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DIAGNOSI DELLE INFEZIONI FUNGINE - Sezione di Microbiologia

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Microbiology UpdateOE VarnierRicerca microscopica nei materiali patologici: per materialimolto flui<strong>di</strong> può essere sufficiente l’osservazione <strong>di</strong>retta, imateriali densi e compatti (squame, unghie, peli, tessuto)devono essere trattati al calore consoluzioni <strong>di</strong> KOH al 10%,per sciogliere la cheratina e rendere visibile gli elementifungini. Sezioni istologiche: I comuni meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> colorazione(ematossilina-eosina) non sem-pre riescono ad evidenziare lecellule fungine, si utilizza il reattivo <strong>di</strong> Schiff (acido fucsinsolforoso)che permette <strong>di</strong> evidenziare le cellule fungine inrosso magenta, oppure la colorazione <strong>di</strong> Gomori-Grocott cheevidenzia il contorno dei talli fungini colorandone in nero latunica. La ricerca microscopica non fornisce elementi certi perl’identificazione.Esame colturale: terreni nutritivi agarizzati (Agar Sabouraud)<strong>di</strong>spensati in piastre <strong>di</strong> Petri o provette <strong>di</strong> vetro a becco <strong>di</strong>clarino provviste <strong>di</strong> tappo a vite per rallentare l’essicamento delterreno, con aggiunta <strong>di</strong> antibiotici antibatterici in grado <strong>di</strong>contrastare lo sviluppo <strong>di</strong> batteri con-taminanti oppure <strong>di</strong>cicloeximide (acti<strong>di</strong>one) antifungino attivo sulla maggior partedelle muffe contaminanti (l’acti<strong>di</strong>one inibisce la crescita <strong>di</strong> C.neoformans, quin<strong>di</strong> non deve essere utilizzato in<strong>di</strong>scriminatamente!),incubazione in termostato a 25º e/o 32º C, per unperiodo che va da una a quattro settimane.<strong>DIAGNOSI</strong> <strong>DELLE</strong> <strong>INFEZIONI</strong> <strong>FUNGINE</strong>Identificazione♦ Miceti lievitiformi vengono identificati me<strong>di</strong>ante unsistema commerciale (API 32C) costituito da un terrenosemisolido nel quale viene messo in sospensione il lievitoe da una galleria composta da 32 cupole contenenticiascuna un substrato <strong>di</strong> carbonio <strong>di</strong>sidratato. Dopo averinocu-lato la galleria si effettua una incubazione a 30ºCper 24-48h, l’eventuale crescita nelle cupole vienevalutata con sistemi automatici.♦ Miceti filamentosi e Dermatofiti: l’identifi-cazione èbasata sulla velocità <strong>di</strong> crescita, sulle caratteristichemorfologiche macrosco-piche (aspetto, colore, forma econsistenza) della colonia e della retrocolonia. L’esamemicroscopico viene eseguito me<strong>di</strong>ante la tecnica delnastro adesivo (stripping) utilizzando un colorante vitale(lattofenolo blue cotton), che permette <strong>di</strong> evidenziare lastrut-tura del tallo e dell’apparato fruttifero e, nel caso deidermatofiti, la presenza <strong>di</strong> macro e microconi<strong>di</strong>.Indagini sierologiche1. la ricerca a scopo <strong>di</strong>agnostico degli anticorpi specifici èostacolata dalla frequenza <strong>di</strong> rea-zioni crociate a causa <strong>di</strong>strette correlazioni antigeniche fra molti miceti patogeni.L’utilità della siero<strong>di</strong>agnosi risulta evidente nelle mico-siopportunistiche, dove a causa del frequentecommensalismo dei miceti responsabili, il loro isolamentodai materiali patologici non per-mette <strong>di</strong> formulare la<strong>di</strong>agnosi, a meno che i materiali non provengano dacavità chiuse (sangue, liquor…). La <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> unelevato titolo anticorpale sierico in aumento (sononecessari almeno due campioni prele-vati a congrua<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo) può risul-tare significativo ai fini della<strong>di</strong>agnostica. (pper la ricerca <strong>di</strong> anticorpi nell’aspergillosi ilsaggio <strong>di</strong> immuno<strong>di</strong>ffusione risulta assolutamentespecifico)2. antigeni fungini: utilizzata la ricerca nei liqui<strong>di</strong> organici,soprattutto nel liquor, per esempio saggio <strong>di</strong>agglutinazione su lattice per in<strong>di</strong>viduare la presenza <strong>di</strong>C.neoformans (esistono 4 tipi sierologici <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguibili inbase al rapporto fra i <strong>di</strong>versi componenti polisaccari<strong>di</strong>cidella capsula, la ricerca riguarda il sierotipo A, che nellamaggior parte dei casi è la causa delle infezioni).MICETI LEVITIFORMI DI INTERESSE MEDICO:♦ Pitirosporum ovale: è l’agente eziologico della “pitiriasiversicolor“, micosi lieve e molto comune dello stratocorneo della epidermide, nelle squame ottenute pergrattamento si possono osservare blastosporerotondeggianti e corte ife settate (ha valore <strong>di</strong>agnostico).♦ Trichosporon beigelii: è l’agente eziologico della “piedrablanca“, micosi endemica del Sud America caratteriz-zatadalla formazione <strong>di</strong> granuli biancastri e mollicci lungo ilfusto dei peli (barba, ascelle, <strong>di</strong> rado capillizio), pato-genoopportunista <strong>di</strong> varie localizzazioni extra-cutanee, ancheviscerali.♦ Can<strong>di</strong>da albicans e Can<strong>di</strong>da spp.: molte specie sonocommensali delle cavità naturali dell’uo-mo e, quando vi1


