in</strong> modo adeguatoe accostatevi al Sacramentodell'Altare, specialmente <strong>in</strong>quest'Anno dell'Eucaristia (ottobre2004-2005) che ho voluto <strong>in</strong>dire pertutta la Chiesa.4. "E prostratisi lo adorarono" (Mt2,11). Se nel bamb<strong>in</strong>o che Mariastr<strong>in</strong>ge fra le sue braccia i Magi riconosconoe adorano l'atteso dellegenti annunziato dai profeti, noi oggipossiamo adorarlo nell'Eucaristia ericonoscerlo come nostro Creatore,unico Signore e Salvatore."Aprirono i loro scrigni e gli offrirono<strong>in</strong> dono oro, <strong>in</strong>censo e mirra" (Mt2,11). I doni che i Magi offrono alMessia simboleggiano la vera adorazione.Mediante l'oro essi ne sottol<strong>in</strong>eanola regale div<strong>in</strong>ità; con l'<strong>in</strong>censolo confessano come sacerdotedella nuova Alleanza; offrendogli lamirra celebrano il profeta che verseràil proprio sangue per riconciliare l'umanitàcon il Padre.Cari giovani, offrite anche voi alSignore l'oro della vostra esistenza,ossia la libertà di seguirlo per amorerispondendo fedelmente alla suachiamata; fate salire verso di Lui l'<strong>in</strong>censodella vostra preghiera ardente,a lode della sua gloria; offritegli lamirra, l'affetto cioè pieno di gratitud<strong>in</strong>eper Lui, vero Uomo, che ci haamato f<strong>in</strong>o a morire come un malfattoresul Golgotha.5. Siate adoratori dell'unico veroDio, riconoscendogli il primo postonella vostra esistenza! L'idolatria ètentazione costante dell'uomo.Purtroppo c'è gente che cerca la soluzionedei problemi <strong>in</strong> pratiche religiose<strong>in</strong>compatibili con la fede cristiana.E' forte la sp<strong>in</strong>ta a credere aifacili miti del successo e del potere; èpericoloso aderire a concezioni evanescentidel sacro che presentanoDio sotto forma di energia cosmica, o<strong>in</strong> altre maniere non consone con ladottr<strong>in</strong>a cattolica.Giovani, non cedete a mendaci illusionie mode effimere che lascianonon di rado un tragico vuoto spirituale!Rifiutate le seduzioni del denaro,del consumismo e della subdolaviolenza che esercitano talora i massmedia.L'adorazione del vero Dio costituisceun autentico atto di resistenza controogni forma di idolatria. AdorateCristo: Egli è la Roccia su cui costruireil vostro futuro e un mondo piùgiusto e solidale. Gesù è il Pr<strong>in</strong>cipedella pace, la fonte di perdono e diriconciliazione, che può rendere fratellitutti i membri della famigliaumana.6. "Per un'altra strada fecero ritornoal loro paese" (Mt 2,12). Il Vangeloprecisa che, dopo aver <strong>in</strong>contratoCristo, i Magi tornarono al loro paese"per un'altra strada". Tale cambiamentodi rotta può simboleggiare laconversione a cui coloro che <strong>in</strong>contranoGesù sono chiamati per diventarei veri adoratori che Egli desidera(cfr Gv 4,23-24). Ciò comporta l'imitazionedel suo modo di agire facendodi se stessi, come scrive l'apostoloPaolo, un "sacrificio vivente, santo egradito a Dio". L'Apostolo aggiunge39poi di non conformarsi alla mentalitàdi questo secolo, ma di trasformarsir<strong>in</strong>novando la mente, "per poterdiscernere la volontà di Dio, ciò che èbuono, a Lui gradito e perfetto" (cfrRm 12,1-2).Ascoltare Cristo e adorarlo porta afare scelte coraggiose, a prenderedecisioni a volte eroiche. Gesù è esigenteperché vuole la nostra autenticafelicità. Chiama alcuni a lasciaretutto per seguirlo nella vita sacerdotaleo consacrata. Chi avverte quest'<strong>in</strong>vitonon abbia paura di rispondergli"sì" e si metta generosamentealla sua sequela. Ma, al di là dellevocazioni di speciale consacrazione,vi è la vocazione propria di ogni battezzato:anch'essa è vocazione a quella"misura alta" della vita cristianaord<strong>in</strong>aria che s'esprime nella santità(cfr Novo millennio <strong>in</strong>eunte, 31).Quando si <strong>in</strong>contra Cristo e si accoglieil suo Vangelo, la vita cambia e siè sp<strong>in</strong>ti a comunicare agli altri la propriaesperienza.Sono tanti i nostri contemporaneiche non conoscono ancora l'amoredi Dio, o cercano di riempirsi il cuorecon surrogati <strong>in</strong>significanti. E'urgente, pertanto, essere testimonidell'amore contemplato <strong>in</strong> Cristo.L'<strong>in</strong>vito a partecipare alla GiornataMondiale della Gioventù è anche pervoi, cari amici che non siete battezzatio che non vi riconoscete nellaChiesa. Non è forse vero che pure voiavete sete di Assoluto e siete <strong>in</strong> ricercadi "qualcosa" che dia significatoalla vostra esistenza? Rivolgetevi aCristo e non sarete delusi.7. Cari giovani, la Chiesa ha bisognodi autentici testimoni per la nuovaevangelizzazione: uom<strong>in</strong>i e donne lacui vita sia stata trasformata dall'<strong>in</strong>controcon Gesù; uom<strong>in</strong>i e donnecapaci di comunicare quest'esperienzaagli altri. La Chiesa ha bisogno di


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratoriosanti. Tutti siamo chiamati alla santità,e solo i santi possono r<strong>in</strong>novarel'umanità. Su questo camm<strong>in</strong>o dieroismo evangelico tanti ci hannopreceduto ed è alla loro <strong>in</strong>tercessioneche vi esorto a ricorrere spesso.Incontrandovi a Colonia, impareretea conoscere meglio alcunidi loro, come san Bonifacio,l'apostolo della Germania, e iSanti di Colonia, <strong>in</strong> particolareOrsola, AlbertoMagno, Teresa Benedettadella Croce (EdithSte<strong>in</strong>) e il beatoAdolph Kolp<strong>in</strong>g. Fraquesti, vorrei particolarmentecitaresant'Alberto esanta TeresaBenedetta dellaCroce che,con lo stessoatteggiamento<strong>in</strong>teriored e iMagi,della Sapienza, sostenga ivostri passi, illum<strong>in</strong>ile6 Agosto 2004IOANNES PAULUS PP. IIhannoappassionatamentecercato la verità. Essi nonhanno esitato a mettere le loro capacità<strong>in</strong>tellettuali al servizio della fede,testimoniando così che fede e ragionesono legate e si richiamano a vicenda.Carissimi giovani <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>ati idealmenteverso Colonia, il Papa viaccompagna con la sua preghiera.Maria, "donna eucaristica" e Madrevostrescelte, vi <strong>in</strong>segniad amare ciò che èvero, buono e bello. Vi porti tutti asuo Figlio, il solo che può soddisfarele attese più <strong>in</strong>time dell'<strong>in</strong>telligenza edel cuore dell'uomo.Con la mia Benedizione!40www.wyd2005.orghttp://www.papaboys.it/http://www.giovani.org/http://www.giovaniloreto.it/http://www.vatican.va/phome_it.htm


