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LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

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quercia<br />

rossa<br />

Famiglia: Fagaceae<br />

Nome scientifico: Quercus rubra L.<br />

Nome volgare: quercia rossa<br />

Sinonimi: Erythrobalanus rubra (L.) O.Schwarz<br />

Quercus borealis F.Michx.<br />

Quercus rubra L. var. borealis (F.Michx.) Farw.<br />

Tipo biologico: Pscap<br />

Descrizione: Albero deciduo a chioma espansa e arrotondata, alto 10-25(-35) m, con tronco robusto; ritidoma relativamente<br />

liscio e uniforme, grigio-brunastro e rami glabri, rossastri. Foglie con picciolo <strong>di</strong> 2-4 cm e lamina a contorno obovatooblanceolato,<br />

<strong>di</strong> 12-17×8-12 cm, profondamente incisa in 3-5 paia <strong>di</strong> lobi triangolari od ovati, acuti, a margine irregolarmente<br />

dentato e apice spesso acuminato; denti e apice più o meno terminati da una seta filiforme lunga fino a 4 mm. Fiori unisessuali<br />

(pianta monoica); i maschili in amenti penduli, giallo-verdognoli, provvisti <strong>di</strong> perianzio a 4-7 lobi e androceo <strong>di</strong> 4-6(-12) stami,<br />

con i ru<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> un ovario; i femminili solitari o a 2-3 in spighe raccorciate, con perianzio a 6 minuti lobi e ovario infero,<br />

triloculare, sormontato da 3 stili. Il frutto è una ghianda con cupola appiattita a baschetto, ricoprente il pericarpio per 1/3 o<br />

meno, quest’ultimo ovoidale, lungo 2-3 cm e largo poco meno, bruno chiaro, più scuro verso l’apice.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: aprile-maggio.<br />

Area d’origine: Nordamerica.<br />

Habitat: Boschi planiziali (alta pianura).<br />

Distribuzione nel territorio: Soprattutto nell’alta pianura. Bergamo (NAT), Brescia (INV), Como (INV), Cremona (CAS), Lecco<br />

(INV), Lo<strong>di</strong> (CAS), Monza e Brianza (INV), <strong>Milano</strong> (INV), Mantova (INV), Pavia (INV), Sondrio (NAT), Varese (INV).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, introdotta in Europa nel 1724. In Italia è stata introdotta fin dal 1860 e sperimentata a fini<br />

forestali dal 1922; ha subito mostrato una elevata capacità a <strong>di</strong>ffondersi naturalmente e in Lombar<strong>di</strong>a è stata segnalata in<br />

natura da Pepe (1966).<br />

Modalità d’introduzione: Deliberata, a fini sperimentali per rimboschimenti e come pianta da parchi, giar<strong>di</strong>ni e alberature<br />

stradali.<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì.<br />

Impatto: Nei boschi planiziali (querco-carpineti), specialmente su base aci<strong>di</strong>ficata, è causa della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità in<br />

quanto impe<strong>di</strong>sce il normale sviluppo delle specie legnose autoctone. È specie inclusa nella lista nera delle specie alloctone<br />

vegetali oggetto <strong>di</strong> monitoraggio, contenimento o era<strong>di</strong>cazione, allegata alla l.r. 10/2008 della Lombar<strong>di</strong>a; è inoltre inserita tra<br />

le specie esotiche a carattere infestante e dannose per la conservazione della bio<strong>di</strong>versità riportate nel r.r. 5/2007.<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: Al Bosco Fontana presso Mantova sono stati praticati interventi sulla quercia rossa e sul platano,<br />

finalizzati a incrementare la necromassa (Cavalli & Mason, 2003).<br />

Bibliografia: Cavalli & Mason, 2003; Pepe, 1966; Sartori et al., 1988<br />

noce<br />

nero<br />

Tipo biologico: Pscap<br />

Descrizione: Albero deciduo alto fino a 35 m (40-50 m nel suo habitat originario), con chioma ampia e tronco <strong>di</strong>ritto; ritidoma<br />

grigio più o meno scuro o brunastro, con l’età profondamente inciso in solchi longitu<strong>di</strong>nali stretti e rugosi. Foglie alterne,<br />

imparipennate, lunghe 20-60 cm, con (9-)15-19(-23) segmenti lanceolati od ovato-lanceolati, simmetrici o debolmente<br />

falcati, <strong>di</strong> (3-)6-15×1.5-5.5 cm, a margine seghettato e apice acuminato; segmento terminale ridotto o, spesso, mancante<br />

(quin<strong>di</strong> foglia paripennata). Fiori unisessuali (in pianta monoica), con perianzio monoclamide 3-5-lobato; i maschili in amenti<br />

lunghi 5-10 cm, con 17-50 stami ciascuno; i femminili in racemi terminali pauciflori, con ovario infero e stimma bifido. Il frutto<br />

è una pseudodrupa (pericarpio indeiscente incluso nell’accrescimento carnoso del perianzio, noto come “mallo”) globosa o<br />

subellissoidale, lunga 3-4 cm, con scanalature longitu<strong>di</strong>nali fitte e profonde, separate da superficie fortemente verrucosa.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: aprile-maggio.<br />

Area d’origine: Nordamerica.<br />

Habitat: Boscaglie, margini boschivi degradati, ambienti ruderali freschi.<br />

Distribuzione nel territorio: Spora<strong>di</strong>ca in tutta la regione, soprattutto presso i centri abitati, dove è casuale. Veramente<br />

naturalizzata soltanto in Oltrepo pavese lungo il Torrente Versa, nel lecchese al Parco <strong>di</strong> Montevecchia e della Valle del Curone<br />

e lungo il Po nel lo<strong>di</strong>giano. Bergamo (CAS), Brescia (CAS), Cremona (CAS), Lecco (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), Monza e Brianza (CAS),<br />

<strong>Milano</strong> (CAS), Mantova (CAS), Pavia (NAT), Sondrio (CAS).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, coltivata in Italia dalla seconda metà del XVIII secolo. In Lombar<strong>di</strong>a segnalata da Giordana (1995).<br />

Modalità d’introduzione: Deliberata (produzione legnosa).<br />

Status: Naturalizzata.<br />

Dannosa: No.<br />

Impatto: Irrilevante (estetico locale).<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: Non necessarie.<br />

Note: Il noce nero fornisce legname <strong>di</strong> pregio, ben noto in America, dove tale produzione riveste un’importanza economica <strong>di</strong> primo piano; in<br />

Europa, invece, la sua coltivazione non ha dato i frutti sperati, in quanto se ne ricava un legno <strong>di</strong> qualità inferiore. Un po’ alla volta, perciò, la pianta è<br />

passata dalla selvicoltura produttiva alla parchicoltura, <strong>di</strong>ventando una delle specie symbol delle alberature e dei polmoni ver<strong>di</strong> artificiali.<br />

Bibliografia: Bonali et al., 2006a; Giordana, 1995<br />

Famiglia: Juglandaceae<br />

Nome scientifico: Juglans nigra L.<br />

Nome volgare: noce nero, noce americano<br />

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