Dalla rassegna <strong>Uisp</strong>ress settimanaleCongresso nazionale UISPVincenzo Manco, neoeletto Presidente UISP. “Noi nel governo dello sport accettiamo la sfida”Vincenzo Manco, neopresidentenazionale dell’associazione,al termine dei lavoridel XVII Congresso nazionale<strong>Uisp</strong> (Chianciano Terme, 12-14aprile), ha rilasciato un’intervistaa l’Unità, realizzata da Simone DiStefano e pubblicata lunedì 15aprile, nelle pagine sportive delgiornale diretto da Claudio Sardo.Il titolo è: “Noi nel governodello sport”. Ne riportiamo il testointegrale.Da 65 anni l’associazione promuovela pratica sportiva di base.“Prevenzione, scuola, impiantistica:sono i nostri temi che porteremoal Coni”.La <strong>Uisp</strong> (Unione Italiana SportPer tutti) ha eletto il suo nuovopresidente. Si tratta di VincenzoManco, già vicepresidente <strong>Uisp</strong>dal 2009 ed eletto a ChiancianoTerme a conclusione della tregiorni del XVII Congresso nazionalea cui hanno partecipato 457delegati in rappresentanza dioltre un milione e 300 mila tesserati,e 17.812 società sportive.Cinquant’anni, di origini salentinema residente da anni a Parma,Vincenzo Manco succede aFilippo Fossati (eletto ora deputatotra le file del Pd), mentre SimonePacciani, senese, è il nuovovicepresidente nazionale. “Losport per tutti - le prime parole diManco da presidente - non è soloun diverso modo di intendere lapratica sportiva ma è soprattuttouna diversa visione del mondo, ilsuperamento delle diseguaglianze,perché nello sport per tuttivincono tutti”.Presidente Manco, come sarà la<strong>Uisp</strong> del futuro?Una <strong>Uisp</strong> aperta, riformata e riformista.C’è bisogno di mobilitaretutte le energie sul territorionazionale. La ramificazione deinostri comitati territoriali e dellestrutture di attività deve esseremessa in condizione di assumereforza e dare il suo contributodi eccellenza, capacità ed esperienza.Usciamo da questo congressopiù forti, coesi e vivaci.Pronti a dare il nostro contributocome sempre fatto nella nostrastoria, sia a livello nazionaleche internazionale. Saremo unpunto di riferimento del terzosettore, del grande mondodell’associazionismo sportivo dipromozione sociale. Qualunquesarà il prossimo panorama istituzionale,noi rilanciamo la nostradisponibilità e il nostro contributosul welfare e staremo attentiaffinché gli elementi da rivederesiano sempre più vicini alla coesionee ai diritti.Il neo presidente del Coni, GiovanniMalagò, ha fatto deglienti di promozione sportivauno dei suoi cavalli di battagliain campagna elettorale. Com’èil rapporto tra la <strong>Uisp</strong> e il nuovoConi?Giovanni (Malagò) è stato nostroospite recentemente e noi gliabbiamo lanciato un segnale. Le900 mila società sportive di questopaese hanno bisogno di essererappresentate, per i volontari eper le competenze sull’impiantisticasportiva, e per il ruolo dicoesione sociale. A Malagò abbiamodetto che siamo pronti araccogliere la sfida, e per vincerlaabbiamo proposto un’idea: consentireagli enti di promozionesportiva di partecipare alla governancecomplessiva all’internodel Coni. I temi? Prevenzione,scuola, impiantistica e osservatoriosport per tutti.Siete fermi alle parole o si muovegià qualcosa?Abbiamo un incontro il prossimo8 maggio, lì ci aspettiamo rispostesu un maggiore riconoscimentoagli enti di promozione.I rapporti tra Malagò e la Figcsono sempre più tesi, Lei èd’accordo con quanti vedono ilAtletica UISP on line - 6 Atletica UISP on line - 7calcio come il male dello sportitaliano?Con il calcio la coesistenza èpossibile. Ma nell’esasperazioneprofessionistica, va rivisto il modelloallargando la redistribuzionedelle risorse verso lo sportper tutti. C’è un patrimonio cheandrebbe messo a disposizionedi tutti. Con la Figc abbiamo sviluppatodei buoni rapporti, miglioridi quanti ne abbiamo conaltre federazioni come il tennis ol’automobilismo.Cosa vi aspettate dalla prossimalegislatura in tema di politichesportive?Questa tornata elettorale ha rappresentatoun grande evento, lapartecipazione della società civileorganizzata nel mettere a disposizionela sua partecipazionealle politiche pubbliche. Il nostroFilippo Fossati (ex presidente <strong>Uisp</strong>)è uno di questi, ci aspettiamoda questa squadra la possibilitàdi avere un tramite all’interno delparlamento per costruire leggi epolitiche pubbliche per la promozionesportiva. La parola d’ordinedeve essere: legislazione eopportunità di accesso a nuoviprogetti.Pubblicato su <strong>Uisp</strong>ress n. 15del 19 aprile <strong>2013</strong>