Vita missionariaSI UCCIDE ANCORA SULLE COLLINERuanda 1994 - 2004La difficile riconciliazionea cura di Ben. -Tar.(seguito della pag<strong>in</strong>a missionaria del bollett<strong>in</strong>o di luglio 2004)Comunità apertaIN UN PAESE ANCORA TRAUMATIZZATO, TROVARE UNTERRENO COMUNE E RIPARTIRE E' UNA SCOMMESSADIFFICILE MA SENZA ALTERNATIVE. CI SONO IN GIOCOFATTORI D'IDENTITÀ E URGENZE POLITICHE. MASOPRATTUTTO TROPPO DOLORE.In un volum<strong>in</strong>oso rapporto "Ricostruire una pace duratura <strong>in</strong>Ruanda: la parola al popolo" -, frutto di consultazioni <strong>in</strong> tuttoil paese, l'istituto di ricerca e dialogo sulla pace (lrdp) riassumecosì l'equazione fondamentale da risolvere: "Come parlare diriconciliazione quando le ferite non sono ancora guarite?Possiamo risparmiarci questo travaglio per il fatto che la gentedeve vivere <strong>in</strong>sieme?"Uno dei s<strong>in</strong>tomi del problema è che gran parte dei ruandesihanno difficoltà a riconoscere ciò che fonda la loro comuneidentità. D'altra parte, per decenni è stato esaltato ciò che li differenziaed è stato cristallizzato nell' "etnia". Term<strong>in</strong>e e concettoche suscita i dubbi di non pochi etnologi, non essendoci unal<strong>in</strong>gua o una cultura che possa far dist<strong>in</strong>guere un ruandese dall'altro.Ciò non toglie che oggi ogni comunità abbia coscienzadi una differenza, <strong>in</strong>izialmente fondata su aspetti vaghi come itratti morfologicio l'attività(coltivatorio pastori)degli antenatie, recentemente,fondatasull'appartenenzaalla comunitàcolpitadal genocidioo a quella <strong>in</strong>nome dellaquale dei crim<strong>in</strong>alil'hannocompiuto.Di fronte aqueste difficoltàe difronte alla41necessità di far coabitare i cittad<strong>in</strong>i ruandesi senza esasperare lecontroversie, le autorità hanno deciso di togliere, f<strong>in</strong> dal 1994,la storia dalle materie scolastiche. Ora, da poco tempo, il m<strong>in</strong>isterodell'educazione sta lavorando a un progetto di manualeper la scuola secondaria. Impresa difficile, perché i ruandesi nondesignano gli stessi avvenimenti con le stesse parole. Gli uni,soprattutto hutu, parlano della "guerra", mentre gli altri evocano"il genocidio". Spiega Servilien Sebasoni, consigliere delsegretariato del Fronte patriottico ruandese (Fpr), il partito delpresidente Paul Kagame: "Questa situazione è sempre più <strong>in</strong>sostenibile.Molti pensano che si possa <strong>in</strong>segnare la storia delRuanda, dicendo ciò su cui si è d'accordo e ciò su cui si è <strong>in</strong>disaccordo Questo è meglio di niente, e credo che ci si stiaavviando a questa soluzione".Tra i punti di disaccordo c'è la data d'arrivo nel paese delle differenticomunità (twa, hutu, tutsj) e il credere o meno nel mitofondatore, secondo il quale i ruandesi discendono tutti da unostesso padre i cui figli sarebbero Gatutsj, Gatwa e Gahutu. C'èdiscussione anche sulla natura di ciò che si chiama la "rivoluzione"del 1959. Taluni vi vedono piuttosto la nascita dell'ideologiadella separazione che ha condotto al genocidio.Sebasoni raccomanda l'elasticità e l'accettazione di una pluralitàd'<strong>in</strong>terpretazioni. Anche se gli etnologi rifiutano il term<strong>in</strong>e"et-nia" nel caso ruandese, l'uso di questa parola è talmentecostante che si è obbligati ad accettarne una seconda accezione.Sottol<strong>in</strong>ea Sebasoni: "Una parola può avere diversi significati edè l'uso che la determ<strong>in</strong>a. Non saremo tutti d'accordo al centoper cento, ma troveremo il consenso sulle cose essenziali"." Vecchi" e "nuovi" Ruandesi.Il tempo ha comunque lavorato e lo scenario è mutato. Lo sforzodi riconciliazione avviene <strong>in</strong> un quadro completamentediverso di quello dell 1994. Nel paese ci sono nuove categorie dipopolazione, anche <strong>in</strong> funzione del genocidio e delle sue conseguenze.Oggi la società comprende gli scampati al genocidio, idetenuti, gli accusati di genocidio, i rifugiati rientrati dopo ifatti del 1994 (<strong>in</strong> maggioranza tutsi provenienti da Burundi,Uganda, Tanzania e Rd Congo) e i rifugiati (<strong>in</strong> maggioranzahutu) usciti dopo il genocidio del 1994 e rientrati a partire dal1997.Sono apparse anche nuove parole: abasopeja (scampati), abadu-


Comunità apertaLegazpi, 13 luglio 2004[...]Ho assunto nel giugno dello scorso anno l'<strong>in</strong>carico di superioredella nostra prov<strong>in</strong>cia che comprende gli USA e le Filipp<strong>in</strong>e, mada quando il giovane sacerdote dell'India che aveva accettato divenire nelle Filipp<strong>in</strong>e si è ammalato e, dopo un mese di permanenza,ha fatto ritorno nella sua terra, ho dovuto prendere il suoposto perché non avevo altri sacerdoti da mandare. Questo nonmi dispiace, anzi, riscopro la mia vocazione missionaria. Qu<strong>in</strong>dipasso qui tre mesi e poi vado negli USA a visitare le nostre comunitàdi quella nazione. Rimango là un mese o poco più e poiritorno qui nelle Filipp<strong>in</strong>e.Sono qui alla periferia di questa cittad<strong>in</strong>a di circa centomila abitanti:qui si fa svelto a metterli <strong>in</strong>sieme, visto come sono assiepati<strong>in</strong> casa. Legazpi, si trova a circa 500 Km. al Sud di Manila.E' capoluogo di prov<strong>in</strong>cia, c'è il vescovo. [...] In comunità siamodue sacerdoti e un fratello religioso. L'altro sacerdote è degliUSA, mentre il fratello religioso è filipp<strong>in</strong>o. [...]Pr<strong>in</strong>cipalmente cidedichiamo alle opere di misericordia, secondo il nostro carisma.Abbiamo una scuola per bamb<strong>in</strong>i disabili, circa 30.Abbiamo fisioterapia, ogni settimana circa 50 persone, <strong>in</strong> generalepoveri affetti da <strong>in</strong>farto per causa della cattiva alimentazione.Tra i pazienti abbiamo anche il vescovo titolare e quello ausiliare.Nel pomeriggio cerchiamo di dare una buona merenda,praticamente un buon pranzo, a circa una sessant<strong>in</strong>a di bamb<strong>in</strong>icon problemi di nutrizione e qu<strong>in</strong>di di sviluppo. AbbiamoCont<strong>in</strong>ua ….bai (ex rifugiati nell'Rd Congo), abagepe (exrifugiati <strong>in</strong> Burundi), abasagya (ex rifugiati<strong>in</strong> Uganda). Tutti sono segnati dalla culturae dai