13.07.2015 Views

Scarica tutta la rivista in formato .pdf - Farfaè...

Scarica tutta la rivista in formato .pdf - Farfaè...

Scarica tutta la rivista in formato .pdf - Farfaè...

SHOW MORE
SHOW LESS

Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!

Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.

Anno III - N. 12● cultura, un convegno su lorenzo rocci● <strong>in</strong>chiesta, al crocevia dei disservizi● web, <strong>la</strong> bibioteca sbarca on l<strong>in</strong>eedito dacomunità benedett<strong>in</strong>a


Regioniamodal<strong>la</strong> pisana una manovra f<strong>in</strong>anziaria<strong>formato</strong> famiglia e attenta ai <strong>la</strong>voratoriLa Regione Lazio ha approvato <strong>la</strong>nuova legge f<strong>in</strong>anziaria 2009.E’ una manovra che mette a punto unpacchetto anticrisi di sostegno reale allefamiglie ed ai <strong>la</strong>voratori, una rete diprovvedimenti a supportodell’equità sociale edel reddito, <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>requello delle categoriepiù svantaggiate.Esenzione dal pagamentodel trasporto pubblicolocale e regionale per igiovani under 25; fondodi solidarietà per i mutuiper chi è <strong>in</strong> difficoltà nelpagamento del<strong>la</strong> rata;<strong>in</strong>cremento del fondo peril microcredito e di quello socio assistenziale;buono sconto famiglia per agevo<strong>la</strong>re<strong>la</strong> fruizione di strutture sportive eculturali per i giovani; apertura di nuovescuole materne ed asili nido; sostegnoalle imprese che <strong>in</strong>tendano stabilizzareil proprio personale; sostegno alle donnee mamme <strong>la</strong>voratrici: sono solo alcunedelle pr<strong>in</strong>cipali misure che fanno del<strong>la</strong>f<strong>in</strong>anziaria del<strong>la</strong> Regione Lazio “unalegge ad personam per te”.La Regione Lazio con <strong>la</strong> Giunta guidatada Piero Marrazzo ha voluto fortementedare una risposta concreta alle famiglieed alle imprese.Perché vogliamo che i cittad<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>ae del Lazio possano avere una Regioneche aiuti davvero tutti. Te per primo.Spazio a cura diMario PerilliConsigliere Regione Laziomperilli@regione.<strong>la</strong>zio.it<strong>la</strong> letteradi Cecilia MasciocchiSe qualcuno mi chiede di dove sei, gli rispondo: “sono cittad<strong>in</strong>a del mondo”. Spesso lo dico scherzando, spesso lo dico sulserio, ma <strong>la</strong> reazione delle persone è sempre <strong>la</strong> stessa: rimangono a bocca aperta pensando che li stia prendendo <strong>in</strong> giro.Oramai sono otto mesi che vivo fuori casa, prima a Brighton, una cittad<strong>in</strong>a a sud di Londra, ed ora a Barcellona, una città,beh, che non ha davvero bisogno di presentazioni! Se le mie motivazioni <strong>in</strong>iziali erano essenzialmente di studio, visto che peri ragazzi di oggi <strong>la</strong> conoscenza delle l<strong>in</strong>gue è un <strong>la</strong>sciapassare che non può assolutamente mancare, ora <strong>in</strong>vece che i corsi sonof<strong>in</strong>iti, che lo stage è term<strong>in</strong>ato, sono ancora qui <strong>in</strong> una città che non è <strong>la</strong> mia, ma sento mia. Ho scelto Barcellona, o meglio,potrei dire che Barcellona ha scelto me. E’ una città, che se sai cercare e sai aspettare, sa offrirti tanto, una città <strong>in</strong> fondocome ce ne sono a dec<strong>in</strong>e <strong>in</strong> Europa, ma che ti comunica qualcosa che non so spiegare. Qualcuno potrebbe dire che le miesensazioni sono dovute al<strong>la</strong> novità, al senso di libertà che si prova vivendo fuori casa, all’eccitazione del conoscere gente nuova,posti nuovi, sperimentare una vita del tutto differente. Sicuramente questa componente non è da sottovalutare, ma c’èqualcosa di diverso, qualcosa di più che mi ha sp<strong>in</strong>to a fermarmi: il sentire che da solo ce <strong>la</strong> puoi fare! Quello che differenzianoi italiani dal resto dei cittad<strong>in</strong>i del Nord Europa è un legame stretto ed a volte morboso con <strong>la</strong> nostra famiglia, con <strong>la</strong> nostraterra, con le nostre orig<strong>in</strong>i e tradizioni. Tutte cose bellissime, certo, ma che a lungo andare creano una sorta di dipendenza dalnucleo familiare, che non ti permette a pieno di realizzarti, che non ti consente di avere il coraggio di <strong>la</strong>nciarti dal paracaduteper tentare l’<strong>in</strong>certo. Siamo uno dei pochi Paesi europei dove i ragazzi, dopo i 18 anni, cont<strong>in</strong>uano a vivere ed a dipenderedal<strong>la</strong> propria famiglia. Frequentare l’università spesso nasconde <strong>la</strong> pigrizia ed al tempo stesso <strong>la</strong> paura di crescere, facendocicont<strong>in</strong>uare a vivere come tanti Peter Pan. Questo, da un <strong>la</strong>to evita tante <strong>in</strong>combenze, dall’altro prolunga lo svezzamento. Rimangosempre più dell’idea che non sia <strong>la</strong> soluzione migliore, soprattutto oggi, dove il mondo che ci aspetta è sempre più freneticoed esigente. Per questo ho scelto di provare a vivere so<strong>la</strong>, lontana da casa, perché mi sembrava che a 27 anni fosse davveroarrivata l’occasione giusta per mettermi al<strong>la</strong> prova, per vedere se avevo effettivamente le capacità per poterme<strong>la</strong> cavare coni problemi del<strong>la</strong> vita quotidiana: nel<strong>la</strong> gestione di me stessa e del<strong>la</strong> mia realizzazione professionale. Inoltrandomi <strong>in</strong> questajung<strong>la</strong>, o come lo chiamano molti “<strong>in</strong> questo mondo di matti”, che <strong>in</strong> fondo... siamo noi!


<strong>in</strong> evidenzaIERI ED OGGI“dal dizionario all’autore,un convegno sulorenzo rocci”di D. Eugenio GargiuloLUNGO LA VIA<strong>in</strong>chiesta,“al crocevia dei disservizi”di Morena Di Giulio“<strong>la</strong> f<strong>in</strong>estra sul cortilelettera all’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito”di Ange<strong>la</strong> Longobucco“<strong>la</strong> corea e l’italiasi <strong>in</strong>contrano a farfa”(re.fa)DENTRO L’ABBAZIA“riparte <strong>la</strong> macch<strong>in</strong>adi 20eventi”(re.fa)“San benedetto, <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>,l’amore”di D. Massimo Lapponi“<strong>la</strong> santa messa <strong>in</strong> direttatv”(re.fa)“<strong>la</strong> biblioteca stataledi farfa sta persbarcare on l<strong>in</strong>e”(re.fa)LA CARTOLINA“farfaè...anche<strong>la</strong> maglieria di stel<strong>la</strong>"di Ange<strong>la</strong> Longobucco“pensieri e culturacont<strong>in</strong>ua il viaggio dentro<strong>la</strong> biblioteca di farfa”di Gianni D’Andrea“ un pomeriggio conartemisia gentileschi,appuntamento l’8 marzo”di Patrizia Lombardozzi46151516171719202122farfaè...P. Priore Dom Eugenio Gargiulo O.S.B. - Editore… giunta al terzo anno di vita, con <strong>la</strong>rghi consensi e con qualche critica costruttiva,che, come ha affermato anche il Direttore nel n° 9, è <strong>in</strong>dice “di quel<strong>la</strong> attenzione e diquell’<strong>in</strong>teresse che noi andiamo ricercando” e costituisce “uno stimolo importante, irr<strong>in</strong>unciabile”.Ci stiamo sforzando di mantenere le sei uscite annuali, sempre con l’obiettivoche <strong>la</strong> <strong>rivista</strong> possa diventare mensile, che per ora non ci è possibile raggiungere perchénon siamo ancora <strong>in</strong> grado di sostenerne i costi. Soprattutto ci stiamo sforzando dicurare ed ampliare i contenuti, sempre al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>formare e di formare i nostri lettori,al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> spiritualità che sostanzia <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> nostra abbazia. Un’abbazia più chemillenaria che si proietta sempre più nel territorio circostante, a partire dal borgo di Farfa,e che al<strong>la</strong>rga il suo sguardo al<strong>la</strong> chiesa ed al mondo. Un’abbazia che, grazie anche allevarie <strong>in</strong>iziative che promuove o che sostiene, attira sempre più gente desiderosa di att<strong>in</strong>geread essa serenità e pace, per costruire una società migliore, più attenta ai veri valoriumani e cristiani, filtrati dal<strong>la</strong> tradizione benedett<strong>in</strong>a. Per questo motivo, a partireda questo numero, ospitiamo volentieri le riflessioni del confratello D. Massimo Lapponi,che ha colto e vuol far cogliere nel<strong>la</strong> Rego<strong>la</strong> di San Benedetto tutte le <strong>in</strong>dicazioni valideancor oggi per il mondo civile, a partire dal<strong>la</strong> famiglia, luogo fondamentale di crescitasociale e religiosa. La famiglia è ancor oggi <strong>la</strong> cellu<strong>la</strong> basi<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> società, <strong>la</strong>“chiesa domestica”, <strong>in</strong> cui si apprende e si sperimenta come si vive, come si cresce, comesi <strong>la</strong>vora, come si prega <strong>in</strong>sieme. Essa diventa qu<strong>in</strong>di il modello cui deve ispirarsi l’umanasocietà, come famiglia di famiglie, <strong>in</strong> cui si costruisce, a dir<strong>la</strong> col papa Paolo VI di v.m., <strong>la</strong> civiltà dell’amore.La comunità monastica di Farfa, <strong>in</strong>sieme con <strong>tutta</strong> <strong>la</strong> variegata realtà che le ruotaattorno, <strong>in</strong>tende svolgere anche questo servizio, che a mano a mano si attuerà con opportune<strong>in</strong>iziative, che saranno senz’altro segna<strong>la</strong>te e divulgate dal<strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong>, al<strong>la</strong>quale auguro una diffusione sempre più capil<strong>la</strong>re ed efficace.L’AUSPICIO Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio - Direttore responsabileNon c’è due senza tre e speriamo anche senza quattro, c<strong>in</strong>que...e chi più neha più ne metta. Di numeri di Farfaè...si <strong>in</strong>tende. Inauguriamo il 2009 con <strong>la</strong>voglia, che sempre si ha al pr<strong>in</strong>cipio di ogni nuovo corso, di crescere e stupire.Manteniamo <strong>la</strong> chiara impronta impressa nel 2008, volendo mettere <strong>in</strong>luce (evidenziandolo) il nostro attaccamento agli aspetti culturali, spiritualie cronachistici che hanno fatto del<strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong> un unicum nel suo genere.Almeno nel comune <strong>in</strong> cui nasciamo e, crediamo, anche nei d<strong>in</strong>torni. Ilnumero 12 si apre qu<strong>in</strong>di con un omaggio al grecista italiano più famoso, chenasce farense. Nel<strong>la</strong> sezione “Ieri ed oggi” dedichiamo al convegno su LorenzoRocci, promosso dal<strong>la</strong> Badia Benedett<strong>in</strong>a, <strong>la</strong>rgo spazio. Ma non ci limitiamoa “dare <strong>la</strong> notizia”, bensì raccontiamo, con le parole dell’editore, il rapportoche tanti studenti e docenti hanno avuto con il Rocci. E’ una storia bel<strong>la</strong>,che <strong>in</strong>vitiamo a leggere. Magari per qualcuno sarà familiare, magari lo saràanche per chi sulle versioni di greco non ci ha passato nemmeno un giorno.E dopo <strong>la</strong> cultura, torna puntuale <strong>la</strong> cronaca, con un’<strong>in</strong>chiesta dedicata aidisagi cui sono sottoposti i pendo<strong>la</strong>ri che frequentano l’autostazione e lo scaloferroviario di Passo Corese. Poi c’è lo spazio spirituale che, di numero <strong>in</strong>numero, sarà occupato dalle riflessioni di don Massimo Lapponi sul<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>di San Benedetto. E ancora, <strong>la</strong> biblioteca statale che sbarcherà sul web e al<strong>la</strong>cui storia è dedicata un’<strong>in</strong>tera pag<strong>in</strong>a. Insomma, i contenuti non mancano el’auspicio è che neanche <strong>la</strong> vostra voglia di leggerli venga mai meno. I vostriattestati di stima ci fanno ben sperare.


