INDAGINE BOTANICO-VEGETAZIONALE IN ... - Comune di Osimo
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Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN071/7223497 337/498237 e-mail francesca.manoni@alice.it<strong><strong>IN</strong>DAG<strong>IN</strong>E</strong> <strong>BOTANICO</strong>-<strong>VEGETAZIONALE</strong><strong>IN</strong> ZONA MONTICELLI DI VIA PIGNOCCOAD OSIMO PER UNA VARIANTEURBANISTICA DEL P. R. G.COMMITTENTI: Giampieri Sergio, Serpilli M. Rita, Picchio Mario, SerpilliGabriella, Leonar<strong>di</strong> Daniela, Leonar<strong>di</strong> Marzia e Leonar<strong>di</strong> Sandro<strong>Osimo</strong>, 20 aprile 2009
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itPremessaSu incarico dei signori Giampieri Sergio, Serpilli M. Rita, Picchio Mario, SerpilliGabriella, Leonar<strong>di</strong> Daniela, Leonar<strong>di</strong> Marzia e Leonar<strong>di</strong> Sandro, la sottoscrittaFrancesca Manoni iscritta all’or<strong>di</strong>ne dei dott. Agronomi e dott. Forestali dellaprovincia <strong>di</strong> Ancona al n. 203, ha effettuato una indagine relativa alle caratteristichebotanico- vegetazionali dell’area denominata Monticello e localizzata lungo viaPignocco ad <strong>Osimo</strong>, oggetto <strong>di</strong> variante del P. R. G. comunale.Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto me<strong>di</strong>ante indagine conoscitiva della componente botanicadel luogo ponendo attenzione alla valenza ecologica e paesaggistica delle formazionivegetali presenti anche in relazione alla normativa vigente.Per la elaborazione della presente relazione i dati acquisiti con indagine spe<strong>di</strong>tiva insitu sono stati integrati con i dati reperibili in bibliografia.Di seguito sono descritte le caratteristiche vegetazionali e paesaggistiche rilevate,evidenziando eventuali criticità e suggerendo i possibili interventi <strong>di</strong> mitigazione.Descrizione dei luoghi:a. Inquadramento bioclimatico e vegetazione potenzialeL’area in oggetto è posta al limite dell’e<strong>di</strong>ficato extraurbano del comune <strong>di</strong> <strong>Osimo</strong>nel versante nord, in località denominata Monticello situata lungo via Pignocco.L’andamento del terreno si presenta collinare con pendenze me<strong>di</strong>e che degradanofino al fondovalle dove scorre il Fosso <strong>di</strong> Offagna.Le componenti vegetali presenti nella zona sono quelle tipiche del paesaggio agrario:filari, alberature poderali, alberi singoli, siepi miste, vegetazione dei fossi, dovel’azione dell’uomo ha fortemente influenzato il potenziale naturale determinando laconfigurazione dell’attuale paesaggio agrario.Dal punto <strong>di</strong> vista climatico l’area rientra nel Macroclima “subme<strong>di</strong>terraneo”, PianoBioclimatico “Mesotemperato superiore”, ombrotipo “Umido inferiore”, termotipo“mesotemperato inferiore”.2
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itIn base alla me<strong>di</strong>a trentennale <strong>di</strong> riferimento 1961-1990, la temperatura me<strong>di</strong>a delmese più freddo, gennaio, si attesta a +5,5 °C; quella dei mesi più cal<strong>di</strong>, luglio eagosto, è <strong>di</strong> +22,5 °C.Le precipitazioni me<strong>di</strong>e annue si aggirano tra i 650 e i 700 mm, <strong>di</strong>stribuiteme<strong>di</strong>amente in 86 giorni, e presentano minimi relativi in inverno, primavera e a<strong>di</strong>nizio estate e moderati picchi in estate inoltrata ed autunno; pertanto, seguendo laclassificazione bioclimatica del Pavari (De Philippis 1937), l’area rientra nelLauretum-sottozona me<strong>di</strong>a II Tipo. Tale tipologia è caratterizzata da siccità estiva etemperatura me<strong>di</strong>a annua compresa tra 14 e 18°C. La sottozona me<strong>di</strong>a presentatemperatura del mese più freddo maggiore <strong>di</strong> 5°C e la me<strong>di</strong>a dei minimi maggiore <strong>di</strong>– 7°C. Questo sistema <strong>di</strong> classificazione bioclimatica ha lo scopo <strong>di</strong> identificare ifattori che presiedono alla <strong>di</strong>stribuzione geografica delle specie e delle formazionivegetali, le cui aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione sono primariamente