Dicembre 2005 Presentazione Liceo Scientifico A. Volta - Agenda 21
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Principi di Sviluppo sostenibileProcessi di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Localenelle scuole medie superiori della ValdelsaA cura del:Gruppo di Coordinamento <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> ValdelsaGruppo di Coordinamento <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Terre di Siena
L’AmbientePer molti l’ambiente fa venire in mente un parco pubblico, unruscello di montagna, la raccolta differenziata..…ovvero evoca lapercezione di una bella cornice dentro la quale si muovono ifattori fondamentali dello sviluppo economico.Nella storia l’ambiente ha avuto un ruolo marginale soprattuttonegli ultimi secoli quando si è scelto di localizzare le attivitàproduttive in aree con pochi ostacoli naturali.…ma l’ambiente che noi viviamo qui ed ora è il frutto dei diversimodi attraverso i quali le generazioniche ci hanno preceduto si sono poste in relazione con esso:coltivandolo, trasformandolo, danneggiandolo o contribuendo allasua riproduzione.
L’ambiente e il concetto di SviluppoSostenibile (1)L’ambiente dipende da un processo culturale checoinvolge fattori sociali, economici e istituzionaliche sono strettamente connessi con i caratteri“naturali” dell’ambiente.AmbienteEfficienza economicaEquità e coesione socialeSviluppo Sostenibile
I tre pilastri dello Sv. . Sostenibile:AmbienteNegli ultimi anni si è preso coscienza dei limiti, che da sempre,l’ambiente ha imposto all’uomo.Quali sono questi vincoli?• Le risorse naturali sono rinnovabili e non rinnovabili• Le risorse rinnovabili se pur non esauribili hanno dei tempi dirigenerazione che devono essere rispettati (si pensi alla pesca)• L’alterazione delle qualità fisiche e chimiche delle risorsenaturali provoca alterazioni che perdurano nel tempo e chenecessitano di lunghi tempi di recupero.
I tre pilastri dello Sv. . Sostenibile:EconomiaLa crescita e lo sviluppo economico dipendonocrucialmente dalla disponibilità delle risorse naturaliche garantiscono un reddito e un lavoro duraturo.Il modello di sviluppo economico deve includere comefattore produttivo l’ambiente il quale deve esserevalorizzato, tutelato e usato con efficienza.
I tre pilastri dello Sv. . Sostenibile:SocietàIl patrimonio naturale, inteso come l’insieme delle risorse naturalima e delle risorse artistiche e culturali del presente territorio, ci èstato donato dalle generazioni precedenti.O meglio il patrimonio naturale che stiamo utilizzando lo abbiamopreso in prestito dalle generazioni future.Necessità di garantire distribuzione equa delle risorse naturali siatra le presenti generazioni (modelli nord/sud) che tra quellefuture così da garantire a tutti uno stesso livello di benessere equalità ambientale.
Definizioni di SS (1)Rapporto Brundtland - World Commission on Environmentand Development, 1987Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfabisogni delle popolazioni attuali senza compromettere lacapacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogniDichiarazione di Rio 1992Gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni relativeallo sviluppo sostenibile: essi hanno diritto ad una vita sana eproduttiva in armonia con la natura.
Definizioni di SS (2)World Bank. World Development Report, 1992Sviluppo sostenibile significa attivare politiche di sviluppo e ambientalibasate sulla comparazione fra i costi e benefici e su attente analisieconomiche, con lo scopo di rafforzare la protezione ambientale eaumentare i livelli sostenibili di benessere.World Conservation Union, Programma ONU per l'Ambiente, WorldWildlife Fund for Nature, 1991Lo sviluppo sostenibile è migliorare la qualità della vita degli esseriviventi senza compromettere la capacità di carico degli ecosistemi.
Definizioni di SS (3)Sviluppo sostenibile e capacità di carico Carryingcapacity and sustainable developmentICLEI, 1994Per sviluppo durevole e sostenibile si intende unosviluppo che consenta di fornire servizi ambientali,sociali ed economici a tutti gli abitanti di unacomunità senza minacciare l’operatività dei sisteminaturale, edificato e sociale da cui dipende lafornitura di tali servizi.
Il concetto di Sviluppo Sostenibile• Un’azione, una comunità sono sostenibiliquando mantengono o favorisconol’equilibrio tra le esigenze economiche,sociali e naturali, ovvero quando produconoricchezza economica, qualità dell’ambientenaturale e sociale…….
