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Industria fusoria N. 3 2012 - Assofond

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Sistemi agglomeranti per fonderiaLaboratorio di ricerca e controllo


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Barabino & Partners DesignArs cokandi.L’eccellenza italiana da più di 100 anni.Rappresentiamo da più di cento anni la realtà leader indipendente attiva nella produzione e commercializzazione di Coke per le fonderie.Una leadership costruita e consolidata, anno dopo anno, attraverso l'attuazione di una visione imprenditoriale di lungo respiro. L'Azienda puntaal continuo rinnovamento del sito produttivo, al miglioramento dell'impatto ambientale e degli standard di sicurezza. La profonda conoscenzae l'esperienza maturata in questo settore ha condotto Italiana Coke ad una efficace differenziazione dei prodotti e dei mercati di riferimentoincontrando le diverse esigenze dei clienti. Crediamo fermamente che questa sarà la chiave del successo anche per gli anni a venire.Un futuro in cui Italiana Coke si propone di continuare ad occupare un ruolo fondamentale a livello nazionale e internazionale, confermandoe consolidando ulteriormente la propria leadership.Via Stalingrado, 25 - San Giuseppe di Cairo (SV)Italy - Tel. +39 019 506711 - Fax +39 019 5067900www.italianacoke.it


Assemblea <strong>2012</strong>prodotti da sempre perseguitaal di la delle richieste delmercato, la ricerca e sviluppoche hanno consentito il raggiungimentodi un know-howelevato grazie ai costanti investimentiin “capitale umano”e, non ultimo, il valore deinostri fornitori di impianti,di prodotti e servizi che dasempre affiancano i nostrisforzi alla crescita e al miglioramento.Per contro, sul fronte delledebolezze, a giudizio di Frigerio,si debbono annoverarefattori imputabili a carenze“strutturali” del Sistema Italia,La parte privata dell’Assembleasi è quindi conclusa con le fasidi approvazione dei bilanci consuntividel 2011 e con l’approvazionedel bilancio preventivoper l’anno in corso.Dopo un breve coffee breakconsumato nell’area centraledella struttura di KILOMETROROSSO che ospitava gli standespositivi degli Sponsor dell’evento,ha avuto inizio la Partepubblica dell’Assemblea, ospitatanella sala “Aria” e, tramitecollegamento in video, in unaseconda sala adiacente.I lavori sono stati aperti dall’interventodel presidente Frigerio,che dopo una breve panoramicanazionale ed internazionaledel Settore, si è soffermatosui fattori che costituisconoi punti di forza e di debolezzadel nostro Settore.Fra i primi vanno sicuramenteannoverati i livelli di produttivitàed efficienza delleFonderie italiane fra i piùelevati, la qualità e la sicurezzaintrinseca dei nostriquali i costi delle energieche ci penalizzano rispetto atutti i nostri competitori europei,il costo del lavoro e ilcuneo fiscale che contribuisconoa ridurre la competitivitàdelle nostre imprese daun lato e dall’altro aumentanola conflittualità con i lavoratoriper gli aspetti legati ai salari,la pressione fiscale che siposiziona ai livelli più alti inEuropa.In conclusione del suo interventoFrigerio auspica che sipossano rimuovere le moltecause che riducono la competitivitàdel settore manifatturiero;un settore manifatturieropiù competitivo è la soluzioneai problemi occupazionaliche affliggono l’Italia emolti altri paesi europei.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>12


Assemblea <strong>2012</strong>Da sinistra: Roberto Vavassori, Enrico Frigerio, Franco Zanardi.Riduzione di massa e contenimentodei costi dei componentirealizzabile attraversol’utilizzo di prodotti ottenuticon processi di fonderia, insostituzione di altre tecnologieutilizzabili.Una ampia sintesi degli interventidei Relatori che si sonoavvicendati sul palco, è riportatain questo stesso numerodella rivista, alle quali rimandiamo.I lavori della mattina si sonoconclusi con un interessanteapprofondimento sullo scottantetema energetico, più chemai di attualità.Roberto Vavassori, neo elettopresidente di Anfia, ha sottolineatola difficile situazione incui si trova a vivere il compartonazionale dell’auto: “la produzionedi veicoli in Italia è circaun decimo di quella dellaGermania. Il mercato interno almomento non esiste ma dobbiamocercare di rimanere agganciatialla locomotiva tedescaanche se è difficile rimanerecompetitivi se l’output raggiungesolamente le 500 mila unitàcontro le 950 mila unità dell’Iran”.Vavassori ha poi posto l’accentosull’attenzione in materia diriciclo che il comparto dellefonderie ha al suo interno, ribadendola volontà di collaborazionetra Anfia e <strong>Assofond</strong>.All’intervento del Presidente<strong>Assofond</strong> ha fatto seguito la tavolarotonda dal titolo: “Alleggeriamoil futuro – Ricerca, innovazione,sostenibilità: il presente delleFonderie”, coordinata dal Vicepresidente <strong>Assofond</strong> FrancoZanardi.Nella volontà dell’Associazione,il tema della giornata “Alleggeriamoil Futuro” rappresentala sintesi degli elementiche devono caratterizzare ilpresente delle Fonderie inun’ottica di sviluppo futuro:ricerca, innovazione e sostenibilità.In quest’ottica, la FonderiaItaliana raccogliendo la sfida,si pone come strumento diinnovazione al servizio deipropri Clienti; l’eccellenza richiestaalle nostre imprese intermini di contributi sul frontedella qualità dei materiali,delle tecnologie, dei criteri diprogettazione e validazionedei getti, è stata declinata inrelazione alle esigenze di riduzionedei pesi delle masse inmovimento cui è chiamata, inparticolare, l’industria deimezzi di trasporto.Franco Vicentini, nella suaduplice veste di Vice Presidente<strong>Assofond</strong> e di Presidentedel Consorzio <strong>Assofond</strong>Energia ha aperto il dibattitosottoponendo al Presidentedel GSE, ing. Emilio Cremona,gradito ospite nella citata ve-13<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>ste, oltre che collega fonditore“di casa” all’assemblea <strong>Assofond</strong>,alcuni provocatoriedomande sull’incremento futurodella componente A3, suisistemi di accumulo e sugliutili di Terna. In particolare Vicentinievidenzia l’aumentotendenziale del costo dell’energiaelettrica del <strong>2012</strong> sul2011, ma soprattutto l’aumentotendenziale degli altri“oneri” esposti in bolletta, lacui incidenza sul costo totaledell’energia elettrica non èomogeneo per tutte le categoriedi consumatori, essendopiù forte per imprese conconsumi più bassi. In particolareil carico per le fonderie èmolto più alto rispetto aigrandi consumatori, i quali sonosoggetti energivori cosìcome lo sono le fonderie acausa dell’alta incidenza delcosto dell’energia sul costototale di produzione.Emilio Cremona, cogliendola provocazione, ha illustrato leproblematiche legate alla decisionedell’Italia di raggiungereal 2020 l’obiettivo europeo del20-20-20: vale a dire 20% diemissioni di CO2 in meno rispettoa quelle del 1990, 20% inmeno di consumi di energiadovuti ad interventi di efficienzaenergetica e 20% di energiaelettrica nazionale prodotta dafonti rinnovabili. Pertanto, secondoCremona, la componenteA3 nei prossimi anni tenderàad aumentare, però a ritmi menovertiginosi, perché il prossimoV CONTO ENERGIA verràformulato per garantire il decadimentograduale del valoredegli incentivi a raggiungimentodella grid parity ed inoltre Cremonasegnala la volontà del governodi valutare e definire unnuovo criterio di rimodulazionedel pagamento della componenteA3.Un gradito saluto, prima dellachiusura dell’ Assemblea, èstato portato ai presenti dalpresidente della Brembo, AlbertoBombassei.L’area espositiva ha fatto dacornice al Buffet offerto a tuttigli intervenuti, al terminedella mattinata di lavori.Da sinistra: Alberto Bomabassei, Presidente della Brembo e Enrico Frigerio Presidente di Asofond.Nel pomeriggio, dalle ore 14.30si è svolto l’intenso programmadelle visite. Per motivi logisticie di sicurezza, le visite alla fonderiaghisa, all’officina di lavorazionedei dischi freno e alla fonderiaalluminio della societàBrembo S.p.A. sono state programmatecon un numero massimodi adesioni che alla vigiliasono state abbondantementesuperate. Ciò ha reso necessarioun intervento di <strong>Assofond</strong>presso la Direzione della SocietàBrembo per programmareun’ulteriore visita in una datasuccessiva; la disponibilitàdella Brembo S.p.A., che qui vogliamoringraziare ancora unavolta, ha reso possibile un nuovoappuntamento in occasionedella riunione di Giunta dell’Associazionetenutasi lo scorso22 giugno.Oltre alla Società Brembo, le visitehanno interessato i LaboratoriMeccatronica dell’Universitàdi Bergamo ed i Laboratori“Testing” e Banchi prove dellaBrembo, entrambi ospitati nell’areadella struttura del KilometroRosso.L’intensa giornata si è conclusacon un piacevole “Happy Hour”offerto nell’area dedicata agliSponsor dell’evento.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>14


Assemblea <strong>2012</strong>15<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>Scambi con l’EsteroGetti Ferrosiderie di ghisa, 26 Fonderie diacciaio e 17 Fonderie di microfusione,per un totale di197 Fonderie di metalli ferrosie 914 unità di metalli non ferrosi.La ricognizione del numero diFonderie in Italia riferita al2011 rispetto allo stesso periododell’anno precedente harivelato un calo complessivo di6 unità produttive di cui 3 nelcomparto delle Fonderie dimetalli non ferrosi e 3 in quellodei metalli ferrosi.Nel 2011, l’occupazione delsettore ha fatto registrare unacrescita generalizzata: le unitàlavorative, sono complessivamentecresciute del 2%, rispettoal 2010.ProduzioneIn Italia nel 2011 la produzionecomplessiva di getti ha raggiunto2.2 milioni di tonnellate conun aumento del +12%, ovveroun recupero di circa 243.000tonnellate rispetto al 2010. Separagonata al massimo storicodel 2007 (ovvero 2.744.419tonnellate) la produzione del2011 continua ad essere ancoraal di sotto di circa 530.000tonnellate pari a –19%.Il contributo dei singoli compartiproduttivi al risultato globaleè stato:- Getti Ghisa +12%- Getti Acciaio +15%- Getti Microfusi +10%- Getti Non Ferrosi +13%Il valore totale delle importazionidi getti ferrosi nel 2011 èaumentato del +16.5% arrivandoa 1.2 Miliardi di Euro. Leesportazioni sono cresciutesensibilmente meno con +6.3%raggiungendo i 2 Miliardi del2011.Tale dinamica si è riflessa sulsaldo complessivo che purmantenendosi attivo, ha riportatouna leggera flessione arrivandoa circa 853 Milioni di Eurodel 2011.Sotto il profilo dei volumiscambiati il 2011 ha mostratotassi di crescita leggermentepiù smorzati. Infatti, le importazionitotali di getti ferrosi(479.088 tonnellate) sono aumentatedel +14.4% rispettoall’anno precedente, mentre leesportazioni del 4.5% (415.216tonnellate).Dopo 6 anni di continuo miglioramento,nel 2011 il disavanzodegli scambi con l’esteroin termini di volume ha ripresoa peggiorare.Il 71% delle esportazioni italianedi getti ferrosi (volumi) èdestinata ai Paesi UE-27 ed ilrestante 29% ai Paesi Extra UE-27. Le nostre importazioni provengonoper il 52% dai PaesiUE-27 ed il 48% dai Paesi extraUE-27, di cui il 40% Asia al cuiinterno si distingue la Cina conil 32%.Analizzando il commercio esterointra ed extra comunitariosi riscontra che il peggioramentodei saldi menzionati è riconducibileai Paesi non appartenentiall’UE-27. Infatti è emersocome il saldo degli scambi coni Paesi UE-27 nel 2011 sia addiritturamigliorato sia in terminidi volumi che di valore.Anche per il 2011 i Paesi acquirentipiù importanti di getti ferrosiitaliani sono stati a parimerito al primo posto la Germaniae la Francia. La quotadella Germania sulle esportazionitotali è scesa di un puntopercentuale passando dal 14%al 13% del 2011, mentre la21<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>Francia ha consolidato il 13%. Ilsecondo mercato di sbocco nel2011 è rappresentato dal RegnoUnito che passa dal 4% al5% superando la Spagna che rimaneal terzo posto con un pesopercentuale sul totale inflessione dal 5% al 4%.Come va in Europae nel mondoL’esigenza di disporre di datirelativi allo scenario mondialedell’industria di Fonderia siscontra annualmente con i ritardidi pubblicazione riportatidalle principali Associazioni internazionalideputate alla raccoltaed all’elaborazione di talistatistiche.Tuttavia, anche quest’anno, intendiamooffrire un flash circal’inquadramento internazionaledel Settore basandoci sulle ultimestatistiche rese disponibilidal mensile Modern Castingcon il 45th Census of WorldCasting Production pubblicatolo scorso dicembre 2011 (dati2010).Dopo la crisi economica globale,anche la Fonderia mondialeha vissuto nel 2010 un rimbalzodella produzione di getti accentuatodalla dinamica produttivanei paesi emergenti.La produzione mondiale di gettinel 2010 è stata pari a91.392.360 tonnellate con unaumento del 13,8% rispetto all’annoprecedente, denotandocosì un cospicuo recupero rispettoalla perdita subita nel2009 (-14%). Il volume prodottonel 2010 rimane ancora sottoil livello registrato nel 2008(93,5 Milioni/tonnellate) ed ilmassimo storico di 94,4 Milioni/tonnellatetoccato nel 2007.La classifica dei Paesi TOP-10nel 2010 non ha subito rilevantivariazioni rispetto a quelladell’anno precedente con un rimescolamentodi alcune posizioniall’interno della stessa. Laquota di produzione dei primidieci Paesi nel 2010 resta invariatarispetto all’anno precedentecon l’88% del totalemondiale.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>22


Assemblea <strong>2012</strong>Le statistiche europee sarannorese disponibili dal CAEF afine luglio. In attesa di riceverei dati ufficiali, un’indaginecondotta dal Centro Studi <strong>Assofond</strong>direttamente presso iprincipali competitors europeiha permesso di coglierealcuni elementi di riflessionecirca l’andamento congiunturaledella Francia, Germania,Gran Bretagna e Turchia, Paesicon i quali ci siamo confrontati.Nell’ambito dei Getti ferrosiil 2011 ha premiato la Germaniacon una crescita dei volumipari a +16% rispetto alprecedente anno; altrettantorobusto è stato lo sviluppoproduttivo della Gran Bretagna(+15%).Il tasso di crescita dell’Italia,come abbiamo già avuto mododi ricordare, è stato del+12% non lontano da quelloacquisito dalla Turchia che havisto la propria produzione digetti ferrosi espandersi del+10%. Fanalino di coda diquesto esiguo gruppo di competitorsesaminato si è piazzatala Francia con un tasso dicrescita ad una sola cifra +3%rispetto al 2010.Per ciò che attiene il compartodei Getti Non Ferrosi laGran Bretagna è cresciutadel +16% a breve distanza dallaTurchia +15.L’Italia nel 2011 ha permessodi guadagnare ai getti non ferrosiun +13% rispetto al 2010.Maggiormente performanterispetto alla Germania (+4%)con un gap di appena 500 tonnellate,l’Italia si riappropriadella leadership Europea inambito non Ferroso.Infine la Francia ha esibito un+12% nettamente superioreai risultati meno brillanti acquisitinell’ambito dei gettiferrosi.23<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>INDUSTRIADI FONDERIA:PROIEZIONI <strong>2012</strong>Scenario economicogeneraleIl <strong>2012</strong> si prospetta per l’Italiacome un nuovo anno di recessione:calo della domandainterna e minore sostegnodell’export.La domanda estera non compenseràla caduta del mercatointerno e la produzione industrialesarà in calo.Sale la probabilità di una cadutadel PIL nel 2° trimestre<strong>2012</strong> più accentuata di quellaprevista dal Centro StudiConfindustria a dicembre2011 (-0.3%) e forse di quellastimata per il primo trimestre(-1.0%).Gli effetti delle varie manovredi contenimento del deficitpubblico non possono nonavere nel breve un effetto pesantesulla domanda, mentregli auspicabili stimoli alla crescitapotranno avere effettisolo nel medio periodo.<strong>Industria</strong> di FonderiaLe previsioni per il <strong>2012</strong> sonoper una riduzione generalizzatadel fatturato, in particolareper l’automotive e la meccanicache sono i settori che nelbiennio 2010-2011 hanno registratoi maggiori incrementidelle vendite.Il quadro problematico delladomanda interna ed il peggioramentodelle condizioni sulversante creditizio condizionerannoanche gli investimentidelle imprese, quindi le speseper macchinari ed attrezzature.Nel <strong>2012</strong> il contributo del canaleestero dovrebbe mantenersi,nel complesso positivo,ma insufficiente per compensarela stagnazione della domandainterna.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>24


