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40 schede monografiche - Ersaf

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SommarioIntroduzione ....................................................................................................................................... 3Corridoio 01 – Fiume Ticino ................................................................................................................... 5Corridoio 02 – Corridoio della Lomellina Occidentale .................................................................................. 7Corridoio 03 – Torrente Agogna ............................................................................................................. 8Corridoio 04 – Corridoio Della Lomellina Centrale ...................................................................................... 9Corridoio 05 – Torrente Staffora .......................................................................................................... 10Corridoio 06 – Torrente Scuropasso ...................................................................................................... 11Corridoio 07 – Fiume Po ..................................................................................................................... 12Corridoio 08 – Corridoio Ovest Milano ................................................................................................... 16Corridoio 09 – Corridoio Sud Milano ...................................................................................................... 17Corridoio 10 – Corridoio Ticino – Lambro ............................................................................................... 18Corridoio 11 – Fiume Lambro .............................................................................................................. 19Corridoio 12 – Corridoio Medio Lodigiano ............................................................................................... 21Corridoio 13 – Fiume Adda .................................................................................................................. 22Corridoio 14 – Fiume Serio.................................................................................................................. 24Corridoio 15 – Corridoio Pizzighettone – Quinzano D’Oglio ........................................................................ 26Corridoio 16 – Fiume Oglio .................................................................................................................. 27Corridoio 17 – Canale Acque Alte ......................................................................................................... 29Corridoio 18 – Corridoio della Pianura Centrale (da Lambro a Mella) ........................................................... 30Corridoio 19 – Fiume Mella.................................................................................................................. 31Corridoio 20 – Fiume Chiese ................................................................................................................ 33Corridoio 21 – Corridoio Mella – Mincio.................................................................................................. 35Corridoio 22 – Corridoio delle Colline Gardesane ..................................................................................... 36Corridoio 23 – Corridoio Castellaro Lagusello – Mincio .............................................................................. 37Corridoio 24 – Fiume Mincio ................................................................................................................ 38Corridoio 25 – Corridoio Mincio-Oglio .................................................................................................... 39Corridoio 26 – Corridoio Nord Mantova .................................................................................................. <strong>40</strong>Corridoio 27 – Fiume Secchia .............................................................................................................. 41Corridoio 28 – Dorsale Verde Nord Milano .............................................................................................. 42Corridoio 29 – Fiume Brembo .............................................................................................................. 442


IntroduzioneNel presente elaborato si riportano le <strong>schede</strong> <strong>monografiche</strong> dei corridoi primari della RER della pianura lombarda, incui si presentano, anche attraverso della cartografia tematica, dati inerenti gli aspetti agro-ambientali del territoriointeressato. I corridoio ecologici sono contraddistinti da un codice e da una denominazione definiti dalla RegioneLombardia; ognuno di essi è stato assegnato a un macrogruppo determinato secondo un criterio tipologico(terrestre o fluviale) e all’attraversamento dei territori inclusi nelle zone vulnerabili ai nitrati (parzialmente ocompletamente ricadente all’interno delle ZVN). A ciascuno è, inoltre, attribuito un giudizio che esprime la prioritàdi intervento in ambito agricolo con lo scopo di favorire l'implementazione della connessione ecologica tra glielementi primari della RER (si rimanda al capitolo 5 della relazione).Oltre a questa organizzazione in macrogruppi, alcuni corridoi ecologici presentano, lungo il loro percorso,caratteristiche assai differenti (in relazione a urbanizzazione, colture agricole, boscosità …) che evidenziano lanecessità di operare un’ulteriore suddivisione in base a criteri discriminanti. Pertanto alcuni corridoi sono statisuddivisi in tratti caratterizzati da bassa o alta antropizzazione, da urbanizzazione più o meno contenuta, da ambitiprevalentemente agricoli o boscati. La scheda monografica, in questi casi, è dedicata esclusivamente al trattoselezionato e non all’intero corridoio ecologico.Macrogruppo Corridoio ecologico regionale Priorità di interventoCorridoi fluviali ricadenti 24 – Fiume Mincio Altacompletamente in ZVNCorridoi fluviali ricadentiparzialmente in ZVN01 – Fiume Ticino- Tratto settentrionale- Tratto meridionale03 – Torrente Agogna05 – Torrente Staffora06 – Torrente Scuropasso07 – Fiume Po- Tratto occidentale- Tratto centrale- Tratto orientale- Tratto terrestre11 – Fiume Lambro- Tratto settentrionale- Tratto meridionale13 – Fiume Adda- Tratto settentrionale- Tratto meridionale14 – Fiume Serio- Tratto settentrionale- Tratto meridionale16 – Fiume Oglio- Tratto settentrionale- Tratto meridionale19 – Fiume Mella- Tratto settentrionale- Tratto meridionale20 – Fiume Chiese- Tratto settentrionale- Tratto meridionale27 – Fiume Secchia29 – Fiume BremboMediaMediaAltaMediaAltoMediaAltaAltaAltaAltaMediaAltaAltaMediaAltaBassaAltaBassaMediaMediaAltaMediaMediaCorridoi terrestri ricadenticompletamente in ZVNCorridoi terrestri ricadentiparzialmente in ZVN21 – Corridoio Mella - Mincio23 – Corridoio Castellaro Lagusello - Mincio25 – Corridoio Mincio - Oglio26 – Corridoio Nord Mantova02 – Corridoio della Lomellina Occidentale04 – Corridoio della Lomellina Centrale08 – Corridoio Ovest Milano09 – Corridoio Sud Milano10 – Corridoio Ticino - Lambro12 – Corridoio Medio Lodigiano15 – Corridoio Pizzighettone – Quinzano d’Oglio17 – Canale Acque Alte18 – Corridoio della pianura centrale (da Lambro a Mella)22 – Corridoio delle Colline Gardesane28 – Dorsale Verde Nord MilanoTratto moderatamente urbanizzatoTratto intensamente urbanizzatoMediaAltaMediaMediaAltaAltaAltaAltaAltaAltaMediaMediaAltaAltaOgni scheda riporta due estratti cartografici (inquadramento generale rispetto alla RER e uso agricolo, fonte datiSIARL 2011) e una breve descrizione delle seguenti tematiche: Descrizione sintetica del territorio attraversato dal corridoio ecologico, in cui sono fornite informazionisullo stato di conservazione di vegetazione e fauna e sulla presenza o meno di contesti ambientali diparticolare interesse naturalistico.AltaAltaCaratteristiche pedologiche: viene fornita una descrizione sintetica delle principali caratteristiche deisuoli lungo il corridoio (LCC, concentrazione di carbonio organico presente nei primi <strong>40</strong> cm di terreno,classificazione in gruppi idrologici, capacità protettiva delle acque sotterranee).Sistema agro-zootecnico: viene riportata sia una breve caratterizzazione delle colture presenti all’internodi ognuno dei corridoio ecologici, sia una valutazione del carico zootecnico su base comunale.Aree protette: in questa sezione vengono riportate le varie tipologie di aree protette o tutelate (Parchiregionali, PLIS, ZPS, SIC, ecc.) interessate dalla presenza del corridoio ecologico.Habitat di interesse comunitario e ZVN: per le aree Natura 2000 sono individuati gli habitat di interessecomunitario; alcuni di essi sono più sensibili di altri in termini di apporto di nutrienti (si veda la tabella 4-1della relazione): in questo paragrafo si riportano quegli habitat che ricadono all’interno del corridoioecologico la cui conservazione è correlata all’apporto di nutrienti.Pressione antropica: in questa sezione si riporta una sintesi delle varie tipologie di elementi o aspetti chepossono rappresentare direttamente o indirettamente una pressione antropica sul territorio del corridoioecologico, tra cui la presenza di insediamenti produttivi, l’urbanizzazione, la presenza di reti viariesignificative e l’entità di carichi civili e industriali.Criticità ed elementi di pregio: si illustra una sintesi dei principali elementi di criticità e pregioriscontrabili in corrispondenza del territorio interessato dal corridoio ecologico.Orientamenti e indirizzi prioritari: si illustrano le linee di indirizzo ed orientative secondo le quali siritiene sia opportuno elaborare scelte strategiche volte alla preservazione e valorizzazione di elementi efattori propri del contesto agricolo rilevanti dal punto di vista ecosistemico ovvero alla minimizzazione diinterferenze corresponsabili della frammentazione o della non funzionalità della rete ecologica.Linee guida suggerite: ogni corridoio è caratterizzato da ambienti tipici della pianura e da elementi dicontorno che necessitano in modo diverso di interventi di miglioramento o di buone pratiche per la lorogestione. Sebbene sia auspicabile l’applicazione di tutte le misure atte a migliorare la funzionalità della RERindicate nella relazione al capitolo 6, in questa sezione sono elencate le linee guida che meglio si adattanoal contesto caratterizzante il corridoio ecologico.Di seguito sono riportate le linee guida di intervento e gestione; nelle <strong>schede</strong> <strong>monografiche</strong> è indicato solamente ilcodice e la problematica su cui agirà la misura proposta.CodiceLinee guida suggeriteCorsi d’acqua naturali o artificialiCI 1 Realizzazione di buche artificialiCI 2 Posa di massi sul fondo e realizzazione di pennelliCI 3 Posa di semitronchi in alveoCI 4 Ricoveri sottospondaCI 5 Creazione di bacini laterali connessi alla rete dei canaliCI 6 Valorizzazione dei fontaniliCP 1 Gestione ittiocompatibile delle asciutteCP 2 Tirante idraulico minimoCP 3 Modalità di intervento in alveo durante l’asciutta parzialeCP 4 Interventi di pulizia, dragaggio e ricalibratura del fondoCP 5 Attività di manutenzione ecosostenibiliCP 6 Gestione naturalistica della rete idrica minoreCP 7 Gestione della vegetazione in alveoFasce riparialiFI 1 Creazione e mantenimento di fasce tampone a vegetazione erbacea o arboreo-arbustivaFP 1 Conservazione degli ambienti perifluvialiFP 2 Gestione della vegetazione negli ambiti riparialiEcomosaici agricoliEI 1 Creazione e mantenimento di strutture vegetali lineariEI 2 Ecosistemi filtroEI 3 Creazione o mantenimento dei pratiEI 4 Conservazione e miglioramento degli edifici rurali e degli spazi limitrofiEP 1 Agricoltura biologicaEP 2 Agricoltura conservativaEP 3 Avvicendamento/rotazione delle coltureEP 4 Modalità di applicazione di fertilizzanti e concimi chimiciEP 5 Riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci e lotta integrataEP 6 Metodologie di irrigazioneEP 7 Mantenimento della copertura vegetaleEP 8 Gestione delle superfici a incolto e della vegetazione nei terreni messi a riposo (set-aside)EP 9 Gestione delle stoppieEP 10 Gestione degli sfalci e delle mietitureEP 11 Gestione di colture arboree3


Per ogni intervento e pratica di gestione sono stati individuati specifici indicatori per il monitoraggio ambientale,descritti in relazione al capitolo 7.6. Di seguito sono riportati misure e rispettivi indicatori di monitoraggio.Indicatori di monitoraggioInterventi o praticheInterventi intrapresi per migliorare la connessione ecologica FI 1 / EI 1 / EI 3Pratiche intraprese a tutela degli ecosistemi EP 1 / EP 2 / EP 3 / EP 4 / EP 5 / EP 6Numero di interventi a favore della fauna selvatica terrestre EI 1 / EI 4Pratiche agricole a favore della fauna selvatica terrestre EP 7 / EP 8 / EP 9 / EP 10Numero di interventi a favore della fauna ittica CI 1 / CI 2 / CI 3 / CI 4 / CI 5 / CI 6Pratiche ittiocompatibili CP 1 / CP 2 / CP 3 / CP 4 / CP 5 / CP 6 / CP 7Diversità colturale EP 3Numero di ambienti/habitat naturali FI 1 / FP 1 / EI 2 – EI 3 – EP 8Superficie occupata da habitat naturali FI 1 – FP 1 – EI 2 – EI 3 – EP 8Lunghezza elementi lineari (siepi, filari, margini erbacei…) FP 1 – EI 1Continuità degli habitat naturali e seminaturali CI 5 – CI 6 – FI 1 – FP 1 – FP 2 – EI 1Copertura boschiva FI 1 – EP 11Biodiversità specie erbacee FI 1 – FP 1 – FP 2 – EI 3 – EP 8Pratiche agricole intraprese per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci EP 1 – EP 2 – EP 5Interventi intrapresi per ridurre l’emissione di nutrienti di origineagricolaPratiche agricole intraprese per ridurre l’emissione di nutrienti diorigine agricolaLunghezza e profondità media delle fasce tampone lungo i corsid’acquaFI 1 / EI 2EP 4FI 1 / FP 1Continuità delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua FI 1 / FP 1 / FP 24


Corridoio 01 – Fiume TicinoCorridoio 01 – Fiume TicinoTratto settentrionalePriorità di intervento: MEDIAIl corridoio 1 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal basso Lago Maggiore fino al FiumePo e costituisce prevalentemente una via a bassa o moderata antropizzazione, tranne in alcunibrevissimi tratti a ridosso delle zone più urbanizzate. Il tratto settentrionale ricade in un’areacollinare morenica ed è caratterizzato da particolari biotopi ricchi di specie ittiche di pregio, daaree umide di importanza internazionale (Palude Brabbia) e da nuclei di boschi maturi dilatifoglie di significative superfici, nonché da lembi di ambienti agricoli con prati stabili, siepi,boschetti e filari. La porzione meridionale del tratto è arricchita dalla presenza di vaste aree abrughiera.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 1 ricade quasi interamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale), l’attivitàagricola è più rilevante nel settore meridionale.L’individuazione del corridoio nell’ambito della RER è dovuta, oltre allapresenza di numerose aree protette e tutelate (tra cui SIC e ZPS),anche alla corrispondenza con il Fiume Ticino.Caratteristiche pedologicheIl suolo risulta moderatamente fertile, inquanto accanto a terreni molto idonei adattività agricola, si identificano suoli con valoriLCC bassi. Il tratto settentrionale èmoderatamente ricco di carbonio organico, conaree caratterizzate per la gran parte da valoriinferiori al 2% e secondariamente da valoricompresi tra il 3 e 4%. La capacità protettivanei confronti delle acque sotterranee neiprimissimi chilometri a Nord risultamoderata/bassa, per poi divenire bassa. Perquanto riguarda la classificazione del corridoioin gruppi idrologici, il territorio è caratterizzatoda una classe moderata di runoff (classi B eC).Pressione antropicaLa parte settentrionale del corridoio risultadominata da una matrice urbana diffusa, conelementi di significativa pressione antropica,come l’aeroporto di Malpensa, e una reteviaria molto fitta e sviluppata che neframmentano la continuità ecologica. Il trattocostituisce di fatto una striscia di elevatanaturalità, in prossimità delle sponde fluviali, acontatto con ambiti fortemente antropizzati.Il corridoio non presenta al suo internosignificative superfici destinate ad usoindustriale; dal punto di vista dei carichi civili eindustriali si caratterizza per valori su basecomunale inferiori a 180 t/anno di azoto.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoMonumenti naturali: Preia Buia (nelle immediate vicinanze del tratto iniziale del corridoio)Siti di Importanza Comunitaria: Palude Bruschera (IT2010015), Sorgenti del Rio Capricciosa(IT2010009), Brughiera del Vigano (IT2010010), Ansa di Castelnovate (IT2010013), Brughieradel Dosso (IT2010012), Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate (IT2010014),Boschi della Fagiana (IT2050005)Zone di Protezione Speciale: Canneti del Lago Maggiore (IT2010502), Boschi del Ticino(IT2080301)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3130, 3260, <strong>40</strong>30,6210*, 6220*, 6410, 9190) ricadono all’interno della ZVN, tranne il 3150 (Laghi eutroficinaturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition).Sistema agro-zootecnicoIl corridoio si caratterizza a Nord per la presenza prevalente di aree boscate. In questo tratto sono altresì presentisporadiche particelle coltivate a foraggere. Verso la fine del tratto la situazione rimane pressoché invariata, con unacomponente boscata dominante sui terreni agricoli, sebbene questi ultimi risultino percentualmente maggioririspetto al tratto più settentrionale: le colture sono a foraggere e mais, con qualche campo a riso. Il caricozootecnico esercitato sul territorio in esame risulta per quasi tutto il corridoio inferiore a 170 kg per ha di SAU.Le criticità riguardano essenzialmente l’antropizzazione del territoriocircostante che minaccia le numerose aree boscate presenti.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico, il trattosettentrionale è caratterizzato dalla presenza di boschi e areenaturaliformi, mentre l’agricoltura svolge un ruolo marginale.Rilevante è comunque la presenza di un’importante rete artificialeche si origina dal Fiume Ticino.Il tratto in esame è altresì “assediato” dall’antropizzazione diffusadelle aree circostanti, pertanto occorre privilegiare interventi epratiche che sviluppino o creino elementi ecologici di pregio nellearee agricole valorizzando il loro “effetto barriera” nei confronti dellezone urbanizzate esterne al corridoio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione di canali artificiali emiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7CI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1214F 216A214F5


Corridoio 01 – Fiume TicinoTratto meridionalePriorità di intervento: MEDIACaratteristiche pedologicheIl suolo risulta fertile, anche grazie allamorfologia del territorio quasi completamentepianeggiante. Le classi di LCC mostrano nelcomplesso una buona capacità d’uso (classi 2-3-4), con terreni di maggior pregio nel trattomeridionale.La concentrazione di carbonio organico neisuoli è compresa tra l’1 e il 2%.La capacità di protezione nei confronti delleacque sotterranee risulta bassa per tutto ilcorso del corridoio, tranne alla confluenza conil Fiume Po dove risulta maggiore.Per quanto riguarda la classificazione delcorridoio in gruppi idrologici, il territorio ècaratterizzato sostanzialmente da runoffpotenziale basso (classe A).Pressione antropicaIl tratto in questione è inserito in un contestomeno urbanizzato e a maggiore connotazioneagricola rispetto a quello settentrionale. Talicaratteristiche si mantengono fino alla città diPavia, dove si evidenziano elementi diframmentazione e problemi relativi alla qualitàdelle acque correlati alla presenza di scarichiurbani, agricoli e industriali.Il corridoio non presenta al suo internosignificative superfici con aree industriali,mentre dal punto di vista dei carichi civili eindustriali, a nord si identificano aree concarichi elevati (tra 180 e 450 t/anno di azoto)e nel tratto meridionale aree con valorisostanzialmente bassi (inferiori a 60 t/anno diazoto), tranne che in corrispondenza diVigevano e Pavia (tra 450 1750 t/anno diazoto).Il corridoio 1 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal basso Lago Maggiore fino al FiumePo e costituisce prevalentemente una via a bassa o moderata antropizzazione, tranne in alcunibrevissimi tratti a ridosso delle zone più urbanizzate. Il tratto meridionale considerato inizia incorrispondenza della porzione centrale del corridoio 1. L’ambiente inizialmente è caratterizzatoda alcune aree a brughiera, ma poco più a sud il paesaggio muta e si evidenzia maggiormentela connotazione agricola. Il territorio risulta solcato da un fitto reticolo di canali. Non mancanoconsistenti formazioni di boschi igrofili. Nel tratto in esame, il Fiume Ticino inizia acaratterizzarsi per una evidente struttura multicursale. Nella parte meridionale, il corridoioattraversa l’area della bassa pianura della Lomellina, caratterizzata da intensa attività agricolacon coltivazioni a riso.Aree protetteParchi regionali: Parco Lombardo della Valle del TicinoRiserve Regionali: Bosco Siro Negri e MoiranoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoSiti di Importanza Comunitaria: Basso Corso e Sponde del Ticino (IT2080002), Boschi SiroNegri e Moriano (IT2080014)Zone di Protezione Speciale: Boschi del Ticino (IT2080301)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3130, 3260, 3270, <strong>40</strong>30,6210*) ricadono anche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoIl corridoio presenta una componente boscata dominante sui terreni destinati all’agricoltura, le colture presentisono foraggere, mais e riso. Il territorio circostante è prevalentemente caratterizzato in elementi e morfologiedall’azione dell’agricoltura, man mano che si procede verso sud si rileva il progressivo incremento della risicoltura.Il carico zootecnico esercitato sul territorio in esame risulta, per tutto il corridoio, inferiore a 170 kg per ha di SAU.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl tratto ricade interamente all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta, oltre alla presenza dinumerose aree protette e tutelate (tra cui SIC e ZPS), anche allacorrispondenza con il Fiume Ticino.Una criticità significativa è rappresentata, anche se con minoreintensità rispetto al tratto settentrionale, dalla pressione antropicadeterminata essenzialmente dalla presenza e vicinanza di centri urbanianche di significative dimensioni.Questi ultimi con la loro espansione interferiscono negativamente conl’ambiente naturale o seminaturale, anche all’interno del corridoiostesso.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico, nel trattomeridionale il territorio si connota per la presenza di una matriceagricola dove prevale la risicoltura.Nel tratto in esame è necessario favorire interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i campi coltivati e lezone più naturali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali emiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7CI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1FI 1FP 1214F 216A214F 216A214FEP 9 214EP 2EP 6214M125AEP 11 221 2236


