Edizione n° 31 del 16-09-2007 (pdf da 6.808 KB) - Webdiocesi
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Il Convegno pastorale, occasionedi autentica comunionePer una comunitàche si rinnovaabato 15 settembre la Chiesa di Carpi siSritroverà a convegno per l’apertura <strong>del</strong>nuovo anno pastorale <strong>2007</strong>-2008. Un momentoimportante, l’incontro che si svolgeràa partire <strong>da</strong>lle 9,30 all’Istituto Nazareno di Carpi(via Peruzzi, 42), per la presenza <strong>del</strong> vescovomonsignor Elio Tinti che illustrerà le linee pastoraliche guideranno l’intera comunità nel camminoannuale.Per approfondirne i contenuti, monsignor GildoManicardi, rettore <strong>del</strong>l’Almo Collegio Capranica diRoma, offrirà un commento biblico su una sezione<strong>del</strong> brano <strong>del</strong>le Beatitudini, testo scelto per accompagnarela crescita <strong>del</strong>la Chiesa di Carpi nel percorsoquinquennale sulla santità che <strong>da</strong>l 2006 si svilupperàfino al 2011. Quest’anno l’accento sarà postosu due <strong>del</strong>le beatitudini <strong>del</strong> brano <strong>del</strong>l’evangelistaMatteo: “Beati gli afflitti, beati i misericordiosi”.Per il rinnovamento missionario<strong>del</strong>le parrocchie occorre“valorizzare i legamiche esprimono il riferimentoal vescovo e l’appartenenzaalla diocesi”. È questala risposta dei Vescoviitaliani di fronte alle faticheche la Chiesa oggi sperimentanel suo impegno dievangelizzazione e servizioagli uomini <strong>del</strong> nostro tempo.Lo si legge nella notaCei <strong>del</strong> 2004, “Il volto missionario<strong>del</strong>le parrocchie inun mondo che cambia”.Se si vuole puntare in alto,insomma - agli orizzonti disantità proposti <strong>da</strong> monsignorElio Tinti per questo quinquennio2006-2011 - e se sivuole offrire, come singoli ecomunità cristiana, una propostaefficace di questi stessiorizzonti, è impossibilepensarsi “se non nella comunione<strong>del</strong>la Chiesa particolare”,in quel fecondo rapportotra diocesi e parrocchieche ha consentito allaChiesa, quella italiana inparticolare, di essere unapresenza viva e fe<strong>del</strong>e neltempo accanto alle persone.In questa speciale relazio-Perché sarò al convegno diocesanoIl contributo di un lettore di NotizieSe in questi giorni incontrassiun amico e mi chiedesse,a bruciapelo, qualisono i motivi più convincentiper decidere di parteciparesabato 15 settembreal Convegno diocesano diinizio <strong>del</strong>l’anno pastorale,forse risponderei così:- E’ la consapevolezza divivere la mia fede insiemead altri, in un contesto dichiesa, dentro a una comunità,per evitare di correre<strong>da</strong> solo. Sento il bisogno diritrovarmi con i miei ‘colleghi’catechisti o operatoripastorali; magari è l’occasioneper <strong>da</strong>rci appuntamentoin parrocchia per leprime attività <strong>da</strong> riprendere,dopo la pausa estiva, eperchè no, per comunicareloro come ho vissuto la miaestate, dove sono an<strong>da</strong>to,che cosa ho vissuto e ascoltarele loro esperienze…;ne, scrivono ancora i Vescovicon preoccupazione,“è in gioco l’inserimento diogni parrocchia nella pastoralediocesana. Alla base ditutto sta la coscienza che iparroci e tutti i sacerdotidevono avere di far parte<strong>del</strong>l’unico presbiterio <strong>del</strong>ladiocesi e quindi il sentirsiresponsabili con il vescovodi tutta la Chiesa particolare,rifuggendo <strong>da</strong> autonomiee protagonismi. La stessaprospettiva di effettiva comunioneè chiesta a religiosie religiose, ai laici appartenentialle varieaggregazioni”.Per questo motivo la partecipazioneal Convegnodiocesano pastorale di inizioanno non è semplicemente“fare presenza”, enemmeno solo ascoltare contribuitie riflessioni utili alcammino annuale. Ma, pertutti, vivere una dimensioneecclesiale autentica: l’unicache, riunita intorno al Vescovo,possa veramente assicurare“il rapporto <strong>del</strong>Vangelo e <strong>del</strong>la Chiesa conil luogo, con le dimore degliuomini”.B.B.- E’ il bisogno di capiremeglio come continuare ilpercorso di riscoperta <strong>del</strong>mio Battesimo, origine <strong>del</strong>lavocazione di tutti allasantità; ascoltare <strong>da</strong>lla vivavoce <strong>del</strong> mio Vescovo leindicazioni <strong>del</strong>l’anno, accogliendole sue proposte eincominciando a pensarecome attuarle nella mia vitae nella mia comunità;- Quest’anno l’attenzionesarà su due beatitudini: beatigli afflitti e beati i misericordiosi:vorrei capire dipiù e meglio come è possibileoggi, in questo momento<strong>del</strong>la mia vita e <strong>del</strong>la storia,essere beati nella sofferenzaed essere misericordiosi:io che faccio così fatica adimenticare anche un piccolotorto, a perdonare…;- A proposito <strong>del</strong>la secon<strong>da</strong>beatitudine mi incuriosiscesapere come sia possibileAmore oltre le barriere50° anniversario <strong>del</strong>la morte di Mamma NinaDopo la giornata di riflessione e preghiera che hacoinvolto tutta la diocesi domenica 9 settembre, l’annodi celebrazioni in onore di Mamma Nina nel 50° anniversario<strong>del</strong>la morte si apre ufficialmente domenica <strong>16</strong>settembre alle ore 18 in Cattedrale contestualmenteall’apertura <strong>del</strong>l’anno pastorale con la concelebrazionepresieduta <strong>da</strong>l vescovo Elio Tinti.Sabato 15, sempre in Cattedrale alle ore 21, si terrà laprima manifestazione culturale inserita nel programma<strong>del</strong>le celebrazioni il concerto d’organo <strong>del</strong> musicistafrancese Norbert Petry.In apertura <strong>del</strong>la Sagra parrocchiale, a Fossoli, lunedì 3settembre è stato recitato il rosario nella casa natale diMamma Nina, in apertura <strong>del</strong>le celebrazioni <strong>del</strong> 50° anniversario<strong>del</strong>la morteintegrare la misericordia,cioè il perdono, con la giustizia:anche su questo attendo<strong>da</strong> Don Gildo unachiarificazione: ma… sonosicuro fin <strong>da</strong> adesso che nonresterò <strong>del</strong>uso!- Ho poi già visto in giro deimanifesti, dei depliants cheparlano di Mamma Nina.Chi non la conosce? Perchéparlarne ancora? Forse ilprocesso di beatificazioneè a buon punto. Forse alConvegno verrà comunicatoqualcosa di importante?Magari la <strong>da</strong>ta <strong>del</strong>labeatificazione! O forse piùsemplicemente si metteràquesta grande figura di donnaal centro <strong>del</strong>le considerazionidi quest’anno perchéè stata veramente unadonna di consolazione, siricorderà la sua morte avvenutaproprio 50 anni fa!Sono certo di trovare nellaMons. Gildo Manicardicartella <strong>del</strong> Convegno ilprogramma <strong>del</strong>le celebrazioni!Per questi motivi (e per tantialtri…) sabato 15 settembre<strong>2007</strong>, alle ore 9,30, saròin aula <strong>del</strong>l’Istituto Nazarenodi Carpi. Credo che cominceròcosì con il piede giustol’avventura di un nuovo annopastorale. Mi auguro checon me ci siano tanti altrifratelli.Un lettore di Notizie<strong>16</strong> settembre '073Il messaggio <strong>del</strong> vescovo Elio Tintiall’inizio <strong>del</strong>l’anno scolasticoAlunni, genitorie insegnanti:camminate insiemeari studenti: prendetesul serio la scuolaCè un dono!Cari giovani studentiVi seguo con interesse epreoccupazione nei diversimomenti <strong>del</strong>la Vostra crescita,e particolarmente neivostri anni di scuola:la riprenderete in questigiorni, con la vivacità <strong>del</strong>lavostra età e penso con sinceroapprezzamento per il“privilegio” di cui godete.La suola infatti favoriscegra<strong>da</strong>tamente le vostrepossibilità di maturazionee di affermazione nella vita.Sapete che purtroppo solouna minoranza dei vostricoetanei nel mondo puòusufruire di una formazionescolastica quale è quellache vi viene offerta.Sarebbe un triste affareper voi il non prendere sulserio la scuola. Sarebbeanche un’offesa ai menofortunati di voi; un po’ comesciupare cibo e denari <strong>da</strong>vantiad affamati o mendicanti!Valorizzate i sacrificidei vostri genitori, le fatichedei vostri insegnanti ela vostra voglia di <strong>da</strong>re unsenso e una piena realizzazionealla vostra vita.Cari genitori: ascoltate ivostri figli!Cari genitori con la scuolacambia notevolmente il vostroritmo di vita nelle vostrecase. Per voi spesso cisono nuovi pensieri: per lespese dei libri, per l’accompagnamentodei più piccoli,per le incertezze <strong>del</strong>l’ambientescolastico, per la presenzadi buoni e validi insegnanti.E tuttavia affrontatevolentieri sacrifici efatiche per il bene di vostrifigli, perché abbianostrade aperte nella vita, occasionie opportunità miglioridi quelle che aveteavuto voi. La scuola, unabuona scuola, è il regalopiù grande che potete fareai vostri figli. Pensate peròche la miglior scuola per ivostri figli siete voi! I vostrifigli, anche se si arricchirannodi una cultura chevoi forse non avete, hannosempre bisogno di voi, <strong>del</strong>vostro esempio e <strong>del</strong>le vostreparole: di incoraggiamento,di richiamo, di consiglio.Ma hanno anchebisogno che voi li ascoltiate,e quando lo desideranoloro perché la loro età liporta a fare così. Date loromolto tempo e molto ascolto!E’ la cosa di cui hannopiù bisogno, prima ancoradei vestiti, <strong>del</strong> mangiare, <strong>del</strong>cellulare, <strong>del</strong> motorino.Abbiate fiducia nei vostrifigli e abbiate fiducia anchenel Signore e in voi!Cari insegnanti: coraggio,cuore tenero e polso fermo!Cari insegnanti è bella e<strong>del</strong>icata la vostra professione.Ne siete convinti, ma èopportuno ripeterlo: per ivostri studenti, per i lorogenitori, per la società, eper voi stessi che, alle presecon i problemi comuni atutti, siete direttamente coinvoltinei problemi brucianti<strong>del</strong> lavoro con i giovani.So che a volte avete l’impressionedi essere lasciatisoli o misconosciuti.Come Vescovo, che già hainsegnato per diciotto anninelle Scuole Superiori, credodi poter bene capire quantosi può soffrire nel lavorodi formazione giovanile,soprattutto quando si vedeche altri, o molti altri, remanocontro, incuranti <strong>del</strong>vero bene dei giovani eindifferenti per le faticheche si affrontano.Educare vuol dire amare.Se si soffre, vuol dire che siama <strong>da</strong>vvero. Seguite ilmotto <strong>del</strong> Servo di Dio DonCarlo Gnocchi, grande educatoredi migliaia di ragazzi:“Cuore tenero, polso fermo!”.Non abbiate pauradi amare!Studenti, Genitori e Insegnanti:per ciascuno di voila mia preghiera e il mio piùsentito augurio: abbiate fiducia,camminate assiemeper quanto è possibile, sicuriche il buon Dio sempreVi è vicino e sempreVi accompagna.+ Elio Tinti, VescovoConvegno promosso <strong>da</strong>ll’Ufficio scuolaEducare oggiUn evento rivolto a tutto il mondo <strong>del</strong>la scuola è il convegnoprevisto per venerdì 21 settembre <strong>da</strong>lle 15,30 pressol’Aula magna <strong>del</strong> Liceo “Fanti” di Carpi, sul tema “Educareoggi”. Si cercherà di interrogarsi sul senso <strong>del</strong>la professione<strong>del</strong>l’insegnante-educatore. Ad intervenire, dopo la presentazione<strong>del</strong>la responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio per l’educazionee la scuola Antonia Fantini e il saluto <strong>del</strong> Vescovo,saranno Brunetto Salvarani, direttore di Cem-Mondialitàe docente alla Facoltà teologica <strong>del</strong>l’Emilia Romagna, eLucrezia Pedrali, docente e pe<strong>da</strong>gogista <strong>del</strong>l’UniversitàCattolica di Brescia.
4<strong>16</strong>settembre '07C RONA C ARPIA Modenabanchi d’assaggiodi vini rosati conil sommelier carpigianoLuigi CarnevaliLe vin en…roséI vini rosati provenienti<strong>da</strong>lle più prestigiose zonevinicole italiane, sarannoi grandi protagonisti di unnuovo importante eventoorganizzato <strong>da</strong>l sommeliercarpigiano Luigi Carnevali,<strong>del</strong>egato provinciale<strong>del</strong>la Associazione ItalianaSommeliers, martedì25 settembre <strong>2007</strong> <strong>da</strong>ltitolo: “Le vin en… rosé”.Banchi d’assaggio aperti<strong>da</strong>lle ore 17 alle 21 pressol’hotel Raffaello di Modena,dove sarà possibiledegustare le prestigioseetichette di oltre 30 vinirosati d’eccellenza in rappresentanzadi tutte le piùimportanti zone vinicoleitaliane dove la tipologia<strong>del</strong> vino rosato si esprimeal meglio: <strong>da</strong>lla Puglia all’Abruzzo,<strong>da</strong>ll’area <strong>del</strong>lago di Gar<strong>da</strong> Veneto eLombardo, all’Alto Adigealla Campania allaCalabria. La selezione deivini rosati, curata personalmente<strong>da</strong>l giornalistaFranco Ziliani, non mancheràdi sorprendere ilpubblico presente con alcune“chicche” come unrosato a base Nebbiolo,Barbera e Pelaverga, unBolgheri rosato, rosati abase Aglianico eSangiovese e poi, non potevanomancare, a Modena,dei Lambrusco rosé.Ai vini verranno abbinatisalumi tipici modenesi,formaggi e panetteria selezionatiappositamenteper questo evento, prodottidi alta qualità provenienti<strong>da</strong> Modena chebene si esaltanonell’abbinamento ai vinirosati.La manifestazione èaperta a tutti e all’ingressoverrà consegnatoun bicchiere <strong>da</strong> degustazionecon tracollarichiedendo un contributodi dieci euro.Si è concluso il progetto pilotasviluppato <strong>da</strong>l Centro di SaluteMentale di Carpi con la GalleriaCivica di Modena. Dopo la primapositiva esperienza il progettoverrà riproposto il prossimoautunno. Ne parlano RubesBonatti e Giorgio Magnani“EAnnalisa BonarettiVIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.itCurareil disagiocon l’arte’ un’ottima iniziativa,un esempio dicome il Simap opera”,così il direttore <strong>del</strong> Centrodi Salute Mentale RubesBonatti definisce l’esperienzafatta <strong>da</strong>l Simap in collaborazionecon la GalleriaCivica di Modena.Visitare una mostra, passeggiaretra i quadri, provaremeraviglia per un dipinto:per persone con problemipsicologici o psichiatricipuò rivelarsi una vera epropria situazione di cura.E’ questa l’essenza<strong>del</strong>l’arteterapia sperimentata<strong>da</strong> sette pazienti <strong>del</strong> CentroDiurno di Salute Mentale diCarpi, grazie ad una collaborazionetra il Distretto sanitarioe la Galleria Civicadi Modena.Come spiega GiorgioMagnani, responsabile <strong>del</strong>Centro Diurno, “abbiamooptato per un gruppo disomogeneoper età e per genere,comunque posso direche hanno partecipato all’iniziativagiovani adulti trai 35 e i 40 anni. Tutti hannoprovato un’enorme soddisfazionenel fare questo tipodi esperienza – prosegueMagnani – anche se, in uncerto modo, erano già formatiin quanto partecipanoa un gruppo terapeuticoriabilitativo <strong>del</strong> Centro Diurno”.Centro dove si svolgonotre attività settimanali:coro, <strong>da</strong>nza e movimentoterapi,gruppo verbale. “Pernoi – osserva GiorgioMagnani – uno dei principifon<strong>da</strong>mentali è lavorare attraversoil gruppo. A ciò vaaggiunto che crediamo profon<strong>da</strong>menteè mantenere unarelazione con il territorio ea fare attività al di fuoridegli edifici sanitari perchédà la possibilità ai cosiddettinormali di vedere ildiverso e conoscerlo senzaaverne più paura, anzi spessoriconoscendo che poi tantodiverso non è e offre aicosiddetti diversi l’opportunitàdi uscire <strong>da</strong>l loromondo e di sentirsi accolti”.Insomma, fa bene a tuttiquesta contaminazione, pernon parlare poi <strong>del</strong>l’importanzadi avere esperienzeestetiche, positive per ciascuno<strong>da</strong>to che il bello fabene.Il valore <strong>del</strong> progettoIl progetto pilota, che saràriproposto il prossimo autunno,si è articolato in cinqueincontri di tre ore ciascuno,<strong>da</strong> novembre a maggio,che si sono conclusicon un laboratorio espressivosulla mostra <strong>del</strong> notofotografo giapponeseShomei Tomatsu presso ilPalazzo Santa Margheritadi Modena.“Nel gruppo – ricor<strong>da</strong> GiorgioMagnani – tutti i partecipantihanno potuto esprimersicon tranquillità e, inparticolare per i pazienti,gli aspetti narcisistici sonorimasti sullo sfondo. Ciò –precisa – ha consentito unarormalizzazione dei comportamentie <strong>del</strong>le azioni.Sicuramente ha contribuitoa ciò il fatto che l’arte contemporaneaè assai vicinaal quotidiano e ha una possibilitàdi lettura più immediata”.“Per noi – spiega Bonatti –l’iniziativa rientra in un progettogenerale di lotta controlo stigma, ci battiamoaffinché la malattia mentalenon venga stigmatizzata.Noi crediamo all’integrazionee facciamo quanto necessarioper renderla possibile.Inoltre – prosegueRubes Bonatti – questo progettoha qualcosa di particolarein sé perché gli incontrinon sono avvenuti conpersone qualunque, ma conpersonaggi di un certo valore,spessore e notorietà. Eanche questo ha il suo peso.Per noi, comunque, rientratutto in un’ottica di riabilitazione<strong>del</strong> paziente; naturalmenteè importantel’aspetto sanitario, ma anchequello sociale non è <strong>da</strong>sottovalutare”.Un’esperienzadi normalitàGiorgio MagnaniArteterapiaGiorgio Magnanipropone una definizionedi arteterapia: “Inestrema sintesi, è unostrumento utile a<strong>da</strong>ttivare una forma dicomunicazione nonverbale costituita <strong>da</strong> uncodice grafico-iconico.Mi rendo conto chequalsiasi definizionerisulta stretta e incompleta,posso peròaffermare che unabuona esperienza diarteterapia rappresental’aggiunta di un ‘creditodi salute’ nel difficilecammino verso laguarigione. La parolaguarigione è qui intesacome ‘stare sufficientementebene come siè’”.Gli incontri sono stati condotti<strong>da</strong> Carlo Coppelli,arteterapeuta, e insieme aipazienti, vi hanno preso partedue operatrici <strong>del</strong> CentroDiurno, un tirocinante <strong>del</strong>corso di laurea in Tecniche<strong>del</strong>la Riabilitazione Psichiatrica,due operatrici <strong>del</strong> ServizioCivile Volontario inservizio presso la GalleriaCivica e una specializzan<strong>da</strong>in Arte Terapia. Il gruppodi lavoro ha avuto l’accessoesclusivo agli spaziespositivi fuori <strong>da</strong>l consuetoorario di apertura al pubblico.Durante gli incontri i partecipantisono stati accompagnatiin una visita gui<strong>da</strong>taalla mostra d’arte contemporaneain corso; successivamentehanno preso partead un laboratorio durante ilquale i partecipanti hanno“trasferito su carta” le loroemozioni. I pazienti hannocosì potuto esprimersi liberamente,complice la possibilitàdi lettura immediata<strong>del</strong>l’arte contemporanea.“Concludendo – commentaGiorgio Magnani – possoaffermare che anche perpersone con problemi psicologicie/o psichiatrici, èpossibile fare esperienza nonsolo di normalità ma anchetrarne profon<strong>da</strong> soddisfazione<strong>da</strong> esperienza estetiche.Anzi, proprio l’esperienzaestetica si rivela una vera epropria situazione di cura.Proviamo a immaginare lacura non tanto come unmedicamento ma con unpunto di vista più ampioche comprende il “prendersicura di…”, il “prestareattenzione a…”, il “provaremeraviglia per…”. Questohanno potuto sperimentarei pazienti nei confronti<strong>del</strong>le opere esposte e neiconfronti <strong>del</strong>le loro stesseopere; questo hanno sperimentatosu di sé attraversogli occhi attenti <strong>del</strong> conduttorearterapeuta e degli operatori”.Un destino può venire modificatograzie alla professionalitàe al cuore di qualcuno,così quella che sembravauna sorte segnata puòdiventare un eco. Un eco didestino, dove gli eventi e lestorie, le persone e gli incontriregalano la certezzache niente è determinato echiuso per sempre. Darespazio ai malati, ecco cosafa Giorgio Magnani, cercandodi integrare l’ombracon la luce, entrambe presentiin ciascuno di noi.Confezione materassia mano e a molle41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113Tel. 059 686985