costumi del paese che li ha accolti.Un mondo che parla k<strong>in</strong>yaruanda e spessolo swahili, ma anche l'<strong>in</strong>glese, appreso <strong>in</strong>esilio, e il francese. E va sottol<strong>in</strong>eato cheuna buona parte del personale politicoruan-dese è composto di rifugiati chehanno un esperienza diversa da quella degliscampati o dei vecchi responsabili politici.Avendo ritrovato la terra promessa e avendoassai meno lutti familiari, hanno unavisione più ottimista del futuro. Le stessefamiglie si sono ricomposte. Molte famiglie,anche quelle gestite da vedove e conpochi mezzi, hanno adottato degli orfanidel genocidio o dell'esodo nell'Rd Congo.La nuova classe politica, forte dei successimilitari sui diversi avversari (congolesi, hutu ruandesi e ugandesi)è conv<strong>in</strong>ta che rifiutare l'utilizzo dell'etnia a f<strong>in</strong>i demagogicisia la sola via "politicamente corretta", manifesta una certa fiducianella riconciliazione così come viene pilotata.Tra i punti a favore c'è il re<strong>in</strong>tegro nell'esercitoat-tuale (Armata patriottica ruandese- Apr) di i 5mila ex militari delle Forzearmate ruandesi (Far) del presidenteHabyarimana, morto nel 1994. E' <strong>in</strong> attoanche la smobilitazione dei combattentihutu che com<strong>in</strong>ciano a rientrare dall'RdCongo. quattromila hanno già compiutoquesto passo, secondo Jean Say<strong>in</strong>zoga,responsabile della Commissione di smobilitazionee re<strong>in</strong>tegrazione, anche se moltoresta da fare.Le autorità di Kigali stimano che i ribellihutu ruandesi attivi nell'Rd Congo nonsiano meno di quarantamila. Coloro cherientrano sono accolti nel campo di Mutobo,a pochi km da Ruhengeri.da Nigrizia 28/2004MISSIONARI DI CASA NOSTRA<strong>in</strong>oltre 5 ammalati che vivono con noi perché non hanno nessuno.Cerchiamo nel possibile di aiutare nella pastorale, ma abbiamoun po' l'handicap della l<strong>in</strong>gua. [...] Stiamo cercando di impararlama … a una certa età non è facile. [...] Andiamo a visitare gliammalati quando ci chiamano, a benedire le case e ad aiutareper qualche messa <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese.Gli spagnoli hanno lasciato molte tradizioni cristiane,che però hanno bisogno di essere evangelizzate. In generale lagente è buona. [...][...] Il mio e-mail è omodei.battista@guanelliani.it[...] Un ricordo nella preghiera al Signore che ci tiene uniti nelladistanza e ci fa crescere nella sua fede.Don Battista OmodeiSr. Clara Pagani ci ha scritto e <strong>in</strong>viato la bellissime foto pubblicate qui ealla pag. prec.. Alcuni passaggi del suo biglietto:“Oggi i ragazzi sono andati a lavare i loro vestiti al marcé: acquastagnante che la gente usa per coltivare i fagioli. Possiamo usufruiredella luce elettrica solo per quattro oreal giorno. [...]Il pomeriggio e la notte sono al lume di candela. Manca anchel’acqua, a causa delle poche pioggie. Per noi misisonarie tuttoquesto non è un problema, perché ci adattiamo facilmente atutto”.42


Comunità apertaCHIESE CRISTIANEIL DIFFICILE CAMMINO VERSO LA RICONCILIAZIONETRA LA CHIESA CATTOLICA E LA CHIESA ORTODOSSAdi Graziella Lor<strong>in</strong>i" Questa Icona sacra è un simbolo dell'unitàdei discepoli del Figlio unigenito diDio" e ancora "Dica questa antica immag<strong>in</strong>edella Madre del Signore, a sua santitàAlessio II e al venerando s<strong>in</strong>odo dellaChiesa ortodossa l' affetto del Successoredi Pietro. Dica il desiderio e il fermo propositodel Papa di progredire <strong>in</strong>sieme nelcamm<strong>in</strong>o di reciproca conoscenza e riconciliazione,per affrettare il giorno di quellaunità piena dei credenti". Queste leparole di Giovanni Paolo II <strong>in</strong> occasionedella consegna dell'Icona di Kazan loscorso 28 agosto da parte del Card<strong>in</strong>alKasper al Patriarca di Mosca e di tutte leRussie, il quale ha risposto r<strong>in</strong>graziando eauspicando più fraterni rapporti tra ledue Chiese.Richiesto però su un viaggio del Papa <strong>in</strong>Russia, il Patriarca ha detto: " I negoziatisu una possibile visita del Papa <strong>in</strong> Russiasaranno possibili solo dopo cambiamentiessenziali nelle relazioni tra ortodossi ecattolici. Al momento la visita è impossibile."Ma che cosa separa e che cosa unisce laChiesa d'Oriente e quella d'Occidente?La divisione ha profonde radici, che risalgonoa una storia antica. Si è soliti <strong>in</strong>dicarel'anno 1054, quando il legato del papae il patriarca greco Cerulario si scambiaronoreciproche scomuniche. Tuttavia questacircostanza, per quanto dolorosa, haun significato puramente simbolico, <strong>in</strong>quanto già <strong>in</strong> precedenza l'Oriente bizant<strong>in</strong>oe l'Occidente lat<strong>in</strong>o avevano <strong>in</strong>trapresostrade diverse, avendo l<strong>in</strong>gua ,culturae mentalità differenti.La scissione hal’icona di Kazanavuto come risultato un impoverimentodegli uni e degli altri e la ferita è stata reciproca.Oggi i cristiani delle due Chiese sono animatidal desiderio di imparare di nuovoqualcosa gli uni dagli altri.Un esempio: daqualche tempo il rispetto e la venerazioneper le icone si sono ampiamente diffusi <strong>in</strong>Occidente. Esattamente quarant'anni fapapa Paolo VI e il patriarca ecumenicoAtenagora I si sono <strong>in</strong>contrati aGerusalemme e si sono abbracciati; sisono scambiati lettere e messaggi e a conclusionedel concilio Vaticano II hannocancellato dalla memoria della Chiesa le<strong>in</strong>fauste scomuniche del 1054. Tutto ciòha costituito un nuovo <strong>in</strong>izio e da quelmomento noi ci chiamiamo Chiese sorelle.Il concilio Vaticano II ha riconosciutola ricca eredità delle Chiese orientali, mettendocosì f<strong>in</strong>e all'antica politica di lat<strong>in</strong>izzazionedell'Oriente, che aveva suscitatotanta diffidenza. Purtroppo all'<strong>in</strong>izio43del nuovo millennio sono sorti altri gravimotivi di attrito, che si trasc<strong>in</strong>ano tuttora,dovuti alla decisione del Papa di erigerequattro nuove diocesi nel territorio dell'exUrss. La Chiesa ortodossa vede <strong>in</strong> questol'<strong>in</strong>tenzione di far proselitismo estrapparle fedeli per <strong>in</strong>serirli nel culto cattolico-romano.Malgrado la separazione, elementi essenzialidell'unità sono stati conservati:· Siamo uniti nella stessa fede apostolicadel I secolo , così come essa è testimoniatadai Padri della Chiesa che abbiamo <strong>in</strong>comune.