Assemblea <strong>2012</strong>III° WORKSHOP in data 09novembre 2011 la specifica contrattazione.I contratti internazionali:• definizione di contratto internazionale;• clausole tipiche di un contrattointernazionale;• problematiche connesse all’esecuzionedi un contrattointernazionale: legge applicabile,foro competente, responsabilità,tutela dei pagamenti;• la proprietà intellettuale/accordidi riservatezza;• trasferimento di know how eprotezione di quest’ultimo.IV° WORKSHOP in data 14marzo <strong>2012</strong> la responsabilità daprodotto:• la responsabilità da prodotto(definizione e tipologia);• le clausole di esonero dallaresponsabilità;• le varie fasi della responsabilità;• la tutela del consumatore• casi classici di responsabilitàda prodotto;• l’ambito di tutela assicurativa• presentazione di un modello/bozzadi Accordo di Riservatezza.Ai meetings è seguito anche unampio panorama di circolari epareristica ad hoc su argomentiche affliggono la quotidianitàdelle aziende e sui quali vi è bisognodi un approfondimento,come ad esempio il problemadella custodia e smaltimentodei modelli che per anni giacciononei magazzini delle fonderiesenza essere reclamati.Accanto a quanto sopra ed afronte dell’esigenza di avere unquadro complessivo delle giornatetrascorse, Roberto Ariottie Fabio Zanardi hanno curatola stesura del Vademecum Legale,del quale in Assemblea èstata presentata la prima parte,che come precisato dagli autori,nell’introduzione, altra pretesanon ha se non quella di offrireun sunto degli incontri edalcuni spunti di riflessione. Èstata altresì presentato sempreda Roberto Ariotti e Fabio Zanardicon la collaborazione deilegali di <strong>Assofond</strong>, un modellodi Accordo di Riservatezza cheriguarda le informazioni da rendereconfidenziali. Tale esigenzaè nata proprio dal fatto che lacontrattazione con i clientiesteri ad oggi prevede in manierasempre più importante lasigla di accordi di riservatezzache non sempre si dimostranoessere limpidi nella loro interpretazione,nascondendo alproprio interno possibili tranellie clausole assai pericolose.Il V° WORKSHOP in programmazioneavrà tra gli altriun particolare focus sulla contrattualisticaAUTOMOTIVE edangolo dedicato ai modelli(comprensivo di parentesi suproblemi fiscali di IVA edesportazione).È prevista altresì una giornatadi studio sulla Legge 231/2001con lineamenti di risk management.L’intendimento dell’Associazioneè quello di proseguire sullastrada degli incontri di mododa dare agli associati un serviziodi consulenza legale continuacoprendo il maggior numerodi casi che possono esseretrattati.Il relatore ha poi proseguito ilproprio intervento dando aipresenti un resoconto del recenteviaggio studio di alcunifonditori negli Stati Unitiil cui scopo è stato quello diconfrontarsi con i colleghiamericani e con l’AFS (AmericanFoundry Society) su:• stato della nostra industria,sul mercato ed i committenti,la concorrenza dei PVS;• benchmark sui fattori produttivilavoro, materie prime.energia, sabbie; regolamentazionepubblica in materia ambientalee si sicurezza;• valutazione del clima sociopolitico ed economico generaledel paese leader mondialeanticipatore di tutte le dinamicheglobali.Da tale confronto è in definitivaemerso che in USA si respiraun clima di fiducia moltomeglio delle aspettative. Il lavoroc’è e le aziende sono a pienoritmo con alcune che assumonopersonale e alcune fonderieche riaprono i battentidopo la crisi (-150 dal 2008 aoggi le chiusure su circa 2000aziende totali!).È stato evidenziato come adoggi ancora manchi una strategiadi investimenti (di cui vi ègrande bisogno, soprattuttosotto profilo ambientale) perchéil Paese attende confermeed eventuali novità che forsesorgeranno dalla elezioni delPresidente.Le fonderie piccole e/o quellecon formatura “a mano” hannouna strategia di nicchia e prossimitàche fa del rapportostretto col cliente vicino la sua29<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>leva chiave. I partecipanti alviaggio hanno rilevato che lacrisi ha colpito duramente lefonderie americane che peròhanno saputo reagire con forzaanche penalizzando gli ammortizzatorisociali già scarsamentepresenti negli States ed oggi silegge nell’organizzazione unanotevole efficienza.Altro progetto curato da RobertoAriotti è quello delCoordinamento degliEsperti Aziendali. Lo scopodel progetto è quello di:• creare un network di RSPPe/o di esperti aziendali in temadi sicurezza nei luoghi dilavoro;• favorire il confronto tecnicoe pratico tra gli esperti dellediverse Fonderie associate;• analizzare ed individuareazioni concrete ed applicabiliper la risoluzione/riduzionedelle criticità e dei rischi.Il progetto prevede la costituzionedi differenti gruppi di lavorocaratterizzati da processiproduttivi affini e/o con rischiper la sicurezza simili ed i gruppidi lavoro si incontreranno direttamentein Fonderia per potertrattare in modo pratico econcreto le varie problematiche.Ogni Fonderia aderente dovràdare al gruppo di lavoro la disponibilitàad una visita dei propriimpianti.Il segreto professionale sarà tutelatoda un accordo di riservatezzache ciascun membro dovràsottoscrivere. Il primo incontrosi è tenuto il 18 Maggio<strong>2012</strong>.Nell’ambito di quanto sopra sicolloca, perché strettamenteconnesso quale argomento ilPremio sicurezza in Fonderia.Infatti, ha sottolineatoAriotti, la riduzione degli infortuniè legata ai comportamentidei singoli ed ai loro atteggiamenti.Così è necessario incentivarecomportamenti sicuri per se eper gli altri per favorire unariduzione del rischio di incidenti.Ciò contribuisce senza dubbioa promuovere l’immagine delsettore in termini di impegnoper la sicurezza nei luoghi dilavoro. In questo caso coloroche aderiranno segnaleranno ildipendente che si sarà contraddistintoper il suo comportamento«sicuro» o per ilsuo contributo nel miglioramentodella sicurezza inAzienda.Tra tutti i dipendenti segnalati,sarà individuato il più «virtuoso»che sarà premiato da <strong>Assofond</strong>in occasione di una manifestazioneufficiale.Da ultimo Roberto Ariotti hapresentato la Carta deiPrincipi per la Sostenibilitàdi Confindustria chesancisce i valori e le azioni necessarieper un unitario e progressivoimpegno in tema disostenibilità ambientale daparte delle industrie italianedefinendo gli obiettivi realisticie realizzabili per le impreseitaliane, indipendentementedalla loro dimensione. L’adesionealla carta consente di farerapidamente una autovalutazionedella propria azienda edi controllare il grado di implementazionedelle azioni dimiglioramento approvate. Vi èuna guida operativa di facile edimmediata comprensione. Èuno strumento inteso a fornireuna linea guida all’interpretazionedei Principi di sostenibilitàambientale sanciti dallaCarta e suggerisce attività,azioni o strumenti utili perl’applicazione dei Principi disostenibilità ambientale.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>30


Assemblea<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Il sistema italiano delle Fonderie:punti di forza e di debolezzanel discorso del Presidente FrigerioIl Presidente Frigerio, dopoaver esposto ai presenti all’Assembleapubblica la panoramicasull’andamento del settore sia alivello nazionale che internazionale,si è soffermato sui punti diforza e di debolezza del Settoredelle Fonderie.“Come è doveroso trovare unmomento per descrivere i “numeri”,intesi come “dati a consuntivo”,è altrettanto doverosotrovarne uno per descriverei “numeri” intesi come “caratteristiche”del nostro settore.E per questo motivo il tema cheabbiamo scelto per l’appuntamentodi quest’anno ALLEGGE-RIAMO IL FUTURO - Ricerca, innovazione,sostenibilità: il presentedelle fonderie, vuole essere l’occasionedi esprimere la consapevolezza,senza presunzione, diuna serie di “Punti di Forza” checerchiamo di contrapporre alle“Debolezze” che purtroppostanno più nel “sistema” chenelle nostre aziende.Questo tema è una sfida, equindi, una fondamentale opportunitàper la tecnologia difonderia, la più capace di produrreforme complesse, il piùpossibile vicine alle desiderateintegrazioni funzionali.L’appuntamento ha l’obiettivodi presentare il sistema italianodelle fonderie come un fondamentalestrumento di innovazioneal servizio della meccanicaeuropea. La fonderia VUOLEmolto efficacemente contribuireal progresso tecnologico, alrisparmio energetico, alla salvaguardiadell’ambiente.Punti di forzaProduttività ed efficienza:inizio sottolineando come il livellodi produttività ed efficienzadelle nostre fonderie siadavvero alto. Si tratta di obiettiviperseguiti da sempre ed inmodo particolare durante questarecente crisi, quando di fattosono diventati “semplicemente”un must.Alleggeriamo il FuturoQualità e Sicurezza dei nostriprodotti: aspetti sui qualisono almeno tre le spinte all’eccellenza: il mercato, le normativee non dimentichiamonoi stessi, che per nostra natura,le ricercheremmo anche inassenza di pressioni esterne.Ricerca e Sviluppo: il nostroimpegno nelle attività di ricercae sviluppo è un percorso obbligato,che seguiamo pur senza ilsupporto di una redditività diimpresa adeguata e di opportunifinanziamenti o sgravi fiscali;nulla quindi di paragonabile aquanto accade negli altri paesi.Know-How: sempre elevatoRicerca, innovazione, sostenibilità: il presente delle fonderieLA FONDERIA VUOLE CONTRIBUIRE:• AL PROGRESSO TECNOLOGICO• AL RISPARMIO ENERGETICO• ALLA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE1ASSOFOND<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>32


Assemblea <strong>2012</strong>PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA✓✓✓✓4✓PRODUTTIVITA’ ed EFFICIENZAQUALITA’ e SICUREZZARICERCA e SVILUPPOKNOW - HOWVALORE dei FORNITORI4✓✓44✓✓44✓MERCATO INTERNOCOSTO delle ENERGIECOSTO del LAVOROPRESSIONE FISCALECONCORRENZAASSOFOND2ASSOFOND3grazie all’importante investimentoche facciamo per avere“Capitale umano qualificato”,fattore che costituisce una dellebasi più importanti del nostrosettore. Un capitale umanocosì prezioso che abbiamofatto di tutto per tutelarlo anchenel momento più difficiledella crisi, quel 2009 dove laflessione di occupazione nelnostro settore è stata contenutaal 9% a fronte di un dimezzamentodel fatturato.Valore dei nostri fornitori:sia di impianti che di prodotti eservizi, valore da sempre riconosciutoin Italia come all’estero.Un orgoglio che è ovviamenteanche nostro in quantosiamo cresciuti insieme ed èanche grazie alla collaborazionecon le nostre aziende chesono potute maturare quelleesperienze che ne fanno un’eccellenzaa livello internazionale.Cito, a tale proposito, l’esperienzadi una recente visita negliStati Uniti da parte di unadelegazione <strong>Assofond</strong>, alla qualealcune fonderie locali hannomanifestato la propria insoddisfazionecirca i fornitori statunitensie hanno chiesto di poteravere riferimenti e contattidi quelli italiani.Punti di forza questi, ai qualinon possiamo non aggiungerela fiducia che cerchiamo di nonfarci mai mancare.Tutto questo è quello checerchiamo di contrapporre aquelle che sono le debolezzeche ci sentiamo di imputare al“sistema”.Punti di debolezzaSe spesso i nostri punti di forzarimangono in secondo piano,i punti deboli sono a tuttinoi più che noti e volutamentemi sono limitato ad una brevedescrizione:Mercato interno: è un mercatosempre più sofferente esul quale difficilmente possiamofondare le nostre aspettative,almeno a breve termine. Diventaquindi un obbligo allargareil mercato estero come stiamofacendo da tempo e comestanno facendo tutti i settori,ma è proprio operando su questomercato che vengono messiancora più in evidenza i nostri‘gap’ che descrivo qui di seguito.Costo delle energie: i costidell’energia elettrica e del gasnaturale sono sempre più elevati.Questo è uno dei punti piùdibattuti e dolenti, sul qualenon é mai mancata la nostra attenzione,e che da solo meriterebbeun’intera sessione di lavoro.Le recenti modifiche governativerelative agli incentivialle fonti rinnovabili, soprattuttoal fotovoltaico, sto parlandodella “famigerata” componenteA3, provano a ridimensionareanche se troppo tardi un fenomenoche ha assunto toni didrammaticità e che è la principalecausa degli aumenti cheabbiamo subito e che si orientanointorno al 30%. Non intendosoffermarmi nel rappresentarenumeri e confronti conaltri paesi, ma mi limito a segnalarecome da solo, questo“gap” rappresenti un handicapdi 5-6 punti percentuali sui costirispetto ai competitor europei,una “zavorra” che arriva acondizionare sul mercato esterol’acquisizione di commessee dove non lo fa, incide in modosignificativo sui nostri margini.Non vi è dubbio che senzaquesta “zavorra” potremmo incrementareil nostro export inmaniera significativa, con un aumentosuperiore al 10%, dandouna forte spinta ai nostri fatturati,alla marginalità e indubbiamenteall’occupazione.Costo del lavoro e cuneo fiscale:entrambi fattori che alzanoi costi per l’azienda ed impoverisconoil reddito dei dipendenti.Pressione fiscale: a secondadi come e da chi viene calcolata,varia dal 55% al 65%. Per ilnostro settore poi, a causa dicosti occulti che si nascondonoad esempio nei costi dell’energia,aumenta in maniera considerevole.Concorrenza: ci troviamocostretti a combattere la concorrenzache subiamo dagli altripaesi non ad armi pari, enon faccio riferimento solo aipaesi low-cost od in via di sviluppo,dove l’assenza di regoleambientali, di sicurezza ed altro,creano un gap competitivo,ma mi riferisco anche, e soprattutto,ai paesi con tradizione industrialeantica come la nostra,dove però le istituzioni sonovicine ai settori produttivi con33<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>COSA VORREMMO……. UNA MANIFATTURAPIÙCOMPETITIVAASSOFONDMANIFATTURA = OCCUPAZIONEASSOFONDpolitiche industriali, fiscali, energetichee sul lavoro, più attenteai loro fattori critici.Cosa vorremmoNon vogliamo fare un elenco diciò di cui abbiamo bisogno, nonvogliamo unirci a tutti coloroche continuano a lamentarsi….,vorremmo poterci muovere all’internodi un piano industrialeed energetico nazionale. In pocheparole vorremmo sapere sepossiamo continuare ad investirenel nostro paese o se presto citroveremo costretti a fare comefanno molti, cioè a sostenere cheoccorre investire nel nostropaese e contemporaneamenteimpegnare consistenti risorse all’estero.Quando rivolgiamo lanostra attenzione ad altri paesi, ifattori competitivi che ci interessanosono solo due: il costo dellavoro e il costo dell’energia. Anoi sembra giusto rimanere adinvestire in Italia, ma per farequesto abbiamo bisogno di unpaese con un chiaro piano politicoindustriale, un piano in cui lamanifattura sia al centro non solonelle parole, ma anche nei fatti.Ultimamente l’attenzione delgoverno è spostata su settoriipoteticamente in sviluppo chenon sono ancora in grado di garantirenuovi posti di lavoro. Alcontrario, la manifattura italianaha un passato ed un presentegloriosi, una struttura consolidatae grandi potenzialità ed è perquesto che dovrebbe essere laprincipale destinataria delle pocherisorse disponibili. Noi sappiamodi poter fare la nostraparte: abbiamo le carte in regolaper poter aumentare le nostrequote sui mercati europei, possiamoesportare molto di più,possiamo creare nuovi posti dilavoro… non è una possibilità,ma una certezza!Preferiremmo dunque che le risorsevenissero concentrate inuna “politica per tutti”, una politicadi riduzione del costo dell’energiae del costo del lavoro, unapolitica che consenta alla manifatturadi essere più competitiva.Vorremmo che tutte le aziendefossero messe sullo stesso pianocon costi concorrenziali: in questomodo tutte le realtà moderne,sicure, competitive e ben gestitepotranno avere un futuro.Basta, quindi, a quella pletora difinanziamenti che non si capiscea chi vadano ed a cosa servano.E’ necessario quindi intervenirerapidamente sulla detassazionedelle imprese e del lavoro. Taglialla spesa pubblica ed incentivimolto più mirati alla manifatturasono le risorse principali checreerebbero un immediato volanoper la ripresa economica.La manifattura non è un sogno,è una realtà e dunque chiediamoal governo di permetterle dicrescere, di creare utili e soprattuttodi creare ulteriore occupazione!Manifattura = OccupazioneQuesta è l’unica vera equazione,fino a quando non sarà chiaro atutti, continueremo nell’illusioneche altri settori siano il “campodei miracoli di Pinocchio”, e nepagheremo, come stiamo pagandoora, le conseguenze.L’unica terra nella quale far crescereil paese è quella del tessutoindustriale manifatturiero dellenostre imprese, l’unica che insiemealla nostra storia ha unpassato, un presente ed avrà unfuturo che noi faremo di tuttoper garantire!”Ringraziamenti“Come era prevedibile l’interessedegli argomenti trattati ci haportato ad allungare i tempi.Quindi sarò molto rapido nelringraziare prima di tutto chi ciha ospitato e che ci darà la possibilitàdi effettuare le visite nelpomeriggio: grazie al Kilometro-Rosso e alla Brembo, quindi all’amicoAlberto Bombassei, alDott. Vavassori e a tutti i lorocollaboratori.Ringrazio l’Ing.Franco Zanardiper l’ottima conduzione della tavolarotonda e tutti i relatori peri loro interessanti contributi.Un grazie particolare all’Ing.Franco Vicentini oltre che perl’intervento di oggi soprattuttoper l’impegno costante sui temia noi tanto “cari” dell’Energia ecome Presidente del Consorzio<strong>Assofond</strong> Energia.Grazie all’Ing. Emilio Cremonaper le sue importanti indicazioni,e se è vero che mi ha lasciato ineredità un compito non facilecon la Presidenza dell’Associazione,non vi è dubbio che a suavolta se ne sia fatto carico di unaltro ancor più impegnativo.Ringrazio infine le aziende sponsorche oltre a supportarci nelrendere possibile l’evento, permettonocon la loro presenza dicreare un’interessante occasionedi confronto”.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>34


Assemblea <strong>2012</strong>Emissioni CO 2 nei diversi paesi europei nel 2011Emissioni CO 2 in Europa dai costruttori nel 2011Media in EuropaLa Germania è il paese il più esposto alle future normative europeeFranck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>Tutti i costruttori in Europa hanno ridotto le loro emissioni di CO 2Franck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>NEDC a ciclo normalizzato.Ma presto tale sistema verràcambiato a livello mondiale esarà utilizzato il test WorldwideHarmonized Light-duty TestProcedures (WLTP), chemira a stabilire una proceduraa livello mondiale di prova permisurare le emissioni dei veicolileggeri e il consumo dienergia. È basato sulla creazionedi un ciclo di guida armonizzato(DHC) e proceduradi prova (DTP). Il test saràultimato nel 2013. Tutto ciò alfine di armonizzare i metodidi misurazione che ora varianonotevolmente da un paeseall’altro e per determinarecon precisione l’impatto di unveicolo leggero sull’ambientein termini di emissioni inquinanti,come pure l’uso efficientedi energia.Riduzione della massa dei veicoliCabblaggio, un esempio di massa nei veicoliCabling is the 3 rdheaviestcomponent(up to 60kg)1 st Chassis2 nd Engine L’introduzione del ciclo WLTP con la riduzione dell’obiettivo delle emissioni diCO 2 porterà i costruttori ad agire sulla massa dei veicoli e sul powertrainPorsche Cayenne Turbo: 2005Tutte le parti del veicolo sono coinvolteFranck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>Il cabblaggio è nel mirinoFranck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>Torbole, un esempio sulla riduzione del pesoZanardi, un esempio sul materialeEXISTING HEAVYVENTED DISCSLIGHTVENTED DISCSUp to 10 %WEIGHTSAVINGDesign developed d for vented brakediscsRicerca e sviluppo sul designFranck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>Autotremped Ductile Iron (Adi) risparmia il 10% della massaFranck Cazenave – <strong>Assofond</strong> – 25/05/<strong>2012</strong>37<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


PRODOTTI E SERVIZIper acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa,di alluminio e di altri metalli non ferrosi.PRODOTTImetallileghe - madrilegheferrolegheghise in paniricarburantiSERVIZIrete informaticaassistenza tecnicacoperture su metalli e valuteservizi finanziari e commercialilogistica - stoccaggio20135 MILANO - VIALE SABOTINO, 19/2 - TEL. + 39 - 02.80.95.11 - FAX +39 - 02.89.00.714AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000


Assemblea<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Il telaio della Ferrari F 458 ItaliaGabriele GentileProprio in tema di alleggerimentinel settore automotive edi strutture leggere, si inseriscel’intervento dell’Ing. GabrieleGentile di OMR sede di Modenache ha illustrato ad una interessataplatea l’assemblaggio diun particolare componente essenzialeper qualsiasi mezzo ditrasporto ossia il telaio, il qualedeve essere necessariamenteleggero, specie se trattasi di telaioper una vettura sportiva adalte prestazioni come la prestigiosaFerrari.Il caso proposto è quello deltelaio per un particolare tipo divettura gran turismo: la Ferrari458 Italia con motoreposteriore, prodotto daOMR nel proprio stabilimentodi Modena.L’ingegner Gentile nella propriarelazione ha evidenziato qualipossono essere le necessità diun cliente che, come Ferrari,esige precisione massima e materialiparticolari provenientiaddirittura dal settore aerospaziale.Per la costruzione del telaiooccorrono diversi tipi di componentirealizzati con differentitecniche e materiali:• Fusioni di alluminio.• Estrusi di alluminio.• Lamiere in alluminio.• Acciai ad alta resistenza.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>40