C RONA C ARPISergio Zini, presidente <strong>del</strong>la Cooperativa Sociale Nazareno,riflette sull’importanza <strong>del</strong>l’arte nelle patologie psichiatricheRitrarre l’invisibile<strong>16</strong> settembre '07Cucina regionale e di ricerca5Annalisa Bonarettipotere terapeutico <strong>del</strong>bello è una cosa realeIl tanto quanto è realel’importanza di esprimerese stessi e se lo si fa conqualche forma artistica, tantomeglio. Sono sempre dipiù le persone a credere inciò e, tra loro, Sergio Zini,presidente <strong>del</strong>la CooperativaSociale Nazareno, un pioniereal proposito.L’opinione di Sergio vale ildoppio perché, oltre al suoruolo, ha una laurea in Medicinanel cassetto, dunque lecompetenze necessarie pervalutare il <strong>da</strong>to con cognizionedi causa.Va fiero, Zini, dei “suoi” artistitanto che, nel corso <strong>del</strong>Festival <strong>del</strong>le Abilità Differenti,è stata organizzata unabella mostra, Ritrarre l’invisibile,con i quadri di cinqueartisti straordinari che, osservaSergio Zini, “con laloro produttività coprono piùdi un secolo di storia <strong>del</strong>l’artee <strong>del</strong>la psichiatria. Abbiamoscelto i ritratti – precisa –perché, oltre a essere il soggettodominante <strong>del</strong> loro lavoro,è proprio nei ritrattiche irrompe lo spirito a spaccareil cranio stretto <strong>del</strong>lavita. Per riconoscere il mistero– prosegue – dobbiamoritrovarlo nel quotidiano, inquella matematica <strong>del</strong>l’animarivelata <strong>da</strong>lla specialeveggenza di uno sguardo che,nella vita di tutti i giorni, sipotrebbe definire semplicementeattenzione”.Le opere esposte nella primaverascorsa sono diTheodore Harold Gordon,Geltrude Hozatko Mediz,Margarethe Held, RinoFerrari e <strong>del</strong> “nostro” CesarePaltrinieri , l’artista pereccellenza <strong>del</strong>la CooperativaSociale Nazareno.Zini sottolinea come “la psichiatriacontemporanea, ilcui compito è la cura <strong>del</strong>lasofferenza psichica <strong>del</strong>l’uomo,<strong>del</strong>la mente umana, <strong>del</strong>lapersona, esprime una complessitàdi fondo determinata<strong>da</strong>llo sviluppo di diversisistemi teorici di riferimentoe mo<strong>del</strong>li interpretativi <strong>del</strong>disturbo psichico. L’origine<strong>del</strong>la situazione attuale –commenta – va ricercata nellatrasformazione avvenutanell’ultimo secolo <strong>del</strong> concettodi follia. Personalmenteritengo di poter sostenereSergio Zinila necessità di unarifon<strong>da</strong>zione dei principi culturaliall’origine <strong>del</strong>l’approcciocon la persona affetta <strong>da</strong>disturbi mentali: il recuperodi realismo e ragionevolezzache, come diceva JeanGuitton, significa sottometterela ragione all’esperienza.Oggi – osserva SergioZini – si ha la speranza diarrivare a una forma semprepiù soli<strong>da</strong> di alleanza e reciprocacomprensione nei rapportiprogressivamente instauratisitra utenti, familiari,curanti”. Poi snocciola unaserie di <strong>da</strong>ti impressionanti:studi epidemiologici diconoche oltre il 20 per cento dipersone adulte in un annosoffre di almeno un disturbomentale clinicamente significativo.Da medico, ne illustrale ripercussioni sulla vita.“Sono molto variabili in terminidi disagio individuale,di carico familiare, di costisociali – sostiene -, si va <strong>da</strong>conseguenze pressochétrascurabili sulla vita quotidianaper le forme lievi a unimpatto profondo sul funzionamentocomplessivo <strong>del</strong>lapersona che coinvolge il lavoro,gli affetti, le relazionisociali nelle situazioni gravi.Da rilevare – continuaZini – che mentre la frequenza<strong>del</strong>le psicosi di tipo schizofreniconon si è modificatanel tempo, il trend per idisturbi <strong>del</strong>l’umore e d’ansiaè in costante aumento,così come per i disturbi dipersonalità e per i quadri condoppia diagnosi. Una cosìlarga diffusione <strong>del</strong> disagiopsichico – conclude Zini – inquantità e forme espressivesempre nuove, sottolineal’emergere oggi di un bisognodi salute mentale cheoccorre comprendere e accogliere”.Indica anche lastra<strong>da</strong>, e non potrebbe esserealtrimenti vista la sua occupazione.Innanzitutto la salutementale non è solo unaffare <strong>da</strong> specialisti ma coinvolgeogni uomo, la società,la politica, i mass media chepoi, illustra Zini, “è il viverecon i suoi aspetti esistenzialie socio-culturali, abbracciandola qualità <strong>del</strong>la vita e deirapporti, la doman<strong>da</strong> di sensoe l’aspirazione alla felicità,la tensione progettuale eil desiderio di bellezza, gliusi e i costumi degli uomini.L’obiettivo per le personecon disturbo mentale è certamentequello di unrecupero <strong>del</strong>l’autonomia personale,<strong>del</strong> godimento deidiritti di cittadinanza, in strettaintegrazione con le comunitàsociali e territoriali. Pensiamoall’importanza <strong>del</strong>leattività di cura e di educazionesvolte <strong>da</strong>lla cooperazionesociale, ai flussi relazionali eaffettivi che vengono garantiti<strong>da</strong>lla famiglia, <strong>da</strong>lla soli<strong>da</strong>rietàdiffusa sul territorio,<strong>da</strong>l vicinato, <strong>da</strong>ll’impiegocapillare e determinante <strong>del</strong>volontariato in alcune gravisituazioni di emarginazionee di sofferenza”.Esiste una sorta di ricetta edè il recupero di stima perchéla persona con disturbo mentaleha bisogno di un altroche lo stimi e che, quindi,voglia investire nel rapportocon lui e per lui al di fuori dischemi preconcetti. Di frequente–conclude Sergio Zini– i sistemi di cura o i sistemiche devono, in qualchemodo, accogliere la persona,non funzionano, sonoinsufficienti e determinanouna cronicizzazione perché,spesso, la persona con disturbomentale vienesottostimata e inserita in unsistema di regole al di fuoridi un rapporto significativo.Un atteggiamento di realeattenzione e di cordialità versol’uomo prima o poi – nonsappiamo dopo quanto tempo– paga sempre. Perchéciascun uomo, come dicevaCesare Pavese, ha bisognodi un tu umano che gli facredito di un giorno di simpatiatotale <strong>da</strong> uomo a uomo”.Cesare Paltrinieri:biografiadi un maestroCesare Paltrinieri è nato a San Possidonioil 5 ottobre 1964. Figlio unico di Ivano,bracciante agricolo, e di Maria Gabriella,lavoratrice stagionale nelle aziendeconserviere <strong>del</strong>la zona.Ricor<strong>da</strong> così, Cesare, il suo itinerarioscolastico: “Ho fatto per tre anni la primaelementare, per due anni la secon<strong>da</strong>e poi per un anno la terza, la quarta e laquinta”.Durante le elementari viene trasferito,per un breve periodo, in un collegiosull’Appennino modenese. “Si mangiavamale – racconta Cesare – e allora miopadre e mia madre mi portavano roba <strong>da</strong>mangiare. Mia madre mi faceva lecoccole e gli insegnati non volevano. Mitrattavano come un cane”.Acuto Cesare nelle sue descrizioni propriocome nei suoi quadri; non la falunga quando dice “i miei compagni discuola facevano finta di essere mieiamici”.Cesare Paltrinieri ha frequentato regolarmentele scuole medie e poi vieneinserito nello stesso istituto come bi<strong>del</strong>lo.Emergono presto <strong>del</strong>le difficoltà: ilmarchio di disabile, di handicappato gliviene appiccicato addosso, difficile disfarsene.E allora Cesare si mette a girare in bicicletta<strong>da</strong> solo, per due anni, ma i suoi piùche itinerari erano vere e proprie scorribande,intento come era a “fare <strong>da</strong>nni”nei paesi vicini. “Rompevo le antenne<strong>del</strong>le macchine, picchiavo i bambini” enella sua confessione c’è, lampante, unaverità dimostrabile nei fatti: Cesare sicomportava proprio come gli altri siaspettavano si comportasse in una sortadi profezia che si autoavvera.“Il tema <strong>del</strong>la paura è dominante nellavita di Cesare – osserva Sergio Zini -, ènoto che chi fa paura ha paura, e gliprovocherà un progressivo distacco <strong>da</strong>llerelazioni amicali relegandolo a viverein famiglia in un vero e proprio isolamento”.La passione per il disegno, che Cesare ha<strong>da</strong> sempre, <strong>da</strong> quando aveva tre anni, è sìun diversivo, ma non è sufficiente acolmare il vuoto dovuto all’assenza dirapporti extrafamigliari significativi. Inquesto periodo Cesare si concentra suradio e televisione cercando in essi quellerelazioni che non riusciva a trovarecon le persone; numerosi, in quel tempo,i ricoveri in strutture psichiatriche.Poi gli viene proposto un inserimentonel Laboratorio socio-occupazionale diun paese vicino che frequenta per treanni. “Mi piaceva poco perché mi facevanofare i compiti <strong>del</strong>le elementari. Poimi sono stancato e nel 1989 ho comin-“Mio Padre”ciato ad an<strong>da</strong>re a Carpi”. Critico l’inserimentoin quello che allora si chiamavaCentro Diurno Emmanuel, la prima struttura<strong>del</strong>la Cooperativa Sociale Nazareno.In seguito, grazie agli educatori e a personeche dimostravano di non avere pauradi lui, Cesare ha lentamente trovatoil suo equilibrio e il suo spazio. Poichédesiderava lavorare e “non fare cose <strong>da</strong>bambini”, è stato uno dei fon<strong>da</strong>tori <strong>del</strong>nuovo Atelier d’Arte. Così ha cominciatoa cimentarsi nella pittura e nel disegnopartecipando a una prima mostra organizzataa Carpi nel 1996 assieme ad altriospiti <strong>del</strong>la Cooperativa Nazareno. Rifacimentie revisioni <strong>del</strong>le grandi opered’arte il tema prescelto.Non teme confronti Cesare Paltrinieriche si è cimentato in una riproduzione<strong>del</strong>la Giocon<strong>da</strong> dove risolve l’enigma incui ci ha lasciato Leonardo. Per CesareMonna Lisa ride allegramente.Tanti – e belli – i quadri realizzati <strong>da</strong>Cesare, alcuni sono stati esposti in unamostra al suo paese natale; hanno destatomeraviglia nei suoi compaesani che loconoscevano per la sua patologia e la suaviolenza, non come un uomo capace direalizzare cose così belle, in grado diattrarre e di piacere.Nonostante il Centro Diurno e l’impegnogiornaliero, la relazione con i suoigenitori resta problematica, così Cesaresi fa promotore di quello che lui chiama“Nazareno di notte”, cioè la creazione diun appartamento in cui possa vivere senzagenitori. Un desiderio che si realizzanel 2001 con l’apertura di Casa SantaTeresa, appartamento <strong>del</strong>la Cooperativadi cui lui si ritiene il fon<strong>da</strong>tore e nel qualevive ancora oggi.Cesare frequenta tutti i giorni con piacerel’atelier Manolibera e vi svolge diverseattività tra le quali falegnameria, cretae decoro, ma le sue attività principalirestano il disegno e la pittura. Tra tutti igeneri è il ritratto che preferisce e <strong>del</strong>ritratto è, per <strong>da</strong>vvero, un maestro.Consiglio comunale, Terenziani al posto di DonatoAvvicen<strong>da</strong>mento nel gruppo Democratici disinistra per l’UlivoNella seduta <strong>del</strong> Consiglio comunale di Carpi di ieri,giovedì 6 settembre, è stata approvata la sostituzione diun componente <strong>del</strong> Gruppo Ds per L’Ulivo. Dopo ledimissioni di Salvatore Donato è entrato infatti nelcivico consesso Cristiano Terenziani, impiegato, 38anni, già membro <strong>del</strong> Consiglio nel recente passato.
6<strong>16</strong>Vsettembre '07La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 CarpiFax 059/630238 - E-Mail: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.itEgregio Direttore,in merito all’articoloapparso su Notizieche riguar<strong>da</strong> la mia vicen<strong>da</strong>,vista l’inesattezzadi molte affermazioni,quanto meno arbitrarie,che hanno destato confusione,le chiedo in nome<strong>del</strong>la GIUSTIZIA e <strong>del</strong>laVERITA’, di pubblicarequeste mie brevi osservazioni.1) Innanzitutto chiamare“presidente pompiere” chiè il PIROMANE, cioè coluiche ha appiccato ilfuoco chiedendo il miotrasferimento come “pagamento”e per asservirel’associazione ai suoi voleriè una cosa allucinanteche ha coperto il giornaledi ridicolo... tutta Carpi sala verità.2) Il mio lavoro in Ascom-Confocmmercio non è statoun “regno” ma un GRAN-DE SERVIZIO all’associazionedove i SOCI miAPPOGGIANO, e allaCittà di Carpi.3) La sostituzione nel “segno<strong>del</strong>la continuità” nonC RONA C ARPIBambini romeni accompagnati <strong>da</strong> tre suore ospiti per un mese <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione Casa<strong>del</strong>l’Albero onlus. Tra i momenti più importanti <strong>del</strong> loro soggiorno in città, la visita <strong>da</strong>l VescovoUn progetto d’amoreAnnalisa Bonarettiogliamo pensare chetutti i bambini <strong>del</strong>mondo siano uguali,ma purtroppo non ècosì, ce ne sono di più ugualidegli altri anche se le cosedovrebbero an<strong>da</strong>re diversamente.Per cercare di colmarequesto gap ci sonosingoli e associazioni che siprodigano affinché il sorrisoe lo sguardo dei bambinisia <strong>da</strong>vvero uguale, a tuttele latitudini e in tutte le circostanze.Carla Castagnini, con laFon<strong>da</strong>zione Casa <strong>del</strong>l’Alberoonlus, fa parte di questoesercito di persone dibuona volontà e anche quest’anno,come <strong>da</strong> tanti anni,ha ospitato 17 bambini <strong>del</strong>l’Est.“Abbiamo sempre avuto tradi noi dei bambini diChernobyl – spiega Carla-, ma dopo la vicen<strong>da</strong> <strong>del</strong>labimba bielorussa che l’estatescorsa non era stata restituitalegalmente <strong>da</strong> una coppiadi coniugi italiani, sembravache Chernobyl avessechiuso tutte le possibilitàdi accoglienza ed è un <strong>da</strong>toche tante AssociazioniChernobyl abbiano chiuso.Solo poco tempo fa laBielorussia ha cambiato atteggiamento,ma noi avevamogià preso contatti conun istituto romeno, ilCentrum de PlasamentPentru Copii Scolari aSighetu Marmatiei dovevengono accolti anche i bambinidi stra<strong>da</strong> e sono statiben felici di potere aderireal nostro progetto. Così, pertutto agosto, abbiamo avutocon noi 17 bambini <strong>da</strong>gli8 ai 12 anni, dieci femminee sette maschi. Erano accompagnati<strong>da</strong> tre suore.Sono loro a rendere accettabilela vita a questa infanziaabbandonata e, fortunatamente,recuperata”.Si commuove CarlaCastagnini nel ricor<strong>da</strong>re queibambini e quelle suore chehanno saputo fare la differenza.“Rispetto ai bimbi diChernobyl – osserva – questierano nutriti meglio, seguitimeglio e il merito vasolo alle suore che gestisconol’istituto e si prendonoamorevolmente cura diloro. Bimbi educati, ancheloro un po’ tristi ma è inevitabilequando non si crescein famiglia. Pure loro hannosubito dei traumi psicologicie – osserva CarlaCastagnini – non saprei sesoffrono di più i bimbi orfanio quelli abbandonati <strong>da</strong>igenitori, piccole creatureindifese orfane di genitorivivi”.Carla, assieme a numerosivolontari provenienti <strong>da</strong> tutt’Italiache hanno rinunciatovolentieri alle ferie peraccudire questi bambini, siè presa cura di loro”.I piccoli romeni hanno passatoun mese indimenticabilein Italia: come per iloro coetanei di Chernobyl,hanno trascorso una settimanaal mare a Cesenatico,poi, tenendo come baseFossoli, sono stati accompagnatialla Ferrari e in unapista di go-kart vicino aTreviso, ma hanno potutogodere anche di gite a cavalloe quest’anno per laprima volta di una piscinafuori terra tutta per loro, nelgiardino <strong>del</strong>la casa. “In precedenza,con grande generosità,ci ha sempre ospitatolo Sporting Club, quest’announ papà ha donatoè vero, con me sicuramentefinisce un modo corretto,trasparente, competentee onesto, un modo dicostruire l’Associazione dinamicae moderna proiettatanella nostra Città diCarpi, oggi inizia qualcosad’altro che non mi interessaapprofondire (la citazionedi Giulio Cesare...meglio era BRUTO...).4) Sottolineo anche il fattoche nei miei confronti èstato citato solo il primola piscina così i bimbi sonostati in casa, ma si sonodivertiti ugualmente tanto.Inoltre – prosegue Carla –siamo stati ricevuti <strong>da</strong>l Vescovoper una benedizione.Come sempre monsignorElio Tinti si è dimostratoaccogliente e generoso, unvero pastore. Abbiamo avutoanche il piacere di ospitareuna domenica a colazione ilparroco di Fossoli, doveandiamo sempre a messa,don Gianpio Caleffi che cista vicino con simpatia”.Adesso sono ripartiti perquella che è la loro casa,l’istituto di Cluy-Napoca a300 chilometri <strong>da</strong> Bucarest.“Ci mancano già – ammetteCarla Castagnini -, ma liandremo a trovare comeabbiamo sempre fatto con ibambini di Chernobyl, nonvogliamo che un legamed’amore così si possa spezzare.In occasione <strong>del</strong> viaggioin Romania porteremotutto quanto riusciremo araccogliere per rendere migliorela vita di questi bambiniche, come gli altri, sisono portati via con loro unpezzo <strong>del</strong> nostro cuore”.attestato che ho avuto enon i tantissimi altri nonchéla mia esperienza e imiei successi.Ho intrapreso la mia“buona battaglia” comedice la sacra scrittura, hoscoperto di avere dei nemici...chiedo solo giustiziae per questo chemi sono rivolto al Giudice<strong>del</strong> lavoro per il reintegroal mio legittimoruolo. Confido nella suacorrettezza.A<strong>da</strong>mo NeriRovereto s/SUn uomo e il suo lavoroAlberto Caffagni: 40 annialla Cantina Sociale di CarpiEra il 2 settembre 1967 quandoAlberto Caffagni entrò allaCantina Sociale di Carpi comeaiuto pesatore. Aveva appena18 anni e non sapeva nemmenolui che quel lavoro sarebbe diventatouna parte così importante<strong>del</strong>la sua vita.“Ero un addetto alla pesa – raccontacon un sorriso -, sonopassati 40 anni che, nel mondo Alberto Caffagnidi oggi, fuori sono 400 ma inagricoltura sono 800. Ricordo che ogni mattina, quandoentravo, mi aspettavo che mi venisse incontroNapoleone, o Cavour e Garibaldi. La mentalità degliaddetti era quella <strong>del</strong>l’Ottocento, poi i contadini eranoabituati solo a lavorare e lo si vedeva <strong>da</strong>lle mani,grandi e grosse e segnate. Oggi nelle loro mani vedianche <strong>del</strong>la carta e questo fatto, in un certo modo, haaiutato perché hanno capito che c’è un altro lavorooltre il lavoro nei campi. Detto questo – osservaCaffagni -, il mio non vuole certo essere un elogio allaburocrazia che talvolta ci sommerge. Però allora era<strong>da</strong>vvero tutto diverso, troppo diverso. Usavamo lamatita copiativa e si scriveva con l’inchiostro allungatoe il pennino. Intanto, fuori <strong>da</strong>l muro, Carpi vivevail suo vero grande boom. L’agricoltura rimaneva ferma,fe<strong>del</strong>e a se stessa, per avere la sua evoluzioneabbiamo dovuto aspettare parecchi anni ma adesso èun settore che non ha niente <strong>da</strong> invidiare agli altri”.Alberto Caffagni ha festeggiato con sobrietà i 40 annidi lavoro in Cantina che, tra l’altro, è stata la sua casaper 28 anni avendo abitato prima nella vecchia e poinella nuova, <strong>da</strong>l 1978 al 2006.Stimato e benvoluto, si sente comunque un uomofortunato perché il suo lavoro gli piace ancora, lo fa inmezzo a <strong>del</strong>la gente come lui, onesta, corretta e capace,in più è consapevole di essere stato protagonista diun’impresa difficilmente ripetibile. Oggi immaginaredi rimanere 40 anni nello stesso posto di lavoro èpraticamente impensabile.Una colonna, Alberto Caffagni, <strong>del</strong>la Cantina Socialedi Carpi. Si ritrae <strong>da</strong>vanti a questa affermazione e, conl’ironia che non gli fa difetto, corregge: “No, unapietra. E comunque sono solo un impiegato”. Appunto,una colonna.A.B.Cento chilometriCaponetto mondialeIl maratoneta carpigianoAntonino Caponetto, 76anni a dicembre, ha partecipatoalla WinschotenRun <strong>2007</strong> (vero e proprioCampionato mondialedi corsa su stra<strong>da</strong>sulla distanza dei centochilometri tenutosi sabatoscorso nella cittàolandese) ed ha conclusola gara al primo postonella categoriaMaster over 75.Caponetto ha portato atermine la sua fatica indieci ore, 38 minuti e 20secondi. Un vero campione,congratulazioni.Cercansi sei agenti di polizia municipaleL’Unione <strong>del</strong>le Terre d’Argine ha indetto un concorsopubblico per esami relativo a contratti di formazionelavoro (validità annuale) per sei agenti diPolizia Municipale.Il termine per la presentazione <strong>del</strong>le domande scadealle ore 13 <strong>del</strong> 29 settembre prossimo.Il bando è pubblicato integralmente ai seguenti indirizziInternet: www.carpidiem.it/default/Il_Comune/Personale/Bandi_di_concorso www.terre<strong>da</strong>rgine.it/_terre/Terre<strong>da</strong>rgine/Atti_pubblici/Bandi.Per ulteriori informazioni telefonare all’Ufficio Concorsi<strong>del</strong> Comune di Carpi (059 649677-672) o alloSportello informativo QuiCittà, allo 059 649213.
