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Maggio 2010 - Pianeta Volley

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SERIE B2WWW.PIANETAVOLLEY.NETdi Stefano GiovagnoliIl sisma un anno dopoil racconto di una aquilana in esilio da casaLa pallavolo non racconta solamente storie di risultati legati alla disciplinache si pratica, ma può anche proiettare in un disastro come il terremotoche ha colpito L’Aquila proprio un anno fa. La protagonista è Sara Veritierigiocatrice della Crediumbria Ternana che nasce come centrale ed oggi giocada opposta. «Credo nell’intelligenza tattica del ruolo che necessita dellamaggiore costanza di rendimento». Nella vita è un’ingegnere che si occupa diambiente, sempre alla ricerca di nuove tecnologie per ridurre l’inquinamento.Da tre anni si dedica alle risorse idriche, le emissioni nell’atmosfera ed i rifiuti,tra le tante difficoltà che le aziende si trovano costrette adaffrontare per reperire i fondi necessari. Origini aquilane,come detto, ma da un anno è lontana dalla sua terra. «Sonopartita da L’Aquila domenica 5 aprile perché nel pomeriggioavevamo la partita, volevo portare a Terni tutta la famiglia,erano due mesi che c’erano continue scosse. La nottesuccessiva dormivo a casa di Ilenia, mia compagna disquadra, alle tre e trentadue dellanotte ho sentito la scossa, mi sonosvegliata e resa subito conto diquanto poteva essere accaduto.Ho telefonato a mia sorella e poi,presa dall’angoscia, ho caricatotutti i bagagli e sono partita a granvelocità da Terni senza pensarealle difficoltà a cui andavoincontro». Un gesto d’impulsodovuto al panico, ma le straded’accesso a L’Aquila eranobloccate ed ha dovuto invertirela marcia. «Alle dieci di mattinatutti i miei familiari mi hannoraggiunto a Terni, ancora inpigiama siamo ripartiti per spostarci sullacosta. In tenda non volevamo andare anche per non separarcidal cane che è parte integrante della famiglia». La maggiorparte degli aquilani, ad un anno di distanza dal terremoto,possono usufruire di una casa provvisoria, ne sono statecostruite parecchie ed anche confortevoli, altri per sceltasono ancora in un camper o in una roulotte. I ricordi di queimomenti sono ancora vivi. «Posso dire che tutti coloro chehanno aiutato sono stati fantastici, si è scavato anche amani nude. In tanti sono rimasti sotto le macerie, tre ragazzi che conoscevobene non ce l’anno fatta. Sono stata a L’Aquila il giorno dei funerali ed è statostraziante». Oggi la famiglia vive a Chieti ma non vede l’ora di tornare a casa,mentre Sara ormai è stata adottata dall’Umbria, da tre anni ci lavora e da duegioca a Terni con risultati senza dubbio soddisfacenti. «Dopo la vittoria dellaserie C è arrivata la salvezza in B2. Il campionato è stato molto positivo, ancheperché abbiamo dimostrato di aver un ottimo livello di gioco e non possiamocerto lamentarci».Sara Veritieri è nata a L’Aquila il 7 luglio 1978, è laureatain scienze ambientali e lavora presso un’azienda di NarniScalo. Ruolo opposta, numero di maglia 12, altezza 175 cm.,ha giocato a L’Aquila dalla serie C fino alla B2, cinque annia Rieti in serie B2 e B1, mentre nelle ultime due stagioniha vestito la maglia rossoverde della Ternana.4

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