Assemblea <strong>2012</strong>Il telaio è composto generalmenteda due parti per facilitarnel’assemblaggio e migliorarel’efficienza di montaggio.Il relatore ha sottolineato l’importanzadelle fusioni indicandocome il 54% del peso deltelaio sia composto da componentiestrusi, ma il 28% del pesocomplessivo, ossia il secondopeso più importante, siaquello delle fusioni che formanoil 21% dei componenti chedivengono così determinanti.Più precisamente l’Ing. Gentilesi è soffermato, lanciando unasfida, su un particolare denominatoTORQUE BOX scatola ditorsione situata nella parte anterioredella vettura prodottoper termoformatura, tecnologiache permette di ridurre glispessori, ma che, ad opinionedel relatore, potrebbe essereprodotto benissimo tramiteprocesso fusorio garantendo lestesse prestazioni.Nella costruzione del telaio, haproseguito Gentile, si utilizzanofusioni in conchiglia per due tipologiedi componenti:1. componenti principali inlega ALSI 7, quali: attacchi, sospensioni,organi meccanici.2. fusioni nodo: strutture utilizzateper “assemblare” i tralicciestrusi in alluminio che costituisconola struttura reticolaredel telaio. Proprio in questastruttura sono presenti le cosiddettefusioni “nodo” sullequali si innestano gli estrusi mediantesaldatura. Tali fusioni sonoprodotte dalla fonderia FMBe vengono successivamente assemblateda OMR nel telaio.Il processo di assemblaggio deltelaio è completamente automatizzatoe proprio per questomotivo la fusione da inseriredeve avere particolari caratteristichedi precisione dimensionale.Infatti la costanza dimensionaledei giunti da saldare nonpermette variazioni del puntodi saldatura.Gli spessori devono anch’essiessere costanti. La porosità deveessere bassa con pochissimeimpurità e devono essere eseguitepulizia e decapaggio delgetto.Se tutto quanto sopra descrit-41<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>to avviene ed il getto presentatutte le caratteristiche richieste,la qualità è costante e perfettamenteripetibile. Tutto ciòpoiché la geometria del telaio èdi più di 4 metri di lunghezza evi è bisogno di ottimizzare tuttii processi di lavorazione perevitare operazioni di rework afine linea.Il telaio, ha proseguito il relatore,viene non solo saldato, main alcuni punti è assemblato perincollaggio eseguito con unaspeciale colla polimerica, inparticolare per il posizionamentodel tunnel centrale dellavettura. Le colle usate hanno lacaratteristica di poter uniremateriali diversi (es: Alluminioe Acciaio) senza creare zonetermicamente alterate.L’Ing. Gentile ha tenuto a sottolinearel’importanza del fattoche l’ automazione di tutto ilprocesso richiede sempre altaqualità e precisione costanti deicomponenti, al fine di permettereanche e sempre la verificabilitàdell’accessibilità dei robots,l’industrializzazione delprocesso e non meno importantel’ottimizzazione dellatempistica di intervento degliaddetti.Concludendo il proprio intervento,il relatore ha evidenziatoche dopo l’assemblaggio, il telaioviene posizionato su di unaapposita apparecchiatura cheesegue un meticoloso check upsul 100% della produzione.Gabriele Gentile OMR - Modena<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>42


Assemblea<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Anime ceramichenella pressocolata dell’alluminioPerché una PMI deve puntare sull’innovazioneAndrea DonatoIl titolo della relazione propostadall’Amministratore Delegatodi Newcast S.r.L., fonderiadi pressocolata in provincia diBrescia dedita alla produzioneper il mercato dell’automotive,riflette la domanda che già datempo gli imprenditori dellePMI si pongono per trovarepossibili soluzioni all’uscita dellacrisi che con alti e bassi attanagliail settore.Andrea Donato ha scelto qualerisposta la strada della ricercae sviluppo innovativo sia diprodotto che di processo alleandosicon centri di ricercaanche a livello universitario all’avanguardianel settore con ilprincipale obiettivo di accederea finanziamenti agevolati da poterutilizzare per il miglioramentodel controllo di processocon soluzioni automatizzate.Le motivazioni principali chehanno portato Newcast a perseguirela strada dell’automazionedi processo e di prodottosi trovano nella oramai palesenecessità di chi lavora per ilsettore dell’auto di essere alpasso con il mercato che puntaalla necessità della riduzionedel peso degli autoveicoli dapprimasorta per esigenze puramenteestetiche e prestazionali,ma che ora si fa assai piùpressante per cercare di ridurreal massimo i consumi e leemissioni nocive di CO2.Gli ardui obiettivi sopra elencatiad opinione del relatore, nonsono perseguibili solamentecon il miglioramento dell’efficienzadei propulsori che comportaelevati costi, ma vi è il bisognodi implementazione dell’industrializzazionedi un nuovoprocesso che consenta laproduzione di getti strutturaliin pressofusione con caratteristichedi estrema precisione, sicurezzae con geometrie altrimentinon ottenibili. Tali particolaripotranno essere utilizzatisu vetture ad alta diffusionecon evidente riduzione dei costirispetto all’utilizzo, di altretecniche di colata (sabbia/gravità)ora obbligatorio per laproduzione di getti con le caratteristichesopra descritte.Per fare un esempio l’utilizzodella tecnologia di colata in gravità,pur garantendo prestazionidi eccellenza dal punto di vistameccanico e di integritàstrutturale, non si presta agrossi volumi stante la lentezzadel ciclo produttivo ed ancoraoggi limita il possibile alleggerimentodei componenti a causadello spessore dei getti che solocon difficoltà si può portareal di sotto dei 3.5 mm.Così Andrea Donato, decisonel perseguire i propri obiettivi,ha iniziato una partnershipcon uno studio di consulenzagià molto attivo nel settore<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>46


Assemblea <strong>2012</strong>delle Fonderie di pressocolata.E’ cominciata una proficua collaborazioneche sta permettendoad oggi di sviluppare unatecnologia da applicare alla fusionein pressocolata ossia: latecnologia delle anime ceramiche.Il progetto vuole sviluppareed industrializzare unnuovo processo di colata sottopressione che utilizzi anime aperdere di tipo ceramico perconsentire la produzione digetti strutturali, di sicurezza eda tenuta, a pressione con geometriealtrimenti non ottenibiliutilizzando un tradizionalestampo metallico con carri radialimobili. Già nel passato, apartire dagli anni ’60, sono statinumerosi i tentativi di impiegareanime a perdere in materialidiversi quali miscele di Sali,metalli bassofondenti o sabbielegate, ma senza successo. Adoggi infatti, non esiste una soluzionecommerciale a tale problematicae non risultanoaziende che producano correntementegetti facendo uso dianime a perdere.Questa nuova tecnologia permetterebbedi estendere l’impiegomassivo delle leghe di alluminioanche ai segmenti medioinferiori della produzioneautomobilistica e del trasportoleggero andando progressivamentea sostituire componentiin alluminio colato in conchiglia.Ciò permetterebbe l’eliminazionedei vincoli di forma, spessoree dimensione e consentirebbeuna sensibile riduzionedi peso rispetto a componentidi pari funzione prodotti con letecnologie attuali con contemporaneariduzione dei costi diassemblaggio grazie alla possibilitàdi integrare in un solocomponente più funzioni.Il pensiero dell’AD di Newcastrisiede nella convinzione che losviluppo della tecnologia dipressocolata con anime a perdereconsentirebbe alle aziendeitaliane e lombarde di entrare dipeso in un mercato pressochévergine ed in potenziale fortissimaespansione con una tecnologiatotalmente innovativa edai benefici ben chiari e quantificabili,recuperando competitivitànel mercato proponendoun prodotto realizzato con unatecnologia innovativa che garantisceaffidabilità, pur presentandocosti e pesi inferiori.Andrea Donato ha concluso lapropria esposizione dando appuntamentoai presenti alXXXI Congresso <strong>Assofond</strong> difonderia in programma per il26 e 27 Ottobre <strong>2012</strong> duranteil quale coloro che hanno sviluppatoil progetto ne presenterannogli approfondimentitecnici e i risultati dei primi testdi produzione.Andrea Donato,Amministratore Delegatodi Newcast BDC S.r.L.ASSOFONDFederazione nazionale FonderieXXXI CONGRESSO DI FONDERIAOttobre <strong>2012</strong>Economico: Roma, 4-5 ottobreTecnico: Bergamo – Kilometro Rosso, 26-27 ottobre47<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


®IMPIANTI INDUSTRIALI DI ASPIRAZIONEAspirazione ed abbattimento fumi ad alta temperatura con scambiatore di caloreScrubber di abbattimento vaporicon venturi di miscelazioneAspirazione ed a bbattimento fumisu centro fusorio recupero metalliAspirazione ed abbattimento fumi ad alta temperatura con scambiatore di caloreASPIRAZIONI DI SUCCESSOLa certificazione ISO9001:2000 garanziadi qualità per iclienti che scelgonola professionalitàe l’efficienza diOMAR.La società O.M.A.R. nata nel 1978 dall’idea di operare peril risanamento degli ambienti di lavoro, oggi si colloca tra leaziende leader nel settore degli impianti industriali diaspirazione ed abbattimento di sostanze inquinanti.Impianti industriali di aspirazioneVia Marmolada, 2 - z.i. nord · 31027 Spresiano - TV - Italia · Tel. +39 0422 725890 r.a. · Fax +39 0422 725959www.omar.it · info@omar.it


S.A.&S.“convenzionata <strong>Assofond</strong>”SICUREZZASUL LAVOROAMBIENTE EDECOLOGIARUMORE,VIBRAZIONI,CAMPIELETTRO-MAGNETICIVerifica degli ambienti di lavoro (T.U. D.Lgs. 81/2008)• Campionamenti ed analisi degli agenti chimici presenti negli ambienti di lavoro.• Campionamento della frazione respirabile delle polveri e analisi della silice liberacristallina per la valutazione del “Rischio silicosi” ai fini dell’applicazione del premioINAIL.• Campionamento della frazione respirabile delle polveri e analisi della silice liberacristallina per la valutazione del “Rischio silicosi” ai fini dell’applicazionedell’accordo europeo NePSi: “Accordo sulla protezione della salute dei lavoratoriattraverso la corretta manipolazione ed utilizzo della silice cristallina e dei prodotti che lacontengono”.• Valutazione agenti fisici (vedi scheda specifica).Inquinamento atmosferico• Campionamento ed analisi di inquinanti nelle emissioni in atmosfera ai sensi delD.Lgs. 152/06.Inquinamento idrico• Campionamento di acque reflue.• Analisi chimiche e microbiologiche su campioni di acque reflue per la valutazionedella conformità degli scarichi al D.Lgs 152/06, parte III all. 5.Rifiuti• Analisi di caratterizzazione dei rifiuti ai sensi della Decisione della Commissione2000/532/CE della Parte Quarta, Titolo I del D.Lgs 152/06, del D.M. 5 febbraio 98(attività di riutilizzo) e D.M. 3 Agosto 2005 (ammissibilità dei rifiuti in discarica).Rischio amianto• Valutazione del degrado superficiale delle coperture e manufatti in fibrocementocontenenti amianto (Norma UNI 10608:1997; D.D.G Regione Lombardia 18/11/08n° 13237).• Valutazione rischio amianto in accordo al D.M. 06-09-94 e s.m.i.• Monitoraggi ambientali per il dosaggio e la valutazione delle fibre libereaerodisperse.Siti contaminati• Campionamenti di terreni e suoli.• Analisi chimico-fisiche di caratterizzazione del suolo e sottosuolo secondo D.Lgs152/06, parte IV.Valutazione dell’esposizione quotidiana personale dei lavoratori a rumore(D. Lgs. 81/2008).Misurazioni strumentali per l’accertamento dell’inquinamento acusticoverso gli ambienti abitativi e l’ambiente esterno (D.P.C.M 1/3/91).Misurazioni strumentali per vibrazioni mano-braccio e vibrazioni corpo intero(D. Lgs. 81/2008).Misurazioni strumentali per esposizione a campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/2008).S.A.&S. - Servizi Ambiente e Sicurezza S.r.l.Sede sociale: Via Brera 1 – 20010 Inveruno (MI)Amministrazione: Tel 335 7890260 – Tecnico 338 3729591 – e-mail: info@serviziambienteesicurezza.itC.F. e P.I. 06681960966 – REA n. 1908008


AssembleaF. Lippi<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong> 2011Sostituzione di una struttura saldatacon una fusione in Ghisa AustemperataFabrizio LippiLa ricerca della massima prestazionea un costo sostenibile èstata, da sempre, la via maestraper riuscire a competere sulmercato, che si è globalizzato anchenei settori che fino a qualchehanno fa erano definiti “di nicchia”.Questo ha comportato, daparte delle aziende, una ristrutturazionenon solo in ambito produttivoma anche nel settoreprogettuale.L’esperienza vissuta nella progettazionedella sospensione del veicolosemovente modulare è statoil classico esempio di “rinnovamentoprogettuale”.Per comprendere l’entità dellasvolta è utile effettuare una brevepanoramica sul contesto cheha promosso questo cambiamento.Le Industrie Cometto S.p.A. sonouna società che si occupa dellaprogettazione, produzione ecommercializzazione di veicoliper il trasporto pesante.Nell’ambito della serie modularesemovente (denominata MSPE) ènata l’esigenza di incrementare inmaniera significativa la portataper asse dei veicoli, passando da40 a 50 tonnellate per asse. Questiveicoli, tramite speciali giuntidi unione, possono essere uniti insenso longitudinale e trasversale,per comporre delle piattaformedi carico con un numero di assiteoricamente illimitato e portateche possono raggiungere anchele diverse migliaia di tonnellate.Ogni sospensione è sterzataelettronicamente in maniera indipendente.Questo permette all’interoconvoglio di muoversi eruotare in ogni direzione, consentendospazi di manovra ridottianche con grandi carichi trasportati.Ciascuna sospensione è, inoltre,dotata di un’articolazione a compassoin grado di compensareun’altezza del piano di carico di700 mm. Questa peculiarità puòessere utilizzata per sollevare direttamentei carichi senza l’utilizzodi gru dedicate e/o di compensarele asperità e i dislivellidel terreno.In questo tipo di trasporti circa il90 % del tempo è impiegato nelseguente modo:• trasporto dei veicoli dalla sededi stoccaggio alla sede di lavoro;• assemblaggio dei veicoli percomporre la piattaforma di carico;• separazione dei veicoli;• trasporto dei veicoli dalla sededi lavoro alla sede di stoccaggio.Il restante 10% è impiegato per lamovimentazione del carico.Un incremento della portata del25% della serie modulare consente:• una riduzione del 25% sul numerodi assi della flotta riferitaa un determinato target di portata,con evidente risparmionell’investimento iniziale;• risparmio sui costi di trasferimentodei veicoli (si hanno menoveicoli da movimentare);• una riduzione sul tempo (-22.5%) e sul costo dell’assemblaggioe della scomposizionedel convoglio (data la diminuzionedella numerosità dellaflotta).Un aumento di portata così altocomporta, ovviamente, un’im-<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>50


Assemblea <strong>2012</strong>portante riprogettazione deicomponenti principali del veicolo,per renderli idonei alle nuoveconfigurazioni di carico.In questa fase serve una visionead ampio spettro per trovare ilgiusto compromesso tra le esigenzedi qualità, di resistenza deicomponenti e del loro costo, affinchélo sviluppo sia economicamentesostenibile.L’avambraccio della sospensione,originariamente, è costruito tramiteassemblaggio e successivasaldatura di profili di lamiera ottenutitramite taglio al laser e/oplasma.Un limite delle strutture ottenuteper elettrosaldatura è la geometria“spigolosa”, cui conseguonodelle concentrazioni di tensioneproprio in corrispondenzadei giunti, che debbono esserecurati al fine di evitare imperfezionie/o impurità. L’inosservanzadi queste precauzioni può dareluogo all’innesco di cricche, deleterieper la resistenza a fatica delcomponente. L’acciaio utilizzatoè di classe alto-resistenziale:S690QL e S355JR.L’irrobustimento dell’avambracciooriginale tramite aumentodelle sezioni e dello spessoredelle lamiere non è stato ammissibilea causa dell’ingombro dellestrutture adiacenti. L’unica soluzioneapparentemente plausibileè stata quella di sostituire l’acciaiooriginariamente previstoper i componenti principali(S690QL) con un acciaio cheavesse delle proprietà meccanichesuperiori, cioè l’S890QL.Durante la prima analisi di fattibilità,sono stati evidenziati gliaspetti collaterali di questa soluzione.L’impiego di un materialepiù pregiato necessita di un controllomaggiore del processo. Inquesto caso, data l’entità deglispessori in gioco, per poter ottenereun giunto saldato di qualitàottimale era indispensabile il preriscaldamentodel materiale e ilcontrollo delle temperature diinterpass, con conseguente aumentodel costo di costruzioneoltre a quello del materiale.Si è iniziato, quindi, a valutare unasoluzione differente: passare dauna struttura elettrosaldata auna struttura ottenuta tramitefusione. Inizialmente è stato valutatol’impiego di un acciaio, ma legaranzie relative alla qualità delgetto a un costo sostenibile, pereffetto dello spessore limitatodelle pareti, non sono state incoraggianti.Per questo motivo si èesaminata la soluzione in ghisaAustemperata ADI 800, che hadelle caratteristiche meccanicheche ben si adeguano alle esigenzedi un braccetto sospensione.Successivamente si è individuatala “sagoma” più idonea a massimizzarei vantaggi e le esigenzederivanti da un processo di fusione.Partendo da una geometria“tozza”, che comprendessei massimi ingombri ammessi delcomponente, in funzione dellevarie condizioni di carico, si èsottratto il materiale nelle zonein cui, tramite le analisi FEM, siregistravano dei bassi valori disollecitazione. Il modello cosìottenuto ha subito ulteriori affinamenti,tramite un’operazionedi codesign con l’ufficio tecnicodella fonderia “Zanardi Fonderies.p.a.”, utili a rendere piùagevole il processo di fusione eottenere una microstrutturapiù omogenea.Il risultato conseguito è senza alcundubbio positivo e i vantaggiottenuti sono essenzialmente:• aumento del 25% della portataa parità di peso della struttura;• maggiore precisione del grezzo,cui conseguono minori scarti inaccettazione;• prevedibile aumento della vita afatica del componente, graziealla riduzione degli effetti di intagliodella geometria;• miglior design;• riduzione dei costi dei componentiaccessori dovuti alle caratteristichedi autolubrificazionedella ghisa (grafite);Sebbene le caratteristiche meccanichedell’acciaio S690Ql sianocomunque superiori alla ghisaADI 800, la possibilità, tramite lafusione, di concepire forme piùcomplesse e adeguate allo spettrodi carichi agenti, consentenon solo di sopperire al gap prestazionaletra i due materiali ma,su strutture complesse e nonlongilinee, di ottenere un sensibilevantaggio a favore della ghisaaustemperata sul rapporto prestazioni/peso.Inoltre, grazie aicosti di costruzione praticamenteequivalenti, il componente ottenutoper fusione garantisce unmiglior rapporto prestazione/costo, con un evidente vantaggioeconomico nella scelta di questoprocesso.Questo progetto è considerato“pilota” per possibili sviluppi futuri:la ghisa austemperata potràsostituire l’acciaio altoresistenzialeladdove la geometria, il processodi fabbricazione e il numerodi componenti da produrre loconsentiranno.Fabrizio Lippi - R.&D. DepartmentIndustrie Cometto S.p.A.51<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


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AssembleaG. Meneghetti<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Meccanica dell’intaglio e meccanicadella frattura nella stima di resistenzaa fatica di ghise sferoidali austemperateGiovanni MeneghettiLa rottura per fatica dei getti innescatipicamente a partire dadifetti o da variazioni di formageometrica (intagli) dovute aldisegno del componente meccanico.In presenza di un intaglioraccordato, la progettazionea fatica è quella classica(Meccanica dell’intaglio) e si basasulla tensione di picco calcolatain corrispondenza del concentratoredi tensione. In presenzadi intagli molto acuti conraggio di raccordo prossimo azero e fianchi paralleli (intagli aU a “spigolo vivo”), il comportamentoa fatica è simile a quellodi una cricca avente la stessaprofondità dell’intaglio e pertantola progettazione si basasulla Meccanica della Frattura.Più recentemente, un’estensionenon convenzionale dellaMeccanica della Frattura hapermesso di considerare anchegli intagli acuti con fianchi nonparalleli (intagli a V a “spigolo vivo”)nelle verifiche a fatica. Inquesta memoria si mostra unasemplice applicazione dellaMeccanica della Frattura e dellaMeccanica dell’intaglio per laprogettazione a fatica di getti inghisa sferoidale austemperata.IntroduzioneLe prove di fatica su provini intagliatisono utili per analizzareil comportamento a fatica delmateriale, perchè nella pratica icomponenti si rompono a faticasempre in corrispondenza divariazioni di forma che comportanoeffetti di concentrazionedelle tensioni. Frost haproposto in passato |1| il notodiagramma riportato in Fig. 1,riferito a prove di fatica a flessionerotante, che riporta il limitedi fatica di intagli a U diprofondità costante al variaredel coefficiente teorico di concentrazionedelle tensioni K t(equindi del raggio di fondo intaglio).Nel diagramma vengonodistinti gli intagli dolci (bluntnotches), caratterizzati da unvalore di K tminore del valorecaratteristico K t*, e gli intagliacuti (sharp notches), per iquali K tè maggiore di K t*. Pergli intagli dolci il limite di faticapuò essere determinato classicamentedividendo il limite difatica del materiale base Δσ 0(determinato mediante provinilisci) per il valore di K t. Per gliintagli acuti il limite di faticapuò essere determinato secondola Meccanica della Frattura,assumendo l’intaglio come unacricca avente lunghezza ugualealla profondità dell’intaglio.Fattore di concentrazione delle sollecitazioni KtFig. 1 - Tipico andamento dei risultati sperimentali per intagli con profondità costante.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>54


