Per ogni intervento e pratica di gestione sono stati individuati specifici indicatori per il monitoraggio ambientale,descritti in relazione al capitolo 7.6. Di seguito sono riportati misure e rispettivi indicatori di monitoraggio.Indicatori di monitoraggioInterventi o praticheInterventi intrapresi per migliorare la connessione ecologica FI 1 / EI 1 / EI 3Pratiche intraprese a tutela degli ecosistemi EP 1 / EP 2 / EP 3 / EP 4 / EP 5 / EP 6Numero di interventi a favore della fauna selvatica terrestre EI 1 / EI 4Pratiche agricole a favore della fauna selvatica terrestre EP 7 / EP 8 / EP 9 / EP 10Numero di interventi a favore della fauna ittica CI 1 / CI 2 / CI 3 / CI 4 / CI 5 / CI 6Pratiche ittiocompatibili CP 1 / CP 2 / CP 3 / CP 4 / CP 5 / CP 6 / CP 7Diversità colturale EP 3Numero di ambienti/habitat naturali FI 1 / FP 1 / EI 2 – EI 3 – EP 8Superficie occupata da habitat naturali FI 1 – FP 1 – EI 2 – EI 3 – EP 8Lunghezza elementi lineari (siepi, filari, margini erbacei…) FP 1 – EI 1Continuità degli habitat naturali e seminaturali CI 5 – CI 6 – FI 1 – FP 1 – FP 2 – EI 1Copertura boschiva FI 1 – EP 11Biodiversità specie erbacee FI 1 – FP 1 – FP 2 – EI 3 – EP 8Pratiche agricole intraprese per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci EP 1 – EP 2 – EP 5Interventi intrapresi per ridurre l’emissione di nutrienti di origineagricolaPratiche agricole intraprese per ridurre l’emissione di nutrienti diorigine agricolaLunghezza e profondità media delle fasce tampone lungo i corsid’acquaFI 1 / EI 2EP 4FI 1 / FP 1Continuità delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua FI 1 / FP 1 / FP 24
Corridoio 01 – Fiume TicinoCorridoio 01 – Fiume TicinoTratto settentrionalePriorità di intervento: MEDIAIl corridoio 1 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal basso Lago Maggiore fino al FiumePo e costituisce prevalentemente una via a bassa o moderata antropizzazione, tranne in alcunibrevissimi tratti a ridosso delle zone più urbanizzate. Il tratto settentrionale ricade in un’areacollinare morenica ed è caratterizzato da particolari biotopi ricchi di specie ittiche di pregio, daaree umide di importanza internazionale (Palude Brabbia) e da nuclei di boschi maturi dilatifoglie di significative superfici, nonché da lembi di ambienti agricoli con prati stabili, siepi,boschetti e filari. La porzione meridionale del tratto è arricchita dalla presenza di vaste aree abrughiera.Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 1 ricade quasi interamente all’interno delle Zone Vulnerabilida Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale), l’attivitàagricola è più rilevante nel settore meridionale.L’individuazione del corridoio nell’ambito della RER è dovuta, oltre allapresenza di numerose aree protette e tutelate (tra cui SIC e ZPS),anche alla corrispondenza con il Fiume Ticino.Caratteristiche pedologicheIl suolo risulta moderatamente fertile, inquanto accanto a terreni molto idonei adattività agricola, si identificano suoli con valoriLCC bassi. Il tratto settentrionale èmoderatamente ricco di carbonio organico, conaree caratterizzate per la gran parte da valoriinferiori al 2% e secondariamente da valoricompresi tra il 3 e 4%. La capacità protettivanei confronti delle acque sotterranee neiprimissimi chilometri a Nord risultamoderata/bassa, per poi divenire bassa. Perquanto riguarda la classificazione del corridoioin gruppi idrologici, il territorio è caratterizzatoda una classe moderata di runoff (classi B eC).Pressione antropicaLa parte settentrionale del corridoio risultadominata da una matrice urbana diffusa, conelementi di significativa pressione antropica,come l’aeroporto di Malpensa, e una reteviaria molto fitta e sviluppata che neframmentano la continuità ecologica. Il trattocostituisce di fatto una striscia di elevatanaturalità, in prossimità delle sponde fluviali, acontatto con ambiti fortemente antropizzati.Il corridoio non presenta al suo internosignificative superfici destinate ad usoindustriale; dal punto di vista dei carichi civili eindustriali si caratterizza per valori su basecomunale inferiori a 180 t/anno di azoto.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco Lombardo della Valle del TicinoParchi Naturali: Parco Naturale della Valle del TicinoMonumenti naturali: Preia Buia (nelle immediate vicinanze del tratto iniziale del corridoio)Siti di Importanza Comunitaria: Palude Bruschera (IT2010015), Sorgenti del Rio Capricciosa(IT2010009), Brughiera del Vigano (IT2010010), Ansa di Castelnovate (IT2010013), Brughieradel Dosso (IT2010012), Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate (IT2010014),Boschi della Fagiana (IT2050005)Zone di Protezione Speciale: Canneti del Lago Maggiore (IT2010502), Boschi del Ticino(IT2080301)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, tutti gli habitat sensibili agli apporti di nutrienti (3130, 3260, <strong>40</strong>30,6210*, 6220*, 6410, 9190) ricadono all’interno della ZVN, tranne il 3150 (Laghi eutroficinaturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition).Sistema agro-zootecnicoIl corridoio si caratterizza a Nord per la presenza prevalente di aree boscate. In questo tratto sono altresì presentisporadiche particelle coltivate a foraggere. Verso la fine del tratto la situazione rimane pressoché invariata, con unacomponente boscata dominante sui terreni agricoli, sebbene questi ultimi risultino percentualmente maggioririspetto al tratto più settentrionale: le colture sono a foraggere e mais, con qualche campo a riso. Il caricozootecnico esercitato sul territorio in esame risulta per quasi tutto il corridoio inferiore a 170 kg per ha di SAU.Le criticità riguardano essenzialmente l’antropizzazione del territoriocircostante che minaccia le numerose aree boscate presenti.Orientamenti e indirizzi prioritariIl corridoio presenta un alto valore naturalistico-ecologico, il trattosettentrionale è caratterizzato dalla presenza di boschi e areenaturaliformi, mentre l’agricoltura svolge un ruolo marginale.Rilevante è comunque la presenza di un’importante rete artificialeche si origina dal Fiume Ticino.Il tratto in esame è altresì “assediato” dall’antropizzazione diffusadelle aree circostanti, pertanto occorre privilegiare interventi epratiche che sviluppino o creino elementi ecologici di pregio nellearee agricole valorizzando il loro “effetto barriera” nei confronti dellezone urbanizzate esterne al corridoio.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRRiqualificazione di canali artificiali emiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCP 1CP 2CP 3CP 4CP 5CP 7CI 1CI 2CI 3CI 4Valorizzazione degli ambienti acquatici CI 5Creazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneEI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1214F 216A214F5