LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano
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enagra<br />
<strong>di</strong> royfraser<br />
Famiglia: Onagraceae<br />
Nome scientifico: Oenothera royfraseri R.R.Gates<br />
Nome volgare: enagra <strong>di</strong> Royfraser<br />
Sinonimi: Oenothera parviflora auct., non L.<br />
Oenothera turoviensis Rostański<br />
Tipo biologico: Hbienn<br />
Descrizione: Pianta erbacea bienne, simile a O. chicaginensis var. bartlettii (ve<strong>di</strong> scheda), da cui si <strong>di</strong>stingue per le foglie più<br />
strette, per una più densa punteggiatura dell’asse dell’infiorescenza, per i sepali semprever<strong>di</strong>, per i petali <strong>di</strong> 6-12 mm, per i<br />
frutti minori (19-26 mm) e per i semi debolmente alati. La pelosità ghiandolare, assente sull’ipanzio alle prime fioriture, prevale<br />
dalla metà <strong>di</strong> agosto in poi.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: luglio-settembre.<br />
Area d’origine: Nordamerica orientale (E-Canada).<br />
Habitat: Incolti, margini stradali, greti fluviali.<br />
Distribuzione nel territorio: Spora<strong>di</strong>ca nelle fasce planiziale e collinare. Bergamo (NAT), Brescia (NAT), Cremona (NAT),<br />
<strong>Milano</strong> (NAT), Varese (NAT).<br />
Periodo d’introduzione: Neofita. Le date relative alla sua <strong>di</strong>ffusione sul nostro territorio non sono certe a causa della<br />
confusione tra le <strong>di</strong>verse specie: le prime raccolte in Italia sono lombarde (Valcamonica, BS) e risalgono al 1984; segnalata la<br />
prima volta da Zanotti (1991b).<br />
Modalità d’introduzione: Ignota.<br />
Status: Naturalizzata.<br />
Dannosa: No.<br />
Impatto: Estetico-paesaggistico locale.<br />
Azioni <strong>di</strong> contenimento: Non necessarie.<br />
Note: Si veda quanto scritto per Oenothera biennis. Non avendo potuto controllare gli exsiccata, la segnalazione <strong>di</strong> Pomi (1994) per Oe. parviflora,<br />
assente in Italia (Soldano, 1993), è qui ricondotta a Oe. royfraseri.<br />
Bibliografia: Bonali et al., 2006a; Dietrich et al., 1997; Mihulka et al., 2003; Pomi, 1994; Soldano, 1993; Zanotti, 1991b<br />
enagra<br />
fallacoide<br />
Tipo biologico: Hbienn<br />
Descrizione: Pianta erbacea bienne, robusta, con fusto eretto, ramoso, alto 80-150(-200) cm, completamente rosso o<br />
striato <strong>di</strong> rosso. Foglie alterne, sessili, lanceolate, lunghe fino a 15 cm, piane, debolmente dentate al margine, con nervo<br />
me<strong>di</strong>ano arrossato o bianco. Infiorescenza terminale a spiga fogliosa allungata, con asse fittamente punteggiato <strong>di</strong> rosso,<br />
uniformemente rosso nel tratto apicale già all’apertura dei primi bocci; sempre sull’asse, a partire dalla seconda metà <strong>di</strong> luglio,<br />
compaiono peli ghiandolari che si ritrovano anche sui frutti acerbi nella porzione inferiore dell’infiorescenza. Fiori profumati,<br />
ad apertura notturna, attinomorfi, del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> (3-)4-6.5 cm, con ipanzio a tubo allungato; calice <strong>di</strong> 4 sepali riflessi all’antesi,<br />
fortemente arrossati, apicolati per una lunghezza <strong>di</strong> 2-7 mm; corolla a 4 petali gialli, largamente obovato-triangolari <strong>di</strong> (15-)20-<br />
32×22-37 mm; stami 8 in due verticilli; ovario semiinfero. Il frutto è una capsula lineare loculicida, a 4 valve, lunga (15-)20-35<br />
mm, contenente abbondanti, piccoli semi bruni, spigolosi.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: giugno-settembre.<br />
Area d’origine: Italia centro-settentrionale occidentale.<br />
Habitat: Incolti, margini stradali, greti fluviali.<br />
Distribuzione nel territorio: Porzione occidentale della regione, nelle fasce planiziale e collinare. Lecco (NAT), Pavia (NAT).<br />
Periodo d’introduzione: Neofita, presumibilmente originatasi spontaneamente in Italia centro-settentrionale da ceppi<br />
nordamericani introdotti deliberatamente a fini floricolturali. Le date relative alla sua <strong>di</strong>ffusione sul nostro territorio non sono<br />
certe a causa della confusione tra le <strong>di</strong>verse specie: le prime raccolte in Italia risalgono al 1927 (Toscana), quelle lombarde al<br />
1975 (Cava Manara, PV); la prima segnalazione per la Lombar<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> Soldano (1983a).<br />
Modalità d’introduzione: Originatasi in loco (ve<strong>di</strong>: Periodo <strong>di</strong> introduzione).<br />
Status: Naturalizzata.<br />
Dannosa: No.<br />
Impatto: Estetico-paesaggistico locale.<br />
Azioni <strong>di</strong> contenimento: Non necessarie.<br />
Note: Si veda quanto scritto per Oenothera biennis.<br />
Bibliografia: Dietrich et al., 1997; Mihulka et al., 2003; Soldano, 1983a, 1993<br />
Famiglia: Onagraceae<br />
Nome scientifico: Oenothera fallacoides<br />
Soldano & Rostański<br />
Nome volgare: enagra fallacoide<br />
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