Assemblea <strong>2012</strong>La condizione di “soglia”espressa dal limite di fatica è diversanei due casi: osservazionisperimentali |2| hanno dimostratoche per gli intagli dolci illimite di fatica corrisponde allasoglia di innesco di una criccadi fatica, mentre per gli intagliacuti il limite di fatica corrispondealla soglia di propagazionedi una macro-cricca di faticache, dopo l’innesco, si propagafino ad una distanza massimadall’apice dell’intaglio allaquale si arresta. Per gli intagliacuti quindi esiste un campo divalori della tensione nominale,superiore alla soglia di innesco,ma inferiore alla soglia di propagazionefino alla rottura, all’internodel quale si formanole cosiddette cricche non-propaganti(“non-propagatingcracks”). Il diagramma di Frostè indicativo della sensibilità all’intagliodel materiale: quantominore è il valore di K t*, tantominore è la sensibilità all’intagliodel materiale, che per valorirelativamente grandi del raggiodi fondo intaglio si comportacome se fosse criccato. Inquesti casi quindi difficilmentesi ottiene un miglioramento delcomportamento a fatica ampliandoi raggi di raccordo diun componente intagliato.Più recentemente è stato propostoun diagramma complementarea quello di Frost |3, 6|,riportato in Fig. 2, in cui si consideral’effetto della variazionedella profondità dell’intaglio sullimite di fatica a parità di geometriae quindi di fattore diconcentrazione delle sollecitazioni.Il diagramma è caratterizzatoda due dimensioni caratteristichetra loro dipendenti:a 0, che è un parametro del materiale,definito come |4|:(1)e a* dipendente dal materiale edalla geometria secondo la relazione:a*=K t 2 ×a 0.Se si considera in questo diagrammala variazione del limitedi fatica di una cricca, pensataFig. 2 - Comportamento a fatica di un intaglio o di una cricca (scale logaritmiche).come intaglio caratterizzato dauna acutezza, definita comerapporto tra profondità e raggiodi fondo intaglio, tendentead infinito, si ottiene il noto diagrammadi Kitagawa |5|. Il diagrammadi Fig. 2, analogamenteal diagramma di Frost, evidenziala zona degli intagli dolci e degliintagli acuti, i cui limiti di faticasono prevedibili rispettivamentecon l’approccio classico dellaMeccanica dell’intaglio e conla Meccanica della Frattura. Ledue zone sono schematicamentedivise dal valore caratteristicoa*. Inoltre il diagrammadi Fig. 2 consente di estenderel’analisi a fatica ai difetti, sianoessi cricche o intagli caratterizzatida un valore di K tfinito, madi dimensioni assolute piccole,cioè prossime ad a 0, per i qualiè noto che il comportamento afatica si discosta dalla retta dellaMeccanica della Frattura. L’espressionevalida in questa zonadel diagramma, che estendequella proposta da Topper |4| aicomponenti contenenti difettidi dimensione “a”, risulta |6|:(2)in cui α è il fattore di formadella Meccanica della Frattura,calcolato per una cricca(3)avente la stessa profondità “a”dell’intaglio considerato, eΔσ g,thè il range di soglia dellatensione nominale lorda. Un valoredi a 0elevato implica un valoredi a* pure elevato e perciò,a parità di geometria e dimensionedell’intaglio, un campo diapplicazione della Meccanicadella Frattura più ampio. Perciòmateriali caratterizzati da unvalore di a 0elevato più difficilmenterispetto agli altri materialipotranno avere un comportamentoa fatica miglioratodall’aumento del raggio di raccordodell’intaglio, almeno finoa che il valore di K trimane superiorea K t*. Il valore di K t* sipuò ricavare imponendo l’uguaglianzadella curva della MeccanicaClassica e della retta dellaMeccanica della Frattura neldiagramma di Frost. Tenendoconto inoltre dell’Eq. 1 si ricava:Il parametro a 0risulta quindi significativodella sensibilità all’intagliodel materiale e i risultatisperimentali hanno dimostratocome possa essere notevolmentevariabile per diversi materiali,da pochi centesimi dimillimetro per gli acciai legati|7| fino ad alcuni millimetri perle ghise grigie |8|.La determinazione del parametroa 0risulta quindi importanteper la caratterizzazione a faticadel materiale e la classificazionedelle tipologie di intaglio mediantei diagrammi descritticonsente di scegliere il correttoapproccio nella progettazione a55<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>Tab. 1 - composizione chimica percentuale della ghisa EN-GJS-800-8.fatica in base al disegno delcomponente. In questa memoriala caratterizzazione meccanicaproposta è stata applicataad una ghisa sferoidale sottopostaa trattamento termico diaustempering.Prove sperimentaliIl materiale caratterizzato èuna ghisa sferoidale austemperataEN-GJS-800-8, la cui composizionechimica è riportatanella Tab.1.Fig. 4 - Geometria delle due serie di provini con intagli a V.Il trattamento termico eseguitosulla ghisa sferoidale di partenzaconsiste in:• austenitizzazione in azoto o inendogas ad una temperaturadi 830 °C e per un tempo di180 minuti;• immersione in un bagno di salifusi mantenuto ad una temperaturadi 375 °C (sale AS140 CL); il tempo di austemperingè pari a 165 minuti;• raffreddamento in aria calmafino a temperatura ambiente.Dalle analisi metallograficheeseguite la microstruttura risultacostituita da circa il 75%di ferrite aciculare e circa il25% di austenite residua, conuna quantità media di sferoidi175÷250 noduli per mm 2 . Ilraggio degli sferoidi è pari a20÷25 μm e la nodularità si avvicinaal 100%.Fig. 5 - Geometria dei provini C(T).Fig. 3 - Geometria dei provini lisci.Il trattamento termico di austemperingè stato eseguito primadella lavorazione meccanicaper i provini lisci e intagliati utilizzatinelle prove di fatica e dopola lavorazione meccanica peri provini C(T) utilizzati nelle provedi meccanica della frattura.In Fig. 3 è riportata la geometriadei provini lisci, mentre in<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>56


Assemblea <strong>2012</strong>Fig. 6 - Curva di Woehler del materiale base confrontata con il limite di fatica termografico.Fig. 7 - Curva di Woehler sperimentale per intaglio a V di profondità a=0.4 mm confrontatacon il limite di fatica secondo la Meccanica della Frattura (α=1.12).Fig. 8 - Curva di Woehler sperimentale per intaglio a V di profondità a=1 mm confrontatacon il limite di fatica secondo la Meccanica della Frattura (α=1.12).Fig. 4 sono riportate le geometriedelle due serie di provinicon intagli laterali a V. Iprovini sono stati ricavati dabarre di 25 mm di diametrocolate a parte. Gli intagli a V,con un angolo di apertura di90°, presentano una profonditàpari a 1 mm con un raggiodi fondo intaglio pari a 0,1mm e una profondità pari a0.4 mm con un raggio pari a0.04 mm per le due serie rispettivamente.I corrispondentifattori di concentrazionedelle tensione K tg, riferitiall’area lorda, risultano pari a7.29 e 7.22 per gli intagli diprofondità pari a 0.4 mm e 1mm rispettivamente. I raggi diraccordo di fondo intaglioreali sono stati osservati medianteun rilevatore ottico diprofili a 50 ingrandimenti, verificandoche nella lavorazionedei provini erano stati rispettatii valori nominali.Nelle prove di meccanica dellafrattura sono stati utilizzatiprovini C(T) standard, ricavatida piastre colate a parte, lecui dimensioni sono riportatein Fig. 5. I provini sono stati dimensionatiin base alla capacitàdella macchina di fatica adisposizione e rispettando lequote e le tolleranze impostedalla Normativa |9|. Sono stateeseguite sia prove di faticaad ampiezza di carico costante,per determinare la curva diParis del materiale, sia provestandard |9| ad ampiezza di caricodecrescente, per determinareil valore di soglia delfattore di intensificazione delletensioni. Durante le provela lunghezza della cricca è statamisurata mediante uno stereoscopioLeica ® dotato diun’ottica da un minimo di 8,5ingrandimenti ad un massimodi 50 ingrandimenti.Tutte le prove di fatica sonostate eseguite a trazione conrapporto nominale di ciclo R(definito come rapporto tra laforza minima e la forza massimaapplicata) pari a 0.1 su unamacchina elettroidraulicaSchenck Hydropuls PSA 100con cella di carico da 100 kN.La curva di fatica del materia-57<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>Fig. 9 - Curva di Paris sperimentale.le base è riportata in Fig. 6,mentre le curve di fatica deiprovini intagliati sono riportatenelle Figg. 7 e 8. Le curvesono riportate in termini dirange di tensione nominalelorda Δσ g, pari alla differenzatra il valore massimo e il valoreminimo della tensione applicata.Infine la curva di Paris del materialeè riportata in Fig. 9. Ilvalore del limite di fatica delmateriale base Δσ 0riportatoin Fig. 6 è stato determinatocon la tecnica termograficasecondo la procedura descrittain |10| ed è risultato pari a440 MPa. Il range di soglia delfattore di intensificazione dellesollecitazioni ΔK thè risultatopari a 8.1 MPa m. Con talivalori la lunghezza caratteristicadel materiale a 0calcolatamediante la formula (1) risultapari a 108 μm. Il diagramma diFrost-Miller e il diagramma diAtzori-Lazzarin sperimentalisono riportati rispettivamentenelle Figg. 10 e 11.Discussionedei risultatiFig. 10 - Diagramma sperimentale di Frost-Miller (scale logaritmiche).Fig. 11 - diagramma sperimentale di Atzori Lazzarin (scale logaritmiche).Le Figg. 7 e 8 riportano i limitidi fatica prevedibili mediantel’eq. (2), in cui il fattore diforma α vale 1.12 per entrambele geometrie di intaglioa V. Sebbene i diagrammicosì come presentati nelleFigg. 1 e 2 valgano per intagli aU e non a V, un cambiamentodell’angolo di apertura di unintaglio acuto da 0° (cricca) a90° (intaglio acuto a V) noncomporta un sostanziale cambiamentonell’esponente checaratterizza il campo di tensioneesponenziale in prossimitàdell’apice |11|: pertantogli intagli acuti a V con angolodi apertura pari a 90° sonostati trattati come aventiapertura pari a 0° e stessaprofondità. Qualora l’angolodi apertura fosse stato superiorea 90°, l’intaglio a V nonavrebbe più potuto esseretrattato come un intaglio a Udi uguale profondità, ma si sa-<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>58


Assemblea <strong>2012</strong>rebbe dovuto utilizzare un nuovodiagramma che estendequello di Kitagawa agli intagliaperti |12|.Le Figg. 7 e 8 evidenziano che ilimiti di fatica previsti dallaMeccanica della Frattura mediantel’eq. (2) risultano in ottimoaccordo con l’andamentodelle curve di Woehler sperimentali.Tali valori dei limiti difatica dei provini intagliati sonostati utilizzati per definire il diagrammadi Frost sperimentale,riportato in Fig. 10, dal quale sivede che i fattori di concentrazionedelle sollecitazioni K tgrelativiagli intagli considerati sonosuperiori ai rispettivi valoridi K tg*.Analogamente nel diagrammasperimentale di Atzori-Lazzarindi Fig. 11 si vede che la profonditàdegli intagli corretta con ilfattore di forma, α 2 ×a, è inferioreai rispettivi valori di a* (perchiarezza è riportata la rettarelativa al solo valore K tg=7.29relativa all’intaglio di profondità0.4 mm, essendo il valore di K tgdell’intaglio di profondità 1 mmpari a 7.22 e quindi di poco diversodal primo). Pertanto i dueintagli a V considerati sono acuti,cioè si possono considerare,dal punto di vista della resistenzaa fatica, come cricche di lunghezzauguale alla profonditàdell’intaglio. In particolare la seriecon profondità a=0.4 mm sitrova al confine tra la zona disensibilità alle cricche corte equella tipica delle cricche lunghe,mentre la seconda geometriapuò essere trattata comecricca lunga.ConclusioniIl lavoro ha presentato un’applicazionedella Meccanica dellaFrattura e della Meccanica dell’intaglioalla progettazione a faticacon una ghisa sferoidale austemperata.Parametro fondamentaledel materiale è a 0cosìcome definito in passato da Topper,che consente di stabilirequale dei due approcci alla progettazionesia il più appropriato.Per ricavare sperimentalmentea 0è necessario determinare il limitedi fatica del materiale liscioe il range di soglia del fattore diintensificazione delle tensioniper cricche lunghe.Quest’ultimo si può ricavaremediante prove ad ampiezzadi carico decrescente su provinicriccati secondo le attualiNormative oppure si può stimarecon almeno una serie diprove a fatica su provini conintagli acuti.RingraziamentiSi ringrazia la ditta ZanardiFonderie SpA per aver fornitoil materiale e i provini utlizzatiin questo lavoro.Memoria presentata come:B. Atzori, F. Bonollo, G. Meneghetti,Notch fatigue and fracture mechanicsof austempered ductileirons, Proceedings of the 9 th InternationalConference on Scienceand Processing of Cast Iron SPCI9, Luxor, Egypt, 2010.Giovanni MeneghettiDipartimento di Ingegneria<strong>Industria</strong>le, Università di Padova|1| N.E. Frost, K.J. Marsh, L.P. Pook, Metal Fatigue,Oxford University Press, 1974.|2| N.E. Frost, “Non-propagating cracks in V-notched specimens subjected to fatigue loading”,Aeronaut. Q., 8, 1955, pp. 1-20.|3| B. Atzori, P. Lazzarin, “Notch sensitivity anddefect sensitivity under fatigue loading: twosides of the same medal”, Int. J. Fracture, Vol.107, 2001, pp.L3-L8.|4| M.H. El Haddad, T.H. Topper, K.N. Smith, “Predictionof Non-Propagating Cracks”, Eng.Fract. Mech., 11, 1979, pp.573-584.|5| H. Kitagawa, S. Takahashi, Applicability of fracturemechanics to very small cracks in theearly stage, Proceedings of the 2 nd InternationalConference on Mechanical Behaviourof Materials, 1976, pp. 627-631.|6| B. Atzori, P. Lazzarin, G. Meneghetti, “FractureMechanics and Notch Sensitivity”, FatigueFract. Engng Mater. Struct., 26, 2003,pp. 257-267.|7| J.C. Ting, F.V. Lawrence, “A crack closure modelfor predicting the threshold stresses ofnotches”, Fatigue Fract. Engng. Mater. Struct. 16,1, 1993, pp. 93-114.|8| D. Taylor, M. Hughes, D. Allen, “Notch fatiguebehaviour in cast irons explained using a fracturemechanics approach”, Int. J. Fatigue, 18, 7,1996, pp. 439-445.|9| ASTM E 647-00, Standard test method formeasurement of fatigue crack growth rates,2000.|10| G. Meneghetti, “Analysis of the fatigue strengthof a stainless steel based on the energy dissipation”,Int. J. Fatigue 29, 1, 2007, pp. 81-94.|11| M.L. Williams, “Stress singularities resultingfrom various boundary conditions in angularcorners of plates in extension”, J Appl Mech,19, 1952, pp. 526-528.|12| B. Atzori, P. Lazzarin, G. Meneghetti, “A unifiedtreatment of the mode I fatigue limit of componentscontaining notches or defects”, Int. J.Fracture 133, 2005, pp. 61-87.59<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


EFFICIENZACOMPETITIVITÀRISPARMIOLa migliore risposta informaticaalle esigenze delleFONDERIEwww.dynamicsmetal.itBRAIN FORCE, grazie alla profonda conoscenza delle peculiarità di queste aziende, ha realizzatonumerosi progetti IT maturando un’ampia esperienza che le permette di supportare le diverse areeaziendali e le loro o specifiche esigenze. La collaborazione con esperti di settore e a livello strategico e conle diverse associazioni di categoria ha permesso a BRAIN FORCE di diventare e il partner tecnologicodi riferimento per tutti i comparti dei settori siderurgico e metallurgico.BRAIN FORCE ITALIA - Via Alessandro Volta, 16 - COLOGNO MONZESE (MI) - Teel. 02.254427.1


AssembleaM. Pizzagalli<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>“Stato dell'arte” nella collaborazionetra le Imprese di Fonderia e le UniversitàManuela PizzagalliIn un momento difficile comequello che stiamo attraversando,innovazione e tecnologiespesso sono indicate come leuniche soluzioni per emergeredalla crisi. Due leve strategicheche, in un mercato sempre piùglobale e mutevole, faranno acquisirecompetitività alle impresedel nostro paese.Fare innovazione non è semplice,richiede risorse umane estrumentali, di cui spesso soprattuttooggi e soprattutto lepiccole medie imprese sono carenti.Una soluzione potrebbeessere quella di “farsi aiutare”attraverso enti preposti quali leuniversità e i centri di ricerca.Molto spesso,però, la difficoltàdi trovare gli interlocutori giusticui rivolgersi, la diffidenza circa irisultati ottenibili e la gestionedella proprietà intellettuale unitamenteai costi spingono le impresea desistere.In tale contesto, la FondazionePolitecnico è divenuta negli anniun partner sempre più credibilecui aziende, ma anche universitàe pubbliche amministrazioni, siaffidano per concretizzare percorsidi ricerca e crescita.Chi siamoLa Fondazione Politecnico diMilano è uno strumento agile eoperativo voluto dal Politecnicodi Milano e da importanti“Fondatori” per contribuire allacrescita economica e culturale,con lo scopo di favorirel’innovazione delle imprese eincentivare la loro competitivitàa livello internazionale,nonché di dare impulso allacreazione e alla diffusione dinuove conoscenze e al lorotrasferimento alle realtà produttivee del terziario.La Fondazione Politecnico diMilano nasce nel 2003, da un’ideache risale a due anni primaquando viene approvato l’emendamentoalla legge finanziariache consente alle universitàdi dar vita a fondazioni cherendano più efficace il lororapporto con il mondo esterno.La Fondazione Politecnicodi Milano rappresenta oggi illuogo ideale dove imprese, universitàe pubbliche amministrazionitrovano il loro puntodi incontro.Cosa facciamoLa Fondazione persegue la missionedi rafforzare e rendere sistematicala collaborazione fra laricerca universitaria e l’innovazionedelle imprese. Si rivolgenon solo alle grandi realtà industrialima anche alle piccole medieaziende e alla pubblica amministrazione,per trasformare laricerca in innovazione industrialee di servizi; per favorire lo sviluppodi città e società inclusive;per creare- con l’Acceleratore diImpresa- un centro qualificato dipromozione e sostegno dellanuova imprenditoria ad alto potenzialetecnologico.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>62