M IRANDOLA C ONCORDIA<strong>16</strong> settembre '077SLaura Micheliniabato 15 settembre ilvolontariatomirandolese è in festa,con un’iniziativa <strong>da</strong>ltitolo “Volontari in città”.Quasi la metà <strong>del</strong>le 83 associazionidi volontariato e dipromozione sociale iscrittealla Consulta <strong>del</strong>Volontariato di Mirandolapartecipano all’iniziativacon esibizioni, animazioni,spettacoli e tornei nelle viee nelle piazze <strong>del</strong> centro storico,<strong>da</strong>lle ore <strong>16</strong> alle ore24.Tra le numerose associazionipresenti, si possonocitare Avis, Croce Blu, Bottega<strong>del</strong> Sole, San Vincenzo,La Pìca, Principato diFrancia Corta, Amnesty,Comitato per la Pace e varieassociazioni culturali,sportive, ricreative e sociosanitarie.Lara Cavicchioli, presidente<strong>del</strong>la Consulta, spiega che“l’intenzione è quella di lasciarefare ciò che ogni associazionesa fare e nel tempoche occorre. Non ci sarannosedie, in modo che lagente possa fare il giro <strong>del</strong>leassociazioni e non si fermi<strong>da</strong>vanti alla stessa pertutto il tempo”.Piazza Mazzini sarà lo spaziodedicato a bambini eragazzi, con la costruzionedi mini-mongolfiere, narrazionedi fiabe ed esibizionidegli adolescenti.“Volontari in città” è unanovità per Mirandola; la festaA Mirandola sabato 15 settembre le associazionisono in piazza per incontrare i cittadiniVolontari per la cittàormai classica <strong>del</strong>volontariato cittadino è infattiquella inserita nel programma<strong>del</strong>la Fiera di maggio.Le iniziative <strong>del</strong>la Consultavanno oltre la festa di sabato15, come spiega LaraCavicchioli: “Abbiamo incantiere progetti ormai consoli<strong>da</strong>tilegati alle feste natalizie:il presepe <strong>da</strong> costruirenell’atrio <strong>del</strong> Municipio,di cui curerà il prossimoallestimento il CircoloCulturale Artistico “GiorgioMorandi”; la tradizionalecena di soli<strong>da</strong>rietà <strong>del</strong>10 dicembre e la presenzaall’Ipercoop per ilconfezionamento dei pacchi”.Due in particolare sonoinvece le novità <strong>da</strong> svilupparenei prossimi mesi: “Incollaborazione con l’Azien<strong>da</strong>Usl e i medici di base –continua la Presidente – stiamolavorando per attivareazioni di “buon vicinato”che permettano ai volontaridi tutte le associazioni dicontattare e <strong>da</strong>re una manoalle persone in situazionedi fragilità, come i tanti anzianisoli. L’altro progettoin costruzione è in collabo-razione con i Vigili Urbanie prevede la creazione diuna squadra di AssistentiCivici che affiancheranno iVigili stessi in una serie disituazioni legate alla vita<strong>del</strong>la città”.Di recente, il ConsiglioDirettivo <strong>del</strong>la Consulta <strong>del</strong>Volontariato è stato riformatoin seguito a elezioni.Oltre a Lara Cavicchioli,che mantiene la presidenza,vi sono AntonioTirabassi, vicepresidente;Carla Gavioli, segretaria;Tiziano Aleotti, FrancescoAmadei, ErmelinaArtioli, Antonio Cestari,Davide Luppi, SilvanaMantovani, DonatellaPozzetti, Federica Ruosi,Elisabetta Sgarbi, consiglieri.Tutti in classe!Inizia l’anno scolastico, con la novità <strong>del</strong>la materna di viale GramsciIl direttore Luigi Lammae la Re<strong>da</strong>zione, il presidenteErcole Gasparini ei Consiglieri di Amministrazionidi Notizie sonovicini al diacono GianniZini e ai famigliari tuttiper la dipartita al cielo<strong>del</strong>l’amata moglieLara PellacaniMercoledì 5 settembre èmancato Bruno Ceretti,padre <strong>del</strong>l’assessore allaCultura e PubblicaIstruzione di MirandolaCristina Ceretti.Il direttore LuigiLamma, Laura Michelinie Virginia Panzani e laRe<strong>da</strong>zione di Notiziepartecipano al dolore diCristina e dei famigliariLara CavicchioliIl Vescovo Elio Tinti e il parroco di Mirandoladon Carlo Truzzi con i volontari <strong>del</strong>la Croce BluCon settembre inizia ancheil nuovo anno scolastico<strong>2007</strong>/2008, che a Mirandolaporta con sé novità come laristrutturazione e l’ampliamento<strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>l’infanziadi viale Gramsci: dopol’abbattimento di una parte<strong>del</strong>l’edificio che ospita lascuola, è stata costruitaun’ala completamente nuova.Con l’ampliamento deglispazi, cresce anche l’offertadi posti per i bambini.Sono due le nuove sezioniospitate nella scuola di vialeGramsci: la prima è unasezione di scuola materna;la secon<strong>da</strong>, chiamata “sezioneprimavera”, accogliebambini grandi <strong>del</strong> nido dietà compresa tra i 24 e i 36mesi. Si tratta di una sezionesperimentale, attraversola quale sarà possibile, durantel’anno, creare un ponteo continuità tra il nido ela scuola <strong>del</strong>l’infanzia.Le <strong>da</strong>te di apertura <strong>del</strong>lescuole o di inizio <strong>del</strong>le lezionivariano a secon<strong>da</strong> deicicli e degli istituti.Già all’inizio <strong>del</strong>la settimanahanno inaugurato l’annoscolastico gli studenti deidue Istituti “Luosi” e“Galilei”. Il primo comprendeil liceo classico, l’istitutotecnico commerciale el’istituto professionale commerciale.Il “Galilei” inveceraccoglie gli studentiiscritti al liceo scientificotecnologico, all’istituto tecnicoindustriale, al professionaleindustriale e al professionalemo<strong>da</strong>.I ragazzi <strong>del</strong>le scuole medieiniziano giovedì 13 settembreil percorso che li accompagneràfino a giugno2008. A Mirandola la scuolasecon<strong>da</strong>ria di primo grado,meglio conosciuta comescuola media, comprende lasede centrale <strong>del</strong>la “Montanari”in via Mazzone, la sededistaccata di piazzaGaribaldi e quella di SanMartino Spino.Del plesso scolastico di viaZanzur a San Martino Spinofa parte anche la scuola elementare,accanto a quelledi Mortizzuolo, Quarantolie Mirandola con le due sedidi via Circonvallazione e divia <strong>del</strong> Mercato, che ospitale classi quinte.Ancora un fine settimana divacanza attende i bambini<strong>del</strong>le elementari e <strong>del</strong>le scuole<strong>del</strong>l’infanzia statali: perloro l’attività di<strong>da</strong>ttica cominciainfatti il prossimolunedì 17 settembre.Accanto alle scuole maternemirandolesi di vialeGramsci, via Poma, “SergioNeri” di via Toti, e aquelle frazionali di SanMartino Spino e San GiacomoRoncole, vi sono lescuole parificate, che hannoanticipato l’inizio <strong>del</strong>leloro attività al giorno 5 settembre.Si tratta in particolare<strong>del</strong>le scuole “DonRiccardo A<strong>da</strong>ni” e “BeataVergine Assunta” diMirandola, “Santa Maria adNives” di Quarantoli e“Filomena Budri” diMortizzuolo.Accanto all’offertaformativa, il Comune garantisceun servizio diprescuola a partire <strong>da</strong>lle 7,30e di prolungamento d’orariofino alle ore 18. Ilprescuola è presente nellescuole elementari diMirandola e frazioni; il prolungamentonelle maternee nelle due sedi <strong>del</strong>le elementariin città.Avo di MirandolaUn corso per formare volontariL’Avo (AssociazioneAnnamaria RagazziVolontari Ospe<strong>da</strong>lieri)di Mirandola organizzail 26esimo corso di formazione,per reclutarenuovi volontariospe<strong>da</strong>lieri necessari percontinuare ad offrire aipazienti un servizio preziosoin corsia. È possibilefare volontariatoall’Avo senza preclusionidi alcun genere, siaccettano infatti donnee uomini <strong>da</strong>i 18 ai 70anni.Il corso è organizzatosu otto incontri <strong>da</strong>lle 18 alle 19.30, presso l’Ospe<strong>da</strong>ledi Mirandola. Relatori saranno Ernestina Nasi Poletti,presidente Avo Regionale Emilia-Romagna; AnnaFerraresi, responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio Infermieristico;dott.ssa Monica Daghio, responsabile Laboratorioper il cittadino competente - Sistema ComunicazioneAusl di Modena; Valter Merighi, responsabile <strong>del</strong>reparto di Lungodegenza; Elena Bandieri, responsabileDay Hospital; Natalino Michelini, Direttore <strong>del</strong>Distretto sanitario e Annalena Ragazzoni, geriatra.I temi <strong>del</strong>le relazioni saranno: spirito <strong>del</strong> Volontario ecaratteristiche <strong>del</strong>l’Associazione; l’igiene in corsia;problematiche <strong>del</strong> paziente anziano; cure palliativeper il malato oncologico; la comunicazione <strong>del</strong> volontariocon il malato; la relazione con il paziente condisturbi cognitivi; l’organizzazione sanitaria nel Distrettodi Mirandola.Un sacerdote affronterà una problematica connessaalla malattia e alla sofferenza.Per informazioni, rivolgersi ad Annamaria Ragazzi:tel. 0535/25003.Per Marta e Nunzio 25 anni insiemeE’ stata una bella festa quella che visto riunita lafamiglia Borelli per festeggiare i 25 anni di matrimoniodi Marta e Nunzio. Oltre ai figli Maria Chiara,Federica, Francesco e Benedetta anche parenti eamici che hanno partecipato alla messa celebrata <strong>da</strong>don Carlo Malavasi. Come gesto di gratitudine per ildono di questi anni di vita insieme Marta e Nunzio nonhanno voluto regali, chi desiderava poteva contribuireal progetto “Fraternità con l’Africa” per finanziareborse di studio per giovani e adulti per corsi a livellouniversitario e di specializzazione professionale <strong>del</strong>l’Africasub-sahariana.Felicitazioni vivissime anche <strong>da</strong>gli amici di Notizie.