Corridoio 02 – Corridoio della Lomellina OccidentaleCorridoio 02 – Corridoio della Lomellina OccidentaleCaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del corridoio 2risulta piuttosto fertile e ciò è confermato davalori LCC elevati soprattutto nel trattocentrale e meridionale, dove i suoli rientranoin classi LCC 1 e 2. La concentrazione dicarbonio organico nel suolo risultageneralmente moderata lungo tutto ilcorridoio, quasi sempre compresa tra l’1 e il2%. I suoli nel tratto settentrionalepresentano una certa variabilità in termini dicapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee, nel tratto centrale invecerisultano valori medio-elevati e nel trattomeridionale capacità basse/moderate. Anchedal punto di vista della classificazione in gruppiidrologici il corridoio è suddivisibile in tre parti:runoff bassi (gruppo A) si individuano neltratto settentrionale, mentre runoff alti(gruppo D) sono presenti nel tratto centrale; iltratto sud-orientale è caratterizzato da suoliclassificati in classe C, classe D e classe B.Pressione antropicaIl territorio presenta paesaggi scarsamenteantropizzati e immersi in una matrice agricolapredominante.Nonostante sussistano infrastrutture linearilocalizzate perlopiù nel tratto centrale cheattraversano in più punti il corridoio,l’urbanizzazione appare comunque modesta,con centri abitati separati fra loro da ampiearee coltivate. Inoltre il corridoio ospita al suointerno pochissime aree industriali, localizzateperlopiù nel tratto terminale a Sud.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,tutto il corridoio è caratterizzato da valoriridotti, quasi sempre inferiori a 60 t/anno diazoto.Priorità di intervento: ALTAIl corridoio 2 si sviluppa in direzione NO-SE, collegando la Lomellina con il Fiume Po. Il trattosettentrionale si sviluppa nell’area della pianura risicola della Lomellina occidentale, nei pressidel confine regionale con il Piemonte e del Fiume Sesia, le cui aree golenali sono ancoracaratterizzate da una fascia di vegetazione spontanea boschiva e pioniera di pregio.Procedendo verso Sud il territorio mantiene una connotazione agricola con una fitta rete irriguae un sistema viario non particolarmente sviluppato: tali elementi hanno permesso all’ambientedi conservare aspetti naturali e naturaliformi di notevole importanza e in grado di garantire unacerta continuità ecologica. Proseguendo il percorso fino al Po, il paesaggio si identifica conquello tipico delle golene di questo fiume, con elevati valori di naturalità e una strutturapluricursale, mentre il territorio circostante è dominato dalla risicoltura.Aree protetteRiserve Regionali: Garzaia del Bosco Basso, Abbazia di AcqualungaSiti di Importanza Comunitaria: Garzaia di Celpenchio (IT2080001), Garzaia della Rinalda(IT2080005), Garzaia del Bosco Basso (IT2080007), Garzaia di Sartirana (IT2080010), Abbaziadi Acqualunga (IT2080011)Zone di Protezione Speciale: Risaie della Lomellina (IT2080501)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, l’habitat 3260 sensibile all’apporto di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN.Sistema agro-zootecnicoTutto il corridoio è dominato dalla risicoltura e solamente nel tratto settentrionale sono presenti aree boscate. Inprossimità del Fiume Po le risaie lasciano il posto a seminativi, mais, legumi, coltivazioni orticole e altri cereali,nonché pioppeti. L’intero corridoio è caratterizzato da bassi valori di carico zootecnico, sempre inferiori a 80 kg perha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio ricade solo parzialmente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati, più precisamente in corrispondenza di alcune aree lungo il corsodei Fiumi Sesia e Po.L’individuazione del corridoio 2 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, soprattutto all’importanza cheha questa striscia di territorio dal punto di vista di connessioneecologica, in quanto rappresenta la via di collegamento tra il FiumeSesia e il Po passando per la pianura della Lomellina.Una potenziale criticità in corrispondenza del tratto terminale potrebbeessere rappresentata da possibili locali impatti determinati dagliscarichi civili/industriali: non è infatti lontana l’area petrolchimica diSannazzaro De’ Burgondi.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio è caratterizzato da una specifica connotazione risicola.L’ambiente tipico della Lomellina è quello delle risaie, in cui gestioneagricola e gestione delle acque trovano un raccordo di primariaimportanza.Di conseguenza, è necessario intervenire con pratiche che possanodifendere l’equilibrio che si è venuto a creare negli anni dallepressioni esterne, al fine di garantire il mantenimento dellasituazione attuale tutelandone gli aspetti di rilievo in terminiecologici.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 6EI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 2EP 9 214EP 10EP 6214F 216A125A7


Corridoio 03 – Torrente AgognaCorridoio 03 – Torrente AgognaPriorità di intervento: ALTA Il corridoio 3 della RER si sviluppa in direzione NO-SE collegando la zona della Lomellina alFiume Po. La parte settentrionale del corridoio ricade nell’area della pianura risicola dellaLomellina nord-occidentale: qui il torrente presenta tratti meandreggianti, in alcuni dei qualisono presenti diversi biotopi palustri. Il paesaggio agrario è quello tipico delle risaie, grazieanche alla mancanza di grandi infrastrutture lineari, mentre la fitta rete irrigua consente ilmantenimento di ecosistemi acquatici di una certa rilevanza. Scendendo più a Sud il corridoioecologico si distingue dal resto del territorio circostante per la fascia di vegetazione spontaneaboschiva e pioniera. Il tratto meridionale attraversa l’area della bassa pianura della Lomellina,dove il Torrente Agogna si immette nel Po. Qui il territorio del corridoio denota le particolaritàtipiche delle aree golenali del Po, in cui si mantengono elevati valori di naturalità convegetazione palustre, ospitante una fauna ricca e diversificata.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 3 ricade quasi interamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati: l’unica parte esclusa è quella settentrionale.Il corridoio 3 nell’ambito della RER assume valenza quale corridoiofluviale, corrispondendo con il percorso del Torrente Agogna.Una potenziale criticità potrebbe essere rappresentata da locali impattidegli scarichi civili/industriali derivanti dall’area petrolchimica diSannazzaro De’ Burgondi.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del corridoio 3(Torrente Agogna), risulta alquanto fertile.Tale dato viene confermato da capacità d’usodel suolo significativamente elevate (classiLCC 2-3), anche se la concentrazione dicarbonio organico risulta in generalebassa/moderata (inferiore all’1% o compresatra l’1 e il 2%) su tutto il corridoio. In terminidi protezione nei confronti delle acquesotterranee, il corridoio presenta valori bassi omoderati; infine per quanto riguarda laclassificazione in gruppi idrologici, i suolirientrano sostanzialmente in classe D (runoffpotenziale alto).Pressione antropicaIl territorio in esame presentaun’urbanizzazione limitata, con centri abitati dipiccole dimensioni, separati tra loro da ampiearee coltivate. Non vi sono grandiinfrastrutture lineari di grave impatto e, dallacarta dell’uso del suolo, si può notare l’assenzadi aree industriali all’interno del corridoio, conl’eccezione di alcuni impianti all’altezza diMortara.Il tratto settentrionale presenta carichi civili eindustriali compresi tra 60 e 180 t/anno, nellaporzione rimanente i valori di tale parametrorisultano bassi, quasi sempre inferiori a 60t/anno di azoto.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco ValpomettoSiti di Importanza Comunitaria: Garzaia di Gallia (IT2080012)Zone di Protezione Speciale: Risaie della Lomellina (IT2080501)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade all’interno dellaZVN.Sistema agro-zootecnicoTutto il territorio si caratterizza per la presenza di una matrice agricola dove predomina la risicoltura. Le pocheparticelle ad altra destinazione sono concentrate nel tratto meridionale (mais o altri cereali con qualche zonaboscata). Il carico zootecnico esercitato sul territorio in esame risulta basso su tutto il corridoio con valori compresitra 0 e 80 kg per ha di SAU.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio è caratterizzato da una specifica connotazione risicola; inatale contesto gestione agricola e gestione delle acque ad uso irriguotrovano un raccordo di primaria importanza.Di conseguenza è opportuno garantire il mantenimento dell’equilibrioesistente. Inoltre la presenza di Aree Natura 2000 (SIC Garzaia diGallia e ZPS Risaie della Lomellina), determinano la scelta dispecifiche linee guida incentrate soprattutto sull’applicazione diinterventi e buone pratiche sia in ambito agricolo che in ambitofluviale.Le linee guida suggerite per i corsi d’acqua e per le fasce riparialipossono essere applicate in riferimento alla rete idrica presente, nellospecifico Torrente Agogna e reticolo irriguo, mentre quelle relativeagli ecomosaici possono essere attuate in corrispondenza dellamatrice agricola che caratterizza il territorio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1FI 1FP 1214F 216A214F 216A214FEP 9 214EP 10EP 6125AEP 8 214G 216221 223 2268


Corridoio 04 – Corridoio Della Lomellina CentraleCorridoio 04 – Corridoio Della Lomellina CentraleCaratteristiche pedologicheIl suolo risulta decisamente fertile alla lucedelle caratteristiche pedologiche: i terreniattraversati hanno poche limitazioniall'utilizzazione agricola e sono classificati, inbase alla capacità d’uso dei suoli, in classe LCC1-2. La concentrazione di CO risulta comunquepiuttosto bassa, inferiore al 2%, per granparte dei suoli ricadenti nel corridoio. Lacapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee non è uniforme sul territorio inesame (prevalenza di aree a classe moderatabassa).Il tratto occidentale presenta runoffpotenziale alto, mentre il tratto centralemostra grande variabilità nella classificazionedei suoli nei gruppi idrologici. Il tratto orientalesi caratterizza invece per la predominanza diaree con runoff moderatamente alto (classeC).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggi tipicidi un contesto agricolo che domina il contestocircostante.Le infrastrutture lineari sono localizzateperlopiù nel tratto finale, l’urbanizzazioneappare nel complesso limitata. Inoltre, ilcorridoio fino al Fiume Ticino presenta alcunaarea industriale; superato il Ticino, si riscontrala presenza di alcuni insediamenti di tipoindustriale.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,il corridoio attraversa un territorio uniforme,caratterizzato quasi sempre da valori bassi,inferiori a 60 t/anno di azoto.Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 4 si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando la Lomellina occidentale con il Po;lungo il suo tragitto attraversa corsi d’acqua come il T. Agogna, il T. Erbognone, il T. Terdoppioe il Ticino. Il tratto occidentale ricade nell’area della pianura risicola della Lomellina occidentale.Il primo elemento di diversificazione ambientale è rappresentato dal T. Agogna in cui sonopresenti diversi biotopi palustri. Il tratto centrale è caratterizzato da una fitta rete irrigua, checonsente la conservazione di ecosistemi acquatici. Avvicinandosi alla zona di connessione con ilPo il paesaggio si mantiene sostanzialmente agricolo, ma le coltivazioni si diversificano elasciano spazio ad aree planiziali di rilevanza naturalistica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoRiserve Regionali: Palude Loja, Bosco Siro Negri e Moirano, Garzaia della Carola, Garzaia diPorta ChiossaSiti di Importanza Comunitaria: Garzaia di Celpenchio (IT2080001), Garzaia della Verminesca(IT2080003), Palude Loja (IT2080004), Garzaia di S. Alessandro (IT2080006), Boschi delVignolo (IT2080016), Basso Corso e Sponde del Ticino (IT2080002), Boschi Siro Negri eMoriano (IT2080014), Garzaia della Carola (IT2080018), Garzaia di Porta Chiossa (IT2080017),Boschi di Vaccarizza (IT2080019).Zone di Protezione Speciale: Risaie della Lomellina (IT2080501), Boschi del Ticino(IT2080301), Garzaia della Carola (IT2080018), Garzaia di Porta Chiossa (IT2080017)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade all’interno dellaZVN ad eccezione del 3260 e del 6210*.Sistema agro-zootecnicoTutto il corridoio ecologico è permeato da una consistente matrice agricola in cui predomina la risicoltura che lasciapoco spazio ad altre coltivazioni. Nonostante ciò sono presenti sporadiche particelle coltivate a mais, localizzateprincipalmente intorno all’abitato di Tromello. Tutto l’intero corridoio è caratterizzato da bassi valori di caricozootecnico su base comunale, sempre inferiori a 80 kg per ha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 4 ricade all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitratisolamente in corrispondenza dei tratti di intersezione con i grandi corsid’acqua: Torrente Agogna, Fiumi Ticino e Po.L’individuazione del corridoio 4 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche all’importanza che haquesta striscia di territorio dal punto di vista della connessioneecologica, in quanto rappresenta la via di collegamento trasversale trala zona del Fiume Sesia a Ovest e il Ticino ad Est, arrivando fino al Po.Si evidenziano quali criticità, quelle dovute alla presenza di numerosearterie viarie e, nel tratto orientale, all’antropizzazione del territorioderivante dalla presenza di un centro urbano importante come Pavia.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio è interessato dalla presenza di numerosi SIC e ZPS, aiquali è associata la presenza di diverse specie animali di interessecomunitario, soprattutto appartenenti all’avifauna e all’ittiofauna.Di conseguenza andrebbe garantito il mantenimento delle condizioniattuali riscontrabili lungo la ricca rete irrigua e gli ambienti ripari alfine di conservare/creare ambienti idonei per la sopravvivenza dellafauna selvatica.Nei contesti agricoli occorre invece privilegiare interventi e praticheche rafforzino la componente naturale presente in modo dasalvaguardare l’attuale stato dell’ambiente del corridoio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali emiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 6CP 6EI 1FI 1FP 2216BEP 9 214EP 10EP 6214F 216A214F 216A125A9


Corridoio 06 – Torrente ScuropassoCorridoio 06 – Torrente ScuropassoPriorità di intervento: ALTA Il corridoio 6 si sviluppa in direzione Sud-Nord dalla zona delle colline dell’Oltrepò pavese finoalla confluenza con il Fiume Po. La porzione meridionale è inclusa nel territorio dell’Oltrepòpavese ed è caratterizzata da un’elevata biodiversità. Le aree in questo contesto sono aprevalente destinazione agricola e presentano delle condizioni eccellenti grazie al persistere diun mosaico molto articolato e diversificato di seminativi e prati intersecati da siepi e filari, diboschi e di aree aperte e arbustive non più coltivate. Procedendo verso Nord, i vigneti, seppurdominanti, sono almeno in parte affiancati da aree a seminativo e prato e da fasce boscatemediamente estese. Nella porzione settentrionale del corridoio le colline degradano e lamorfologia diviene pianeggiante, dove l’urbanizzazione rimane contenuta e incrementa lapresenza di aree destinate all’agricoltura intensiva.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 6 ricade all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati nellazona di confluenza con il Po.Il corridoio 6, oltre alla valenza come corridoio fluviale per lacorrispondenza con il Torrente Scuropasso, costituisce una via dicollegamento fra le aree prossime al Po e le colline appenniniche.L’unica criticità significativa è rappresentata dagli effetti correlatiall’antropizzazione diffusa soprattutto nell’intorno di Broni.Caratteristiche pedologicheIl suolo risulta fertile solamente nel suo trattosettentrionale, data la natura collinare deltratto meridionale. I terreni in ambito collinarepresentano con riferimento alla capacità d’usodel suolo caratteristiche poco adatte all’utilizzointensivo dei campi a scopo agricolo, adeccezione dei terreni coltivati o coltivabili avigneto con valori medio-bassi di LCC (classida 4 a 8). Superato il tratto antropizzato(Cigognola e Broni), in area di pianura, i suolirisultano idonei all’utilizzo agricolo con valoridi LCC pari a 1 e 2. Invece la concentrazionedi CO è pressoché moderata lungo quasi tuttoil corridoio ecologico, con valori compresimediamente tra l’1 e il 2%, mentre la capacitàprotettiva nei confronti delle acque sotterraneerisulta variabile con zone a valori moderati ezone a valori elevati fino alla confluenza con ilPo, così come per quanto riguarda laclassificazione in gruppi idrologici, conl’alternanza di suoli a runoff alto (classe D) esuoli a runoff moderatamente alto (classe C).Pressione antropicaLa parte meridionale appartiene al contestoappenninico con centri abitati di piccoledimensioni e un’urbanizzazione contenuta. ANord il territorio diventa pianeggiante e ilcentro abitato più rilevante è Broni. Tale zonaè intensamente coltivata ed è anche sede diattività industriali, artigianali e commerciali:ciò determina la classificazione di questo trattocome ad alta antropizzazione. Da notarel’assenza di insediamenti industriali lungo tuttoil corso del Torrente Scuropasso, ad eccezionedei dintorni di Broni, in cui sono presentinumerose aree industriali di limitatedimensioni.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,tutto il corridoio è caratterizzato da valoriridotti, sempre inferiori a 60 t/anno di azoto.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoZone di Protezione Speciale: Boschi del Ticino (IT2080301)Habitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoIl corridoio si caratterizza, nel tratto più meridionale, per la presenza di un sostanziale equilibrio tra aree boscate,vigneti, tare e incolti. Proseguendo all’interno dell’Oltrepò pavese, per tutto il tratto centrale, le coltivazioni sonorappresentate quasi esclusivamente da vigneti. Dalla città di Broni in poi la vite lascia il posto a coltivazioni dicerali, foraggere e mais in ugual misura. Il carico zootecnico esercitato sul territorio risulta basso su tutti i comunidel corridoio con valori compresi tra 0 e 80 kg per ha di SAU.Orientamenti e indirizzi prioritariSulla base di quanto emerso dalla caratterizzazione del territorio, lelinee guida sono incentrate sull’applicazione di interventi e buonepratiche sia in ambito agricolo che in ambito fluviale.È indispensabile limitare l’erosione delle superfici agricole a vigneto(riducendo così il trasporto di sedimenti verso lo Scuropasso) erinforzare la loro struttura ecologica. Inoltre nel tratto piùsettentrionale il torrente risulta arginato e canalizzato, diconseguenza risulta necessario operare sulla manutenzione del corpoidrico, favorendo interventi di pulizia dell’alveo e di gestione dellesponde.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali emiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 4CI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 10EP 3214F 216A214F214A214AEP 8 214G 216221 223 22611