· Celebriamo gli stessi sacramenti, anchese con riti diversi e <strong>in</strong> particolare l'eucarestia,che costituisce il centro e il culm<strong>in</strong>edella vita della Chiesa.· Siamo uniti dallo stesso m<strong>in</strong>istero episcopalenella successione apostolica.· Insieme veneriamo i santi, <strong>in</strong> particolareMaria, la Madre di Dio, e apprezziamo lavita monastica.Detti punti comuni non escludono le differenze,molte delle quali sono solo diversitànelle forme di espressione liturgiche espirituali. L'unica questione veramentedifficile, e la sola, <strong>in</strong> fondo, che sia realmentecruciale, è la questione del m<strong>in</strong>isteropetr<strong>in</strong>o, ossia del primato, non soltantod'onore ma anche di giurisdizione,delromano pontefice su tutta la Chiesa e suogni parte di essa, e la sua <strong>in</strong>fallibilità personalenel def<strong>in</strong>ire un dogma. Ci sonoaltri punti di divergenza : la questionedella processione dello Spirito Santo dalPadre e dal Figlio (Filioque), come recitia-


Comunità apertamo nel Credo, mentre gli ortodossi mantengono<strong>in</strong>alterato il testo primitivo chepone l'esistenza del solo Padre come fontedella vita tr<strong>in</strong>itaria.Oggi la Chiesa cattolica romana fa uso dipane azimo o lievitato a seconda dei"riti", mentre la Chiesa ortodossa <strong>in</strong>sistesul mantenimento dell'antica tradizioneche richiedeva pane lievitato. Gli ortodoss<strong>in</strong>on ammettono l'esistenza del purgatorio,anche se pregano per i loro defuntiesattamente come i cattolici e non conosconola pratica delle <strong>in</strong>dulgenze. Inoltrepensano che la ricompensa o la pena dopola morte non sia immediata, ma rimandataa dopo il giudizio universale che avverràalla f<strong>in</strong>e del mondo. Negano il dogmadell'Immacolata Concezione (e tutto ciòche la Chiesa cattolica ha def<strong>in</strong>ito comedogma dal sec. XI <strong>in</strong> poi) e concedono ildivorzio per molti motivi e con grandefacilità.Altre differenze, sicuramente menoimportanti, riguardano la liturgia e leforme di devozione e di comportamento.Uno dei particolari che si notano più facilmenteentrando nelle chiese ortodosse èl'assenza di posti a sedere; solo lungo lepareti ci sono sedili riservati alle personeanziane o <strong>in</strong>ferme. I fedeli sono soliti stare<strong>in</strong> piedi, solitamente non si <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiano,talvolta si prosternano toccando lafronte a terra tra le mani. Il bacio è ungesto molto usato: toccano e baciano leicone, baciano il calice, baciano il bordodei paramenti del prete al suo passaggio,baciano la croce al term<strong>in</strong>e della funzione,si baciano reciprocamente prima di riceverela comunione.E la funzione religiosa? E' di lunga durata,oltre un'ora e mezza, per gran parteoccupata dal canto corale. Anche se <strong>in</strong>qualche chiesa è possibile trovare un organo,tradizionalmente gli ortodossi nonusano strumenti musicali. Diverso èanche il modo di farsi il segno della croce:il cattolico di rito lat<strong>in</strong>o si segna tenendola palma della mano aperta e toccando lafronte, il petto all'altezza del cuore e lespalle, prima la s<strong>in</strong>istra e poi la destra.L'ortodosso si segna unendo le prime tredita e ripiegando l'anulare e il mignolocontro il palmo della mano e tocca lafronte, il ventre all'altezza della c<strong>in</strong>tola ele spalle, prima la destra e poi la s<strong>in</strong>istra.LaComunione si attua sotto le duespecie sia per i sacerdoti che per i fedeli,confessati e digiuni dalla sera precedente.L'attitud<strong>in</strong>e verso il digiuno è molto piùrigorosa di quella cattolica romana: sicontano più di duecento giorni di digiuno<strong>in</strong> un anno.L'arte sacra non prevede statue tra leimmag<strong>in</strong>i ad uso liturgico. Nelle chieseortodosse si trova una grande abbondanzadi immag<strong>in</strong>i pittoriche ( icone su tavole,affreschi, mosaici, <strong>in</strong>tarsi) ma non statue.Esistono preti sposati, ossia personeche hanno ricevuto l'ord<strong>in</strong>azione dopoaver contratto matrimonio - non possonoperò sposarsi dopo l'ord<strong>in</strong>azione-.La Pasqua e le altre feste cristiane noncadono nello stesso giorno <strong>in</strong> cui vengonocelebrate dai cattolici, <strong>in</strong> quanto gli ortodossiseguono l'antico calendario giuliano,<strong>in</strong> ritardo di circa due settimanerispetto al nostro.Quanto ai santi, la Chiesa orientale nonha più riconosciuto i santi canonizzatidalla Chiesa cattolica romana dopo ilgrande scisma del 1054, ma mantiene isanti anteriori a questa data. La Chiesacattolica al contrario ha permesso la venerazionedi santi canonizzati dagli ortodossianche dopo lo scisma.Molti altri sono gli elementi di diversitàche si <strong>in</strong>terpongono fra le due Chiese cosìche possiamo comprendere come nonbast<strong>in</strong>o vaghi desideri di ecumenismo perproclamare che "nulla ormai ci divide" ecapire quanto il camm<strong>in</strong>o di riconciliazionesia irto di difficoltà.Il Card<strong>in</strong>al Kasper, presidente delPontificio Consiglio per la promozionedell'unità dei cristiani, <strong>in</strong>dica c<strong>in</strong>que passi44possibili per avvic<strong>in</strong>arsi all'obiettivo dellapiena comunione ecclesiale:- superare i pregiudizi e r<strong>in</strong>unciare allepolemiche;- promuovere <strong>in</strong> modo positivo la reciprocacomprensione;- chiarire le questioni dogmatiche chedividono, soprattutto la questione delm<strong>in</strong>istero petr<strong>in</strong>o,riattivando quantoprima il dialogo teologico <strong>in</strong>ternazionale;- esercitare l'azione missionaria secondouno spirito ecumenico: non <strong>in</strong> concorrenza,ma nel rispetto per la Chiesa ortodossae <strong>in</strong> collaborazione con essa;- lavorare <strong>in</strong>sieme con spirito ecumenico.Vorrei concludere con le parole del Papache troviamo nell'enciclica "Ut unum s<strong>in</strong>t":"Quanta est nobis via?" ( Quanta strada cirimane?) Non lo sappiamo. Il tempo stasoltanto nelle mani di Dio. Noi possiamopregare e sperare che l'unità esistente nelprimo millennio, <strong>in</strong>franta durante ilsecondo, sia ristabilita nel corso del terzomillennio appena <strong>in</strong>iziato.