8<strong>16</strong>settembre '07C ULTURA E S OCIETA'Massimiliano Sconosciuton bilancio sicuramentemolto positivo haUchiuso il Meeting diRimini <strong>2007</strong> <strong>da</strong>l titolo:“La verità è il destinoper il quale siamo stati fatti”.Bilancio positivo non soloper le oltre 700 mila presenzee il “tutto esaurito”registrato a mostre, spettacolie conferenze, ma soprattuttoper il contrattaccoculturale al relativismo e alnichilismo dominanti, uscitivistosamente indeboliti <strong>da</strong>ll’esperienzamessa in camposui terreni più diversi<strong>del</strong>la conoscenza - <strong>da</strong>lla filosofiaall’arte, <strong>da</strong>ll’economiaalla politica, <strong>da</strong>lla giustiziaalla fisica - <strong>da</strong> personaggidi rilievo internazionale.Il leader di Comunionee Liberazione, GiancarloCesana, ha commentato conuna provocazione gli esiti<strong>del</strong>la XXVIII edizione <strong>del</strong>Meeting. “La verità è oggi<strong>da</strong> molti considerata materialeesplosivo, fattore scatenantedi conflitti e guerredi religione. Di fatto qui sisono incontrate persone didiversa identità, provenienzae fede: ebrei, musulmani,cattolici e protestanti, credentie non, e si sono trovatitutti bene. E questo confermache le guerre hanno un’altraradice, nascono <strong>da</strong>llaconfusione e <strong>da</strong>ll’errore, cioè<strong>da</strong> una riduzione <strong>del</strong>la verità”.Così a Rimini si sono vistiebrei, cattolici e musulmanidialogare in un clima di stimae di rispetto; scienziati eteologi parlare <strong>del</strong>l’amici-Il Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini ha ravvivato il dibattitoculturale nel Paese. Numerosi anche <strong>da</strong>lla diocesi i partecipantiDestinati alla veritàzia tra fede e ragione; imprenditorie politici cercarefaticosamente la stra<strong>da</strong> albene comune al di là deglischieramenti; personalitàinternazionali testimoniareun desiderio di pace, che èil nome <strong>del</strong>la verità, nei rapportitra i popoli. Le sofferenzee le speranze di realtàcome Libano, Irlan<strong>da</strong> <strong>del</strong>Nord, Paesi Baschi,Venezuela e Burundi hannotrovato nel Meeting unluogo dove l’altro nonè qualcuno <strong>da</strong> combattere,ma un aiuto a scoprire laverità che corrisponde alleesigenze più profonde <strong>del</strong>cuore <strong>del</strong>l’uomo.Cedere all’attrattiva <strong>del</strong>laverità fa di ogni uomo, ancheil più fragile e incoerente,un protagonista nuovosulla scena <strong>del</strong>la storia.Dopo il Meeting <strong>del</strong> desiderio e <strong>del</strong>la libertà, dopoquello <strong>del</strong>la ragione e <strong>del</strong>la verità, l’appuntamento èper il Meeting 2008 - che si svolgerà a Rimini <strong>da</strong>l 24al 30 agosto, il cui titolo sarà : «O protagonisti onessuno».Arrivederci al prossimo annoLegge sul non profit al Meeting di Rimini. Guzzetti (Acri):in prospettiva inserire nella Costituzione specifici principi disalvaguardia <strong>del</strong> privato socialeIl valore <strong>del</strong>la sussidiarietàLa revisione <strong>del</strong> Titolo II<strong>del</strong> Libro I <strong>del</strong> Codice Civileè stata l’oggetto <strong>del</strong>convegno “Nuova legge sulnon-profit: quali prospettive?”,organizzato oggi<strong>da</strong>lla Fon<strong>da</strong>zione per laSussidiarietà e <strong>da</strong>ll’Acri-Associazione di Fon<strong>da</strong>zionie di Casse di RisparmioSpa. Si è fatto il punto sucome il nuovo quadronormativo disegnato <strong>da</strong>ltesto di legge <strong>del</strong>ega recentementelicenziato <strong>da</strong>llaCommissione appositamenteinsediata <strong>da</strong>lviceministro <strong>del</strong>l’Economia,Roberto Pinza, possameglio valorizzare ilruolo dei corpi intermedinella società, fra cui le stesseFon<strong>da</strong>zioni.Insieme alviceministro Pinza, ne hannoparlato il presidente <strong>del</strong>l’AcriGiuseppe Guzzetti,il presidente <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneper la SussidiarietàGiorgio Vittadini, l’onorevoleGianni Alemanno,il presidente <strong>del</strong>l’Agenziaper le Onlus StefanoZamagni, il professor MarioNuzzo presidente <strong>del</strong>laFon<strong>da</strong>zione Tercas, il segretariogenerale <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneper la SussidiarietàEmmanuele Forlani, entrambimembri <strong>del</strong>la suddettaCommissione. In particolare,Guzzetti ha sottolineatol’importanza el’apprezzabilità <strong>del</strong>la riforma,che riconduce la disciplinache regola le Fon<strong>da</strong>zionidi origine bancarianell’alveo <strong>del</strong> diritto comunedettato <strong>da</strong>l Codice Civile,pur permanendo la normativaspecifica che le indirizzain tema di organizzazionee di composizionedei loro organi. Guzzetti hasottolineato che la nuovalegge chiarisce ancora unavolta che la vigilanza sulleFon<strong>da</strong>zioni - attualmenteancora in capo al Ministero<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze,in attesa che vengaistituita un’Autorità ad hoc- riguar<strong>da</strong> esclusivamenteprofili di mera legittimità<strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong>leFon<strong>da</strong>zioni rispetto alla leggee ai loro statuti e non ilcontrollo sui singoli atti, inlinea con quanto già stabilito<strong>da</strong>lla Corte Costituzionalecon le sentenze 300 e301 <strong>del</strong> 2003. Il Presidente<strong>del</strong>l’Acri, ribadendo l’opportunità<strong>del</strong>la vigilanzasulla gestione <strong>del</strong> patrimonio<strong>del</strong>le Fon<strong>da</strong>zioni, haperaltro messo in guardia<strong>da</strong> rischi che nella formulazionedefinitiva <strong>del</strong>l’articolatoche il Governo trasformeràin disegno di leggenon si lascino margini perinterpretazioni intese a limitarel’autonomia <strong>del</strong>leFon<strong>da</strong>zioni nell’esercizio<strong>del</strong>la loro attività erogativa,che è di competenza esclusivadei loro organi, i cuiamministratori ne rispondonopienamente. A chiusura<strong>del</strong> suo interventoGuzzetti, ricor<strong>da</strong>ndo chela Carta Costituzionale (art.118) già sancisce il principiodi sussidiarietà, haauspicato che si arricchiscadi ulteriori elementiche costituzionalizzinospecifici principi di salvaguardiaper il rafforzamentoe l’espansione <strong>del</strong>privato sociale, che <strong>del</strong>lasussidiarietà orizzontale èil protagonista, a permeantepresidio di libertà edemocrazia.Generareun uomo perfetto?Il rischio<strong>del</strong>l’eugeneticaTra i temi trattati nei variincontri, Roberto Colomboed Eugenia Roccellahanno presieduto l’incontro“Generare un uomoperfetto?”, che haapprofondito gli attualiorientamenti <strong>del</strong>la bio-medicina.Eugenia Roccellaha esordito: “Con la fine <strong>del</strong>‘900 pensavamo fossero finitele ideologie”, ha detto,“in realtà l’utopia si è spostata<strong>da</strong>l campo sociale aquello genetico. Si vuoleraddrizzare il legno storto<strong>del</strong>l’umanità eliminandoqualunque cosa non rientrinei canoni <strong>da</strong> noi stabiliti.La nostra condizione è l’imperfezione”,prosegue laRoccella, “il non volere ilbimbo malato sembra unascelta consapevole, ma comporta<strong>del</strong>le conseguenze,come l’eliminazione totale<strong>del</strong>la disabilità ol’espropriazione fisica e culturale<strong>del</strong>la maternità. Eccol’eugenetica, quell’eugenismoche non è mai mortoed è passato <strong>da</strong> un eugenismoaffermato <strong>da</strong> un’impostazionestatale a quello basatosulla libera scelta individuale”,spesso inconsapevole.Il brutto o il malato non vengonocontemplati. “Con lascusa di lenire il dolore, migliorarela vita e perfezionarel’uomo, si finisce per uccideree selezionare”.Segue poi Roberto Colombo,direttore <strong>del</strong> Laboratoriodi biologia molecolare e geneticaumana all’UniversitàCattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore diMilano. Di “imperfezioni”dice di averne viste tante,visitando bambini affetti <strong>da</strong>malattie genetiche rarissime.“Non siamo contrari alla ricercascientifica”,esordisce “ma che senso hamodificare questi difetti geneticise si toglie di mezzo ilmalato?”.“Per fare il medico occorreamare la vita” prosegue “soprattutto,non aver paura<strong>del</strong>la sofferenza. Perché laperfezione <strong>del</strong>l’uomo non èl’assenza di difetti, maperficio, cioè portare a compimento”.L’intervento diPierre Mertens,psicoterapeuta e presidente<strong>del</strong>l’Associazione internazionalespina bifi<strong>da</strong> eidrocefalo, presiede l’incontro<strong>da</strong>l titolo “ Chi è l’uomoperché io lo curi?”.“Trent’anni fa i medici disseroche mia figlia, se fossenata, avrebbe sofferto e nonsarebbe sopravvissuta e checomunque non avrebbe avutouna dignitosa qualità <strong>del</strong>lavita. Non è stato così”.Non hanno evitato il tema<strong>del</strong> dolore, i tre oratori, perché“esso fa parte <strong>del</strong>la vitae non è giusto illudere lagente promettendo una vitasenza sofferenza”.
CaritasDiocesana<strong>16</strong> settembre '079I caschibianchi:antennedi paceValentina Ferraboschi, <strong>da</strong> Roloun Casco Bianco per lo Sri LankaI caschi bianchi nasconoall’interno <strong>del</strong>le NazioniUnite come risposta pacificaai sol<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>ll’elmettoblu. Questo progettosi è sviluppato, estendendosiad organizzazioniumanitarie internazionali.Una di esse è proprioCaritas, ente promotore<strong>del</strong> viaggio di Valentina;altri organismi sono l’AssociazionePapa GiovanniXXIII, Gavci e Volontarinel Mondo-Focsiv. Ladurata <strong>del</strong> servizio civilein qualità di casco biancoriguar<strong>da</strong> un periodo effettivoall’estero non inferioreai 9 mesi ed unimpegno complessivo noninferiore ai 12 mesi.Dal 2001 sono partiti 101caschi bianchi <strong>del</strong>laCaritas Italiana. I paesidi destinazione: Albania,Argentina, Bosnia-Erzegovina, Burundi,Guatemala, Honduras,Kenya, Kosovo, Macedonia,Mozambico, Ran<strong>da</strong>e Sri Lanka. Tra gli ambitidi impiego:microcredito, minori distra<strong>da</strong>, tutela dei diritti<strong>del</strong>le popolazioni indigene,integrazionemultietnica, educazionealla pace.Per i volontari impegnatinella realizzazione diprogetti di servizio civileall’estero, in aggiuntaal compenso mensile di433,82 euro sono previsti:a) un’indennità esterodi 15 euro giornalieri,al lordo <strong>del</strong>le ritenute fiscali;b) una indennitàgiornaliera per il vitto el’alloggio di 20 euro se acarico <strong>del</strong> volontario e di15 euro se i predetti servizisono forniti <strong>da</strong>ll’enteche realizza i progetti;c) assicurazione per ognivolontario pari a 361,52euro su base annua a carico<strong>del</strong>l’Ufficio nazionaleper il servizio civile;d) contributo per vaccinazioniobbligatorie di25 euro anticipato <strong>da</strong>ll’enteche realizza i progettie rimborsato <strong>da</strong>ll’Ufficionazionale peril servizio civile; e) rimborso<strong>del</strong>le spese <strong>del</strong> soloviaggio di an<strong>da</strong>ta e ritorno<strong>da</strong>ll’Italia al Paeseestero di realizzazione <strong>del</strong>progetto e viceversa.D.F.Vessillidi caritàValentina Ferraboschi partevolontaria con la Caritas in SriLanka. 25 anni e un’idea precisaper il suo futuro: la cooperazioneallo sviluppo. Laureata inSociologia, vanta già due esperienzeall’estero, una in Vietnamnel 2002 grazie ad un progetto<strong>del</strong>l’ambasciata italiana e l’altrain Bosnia con il sostegno <strong>del</strong>laRegione Emilia Romagna.La sua città, Rolo, saluteràValentina con una S. Messail <strong>16</strong> settembre, il 26 inizieràufficialmente la sua nuovaavventura come Casco BiancoVDaniele Fran<strong>da</strong>alentina, tra pochigiorni comincerà iltuo anno di serviziocivile nei Caschi Bianchi.Subito una provocazione:sei pronta per la partenzao hai un po’ di timore?Non posso nasconderlo, affrontareun’avventura cosìlunga, in un paese lontano edisagiato non è facile. Si èabituati all’idea di volontariocome una sorta disuperuomo impavido: non ècosì, stare un anno senza ifamiliari non sarà facile, epoi c’è la paura di non essereall’altezza, o la paura <strong>del</strong>l’impattoforte con un paesecon situazioni <strong>del</strong>icate. Ma èquesto che rappresenta lasfi<strong>da</strong> più grande per me,quella per cui ho deciso dipartire: mettere in gioco mestessa aiutando i poveri, pervedere se è proprio questoquello che voglio fare nellamia vita.Quali sono le motivazioniche ti hanno spinto a sceglierela Caritas?Dopo essermi laureata nelmarzo <strong>del</strong>l’anno scorso hodeciso di guar<strong>da</strong>re le proposteper un periodo di cooperazioneinternazionale allosviluppo: tra le tante ho sceltoCaritas perché è l’organizzazioneche esprime almeglio i valori in cui credo,l’amore caritatevole primadi tutto. Ho subito visto inUn villaggio ricostruito<strong>da</strong>lla Caritas intenazionaleloro una serietà e una maturitàche non ho trovato <strong>da</strong>nessuna altra parte. Mi hannoselezionato dopo aversuperato le varie prove ehanno scelto come mia destinazionelo Sri Lanka perl’esperienza che ho avuto inun altro paese asiatico, ilVietnam. Partirò il 26 settembrecon un’altra ragazzadi Milano e affiancheremolo staff di Caritas, presente<strong>da</strong> anni sull’isola, nelle attivitàdi monitoraggio dei dueprogetti in corso: il progettoTsunami, che mira alla ricostruzione<strong>del</strong>la società dopola terribile devastazione <strong>del</strong>2004 e il progetto di sostegno<strong>del</strong>le popolazioni colpite<strong>da</strong>lla tragedia <strong>del</strong>la guerracivile.La cooperazione allo svilupposembra essere la tuavera vocazione: <strong>da</strong> dovenasce questo desiderio?Sono caposcout nella miaparrocchia di Rolo <strong>da</strong> tantianni e credo che lo scoutismocostituisca la base <strong>del</strong>la miacrescita come volontaria. Miha insegnato una cosa bellissima:lo spendersi per glialtri, non solo in senso cristianoma anche come cittadinoattivo <strong>del</strong> mondo. Quindiposso dire che la scelta diquesto ambito lavorativoprovenga <strong>da</strong> molto lontano,<strong>da</strong> quando, a 8 anni, entrainell’Agesci. Poi ho orientatoil mio percorso di studi infunzione di questa mia passione,dopo la triennale inSociologia mi sono specializzatain Scienze <strong>del</strong>l’Organizzazione<strong>del</strong> Governo,un ramo di Scienze Politiche.Conoscevi già la realtà cheandrai ad affrontare?Come ti stai preparandoalla partenza?Sapevo pochissimo sullo SriLanka, praticamente solo lasua posizione geografica. Misono documentata e ho scopertouna nazione stupen<strong>da</strong><strong>da</strong>l punto di vistanaturalistico ma devastata<strong>da</strong>llo tsunami e <strong>da</strong>lla guerratra esercito governativo e leTigri Tamil. Prima di partireandrò una settimana a Romaper pianificare al meglio conla Caritas i compiti <strong>da</strong> svolgeresul posto. Avrò anchemansioni di reportistica, cioèriportare ciò che si è visto evissuto “sul campo” alla sededi Colombo e <strong>da</strong> qui a Roma.Un Paesemeravigliosodistrutto<strong>da</strong>llo tsunami e<strong>da</strong>lla guerra civileLo Sri Lanka (fino la 1972nota con il nome Ceylon)si trova nell’Oceano Indiano,con il Golfo <strong>del</strong>Bengala a nord-est, separata<strong>da</strong>l subcontinente indianotramite il Golfo diMannar e lo Stretto di Palk.Chiamata anche “lacrima<strong>del</strong>l’India” per la sua collocazionegeografica e perla particolare forma, questanazione ha conosciutoil dramma <strong>del</strong> maremotoche nel 2004 colpì il sudestasiatico, provocando230 mila morti. Il bilancioper lo Sri Lanka ammontaa circa 40 mila vittime.Dopo varie colonizzazioni(portoghese, olandese e inglese)ottenne l’indipendenzanel 1948 e istituìcome capitale Colombo(<strong>da</strong>l punto di vista economico;di fatto il Parlamentosi trova nella città di SriJayewar<strong>da</strong>napura Kotte).In quest’isola sono presentidue etnie: la maggioranzaCingalese e laminoranza Tamil, <strong>da</strong> secoliin lotta per il potere.A metà degli anni ’80 <strong>del</strong>1900 le tensioni sfociaronoin violenze in seguito aun attacco a sol<strong>da</strong>ticingalesi <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>le “Tigriper la Liberazione <strong>del</strong>Tamil Eelam”. Ciò portòa disordini, con la morte,in soli tre giorni, a Colombodi un migliaio di Tamil,molti altri diventarono rifugiati.Decine di migliaiadi persone morirono inquesto conflitto etnico. Nonostantela situazione didifficoltà creata <strong>da</strong>llotsunami, gli scontri tra leTigri Tamil ed i militarinon sono cessati, e stannocontinuando anche nelcorso <strong>del</strong> <strong>2007</strong> dopo esseregià costati 70.000 vite.I Tamil sono pacificamentepresenti all’interno <strong>del</strong> Paesema si trovano in assettoseparatista ad est e, soprattutto,a nord. In quest’ultimaregione, TamilEelam, hanno costituitouno stato “de facto” conpropri organi di polizia,giustizia e fisco.D.F.
