Ottobre, tempo di derby. Il primo dell’annata sportiva. E i tesserati del Gap di Bologna non sisono fatti trovare impreparati all’evento! Eravamo sugli spalti in trepidante attesa del verdettofinale. Vi raccontiamo più o meno come è andata, com’è trascorso un derby come tanti altri fratesserati Cia. Che, in quanto tesserati, sono ovviamente sopra le parti…DAVVERO??????Di Marco Venturi29 ottobre, ore 12,00: è di scena il derby Virtus – Fortitudo. E’inutile negarlo, saranno cambiati i tempi, saranno passati gli anni,dal +32 Fortitudo degli anni ’80, al +41 Virtus di Coppa Italia, aiderby di Eurolega, però il derby a Bologna ha sempre un fascinoparticolare. La città comincia a mobilitarsi una settimana prima, eper chi dovesse perdere saranno sfottò fino al derby successivo, aBologna è una partita vissuto in maniera quasi viscerale, i tifosi nonvedono l’ora che arrivi questa data, e le tifoserie organizzate nonvedono l’ora di organizzare coreografie fantastiche. Ma c’è un’altracategoria che si appassiona guardando il derby di cui mai si parla:sono arbitri e gli udc e noi in questo articolo proviamo a raccontarvicome anche loro vivono il derby.Personalmente, e molti di voi lo sanno, sono tifoso, anche se ultimamente,vuoi anche il fato che sono stato promosso ad arbitronazionale, mi sono distaccato un po’ dalla parte calda della tifoseria,andando a vedere le partite in settori diciamo più tranquilli. Matornando all’argomento principale, proverò a raccontarvi come hovissuto io il derby e come lo hanno vissuto le persone che hannoassistito la partita insieme a me sugli spalti del PalaMalaguti. Lapreparazione alla gara inizia verso le 10,30 con la sveglia,, quandoancora non sentivo del tutto il clima partita, forse anche perché eroreduce da San Siro la sera prima e avevo già preso una prima“travata”(Milan – Inter 3-4 ndr.)! Appena arrivato davanti al palazzopiano piano vedo arrivare anche altri arbitri e udc, tra i qualianche ragazzi che magari non vedevo da mesi ma che per il derbyrispuntano come funghi in autunno! Due chiacchiere e prime gufateindirette che partono da ambo i lati: “ Ma si…avremmo anche vintoa Roma…però abbiamo tirato malissimo, oggi vedrai il paiolo checi fanno Blu e Beli…. E poi Tyus…?? Chi lo marca…?? Gugliotta…???”,e dall’altra parte “ ma stai scherzando??? Hai visto comedifendiamo??? Shumpert sembra un paralitico, il Mancio un exgiocatore. Oggi mi accontenterei di prendere dieci….”Arriva il momento di entrare, e si va a prendere posto nel settoreche la Virtus aveva riservato alla categoria. Siamo un bel gruppettosparso nel settore, divisi direi abbastanza equamente a metà trasimpatizzanti Virtus e simpatizzanti Fortitudo, e un Trevigiano, cheancora ad oggi non abbiamo capito che ‘zzo c’entrava! Comunque…duechiacchere distensive prima dell’inizio della partita esoprattutto, ci si ricorda a vicenda che siamo dei tesserati, quindi èproibito inveire contro chiunque! Inizia la gara ed ognuno seguecon trepidazione il match: non più di due minuti e il ricordarsi diessere tesserati decade brutalmente, su un fischio dubbio, alcunicommentano in maniera, come dire… non troppo “oxfordiana”,l’operato dell’arbitro.Passano pochi secondi, un giocatore bianconero è a terra, e dall’altraparte del gruppo si elevano commenti non proprio da“gentleman della pallacanestro”! La partita scorre via punto a puntoe a volte mi soffermo a guardare gli altri, alcuni sono tesissimi, livedi che soffrono veramente tanto e addirittura a sette secondi dallafine della partita non guardano il campo quando ormai sembra fatta.Siamo a fine gara, vince la Virtus 64-60 esplode la gioia all’internodel palazzo ed esplode la gioia anche all’interno del nostro settore,udc e arbitri (virtussini ovviamente) si abbracciano, mentre glisconfitti cercano di consolarsi tra di loro,due parole sulla provadella squadra, mentre i vincitori continuano a festeggiare la lorovittoria. Pian piano si esce dal palazzo e pian piano sembra svanirenell’aria tutto quello che fino a quel momento si era vissuto dentroa quel “catino” e si torna tutti insieme a commentare l’operato degliarbitri, il fallo non fischiato, il passi dato, i 24” secondi…ecc ecc…Per 40’ due volte (almeno) all’anno siamo avversari, poi appena siesce dal Palamalaguti o dal Paladozza, come per magia viene quasiaccantonata la gioia della vittoria, si torna a parlare da arbitri e daudc, poi ci si trova davanti ad un bis di primi, crescentine ed affettato,e, con un cameriere che si crede simpatico facendo l’asino, aridere e a scherzare, ricordando che prima che tifosi, arbitri o ufficialidi campo, siamo amici veri!3