legate alle con<strong>di</strong>zioniclimatiche attuali.La vegetazione caratteristica del Lauretum è quella della macchia me<strong>di</strong>terranea edella foresta me<strong>di</strong>terranea sempreverde. Fra le piante arboree queste sottozoneospitano il leccio, il cerro, la roverella, il carpino, l’olmo, aceri, ontano, pinodomestico, pino marittimo, pino d'Aleppo, cipressi ecc.Facendo riferimento alla classificazione fitoclimatica della Regione, la zona risultainserita nel piano bioclimatico basso collinare caratterizzato da formazioni aprevalenza <strong>di</strong> caducifoglie termofile a dominanza <strong>di</strong> roverella (Quercus pubescens) ecerro (Quercus cerris) dell’or<strong>di</strong>ne Quercetalia pubescenti-petraeae, serie collinare,termofila, neutro basofila della roverella (Roso sempervirentis-Querceto pubescentissigmetum) associazione Senecio erucifolii-inuletum viscosae (Bion<strong>di</strong> & Allegrezza1996) dominata dal senecione con presenza <strong>di</strong> gramigna comune (Agropyron repens)e cardo italico (Cirsium arvense).b. Il sistema del verde esistenteLa flora e la fauna <strong>di</strong> un territorio sono sottoposte inevitabilmente alle pressioniesercitate dall’uomo e quin<strong>di</strong> soggette a mutamenti tanto <strong>di</strong> tipo qualitativo, intesa3
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itcome l’impoverimento della varietà delle specie presenti, quanto <strong>di</strong> tipo quantitativo,come la riduzione numerica degli esemplari o come la restrizione degli areali <strong>di</strong>permanenza.Poiché la zona in esame è collocata ai margini tra un’area residenziale extra-urbana eun’area agricola, per semplicità espositiva, la flora presente attualmente in situ si puòraggruppare in due categorie: la prima costituita da essenze prevalentementeornamentali, relativa alle pertinenze dei tre e<strong>di</strong>fici già esistenti e per la maggior parteproveniente da vivaio.La seconda relativa all’area agricola, è costituita prevalentemente da flora spontanea,ortaggi e fruttiferi. Da questo punto <strong>di</strong> vista, l’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si puòsud<strong>di</strong>videre anche fisicamente in due porzioni <strong>di</strong> cui viene denominata A quellaattualmente classificata residenziale extraurbana e viene in<strong>di</strong>cata come area B quellarestante, corrispondente ad una superficie <strong>di</strong> terreno ad uso agricolo, nella gran partedestinato alla produzione <strong>di</strong> colture annuali in rotazione, in parte ad orti familiari e inparte lasciata incolta.Nella porzione denominata A si evidenzia l’area a verde privato attraversata da viaPignocco. Nella carta allegata è stato riportato il rilievo puntuale delle essenzevegetali presenti tra cui si evidenziano le seguenti specie appartenenti all’elencocontenuto nella Legge Regionale n. 6/2005 delle specie protette e all’elenco T1 del P.R. G. comunale: Acer campestre, Cercis siliquastrum, Morus alba, Cupressussempervirens sia come esemplare isolato che <strong>di</strong> siepe.Per essi vale quanto previsto dalla normativa vigente e cioè sono protetti gli alberi adalto fusto, isolati, in filare od a gruppi appartenenti alle specie suddette. Laprotezione si applica anche agli alberi messi a <strong>di</strong>mora a fini <strong>di</strong> compensazione,in<strong>di</strong>pendentemente dalle loro <strong>di</strong>mensioni, ma nel caso <strong>di</strong> alberi ad alto fusto nonsecolari tale protezione non si applica alle varietà ornamentali, quali ibri<strong>di</strong> e cultivar.Le altre essenze in<strong>di</strong>viduate sono: Pioppo nero (Populus nigra), Fruttiferi (Prunusspp.), Alloro (Laurus nobilis), Olivo (Olea europaea), Palma (Phoenix sp.), Palma(Livistona sp.), Fico ( Ficus carica ), Pitosforo (Pittosporum tobira), Pino marittimo(Pinus pinaster), Cedro dell’atlante (Cedrus atlantica), Acacia (Robiniapseudoacacia), Magnolia (Magnolia gran<strong>di</strong>flora). Tutti appartenenti a specie4