Cultura, sport, notizie - Note di storiaAll'orig<strong>in</strong>edella evangelizzazione di <strong>Coccaglio</strong>- 2di Natale PartegianiNella prima parte dell'articolo colquale si presentava l'opera dievangelizzazione sistematica <strong>in</strong>iziatadai vescovi, dopo i decreti diTeodosio del 380 e 392, al di fuoridelle mura cittad<strong>in</strong>e, si scrivevacome <strong>Coccaglio</strong>, centro amm<strong>in</strong>istrativodi un vasto " pagus "costituito sulla riva s<strong>in</strong>istra delmedio corso dell' Oglio, nodo viariodi primaria ed antica importanza,dal quale è derivato conogni probabilità anche il nome alpaese, (l'antico Kuk-ai <strong>in</strong>tesocome nodo dei sentieri prima edelle strade poi che portavanoall'Oglio), dove la pr<strong>in</strong>cipale stradaproveniente da Brescia si dividevaper raggiungere Milano eBergamo, non poteva essere trascuratodai vescovi brescianiimpegnati com'erano nella evangelizzazionedella prov<strong>in</strong>cia.Nella ricerca delle tracce lasciatecida quella prima opera evangelizzatricesul nostro territorio operatada missionari, i resti archeologicidella chiesetta di SanFloriano, sepolti sotto l'attuale eomonima casc<strong>in</strong>a e scoperti percaso, per quel poco che si è potutoe si può verificare, corrispondonoalla struttura degli antichi edificipaleocristiani del quarto -qu<strong>in</strong>to secolo, cioè a quelle primecappelle missionarie erette per l'evangelizzazionedei pagani, o abitantidei pagi.45La profondità delle fondazionidella cappella, sembra che superasseroi due metri e mezzo, la facciatadella chiesetta rivolta versolevante, l'essere essa eretta <strong>in</strong>un'area cimiteriale cristiana, forsesovrapposta o contigua ad unapiccola necropoli pagana, l'essereposta su un crocicchio moltoimportante ancora a quel temposono tutti elementi che depongonoa favore non solamente dellasua antichità, ma anche dellafunzione orig<strong>in</strong>aria che ha avutocome primo centro di evangelizzazionedel nostro territorio.Non si può escludere ch'essa siastata fatta costruire dal proprietariodel fondo secondo i pressanti<strong>in</strong>viti di san Gaudenzio.Una situazione analoga, che puòservire a comprendere meglioanche la funzione avuta dalnostro San Floriano, la si puòriscontrare a Pontoglio dove esistevauna cappella con le stessecaratteristiche della nostra, dedicataa san Vittore, la quale conogni probabilità, all'orig<strong>in</strong>e,dovette essere pure cappella missionaria.I terreni che la circondavanoperò, a differenza di quellidel nostro San Floriano, furonooggetto di attente ricerchearcheologiche. Il bel volume"Pontoglio nell'evo antico",redatto da Giusepp<strong>in</strong>a Peci eFrancesco Cavalleri, presenta irisultati di quelle ricerche effettuatesul luogo e riassunte <strong>in</strong> unaplanimetria allegata con le piant<strong>in</strong>edell'antica cappella, (scomparsada tempo e sostituita com'èavvenuto per il nostro SanFloriano dalla casc<strong>in</strong>a omonima),dei cimiteri cristiani e dellanecropoli pagana risalente alsecondo secolo a.C.Nella sua visita pastorale del1565 mons, Domenico Bollaniaveva decretato, per lo stato didegrado <strong>in</strong> cui si trovavano SanFloriano e San Vittore, o la demolizioneo la ricostruzione.


Cultura, sport, notizie - Note di storiaI Coccagliesi alla f<strong>in</strong>e del 1500 oall'<strong>in</strong>izio del 1600 ricostruirono emolto bene San Floriano, sostituendole capriate già cadute ocadenti con una bell'<strong>in</strong>volto cheora fa da soffitto alle stanze superioridella casc<strong>in</strong>a omonima nellaquale venne trasformata la cappellaverso la metà del secolo scorso,mentre a Pontoglio la cappella fudemolita <strong>in</strong> tempi più remoti.Purtroppo da noi nessuno ha maiseguito, con l' <strong>in</strong>teresse che meritava,la rimozione delle sepolturefatta dopo la cessione a privati daparte del Comune della chiesetta edell' area cimiteriale annessa.Pur essendo andate perse le sepolturesuperficiali riferibili ai mortidi alcune delle numerose epidemieche nei secoli passati hanno decimatole nostre popolazioni, esistonoprobabilmente ancora le tombepiù antiche che sono collocate più<strong>in</strong> profondità (essendo l' area soggettaad <strong>in</strong>terramento naturale );alcune di queste tombe sono venutealla luce e distrutte a seguito dioccasionali lavori di scavo; tre diqueste però sono ricordate nella"Carta archeologica della prov<strong>in</strong>ciadi Brescia" al numero 459.Ora, dopo la scomparsa dellemolte, antiche e venerande anticagliedel passato, riconducibili aparticolari e significativi momentidella storia del paese, non ci restache cercare di mantenerne vivo ilricordo ed auspicare che per l'avveniresi tratt<strong>in</strong>o con più attenzionee rispetto gli eventuali reperti,che il nostro territorio ci potràancora restituire.* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *Proèrbe e storièle de öna oltâ per ön soriso de adèssVII - PA NEGHER E…A Mesa altaL'Adunansâ dei Fanciulli Cattolici, dei Aspiranti e deiGiovani i l'à miâ fadâ stamatt<strong>in</strong>â dopo la mesâ dele nöf .'Nvece a l'Asilo dale suore i ga fat chelâ dele Beniam<strong>in</strong>ee dele otre scète. Per chèsto i scecc iè a casâ 'nsemâ aUrsul<strong>in</strong>â, la piö picc<strong>in</strong><strong>in</strong>â.L'Anetâ col bigaröl töt bagnàt l'è amò al dügal a f<strong>in</strong>ì deresentà i lensöi ensemâ a la Faüst<strong>in</strong>â, e Mart<strong>in</strong>o premürussel va' a aidale a portà a casâ la vaschètâ pienâ e ametii a sügà söi fii de destender, surâ ale còle de l'ort,entàt che la so mamâ la met le dò padele del'aròst surâle graticole del föc. Le s<strong>in</strong>tìf che sunâ le campane delaprimâ ciamadâ dela Mesâ Altâ? …Ardì che 'ncö l'è latersâ del méss…Vè convè fa 'nfrèsa!…Quando la f<strong>in</strong>essla mesa vardì se idìf el vost bubà e aidìl a vegner sö delasalidâ, ch'el sarà cargat!--L'è 'na belisima e splendidâ46