Corridoio 07 – Fiume PoCorridoio 07 – Fiume PoTratto occidentaleCaratteristiche pedologicheIl suolo nel tratto in questione risultamoderatamente fertile; secondo laclassificazione in base alla capacità d’uso, isuoli interessati rientrano in classe LCC 4.La concentrazione di carbonio organico risultamolto bassa (< 1%), mentre la capacitàprotettiva nei confronti delle acque sotterraneeè sostanzialmente moderata lungo tutto iltratto in esame. Infine, in termini diclassificazione in gruppi idrologici, i suoliattraversati sono caratterizzati da un runoffmoderatamente basso (classe B).Pressione antropicaAccanto a elementi di elevato valorenaturalistico, ambientale e paesaggistico, nonmancano aree ad elevata antropizzazione. Ilterritorio risulta nel complesso a vocazioneagricola. Dal punto di vista del disturbo, anchese la matrice agricola predomina rispetto allearee urbanizzate, il territorio è solcato danumerose infrastrutture lineari, sia stradali siaferroviarie, che riducono la continuitàecologica.All’interno del corridoio non vi sonosignificative aree industriali; in termini dicarichi civili e industriali, il corridoio sicaratterizza per valori sostanzialmente ridotti,inferiori a 60 t/anno di azoto.Priorità di intervento: MEDIAIl corridoio 7 della RER si sviluppa lungo il corso del Fiume Po da Ovest (Lomellina) a Est(Oltrepò Mantovano Orientale). La presente scheda è relativa al tratto orientale, che va dallaconfluenza del Torrente Agogna a Pieve Porto Morone. Il tratto iniziale del corridoio è immersonella bassa pianura lomellina ed è qui che le golene del Fiume Po mantengono valori elevati dinaturalità. In questo tratto il fiume conserva una struttura pluricursale, che perderà pochichilometri più a valle per assumerne una a meandri. L’ambiente è caratterizzato da elementi diinteresse naturalistico, tra cui la vegetazione palustre che sopravvive in biotopi di rilevanteinteresse. Il sistema a meandri è bordato da vegetazione igrofila ed è caratterizzato da zoneumide laterali, che ospitano una fauna ricca e diversificata tra cui numerosi uccelli acquaticicoloniali nidificanti. Proseguendo verso Est la bassa lomellina lascia il posto alla pianuradell’Oltrepò pavese; la confluenza tra i fiumi Po e Ticino determina elementi rilevanti in terminidi naturalità come la grande varietà di fauna. Come per il tratto precedente anche qui ilpaesaggio appare poco urbanizzato e caratterizzato da terreni a destinazione agricola(prevalentemente risaie e pioppeti).Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoSiti di Importanza Comunitaria: Boschi di Vaccarizza (IT2080019)Zone di Protezione Speciale: Boschi del Ticino (IT2080301), Po da Albaredo Arnaboldi ad ArenaPo (IT2080701)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, tranne il 3260.Sistema agro-zootecnicol tratto in questione è caratterizzato dalla presenza di aree boscate intervallate a campi coltivati a riso, mais e altricereali. In termini di carico zootecnico su base comunale i valori risultano bassi, inferiori a 80 kg per ha di SAU.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl tratto ricade solo parzialmente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati. La valenza del corridoio 7 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, ovviamente allacorrispondenza con il Fiume Po, corridoio fluviale di importanza sovraregionale.Le criticità riguardano essenzialmente l’antropizzazione del territorio,concentrata in alcuni punti a ridosso del corridoio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio si caratterizza per la presenza di aree boscate/vegetate,terreni coltivati e numerose rogge e corpi idrici: dove prevalgono learee verdi occorre privilegiare interventi e pratiche che sviluppino ocreino elementi ecologici di pregio nelle aree agricole presenti,valorizzando il loro “effetto barriera” nei confronti delle zoneurbanizzate esterne al corridoio, mentre nei contesti piùpropriamente agricoli è necessario favorire interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Il corridoio è inoltre interessato dalla presenza del SIC Boschi diVaccarizza e di due ZPS che rappresentano importanti aree sorgenteper molte specie ornitiche. Di conseguenza è opportuno conservarelanche e aree di esondazione, elementi tipici del Po, sul quale sipotrebbe intervenire con misure incentrate sul miglioramento deglihabitat fluviali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 3214F 216A214F214A214AEP 8 214G 216221 223 226EP 11 221 22312


Corridoio 07 – Fiume PoTratto centraleCaratteristiche pedologicheIl suolo nel tratto in questione risultamoderatamente fertile; in termini di capacitàd’uso del suolo, il territorio attraversato rientrain classi LCC da 1 a 4, anche se predominanoaree zone a classe 4. La concentrazione dicarbonio organico risulta piuttosto bassa(quasi sempre inferiore all’1%), mentre lacapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee è sostanzialmentebassa/moderata. Infine, in termini diclassificazione in gruppi idrologici, i suoliattraversati sono caratterizzati da un runoffmoderatamente basso (classe B), tranne nellaporzione orientale dove rientrano in classe A(runoff basso).Pressione antropicaAccanto a elementi di elevato valoreambientale e paesaggistico non mancano areead elevata antropizzazione. Il territorio risultanel complesso a vocazione agricola. Dal puntodi vista del disturbo, anche se la matriceagricola predomina rispetto alle areeurbanizzate, il territorio è solcato da numeroseinfrastrutture lineari (strade e ferrovie), checreano grosse difficoltà al mantenimento dellacontinuità ecologica. Non sussistonosignificative aree industriali ad eccezione dellazona di Cremona, in cui risultano piùconcentrate. Tale zona è anche quella convalori più elevati in termini di carichi civili eindustriali, mentre il resto del corridoiopresenta valori ridotti, quasi sempre inferiori a60 t/anno di azoto.Priorità di intervento: ALTAIl corridoio 7 si sviluppa da Ovest (Lomellina) a Est (Oltrepò Mantovano Orientale). La presentescheda è relativa al tratto centrale, che va da Pieve Porto Morone alla connessione con ilcorridoio 17 (Canale Acque Alte). Nel tratto in questione il corridoio è a bassa o moderataantropizzazione ad eccezione di una piccola area nei pressi di Cremona. Ad est dell’OltrepòPavese, il corridoio mostra un ambiente omogeneo in perfetta continuità col precedente,dominato da vaste aree agricole con elementi di elevato valore naturalistico e con unaurbanizzazione ancora contenuta, costituita da piccoli centri urbani. Alla confluenza con l’Adda,il Po presenta ambienti leggermente diversi, che comprendono ghiareti, boschi ripariali, zoneumide, prati stabili, seminativi, siepi, filari e paleoalvei di elevato pregio naturalistico. Superatala città di Cremona, il territorio torna ad essere caratterizzato ancora da ambienti agricoli e dauna fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo che svolge in termini di connessione ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell'Adda SudRiserve Regionali: Bosco RonchettiParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Po e Morbasco, Parco della Golena del PoSiti di Importanza Comunitaria: Spiaggioni di Po Spinadesco (IT20A0016), Bosco Ronchetti(IT20A0015)Zone di Protezione Speciale: Po di Pieve Porto Morone (IT2080703), Po di Monticelli Pavese eChignolo Po (IT2080702), Po di Corte S. Andrea (IT2090702), Senna Lodigiana (IT2090501),Po di San Rocco Al Porto (IT2090701), Castelnuovo Bocca d’Adda (IT2090503), Spinadesco(IT20A0501), Riserva Regionale Bosco Ronchetti (IT20A0<strong>40</strong>1)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, tranne il 3260.Sistema agro-zootecnicoIl tratto in questione è caratterizzato dalla presenza di qualche area boscata e di numerosi campi coltivati a mais,mentre in termini di carico zootecnico su base comunale i valori risultano moderati, quasi sempre compresi tra 80 e250 kg per ha di SAU. Solo in corrispondenza di Cremona il carico supera i 3<strong>40</strong> kg per ha di SAU in relazione allapresenza sul territorio di numerosi allevanti avicoli.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl tratto ricade solo parzialmente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati. La valenza del corridoio 7 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, ovviamente allacorrispondenza con il Fiume Po, corridoio fluviale di importanza sovraregionale.Le criticità riguardano essenzialmente l’antropizzazione del territorio,concentrata in alcuni punti a ridosso del corridoio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio si caratterizza per la presenza di aree boscate/vegetate,terreni coltivati e numerose rogge e corpi idrici: dove prevalgono learee verdi occorre privilegiare interventi e pratiche che sviluppino ocreino elementi ecologici di pregio nelle aree agricole presenti,valorizzando il loro “effetto barriera” nei confronti delle zoneurbanizzate esterne al corridoio, mentre nei contesti piùpropriamente agricoli è necessario favorire interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Inoltre la presenza del fiume stesso suggerisce interventi dimiglioramento degli habitat acquatici.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 3214F 216A214F214A214AEP 8 214G 216221 223 226EP 11 221 22313


Corridoio 07 – Fiume PoCorridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNTratto orientalePriorità di intervento: ALTAIl corridoio 7 della RER si sviluppa lungo il corso del Fiume Po da Ovest (Lomellina) a Est(Oltrepò Mantovano Orientale). La presente scheda è relativa al tratto orientale e finale, cheinizia con la connessione con il corridoio 17 (Canale Acque Alte). Nel tratto in questione ilcorridoio è a bassa o moderata antropizzazione ad eccezione di una piccola area nei pressi diCasalmaggiore. Il tratto è caratterizzato da un territorio immerso nella matrice agricola conaree significative non solo per l’avifauna acquatica nidificante, svernante e migratoria, maanche per la fitta rete irrigua che rappresenta essa stessa un corridoio primario data la suaimportanza in termini di deframmentazione ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell'Oglio Sud, Parco del MincioRiserve Regionali: Lanca di Gerole, Garzaia di Pomponesco, Isola Boschina, Isola BosconeParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco della Golena del Po, PLIS La Golena e le sueLanche, Parco San Colombano, Parco "Golene Foce Secchia", PLIS in area golenale lungo untratto di sponda del Po, Parco Golenale del GruccioneSiti di Importanza Comunitaria: Lanca di Gerole (IT20A0013), Pomponesco (IT20B0015), BoscoFoce Oglio (IT20B0001), Isola Boschina (IT20B0007), Isola Boscone (IT20B0006)Zone di Protezione Speciale: Riserva Regionale Lanca di Gerole (IT20A0<strong>40</strong>2), Isola Maria Luigia(IT20A0503), Riserva Regionale Garzaia di Pomponesco (IT20B0<strong>40</strong>2), Parco Regionale OglioSud (IT20B0<strong>40</strong>1), Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia (IT20B0501), Isola Boschina(IT20B0007), Isola Boscone (IT20B0006)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, tranne il 3260.Criticità ed elementi di pregioIl tratto ricade solo parzialmente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati. L’individuazione del corridoio 7 nell’ambito della RER è dovuta,oltre alla presenza di numerose aree protette, anche allacorrispondenza con il Fiume Po, importante via di spostamento per lafauna lungo il fiume stesso.Le criticità riguardano essenzialmente l’antropizzazione del territorio,concentrata in alcuni punti a ridosso del corridoio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio si caratterizza per la presenza di aree boscate/vegetate,terreni coltivati e numerose rogge e corpi idrici: dove prevalgono learee verdi occorre privilegiare interventi e pratiche che sviluppino ocreino elementi ecologici di pregio nelle aree agricole presenti,valorizzando il loro “effetto barriera” nei confronti delle zoneurbanizzate esterne al corridoio, mentre nei contesti piùpropriamente agricoli è necessario favorire interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Inoltre la presenza del fiume stesso suggerisce interventi dimiglioramento degli habitat acquatici.Caratteristiche pedologicheIl suolo risulta discretamente fertile; ilterritorio attraversato rientra in classe LCC 4,anche se si individuano zone di classe piùelevata. Inoltre, la concentrazione di carbonioorganico risulta molto bassa (< 1%), mentrela capacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee è bassa lungo il tratto.In termini di classificazione in gruppi idrologici,i suoli interessati sono caratterizzati da unrunoff alto (classe A).Pressione antropicaAccanto a elementi di elevato valorenaturalistico, ambientale e paesaggistico nonmancano aree ad elevata antropizzazione. Ilterritorio risulta nel complesso a vocazioneagricola.Dal punto di vista del disturbo, anche se lamatrice agricola predomina rispetto alle areeurbanizzate, il territorio è solcato da numeroseinfrastrutture lineari, sia stradali siaferroviarie, che creano grosse difficoltà almantenimento della continuità ecologica.All’interno del corridoio non sussistonosignificative aree industriali ad eccezione dellazona di Casalmaggiore e Ostiglia, in cuirisultano più concentrate. La zona di Viadanarisulta quella con valori più elevati in termini dicarichi civili e industriali, mentre il resto delcorridoio presenta valori piuttosto bassi, quasisempre inferiori a 60 t/anno di azoto.Sistema agro-zootecnicoIl tratto in esame è caratterizzato da molte aree boscate miste a campi coltivati principalmente a mais e altricereali, mentre in termini di carico zootecnico su base comunale i valori risultano sostanzialmente moderati,comunque sempre inferiori ai 250 kg per ha di SAU.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 3214F 216A214F214A214AEP 8 214G 216221 223 226EP 11 221 22314


Corridoio 07 – Fiume PoCorridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNTratto terrestrePriorità di intervento: ALTAIl corridoio 7 della RER si sviluppa lungo il corso del Fiume Po da Ovest (Lomellina) a Est(Oltrepò Mantovano Orientale). Il tratto in questione rappresenta una deviazione rispetto alpercorso del corridoio principale: all’altezza di Torricella del Pizzo si diparte un ramo delcorridoio che corre poco sopra al corridoio principale e, dopo qualche chilometro, si ricongiungea quest’ultimo. Il ramo riprende le connotazione del tratto sottostante ed è caratterizzato daambienti agricoli e da una fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo che svolge in termini diconnessione ecologica in un contesto altrimenti fortemente banalizzato.Aree protette ed oggetto di tutelaSiti di Importanza Comunitaria: Lancone di Gussola (IT20A0014)Zone di Protezione Speciale: Lanca di Gussola (IT20A0502)Criticità ed elementi di pregioIl tratto in esame del corridoio 7 non ricade all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati. L’individuazione del corridoio 7 nell’ambito dellaRER è dovuta, oltre alla presenza di SIC e ZPS, anche alla vicinanzacon il Fiume Po e alla presenza di una fitta rete irrigua che facilita glispostamenti della fauna nel territorio circostante.Le criticità risultano correlate all’antropizzazione del territorio,concentrata soprattutto in corrispondenza di Casalmaggiore.Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade all’interno dellaZVN.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio si caratterizza per la presenza prevalente di terrenicoltivati e per le numerose rogge e corpi idrici: per migliorare lecondizioni attuali dal punto di vista di connessione ecologica, occorreprivilegiare interventi e pratiche che sviluppino o creino elementiecologici di pregio nelle aree agricole presenti, valorizzando il loro“effetto barriera” nei confronti delle zone urbanizzate esterne alcorridoio.Il tratto è altresì interessato dalla presenza di un SIC e di una ZPS,importanti aree sorgente per molte specie ornitiche; pertanto leazioni da intraprendere dovrebbero coinvolgere anche laconservazione degli habitat ripari naturali lungo i principali canali.Caratteristiche pedologicheIl suolo nel tratto in questione risultadecisamente fertile, data anche la naturapianeggiante del territorio attraversato. Talecaratterizzazione è in linea con quanto emergedalla capacità d’uso del suolo: nello specifico isuoli rientrano in classe LCC elevata (da 1 a3). Inoltre la concentrazione di carbonioorganico risulta moderata, compresa tra l’1 e il2%, mentre la capacità protettiva delle acquesotterranee è sostanzialmente elevata lungo iltratto in questione. Infine, in termini diclassificazione in gruppi idrologici, i suoliattraversati sono caratterizzati in ugual misurada tutte le classi, quindi presentano runoff siaalti che bassi.Pressione antropicaAccanto a elementi di elevato valorenaturalistico, ambientale e paesaggistico nonmancano aree ad elevata antropizzazione etale andamento si riscontra proseguendo pertutto il corridoio da Ovest verso Est. L’unicoelemento di omogeneità è rappresentato dalterritorio, quasi completamente a vocazioneagricola. Dal punto di vista del disturbo, anchese la matrice agricola predomina rispetto allearee urbanizzate, il territorio è solcato danumerose infrastrutture lineari, sia stradali siaferroviarie, che creano grosse difficoltà almantenimento della continuità ecologica. Nonsussistono significative aree industrialiall’interno del corridoio, mentre i carichirisultano sostanzialmente bassi/moderati,quasi sempre inferiori a 180 t/anno di azoto,ad eccezione della zona di Viadana chepresenta carichi leggermente più elevati.Sistema agro-zootecnicoIl tratto in questione, dal punto di vista agricolo, è caratterizzato da coltivazioni a mais e orticole, mentre in terminidi carico zootecnico i valori risultano piuttosto bassi, al di sotto di 170 kg per ha di SAU.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7Valorizzazione degli ambienti acquatici CP 6Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 2EP 7214F 216A214AEP 8 214G 216221 223 226EP 11 221 22315


Corridoio 08 – Corridoio Ovest MilanoCorridoio 08 – Corridoio Ovest MilanoCaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del corridoio 8,risulta piuttosto fertile, soprattutto nellaporzione meridionale. La capacità d’uso delsuolo tende ad aumentare procedendo da nord(classe LCC 3) a sud (classe LCC 1-2) con lapresenza di suoli sempre più idoneiall’agricoltura intensiva. Le concentrazione dicarbonio organico risultano moderate (1-2%)nel tratto a Nord, mentre nel tratto centrale emeridionale si individuano aree sia con valoriinferiori dell’1%, sia compresi tra il 2 e 3%. Lacapacità di protezione nei confronti delle acquesotterranee risulta sostanzialmente bassa pertutto il corridoio, mentre dal punto di vistadella classificazione in gruppi idrologici si notaun'alternanza di zone a runoffmoderatamente basso (classe B) e zone arunoff moderatamente alto (classe C).Pressione antropicaIl territorio in esame è fortementeantropizzato, soprattutto nella porzionecentro-settentrionale, risulta infatti permeatoda una fitta matrice urbana e da una rete diinfrastrutture lineari che interrompono lacontinuità ecologica. A Sud di Milano lasituazione migliora sensibilmente, grazieanche alla presenza di ambiti coltivati. Inoltre,nonostante il consistente urbanizzato, si puònotare come il corridoio al suo interno non siacaratterizzato da un gran numero di attivitàindustriali; queste ultime sono perlopiùpresenti nella porzione settentrionale, mentrea Sud si riduco progressivamente. Per quantoriguarda i carichi civili e industriali, il corridoiopresenta valori moderati (inferiori a 180t/anno di azoto).Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 8 si sviluppa in direzione Nord-Sud, collegando la zona Nord-Ovest del territoriomilanese a quella sud-occidentale. Il tratto settentrionale ricade in un ambito di pianuradensamente urbanizzato, localizzato immediatamente a Sud della Provincia di Varese. Ilterritorio è interessato da corsi d’acqua artificiali e da aree boscate di interesse naturalistico,tra cui il Bosco di Vanzago. Procedendo verso Sud si consolida la presenza di ambienti agricoliricchi di prati stabili, siepi, boschetti e filari, nonostante una matrice urbana consistente cheframmenta la continuità ecologica. Il tratto centrale ricade nel contesto agricolo della fascia deifontanili tra il Fiume Ticino e la città di Milano. Nel tratto meridionale fino alla connessione conil corridoio Sud Milano il paesaggio agricolo presenta aree coltivate solcate da un fitto reticolodi canali.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Agricolo Sud MilanoSiti di Importanza Comunitaria: Bosco di Cusago (IT2050008), localizzato marginalmente alcorridoio ecologico.Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, l’habitat 9160 del SIC non rientra tra quelli sensibili agli apporti dinutrienti e non ricade all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoIl tratto settentrionale del corridoio si caratterizza per diversi tipi di coltivazioni, tra cui mais, foraggere e altricereali. Dal tratto centrale fino alla fine del corridoio, il territorio si presenta quasi completamente a connotazionerisicola. I carichi zootecnici su base comunale risultano ridotti su tutto il corridoio, quasi sempre inferiori a 80 kgper ha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 8 ricade solo nella sua porzione più settentrionale all’internodelle Zone Vulnerabili da Nitrati. La sua individuazione nell’ambito dellaRER è dovuta all’importanza che ha questa striscia di territorio dalpunto di vista di connessione ecologica, in quanto rappresenta la via dicollegamento tra la zona dell’alto milanese con i territori pianeggiantiprossimi alla Lomellina, con i suoi elementi di naturalità.In generale le criticità sono legate all’antropizzazione del territorio,derivante dalla presenza di numerosi nuclei abitati di significativedimensioni concentrati nel tratto centro-settentrionale.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio è caratterizzato da una dominante matrice agricola edalla presenza di importanti canali artificiali. Le azioni daintraprendere dovrebbero coinvolgere prevalentemente lariqualificazione dei corpi idrici attraversati (tra cui il Canalesecondario Villoresi, il Canale Villoresi e la Roggia Bergonza), laconservazione degli habitat ripari lungo i principali canali el’applicazione di misure atte ad arricchire i contesti agricoli dal puntodi vista ambientale, in modo da migliorare la connessione ecologicacon le aree naturali vicine.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 6 216BCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessionePratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 6EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 2EP 4 214EP 5 214214F 216AEP 8 214G 216221 223 22616


Corridoio 09 – Corridoio Sud MilanoCorridoio 09 – Corridoio Sud MilanoCaratteristiche pedologicheIn generale i suoli del corridoio 9 (Sud Milano)risultano fertili e adatti all’utilizzazioneagricola; ciò è confermato anche dal fatto chedai dati della capacità d’uso del suolo, ilterritorio, soprattutto nel tratto centrale edorientale è caratterizzato da valori alti (classiLCC 1-2-3), nonostante il basso contenuto incarbonio organico (