“Il primo tavolo ad un derby non si scorda mai...” Sarà vero? Claudia ha fatto il suo primo derbyil 29 ottobre. Come è andata? Ecco il suo racconto Di Claudia MenghelliIl giorno del derby ... non credo che ci sia persona a Bologna chenon senta con trepidazione l'arrivo di questa giornata!!! La primadata che si ricerca all'uscita dei calendari, il giorno più aspettato e altempo stesso il più temuto, il giorno della consacrazione o quellodel riscatto. Anche se non sei di Bologna non puoi essere indifferentea questo evento, anche perchè, parliamoci chiaro, anche se seisolo un amante puro del basket, non puoi non schierarti almeno unpò dalla parte dell'una o dell'altra squadra, anche solo avere unapiccola simpatia.Io, sinceramente, questa piccola simpatia cel'ho e per questo motivo il derby mi piaceproprio gustarmelo, arrivare a palazzo presto,prendere i posti, aspettare l'entrata in campodei giocatori, la presentazione, la coreografia,che è sempre uno spettacolo.Mi devo però limitare nel tifo cercando dicontenere le manifestazioni di affetto neiconfronti della mia squadra, questo perchèfaccio parte della categoria degli udc nazionali.E proprio l'essere un ufficiale di campomi fà vivere questa partita anche sotto quest'ottica:la possibilità di presenziare ad underby non solo come spettatrice ma anche investe ufficiale, in qualità di membro dellaFederazione Italiana Pallacanestro. In realtà aquesta alternativa non avevo mai pensatorealmente perchè è quel tipo di partita cheviene, giustamente, affidata ad ufficiali e-sperti, con anni di esperienza sulle spalle.Non nego che avrebbe fatto piacere anche ame negli anni passati poterne fare uno, ma dico sinceramente, essendoio una spettatrice molto tifosa, il poter assistere alla partita, ilpoter applaudire e non perdermi un'azione mi ha sempre molto piùallettata dello stare al tavolo, concentrata per svolgere bene il miocompito, tesa per la responsabilità di non commettere errori, e conl'impossibilità di seguire la partita, poi ... che sofferenza!!! vedere ituoi giocatori così vicini, contro la squadra "nemica" e non poterli5nemmeno incitare!!!Lunedì però come un fulmine a ciel sereno sul cellulare mi è comparsoun sms che mi ha messo in crisi per tutta la settimana: mi èarrivata la designazione per il derby del 29 di ottobre!!!! Due pensieriimmediati: il primo alla mia collega che lo ha rifiutato, so chese è stata costretta a farlo il suo è stato un sacrificio grande, il secondo...tra tutti i ruoli proprio il 24 mi doveva toccare????!!! Ilpanico mi ha assalita, per un insieme di cose: l'intensità della partita,l'avere il commissario proprio al mio fianco, il dover lottare conun apparecchio dei 24" fatto di due joystick(per me una trappola!), il fatto che un mioeventuale clamoroso errore sarebbe finito intv, in diretta.Ho anche pensato però che sarei stata supportatada due colleghi in gamba, con le spallelarghe e questo mi ha dato fiducia.Poi, come mi ha detto Adelaide, prima o poiun passo in avanti, per andare oltre, lo sideve fare, e questo sarà il tuo passo.Così armata di coraggio sono entrata in campo:attorno a noi c'era la bolgia, il tifo eraassordante, il palazzo dello sport era strapieno,l'emozione era tanta, però, come per incanto,appena mi sono seduta al tavolo, tuttala tensione ha cominciato a defluire, e misono ritrovata ad essere un pò più distesa etutta la partita è andata via liscia.Mi sono persino riuscita a godere la presentazionedelle squadre, le coreografie delle tifoserie…insommadevo dire che il derby non èaffatto male nemmeno se vissuto dal tavolo!Alla fine della partita sono stata davvero contenta di avere avutol'opportunità di farla, sono stata soddisfatta della mia prova, a partequalche sbavatura dovuta comunque al macchinario e non ad unerrore della sottoscritta. Quindi che altro dire, esperienza più chepositiva, addirittura esaltante! Unico neo ... il risultato finale dellapartita! '(,23(,$/44