dal dizionario all’autore,una giornata di studio su lorenzo roccidi Dom Eugenio GargiuloDevo confessare che nonavevo mai collegato ilRocci, cioè il famoso vocabo<strong>la</strong>riogreco-italiano, al<strong>la</strong>persona dell’autore. Me nesono sempre servito comeprezioso strumento di <strong>la</strong>voroda studente e poi da docente.Ed ora che sono “<strong>in</strong> tutt’altrefaccende affaccendato”,questo dizionario mitiene compagnia nei momentiche riesco a dedicare– raramente, ahimé!- agliamati c<strong>la</strong>ssici greci. E miaiuta, oggi come ieri, a capiree a gustare anche i passidi più difficile <strong>in</strong>terpretazione,per l’abbondanza difraseologia che correda ognis<strong>in</strong>go<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>. Posso direche il Rocci - <strong>in</strong>tendo ancora,per metonimia, il vocabo<strong>la</strong>rio-è il compagno diuna vita spesa - almeno <strong>in</strong>parte - nello studio e nell’aiutaregli altri a studiare.Mi riferisco a quel<strong>la</strong> schieradi giovani, ormai adulti,che sono passati nelle aulesco<strong>la</strong>stiche del Liceo <strong>in</strong> cui sono statoprima ord<strong>in</strong>ario di lettere c<strong>la</strong>ssiche e poipreside. Mi capita di <strong>in</strong>contrarne alcuni,che mi assicurano di conservare ancora ilRocci, magari a disposizione dei figli studenti.Grazie a Dio, il Liceo c<strong>la</strong>ssico nonè ancora scomparso! Il Rocci, qu<strong>in</strong>di, comeprima il Bonazzi, viene usato di generazione<strong>in</strong> generazione. Pure mio padre,professore e poi preside anche lui, ora novantenne,a suo tempo lo aveva passato ame e a mio fratello, anzi lo utilizzavamotutti e tre f<strong>in</strong>o al momento del<strong>la</strong> separazione.Sapevo chi era Bonazzi, il cui vocabo<strong>la</strong>rionel frattempo era diventato unvolume raro da biblioteca. Me ne par<strong>la</strong>vanoi monaci anziani del monastero dacui provengo, monaci che a loro volta neavevano sentito par<strong>la</strong>re da confratelliche nel<strong>la</strong> seconda metà del secolo XIXerano vissuti con Benedetto Bonazzi,abate del<strong>la</strong> Badia di Cava de’ Tirreni epoi arcivescovo di Benevento, nom<strong>in</strong>atocard<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> punto di morte. Ma di Rocciautore non sapevo ancora nul<strong>la</strong>, f<strong>in</strong>o aquando, poco tempo dopo il mio <strong>in</strong>sediamentoa Farfa, mi recai per <strong>la</strong> prima voltaa Fara Sab<strong>in</strong>a, capoluogo del comunedi cui ero diventato cittad<strong>in</strong>o. Varcatol’arco di <strong>in</strong>gresso al<strong>la</strong> piazza, <strong>la</strong> portadel<strong>la</strong> città, scorsi una <strong>la</strong>pide <strong>in</strong> <strong>la</strong>t<strong>in</strong>oaltisonante: “Laurentius Rocci S. J. …”Non vi dico <strong>la</strong> commozione che provai.Dunque Lorenzo Rocci, humanarum litterarumpraec<strong>la</strong>rissimus (sic!) magister,era gesuita ed era nato a Fara nel 1864.IERIEDOGGI4


IERI ED OGGINaturalmente anch’io, come l’anonimoautore del<strong>la</strong> <strong>la</strong>pide, mi sentivo orgogliosodi essere diventato concittad<strong>in</strong>o delRocci e contento di aver f<strong>in</strong>almente conosciutoalmeno i tratti salienti del<strong>la</strong>personalità del famoso autore del “mio”vocabo<strong>la</strong>rio greco-italiano: eiusque nomenper aevum honestat! Ma le sorpresenon f<strong>in</strong>irono qui. L’anno scorso fui <strong>in</strong>vitatoad una cerimonia presso il Liceoc<strong>la</strong>ssico e scientifico di Passo Corese, <strong>la</strong>frazione ormai più popolosa e più attrezzatadel comune di Fara. Nell’occasioneil Preside Lamura, anche lui farense diadozione, annunciò che <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> erastata <strong>in</strong>tito<strong>la</strong>ta, unica <strong>in</strong> Italia, proprioa Lorenzo Rocci. Ci mancava però ancoraqualcosa che mettesse meglio <strong>in</strong> luce ilRocci, <strong>in</strong>tendo l’autore, e lo facesse conosceredi più a me e, a questo punto,tariani <strong>in</strong> Basilica e per chiedermi se erod’accordo ad organizzare un convegno suLorenzo Rocci <strong>in</strong> Abbazia. Aveva sfondatouna porta aperta! Ed ecco che dopo lefeste natalizie partì subito <strong>la</strong> macch<strong>in</strong>aorganizzativa, con il co<strong>in</strong>volgimento delLiceo di Passo Corese e dell’Amm<strong>in</strong>istrazionecomunale. Si è così fissata <strong>la</strong> datadi sabato 28 marzo per una cerimoniaartico<strong>la</strong>ta nel modo seguente. La matt<strong>in</strong>aall’<strong>in</strong>gresso del plesso sco<strong>la</strong>stico cheospita le c<strong>la</strong>ssi di Liceo c<strong>la</strong>ssico si scopriràuna <strong>la</strong>pide, offerta dal<strong>la</strong> FondazioneCremonesi. Nel pomeriggio ci sarà il convegnonel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> Schuster dell’Abbazia,con vari <strong>in</strong>terventi, coord<strong>in</strong>ati dal giornalistaFrancesco Vergovich, e con duere<strong>la</strong>zioni fondamentali sul<strong>la</strong> figura el’opera del Padre Lorenzo Rocci, rispettivamenteda parte del Padre gesuita Maxda biblioteca. Forse è stato già superatodal GI, composto con le più moderne tecnologieda trenta ricercatori coord<strong>in</strong>atidal prof. Montanari (altro che i trent’annidi un unico studioso con so<strong>la</strong> pennae ca<strong>la</strong>maio!). Ma il mio Rocci no,quello che mi regalò mio padre quando lo<strong>la</strong>sciai per andare <strong>in</strong> monastero, il mioRocci non si riempirà di polvere. Mi faràancora compagnia nei rari momenti chepotrò ancora dedicare agli amati c<strong>la</strong>ssici,come dicevo sopra. Sarà, <strong>in</strong>sieme con <strong>la</strong>Bibbia, il conforto del<strong>la</strong> mia vecchiaia,f<strong>in</strong>o a quando raggiungerò <strong>in</strong> cielo il suoautore, “ad caelites evectus” nel 1950, comesi legge sul<strong>la</strong> già citata <strong>la</strong>pide affissaal<strong>la</strong> sua casa natale di Fara Sab<strong>in</strong>a.L’ emozione di essere concittad<strong>in</strong>o (acquisito) delcelebre grecista, nelle parole commossedi D. Gargiulo:studente, docente...editoreagli stessi alunni del Liceo. Qu<strong>in</strong>di attivaiil motore di ricerca di <strong>in</strong>ternet e trovaipoche notizie, tra cui quel<strong>la</strong> che mi colpìdi più: il dizionario era stato il fruttodel<strong>la</strong> fatica trentennale “unius viri”, f<strong>in</strong>oall’edizione def<strong>in</strong>itiva del 1943. Manon rimasi soddisfatto. F<strong>in</strong>almente unaltro <strong>in</strong>tervento provvidenziale. Nel mesedi dicembre venne da me il dottor StefanoCiavatti, noto oculista e presidentedel Rotary Club di Poggio Mirteto, per fissare<strong>la</strong> data di una celebrazione per i ro-Taggi, che lo ha conosciuto di persona, edel prof. Remo Bracchi, ord<strong>in</strong>ario diglottologia. F<strong>in</strong>almente ne saprò di più emi affezionerò di più anche al vocabo<strong>la</strong>rio,potendolo collegare con l’autore. Unreligioso, come il Bonazzi, che ha prodottoqualcosa di grande, rimanendo nell’ombra,come tutti i religiosi che dasempre hanno fatto grandi cose, non persé, ma per un servizio agli altri e per <strong>la</strong>gloria di Dio. Un giorno anche il dizionariodel Rocci diventerà un volume raroIERIEDOGGI5


farfaè...l’<strong>in</strong>chiestaal crocevia...6CORSA ALLA MULTAAndare di corsa al<strong>la</strong> stazione nel<strong>la</strong> vana speranza di trovare un posto, ricorrere alle vie <strong>in</strong>terne per parcheggiare, correre a perdifiatoper andare al b<strong>in</strong>ario.Magari avere una brutta giornata <strong>in</strong> ufficio, poi tornare al<strong>la</strong> sera stanchi, al<strong>la</strong> propria auto… e trovare una multa! Va bene, <strong>la</strong>sanzione era giusta, ma vai a spiegarlo ai pendo<strong>la</strong>ri…(M.D.G.)