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itornamentali e /o coltivate, provenienti da vivaio; oppure si tratta <strong>di</strong> essenze arboreeinfestanti come l’Acacia.Pertanto si rileva che gli esemplari sottoposti a tutela in<strong>di</strong>viduati sono l’ Acercampestre, Cercis siliquastrum, Morus alba, e i Cupressus sempervirens.La porzione denominata B è costituita da una superficie <strong>di</strong> terreno ad uso agricolodelimitata a nord da una strada ad uso locale, in parte coltivata ad orto, in partelasciata incolta e in parte destinata alle coltivazioni erbacee a ciclo annuale.Nella superficie ortiva sono stati identificati un esemplare <strong>di</strong> albicocco (Prunusarmeniaca), tre peschi alberi <strong>di</strong> pesco (Prunus persica) e una pianta <strong>di</strong> nespole delgiappone (Eriobotrya japonica), oltre ad alcune specie ortive.La superficie incolta e le scarpate lungo strada, si presentano colonizzate davegetazione sviluppatasi spontaneamente , <strong>di</strong> tipo erbaceo e arbustivo. Tra le specieerbacee evidenti in fase <strong>di</strong> sopralluogo, sono state in<strong>di</strong>viduate la gramigna(Agropyron repens), il forasacco (Bromus sterilis), il farinaccio (Chenopo<strong>di</strong>umalbum), il cardo italico (Cirsium arvense) l’attaccaveste (Galium aparine),riconducibili all’associazione Senecio erucifolii-inuletum viscosae (Bion<strong>di</strong> &Allegrezza 1996).Tra le specie arbustive identificate, il Rovo (Rubus fruticosus ) si è <strong>di</strong>ffuso sia lungo iresti <strong>di</strong> una vecchia recinzione, sia nella zona centrale dell’incolto; mentre lungo ilmargine stradale sono presenti quattro giovani esemplari <strong>di</strong> Olmo (Ulmus minor) <strong>di</strong>cui solo quello posto più ad ovest cade nell’area oggetto <strong>di</strong> variante. Anche questaessenza è compresa nell’elenco contenuto nella Legge Regionale n. 6/2005 dellespecie protette e nell’elenco T1 del P. R. G. comunale.Normativa <strong>di</strong> riferimentoLa Regione Marche in<strong>di</strong>vidua e <strong>di</strong>sciplina, in riferimento ai livelli <strong>di</strong> governo delterritorio, gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica, le forme <strong>di</strong> controllo, nonchél’esercizio delle relative funzioni amministrative.5
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itGli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale che hanno ricadute sulla componentebotanico-vegetazionale e paesaggistica in relazione all’area <strong>di</strong> intervento sono:NORMATIVA DI RIFERIMENTOPiano Paesistico Ambientaleregionale (PPAR)Titolo III sottosistemiterritorialiart. 20 Aree C: Unità <strong>di</strong> paesaggio che esprimono la qualità<strong>di</strong>ffusa del paesaggio regionale nelle molteplici forme chelo caratterizzano: torri, case coloniche, ville, alberature,pievi, archeologia produttiva, fornaci, borghi e nuclei,paesaggio agrario storico, emergenze naturalistiche.Art. 23 in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> tutela:b - nelle aree C e D, deve essere graduata la politica <strong>di</strong>tutela in rapporto ai valori e ai caratteri specifici dellesingole categorie <strong>di</strong> beni, promuovendo la confermadell’assetto attuale ove sufficientemente qualificato oammettendo trasformazioni che siano compatibili conl’attuale configurazione paesistico-ambientale odeterminino il ripristino e l’ulteriore qualificazionePiano Territoriale <strong>di</strong>Coor<strong>di</strong>namento Provinciale(PTC)L. R. n. 6 / 2005 RegioneMarche1.2 Gli ambiti territoriali B della bassa collina1.B.1 In tutti questi ambiti, …assumono notevole rilevanzale azioni <strong>di</strong> recupero degli elementi <strong>di</strong>ffusi del paesaggioagrario …. La ricostruzione <strong>di</strong> siepi, filari e piccoli boschidovrà essere progettata in modo da ottenere una maglia chepossa assolvere alla funzione <strong>di</strong> corridoio biologico…Sono da sostenere con incentivi la conservazione, la doveancora esistano, ed il ripristino dei segni caratteristici delpaesaggio agrario storico (costruzioni, siepi, filari, etc.)…Art. 20, art. 23, art, 24Disciplina le azioni e gli interventi <strong>di</strong>retti allo sviluppo delsettore forestale, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei boschi, delle siepi,degli alberi e dell’assetto idrogeologico del territorioCriticitàL’intervento prevede la possibilità <strong>di</strong> trasformare un’area attualmente identificata nelPRG come zona EO-14 <strong>di</strong> tutela orientata, in zona B3-1 zone a nuclei residenzialiextraurbani.Generalmente l’impatto paesaggistico e ambientale <strong>di</strong> una nuova opera è definitodalle relazioni che si instaurano tra essa e il contesto territoriale in cui va ad inserirsi.6