Riflettiamo su…• le implicazioni che le attività umane hannosull’ambiente e sulle risorse vitalidell’umanità.• Come la nostra “impronta ecologica” incidesul mondo significa fare un altro passoverso una trasformazione della società edegli stili di vita in senso equo e solidale.
Lo sviluppo sostenibile e Ilprocesso di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>• Il processo di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> ha l’obiettivo dimigliorare il livello di sostenibilità di unacomunità locale.Attuale livello di sostenibilità territoriale (comunale o circondariale)Un futuro livello di sostenibilità territoriale migliore
Quali enti si occupano di svilupposostenibileWorld Conservation Union nel 1980 pianifica una “StrategiaMondiale per la Conservazione” (World Conservation Union –un’organizzazione costituita da autorità governative dei diversi paesi e da tanteorganizzazioni non governative -)ONU (Organizzazione Nazioni Unite Commissione per loSviluppo Sostenibile)UE (Unione europea)Governi Nazionali (es. in Italia Strategie ambientali definitedal Ministro dell’Ambiente)Regioni (con Piano Regionale di Azione Ambientale)ProvinceComuniAssociazioni (WWF, Legambiente, ecc.)
Dal globale al localePianificazione di AzioneRegionalePianificazione Locale<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Terre di SienaStrategie di AzioniNazionaliVI Programmadi Azione UEAccordi internazionali
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: carta di identità (1)• Luogo di nascita: Rio de Janeiro• Data di nascita: 1992• Segni particolari: è un processo di pianificazionepartecipata di lungo periodo, con il quale unacomunità definisce e traduce in azioni concretepolitiche di sostenibilità. Si lavora in modoconcertato per realizzare un: PIANO D’AZIONESOSTENIBILE CONDIVISOChi realizza una AG<strong>21</strong>? Province, Comuni, C. Montane
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: carta di identità (2)Documenti internazionali•1992 Il Programma di azione delle Nazioni unite•1994 Carta di Aalborg- Campagna delle CittàEuropee Sostenibili,•1996 Piano di Lisbona,•1999 Carta di Ferrara•2004 Carta di Aalborg + 10
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: caratteristiche• L’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Locale è in genere uno strumentodifficilmente codificabile, considerata la diversanatura dei problemi affrontati e le differenti prioritàche contraddistinguono le autorità locali nella lorodistribuzione territoriale.• Non esistono regole fisse, ma esistono requisitiminimi e alcune componenti chiave per poterdefinire l’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Locale
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: la struttura minimaCONOSCENZAPARTECIPAZIONECONDIVISIONEAZIONE
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: la conoscenza• Il processo di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> inizia con un impegnoufficiale dell'amministrazione locale che siimpegna a realizzare un Piano di Azione• La prima vera tappa del processo di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> sibasa sulla conoscenza e il confronto sui principidello sviluppo sostenibile e sull’analisi ambientaledel territorio comunale con tutta la cittadinanza• Ogni <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> adotta le strategie più adeguateper diffondere la conoscenza e per analizzare lostato dell’ambiente
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: la partecipazione• La partecipazione di tutti gli attori locali(stakeholders) è uno dei requisiti fondamentalidello sviluppo sostenibile• Chi sono gli attori locali?Associazioni di CategoriaImpreseCommercioAssociazioni varieScuolaCittadini, i giovaniASL, ARPAAziende di gestione serviziCooperativeUniversità, Centri ricerca
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: la condivisioneRiferendosi a degli obiettivi di sviluppo (es.miglioramento mobilità, integrazione sociale, ecc)specifici per la comunità locale gli attori locali, gliamministratori e la collettività condividono unavision futura di sviluppo. Ovvero, ipotizzano econdividono possibili azioni di sviluppo checonducono al miglioramento costante degli obiettivipreposti.
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: l’azioneDati gli obiettivi della comunità locale sidefinisce una possibile strategia d’azione esi individuano le responsabilità e le fontifinanziarie necessarie per realizzarla.