LUNGO LA VIAdei disservizidi Morena Di GiulioDi <strong>la</strong>to,riportiamouna serie diimmag<strong>in</strong>iche, forsepiù delleparole, descrivono<strong>la</strong>situazione<strong>in</strong> cui versauna dellezone piùfrequentatedel<strong>la</strong> BassaSab<strong>in</strong>aSTORIA DI UN SACCHETTOImmondizia nel<strong>la</strong> stazione degli autobus? “Non ne so niente, io sono qui tutti i giorni e non me ne sono mai accorto, forse perchénon esco spesso nel giard<strong>in</strong>o attorno, ma mi sembra proprio un bell’ambiente.Secondo me siete voi che state cercando un modo per screditare questo bel posto”, disse il sacchetto dei rifiuti ad un passanteche <strong>la</strong>mentava <strong>la</strong> mancanza di igiene…(M.D.G.)7


VIAGGIO NEI DISAGI DEL CAPOLINEA CORESINODi seguito tentiamo di ricostruire <strong>la</strong> complessastoria del parcheggio antistante <strong>la</strong> stazioneferroviaria di Passo Corese.Senza tra<strong>la</strong>sciare il capol<strong>in</strong>ea degli autobus.Un’area che, pur essendo <strong>in</strong>serita nell’abitatocores<strong>in</strong>o, a Fara, è di competenza del Comunedi Montelibretti.Non è davvero un periodo feliceper i pendo<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> stazione diFara Sab<strong>in</strong>a. Il progetto di ampliamentodel parcheggio, e un’ord<strong>in</strong>anzaemessa dal comune di Montelibretti(cui compete l’<strong>in</strong>tera area) hanno stabilitoche f<strong>in</strong>o a marzo 2009 i postiauto utilizzabili dai pendo<strong>la</strong>ri sarannopressoché dimezzati per permetterel’esecuzione delle opere di sopraelevazione.I <strong>la</strong>vori, di competenza del<strong>la</strong>SIACO S.R.L, società che si è aggiudicatal’appalto, dovrebbero risolverel’esponenziale domanda di posti autoproveniente dal<strong>la</strong> miriade di pendo<strong>la</strong>riche <strong>in</strong>onda <strong>la</strong> zona del<strong>la</strong> stazione.Ogni giorno vi si riversano migliaia dipersone che da Fara Sab<strong>in</strong>a partonoper raggiungere i luoghi di studio o di<strong>la</strong>voro nel<strong>la</strong> Capitale. La strutturasorgerà <strong>in</strong> località Prato dell’Olmo eavrà un costo totale che sfiora i500mi<strong>la</strong> euro. I benefici di tale operasi vedranno al suo completamento,ma per ora il calvario cui sono sottopostii pendo<strong>la</strong>ri sta creando enormidisagi che <strong>in</strong>evitabilmente riguardanol’abitato di Passo Corese. I pendo<strong>la</strong>riche vogliono posteggiare <strong>la</strong> propriaautomobile, sono costretti ora arifugiarsi all’<strong>in</strong>terno del centro abitatocongestionando il traffico e rallentandoil flusso verso le attività commercialio verso le abitazioni private.I disagi maggiori si registrano soprattutto<strong>in</strong> via Garibaldi, via XXI Aprile,via XXIV Maggio e via dei Bretoni.Dal<strong>la</strong> m<strong>in</strong>oranza di centrodestra delcomune di Fara Sab<strong>in</strong>a è partitaun’<strong>in</strong>terrogazione attraverso <strong>la</strong> qualei consiglieri hanno cercato di “saperese l’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale diFara Sab<strong>in</strong>a era stata avvisata di taledecisione da parte del Comune diMontelibretti di avviare i <strong>la</strong>vori e dichiudere una parte del maxi parcheggio,e se l’<strong>in</strong>iziativa era stata coord<strong>in</strong>atatra i due Enti”. I quesiti posti daicomponenti dell’opposizione al s<strong>in</strong>dacoe al resto del<strong>la</strong> maggioranza riguardano“<strong>la</strong> valutazione sul forte impattoche avrà sul territorio un provvedimentodel genere” e “le misurepreviste per far fronte a questi mesi didisagio che peseranno sull’abitato diPasso Corese, già <strong>in</strong> sofferenza”. Insomma,si è cercato di capire come e<strong>in</strong> che modo i nostri pendo<strong>la</strong>ri potrannof<strong>in</strong>almente posteggiare contranquillità <strong>la</strong> loro automobile e recarsi<strong>in</strong> sicurezza a prendere il treno.Alle sollecitazioni del<strong>la</strong> m<strong>in</strong>oranza, ilComune di Fara Sab<strong>in</strong>a ha rispostoper bocca dell’assessore ai Lavoripubblici, Eliseo Maggi, che ammetteche “il Comune di Fara non è statoco<strong>in</strong>volto dall’Ente competente che èMontelibretti” e che “sul parcheggioauspicavamo una condivisione chenon c’è stata nonostante l’ampliamentodel parcheggio è reso possibileda un f<strong>in</strong>anziamento regionale di700mi<strong>la</strong> euro ottenuto sul<strong>la</strong> base diun progetto <strong>in</strong>teramente redatto dall’ufficiotecnico di Fara Sab<strong>in</strong>a”. Proseguepoi Maggi dando notizia di “un<strong>in</strong>contro con il s<strong>in</strong>daco di Montelibretti<strong>in</strong> cui si è convenuto sul<strong>la</strong> redazionedi un accordo di programma pergestire tutte le situazioni di <strong>in</strong>terferenzatra i due comuni (Sa<strong>la</strong>ria nuovae vecchia, comprese). Speriamo difirmarlo presto. Rispetto al parcheg-UN LUOGO DA...8


LUNGO LA VIAgio, purtroppo non siamo stati <strong>in</strong>vestiti,qu<strong>in</strong>di possiamo limitarci a sperareche Montelibretti concluda <strong>in</strong>tempi rapidi i <strong>la</strong>vori”. Ma il parcheggionon è l’unica sp<strong>in</strong>a nel fianco delComune di Fara Sab<strong>in</strong>a, impotentedest<strong>in</strong>atario di tutte le <strong>la</strong>mentele cheprovengono dal Prato dell’Olmo, anchese quel<strong>la</strong> non è una zona farense.Basta vedere le condizioni <strong>in</strong> cui versail capol<strong>in</strong>ea dell’azienda di trasportiregionale Cotral: <strong>in</strong>esorabilmente<strong>in</strong> balia del degrado. La sa<strong>la</strong>d’attesa, che dovrebbe essere un puntodi riferimento per i viaggiatori, èpraticamente <strong>in</strong>accessibile. Da qualchetempo <strong>la</strong> serratura di una delledue porte a vetri che permettono diaccedere al<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> è rotta e <strong>la</strong> porta, diconseguenza, è chiusa. Per entrarenel salone, dove c’è (solo) <strong>la</strong> bachecacon gli orari dei bus e neanche unpanca su cui sedersi, si può usufruiredi un’unica porta (quando è aperta). Idue bagni che sono stati costruiti sonoad oggi <strong>in</strong>agibili. Quando piovel’acqua al<strong>la</strong>ga i pavimenti e ammuffiscele pareti. Fuori, non c’è un muro<strong>in</strong> cui non siano state <strong>la</strong>sciate scrittecon <strong>la</strong> bomboletta di vernice spray. Ilpiazzale è contornato di cartacce ebottiglie vuote. Per non par<strong>la</strong>re delgiard<strong>in</strong>o antistante al capol<strong>in</strong>ea. Pendo<strong>la</strong>rie turisti passano velocementesenza fermarsi. Del resto i cest<strong>in</strong>i perl’immondizia sono pieni di bottiglie,buste di p<strong>la</strong>stica e, tutto <strong>in</strong>torno, ilprato è rigorosamente <strong>in</strong>colto e pienodi immondizia. Con l’<strong>in</strong>izio dei <strong>la</strong>voridi soprelevazione del maxi parcheggio,il piazzale dell’autostazione è <strong>in</strong>vasodalle automobili, le macch<strong>in</strong>evengono parcheggiate negli spazi riservatiagli autobus e, quel che è peggio,pers<strong>in</strong>o nelle corsie deputate agliarrivi e alle partenze. Ma non sonosolo i cittad<strong>in</strong>i che prendono treno edautobus ad essere stufi: anche le rappresentanzes<strong>in</strong>dacali dei depositiCotral di Rieti, Poggio Mirteto, PoggioMoiano e Palombara Sab<strong>in</strong>a, hannochiesto all’azienda di trasporti regionaledi implementare i turni di presidioal capol<strong>in</strong>ea di Passo Corese; consapevolipiù di altri di quanto <strong>la</strong> situazionestia prendendo una piega difficile.Insieme, hanno deciso di presentareuna richiesta formale ai verticidell’azienda con un documentosottoscritto da tutti, che segue sì leproteste dei passeggeri, ma raccoglieanche le preoccupazioni degli autisti,costretti, soprattutto nello scalo diPasso Corese, a condizioni di <strong>la</strong>vorodisagevoli. Attualmente <strong>la</strong> strutturaviene mantenuta aperta dalle 7.30 alle19.30. Un tempo <strong>in</strong>sufficiente pergarantire un servizio migliore e maggioresicurezza a viaggiatori e dipendenti.“Quello che vorremmo – spiegaStefano Caprioli, segretario prov<strong>in</strong>cialeFaisa – è che a Passo Corese venisseistituito un terzo turno di presidio”.“Crediamo – aggiunge – che nonsia più rimandabile l’istituzione di unterzo turno. Al momento, due colleghigarantiscono l’assistenza ai viaggiatori,ma non basta. In quell’area sono<strong>in</strong>dispensabili almeno 3 persone chefacciano <strong>in</strong> modo di mantenere aperta<strong>la</strong> struttura f<strong>in</strong>o alle 22.30. Anche<strong>in</strong> tarda serata, <strong>in</strong>fatti, sono previstecorse e molti passeggeri sono costrettiad aspettare, fuori dal<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> d’attesa,<strong>in</strong> solitud<strong>in</strong>e e al freddo”. Il Comunedi Montelibretti, <strong>in</strong>oltre, dovrebbegarantire <strong>la</strong> pulizia dell’area:ha promesso, oramai tre mesi fa, cheavrebbe provveduto a igienizzare e adeffettuare opere di manutenzionesull’area. F<strong>in</strong> quando non lo farà <strong>in</strong>maniera puntuale, all’amm<strong>in</strong>istrazionedi Fara Sab<strong>in</strong>a toccherà l’<strong>in</strong>gratocompito di avere una struttura <strong>in</strong>degrado nel proprio territorio e d<strong>in</strong>on poter fare niente per apportarnemigliorie.I s<strong>in</strong>daci Mazzeo e Sergistanno <strong>la</strong>vorando adun protocollo d’<strong>in</strong>tesache risolva i disagi“...CARNEVALEGrande festa nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> polivalente di Farfa. Stelle fi<strong>la</strong>nti,coriandoli, musica e buratt<strong>in</strong>i hanno caratterizzato <strong>la</strong>festa di carnevale organizzata dal<strong>la</strong> parrocchia di Farfa.Le maschere più disparate hanno preso parte allo spettacoloportato <strong>in</strong> scena dal mago Coppelius (Donato Pichi), giunto nelborgo con il suo teatr<strong>in</strong>o, le sue marionette e i suoi buratt<strong>in</strong>i.Ospite speciale del<strong>la</strong> festa è stata <strong>la</strong> maschera napoletana diPulc<strong>in</strong>el<strong>la</strong> alle prese con un malcapitato chiuso <strong>in</strong> un baule chesolo grazie all’aiuto magico di Coppelius si èpotuto salvare.Come accade ogni anno, <strong>la</strong> partecipazione dei bamb<strong>in</strong>i che frequentanoi corsi di catechesi è stata rilevante.La festa di Carnevale è ormai un appuntamento irr<strong>in</strong>unciabileper piccoli e grandi che hanno mostrato di non volere mancarel’occasione di divertimento.Come non hanno dimenticato di portare frappe, bombe e castagnole...“9