Corridoio 10 – Corridoio Ticino – LambroCorridoio 10 – Corridoio Ticino – LambroCaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del corridoio 10(Ticino-Lambro), è caratterizzato da unarilevante fertilità, confermata soprattutto daclassi di capacità d’uso del suolo molto alte(alta potenzialità agricola) per quasi tutto ilcorridoio. Le concentrazioni di carbonioorganico nei primi <strong>40</strong> cm di suolo sono invecemodeste, pari a circa l’1-2%. La capacità diprotezione nei confronti delle acquesotterranee risulta pressoché moderata anchese sussistono piccole aree a minor capacitàlocalizzate nel tratto iniziale e incorrispondenza del Fiume Olona. Il trattooccidentale presenta suoli, dal punto di vista diclassificazione in gruppi idrologici, con runoffpotenziale basso (classe A) e alto (classe D),mentre nel tratto centrale e orientale siriscontrano suoli con runoff moderatamentealto (classe C).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggiscarsamente urbanizzati e tipicamente agricoli.L’urbanizzazione appare moderata, con centriabitati di piccole dimensioni separati fra loroda ampie aree coltivate.Inoltre, il corridoio ospita al suo interno alcunearee industriali sparse di piccole dimensioni.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,il corridoio si caratterizza quasi totalmente pervalori decisamente bassi, inferiori a 60 t/annodi azoto. Solo nella porzione più occidentale,un breve tratto è interessato da carichi piùingenti derivanti dal Comune di Pavia.Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 10 della RER si sviluppa in direzione Est-Ovest, collegando il Fiume Ticino con ilFiume Lambro. Ad Ovest il corridoio rientra nell’area della pianura pavese, ai margini della cittàdi Pavia, ed è caratterizzato dal tratto terminale del Fiume Ticino; qui il territorio presenta unaforte connotazione agricola, con aree coltivate solcate da un fitto reticolo di canali con unabuona naturalità, anche se l’area intercetta in parte acque interessate da scarichi urbani,agricoli e industriali del territorio collocato fra Pavia e Milano, con locali problemi di qualità.Proseguendo verso Est il corridoio è interessato dalla Collina Banina ed è intersecato dal corsodel Fiume Olona. Il tratto orientale è infine caratterizzato dagli ambienti tipici del FiumeLambro, con buoni valori di naturalità.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco della collina di San ColombanoZone di Protezione Speciale: Boschi del Ticino (IT2080301)Habitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoIl corridoio ecologico è permeato da una consistente matrice agricola e per tutto il tratto occidentale e centrale lacoltura prevalente è quella del riso; il tratto orientale corrisponde al territorio della Collina di San Colombano, riccadi vigneti e frutteti, intervallati da aree boscate. I valori di carico zootecnico su base comunale sono modesti,sempre inferiori a 80 kg per ha di SAU, tranne nella porzione centrale in cui si superano i 170 kg per ha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 10 non ricade all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati, adeccezione di un’unica area di ridotte dimensioni nel tratto occidentale.L’individuazione del corridoio 10 nell’ambito della RER è dovutasoprattutto all’importanza che ha questa striscia di territorio dal puntodi vista di connessione ecologica tra i tratti dei Fiumi Ticino e Lambro.Le criticità sono dovute alla presenza di numerose arterie viarie neltratto occidentale, mentre nel tratto orientale il fattore più significativoè dovuto all’antropizzazione del territorio.Orientamenti e indirizzi prioritariLe indicazioni per l’applicazione di linee guida sono finalizzate allatutela dell’agricoltura dall’antropizzazione e alla conservazione delladiversità colturale, compatibilmente con il mantenimento diun’agricoltura di tipo professionale.La rete irrigua (comprendente il Cavo Nerone) e i corpi idrici naturaliattraversati (tra cui il Fiume Ticino, l’Olona e il Lambro) possonoessere oggetto di riqualificazione e miglioramento ambientale grazieall’applicazione di opportune misure di manutenzione in alveo e sullesponde, nonché di interventi per la conservazione degli habitat riparilungo i principali canali, e lo sviluppo di aree idonee allaconservazione dell’avifauna.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 6 216BCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 6FI 1FP 2EP 7EP 3214F 216A214A214AEP 4 214EP 5 21418


Corridoio 11 – Fiume LambroCorridoio 11 – LambroTratto settentrionalePriorità di intervento: ALTACaratteristiche pedologicheI suoli in queste porzioni di corridoio risultanosostanzialmente poco fertili e soprattutto pocoidonei alla produzione agricola, nonostante ilsettore settentrionale mostri classi LCCabbastanza elevate (da 2 a 4). Il carbonioorganico è presente nei primi <strong>40</strong> cm di suolocon valori anche superiori al 4%. Proseguendoverso sud la concentrazione si assesta tra l’1%e il 3%. In termini di capacità protettiva neiconfronti delle acque sotterranee, finoall’altezza dell’hinterland milanese, risultaessere da bassa a moderata, mentre per ciòche concerne i gruppi idrologici il tratto centrosettentrionaleè caratterizzato dalla prevalenzadi aree con runoff moderatamente basso(classe B).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta aspettifortemente diversi per quanto riguarda lacomponente paesaggistica: la porzionesettentrionale appartiene al contesto prealpinocon centri abitati di media-piccola grandezza,mentre quella centrale appartiene al contestourbano dell’hinterland milanese. Un elementosicuramente impattante sulla rete ecologica èrappresentato dalla presenza di numerosearterie viarie. Sono presenti ampie areeindustriali, soprattutto nella parte piùantropizzata del corridoio. Dal punto di vistadei carichi civili e industriali, il corridoio sicaratterizza fino al milanese da valorirelativamente contenuti (inferiori a 180 t/annodi azoto), mentre a ridosso della città di Milanoaumentano considerevolmente, superandoanche 1.700 t/anno di azoto. Superato taleambito i valori ritornano bassi.Il corridoio 11 della RER si sviluppa in direzione pressoché longitudinale dalla zona del Lecchesefino al Fiume Po. La zona più settentrionale è inquadrata come area prealpina e collinare,caratterizzata da un’elevata eterogeneità di condizioni ambientali: si passa da zone boscate(derivate perlopiù dall’abbandono di attività agricole e pastorali) fino ad arrivare a situazionicritiche per la connessione a causa di aree a urbanizzazione diffusa. Proseguendo verso Sud siincontrano aree ad alto valore naturalistico (boschi misti e di latifoglie) intramezzate da zone aforte urbanizzazione e infrastrutturazione. Le aree coincidenti con l’hinterland milanese sonofortemente compromesse dal punto di vista della connessione ecologica e attraversate daimportanti arterie viabilistiche. Dal basso milanese il territorio diventa a connotazione agricola,con campi intervallati da siepi e filari e da lembi boscati e arbusteti nelle zone prossime ai fiumie alla fitta rete irrigua.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco della Valle del Lambro, Parco Agricolo Sud MilanoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del LambroParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco della Media valle del LambroSiti di Importanza Comunitaria: Lago di Pusiano (IT2020006), Valle del Rio Cantalupo(IT2050004), Valle del Rio Pegorino (IT2050003)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3260, 9190) ricadonoanche all’interno della ZVN, tranne il 3150.Sistema agro-zootecnicoIl corridoio, nella sua parte settentrionale, si caratterizza per la presenza di aree boscate intervallate a qualche areaa tare e incolti e particelle a foraggere. Il tratto centrale ospita al suo interno pochissime aree coltivate, in quanto èpermeato da una fitta matrice urbana. Le uniche particelle agricole (per lo più a mais, con qualche zona destinata atare e incolti) si incontrano a ridosso dell’inizio del tratto meridionale. Il carico zootecnico su base comunale risultainferiore a 170 kg per ha di SAU, determinato prevalentemente dalla presenza sul territorio di allevamenti bovini.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 11 ricade solo in parte all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati, più precisamente nella parte centro-settentrionale.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta, oltre allacorrispondenza con il Fiume Lambro, alla presenza di numerose areeprotette (tra cui il Parco della Valle del Lambro, il Parco Agricolo SudMilano e il SIC Lago di Pusiano); esso, inoltre, rappresentaun’importante via di spostamento per la fauna lungo il fiume stesso finoalla zona del Fiume Po.In generale le criticità sono legate all’antropizzazione del territorio, i cuieffetti si ripercuotono sulla qualità delle acque.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio è caratterizzato dalla presenza di alcuni SIC localizzatinella porzione settentrionale del corridoio.Le azioni da intraprendere dovrebbero coinvolgere gli ambiti agricoli,anche se marginali, e la rete irrigua, in modo da migliorare gli habitatripari per avifauna e ittiofauna.Nello specifico, le aree coltivate possono rappresentare opportunitàmolto importanti nell’ambito di riqualificazione ecologica a seguito diun’accurata pianificazione di pratiche ed interventi applicati a livellolocale.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214A19


Corridoio 11 – Fiume LambroTratto meridionalePriorità di intervento: MEDIAIl corridoio 11 della RER si sviluppa in direzione pressoché longitudinale dalla zona del Lecchesefino al Fiume Po. Dal basso milanese il territorio diventa a connotazione agricola, con campiintervallati da siepi e filari e da lembi boscati e arbusteti nelle zone prossime ai fiumi e alla fittarete irrigua. La parte più meridionale del corridoio è caratterizzata da ambienti fluviali di pregiodiversificati, in particolare ghiareti, ambienti boschivi ripariali, prati stabili e seminativi, il tuttocircondato da una matrice agricola con una urbanizzazione ancora contenuta, costituita dapiccoli centri urbani.Aree protette ed oggetto di tutelaNon è presente nessuna area protetta.Habitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio, in questo settore, è caratterizzato da una significativaattività agricola.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta alla corrispondenza conil Fiume Lambro, importante elemento di connessione fino alla zona delFiume Po.In generale le criticità sono legate all’antropizzazione del territorio, i cuieffetti influenzano la qualità delle acque.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio è caratterizzato dalla presenza di una matrice agricoladominante e da una fitta rete irrigua.Di conseguenza le azioni da intraprendere dovrebbero coinvolgere gliambiti coltivati e le numerose rogge, localizzate soprattutto nel trattopiù meridionale, favorendo interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Caratteristiche pedologicheIl suolo nel tratto meridionale è decisamentefertile con terreni idonei alla produzioneagricola. Ciò è confermato da una capacitàd'uso del suolo nell’area a sud di Milano moltoelevata (classe LCC 2), che permettonoun’agricoltura intensiva. In questo contesto leconcentrazioni di carbonio organico siassestano inizialmente tra l’1% e il 3%,mentre il tratto meridionale appare aconcentrazione più bassa (minore dell’1%). Intermini di capacità protettiva nei confrontidelle acque sotterranee, il tratto meridionalepresenta valori bassi/moderati e poi, nell’areaprossima il Fiume Po, elevati. Molti terreniattraversati rientrano nel gruppo idrologico A(runoff potenziale basso).Pressione antropicaDal punto di vista delle pressioni antropiche, ilsettore meridionale risulta essere adestinazione prevalentemente agricola. Unelemento di interferenza con la rete ecologicaè rappresentato dalla presenza di alcunearterie viarie che si frappongono tra i variecosistemi. Dalla carta dell’uso del suolo sievince che nel settore meridionale delcorridoio sono presenti insediamenti ad usoindustriale e commerciale, ma questi sono difatto numericamente inferiori rispetto a quellidella porzione ad alta antropizzazione, nonchédi minori dimensioni.Dai territori a sud di Milano fino allaconfluenza con il Po, il corridoio si caratterizzaper la presenza di carichi civili e industrialimoderati, inferiori a 180 t/anno di azoto.Sistema agro-zootecnicoIl corridoio nella sua porzione meridionale è a forte connotazione agricola ed è caratterizzato dalla presenza diparticelle coltivate a foraggere intervallate a coltivi a mais. Il carico zootecnico esercitato su base comunale risultainferiore a 170 kg per ha di SAU anche se sono presenti sporadiche zone in cui tale parametro è più elevatoprincipalmente a causa della presenza sul territorio di allevamenti bovini.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessionePratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 6CP 6EI 1FI 1FP 1EP 1EP 2216B214F 216A214F 216A214F214E214MEP 4 214EP 5 21420


Corridoio 13 – Fiume AddaCorridoio 13 – Fiume AddaTratto settentrionalePriorità di intervento: ALTACaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta poco fertile a causa dellesue caratteristiche morfologiche e antropiche.Infatti la capacità d’uso del suolo indica terreninon idonei a coltivazioni intensive, non soloper l’urbanizzazione diffusa, ma anche per laconformazione del territorio.La concentrazione di carbonio organico risultamoderata, compresa tra l’1 e il 2%, mentre lacapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee è bassa/moderata. Infine perquanto riguarda la classificazione in gruppiidrologici, il tratto è caratterizzato dallapresenza di tre classi: A (runoff basso), B(runoff moderatamente basso), C (runoffmoderatamente alto).Pressione antropicaIl territorio settentrionale risulta dominato dauna matrice urbana diffusa con un notevolesviluppo di infrastrutture lineari che in alcunicasi determinano forte frammentazione oisolamento degli ambienti. Inoltre il corridoioaccoglie al suo interno o nelle immediatevicinanze un numero significativo di areeindustriali ed estrattive, confermando l’altaantropizzazione di questo tratto. Dal punto divista dei carichi civili e industriali il corridoiopresenta valori moderati (da 60 a 180 t/annodi azoto).Il corridoio 13 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal ramo Lecchese del Lago di Comofino al Fiume Po e il primo tratto risulta ad alta antropizzazione (fino alla confluenza con ilFiume Brembo). Il tratto settentrionale appartiene a quell’area che include la porzionemeridionale del Lago di Como e alcuni laghi prealpini di piccole e medie dimensioni di origineglaciale. In questi territori si incontrano alcune criticità per la connessione ecologica, dovuteessenzialmente all’urbanizzazione diffusa; alla predominanza della matrice urbana si affiancanoelementi di assoluto valore naturalistico. Tale situazione rimane immutata proseguendo versoSud, nel settore di contatto tra la pianura milanese e i primi rilievi brianzoli dove sono ancorapresenti evidenti elementi di frammentazione.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del Monte Barro, Parco dell’Adda NordParchi Naturali: Parco Naturale dell'Adda NordParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Monte Canto e del Bedesco, P.L.I.S. dellaGera d'AddaSiti di Importanza Comunitaria: Monte Barro (IT2030003), Lago di Olginate (IT2030004),Palude di Brivio (IT2030005)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, a parte il 3260.Sistema agro-zootecnicoNella sua parte settentrionale il corridoio risulta caratterizzato da boschi e colture arboree interrotte raramente dacampi di mais. Al di fuori del corridoio il territorio è caratterizzato da colture di mais immerse in una matriceantropizzata. A Sud i boschi diminuiscono e lasciano posto gradualmente a mais e foraggere con qualche particellaa vite e tare e incolti. Il carico zootecnico su base comunale esercitato sul territorio settentrionale risulta moderato(0-170 kg per ha di SAU).Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 13 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale)in quanto l’attività agricola è perlopiù concentrata nel settore centromeridionale.L’individuazione del corridoio 13 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza conil Fiume Adda, importante via di spostamento per la fauna lungo ilfiume stesso dal Lago di Como fino alla zona del Fiume Po.Le criticità riguardano essenzialmente la forte antropizzazione e lapresenza di sbarramenti artificiali.Orientamenti e indirizzi prioritariLa scelta di specifiche linee guida dipende dalla connotazione diquesto tratto di corridoio: il territorio è ricco di boschi e areenaturaliformi, pertanto è consigliabile applicare interventi e praticheche valorizzino la funzione di filtro, soprattutto nelle aree agricolemarginali, al fine di tutelarle dall’urbanizzazione circostante.Inoltre uno degli elementi più importanti in questo contesto è il fiumestesso, sul quale si potrebbe intervenire con misure incentrate sulmiglioramento degli habitat fluviali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214A22


Corridoio 13 – Fiume AddaTratto meridionaleCaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del tratto centrale emeridionale, risulta piuttosto fertile:inizialmente si incontrano terreni con alcunelimitazioni alle coltivazioni, ma proseguendoverso sud lasciano il posto a suoli molto idoneialla produzione agricola (classi LCC 1-3),nonostante concentrazioni di CO modeste (ingenere inferiori all’1%, in alcuni casi compresetra l’1 e il 2%). La capacità di protezione neiconfronti delle acque sotterranee ètendenzialmente bassa/moderata, mentre dalpunto di vista idrologico le fasce limitrofeall’alveo bagnato rientrano dapprima in classeA (runoff basso) e poi in classe C (runoffmoderatamente alto).Pressione antropicaNella porzione centrale del corridoio, lamatrice urbana diventa più moderatalasciando spazio via via a campi agricoli. Nellaparte meridionale l’agricoltura domina quasitotalmente il territorio, quest’ultimo risultasolcato da poche vie di comunicazione ecaratterizzato da un’urbanizzazione ancoracontenuta e costituita da piccoli centri urbani.In questo contesto non si rileva alcunelemento di significativa importanza, se nonqualche sporadica area di cava di piccoledimensioni.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,il corridoio si caratterizza sostanzialmente pervalori bassi, inferiori a 60 t/anno di azoto.Solamente all’altezza di Lodi i carichi sono piùelevati (da 180 a 450 t/anno).Priorità di intervento: ALTAIl corridoio 13 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal ramo Lecchese del Lago di Comofino al Fiume Po e il tratto che va dalla confluenza con il Fiume Brembo fino al Po risulta amoderata o bassa antropizzazione. L’ambiente rimane sempre quello tipico della pianura einiziano ad emergere le peculiarità naturali che rendono il corso d’acqua una delle principaliaree sorgenti di biodiversità soprattutto per l’ittiofauna e per l’avifauna. L’ambiente ècaratterizzato da un grande concentrazione di fontanili e da un mosaico di diversi habitatnaturali. Nella parte meridionale del corridoio ecologico il territorio diventa quasi totalmenteagricolo con un ricco reticolo idrografico secondario avente notevole valore naturalistico,mentre alla confluenza con il Fiume Po l’area risulta particolarmente pregiata sia in termininaturalistici che di connessione ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell’Adda Nord, Parco dell’Adda SudRiserve Regionali: Adda MortaParchi Naturali: Parco Naturale dell'Adda NordParchi Locali di Interesse Sovracomunale: P.L.I.S. della Gera d'AddaSiti di Importanza Comunitaria: Boschi e Lanca di Comazzo (IT2090002), Bosco del Mortone(IT2090003), Spiagge fluviali di Boffalora (IT2090006), Lanca di Soltarico (IT2090007), LaZerbaglia (IT2090008)Zone di Protezione Speciale: Garzaie del Parco Adda Sud (IT2090502)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, a parte il 3260.Sistema agro-zootecnicoLa parte centrale del corridoio è caratterizzata dalla riduzione della matrice antropizzata, con l’incremento di campidi mais e foraggere. La parte meridionale si distingue per la presenza di coltivazioni di mais e di un territoriocircostante con campi destinati alla coltivazione del mais e qualche particella a foraggere e rari coltivi a riso e vite. Icarichi zootecnici nella parte centrale rientrano tra gli 80 e i 3<strong>40</strong> kg per ha di SAU; la parte meridionale inizialmentepresenta valori intorno ai 170 kg per ha di SAU, per poi mostrare nella zona di confluenza con il Po valori chesuperano i 3<strong>40</strong> kg per ha di SAU (carichi associati principalmente ad allevamenti bovini).Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 13 ricade interamente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale, descritta nellarelativa scheda) in quanto l’attività agricola è perlopiù concentrata nelsettore centro-meridionale.L’individuazione del corridoio 13 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza conil Fiume Adda, importante via di spostamento per la fauna lungo ilfiume stesso dal Lago di Como fino alla zona del Fiume Po.Le criticità riguardano la presenza di sbarramenti artificiali lungo ilcorso dell’Adda.Orientamenti e indirizzi prioritariLa scelta di specifiche linee guida dipende dalla caratterizzazionefortemente agricola di questo tratto di corridoio, con un’abbondantevarietà di ambienti e colture.Gli interventi applicabili devono favorire la conservazione di ambientinaturali di pregio e al contempo essere compatibili con ilmantenimento di un’agricoltura di tipo professionale.Il territorio è inoltre caratterizzato dalla presenza di numerosi SIC edella ZPS Garzaie del Parco Adda Sud, importante area sorgente permolte specie ornitiche.Le azioni da intraprendere dovrebbero coinvolgere gli ambiti agricolie la ricca rete irrigua in modo da conservare ambienti idonei per lasopravvivenza dell’avifauna.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessionePratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1FI 1FP 1EP 1EP 2214F 216A214F 216A214F214E214MEP 4 214EP 5 21423