Assemblea <strong>2012</strong>In quasi un decennio di attivitàla Fondazione ha intessuto unnetwork di relazioni articolato,che oggi conta più di 1.200soggetti coinvolti. Un interlocutorecredibile che oggi rappresentaun punto di riferimentoimportante per università,istituzioni pubbliche e aziendenella “ricerca dello sviluppo”.Valore complessivo progetti 2009-2011(Milioni di Euro)Finanziamenti ottenuti(Milioni di Euro)Collaborazioni 2003-2011:1281 soggettiFinanziamenti ottenuti 2009-2001Classificati per beneficiari(Milioni di Euro)Finanziamenti 2009-2011distribuiti alle imprese 47Milioni di EuroNell’ultimo triennio (2009-2011) la creazione di sinergietra questi tre attori della “triplaelica” dell’innovazione haportato allo sviluppo di 192progetti.In una situazione non facileper l’economia, la Fondazioneè riuscita ad ottenere finanziamentiper 89.000.000euro, che hanno consentitodi realizzare progetti per unvalore complessivo di 187milioni di euro.Il tutto grazie a una strutturasnella, dinamica e professionaletesa a utilizzare i finanziamentiper sostenere la ricercadel Politecnico e l’innovazionedelle imprese e della pubblicaamministrazione. Pochema qualificate risorse che incidonosu valore complessivoprogetti 2009-2011 per un ridotto3,5%.Dal 2007 la Fondazione hapreso in gestione l’Acceleratored’Impresa del Politecnicodi Milano, aggiungendocosì un nuovo tassello:quello della giovane imprenditoria.Nato nel 2000, l’incubatoreconta oggi 19 aziende incubate,che operano nei settoridell’ICT, dell’elettronica,dell’energia e dell’ambiente,dei nuovi materiali, dell’ingegneriabiomedica e tre sedi:Milano, Como e Lecco. L’Acceleratored’Impresa si avvaledel sostegno del Comune diMilano, impegnato nello sviluppodegli incubatori e nelfavorire la crescita imprenditorialenei settori a elevatatecnologia.La Fondazione opera in riferimentoalle principali aree di interessedell’Ateneo. In particolareessa promuove progetti afferentia diverse aree tematiche,tra queste:ambiente e territorio (protezionecivile e sicurezza delterritorio; promozione dellamultifunzionalità in agricoltura;Tra i FONDATORI sono presentiaziende che hanno un fortelegame storico con il Politecnico,come Pirelli; o con una lunga tradizioneterritoriale, come Aemoggi A2A; o con una presenza nazionale,come Indesit Company eEni, o con nuove collaborazionicome l’Associazione Eugenio eGermana Parizzi, che fanno dell’innovazioneun modo di produrree di organizzarsi. Ma non solo,una multinazionale come Siemens;una banca che dedica attenzioneallo sviluppo, come IntesaSanpaolo;un’istituzione comela Camera di Commercio di Milano,che opera per il rafforzamentodel contesto economico; realtàlocali come Univercomo e Univerlecco,consorzi a livello territorialeindispensabili per unostretto collegamento con il mondodella piccola e media impresa;le principali amministrazioni pubblichedi riferimento, dalla RegioneLombardia ai Comuni di Cremonae Piacenza, alla Provincia diCremona, dove sono presenti iniziativeformative del Politecnico.63<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>agro-energie e tutela del paesaggio;pianificazione territoriale;infrastrutture; ingegneria ambientalee controllo degli inquinanti;risparmio energetico);infomobilità e logistica (logisticae trasporto delle merci, inclusequelle pericolose; sistemimultimodali per il trasportomerci su ferro e gomma; mobilitàsostenibile e posizionamentosatellitare; misurazioni delleproprietà di inerzia degli autoveicoli);nuovi materiali (nanotecnologiee tecnologie sostenibili.L’insieme dei settori industrialicoperti spazia dall’energia allafarmaceutica fino al tessile e all’edilizia,passando per l’elettronicaintegrata e l’ottica);energia (risparmio energeticonei processi produttivi e negliusi finali; utilizzo intelligente dellefonti energetiche rinnovabili;miglioramento della sicurezzaenergetica e promozione dellasostenibilità ambientale e delcorretto mix energetico attraversofonti diverse, da quelletradizionali alle alternative); design(tessile/ moda; arredamento;elettrodomestici; sistemi domotici;sanità e salute);innovazione di processi etecnologie per le aziende ela Pubblica Amministrazione(sanità e e-government).Diverse le modalità in cui è possibilefavorire l’incontro tra leesigenze delle imprese e la capacitàdi fare ricerca dell’università:• stage 1 , dottorati 2 , ExecutivePhD;• workshop di progetto con lapartecipazione di studenti e lasupervisione di docenti;• progetti di ricerca finalizzati,finanziati direttamentedalle imprese;• progetti singoli e in cordatasu finanziamento pubblico.• partecipazioni istituzionali.La Fondazione promuove ecoordina, in comune accordocon l’Ateneo e con il costantesupporto di Assolombarda, iniziativedi formazione continuafinanziata da fondi regionali,interprofessionali e da quellistrutturali. La formazione continuacostituisce uno strumentostrategico per le imprese, permetteloro di accedere gratuitamentea iniziative di apprendimento,anche personalizzate all’internodell’azienda. A questosi aggiungonol’analisi dei fabbisogni di competenzee la costruzione di standardprofessionali e frameworknei diversi settori di business,per la realizzazione di strumentie modelli comuni per lo sviluppodelle carriere e la certificazionedelle competenze incontesti di apprendimento nonformali e informali. La Fondazioneha assunto un ruolo importanteper l’Ateneo nella progettazione,gestione e sviluppo diprogetti “strategici” finalizzati aintrodurre innovazione tecnologicanel mercato italiano e accrescerela competitività del nostroPaese nel più ampio contestoeuropeo.Tre sono i punti cardine di questodisegno:• la creazione di un network diventure capitalist, associazioniimprenditoriali e business angel,in sostegno alla nuova imprenditoria;• lo sviluppo e la promozionedi progetti europei;• la creazione di centri di ricercacongiunti fra università eimpresa, denominati Joint ResearchCenter (JRC), dedicatia temi centrali come l’energia,l’ambiente e i trasporti,con uno sguardo anche all’Expo2015 e che, in prospettiva,potrebbero dar vita a un veroe proprio parco scientifico.Manuela PizzagalliArea Progetti - FondazionePolitecnico di Milano1 Per un approfondimento si rimanda al sito del Career Service del Politecnico di Milanohttp://www.careerservice.polimi.it/go/Home/Polilink/Career-Service/Aziende2 Il dottorato in collaborazione con le aziende: http://www.ricerca.polimi.it/index.php?id=4807SAVELLI PRESIDENTE AMAFONDFrancesco Savelli è stato nominato Presidente dell’AssociazioneNazionale fornitori macchine, prodottie servizi per la fonderia.Francesco Savelli, quarant’anni, Direttore Commercialedell’omonimo gruppo bresciano Savelli Spacon sede a Brescia, è il più giovane Presidente diAmafond.I Vice Presidenti dell’Associazione sono: FrancescoTieghi (Amministratore Delegato di Fomet Srl) eMaurizio Sala (Presidente di Foundry Ecocer Srl).Amafond riunisce 85 tra le più importanti Aziendedel settore per un fatturato di 1.450 milioni di eurooltre il 70% dei quali realizzati grazie all’export.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>64


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AssembleaM. Lafronza<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>“Energia:una … scossa continua”Anche quest’anno <strong>Assofond</strong>,nel corso della sua assembleaannuale, ha dedicato l’ultimasessione dei lavori al tema tanto“caro” dell’energia, perchédi vitale importanza per la sussistenzadelle imprese che essarappresenta.Le tematiche da approfondiresarebbero potute essere molteplici,ma ci si è focalizzati prevalentementesull’aumento deicosti dell’energia e degli altrioneri di bolletta, sul differenzialedi costo con gli altri paesi europei,sulla disomogeneità ditrattamento cui sono sottopostii settori energivori in Italiae, da ultimo, sulle previsioni dicosto del <strong>2012</strong>.Euro/MWhMedia Mensile Valori Spot mercato Day Ahead90807060504030gen-10mar-10mag-10lug-10Grafico 2 - Mercato elettrico.set-10nov-10gen-11mar-11mag-11lug-11set-11nov-11gen-12mar-12IPEX EEX Poli. (IPEX) Poli. (EEX)In particolare l’ing. Franco Vicentini,Vice Presidente di <strong>Assofond</strong>con delega all’energia ePresidente del consorzio <strong>Assofond</strong>Energia, ha rimarcato ilgap strutturale esistente tra imercati energetici europei, inparticolare Francia e Germania(grafico 1 e grafico 2).Euro/MWhmar-12gen-12nov-11set-11lug-11mag-11mar-11gen-11nov-10set-10lug-10mag-10mar-10gen-1034302622181410Grafico 1 - Mercato gas.Media Mensile Valori Spot mercato Day AheadPSV DA TTF DA Poli. (PSV DA) Poli. (TTF DA)Si passa dagli oltre 5 €/MWh didifferenziale di prezzo per ilmercato del gas naturale agli oltre30 €/MWh per quello dell’energiaelettrica. In un contestonazionale economicamente stagnante,le Fonderie hanno incrementatonegli ultimi anni la propriaquota di export, riscontrandosempre più spesso difficoltànel competere con analogheaziende francesi e tedesche.Ma il gap competitivo rispetto aquesti paesi si è ulteriormenteampliato a causa del rapido econsistente incremento del corrispettivodella componente A3,<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>66


Assemblea <strong>2012</strong>Euro/MWh4540353025201510gen-10mar-10mag-10lug-10set-10nov-10gen-11mar-11COMPONENTE A3mag-11lug-11A3set-11nov-11Poli. (A3)Grafico 3 - Andamento del corrispettivo della componente A3.gen-12mar-12mag-12lug-12set-12nov-12Tab. 1 - Medio consumatore industriale.Tab. 2 - Grande consumatore industriale.che garantisce la copertura finanziariadegli incentivi alle fontirinnovabili ed alle fonti assimilate.Essa incide per circa il 25%del costo totale della bollettaelettrica (40 euro/MWh in valoreassoluto) per un utente inmedia tensione con un consumomensile di 1.200.000 kWh(GRAFICO 3). L’ing. Vicentiniesprime al Presidente del Gestoredei Servizi Energetici ing. EmilioCremona il timore che primadella fine del <strong>2012</strong> la componenteA3 possa subire ulteriori aumentisino a raggiungere il valoredi 48 €/MWh. Inoltre ritieneche i sistemi di accumulo sianonon solo una soluzione poco efficientea risolvere le criticità direte generate dalla non programmabilitàdi alcune fonti rinnovabilie dalla carenza di infrastrutture,ma anche una soluzionea caro prezzo per i consumatorie per il sistema. Secondol’ing. Cremona il sostegno allefonti rinnovabili è necessario perraggiungere nel 2020 l’obiettivo,condiviso in ambito UE, di produrrealmeno il 17% dei consuminazionali mediante fonti rinnovabili.La forte crescita dei costi derivantidall’incentivazione allefonti rinnovabili nei prossimi annisi dovrebbe attenuare, soprattuttose la bozza del QuintoConto Energia introdurrà meccanismidi monitoraggio e controllodello sviluppo del fotovoltaicoe delle altre fonti rinnovabili,quali ad esempio i registriper impianti superiore ai 20 kWdi picco; sicuramente nei prossimianni il costo complessivo chelo Stato dovrà sostenere per garantireil pagamento degli incentivirisulterà in crescita, ma nel<strong>2012</strong> non dovrebbe superare i44 euro/MWh. Inoltre secondo ilPresidente del GSE il vero sistemadi accumulo sarà costituitodal nascente parco automobilisticodi tipo elettrico, in cui lasocietà RSE, Ricerca SistemaElettrico, controllata dal GSE, stainvestendo molto in ricerca esviluppo. A tal proposito l’ing.Cremona coglie l’occasione perinvitare le Fonderie di alluminioa visitare il sito di RSE, perché viè la possibilità, attraverso fondi,di supportare lo sviluppo dell’autoelettrica.L’ing. Vicentini ritiene che datol’elevato sviluppo delle fonti rinnovabiliin Germania, è ipotizzabileche anche i tedeschi paghinoun onere in bolletta equivalentein termini di valore allacomponente A3 italiana; al contrarioi francesi, avendo investitosino ad oggi poco sulle formedi energia rinnovabile, dovrebberoallo stato attuale godere dioneri molto poco consistenti.Quindi di fatto un’impresa italianaè penalizzata rispetto allaconcorrente francese e in partea quella tedesca.Qualche passo in avanti, anchese insufficiente, è stato fatto daquando le Fonderie hanno potutopartecipare ai bandi dell’interrompibilitàistantanea. Di benpiù ampio sostegno, invece, godonoi grandi consumatori. Laquestione è di rilevante importanzaperché il settore delleFonderie ha un’alta incidenzadel costo dell’energia sul costototale di produzione ed è, quindi,un settore energivoro allastregua dei settori di appartenenzadei grandi consumatorinazionali. Quest’ultimi, però,usufruiscono non solo dei beneficiderivanti dall’interrompibilitàistantanea, ma anche dall’applicazionevirtuale dell’interconnectore dalle esenzioni inbolletta sulle voci di costo deldispacciamento, degli oneri disistema e delle imposte.Focalizzando ad esempio l’attenzionesugli oneri di sistema, ladegressività delle aliquote dellacomponente A3 determina perun medio consumatore energivoro,che consuma 1.200 MWhTariffe in MTCorrispettivi A3 di maggio <strong>2012</strong> Costo A3 complessivoeuro/MWheuroFisso [€/mese] 7,50 7,50 12.000 GWh/mese 0,00Costo Totale [euro] 48.367,50Costo Unitario A3 [euro/MWh] 40,30Tariffe in AT e AATCorrispettivi A3 di maggio <strong>2012</strong> Costo A3 complessivoeuro/MWheuroFisso [€/mese] 9,46 9,46 12.000 GWh/mese 0,00Costo Totale [euro] 342.649,46Costo Unitario A3 [euro/MWh] 9,0267<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>Tab. 3 - Incidenza % delle voci di costo presenti in bolletta sul costo totale della bolletta.Tab. 4 - Incidenza % delle esenzioni e dei benefici presenti in bolletta sul costo totale della bolletta.Utente in AAT63 MWUtente in AT21 MWUtente in MT14 MWUtente in MT7 MWUtente in MT1 MWEuro/MWh Euro/MWh Euro/MWh Euro/MW Euro/MWhCosto Unitario Energia Elettrica 123 128 141 141 141Risparmio Unitario Esenzioni -30 -12 -12 -12 0Risparmio Unitario Benefici -44 -46 -46 -19 0Costo Unitario Effettivo 49 70 83 110 141Tab. 5 - Costo effettivo unitario in gennaio <strong>2012</strong>.al mese, un costo unitario di40,30 €/MWh (Tab. 1), mentreper un grande consumatoreenergivoro, che consuma36.000 MWh al mese, determinaun costo unitario di 9,02€/MWh (Tab. 2).Sintetizzando i dati emersi dauno studio comparativo di <strong>Assofond</strong>Energia sulla bollettaelettrica di utenti industriali caratterizzatida taglie differenti,l’ing. Vicentini evidenzia quantosia disomogeneo il costo unitarioeffettivo dell’energia elettricasostenuto dalle diverse categoriedi utenti industriali in Italia,seppur esse rientrino tuttenella definizione di energy intensive(Tabb. 1, 2 e 3).È stato precisato inoltre che, anchese i numeri esposti in Tab. 5possano variare per eccesso oper difetto di qualche unità dieuro/MWh, comunque è evidentela disomogeneità tra le diversecategorie di utenti, in cui leFonderie risultano corrispondereall’utente in MT con potenzatra 1 MW e 7 MW (la Fonderiamedia ha profilo di consumocorrispondente ad una potenzatra i 2,5 ed i 3 MW).Sull’argomento interviene ilPresidente Cremona sostenendoche il governo sta valutando,nell’ambito del disegno di leggeriguardante lo sviluppo e la crescitadel paese, una rimodulazionedegli oneri energetici infunzione di un indice di intensitàenergetica, che tenga conto dell’impattodei costi energeticisull’attività d’impresa.Malgrado questo piccolo spiragliodi luce, che lascia ben sperarenell’ipotesi in cui i decreti attuatividel disegno di legge prenderannoin considerazione ancheil settore delle Fonderie, destapreoccupazione il combinatodisposto tra l’attuale congiunturaeconomica e l’incremento deicosti energetici, per i quali la variazionetendenziale del <strong>2012</strong>sul 2011 misurata a maggio èrisultata per l’energia elettricain aumento rispetto a quelladello scorso febbraio, mentreper il gas naturale tenderà a rimanereinvariata (Tabb. 6 e 7).BOLLETTA GAS NATURALEVariazione tendendiale <strong>2012</strong> vs 2011 Forward febbraio <strong>2012</strong> Forward maggio <strong>2012</strong>Altri oneri 0% 0%Gas naturale 12% 12%Tab. 6 - Proiezione della variazione tendenziale del gas naturale.BOLLETTA ENERGIA ELETTRICAVariazione tendendiale <strong>2012</strong> vs 2011 Forward febbraio <strong>2012</strong> Forward maggio <strong>2012</strong>Altri oneri 32% 41%Energia elettrica 15% 14%Tab. 7- Proiezione della variazione tendenziale dell’energia elettrica.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>68


L’impiego del nuovo sistema Cold-Box vi aiuterà adaumentare l’efficienza produttiva della vostra aziendain modo economico ed ecologico.www.satef-ha.itwww.huettenes-albertus.comMember of HA-Group


Assemblea<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Il sostegnodi importanti partners<strong>Assofond</strong> ringrazia le aziende che hanno fornito il loro sostegno come sponsors,considerato un segnale di fiducia dato all’Associazione e ai suoi AssociatiCARBONES HOLDING GmbHMattiellistrasse 2-4 - 1040 VIENNA - AustriaTel. +43 1 523 5010-0 - Fax +43 1 523 5010-50www.carbones.atjurriaan.hovis@carbones.atcl.stroligo@gmail.comLa CARBONES Holding GmbH è una Società Internazionaleche opera nel settore siderurgico da 10 anni, essenzialmentenella fornitura di materie prime per le industriedel settore.La CARBONES ha sede in Austria a Vienna, fa capo alproprietario ed azionista di maggioranza il Sig. JurriaanHovis (CEO) che, affiancato da una serie di collaboratoridi ben 11 nazionalità diverse, dirige il business delGruppo, con connotazioni internazionali.Con consolidate fonti di approvvigionamento in varieparti del mondo (Russia, Ucraina, Brasile, Algeria, ecc.)ECA CONSULTVia Lasie 12/d - 40026 Imola BolognaTel. + 39 0542.890000www.ecaconsult.it - info@ecaconsult.ite 40 magazzini in tutta Europa, nel 2011 la CARBONESha garantito forniture, in tempi estremamente competitivi,per circa 600.000 t di ghisa in pani, 12.000 t di Magnesioe 17.000 t di antracite.Al momento attuale annovera tra i suoi clienti, diretti edindiretti, oltre 400 realtà tra fonderie ed acciaierie.La CARBONES crede particolarmente nel mercato italiano,dove stà investendo e si stà strutturando, per poterdare un servizio professionale adeguato ad un mercatocosì sofisticato, attento a qualità, serietà, consegnepuntuali e naturalmente prezzi equilibrati.METAL One è una soluzione specialistica per Fonderiedi metalli ferrosi e non, con tecnologia a gravità, bassapressione e pressofusione. Basata su SAP ® BusinessOne, è una soluzione aziendale integrata, caratterizzatada un ottimo rapporto costo-prestazioni e concepitaappositamente per le piccole e medie imprese.Le Fonderie sono in un processo evolutivo che le vedetrasformarsi da produttori di fusioni grezze a partnertecnologici di prodotti finiti; sono parte attiva nella progettazionee prototipazione, la filiera di produzione si èallungata inglobando sempre più lavorazioni. Nel costantemiglioramento qualitativo il ruolo di capo commessadella Fonderia impone un controllo ed una tracciabilitàin tutto il processo produttivo.METAL One è stato sviluppato valorizzando la storicacompetenza di ECA Consult, NEOS Group e SINAPSIin questo particolare settore industriale. Grazie a ME-TAL One e SAP ® Business One l’impresa può esseregestita con un netto incremento di profittabilità e uncontrollo rigoroso di ogni singolo processo. METALOne permette di gestire l’intero flusso di processo delleFonderie dalla prototipazione e preventivazione, aidati tecnici qualitativi e di processo delle Fusioni, al cicloattivo e passivo, alla pianificazione della produzione,al conto lavoro, alla logistica, al controllo qualità, all’amministrazionee controllo di gestione.Per affermarsi, le piccole e medie imprese devono disporredi una soluzione aziendale caratterizzata da pienaintegrazione e costi contenuti: SAP ® Business One eMetal One sono la risposta! Un unico sistema che automatizzai processi di business e fornisce un accessosemplice e immediato a informazioni costantementeaggiornate. I sistemi “tradizionali” di gestione aziendale,che frequentemente sono solo una serie di programmiapplicativi obsoleti e scarsamente integrati, non sono ingrado di soddisfare le esigenze attuali. Informazioni insufficienti,interruzioni nel flusso che collega i processidi business nonché dati obsoleti e non aggiornati costituisconogli ostacoli principali che impediscono un controlloefficace ed efficiente delle operazioni aziendali.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/201170