Paese che vai...DAI ROMANI AI SABINI. BUCCINIANO, STORIA DI UN CASTELLOa cura di Giorgio Pace - www.gosab<strong>in</strong>a.coma cura di Paolo Di BasilioE’ a due passi da Farfa. E’ uno dei castelli più suggestivi. Sicuramente unodei più belli del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a. Bucc<strong>in</strong>iano (oggi Bocchignano), il suo castelloed il suo borgo, sono uno degli angoli più belli, e forse poco conosciuti, del<strong>la</strong>Sab<strong>in</strong>a. Il castrum di Bucc<strong>in</strong>iano come tutti i castelli che si rispett<strong>in</strong>o è <strong>in</strong> posizionestrategica, al<strong>la</strong> confluenza con tre torrenti che formano altrettanti fossati<strong>in</strong>torno alle tre c<strong>in</strong>te murarie. E’ risalente al XIII secolo anche se, per <strong>la</strong>completa ristrutturazione, a testimoniare l’orig<strong>in</strong>e medioevale rimane solo <strong>la</strong>torre campanaria. Ma spulciando sul<strong>la</strong> grande rete di <strong>in</strong>ternet, di notizie curiose su questo castello ne spuntano. C’èl’ipotesi che furono addirittura i romani a fortificare lo sperone di roccia su<strong>la</strong> quale sorge il Castello. Molto probabilmenteci fu un accampamento di militari: <strong>in</strong>fatti tre <strong>in</strong>cisioni visibili nel<strong>la</strong> piazza antistante il ponte levatoio rappresentanoil gioco del filetto. Passatempo appunto dei soldati romani durante i turni di guardia. Ma per avere provedocumentali dell’esistenza del castello bisogna aspettare il 939. E, tanto per cambiare, si tratta di una carta <strong>in</strong> cuic’è di mezzo l’Abbazia di Farfa: <strong>in</strong> quel documento <strong>la</strong> vedova del reggente di Sab<strong>in</strong>a, Duca Franco Ingebaldo, il probabilefondatore del castello, donò parte dello stesso ed alcune pert<strong>in</strong>enze all’Abbazia. Poi ci fu un avvicendarsi difamiglie nelle altre parti del castello. Intorno all’anno mille, l’Abate Ugo I di Farfa decise di recuperare tutti i beni,<strong>in</strong>timando ai Crescenzi di restituire il castello. Ne nacque un contenzioso che portò all’assedio del castello direttoda Benedetto VIII. Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del 1153 <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione, stanca di stare <strong>in</strong> balia dei vari vassalli, si liberò proc<strong>la</strong>mandoun libero comune. Al posto dei feudatari arrivarono i priori eletti liberamente. Ma il “sogno” durò poco perchél’esercito romano attaccò il castello costr<strong>in</strong>gendo i bucc<strong>in</strong>ianesi al<strong>la</strong> resa con condizioni durissime pena <strong>la</strong> distruzione.Siccome le condizioni erano proibitive <strong>in</strong>iziò <strong>la</strong> distruzione: a scongiurare tutto ci pensò l’Abate di Farfa, BerardoV, che pagò lui stesso <strong>la</strong> somma. Nell'estate del 1235 il Castello di Bucc<strong>in</strong>iano subì l'assedio dell'esercito deiViterbesi. Verso <strong>la</strong> metà del 1400 si hanno i primi riferimenti al<strong>la</strong> chiesa di San Giovanni, che fu costruita appoggiando<strong>la</strong>al<strong>la</strong> vecchia torre di guardia, <strong>la</strong> quale per l'occasione fu elevata di un ulteriore piano e trasformata <strong>in</strong> campanile.Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del 1700 il Castello di Bucc<strong>in</strong>iano versava nuovamente <strong>in</strong> un grave stato di crisi economica. Durante<strong>tutta</strong> <strong>la</strong> prima metà dell'800 fu appodiato (divenne frazione) a Poggio Mirteto, e solo nel 1853 divenne f<strong>in</strong>almentecomune autonomo. L’autonomia era però dest<strong>in</strong>ata a durare poco e, dopo l'unità d'Italia, divenne frazione diMontopoli di Sab<strong>in</strong>a.LA TRADIZIONE DEL GUSTO SUL LAGO DEL TURANORendez-vousIl 1 marzo 2009, prima domenica diQuaresima, <strong>la</strong> pro loco di Castel diTora organizza il consueto appuntamentocon <strong>la</strong> “Festa del Polentone”,lo storico e gustosissimo piatto locale,condito con “sugo di magro”: unragù a base di ar<strong>in</strong>ga, tonno, baccalàed alici.Una festa del pa<strong>la</strong>to qu<strong>in</strong>di, ma nonsolo, perché il borgo medievale diCastel di Tora, dall’alto del<strong>la</strong> suasplendida posizione a picco sopra ilLago del Turano, affasc<strong>in</strong>a il visitatorecon i suoi edifici storici, i sui vicoli,i suoi scorci paesaggistici, tanto daessere considerato “uno dei borghipiù belli d’Italia”.L’adiacente Riserva dei Monti Cerviae Navegna, <strong>in</strong>oltre, offre a tutti l’opportunitàdi effettuare piacevoliescursioni <strong>in</strong> un ambiente ricco dibellezze naturali e di panorami mozzafiato.Per saperne di piùwww.gosab<strong>in</strong>a.com/farfae10


Stacca questo<strong>in</strong>serto potrà essereuna guida preziosa perle tue giornate <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a.Dentro troverai unaCARTINA GEOGRAFICADA PORTARESEMPRE CON TE!Inserto pubblicitario di di farfaè... - Anno - Anno II - III N. 8N. 12l’ospitalitàAbbazia Santa Maria di Farfa 02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>aComunità Tel 0765 27 70 65 P.Priore Tel/fax 0765 27 71 91 Redazione Farfaè... Tel/fax 0765 27 7191 Biblioteca Tel 0765 27 70 30Erboristeria - ufficio turistico Tel 0765 27 73 15 Ufficio parrochiale Tel 0765 27 71 52 Fondazione Cremonesi Tel 0765 27 71 13Internet www.abbaziadifarfa.it - www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it E-mail abbaziadifarfa@abbaziadifarfa.it - farfenprior@libero.it -<strong>in</strong>fo@farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.itLilly...i fioriNegozio: via Servilia 29Laboratorio: via Giacomo Matteotti 117Passo Corese (Ri)tel 0765486404 - 3317727710www.<strong>la</strong>boratorioflorealelilly.com<strong>la</strong>bfloreale@alice.itTrattoria“da Lupi,, Via Porta MontopoliAbbazia di Farfa (RI)Tel. 0765.277008Tel.-Fax 0765.277307Mercoledì riposo‹ |Ä iÉáàÜÉ xäxÇàÉ átÜõ Ätyxáàt wx| áxÇá| x wxÄÄx xÅÉé|ÉÇ|A pochi chilometri dall’Abbazia di Farfa, nel cuoredel<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, vioffriamo un luogosuggestivo e panoramicoper festeggiaremomenti <strong>in</strong>dimenticabilidel<strong>la</strong>vostra vita.Dedicato a chi desidera trasformareun ricevimento <strong>in</strong> un eventodavvero speciale. Possibilità di serviziocater<strong>in</strong>g del cliente o del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong>.Poggio Mirteto (Ri)Per <strong>in</strong>fo e appuntamenti:338 7501638 - 349 6463891www.vil<strong>la</strong>oria.it


