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Regolamento per la disciplina degli esercizi di ... - Comune di Rimini

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<strong>di</strong> cui all’articolo 110, commi 6 e 7, lett. b), del testo unico delle leggi <strong>di</strong> pubblicasicurezza, <strong>la</strong> cui instal<strong>la</strong>zione potrà avvenire nei limiti e nel rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong>cui al Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003;d) <strong>di</strong> esercitare l’attività nel rispetto delle vigenti norme, prescrizioni ed autorizzazioni inmateria e<strong>di</strong>lizia, urbanistica, igienico-sanitaria e <strong>di</strong> inquinamento acustico, sul<strong>la</strong>destinazione d’uso dei locali e <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici, nonché delle norme in materia <strong>di</strong> sicurezzae prevenzione incen<strong>di</strong>, fatta salva l’irrogazione delle sanzioni re<strong>la</strong>tive alle norme vio<strong>la</strong>te.Il rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al precedente punto d) non con<strong>di</strong>ziona il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong>licenza ma, bensì, l’<strong>esercizi</strong>o dell’attività, che rimane precluso in caso <strong>di</strong> inosservanza delle<strong>di</strong>sposizioni stesse, salvo che il settore competente, <strong>per</strong> ragioni organizzative, prevedal’obbligo del possesso dei suddetti requisiti al momento del ri<strong>la</strong>scio del titolo autorizzatorio.Trovano, inoltre, applicazione le ulteriori prescrizioni e limitazioni stabilite in provve<strong>di</strong>mentidell’Amministrazione comunale, nonché quelle previste da specifiche <strong>di</strong>sposizioninormative statali (attualmente Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003).ART. 8 - ORARI DI ESERCIZIO.Gli orari <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura e chiusura delle sale giochi, eventualmente <strong>di</strong>versificati <strong>per</strong> zone, sonodeterminati con or<strong>di</strong>nanza del Sindaco.Nel<strong>la</strong> stessa or<strong>di</strong>nanza, o con altri provve<strong>di</strong>menti, potranno essere adottate norme a tute<strong>la</strong>del<strong>la</strong> pubblica quiete e sui limiti massimi <strong>di</strong> esposizione al rumore negli ambienti abitativi enell’ambiente esterno, nonché <strong>di</strong>sposizioni circa l’età minima consentita <strong>per</strong> l’accesso allesale, fatte salve le prescrizioni in tal senso impartite dal Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre2003.Art. 9 – TRASFERIMENTO IN GESTIONE O IN PROPRIETA’ DELL’AZIENDA.Il trasferimento in gestione o in proprietà dell’azienda, <strong>per</strong> atto tra vivi o <strong>per</strong> causa <strong>di</strong> morte,comporta il trasferimento del<strong>la</strong> licenza a chi subentra, sempre che sia provato l’effettivotrasferimento dell’azienda ed il subentrante sia in possesso dei requisiti previsti dal Tulps edal re<strong>la</strong>tivo rego<strong>la</strong>mento d’esecuzione.Il subentrante può continuare l’attività del dante causa solo dopo aver presentato <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tivadenuncia al <strong>Comune</strong>.Qualora, entro sei mesi dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong> trasferimento dell’azienda, l’interessato non denuncil’inizio dell’attività, decade dal <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> esercitar<strong>la</strong>. Il suddetto termine può essere prorogato<strong>per</strong> comprovate cause <strong>di</strong> forza maggiore non imputabili all’interessato.La denuncia deve essere corredata dai seguenti documenti:- documentazione comprovante <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità dell’azienda;- copia dell’atto costitutivo, qualora il subentrante sia una società;- <strong>di</strong>chiarazione comprovante <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità dei locali;- licenza preesistente.