Cultura, sport, notizie - Note di storiaΩurnadâ de primaerâ pienâ de sul e limpidâ. Mart<strong>in</strong>oe Enrico übidienti i sé 'ncam<strong>in</strong>â 'nvèrs ala cesâ amò 'naoltâ i sé pèrt vià a vardà i merli che iè drè zamò a fà elnì a mesâ altesâ e Mart<strong>in</strong>o el vèt ön nì de franghen egiü de raetì söle trape dela it , el gh'el fa edèr a so' fredel.Le rund<strong>in</strong><strong>in</strong>e le sigöta a girà 'nturen al campanìl a'nsegnagâ ai pic<strong>in</strong>ì a ulà e a ciapà imuschì.Le scète coi vei bianc e le fomne coi vei neghèr e i om ei zuegn ise''ncam<strong>in</strong>â 'nvers la cesâ.I du fredei apenâriàcc detèr i vèt che tre banc a s<strong>in</strong>istrâ , dela bandâ deipiasaröi , iè zamò ocupàcc dai militàr e 'l segrestà chele dré a 'mpisà töte le candele del'altar magiùr piöchèle dei altar laterali e i notâ sübìt che ghè miâ lacorente eletricâ. L'organistâ l'è 'ngiro a sercà quater osic zuenòcc per tirà i mantèss de l'orghèn e ià truàccsübìt dela banda dela sagrestiâ èciâ, che i zügaâ aciche: sic franc perü i ghè fa pròpe gola!!I disiplì i ga preparàt el baldachì per la prucisiù col'Ostensorio e per la benedisiù solene a la fì dela mèsâ.En sagristiâ el türibol l'è zamò 'npiss e se sent en belprofumo d'<strong>in</strong>censo…töt l'è pront per l'<strong>in</strong>grèss delaMesâ Cantadâ : el celebrant (l'asiprët) el diacon (elcüràt) el sudiacon (el Padre cunfesùr). Al canto de<strong>in</strong>grèss , l'Aspèrgès , el benedess l'altar,i oter celebrancce anche el popol…I cantâ el Kirïe, el Gloriâ, ecome l'è bel a senter i coreti e le uss sfalsade e che töcci partecipâ. Ala predicâ la popolasiù l'è 'nvidadâ a r<strong>in</strong>grasiàel Signùr del scampàt pericol dele bombe, e a fala cum<strong>in</strong>iù I quatèr scètolòcc che i ga tiràt i mantèssde l'orghèn ,en tép de predicâ i dërf 'nà purtelâ didrédel'abside e che ardâ la piasâ e i vèt le sotâ , pogiadâ almür, la carètâ dela frötâ e verdürâ de Piero Capèlâ :biligòcc, galit<strong>in</strong>e, gua<strong>in</strong>e, bil<strong>in</strong>e i ga tiràt sübìt l'atensiùe con en fil de fèr col rampì i ghè riàcc a tirà sö önâ filsâde biligòcc e önâ redesèlâ de bil<strong>in</strong>e.Al canto del "Santus" e a l'Elevasiù el sul el ve' detèrcon en fascio de luce dal f<strong>in</strong>estrù 'nfont a la cesâ ,chèlde San Martì, che l'ilüm<strong>in</strong>â 'lAltar magiur. Töt elpopol el s'è 'nsönöciâ töt racolto e diusiùss, menoGiuàn del Bosc e G<strong>in</strong>o Bolis, che i restâ 'ndecìss, maala fì i sé piegâ poâ lur söi zönöcc( l'era 'mpo' che se ividïâ miâ a mesâ) , ma ïerâ zamò 'ndàcc a tö la perdunansâ.El "Veni Creator Spiritus…" el ga seràt la funsiù e lèzamò urâ de disnà. --Taulâ bianca!…Can de N<strong>in</strong>e!-Eldiss el nono Gioàn Mariâ, apena detèr en cus<strong>in</strong>â 'ntàtche'l se sèntâ zo söla scagnâ e el mèt la sistil<strong>in</strong>â colcuèrcc, visì a lü:--'Ndoelâ la pic<strong>in</strong><strong>in</strong>â?…Go purtàt enpo' de nespoi del Giapone.-La pic<strong>in</strong><strong>in</strong>â l'è la so cucul<strong>in</strong>âe per miâ purtà i nespoi asé per töcc, la scüsa l'èbuna!.Mia per niènt i l'erâ scötömàt Tiracâ! Ma Anetâla sà zamò töt e la sé limitâ a digâ che la ga zà preparàten po' de robâ de mangià de portà a ca' ensèmâ a oto dess pa bianc.Pulentâ e aròst de cunécc e de poll l'erael disnà piö bù dè chèi bröcc tep lé e Anetâ la ga preparàtanche el contorno : sicorie e sp<strong>in</strong>ase cote, grasei eramponsoi cunsàcc piö ön fiasc de vì 'mpaiàt coistropèi dal so òm.-Mangì scècc! Che el bubà el sarà miatant deluntà e ghè sarà de 'ndà a ötàl a vegner sö de lasalida!--(cont<strong>in</strong>ua)LIME.MUSICAMark Knopfer: Shangri-laIl cantante-chitarrista ed ex leader dei DireStraits esce con questo nuovo disco solista,diverso dal solito. Mark lascia da parte ilvirtuosismo che l'ha sempre dist<strong>in</strong>to allachitarra a favore delle canzoni, mettendo<strong>in</strong> rilievo la sua capacità di autore di alto livello.Quest'album è già un classico del rock, le canzoni sonotutte bellissime sfiorano la perfezione.5:15 A.M. sembra una canzone di spr<strong>in</strong>gsteen, Back to topelodalle <strong>in</strong>fluenze country western,boom,like that sempre unbrano di Tom Petty, stupenda Whoop De doo.Canzoni eccellenti scritte da un grande artista che rendeomaggio ai grandi cantautori. Un album che rimarrà alungo.47


Cultura, sport, notizie - Curiosando nello scrignoDopo alcuni mesi di lavoro, compiuto, come già per la tela dell’Immacolata, nella cappella <strong>in</strong>vernale, <strong>in</strong> occasione della festa della Famigliacelebrata a metà Missione è stata “restituita” alla nostra Comunità e alla sua chiesa “L’ultima Cena”, magistralmente restaurata daMar<strong>in</strong>a Baiguera, da Roberto Fodriga, nostro concittad<strong>in</strong>o e dai loro collaboratori. Alla loro disponibile generosità si deve pure la risistemazionedei quadri <strong>in</strong> sacrestia, <strong>in</strong> vista della collocazione del preventivato impianto di allarme, come pure altri lavoretti, relativi soprattuttoalla Pieve, di cui, eventualmente, parleremo <strong>in</strong> un prossimo numero del bollett<strong>in</strong>o.Non possiamo che esprimere l’apprezzamento per il lavoro che essi, con passione e competenza hanno realizzato; non può mancare unpensiero alla dott.sa Renata Casar<strong>in</strong>, della Sovr<strong>in</strong>tendenza, che segue con attenzione quanto di bello si sta facendo qui a <strong>Coccaglio</strong>.Naturalmente il “grazie” più sentito va alla famiglia che, f<strong>in</strong>anziandolo completamente, ha reso possibile questo <strong>in</strong>tervento di restauro.L’Associazione Pensionati ha già “prenotato” il restauro del Transito di s. Giuseppe, che verrà affrontato, si suppone, nella prossimaprimavera. Poi rimarrà la tela situata di fronte a quest’ultima...Intanto, annuncio con altrettanto piacere che, curiosando (è proprio il caso di dirlo) nello “scrigno” , sul retro di una delle tele del vecchiocatafalco da tempo relegate <strong>in</strong> solaio, volendo valorizzarle almeno con l’appendenderle alle pareti del retro-abside, per puro