CaritasDiocesanaEnrico Malagoli,Angela Cervo,Raffaele Facci,GianGiuseppeMerella, AlessandroMarchesi, DavideCavazzuti, ElisaAlberti e MassimoOlmi hanno trascorsoun campoestivo di formazionee animazione inKosovo, a Klina.Dal 13 al 26 Agostohanno vissuto invita comunitarianella casa di ReggioTerzo Mondo,accolti <strong>da</strong>i volontaridi questa organizzazionenon governativareggiana che <strong>da</strong>diversi anni operain loco assieme allaCaritas Diocesanadi Carpi. Grazieall’accoglienza diBenedetta Rovatti,volontaria <strong>del</strong>laparrocchia diLimidi in Kosovogià <strong>da</strong> un anno emezzo, questi ragazzihanno vissutointensi giorni diconoscenza e servizio.10 <strong>16</strong> settembre '07 Kosovo, an<strong>da</strong>ta e ritorno...aereo accelera rapi<strong>da</strong>mente,si impen-conoscenza <strong>del</strong>la realtà cattedra o <strong>da</strong>ll’alto <strong>del</strong>la tro si è creato un’ottimognificativa di servizio e di loro emozioni, non <strong>da</strong> una momento <strong>del</strong> primo incon-L’na, stacca <strong>da</strong>l terrenokosovara. Il Signore ha vo-presunzione di persone “che feeling con i bambinikosovaro... lasciamo così luto donarci due settimane hanno <strong>da</strong>to”, ma vivendo la albanesi, serbi e rom chedopo 2 settimane molto intensedi tempo splendido, nessun giornata insieme a noi nella hanno partecipato moltouna terra ricca di sto-imprevisto irrisolvibile e casa di Klina, nella preghie-volentieri ai giochi, <strong>da</strong>nze,ria e di storie, di cultura, di tanti momenti e occasioni ra, nel servizio alla comunitàcanti, scenette che sono sta-grandi ricchezze e povertà! indimenticabili, e ha messoe ai bambini, nel prepatiloro proposti, tenendoUna terra che ci ha accolto al nostro fianco ad accompagnarcirarci i pasti, nel lavoro per i come ambientazione gene-per arricchirci, in cambio ditre ragazzi come progetti nei quali vivono il rale la parabola <strong>del</strong> Padreuna piccola parte di noi stessi:noi, Benedetta, Marco ed loro impegno quotidiano. Misericordioso e <strong>del</strong> Figliolun sorriso, un canto, una Estella, che hanno scelto Il Campo prevedeva per 7 Prodigo. I bambini stupi-<strong>da</strong>nza, una preghiera, un po’ nella loro vita di dedicare mattine l’animazione ai scono sempre per la lorodi tempo non calcolato... un periodo più o meno lungobambini nel villaggio di grande voglia di giocare, diIl Campo diagli altri.Videja/Vi<strong>da</strong>nje, due nomi divertirsi, di stare insieme,ReggioTerzoMondo e Volontari di RTM in come tutti i paesi e villaggi di superare i problemi eCaritas in Kosovo è stata Kosovo, ci hanno trasmessokosovari, per lingua serba e perchè sanno sempre comeun’esperienza altamente si-la loro esperienza e le lingua albanese. Dopo il ringraziare, accogliendotiStra<strong>da</strong> Statale Modena-Carpi 290 - Appalto di Soliera - Modena - Telefono 059/5690308con grande entusiasmo lamattina, prendendoti la manodurante il cerchio, lasciandotiil cuore pieno di soddisfazionea fine mattinata conuno sguardo, un bacio, unsorriso.Dopo il pranzo in comunità,abbiamo sfruttato pomeriggie serate per incontrarepersone e vedere luoghi cherappresentano la realtà <strong>del</strong>Kosovo, un insieme di storia,culture, razze, lingue,religioni, non sempre facile<strong>da</strong> capire, ma che ti coinvolge,ti sprona ad uscire<strong>da</strong>l mondo di indifferenzaABBIGLIAMENTOD&GVALENTINO REDJ. CAVALLIVERSACE J.MOSCHINO J.MISSONI M.FERRE’C.N.C.LIU JOJUCCAFORTE FORTEDOND UPGOTHABOSSETOILEI. MARANTDONNAAVIUSONIA FORTUNANICOLAS E MARKKATIA G.SANDRO’GOLD HAWKADDMARELLACOCCAPANIFAIRLYSEVENTYPENNY BLACKKOOKAIEXTE’HENRY COTTON’SDIANA G.UOMOD EXTERIORTRICOT CHICPOLO JEANSGUESSNOLITADIESELZ BRANDWOOLRICHFIORUCCIMONLELEHOLLYWOODUNIFORMMUSEUMBELSTAFFD&G LIU JO UNIFORM BAGUTTAC.N.C. MESSAGGERIE HOLLYWOOD MABITEXJ. CAVALLI LUNA ARMANI Abiti su misuraVERSACE J. DIESEL COLLEZIONI NAPAPIJRIFERRE’ RARE RALPH HISTORICEXTE’ Z BRAND LAUREN MUSEUMGUESS 40 WEFT CALVIN HENRYPOLO JEANS MACCHIA J. KLEIN COTTON’SCALVIN J. ALPHA CORNELIANI ADDDOND UP GURU BOGLIOLI WOOLRICHBAMBINODIESELTAKE TWORARENOLITAGUESSD&GEVISUDOND UPLIU JOPINKOBACI & ABBRACCIESSENTIALISABEL MARANTBARBIEELSYVINTAGE 5540 WEFTAMERICAN OUTFITTERSSUN 68HISTORICALPHABELSTAFFBREMAWOOLRICHNAPAPIJRIMONCLER
che ti avvolge nella como<strong>da</strong>vita quotidiana. Abbiamovisitato i monasteri ortodossidi Prizren, Peja eDecan, pieni di arte, culturae fede, parlando con i monaci<strong>del</strong>la situazione <strong>da</strong>lpunto di vista <strong>del</strong>la religionee dei serbi. Abbiamo sentitouna strana tensione visitandoi luoghi <strong>del</strong>la Memoria<strong>del</strong> conflitto cari aglialbanesi o passeggiando sulponte di Mitrovica, unicoponte che unisce la parteserba e la parte albanese<strong>del</strong>la stessa città. Abbiamoconosciuto persone di grandespessore come Don Lush,sacerdote cattolico, che insiemea Rugova fondò lebasi <strong>del</strong> movimento pacifistaper la liberazione <strong>del</strong>Kosovo. Abbiamo vissutomomenti di vita quotidiananel mercato di Klina, nellevie affollate di giovani nelleserate a Ferizaj e a Prizren,nelle proposte dei progettidi RTM per le donne. Cisiamo fatti investire <strong>da</strong>lleforti emozioni e <strong>da</strong>l coraggio<strong>del</strong>le donne di un gruppodi auto-mutuo-aiuto,donne che hanno perso mariti,figli, fratelli nel conflittoe che hanno deciso diriprendere la vita aiutandosiemotivamente e materialmentepur vivendo in condizioniprecarie, ma con fierezzaed orgoglio. Abbiamocolto i desideri, le paureed ansie, i sentimenti di tantigiovani che guar<strong>da</strong>no al futuro,come Iovan, ragazzoserbo che accompagna incittà le persone che hannopaura ad uscire <strong>da</strong>lle enclaveserbe, anche solo per an<strong>da</strong>real mercato o a fare deidocumenti in municipalità.Questa è <strong>da</strong>vvero una realtàcomposta di millesfacettature, che in 15 giorninon si può avere la presunzionedi aver conosciutoe capito appieno, ma cheti affascina, cattura l’attenzione,scuote <strong>da</strong>ll’indifferenzache ci avvolge nellanostra como<strong>da</strong> vita quotidiana.Appena prima di intraprendereil viaggio di ritorno,Benedetta, Marco ed Estellaci hanno regalato <strong>del</strong>le piccolezucche, nate spontaneamentenell’orto di casadurante il nostro soggiornopresso la comunità: è unaCaritasDiocesanaimmagine bellissima di ciòche questa esperienza haseminato in noi e che porteràfrutto nel nostro futuro.Non tutto il nostro viaggioin Kosovo si può raccontarein poche righe, facendopassare quello che abbiamoprovato, e tutto quello chesenza dubbio in noi è cambiato.Il nostro impegno saràproprio quello di cercare ditrasmettere la nostre esperienzain tutte le occasioniche veranno poste <strong>da</strong>l Signoresulla nostra stra<strong>da</strong>. Enon sarà più un’impegnoma una grande gioia, perchèè con gioia che si trasmetteciò che sta a cuore.Alessandro, Angela, Beppe,Davide, Elisa, Enrico,Massimo, Raffaele,campisti in Kosovo11<strong>16</strong> settembre '07Kosovo,Ma<strong>da</strong>gascar,MozambicoSeratadi testimonianzesul volontariatointernazionaleSaranno presenti ivolontari rientrati <strong>da</strong>esperienze divolontariato all’esteroLunedì17 settembreore 21Presso la parrocchia<strong>del</strong> Corpus Domini(piaz.le Francia, 5)a Carpi (MO)Info: CaritasDiocesana di CarpiTelefono:059/686048E-mail:curiacaritas@tiscali.itCantina Sociale di CarpiSocietà Agricola CooperativaAzien<strong>da</strong>certificataLISTINO PREZZI VINO IN DAMIGIANAQualità Prezzi al litroLambrusco di Modena Rosato I.g.t. euro 1,00Lambrusco di Modena Rosso Rubino I.g.t. euro 1,10Lambrusco di Sorbara Rosso D.o.c. euro 1,10Lambrusco Salamino di S.Croce Rosso D.o.c. euro 1,05Reggiano Lambrusco Rosso D.o.c. (solo a Rio Saliceto) euro 1,05Mantovano Lambrusco D.o.c. Rosso (solo a Concordia) euro 1,10Bianco I.G.T. euro 1,00Carpentino - Bianco AD I.G.T. euro 1,10Bianco Del Veneto AD I.g.t. euro 1,20SI AVVISVVISANANO I GENTILI CLIENTI CHE LA GAMMA DEI VINI PRESENTI IN LISTINTINO SARAARA’ ’ DISPONIBILE FINO AL 30/04/2004/<strong>2007</strong>PUNTI VENDITA:CARPI VIA CAVATA N.14 -TEL. 059/643071CONCORDIA - VIA PROV.LE PER MIRANDOLA N.57 -TEL. 0535/57037RIO SALICETO - VIA XX SETTEMBRE N. 11/13 TEL. 0522/699110APERTO TUTTI I GIORNIDALLE 8 ALLE 12 E DALLE 14 ALLE 18SABATO MATTINA DALLE 8 ALLE 12
Giulio Di GisiPuntare sulla capacitàdi cambiamento<strong>del</strong>le personeL’ esperienza di Locri mi hacolpito per vari aspetti mapiù di tutto mi hanno colpitogli incontri con le persone.Persone che vivono e lavoranotutti i giorni in una realtàdifficile e complessa ma chenonostante tutto dimostranoun grande coraggio. Vivonoquesto alla luce <strong>del</strong> sole, nonsono barricati in casa. Hopotuto poi riflettere su comesia indispensabile per fare ciò,cercare il sostegno di chi tivive accanto ma come anchesolo il principio di cambiamentopossa partire <strong>da</strong> unapersona o un piccolo gruppo.Ho riflettuto su come ciò cheviviamo venga <strong>da</strong>to così spessoper scontato e su comeanche noi, nel nostro quotidiano,possiamo fare molto:non voltare la testa <strong>da</strong>ll’ altraparte , non aver paura di confrontarsima fare sì che ognigiorno sia degno di esserevissuto.Ho avuto l’impressione chele persone incontrate stianocercando un “metodo di lavoro”,se così si può dire,ovvero qualcosa che sia <strong>da</strong>tutti condiviso ma ancheapplicabile nella vita di ognigiorno incentrando così ildiscorso sul valore di tutte lepersone come risorse. In questomodo si può costruiresempre qualcosa di nuovo, lasperanza non può essere persaperché ciò che è stato imparatonon può essere perduto.Giorgia BeltramiNon possonolottare <strong>da</strong> soliNella piana di Gioia Tauro,in Calabria, ulivi alti e imponentiformano macchie dibosco fitte e scure in un paesaggiogià rigoglioso fatto diaranceti verdissimi e palmesparse per i campi. Ma a tantabellezza si affiancano piccolipaesi sparsi per le colline,poveri, sfatti, sembrerebbequasi non finiti o scampatia qualche calamità. Le statisticheufficiali sulla Calabriasono impietose: disoccupazione,degrado, gravi problemidi criminalità in quellache è, purtroppo, la regionepiù povera d’Europa.Giustificare tutto con ilfatalismo <strong>del</strong> “è sempre statocosì”, non aiuta e spesso portadritti in braccio alla mafia.Questo territorio, che potrebbe<strong>da</strong>re molto, è stato con<strong>da</strong>nnato<strong>da</strong>lla mafia a rimanerein questo stato. Quelli che sicomportano onestamentechiedono favori mentre lamafia ti offre rispettabilità, tifa vedere lusso e ricchezzadove non ce n’è.La maggior parte <strong>del</strong>le ricchezzerimangono sal<strong>da</strong>mentein mano alle principali famiglie‘ndranghetiste mentre agli“esterni” spettano le bricioleo, se va male, un futuro dicarcere o di morte violenta.I soci e gli operatori <strong>del</strong>lecooperative <strong>del</strong> consorzioCaritasDiocesanaTra formazione e turismo responsabile il campoCaritas Carpi nella LocrideIl coraggio di mettersi in giocoGiulio Di Gisi, Giorgia Beltrami e Elena Bergamini<strong>del</strong>la Diocesi di Carpi, assieme ad un gruppo <strong>del</strong>laCaritas di Modena hanno trascorso un campo diformazione ad Ardore, paesino in provincia di Locri.Otto giorni di turismo responsabile, in un percorso diconoscenza <strong>del</strong>le diverse realtà <strong>del</strong>la Calabria. Ilvalore <strong>del</strong>la testimonianza e la cittadinanza attivaInfo:www.consorziosociale.coopTel. <strong>09</strong>64 419191sono stati i fili conduttori <strong>del</strong> campo, attorno ai quali cisi ritrovava per momenti di riflessione e rielaborazione<strong>del</strong>l’esperienza. L’intento è quello di costruire ponti,gemellaggi e collaborazioni, in particolare con lecooperative sociali nate nella Locride, per camminareinsieme verso la speranza.12 <strong>16</strong> settembre '07 Goel nella locride che abbiamoincontrato nella nostrapermanenza in Calabria hannofatto <strong>del</strong>le scelte forti dilegalità e di “liberazione”.Liberazione <strong>del</strong>la presenzasoffocante <strong>del</strong>la mafia, <strong>da</strong>imeccanismi di potere che edi dipendenza che tolgono lavita alle persone di Calabriae ne distruggono le risorsemigliori.Sono dei veri testimoni diservizio, di come si può collaborareinsieme. Fanno cosemolto semplici, normali. Enon è per niente facile portareavanti le proprie attivitàverso chi ha più bisogno: exdetenuti, disabili, adolescentia rischio criminalità in unazona così a rischio.Fanno vedere che si può promuovereun cambiamento,che esistono buone pratichesociali ma anche economicheche “servono”, in tuttisensi, alle persone perché rispettanoil territorio e lo valorizzano.Sono realtà ancorapiccole, ma alcune cooperativehanno già subito minaccee atti di van<strong>da</strong>lismo ilche, paradossalmente, puòessere la prova che dimostracome incomincino ascardinare certe pratiche dipotere e sfruttamento.L’esigenza di coinvolgeretutta la popolazione, la propriacomunità e le istituzioninello scardinare le praticheantiche <strong>del</strong>la oppressionemafiosa è il fine <strong>del</strong> consorziostesso.La mafia non esiste solo alsud e se la maggior parte<strong>del</strong>le persone in Italia è portataa pensare il contrario èperché non se n’ è parlatoabbastanza o nel modo giusto.La criminalità organizzatamuove miliardi con isuoi traffici, come è solopossibile pensare che questisoldi rimangano in una zonacosì limitata. Sono programmateper operare come moderneaziende, hanno familiaritàcon le nuove economieglobali e sono semprepiù organizzateNon si può lottare <strong>da</strong> soliperché si viene ridotti al silenzioe alla sconfitta. Anchese siamo a mille chilometridi distanza dobbiamo far diventarel’indignazione e lafrustrazione dei nostri amicicalabresi nella nostra. La lorovolontà nel con<strong>da</strong>nnare e sradicarele pratiche sociali eeconomiche <strong>del</strong>la sudditanzamafiose deve essere anche lanostra volontà.Elena BergaminiUn’alleanzacon la parte sana <strong>del</strong>lacittadinanzaLa reazione <strong>del</strong>la maggioranza<strong>del</strong>le persone al nome“Locri” è palese: evoca paura,morte, mafia. Questa zona<strong>del</strong> Sud Italia, così tristementefamosa per la criminalità, perla ‘ndrangheta e le morti dovutea faide famigliari nascondeun’anima preziosissima.Il coraggio, la forzad’animo, la voglia di cambiare,la capacità di lottaresono elementi indimenticabili.Le testimonianze cheabbiamo ascoltato mi hannolasciato senza parole, ricordogli occhi di persone umiliche rischiano la vita per ladifesa <strong>del</strong>la loro terra. Lasperanza e l’amore gui<strong>da</strong>no icomportamenti di queste personeche si sono unite in cooperativesociali, nate per sopperiread un vuoto enormelasciato <strong>da</strong>llo stato italiano.La Locride sembra terra dinessuno, gli aiuti statali sonoinesistenti, le informazionisulla situazione <strong>del</strong>la‘ndrangheta non arrivano alresto d’Italia, eppure 80 personesono state uccise <strong>da</strong>llamafia, in quella zona, solonell’ultimo anno. La‘ndrangheta è nata proprio<strong>da</strong> questa povertà economicae sociale, <strong>da</strong>vanti agli occhidi tutti noi, per poi allargarsiai grandi traffici nazionalie internazionali (appalti,immobili, droga..). Ora lamafia è tra noi, in particolarenelle regioni <strong>del</strong> Nord Italiaed opera grazie a personecolte, in giacca, cravatta evaligetta 24 ore. Non è soloun problema <strong>del</strong>la Calabria,ma un “cancro” che tutti siamochiamati a combattere.Siamo cittadini di uno stessostato, persone con pari dignitàche, nei momenti critici,devono stringersi forte percomprendere e combattere ledifficoltà. Solo accantonandol’egoismo e accogliendol’altro si potrà fare qualcosa.ALLEANZA è un terminefon<strong>da</strong>mentale. Ho visto con imiei occhi il coraggio, la forzae la perseveranza di personeche non hanno nulla, senon la speranza di cambiare,di migliorare, anche a costodi pagare con la propria vita.E noi non possiamo stare fermia guar<strong>da</strong>re, in silenziosaomertà, una regione che muore.Continua <strong>da</strong>lla primache c’è <strong>da</strong>vvero nel cuore<strong>del</strong>la società emerge drammaticamente<strong>da</strong>ll’atteggiamentoverso i nascituriimperfetti: la società ritieneche sia meglio non farli nascereper evitare di far vivereloro una vita <strong>da</strong> disabili(ed evitare, nel contempo, ilpeso psicologico e materiale<strong>del</strong>la loro assistenza). Suquesta stra<strong>da</strong>, ad esempio,stiamo assistendo alla scomparsadei bimbi Down, sistematicamentefalcidiati <strong>da</strong>ll’aborto“terapeutico”. Bellaterapia la soppressioneinvece <strong>del</strong>la cura <strong>del</strong> malato;eppure questa mentalità staestendendosi e, nel prossimofuturo, temo che potràcoinvolgere altre categoriedi malati come quelli affetti<strong>da</strong> Morbo di Alzheimer deiquali si dirà che hanno ormaiuna qualità di vita indegnaper un essere umano eche non avrebbero mai accettatose avessero potutoL’eclissi <strong>del</strong> divinoCon questo numero inizia a scrivereper noi il dottor Carlo Carapezzi,consigliere d’indirizzo <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zioneCassa di Risparmio di Carpi egià primario di Medicina alRamazzini e direttore <strong>del</strong> Dipartimentodi Medicina <strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usldi Modena.Notizie, che assieme a La Libertà di Reggio Emiliaospita gli articoli di Carlo Carapezzi, è lieta di offrireai lettori le riflessioni di un collaboratore così stimato econosciuto <strong>da</strong> tutti per le sue grandi capacità professionalie per le sue impagabili doti umane.esprimere un testamento biologicoper cui è pura cru<strong>del</strong>tàtenerli in vita.Ma dove sta scritto che unbimbo Down non possa avereuna vita felice? Che assisterlosia un peso insopportabilee non una gioia? E’questo il progresso? Ma siamo<strong>da</strong>vvero convinti che unmondo senza bimbi Down,senza disabili sia migliore,sia più felice ? Assolutamenteno: sarà un mondo piùpovero, più arido, meno felice.E’ chiaro che, se la gentesi porta dentro il pensieroche un disabile sarebbe meglioche non fosse neanchenato, non sarà mai capace diuna profon<strong>da</strong>, vera accettazione.I disabili purtroppopercepiscono immediatamentequesto, al di là <strong>del</strong>leparole e dei proclami sullaloro uguaglianza con inormodotati, avvertono in<strong>del</strong>ebileil marchio <strong>del</strong>la lorodiversità, si sentono discriminati<strong>da</strong>lla mentalità correntee questo, a mio avviso,è ciò che rende più dura edifficile la loro vita.Questa perversa mentalitàche fa tanto male ai disabili,come una sorta di nemesi,colpisce sempre più frequentemente,con <strong>da</strong>nni a voltedevastanti, anche gli apparentementenormodotati,nella misura in cui, comedicevo all’inizio, tutti siamoportatori di una qualchedisabilità. Ho <strong>da</strong>vanti agliocchi schiere di disabili - e,a volte, di veri handicappati- perché troppo grassi o troppopiccoli o perché hanno lacellulite o perché hanno ibrufoli, o troppi peli o perchéperdono i capelli o perchéhanno il naso storto o legambe intrombonate e cosìvia… Non sto scherzando;si tratta di persone che sisentono veramente disabili,emarginate perché la loroimmagine non corrispondeal mo<strong>del</strong>lo di uomo o di donnache ci viene proposto <strong>da</strong>imass-media, fatto di bellezza,visibilità, successo. Ciòprovoca in loro sensazionidi inadeguatezza, di frustrazioneche si traducono inmalessere esistenziale e sofferenzetutt’altro chetrascurabili. Ripensando aqueste “disabilità”, misovviene che non vedo quasipiù nessuno vergognarsidi essere poco intelligente,ignorante, poco studioso,falso, ipocrita, ladro, imbroglione,sleale e via di seguito:le deficienze etiche edintellettuali evidentementenon sono percepite comedisabilità.Quali conclusioni si possonotrarre? Alla base di tuttovi è una drammatica, perversadistorsione <strong>del</strong> concettodi uomo: si è perso ilsenso <strong>del</strong>la sua dignità, <strong>del</strong>suo enorme valore, <strong>del</strong>la suasacralità che prescindonototalmente <strong>da</strong>lle sue condizionifisiche e che ci fannotutti uguali, tutti egualmentedegni <strong>del</strong> massimo rispetto e<strong>del</strong>la massima considerazione,tutti degni di vivere, tutticapaci di una vita meravigliosa.A mio parere questaperdita <strong>del</strong>l’essenza <strong>del</strong>l’umanitàè strettamente connessae dipendente <strong>da</strong>lla perdita<strong>del</strong> senso <strong>del</strong> divino, chesta dilagando nella societàdi oggi, <strong>da</strong>ll’eclissi <strong>del</strong> concettodi Dio creatore e padre:è chiaro che se siamostati creati a sua “ immaginee somiglianza”, siamo gliesseri più importanti <strong>del</strong>laterra, se ci è padre siamotutti suoi figli, tutti fratellicon pari dignità e poco importase abbiamo una gambao due, se siamo disabili o noperché l’enorme valore <strong>del</strong>l’essenza<strong>del</strong>la nostra umanitàresta intatto.Senza un aggancio a Dio èpiù difficile avere la consapevolezza<strong>del</strong> vero valore<strong>del</strong>l’uomo e senza questa èinevitabile cadere nelle devastantidistorsioni che hodescritto.C.C.
