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Numero 4-2004 - Aifm

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Figura 1 - Rappresentazione schematica didiversi tipi di relazione dose-risposta(adattata da NCRP 2001)Per effettuare l’estrapolazione alle bassedosi, l’ICRP assunse, sin dal 1959, una relazionelineare e senza soglia tra la dose e glieffetti sulla salute (ICRP 1959), nota comeassunzione o ipotesi LNT (Linear No-Threshold). Le successive modifiche allaforma generale della relazione dose-risposta(ICRP 1991) aggiunsero un termine quadratico(relazione lineare-quadratica, L-Q) che èimportante alle alte dosi, mentre l’andamentoalle basse dosi si mantiene sostanzialmentelineare.L’estrapolazione basata sul modello LNT èampiamente utilizzata in modo pragmaticonella normativa della maggior parte dei Paesioccidentali, anche se da tempo sono stateproposte o considerate relazioni di tipodiverso, basate su fenomeni osservati o ipotizzati(figura 1). Sebbene taluni di questifenomeni non siano rilevanti per la radioprotezione,in tempi recenti varie osservazionihanno indotto a ritenere che l’ipotesi LNT siatroppo semplicistica (v. ad es. Kellerer andNekolla 2000), facendo crescere il dibattitosulle assunzioni utilizzate nelle raccomandazioniICRP. D’altra parte, su questo terrenooccorre procedere con molta cautela, inquanto cambiamenti di orientamento possonoavere significative conseguenze sociali edeconomiche.Oggi la comunità scientifica riconosceampiamente che l’estrapolazione alle bassedosi, per essere realistica, richiede una conoscenzadettagliata dei meccanismi attraversoi quali le radiazioni ionizzanti induconotumori e malattie genetiche (UNSCEAR 2000).Figura 2 - Modello di carcinogenesi a due stadicon espansione clonale (Molgavkar and Venzon1979. Le assunzioni sono: a) il tumore è causatodall’accumulo di specifiche mutazioni in una cellulastaminale, indotte sia spontaneamente che aseguito di agenti esterni (radiazioni ionizzanti);b) le cellule parzialmente trasformate si moltiplicanoattraverso l’espansione clonale (promozione);c) la promozione può avvenire spontaneamentee/o in risposta a promotori endogeni o esogeni(radiazioni ionizzanti)IL RUOLO DELLA RADIOBIOLOGIANELLA RADIOPROTEZIONEIl quadro attualeGià una decina d’anni fa l’UNSCEAR sottolineavache la maggior fonte d’informazionesugli effetti biologici delle radiazioni ionizzantisull’uomo provengono dall’epidemiologiadelle popolazioni, ma che molte informazionisui meccanismi di danno e sulla relazionedose-risposta possono essere dedotteda ricerche radiobiologiche su cellule isolatecoltivate in vitro e su animali. In effetti, leconoscenze radiobiologiche ed i modelli deimeccanismi d’azione delle radiazioni si sonorivelate essenziali per guidare la suddettaestrapolazione.Un esempio estremamente attuale di questaintegrazione è l’approccio di valutazionedel rischio cancerogeno attraverso modelli dicancerogenesi basati sulla biologia (“biologicallybased models”), tra i quali è particolarmentequotato il modello a due stadi conespansione clonale (Moolgavkar and Venzon1976) illustrato in figura 2. Il confronto dideterminati dati epidemiologici con le predizionidi tali modelli è correntemente usatoper determinare i parametri generali deimodelli stessi.Un altro aspetto importante in cui laradiobiologia ha dato o darà importanti con-302 Fisica in Medicina - 4/<strong>2004</strong>

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