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Anno 15 - N. 28 - Dicembre 2011 - Comune di Aldeno

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Storiare biciclette, spesso gratuitamenteai bambini. Marco Cimadom cheregolarmente le portava i fiori. Lebrave Lisa Marchelli ed AnnaMalfer, che assieme gestivano ilnegozio <strong>di</strong> verdura che si trovavanell’immobile che sorgeva doveoggi c’è il giar<strong>di</strong>no della farmacia;il figlio della prima, Corrado Nicolo<strong>di</strong>con il quale è tutt’ora incontatto. Cesare Maestri, anche luisfollato con la sua famiglia, e la suamamma che non negava mai unfetta <strong>di</strong> polenta e zucchero (nonc’era altro). Poi la Teresina “mezzapreta”e le sue gustosissime torte.Il Domenico della posta. Il postinoMarsilio che, in gita con lasua Ape alle Viote, si accorge soloal suo arrivo che, affrontando letortuose curve dopo Garniga, avevaperso la moglie per strada. Lamaestra Camilla Gottar<strong>di</strong>, che anchedopo la fine della guerra, provvedeva,in occasione del Natale edella Pasqua, ad inviarle un vagliapostale <strong>di</strong> lire 25. Poi la maestraBaldo, Italo Franceschini e BrunaBaldo padrini <strong>di</strong> battesimo <strong>di</strong> Chiara,la sorella nata ad <strong>Aldeno</strong>. AncoraEmilio ed Angelina, abitavanoin via Marconi una delle stradeper salire su ai “fereri”. Di loro racconta<strong>di</strong> una mangiata <strong>di</strong> polenta elumache raccolte, pulite e cucinatein poco più <strong>di</strong> un’ora; praticamente“polenta e lumazi” vivi.Rammenta Mario Baldo deiNadai, nella sua cantina ci si rifugiavaper ripararsi dalle serali perlustrazionidel “Pipo” (bombar<strong>di</strong>ere)e nel “volt” si mangiava “el zuc”.Un pensiero speciale viene rivoltoad Alcide Cont “pistor”, rimastonel cuore come un papàamorevole per le sue premuroseattenzioni rivolte a lei ed alla suafamiglia. Sottolinea come sia statapersona molto buona e speciale,padrino <strong>di</strong> molti bambini aldenesie meritevole <strong>di</strong> essere ricordato.Cita che quando si recava da luiper prendere il latte col “celet” erain vigore la tessera ed alla loro famigliaspettava un quarto <strong>di</strong> litro,insufficiente per i 7 fratelli; AlcideStella alle elementari <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. In fondo alla classe la maestra Teodolinda Baldo.In vacanza sulle montagne trentine.preso dalla compassione permettevache Stella ritornasse più voltenello stesso giorno a prendernedell’altro segnando una sola consegna.Ed ancora la Fortuna, bambinache faceva la pipì in pie<strong>di</strong>, ilMosca e la Giustina, fratelli cheavevano un negozio <strong>di</strong> barbierevicino al negozio della Lisa.A seguire in or<strong>di</strong>ne sparso famemoria <strong>di</strong> Luigino Bisesti, IertaRossi ed i suoi due fratelli Mario eBruno (gli regalavano la legna),Angelina e Miriam Cimadom, lafamiglia Innocenti, Pierina Baldo,Amelia Bottura, Cesira Cont, dott.Mario Piffer, Camillo Ste<strong>di</strong>le, Brunoe Mariota Baldo, Paola Lissoni,Lida Peterlini, Palmo Schir, Silvanae Nello Beozzo, Giuseppinae William Mazzurana, Rosetta edOlivo Dallago, Rina e Dino Brighentie Massimiliano Beozzo primoSindaco dopo la fine dellaguerra.Stella infine, conscia <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticarequalcuno, abbraccia e salutacon grande affetto quanti haconosciuto durante la permanenzanel nostro paese.24L’ARIONE

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