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: il percorso• <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> è un percorso circolare costituito da tappe, loschema concettuale che dovrebbe essere seguito è:Pianificazione – Attuazione - Controllo - RevisioneOrganizzazionedel processoComunicazioneFormazioneInformazioneMisura del livello di sostenibilitàCoinvolgimento degli attori locali:Forum, Focus group, incontri variPiano di Azione SostenibileMonitoraggio e verifica del Piano
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: schema di realizzazionedel processoLa ruota di DemingARiesame da partedei FORUMControlli edazioni correttiveCDMiglioramentocontinuoAttuazione efunzionamentoDefinizione diuna visione comunePPianificazione concertataP= PlanD= DoC= Check ChekA= Act
Che cosa ha di particolare l’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>?L’AGENDA <strong>21</strong> LOCALE è SPECIALE PER I SEGUENTI MOTIVI• viene adottata su mandato delle Nazioni Unite e gli Entilocali in tutto il mondo sono impegnati in questo processo;• riconosce il ruolo chiave degli Enti locali nelperseguimento della sostenibilità;• mette in risalto la responsabilità globale di ciascuno, siaattraverso la riduzione del proprio impatto ambientale e deipropri effetti sulle comunità più lontane che condividendoidee ed esperienze con altri;• chiama alla partecipazione tutti i settori della comunitàlocale e rafforza la democrazia locale;• è molto più di un “piano verde” perché riguardal’integrazione degli aspetti ambientali, sociali, economici eculturali nonché la qualità della vita della popolazionelocale.
I processi di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> in Italia (1)Nel 2002 Focus Lab e il coordinamento nazionale delle Agende <strong>21</strong>realizzano un sondaggio per su 513 Enti che avevano aderito allaCarta di Aalborg e alla Campagna Europea Città Sostenibili .Confronto Italia/Europa1600140012001000800600400200015<strong>21</strong>1350880627383446482 51327 37 51 1051997 1998 1999 2000 2001 2002EuropaItalia
I processi di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> in Italia (2)• Localizzazione gerografica degli enti attivi neiprocessi di <strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>706050403020100Lombardia58 60Emilia-RomagnaPuglia45Sicilia35Toscana44Sardegna23 <strong>21</strong>1713.2LazioCampaniaAltre in media
MATERIALE PER IL IIINCONTRO
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: gli obiettiviL’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> locale mira allo svilupposostenibile di una comunità attraverso ilraggiungimento di vari obiettivi.Tali obiettivi variano da comunità a comunitàma sono stati sinteticamente riassunti negliimpegni di Aalborg 2004 che haelencato10 possibili impegni che lecomunità possono accollarsi per garantireuno sviluppo locale sostenibile
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: gli Aalborg Commitments1 Governance2 Gestione Urbana per la Sostenibilità3 Risorse Naturali Comuni4 Consumo Responsabile e Stili di Vita5 Pianificazione e Progettazione Urbana6 Migliore Mobilità, Meno Traffico7 Azione Locale per la Salute8 Economia Locale Sostenibile9 Equità e Giustizia Sociale10 Da Locale a Globale
1) GovernanceCi impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionalitramite una migliore democrazia partecipata.Lavoreremo per:• sviluppare la nostra visione comune di lungo termine per unacittà sostenibile.• incrementare la partecipazione e la capacità di svilupposostenibile nelle comunità locali e nelle amministrazionicomunali.• invitare tutti i settori della società locale a partecipareattivamente ai processi decisionali.• rendere le nostre decisioni chiare, motivate e trasparenti.• cooperare concretamente con i confinanti, le altre città e lealtre sfere di governo.
3) Risorse naturali (1)Ci impegniamo ad assumerci la piena responsabilità per laprotezione, la conservazione e la disponibilità per tutti dellerisorse naturaliLavoreremo per:• ridurre il consumo di energia primaria e incrementare la quotadelle energie rinnovabili e pulite.• migliorare la qualità dell’acqua e utilizzarla in modo piùefficiente.• promuovere e incrementare la biodiversità, mantenendo almeglio ed estendendo riserve naturali e spazi verdi.• migliorare la qualità del suolo, preservare i terreniecologicamente produttivi e promuovere l’agricoltura e laforestazione sostenibile.• migliorare la qualità dell’aria.