Il nostro ristoranteè aperto tutti i giorni suprenotazione per:Pranzi di <strong>la</strong>voro o di gruppo,feste private e cerimonie.Aperto a tutti il Venerdì, Sabatoe Domenica con pesce fresco.Vi farà degustare le specialitàdi Positano e quelle del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a.In piùPizzeria NapoletanaPotrete pernottare presso ilPer trascorrere levostre giornatenello splenditoscenario del<strong>la</strong>Sab<strong>in</strong>a. Il B&Bè costruito sul<strong>la</strong>roccia antica edispone di: trecamere matrimonialidi cui unacon bagno <strong>in</strong>dipendente;un terrazzodi 200 mq.adibito a so<strong>la</strong>riumcon unabellissima vedutasu Roma e <strong>la</strong> bassaSab<strong>in</strong>a.Ristorante La Caravel<strong>la</strong> di PositanoComune di Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a - Loc. Prime Case (RI)a 4 km dall’Abbazia di FarfaTel. 0765.386016 - 387918 - Giuseppe cell. 393.9164738<strong>in</strong>fo@ristorante<strong>la</strong>caravel<strong>la</strong>.netwww.ristorante<strong>la</strong>caravel<strong>la</strong>.netLa GrigliataRISTORANTE - PIZZERIAANTIQUARIATO DEL BORGOdi D’Artibale Dario - Antiquario RestauratoreACQUISTO, VENDO, RESTAURO MOBILI,OGGETTI E CURIOSITÀ D’ANTIQUARIATO02030 Abbazia di Farfa - Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI)Via del Fontanone, 7 - Via Porta Montopoli, 3Tel. 0765 277023 - Cell. 338 6920277Il RistorantePizzeria • Salone banchetti • VerandaLa Pisc<strong>in</strong>aAcquascivolo • Idromassaggio • So<strong>la</strong>riumIl ristorante “La Grigliata” con i suoi ampi saloni e con <strong>la</strong>professionalità del suo personale, offre un’ottima accoglienzaal<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> che può trascorrere momenti di re<strong>la</strong>x edivertimento nel<strong>la</strong> grande pisc<strong>in</strong>a. Quello che <strong>la</strong> cliente<strong>la</strong>apprezza di più nel ristorante “La Grigliata” è <strong>la</strong> genu<strong>in</strong>ità del<strong>la</strong>sua cuc<strong>in</strong>a che trae orig<strong>in</strong>e da un’antica tradizione.VIA SALARIA Km 49.200Tel. 0765 84.12.69 - Chiuso il Martedì


Vetture per cerimoniaSERVIZIO TAXIANCHE MINIBUS<strong>in</strong>fo: +39 0765 277 104 - +39 338 2342581www.i4monaci.it - e-mail: i4monaci@libero.itVia Servilia, snc - Passo Corese (Ri) - Tel. 0765/48.67.51


lL BELSITORistorante PanoramicoVia Rieti, 18 - Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI)Tel. 0765 277052web: www.ilbelsito.itemail: ristoranteilbelsito@libero.itCHIUSO IL MERCOLEDICATERINA RICCA e ILARIA EUSEPISTUDIO DI PITTURA - MOSTRA PERMANENTEVia Porta Montopoli 27 - FARFA338 6392235 - 329 2612048web: www.artericca.it email:riccacater<strong>in</strong>a@libero.itCalcetto - TennisBadm<strong>in</strong>ton - Beach VolleyPista Quad e m<strong>in</strong>iQuadEscursioni e Noleggio:Quad e Monta<strong>in</strong> Bike.Baby Park<strong>in</strong>g con gonfiabiliR I S T O R A N T ENel<strong>la</strong> campagna a nord di Roma quas<strong>in</strong>el cuore del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, dalle verdi coll<strong>in</strong>e“corsare” sulle anse del fiume Teverespicca il Poggetto ristorante, ricavatoda una delle più belle ville locali, a pochi passi dal<strong>la</strong> splendida Abbazia benedett<strong>in</strong>adi Farfa, dal<strong>la</strong> città storica di cures, dal santuario di Santa Maria del<strong>la</strong> Lode <strong>in</strong>Vescovio, nonché <strong>la</strong> riserva del Tevere Farfa di grande valore ambientale.Il Ristorante il Poggetto vero esempio di armonia, accoglienza ed ospitalità è <strong>la</strong> corniceideale per le vostre feste di compleanno, battesimi, e ricevimenti di nozze. Con lesue grandi sale il Poggetto può ospitare all’<strong>in</strong>terno f<strong>in</strong>o a 450 persone, dispone <strong>in</strong>oltredi un maestoso giard<strong>in</strong>o con pisc<strong>in</strong>a per cenoni all’aperto e pomeriggi <strong>in</strong>dimenticabili.Il ristorante per chi ama <strong>la</strong> cuc<strong>in</strong>a vera e rigetta il progresso gastronomico.Montopoli di Sab<strong>in</strong>a, via Ternana 45, Rieti - (località Poggio Mirteto Scalo)Tel. 076526161 - Fax 076526299 - www.ilpoggetto.com - Email: <strong>in</strong>fo@ilpoggetto.com


LA COREA E L’ITALIASI INCONTRANO IN UN PICCOLO BORGOLUNGO LA VIALA FINESTRA SUL CORTILELETTERA...... ALL’INFINITO...Dal<strong>la</strong> Corea a Farfa per riuscire astrappare il co<strong>in</strong>volgimento del maestroRiccardo Giovann<strong>in</strong>i, che è orig<strong>in</strong>arioe vive nel piccolo borgo medievale.Ben due volte il direttore del festivalcoreano del<strong>la</strong> città di Anyang,Park Young - r<strong>in</strong> e un <strong>in</strong>segnante sonovo<strong>la</strong>ti a Farfa, sig<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazionecon il maestro sab<strong>in</strong>o,compositore, direttore d’orchestra,docente universitario e diconservatorio. Giovann<strong>in</strong>i, cheè stato direttore artistico del festivaldi Roma e del<strong>la</strong> manifestazione“Rieti <strong>in</strong> Arte”, ora è al<strong>la</strong>voro per comporre un’operaa cura di Ange<strong>la</strong> Longobuccolirica sul<strong>la</strong> vita di un santo coreano da presentareal<strong>la</strong> prossima edizione del festivalorientale. Intanto sul territorio prov<strong>in</strong>ciale,<strong>in</strong> accordo con il presidente di pa<strong>la</strong>zzod’Oltre Vel<strong>in</strong>o, Fabio Melilli, il maestroGiovann<strong>in</strong>i, a cui si deve l’<strong>in</strong>teressamentoper l’apertura del conservatorio di Vil<strong>la</strong>Battist<strong>in</strong>i a Rieti, sta <strong>la</strong>vorando per l’<strong>in</strong>sediamentodell’orchestra mondiale per <strong>la</strong>pace <strong>in</strong> un comune del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia di Rieti,così da dare a questo angolo di Lazio una visibilità<strong>in</strong>ternazionale.(re,fa)...Ti scrivo queste poche righe con un po’ di timore, entrando <strong>in</strong>punta di piedi a descrivere ciò che ho provato per te.Il mio essere mamma, <strong>la</strong> mia irrazionalità mi hanno portato aseguire <strong>la</strong> l<strong>in</strong>ea del cuore. Pur comprendendo il dramma dei tuoigenitori non ne ho condiviso <strong>la</strong> scelta.Con il tuo silenzio, durato ben 17 anni, hai suscitato un fiume diparole, hai smosso l’Italia <strong>in</strong>tera: dal Par<strong>la</strong>mento al presidentedel<strong>la</strong> Repubblica, al Vaticano.Intere trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate a te, mentretu cont<strong>in</strong>uavi ad esistere chiusa nel tuo silenzio. Scusaci seabbiamo fatto tanto rumore.Mi piace immag<strong>in</strong>are che <strong>in</strong> questi lunghissimi anni tu abbiavissuto <strong>in</strong> un sogno, e qu<strong>in</strong>di, semmai così fosse stato, nessunoaveva il diritto di uccidere un sogno... una speranza... pur tristeche sia...15


RIPARTE 20EVENTI...E DI NUOVOL’ARTE CONTEMPORANEA BACIA LA SABINASi è messa <strong>in</strong> moto <strong>la</strong> maccch<strong>in</strong>a organizzativa di 20eventi,<strong>la</strong> manifestazione di arte contemporanea del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, organizzatadall’associazione Arte Multi Visionepresieduta da Alberto Tessore. L’associazione,che col<strong>la</strong>bora con <strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Rieti e con molticomuni del Reat<strong>in</strong>o, a Farfa beneficia del<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazionedel<strong>la</strong> Fondazione “Filippo Cremonesi”e del<strong>la</strong> Badia Benedett<strong>in</strong>a. Per l’edizioneGli studenti dell’istituto d’arte “A. Calcagnadoro” di Rieti tornano ad“occuparsi” dell’abbazia di Farfa. Nello specifico gli aspiranti artistireat<strong>in</strong>i, sotto <strong>la</strong> supervisione del commissario straord<strong>in</strong>ario dell’Apt diRieti, Tersilio Leggio, hanno presentato un progetto didattico sul<strong>la</strong> viaCarol<strong>in</strong>gia. Il <strong>la</strong>voro, pubblicizzato durante un convegno appositamenteorganizzato, scaturisce dal<strong>la</strong> fidelizzazione dell’istituto con il museosituato nell’abbazia di Farfa ed è stato <strong>in</strong>serito nell’ambito del portalepatroc<strong>in</strong>ato dal Miur e dall’Upter. Gli studenti si sono adoperati <strong>in</strong> una riletturafantasiosa, ma anche analitica delle memorie carol<strong>in</strong>ge conservate nel monastero,proponendo una serie di gadget per il museo, al f<strong>in</strong>e di creare un <strong>in</strong>dotto turistico– commerciale legato al bene culturale del territorio. (re.fa)16La quarta edizionedel<strong>la</strong> manifestazionesi svolgerà dal23 maggio al 7 giugnoL’ISARTE E LA VIA CAROLINGIA2009, <strong>la</strong> quarta, che si terràdal 23 maggio al 7 giugno, sonomolte le novità <strong>in</strong> cantiere.Partico<strong>la</strong>re importanza verràdata al dialogo con il pubblico.Quest’anno per <strong>la</strong> prima volta20eventi aprirà le porte al<strong>la</strong>carica espressiva dei suoi visitatoriche negli anni passati hanno dimostrato attenzionee partecipazione sempre crescenti. Sarannoaperti tre spazi competitivi basati su tredifferenti piattaforme espressive: un concorso dimail art, un concorso fotografico e un concorsovideo di cui si sta valutando <strong>la</strong> fattibilità. Quest’anno<strong>la</strong> squadra di 20eventi si avvarrà del<strong>la</strong>preziosa col<strong>la</strong>borazione dell’Accademia Belgicadi Roma, che co<strong>in</strong>volgerà altre due accademie: <strong>la</strong>Konionklijke Accademie voor Sch<strong>in</strong>e Kunsten diAnversa (area fiamm<strong>in</strong>ga) e l’Ecole Superieuredes Arts Sa<strong>in</strong>t-Luc di Liegi (area francese). Specu<strong>la</strong>rmente,i giovani provenienti da tali Accademiedialogheranno con i colleghi di due Accademieitaliane: l’Accademia Brera di Mi<strong>la</strong>no e l’Accademiadelle Belle Arti di Roma. Gli artisti-<strong>in</strong>segnanti che quest’annocondurranno i giovani nelle loro realizzazioni sono:Nadia Naveau e Vaast Colson (dall’Academie voorSchone Kunsten di Anversa), Jean Janssis, Willy Welter eMichel Leonardi (dall’ Ecole Superieure des Arts Sa<strong>in</strong>t-Luc di Liegi), Mauro Folci (dall’Accademia Brera di Mi<strong>la</strong>no),Donato Bianco e Oriana Impei (dall’ Accademia delleBelle Arti di Roma). Al fianco dei giovanidelle Accademie, per favorire l’<strong>in</strong>controe lo scambio tra artisti, opererannonon solo vari artisti del<strong>la</strong> regione,ma anche special guests, tra cui loscultore f<strong>in</strong><strong>la</strong>ndese Risto Immonen.Come sempre molto attivo sarà il <strong>la</strong>vorodi 20eventi nelle scuole, a cura, comenegli anni precedenti, di Cather<strong>in</strong>e Girault. Verranno realizzate,<strong>in</strong> quest’ambito, delle Valises pedagogiques: contenitoridi strumenti didattici utilizzabili sia nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>materna che elementare, al f<strong>in</strong>e di co<strong>in</strong>volgere i bamb<strong>in</strong>i ere<strong>la</strong>tive famiglie, <strong>in</strong>troducendoli <strong>in</strong> maniera diretta e ludicaall’arte contemporanea. In tale ottica sarà pure datacont<strong>in</strong>uazione all’impegno di 20eventi nel parco giochi perbamb<strong>in</strong>i creato da artisti presso l’Abbazia di Farfa, dove giàsono presenti opere realizzate negli anni scorsi. Un momentodi riflessione sul<strong>la</strong> questione pedagogica nell’artecontemporanea sarà costituito dal convegno che il 28 maggioverrà ospitato a Roma, presso l’Accademia belgica, sultema “L’arte di <strong>in</strong>segnare l’arte”.(re.fa)