Microbiology UpdateOE Varniersiano con<strong>di</strong>zioni pre<strong>di</strong>spo-nenti, con meccanismoendogeno, provocano affezioni morbose. Le lesioniinteressano mucose (mughetto, vulvovaginiti), la cute(inter-trigine), le unghie (onicomicosi, soprattutto localizzataalle unghie delle mani), raramente gli organiprofon<strong>di</strong> con quadri clinici gravissimi. Altre specie <strong>di</strong>Can<strong>di</strong>da possono talvolta essere considerate patogene:C.tropicalis, C.krusei, C.pseudotropicalis, C. guilliermon<strong>di</strong>ie C.parapsilosis.♦Cryptococcus neoformans: saprofita fra i più <strong>di</strong>ffusi, sisviluppa facilmente nelle feci <strong>di</strong> piccioni (presenza <strong>di</strong>creatinina). L’infezione avviene per via aerogena o, piùraramente, per via <strong>di</strong>gestiva; il micete ha uno spiccatotropismo per il sistema nervoso centrale e può causaremeningoencefaliti subacute o croni-che, più rare lemanifestazioni cliniche a livello polmonare (frequenti incorso <strong>di</strong> AIDS). Le colonie, inizialmente cremose,possono assumere un aspetto vischioso o gelatinoso,legato allo sviluppo <strong>di</strong> una capsula mucopoli-saccari<strong>di</strong>caattorno alle blastospore, visibile al microscopio neipreparati a fresco solo dopo colorazione <strong>di</strong> contrasto coninchiostro <strong>di</strong> china.Appartengono a tre generi: Microsporum, Epider-mophyton eTrichophyton, nell’uomo provocano lesioni tipiche eritematodesquamativecon mar-gini circolari sulla cute glabra (tineacorporis o tinea cruris a livello delle pieghe inguinali), fenomeni<strong>di</strong> macerazione e fissurazione inter<strong>di</strong>gitale conipercheratosi soprattutto plantare (tinea pe<strong>di</strong>s o piede d’atleta),alopecie zonali del capillizio (tinea capitis), alterazioni<strong>di</strong>strofiche delle unghie delle mani o dei pie<strong>di</strong> (tinea unguium).I dermatofiti sono antropofili, zoofili (spesso sono trasmessiall’uomo da gatti o cani che ne sono affetti) e geofili, siriproducono asessualmente per mezzo <strong>di</strong> macroconi<strong>di</strong> (paretesottile e liscia in Epidermophyton e Trichophyton, oppurespessa e rugosa o spinosa in Microsporum) e microconi<strong>di</strong>(assenti in Epidermophyton, roton<strong>di</strong>, ovali o piriformi negli altridue generi).MICETI FILAMENTOSI (MUFFE)Dermatofiti: capaci <strong>di</strong> metabolizzare la chera-tina,responsabili <strong>di</strong> quelle particolari affezioni della cute, dei capellie delle unghie dette dermatofizie o tigne (detti cheratinofili).2