V ITA DELLA C HIESAContinua a Mirandola l’esperienza <strong>del</strong>l’iniziazione cristiana in famiglia1<strong>31</strong>6 settembre '07Al catechismo con mamma e papàNVirginia Panzanielle prossime settimaneriprenderannoanche a Mirandola leattività nell’ambito<strong>del</strong>l’iniziazione cristiana.Sono circa 120 i bambiniche intraprenderanno il loroprimo anno, mentre il numerocomplessivo degliiscritti, <strong>da</strong>lla secon<strong>da</strong> elementarealla prima media,supera le 500 unità. Propriol’iscrizione al primo anno<strong>del</strong>l’iniziazione cristianariveste grande importanza,poiché è il momento in cuii genitori sono invitati <strong>da</strong>llaparrocchia a scegliere ilpercorso di catechesi per iloro figli. “Sono tre - spiegasuor Maria Rosa Cattaneo,collaboratrice nella catechesiparrocchiale e zonale - lemo<strong>da</strong>lità proposte ai genitori.Innanzitutto, vi èl’iniziazione, per così dire,tradizionale, che si sta cercandodi adeguare semprepiù alle esigenze <strong>del</strong> nostrotempo. Vi è poi il percorsonell’ACR, qualora i genitorideci<strong>da</strong>no di iscrivere ifigli nell’associazione. Infine,<strong>da</strong> quattro anni a questaparte, la parrocchia haistituito la cosiddetta ICF(Iniziazione Cristiana inFamiglia), con cui i genitorisono chiamati ad esserecatechisti dei propri figliall’interno <strong>del</strong>la vita familiare”.L’ICF è dunque unamo<strong>da</strong>lità di catechesi voluta<strong>da</strong>lla parrocchia per aiutarei genitori a ritornareprotagonisti <strong>del</strong>l’educazionecristiana dei propri figli.“Oggi - osserva suor MariaRosa - è diventata semprepiù pressante l’esigenza disottolineare il ruolo <strong>del</strong>lafamiglia nell’iniziazionecristiana. Gli stessi genitoriche ogni anno ‘consegnano’ai catechisti i loro bambini,chiedono, forse inconsciamente,un servizio fon<strong>da</strong>mentale:accompagnare iloro figli all’incontro conGesù. E’ questa - prosegue- una doman<strong>da</strong> non di radofragile e motivata <strong>da</strong>lla volontàdi seguire la ‘tradizione’.E’ necessario, allora,assumere questa richiesta intutta la sua fragilità, per renderei genitori sempre piùconsapevoli <strong>del</strong> propriocompito educativo comeprimi maestri nella fede peri figli”. Negli ultimi quattroanni sono state una cinquantinale famiglie che hannooptato per l’ICF e le primefra loro, in ordine di tempo,si apprestano ad iniziare nelleprossime settimane la preparazionealla Cresima. “Ascegliere l’ICF - precisa suorVallaltaInaugurata la chiesetta di via RoccaLa comunità parrocchiale di Vallalta è stata onorata <strong>del</strong>lapresenza <strong>del</strong> vescovo Elio Tinti che mercoledì 5 settembreha presieduto all’inaugurazione <strong>del</strong>la Chiesetta di viaRocca dedicata alla Madonna di Pompei <strong>da</strong> poco restaurata.Numerosi i fe<strong>del</strong>i provenienti anche <strong>da</strong>i paesi limitrofiha partecipato con devozione alla santa messa celebrataall’aperto e alla benedizione solenne <strong>del</strong>la Cappella stessa.E’ stato un evento sentito e gradito a tutta la comunità cheha espresso soddisfazione nel vedere conservati e tutelatii luoghi di culto legati alla tradizione popolare presso iquali si rinnova l’invito alla preghiera e la voglia di stareinsieme in amicizia.Maria Rosa - non sono soltantoi genitori già impegnatiin parrocchia o nelleassociazioni, ma anche quellinon particolarmente coinvoltiin ambito parrocchiale.Questi ultimi dimostranodi avere compreso a pienol’importanza di intraprendereun cammino di fedeinsieme ai propri figli. Inoltre- aggiunge - ci sono moltealtre famiglie che simpatizzanoper l’ICF ma che, purtroppo,non possono sceglierlaper motivi di caratterepratico, quali, ad esempio,gli orari di lavoro o lapresenza di altri figli moltopiccoli”. Non bisogna infattidimenticare che l’ICFrichiede un impegno costantee uno sforzo non trascurabile.Sforzo che finora lefamiglie hanno affrontatocon grande entusiasmo econvinzione, come raccontaRita Testi, una <strong>del</strong>lemamme impegnate nell’ICF:“All’inizio io e mio maritotemevamo di non essere ingrado di affrontare lacatechesi in famiglia. Tuttavia,nonostante i dubbi, cisiamo messi in cammino.La sfi<strong>da</strong> maggiore è quelladi riuscire a tradurre ciò cheprofessiamo in una testimonianzacredibile. Comemadre e catechista, ritengoinfatti che la trasmissione<strong>del</strong>la fede ai propri figli sia<strong>da</strong>vvero possibile se accompagnata<strong>da</strong>lla condivisionee <strong>da</strong>lla testimonianza quotidiana”.Il negozio di Insieme per le Missioni si è trasferito in via Guido Fassi 22/AIl percorso <strong>del</strong>la soli<strong>da</strong>rietàDa via Paolo Guaitoli a viaGuido Fassi, civico 22/A,di fronte al bambolificio, ilnegozio <strong>del</strong>la onlus Insiemeper le missioni si è trasferitoin estate e ha apertola nuova sede a inizio settembre.Hanno lavorato tanto la responsabile<strong>del</strong>l’associazioneGraziella Bergamaschie, tra gli altri, Irene, Callisto,Loretta, Fatima, Chiara,Maria, Simonetta, ma unamano l’hanno <strong>da</strong>ta ancheAlice e Mad<strong>da</strong>lena e i piccoliFrancesco e Benedetta.il risultato li soddisfa soprattuttoperché, in uno spaziodecisamente più ampioe luminoso <strong>del</strong> precedente,sono riusciti a mettere inbella mostra tutti i prodotti.“Inoltre – osserva Graziella-, in questi locali miglioraanche l’accoglienza degliamici che ci vengono a trovare.Abbiamo potuto <strong>da</strong>remaggior risalto all’artigianatoche proviene <strong>da</strong>i progettiche seguiamo: il batik,le statue in legno e i cesti dipaglia <strong>del</strong>la Tanzania; i ricami<strong>del</strong> Brasile; i famosicestini-bomboniere di suorAngela Bertelli ricavati <strong>da</strong>llePagine gialle <strong>del</strong>l’elencotelefonico; i cestini <strong>del</strong> villaggioStella <strong>del</strong> Sorriso inKenya; i fiori <strong>del</strong>lo SriLanka”.Ma c’è un valore aggiuntoin questa nuova sede, infattial primo piano c’è unospazio dedicato all’ufficio,così quando arriverà qualcunodesideroso di informazionidettagliate sui variprogetti, sarà possibile ascoltarloe rispondere alle suedomande in un clima a<strong>da</strong>tto,con una certa riservatezzae senza la distrazione tipicadi un negozio.L’inaugurazione <strong>del</strong>la nuovasede è prevista per sabato22 settembre.A.B.Graziella Bergamaschicon Francescoe BenedettaTutti i messaggi pubblicitari contenuti nel presente stampato hanno finalità promozionale. Le informazioni relative alle condizioni contrattuali sono elencate nei fogli informativi a disposizione <strong>del</strong>la clientela presso tutte le filiali <strong>del</strong>la Banca popolare <strong>del</strong>l’Emilia Romagna. 04.34.0052 - 05/<strong>2007</strong>FragolaBluL’impossibilechiedilo alle fate...FragolaBlu...per tutto il resto c’èil prestito personaledi Banca popolare <strong>del</strong>l’Emilia Romagna
14<strong>16</strong> settembre '07C ULTURA E S OCIETA'A Dogana di Fiumalbo il campo <strong>del</strong>l’associazionedi famiglie “Venite alla Festa”Educazione, creato e stili di vita familiariSabrina e StefanoFacchininche quest’anno l’associazioneVenite Aalla Festa ha propostoalle famiglie <strong>del</strong>l’associazionee ad altre famiglieinteressate, una settimanadi campo per discutere, giocare,riflettere, pregare su“educazione, creato e stilidi vita familiari”.Il tema, ampio e complesso,è stato declinato in alcuniaspetti che ci interessavanoparticolarmente:- educarci ad unagenitorialità condivisa: cisiamo chiesti che tipo diIl campo VAF: tempi e numeriQuasi 100 i partecipanti, la metà bambini e ragazzi.Nuova la sede: Villa Immacolata a Dogana Nuova diFiumalbo (MO) a due passi <strong>da</strong>l passo <strong>del</strong>l’Abetone, unacasa di vacanza <strong>del</strong>l’Azione Cattolica <strong>del</strong>la Diocesi diModena che, soprattutto nella persona <strong>del</strong> suo Presidentediocesano, Massimo Rovatti, che ci ha accolto congrande disponibilità e affabilità.Lo stile <strong>del</strong> campo è quello di sempre: una parte <strong>del</strong>legiornate dedicate alla formazione, per adulti e bambini,rigorosamente suddivisi per fasce di età, <strong>da</strong>l nido allascuola superiore. L’altra parte dedicata allo stare insieme,con gite, giochi, passeggiate, attività espressive e<strong>da</strong>ttività al limite tra il gioco e la formazione. I ritmi <strong>del</strong>lagiornata sono stati flui<strong>da</strong>mente scanditi <strong>da</strong>l fischietto diVittorio Reggiani, capo-campo: alle 7 la recita <strong>del</strong>lelodi, seguite <strong>da</strong> una meditazione proposta <strong>da</strong> don Douglas;alle 9 la preghiera <strong>del</strong> mattino per i bambini curata <strong>da</strong>Tania Baraldi, sul filo conduttore <strong>del</strong> Cantico <strong>del</strong>leCreature di San Francesco; poi le attività per adulti eragazzi; la S. Messa alle 18,30; dopo cena momenti difesta e la recita di Compieta che concludeva la giornata.genitori siamo, quali sonole nostre difficoltà, come ciponiamo di fronte ad altrigenitori…- affettività: genitori educatied educatori: che tipodi affettività abbiamo “imparato“ <strong>da</strong>i genitori? Qualemo<strong>del</strong>lo abbiamo comeriferimento? A quale uomo/donna ci riferiamo pensandoai nostri figli?- Nostra sorella televisione...quale il rapporto <strong>del</strong>lenostre famiglie con questoelettrodomestico?I momenti di confronto, acoppie, per gruppi di famigliee tutti insieme, sonostati molto intensi e stimolanti..Non dovevamo raggiungereobiettivi particolari,non abbiamo interpellatoformatori o relatori diprofessione, ci interessavasoprattutto confrontarci, riflettere,discutere, giocare,pregare su questi temi ed èciò che abbiamo cercato difare, preparandoci a casanei mesi precedenti.A differenza dei campi deglianni precedenti, non abbiamoavuto l’opportunitàdi ospitare al campo giovanieducatori che ci aiutasserocoi bambini e pertantoogni famiglia, a turno, eraimpegnata ad organizzareattività per e con i bambini<strong>del</strong>le varie fasce di età.. Lanovità più bella ha riguar<strong>da</strong>toi giovani figli <strong>da</strong>i 14 ai<strong>16</strong> anni, un bel gruppo diuna decina di ragazzi e ragazze(i cosiddetti “draghi”)che si sono lasciaticoinvolgere nell’organizzazione<strong>del</strong>le attività perbimbi più piccoli.Fortunatamente tra le famigliece n’è una moltogiovane, con un recentepassato di educatori scout...Simone ed Anna hanno organizzatoattività specificheper questo gruppo diragazzi, con uscite notturne,gite impegnative e seratead hoc.Come sempre la presenzadi qualche nonno, di unozio, ha arricchito il campofamiglie rendendolo anco-ra più…familiare!Il campo è una tappa importanteper le nostre famiglie,un luogo nel quale conoscercimeglio, condivideretanti aspetti <strong>del</strong>le nostrevite familiari, fareautoironia su noi stessi, suinostri figli, sui nostri pregie sui nostri limiti; un luogonon proprio riposante, perle tante cose <strong>da</strong> fare e per lavoglia di stare insieme anchenelle ore notturne; unospazio, ricavato <strong>da</strong>lle nostreferie, <strong>da</strong> vivere intensamente,riman<strong>da</strong>ndo il riposoal termine <strong>del</strong> campo.Ora il campo è finito, sonofiniti un tempo ed un luogoprivilegiati; si riparte rinnovatinel nostro stare insieme,nella voglia di continuarea incontrarci e con-frontarci nelle attività settimanaliche <strong>da</strong> anni il nostrogruppo di famiglie proponea tutti coloro che hannovoglia di…Venire allaFesta.Domenica 23 settembre inSeminario a Carpi assembleaannuale <strong>del</strong>l’associazioneVenite alla Festa, conil rinnovo <strong>del</strong>le cariche sociali.S.A.M.U.AUTOMAZIONIS.R.L.QUADRI ELETTRICI DI COMANDOE AUTOMAZIONI INDUSTRIALI41012 FOSSOLI DI CARPI (MO) - via O.Pacifico, 9/1Tel. (059)660847 - Fax. (059)660845
15<strong>16</strong> settembre '07In Brasile grande manifestazione di affetto e di soli<strong>da</strong>rietà<strong>del</strong> popolo al suo padre Chicao nel ventesimo anniversario<strong>del</strong>l’attentato che lo ha reso cieco. Il prossimo 20 settembreè previsto il rientro di don Francesco Cavazzuti in ItaliaE’ martire chi vive il VangeloIlPaolo Vivarelliprimo settembre si èsvolta la terzaRomaria dos Martires(pellegrinaggio deimartiri). Il clima è caldo esecco, è stata una prova perdon Francesco che ha resistito<strong>da</strong>lle 15 fino alla chiusuraalle 22. Nei giorni precedentidon Francesco sembravaun leone e nessunoriusciva a tenere il suo passo.Tutte le mattine in chiesaa confessare e a parlare conle persone che ne avevanobisogno; è an<strong>da</strong>to tre voltein carcere a parlare con icarcerati; ha partecipato adiverse trasmissioni radio (ilnon poter vederel’interlocutore gli procura unforte stress). Ha voluto sostenereil corso ai genitori,padrini e madrine per i battezzati<strong>del</strong>la domenica precedente.E’ stato molto severonell’ammonire i presentisul ruolo di educazionedi queste creature e alla fineera abbastanza provato e cosìanche domenica al battesimoche è durato oltre dueore. La Romaria è dedicata aricor<strong>da</strong>re la lotta per la giustiziasociale in queste terre.Questa e’ la terza “Romariadei martiri” la prima fu adieci anni <strong>da</strong>ll’attentato a donFrancesco avvenuto il 27agosto <strong>del</strong> 1987. Lasecon<strong>da</strong> nel 2002 a quindicianni con il tema: “Il sanguedei martiri gri<strong>da</strong> giustizia”.Questa è stata la terzaromaria a vent’anni <strong>da</strong>ll’attentatoche è costato la vistaa don Francesco ed ha avutocome tema: “Vita per il Regnoe la missione in questeterre”. Per la gente padreChicao è considerato il martirevivente; l’altro giorno inun’intervista diceva: “Esseremartire è vivere il vangelo;quando una persona èfe<strong>del</strong>e al progetto di Dio,saldo e con convinzione sidedica alla sua comunità, egliè già un martire”.Nel programma <strong>del</strong>laromaria è stata rievocata attraversouna recita con lagente <strong>del</strong> posto la vita di donFrancesco <strong>da</strong>lle sue primelotte con i “senza-terra” perla conquista di un pezzo diterra; alle intimazioni <strong>del</strong>lapolizia federale perchè smettessedi incitare alla conquistadi questi primari diritti divita; all’accusa di essere uncomunista, sovversivo e rivoluzionario:accuse falseperché altro non era che annuncio<strong>del</strong> vangelo (l’unicolibro che gli fu trovato in unaperquisizione <strong>del</strong>la poliziafederale). Poi è stato rievocatol’attentato, la corsa disperataall’ospe<strong>da</strong>le, il suorientro in Italia, la sua cecitàe ancora la visita <strong>del</strong> vescovodi Goias (Dom TomasBalduino) in Italia che loconvince a ritornare in Brasile.Infine c’è stata la calorosaaccoglienza nella suaparrocchia di Sanclerlandiae Mossamedes con canti erecite di salmi in ringraziamentoper il ritorno <strong>del</strong> loromartire. Il pellegrinaggio èterminato con l’intervento didon Francesco e con la recitadi un suo “salmo <strong>da</strong>l buio”.Tanti applausi e tanto affettohanno circon<strong>da</strong>to padreChicao, una risposta grataper i tanti doni ricevuti inquesti anni.Signore io sono ciecoSignore, io sono cieco.Dammi lo spirito <strong>del</strong>la luceDammi la luce <strong>del</strong>lo Spirito.Signore, quanto è pieno di tristezza il mondoDacci la gioia <strong>del</strong>la risurrezione.Dacci la gioia <strong>del</strong>la vita nuova!Signore, il tuo Amore è speranza.Signore, il tuo Amore è la viaper cercare e incontrare l’Amore,anche nella sofferenza!Signore, è ancora tanto lungo il camminonel quale io devo camminare?E dopo, ci sarà una luce, Signore?Sì, ci sarà una luce!Preghiera per le missioniTutti i martedì in Cattedrale alle ore 18 Santo Rosarioper i nostri missionariCentro Missionario DiocesanoCorso Fanti, 13 - Carpi Tel e fax 059 689525E-mail: ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.itDal MalawiPadre WalterGherri rientrail <strong>16</strong> ottobreCarissimi amici, parenti econfratelli, un saluto <strong>da</strong>lMalawi!Vi invio poche righe perinformarvi che mi sto preparandoa rientrare in Italiaper un breve periodo divacanza e di ripresa di contattocon le mie ‘radici’.Arriverò il <strong>16</strong> ottobre prossimoe rimarrò fino al 15Dicembre, <strong>da</strong>ta in cui rientreròqui in tempo per terminareil mio lavoro e iconti di fine anno oltre all’altromio lavoro pastorale.Il mio ‘campo base’ perquesti due mesi sarà aCarpi, come al solito. Sonomolto grato al VicarioGenerale <strong>del</strong>la Diocesi cheha avuto la bontà e cortesiadi offrirmi una camerain Seminario dove poter‘riposare le mie ossa’ duranteil mio soggiorno inItalia. Cercherò di fareanche qualche giro perpotervi rivedere, se nonproprio tutti e tutte, almenouna buona parte di voi.Non faccio grandi programmi,sopratutto di viaggi,perchè <strong>da</strong> qualche annogià sento che ho bisognodi calma. Vi spiegherò dicosa si tratta. La mia saluteè buona, ma ho bisognodi non strapazzarmi, soprattuttoin viaggi.Ringrazio il Signore di<strong>da</strong>rmi questa possibilità diritornare (anche se per unperiodo più breve <strong>del</strong> solito)in Italia e tra voi. Speroproprio che avremo mododi incontrarci.Nel frattempo andiamoavanti ricor<strong>da</strong>ndoci, soprattuttonella preghiera.Il Signore vi benedica tuttie tutte! Ciao.Con affetto sincero.P. WalterRIFORMARE IL WELFARE A MODENAIl segretario provinciale <strong>del</strong>la Cisl, Francesco Falcone,è intervenuto recentemente sull’in<strong>da</strong>gine <strong>del</strong> Centro diAnalisi Politiche Pubbliche, esprimendo l’auspicio chesia di stimolo al Comune di Modena per chiuderepositivamente con i sin<strong>da</strong>cati il confronto, che va avanti<strong>da</strong> mesi, sui bilanci preventivi e, in particolare, sullaridistribuzione <strong>del</strong>la spesa.Secondo il segretario <strong>del</strong>la Cisl, l’in<strong>da</strong>gine dimostrerebbe,al di là <strong>del</strong>l’accresciuto reddito medio dei modenesi,la necessità di accelerare la trasformazione <strong>del</strong>welfare locale, attualmente più utile ai ricchi che aipoveri e che non aiuta questi ultimi ad uscire <strong>da</strong> unacondizione di inferiorità sociale ed economica. “ Checchéne dica l’assessore Frieri, la stessa ( tassa) addizionaleIrpef ha tolto di più a coloro che hanno meno, <strong>da</strong>to cheil Comune ha rifiutato l’esenzione alle famiglie conreddito fino a 15 mila euro. Per questo chiediamo unaridistribuzione <strong>del</strong>le risorse che riduca le disuguaglianze,di cui sono vittime principalmente le famiglie immigrateo monoreddito, i giovani, chi abita in affitto”. Falconerichiama il concetto di “welfare di comunità”, chemetta al centro non i bisogni individuali, ma quelli <strong>del</strong>lefamiglie. Di fronte ai problemi degli immigrati, occorreinvestire in nidi e scuole d’infanzia perché l’integrazioneeviterà futuri problemi disa<strong>da</strong>ttamento o diRubrica a cura <strong>del</strong>la FederazioneNazionale Pensionati CISLCarpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 0<strong>31</strong>333emarginazione. Per i giovani bisogna superare le forme diprecarietà <strong>del</strong>le forme di lavoro che producono redditibassi e discontinui. A proposito dei pensionati, presuntibenestanti, ricor<strong>da</strong> che non tutti hanno un piccolo patrimoniorisparmiato con sacrificio negli anni e abitano inalloggi di proprietà. “Oltre 32 mila anziani modenesivivono con la minima, cioè con 436 euro il mese e nonriescono ad arrivare a fine mese, non dimenticando che lepensioni perdono potere d’acquisto”. In merito alla casa,Falcone ribadisce la richiesta di una conferenza provincialeche definisca azioni concrete per l’emergenza abitativa<strong>del</strong> territorio.CONTROLLO CALDAIEIn attesa di riaccendere gli impianti di riscal<strong>da</strong>mentocon l’arrivo <strong>del</strong>la brutta stagione, è ilmomento opportuno per pensare alla pulizia ealla manutenzione <strong>del</strong>la cal<strong>da</strong>ia. Questo interventoconsente di risparmiare energia, aumentarela sicurezza degli impianti e diminuire leemissioni di gas tossici che inquinano l’aria. Peruna corretta manutenzione, gli impianti vannocontrollati almeno una volta l’anno, mentre ognidue anni si deve controllare il rendimento dicombustione (i fumi). A compiere questi controllisono abilitate soltanto le ditte riconosciutein possesso dei requisiti di legge. L’elenco deimanutentori presenti nel nostro territorio si puòconsultare presso le Associazioni di categoria oalla Camera di commercio. Oltre alla cal<strong>da</strong>ia,ogni tre anni è opportuno inoltre controllare lacanna fumaria; ogni due anni se si utilizza ilcaminetto a legna. La mancata pulizia può causarela fuoriuscita di ossido di carbonio all’interno<strong>del</strong>l’abitazione, incendio o scoppio <strong>del</strong>la stessacanna fumaria.