Corridoio 14 – Fiume SerioCorridoio 14 – Fiume SerioTratto settentrionalePriorità di intervento: MEDIACaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta scarsamente fertile. Ilterritorio è caratterizzato da valori di LCCbassi, che poi aumentano proseguendo versoSud, nonostante concentrazioni di CO piuttostoelevate, comprese tra il 2 e il 3%. La capacitàprotettiva nei confronti delle acque sotterraneeè sostanzialmente bassa, mentre per quantoriguarda la classificazione in gruppi idrologici,il tratto ricade all’interno della classe A (runoffpotenziale basso).Pressione antropicaIl territorio in esame nella sua parte piùsettentrionale presenta paesaggicompletamente antropizzati a causa dell’areaurbanizzata prossima alla città di Bergamo. Lapresenza dell’aeroporto e di numerose arterieviarie accentuano ancor di più laframmentazione.Il tessuto urbano diviene a minore densitàscendendo a Sud. Dalla carta dell’uso del suolosi può notare come il corridoio nella sua partesettentrionale ad alta antropizzazione siadisseminato di numerose aree industriali. Dalpunto di vista dei carichi civili e industriali, ilcorridoio si caratterizza per valoritendenzialmente moderati, perlopiù compresitra 60 e 180 t/anno di azoto.Il corridoio 14 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud fino alla confluenza con il FiumeAdda. Il tratto in questione è rappresentato dalla parte settentrionale ad alta antropizzazione,caratterizzata inizialmente da aree collinari e montuose con boschi di latifoglie, pareti rocciose,sorgenti, prati e mosaici agricoli. I Colli di Bergamo sono di particolare interesse in termininaturalistici in quanto costituiscono un’area sorgente per le popolazioni faunistiche presentinelle aree planiziali poste più a sud. Proseguendo lungo il corso del Serio il paesaggio apparesempre più pianeggiante e costituito da una fitta matrice urbanizzata. La restante partedell’area è caratterizzata da aree agricole interrotte da infrastrutture lineari che creano grossiimpedimenti al mantenimento della continuità ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del SerioParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Piazzo, Naturalserio, Parco del Serio Nord, PLIS delMonte Bastia e del RoccoloHabitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoNella sua parte settentrionale (porzione ad alta antropizzazione), il corridoio si caratterizza per la pressoché totaleassenza di aree destinate all’agricoltura, poiché risulta fortemente urbanizzata. Scendendo più a Sud si incontrano iprimi terreni coltivati a mais e foraggere. Il carico zootecnico esercitato sul territorio in esame risulta crescente daNord verso Sud, con carichi compresi tra 0 e 170 kg per ha di SAU.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 14 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale).L’individuazione del corridoio 14 nell’ambito della RER è dovuta allacorrispondenza con il Fiume Serio, importante via di collegamento tra ilterritorio Orobico e il Fiume Adda, quindi il Po e la Pianura Padana.La maggior criticità di tutta la parte centro-settentrionale èrappresentata dalla forte antropizzazione derivante dall’intorno diBergamo e dalla presenza di numerose arterie viarie.Orientamenti e indirizzi prioritariIl tratto presenta una forte urbanizzazione e il suo stato ambientalemigliora proseguendo verso sud.Pertanto è necessario creare o migliorare dal punto di vista ecologiconuovi ambienti naturalizzati e valorizzare l’agricoltura con ladiversificazione dei contesti coltivati.Inoltre il territorio non è caratterizzato né da intensa attività agricola,né da una rete irrigua significativa; non sono altresì presenti ZPS cheospitino importanti comunità ornitiche.Di conseguenza l’elemento più importante in questo contesto è ilfiume stesso, sul quale si potrebbe intervenire con misure incentratesul miglioramento degli habitat fluviali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214A24


Corridoio 14 – Fiume SerioCorridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNTratto meridionalePriorità di intervento: ALTAIl corridoio 14 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud fino alla confluenza con il FiumeAdda. Il tratto in questione è rappresentato dalla parte a bassa o moderata antropizzazione edè caratterizzato da un mosaico di fasce boschive relitte, fontanili, rogge, canali di irrigazione,zone umide, piccoli canneti, ambienti agricoli, prati stabili, incolti e finali. Si tratta di un’areastrategica per la conservazione della biodiversità nella Pianura Padana lombarda. Allaconfluenza con il Fiume Adda il territorio è caratterizzato da un vario mosaico agricolo e da unricco reticolo idrografico secondario avente notevole valore naturalistico.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del Serio, Parco dell’Adda SudRiserve Regionali: Palata MenasciuttoSiti di Importanza Comunitaria: Palata Menasciutto (IT20A0003)Criticità ed elementi di pregioIl corridoio 14 ricade interamente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale, descritta nellarelativa scheda).L’individuazione del corridoio 14 nell’ambito della RER è dovuta allacorrispondenza con il Fiume Serio, importante via di collegamento tra ilterritorio Orobico e il Fiume Adda, quindi il Po e la Pianura Padana.Non sussistono criticità evidenti se non l’influenza antropica dell’intornodi Bergamo nella porzione più settentrionale di questo tratto.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del tratto centrale emeridionale, risulta molto fertile: tutto il trattocentrale rientra in classe LCC 3, per poipassare nella porzione meridionale a classiancor più elevate (classi 1 e 2), molto adatteall’utilizzo agricolo, nonostante basseconcentrazioni di CO nel suolo, inferiori all’1%.La capacità di protezione nei confronti delleacque sotterranee è bassa fino allaconnessione con il corridoio della pianuracentrale. Da qui fino alla confluenza con ilFiume Adda i valori diventano moderati. Dalpunto di vista idrologico, il tratto centralericade all’interno della classe A (runoffpotenziale basso), mentre il tratto piùmeridionale si caratterizza per un runoffpotenziale moderatamente alto (classe C).Pressione antropicaIl territorio in esame nel tratto centrale emeridionale presenta paesaggi menoantropizzati rispetto alla porzione soprastante,con paesaggi sempre più dominati dallamatrice agricola, in cui l’unico centro abitato digrosse dimensioni è rappresentato da Crema.Inoltre il corridoio è occupato da saltuarie areecon insediamenti produttivi agricoli fino allaconfluenza con l’Adda (ad eccezione deidintorni di Crema dove sussistono piccole areeindustriali). Dal punto di vista dei carichi civilie industriali, il corridoio si caratterizza pervalori tendenzialmente moderati, perlopiùcompresi tra 60 e 180 t/anno di azoto.Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3150, 3260) ricadonoanche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoA Nord i terreni sono coltivati a mais e foraggere, intramezzati da alcune particelle destinate alla coltivazione dipiante industriali, legumi e ad altri cereali. Qui la matrice agricola non è predomina come nella parte sottostante, incui predominano le colture di mais e foraggere. Il carico zootecnico risulta elevato (dagli 80 ai 250 kg per ha diSAU), con picchi oltre i 3<strong>40</strong> kg per ha di SAU sopra Crema, dovuti alla presenza sul territorio di allevamenti bovini.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio è caratterizzato dalla presenza di una matrice agricoladominante e da una fitta rete irrigua.Di conseguenza le azioni da intraprendere dovrebbero coinvolgere gliambiti coltivati e le numerose rogge, localizzate soprattutto nel trattopiù meridionale.Gli interventi applicabili devono favorire la conservazione degliambienti naturali già presenti e al contempo essere compatibili con ilmantenimento di un’agricoltura di tipo professionale.Appare di conseguenza necessario limitare l’espansione delle areeantropizzate.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 6216BEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 5 214EP 8 214G 216221 223 22625


Corridoio 15 – Corridoio Pizzighettone – Quinzano D’OglioCorridoio 15 – Corridoio Pizzighettone – Quinzano D’OglioCaratteristiche pedologicheIn generale il corridoio 15 risulta molto fertilee idoneo a coltivazioni agricole ancheintensive: ciò è confermato da quanto emergedalla capacità d’uso del suolo, con classi moltoelevate (LCC 1-2-3) soprattutto nel trattoorientale, nonostante un contenuto di CO nelsuolo moderato ad ovest (1-2%) e ridotto adest (


Corridoio 16 – Fiume OglioCorridoio 16 – Fiume OglioTratto settentrionalePriorità di intervento: BASSAIl corridoio 16 della RER si sviluppa verso Sud per poi deviare a Sud-Est, collegando il Lagod’Iseo con il Fiume Po. Solamente il primissimo tratto è definito ad alta antropizzazione.Quando l’Oglio esce dal Lago d’Iseo il paesaggio è pressoché pianeggiante e comprende aree dielevato pregio naturalistico essendo un importante settore di connessione tra la pianurapadana e la fascia pedemontana. Sulle vicine fasce collinari sussistono aree boscate di pregio(caratterizzate da vasti boschi di latifoglie e ridotte radure erbose), l’area vinicola dellaFranciacorta e un settore delle Torbiere d’Iseo, zona umida di importanza internazionale (sitoRamsar), particolarmente significativa per l’avifauna acquatica nidificante e migratoria e perl’entomofauna. La matrice urbana risulta abbastanza fitta e le infrastrutture lineari hanno unimpatto significativo sulla continuità ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell'Oglio NordHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 16 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale).L’individuazione del corridoio 16 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza conil Fiume Oglio, importante via di spostamento per la fauna lungo ilfiume stesso dal Lago d’Iseo fino alla zona del Fiume Po.Le uniche criticità riguardano gli aspetti relativi all’antropizzazione delterritorio, circoscritta all’area a sud del Lago d’Iseo.Orientamenti e indirizzi prioritariLa corrispondenza con il Fiume Oglio determina la scelta di specifichelinee guida incentrate sia in riferimento ai coltivi anche se limitati, siasull’applicazione di interventi e buone pratiche in ambito fluviale.In questo tratto è consigliabile applicare misure che valorizzino iterritori coltivati, soprattutto nell’ecomosaico agricolo a sud del Lagod’Iseo attraverso la diversificazione delle colture e l’arricchimento dinuovi elementi ecologici che incrementino la biodiversità.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta poco fertile a causa dellesue caratteristiche morfologiche e antropiche.Infatti la capacità d’uso del suolo indica valorirelativamente bassi nel tratto piùsettentrionale del corridoio, con classi che siaggirano tra la classe 5 e la classe 7,comunque ricompresi nella categoria deiterreni non arabili. La capacità protettiva neiconfronti delle acque sotterranee è damoderata a elevata. Per quanto riguarda laclassificazione in gruppi idrologici, il tratto èclassificato come classe B (runoff potenzialemoderatamente basso). Il carbonio organicorisulta moderato, con valori compresi tra l’1 eil 2%.Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggi moltoantropizzati con elementi di alto valorenaturalistico che si evolvono procedendo versoSud come territori a vocazione agricola. Dalpunto di vista del disturbo, la partesettentrionale è permeata da una fitta matriceurbana e da una rete di infrastrutture lineariche creano grosse difficoltà al mantenimentodella continuità ecologica (autostrada A4 MI-VE, rete ferroviaria BG-BS). Dalla cartadell’uso del suolo si può notare che il corridoionella sua parte più settentrionale ècaratterizzato da parecchie aree industriali,che via via diminuiscono procedendo lungo ilcorso del fiume. Per quanto riguarda i carichicivili ed industriali, il corridoio si caratterizzaper valori di azoto sempre inferiori alle 180t/anno.Sistema agro-zootecnicoNella sua parte settentrionale, il corridoio si caratterizza per la presenza di particelle destinate alla coltivazione dellavite e in misura minore del mais immerse in una matrice perlopiù boscata e antropizzata. La parte ad altaantropizzazione del corridoio presenta valori sostanzialmente moderati (0-170 kg per ha di SAU).Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 3214F 216A214F214A214AEP 8 214G 216221 223 22627


Corridoio 16 – Fiume OglioTratto meridionaleCaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del tratto a bassa emoderata antropizzazione, risulta abbastanzafertile e adatto all’utilizzo agricolo, dalmomento che i valori di LCC rientrano inclasse 3, per poi passare a livelli ancor più altifino alla confluenza con il Fiume Po. Lacapacità di protezione nei confronti delle acquesotterranee è moderata/bassa e via via tendea diminuire sempre di più per tutta la partecentrale del corridoio, mentre nel trattomeridionale torna a salire. Per quandoriguarda la classificazione in gruppi idrologici,il tratto centro-meridionale è caratterizzato dauna classe C (runoff potenzialemoderatamente basso), mentre il CO risultamoderato fino a metà del corridoio, con valoricompresi tra l’1 e il 2%. Da metà corridoio finoal termine si notano significative aree convalori inferiori all’1%.Pressione antropicaVia via che si scende verso sud, la matriceurbana diventa più modesta lasciando spazio acampi agricoli. Nel tratto centrale leinfrastrutture che impattano maggiormentesono le provinciali, le statali e l’autostradaA21. A sud l’agricoltura domina quasitotalmente il territorio, quest’ultimo solcato dapoche vie di comunicazione e caratterizzato daun’urbanizzazione contenuta, costituita dapiccoli centri urbani. La parte centrale sidistingue per una sostanziale assenza di areea pressione antropica tranne alcune zoneproduttive agricole. Situazione che si mantienetale anche nella parte meridionale del corridoioecologico. Per quanto riguarda i carichi civili edindustriali, il corridoio si caratterizza per valoridi azoto sempre inferiori alle 180 t/anno.Priorità di intervento: ALTAIl corridoio 16 si sviluppa verso Sud per poi deviare a Sud-Est, collegando il Lago d’Iseo con ilPo. Inizialmente la matrice urbana è ancora abbastanza fitta e si evidenziano infrastrutturelineari significative che solcano il territorio. Più a Sud il territorio inizia a diventare a forteconnotazione agricola; qui il fiume Oglio fa da spartiacque tra il territorio bergamascocremonesee quello bresciano e costituisce la principale area sorgente all’interno del settore.Dove il corridoio vira verso Sud-Est il territorio è costituito da un lembo di pianura cremonesecaratterizzata da una forte dominanza di ambienti agricoli e da una fitta rete irrigua.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell'Oglio Nord, Parco dell'Oglio SudRiserve Regionali: Boschetto della Cascina Campagna, Bosco de l'Isola, Bosco di Barco, Boscodella Marisca, Isola Uccellanda, Lanche di Azzanello, Lanca di Gabbioneta, Le Bine, Torbiere diMarcariaSiti di Importanza Comunitaria: Boschetto della Cascina Campagna (IT2060014), Bosco DeL’Isola (IT2060015), Barco (IT20A0019), Bosco della Marisca (IT20A0007), Scolmatore diGenivolta (IT20A0017), Isola Uccellanda (IT20A0008), Lanche di Azzanello (IT20A0006),Gabbioneta (IT20A0020), Lanche di Gerra, Gavazzi e Runate (IT20B0004), Le Bine(IT20A0004), Torbiere di Marcaria (IT20B0005), Lanca Cascina S. Alberto (IT20B0003), BoscoFoce Oglio (IT20B0001)Zone di Protezione Speciale: Bosco De L’Isola (IT2060015), Bosco di Barco (IT20A0009), IsolaUccellanda (IT20A0008), Lanca di Gabbioneta (IT20A0005), Parco Regionale Oglio Sud(IT20B0<strong>40</strong>1), Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia (IT20B0501)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3150, 3260, 7230)ricadono anche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoLa parte centrale del corridoio 16 è caratterizzata da campi a foraggere; all’inizio del tratto meridionale predominail mais, mentre procedendo verso Sud il territorio è caratterizzato da un mosaico di varie coltivazioni. Il caricozootecnico su base comunale è alto per tutta la porzione centrale con valori anche superiori a 3<strong>40</strong> kg per ha di SAUdovuti ad allevamenti bovini e suini. Infine, il carico sul tratto meridionale presenta valori leggermente più bassi(170-250 kg per ha di SAU).Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 16 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale).L’individuazione del corridoio 16 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza conil Fiume Oglio, importante via di spostamento per la fauna lungo ilfiume stesso dal Lago d’Iseo fino alla zona del Fiume Po.Orientamenti e indirizzi prioritariDi fatto il corridoio in questo tratto risulta fortemente caratterizzatoda aree agricole, con un’abbondante varietà di ambienti e colture.Pertanto gli interventi applicabili devono favorire la conservazione el’estensione delle aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali, rispettando al tempo stesso il mantenimento diun’agricoltura di tipo professionale.Inoltre, la presenza di una fitta rete irrigua e di importanti corpi idricinaturali (Fiume Oglio, connessione con il Fiume Mella e Po),determinano la scelta di specifiche linee guida per la manutenzione eil miglioramento ambientale nei corsi d’acqua.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 6FI 1FP 1216B214F 216A214FEP 9 214EP 10EP 1EP 2214E214M28


Corridoio 17 – Canale Acque AlteCorridoio 17 – Canale Acque AltePriorità di intervento: MEDIA Il corridoio 17 della RER si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando il tratto centrale del Poalla porzione terminale del Fiume Oglio. Il corridoio inizialmente si diparte dal Fiume Poseguendo un canale d’irrigazione laterale, che poi si affiancherà più a Nord con il Canale AcqueAlte. Da questo punto il corridoio segue il percorso di quest’ultimo canale fino al suo sbocco nelFiume Oglio. Tutto il territorio attraversato è completamente pianeggiante ed è immerso in uncontesto a forte vocazione agricola. I settori occidentali presentano aree di grande pregionaturalistico affiancate da una fitta rete irrigua. Procedendo verso Est, si riscontrano elementitipici degli ambiti agricoli, primo fra tutti una rete idrica minore di grande interessenaturalistico, mentre il tratto orientale si caratterizza anche per la presenza di alcune zoneumide.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell'Oglio SudHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioAd eccezione della porzione più orientale e più occidentale, il corridoio17 non ricade all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta alla corrispondenza conil canale Acque Alte, importante elemento della rete idrica minore e viadi collegamento tra il Fiume Po e l’Oglio.Le uniche criticità sono rappresentate dalle pressioni antropichedeterminate dallo sviluppo della rete viabilistica.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico e una forteconnotazione agricola del territorio: gli interventi devono favorire laconservazione della diversità colturale.Inoltre il corridoio è solcato dal Canale Acque Alte, per il quale sonoauspicabili misure che coinvolgono il corpo idrico in termini didiversificazione, manutenzione, pulizia dell’alveo e gestione dellesponde.Caratteristiche pedologicheIn generale il corridoio 17 risulta molto fertilee adatto all’utilizzazione agricola intensiva; ciòè confermato anche da quanto emerge dallacapacità d’uso del suolo, con classi moltoelevate (LCC 1 e 2) su quasi tutto il territorioattraversato, nonostante un contenuto di COnel suolo abbastanza ridotto (


