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Per far riviverela memoria di <strong>Pio</strong> <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>Francesco Renda<strong>La</strong> memoria di <strong>Pio</strong> <strong>La</strong><strong>Torre</strong> è certamente lapiù ricordata fra i dirigentidella sinistra.Conosciamo menoquanto egli scrisse acompletamento dellasua attività<strong>La</strong> memoria di <strong>Pio</strong> <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> è certamente la più ricordata fra idirigenti della sinistra comunista e socialista siciliana. Abbiamoal riguardo la biografia di Rizzo, le lodevoli biografie diBurgio e Bascietto e con un lungo mio personale ricordo a commentodi una serie di documenti e fotografie di questo straordinarioprotagonista della lotta per il lavoro e della lotta alla mafia, intitolato“Ricordi di una vita pubblica e privata” e pubblicata dal <strong>Centro</strong> Stdi<strong>Pio</strong> <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>.Invece conosciamo meno quanto egli scrisse a completamentodella sua attività. Da questo punto di vista gli scritti appartengonoad un tempo lungo che dal 1952 si spinge fino al 1982. E poichéin tale trentennio la <strong>Torre</strong> svolse varie funzioni, per dare ordine allanostra esposizione dobbiamo dividere quel tempo in vari periodi.Il primo periodo fu il 1947-1952 nel quale egli fu dirigente della Federterradella provincia di Palermo e in tale funzione egli fu allatesta delle varie lotte contadine comprese le occupazioni dei feudiincolti e mal coltivati rivendicando l'applicazione del decreto Gullo.Il periodo si chiuse con la grande manifestazione contadina di Bisacquinoduramente repressa dalla polizia diScelba e <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> considerato reo di quella manifestazionefu arrestato e carcerato all'Ucciardonedal quale uscì dopo avere scontato diversimesi di pena. Il secondo periodo, sempre comemilitante della CGIL, svolge la funzione primadal 1952 al 1958 di segretario della CameraConfederale di Palermo e poi dal 1958 al 1960di segretario regionale della CGIL siciliana.Nel terzo periodo dal sindacato passa al partitoe riveste la funzione di segretario regionale finoal 1967. I risultati elettorali regionali di quell'annoprovocarono una vivace discussione e <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>fu sostituito da Emanuele Macaluso.Nel quarto periodo <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> da Palermo passa aRoma. É eletto deputato nazionale ed assumevari incarichi come membro del Comitato centralee della Direzione del Partito comunista italiano. Questo decenniosi chiude nel 1981 quando <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> chiede al Partito dilasciare Roma e tornare a Palermo. Il quinto periodo occupa ilbiennio 1981-1982. <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> riprende la funzione di segretario regionaledel Partito comunista e promuove la grande campagnaper la pace e per rivendicare che l'aeroporto di Comiso non diventila base dei missili atomici americani. In Sicilia furono raccolti unmilione di firme per la pace ed a Comiso si tenne un grande assembramentopopolare a dimostrazione che il popolo siciliano nonvoleva che l'aeroporto civile di Comiso divenisse un aeroporto militaredotato di missili atomici. Frammezzo a questi diversi incarichidi militanza sindacale e politica <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> nel secondo periodo fuconsigliere comunale di Palermo. Dal 1963 fino alla morte fu primadeputato regionale comunista e poi deputato nazionale incaricatodi rappresentare il Partito comunista in seno alla Commissioneparlamentare di inchiesta sulla mafia. Ed è in questa funzione cheegli svolge nel 1976 la relazione di minoranza a conclusione dei lavoridella Commissione parlamentare e concepisce e redige il progettodi legge del 416 bis che introduce nel codice penale il reatodi attività mafiosa. Quando fu ucciso dalla mafia nel 1982 <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>era segretario regionale del Partito comunista e deputato nazionale.Tutti vivemmo quella grande tragedia ma tutti abbiamo riconosciutoche come autore della legge del 416 bis <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>aveva dato un contributo di legalità contro la criminalità organizzatala cui efficacia oltre che italiana fu internazionale. Di questicinque periodi si ha una conoscenza parziale del suo pensieropolitico limitatamente al primo e al secondo, e conoscenzapiena relativamente alla sua attività parlamentare siciliana e nazionale.Del primo periodo abbiamo come scritti di <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> il libro Comunistie movimento contadino. É l'unico libro che egli scrisse,cui fece seguito la vivace polemica riguardo un avvenimentopolitico del Partito comunista avente per oggetto problemi internidi partito e problemi di linea politica relativamente al movimentocontadino. Ma forse più del libro la conoscenza di <strong>La</strong><strong>Torre</strong> è più completa ed efficace dall'autobiografia che egliscrisse a Bologna nel 1954 a conclusione del corso di scuoladel partito alla quale aveva preso parte. In questa opera ancorainedita sono esposti i motivi ideali e politici della sua adesioneal Partito comunista. Dell'attività parlamentare regionale e nazionalesono stati pubblicati gli atti relativi chefurono da me raccolti e ordinati e i tre volumiche formano l'opera sono indispensabili perchiunque voglia conoscere nella pienezzacome <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> ha rappresentato il popolo sicilianosia a Palermo che a Roma.Del quarto periodo assai poco si ricorda dellasua funzione come dirigente nazionale del Partitocomunista italiano. Purtroppo della sua attivitàpresso il Comitato centrale e la Direzionedel partito non è stata curata nessuna pubblicazione.Eppure <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> fu il militante comunistache rese a merito del partito la svoltanella lotta alla mafia. Una pubblicazione conconsistente raccolta di suoi articoli regionali enazionali titolata Le ragioni di una vita è statarealizzata dall'Istituto Gramsci Siciliano in occasionedella uccisione di <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> come risposta alla violenzamafiosa cui concorsero tutti i membri del comitato direttivo dell'istituto.Per altro fu proposto di presentare questo libro il 25°giorno dalla sua morte insieme con le altre iniziative commemorativedella eroica figura del compagno che era stato ucciso.Uso il termine compagno perché veramente tale fu sentito nelnostro animo come nell'animo di altre migliaia di militanti. Il librotuttavia fu redatto e stampato in meno di 30 giorni e pertanto laselezione degli articoli dovette essere molto affrettata. Pur coisuoi limiti tuttavia è l'unica raccolta di scritti di <strong>Pio</strong> <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> chea trenta anni di distanza non è facilmente reperibile salvo chepresso la biblioteca dell'Istituto Gramsci siciliano. Tutto ciò premessoe considerato sono stato e rimango della opinione chesia necessario da parte del <strong>Centro</strong> <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> di raccogliere tuttala documentazione possibile dell'attività pubblicistica di <strong>Pio</strong> <strong>La</strong><strong>Torre</strong>.Il presidente del <strong>Centro</strong> Vito Lo Monaco ha condiviso l'esigenzada me caldeggiata e come prima iniziativa sono stati raccoltisoprattutto del primo periodo una serie di articoli compresa l'autobiografiadel 1954. Questo materiale certamente può consentirein un prossimo futuro di redigere e pubblicare un appositolibro antologico.2agosto2010 asud’europa 3

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