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itIn questo caso si tratta <strong>di</strong> un’area ai limiti tra una zona già classificata a nucleiresidenziali extraurbani e caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> unità abitative con annessispazi a verde ornamentale privato, e la sottostante fascia <strong>di</strong> terreno agricolo nelversante nord osimano, che guarda verso la strada provinciale 361 in <strong>di</strong>rezione dellafrazione <strong>di</strong> San Biagio.Il versante collinare, pur con la presenza <strong>di</strong> un’area artigianale in espansione nelfondo valle, si caratterizza per una unità <strong>di</strong> paesaggio varia sia in relazione alla suamorfologia che per la ricchezza <strong>di</strong> elementi vegetali a carattere <strong>di</strong>ffuso presenti, iquali costituiscono un sistema a rete abbastanza ben conservato.Ampie tessere <strong>di</strong> terreno coltivato sono intervallate da oliveti sia in forma <strong>di</strong>piantagione che <strong>di</strong> seminativi arborati, vigneti e più rari frutteti <strong>di</strong> modeste<strong>di</strong>mensioni. Sono inoltre presenti alberature e siepi in particolare lungo i fossi e ibor<strong>di</strong> stradali, ma anche elementi puntuali sparsi quali olivi o altri alberi <strong>di</strong> pregio.Tuttavia va sottolineato che all’interno dell’area oggetto <strong>di</strong> indagine non sonopresenti elementi <strong>di</strong> tipicità del paesaggio rurale locale ad eccezione <strong>di</strong> qualcheesemplare botanico presente negli spazi ver<strong>di</strong> delle aree residenziali attualmentepresenti, per i quali si rimanda alle successive prescrizioni, e quin<strong>di</strong> la conseguenzaprincipale dell’intervento sarà, dal punto <strong>di</strong> vista paesistico, l’inserimento <strong>di</strong> unelemento che rischia <strong>di</strong> essere non coerente con l’unità <strong>di</strong> paesaggio preesistente.Dal punto <strong>di</strong> vista del consumo <strong>di</strong> territorio sarà la sottrazione <strong>di</strong> superficie agricolae/o naturalizzata, a favore della superficie residenziale extra-urbana. In particolare, ipunti <strong>di</strong> osservazione da cui essa può presentare la maggiore <strong>di</strong>fficoltà d’inserimentosi possono identificare con il lato nord, nord-ovest e il lato ovest.Per il primo come già detto, in realtà la presenza <strong>di</strong> alberature lungo la viabilitàcircostante e il naturale andamento del terreno svolgono una parziale azioneschermante rendendo l’area d’intervento non completamente visibile per chi siavvicina percorrendo la provinciale in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> <strong>Osimo</strong>. Più problematico sipresenta il lato ovest.7
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itInterventi <strong>di</strong> mitigazioneLe zone a tutela orientata sono destinate alla salvaguar<strong>di</strong>a delle categorie costitutivedel paesaggio, alla conservazione dei beni che caratterizzano le categorie stesse e allaloro appropriata utilizzazione, alla cura e al recupero dell'equilibrio formale efunzionale dei luoghi circostanti.Contribuiscono al paesaggio le trame <strong>di</strong> tutte le forme della naturalità, sia isolate, siaconnesse, le quali assolvono importanti funzioni a favore della stabilità ambientalecome la regolazione del microclima, la regimazione idraulica, la conservazione e ilmiglioramento dei suoli, il mantenimento dell’equilibrio tra le specie, laconservazione degli scenari. Alla percezione del paesaggio, e del senso <strong>di</strong> unità chequesto può esprimere, concorrono molti fattori fra cui la posizione dei punti vista, , lacoerenza fra i segni del paesaggio e della sua visione.I caratteri morfologici e paesisticamente sensibili <strong>di</strong> questo territorio possonoavvantaggiarsi dell’analisi visiva <strong>di</strong> ogni nuovo intervento dai vari punti panoramicida cui può essere osservato.A tale fine, durante la progettazione si è tenuto conto degli elementi morfologici evegetazionali che caratterizzano il sito: andamento del terreno, presenza <strong>di</strong> filari esiepi, reti interpoderali, per valorizzarli e riproporli nel nuovo sito progettato ericostruirli se mancanti. Tra gli elementi caratterizzanti l’area circostante sono statiin<strong>di</strong>viduati vigneti, oliveti e olivi sparsi, siepi naturali o naturalizzate. Tuttavia si èritenuto che la realizzazione <strong>di</strong> una nuova siepe potesse costituire l’intervento <strong>di</strong>compensazione con valenza più ampia.Si propone quin<strong>di</strong> l’impianto <strong>di</strong> una siepe mista <strong>di</strong> alberi e arbusti, scelti fra le specieautoctone, che consenta <strong>di</strong> formare un continuum con le macchie <strong>di</strong> vegetazionecircostanti e favorisca la tessitura <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> corridoi con funzioni ecologichegerarchicamente <strong>di</strong>fferenziate.Essa sarà localizzata lungo il limite ovest dell’area oggetto <strong>di</strong> variante a separazionedell’e<strong>di</strong>ficato previsto con il coltivo a<strong>di</strong>acente, in continuità con l’esemplare <strong>di</strong> olmogià presente in situ.8
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itAnche per questo, come essenze vegetali idonee alla realizzazione della siepe siin<strong>di</strong>cano Olmo comune (Ulmus minor), Lentaggine (Viburnum tino), Alloro (Laurusnobilis), Maggiociondolo (Laburnum anagyroides), Ligustro (Ligustrum vulgare), lequali sono inoltre comprese nell’elenco della Legge Regionale n. 6/2005 delle specieprotette e all’elenco T1 del PRG comunale.Per quanto attiene alla superficie destinata a verde pubblico, essa sarà inerbita pertutta la superficie e al suo interno verranno piantumati 5 esemplari <strong>di</strong> Tilium cordatae 4 esemplari <strong>di</strong> Cercis siliquastrum. Le stesse essenze si propongono nell’area aparcheggio prevista lungo via Pignocco. Esse sono state scelte in funzione delle loroesigenze ecologiche, considerando l’esposizione dell’area.ConclusioniLo stu<strong>di</strong>o botanico-vegetazionale svolto nell’area oggetto <strong>di</strong> variante e la valutazionedegli elementi del paesaggio in cui essa si inserisce hanno messo in evidenza lanecessità <strong>di</strong> mitigare l’impatto che nuove realizzazioni possono esercitare in loco, siaper quanto attiene l’aspetto paesistico nel suo complesso, sia dal punto <strong>di</strong> vista delconsumo <strong>di</strong> territorio e il conseguente impoverimento dell’ecosistema.Gli interventi <strong>di</strong> mitigazione illustrati nel presente documento e nella planimetriaallegata ( All. 2 ) consentono <strong>di</strong> raggiungere i seguenti obiettivi:− ridurre l’impatto visivo dei nuovi volumi da e<strong>di</strong>ficare;− ricostituire un elemento <strong>di</strong> tipicità del paesaggio;− svolgere un’azione <strong>di</strong> protezione della bio<strong>di</strong>versità con funzione <strong>di</strong> corridoioecologico grazie alla creazione <strong>di</strong> un’habitat e un biotopo utili alla flora e faunalocali;− svolgere un’azione <strong>di</strong> protezione del terreno anche a fini antierosivi.Si ritiene infatti che la nuova siepe in particolare, costituisca una compensazionedella per<strong>di</strong>ta naturale e paesistica nello stesso ambiente che si andrebbe acompromettere, in quanto si crea un vero e proprio nuovo habitat-corridoio, che dal9
Dott.sa Agr. Francesca ManoniVia San Francesco 9 - 60027 <strong>Osimo</strong> AN 071/7223497 e-mail francesca.manoni@alice.itpunto <strong>di</strong> vista ecologico va ad incidere positivamente sulla superficie agricolacontigua.Tanto si doveva in evasione all’incarico ricevuto.In fedeDott.sa Agr. Francesca Manoni<strong>Osimo</strong> 20 aprile 2009ALLEGATI− Planimetria stato attuale (Rilievo botanico-vegetazionale)Planimetria stato <strong>di</strong> progetto ( Interventi <strong>di</strong> mitigazione)10