DENTRO L’ABBAZIAPer <strong>la</strong> preparazione del sem<strong>in</strong>ario pergiovani studenti, che, come ogni anno,doveva svolgersi all’<strong>in</strong>izio del mese disettembre 2008, l’attenzione degli organizzatorifu attratta dai testi di alcuniautori, non così vic<strong>in</strong>i a noi nel tempo, ilcui pensiero suonava s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>rmente attuale.Essi, da diversi punti di vista, <strong>la</strong>mentavanol’<strong>in</strong>adeguatezza del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>moderna a risvegliare le migliori energiedei giovani perché rivolta prevalentementea fornirli di cognizioni tecniche oerudite lontane dal<strong>la</strong> più profonda vitadel loro spirito. Uno di questi autori, <strong>in</strong>partico<strong>la</strong>re, rileva che, mentre <strong>la</strong> tradizionec<strong>la</strong>ssica e soprattutto cristiana ponevanoal centro dell’educazione del<strong>la</strong>gioventù <strong>la</strong> formazione dell’anima al<strong>la</strong>virtù e all’amore - “se anche avessi <strong>tutta</strong><strong>la</strong> scienza, ma non avessi l’amore…” -,<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> moderna pretende di costruireuna generazione migliore con <strong>la</strong> so<strong>la</strong>istruzione <strong>in</strong>tellettuale. A ciò egli obiettache proprio il tanto disprezzato <strong>la</strong>vorodomestico e manuale, se fatto con il desideriodi crescere nell’amore e nel donodi sé, è <strong>la</strong> vera scuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> più alta vitaspirituale. Queste riflessioni mi hannopermesso di vedere <strong>in</strong> una luce nuova <strong>la</strong>tradizione spirituale cristiana e <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re<strong>la</strong> Rego<strong>la</strong> di San Benedetto. Notiamo,per prima cosa, che San Benedettofuggì dalle scuole di Roma, “consapevolmenteignaro e sapientemente sprovvistodi scienza”, perché disgustato dalcomportamento immorale degli studentidell’Urbe. Egli dunque cercava non <strong>la</strong>scienza <strong>in</strong>segnata dalle scuole, ma quel<strong>la</strong><strong>in</strong>segnata dall’obbedienza al<strong>la</strong> leggedi Dio e dal<strong>la</strong> preghiera: “ora et <strong>la</strong>bora”.Quando perciò fu chiamato ad organizzareuna comunità, egli non si propose <strong>la</strong>creazione di un istituto di cultura o distudi sociali. Con <strong>la</strong> sua Rego<strong>la</strong> egli vollecreare le condizioni concrete perché <strong>la</strong> visanbenedetto, <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>, l’amoreta umana <strong>in</strong> una comunità possa svolgersicristianamente <strong>in</strong> tutti i dettaglidel<strong>la</strong> giornata, senza impedimenti, eanzi con un cont<strong>in</strong>uo stimolo al miglioramento.Si trattava perciò di stabilirecome si dorme, come si mangia, come si<strong>la</strong>vora, come si rispettano gli orari, il silenzio,<strong>la</strong> preghiera comune e privata,come deve essere fatta materialmente <strong>la</strong>casa perché “da saggi e saggiamente siaamm<strong>in</strong>istrata”. Dalle astrazioni del<strong>la</strong>Come si può viverecristianamente <strong>in</strong>sieme?scienza, del<strong>la</strong> spiritualità o dei progettisociali si scende ad <strong>in</strong>carnare il Vangelonel<strong>la</strong> carne di tutti i giorni. Certamente imonaci faranno le opere buone richiestedall’amore del prossimo, ma senza maivenir meno ai doveri più immediati verso<strong>la</strong> comunità <strong>in</strong> cui vivono e che dà loroogni sostentamento materiale e spirituale,e così li rende capaci anche di portareaiuto al mondo, non solo e non tantocon le scienze o con le attività straord<strong>in</strong>arie,ma anche e soprattutto conl’esempio del<strong>la</strong> carità esercitata nel<strong>la</strong> vitadi tutti i giorni. Come sapevano <strong>in</strong>fattibene gli antichi, “gli esempi trasc<strong>in</strong>ano”:<strong>la</strong> virtù non si <strong>in</strong>segna con le prediche,ma con l’esempio di una vita vissutaeroicamente nelle azioni più ord<strong>in</strong>arie.E quale opera di carità più grandeche <strong>in</strong>segnare ai popoli <strong>la</strong> virtù? Per questoi monaci non si limitavano a predicare,ma fondavano monasteri. Questeriflessioni, apparentemente così banali,mi hanno suggerito un pensiero che potrebbeavere un seguito tutt’altro che irrilevante:San Benedetto vuole ord<strong>in</strong>areuna comunità al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> saggezzaumana e cristiana, perché, come si è detto,<strong>la</strong> vita dell’uomo si svolge generalmente<strong>in</strong> una comunità e se <strong>la</strong> comunitàvive male, anche il s<strong>in</strong>golo è costretto adadattarsi a vivere male. Ma non c’è unacomunità fondamentale per <strong>la</strong> vita dell’uomoche oggi attraversa una profondacrisi dal<strong>la</strong> quale non sa come uscire?Naturalmente parlo del<strong>la</strong> famiglia. Enon potrebbe proprio <strong>la</strong> Rego<strong>la</strong> di SanBenedetto rive<strong>la</strong>rsi <strong>la</strong> via migliore per <strong>la</strong>salvezza del<strong>la</strong> famiglia moderna?Ma di ciò parleremo più ampiamente <strong>la</strong>prossima volta.LA SANTA MESSA IN DIRETTA TVLa Basilica Santa Maria di Farfatorna <strong>in</strong> tv. Dopo le troupe del<strong>la</strong>Rai e i set c<strong>in</strong>ematografici, all’<strong>in</strong>ternodel monastero benedett<strong>in</strong>ovenerdì 13 febbraio hanno fatto illoro <strong>in</strong>gresso le telecamere di Rete4, che nelle domeniche 15 e 22 febbraiohanno trasmesso <strong>in</strong> direttatelevisiva <strong>la</strong> santa messa delle ore10. Prima del<strong>la</strong> diretta <strong>la</strong> redazionee il regista hanno <strong>in</strong>tervistato ilpriore conventuale, dom EugenioGargiulo che, di volta <strong>in</strong> volta, haillustrato i gioielli custoditi nell’imperialeabbazia. Domenica 15di D. Massimo Lapponi<strong>la</strong> santa messa è stata concelebratada don Agost<strong>in</strong>o Ranzato e donWilliam dell’abbazia primaziale diSant’Anselmo. Maestro di cerimoniaè stato don Maurizio Bisignani.La corale è stata diretta da MargheritaD’Ubaldo. Organista è stataRoberta Duranti, m<strong>in</strong>istranti ibamb<strong>in</strong>i e i ragazzi che frequentanoi corsi di catechesi. Il 22, <strong>in</strong>vece,all’organo si è esibito don MassimoLapponi e si è aggiunto comediacono don Giacomo M. M<strong>in</strong>utel<strong>la</strong>di San Mart<strong>in</strong>o delle Scale (Pa).(re.fa)17


