il Salvagente/25 novembre-2 dicembre 2010Due o tre coseche Maroni fingedi non ricordare3 parliamonePiù informazionee nuovi strumentiDalla vostra parte•GIANCARLO PADOVANGiornalistaDafiero oppos<strong>it</strong>ore della tessera del tifoso, sono un antagonista riconosciutodel ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Non avendo la possibil<strong>it</strong>à didirglielo direttamente, gliel’ho scr<strong>it</strong>to su “Il Fatto Quotidiano”, quando attingendo da “ilSalvagente”, ho spiegato come la tessera del tifoso altro non fosse che una trovata commercialespacciata per patente a salvaguardia della sicurezza. Tuttavia, da c<strong>it</strong>tadino primaancora che da giornalista, devo ammettere che Maroni non mi piaceva nemmeno prima,né mi può piacere adesso che se la prende con Saviano perché parla della mafia accostandolaalla Lega. Al di là del mer<strong>it</strong>o, sul quale non mi pronuncio, visto chei riscontri ci sono e un consigliere leghista a collo<strong>qui</strong>o con un presuntoboss è stato addir<strong>it</strong>tura fotografato dalla Dia, quel chescoraggia, quando si tratta di Maroni, è il metodo. Assolutamentelontano da ogni capac<strong>it</strong>à dialettica e dialogica.Esattamente quel che egli polemicamenteimputa ai suoi antagonisti.Esempio numero 1. A propos<strong>it</strong>o della tesseradel tifoso, non più tardi di tre mesifa, Maroni disse che chi era contro “onon capisce, o finge di non capire”. Daciò si desume che, sull’argomento: o si èignoranti patentati, rozzi individuisprovvisti di sufficienti strumenti culturali,o si è in malafede.Esempio numero 2. La recente polemica conSaviano, che nasce già con un vizio di forma (ilmetodo, per l’appunto): Maroni si r<strong>it</strong>iene offesodalle infamanti parole di Saviano. Quali sarebbero leoffese nel sostenere che “la mafia al Nord interlo<strong>qui</strong>scecon la Lega” , lo sa solo lui. Al massimo è un’opinione forte diversadalla sua e di molti altri. Il punto è un altro: perché Maroni scomodail presidente della Repubblica e quelli dei due rami del Parlamento, quellodella Rai e i consigli di amministrazione dell’azienda radiotelevisiva di Stato e dell’Agcom,per avere il dir<strong>it</strong>to di partecipare alla trasmissione “Vieni via con me”? Semplice: lofa perché è un ministro della Repubblica <strong>it</strong>aliana ab<strong>it</strong>uato, come quasi tutti i pol<strong>it</strong>ici diquesto paese, a usare ruolo e potere secondo la propria volontà e i propri bisogni. Maroninon pensa di essere al servizio dell’ist<strong>it</strong>uzione, ma al contrario di servirsene. Parla eagisce da leghista che difende il buon nome dei suoi simili. Quanto ai successi di polizia,carabinieri e magistratura nello smantellamento del sistema mafioso, Maroni farebbebene a ricordare i tagli del suo governo alle forze dell’ordine e alla magistratura in<strong>qui</strong>rente.E, prima dei trionfalismi, decidere con chi sta: se con il presidente del Consiglioche r<strong>it</strong>iene i magistrati una sorta di contropotere o con chi invece li applaude per l’impegno(e le v<strong>it</strong>time lasciate sul campo) contro l’illegal<strong>it</strong>à organizzata.•RICCARDO QUINTILICare lettrici e cari lettori, ve l’avevamo scr<strong>it</strong>to già all’indomani del 1°aprile scorso, quando improvvisamente il ministro Tremonti cancellòd’ufficio le tariffe ridotte ed<strong>it</strong>ori per la spedizione postale: resisteremo il piùpossibile, vi avevamo promesso, mantenendo fermi i prezzi dei nostri abbonamenti.E così abbiamo fatto per questi mesi, non facendo pesare su di voi un rincaroche sui nostri abbonamenti ha inciso in media per il 10%. Speravamo cheda quella sciagurata (per noi e per tanti altri ed<strong>it</strong>ori) decisione si tornasse indietro.Oggi è oramai defin<strong>it</strong>iva la scomparsa delle tariffeagevolate per gli ed<strong>it</strong>ori e l’aumento dei costi di spedizione- seppur leggermente più contenuto di quellodi aprile - è diventato insopportabile.TELONIUSPerciò, dopo oltre 7 anni di tariffe bloccateper gli abbonati (l’ultimo r<strong>it</strong>occo è del 13aprile 2003), dal 1° dicembre siamo costrettia r<strong>it</strong>occarle di due euro. Un piccolocontributo che pareggia i rincaripostali e dal quale restano esclusisolo gli abbonamenti sosten<strong>it</strong>oreche speriamo sempre più numerosi,anche grazie alla nuova campagna eai nuovi regali. Ovviamente abbiamolasciate immutate le tariffe di abbonamentoper chi sceglie il giornale soloin pdf, un’alternativa sempre più convenienteper chi la gradisce, visto che nonè gravata da spese di spedizione.Di fronte allo sforzo che vi chiediamo, il Salvagentecontinuerà ad assicurarvi un’informazione utile,spesso ricca di notizie e inchieste che difficilmente trovanospazio su altri media. E che già dai prossimi giorni si intensificheràcon molte, speriamo piacevoli nov<strong>it</strong>à. Innanz<strong>it</strong>utto c’è una nuova cronacalocale di www.ilsalvagente.<strong>it</strong> che continua a crescere a r<strong>it</strong>mi straordinari(oltre 1 milione di lettori a ottobre) e che da questa settimana ha apertoanche le pagine di cronaca di Bologna.E poi la grande nov<strong>it</strong>à del 2011: già dai primi mesi del nuovo anno, infatti, il nostrosettimanale avrà un nuovo formato, più pagine (64), più inchieste e servizi,più spazio ai temi di attual<strong>it</strong>à e al web. Ma lo stesso cuore di sempre: i dir<strong>it</strong>ti deic<strong>it</strong>tadini e dei consumatori, le risposte ai dubbi e gli strumenti per non annegarenel mare di promesse e furbizie del mercato. Le ragioni, insomma, chehanno consent<strong>it</strong>o a questo giornale di resistere e crescere, senza né padroni népadrini, e di arrivare alle soglie del ventesimo anno di età.