Art. 10 – DECADENZA, SOSPENSIONE E REVOCA DELLA LICENZA.Le licenze <strong>di</strong> cui all’art. 2 decadono:a) quando il tito<strong>la</strong>re, salvo proroga in caso <strong>di</strong> comprovata necessità e su motivata istanza,non attivi l'<strong>esercizi</strong>o entro sei mesi dal<strong>la</strong> data del suo ri<strong>la</strong>scio, ovvero sospenda l'attività<strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo su<strong>per</strong>iore a do<strong>di</strong>ci mesi;b) quando il tito<strong>la</strong>re non risulti più in possesso dei requisiti soggettivi previsti <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>sciodel titolo autorizzatorio;c) quanto, in caso <strong>di</strong> subingresso, il cessionario non <strong>di</strong>a inizio all’attività entro sei mesi adecorrere dal giorno in cui ha ottenuto <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità dell’azienda, salvo comprovaticasi <strong>di</strong> forza maggiore.Le licenze possono essere sospese:a) quando venga meno <strong>la</strong> sorvegliabilità dei locali. L’attività è sospesa <strong>per</strong> una durata noninferiore a tre giorni e non su<strong>per</strong>iore a novanta giorni, termine entro il quale, salvoproroga in caso <strong>di</strong> comprovata necessità e previa motivata istanza, il tito<strong>la</strong>re puòriprendere l’attività, ripristinati i requisiti mancanti;b) nel caso in cui l’esercente non rispetti gli orari, le prescrizioni e le eventuali in<strong>di</strong>cazionio<strong>per</strong>ative decise dal <strong>Comune</strong>, nonché le <strong>di</strong>sposizioni previste nel decretoInter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003.Le licenze possono essere revocate:a) quando il tito<strong>la</strong>re non osservi i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> sospensione del<strong>la</strong> licenza o nonripristini i requisiti mancanti nei termini in<strong>di</strong>cati;b) nei casi stabiliti dal <strong>Comune</strong> <strong>per</strong> motivi <strong>di</strong> pubblico interesse.Art.11 – LICENZE DI SALA GIOCHI IN PARCHI DI DIVERTIMENTO.All’interno <strong>di</strong> parchi <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento con ingresso a pagamento, in<strong>di</strong>cati dall’art. 2 del<strong>la</strong>Legge 18.3.1968 n. 337, potranno essere ri<strong>la</strong>sciate, anche a soggetti <strong>di</strong>versi dai tito<strong>la</strong>ri deiparchi, licenze <strong>di</strong> sa<strong>la</strong> giochi in deroga ai parametri in<strong>di</strong>cati nel presente rego<strong>la</strong>mento.ART. 12 – ATTIVITÀ DI BOWLING.Non sono <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ti dal presente rego<strong>la</strong>mento i locali ove venga svolta esclusivamentel’attività <strong>di</strong> Bowling, al<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione che detta attività sia esercitata con impianti costruiti inconformità alle <strong>di</strong>sposizioni normative vigenti in materia.Per l’<strong>esercizi</strong>o dell’attività <strong>di</strong> Bowling è comunque necessaria <strong>la</strong> licenza da ri<strong>la</strong>sciarsi aisensi <strong>degli</strong> artt. 68 e 86 del Tulps e dall’art. 123 del re<strong>la</strong>tivo rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> esecuzione.Art. 13 – INSTALLAZIONE DI SINGOLI APPARECCHI NEGLI ESERCIZI PUBBLICIDIVERSI DALLE SALE GIOCHI.A norma dell’art. 19 del<strong>la</strong> legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> apparecchi meccanici e congegni automatici, semiautomatici ed elettronicida trattenimento e da gioco <strong>di</strong> abilità <strong>di</strong> cui all’art. 110 del Tulps, nonché <strong>di</strong> altri apparecchiautomatici da trattenimento, all’interno <strong>di</strong> <strong>esercizi</strong> pubblici muniti <strong>di</strong> licenza ri<strong>la</strong>sciata aisensi <strong>degli</strong> artt. 86 e 88 del Tulps, <strong>di</strong>versi dalle sale giochi, è soggetta a denuncia d’inizioattività.