DENTRO L’ABBAZIA<strong>la</strong> bibliotecaa portata di mouselibri, storia e visite <strong>in</strong> un clickUno spazio virtuale<strong>in</strong>teramente dedicatoall’arte e al<strong>la</strong> letteraturaSpunterà, come i fiori, a primavera.E non su un prato, ma nel mare delweb. La biblioteca statale del monumentonazionale di Farfa nel giro diun paio di mesi sarà visitabile, nonpiù solo fisicamente, ma anche virtualmente.Quanti f<strong>in</strong>o ad oggi si sonodovuti limitare a vedere qualche fotografiae a leggere <strong>la</strong> storia (riportataanche sulle nostre pag<strong>in</strong>e) ora potrannogodere di un sito istituzionale,nel quale, oltre ai cenni storici, sarannoa disposizione degli utenti numerosefunzioni. Il sito istituzionalesarà realizzato da un team specializzatoche ha da poco licenziato il progettodel<strong>la</strong> piattaforma virtuale. Il portalesarà diviso <strong>in</strong> due aree, una aperta atutti gli utenti per <strong>la</strong> consultazione e <strong>la</strong>ricerca delle <strong>in</strong>formazioni o per <strong>la</strong>fruizione di servizi on-l<strong>in</strong>e e un’altrariservata ai soli operatori autorizzati,che potranno aggiornare i contenutidel sito. L’<strong>in</strong>terfaccia di consultazionesarà realizzata <strong>in</strong> modo da tenereconto delle pr<strong>in</strong>cipali esigenze diusabilità ed accessibilità richieste(per legge) per i siti degli di Enti pubblici.Il sito conterrà - una volta ultimato- anche un percorso di visitavirtuale all’<strong>in</strong>terno dell’Abbazia edel<strong>la</strong> Biblioteca. Quel<strong>la</strong> di avere unapiattaforma virtuale era un’esigenzanon più rimandabile <strong>in</strong> un periodostorico <strong>in</strong> cui con un portale attrezzatoè possibile accorciare le distanze erendere accessibile un luogo lontanocent<strong>in</strong>aia di chilometri. Lo scopo èquello di offrire uno strumento <strong>in</strong> piùai tanti visitatori che “<strong>in</strong>gorgano” ilborgo nei f<strong>in</strong>e settimana, così dametterli a conoscenza del patrimoniocustodito tra le mura del monastero.Oltre ad essere un monumento da visitare,<strong>la</strong> biblioteca è, <strong>in</strong>fatti, un postodove gli studenti, i ricercatori possonorecarsi (dal lunedì al venerdì dalle9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle18.00) per consultare libri, volumistorici e trovare <strong>la</strong> giusta concentrazioneper studiare. Sono tantissimi gliuniversitari che, negli anni, hannoatt<strong>in</strong>to <strong>in</strong>formazioni dai testi custoditia Farfa, grazie alle quali hanno potutomettere a punto <strong>la</strong> propria tesi di<strong>la</strong>urea. Nel prossimo numero vi forniremoi dettagli dell’operazione: <strong>in</strong>dirizzoweb compreso. (re.fa)Sarà un portale ricco difunzioni che permetteràl’<strong>in</strong>terazione19


farfaè...di Ange<strong>la</strong> LongobuccoPer descrivere <strong>la</strong> bottega dimaglieria di Farfa bisognapartire da molto lontano, poichéè stata tramandata da benquattro generazioni, e qu<strong>in</strong>didiventa quasi un racconto. Promotricedi questa <strong>in</strong>iziativa èstata <strong>la</strong> signora Gervas<strong>in</strong>a, <strong>la</strong>quale aveva come più grandepassione il <strong>la</strong>voro ai ferri. Nel1952 acquistò <strong>la</strong> prima macch<strong>in</strong>aper maglieria e <strong>in</strong>segnò il <strong>la</strong>voroalle sue figlie Anna ed Elenaall’epoca molto piccole.Sempre nel 1952, aprì l’attivitàcome bottega artigianale presso<strong>la</strong> sua abitazione nel borgo, e sicuramentemolti ricorderannoquel<strong>la</strong> figur<strong>in</strong>a esile, seduta davanti<strong>la</strong> porta di casa, semprech<strong>in</strong>a a <strong>la</strong>vorare con l’ago <strong>in</strong>mano o con i ferri.Negli anni ’60 il <strong>la</strong>voro andavaa gonfie vele, era il periodo delboom economico, e Gervas<strong>in</strong>avantava una bel<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> comead esempio <strong>la</strong> famiglia delpresidente Aldo Moro.Si faceva anche un <strong>la</strong>voro <strong>in</strong> serieper grandi <strong>la</strong>boratori e perboutique di alta moda nel<strong>la</strong> Capitale.Una volta, sempre nelracconto del<strong>la</strong> signora ElenaCard<strong>in</strong>i, ricevettero un’ord<strong>in</strong>azionedal manicomio di Bolognaper confezionare giacche per tuttii ma<strong>la</strong>ti. Inoltre, nel periodoche a Farfa esisteva il prestigioso...ANCHE “LA MAGLIERIA DI STELLA”Gervas<strong>in</strong>a, Elena, Stel<strong>la</strong> e Veronica...“piccole donne crescono”... nel borgo di Farfacollegio ricevevano numerose richiestedalle famiglie degli studenti.Nel 1975, <strong>la</strong> prima figlia di Gervas<strong>in</strong>a,Elena, eredita l’attività, portando<strong>la</strong>avanti f<strong>in</strong>o al 1987, ed è lei che,nel tempo, e con <strong>la</strong> moda che cambiadi cont<strong>in</strong>uo, seguendo un certo iter,seleziona fi<strong>la</strong>ti di alta qualità come<strong>la</strong>na mer<strong>in</strong>os, cachemire e alpaca.Su ord<strong>in</strong>azione effettua <strong>la</strong>vori fuorimisura, e soprattutto quando i clientisono affezionati ad alcuni capi,vengono fatti identici al modello vecchio.Nel 1988, avviene un’altro passaggiodell’attività con <strong>la</strong> prima figlia diElena, Stel<strong>la</strong>, ed <strong>in</strong>fatti <strong>la</strong> bottegaverrà chiamata “La maglieria diStel<strong>la</strong>”, ma durerà soltanto c<strong>in</strong>queanni, f<strong>in</strong>o al 1993. Ma quando sembrache tutto sia f<strong>in</strong>ito, all’orizzontespunta <strong>la</strong> figlia maggiore di Stel<strong>la</strong>:Veronica.Infatti, nel 2006 riprende <strong>in</strong> manol’attività con grande coraggio, pur essendomolto giovane, cont<strong>in</strong>uandocosì <strong>la</strong> passione del<strong>la</strong> bisnonna, del<strong>la</strong>nonna, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> mamma.20


pensieri e cultura...CONTINUA IL VIAGGIO DENTRO LA BIBLIOTECA DI FARFAA<strong>la</strong>no, eletto al<strong>la</strong> carica <strong>in</strong> età già avanzata, avevacompi<strong>la</strong>to <strong>in</strong> anni più verdi una prima edizione delsuo omeliario, quand’era ancora impegnato negli studidi filosofia e patristica nell’abbazia allora governata daFulcoaldo (740-759). E’ qu<strong>in</strong>di assodata anche <strong>in</strong> mododiretto <strong>la</strong> disponibilità di una biblioteca monastica moltoben fornita già <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> metà dell’VIII secolo. I noveanni del governo di A<strong>la</strong>no (761-769) <strong>la</strong>sciaronoun’impronta profonda nel<strong>la</strong> storia dell’abbazia, anche limitatamenteal ristretto ambito che qui <strong>in</strong>teressa. Purtroppoperò, al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> sua attività di governo, commiseuna grave imprudenza, per eccessiva fiducia versoun vescovo anglosassone <strong>in</strong>serito nel<strong>la</strong> vita del monastero,tale Guicpert (Guiberto). A costui, che al buon A<strong>la</strong>noera sembrato semplicemente persona di rigidi costumimonastici, l’abate trasferì direttamente il governo dell’abbazianom<strong>in</strong>andolo suo successore. Guicpert “…acconsentìdi buon grado, e poiché A<strong>la</strong>no con mano tremo<strong>la</strong>l’ebbe vestito del saio religioso, senza consultare i monaci gliconsegnò <strong>la</strong> propria verga pastorale e lo dichiarò abbate <strong>in</strong>sua vece”. (SCHUSTER, L’imperiale abbazia di Farfa, p.47). Furono undici mesi di terrore per i monaci, a cavallodegli anni 769-770, giacché Guiberto puniva con ilcarcere e addirittura con vergate i mesch<strong>in</strong>i che gli si opponevano.Ma <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, con l’<strong>in</strong>tervento di re Desiderio,impietosito dal<strong>la</strong> triste situazione dei monaci, quel<strong>la</strong>sorta di tiranno fu cacciato dal monastero manu militari.Seguì Probato (770-779), eletto col consenso unanimedei cenobiti, del quale non si può tra<strong>la</strong>sciare di ricordarel’<strong>in</strong>stancabile attività <strong>in</strong> difesa degli <strong>in</strong>teressi patrimonialidell’abbazia, svolta spesso con estenuanti viaggi<strong>in</strong> Italia e all’estero, <strong>in</strong> un periodo storico <strong>in</strong> cui anche ilsolo tragitto da Farfa a Roma poteva richiedere un’<strong>in</strong>teragiornata di viaggio ed <strong>in</strong>contri pericolosi lungo le strade<strong>in</strong>festate da briganti. E neppure si può ignorare <strong>la</strong> realizzazione,<strong>in</strong> meno di due anni, dell’acquedotto sotterraneoche ancora oggi approvvigiona il borgo. Ma, soprattutto,premericordare che a lui si deve <strong>la</strong> concessione daparte di Carlo Magno del famoso Privilegio del 775, colquale l’abbazia veniva a dipendere direttamente dal Re –Carlo non era ancora imperatore – e risultava sv<strong>in</strong>co<strong>la</strong>tada ogni sudditanza patrimoniale nei confronti di qualsiasialtro potere civile o religioso. Atto fondamentalenel<strong>la</strong> storia del monastero: <strong>in</strong> esso veniva <strong>in</strong>fatti sancitoLA CARTOLINAdi Gianni D’Andreache nessun vescovo potesse appropriarsi o disporre deibeni dell’abbazia, al<strong>la</strong> pari con altri monasteri regi d’Europa:“…ut nullus episcoporum… potestatem non habeat…auferre Cruces, Calices, patenas, codices” (Regesto di Farfa,II, 108; il grassetto è nostro). Come si vede, pure ilpatrimonio librario veniva ad essere rigorosamente tute<strong>la</strong>to;anche se questa protezione, che si proponeva, percosì dire, di stabilizzare il contenuto del<strong>la</strong> biblioteca monastica,forse era partico<strong>la</strong>rmente rivolta - rischiamouna facile ipotesi - ad impedire soprattutto che messali,<strong>in</strong>nari, evangeliari, ed ogni altro libro di uso liturgico,preziosamente m<strong>in</strong>iati e rilegati, come d’uso, <strong>in</strong> metallipreziosi ed adorni di gemme, eccitassero per il loro valoreestr<strong>in</strong>seco <strong>la</strong> cupidigia di qualche estraneo. Vedremo<strong>tutta</strong>via che questo accadde perf<strong>in</strong>o ad opera di abati nondegni del<strong>la</strong> loro carica, come ricorda <strong>la</strong> Destructio Farfensis,al<strong>la</strong> quale faremo <strong>in</strong> appresso riferimento. Il Regestoricorda <strong>in</strong> seguito (a. 802) l’<strong>in</strong>vestitura ad abate da partedi Carlo Magno di Benedetto di Farfa (che resse il monasterof<strong>in</strong>o all’anno 815) ad Aquisgrana, dove il monacosi era recato per ottenere dall’Imperatore anche <strong>la</strong>conferma del Privilegio del 775. Questo abate è def<strong>in</strong>itodal<strong>la</strong> Constructio farfensis come sagacissimus nel riforniredi codici <strong>la</strong> biblioteca, che agli <strong>in</strong>izi del IX secolo fruiscequ<strong>in</strong>di di un ulteriore <strong>in</strong>cremento. E’ possibile constatareun costante impegno degli abati farfensi nei riguardidel<strong>la</strong> biblioteca monastica. Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e di quel secolo l’abbaziaaveva ormai raggiunto l’acme di fama e splendore,collocandosi tra le massime istituzioni monastiche europee.La Destructio Farfensis ne celebra con entusiasticoorgoglio <strong>tutta</strong> <strong>la</strong> magnificenza e, al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e di una descrizionedel<strong>la</strong> basilica e delle altre chiese all’<strong>in</strong>terno e all’esternodel monastero, delle offic<strong>in</strong>e, dei <strong>la</strong>boratori,dei chiostri e delle fortificazioni, così conclude: “In tuttoil territorio italiano non c’era un monastero pari a quello persplendore e ricchezza, eccettuato il monastero di Nonanto<strong>la</strong>,ma non <strong>in</strong> tutto, come molti affermano…”, e più oltre: “…sarebbe lungo descrivere quanti e quali libri ci fossero, o comefossero ornati di oro, di argento e di gemme e pietre preziose.”(Il corsivo è nostro). Quanto sopra è ribadito anche <strong>in</strong>Chronicon, I, 29-30: “…librorum volum<strong>in</strong>a quanta et qualia…longum est enarrare; che è riferito al periodo dell’abatePietro I (890-919), di cui ci occuperemo <strong>in</strong> unaprossima nota....(Cont<strong>in</strong>ua)21


