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La regolazione economica dei servizi idrici - Iefe - Università Bocconi

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<strong>Iefe</strong>, Università <strong>Bocconi</strong> – <strong>La</strong> <strong>regolazione</strong> <strong>economica</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> <strong>idrici</strong>I <strong>servizi</strong> <strong>idrici</strong> urbani, pertanto, si concentrano soprattutto sulla distribuzione, mentre le fasi a monte dellafiliera sono solitamente amministrare a livello regionale o di bacino. I <strong>servizi</strong> di fognatura fino a tempirecenti si sono limitati all’allontanamento <strong>dei</strong> reflui, e solo successivamente all’entrata nella ComunitàEuropea vi è stato un consistente impegno nel dotare il paese di un’infrastruttura di base per ladepurazione. Questo sforzo di investimento si è basato in buona parte sul sostegno <strong>dei</strong> Fondi strutturalieuropei ed è stato in massima parte amministrato a livello regionale (Comunità autonoma).Nel frattempo, due ulteriori linee evolutive nel contesto esterno hanno influito non poco sull’evoluzione delsistema idrico. <strong>La</strong> prima è rappresentata dal processo di federalismo, in virtù del quale il rafforzamentodelle Comunità autonome (qualcosa di intermedio tra le nostre Regioni e i <strong>La</strong>ender tedeschi) haconcentrato nelle loro mani buona parte <strong>dei</strong> poteri. <strong>La</strong> seconda è rappresentata dalla gradualetrasformazione delle Confederazioni idrografiche, che sempre più assumono competenze in materia dipianificazione idrica e si dotano di meccanismi istituzionali e di governance più aperti e democratici, semprein una logica fortemente partecipativa e bottom‐up, ma con una rappresentazione molto più pluralistica <strong>dei</strong>vari stakeholder.Anche in Spagna il <strong>servizi</strong>o idrico urbano – con le caratteristiche sopra delineate – è una responsabilità <strong>dei</strong>comuni; questa responsabilità è integrata (legge 7/95), ma come detto nei molti casi in cui il comune non ètotalmente autosufficiente ricorre poi a sistemi di approvvigionamento all’ingrosso o, alternativamente, ditrattamento e depurazione che sono realizzati e gestiti da altri livelli territoriali e soggetti alla pianificazionedegli enti di livello superiore (Confederazioni idrografiche e Comunità autonome).A livello di Comunità autonoma si situano anche i principali poteri regolatori, che consistonoprincipalmente nel fissare gli standard di <strong>servizi</strong>o e approvare le tariffe. Presso ciascuna Comunitàautonoma sono istituiti Comitati sui prezzi, che possono decidere quali prezzi assoggettare al propriocontrollo. Le tariffe dell’acqua in certi casi sono decise dai comuni, in altri dai comuni con la supervisione<strong>dei</strong> Comitati prezzi, e in altri casi ancora direttamente dai Comitati prezzi.<strong>La</strong> gestione <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> <strong>idrici</strong> può essere svolta direttamente dai comuni, attraverso varie modalità chespaziano dalla gestione in economia alla costituzione di aziende interamente pubbliche; oppure delegata asoggetti privati secondo varie modalità contrattuali. Non ci sono vincoli particolari nella scelta dellemodalità organizzative, né rispetto all’oggetto dell’affidamento, che può riguardare specifiche attività ofasi, oppure il <strong>servizi</strong>o integrato.Le forme di gestione delegata si ispirano ai modelli francesi, prevedendo in particolare:• L’appalto di <strong>servizi</strong>, consistente nella prestazione di determinate attività remunerate a corpo esenza coinvolgere l’affidatario nei rischi economici della gestione• <strong>La</strong> gestione interessata, in cui il concessionario viene richiesto di gestire determinate attività con uncoinvolgimento parziale nel rischio economico o una remunerazione che risente almeno in partedegli obiettivi raggiunti, mentre gli investimenti rimangono a carico del concedente• <strong>La</strong> concessione (con responsabilità per gli investimenti integralmente trasferita al concessionario);di solito i contratti prevedono i volumi massimi e minimi di investimento e garanzie dimantenimento dell’economicità della gestione• Concessione di opere pubbliche, equivalente ai diversi meccanismi di project financing relativi aspecifici impianti e opere• Società mista, equivalente al caso italiano: il privato partecipa con una quota all’azionariatodell’impresa a maggioranza pubblica cui il comune ha affidato il <strong>servizi</strong>o.Secondo un percorso evolutivo abbastanza tipico, il <strong>servizi</strong>o idrico delle origini è stato sviluppato e gestitoda imprese private, con la sola eccezione di Madrid dove l’approvvigionamento e la distribuzione sono state45

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