Assemblea <strong>2012</strong>ELKEM s.r.l.Via Frua, 16 - 20146 MilanoTel. + 39 02 48513270 - Fax + 39 02 4817360www.foundry.elkem.com - www.elkem.noElkem A.S. parte del gruppo Bluestar è una realtàinternazionale nota da anni a chi si occupa di elettrometallurgia,ferroleghe e prodotti per la siderurgia.La Elkem Foundry Products, è la concretizzazionedell’impegno Elkem A.S. nel mondo della fonderia.Esperienza e passione sono al servizio di un mercatoin costante evoluzione: alla produzione di inoculanti,sferoidizzanti, ricarburanti ed additivi si associauna profonda padronanza del processo metallurgicoe la competenza necessaria ad interagiresu ogni esigenza del ciclo produttivo.Cardine della sua produzione rimane l’Europa, congli stabilimenti di Bremanger in Norvegia, IcelandicAlloys in Islanda ed il centro logistico di Rotterdam.Da sempre proiettata nel futuro, Elkem applica nelsettore della fonderia la più recente tecnologiapossibile. In tutto il mondo, Elkem è garanzia di affidabilitàe sinonimo di competenza, ricerca e svilupponel pieno rispetto dell’ambiente. L’assistenzache garantisce ai suoi clienti va al di là della consegnadel materiale.Il Centro di Competenza Fonderia di Kristiansandin Norvegia, costituito da un team specializzato edotato delle migliori tecnologie di ricerca, è appositamentestrutturato per soddisfare le esigenzedei clienti.FIUDI S.R.L.Via Cagliari 35B - 10153 TorinoTel. + 39 011 2489966www.fiudi.com - sales@fiudi.comsegreteria@fiudi.comFondata nel 1959 dall’Ing. H.c. Mauro Mantecchini,la FIUDI Fabbrica Italiana Utensili Diamanti <strong>Industria</strong>liprogetta e costruisce utensili in DiamanteMonocristallo, PCD, PCBN per asportazione ditruciolo.Certificati ISO9001 e 14001, da sempre a supportodelle medie e grandi imprese con l’obiettivo diaccrescere la competitività dei propri partner grazieall’impiego di utensili performanti che sfruttinoappieno le potenzialità del macchinario CNC a disposizione.Costante attenzione alle esigenze del Cliente e delmercato stimolano da sempre la FIUDI alla ricercadi soluzioni uniche quali, ad esempio, la costruzionedi FRESE IN TITANIO per lavorazione ad altavelocità che montano inserti a fissaggio meccanicoin PCD-PCBN, disponibili a stock; alla progettazionee realizzazione di FORMATRUCIOLO con tecnologiaLASER e conseguente indubbio vantaggionella lavorazione di leghe a basso contenuto di Silicio.GERLI METALLI S.p.A.Viale Sabotino, 19/2 - 20135 MilanoTel. +39-02.80.95.11 - Fax +39-02.89.00.714www.gerlimetalli.it - gerlimetalli@gerlimetalli.itSvolge attività commerciale di compravendita, distribuzione,stoccaggio, finanziamento, coperturesulle valute e sui metalli alla Borsa di Londra.I principali prodotti trattati risultano: metalli nonferrosi, ferroleghe di massa e nobili, leghe per laproduzione di ghisa sferoidale e ghise in pani.Gerli Metalli, con la rete di rapporti internazionalie con un’adeguata struttura logistica e finanziaria,è in grado di assicurare ad acciaierie, a fonderie diacciaio, fonderie di ghisa e di metalli non ferrosi, lamateria prima nei tempi richiesti dalle necessità diproduzione alle migliori condizioni.E’ altresì agente di importanti produttori di alluminio,rame, nichel, zama, ferroleghe e madri leghe.71<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>ITALIANA COKE s.r.l.Via Stalingrado 25 - 17014 S. Giuseppe di Cairo (SV)Tel. 019.506711- Fax 019.5067900www.italianacoke.itRappresenta da più di cento anni la realtà leader nellaproduzione e commercializzazione di coke fonderia.L’industria del coke, dopo aver contribuito sensibilmentealla crescita industriale del paese, si è affermataulteriormente nel dopoguerra allorché il boomeconomico italiano ha portato le richieste di prodottisia destinati all’industria metallurgica delle costruzioni,sia al riscaldamento domestico a crescere considerevolmente.Dal 1994 l’azienda è stata oggetto di una radicale ristrutturazioneche ha riguardato gli impianti, privilegiandola differenziazione dei prodotti e dei mercati, lepolitiche di energy-saving, il rinnovo tecnologico, l’automazionedel processo produttivo, l’adeguamento allenormative vigenti in materia di sicurezza e tuteladell’ambiente.F.LLI MAZZON S.p.A.Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (VI)Tel. +39-0445.678000 - Fax +39-0445.678001www.mazzon.eu - info@mazzon.euF.lli Mazzon dal 1962 ha sviluppato la propria attivitàspecializzandosi nella produzione e commercializzazionedi prodotti chimici per fonderia. Con una gammacomplessiva di oltre 1000 articoli, offre il proprioservizio a più di 600 fonderie in Italia e all’estero.L’azienda deve la sua crescita all’alta qualità dei propriprodotti, alla continua innovazione tecnologica, alservizio di assistenza tecnica qualificata fornito allapropria clientela anche tramite soluzioni altamentepersonalizzate.Tra i prodotti per la fonderia si possono segnalare:resine no-bake – furaniche, fenoliche, alchidiche e poliuretaniche;resine cold-box e hot-box di varie tipologieper rispondere a diverse esigenze; vernici refrattarieisolanti in alcool e all’acqua.METALLEGHE S.p.A.Via Fermi, 12/14 - 25020 Flero (BS)Tel. +39-030 2680261 - Fax +39-030 2680541www.metalleghe.it - info@metalleghe.itMETALLEGHE Flero (Bs) viene fondata nel 1980 perfar fronte alle richieste di ricarburante e ferroleghedel settore siderurgico ed è presente sul mercatoitaliano ed internazionale con le seguenti società delGruppo:METALLEGHE SpA (Italia) - fabbricazione ferroleghe,carboni e additivi per fonderie e acciaierie; Esart Fonderie(Italia) – fabbricazione di componenti in rameper processi metallurgici; Fulcri sa (Romania) - produzionegetti in ottone per idrosanitaria civile ed industriale;BSI doo (Bosnia I Hercegovina) – produzioneSilicio Metallico e Ferro Silicio;Eurometa SA (Francia) – commercializzazione ferroleghee carboni, produzione bricchetti per fonderie.Nello stabilimento di Flero, sono installati impiantiper la macinazione, vagliatura, essicazione ed insaccaggioed unlaboratorio specializzato ed attrezzatoper i controlli necessari.R.S.I. s.r.l.Via Volpe 1 - 56121 Ospedaletto (PI)Tel. +39-050/820047 - Fax +39-050/825400www.rsisrl.com - info@rsisrl.comLa società ha sviluppato una notevole esperienzanella messa a punto di prodotti speciali per altifornie acciaierie.Esaminando il cubilotto ad aria calda e aria fredda,la Società ha rilevato che la configurazione e il lorofunzionamento era simile a quello di un altoforno.Da questa osservazione si è posta il problema dievitare le ripetute riparazioni, quasi quotidiane peril loro funzionamento.In seguito sono stati impiegati materiali refrattari studiatiper lunghe campagne degli altiforni modificatiper i cubilotti. Con l’utilizzo di questi prodotti lecampagne sono passate dagli attuali 2 o 3 giorni a 30giorni fino a 6 mesi solo con piccoli interventi.R.S.I. ha avuto un successo inaspettato in termini dirisparmio refrattari da sostituire, di manodopera ela possibilità di utilizzare i cubilotti per più turnisenza perdite di tempo dovute a fermo impianticausate dalle riparazioni.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>72


Assemblea <strong>2012</strong>SIDERMETALVia Zanardelli, 1525040 Camignone di Passirano (BS)Tel. +39-030.654579 - Fax +39-030.654194www.sidermetal.it - infosider@sidermetal.itFondata nel 1987 è la sintesi di esperienze maturatenella metallurgia ferrosa e non ferrosa. Competenzee dinamicità, associate a strutture aziendalimolto snelle, consentono di offrire all’industria diFonderia le migliori condizioni per poter competeresul mercato globalizzato.Nel campo dei metalli non ferrosi Sidermetal è attivamediante la partecipazione nel capitale di unamedia raffineria di alluminio secondario, specializzatanella produzione di leghe da pressofusione edin un cantiere per la raccolta e preparazione dirottami. Europa, Russia, Ucraina e Sud America sonole principali sedi di approvvigionamento: i materialigiungono prevalentemente via nave nei maggioriporti commerciali italiani.L’attività di distribuzione di ghise in pani avviene sututto il territorio nazionale, unitamente alla fornituradi altre materie prime per Fonderia.UBI Banco di BresciaCorso Martiri Della Libertà 13 - BresciaTel. +39-030.299 21www.bancodibrescia.itcontact.center@ubibanca.itEssere vicini a chi produce fa parte del “codice genetico”del Banco di Brescia.Per questo mettiamo a disposizione delle impresele nostre migliori risorse. Professionisti che ascoltanole esigenze, analizzano la situazione e trovanole soluzioni più adatte attraverso l’esperienza, ilknow-how in campo finanziario e la conoscenzadei flussi economici.Da questo approccio nascono prodotti e serviziper la gestione delle attività operative (servizi online,factoring, leasing, strumenti di copertura deirischi), soluzioni per il finanziamento delle attivitàcorrenti e per gli investimenti immobiliari, tecnologicie connessi alla ricerca e sviluppo.Con la stessa prospettiva delle aziende: un futuroche nasce dalla continua innovazione.WIRE d.o.o.Limbuska cesta 2 - 2341 Lumbus, SloveniaTel.+386 2 6730360 - Fax +386 2 6730361http/wire.si - wire@wire.siWire d.o.o. è un produttore di fili animati, fondatanell’anno 2000. Produce un’ampia gamma di differentifili animati, principalmente per l’industria dellafonderia. Nel 2005 la società si è insediata in unnuovo sito di produzione e commercializzazione,nella zona del parco industriale di Limbuš a Maribor(Slovenia).Il filo animato è destinato al trattamento del metalloliquido nell’industria dell’acciaio, nelle fonderiedi ghisa ed in altre produzioni metallurgiche. Iltipo di riempitivo, posto all’interno di un nastro diacciaio laminato e curvato, dipende in stretta misuradall’uso al quale è destinato. Il tipo di riempitivopiù utilizzato nei fili animati è il siliciuro di calcio.In aggiunta, molte altre ferroleghe, leghe metalliche,metalli puri, non-metalli e misture varie sonoutilizzate come riempitivo.73<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


Assemblea <strong>2012</strong>ASSOFONDcÉÇÉê~òáçåÉ=k~òáçå~äÉ=cçåÇÉêáÉringrazia<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>74


Assemblea <strong>2012</strong>75<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


AssembleaE. Fresolone<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Assemblea<strong>2012</strong>Gestione Informatica Integratain FonderiaUn vantaggio competitivo per uscire dalla crisiIl KilometroRosso rappresentauno dei centri d’eccellenza italianinel campo della ricerca tecnologica,ECA Consult è, da oltre15 anni, focalizzata sulla gestionedelle tecnologie informatiche eproduttive legate ai processi fusori,<strong>Assofond</strong> è il punto di riferimentoper tutte le fonderie offrendoservizi, aggregazione,informazione e molto altro. Unconnubio perfetto e di grandeinteresse che ha trovato nellanumerosa partecipazione all’Assembleadelle Fonderie associate,tenutasi il 25 maggio scorso,un riscontro concreto ed un ritornoeccezionale in termini dicontatti B2B (business - to business),aggiornamenti sui trend diriferimento di un mercato chenecessita di un profondo rinnovamentoper affrontare le sfidedi un domani che ha alcune parolechiave:Organizzazione, controllo, efficienzae programmazione.Il tempo dell’approssimazione èfinito, i progetti basati su una valutazione“spannometrica” stannofallendo, ed il mercato è semprepiù composto da aziendeche sanno esattamente cosastanno facendo, dove stanno andandoe che tempi e metodi utilizzerannoper raggiungere l’obiettivoprefissato. Avere l’occasionedi confrontarci con il Settoredelle Fonderie è tra le ragioniche hanno convinto ECAConsult, Sinapsi Informatica eNeos Group a sponsorizzare l’eventoal KilometroRosso, e l’ottimoriscontro che abbiamo ottenutoè la dimostrazione chel’Informatica Gestionale è la rispostaa molti degli attuali problemidi queste aziende, quali: gestionedella marginalità dellecommesse, gestione degli apparatiproduttivi e loro manutenzione,gestione dei progetti perun’operatività costante (Gantt),immediata disponibilità di daticommerciali, amministrativo/contabili e logistici con la gestionedel lavoro conto terzi per unafiliera davvero integrata.METALOneSoluzione SoftwareSpecialistica perFONDERIEEnzo Fresolone, General Manager ECA Consult.L’esperienza ECA Consult inambito informatico nasce oltre15 anni fa, con la creazione diuno dei primi ERP Italiani dedicatoai processi fusori: EuroFond.Basato su piattaforma AS400 / i-Series, è stato sviluppato neglianni riscuotendo grande approvazionedal mercato, fino ad ottenerel’approvazione da partedi IBM Italia per l’integrazionecon le ACG V4.Nel <strong>2012</strong> le competenze ECAConsult si uniscono a quelle diSinapsi Informatica e NeosGroup, per la creazione di un’ulteriorepiattaforma ERP basataquesta volta su SAP BusinessOne. La scelta di offrire al mercatouna duplice scelta in ambitoERP deriva dalla leadership diSAP in abito ERP, consolidata nelcorso degli anni sulle Major ompanyMondiali ed oggi disponibileanche per le Piccole e MedieImprese Italiane.Lo sviluppo di questo progetto èstato possibile grazie al knowhowche ECA Consult nei processifusori, con lo scopo di offrirealle Fonderie una duplice sceltatecnologica mantenendo invariatala garanzia di qualità dei duebrand leader mondiali in campoinformatico ed ERP: IBM & SAPBusiness One.Enzo Fresolone, ECA ConsultBERGAMOMILANOBRESCIA MONSELICEIMOLA<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>78


economicoeconomicoeconomicoL. FossatieconomicoeconomicoeconomicoLa Carta dei principiper la Sostenibilità<strong>Assofond</strong>, nel mese di maggio<strong>2012</strong>, ha aderito ufficialmenteall’iniziativa “Confindustria perla sostenibilità” assumendo gliimpegni ed i valori contenutinelle Carta dei principi perla sostenibilità.L’iniziativa è stata sviluppata dalsistema confederale con il Ministerodell’Ambiente, in preparazionedella Conferenzadelle Nazioni Unite sullo svilupposostenibile Rio+20 (RioDe Janeiro – Giugno <strong>2012</strong>).La carta rappresenta la bussoladei valori di riferimento che leAziende italiane intendono seguiresulla strada per uno svilupposostenibile, sempre piùrispettoso dell’ambiente e dellerisorse naturali.La carta, intesa come uno strumentodi facile lettura ed applicazione,è composta da 10principi fondamentali a cuicorrispondono 10 impegni.Con lo scopo di declinare ciascunodei principi in praticheoperative la Carta è accompagnataanche da una GuidaOperativa, che può essereutilizzata dalle Aziende per diversefinalità:a. quale strumento di verificacirca il loro stato e il loroprofilo attuale ai fini di unavalutazione di compatibilitàcon i criteri dello svilupposostenibile;b. quale suggeritore di azioni daintraprendere;c. quale strumento dinamico dicontrollo circa il grado di implementazionedelle varieazioni varate.L’adesione formale all’iniziativacomporta un impegno volontarioal rispetto dei principiin essa contenuti, comeparte integrante della propriaattività e della propria crescitaproduttiva.Le Aziende che aderiscono potrannoutilizzare il logo dell’iniziativasui loro documenti societaricome testimonianza dell’impegnosottoscritto per unosviluppo sostenibile.Dal lancio dell’iniziativa hannogià aderito 12 fonderie italiane,dimostrando il lato sempre piùvirtuoso del nostro settore nelrispetto dell’ambiente e dellerisorse naturali.Maggiori informazioni potrannoessere reperite sul sito internetdi <strong>Assofond</strong> (www.assofond.it)o contattando Luca Fossati(rif. l.fossati@assofond.ittel. 02 48400967).<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>80


Rubrica legaleC. Bellocchio<strong>Assofond</strong> propone, dal N. 1 <strong>2012</strong> di <strong>Industria</strong> Fusoria, una sezione espressamentededicata alla segnalazione del percorso dei seminari legali iniziato consuccesso lo scorso anno al fine di fornire agli associati un’overview di quantotrattato, nonché un approfondimento dei temi discussi nell’ultimo apputamento.La rubrica è rivolta altresì all’analisi e pareristica, in merito agli argomenti chegli associati ci vorranno indicare, che troveranno il loro approfondimento nelcorso delle pubblicazioni.SEMINARI LEGALImêáãç=^ééìåí~ãÉåíç=J==MQ=ã~ÖÖáç=OMNN✓ le insidie che si nascondono dietro la redazione del contratto e la sua conclusione;✓ l’approccio alla contrattazione con una panoramica sugli ostacoli che possono sopraggiungeredurante la fase di accordo delle parti e l’eventuale accettazione di un documento.pÉÅçåÇç=^ééìåí~ãÉåíç=J=MS=äìÖäáç=OMNN✓ le fattispecie dell’appalto e del subappalto, i loro aspetti caratteristici e soprattutto i differenti modi concui un accordo viene legalmente trattato a seconda ove ricada;✓ l’esazione del credito: nell’appalto e nella subfornitura - Legge 192/98;✓ il recesso ingiustificato da parte del committente nell’appalto e nella subfornitura.✓ la gestione dei modelli ed il loro smaltimento.qÉêòç=^ééìåí~ãÉåíç=J=MV=åçîÉãÄêÉ=OMNN✓ la definizione di contratto internazionale: brevi cenni per capire quali sono gli elementi che determinano lapresenza di un contratto internazionale, le cui implicazioni sul rapporto tra le parti possono essere bendiverse rispetto ad un contratto interno;✓ le clausole tipiche di un contratto internazionale: un’analisi di come dovrebbe essere strutturato uncontratto internazionale, con particolare riferimento al contratto di sub-fornitura;✓ le problematiche connesse all’esecuzione di un contratto internazionale: come determinare la leggeapplicabile e il foro competente in assenza un accordo tra le parti; quali possono essere le responsabilitàdel fornitore; come recuperare i propri crediti all’estero;✓ il trasferimento di know how e protezione di quest’ultimo: le clausole più frequenti nella redazione di NDAe la possibilità di proteggere il proprio know how secondo il regime delle “informazioni segrete”.nì~êíç=~ééìåí~ãÉåíç=J=NQ=ã~êòç=OMNO✓ la responsabilità da prodotto;✓ le clausole di esonero dalla responsabilità;✓ le varie fasi della responsabilità;✓ la tutela del consumatore;✓ casi classici di responsabilità da prodotto;✓ l’ambito di tutela assicurativa.nìáåíç=~ééìåí~ãÉåíç=J=OR=äìÖäáç=OMNO✓ definizione di vizio e di difetto;✓ distinzione tra: vizio occulto, vizio palese, vizio facilmente riconoscibile;✓ gli obblighi di denunzia da parte del committente ed i loro termini;✓ gli obblighi e le responsabilità del fonditore;✓ la garanzia, i suoi effetti ed i termini per l’esercizio del diritto;✓ cosa prevedono le Condizioni Generali di Contratto delle Fonderie Europee e quali altri accordi sonostipulabili;✓ esame e discussione casi pratici nei vari settori ove opera la fonderia con particolare focus sulla casisticaautomotive con presentazione di case histories di vizi e difetti sorti nelle varie fasi del processo anchedopo l’approvazione del campione e successiva messa in produzione.Per informazioni Vi preghiamo di non esitare a contattare <strong>Assofond</strong>: Carla Bellocchio, via e-mail a c.bellocchio@assofond.it,via telefax 02 48401282 o telefonicamente 02 48400967 anche in caso vogliate sottoporreall’associazione eventuali idee e/o argomenti che volete vedere trattati nel corso dei seminari.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>82