Corridoio 18 – Corridoio della Pianura Centrale (da Lambro a Mella)Corridoio 18 – Corridoio della Pianura Centrale (da Lambro a Mella)Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 18 si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando il Lambro con il Mella e tagliandotrasversalmente numerosi corsi d’acqua e corridoi ecologici fluviali, quali l’Adda, il Serio el’Oglio. Il tratto iniziale ricade nella fascia dei fontanili e la principale area sorgente dibiodiversità è costituita dalla connessione con il Fiume Adda, particolarmente importante pernumerose specie ittiche in quanto molto ben conservato dal punto di vista idromorfologico.Proseguendo verso Est il corridoio entra nel “cuore” dell’area prioritaria “Fascia centrale deifontanili”, di particolare importanza in quanto preserva significative popolazioni di numerosespecie ittiche endemiche. Superato il Fiume Oglio, che comprende biotopi di elevato valorenaturalistico quali il “Bosco dell’Isola”, si arriva al tratto orientale, caratterizzato oltre che danaturalità di pregio, anche dalla presenza di zone agricole intervallate da filari e siepi.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Agricolo Sud Milano, Parco dell'Adda Sud, Parco dell'Adda Nord, Parcodel Serio, Parco dell'Oglio NordRiserve Regionali: Sorgenti della Muzzetta, Palata Menasciutto, Naviglio di Melotta, Bosco del'IsolaParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del fiume Tormo, Parco interprovinciale delFiume Tormo, Parco dei Fontanili, Parco del Pianalto di Romanengo e dei Navigli CremonesiSiti di Importanza Comunitaria: Sorgenti della Muzzetta (IT2050009), Boschi e Lanca diComazzo (IT2090002), Palata Menasciutto (IT20A0003), Naviglio di Melotta (IT20A0002),Bosco de l’Isola (IT2060015)Zone di Protezione Speciale: Bosco de l’Isola (IT2060015)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti ricadono anche all’internodella ZVN (3150, 3260), ad eccezione del 31<strong>40</strong>, ricompreso nel SIC “Sorgenti della Muzzetta”.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio ricade quasi completamente all’interno delle ZVN.L’individuazione del corridoio nell’ambito della RER è dovuta, oltre allapresenza di numerose aree protette, anche all’importanza che haquesta striscia di territorio dal punto di vista di connessione ecologica,in quanto rappresenta la via di collegamento tra il Fiume Lambro e ilMella, passando per la pianura e intersecando importanti corridoifluviali.Le criticità sono legate all’antropizzazione del territorio, determinatadalla presenza di nuclei abitati di modeste dimensioni localizzati a suddel corridoio che, assieme a carichi civili e industriali ingenti nel trattopiù occidentale, ne compromettono in parte la funzionalità ecologica.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta ambienti diversificati con zone boscate immersein una matrice pressoché agricola, ricca di corsi d’acqua (fontanili,Adda, Serio e Oglio). Negli ambiti agricoli è necessario favorireinterventi e pratiche che conservino/estendano la aree di transizionetra i coltivi e le zone più naturali, mentre nelle zone di connessionecon i grandi fiumi occorre privilegiare misure che sviluppino glielementi ecologici di pregio già presenti valorizzando il loro “effettobarriera” nei confronti delle zone urbanizzate esterne al corridoio.Caratteristiche pedologicheIl corridoio 18 risulta ad elevata fertilità,quindi adatto all’utilizzazione agricola. Ciò èconfermato anche dal fatto che dai dati dellacapacità d’uso del suolo il territorio risultaavere classi comprese tra 1 e 3, mentre laconcentrazione di carbonio organico apparemoderata in generale lungo tutto il corridoio(inferiore al 2%), anche se sussistono fasce adelevatissima concentrazione. Il gruppoidrologico risulta appartenere prevalentementealla classe C (runoff potenzialemoderatamente alto), anche se sono presentialtre zone significative di classe A, B, e D. Perquanto riguarda la capacità protettiva neiconfronti delle acque sotterranee, il suolo puòessere considerato in linea generale a classebassa-moderata.Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggi pocoantropizzati e immersi in una matrice agricolache domina il contesto circostante. Inoltreanche la rete viaria non costituisce particolariproblemi di frammentazione della continuitàecologica in quanto gli elementi di criticitàsono davvero pochi. Nonostante nell’intornonon manchino affatto aree industriali, dallacarta dell’uso del suolo si evince che all’internodel corridoio tali attività non siano numerose.Per quanto riguarda i carichi civile edindustriali, in linea generale, questi risultanoabbastanza ridotti. Sono infatti perlopiùinferiori alle 60 t/anno di azoto, anche sequalche Comune risulta produrre carichisuperiori.Sistema agro-zootecnicoTutto il corridoio ecologico è permeato da una consistente matrice agricola; il tratto occidentale presenta ambientiagricoli diversificati, dove le coltivazioni più rappresentative sono quelle a mais, foraggere, orticole, altri cereali,piante industriale e legumi secchi. Superato il Serio le coltivazioni sono rappresentate essenzialmente da mais finoalla fine del corridoio. Per i carichi zootecnici, si identificano parecchie zone con valori che superanoabbondantemente il limite dei 170 kg per ha di SAU imposto dalla normativa per le aree vulnerabili, dovuti adallevamenti bovini e suini. Solamente nei tratti alle estremità del corridoio si hanno carichi inferiori.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1Miglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 2CP 3CP 4CP 5CP 7CI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliCP 6EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216FI 1FP 2EP 7221 223 226214F 216A214A30


Corridoio 19 – Fiume MellaCorridoio 19 – Fiume MellaTratto settentrionalePriorità di intervento: BASSAIl corridoio 19 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dalla Val Trompia fino alla confluenzacon il Fiume Oglio. Considerando la porzione corridoio ad alta antropizzazione, il territorio sipresenta fortemente urbanizzato. Tra i principali elementi di frammentazione si segnalano ilconsumo di suolo derivante dall’espansione dell’urbanizzato, le attività estrattive e leinfrastrutture lineari. Superando l’abitato di Brescia le condizioni ecologiche del corridoiomigliorano e l’ambiente è caratterizzato da aree planiziali e agricole di interesse naturalistico,intervallate da filari e da siepi ancora in buone condizioni.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco delle Colline di BresciaHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 19 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale).L’individuazione del corridoio 16 nell’ambito della RER è dovuta alla suafunzione di via di comunicazione tra la bassa Val Trompia e il FiumeOglio e all’importanza del Fiume Mella in ottica di rete ecologica inquanto localizzato in un’area di collegamento tra le aree sorgente dibiodiversità delle Alpi e Prealpi lombarde e la Pianura Padana.L’unica criticità è rappresentata dall’antropizzazione del corridoio,soprattutto derivante dall’espansione dell’urbanizzato di Brescia.Orientamenti e indirizzi prioritariIn questo tratto, le aree agricole hanno scarso valore dal punto divista professionale; tali aree possono rappresentare opportunitàmolto importanti nell’ambito di riqualificazione ecologica a seguito dimisure incentrate sulla creazione di fasce naturalizzate.Per quanto riguarda l’ambito fluviale, si possono applicare linee guidasul miglioramento ambientale in riferimento al Fiume Mella.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta poco fertile, in quantodall’analisi della capacità d’uso del suolo risultacaratterizzato da sporadiche aree limitataestensione e isolate tra loro, non moltosignificative per quanto riguarda l’utilizzazioneper coltivazioni agricole di un certo peso. Ilcarbonio organico nel terreno presentaconcentrazioni comprese tra l’1 e il 2%,mentre la capacità protettiva nei confrontidelle acque sotterranee è bassa/moderata.Infine per quanto riguarda la classificazione ingruppi idrologici, la maggior dei suoli rientra inclasse A (runoff potenziale basso), mentre lerimanenti aree sono a runoff moderatamentealto (classe C) e moderatamente basso (classeB).Pressione antropicaDi fatto la porzione settentrionale è dominatadalla presenza dell’abitato di Brescia, le cuistrade e tangenziali tagliano in più punti ilcorridoio. Il territorio è caratterizzato da unamatrice urbana significativa, mentreproseguendo più a sud assumeprogressivamente caratteristiche sempre piùagricole e i centri urbani si diradano sempre dipiù. Inoltre il territorio è caratterizzato danumerose aree industriali che si interromponoin modo netto al termine del tratto ad altaantropizzazione. Dal punto di vista dei carichicivili ed industriali, il corridoio si caratterizzaper valori alti, soprattutto nel trattosettentrionale del corridoio: qui infatti la cittàdi Brescia influisce significativamente suicarichi, apportando oltre 1750 t/anno di azoto.Sistema agro-zootecnicoIl tratto ad alta antropizzazione si presenta immerso in una matrice urbanizzata (ad eccezione della parte piùsettentrionale che risulta boscata); qui le uniche colture presenti sono prevalentemente frutticole. Scendendo più aSud si evidenzia la presenza di campi coltivati a mais intervallati ad alcune particelle a foraggere. Il caricozootecnico è caratterizzato da valori bassi (inferiori a 80 kg per ha di SAU): ciò è dovuto alla presenza di una fittaurbanizzazione che preclude attività legate all’allevamento.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 9 214EP 10EP 8 214G 216221 223 22631


Corridoio 19 – Fiume MellaTratto meridionalePriorità di intervento: MEDIAIl corridoio 19 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dalla Val Trompia fino alla confluenzacon il Fiume Oglio. Considerando la porzione corridoio a bassa o moderata antropizzazione, ilterritorio diventa più agricolo e il fiume costituisce la principale area sorgente, insieme alla retedi fontanili presente. Il tratto meridionale del corridoio mantiene le stesse caratteristiche deltratto precedente, essendo caratterizzato anch’esso da zone agricole intervallate da filari, siepi,boschetti relitti con un fitto reticolo idrografico minore, costituito da rogge, canali e fossicontraddistinti da una vegetazione relitta ripariale arborea-arbustiva. L’urbanizzazione apparemoderata, malgrado la presenza di modesti centri urbani.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Regionale del Monte Netto, Parco dell'Oglio Nord, Parco dell'Oglio SudParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Basso MellaHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 19 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale).L’individuazione del corridoio 16 nell’ambito della RER è dovuta alla suafunzione di via di comunicazione tra la bassa Val Trompia e il FiumeOglio e all’importanza del Fiume Mella in ottica di rete ecologica inquanto localizzato in un’area di collegamento tra le aree sorgente dibiodiversità delle Alpi e Prealpi lombarde e la Pianura Padana.Orientamenti e indirizzi prioritariIl tratto in esame è caratterizzato da contesti agricoli rilevanti,pertanto è opportuno favorire interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Per quanto riguarda l’ambito fluviale, le linee guida suggerite per icorsi d’acqua e per le fasce ripariali possono essere applicate inriferimento al Fiume Mella.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del tratto amoderata o bassa antropizzazione, risultaalquanto fertile. Ciò è verificato da classi LCCpiuttosto elevate (in genere LCC 2 e in alcunearee LCC 1), mentre la concentrazione dicarbonio organico nel suolo risulta moderata,compresa tra l’1 e il 2%. La capacità protettivanei confronti delle acque sotterranee èdecisamente bassa in tutto il tratto centrale emeridionale, nonostante isolate aree nel trattoterminale del Mella con valori elevati. Infine isuoli dei tratti in questione sono caratterizzatianche da runoff potenziale moderatamentealto, quindi ricadenti nel gruppo idrologico C.Pressione antropicaI tratti centrale e meridionale si caratterizzanoper paesaggi agricoli di pregio con centriurbani isolati tra loro. Per tutto il tratto dicorridoio a bassa o moderata antropizzazionenon sono presenti significative aree diproduzione che rappresentano elementi dicriticità evidenti per le componenti biologichedel Fiume Mella. Dal punto di vista dei carichicivili e industriali, il corridoio si caratterizza dacarichi ridotti (< 60 t/anno di azoto) emoderati (generalmente compresi tra 60 e 180t/anno e tra 180 e 450 t/anno).Sistema agro-zootecnicoIl tratto a moderata o bassa antropizzazione si caratterizza per coltivazioni a mais intervallate ad alcune particelle aforaggere. Tale situazione si mantiene pressoché invariata fino alla fine del corridoio ecologico. Il valore del caricozootecnico aumenta progressivamente fino a valori di oltre 3<strong>40</strong> kg per ha di SAU, principalmente dovuto allapresenza di allevamenti bovini. Solamente alla confluenza con il Fiume Oglio il territorio del corridoio ecologicoviene caratterizzato da carichi con valori leggermente più bassi.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 6216BEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 9 214EP 10EP 1EP 2214E214MEP 8 214G 216221 223 22632


Corridoio 20 – Fiume ChieseCorridoio 20 – Fiume ChieseTratto settentrionalePriorità di intervento: MEDIAIl corridoio 20 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud prima di sfociare nel Fiume Oglio eper un terzo del percorso ricade nella classificazione di elemento ad alta antropizzazione. Inquesto tratto, considerando la porzione ricadente nell’ambito di pianura, il corridoio nella suaporzione più settentrionale è caratterizzato da parte delle Prealpi carsiche bresciane includendoanche l’Altopiano di Cariadeghe, un sito molto significativo dal punto di vista naturalisticoanche grazie alla particolare geomorfologia del territorio, mentre i tratti terminali degli affluentidel fiume Chiese sono importati come aree di frega per le specie ittiche. Scendendo più a Sud,il corridoio attraversa un’area urbanizzata, la cui espansione dell’urbanizzato interferiscenegativamente sul corridoio ecologico, andando a frammentare la continuità ecologica delFiume Chiese.Aree protette ed oggetto di tutelaNon è presente nessuna area protetta.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 20, nel tratto in questione, ricade quasi interamenteall’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati, ad eccezione della parte piùsettentrionale.L’individuazione del corridoio 20 nell’ambito della RER è dovuta allacorrispondenza con il Fiume Chiese, importante via di spostamento perla fauna lungo il corso d’acqua stesso dalla porzione occidentale dellecolline Gardesane fino alla confluenza con l’Oglio.La criticità più significativa è rappresentata dalla pressione antropicaderivante dall’espansione dell’urbanizzato degli abitati a ovest del Lagodi Garda.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta poco fertile, in quantocaratterizzato da aree non idoneeall’agricoltura intensiva, sia per i rilievipresenti che per la ridotta estensione. Infattila capacità d’uso del suolo indica classi LCCmolto basse. Scendendo un po’ a sud, i valoriaumentano leggermente. La concentrazione dicarbonio organico appare elevata nel tratto piùsettentrionale e, scendendo verso valle, siassesta su valori moderati (1-2%); il primotratto del corridoio ecologico presenta unabuona capacità di protezione (valori moderatie medio-elevati) nei confronti delle acquesotterranee, mentre in termini diclassificazione in gruppi idrologici il suolorientra in classe B (runoff potenzialemoderatamente basso).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta contestialtamente urbanizzati: tra i principali elementidi frammentazione si segnalano soprattutto ilconsumo di suolo derivante dall’espansionedell’urbanizzato, le attività estrattive e leinfrastrutture lineari. Inoltre sussistononumerose aree industriali addensatesoprattutto in questo settore, seppur separateda ampi spazi non antropizzati. Per ciò checoncerne i carichi civili e industriali, il corridoioecologico si caratterizza sostanzialmente pervalori moderati (tra 60 e 180 t/anno di azoto).Habitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoIl corridoio nel tratto ad alta antropizzazione si caratterizza per la presenza di alcune aree boscate e di particelledestinate alla coltivazione di foraggere; qua e là si individuano alcuni terreni coltivati a vite. Il carico zootecnico ècaratterizzato per tutta la porzione settentrionale da valori moderati che si aggirano intorno agli 80 kg per ha diSAU.Orientamenti e indirizzi prioritariNonostante l’assenza di aree protette in questo tratto, è necessarioattuare specifiche linee guida incentrate sull’applicazione di interventie buone pratiche soprattutto per quanto riguarda l’ambito fluviale.Il restante territorio risulta antropizzato, con aree agricole di scarsovalore.Queste aree possono rappresentare opportunità molto importantinell’ambito di riqualificazione ecologica, pertanto occorre sviluppare ocreare elementi ecologici di pregio che valorizzino il loro “effettobarriera” nei confronti delle zone urbanizzate esterne al corridoio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 9 214EP 10EP 8 214G 216221 223 22633


Corridoio 20 – Fiume ChieseCorridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNTratto meridionalePriorità di intervento: ALTAIl corridoio 20 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud prima di sfociare nel Fiume Oglio eper due terzi del percorso risulta a bassa o media antropizzazione. Nel tratto centrale delcorridoio, poco prima di attraversare l’abitato di Montichiari, il territorio è prettamenteplaniziale e si arricchisce di zone agricole, intervallate da filari e da siepi in buone condizioni diconservazione. La parte meridionale del corso d’acqua è caratterizzata dalla continuità diambienti agricoli ricchi di filari e siepi. La confluenza con il Fiume Oglio rappresenta unelemento di grande importanza dal punto di vista naturalistico in quanto costituisce laprincipale area sorgente in ottica di rete ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Basso Chiese, Parco del MoroZone di Protezione Speciale: Parco Regionale Oglio Sud (IT20B0<strong>40</strong>1)Criticità ed elementi di pregioIl corridoio 20, nei tratti in questione, ricade interamente all’internodelle Zone Vulnerabili da Nitrati e l’individuazione nell’ambito della RERè dovuta alla corrispondenza con il Fiume Chiese, importante via dispostamento per la fauna lungo il corso d’acqua stesso dalla porzioneoccidentale delle colline Gardesane fino alla confluenza con l’Oglio.La criticità più significativa è rappresentata dalla pressione antropicaesercitata dai centri urbani limitrofi localizzati poco più a nord del trattoin questione.Habitat di interesse comunitario e ZVNIl corridoio ecologico, nel tratto in questione, non attraversa alcun SIC e quindi nessun habitatdi interesse comunitario caratterizzante questa tipologia di area protetta.Orientamenti e indirizzi prioritariOltre alla presenza di aree protette (PLIS Parco del Basso Chiese,Parco del Moro e ZPS Parco Regionale dell’Oglio Sud), il territorio ècaratterizzato da contesti agricoli.Di conseguenza è necessario favorire non solo misure atte adiversificare e migliorare gli habitat acquatici e le fasce ripariali(Fiume Chiese), ma anche applicare interventi e pratiche checonservino/estendano la aree di transizione tra i coltivi e le zone piùnaturali.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del tratto centrale emeridionale, risulta molto fertile, in quantocaratterizzato da classi di capacità d’uso delsuolo elevate (LCC 2-3), quindi da terreniidonei ad una agricoltura anche di tipointensivo. La concentrazione di carbonioorganico appare moderata, con valori chevanno dall’1 al 2%, ad eccezione di alcunepiccole aree isolate con concentrazioni ridotte(inferiori all’1%), mentre la capacità protettivanei confronti delle acque sotterranee èinizialmente bassa, per poi attestarsi a unaclasse moderata alla confluenza con l’Oglio.Infine in termini di classificazione in gruppiidrologici il tratto centrale presenta dapprimarunoff bassi (classe A) e poi alti (classe D).Tutto il tratto meridionale rientra invece nelgruppo C (runoff moderatamente alto).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta contesti menoantropizzati rispetto alla porzione sovrastante:scendendo progressivamente verso Sud , lecause di pressione antropica diminuiscono inquanto il territorio si caratterizza sempre piùda ambienti agricoli. Inoltre nel tratto centraledel Fiume Chiese sono presenti alcune areeindustriali separate da ampi spazi nonantropizzati. Il tratto terminale infine è sololambito dalle aree di produzione. Per ciò checoncerne i carichi civili e industriali, il corridoioecologico si caratterizza sostanzialmente pervalori moderati (tra 60 e 180 t/anno di azoto),con qualche eccezione, tra cui il Comune diMontichiari, in cui tali valori sono più elevati.Sistema agro-zootecnicoForaggere e mais sono le coltivazioni predominanti nella parte centrale del corridoio, mentre nel tratto meridionaleil mais caratterizza il territorio agricolo, con particelle a foraggere, cereali e coltivazioni florovivaistiche. Il caricozootecnico su base comunale mostra valori moderati che si aggirano intorno agli 80 kg per ha di SAU, mentre iltratto centrale è caratterizzato da un carico zootecnico elevato (oltre 250 kg per ha di SAU), dovuto alla presenzasul territorio di allevamenti bovini.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 9 214EP 10EP 1EP 2214E214MEP 8 214G 216221 223 22634