<strong>16</strong><strong>16</strong> settembre '07Le ore prima <strong>del</strong>l’AlbaDon Antonio Siena ricor<strong>da</strong> le prime avventureche diedero poi il via alla rinascita <strong>del</strong>loscautismo a Mirandola e poi a CarpiLe chiamo “ore” anche sesono giorni e mesi, quelliestivi, degli anni 1944-1945. Queste ore o giornisono state precedute <strong>da</strong> unperiodo di alcuni anni fin<strong>da</strong>l 1926, quando il fascismosoppresse il movimentoscautistico in tutta Italiaper sostituirlo <strong>da</strong>l movimento“Balilla”. AMirandola quel primo grupposcout fu mobilitato <strong>da</strong>lmartire don FrancescoVenturelli, cappellano <strong>del</strong>Duomo essendo Prevostodon Maletti, grande predicatoreanche nel sociale,negli anni ‘20. Mi rifaccioal titolo di Notizie n. 28<strong>del</strong> 22-Luglio: “100 anni,mille albe scout”. Nonvoglio guastare nulla <strong>del</strong>legrandi celebrazioni <strong>del</strong>centenario, ma voglio scrivereuna pagina di storiaper far conoscere comequasi per caso è risorto loscoutismo a Mirandola, e<strong>da</strong> questa a Carpi, conl’opera intelligente, generosae gioiosa di don NinoLevratti.Luglio 1944, tempo di guerra,tempi pericolosi. Cosavuol dire essere ragazzi inconsci<strong>del</strong> pericolo che potevaabbattersi su di loro edinconscio anche il giovaneSacerdote che scrive questastoria. Nel mirandolesela guerra non era pericolosa.Sebbene in Mirandolafossero presenti un comandotedesco, due Comandiitaliani, non succedevaniente e mai ci ostacolarono.Io e le famiglie eravamotranquilli nell’organizzarele nostre scampagnateSan Giovanni di ConcordiaSagra <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Carmine - 13-18 settembreProgramma religiosoGIOVEDÌ 13 E VENERDÌ 14• ore 20,30 S. MessaSABATO 15• ore 20,30 S. RosarioDOMENICA <strong>16</strong>di gioco con ragazzi <strong>da</strong>i 10ai 15 anni. Prete e ragazziche fare in centro aMirandola nel ristretto cortile<strong>del</strong>la Canonica? Il pallonec’era e anche due ec’era un bel chiasso. Unpomeriggio a giocare inmezzo ai campi di contadiniamici? E si andò moltipomeriggi. Scoprimmo chea S. Martino Carano c’erano<strong>del</strong>le larghe buche piened’acqua di una ex fornacedi mattoni. Divennero ilnostro….mare. Al mare diRimini in quel tempo nessunoancora pensava. Làabbiamo alcune volte perfinofatto cucina con tutto.In Duomo c’era Sagrestano,un ex mirandolese residentea Bologna e sfollatoa Mirandola a causa deibombar<strong>da</strong>menti. Questouomo, <strong>da</strong> ragazzo, fece parte<strong>del</strong> gruppo scout <strong>del</strong>1920, mi suggerì l’idea <strong>del</strong>loscoutismo e mi diedefascicoli che spiegavano ilMovimento. Con alcunigiovani più grandi studiammoquelle idee e cercammodi provare l’effetto. Formammodue squadriglie, e• ore 10,45 S. Messa• ore 17,00 S. Messa e Processione i bimbi sono invitatia portare qualche fioreLUNEDÌ 17• ore 20,30 S. Messa di suffragio defuntiProgramma ricreativoGIOVEDÌ 13• Ore21,15 SAN FRANCESCO (diapositive e commentoa cura di Giuseppe Malaguti)VENERDÌ 14Ore 21,00 Filarmonica cittadina G.DiazziSABATO 15• Ore 20,00 MERCATINO DEL BORGO (artigianatolocale e giochi usati dei bambini)• Ore 20,30 Torneo di CALCETTO su telo saponatoV ITA DELLA C HIESAfacemmo un po’ di attività.Finite le vacanze rimasetutto sospeso. Nell’estate1945, finalmente terminatala guerra, per i ragazziera già Pace, anche se levendette seminavano ancoramorte, dolore, paura, tragli adulti. Era estate un tempoche invitava a cose nuove.Il gruppo giovanile Acidi Mirandola con donRuggero Golinelli, cappellanoin Duomo, organizzòun soggiorno in una spaziosaCanonica in Val diSole. Il mio gruppo <strong>del</strong>l’Oratorioebbe l’idea dian<strong>da</strong>re in vacanza al lagodi Molveno. Per quindicigiorni fu un’avventura continua.Avventuroso il viaggiodi an<strong>da</strong>ta e ritorno conmezzi di trasporto occasionali,per 170 chilometri impiegammodue giorni alviaggio. Non c’erano nétreni né pullman e quandonon c’era un camioncino,c’erano le gambe. Ma piùche la fatica vinse lo spiritod’avventura. Eravamoquattordici <strong>da</strong>i 12 ai 15anni. Ognuno aveva il propriozaino pesante quanto• Ore 21,00 MUSICAL FEVER (a cura <strong>del</strong> GRUPPOLED)- BENSONE per tutti (offerto <strong>da</strong>l Forno Sgarbi)DOMENICA <strong>16</strong>• Ore 15,00 Giochi senza frontiere su telo saponato (perragazzi 10-13 anni) Iscrizioni: tel.0535-54447 (Daniela)• Ore 19,30 Gara di MINI 4WD (macchinine elettriche)• Ore 20,30 Torneo di CALCETTO su telo saponato• Ore 21,00 Musiche e balli LATINO-AMERICANI coni gruppi ONDA LATINA e LATINO SELVAGGIOLUNEDÌ 17• Ore 19,30 I risottai di Vallimpenta e altre <strong>del</strong>izie• Ore 20,30 Torneo di Calcetto su telo saponato• Ore 21,00 Orchestra I GIGOLO’ (liscio)MARTEDÌ 18il ragazzo, contenente tuttol’occorrente per cibarsi inquei giorni, <strong>da</strong>lla farina peril pane <strong>da</strong>l forno, alla minestra<strong>da</strong> cuocere col “ragù”col condimento e salami <strong>da</strong>affettare. Chi era il cuoco?il più presuntuoso a cominciare<strong>da</strong>l Prete. Il nostroalloggio erano alcuni teli<strong>da</strong> tende militari trovate acasa, alzati sulla spiaggia<strong>del</strong> lago. Una sera di pioggiacommosse l’autorità comunaleche ci fece alloggiarein un salone <strong>del</strong>l’asiloe poi in una vecchia locan<strong>da</strong>,quasi gratuita. Però,c’era attorno un panoramastupendo col Gruppodolomitico <strong>del</strong> Brenta e suun altro bel monte trovammomolte stelle alpine!Quando tornammo a casa,in due giorni, ogni ragazzoaveva <strong>da</strong> raccontare le nostreavventure e l’amiciziae la collaborazione per ilbene di tutti. Neppure ungraffio sulla pelle. Ormaiquei ragazzi sono nonni,ma riescono ancora a raccontarequei giorni bellissimi.Dopo quei giorni fuutile cominciare loscoutismo. Infatti in parrocchiatrovammo, tutti,don Nino Levratti e fu l’iniziosenza fine. Infatti tuttala Diocesi è piena di scouts.Evviva l’Avventura.Don Antonio Siena• Ore 19,30 I risottai di Vallimpenta e altre <strong>del</strong>izie• Ore 20,30 Torneo di Calcetto su telo saponato• Ore 21,00 Orchestra MAURIZIO MEDEO (liscio)• Ore 24,00 SPETTACOLO PIROTECNICOTutte le sere, a partire <strong>da</strong> venerdì 14: mitica pesca dibeneficienza, pesca <strong>del</strong>le ochette per i bambini, degustazionedi gnocco fritto D.O.C., mostra “Storia dei carrettieri” acura di G. Malaguti, mostra “Cartoline dei papi” a cura diEmidio Cavazza, esposizione dei quadri surrealisti di GibellinoIscrizioni al torneo di calcetto saponato entro 14 sett. - tel.3388774877 - 348<strong>31</strong>12857 - 053556708Il Serra Club di Carpi riprende l’attivitàI “maestri” di Odoardo“Rispondere alla chiamata di Cristo comeha fatto Pietro, anche se può apparireillogico e assurdo”. Con queste parole,giovedì 6 settembre, durante la SantaMessa, presso la chiesa di S. Croce, ilnostro Vescovo ha esortato tutti i fe<strong>del</strong>iad una più convinta sequela di Gesù.Come Pietro ha detto sì al Maestro anchese sembrava umanamente illogico eassurdo, dopo una notte di fatica, in cuila pesca si era rivelata infruttuosa, ha seguito l’invito diGesù ed ha gettato le reti; <strong>da</strong> quel momento la sua vita siè trasformata. Anche noi dobbiamo fare come Pietro, edobbiamo pregare che molti giovani rispon<strong>da</strong>no alla richiestadi Gesù, dedicando alla sua Chiesa la loro vita, siacome sacerdoti che come religiosi, affinché la sua “vigna”possa essere sempre più fruttuosa e non ca<strong>da</strong> nelle mani dicattivi vignaioli.Con l’incontro di Santa Croce il Serra Club di Carpi haaperto “ufficiosamente” l’attività annuale in quanto cometradizione l’anno sociale si aprirà con il pellegrinaggio alSantuario <strong>del</strong>la Madonna di San Luca a Bologna il prossimo5 ottobre, per invocare nuove vocazioni per la nostraChiesa.In questo primo appuntamento che si è svolto nell’ambito<strong>del</strong>le manifestazioni per l’annuale Sagra <strong>del</strong>la Parrocchiadi S. Croce, è stato consegnato a Mons. Tinti il primonumero di “Appunti per un cammino” la raccolta <strong>del</strong>lesintesi degli incontri che si sono tenuti l’anno scorso.Hanno riguar<strong>da</strong>to le figure <strong>del</strong> Santo Curato d’Ars, DonGiovanni Calabria, Don Lorenzo Milani, il Beato LuigiM. Palazzolo, Don Primo Mazzolari e Padre David MariaTuroldo.Si tratta di sacerdoti e religiosi che, in vario modo, hannosegnato la vita dei cristiani nel mondo ed anche qui aCarpi.Il programma di quest’anno sarà dedicato alla scoperta<strong>del</strong>le figure di Vescovi e Sacerdoti che a vario titolo hannoinfluenzato e gui<strong>da</strong>to la vita <strong>del</strong> S.d.D. Odoardo Focherini:il <strong>16</strong> novembre <strong>2007</strong> Mons. Giovanni Pranzini; il 14dicembre Mons. Carlo De Ferrari; il 1 febbraio 2008Mons. Vigilio Dalla Zuanna; il 7 marzo Don Sisto Campagnoli(ex rettore <strong>del</strong> Seminario); l’11 aprile: una riflessionesu “Odoardo Focherini ed i sacerdoti”.La conclusione <strong>del</strong>l’anno venerdì 6 giugno col pellegrinaggioal Santuario di Ponticelli a S. Marino.Le attività <strong>del</strong> Serra Club di Carpi sono aperte a tutticoloro che ritengono sia importante pregare perché il“Padrone <strong>del</strong>le Messi mandi molti e bravi operai”.Pertanto tutti sono invitati sia a partecipare agli incontri dipreghiera, sia a <strong>da</strong>re la loro adesione al nostro gruppo.Roberto Riccòpresidente Serra Club di CarpiFossoliSagra <strong>del</strong>la Natività <strong>del</strong>la BeataVergine Maria2 - <strong>16</strong> settembreDOMENICA <strong>16</strong>Incontro degliAmici Fossolesi• Ore 10: SantaMessa• Ore 11,15: SantaMessa e Giornatadi preghieraper l’Unitalsi• Ore 12,30: pranzoinsieme (è necessariala prenotazione)
C ULTURA E S PETTACOLI17<strong>16</strong> settembre '07Lezioni magistraliSABATO 15 SETTEMBREModena – Piazza Grande11.30 Zygmunt BaumanDalle credenze all’ideologiaIn viaggio di an<strong>da</strong>ta eritorno?17.00 Gianfranco RavasiChi più sa, più soffre La“vanità” e il valore <strong>del</strong> saperenell’EcclesiasteCarpi10.00 Anthony AppiahChe cos’è l’Occidente?Piazzale Re Astolfo17.30 Umberto GalimbertiDal sapere simbolico alsapere tecnologicoPiazza MartiriSassuolo11.30 Enzo BianchiConoscere se stessi La vitainteriorePiazzale <strong>del</strong>la RosaDOMENICA <strong>16</strong> SETTEMBREModena Piazza Grande11.30 Marc AugéUtopia <strong>del</strong>l’educazione Lacostruzione di uno spazioaperto <strong>del</strong>la conoscenzaPiazza Grande15.30 Salvatore NatoliSi può essere saggi senzaverità? Sapere di sé edenigma <strong>del</strong> mondoCarpi11.30 Emanuele SeverinoLe forme <strong>del</strong> saperePiazza Garibaldi15,30 Vincenzo VitielloMisticismo o mistero <strong>del</strong>laragione?Piazzale Re Astolfowww.festivalfilosofia.itLeone a sorpresaalla Mostra d’ArteCinematografica di VeneziaIl cinema,“finestrasul mondo”Stefano Vecchi, autore <strong>del</strong>le recensioni cinematograficheche appaiono in questa pagina, ha seguito perNotizie la Mostra <strong>del</strong> Cinema di Venezia. Lo ringraziamoper questo contributo e per le prossimecollaborazioni.Stefano VecchiCommentando i premiassegnati all’ultimaMostra di Vene-Czia, un giornalista hadefinito il cinema: “una finestrasul mondo”. E’ conquesta consapevolezza chenei giorni scorsi anche “Notizie”si è aggiunta agli oltretremila accreditati stampaper vedere “in diretta” icandi<strong>da</strong>ti al Leone d’Oro.La Mostra, giunta alla 64^edizione, continua manteneregran parte <strong>del</strong> suo fascino,nonostante il proliferaredi festival econtrofestival in giro per ilmondo. Ha il prestigio <strong>del</strong>lamanifestazione cinematograficapiù antica; le starnon sono mai mancate; laqualità dei film generalmentedi buon livello. Certo, laneonata manifestazione diRoma aumenta la concorrenza,si avverte l’urgenzadi un nuovo palazzo <strong>del</strong> cinema(previsto per il 2010),ma il Concorso rimane pursempre affascinante. I filmci sono, alcuni di buonaqualità e in modo diretto efacilmente fruibile <strong>da</strong> unvasto pubblico, riescono adescrivere la relatà attuale:come il mondo vive, cosapensa, cosa dice.Partiamo <strong>da</strong>lla premiazioneche, come spesso accade,ha fatto discutere: il Leoned’Oro è an<strong>da</strong>to a un filmcinese (Lust, caution), il cuiregista Ang Lee aveva giàricevuto lo stesso premiodue anni fa. Un film dirilievo per le scenografie ela recitazione, ma un pocofreddo e eccessivamentelungo. Ambientato a Shangaidurante l’occupazione giapponesedegli anni ’40, ilpremio ricevuto è parso amolti l’ennesima concessioneal Direttore <strong>del</strong>la Mostra,<strong>da</strong> sempre appassionatodi cinema asiatico.La Coppa Volpi agli attori èan<strong>da</strong>ta a Brad Pitt, interpretedi un film western sullafigura di Jessie James: oltreil pubblico <strong>del</strong>la Mostra, lostesso attore ha comunicatola propria sorpresa nel ricevereil premio. Nessuna sorpresainvece per CateBlanchett, grande interprete<strong>del</strong> menestrello Bob Dylannel film I’m not there sullavita <strong>del</strong> grande cantautoreamericano. Il premio per llaregia è an<strong>da</strong>to all’espertoBrian De Palma, autore diRe<strong>da</strong>cted, un filmdocumentariocoraggioso esperimentale su una vicen<strong>da</strong>che ha vistoprotagonisti alcuni sol<strong>da</strong>tiamericani in Iraq. Da nonperdere l’interpretazione<strong>del</strong>la giovane Hafsia Herzi,premiata come attrice emergentenel film Le graine etle mulet, <strong>del</strong> regista francotunisinoAb<strong>del</strong>latifKechiche, per molti <strong>del</strong>lacritica il migliore film vistoin concorso. Premiospeciale al maestro russoNikita Mikhalkov per il film12 dove, con stupen<strong>da</strong> abilitàdrammatica, <strong>da</strong> voce allarealtà conflittuale tra Russiae Cecenia.Tra i non premiati, vale lapena ricor<strong>da</strong>re il thrillerpsicologico Sleuth diKenneth Branagh, registateatrale che riesce,coadiuvato <strong>da</strong>lla superbaprova dei due unici protagonisti,a <strong>da</strong>re (al di là deicontenuti <strong>del</strong> film) una provadi grande cinema. Il Leonealla carriera è stato assegnatoa Tim Burton, ecletticoartista californiano,poeta visionario che ha sempremesso la fantasia al centrodei suoi film, tra i qualiricordiamo La fabbrica dicioccolato, Edward mani diforbice e La sposa ca<strong>da</strong>vere.Purtroppo il cinema italianoin concorso è uscitomalconcio, con opere onestema senza passione. Megliogli italiani fuori concorso,tra tutti l’ottimaprova <strong>del</strong>l’attore ToniServillo (La ragazza <strong>del</strong>lago) e l’interessante provaregistica di Sabina Guzzanti(Le ragioni <strong>del</strong>l’aragosta).FestivalinternazionaleReligion to<strong>da</strong>yA Ferrara glistudentisceglieranno ivincitori di duepremi specialiSarà una giuria composta<strong>da</strong> 66 ragazzi,provenienti <strong>da</strong> 9 scuolemedie superioriferraresi, a selezionare ivincitori dei due premispeciali “Scuola ereligione” e “Religionee diritti umani”, all’interno<strong>del</strong> Festivalinternazionale di cinemae religione “Religionto<strong>da</strong>y”. Le selezionicominceranno a Ferraragiovedì prossimo (13settembre) e si concluderanno,con la proclamazionedei vincitori, il25 ottobre. Il Festival,nato a Trento come“rassegna cinematograficadedicata al dialogotra le religioni”, giungequest’anno alla decimaedizione, affiancando alprogramma trentino unaserie di iniziative aBolzano, Roma, Milano,Noma<strong>del</strong>fia e,appunto, Ferrara. “Cisono molti ragazzi inricerca, che amano illinguaggio cinematografico”,spiega MarcelloMusacchi, direttore<strong>del</strong>l’Ufficio catechisticodiocesano, che collaboraall’iniziativa assiemealla Commissioneecumenismo e dialogodi Ferrara. Nella scelta<strong>del</strong>le opere in gara,questi giovani trasmetteranno“il loro modo dipercepire la realtà e laloro speranza per unmondo dove, oltre acomunicare velocemente,ci si possa comprendere”.APPUNTAMENTIEVENTICastello dei ragazzi – Carpi – sabato 15 e domenica <strong>16</strong> settembre ore <strong>16</strong>-19Colla, arnesi e fantasia – Laboratorio per bambini <strong>da</strong> 4 a 7 anniGli arnesi dei mestieri sono precisi, ognuno con una sua funzione ben determinata, ma conun tocco di magia possiamo farli diventare molto di più. E se la molla <strong>del</strong>l’orologiaioprendessevita? E se il metro <strong>del</strong>la sarta diventasse tutto d’un tratto un buffo animale? Saprestiriconoscerli? Un gioco in cui fantasia e creatività vanno a braccetto con la quotidianità deimestieri e dei loro strumenti. Info: Castello dei ragazzi, tel 059 649888,castellodeiragazzi@carpidiem.it, www.castellodeiragazzi.it.A.C.E.G.CINEMA TEATRO EDENVia Santa Chiara 22 - 41012 CARPITelefono 059/650571EVENTIDomenica <strong>16</strong> settembre, ore 9.00/18.00 Pista di Atletica D. Pietri, Via Nuova Ponente,Meeting Giovanile di Atletica Leggera, Fase Regionale agonistica a cura <strong>del</strong>la S.G. La Patria1879 in collaborazione con l’Assessorato Sport e Benessere <strong>del</strong> Comune di Carpi, perinformazioni tel. 059/644070.SPETTACOLOMirandola, centro storico, sabato 15 settembre <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 24Kermesse di tutte le Associazione di Volontariato mirandolesi con intrattenimenti, spettacoli,dimostrazioni, tornei, spazio per ragazzi con costruzioni fantastiche, giochi di magia,proiezioni di diapositive, dimostrazioni di pronto intervento e tanto altro ancora. Previstaanche l’elezione di “Miss Volontariato”. In collaborazione con il Centro di Servizio per ilVolontariato, il patrocinio <strong>del</strong> Comune e il contributo di Bcc e Pam. Info: 0535 61<strong>16</strong>26 o suwww.volontariatomirandola.itDa venerdì 24 settembreLA RAGAZZA DEL LAGOVen. e Sab.: ore 20,30 - 22,30Domenica e festivi:Ore <strong>16</strong>,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30Lun.: ore 21,00 (ingresso ridotto)Feriali riduz. AGIS