3) Risorse naturali (2): targetsRidurre il consumo di energia primaria e incrementarela quota delle energie rinnovabili e pulite• aumentare la quota di elettricità eriscaldamento/raffreddamento che deriva da risorserinnovabili (si raccomanda il 12% dal 2010)• raddoppiare la quota totale di cogenerazioneMigliorare la qualità dell’acqua e uso più efficiente•Ridurre il consumo pro-capite di acqua•Ridurre la quantità di acqua di falda pompata in superficie
3) Risorse naturali (3): targetsMigliorare la qualità del suolo, preservareecologicamente i terreni produttivi•Incrementare l’ammontare di aree bonificate o meglio laconversione di aree precedentemente contaminate•Ridurre la proprozione di terreni erosiMigliorare la qualità dell’ariaRidurre le emissioni di•PM10 ovvero polveri sottili emesse dai veicoli•Anidride carbonica e solforosa•BenzenePromuovere e incrementare la biodiversità, mantenendo edestendendo le riserve naturali e gli spazi verdi•Incrementare la proporzione di aree verdi per abitante•Incrementare la percentuale di persone che vivono distanti300 metri dal verde pubblico
4) Consumo responsabile e stili di vitaCi impegniamo ad adottare e a incentivare un usoprudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando unconsumo e una produzione sostenibili.Lavoreremo per:• prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e incrementare ilriuso e il riciclaggio.• gestire e trattare i rifiuti secondo i migliori standard.• evitare i consumi superflui e migliorare l’efficienzaenergetica.• ricorrere a procedure di appalto sostenibili.• promuovere attivamente una produzione e un consumosostenibili, con particolare riferimento a prodotti eco-certificatie del commercio equo e solidale
5) Pianificazione e progettazione urbanaCi impegniamo a svolgere un ruolo strategico nella pianificazionee progettazione urbana, affrontando problematiche ambientali,sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti.Lavoreremo per:• rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate.• prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbaneappropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizioesistente.• assicurare una miscela di destinazioni d’uso, con un buon equilibrio diuffici, abitazioni e servizi, dando priorità all’uso residenziale nei centri città.• garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonioculturale urbano.• applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili,promuovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità.
6) Migliore mobilità, meno trafficoRiconosciamo l’interdipedenza di trasporti, salute eambiente e ci impegniamo a promuovere scelte di mobilitàsostenibili.Lavoreremo per:• ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato epromuovere alternative valide e accessibili.• incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzipubblici, a piedi o in bicicletta.• promuovere il passaggio a veicoli con basse emissioni discarico.• sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile.• ridurre l’impatto del trasporto sull’ambiente e la salutepubblica.
8) Economia Locale SostenibileCi impegniamo a creare e ad assicurare una vivace economialocale, che promuova l’occupazione senza danneggiarel’ambiente.Lavoreremo per:• adottare misure per stimolare e incentivare l’occupazione locale elo sviluppo di nuove attività.• cooperare con le attività commerciali locali per promuovere eimplementare buone prassi aziendali.• sviluppare e implementare principi di sostenibilità per lalocalizzazione delle aziende.• incoraggiare la commercializzazione dei prodotti locali e regionalidi alta qualità.• promuovere un turismo locale sostenibile
L’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Terre di Siena: il percorsoAttivazione del Processodi AG<strong>21</strong> Terre di SienaIndividuazione ecoinvolgimento delpubblico e dei partnerAdesione ad accordi e network internaz.Costituzione del Gruppo di CoordinamentoIniziative di sensibilizzazione e promozioneImpegni formali dell’AmministrazioneCoinvolgimento dei settori interniCostituzione del Gruppo tecnico internoCoinvolgimento delle Amministrazioni Localie loro adesione al processoImplementazione delquadro diagnostico e delSistema di GestioneAmbientaledell’Amministrazione edel suo TerritorioRapporto sullo stato dell’AmbienteValutazione delle politicheAudit della struttura e della gestione
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: il Forum (1)Il Forum avvia un processo di consultazioneperiodica della comunità locale allo scopo diindividuarne i bisogni e gli obiettivi da realizzare, perdefinire le risorse che ogni parte può mettere in gioco eindividuare e gestire i potenziali conflitti trainteressi diversi.Il Forum può costituire gruppi di lavoro tematici, chehanno il compito di svolgere un lavoro di analisi,elaborare proposte su temi specifici ed stilare obiettivi dimiglioramento specifici.