Corridoio 21 – Corridoio Mella – MincioCorridoio 21 – Corridoio Mella – MincioCaratteristiche pedologicheIn generale il corridoio 21 risulta decisamentefertile e idoneo a coltivazioni agricole ancheintensive: ciò è confermato anche da quantoemerge dalla capacità d’uso del suolo, conclassi prevalentemente elevate (LCC 2-3). Perquel che riguarda il carbonio organico neltratto iniziale la concentrazione è abbastanzaalta (2-3%), mentre nelle rimanenti areerisulta bassa o moderata. La capacitàprotettiva nei confronti delle acque sotterraneeè molto diversificata, comprendendo in tutto ilterritorio attraversato aree con valori bassi,moderati ed elevati, anche se in generale ilcorridoio può esser considerato a capacitàmoderata. Molto varia è anche laclassificazione in gruppi idrologici: in generale,ad ovest i suoli sono caratterizzati da runoffmoderatamente alto (classe C), mentreproseguendo ad est il runoff diventamoderatamente basso (classe B) fino allaconnessione con il Mincio.Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggimoderatamente antropizzati e immersi in unamatrice agricola che domina il contestocircostante. Sebbene l’urbanizzazione appaiamodesta, le infrastrutture lineari cheattraversano il corridoio rappresentano unelemento di frammentazione significativo sullacontinuità ecologica. I centri urbani presentinell’intorno sono di medio/piccole dimensionilocalizzati a ridosso del corridoio, mentre alsuo interno sono presenti aree industriali equalche insediamento produttivo di tipoagricolo. Dal punto di vista dei carichi civili eindustriali, il corridoio ecologico si caratterizzaad ovest da carichi moderati, compresi tra 60e 180 t/anno di azoto, e ad est da carichi piùridotti, inferiori a 60 t/anno di azoto.Priorità di intervento: MEDIA Il corridoio 21 si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando il tratto terminale del Mella allaporzione centrale del Fiume Mincio, tagliando trasversalmente il Fiume Chiese. Nel suo trattoorientale, il territorio è caratterizzato dall’ambiente tipico della pianura planiziale con areeagricole intervallate da filari, siepi, boschetti relitti nonché da un fitto reticolo idrograficominore, con rogge, canali e fosse aventi una vegetazione relitta ripariale arborea-arbustiva. Nelsuo tratto centrale, il corridoio mantiene le caratteristiche precedenti e si arricchisce dielementi naturali quali i fontanili. In corrispondenza dell’incrocio con il Fiume Chiese e con ilMincio, sono presenti aree sorgenti caratterizzate da un’abbondante ricchezza di zoocenosi efitocenosi. Il territorio circostante è caratterizzato da ambienti agricoli, che preservano ancorauna certa ricchezza di prati stabili, e da una fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo chesvolge in termini di connessione ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del MincioHabitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoIl corridoio ecologico è caratterizzato da una fitta matrice agricola in cui predominano i coltivi a mais; altreparticelle sono a destinazione cerealicola, con foraggere e coltivazioni orticole. Nel tratto mantovano si ritrovano inugual misura campi a mais, foraggere e altri cereali. La porzione bresciana del corridoio è caratterizzata da altivalori di carico zootecnico, superiori a 250 kg per ha di SAU, determinati da allevamenti bovini e, in minor misura,suini. Tale valore diminuisce progressivamente nel tratto mantovano.Corridoi terrestri ricadenti completamente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 21 ricade completamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta, nonostante l’assenza dielementi tipicamente fluviali, all’importanza che ha questa striscia diterritorio pianeggiante dal punto di vista di connessione ecologica, inquanto rappresenta la via di collegamento tra il Fiume Mella e il FiumeMincio grazie alla sua fitta rete idrica minore.Le criticità più significative riguardano l’elevato carico zootecnico e lamonotonia colturale applicata lungo il corridoio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio è a forte connotazione cerealicola ed è dominato daun’agricoltura di tipo professionale. Partendo da questi elementi èpossibile affermare la necessità di conservare le dotazioni ecologichepresenti e applicare pratiche ed interventi compatibili conl’agricoltura intensiva, in grado di valorizzare gli ambienti di pianura.Inoltre è possibile attuare misure sui corsi d’acqua e le fasce ripariali,in riferimento alle numerose rogge presenti e ad un breve tratto delFiume Chiese.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRValorizzazione degli ambienti acquatici CI 6 216BCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 6EI 1FP 2EP 7214F 216A214AEP 9 214EP 3214AEP 4 214EP 5 214EP 6125A35


Corridoio 22 – Corridoio delle Colline GardesaneCorridoio 22 – Corridoio delle Colline GardesaneCaratteristiche pedologicheIl corridoio 22 presenta una fertilitàdiscontinua; infatti anche dal punto di vistadella capacità d’uso del suolo il territorioappare davvero diversificato, in quantoaccanto a terreni molto idonei ad attivitàagricola, si identificano suoli con valori LCCleggermente più bassi. Il suolo, in termini diprotezione nei confronti delle acquesotterranee, si caratterizza generalmente pervalori pressoché moderati, mentre dal punto divista del CO la concentrazione media risultacompresa tra l’1 e il 3%. Infine dal punto divista idrologico, il territorio è caratterizzatoper quasi tutto il suo percorso da un runoffmoderatamente basso (gruppo B).Pressione antropicaIl territorio, scarsamente antropizzato, ècaratterizzato da elementi propri dell’attivitàagricola. Sebbene l’urbanizzazione appaiamodesta, le infrastrutture lineari(principalmente strade provinciali e statali)attraversano ripetutamente il corridoio,rappresentando un elemento diframmentazione significativo sulla continuitàecologica. I centri urbani prossimi al corridoiosono di piccole/medie dimensioni e tra lorodiscontinui. Inoltre il corridoio si caratterizzaper la presenza di insediamenti industriali neltratto iniziale e finale. Per quanto concerne lacapacità d’uso del suolo, il tratto piùoccidentale è caratterizzato da valori tra 60 e180 t/anno di azoto, mentre la porzionecentrale i carichi sono più ingenti e compresitra 180 e 450 t/anno di azoto; infine il trattoorientale presenta carichi più ridotti, sempreinferiori a 60 t/anno di azoto.Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 22 della RER si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando la porzione centrale delChiese al tratto iniziale del Fiume Mincio. Il corridoio inizialmente si diparte dal Fiume Chieseseguendo un percorso trasversale rispetto agli altri corridoi fluviali; a partire da metà percorso,il corridoio segue il corso del canale Fossa Redone e, successivamente, quello della FossaRedone Inferiore. Il territorio circostante è caratterizzato da contesti collinari. La parteoccidentale, prettamente planiziale, è contraddistinta da zone agricole intervallate da filarie dasiepi in buone condizioni di conservazione. Procedendo verso Est, il paesaggio rientra neicordoni morenici delle colline gardesane ed è caratterizzata da mosaici colturali diversificaticompenetrati con fasce significative di boschi, praterie aride, scarpate, zone umide.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del MincioParchi Locali di Interesse Sovracomunale: PLIS Comune di Castiglione delle StiviereSiti di Importanza Comunitaria: Complesso Morenico di Castellaro Lagusello (IT20B0012)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3150 e 6210*) ricadonoanche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoDal punto di vista agricolo il territorio si caratterizza per una predominanza di campi coltivati a mais, sono inoltrepresenti numerose particelle con foraggere, altri cereali, frutticole e vigneti. Il carico zootecnico esercitato sulterritorio in esame progressivamente diminuisce andando da Ovest verso Est: ad Ovest il carico risulta elevato convalori superiori ai 250 kg per ha di SAU (determinati da allevamenti bovini), procedendo verso Est i valori siabbassano e nel tratto terminale si riducono ulteriormente fino a 80 kg per ha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio ricade quasi completamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati, ad esclusione di due piccole porzioni nel trattofinale.L’individuazione del corridoio 22 nell’ambito della RER è dovuta allasignificativa rilevanza in termini di connessione ecologica, in quanto viadi collegamento tra Fiume Chiese e Fiume Mincio.Inoltre la presenza di elementi collinari associati ad habitat tipici deiprati aridi favorisce la ricchezza specifica (sia di flora che di fauna) intermini di biodiversità.Le criticità più significative riguardano l’elevato carico zootecnico neltratto occidentale dovuto all’agricoltura intensiva, mentre nel trattocentrale sono alti i carichi civili ed industriali.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico e una forteconnotazione agricola del territorio.Gli interventi devono pertanto favorire la conservazione di questecaratteristiche e limitare l’espansione delle aree antropizzate.Il corridoio inoltre si differenzia anche per la presenza di una fittarete irrigua la connessione con importanti corpi idrici naturali (Chiesee Mincio), che determina la scelta di ulteriori misure per ilmiglioramento dei corsi d’acqua.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRValorizzazione degli ambienti acquatici CI 6 216BCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 6EI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FP 2EI 4323BEP 4 214EP 5 21436


Corridoio 23 – Corridoio Castellaro Lagusello – MincioCorridoio 23 – Corridoio Castellaro Lagusello – MincioCaratteristiche pedologicheIn generale il corridoio 23 risulta piuttostofertile e idoneo a coltivazioni agricole ancheintensive: ciò è confermato anche da quantoemerge dalla capacità d’uso del suolo, conclassi abbastanza alte (LCC 2-4) da nord asud, che arrivano a valori elevati (LCC 1) nellaporzione centrale del corridoio. Laconcentrazione di carbonio organico nel suolorisulta moderata per tutto il corridoio inquestione, con valori compresi tra l’1 e il 2%,mentre la capacità protettiva nei confrontidelle acque sotterranee risulta mediamentebassa/moderata. Infine in termini diclassificazione in gruppi idrologici, il territoriorisulta molto diversificato con suolicaratterizzati da runoff sia alti che bassi,anche se in prevalenza i suoli rientrano nelgruppo B (runoff moderatamente basso).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggidiscretamente antropizzati, immersi comunquein una matrice agricola che domina il contestocircostante. Gli unici significativi elementi diframmentazione sono rappresentati dallearterie viarie che attraversano il corridoio.Inoltre nel tratto centrale sono presenti alcunearee industriali, seppur di modestadimensione. Dal punto di vista dei carichi civilie industriali, tutto il corridoio è caratterizzatoda valori ridotti, quasi sempre inferiori a 60t/anno di azoto.Priorità di intervento: ALTA Il corridoio 23 si sviluppa in direzione SE-NO, collegando la porzione iniziale del Fiume Mincio altratto finale del corridoio delle Colline Gardesane e nello specifico al SIC Complesso Morenico diCastellaro Lagusello. Include un breve tratto di Fiume Mincio nei pressi di Volta Mantovana,Area prioritaria che ne costituisce la principale area sorgente, particolarmente importante perla fauna ittica e per l’avifauna, sia nidificante che migratoria. Il tratto terminale, ovvero quellopiù settentrionale, comprende invece il lembo più meridionale delle Colline gardesane,anch’esse Area prioritaria. Il restante territorio è caratterizzato da ambienti agricoli, chepreservano prati stabili e una fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo che svolge in terminidi connessione ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del MincioRiserve Regionali: Complesso morenico di Castellaro LaguselloSiti di Importanza Comunitaria: Complesso Morenico di Castellaro Lagusello (IT20B0012)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti il SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3150 e 6210*) ricadonoanche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoLe colture sono eterogenee e non si individua una singola tipologia di coltura predominante, anche se le piùevidenti sono quelle a mais e foraggere, a seguire quelle frutticole e qualche vigneto. Il carico zootecnico esercitatosul territorio in esame risulta generalmente moderato anche se prossimo al limite imposto dalla normativa per learee vulnerabili (valori compresi tra 80 e 170 kg per ha di SAU), dovuto soprattutto alla presenza sul territorio diallevamenti bovini.Corridoi terrestri ricadenti completamente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 23 ricade completamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati ed è caratterizzato da intensa attività agricola.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta alla significativarilevanza in termini di connessione ecologica, in quanto via dicollegamento tra Fiume Mincio e l’area ad elevata naturalità a ridossodi Castellaro Lagusello.L’unica criticità è rappresentata dall’antropizzazione presente nei pressidi Volta Mantovana.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio si caratterizza per una matrice agricola con colture moltodiversificate e dalla presenza del SIC Complesso Morenico diCastellaro Lagusello.Tale connotazione determina la scelta di specifiche linee guidaincentrate sui corsi d’acqua naturali ed artificiali (in riferimento ad unbreve tratto del Mincio e alla rete irrigua) e sugli ambiti agricoliattraverso l’applicazione di misure volte a difendere l’agricolturadall’antropizzazione e a conservare la diversità colturale.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRValorizzazione degli ambienti acquatici CP 6Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FP 2EP 7EP 3EP 6214A214A125A37


Corridoio 24 – Fiume MincioCorridoio 24 – Fiume MincioPriorità di intervento: ALTA Il corridoio 24 si sviluppa seguendo il percorso del Fiume Mincio fino alla confluenza con ilFiume Po così come individuato dalla Regione Lombardia nell’ambito di pianura. La parteiniziale del corridoio comprende l’area compresa tra l’intorno di Goito e Rivalta sul Mincio; qui ilfiume costituisce la principale area sorgente, particolarmente importante per la fauna ittica eper l’avifauna, sia nidificante che migratoria. Il tratto centrale ricade sempre in un contestopianeggiante in cui non mancano aree di grande pregio naturalistico, quali il tratto mediano delcorso del Mincio ed il Bosco della Fontana: il primo è caratterizzato dalla presenza dellecosiddette “Valli del Mincio”, che costituiscono una tra le più vaste e meglio preservate zoneumide di Lombardia, il secondo rappresenta invece uno degli ultimi lembi di bosco planiziale inbuono stato di conservazione. Il tratto terminale è caratterizzato come in precedenza da unaforte matrice agricola.Corridoi fluviali ricadenti completamente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 24 ricade totalmente all’interno delle Zone Vulnerabili daNitrati. L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta, oltre allapresenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza con ilFiume Mincio, importante via di spostamento per la fauna lungo il fiumestesso dal Lago di Garda fino al Po.Le criticità riguardano l’antropizzazione del territorio soprattutto neltratto centrale, derivante dalla presenza dell’abitato di Mantova,mentre nel tratto settentrionale sussistono problemi causati dallamancanza di sistemi di collettamento per i reflui civili.Caratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del corridoio 24risulta discretamente fertile a causa dellaconformazione del territorio e dalla capacitàd’uso del suolo che risulta moderata sulcorridoio, caratterizzato in modo pressochétotale dalla classe LCC 3. Inoltre laconcentrazione di carbonio organico risultageneralmente moderata lungo tutto ilcorridoio, quasi sempre compresa tra l’1 e il2%, anche se sussistono zone più fertili. Lacapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee è bassa per tutta la parte centrosettentrionale,moderata per il trattomeridionale; infine dal punto di vista dellaclassificazione in gruppi idrologici il corridoio ècaratterizzato da suoli con runoff alto(soprattutto nel tratto meridionale) emoderatamente alto.Pressione antropicaLe zone circostanti il corridoio sonocaratterizzate da elementi di significativoimpatto sulla continuità ecologica, come lapresenza di numerose arterie viarie cheinterrompono in più punti la permeabilità delcorso d’acqua e l’urbanizzazione diffusanell’intorno di Mantova. Proprio qui si nota lapresenza di una fitta rete di aree industrialiche di colpo si interrompe al confinedell’abitato. Da qui fino alla confluenza con ilPo all’interno del corridoio non si rinvengonoulteriori aree industriali di significativoimpatto. Il restante territorio, grazie alle suepeculiarità agricole in ottimo stato, lasciacomunque lo spazio ad ambienti di alto valorenaturalistico. Dal punto di vista dei carichi civilie industriali, il corridoio si caratterizza neltratto più settentrionale e in quello piùmeridionale da valori inferiori a 60 t/anno diazoto, mentre nel tratto centrale i valori sonoelevati (compresi tra le 450 e le 1750 t/anno).Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del MincioRiserve Regionali: Valli del Mincio, VallazzaSiti di Importanza Comunitaria: Ansa e Valli del Mincio (IT20B0017), Vallazza (IT20B0010),Chiavica del Moro (IT20B0014)Zone di Protezione Speciale: Valli del Mincio (IT20B0009), Vallazza (IT20B0010)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3150, 6410) ricadonoanche all’interno della ZVN.Sistema agro-zootecnicoNelle aree circostanti il corridoio la coltivazione più diffusa risulta essere quella del mais, analogamente all’internodel corridoio risultano prevalenti i coltivi a mais e foraggere. Da Mantova fino alla confluenza con il Po si riscontra lapresenza di campi a mais, foraggere, legumi e altri cereali in ugual misura. Dal punto di vista del carico zootecnico,i primi chilometri sono caratterizzati da valori piuttosto elevati a causa della presenza sul territorio di allevamentibovini; nel tratto centrale i carichi si riducono (80-170 kg per ha di SAU), mentre negli ultimi chilometri il caricoaumenta fino a 250 kg per ha di SAU.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico e una forteconnotazione agricola del territorio. Gli interventi devono pertantofavorire la conservazione di queste caratteristiche e limitarel’espansione delle aree antropizzate o comunque tenerlecostantemente sotto controllo, non solo all’interno del corridoioecologico, ma anche nelle aree limitrofe esterne.Inoltre le linee guida suggerite per gli ambiti fluviali possono essereapplicate in riferimento alla rete idrica attraversata, nello specifico alFiume Mincio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 8 214G 216221 223 22638


Corridoio 25 – Corridoio Mincio-OglioCorridoio 25 – Corridoio Mincio-OglioPriorità di intervento: MEDIA Il corridoio 25 della RER si sviluppa inizialmente in direzione Ovest-Est, per poi deviare versoNord in modo netto nel suo tratto terminale, collegando la porzione finale del Fiume Oglio con iltratto centrale del Fiume Mincio. Il territorio che attraversa ricade all’interno della Provincia diMantova ed è caratterizzato dalla presenza di aree pianeggianti di grande pregio naturalistico.Una delle aree più significative è rappresentata dal tratto terminale del corso del fiume Oglio. Ilpaesaggio circostante è caratterizzato dagli ambienti tipici della pianura mantovana, con unadominante matrice agricola e una fitta rete di canali irrigui, fondamentale per il ruolo chesvolge in termini di connessione ecologica in un contesto altrimenti fortemente banalizzato.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dell’Oglio Sud, Parco del MincioHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi terrestri ricadenti completamente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 25 ricade completamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati ed è caratterizzato da intensa attività agricola.Nonostante l’assenza di Aree Natura 2000, l’individuazione del corridoio25 nell’ambito della RER è dovuta alla significativa rilevanza in terminidi connessione ecologica, in quanto via di collegamento non solo traFiume Oglio e Fiume Mincio ma anche tra due aree protette, la ZPSParco Regionale Oglio Sud ad Ovest e la ZPS Valli del Mincio ad Est.Gli unici elementi di criticità sono rappresentati dalle arterie viarie localipresenti sul territorio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio risulta a forte connotazione agricola ed è caratterizzato dauna fitta rete irrigua costituita da canali.Occorre pertanto agire sia sull’ecomosaico agricolo conservando glielementi di diversificazione ambientale già presenti e creando nuoviambienti di rifugio per la fauna, sia sulla rete idrica con interventi dimanutenzione/miglioramento di alveo e sponde.Caratteristiche pedologicheIl corridoio 25 risulta decisamente fertile eadatto alla produzione agricola intensiva.Infatti, oltre ad una capacità del suolo elevata(classi 1-2-3), durante tutto il suo percorso ilcorridoio Mincio-Oglio attraversa terreniomogenei, con concentrazioni di CO compresetra l’1 e il 2%; dal punto di vista dellaprotezione nei confronti delle acquesotterranee, il suolo è caratterizzato da unacapacità piuttosto elevata, mentre in terminiclassificazione in classi idrologiche, il corridoiosi diversifica notevolmente: il trattooccidentale rientra inizialmente in classe C(runoff potenziale moderatamente alto) perpoi passare in modo alternato in classe D(runoff alto) e in classe B (runoffmoderatamente basso).Pressione antropicaAnche a causa della limitata estensione, ilterritorio in esame presenta paesaggiscarsamente antropizzati in quanto immersi inuna matrice agricola che domina il contestocircostante. L’urbanizzazione risulta modesta egli unici elementi di frammentazione sonorappresentati dalle strade locali cheattraversano il corridoio trasversalmente.Inoltre il corridoio non ospita al suo internoalcuna area industriale, mentre le uniche areeproduttive sono rappresentate da insediamentiagricoli. Dal punto di vista dei carichi civili eindustriali, il corridoio si caratterizza per tuttoil suo percorso da valori tutto sommatomodesti, sempre compresi tra 60 e 180 t/annodi azoto.Sistema agro-zootecnicoAll’interno del corridoio si nota una discreta varietà di colture anche se quella principale risulta il mais. In misuraminore si ritrovano piante industriali e legumi secchi, coltivazioni orticole, foraggere e altri cereali. Non siindividuano boschi e colture arboree. Il carico zootecnico esercitato sul territorio in esame risulta costante per tuttoil percorso del corridoio, con valori compresi tra 80 e 170 kg per ha di SAU.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRValorizzazione degli ambienti acquatici CP 6Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FP 2EP 7EP 3214A214A39


