13.07.2015 Views

Un Tuffo nel Bosco - Bruno Stefani - Bioarchitettura® Rivista

Un Tuffo nel Bosco - Bruno Stefani - Bioarchitettura® Rivista

Un Tuffo nel Bosco - Bruno Stefani - Bioarchitettura® Rivista

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La vasca fun e, in basso, la vasca natatoria, con vista diretta sulleDolomiti attraverso le grandi pareti vetrate.La piscina è stata progettata in modo da creare un ambiente unico,anche se le singole vasche definiscono le zone ricreative etematiche circostanti. L’ampia piscina viene allegerita da diversipilastri inclinati, i quali costituiscono un elemento di allestimentoricorrente per tutti gli interni.Le facciate in vetro sono costituite da una struttura montante convetratura a 3 strati (Ug=0,7W/m²K; Ucw=


Gli spogliatoi, i bagni e, in basso, la galeria (tribuna) da dove èpossibile una visuale sull’intera piscina e sul paesaggio circostante.30


La vasca idromassaggio e, in basso, una delle sale relax con tronchidi abete decorticati: un bosco artificiale verso un bosco reale.31


LuogoCommittenteProgettistaStaticaImpianto termotecnicoProgetto interniImpresa edileCarpenteriaPotenza imp. ElettricoPotenza imp. FotovoltaicoCanazei (TN)S.I.T.C. – Società incremento turistico CanazeiRalf Dejaco, Bressannone (BZ)BauCon, BolzanoThermostudio, Brunico (BZ)BEA Interiors, Bressannone (BZ)Fratelli Debertol, Canazei (TN)Rasom, Pozza di Fassa (TN)142,00 kW109,00 kWp (119.250 kWh/anno)Interno di uno dei bar <strong>nel</strong> centro di Canazei, in basso, la rivistazionecontemporanea del legno negli interni del bar della piscina.32


Sfumature del bosco posto a sud e dei mosaici interni dei bagni, in ungioco di sfumature del tutto simili.lasciato la porta aperta dei bagni. <strong>Un</strong>a distrazione che però conduce l’occhio a seguireuno strano gioco di piastrelle. Entrando infatti, colpiscono i tasselli del mosaico,anch’essi di due tonalità di verde, che compongono dal basso verso l’alto un disegnocasuale, dalla tonalità più scura a quella più chiara, ripetendo anche in questocaso le sfumature di un fronte boschivo.Procedendo verso la piscina, colpisce subito l’apertura del volume interno. Le singolevasche definiscono le zone ricreative in un disegno leggero, interrotto solo da unagrande scala centrale che conduce al primo piano. Risalta infatti l’assenza di barriere.Grandi vetrate tutt’altezza scompaiono per lasciare lo spazio al panorama delleDolomiti poste sullo sfondo. Alcuni pilastri s’inclinano, o s’inchinano, evitando lapesantezza che un tema ritmico di pilastri verticali non potrebbe evitare, lasciando piùspazio al verde esterno. Dietro la grande scala si apre la zona dedicata ai bambini,decorata con corde che piovono dal soffitto come le liane <strong>nel</strong>la foresta di Tarzan, conun grande scivolo che, partendo dal primo piano, esce all’aperto e rientra attraversoun tubo contorto scaricando ragazzini euforici. Alle pareti della vasca dedicata ai bambinicompaiono disegni e personaggi favolistici, preferiti alle lastre più sobrie, in pietraverde (naturalmente) che adornano la parete verso nord della piscina natatoria. Versosud invece la vetrata è interrotta alla base, per consentire il collegamento acquaticotra interno ed esterno della vasca ad acqua salata posta all’aperto.Salendo dalla grande scala centrale si giunge in una dimensione più tranquilla, in cuile diverse zone relax, aperte e chiuse, si alternano, collegate da una lunga galleriache si affaccia sul volume principale. La vasca dedicata all’idromassaggio è chiusada pan<strong>nel</strong>li decorativi che ridisegnano rami intrecciati, ma è <strong>nel</strong>le stanze relax cheavviene la magia. Superata una porta a vetri di colpo il suono, le urla dei bambini eil rumore dell’acqua, vengono azzerati, entrando in un bosco ricostruito che si affacciasu uno più reale. Sedie a dondolo sono poste in una stanza, tra tronchi di abeteversi, decortecciati, che ancora profumano di resina.Alle pareti animali intagliati in legno appaiono su unosfondo di rami intrecciati all’infinito. L’occhio è poiattratto non dalla parete in vetro, che scompare, madall’ambiente circostante, il bosco, una casa, la montagnacon il picco innevato. A guardare bene, a terra,esternamente, vi sarebbe il volume del piano terra cheprosegue, ma esso è cancellato dalle piante di sedumdel tetto verde che visivamente disegnano un continuumcon i prati più in là. <strong>Un</strong>a sensazione di rilassamentoche avviene ancor prima di sedersi. <strong>Un</strong>a tranquillitàvoluta, cercata ed ottenuta in un posto a cui nonchiederemmo altro.Dovendo, non volendo, scendere al piano interrato, sitrovano nascosti tutti gli impianti tecnici e di trattamentoacque, con depositi e spogliatoi per il personale. Magli impianti non sono nascosti solo qui, infatti colpiscela mancanza dei classici condotti in metallo normalmenteposti sull’intradosso. Nella piscina Dolaondesinfatti il solaio è semplicemente rivestito da pan<strong>nel</strong>li inlegno-cemento, privilegiando la pulizia delle linee eriservando al circolo dell’aria alcuni montanti traforatiposti lungo le facciate vetrate. <strong>Un</strong>’attenzione che privilegial’estetica alla tecnologia, non rinunciando però adessa, ma restituendo così un’immagine di natura artificialeche cerca e trova un dialogo con il contesto.33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!