SIDERMETAL S.p.A. - Via Europa, 50 - 25040 Camignone di Passirano (BS)Tel. 030 654579 - Fax 030 654194 - E-mail: infosider@sidermetal.it - www.sidermetal.it


ubricarubricalegaleC. BellocchiorubricalegalelegaleRubrica LegaleM. FaviniV Seminario legale:la responsabilità contrattuale"responsabilità per difetti nel getto:vizi apparenti, vizi occulti, comunque (non) sempre colpevoli..."Dopo aver trattato nella precedenteedizione del seminariolegale le varie tipologie di responsabilitàcui soggiace il fonditoree la loro derivazionenormativa:• responsabilità oggettiva(ex d.Lgs 206/2005 Codicedel Consumo);• responsabilità contrattuale(ex art 1218 C.c.);• responsabilità extracontrattuale(ex art. 2043C.c. Risarcimento per fattoillecito).Nel prossimo appuntamentosarà ripreso un argomento anch’essogià trattato ma strettamentecollegato alla responsabilitàdel fonditore, che oraproponiamo nella prassi quotidianacon l’esame obiettivo dicasi che puntualmente nellosvolgimento del rapporto conil cliente si presentano, ossia:la responsabilità del fonditoreper i vizi e le difformitàdel getto. In particolare vizie difformità che possonosorgere nelle varie fasi delprocesso produttivo nonsempre facilmente identificabili.La gestione delle controversieche nascono quandosi palesa un vizio/difetto sonoun argomento delicato e dinon semplice ed immediata soluzioneper le fonderie. Questosoprattutto per le aziendeche hanno a che fare con ilmondo dell’automotive dovesono richieste prestazioni notevolia difetti zero e per le fonderieche producono getti chenon sono facilmente sottoponibilia controlli sia per lastruttura stessa del getto siaper la complessità dei controlliche si dovrebbero eseguireche, se non commissionatiesplicitamente, porterebberoad un aumento notevole deicosti del prodotto che raramenteil committente è dispostoad accollarsi e la fonderia asostenere senza espresso ordine.Ci sono diversi quesiti che sorgonoanalizzando la casisticache quotidianamente si presentaquali:• chi risponde per tutto quantoprodotto nel frattempo con unatecnologia validata da benestare(sia pur non completo) e poismentita?Oppure:• se per ragioni di processo delcliente il collaudo (che solo ilcliente medesimo può effettuare)tarda molto e nel frattemposia necessario produrre, chisarà responsabile del parco fusioniprodotte?Si potrebbe addurre che la fonderiarisponda per il caso singolo,ma non per la serie (se ein quanto un collaudo completoe tempestivo avrebbe permessodi identificare il vizio ecorreggere il processo per evitarloin seguito).Altri problemi che rendono difficilela vita del rapporto con ilcliente si vedono in situazionicritiche per chi, ha a che farecon il mondo automotive cheesige il massimo della precisione“con tolleranza zero” come:• nella fase di analisi di fattibilità:nel caso di assenza didisegni o modelli 3D risultatalvolta difficile l’interpretazionedelle specifiche delcliente;• nella fase dell’offerta alcliente: nel caso di attrezzaturegià costruite dal clienteo peggio già utilizzate (spessoanche da altri fornitori), glistampi sono in condizionipessime a tal punto che ancheun’analisi approfonditapotrebbe non essere sufficientea contemplare ognianomalia presente;• nella fase di analisi iniziale:del progetto su specifichedel cliente: spesso risulta impossibilefare proposte dimodifica efficaci che ad ogni<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>84


ubrica legalemodo, qualora esposte alcliente, spesso non trovanorisposta;• un altro punto molto importanteè invece il benestareda parte del cliente a richiestedi modifica che arrivaspesso in ritardo.• nella fase di confermad’ordine: ritardi nella conferma(soprattutto per l’aspettolegato alla ricostruzionedi stampi obsoleti) fannoslittare i tempi di consegnadella campionatura.Ma i fattori che nel corso dellaproduzione possono ricorreree portare alla formazione di vizie difetti sono molteplici ed avolte non sempre, come detto,prevedibili e controllabili dallafonderia.Esistono almeno tre condizioniche concorrono alla presenza divizi o difetti nel prodotto:- variabilità di processo per caratteristichenon definite;- difetti rilevabili da lavorazionemeccanica scoperti dopo il benestarema a produzione completata;- problemi funzionali dovuti a difettirelativi ad una caratteristicanon esplicitamente richiesta.Quanto alla distinzione tra viziocculti e vizi palesi, è vero chese ne parla ormai spesso ma èanche vero che se ne parla secondouna visione comune, piuttostoche a termini di legge, ove,invece, risultano avere e trovarela loro collocazione più correttae più appropriata per poternecogliere in concreto gli effetti,come ad esempio in tema di garanzia.Devono intendersi per vizi apparenti,quelli rilevabili alla semplicevista del bene da parte dichiunque, siccome riconoscibiligrazie a un normale e minimoimpegno di diligenza, ovvero perscoprirli non si deve far ricorsoa una attenta valutazione dellacosa, limitandosi anche a un esamesuperficiale della stessa.Devono, invece, intendersi pervizi occulti, quei vizi che si manifestanoin un momento successivoalla consegna o che nonpossono ritenersi facilmente riconoscibili,perché richiedonoun esame accurato del bene conl’impiego di nozioni e mezzi tecnicio con uno spirito di osservazioneparticolare.Dai vizi apparenti vengono distintianche i vizi “facilmentericonoscibili”, qualificati comevizi che, pur essendo per loronatura riconoscibili, non possonodirsi apparenti nel senso dicui sopra, in quanto vizi che, aprescindere dall’impegno di diligenzanella loro verificabilità,richiedono una verifica attentadella cosa, eseguita con quelminimo di spirito di osservazioneche si può pretendere in chiè interessato a un acquisto.La legge prevede che i vizi venganodenunciati tempestivamente(es: per il consumatoreinteso qualsiasi persona fisica che,nel contratto, agisce per scopiestranei all’attività imprenditorialeentro otto giorni) dalla scoperta,salvo differenti accordiscritti stipulabili solo tra imprenditoria nulla valendo neiconfronti dei consumatori, maoccorre prestare molta attenzionealle particolarità dei singolicasi concreti:• per i vizi apparenti, il terminedecorre dal momentodella consegna, posto che ècon questa che l’acquirente hala possibilità concreta di verificareil prodotto;• per i vizi occulti, invece, proprioper quanto detto sulla loronatura, il termine decorredalla scoperta del vizio, cosìche bisogna anche preoccuparsidi darne la prova, fermorestando che scoperta implicamolto di più di un semplicesospetto;• per i vizi facilmente riconoscibili,infine, il terminedecorre parimenti dalla scoperta,ma questa la si fa coincidere,salvo casi particolari,con la consegna del bene,soprattutto se l’acquirente èun operatore del settore,ritenendo che rientri nellasua diligenza professionale laverifica preliminare del materiale.ASSOFOND - FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE -VIA N. COPERNICO 5420090 TREZZANO SUL NAVIGLIO (MI)TEL: 02 48400967 – FAX: 02 48401282WEB SITE: WWW.ASSOFOND.ITWorkshop legale QUINTO APPUNTAMENTOLA RESPONSABILITA’ CONTRATTUALE"responsabilità per difetti nel getto: vizi apparenti, vizi occulti, comunque (non) semprecolpevoli..."in data 25 LUGLIO <strong>2012</strong> ad ore 14.00 presso: Best Western Hotel Brescia Est (ex T-Hotel)Via Sandro Pertini, 10 – 25014 Castenedolo (BS), in prossimità dell’uscita Casello Brescia Est –(A4 Milano – Venezia).Dopo aver trattato nella precedente edizione del seminario legale le varie tipologie diresponsabilità cui soggiace il fonditore e la loro derivazione normativa.Nel prossimo appuntamento sarà ripreso un argomento anch’esso già trattato ma strettamentecollegato alla responsabilità del fonditore, che ora proponiamo nella prassi quotidiana con l’esameobiettivo di casi che puntualmente nello svolgimento del rapporto con il cliente si presentano,ossia: la responsabilità del fonditore per i vizi e le difformità del getto. In particolare vizi edifformità che possono sorgere nelle varie fasi del processo produttivo non semprefacilmente identificabili, ma che quando nascono sono un argomento delicato e di nonsemplice ed immediata soluzione per le fonderie. Ciò con riguardo alle aziende che hanno ache fare con il mondo dell’automotive dove sono richieste prestazioni notevoli a difetti zero e per lefonderie che producono getti che non sono facilmente sottoponibili a controlli sia per la strutturastessa del getto sia per la complessità dei controlli che si dovrebbero eseguire che, se noncommissionati esplicitamente, porterebbero ad un aumento notevole dei costi del prodotto cheraramente il committente è disposto ad accollarsi e la fonderia a sostenere senza espresso ordine.Coordinatori: Ingegner Fabio Zanardi - Dottor Roberto Ariotti – Dottor Andrea DonatoRelatori della giornata: Avv. Marianna Brugnoli - Avv. Alberto Grigolo – Avv. Carlo BauliAgenda: Definizione di vizio e di difetto Distinzione tra: vizio occulto, vizio palese, vizio facilmente riconoscibile Gli obblighi di denunzia da parte del committente ed i loro termini Gli obblighi e le responsabilità del fonditore La garanzia, i suoi effetti ed i termini per l’esercizio del diritto Cosa prevedono le Condizioni Generali di Contratto delle Fonderie Europee e qualialtri accordi sono stipulabili Esame e discussione casi pratici nei vari settori ove opera la fonderia conparticolare focus sulla casistica automotive con presentazione di case histories divizi e difetti sorti nelle varie fasi del processo anche dopo l’approvazione delcampione e successiva messa in produzioneSarà un importante momento di confronto al quale è necessaria la Vostra presenza e che siamocerti incontrerà il Vostro interesse. Vi preghiamo di confermare la presenza a:c.bellocchio@assofond.it oppure via fax allo 02 48401282 entro il 15 Luglio <strong>2012</strong>.Le Condizioni Generali diContratto delle FonderieEuropee (valide ed efficaci solose siglate da entrambe le particontraenti) all’articolo 14 puntoc) stabiliscono i termini di denunziain 15 giorni per i vizipalesi e 6 mesi per i vizi occulti.Agli obblighi di denunzia soprariportati è strettamente connessoil tema della decorrenza dellagaranzia poiché ove non sia rispettatoanche uno solo dei termini,il committente perde la garanzia.Ma anche in questo caso potrebbesorgere proprio dalla difficoltànell’individuazione deiproblemi la domanda: è sempreapplicabile la perdita del dirittoalla garanzia una volta decorsi itermini di denunzia?Alla luce di quanto sopra, <strong>Assofond</strong>ha organizzato un workshopdi confronto anche con ilegali che si svolgerà il 25 Luglio<strong>2012</strong> alle ore 14.00 pressoil Best Western Hotel BresciaEst al fine di avere il più ampiodibattito e poter creare un momentidi confronto dal qualepossano emergere spunti e riflessioni.Invitiamo gli associati a prenderecontatto con <strong>Assofond</strong>(c.bellocchio@assofond.it) peravere maggiori dettagli in meritoalla possibilità di partecipare oinerenti agli argomenti trattati.85<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


FORNI DI COLATA PER GHISA GRIGIA E SFEROIDALELa possibilità di colare in automatico con grande precisione e ripetibilità di dosaggio alla corretta temperatura di colataè ora un risultato alla portata di tutte le fonderie che desiderano migliorare la propria produttività e qualità,con notevoli risparmi di esercizio, migliorando inoltre le condizioni di lavoro del personale addetto.1. Colata di ghisa sferoidale su impianto a motte4. Forno di colata automatico (pr 10 t) su impianto a staffe2. Colata di ghisa grigia su impianto a staffe5. Forno di colata automatico (pr 4 t) su impinato a motteVia Simone Martini, 11 - 20143 Milano - ItaliaTEL. +39 02 817575 - FAX. +39 02 8135015e-mail : info@fomet.com - http:// www.fomet.com3. Forno di attesa “duplex 30 t” alimentazione direttaa forno di colata (pr 5 t) su impianto a motte


Innovation & EngineeringVia Dante 41,21034-Cocquio Trevisago (Va)Tel. +39 0332 701775www.magyc.itinfo@magyc.itSoluzioni per il controllo di e con l’utilizzo della per individuare la presenza di difettositàcome cricche, porosità e inclusioni.


tecnicotecnicotecnicoG. Timelli – E. FioresetecnicotecnicotecnicoLa presenza del Fein leghe Al-Si da FonderiaParte 2 – Tecniche di neutralizzazione tramite alligazioneIn questo lavoro vengono presentatealcune tecniche metallurgicheper neutralizzare gli effettideleteri prodotti dal Fe inleghe Al-Si da fonderia. Sono diseguito descritte le tecniche dialligazione con elementi qualiMn, Co, Be, Cr, K e Sr, che facilitanola precipitazione di unafase α poligonale compatta, o ascrittura cinese, con minor effettoinfragilente rispetto allafase β-Al 5FeSi con morfologialamellare. L’incremento del tenoredi Si in lega, riducendol’intervallo liquidus-solidus, intervienesul tempo di accrescimentodei composti intermetalliciricchi in Fe, che risultanoquindi meno grossolani e menodeleteri per le proprietà meccaniche.Incremento dellaconcentrazione diSilicio in legaIn generale, l’incremento deltenore di Si in lega comportaun aumento della resistenzameccanica (in particolare secombinato con Mg e/o Cu), unamaggior resistenza a usura euna riduzione dell’espansionetermica |1|. Inoltre, incrementandola concentrazione di Si inlega si verifica un miglioramentodella castability, conseguenteall’aumento della colabilità delmateriale e della percentuale disolidificazione isotermica, i.e.della frazione eutettica |2|. Lacriticità indotta dalla presenzadi Fe in leghe Al-Si è strettamentecorrelata al tenore di Sistesso. La Fig. 1 rappresentauna porzione del diagramma difase Al-Si-Fe, dove sono evidenziatii percorsi di solidificazionedi una generica lega Al-Si-0.8Feal variare del contenuto di Si(5, 7 e 9%pond); il segmentoAB, limite di separazione tra icampi delle fasi Al e β, rappresentail periodo di formazionedelle lamelle β-Al 5FeSi proeutettichepiù grossolane e quindipiù deleterie. Aumentando progressivamentela concentrazionedi Silicio si osserva come iltempo disponibile per la crescitadella fase β proeutettica siriduce, con il risultato che le dimensionidelle lamelle proeutettichesono più contenute. Inpratica, a parità di concentrazionedi Fe, la temperatura, equindi il tempo, in cui gli intermetallicidi fase β si possonoformare prima della reazioneeutettica (indicata in Fig. 1 conla lettera B), diminuiscono all’aumentaredel livello di Si inlega |3,4|.L’incremento del Si non solo“affina” le dimensioni degli intermetallici,ma tende anche adistribuirli più uniformementenelle regioni interdendritiche eFig. 1 - Porzione del diagramma di fase Al-Si-Fe dove sono indicati i percorsi di solidificazionedi una lega Al-Si-0.8Fe contenenterispettivamente 5, 7 e 9%pond di Si.I punti di intersezione con il segmento ABrappresentano l’inizio della precipitazionedella fase β proeutettica, precedente allareazione eutettica (punto B) |3,4|.intergranulari. Questi cambiamentimicrostrutturali si traduconoin un miglioramentocomplessivo delle proprietàmeccaniche |3|. Con basse concentrazionidi Si tendono invecea crearsi dei veri e propricluster di intermetallici ricchi inFe lungo i bordi grano con conseguenteinfragilimento del materiale.Aggiunta diManganese e CromoIn questo paragrafo viene descrittoil metodo di neutralizzazionedel Fe tramite aggiuntadi Manganese e/o Cromo. Nel-<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>88


L’aggiunta di Mn, pur incrementandola frazione degli intermetalliciricchi in Fe, è comunqueuna tecnica efficacedi neutralizzazione dell’effettodel Fe. Quando la concentrazionedi Mn in lega superal’1%pond, normalmente la faselamellare β-Al 5FeSi vienecompletamente convertita inα. La specifica ANSI/ASTM|12| suggerisce che, con livellidi Fe superiori a 0.45%, sarebbeopportuno che il contenutodi Mn fosse metà di quellodel Fe (Mn:Fe ~0.5). Mascré|13|, studiando alcune leghedella serie AlSi13 al variaredel contenuto di Fe e Mn, ègiunto a una formulazione ge-tecnicole leghe d’alluminio, il Fe e ilMn formano una fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2che può avereuna forma poliedrica, a “stella”o a “scrittura cinese” (Chinesescript) |5| in funzione del rapportoMn:Fe in lega, della temperaturainiziale del bagno liquidoe della velocità di solidificazione.Un esempio di questepossibili morfologie si puòvedere in Fig. 2, dove viene rappresentatala microstruttura diuna lega AlSi9Cu3 con differenticoncentrazioni di Fe eMn, ma rapporto Mn:Fe costante(~0.5). In generale, incrementandoprogressivamentela concentrazione di Mn gliintermetallici ricchi in Fe precipitanopreferenzialmente comefase α. Per basse concentrazionidi Mn la fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2si presentaprincipalmente con forma Chinesescript, cioè ramificata, contortae compatta, mentre a piùelevati livelli di Fe e Mn sonopresenti intermetallici conmorfologia sia poliedrica che a“stella”.In presenza di elevati rapportiMn:Fe e basse velocità di raffreddamento,la fase α è primaria,cioè si forma prima dellasolidificazione del networkdendritico α-Al, direttamentenel bagno liquido, generandosludge tendenzialmente poligonale|7,8|. Jorstad |9| e Gobrecht|10| hanno definito,per leghe della serie Al-Si-Cu,un fattore (Sludge Factor) che,considerando la sola composizionechimica della lega,consente di valutare indicativamentel’attitudine dellastessa alla formazione di fasiprimarie ricche in Fe:Sludge Factor = (1 %pond Fe) +(2 % pond Mn)+ (3 %pond Cr). (1)(a) 0.35% Fe, 0.17% Mn (b) 0.79% Fe, 0.4% Mn (c) 1.6% Fe, 0.7% MnFig. 2 - Microstruttura di una lega AlSi9Cu3 con SDAS di ~60 μm al variare del tenore di Fee Mn in lega, ma rapporto Mn:Fe costante (~0.5) |6|.Tale fattore è stato ricavato apartire dalla composizionechimica della lega di partenzae delle particelle stesse disludge, come si può evinceredalla Tab. 1 relativa a una legaAlSi9Cu3(Fe).(a)Tra gli elementi consideratinell’eq. (1), si osserva come ilCr e il Mn abbiano un effettosignificativo maggiore di quellodel Fe nella precipitazionedi fasi primarie. Generalmente,con un fattore inferiore a1.8 si eviterebbe la formazionedi sludge in leghe mantenutea una temperatura di650°C, mentre per temperaturedel bagno inferiori sarebberichiesto uno Sludge Factoral limite di 1.4. Le correlazionitra Sludge Factor e temperaturaminima di mantenimentodel bagno per evitare la formazionedi sludge sono mostratein Fig. 3 e sono relativeagli studi condotti da Jorstade Gobrecht su leghe Al-Si(Fe).Fig. 3 - Correlazioni tra Sludge Factor e temperatura di mantenimento del bagno relative aglistudi condotti da (a) Jorstad e (b) Gobrecht. I diagrammi indicano le zone di formazione esedimentazione di sludge |9,10|.(b)Si Fe Cu Mn Zn CrBagno di lega AlSi9Cu3(Fe) 9.1 1.1 3.2 0.4 2.3 0.1Particelle di Sludge 9.0 4.5 1.5 3.2 1.1 1.5Fe:Mn:Cr 1.0 2.0 3.6Tab. 1 - Composizione chimica (%pond) delle particelle di sludge e del bagno di lega AlSi9Cu3(Fe) per l’individuazione dei fattori costituentil’eq. (1) |11|.89<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