Corridoio 26 – Corridoio Nord MantovaCorridoio 26 – Corridoio Nord MantovaTratto settentrionalePriorità di intervento: MEDIACaratteristiche pedologicheIl corridoio 26 risulta ad elevata fertilità eadatto a coltivazioni agricole intensive. Infatti,oltre ad una capacità del suolo di classeelevata, durante tutto il suo percorso ilcorridoio Nord Mantova è caratterizzato dabuone concentrazioni di carbonio organico,rendendo il terreno potenzialmente moltoproduttivo nonostante una certa variabilità intermini di capacità protettiva nei confrontidelle acque sotterranee (alternando zone acapacità elevate e zone a capacità bassa) e intermini di classificazione in gruppi idrologici, incui il corridoio viene di fatto suddiviso in dueparti: la parte occidentale a basso runoffpotenziale (classe A) e la parte orientale conrunoff moderatamente alto.Pressione antropicaIl corridoio si sviluppa in corrispondenza di unterritorio scarsamente antropizzato, in cuipredomina una matrice di tipo agricolo.L’urbanizzazione risulta modesta e i centriabitati sono localizzati al di fuori del corridoio.Gli unici elementi di frammentazione sonorappresentati dalle infrastrutture lineari cheattraversano il corridoio trasversalmente.Inoltre si può notare come il corridoio nonospiti al suo interno alcuna area industriale adeccezione della porzione più occidentale.Dal punto di vista dei carichi civili e industriali,il corridoio si caratterizza per valori contenuti,inferiori a 60 t/anno di azoto, anche se neltratto centrale sono rilevabili carichileggermente superiori.Il corridoio 26 della RER si sviluppa in direzione Est-Ovest, collegando la porzione centrale delMincio con la pianura veneta, in Provincia di Verona. Per tutto il suo percorso (dai pressi diGoito a Castiglione Mantovano) risulta a bassa o moderata antropizzazione. Il territorio ècaratterizzato dal paesaggio tipico della pianura mantovana che presenta aree di grande pregionaturalistico (particolarmente importanti per l’avifauna acquatica nidificante e migratoria, perl’ittiofauna e per l’erpetofauna), inserite in un contesto dominato dalla matrice agricola ecompenetrato da una fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo che svolge in termini diconnessione ecologica. La porzione Ovest del corridoio è compresa entro i confini del Parco delMincio.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del MincioHabitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoDal punto di vista agricolo il corridoio si diversifica essenzialmente in due tratti: nel primo, quello occidentale,prevalgono colture a foraggere; nel secondo, quello orientale, predominano le coltivazioni a mais. Sono altresìpresenti particelle a riso, legumi e cereali. Il carico zootecnico su base comunale risulta piuttosto alto dovuto adallevamenti bovini e suini: il primo tratto presenta valori compresi tra 170 e 250 kg per ha di SAU, mentre il trattocentrale e terminale sono caratterizzati da valori che superano i 250 kg per ha di SAU.Corridoi terrestri ricadenti completamente in ZVNCriticità ed elementi di pregioTutto il corridoio è caratterizzato da un’intensa attività agricola e ricadecompletamente all’interno delle Zone Vulnerabili da Nitrati.Nonostante l’assenza di SIC e ZPS, l’individuazione del corridoio 26nell’ambito della RER è dovuta alla significativa rilevanza in termini diconnessione ecologica, in quanto via di collegamento da e versoelementi primari importanti e già tutelati dall’istituzione di parchi eAree Natura 2000, ossia il Parco del Mincio, il SIC/ZPS Bosco Fontana eil SIC Ansa e Valli del Mincio.Gli unici elementi di criticità sono rappresentati dalle arterie viarie localipresenti sul territorio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl territorio risulta a forte connotazione agricola ed è caratterizzatoda una fitta rete irrigua, di cui l’elemento più importante è il CanaleScaricatore del Mincio.Occorre pertanto agire sia sull’ecomosaico agricolo conservando glielementi di diversificazione ambientale già presenti e creando nuoviambienti di rifugio per la fauna, sia sui corpi idrici con misure volte anaturalizzare i contesti ripariali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7Valorizzazione degli ambienti acquatici CP 6Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 2EP 7EP 3214F 216A214A214AEP 8 214G 216221 223 226<strong>40</strong>


Corridoio 27 – Fiume SecchiaCorridoio 27 – Fiume SecchiaPriorità di intervento: MEDIA Il corridoio 27 si sviluppa in direzione Sud-Nord collegando la pianura emiliana con quellapadana e quindi con la golena del Fiume Po. Il tratto iniziale del corridoio ricade nella partecentrale dell’Oltrepò Mantovano e non presenta elementi di spicco dal punto di vistanaturalistico. Proseguendo lungo il corso d’acqua si arriva rapidamente alla zona interessatadalla confluenza dei fiumi Mincio, Po e Secchia, la quale rappresenta, grazie alla presenza diaree umide, il tratto più significativo per l’avifauna acquatica nidificante, svernante emigratoria,per l’erpetofauna e per l’entomofauna, nonché per la flora palustre. Le aree in questo contestosono a prevalente destinazione agricola e presentano una fitta rete irrigua, importante per ilruolo di connessione ecologica che svolge in un contesto altrimenti banalizzato.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco Golene Foce SecchiaHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 27 ricade quasi completamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati.L’individuazione del corridoio 27 nell’ambito della RER è dovuta allacorrispondenza con il Fiume Secchia, importante via di spostamentoper la fauna fino alla confluenza con il Po.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta una forte connotazione agricola con un'ampiadiversificazione delle colture e un ambiente diversificato di alto valorenaturalistico-ecologico (presenza del PLIS Golena foce del FiumeSecchia).Gli interventi devono pertanto favorire la conservazione di questecaratteristiche e al contempo limitare l’espansione delle areeantropizzate (ad oggi molto limitate) non solo all’interno del corridoioecologico, ma anche nelle aree limitrofe esterne.Inoltre è opportuno promuovere misure per il miglioramento dei corpiidrici e delle loro fasce ripariali, in riferimento al Fiume Secchia.Caratteristiche pedologicheIl corridoio 27 risulta ad elevata fertilità, adeccezione dei suoli occupati dall’alveo delSecchia. Infatti oltre ad una capacità del suolodi classe elevata (classe 1-2 di LCC), presentaun livello di carbonio organico moderato fino altratto centrale del corridoio ecologico, mentrenel tratto a nord le aree a concentrazione diCO nel suolo ridotta e quelle a concentrazionemoderata si equivalgono, rendendo il terrenomediamente produttivo. Il suolo è inoltrecaratterizzato da una ricca variabilità intermini di protezione nei confronti delle acquesotterranee, con valori bassi e moderati neltratto iniziale, mentre nel tratto centralediventano più elevati. Tutto il trattomeridionale e centrale è caratterizzato da unrunoff moderatamente basso, anche se nonmancano limitate aree a runoffmoderatamente alto e alto; il trattosettentrionale, è invece caratterizzato in buonaparte da runoff potenziale basso.Pressione antropicaIl territorio in esame non presenta paesaggiantropizzati in quanto è inserito in un contestoquasi totalmente agricolo. La matrice urbana èinfatti molto limitata a pochi e piccoli centriurbani, mentre le infrastrutture lineari sonopresenti, ma non sono tali da comprometterela continuità ecologica del corridoio. Aconferma di ciò, dalla carta dell’uso del suolosi può notare che il corridoio non ospita alcunaarea industriale al suo interno. Le uniche areedi pressione sono rappresentate da piccoli manumerosi insediamenti produttivi agricoli,disposti in modo diffuso lungo tutta la fasciaadiacente il Fiume Secchia. Dal punto di vistadei carichi civili e industriali, tutto il corridoio ècaratterizzato da valori ridotti, sempre inferioria 60 t/anno di azoto.Sistema agro-zootecnicoIl territorio è permeato da una fitta matrice agricola in cui si inseriscono campi coltivati a foraggere, mais, legumi ealtri cereali, coltivazioni orticole, frutticole e, nel tratto terminale, qualche area boscata. Il carico zootecnico su basecomunale è abbastanza alto fino a metà percorso con valori compresi tra 170 e 250 kg per ha di SAU, mentre dametà corridoio fino alla confluenza con il Po, il carico assume valori leggermente inferiori, compresi tra 80 e 170 kgdi SAU.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7EP 6214F 216A214F214A125AEP 8 214G 216221 223 22641


Corridoio 28 – Dorsale Verde Nord MilanoCorridoio 28 – Dorsale Verde Nord MilanoCorridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNTratto moderatamente urbanizzatoPriorità di intervento: ALTAIl corridoio si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando il tratto iniziale del Fiume Ticino conl’Adda, intersecando trasversalmente altri corsi d’acqua. Il tratto occidentale ricade in un’areacaratterizzata dall’influenza del Parco regionale della Valle del Ticino, con ambienti di greto,fasce boscate, aree agricole di notevole valore naturalistico. Proseguendo verso Estl’urbanizzazione aumenta, anche se il corridoio tocca svariate aree protette e ambienti naturali.Il tratto centrale risulta ad elevata urbanizzazione, pertanto la caratterizzazione è rimandataalla scheda successiva. Una volta superato il Lambro si entra nel tratto orientale, dove lapianura milanese incontra i primi rilievi brianzoli: si individuano alcune zone ad elevatanaturalità in cui sono presenti aree agricole e parzialmente boscate, nonché numerosi fontanili,anche se il principale elemento di naturalità è rappresentato dalla connessione con il FiumeAdda.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco lombardo della Valle del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano, Parcodell'Adda Nord.Riserve Regionali: Bosco W.W.F. VanzagoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco delle Rogge, Parco del Roccolo, Parco dei ColliBriantei, Parco del Rio ValloneSiti di Importanza Comunitaria: Bosco di Vanzago (IT2050006)Zone di Protezione Speciale: Boschi del Ticino (IT2080301), Bosco di Vanzago (IT2050006)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, solamente alcuni habitat sensibili agli apporti di nutrienti ricadono ancheall’interno della ZVN: il 3150, il 3260 e il 9190.Criticità ed elementi di pregioCon riferimento al tratto occidentale e orientale, l’individuazione delcorridoio 28 nell’ambito della RER è dovuta, oltre alla presenza dinumerose aree protette (tra le quali il SIC Bosco di Vanzago e svariatiPLIS), anche all’importanza che ha questa striscia di territorio dal puntodi vista di connessione ecologica, in quanto rappresenta la via dicollegamento tra il Fiume Ticino e l’Adda, passando per significativicorsi d’acqua.La criticità più significativa è legata all’antropizzazione del territorio e aingenti carichi civili e industriali, dovuti alla presenza di nuclei abitati disignificative dimensioni.Orientamenti e indirizzi prioritariIn generale il tratto presenta un’antropizzazione diffusa ed ècaratterizzato da limitate aree agricole, che comunque possonorappresentare opportunità importanti nell’ambito di riqualificazioneecologica, rinforzando la struttura ecologica delle stesse.Nelle aree boscate presenti occorre invece privilegiare interventi epratiche che sviluppino o creino nuovi elementi ecologici valorizzandoil loro “effetto barriera” nei confronti delle zone urbanizzate.Caratteristiche pedologicheIl corridoio 28 risulta essere a fertilitàmoderata, adatto solo parzialmente acoltivazioni agricole di tipo intensivo. È infatticaratterizzato solo nel suo tratto occidentale eorientale da capacità del suolo tali dapermettere lo sviluppo agricolo; inoltre anchela concentrazione di carbonio organico risultamoderata considerando il corridoio nella suainterezza. I suoli sono anche diversificati dalpunto di vista della capacità di protezione neiconfronti delle acque sotterranee, con classebassa/moderata nel tratto orientale emoderata/elevata nel tratto occidentale,mentre per quanto concerne la classificazionein gruppi idrologici il tratto occidentale risultaa classe B, runoff moderatamente basso, e iltratto orientale è in classe D, runoff alto.Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggidensamente antropizzati e immersi in una fittamatrice urbana che lascia comunque qualchespazio ad ambienti naturalizzati. Inoltre, larete di infrastrutture lineari è molto sviluppatae ciò crea problemi di frammentazione per lacontinuità ecologica. Dalla carta dell’uso delsuolo si può notare che nel tratto iniziale eterminale si individuano molte aree industriali(anche se meno concentrate del trattocentrale), alcune di notevoli dimensioni.Dal punto di vista dei carichi civili edindustriali, il corridoio presenta carichi ridottinel tratto orientale e occidentale.Sistema agro-zootecnicoIl tratto iniziale si contraddistingue per una generale assenza di campi agricoli, in quanto il territorio parte del Parcodel Ticino presenta significative aree boscate. Procedendo verso est, si incontrano zone agricole coltivateessenzialmente a mais, foraggere e altri cereali. Oltre il Lambro, le coltivazioni più rappresentative sono costituitesempre da mais, foraggere e altri cereali. Tutto l’intero corridoio è essenzialmente caratterizzato da bassi valori dicarico zootecnico, sempre inferiori a 80 kg per ha di SAU, ad eccezione del primo tratto (>3<strong>40</strong> kg per ha di SAU).Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 6 216BCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1EP 7214F 216A214AEP 8 214G 216221 223 22642


Corridoio 28 – Dorsale Verde Nord MilanoTratto intensamente urbanizzatoPriorità di intervento: ALTACaratteristiche pedologicheIn riferimento al solo tratto centrale, ilcorridoio 28 risulta essere a fertilità scarsa,con suoli poco adatti a coltivazioni, in quantooccupato da significative aree urbanizzate.Inoltre anche la concentrazione di carbonioorganico risulta moderata considerando ilcorridoio nella sua interezza. I suoli sonoanche diversificati per quanto riguarda lacapacità di protezione nei confronti delle acquesotterranee, con classe bassa/moderata,mentre dal punto di vista della classificazionein gruppi idrologici il tratto centrale risulta aclasse B, runoff moderatamente basso.Pressione antropicaIl territorio in esame presenta paesaggidensamente antropizzati e immersi in una fittamatrice urbana che lascia comunque qualchespazio ad ambienti naturalizzati. Inoltre, larete di infrastrutture lineari è molto sviluppatae ciò crea problemi di frammentazione per lacontinuità ecologica. Dalla carta dell’uso delsuolo si può notare che il corridoio ospita alsuo interno un numero ingente di areeindustriali, anche di notevoli dimensioni.Queste ultime sono localizzate soprattutto neltratto corrispondente alla zona Nord di Milano.Dal punto di vista dei carichi civili edindustriali, il corridoio presenta carichi elevati(tra 180 e 450 t/anno di azoto).Il corridoio si sviluppa in direzione Ovest-Est, collegando il tratto iniziale del Fiume Ticino conl’Adda e lungo il suo tragitto interseca trasversalmente altri corsi d’acqua. La caratterizzazionedella scheda riguarda il tratto centrale, quello più densamente urbanizzato. Oltre ad essereattraversato da corsi d’acqua naturali quali, il Fiume Olona, il Torrente Lura, il Seveso e ilFiume Lambro, questo tratto è anche caratterizzato da corsi d’acqua artificiali tra cui il Canalesecondario Villoresi. Nel tratto centrale i pochi ambienti naturali presenti sono costituiti perlopiùda lembi di campi agricoli ricchi di prati stabili, siepi, boschetti e filari, in quanto tutta l’area èpermeata da una fitta matrice urbana e da una rete di infrastrutture lineari che neframmentano la continuità ecologica.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Agricolo Sud Milano, Parco delle Groane, Parco Nord Milano, Parco dellaValle del LambroParchi Naturali: Parco Naturale delle Groane, Parco Naturale della Valle del LambroParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Basso Olona, Parco del Grugnotorto-Villoresi, Parco della Brianza Centrale nel Comune di Seregno.Habitat di interesse comunitario e ZVN-Sistema agro-zootecnicoIl tratto centrale è caratterizzato da poche aree agricole coltivate essenzialmente a mais, foraggere e altri cereali. Ilresto del territorio è dominato da una fitta matrice urbanizzata. Tutto l’intero corridoio è essenzialmentecaratterizzato da bassi valori di carico zootecnico, sempre inferiori a 80 kg per ha di SAU, ad eccezione delle zone diconnessione con il corridoio Ovest Milano e con il corridoio del Fiume Lambro con carichi leggermente più elevati.Corridoi terrestri ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioCon riferimento al tratto centrale, l’individuazione del corridoio 28nell’ambito della RER è dovuta, oltre alla presenza di numerose areeprotette (tra cui il Parco delle Groane), anche all’importanza che haquesta striscia di territorio dal punto di vista di connessione ecologica,in quanto rappresenta la via di collegamento tra il Fiume Ticino el’Adda, passando per altri importanti corsi d’acqua (Canale secondarioVilloresi, Torrente Lura, Seveso e Lambro).La criticità più significativa è legata all’antropizzazione del territoriodovuta alla presenza di un grosso centro urbano come Milano che,assieme a carichi civili e industriali ingenti, compromettono lafunzionalità ecologica del corridoio.Orientamenti e indirizzi prioritariIl tratto presenta un’alta antropizzazione ed è caratterizzato dalimitate aree agricole, che comunque possono rappresentareopportunità importanti nell’ambito di riqualificazione ecologica,rinforzando la struttura ecologica delle stesse.Nelle aree boscate presenti occorre invece privilegiare interventi epratiche che sviluppino o creino nuovi elementi ecologici valorizzandoil loro “effetto barriera” nei confronti delle zone urbanizzate.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione dei canali artificiali CP 1Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessionePratiche da adottare negli ambiti agricolia favore della rete ecologicaCP 2CP 3CP 4CP 5CP 7EI 1214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1EP 3214F 216A214AEP 4 214EP 5 21443


Corridoio 29 – Fiume BremboCorridoio 29 – Fiume BremboPriorità di intervento: MEDIA Il corridoio 29 si sviluppa in direzione Nord-Sud, collegando la Val Brembana con il Fiume Addae, considerando la porzione di fiume ricadente all’interno dell’ambito di pianura, l’interoterritorio risulta ad alta antropizzazione. Le aree della parte più settentrionale sono ricoperteprevalentemente da boschi sia di latifoglie che di conifere, mentre le aree a prateria sonopresenti a bassa quota con elementi di rilevante interesse naturalistico. Invece i fondovallesono affetti da urbanizzazione diffusa, con evidente tendenza al cosiddetto “sprawl”.Scendendo più a Sud il paesaggio diventa più collinare ed è caratterizzato da boschi dilatifoglie, pareti rocciose, sorgenti, torrenti e corsi d’acqua temporanei, prati e mosaici agricoli.Il tratto più meridionale del corridoio risulta caratterizzato da uno stato di conservazione nonottimale, nonostante la presenza di ambienti naturali pregevoli e diversificati.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco dei Colli di Bergamo, Parco dell'Adda NordParchi Naturali: Parco Naturale dell'Adda NordParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del basso corso del Fiume Brembo, P.L.I.S.della Gera d'AddaHabitat di interesse comunitario e ZVN-Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 29 ricade solo parzialmente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati.L’individuazione nell’ambito della RER è dovuta principalmente allacorrispondenza con il Fiume Brembo, elemento importante per il ruolodi connessione ecologica e per numerose specie ittiche, ornitiche efloristiche, anche endemiche.La criticità più significativa è l’elevata antropizzazione dei territoricircostanti.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio è caratterizzato da esigue aree agricole, non utilizzabili daun’agricoltura professionale.Di conseguenza è opportuno concentrare gli sforzi soprattutto sullearee verdi presenti al fine di conservarle e potenziarle dal punto divista ecologico, creando una sorta di filtro naturale tra l’urbanizzatoe il Fiume Brembo, potenziale oggetto di riqualifica dal punto di vistaambientale ed ecologico.Caratteristiche pedologicheIl suolo risulta poco fertile, in quantocaratterizzato in buona parte da ambitiurbanizzati. Infatti in base alla capacità d’usodel suolo, risultano predominanti i suoli inclasse non molto elevata (LCC 3). Laconcentrazione del carbonio organico risultamoderata (1-2%), mentre la capacitàprotettiva nei confronti delle acque sotterraneeè bassa nel tratto centrale e moderata neltratto meridionale. Infine in termini diclassificazione in gruppi idrologici il trattocentrale è caratterizzato da terreniappartenenti alla classe B (runoffmoderatamente basso), mentre il tratto piùmeridionale i terreni a classe B lascianoprogressivamente il posto a quelli in classe A(runoff basso).Pressione antropicaIl territorio in esame presenta inizialmente uncontesto relativamente poco urbanizzato ecaratterizzato ancora da elementi disignificativa importanza naturalistica. Manmano che si scende lungo la valle del FiumeBrembo aumenta l’antropizzazione: è evidentela matrice urbana e le numerose infrastrutturelineari che “tagliano” il corridoio,determinando una consistenteframmentazione degli ecosistemi locali.Nonostante ciò, non sussistono zonepesantemente caratterizzate da areeindustriali. Queste ultime sono distribuite inmodo omogeneo lungo tutta la fascia delFiume Brembo. Dal punto di vista dei carichicivili e industriali, il corridoio nel suo trattosettentrionale presenta valori bassi (inferiori a60 t/anno di azoto), mentre il tratto centrale emeridionale evidenziano invece una variabilitàpiù alta con valori talvolta superiori alle 450t/anno di azoto.Sistema agro-zootecnicoIl corridoio si caratterizza nel tratto settentrionale per la presenza di zone boscate e la pressoché totale assenza diaree coltivate. Il tratto centrale lascia posto ad alcuni terreni coltivati a foraggere e cereali, mentre il trattomeridionale si caratterizza per il maggior numero di particelle agricole destinate alla coltivazione di mais eforaggere. Il carico zootecnico risulta relativamente basso/moderato su quasi tutto il percorso (tra 0 e 170 kg perha di SAU).Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliPratiche da adottare negli ambitiagricoli a favore della rete ecologicaCI 6EI 1EI 2216B214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214AEP 8 214G 216221 223 22644

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