cosa fare d’ora <strong>in</strong> avanti...UN POMERIGGIO CON ARTEMISIA GENTILESCHIAPPUNTAMENTO L’8 MARZO IN BIBLIOTECASi <strong>in</strong>izia alle ore 16 con <strong>la</strong> “lezione” e si prosegue alle 18 con il concertoonna e Arte”: un connubio“Dispiratore per pittori, scultori,musicisti e tutti coloro che neisecoli hanno <strong>in</strong>dividuato nel<strong>la</strong> figurafemm<strong>in</strong>ile una musa ispiratriceper <strong>la</strong> loro opera. E tante sono ledonne che hanno potuto e saputoesprimere, <strong>in</strong> prima persona, ilproprio talento artistico, superandopregiudizi ed ostacoli sociali. Da quilo slogan “La donna nell’Arte” adottatodal M<strong>in</strong>istero per i Beni e le AttivitàCulturali per celebrare <strong>la</strong> Festadel<strong>la</strong> Donna. E numerose sono lemanifestazioni gratuite che si svolgerannoper tale occasione nei suoiIstituti centrali e periferici. Anche<strong>la</strong> Biblioteca di Farfa aderisce all’<strong>in</strong>iziativae, <strong>in</strong> col<strong>la</strong>borazione conl’associazione culturale “Vivi l’Arte”,si è resa promotrice di un programmapomeridiano pensato pertrascorrere un 8 marzo artistico emusicale. Alle ore 16 l’ appuntamentoculturale è fissato nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> audiovisividel<strong>la</strong> Biblioteca, dove <strong>in</strong> col<strong>la</strong>borazionecon <strong>la</strong> Biblioteca Comunale diFara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a, Elena Onori guiderà ipresenti <strong>in</strong> un suggestivo excursussul<strong>la</strong> vita di Artemisia Gentileschi:“… Ammiro <strong>la</strong> tua bellezza, e sonosotto di essa…” Artemisia Gentileschi,una protagonista dell’arte europea.Un <strong>in</strong>contro per conoscere <strong>la</strong>sua vita, <strong>la</strong> sua grande passione per<strong>la</strong> pittura, le sue opere e <strong>la</strong> culturadel Seicento europeo.Alle 18,00 <strong>in</strong>vece l’appuntamentodiventa musicale. All’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong>chiesa abbaziale, <strong>in</strong> col<strong>la</strong>borazionecon l’associazione culturale Sab<strong>in</strong>a<strong>in</strong> Musica e con il patroc<strong>in</strong>io delComune di Fara Sab<strong>in</strong>a, si terrà unconcerto di musica c<strong>la</strong>ssica eseguitodagli alunni e dagli <strong>in</strong>segnantidel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Comunale di Musica.Ovviamente, non mancherà unomaggio floreale a tutte le donne!(Patrizia Lombardozzi)CELEBRAZIONI IN BASILICADomenica 15 marzo: transito del Beato P<strong>la</strong>cido Riccardi. Alle ore 11 si terrà <strong>la</strong> Solenne concelebrazione presieduta daSua em<strong>in</strong>enza il Signor Card<strong>in</strong>ale Giovanni Battista Re, Prefetto del<strong>la</strong> Santa Congregazione per i Vescovi.Sabato 21 marzo: transito di San Benedetto. Alle ore 17 ci saranno i Vespri e <strong>la</strong> Santa Messa conventuale presiedutadal Priore Dom Eugenio Gargiulo osb.LECTIO DIVINA NELLA CASA DELLE SUORE BRIGIDINEMercoledì 4 marzo, ore 20.30: Priore Dom Eugenio Gargiulo O.S.B. La paro<strong>la</strong> di Dio è viva ed efficace (Eb 4,12-13).Mercoledì 11 marzo, ore 20.30: D. Agost<strong>in</strong>o Ranzato O.S.B. Se uno è <strong>in</strong> Cristo è una nuova creatura (2 Cor 5,11-21).Mercoledì 18 marzo, ore 20.30: D. Santo Bruno O.S.B. Coloro che si <strong>la</strong>sciano guidare dallo Spirito di Dio sono figli di Dio(Rom 8,1-17). Mercoledì 2 aprile, ore 20.30: D. Massimo Lapponi O.S.B. Quando sono debole allora sono forte (2 Cor12,1-10).


Ogni angolo di Farfa nasconde unit<strong>in</strong>erario turistico e culturale. Dalmonastero al museo medievale,dal<strong>la</strong> biblioteca statale all’oleotecaregionale, dal parco Cremonesi allecaratteristiche botteghe, a tantoaltro ancora. Per trascorrere qualcheora nel borgo e visitare accompagnatida una guida i monumentidel centro occorre rivolgersi all’ufficioturistico, presso l’erboristeriamonastica.ContattiTel. 0765 27 73 15 - 0765 27 70 65E - mail: <strong>la</strong>nuovafarfa@libero.itOrario d’apertura10.00/13.00 - 15.30/18.00(ora so<strong>la</strong>re)10.00/13.00 - 16.00/18.30(ora legale)Lunedì chiusoVisite guidate all’abbaziaLe visite guidate si svolgono neigiorni di sabato e domenica e durantei festivi:matt<strong>in</strong>a10.30 - 11.30 - 12.30pomeriggio (ora so<strong>la</strong>re):15.30 - 16.30 - 17.30pomeriggio (ora legale):16.00 - 17.00 - 18.00Lunedì chiusoNei giorni feriali per i gruppi èrichiesta <strong>la</strong> prenotazione. I s<strong>in</strong>golivisitatori possono unirsi ai gruppiprenotati.Abbazia Santa Maria di Farfa02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (Ri)Comunità - ufficio media: Tel 0765 27 70 65P.Priore: Tel/fax 0765 27 71 91 - farfenprior@libero.itBiblioteca: Tel 0765 27 70 30Erboristeria - ufficio turistico: Tel 0765 27 73 15Ufficio parrocchiale: Tel 0765 27 71 52Fondazione Cremonesi: Tel 0765 27 71 13Internet: www.abbaziadifarfa.it; www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.itE-mail: <strong>in</strong>fo@farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.itcosa vedere... e quando vederlo...Celebrazioni liturgicheSante messegiorni feriali7.3017.00 (<strong>in</strong>vernale)-19.00 (estivo)giorni festivi9.00 - 11.00 (conventuale) -12.0017.00 (<strong>in</strong>vernale) -19.00 (estivo)ufficio div<strong>in</strong>ogiorni feriali5.50 - 7.oo -8.50 -13.00 -15.45 -19.30 - 21.oogiorni festivi6.20 -8.50 -13.00 - 18.00 (<strong>in</strong>vernale)18.15 (estivo)- 21.ooVia del Monastero 1, 02032,Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI). Tel. 0765 27 70 65EditoreBadia Benedett<strong>in</strong>a di Farfa02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI) - CCP 82958604Direttore responsabileRaffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udioRedazioneMassimo Lapponi - Patrizia Lombardozzi - Tiziana Lombardozzi- Ange<strong>la</strong> Longobucco - C<strong>la</strong>udio PiccionnePubblicitàMaria Teresa Equizi - Fabrizio MeiWebNovacomitalia S.r.l.StampaGrafica Sab<strong>in</strong>a S.n.c.Registr. Tribunale di Rieti n. 13 del 20 12 2006


www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.itA PARTIRE...dal mese di marzo simoltiplicano le occasioni di svagoe cultura ospitate nel borgo di Farfa.Si <strong>in</strong>izia con l’appuntamento d’arte conArtemisia Gentileschi, per una festadel<strong>la</strong> donna all’<strong>in</strong>segna del<strong>la</strong> storia edel<strong>la</strong> musica, fissato per l’8 marzo <strong>in</strong>biblioteca.Si prosegue con <strong>la</strong>spiritualità delle celebrazioni <strong>in</strong>onore del Beato P<strong>la</strong>cido(il 15marzo) e di San Benedetto (il21 marzo).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!