L’instal<strong>la</strong>zione <strong>degli</strong> apparecchi <strong>di</strong> cui al primo comma è consentita unicamente pressogli <strong>esercizi</strong> assoggettati a licenza ai sensi <strong>degli</strong> artt. 86 e 88 del Tulps.La denuncia d’inizio attività deve rispettare i limiti numerici <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cati:a) <strong>per</strong> gli apparecchi ed i congegni <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ti dal Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre2003, l’instal<strong>la</strong>zione dovrà avvenire nei limiti e con l’osservanza delle prescrizioniin<strong>di</strong>cate nello stesso Decreto;b) gli apparecchi ed i congegni <strong>di</strong>versi da quelli <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ti dal Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27ottobre 2003, potranno essere instal<strong>la</strong>ti, in aggiunta a quelli <strong>di</strong> cui al punto a), neiseguenti limiti:- n. tre apparecchi e congegni, negli <strong>esercizi</strong> pubblici in<strong>di</strong>cati ai commi 1(bar, caffè ed<strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili), 2 (ristoranti, fast-food, osterie, trattorie ed <strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili), 3(stabilimenti balneari), 6 (agenzia <strong>di</strong> raccolta delle scommesse ed in ciascun altro<strong>esercizi</strong>o tito<strong>la</strong>re <strong>di</strong> autorizzazione ai sensi dell’art. 88 del T.U.L.P.S.), 7 (<strong>esercizi</strong> in cuisi raccolgono scommesse su incarico <strong>di</strong> concessionari <strong>di</strong> giochi, tito<strong>la</strong>ri <strong>di</strong>autorizzazione ai sensi dell’art. 88 del T.U.L.P.S.) e 8 (circoli privati, organizzazioni,associazioni ed enti collettivi assimi<strong>la</strong>bili <strong>di</strong> cui al decreto del Presidente del<strong>la</strong>Repubblica 4 aprile 2001, n. 235, che svolgono attività sociali e ricreative riservate aisoli soci, purchè in possesso del<strong>la</strong> licenza <strong>per</strong> <strong>la</strong> somministrazione <strong>di</strong> cibi e bevande)dell’art. 2 del Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003, in<strong>di</strong>pendentemente dal<strong>la</strong>su<strong>per</strong>ficie interna destinata al<strong>la</strong> somministrazione o all’<strong>esercizi</strong>o dell’attività o dall’areadel<strong>la</strong> concessione demaniale;- n. quattro apparecchi e congegni, negli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> cui al comma 4 dell’art. 2 del DecretoInter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003 (alberghi ed <strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili), in<strong>di</strong>pendentementedal numero delle camere.Poiché nel<strong>la</strong> Regione Emilia-Romagna gli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> cui al comma 1 dell’art. 2 delDecreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003 (bar, caffè ed <strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili) e quelli <strong>di</strong> cui alcomma 2 dello stesso articolo (ristoranti, fast-food, osterie, trattorie ed <strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili),sono raggruppati in unica tipologia, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong>spone <strong>la</strong> L.R. 26 luglio 2003 n. 14, lecon<strong>di</strong>zioni ed i limiti <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>bilità <strong>degli</strong> apparecchi o congegni <strong>di</strong> cui all’art. 110, commi 6e 7, lettera b) del Tulps, sono desunti dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione tipologica previstanell’autorizzazione sanitaria <strong>degli</strong> stessi <strong>esercizi</strong>. La medesima c<strong>la</strong>ssificazione tipologica<strong>di</strong>stingue, ai medesimi fini dell’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> apparecchi e congegni, gli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> cui alcomma ottavo dello stesso art. 2 del Decreto Inter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003 (circoliprivati, organizzazioni, associazioni ed enti collettivi assimi<strong>la</strong>bili <strong>di</strong> cui al decreto delPresidente del<strong>la</strong> Repubblica 4 aprile 2001, n. 235).Nei pubblici <strong>esercizi</strong> ove si svolgono attività riconducibili a <strong>di</strong>verse tipologie (es. bar eristorante) il numero <strong>di</strong> apparecchi e congegni <strong>di</strong> cui al comma 1 dell’art. 2 del DecretoInter<strong>di</strong>rettoriale 27 ottobre 2003, che sono instal<strong>la</strong>bili è quello previsto <strong>per</strong> l’attivitàprevalente, considerata in termini <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie utile destinata.Sono esclusi dal calcolo dei limiti numerici i ping-pong, i biliar<strong>di</strong>, le carambole, i giochi allecarte, i giochi <strong>di</strong> società, nonché gli apparecchi o gli impianti <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione sonora o <strong>di</strong>immagini (juke box, cine box, ra<strong>di</strong>o, televisori, mangianastri, lettori c.d. e simi<strong>la</strong>ri).


