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gascromatografia di processo GRANDANGOLO - Promedianet.it

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<strong>GRANDANGOLO</strong>ABB - OTTIMIZZAZIONE DI ANALISI GAS CROMATOGRAFICHE DI PROCESSOtali industrie può essere variabile, come purel’analisi, che può spingersi in campi scala delleparti per milione o lim<strong>it</strong>arsi a campi scala nelpercentuale. Tutti i campioni misurati dal gascromatografo sono gassosi o liqui<strong>di</strong> da vaporizzareprima dell’analisi. L’analizzatore è controllatoattraverso un’elettronica sofisticata chene temporizza i cicli, attivando valvole e colonneper separare i componenti quando questiattraversano il sistema. I tempi <strong>di</strong> ciclo sonouna lim<strong>it</strong>azione della tecnica gas cromatograficaper le applicazioni che richiedono tempi <strong>di</strong>analisi continui o estremamente rapi<strong>di</strong>. Ciononostante,la <strong>gascromatografia</strong> da <strong>processo</strong>(PGC) è la tecnica anal<strong>it</strong>ica più utilizzata per iLa gamma completa<strong>di</strong> gascromatografi da <strong>processo</strong>controlli <strong>di</strong> <strong>processo</strong> in linea in virtù delle suecaratteristiche <strong>di</strong> economic<strong>it</strong>à, flessibil<strong>it</strong>à, sensibil<strong>it</strong>à,affidabil<strong>it</strong>à e per i numerosi campi <strong>di</strong>applicabil<strong>it</strong>à anal<strong>it</strong>ica.Negli ultimi anni abbiamo assist<strong>it</strong>o ad un’importanteevoluzione nel campo della <strong>gascromatografia</strong>e i nuovi cromatografi sono <strong>di</strong>ventatialtamente sofisticati, per far fronte allamaggiore compless<strong>it</strong>à, rapi<strong>di</strong>tà e precisione <strong>di</strong>analisi che oggi le industrie richiedono.La commutazione tra stream è ormai <strong>di</strong>ventatauna normale tecnica, quando il forno del GC èuno solo. Inoltre per ridurre gli spazi <strong>di</strong> ingombro,i gascromatografi sono oggi assemblatiprevedendo la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> alloggiare al propriointerno più <strong>di</strong> un rivelatore ed un numero <strong>di</strong>valvole e colonne sempre crescenti, così dapoter eseguire analisi <strong>di</strong> più componenti chimicicon lo stesso hardware. Questo approccioanal<strong>it</strong>ico e costruttivo è sostenibile fintanto chenon va ad intaccare l’affidabil<strong>it</strong>à delle analisi:l’aggiunta <strong>di</strong> un numero eccessivo <strong>di</strong> colonne,valvole e rivelatori all’interno dello stesso fornorischia infatti <strong>di</strong> compromettere la qual<strong>it</strong>à dell’analisi.Questi analizzatori sono meno affidabili,più <strong>di</strong>fficili da operare e mantenere rispettoagli strumenti del passato. Di norma, un correttoapproccio anal<strong>it</strong>ico e costruttivo devetenere conto che la semplic<strong>it</strong>à migliora l’affidabil<strong>it</strong>àe sistemi complessi, scomposti nelle partiche li cost<strong>it</strong>uiscono, sono sempre più semplicida affrontare: sequenze e meto<strong>di</strong> cromatograficisono generalmente più facili da capire, operaree quin<strong>di</strong> mantenere.Tenere ben presenti questi due principi consente<strong>di</strong> assicurarsi l’affidabil<strong>it</strong>à del proprioanalizzatore nel lungo periodo.Un caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osul polipropilene:La misura in oggetto richiede <strong>di</strong> analizzare ppm <strong>di</strong>metanolo (CH 3COOH), monossido <strong>di</strong> carbonio(CO), <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> carbonio (CO 2) e idrogeno (H 2) evalori percentuali <strong>di</strong> propano (C 3H 8). Questa analisiè al momento assicurata impiegando un rivelatoreTCD ed un FID, cinque valvole anal<strong>it</strong>iche,<strong>di</strong>eci colonne, e operando l’analisi in un singoloforno isotermo. La misura delle ppm <strong>di</strong> CO e CO 2avviene attraverso una prima valvola <strong>di</strong> back-flusha vent, tre colonne, un metanatore e un rivelatorea ionizzazione <strong>di</strong> fiamma mentre le ppm <strong>di</strong> MeOHvengono misurate utilizzando una seconda valvola<strong>di</strong> back-flush a vent, una valvola selettrice, trecolonne e mandando l’anal<strong>it</strong>a così separato sulmedesimo rivelatore FID. Per misurare i valori percentuali<strong>di</strong> propano serve una terza valvola <strong>di</strong>back-flush a vent, due colonne e un rivelatore atermo conducibil<strong>it</strong>à, le ppm <strong>di</strong> idrogeno richiedonouna quarta valvola <strong>di</strong> back-flush a vent, duecolonne e il TCD. Si tratta <strong>di</strong> un’analisi complessaa <strong>di</strong>mensioni multiple che, come tutte le analisimulti-<strong>di</strong>mensionali, richiede il controllo <strong>di</strong> un vastonumero <strong>di</strong> variabili per fornire misure affidabili. Lastessa applicazione può essere semplificataimpiegando simultaneamente due forni isotermi.In questo caso, il Forno 1 conterrà tre valvole, seicolonne, un metanatore e il rivelatore FID per l’analisidelle ppm <strong>di</strong> CO, CO 2e metanolo, il Forno2 conterrà due valvole, quattro colonne ed il rivelatoreTCD per l’analisi <strong>di</strong> H 2e C 3H 8. Ogni fornoha una propria un<strong>it</strong>à logica <strong>di</strong> controllo ed entramberiportano ad un’un<strong>it</strong>à elettronica <strong>di</strong> controllo“master”: così che ogni forno <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un propriometodo anal<strong>it</strong>ico specifico per le misure <strong>di</strong>pertinenza. Ciascun metodo contiene duesequenze <strong>di</strong> misure per le analisi in<strong>di</strong>pendenti deicomponenti. Ciò permette <strong>di</strong> scomporre un’analisicomplessa in sequenze anal<strong>it</strong>iche più semplici enelle sue componenti <strong>di</strong> base. L’hardware è minimizzatoin ogni forno, tale approccio semplifical’analisi e ne aumenta l’affidabil<strong>it</strong>à. Ogni forno consente<strong>di</strong> impostare una propria ottimale temperaturaapplicativa, svincolata dalla temperatura delforno parallelo, il che garantisce una separazioneottimale. Da ultimo, grazie alle <strong>di</strong>mensioni ridotte26 n. 6 - Lug./Ago. ‘09

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