12.07.2015 Views

Guido Morpurgo-Tagliabue e l'estetica del Settecento - SIE - Società ...

Guido Morpurgo-Tagliabue e l'estetica del Settecento - SIE - Società ...

Guido Morpurgo-Tagliabue e l'estetica del Settecento - SIE - Società ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

conseguenza possiamo identificare un oggetto come “individuo” diquella classe. E qui “individuo” significa non solo che lo riconosciamotale in quanto è appartenente a una classe, ma anche che è quello cheè, ma poteva essere diversamente. In definitiva: conoscere un individuovuol dire non solo riconoscerlo come membro di una classe, maanche riconoscerlo come contingente. Quello che in esso c’è di necessarioè solo il criterio di appartenenza alla classe, il tratto pertinenteche identifica tutti gli oggetti appartenenti alla classe stessa; ma al dilà di questo tratto pertinente i singoli individui possono configurarsi inun modo o in un altro. In questo senso diciamo che un individuo è un“esempio” di una classe; e qui esempio vale come presentazione <strong>del</strong>tratto distintivo <strong>del</strong>la classe, che però non si esaurisce in quell’unicooggetto. In definitiva, se l’oggetto è contingente proprio rispetto allaclasse, è perché quest’ultima può essere esibita da uno o un altro oggettoche abbia comunque quel tratto pertinente.Nel caso <strong>del</strong>l’opera d’arte le cose vanno diversamente 34 . Non c’èun rapporto famiglia-classe-individuo, ma un rapporto famiglia-individuo.Questo vuol dire che la famiglia, ovvero le somiglianze e le differenze,si danno direttamente in quell’individuo che è l’opera d’arte.Di conseguenza questo “individuo” non è caratterizzato da uno o piùtratti pertinenti che lo identificano come appartenente a una classe, erispetto al quale o ai quali gli elementi materiali, che lo determinano,sono contingenti. Al contrario, nell’opera d’arte quelle determinatezzemateriali sono necessarie ed è con esse che cortocircuitano le somiglianzedi famiglia, ovvero le somiglianze e differenze tra quest’operae le altre opere <strong>del</strong> medesimo autore o di autori diversi, appartenentialla stessa epoca o anche a epoche diverse; inoltre nell’individualità<strong>del</strong>l’opera si danno rapporti di somiglianze e differenze tra il significato,che di volta in volta cogliamo, e una molteplicità di significati chehanno appunto col primo somiglianze di famiglia, ma anche tra quelsignificato e una molteplicità di emozioni, stati d’animo, sensazioni esentimenti.Nell’individualità <strong>del</strong>l’opera d’arte, dunque, cogliamo lo “stile” <strong>del</strong>l’autore,quell’“aria di famiglia” che è nell’opera senza essere <strong>del</strong>l’opera,dal momento che non solo non si esaurisce esclusivamente in quell’opera,ma non è neppure identificabile con uno o un altro degli elementimateriali <strong>del</strong>l’opera stessa; e tuttavia è in quegli elementi materialiche lo sentiamo. Ma in una tale individualità sentiamo pure unamolteplicità di significati e di emozioni che non si escludono tra loro,ma si integrano: non “o” questo “o” quello, bensì “e” questo “e”quello. Il fatto è che le “somiglianze di famiglia”, che cogliamo comeunità nell’opera, sono “prodotte” da questa, o meglio: dai suoi elementimateriali. Sono questi elementi che fanno emergere quelle somiglianze.Così, nel caso <strong>del</strong>l’opera d’arte, le somiglianze di famiglia sono82

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!