caso ho trovatodip<strong>in</strong>to il busto di un S. Francesco, databile al 1600, dall’espressione <strong>in</strong>tensa: molto bello, <strong>in</strong>somma. In seguito a ulteriori ricerche,don Francesco ha trovato la parte centrale del dip<strong>in</strong>to: torace e bac<strong>in</strong>o. Ora si spera di trovare anche il resto, <strong>in</strong> modo che, attraverso unadifficile operazione di “chiruriga plastica” i nostri restauratori lo possano ricomporre. La preziosa tela era stata smembrata per dip<strong>in</strong>gerviteschi e altri ornamenti del catafalco; fortunamente questa dip<strong>in</strong>tura non è stata sopvrapposta alla precedente, cosicché abbiamo potutoscoprirla. Stessa sorte aveva avuto un dip<strong>in</strong>to, più rozzo, raffigurante il Battista, che faceva parte di una struttura più vasta, forse l’apparatoper le Quarantore. d. G.L' ULTIMACENAOpera di Sante Cattaneo detto Sant<strong>in</strong>o.Nato a Salò nel 1739 , morto a Brescia nel1819. Studiò pittura con il Dusi e il Monti.La sua pittura rimane legata alle impostazioniiconografiche settecentesche, rifiutandoi nuovi canoni estetici . Cattaneo utilizzacon grande maestria luci , ombre etoni del colore con nuove mescolanze dellatavolozza.In questa tela , che rappresenta l'istituzione dell'Eucarestia , sono espresse le sue capacità tecniche mature, l'<strong>in</strong>novazionedella composizione iconografica e le caratteristiche espressive delle s<strong>in</strong>gole figure.DESCRIZIONE:L'Ultima Cena si sviluppa <strong>in</strong> tre fasce orizzontali. Nella parte <strong>in</strong>feriore a s<strong>in</strong>istra sono dip<strong>in</strong>ti una brocca,un bacile e unpanno bianco. Un grad<strong>in</strong>o delimita la fascia centrale dove, <strong>in</strong>torno al tavolo coperto da una preziosa tovaglia bianca, trovanoposto gli apostoli disposi <strong>in</strong> tre gruppi dist<strong>in</strong>ti . Dalla composizione emergono S.Pietro e il Cristo, che dai lati oppostidella tela suggeriscono un dialogo diretto, quasi <strong>in</strong>timo.Nella fascia superiore un colonnato parzialmente avvolto da un tendaggio verde funge da sfondo dando prospettiva allascena; la profondità è accentuata dalla presenza degli angeli che emergonodal centro della scena.Questa opera è stata molto maturata dall'artista che, <strong>in</strong> corso di realizzazione, spesso ne ha modificato l'impostazioneiconografica . Al di sotto del sottile strato di colore ad olio sono <strong>in</strong>fatti leggibili numerosi ripensamenti : una figura piùgrande e diversamente disposta è abbozzata sotto al Cristo, una lampada a olio è visibile tra le colonne e una diversa architetturasi cela dietro a quella poi realizzata.48


Cultura, sport, notizie - Curiosando nello scrignoL'INTERVENTO DI RESTAURO:L'opera si presentava <strong>in</strong> cattivo stato di conservazione. Lapreoccupazione maggiore era riferibile alla grave decoesionedel colore e della preparazione; gli strati tendevano a separarsitra loro e dal supporto stesso. Numerosissime erano lecadute, concentrate lungo le l<strong>in</strong>ee del telaio, causate dal movimentodella tela afflosciata. Tanti i ritocchi che nel tempo,artigiani e pittori, avevano eseguito nel tentativo di coprire leperdite di colore. Probabilmente gli stessi hanno anche stesoil "solito" film di olio di l<strong>in</strong>o , ottenendo un fittizio miglioramentodella superficie della tela; <strong>in</strong> realtà tale pratica, <strong>in</strong> usonel secolo scorso, crea oggi molti problemi alle opere, <strong>in</strong> particolarel'Ultima Cena era molto <strong>in</strong>giallita, offuscata e resailleggibile dai riflessi traslucidi che le gocciol<strong>in</strong>e d'olio essiccatocreavano sulla superficie. Durante il restauro sono statirimossi completamente l'olio di l<strong>in</strong>o steso <strong>in</strong> superficie e iritocchi. Gli strati pittorici sono stati consolidati e il supportoè stato r<strong>in</strong>forzato con l'applicazione di una nuova tela sulretro. Il vecchio telaio fisso è stato sostituito con un nuovo efunzionale telaio tensionabile. L'opera è stata poi ritoccatasulle lacune stuccate e protetta con un film di vernice idoneo.Anche questo <strong>in</strong>tervento è stato seguito e diretto dalla dott.saRenata Casar<strong>in</strong> ispettrice P.S.A.D. della Sopr<strong>in</strong>tendenza diBs.Cr.Mn. che ancora una volta r<strong>in</strong>graziamo per la preziosacollaborazione .I restauratoriMar<strong>in</strong>a Baiguera e Roberto FodrigaLa collaboratriceVeronica Valtul<strong>in</strong>iprimadopoprimadopo49


CORO MONTORFANOCultura, sport, notizie - Note di storia"E FAN 40"4 Marzo 2004, compleanno del CORO. Nel vecchio oratorio,l'allor curato Andrea Ferronato, accogliendo l'ideadel maestro Sergio Clapasson, mette a disposizioneun'aula per le prove. 4 Marzo 1964. Inizia così l'avventuradel "CORO MONTORFANO", che si svilupperà traconcerti e concorsi <strong>in</strong> varie città.Diretto f<strong>in</strong> dalla sua fondazione dal Maestro SergioClapasson, negli anni 66/67 <strong>in</strong>cide un disco per la casadiscografica E.C.O e, <strong>in</strong> collaborazione con il piccolo coro"DOMENICHINO ZAMBERLETTI" (altra <strong>in</strong>iziativa delM° Clapasson, che riunisce un cent<strong>in</strong>aio di bamb<strong>in</strong>i coccagliesi),9 dischi per la casa editrice ELLE.DI.CI diTor<strong>in</strong>o.Nel 1983 il maestro Clapasson ritorna nella sua natiaValle d'Aosta e alla direzione del coro si <strong>in</strong>sedia il MaestroPiergiorgio Capra, che ne terrà guida f<strong>in</strong>o al 1987.Nei due anni successivi tocca all'amico Angelo Bottic<strong>in</strong>i,al quale si sostituisce Delfo Torrisi già da anni apprezzatocorista.Nel 1993 un' importante svolta: si ritorna alle orig<strong>in</strong>i!Infatti prende le red<strong>in</strong>i del coro il giov<strong>in</strong> maestroDomenico Clapasson, figlio del fondatore ed eccelsomusicista. Con lui <strong>in</strong>iziano collaborazioni e gemellaggicon cori e corali quali: il coro