Negli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> somministrazione al pubblico <strong>di</strong> alimenti e bevande, l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong>tutti gli apparecchi <strong>di</strong> cui all’art. 110 del Tulps, non è consentita nei locali a<strong>di</strong>biti ad attività <strong>di</strong>ristorazione (sale da pranzo). Negli alberghi e negli <strong>esercizi</strong> assimi<strong>la</strong>bili tutti gli apparecchie congegni <strong>di</strong> cui all’art. 110 del Tulps devono essere collocati in aree specificamentede<strong>di</strong>cate <strong>di</strong>verse, in ogni caso, dai locali a<strong>di</strong>biti ad attività <strong>di</strong> ristorazione (sale da pranzo).Ai fini <strong>di</strong> prevenzione dell’inquinamento acustico, nelle aree esterne <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza dellesale giochi e <strong>degli</strong> altri <strong>esercizi</strong> pubblici è ammessa esclusivamente l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> giochi<strong>per</strong> bambini.ART. 14 – SANZIONI.Fatte salve le sanzioni previste dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione nazionale in materia (attualmenteDecreto Direttoriale 21 maggio 2003, in G.U. 27 maggio 2003 n. 121), le vio<strong>la</strong>zioni allenorme del presente rego<strong>la</strong>mento, quando non costituiscono reato o non siano sanzionateda altre leggi o rego<strong>la</strong>menti, sono punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa pecuniaria, da unminimo <strong>di</strong> Euro 25,00 ad un massimo <strong>di</strong> Euro 500,00.Nel<strong>la</strong> procedura sanzionatoria deve essere rispettata <strong>la</strong> normativa <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> legge24.11.1981 n. 689.Art.15 – NORME TRANSITORIE.Al<strong>la</strong> data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente rego<strong>la</strong>mento:- Le licenze <strong>di</strong> sa<strong>la</strong> giochi già ri<strong>la</strong>sciate sono confermate;- Le domande giacenti in istruttoria presso gli uffici comunali, non ancora definite,saranno esaminate e decise in base alle <strong>di</strong>sposizioni più favorevoli <strong>per</strong> il richiedente;- Gli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> sa<strong>la</strong> giochi attivi al momento dell’entrata in vigore del presenterego<strong>la</strong>mento, che si trovano ubicati ad una <strong>di</strong>stanza inferiore a ml. 500 da scuole,ospedali, chiese e da altri luoghi <strong>di</strong> culto (art. 5, comma 3) e/o a meno <strong>di</strong> ml. 150 daaltre sale giochi (art. 5, comma 5, punto 2), potranno essere autorizzate al trasferimentoin altra ubicazione, in deroga al rispetto delle <strong>di</strong>stanze in<strong>di</strong>cate all’art. 5, al<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zioneche <strong>la</strong> nuova sede non si trovi ad una <strong>di</strong>stanza su<strong>per</strong>iore a ml. 300 da quel<strong>la</strong> originaria(art. 5, comma 5, punto 1). Nell’eventualità <strong>di</strong> questa ipotesi le nuove <strong>di</strong>stanze dascuole, ospedali, chiese, altri luoghi <strong>di</strong> culto e/o da altre sale giochi, non potrannoessere inferiori a quelle originarie.

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