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: il Forum (2)Il metodo prevede da prima la definizione di una Visionecomplessiva e generale di come ci si prospetta il futurodella realtà locale percorrendo la strada dellasostenibilità. Quindi si identificano Obiettivi che, a talfine, si devono perseguire ed in fine le Azione concreteda realizzare.Piano di Azione locale di ogni Circondario
Primo Forum Provinciale (1)Gli obiettivi:• Confronto sui principi che sottendono allo svilupposostenibile• <strong>Presentazione</strong> e discussione del processo di AG<strong>21</strong> Terredi Siena• Confronto sui grandi temi da consegnare ai ForumCircondariali e loro ordinamento in base alle prioritàpercepite dai partecipanti• Raccolta delle adesioni alla partecipazione ai Forum diAG<strong>21</strong> Terre di Siena e Circondari provinciali
Primo Forum Provinciale (2)I risultati:• Ampia partecipazione ed interesse a condividere ilpercorso• Messa in luce all’interno dei gruppi tematici delleproblematiche condivise, dei punti di criticità e dellepriorità da cui muoversi• Definizione di una vision a livello provinciale datrasferire ai Forum locali come base di partenza per gliscenari locali• Necessità di approfondimento di tematiche specifiche
L’<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong> Valdelsa: Il percorso1) Avvio del processo con incontri a partecipazionepubblica2) Approfondimento su alcune tematiche specifiche• Settore Agricolo: I tre volti dell’agricoltura• Il Settore industriale: Le certificazioni ambientali• Il nostro paesaggio: L’architettura del paesaggio3) Avvio del primo Forum del Circondario
Primo Forum Circondario ValdelsaGli obiettivi:•Portare alla luce peculiarità e specifiche problematiche•Definire una vision locale, priorità di intervento edobiettivi•Definire target, responsabilità e risorse, nonché gliindicatori più rappresentativi•Valutazione e monitoraggio•Riconsegnare i Piani di azione al Forum Provinciale peruna politica di integrazione coerente
Primo Forum Circondario ValdelsaI Risultati:• Ampio interesse da parte della comunità locale• Individuazione all’interno dei gruppi tematici dellecriticità percepite come rilevanti e riconoscimento ditre macro aree:•Qualità urbana e identità culturale•Sistema economico e rapporto uomo-impresa•Uso sostenibile delle risorse•Avvio di alcuni focus tematici: Risorse naturali eterritorio, Giovani generazioni
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: cosa ci si aspetta dal ForumAZIONEATTORIINTERESSATIGruppo tematico:Mobilità sostenibileGruppo tematico:EnergiaGruppo tematico:Turismo sost.Incentivare glispostamenti in autocon più personeRealizzare percorsiciclabiliIncentivare all’usodi mezziecocompatibiliComuni, Provincia,aziende, scuole,cittadini, centricommercialiComuni, ProvinciaComuni, scuole,cittadini,associazioniPiano di azione sostenibile locale
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: il Piano di azione (1)• Il piano d'azione è il documento che emerge altermine dei lavori del Forum e dei Focus group daesso attivati.• In esso sono contenute tutte le azioni, (caratterizzate datarget temporali, attori, priorità, strumenti edindicatori di verifica) che sono state condivise daglistakeholder locali per la realizzazione della visionedefinita all'inizio del processo.• Il piano d'azione viene poi pubblicizzato per una piùampia condivisione e recepito dalle amministrazionilocali che ne programmano e ne seguono larealizzazione.
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: il percorso verso il PdA (2)Individuazione delle criticità (es(es.)Tema 6 (Aa Commitments) Mobilità sostenibileCriticità percepita: Congestionamento- trafficoEffetti: Smog, difficoltà di utilizzare gli spazi cittadini esterni, effetti sulla saluteCause: Traffico intenso, scarsa presenza di sistemi alternativi all’autoPrincipali Attori coinvolti: Enti comunaliPuntidiforza: Strumenti per la pianificazione e la gestione del territorioObiettivi per ridurre la criticità: Incentivare le modalità di trasporto alternativeall’autoPossibili azioni: Sviluppare una adeguata rete ciclabile, incentivare all’utilizzo deimezzi pubbliciLa presente analisi apre ildibattito alla valutazione dellepossibili opzioni di azione
<strong>Agenda</strong> <strong>21</strong>: esempio di PdA (3)Tema 6: Mobilità sostenibileObiettivo 6.1: sviluppo di sistemi alternativi al trasporto autoAzioneAttoricoinvolti/Sogg. Resp.TargetIndicatore diverificaData diverificaRealizzazionerete ciclabileintercomunaleComune X,Comune Y-Servizio ZIncrementodella rete di5 KmN° di Km aggiuntialla rete esistenteProgettoesecutivo: dic.2006Realiz. Interv:dic. 2007Riorganizzazionedel trasportopubblicocomunaleComune X,Comune Y-Servizio Z+10% utenza;-5% KmpercorsiNumero di utenti; ∆dei Km di coperturadella reteProgettoesecutivo:genn. <strong>2005</strong>Realiz. Interv:ott. 2006
BibliografiaVolume sulla conferenza di Rio:Garaguso G. e Marchisio S., 1993. “Rio 1992: Vertice per laTerra”. Franco Angeli.Tiezzi E., . Tempi storici, tempi biologici.