A GENDACURIA VESCOVILELa curia diocesana è composta<strong>da</strong> persone e uffici che<strong>da</strong> vicino collaborano con ilVescovo nel suo ufficio pastorale.Accanto a quelli giàindicati con sede esterna,sono presenti i seguenti uffici:beni culturali, catechistico,liturgico, per la pastoralesociale e <strong>del</strong> lavoro, perla pastorale familiare, per lapastorale <strong>del</strong>la salute, per lapastorale scolastica e insegnamento<strong>del</strong>la religione cattolica,per il tempo libero,turismo e sport.Sedi: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 -Carpi. Tel 059 686048.UFFICIO PELLEGRINAGGIOrganizza e coordina i pellegrinaggiodiocesani; disponibiliin sede diverse pubblicazionisui luoghi di pellegrinaggio.Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12.E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it .UFFICIO MISSIONARIOTiene i contatti con tutti imissionari <strong>del</strong>la Diocesi neidiversi Paesi <strong>del</strong> mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30e il martedì <strong>da</strong>lle 15 alle 18. Tel e fax 059689525. E-mail:ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it .ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUSLegata all’attività <strong>del</strong> CentroMissionario diocesano, èun servizio in più a favoredei missionari <strong>del</strong>la Diocesidi Carpi per offrire possibilitàaggiuntive di intervento.Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059689525. e-mail: solmissionaria@tiscali.itASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONINata nell’ambito <strong>del</strong> CentroMissionario per favorire lapreparazione e l’invio di volontaripresso le missioni neipaesi in via di sviluppo. Promuoveiniziative atte a finanziarei progetti che verrannorealizzati.Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 3402482552 e Fax 059 689525. e-mail:vol.mission@tiscali.itSPES – SERVIZI PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi impegna nella promozionedei diritti <strong>del</strong>l’infanzia e<strong>del</strong>l’adolescenza e nell’innovazionee sperimentazionedi servizi socio-educativi(doposcuola, sostegno ai disturbispecifici <strong>del</strong>l’apprendimento,campi gioco estivi,formazione degli educatori distra<strong>da</strong> e dei centri di aggregazione).Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUSAssociazione costituitasi inoccasione <strong>del</strong> 25° anniversariodi ordinazione sacerdotaledi monsignor GildoManicardi, per sostenere giovani<strong>del</strong>la Diocesi di Carpiche scelgano di studiare teologiadopo le superiori.Sede: c.so Fanti, 89–Carpi. Tel/fax. 059/685210.18 <strong>16</strong> settembre '07 GIOVEDÌ 13GIOVEDÌ 20CONVEGNO PASTORALEDIOCESANO• Carpi, Seminario ore 9,30: incontroper i sacerdotiVENERDÌ 14INCONTRI• Santa Croce di Carpi – Villa Chiericiore 18,30: per tutta la re<strong>da</strong>zione eamministrazione di Notizie, recita <strong>del</strong>Vespro, incontro con monsignor TintiVENERDÌ 21e cena insieme.SABATO 15CONVEGNO PASTORALEDIOCESANO• Carpi, Istituto Nazareno, via Peruzzi44 ore 9,30: incontro per tutta la Diocesi.Intervengono mons. GildoManicardi su “Beati gli afflitti, beati imisericordiosi” e mons. Elio Tinti, perpresentare le nuove linee pastorali.DOMENICA <strong>16</strong>SABATO 22CONVEGNO PASTORALEDIOCESANO• Carpi, Cattedrale ore 18: Celebrazioneeucaristica presieduta <strong>da</strong>l Vescovoe partecipata <strong>da</strong>i presbiteri, diaconi ereligiosi, <strong>da</strong>lle comunità parrocchiali,aggregazioni e movimenti ecclesiali –Nel 7° anniversario <strong>del</strong>l’ordinazioneepiscopale di mons. Tinti e nell’apertura<strong>del</strong>le celebrazioni <strong>del</strong> 50° anni-DOMENICA 23versario <strong>del</strong>la morte di Mamma NinaCarpi, Cattedrale ore 21: concerto inonore di Mamma NinaChiesa <strong>del</strong>l’Adorazionedi CarpiSabato15 SettembreFesta liturgicadi Maria VerginePREGHIERADEL SANTOAddolorataPADREBENEDETTO XVIELLA SANTA CASADEL SANTUARIODI LORETOOgni anno facciamo memoriadi Maria Vergine Addolorata. IlPapa ci invita a “rivivere il momentodecisivo <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>lasalvezza venerando la Madreassociata alla passione <strong>del</strong> Figlio,unita a Lui innalzato sullaCroce”.Questo il programma <strong>del</strong>la festa:• ore 9,40 Lodi• ore 10,00 Santa Messa –celebra don NardinoBurzacchini. Segue l’AdorazioneEucaristica –personale• ore 11,45 Ora Media• ore 15,30 AdorazioneEucaristica-personale• ore 17,00 Rosario <strong>del</strong>l’addolorata– vespri• ore 18,00 ConcelebrazioneEucaristica presieduta <strong>da</strong>S.E. Mons. Elio TintiRimaniamo con Maria vicinoa Gesù e vi attendiamoCATECHISTI EDEDUCATORI• Carpi, Sant’Ignazio ore 21: incontrodi formazione su “Il catechista di frontealle sfide e alla cultura <strong>del</strong>l’oggi:identità e spiritualità”. Relatore: donRoberto Vecchi, direttore Uff. catechisticodiocesano. Laboratori a cura<strong>del</strong>la Commissione Iniziazione Cristiana<strong>del</strong>l’AcrINCONTRI• Carpi, Aula magna Liceo Fanti ore15,30-18: “Educare oggi”, convegnoaperto al mondo <strong>del</strong>la scuola e <strong>del</strong>l’educazione.Con Brunetto Salvarani,docente Facoltà teologica EmiliaRomagna e Lucrezia Pedinali, docentee pe<strong>da</strong>gogista, Università Cattolicadi Brescia.S. Croce, Villa Chierici ore 21: Consigliopastorale diocesanoAZIONE CATTOLICA• Bardolino (VR): due giorni di formazioneunitaria per responsabili adulti,giovani, animatori giovanissimi ededucatori Acr. Interverrà MirkoCampoli, responsabile nazionale Acr.Fino a domenica 23GIORNATA DIOCESANAPER LA SCUOLAMaria, Madre <strong>del</strong> sì, tu hai ascoltato Gesùe conosci il timbro <strong>del</strong>la sua voce e il battito <strong>del</strong> suo cuore.Stella <strong>del</strong> mattino, parlaci di Luie raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via <strong>del</strong>lafede.Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,la tua docilità, il tuo silenzio che ascoltae fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza <strong>del</strong>la nostrafedebrilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,come Tu hai fatto visitando Elisabettache nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono <strong>del</strong>lavita.Maria, Vergine <strong>del</strong> Magnificat,aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,a fare solo quello che Gesù dirà.Maria, poni il tuo sguardo sull’Agorà dei giovani,perché sia il terreno fecondo <strong>del</strong>la Chiesa italiana.Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noie ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.Maria, Madonna di Loreto, porta <strong>del</strong> cielo,aiutaci a levare in alto lo sguardo.Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.Annunciare a tutti il Suo amore.BENEDICTUS PP. XVINel 2º anniversario <strong>del</strong>la dipartita al cieloMONSIGNORGIUSEPPE TASSIMemoria viva e grata, costante presenzaaccogliente e gioiosa<strong>da</strong>lla comunione dei santi.I familiari lo ricor<strong>da</strong>no con affettoe riconoscenza.Santa Messa di suffragiopresieduta <strong>da</strong> S.E. Mons. VescovoGiovedì 13 settembre <strong>2007</strong>, Cattedrale ore 18,30UFFICIO DIOCESANO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi propone come punto diriferimento, coordinamentodi sostegno di iniziative e diformazione e aggiornamentorivolte a chi opera nellascuola e nel mondo <strong>del</strong>l’educazione.Tiene i contatti conle comunità parrocchiali conle scuole e con il territorio.Sede: C.so Fanti 13 – Carpi Tel 059686048 –fax 0596326530 - Orario: lunedì 9-11;venerdì 10-12 (o per appuntamenti)UNITALSIUnione Italiana TrasportoAmmalati a Lourdes eSantuari internazionaliAccanto all’organizzazionedi pellegrinaggi ai santuariitaliani ed esteri, visono numerose proposte diincontro con gli ammalati.Sede di Carpi: via San Bernardino <strong>da</strong> Siena,14 - 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059640590. Orario: martedì - giovedì 17.30-19.Sede di Mirandola: c/o Parrocchia <strong>del</strong>Duomo, via don Minzoni 3, 41037 Mirandola(MO), Tel: 0535 21018 – Fax: 0535 27330.Orario: ogni sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12.AGAPE DI MAMMA NINACasa di accoglienza femminilesecondo il carisma <strong>del</strong>lavenerabile Mamma NinaSaltini. Gestita anche conl’aiuto di volontari.Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059641015 – Fax 059 622<strong>31</strong>81.COOPERATIVA SOCIALE NAZARENONasce nel Novembre 1990in Carpi con lo scopo di accogliere,valorizzare ed aiutarepersone con disabilità edisturbo mentale.Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mail segreteria: ivonne.brianti@nazarenocoopsociale.it,sito internet: www.nazarenocoopsociale.it/Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di CarpiDirettore responsabile: Luigi LammaRe<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area cronacacultura e società); Benedetta Bellocchio (area vita ecclesiale);Daniele Fran<strong>da</strong>; Virginia Panzani (area Mirandola – Concordia);Saverio Catellani; Corrado Corradi; Luca VerriniCollaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola Catellani,Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe Levoni, MariaLuisa Luppi, don Carlo Malavasi, Laura Michelini, SilviaPignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri, AlbertoRustichelli, Ornella TibastiFotografia: Paolo Santini - Art Director Claudio VarettoGRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.Re<strong>da</strong>zione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi(a fianco <strong>del</strong>la Cattedrale)tel. 059/687068 - fax 059/630238Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-MERITO 100,00 (i.i)Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P. n.15517410 intestato a Notizie, Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi -Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - AutorizzazioneProt. DCSP/1/1/5681/102/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90. Notizie fruisce deicontributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.itAmministrazione:amministrazione@notiziecarpi.itAi sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti deidestinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong>enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.ASSOCIATO ALL'USPIUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISCFEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI
A GENDA19<strong>16</strong> settembre '07ORARIO SS. MESSEZona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatoridi Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospe<strong>da</strong>leFestive• 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori diSangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco– Ospe<strong>da</strong>leZona Pastorale 2Prima messa festiva• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus DominiFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,PanzanoZona Pastorale 3Prima messa festiva• 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. MarinoPonticelli, Fossoli • 20,30: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S.Giuseppe A.Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 18,00: Novi di Modena,Rolo (<strong>da</strong>lla 2ª domenica di settembre)Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,30: Mirandola S. Francesco • 18,00: Civi<strong>da</strong>le •19,00: Mirandola Duomo, Mortizzuolo • 20,30: S. GiacomoRoncoleFestive• 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,30: Mortizzuolo, S. GiacomoRoncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola S.Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco• 18,30: Mirandola DuomoZona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •20,00: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concordia• 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:Fossa • 11,30: S. Possidonio, ConcordiaZona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.Martino Spino, Quarantoli • 11,15: TramuschioIn grigio gli orari modificati <strong>da</strong>ll'elenco pubblicato in precedenza.Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.Donaci, Padre, la gioia <strong>del</strong> perdonoDomenica <strong>16</strong> settembreEs 32, 7-11. 13-14; Sal 50; 1 Tm 1, 12-17; Lc 15, 1-32XXIv <strong>del</strong> T.O. - Anno C – IV sett. SalterioDal vangelo secondo LucaIn quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una,non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, sela mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perchého trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito,che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione […].Venerdì 21 settembreSAN MATTEO, APOSTOLO ED EVANGELISTA, (Sec. I) – FestaMatteo, chiamato anche Levi, viveva a Cafarnao ed era pubblicano, cioéesattore <strong>del</strong>le tasse. Seguì Gesù con grande entusiasmo, come ricor<strong>da</strong> San Luca,liberandosi dei beni terreni. Ed é Matteo che nel suo vangelo riporta le paroleGesù: “Quando tu <strong>da</strong>i elemosina, non deve sapere la tua sinistra quello che fala destra, affinché la tua elemosina rimanga nel segreto...”. Dopo la Pentecostee gli scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei, per supplire, come dice Eusebio, allasua assenza quando si recò presso altre genti. Il suo vangelo vuole prima di tuttodimostrare che Gesù e il Messia che realizza le promesse <strong>del</strong>l’ Antico Testamento,ed é caratterizzato <strong>da</strong>l 5 importanti discorsi di Gesù sul regno di Dio. Probabilmente la sua morte funaturale, anche se fonti poco attendibili lo voglio non martire di Etiopia.GIOVEDI’ 13AGENDA <strong>del</strong> VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707• ore 9,30: Carpi, Seminario Vescovile: Convegno PastoraleDiocesano di inizio anno: incontro con il Clero• ore 18,30: Carpi, Cattedrale: S.Messa nel 2° anniversario<strong>del</strong>la morte di Mons. Giuseppe TassiVENERDI’ 14• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori <strong>del</strong>la Curiae i Sacerdoti• ore 17: Carpi, Villa Chierici: incontro con la re<strong>da</strong>zione diNotizie• ore 18,30: Vespri e incontro con la Cooperativa diNotizieSABATO 15• ore 9,30: Carpi: Istituto Nazareno: Convegno PastoraleDiocesano di inizio anno. Incontro dei religiosi e deglioperatori pastorali diocesani e parrocchiali• ore 18: Carpi, Chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione: S.Messa nellafesta <strong>del</strong>la Beata Vergine Addolorata• ore 21: S.Martino Carano: S.Messa per un gruppo dipersoneDOMENICA <strong>16</strong>• ore 15,30: Carpi, Monastero Clarisse Cappuccine: Incontrocon le religiose <strong>del</strong>la Diocesi• ore 18: Carpi, Cattedrale: S.Messa concelebrata perl’inizio nuovo anno pastorale, per il 7° anniversario diOrdinazione Episcopale e ingresso in Diocesi <strong>del</strong> Vescovoe per l’inizio <strong>del</strong>le celebrazioni nel 50° <strong>del</strong>la morte diMamma NinaLUNEDI’ 17• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i Collaboratori <strong>del</strong>la curiae i SacerdotiMARTEDI’ 18• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze privateMERCOLEDI’ 19• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessioneGIOVEDI’ 20• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze private• ore 21: Quartirolo: presiede il Corso per fi<strong>da</strong>nzatiVENERDI’ 21• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori <strong>del</strong>la Curiae i Sacerdoti• ore 15,30: Carpi, Aula Magna Liceo Fanti: Partecipa alConvegno su “Educare oggi” organizzato <strong>da</strong>ll’UfficioDiocesano per la Scuola e l’Educazione• ore 21: Carpi, Seminario Vescovile: presiede il ConsiglioPastorale DiocesanoSABATO 22• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze privateDOMENICA 23• ore 9,30: Rolo: S.Messa per il 20° anniversario <strong>del</strong>laScuola Materna e incontro con i genitori e Maestre• ore 17: Carpi, Ospe<strong>da</strong>le Ramazzini: S.Messa nell’anniversario<strong>del</strong>la morte di P.Pio e processione con la statua<strong>del</strong> Santo alla Chiesa di S.NicolòFrequenza per la diocesi FM 90,2Il quotidianodei cattoliciLa Tv <strong>del</strong>l’incontroDigitale terrestre - Canale 818 Sky - “E’ TV” Bologna