femm<strong>in</strong>ile "QUATRE SAI-SON" di Donnas, la "CORALE SANT'ANDREA" diMelzo e il coro femm<strong>in</strong>ile "NUOVA ARMONIA" diChiari.Collaborazioni feconde che sfociano <strong>in</strong> varie <strong>in</strong>cisioni: lacassetta "FONTE AMOROSA DI LUCE E DI CANTO" eil Cd "MENTRE IL SILENZIO FASCIAVA LA TERRA",con testi di padre David Maria Turoldo e musiche diDomenico Clapasson.Nel 1997 una nuova <strong>in</strong>cisione <strong>in</strong>titolata "INNI" (altroconnubio tra Turoldo e Clapasson) porta il coro <strong>in</strong> giroper l'Italia: da Milano a Siena, da Firenze a Oropa…Nelle stesso anno il coro è affidato alle "cure" del MaestroAndrea Rosa, raff<strong>in</strong>atissimo musicista e già voce solistadel coro, che ne migliorerà costantemente la qualità esecutiva.Ultimo progetto del coro, che si concretizzerà <strong>in</strong> questo2004, un nuovo Cd di canti di montagna, popolari e folkloristicivoluto e sponsorizzato dall'amm<strong>in</strong>istrazionecomunale, che ci ha sempre sostenuto e <strong>in</strong>coraggiatoanche nei momenti difficili, e che sarà la cilieg<strong>in</strong>a sullatorta di questo 40° compleanno.Doverosi sono i r<strong>in</strong>graziamenti alla già citata amm<strong>in</strong>istrazionecomunale, alla parrocchia e a tutti coloro che <strong>in</strong>qualche modo ci sostengono.Per ultima ma non ultima, la "Fondazione Mazzocchi",che ospita nelle proprie strutture la nostra sede.Ai cittad<strong>in</strong>i di <strong>Coccaglio</strong>, che con la loro presenza a<strong>in</strong>ostri concerti, ci fan sentire tutto il loro affetto e la loroconsiderazione rivolgiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un <strong>in</strong>vito:CONTATTATECI!!!Per chi volesse sperimentare il canto corale la porta delcoro è sempre aperta. Per noi l'imperativo è cont<strong>in</strong>uare acantare e migliorare sempre. Il vostro sostegno ci permetteràdi farlo per i prossimi quarant'anni…50


Cultura, sport, notizie - Note di storiaFarmacie di turno - Guardia FarmaceuticaDal 3 Dic. CHIARI V. Rivetti, 1 Dal 7 Gen. CHIARI Via D. Gasperi, 45Dal 10 Dic. COCCAGLIO P. L. Marenzio, 12 Dal 14 Gen. CASTREZZATO V. Torri, 25Dal 17 Dic. ADRO V. Roma, 35 Dal 21 Gen. ROVATO P.zza Cavour, 14Dal 24 Dic. COLOGNE P. Garibaldi, 8 Dal 28 Gen. CHIARI Via 25 Aprile, 30Dal 31 Dic. ROVATO C. Bonomelli, 112 Dal 4 Feb. ROVATO Via C. BattistiCORSI diMINIBASKETmartedi evenerdi17,30/18,30palazzetto dello sport<strong>Coccaglio</strong>è arrivato PLUTOil pulm<strong>in</strong>o che accompagnerài ragazzi delle giovanil<strong>in</strong>elle trasfertee che verrà condivisocon le esigenzedell’oratorio


Cultura, sport, notizie - Note di storiaOfferte per le opere parrocchiali - 20 settembre - 14 novembre 2004In memoria del caro Congiunto € 50,00In occasione del matrimonio € 200,00Dai "Reduci" di Fatima € 200,00In memoria della cara Mamma € 200,00Per la Missione € 70,00NN. € 50,00NN. € 50,00NN. € 10,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 50,00In occasione del Matrimonio € 50,00In occasione del Matr. del figlio € 50,00Per la Missione € 10,00In occasione del Matrimonio € 50,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 30,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 30,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 30,00Per la Missione € 10,00NN. € 20,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 100,00NN. vari € 42,00Per il Bollett<strong>in</strong>o parrocchiale € 15,00In memoria dei cari Defunti € 60,00Per la Missione € 150,00In occasione del Matrimonio € 140,00In occasione del Matrimonio € 100,00Per la Missione € 4,00Per la Missione € 15,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 10,00NN. € 10,00Per la Missione € 150,00Per la Missione € 30,00Per la Missione € 70,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 150,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 50,00Per la Ms.,<strong>in</strong> mem.dei cari Defunti € 2.000,00Per la Missione € 15,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 250,00Per la Mis.,<strong>in</strong> mem.d.cara Mamma € 60,00Per la Missione € 60,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 300,00Per la Missione € 100,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 30,0052Per la Missione € 40,00Per la Missione € 20,00Per la Missione € 80,00Per la Ms., <strong>in</strong> mem.d.a Mamma M.T. € 100,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 150,00Per la Missione € 50,00Per la Missione € 10,00Per la Missione € 20,00Per la Missione, da una mamma € 400,00Per la Missione € 50,00Per la Ms., <strong>in</strong> mem.d.Mmamma P.M. € 1.000,00Per la Missione € 50,00In occasione del Matrimonio € 200,00In occas. del XXV di Matrimonio € 50,00NN. vari € 20,00Per la Missione € 30,00Per la Missione € 15,00Per la Missione € 50,00NN. vari € 37,00In memoria del caro Sposo e Papà € 100,00In memoria del caro Sposo e Papà € 140,00Per la Missione € 200,00Per la Missione € 20,00Tot. € 8.913,00Offerte per l'Oratorio - 20 settembre - 14 novembre 2004Prima Dom. di settembre (tavol<strong>in</strong>o) € 835,00Buste "pro Oratorio" 1a dom.09 € 1.703,50NN. € 50,00In occasione della bened.d. casa € 50,00NN. € 100,00NN. € 20,00In occasione della bened.d. casa € 20,00NN. € 50,00NN. € 500,00Prima Dom. di ottobre (tavol<strong>in</strong>o) € 1.035,00Buste "pro Oratorio" 1a dom.10 € 1.670,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 30,00NN. € 50,00NN € 20,00NN. € 15,00NN. € 250,00Il Coro Montorfano per il Focol, € 500,00NN. € 100,00NN. € 50,00In mem. della mamma P.M. € 100,00Prima Dom. di novembre (tavol<strong>in</strong>o) € 970,00Eccedenza su media collette 1a dom. nov. € 450,00Buste "pro Oratorio" 2a dom.11 € 1.955,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 50,00In occasione del s. Battesimo € 50,00I parenti, <strong>in</strong> mem. della cara Congiunta € 240,00NN. € 50,00Totale € 11.163,50Debito precedente € 804.344,84Debito residuo € 793.181,34offerta versata direttamente all'Oratorio: € 3.000,00GRAFICAESSEBICOCCAGLIO

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