Microbiology UpdateOE VarnierAspergilli: saprofiti <strong>di</strong>ffusi in ogni ambiente, causanoinfezioni opportunistiche soprattutto in pazienti leucemici,trapiantati, malati <strong>di</strong> AIDS. Particolare modalità <strong>di</strong> riproduzioneconi<strong>di</strong>ale: fialoconi<strong>di</strong> in colonne emergono da fiali<strong>di</strong> in serieunica, prodotti a loro volta dalla vescicola terminale <strong>di</strong> lunghiconi<strong>di</strong>ofori. Per l’identifica-zione si sfruttano caratteristichecolturali sia macroscopiche (morfologia, colore, velocità <strong>di</strong>sviluppo) che microscopiche (morfologia delle teste coni<strong>di</strong>ali,forma e <strong>di</strong>mensioni dei coni<strong>di</strong>). I ceppi patogeni appartengonoal 90% al gruppo A.fumigatus, con sindromi polmonari osistemi-che, otomicosi e micosi della cornea; in particolaricon<strong>di</strong>zioni dell’ospite altri gruppi appartenenti al genereAspergillus possono occasionalmente cau-sare malattie:A.niger, A.flavus, terreus.Agenti etiologici della maduromicosi o miceto-mamicetico, prevalentemente <strong>di</strong>ffuso nelle regioni tropicali esubtropicali, ora presente anche in Italia. Malattia provocataper via percutanea da un gruppo <strong>di</strong> muffe saprofite del suolo(Pseudo-allescheria boy<strong>di</strong>i, Madurella mycetomatis), localizzataal piede (piede <strong>di</strong> Madura) ad evoluzione lenta, contendenza alla suppurazione con fistolizzazione e presenza <strong>di</strong>granuli nel pus.Agenti etiologici della cromomicosi: cromobla-stomicosiesclusivamente cutanea e feoifomicosi sia cutanea cheviscerale, causata da miceti sa-profiti dell’ambientecaratterizzati dalla pigmenta-zione melaninica della tunica(famiglia Dematia-ceae, classe Hyphomycetes) che li rendevisibili nelle sezioni istologiche <strong>di</strong> tessuto parassitato noncolorate.Miceti <strong>di</strong>morfi: sono responsabili <strong>di</strong> alcune im-portanti micosiprimitive, sottocutanee e viscerali contrad<strong>di</strong>stinte da areeendemiche definite, in rapporto con la <strong>di</strong>stribuzione ambientaledelle muffe saprofite corrispondenti, la via <strong>di</strong> infezione èpercutanea nella sporotricosi, aerogena con tappa polmonareiniziale e successiva <strong>di</strong>ffusione meta-statica del micete, nellealtre micosi.3


Microbiology UpdateOE VarnierMICROSPORUM EPIDEMOPHYTON TRICHOPHYTONMACROCONIDInumerosi numerosi RariParete Spessa, rugosa o spinosa Sottile e liscia Sottile e lisciaMICROrariNumerosi/rariAssentiCONIDIForma piriformi Roton<strong>di</strong>, ovali o piriformiAggiornato 13 novembre 20064

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