tecniconerale di neutralizzazione dellafase β-Al 5FeSi:%pond Mn = (2 %pond Fe) - 0.5 (2)Le ragioni delle trasformazionimorfologiche della fase β-Al 5FeSi lamellare nella fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2sono da ricercarsiin un cambiamento dellecondizioni di stabilità termodinamicadelle fasi presenti. Osservandoil diagramma di faseparziale del sistema Al-Si-Fe inFig. 4, si può notare come lapresenza di Mn in lega espandala regione di stabilità occupatadalla fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2,permettendo così la cristallizzazionedi quest’ultima anchein presenza di alte concentrazionidi Fe.L’aggiunta di Mn in lega, sopprimendola formazione della faseβ e promuovendo la formazionedella fase α più compatta,determina una riduzione delcontenuto di porosità e unaconcentrazione delle stessenella zona centrale del pezzo,ultima regione a solidificare.Questo miglioramento dellacastability è legato all’interazioneesistente tra il Fe, il Mn e losviluppo della struttura eutetticaAl-Si. L’aggiunta dello 0.5%di Mn in leghe contentil’1%pond di Fe provoca un incrementodei siti di nucleazionedell’eutettico. In questomodo, possono formarsi moltecelle eutettiche Al-Si e di piccoledimensioni |14|. La modalitàdi nucleazione e accrescimentodelle celle eutettiche,insieme alla forma della fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2a scritturacinese, che permette al metalloliquido di fluire più facilmente(a)tra le ramificazioni delle particellestesse, migliora la permeabilitàdel materiale portandoa una generale riduzione delleporosità. In realtà, il livellocomplessivo di porosità dipendeanche dalla velocità di solidificazione:in particolare, il Mnriesce con successo a ridurre idifetti causati dal Fe nel caso dielevate velocità di raffreddamento.Fig. 4 - Diagrammi di fase parziali del sistema Al-Fe-Si con differenti livelli di Mn: (a) 0% e (b)0.3% Mn |5|.Fig. 5 - Microstruttura di una lega AlSi7Mg0.3 con SDAS di ~35 μm al variare del tenore diFe e Cr in lega: (a) 0.2% Fe, 0.002% Cr, (b) 0.2% Fe, 0.2% Cr, (c) 0.5% Fe, 0.002% Cr e (d)0.5% Fe, 0.2% Cr. Sono indicate le particelle di fase β-Al 5FeSi e α-Al 13(Fe,Cr) 4Si 4|16|.(b)Il Cromo è un elemento alligantemolto efficace nel modificarela morfologia lamellaredella fase β in una fase a scritturacinese α-Al 13(Fe,Cr) 4Si 4oa “stella”, ma meno efficacenell’affinarla |15|. In generale,l’aggiunta di Cr non porta a unadiminuzione della dimensionemedia delle fasi ricche in Fe, masolo a una riduzione della deviazionestandard |16|. L’evoluzionemicrostrutturale di unalega AlSi7Mg0.3 in seguito all’aggiuntaprogressiva di Fe eCr è mostrata in Fig. 5.Come evidenziato nell’eq. (1), ilCr contribuisce, inoltre, allaprecipitazione di sludge |17| chepuò deteriorare la fluidità delmetallo liquido e la lavorabilitàdel componente finito.L’efficacia della combinazioneMn-Cr come elementi neutralizzantil’effetto del Fe sulleproprietà meccaniche è evidenziatain Tab. 2, in riferimentoa una lega AlSi7Mg0.3-T6|18|. L’aggiunta dello 0.20% diMn comporta un miglioramentodelle proprietà meccanichegenerali rispetto alla lega contenentelo 0.20% di Fe. L’aggiuntacontemporanea di Mn eCr determina, però, un miglioramentoanche rispetto alla legadi partenza. Questo fenomenoè da ricondurre alla ridottapresenza della fase β eall’interazione tra dislocazionie precipitati di tipo α, tale daprodurre un incremento delleproprietà del materiale |18|.Per migliorare le proprietà delleleghe Al-Si da fonderia, quali laresistenza meccanica, la durezza,la resistenza a corrosione e la lavorabilitàalle macchine utensili,viene tendenzialmente aggiunto<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>90


tecnicoLega R p0.2%R mA tDurezza(MPa) (MPa) (%) (HR B)AlSi7Mg0.3 172 269 10.2 81AlSi7Mg0.3-0.20Fe 193 260 3.5 84AlSi7Mg0.3-0.20Fe-0.20Mn 198 280 7.5 81AlSi7Mg0.3-0.20Fe-0.13Mn-0.13Cr 180 280 11.8 78Tab. 2 - Proprietà meccaniche di una lega AlSi7Mg0.3-T6 al variare del tenore di Fe, Mn e Cr |18|.LegaLunghezza media delle lamelle di fase β−Al 5FeSi (μm)R=10°C/sR=20°C/sAlSi6Cu3(Fe)-Mg0.3-Mn0.7 40 ± 3 25 ± 2AlSi6Cu3(Fe)-Mg0.003-Mn0.7 28 ± 3 18 ± 2AlSi6Cu3(Fe)-Mg0.3-Mn0.35 150 ± 6 60 ± 3AlSi6Cu3(Fe)-Mg0.003-Mn0.35 85 ± 4 45 ± 3Tab. 3 - Lunghezza media delle lamelle di fase β in una lega AlSi6Cu3(Fe) al variare del tenore di Mg e Mn, e della velocità di raffreddamento R |20|.in lega un quantitativo di Magnesioche può variare tra lo 0.2 e lo0.6%pond. La presenza di Mgcontrasta, però, l’efficacia del Mnnello stabilizzare la fase α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2|19,20|. Quandoil livello di Mg in lega viene innalzato,le particelle α-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2vengono progressivamentesostituite dalle lamelleβ-Al 5FeSi, che si presentanocon dimensioni elevate, comesi può vedere in Tab. 3. È probabile,quindi, che il Mg ampli ilcampo di stabilità della fase β-Al 5FeSi nel diagramma di fase Al-Si-Cu-Fe-Mn a scapito della faseα-Al 15(Fe,Mn) 3Si 2.Aggiunta di StronzioPiccole aggiunte di Sr risultanomolto efficaci nel ridurre gli effettideleteri della fase β-Al 5FeSi,trasformandone la morfologia dalamellare a compatta, riducendonele dimensioni e la frazione volumetricae contrastando l’effettonegativo del Mg sul Mn |21|. Irisultati degli studi condotti daKhalifa et al. |22| hanno dimostratoche già l’aggiunta di 250ppm di Sr in leghe AlSi7Cu3 e Al-Si6Cu3, contenenti un tenore diFe nell’intervallo 0.8-1.0%, è efficacenello stabilizzare una fasepiù compatta della fase β-Al 5Fe-Si. Già lo 0.015% di Sr sembraessere sufficiente a neutralizzarelo 0.5% di Fe, cioè una quantità diSr piuttosto contenuta se comparatacon quella di Mn e/o Crtradizionalmente impiegata (>0.1%pond). La Fig. 6 illustra la differenzanelle dimensioni e nellamorfologia degli intermetalliciricchi in Fe in una legaAlSi5Cu3(Fe) eventualmentetrattata con Mn o Sr.I motivi dell’effetto dello Sr sulletrasformazioni indotte nelle lamelledi fase β-Al 5FeSi non sonoancora ben chiari anche se, perspiegare tali fenomeni, sono statiproposti diversi meccanismi, tracui la frammentazione, la dissoluzionee la decomposizione delle lamellestesse. Si ritiene che ilmeccanismo di decomposizionedella fase β in leghe a elevati livellidi Sr avvenga tramite la reazione|24|:→(3)Lo Sr inoltre, abbassando la temperaturadi reazione dell’eutetticoAl-Si, diminuisce leggermentela temperatura di precipitazionedella fase β. È possibile, quindi,che lo Sr interferisca con la tensionesuperficiale del metallo liquido,diminuendo la nucleazionee l’accrescimento della fase β|24|. Particelle SrO e Al 2Si 2Sr sonospesso state individuate inprossimità delle lamelle di fase βe questo fa pensare che ne favoriscanola nucleazione e ne riducanol’accrescimento. Inoltre, leparticelle SrO giocano un ruoloimportante nella formazione diporosità ed è probabilmente perquesto che nelle leghe Al-Si modificatecon lo Sr si nota una porositàfine e largamente distribuita|22|.Da un punto di vista delle proprietàmeccaniche, lo Sr sembraFig. 6 - Evoluzione degli intermetallici ricchi in Fe dopo alligazione con Mn o Sr: (a)AlSi5Cu3Fe1, (b) AlSi5Cu3Fe1 + 0.6% Mn, (c) AlSi5Cu3Fe1 + 0.03% Sr |23|.91<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


In questo lavoro sono statepresentate le tecniche di neutralizzazionedel Fe in leghe Al-tecnico(a) (b) (c)Fig. 7 - (a) Tensione di snervamento, (b) carico e (c) allungamento a rottura di una lega AlSi5Cu3(Fe) in funzione del tenore di Mn e Sr |23|.essere più efficace del Mn nelcontrastare gli effetti deleteriprodotti dalla struttura lamellareβ. Come si può notare in Fig. 7,l’aggiunta di 300 ppm di Sr inuna lega AlSi5Cu3(Fe) miglioranon solo le proprietà plastichedel materiale, tensione e allungamentoa rottura, ma anche ilcarico di snervamento aumentain modo significativo rispetto almateriale di partenza o alligatocon Mn. Questo aspetto, utilizzandoun approccio probabilisticodi Weibull, si traduce inuna diminuzione della probabilitàdi rottura del materiale, inun incremento cioè della “duratadi vita”, con un conseguenteaumento dell’affidabilità del materiale|23|.Aggiunta in tracce diCobalto, Berillioe PotassioL’aggiunta di elementi in traccequali Co, Be e K, singolarmenteo combinati, altera la formazionee la morfologia della fase β-Al 5FeSi.Il Co promuove la formazione diuna fase Al 14(Fe,Si)Co 2conmorfologia Chinese Script, individuabilenelle regioni interdendritiche,e il cui grado di affinazionedipende molto dal tenore di Fee Co in lega e dalle condizioni diraffreddamento |15|.Il Be, se presente in concentrazioniinferiori allo 0.2%pond, innescala precipitazione di unafase Al 8Fe 2BeSi anch’essa conmorfologia Chinese script. Conlivelli di Be superiori allo 0.2%,le fasi ricche in Fe assumono, invece,una forma poligonale oesagonale |15|. A causa dell’elevatocosto e tossicità, tuttavia, ilivelli di Be in lega sono moltocontenuti per cui, a detta dimolti, sarà un alligante accettabileancora per poco tempo|11|. La Tab. 4 illustra gli effettidell’aggiunta di Be, eventualmentecombinato con Cr e/oMn, sulle proprietà meccanichedi una lega AlSi7Mg0.3-T6, dovesi evince l’efficacia di tale elementonel neutralizzare gli effettideleteri del Fe sulle proprietàmeccaniche. Al limite, ilcarico e l’allungamento a rotturanelle leghe trattate con soloBe sono simili alla lega con bassotenore di Fe (0.2%pond).L’aggiunta di Cr e/o Mn con ilBe crea un effetto sinergico nellatrasformazione della fase βdeterminando un miglioramentocomplessivo delle proprietàmeccaniche.L’efficacia dell’aggiunta di K sottoforma di sali (60% KCl - 40%KF) nel trasformare le lamelle difase β in fase α’-Al 8Fe 2Si construttura sferoidale o a scritturacinese è stata confermata in legheAlSi7Cu3.5(Fe) solidificatecon velocità superiori a 4.2°C/s(Fig. 8) |25|. Con velocità di raffreddamentoinferiori (~1.2°C/s),l’aggiunta di K produce soloun’affinazione delle lamelle β.Inoltre, il K modifica il silicio eutetticoda lamellare e grossolano,struttura tipicamente nonmodificata, a fine e fibroso. L’aggiuntadi K deve essere però attentamentecontrollata al fine dievitare la degenerazione dellamodifica del silicio eutettico(ipermodifica) in una strutturanuovamente grossolana e lamellare,ed evitare la formazione diossido. Secondo quanto è emersodai lavori Ashtari et al. |25|,l’aggiunta ottimale di K sotto formadi sali deve essere circa del2%pond.ConsiderazioniconclusiveFe (%pond) Elementi in tracce R p 0.2%(MPa) R m(MPa) A t(%)0.2 – 220 270 4.01.0 – 185 210 2.0(0.8-1.3) Be 205 260 3.5(0.8-1.3) Be + Cr 219 268 2.5(0.8-1.3) Be + Mn 225 270 3.0(0.8-1.3) Be + Cr + Mn 218 270 2.5Tab. 4 - Proprietà meccaniche di una lega AlSi7Mg0.3 allo stato T6 al variare degli elementi in tracce presenti |15|.<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>92


tecnicoFig. 8 - Effetto dell’aggiunta di K, sotto formadi sali 60% KCl - 40% KF (K salts), sullapercentuale volumetrica di lamelle β-Al 5FeSi in una lega AlSi7Cu3.5(Fe) solidificataa 4.2°C/s |25|.Si da fonderia tramite alligazione.Il Fe, sempre presente comeimpurezza nelle leghe commercialid’alluminio, è difficilmenterimovibile dal bagno liquido eapparentemente la diluizionesembra essere l’unico metodopratico per ridurne il contenuto.L’incremento del tenore diSilicio, ove possibile, riduce iltempo di accrescimento deicomposti lamellari intermetalliciβ-Al 5FeSi, con il risultato chequest’ultimi appaiono menogrossolani e quindi meno deleteri.L’incremento del Si nonsolo “affina” le dimensioni degliintermetallici, ma tende anche adistribuirli più uniformementenelle regioni interdendritiche eintergranulari. Le tradizionalitecniche di alligazione con Mne/o Cr facilitano la precipitazionedi una fase α poligonalecompatta, o a scrittura cinese,con minor effetto infragilenterispetto alla fase β. Tali elementi,però, se non opportunamentebilanciati, possono indurre laprecipitazione di sludge, conconseguente deterioramentodella fluidità del metallo liquidoe della lavorabilità del componentefinito. Infine, la trasformazionemorfologica della faseβ lamellare in una meno deleteriaè indotta anche dalla presenzadi elementi quali Sr, Co,Be e K, con il risultato che ilmateriale impiegato presentauna minor probabilità di rottura,vale a dire una maggior affidabilità.G. Timelli, E. FioreseUniversità di Padova,Dipartimento di Tecnica eGestione dei Sistemi <strong>Industria</strong>li –DTG - Vicenza|1| J.E. Gruzleski, B.M. Closset, The treatment ofliquid Aluminum-Silicon alloys, AmericanFoundrymen’s society Inc., IL (1990)|2| G. Timelli, F. Bonollo, Int J Cast Met Res 20(2007) 304-311|3| C.H. Cáceres, J.A. Taylor, Metall Mater Trans B37 (2006) 897-903|4| J.A. Taylor, Proc. 35 th Int. Australian FoundryInstitute National Conference, Adelaide, 31October-3 November 2004, 148-157|5| L. Backerud, G. Chai, J. Tamminen. SolidificationCharacteristics of Aluminum Alloys-vol.II:Foundry Alloys. American Foundrymen’s SocietyInc., IL (1990)|6| S. Seifeddine, I.L. Svensson, Proc. 4 th Int. ConferenceHigh Tech Die Casting, Montichiari,09-10 April 2008|7| H.Y. Kim, T.Y. Park, S.W. Han, H.M. Lee, J CrystGrowth 291 (2006) 207-211|8| M. Makhlouf, D. Apelian. Casting characteristicsof aluminum die casting alloys, Reportperformed under DOE contract number DE-FC07-99ID13716, (2002), 1-46|9| J.L. Jorstad, Die Cast. Eng. 11/12 (1986) 30-36|10| J. Gobrecht, Giesserei 61 (1975) 263-265|11| J. Jorstad. Al alloys systems and classification,12 th International Summer School “Light alloyscastings: from innovative design to advancedapplications”, Vicenza, Italy, 25-29 July2011|12| ASM Handbook: Properties of Cast AluminumAlloys, vol. 2, ASM International, MaterialsPark, OH, 1991, p.152|13| C. Mascré, Fonderie, 108 (1955) 4330-4334|14| C.M. Dinnis, J.A. Taylor, A.K. Dahle, MetallMater Trans A 37 (2006) 3283-3291|15| S. Murali, K.S. Raman, K.S.S. Murthy, MaterCharact 33 (1994) 99-112|16| G. Gustafsson, T. Thorvaldsson, G.L. Dunlop,Metall Trans A 17 (1986) 45-52|17| G. Timelli, F. Bonollo, Mater Sci Eng A 528(2010) 273-282|18| H.Y. Kim, S.W. Han, H.M. Lee, Mat Letters 60(2006) 1880-1883|19| W. Khalifa, A.M. Samuel, F.H. Samuel, H.W. Doty,S. Valtierra, Int J Cast Met Res 19 (2006)156-166|20| L.A. Narayanan. Crystallization and Dissolutionof Iron Intermetallics in Al–Si Alloys,Ph.D. thesis, McGill University, Montreal,Canada, 1994|21| B. Suárez-Peña, J. Asensio-Lozano, Scripta Mater54 (2006) 1543-1548|22| W. Khalifa, A.M. Samuel, F.H. Samuel, H.W.Doty, S. Valtierra, Int J Cast Met Res 19 (2006)156-166|23| H. Zahedi, M. Emamy, A. Razaghian, M. Mahta, J.Campbell, M. Tiryakio lu, Metall Mater Trans A38 (2007) 659-670|24| L. Lu, A.K. Dahle, Metall Mater Trans A 36(2005) 819-835|25| P. Ashtari, H. Tezuka, T. Sato, Scripta Mater 53(2005) 937-94293<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


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tecnico99<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>


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Fascicolo I/I2EEca Consult . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4EKW Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Elkem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94Engin Soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110Euromac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109FFae. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108Fiudi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26Fomet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86Fondac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IVFontanot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96Foseco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53GGalvanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/11Gerli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76-77Gerli Metalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39IImf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65Imic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60Impianti Morando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 1/12Italiana Coke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8LLaviosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Leroy Somer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 1/12MMaGyc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87Maus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/11Mazzon F.lli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111Montalbetti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1OOmar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48PPrimafond. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97Protec-Fond. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IIRRC Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81SS.A. & S.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Safond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina ISatef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Savelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Sibelco Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95Sidermetal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83Siderweb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1Simi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/I1Sofram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1Sogemi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35Speroni Remo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16-17TTechmek . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/I1Tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5Tiesse Robot. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52TTE Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1UUbi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18WWeiland Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1Wire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/I2<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2012</strong>112


Manutenzione.Quanto mi cos?Con Carfull Servicelo sai sempre.La soluzione completaper la manutenzione del tuo veicolo.Una formula innovava che dà la tranquillità di nonavere cos imprevis e di viaggiare con un’auto o unveicolo commerciale sempre in perfee condizionidi ecienza e sicurezza, perché tu gli interven dimanutenzione sono compresi (tagliandi*- intervendi manutenzione ordinaria causa da usura* -interven per guas causa da usura* - interven perdifeosità anche a garanzia della casa scaduta).La formula CarFull Service prevede un contraodi durata e percorrenza desiderata,avabile al momento dell’acquisto del veicoloo anche successivamente.*Interven che non sono mai coper dalla garanzia del costruore.Inoltre CarFull Service ore una soluzione studiata appositamenteper le aziende che, oltre alla manutenzione, comprende la gesone dei sinistri,dei rappor con carrozzerie e compagnie di assicurazioni,le tasse automobilische e le auto sostuve.CarFull Service è una società del Gruppo Caolica Assicurazioni.Via Inverigo, 4 • 20151 Milano • Tel. +39 02 30 095 111 • Fax +39 02 30 095 175info@carfullservice.it • www.carfullservice.it

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